giovedì 1 dicembre 2011
Emergenza furti di biciclette: per contrastarli basta punzonare su un tubo del telaio il proprio codice fiscale
I furti di biciclette, stanno diventando un flagello: furti 24 ore su 24. Fino a qualche anno fa praticamente non ce n’erano. Ultimamente si susseguono e non è raro che allo stesso cittadino vengano rubate due o anche tre biciclette una dietro l’altra. I ladri non hanno orari. Mattina, pomeriggio, notte e nessuna zona delle città è immune. Dovunque possono rubare una bicicletta, garage e cortili interni, rastrelliere e zone frequentate. Dal catorcio alla bici di marca, tutte le bici sono a rischio e l'entità del fenomeno dimostra che ci sono ladri specializzati ben attrezzati ed organizzati. Le bici rubate vengono vendute "in giornata" in vari centri di ricettazione.
La piaga del furto di bici è un grave ostacolo alla diffusione dell'uso della bici: sono ormai in molti che per timore dei furti rinunciano ad usare quotidianamente una bici decente (cioè in piena regola col codice della strada) ed optano per bici "minimaliste" arrivando tal volta a mettere a rischio anche la propria sicurezza (mancanza di fanali, freni sgangherati etc). Favorire e tutelare la mobilità in bicicletta è un modo per contribuire alla qualità dell’aria e della vita della nostra città.
Alcune città si sono attivate contro i furti di biciclette.
Lo fa Ferrara con “12 consigli per non farsi rubare la bicicletta”, Cernusco sul Naviglio con “Parcheggi la bici e sei tranquillo”, Reggio Emilia con “Contrasto del furto delle biciclette” e Modena con “Non lasciate volar via le vostre biciclette”. In comune queste città, oltre alla volontà degli amministratori di contrastare attivamente i furti, vi è il sistema adottato, ovvero, il Registro Italiano Biciclette con l’etichetta di Bici Sicura.
Ma Modena ha fatto di più, non ha voluto fornire solo informazioni e consigli su come proteggere la bicicletta dai furti, ma anche soluzioni concrete. A tale scopo ha lanciato il kit BiciSicuraUP, appositamente studiato per aumentare la sicurezza delle biciclette.
Per Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, un semplice deterrente al furto è farsi punzonare su un tubo del telaio il proprio codice fiscale, in modo tale che in caso di ritrovamento si possa risalire velocemente al proprietario originale. Altro spauracchio per i ladri sono le rastrelliere blocca telaio di cui le amministrazioni comunali dovrebbero dotare le strade.
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