giovedì 16 ottobre 2014
Una donna su sette assume troppo poco iodio. In Svizzera gli esperti raccomandano l'utilizzo di sale iodato nelle diete
Una donna su sette assume troppo poco iodio. In Svizzera gli esperti raccomandano l'utilizzo di sale iodato nelle diete
Il 14% delle donne non arriva a soddisfare il fabbisogno giornaliero di iodio. Lo attesta il primo studio rappresentativo sull'assunzione di iodio in Svizzera condotto tra i giovani e gli adulti.
Negli uomini, per contro, si evidenzia un apporto sufficiente di questa sostanza. Le ragioni all'origine della carenza nelle donne risiedono presumibilmente nel consumo più ridotto di prodotti contenenti sale. Assumendo meno sale, le donne assorbono anche meno iodio. Lo studio conferma l'importanza del sale iodato per un sufficiente apporto di iodio nella popolazione.
Secondo lo studio condotto su questo microelemento, oltre la metà dello iodio assunto dalla popolazione svizzera deriva dal sale iodato. Per tale ragione, alcuni esperti raccomandano di cucinare utilizzando questo tipo di sale e di consumare prodotti che lo contengono, come ad esempio il pane. Anche nel latte e nei latticini, comunque, è presente lo iodio.
Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ricorda che lo iodio è un microelemento essenziale per l’organismo umano. Viene assunto principalmente attraverso l’alimentazione. La tiroide ne ha bisogno per produrre i propri ormoni. Un apporto insufficiente di questa sostanza ha conseguenze negative per la salute.
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