venerdì 8 marzo 2013
Nuova potentissima ecstasy, conduce alla morte per spasmi
Nuova potentissima ecstasy, conduce alla morte per spasmi
Dalla Svizzera rimbalza l’allarme anche in Italia. Basta un quarto di pasticca per avere gli effetti di un’intera.
Giunge l’allerta da oltralpe su una pericolosissima droga sintetica che sta prendendo piede tra il confine italiano e quello svizzero.
A lanciare l’allarme l’altro ieri è stato il Centro di cooperazione di polizia doganale di Chiasso durante un summit trimestrale.
Questo tipo di sostanza stupefacente distribuita in pasticche sarebbe quattro volte più forte di quelle normalmente spacciate di ecstasy. Infatti, il principio attivo contenuto la metaclorofenilpiperazina potrebbe addirittura condurre alla morte per spasmi.
Il coordinatore svizzero del Centro di cooperazione e ufficiale della polizia giudiziaria ticinese, Christophe Cerinotti, che ha spiegato come questo sia uno dei casi più eclatanti al momento per le autorità doganali, ha rivelato che mentre in Svizzera il problema è già conosciuto, tant’è che la pillola è già stata inserita nel catalogo delle sostanze pericolose, al contrario in Italia, costituisce una vera e propria novità.
La nuova potentissima droga è giunta sulle pagine dei giornali del Nord Italia a seguito di un recente sequestro di un sacchetto pieno di pastiglie azzurre in una discoteca varesina. I tossicologi di Varese, che al momento della perizia non conoscevano la sostanza, si sono appoggiati agli omologhi svizzeri per identificarla.
Non si conoscono, al momento, casi letali derivati dall’assunzione di tale pasticca, ma secondo le autorità doganali d’oltreconfine i rischi sono attualissimi e concreti perché vi siano conseguenze pregiudizievoli da parte dei giovani assuntori.
Tale novità in negativo, sottolinea Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, ci porta a chiedere un innalzamento del livello d’allarme nel Nostro Paese sia per la facilità con cui queste sostanze riescono ad essere smerciate perché spesso sfuggono ai controlli antidroga, ma soprattutto per il rischio di sottovalutazione da parte dei giovani che sono troppo spesso spinti a provare droghe sempre più potenti senza pensare agli effetti devastanti per la propria salute.
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