giovedì 30 aprile 2015

Inghilterra: al via quattro centrali elettriche ad olio di scarto dei ristoranti italiani

Inghilterra: al via quattro centrali elettriche ad olio di scarto dei ristoranti italiani Dopo l'autobus scozzese che cammina a olio di pesce e patatine fritte, dopo il Boeing della KLM che vola da Amsterdam a New York alimentato per il 25% da olio usato, ecco che dall'Inghilterra arriva la notizia di quattro centrali elettriche che useranno esclusivamente olio e grasso da cucina usato per produrre energia. A contribuire ad illuminare le case nel Regno Unito sarà l'olio proveniente dalle cucine dei ristoranti della catena “Jamie's Italian”, di Jamie Oliver. Il Piano energetico viene sostenuto dall'agenzia per l'energia inglese in collaborazione da BlackRock Inc., una società pubblica, che a quanto dichiarato in un'intervista l'Amministratore Delegato Andrew Whalley, prevede di costruire gli impianti nei prossimi due anni che hanno un costo di circa 25 milioni di sterline (39 milioni dollari). Centrali in grado di produrre l'equivalente di 130 GWh in un anno ognuna e soddisfare quindi il fabbisogno elettrico di 39 mila nuclei familiari. A fare da leva un problema poco simpatico: l'ostruzione causata dai grassi di scarto nel sistema fognario e un programma di sovvenzioni del governo che termina nel 2017. REG ha già quattro impianti per la produzione di calore ed energia ad olio lampante proveniente dalle cucine dei ristoranti di Birmingham, Nottingham e East Midlands. Essi variano da 2 megawatt a 18 megawatt e ricevono sussidi attraverso il sistema delle Renewables Obligation. Secondo Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” una fonte di energia pulita che consente di eliminare rifiuti prodotti dalle attività umane per produrre energia elettrica e ridurre la dipendenza dalle fonti di natura fossile come il petrolio.

mercoledì 29 aprile 2015

FORD nella bufera richiama 600.000 auto. In pochi giorni altre quattro campagne di richiamo

FORD nella bufera richiama 600.000 auto. In pochi giorni altre quattro campagne di richiamo A distanza di pochi giorni dal primo richiamo che aveva riguardato 400mila vetture per un problema serratura della porta, la FORD ha annunciato quattro nuovi provvedimenti che coprono quasi 600.000 veicoli, con una serie di potenziali problemi. Ford pertanto ha annunciato oggi che prevede di richiamare 591.000 veicoli in Nord America per risolvere alcuni problemi legati allo sterzo e a rischi di incendio per la pompa del carburante. Il primo richiamo coinvolge 518.313 modelli Ford Fusion e Lincoln MKZ prodotti fra il 2013 el il 2015 e alcune Ford Edge prodotte nel 2015 dotati di bulloni di fissaggio del motore che possono rompersi a causa del grippaggio da corrosione. In caso di rottura del bullone, per il default il sistema di sterzo della macchina passa a modalità manuale, il che rende più difficile sterzare. Mentre Ford dichiara che il problema non causa la perdita totale dello sterzo, il problema può aumentare la probabilità di incidenti derivanti dalla improvvisa situazione in cui si potrebbero trovare. La casa automobilistica, ha precisato di non essere a conoscenza di incidenti. Il secondo richiamo coinvolge 50.157 Ford Focus, Bordo, Fuga,i Transit Connect e Ford Fiesta prodotte fra il 2014 ed il 2015, che è dato dal difetto di nichelatura di alcune sottocomponenti all'interno della pompa del carburante che può causare un eccessivo attrito della pompa, che la rendono inoperativa. Se la pompa del carburante non dovesse funzionare a causa di questo problema, può causare la non accensione o al blocco dell’auto durante la guida senza preavviso, e senza la possibilità di riavviare il motore. Un motore che si spegne senza preavviso durante la guida può aumentare il rischio di un incidente. Ford ha anche emesso un richiamo di 22.600 modelli della Lincoln MKZ costruita nel 2015 per un problema ai fari La casa automoblistica ha dichiarato che quando le luci si attivano possono influenzare la visibilità del conducente in arrivo dal senso opposto. Finora, non sono stati segnalati incidenti o lesioni conseguenti al problema. I rivenditori aggiorneranno il software della centralina per regolare l'intensità delle luci. Il richiamo finale coinvolge un piccolo numero di veicoli molto, solo 91, che riguardano i camion Ford F-150 prodotti nel 2015 a rischio incendio. Il potenziale problema si riferisce ad alcuni scudi termici nel sottoscocca che possono essere impropriamente installati o mancanti. Ford ha dichiarato di essere a conoscenza di lesioni o incendi relativi al problema. I rivenditori installalleranno i componenti mancanti, se necessario. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria.

Antinfiammatori Ibuprofene per bambini di Kern Pharma richiamati in Spagna.

Antinfiammatori Ibuprofene per bambini di Kern Pharma richiamati in Spagna. Lo "Sportello dei Diritti" chiede se il problema riguarda anche l'Ue e l'Italia Nella costante attività di monitoraggio delle allerte lanciate dalle autorità sanitarie internazionali e di ogni paese, lo “Sportello dei Diritti”, in data odierna segnala quella lanciata dal Ministero della Sanità spagnolo (Aemps) che ha emesso un advisory nel quale ha ordinato il ritiro di tutte le unità dell'antinfiammatori Ibuprofene sospensione orale H05 sacco 40 mg/ml commercializzato dalla ditta Kern Pharma. Come riportato dalla società in un comunicato, il consumo del lotto interessato non costituisce rischio per la salute dei pazienti e il loro ritiro è stato disposto a seguito di risultati fuori specifica emerso durante un test di routine effettuati sulla raccolta di campioni dal mercato. In particolare, il contenuto di lievito rilevato è superiore al limite, ma l'azienda ha spiegato che non è nocivo o patogeno per il consumo umano. Kern Pharma ha inviato una nota alle farmacie ed ai vari distributori che hanno le unità interessate al richiamo per informarli sulla procedura da seguire per rimuovere le unità. Il dicastero della Salute della Spagna ha avvertito che il rischio di ingestione da parte dei bambini può causare un'overdose di ibuprofene e gravi conseguenze per la salute tra cui convulsioni, insufficienza renale, problemi cardiaci sino al coma. I primi sintomi di sovradosaggio comprendono nausea, vomito, letargia e dolore addominale. L'istituzione del paese europeo ha consigliato i consumatori che sono in possesso attualmente del farmaco, di tenerlo fuori dalla portata dei bambini e restituire le bottiglie in questione dove sono state acquistate. Alla luce di tale allerta,Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, chiede alle autorità sanitarie italiane se il problema riguarda anche l'Italia ed in caso affermativo di adottare urgentemente analoghe misure.

Surf sostenibile: tavole prodotte con le alghe senza schiuma di poliuretano o polistirene

Surf sostenibile: tavole prodotte con le alghe senza schiuma di poliuretano o polistirene. Lo studio di un team di scienziati ha rivoluzionato il cuore delle tavole rendendole più sostenibili per l'ambiente La schiuma poliuretanica o polistirene usata per creare l’anima delle tavole da surf è derivante dal petrolio per la costruzione delle tavole da surf, potrebbe essere presto sostituita da una più eco sostenibile derivante dalle alghe del mare. La scoperta di questa sostanza innovativa a base di alghe è stata messa a punto da un gruppo di scienziati dell’Università di San Diego, capitanati dal professor Steven Mayfield, biologo e genetista. Il suo team composto da studenti di biologia e chimica ha collaborato con i ricercatori dell’azienda Arctic Foam, la più grande costruttrice di pani del nord America, nell’ambito di uno studio approfondito sui materiali eco sostenibili. Il professor Mayfield ha dichiarato: “In futuro pensiamo che la totalità delle tavole da surf siano fatte in questo modo, la fibra di vetro sarà originata da fonti rinnovabili, così come la resina all’esterno.” Il professor Mayfiled, appassionato surfista da oltre quarant’anni, ha guidato il team di ricercatori e infine testato personalmente la prima tavola al mondo realizzata con schiuma proveniente dalle alghe, dichiarandosi molto soddisfatto dei risultati: “Quest’invenzione dimostra che possiamo ancora godere del mare, ma farlo in modo sostenibile per l’ambiente.” Per molti anni, Mayfield ha lavorato alla realizzazione di biocarburanti a base di alghe presso l’Università di San Diego con l’aiuto degli studenti di biologia. Con questa scoperta si vuole superare la contraddizione intrinseca nel surf, derivante dal suo forte legame con la natura che non collima però con i processi di costruzione delle tavole, nei quali si impiegano materiali molto poco eco-friendly. Inoltre lo stesso professore Mayfield ha teneuto sottolineare che in realtà è solo un altro tipo di olio proveniente dalle alghe e chiarisce: “Molte persone non sanno che il petrolio non è altro che un olio proveniente dalle alghe. E’ solamente fossilizzato, da 300 a 400 milioni anni, e sepolto nel sottosuolo”. Il team, composto anche dai professori UCSD, Robert Pomeroy e Michael Burkart, è stato in grado di convertire l’olio in polioli. Hanno poi elaborato il giusto catalizzatore e i silicati e mescolati fino a creare una schiuma allo stesso tempo rigida e sufficientemente galleggiante da poter essere trasformata in pani per le tavole. Sebbene la nuova schiuma sia composta da alghe, il suo colore è bianco e indistinguibile dalla maggior parte delle tavole da surf con foam a base di petrolio. Questo perché l’olio di alghe, come gli oli di soia o di cartamo, è di colore chiaro. La schiuma infine è stata passata agli esperti di Arctic Foam, che l’hanno shapata e resinata con strati di fibra di vetro e resina eco-friendly. Secondo Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” grazie all’invenzione di una schiuma derivante dall’olio delle alghe un giorno si potrà finalmente utilizzare al posto dell’attuale foam poliuretanico come anima delle tavole un prodotto compatibile con l'ambiente. Infatti, il passo successivo sarà quello di sostituire una vetroresina rinnovabile, in modo che le tavole siano eco friendly al 100%.

martedì 28 aprile 2015

San Cataldo di Lecce, inquietanti scritte inneggianti al nazismo

San Cataldo di Lecce, inquietanti scritte inneggianti al nazismo. Persino la segnaletica indicante il nome di una via ricoperto con la scritta via a. "Hitler". Proprio mentre venivano celebrati i 70 anni dalla "Liberazione" alcuni cittadini ci hanno segnalato un fatto inquietante: sui muri e sulle vie di San Cataldo alcuni ignoti hanno scritto con bombolette spray iscrizioni inneggianti al nazismo ed uno dei segnali con la denominazione di una delle via della marina è stato cancellato e poi sovrascritto con la dicitura: via a. "Hitler". Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che ha raccolto la denuncia si tratta di episodi di apologia del nazismo che non possono essere sottovalutati dalle autorità inquirenti e dall'opinione pubblica per evitare che si diffonda il seme dell'odio che vede in quell'ideologia uno dei suoi più significativi esempi e proprio quando le marine leccesi ed il Salento si ritrovano ad essere crocevia degli sbarchi di profughi ed immigrati che al contrario hanno bisogno di assistenza e della naturale solidarietà che da sempre il popolo salentino ha dimostrato nel corso dei secoli.

Allerta in Europa per il formaggio francese contaminato

Allerta in Europa per il formaggio francese contaminato. Lo segnala oggi l'Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco che raccomanda alla popolazione di non mangiarlo L'Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco ha lanciato un'allerta alimentare. Nel formaggio "Camembert Gillot" prima del consumo sono state trovate tracce di Shiga E. coli. Il lotto in commercio avente n° 062511 possono essere contaminati microbiologicamente e per questo motivo il produttore ha ritirato dai tutti i punti vendita i prodotti interessati ancora esposti sugli scaffali. I supermercati a loro volta dovrebbero avere sbandierato un cartello per avvisare i clienti. Più in dettaglio, si tratta del formaggio francese "Camembert Gillot" gr. 150 con date di scadenza 02.05.2015, prodotto dall'azienda agricola "Fromagerie Gillot", 61220 St Hilaire de Briouze. Questo prodotto caseario è commercializzato dall'azienda Ruwish & Zuck specialisti formaggio GmbH & Co KG, Hägenstr. 11, 30559 Hannover. La segnalazione è stata diffusa anche attraverso il sistema di allerta europeo, questo vuol dire che tutti i Paesi interessati hanno ricevuto la notizia e si sono attivarti immediatamente per verificare che il produttore abbia ritirato il formaggio dagli scaffali di tutti i punti vendita, informando i consumatori. L’Escherichia coli producente tossina Shiga ( STEC ) è un gruppo di ceppi patogeni di Escherichia coli in grado di produrre tossine Shiga, con il potenziale di causare gravi malattie intestinali e sistemiche negli esseri umani. Il sierotipo è di solito definito mediante determinazione sia degli antigeni O sia H. Ci sono circa 200 sierotipi O di E. coli che producono la tossina Shiga, di cui oltre 100 sono stati associati con la malattia umana.Due principali tipi di tossina Shiga ( Stx1 e Stx2 ) sono stati associati con i ceppi che causano la malattia umana.Il sierotipo O157: H7 è considerato il più importante dal punto di vista clinico; si stima che fino al 50% delle infezioni da STEC siano causate da sierotipi non-O157. STEC rappresenta una questione di salute pubblica a causa della potenzialità a dar vita a focolai e del rischio di gravi complicanze.La sindrome emolitico-uremica ( SEU ) è considerata come la causa più comune di insufficienza renale acuta nei bambini europei. Anche se il quadro clinico delle infezioni da sierotipi STEC non-O157 può variare, essere possono essere virulenti come le infezioni O157: H7. La trasmissione delle infezioni STEC avviene principalmente attraverso il cibo o l’acqua contaminati e il contatto con gli animali. La trasmissione da persona a persona è possibile anche tra i contatti stretti ( famiglie, asili nido, case di cura, ecc. ). Un’ampia varietà di prodotti alimentari è già stato implicato in epidemie come fonti sospette, tra cui latte crudo ( non-pastorizzato ), latte e formaggi, carne poco cotta, una varietà di prodotti freschi ( germogli, spinaci, lattuga ), sidro di mele non-pastorizzato. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando l'allerta riportata dal portale del governo tedesco su Lebensmittelwarnung.de, invita i consumatori di astenersi dall’acquisto del lotto del formaggio interessato invitando chi lo ha già effettuato a non utilizzare il prodotto e a riconsegnarlo al punto vendita, per il rimborso o la sostituzione. Per evitare futuri problemi, aziende ed autorità non possono dare per scontato che i prodotti alimentari siano tutti e sempre sicuri; servono verifiche sul campo approfondite, sui processi e sui controlli, in laboratorio e a tavolino. Sono episodi del tutto evitabili, se si procede nella maniera giusta. L’altra cosa da ribadire è che i formaggi francesi non coinvolti si possono mangiare con serenità.

Pompa della benzina difettosa della Bosch. Il richiamo include anche le Volkswagen Golf, GTI, Audi A3 del 2015

Pompa della benzina difettosa della Bosch. Il richiamo include anche le Volkswagen Golf, GTI, Audi A3 del 2015 All'inizio di questo mese, Nissan e BMW avevano emesso richiami contemporanei che hanno interessato quasi 100.000 veicoli registrati negli Stati Uniti. In entrambi i casi, il problema di fondo era una pompa del carburante difettosa prodotta dal fornitore tedesco, Bosch. Ora, il richiamo della Bosch è ampliata includendo migliaia di veicoli supplementari di una casa automobilistica completamente diversa, la Volkswagen. Ora la casa automobilistica tedesca ha richiamato in officina le Volkswagen Golf, GTI ed i veicoli Audi A3 prodotte nel 2015. Secondo la National Highway Traffic Safety Administration, il problema con questi veicoli VW e Audi è identico a quello alla base del richiamo di Nissan e BMW: difetto e detriti della lavorazione all'interno della pompa del carburante. In un rapporto in cui vengono elencati i difetti, NHTSA dichiara che:"Su alcuni veicoli, il problema è dato dal difetto di nichelatura di alcune sottocomponenti all'interno della pompa del carburante che può causare un eccessivo attrito della pompa, che la rendono inoperativa .... Se la pompa del carburante non dovesse funzionare a causa di questo problema, può causare la non accensione o al blocco dell’auto durante la guida senza preavviso, e senza la possibilità di riavviare il motore. Un motore che si spegne senza preavviso durante la guida può aumentare il rischio di un incidente. " Fortunatamente, Volkswagen non è a conoscenza di incidenti o lesioni associati al problema. Il richiamo riguarda 6.204 veicoli VW e Audi registrati negli Stati Uniti e non solo, anzi probabilmente di più all'estero. Volkswagen non ha comunicato a NHTSA, l’agenzia governativa statunitense facente parte del Dipartimento dei Trasporti, quando invierà ai clienti la comunicazione poichè la casa automobilistica è in attesa di un numero sufficiente di parti di ricambio per avviare il richiamo. Se possedete uno di questi veicoli e hanno ulteriori domande, siete invitati a contattare Volkswagen all’ 800-893-5298 o Audi all’ 800-253-2834.Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria.

lunedì 27 aprile 2015

Il morbo di Chagas anche in Europa. L’allarme che arriva dalla UK sul mortale 'parassita del bacio' che si insinua nei letti e morde il viso nelle ore notturne

Il morbo di Chagas anche in Europa. L’allarme che arriva dalla UK sul mortale 'parassita del bacio' che si insinua nei letti e morde il viso nelle ore notturne Un succhia sangue che si insinua nelle camere da letto e diffonde una malattia mortale attraverso un morso sul viso e il rilascio delle proprie feci intorno agli occhi e alla bocca si starebbe diffondendo anche in Europa. Sembra il trailer di un film dell’orrore, ma è quanto apparso su alcuni media britannici che hanno rilanciato l’allarme di alcuni esperti, sulla possibile diffusione del morbo di Chagas e che Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” ritiene utile riportare anche in Italia per la giusta e preventiva sensibilizzazione delle autorità sanitarie europee e nazionali. Conosciuto come il killer silenzioso, perché i sintomi sono spesso troppo difficili da diagnosticare nelle fasi iniziali, la malattia di Chagas è diffusa attraverso un insetto che trasmette un'infezione parassitaria che può portare a gravi complicazioni cardiache e intestinali nell'uomo e persino la morte. I succhia-sangue mordono i volti delle persone durante la notte e trasmettono attraverso le feci di un vettore invertebrato, in genere una cimice, un protozoo noto con il nome scientifico di Trypanosoma cruzi che è l’unico tripanosoma umano che viene trasmesso, per l’appunto, attraverso le feci del vettore invertebrato che infestano il viso nelle zone intorno agli occhi e della bocca dell’uomo. In origine era stato identificato in Brasile, e ora si stima colpisca almeno 8 milioni di persone nel mondo. Il parassitologo Charles Ebikeme, un ufficiale scientifico del Consiglio dell’International Social Science dell'UNESCO, ha detto che "negli ultimi anni, è diventato più evidente che il Chagas non è più limitato solo alle Americhe. Lo è stato per qualche tempo – ma ora laChagas è diffusa in altri continenti, e l'Europa è il suo più recente approdo". Recentemente, i ricercatori presso il centro per l'epidemiologia clinica e biostatistica britannico ha rivelato, come detto, che le cimici possono trasmettere il Trypanosoma cruzi, l'agente infettivo parassita che causa la malattia di Chagas. Hanno scoperto che le cimici dei letti possono trasmettere il parassita nello stesso modo con cui gli esseri umani sono solitamente infettati. Questi insetti si nutrono di sangue, e si nascondono nelle crepe e fessure delle case in attesa della notte. La malattia può anche diffondersi attraverso le trasfusioni di sangue, trapianti d'organo ed il trasferimento congenito da madre a figlio, come ha esplicitato il Centro Europeo per il controllo delle malattie al raduno annuo di esperti di medicina tropicale lo scorso novembre. Il dottor Ebikeme ha tenuto a ricordare che "il primo caso segnalato di Chagas in Europa è stato nel 1981 e da allora casi sporadici sono stati rilevati in diversi paesi europei. "A partire dal nuovo millennio i numeri dei casi segnalati sono aumentati, particolarmente in Spagna, Italia e Svizzera. "Alcuni paesi europei hanno lentamente iniziato a riconoscere questo crescente problema di salute pubblica, e sono stati attuati alcuni cambiamenti nelle politiche sanitarie. "Alcuni, ma non in tutti i paesi europei hanno implementato misure nazionali o regionali per controllare la trasmissione, ma molti stati non hanno ancora alcuna legislazione circa la malattia di Chagas entro i loro confini. "Per il rischio di infezione tramite trasfusioni di sangue, sette paesi europei - Francia, Italia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito - hanno già attuato, o sono in fase di modifica raccomandazioni per migliorare la rilevazione dei casi di infezione. "Ma nessun paese europeo ha una politica di salute specifici contro il rischio di infezione da trapianti degli organi”. Carlos Chagas fu il medico brasiliano che per primo descrisse la malattia, chiamata anche tripanosomiasi americana, nel 1909, quando fu inviato in una piccola città chiamata Lassance per combattere un'epidemia di malaria. Lo stesso studioso evidenziò un'infestazione peculiare di un insetto in case rurali e vide che aveva morso le persone intorno alla loro bocca e gli occhi - da qui il suo soprannome 'insetto del bacio'. Chagas scoprì più tardi che l'insetto era un parassita che poteva essere trasmesso ad altri animali come le scimmie, attraverso i suoi morsi. E sospettò che essa poteva anche causare la malattia negli esseri umani.

Harley-Davidson richiama migliaia di motociclette

Harley-Davidson richiama migliaia di motociclette Harley-Davidson lancia un richiamo di massa. Una delle moto più costose, la Harley-Davidson (prezzi a partire da 16.000 euro) è stata segnalata per un grave problema tecnico che potrebbe potenzialmente creare 'situazioni di guida non sicure'. La società ha annunciato il richiamo di quasi 46.000 moto perché la frizione nel cambio della marcia non può disimpegnarsi completamente, tenendo il gas aperto. Il richiamo che sta per essere attuato da Harley-Davidson riguarda i modelli Electra Glide Ultra Limited, Polizia Electra Glide, Street Glide, Road Glide e Road King prodotti fra il 2014 ed il 2015. Sinora ci sono stati 27 incidenti connessi al problema. Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” allerta i proprietari di queste moto a prestare la massima attenzione e a rivolgersi subito alle officine autorizzate o ai Concessionari Harley-Davidson Italia nel caso in cui la propria moto corrisponda ai lotti in questione.

HIV, arriva il test fai da te. In vendita in Gran Bretagna un "kit" per le analisi.

HIV, arriva il test fai da te. In vendita in Gran Bretagna un "kit" per le analisi. Come il diabete basta una goccia di sangue per effettuare l'analisi Un kit per verificare se si è positivi al virus dell'hiv prodotto in Gran Bretagna è ora in vendita. Lo annunciano oggi il Daily Mirror e la Bbc, sottolineando che si tratta di un sistema collaudato dai medici e certificato dalle autorità sanitarie del Regno Unito come mezzo per favorire la diagnosi precoce dell'AIDS. Prodotto dalla Bio Sure UK è ora in vendita, al prezzo di 29 sterline ottenendo subito una prima diagnosi senza esami di laboratorio. L'analisi avviene su una piccola goccia di sangue, un po' come per i tradizionali kit casalinghi usati dai diabetici. In caso di risposta positiva, tuttavia osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il risultato a quanto prevedono le indicazioni d'uso, andrà verificato e confermato da una controanalisi in ospedale. Diversi specialisti ne sottolineano la potenziale utilità. Organizzazioni impegnate nel sostegno ai pazienti ammalati di aids stimano in particolare che con questo kit possa essere individuato fin da subito il contagio da hiv di non meno di 26.000 persone, attualmente ignare in Gran Bretagna.

domenica 26 aprile 2015

Cure dimagranti con le amfetamine. Arriva la richiesta di rinvio a giudizio e lo "Sportello dei Diritti" si costituirà parte civile

Cure dimagranti con le amfetamine. Arriva la richiesta di rinvio a giudizio e lo "Sportello dei Diritti" si costituirà parte civile innanzi al Gup del Tribunale di Roma con le famiglie delle vittime La battaglia per la Verità e la Giustizia del padre di una delle vittime arriva ad un importante capitolo dopo che è arrivata la fissazione dell'udienza preliminare prevista per il prossimo 12 maggio innanzi alla sezione del Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Roma come risulta dall'avviso di fissazione emesso dal Gup dottor Ebner per il Procedimento Penale n. 10725/13 su richiesta del P.M. dottor Dall'Olio. Tutto nasce a seguito della morte del figlio del signor Michele Marzulli, Luigi, e di Ombretta Rubeghi, deceduti secondo quanto emergerebbe a seguito delle indagini espletate da parte della Procura della Repubblica di Roma a causa di una dieta a base di fendimetrazina, una sostanza anoressizzante vietata dalla legge. Dopo la richiesta di ben undici rinvii a giudizio a vario titolo per il reato di "Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione" di cui all'articolo 328 del codice penale tra farmacisti, funzionari ministeriali, direttori di Asl e l'ex comandante del Nas Marco Datti, il prossimo 12 maggio si terrà l'attesa udienza preliminare dove lo “Sportello dei Diritti”, già al fianco delle famiglie delle vittime in questa battaglia, si costituirà parte civile anche per tenere alta l'attenzione su un problema quale quello delle diete a base di sostanze cosiddette anoressizzanti che l'opinione pubblica e soprattutto le autorità sanitarie hanno da sempre sottovalutato nonostante i casi segnalati di decessi o gravi conseguenze per molti pazienti.

Disabilità: il Self service carburante non più discriminatorio in Puglia

Disabilità: il Self service carburante non più discriminatorio in Puglia. Una vittoria dello "Sportello dei Diritti" che ha lanciato l'iniziativa e poi promosso e sostenuto la legge regionale approvata dalla Regione Puglia su iniziativa del Consigliere Regionale Bellomo. Ora e subito una legge nazionale Due anni fa era stata lanciata una delle tante battaglie dello “Sportello dei Diritti” sulla tutela dei diritti dei disabili: quella per eliminare la forte discriminazione tra cittadini dopo l'introduzione degli sconti obbligatori ai "self service" dei distributori di carburanti. Si, perché da quando era stata introdotta la manovra estiva 2011 con il Decreto Legge 98/11 convertito in legge n. 111 del 15 luglio 2011, all’art. 28 comma 5 che ha previsto, al fine di aumentare l’efficienza del mercato e della concorrenza, la qualità dei servizi, il corretto ed uniforme funzionamento della rete distributiva, la possibilità che i nuovi impianti di distribuzione e rifornimento del carburante siano attrezzati con le apparecchiature self service - ossia il rifornimento senza servizio con pagamento anticipato - nessuno ha pensato a tutte quelle persone che per disabilità o difficoltà di deambulazione, che comunque riescono a condurre anche se a fatica una vita quasi “normale” guidando la propria autovettura, non hanno potuto usufruire degli effetti sperati, ossia una riduzione dei costi. Le operazioni per provvedere autonomamente ad effettuare il rifornimento di carburante possono, infatti, rivelarsi di grande difficoltà per gli automobilisti disabili che presentano sensibili limitazioni dell’autonomia motoria, tali da rendere pressoché impossibile l’utilizzo, per parte loro, del percorso “self-service” e che, pertanto, a causa della loro situazione di handicap, non possono fruire del servizio alle condizioni e con le agevolazioni offerte alla generalità dei cittadini. L'unico a raccogliere la denuncia della nostra associazione a livello nazionale era stato il consigliere regionale della Regione Puglia Davide Bellomo che poco dopo aveva presentato la proposta di legge 319A-IX secondo la quale, a tutti gli automobilisti disabili è riconosciuto, il diritto ad effettuare le operazioni di “self-service” tramite il personale addetto alla stazione di rifornimento, fermo restando il riconoscimento delle condizioni di sconto previste per tale sistema. Una proposta che proprio il 10 aprile scorso è stata approvata in consiglio regionale ed è diventata legge con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia mn. 53 suppl. del 15.04.2015. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che ringrazia la Regione Puglia a partire dal consigliere Bellomo che si è fatto carico di promuovere e sostenerne l'iter legislativo dell'importante legge, si tratta di un importante risultato in tema di diritto d'uguaglianza che deve essere replicato anche a livello nazionale affinché quanto ottenuto in Puglia possa estendersi con una norma di valenza nazionale su tutto il territorio italiano.

sabato 25 aprile 2015

Apicoltori sui tetti. La nuova frontiera dell’alimentare fai da te: miele di città prodotto a casa a chilometro-zero

Apicoltori sui tetti. La nuova frontiera dell’alimentare fai da te: miele di città prodotto a casa a chilometro-zero Sarà colpa dell’incipiente crisi alimentare mondiale, sarà l’assenza nelle zone più urbanizzate di aree ecologiche, sarà un nuova moda, ma negli Stati Uniti ed in Europa, non è più solo un esperimento il cosiddetto “rooftop farming”, ossia la tendenza di coltivare frutta e verdura fai da te in serra sui tetti degli edifici che ha cominciato ad estendere la propria attività all’allevamento di galline ovaiole e di api. Così anche l’apicoltura. Ad esempio a Zurigo, la più grande città svizzera. Essere apicoltore non vuol dire però solo leccarsi i baffi. Questo mestiere richiede molta pazienza e know-how. Una delle pioniere dell’apicoltura urbana è la biologa Helena Greter. Da anni si dedica alle api e vende «Honig us Züri», miele di Zurigo in dialetto svizzero tedesco. L’allevamento di api è un lavoro tutt’altro che facile, come ha potuto constatare in tutti questi anni. Ai cittadini interessati propone un corso della durata di due anni. Negli ultimi anni, si è parlato molto della moria delle api, le cui cause non sono ancora chiare. Il responsabile di interi sciami è l’acaro Varroa? Oppure sono i pesticidi, le monocolture o altri fattori ambientali? Ciò che è chiaro è che le api sono indispensabili per l’uomo e la natura. Sono infatti loro ad impollinare gran parte delle piante. E allora perché non allevare api anche in città? Magari con al bando gli sprechi in questi moderni “campi urbani”. In gran parte dei casi sperimentati si è scelto, infatti, di bandire gli antiparassitari per tecniche naturali di protezione delle api. Insomma, un pout porry di idee per un sistema di sviluppo ecosostenibile che Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” ritiene possa essere adottato anche in Italia dando risposta alle dinamiche sociali delle proprie comunità piuttosto che ad interessi economici e speculativi..

FORD richiama 400.000 auto.

FORD richiama 400.000 auto. Ford annuncia un richiamo di 390.000 auto per motivi di sicurezza. Ford Motor Company ha reso ufficialmente noto che per alcuni dei veicoli prodotti tra il 2012 ed il 2014 sono richieste delle riparazioni ed i clienti dovranno recarsi nelle officine autorizzate per farsi sistemare le serrature delle porte, una componente davvero cruciale per la sicurezza delle automobili. A rientrare nel richiamo diramato negli Stati Uniti vi sono le Ford Fiesta prodotte fra il 2012 ed il 2014, Ford Fusion fra il 2013-2014 e le Lincoln MKZ, vendute principalmente al mercato americano e non solo. Il difetto è in un problema del blocco della porta. La serratura in queste vetture potrebbero montare una molla del nottolino difettosa, che in genere si traduce in una condizione in cui la porta non si blocca. Per cui vi è il potenziale pericolo dell'apertura improvvisa della porta che si può sganciare durante la guida, aumentando il rischio di lesioni agli occupanti od a terzi a causa di possibili incidenti derivanti dalla improvvisa situazione in cui si potrebbero trovare. La casa automobilistica, ha precisato di essere a conoscenza di due incidenti con lesioni, conseguenti all'improvvisa apertura di una porta sbloccatasi nel tentativo dei clienti di richiuderla e di un altro incidente, quando una porta aprendosi all'improvviso, ha colpito un altro veicolo adiacente. I concessionari Ford sostituiranno tutte quattro le serrature senza alcun costo per i clienti. Ford ha deciso di mettere le mani avanti e di procedere in maniera volontaria ai richiami, allargando l’area di interesse a tutti gli Stati. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria.

Le marine abbandonate dal comune. L'eloquente caso del Lido Salapia di San Cataldo ancora lì a privare i leccesi di una spiaggia pubblica

Le marine abbandonate dal comune. L'eloquente caso del Lido Salapia di San Cataldo ancora lì a privare i leccesi di una spiaggia pubblica Sono ormai due anni che lo stabilimento balneare realizzato dal Comune di Lecce e denominato "Salapia" a San Cataldo giace in completo stato d'abbandono, tra rifiuti di ogni natura, ad occupare in pianta stabile una porzione di spiaggia pubblica che nei secoli, si può dire così, era da sempre un ritrovo dei leccesi che a pochi passi dalla città andavano a prendere il sole e bagnarsi nelle acque della baia vicino al Porto Adriano. L'ultima notizia risale all'ottobre 2013 quando le cronache portavano a conoscenza l'attività della Procura di Lecce che, secondo i media, aveva posto il lido sotto sequestro e stava indagando per occupazione abusiva di spazio demaniale e abusivismo edilizio, mentre quattro persone risultavano indagate per la vicenda. Lo stabilimento che era stato realizzato ed aperto al pubblico nell'estate del 2010 era stato affidato in gestione ad una cooperativa di dipendenti comunali. Lo scopo dichiarato era quello di rappresentare un punto di riferimento per i portatori di handicap. Ma dopo che nel corso dell'estate del 2013 la guardia costiera dipendente dall’Ufficio circondariale marittimo di Otranto aveva effettuato delle verifiche a seguito di quest'attività pare era stata informata la Procura della Repubblica di Lecce. Al di là del sequestro e della relativa attività d'indagine però, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rimane da sempre il dubbio circa il fatto che comunque il Comune realizzando quelle opere abbia privato i leccesi di uno spazio pubblico per i propri momenti di relax da godere in libertà. Ecco perchè ci auguriamo che già prima dell'estate si possa pensare a demolire quelle opere, e rendere nuovamente fruibile quella piccola porzione di territorio leccese che oggi giace in completo abbandono quale ricettacolo di rifiuti, siringhe e di quant'altro possa essere non solo dannoso per il pubblico decoro ma anche pericoloso per chi si trova a passare in zona.

venerdì 24 aprile 2015

Stop alle foto con i San Bernardo

Stop alle foto con i San Bernardo. Vietato utilizzare i cani San Bernardo per le fotografie in posa davanti al Cervino con turisti per i quattrozampe vallesani Vietato utilizzare i cani San Bernardo per le fotografie con turisti. Lo ha deciso il comune di Zermatt che ha vietato l'utilizzo dei San Bernardo per le fotografie con i turisti. Mettendo fine a tali pratiche Zermatt dimostra "che ama gli animali", precisa la PSA nella sua presa di posizione. L'organizzazione ricorda di aver criticato "per anni" le condizioni di detenzione dei cani e il mese scorso ne aveva anche denunciato penalmente i proprietari. Ora si dice pronta ad occuparsi degli animali. Le bestiole, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, per svolgere il loro compito di "modelli", erano inoltre obbligate a rimanere immobili nella neve per diverse ore, sopportando bambini a cavalcioni sulle loro schiene. I proprietari dei cani che desiderano aiuto per piazzare i loro quadrupedi "in pensioni migliori" possono rivolgersi alla Protezione svizzera degli animali (PSA).

Farmaci difettosi: richiamo volontario dal mercato di 1,5 milione di bottiglie del medicinale Mucinex

Farmaci difettosi: richiamo volontario dal mercato di 1,5 milione di bottiglie del medicinale Mucinex. Richiamato per errore di etichettatura Per quelli di voi che possono essere alle prese con il raffreddore ... 1,5 milioni di bottiglie del medicinale Mucinex, un farmaco molto popolare, sono state richiamate negli Stati Uniti a causa di etichettatura errata o insufficient. Attualmente le etichette non indicano i livelli di dosaggio degli altri farmaci contenuti come l'Acetaminofene, Destrometorfano, Guaifenesin, Fenilefrina e o Difenidramina. Mucinex è un sedativo della tosse per bambini e adulti. L'azienda sta informando i propri distributori e clienti per corrispondenza diretta. La FDA,l'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha segnalato che i lotti di bottiglie di MUCINEX, interessati dal richiamo riguardano FAST-MAX Night Time Cold & Flu; MUCINEX FAST-MAX Cold & Sinus; MUCINEX FAST-MAX grave congestione e tosse e MUCINEX FAST-MAX raffreddore, influenza e mal di gola. I consumatori che hanno avuto qualche problema che può essere correlato all'uso o utilizzo di questo prodotto farmaceutico dovrebbero contattare il proprio medico. In virtù di tale comunicazione, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda ai pazienti che utilizzano il medicinale di verificare il numero di lotto e, nel caso corrispondesse a quello ritirato, di sospenderne l'uso.

Cyberattacke: Hacker russi attaccano il Pentagono

Cyberattacke: Hacker russi attaccano il Pentagono. I pirati hanno cercato di penetrare una rete di computer del Pentagono Allarme nel reparto della difesa americana per lo scompiglio come quello provocato dalla presunta incursione di agenti russi nelle maglie telematiche del Pentagono. Hacker russi hanno violato una rete di computer del Pentagono classificato non come segreto. Il Cyberattacke è stato subito individuato e bloccato in 24 ore, ha dichiarato il Segretario alla difesa Ashton Carter. In precedenza, gli esperti del Pentagono avevano calcolato la minaccia in crescita esponenziale anticipando le tattiche dell'hacker. Il ministro non ha riferito sull'ora esatta dell'attacco hacker. Carter ha visitato tra giovedì e venerdì la Silicon Valley in California, per approfondire le relazioni tra il Pentagono e il settore IT. Il capo del US NSA, Michael Rogers, aveva dichiarato a marzo che la Russia è diventata visibilmente attiva nella Cyberbereich. In cima alla lista dei nemici digitali degli Stati Uniti vi si trovano Cina e Russia, sebbene entrambi i paesi respingano le accuse al mittente e anzi dichiarino di essere a loro volta vittime di attacchi organizzati da potenze esterne. Per Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ancora una volta è la prova che le mutate esigenze della guerra globale, impongono delle contro misure si tiene contro il pericolo crescente delle nuove "armi di scompiglio di massa". La nostra preoccupazione che non venga compromessa ulteriormente la privacy e la sicurezza dei cittadini.

giovedì 23 aprile 2015

World Happiness Report delle Nazioni Unite: l'Italia non è un paese felice

World Happiness Report delle Nazioni Unite: l'Italia non è un paese felice. La Svizzera si aggiudica la TOP 10 dei Paesi più felici al mondo, seguita da Islanda e Danimarca. Fuori dai primi dieci posti invece gli Stati Uniti La Svizzera si aggiudica la palma di Paese più felice al mondo, seguita da Islanda e Danimarca. Ma le cose vanno molto peggio per Italia, Grecia e Spagna. A rivelarlo è il nuovo World Happiness Report delle Nazioni Unite. Secondo il dossier, pubblicato per la prima volta nel 2012, nella top ten ci sono poi Norvegia, Canada, Finlandia, Paesi Bassi, Svezia, Nuova Zelanda e Australia. Fuori dai primi dieci posti invece gli Stati Uniti, che si sono piazzati quindicesimi. Il rapporto afferma che le istituzioni dei tre Stati europei sono state troppo deboli nel gestire la crisi finanziaria, e per questo il tasso di felicità media nazionale è crollato. Se si confrontano i livelli attuali con quelli precedenti alla crisi, la Grecia è la nazione che ha visto il calo maggiore, con un peggioramento dell'1,5%, seguita dall'Italia con lo 0,8% e dalla Spagna con lo 0,7%. In generale, tra i 158 Stati analizzati dagli esperti dell'UN Sustainable Development Solutions Network, la Penisola si è piazzato in 50esima posizione, mentre la Grecia è finita addirittura 102esima. Meglio la Spagna, al 36esimo posto, e ancor di più la Gran Bretagna, 21esima, la Germania, 26esima, e la Francia, 29esima. Per quanto riguarda invece i fanalini di coda della classifica, otto dei dieci Paesi più infelici si trovano nell'Africa subsahariana. La bandiera nera va al Togo, preceduto di poco dal Burundi, e ancora da Siria, Benin e Ruanda. The World Happiness Report misura la "Felicità interna lorda", ed invita i Paesi dell'Onu ad adottare il proprio indice di felicità come guida per migliorare le politiche interne. Nel dossier, esperti leader in campi come economia, psicologia, statistiche nazionali, salute e ordine pubblico descrivono infatti come le misure del benessere possono essere efficacemente utilizzate per valutare il progresso. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è colpa della crisi che ha portato il Bel Paese ad un declino inesorabile.

Pillole contraccettive Ortho-Cept richiamate perché inefficaci

Pillole contraccettive Ortho-Cept richiamate perché inefficaci. Il Ministero della Salute Canadese ha richiamato le pillole anticoncezionali Ortho-Cept, perché potrebbero essere inefficaci. Il lotto interessato delle pillole in confezioni del blister da 28 hanno numero identificativo 13DM732 e scadono nel settembre 2015. Le pillole sono anche commercializzate su scaffali virtuali di farmacie online. "Il rischio associato a una gravidanza non pianificata è più elevato per alcuni gruppi di donne, come quelle che sono state sconsigliate di avere una gravidanza per ragioni mediche o donne che siano stati informate di non utilizzare formulazioni a bassissimo dosaggio," Health Canada, lo ha dichiarato con un comunicato Mercoledì. Inoltre Health Canada ha riferito che le pillole Ortho-Cept della Janssen Pharmaceuticals, Inc ., una società farmaceutica di Johnson & Johnson, sono state ritirate dal commercio e non saranno più disponibili in Canada, per cui i pazienti che le assumono sono invitati a passare a un altro tipo di pillola. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, evidenzia come le pillole a basso dosaggio ormonale non sempre riescono a bloccare l’ovulazione. In questo caso hanno un’efficacia solamente “locale”.

Allarme degli esperti: terremoti "creati" dall'uomo in aumento

Allarme degli esperti: terremoti "creati" dall'uomo in aumento Gli specialisti del "U.S. Geological Survey" del governo Usa per la prima volta lanciano l'allarme e confermano un fenomeno sinora "sospettato". Secondo gli esperti i terremoti "causati" da attività umane sono in deciso aumento, in particolare in aree del centro dell'Unione e lungo la costa orientale. Lo hanno dichiarato Giovedì rendendo nota la prima mappa di sismi accaduti di recente e creati dall'uomo. Particolarmente colpite risultano così alcune zone dell'Oklahoma, dove solo lo scorso anno sono stati registrati più terremoti di 3 gradi e più della scala Richter che in California mentre nello Stato dell'Ohio dopo 11 scosse sismiche succedutesi nel 2012. Seguono: il Texas specialmente nell'area di Dallas-Fort Worth, il Kansas, il Colorado, il New Mexico. Questi Stati sono stati colpiti negli ultimi 12 mesi da più terremoti che in passato. Le zone in cui i sismi sono avvenuti,sono "localizzate vicino a pozzi profondissimi in cui vengono iniettate acque di scarico di attività industriali, o dove si trovano impianti di varia natura capaci di promuovere terremoti". Secondo Mark Petersen, capo del "Progetto nazionale sui pericoli sismici" "i terremoti non solo stanno avvenendo a frequenza sempre più ravvicinata, ma mettono in più grave pericolo le popolazioni vicine". Sotto accusa, a detta degli esperti, sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” la tecnica, chiamata fraking, con iniezione di acqua e sabbia per estrarre gas. L'acqua, secondo questa teoria, si sarebbe infiltrata nella roccia portando allo spostamento di una faglia.

Fiat Chrysler richiama 58.000 auto. Problemi di accensione e airbag.

Fiat Chrysler richiama 58.000 auto. Problemi di accensione e airbag. Ancora richiami di auto. Questa volta, è toccato alla casa automobilistica americana Fiat Chrysler Automobilies che Giovedì ha comunicato di aver richiamato 60.000 veicoli per problemi di accensione e airbag. Lo riporta la stampa americana, sottolineando che Fca non è al corrente di nessun incidente legato ai problemi oggetto del richiamo. Interessati al richiamo 43.874 Jeep Liberty del 2.006 e SUV Wrangler, le Dodge Viper negli Stati Uniti, insieme a 2.944 in Canada, 706 in Messico e 11.309 altrove. Inoltre con un richiamo separato, Fiat Chrysler sta richiamando circa 4.000 furgoni in Nord America per rimuovere una sezione di nastro dal loro airbag laterale a tendina. Il richiamo riguarda 2.015 Ram ProMaster utilizzati per il carico in città e 2.400 furgoni per il trasporto di passeggeri. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria.

FDA annuncia il richiamo urgente del dispositivo medico Zimmer.

FDA annuncia il richiamo urgente del dispositivo medico Zimmer. Dopo le protesi dell'anca metalliche tossiche un nuovo allarme arriva dagli Stati Uniti sulle protesi tibiali. Zimmer sta avviando un'azione di richiamo delle protesi metalliche tibiali. Il richiamo riguarda tutti i lotti e le dimensioni delle protesi del ginocchio, che interessano tutti gli 11.658 dispositivi, secondo il sito web della FDA. Inoltre, secondo un annuncio da parte della FDA, Zimmer sta avviando una procedura di richiamo volontario del piatto tibiale Persona Trabecular Metal in quanto l'attuale tasso di reclami (0,61%) relativo a problemi di linee di radiolucenza e allentamento supera il livello previsto da Zimmer e l'esperienza basata su dispositivi Zimmer analoghi. Il prodotto interessato è stato distribuito tra il 29 novembre 2012 e il 23 gennaio 2015. Tra i reclami ricevuti, il 36% riguardava il rilevamento di linee di radiolucenza sintomatica o la revisione per allentamento, il 28% riguardava radiolucenze asintomatiche, l'8% è rientrato e il 28% era infondato. L'allentamento asettico di componenti tibiali impiantati costituisce una delle cause prevalenti di revisione nell'artroplastica totale del ginocchio; inoltre, sono molteplici i fattori che contribuiscono al cedimento per allentamento, quali caratteristiche del paziente, protocollo di riabilitazione e relativa conformità, tecnica chirurgica e caratteristiche del prodotto. I rischi del Piatto tibiale Persona Trabecular Metal di tutte le misure riguardano conseguenze immediate per la salute (lesioni o patologie) che possono derivare dall'uso del dispositivo difettoso o dall'esposizione allo stesso. Alta probabilità con una peggiore ipotesi è legato all''impianto che non presenta un fissaggio iniziale adeguato, con conseguente dolore per il paziente. Prima di questo ultimo richiamo Zimmer Inc ha effettuato altre azioni di richiamo volontario nel 2008 per il suo dispositivo di metallo, la Coppa Durom, e un altro richiamo nel 2010 per i componenti tibiali NexGen MIS. Tali richiami hanno portato ad azioni legali che sono in attesa in un contenzioso multidistrettuale federale e nell'Illinois. Chris Janish , CEO di MTS, ha commentato il recente richiamo di Zimmer: "Non siamo sorpresi di assistere ad un altro richiamo volontario di un altro prodotto realizzato per il ginocchio dalla Zimmer. Il prodotto attuale è stato usato solo in circa 11 impianti negli Stati Uniti, tuttavia, i legali hanno consigliato con un parere di richiamare le protesi del ginocchio in quanto questo prodotto ha un tasso di fallimento estremamente elevato e potrebbe essere oggetto di migliaia di richieste legali a titolo di risarcimento danni. " Alla luce di questi dati Giovanni D’Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si chiede se anche il nostro Paese abbia già affrontato il problema giacché anche il mercato delle protesi risulta globalizzato, ricordando a tal proposito il recentissimo scandalo degli impianti mammari PIP diffusi su scala mondiale, ed a tal uopo rivolge un invito al Ministero della Salute affinché avvii tutte le iniziative opportune per monitorare la consistenza del fenomeno anche in Italia ed eventualmente prendere le misure idonee sulla falsariga di quanto sta facendo la FDA in America. In ogni caso, lo "Sportello dei Diritti" è pronto a ricevere le segnalazioni dei pazienti che presentino problemi simili a quelli indicati e ad avviare tutte le azioni a tutela nelle sedi competenti.

Contro lo spreco alimentare, si diffondono anche i frigoriferi collettivi, cene con scarti commerciali e offerte a minor prezzo.

Contro lo spreco alimentare, si diffondono anche i frigoriferi collettivi, cene con scarti commerciali e offerte a minor prezzo. Quantità enormi di derrate alimentari, si dice circa un terzo del totale, vengono ogni giorno buttate nella spazzatura. Per evitare che questo continuo spreco di preziose risorse che possono servire ad aiutare i più bisognosi in quella che è diventata, a causa della crisi permanente, una quotidiana lotta per la sopravvivenza, nel mondo si sono diffuse diverse soluzioni che per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” potrebbero essere replicate anche in Italia, dove in termini di sprechi non siamo da meno rispetto agli altri paesi cosiddetti sviluppati. Un progetto certamente da imitare è quello ideato da quattro giovani studentesse che hanno ben pensato di realizzare dei veri e propri "frigoriferi collettivi". Il quartetto ha realizzato nella capitale della confederazione il progetto denominato “Bern isst Bern”: con questa iniziativa hanno installato tre frigoriferi collettivi. Un'idea replicata per il tramite dell'associazione "Neugarten" anche a Lucerna. Non una soluzione nuova che è stata già messa in pratica in altri posti del globo e che in alcuni di questi comporta solo una piccola quota associativa per chi vuole prendere qualcosa. Un'altra proposta è quella ideata dalla blogger Lauren Wildbolz, titolare del primo ristorante vegano a Zurigo, che ha ben pensato a delle vere e proprie cene con scarti commerciali. La Wildbolz, infatti, cucina più volte l'anno un pasto gratuito con questi prodotti avanzati. L’iniziativa, denominata "Good for you for free", è spalmata in più giorni, e nella sola estate del 2013 ha raccolto circa 1'500 commensali. Quella delle offerte a minor prezzo, invece, è cosa nota. Sempre in Svizzera, per esempio, negli "Ass Bar", vengono venduti prodotti e dolci da forno meno freschi a prezzi ridotti, che provengono dalle eccedenze. Sandro Furnari, co-fondatore del marchio del marchio in questione ha dichiarato: "i nostri partner devono sempre tenere la merce in buona condizione fino a quando arriva in nostro possesso", ha dichiarato. Come in tutto l'alimentare si è soggetti ad ispezioni, ma spesso si tratta solo di prodotti meno gradevoli alla vista ed ancora ottimi per l’alimentazione.

mercoledì 22 aprile 2015

Sterzo nuova Smart Fortwo. Oltre 5000 richiami

Sterzo nuova Smart Fortwo. Oltre 5000 richiami Primi problemi per la terza generazione della Smart Fortwo e Smart ForTwo elettrica coupé e cabriolet prodotte fra il 2014 ed il 2015. DaimlerChrysler ne sta infatti richiamando 5058 esemplari per un possibile difetto allo sterzo. All'origine del provvedimento un possibile errore di montaggio di un componente secondo la National Highway Traffic Safety Administration o NHTSA. Al momento è stato reso noto dalla casa automobilistica, che non sono stati registrati incidenti legati a questo inconveniente, ma in ogni caso si consiglia di prestare la massima attenzione fino a quando i veicoli interessati non saranno portati presso le officine autorizzate. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria.

Suzuki richiama 2 milioni di auto. Rischio incendio da interruttore accensione

Suzuki richiama 2 milioni di auto. Rischio incendio da interruttore accensione La giapponese Suzuki Motor Corp ha avviato il richiamo di 2 milioni di auto, un record per la casa automobilistica. Il motivo, risiederebbe in un problema all'interruttore del blocco accensione, dopo le notizie di incendi innescati dal componente difettoso. L'azione per lo stesso difetto si estende dopo un richiamo di 168.000 auto che è stato emesso il 31 marzo quando giapponesi avevano già scoperto il problema dopo le notizie di incendio o fumo dagli interruttori dell'accensione su 30 veicoli in Giappone, di cui 18 erano auto della polizia. Fatto salvo l'ultimo richiamo sono 1.873.000 le auto in tutto di nove modelli in Giappone. Questi includono la Chevrolet Cruze costruita per General Motors Co, i modelli AZ-Wagon e Carol venduti con marchio di Mazda Motor Corp, e Alto Suzuki, WagonR e modelli Swift prodotte fra il 1998 e il 2009. Suzuki ha dichiarato che in un deposito presso il ministero dei trasporti del Giappone ci sono state 67 segnalazioni di fumo da interruttori dell'accensione. Un portavoce di Suzuki ha inoltre aggiunto che il richiamo riguarda anche 133.700 Swift, Alto, Chevy Cruze e altri modelli commercializzati in mercati esteri come l'Australia, Europa ed l'Italia. Al momento è stato reso noto dalla casa giapponese, che non sono stati registrati incidenti a seguito dei motivi oggetto del richiamo, ma in ogni caso si consiglia di prestare la massima attenzione fino a quando i veicoli interessati non saranno portati presso le officine autorizzate. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria.

Trek richiama 1 milione di biciclette. Il motivo? Difetto della leva "sgancio rapido", ciclista resta paralizzato.

Trek richiama 1 milione di biciclette. Il motivo? Difetto della leva "sgancio rapido", ciclista resta paralizzato. Le biciclette prodotte a Taiwan e Cina Trek richiama sta richiamando quasi 1 milione di biciclette per un problema di sicurezza dopo che un ciclista è rimasto paralizzato. Il richiamo coinvolge tutte le biciclette con una leva di "sgancio rapido" sulla ruota anteriore in grado di interferire con i freni a disco, che causa la ruota per smettere di girare o separato dal telaio della bicicletta, secondo la Consumer Product Safety Commission. Il richiamo riguarda 900.000 biciclette Trek negli Stati Uniti e 98.000 in Canada. Trek ha dichiarato che è a conoscenza di tre incidenti in cui i ciclisti sono rimasti feriti, di cui è rimasto tetraplegico. Gli altri rimasti coinvolti hanno riportato ferite al volto e al polso. Le biciclette sono state prodotte fra il 2000 ed il 2015. Le biciclette, prodotte a Taiwan e Cina, sono state vendute a prezzi tra i 480 dollari a 1650 dollari. L'azienda di biciclette con sede a Wisconsin si è impegnata a sostituire la leva di sgancio rapido gratuitamente. Esso offre anche un coupon o un buono sconto di 20 dollari per gli accessori delle biciclette. L'azienda prega i suoi clienti, segnala Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” "di cessare immediatamente di usare la bicicletta interessata. Chi fosse in possesso di tale prodotti può rivolgersi ad un distributore autorizzato per la sostituzione della leva dello sgancio rapido.

EYE Mhox: azienda italiana spera di commercializzare occhio sintetico

EYE Mhox: azienda italiana spera di commercializzare occhio sintetico. In futuro le persone potrebbero sostituire i loro occhi naturali con quelli bioprinted tecnologicamente avanzati. Non più difetti visivi e nelle versioni più avanzate anche "social" Non sono solo protesi sociologicamente intese. L'ultima notizia è il clamoroso passo fatto da uno studio di design generativo denominato MHOX da parte di ricercatori italiani che sperano, se tutto andrà bene, che già a partire da gennaio 2027 l'occhio sintetico potrebbe essere disponibile in tre modelli. Il modello base Eye Heal offrirà funzionalità standard a coloro che hanno perduto in tutto o in parte la vista a causa di una malattia o di un trauma. Il modello intermedio Eye Enhance potenzierà la vista fino a 15/10 e consentirà di applicare dei filtri per avere una visione in bianco e nero, ad esempio, o magari sperimentare cosa significa essere daltonici. In questa visione del futuro, l'attivazione dei filtri potrebbe avvenire attraverso l'ingestione di un'apposita pillola. Il modello top sarà denominato Eye Advance e oltre alle dotazioni degli altri due modelli consentirà di registrare la propria esperienza visiva e persino di condividerla attraverso un collegamento wi-fi. Sempre una pillola, consentirebbe di attivare entrambe le funzionalità. Una nuova speranza in campo medico che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sembra una scoperta fantascientifica, ma che è riportata su alcune riviste scientifiche internazionali e che quindi aspettiamo fiduciosamente.

martedì 21 aprile 2015

Rischio listeriosi: il gelato è contaminato, Blue Bell lancia maxi richiamo di tutti i prodotti in commercio. Ad oggi tre morti e cinque ricoveri negli Stati Uniti. Il batterio mortale sarebbe stato contratto in ospedale dai pazienti che hanno mangiato milkshake preparato col gelato della ditta Blue Bell

Rischio listeriosi: il gelato è contaminato, Blue Bell lancia maxi richiamo di tutti i prodotti in commercio. Ad oggi tre morti e cinque ricoveri negli Stati Uniti. Il batterio mortale sarebbe stato contratto in ospedale dai pazienti che hanno mangiato milkshake preparato col gelato della ditta Blue Bell L’estate dovrebbe finalmente arrivare. Insieme a Sole e caldo, però, spesso arrivano anche le tossinfezioni: con l’aumento delle temperature, infatti, d’estate aumenta il rischio di intossicazioni alimentari. E' notizia di qualche giorno che gli americani sono alle prese con un’epidemia di listeriosi legata ai gelati confezionati della ditta Blue Bell in Oklahoma. A causa del batterio della Listeria monocytogenes, che si trasmette all’uomo attraverso alimenti contaminati e provoca l’infezione sono stati registrati tre morti e cinque ricoveri in Kansas. Erano tutte anziane le persone, che erano state ricoverate tra il gennaio 2014 e il gennaio 2015 nello stesso ospedale. Ma solo pochi giorni fa si è riusciti a collegare tutti i casi tra di loro. Gli anziani avevano mangiato il gelato Scoops della Blue Bell Creameries, comunicano dai Centers for Disease Control and Prevention.“ Intanto continuano gli accertamenti per avere sicurezza del legame tra l’infezione e il gelato prodotto dalla Blue Bell, nello stabilimento in Oklahoma. Nel frattempo Blue Bell Creameries ha annunciato che sta richiamando tutti i suoi prodotti dai punti vendita a livello nazionale tra le preoccupazioni intensificate circa la possibile contaminazione da listeria. In particolare i gelati sono alimenti sensibili e facili alle culture batteriche, assicuratevi che non siano scaduti e che siano stati conservati perfettamente. Non teneteli fuori dal frigo se non per consumarli, e in ogni caso non conservate per più di 1-2 giorni i dolci a base di creme e uova e a una temperatura di 5°C o inferiore. I gelati debbono essere conservati in freezer, ma se sono stati in tavola fino a diventare quasi liquidi non ricongelateli. Il gelato conservato in freezer deve essere consumato, è una pessima abitudine, estrarre una vaschetta, consumarne un po’ e rimetterla in freezer per più volte. Fate uscire dal freezer solo il gelato che consumate. Infatti l'intossicazioni alimentare causata da listeriosi può assumere due forme, quella diarroica più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione, e quella invasiva o sistemica, che attraverso i tessuti intestinali e il flusso sanguigno si diffonde sviluppando forme più acute di sepsi, encefaliti e meningiti. In questo caso, tra l’ingestione del cibo a rischio e la manifestazione dei sintomi possono passare anche periodi di tempo piuttosto consistenti, in media sui 30 giorni ma in qualche caso fino a 90 giorni. I soggetti a rischio, che abbiano ingerito alimenti potenzialmente contaminati, e che sviluppino i sintomi nei tre mesi successivi, devono quindi sottoporsi agli esami diagnostici previsti per escludere la presenza di Listeria. I primi sintomi sono spesso simili a quelli di altre malattie derivate da alimenti contaminati: febbre, dolori muscolari, nausea, diarrea. Quando l’infezione si diffonde al sistema nervoso, si possono manifestare emicranie, confusione, irrigidimento del collo, perdita dell’equilibrio o anche convulsioni. La listeriosi è particolarmente pericolosa per le persone immunodepresse, malati di cancro, diabete, Aids, le persone anziane, i neonati e le donne in gravidanza. Le donne in gravidanza sono, secondo i dati dei Cdc americani, 20 volte più suscettibili alla malattia, che può causare aborto spontaneo o parto prematuro, morte in utero o infezione del feto. I sintomi però, nel caso delle donne incinte, sono molto simili a quelli di una influenza leggera. Tra i neonati, che hanno contratto l’infezione dalla madre, il tasso di mortalità è piuttosto elevato, e la malattia si manifesta sia sotto forma di polmonite che di meningite, difficilmente distinguibili a livello sintomatico da infezioni causate da altri agenti patogeni. Nei neonati però la listeriosi può dare luogo anche ad altri sintomi, come perdita di appetito, vomito, irritazione epidermica. Anche quando l’esito della malattia non è fatale, il neonato ha comunque il rischio di subire danni neurologici a lungo termine e sviluppo ritardato. La diagnosi precisa di listeriosi può essere effettuata tramite analisi del sangue e/o del liquido spinale. Le persone che hanno consumato il prodotto in questione e che presentano questi sintomi dovrebbero consultare il proprio medico e richiamare l'attenzione dei consumatori. L'allerta in questione, sottolinea Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti" risulta pubblicata sul sito istituzionale del governo statunitense che si occupa di allerte alimentari. La nostra associazione, quindi, dato anche il risalto che ha avuto questa notizia, ritiene utile informare anche i nostri connazionali che si trovano all'estero e che non potrebbero essere messi a conoscenza in virtù della circostanza che l'allerta è indicata in lingua tedesca.

Contrasto all'evasione fiscale. Fisco spagnolo scopre 20 miliardi euro in Svizzera

Contrasto all'evasione fiscale. Fisco spagnolo scopre 20 miliardi euro in Svizzera Dal 2013 le autorità fiscali spagnole hanno scoperto quasi 20 miliardi di euro di fondi non dichiarati detenuti da cittadini iberici in Svizzera. La cifra è stata indicata oggi dal direttore dell'Agenzia statale dell'amministrazione tributaria (AEAT) Santiago Menéndez durante un'audizione al Congresso.Di questa ventina di miliardi, 14 sono attivi finanziari e 4,8 miliardi sono conti bancari, ha riferito Menéndez, citato dal quotidiano "El País" e ripreso dalla radiotelevisione romanda RTS. Secondo il giornale sono state principalmente le dichiarazioni dei contribuenti spagnoli ad aver permesso di scoprire i fondi.La Spagna ha adottato un'amnistia fiscale nel marzo 2012, con la quale i contribuenti potevano regolarizzare i propri capitali entro la fine di novembre dello stesso anno. Dal 2013 la legge obbliga gli spagnoli a dichiarare tutti i patrimoni superiori ai 50'000 euro detenuti all'estero.Queste due misure hanno permesso di raccogliere informazioni "preziose", ha spiegato il direttore dell'AEAT davanti ai parlamentari. Da inizio 2013 oltre 197'000 contribuenti hanno dichiarato complessivamente 124,5 miliardi di euro conservati all'estero, di cui circa 20 miliardi in Svizzera. Nei soli primi mesi del 2015 27'500 persone hanno dichiarato circa 14,3 miliardi di euro detenuti all'estero, ha aggiunto Menéndez. Insomma, un esempio di come sia possibile impostare una efficace strategia di contrasto all'evasione fiscale come sembra si sia decisa a fare la Germania. Negli ultimi tempi, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il numero di autodenunce è aumentato anche in altri Länder. Il trend si spiega con il fatto che dal primo gennaio le condizioni per sfuggire alle sanzioni sono state rese più severe e le multe sono più salate. Mentre in Italia, non si ha come obiettivo primario quello di eliminare l'evasione, quanto quello di incrementare il gettito fiscale. Tutto ciò in un'ottica di interesse di casta particolare, poichè nell'economia in nero, rientrano anche le tangenti ed i beneficiari di tangenti che non possono essere che quegli stessi esponenti politici che dovrebbero combattere l'evasione.

Cassazione: matrimonio resta valido anche se Lui cambiò sesso.

Cassazione: matrimonio resta valido anche se Lui cambiò sesso. Diritti e doveri del matrimonio restano fino quando la coppia di fatto non avrà tutela Sentenza storica: a stabilirlo è la prima sezione civile della Cassazione con la sentenza 8097/15, pubblicata il 21 aprile secondo cui chi cambia sesso conserva “diritti e doveri” conseguenti al “vincolo matrimoniale legittimamente contratto”. Almeno fino a quando il legislatore non risolverà il problema delle coppie di fatto, assicurando l’adeguata tutela con un’altra forma di convivenza registrata. La sentenza costituzionale che ha dichiarato illegittimo il divorzio “obbligato” in caso di rettificazione del sesso ottenuta da uno dei coniugi è sì una pronuncia additiva di principio, ma deve ritenersi autoapplicativa nei limiti in cui la situazione della coppia protagonista della vicenda non può restare vittima del vuoto normativo. Accolto contro le conclusioni del sostituto procuratore generale il ricorso di marito e moglie, anche se lui nel frattempo è diventato una donna. La Suprema corte decide nel merito dichiarando illegittima l’annotazione secondo cui il matrimonio fra le parti sarebbe cessato negli effetti civili con tutte le successive conseguenze. La pronuncia costituzionale non può essere ritenuta solo dichiarativa: in effetti, osservano gli “ermellini”, con l’attuale mancanza di tutela tema di unioni di fatto la coppia finirebbe per passare dalla condizione di massima protezione prevista dal matrimonio a una condizione di massima indeterminatezza, priva di qualsiasi ancoraggio; il tutto mentre la stessa Consulta ha ammesso che dopo la rettificazione del sesso di uno dei coniugi l’unione deve continuare a ricevere tutela in base all’articolo 2 della Costituzione. In un sistema di matrimoni solo eterosessuali il legislatore ben può escludere che si possano mantenere unioni coniugali dopo il cambio di sesso, ma in base alla convenzione europea dei diritti umani non si può comunque privare quei rapporti del nucleo fondamentale di diritti e doveri solidali propri delle relazioni affettive. Il punto è: così facendo la Suprema corte riconosce in Italia un matrimonio fra persone dello stesso sesso? Gli “ermellini” spiegano di no: la conservazione dello statuto di diritti e doveri propri del modello matrimoniale, invero, è sottoposta alla condizione temporale risolutiva costituita dalla nuova regolamentazione, che a quanto pare è in arrivo. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” si tratta certamente di un passo avanti di notevole portata che dovrebbe costituire un riferimento da prendere immediatamente in considerazione, come sottolinea oggi la Cassazione, anche da parte del legislatore del governo nazionale che non deve più perdere tempo per il riconoscimento definitivo della parità di diritti tra coppie di qualsiasi genere esse siano.

Glaxo richiama 1,7 milioni dosi di vaccino influenzale. Il provvedimento preso non è legato a problemi di sicurezza ma di efficacia

Glaxo richiama 1,7 milioni dosi di vaccino influenzale. Il provvedimento preso non è legato a problemi di sicurezza ma di efficacia Rimbalza dagli Stati Uniti una notizia che dovrebbe invitare all’attenzione le nostre autorità sanitarie nazionali. GlaxoSmithKline sta richiamando le rimanenti dosi di un vaccino antinfluenzale popolare quadrivalente a causa di problemi di efficacia. La società ha avvisato Martedì i clienti degli Stati Uniti che il vaccino può perdere potenza nel tempo e non riesce a proteggere adeguatamente contro alcuni ceppi di influenza. Il vaccino Flulaval quadrivalente in siringhe preriempite è progettato per proteggere contro i quattro ceppi di virus influenzale. Ma ha precisato in un comunicato che "non può escludere una non ottimale potenziale protezione " in persone che hanno ricevuto il vaccino fra i primi di gennaio o mesi successivi. La lettera è stata inviata a circa 1.000 clienti in tutto gli Stati Uniti, tra cui distributori all'ingrosso, farmacie, agenzie governative e medici. Il richiamo colpisce circa 1,7 milioni di dosi, di cui più del 99 per cento dei vaccini sono stati distribuiti nel 2014, prima che il prodotto ha cominciato a perdere di efficacia, secondo Anna Padula portavoce di GlaxoSmithKline. Il provvedimento non sarebbe legato a problemi di sicurezza del vaccino, riferisce Glaxo, ed è stato adottato a scopo cautelativo poiché è stata rilevata una variabilità nel processo di produzione che potrebbe attenuare la sua capacità nell’indurre una risposta anticorpale a lungo termine. Il produttore britannico del farmaco e del vaccino lo ha anche comunicato ufficialmente alla Food and Drug Administration. I vaccini richiamati rappresentano circa il 7 per cento del totale di 24 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale Glaxo distribuiti negli Stati Uniti in questa stagione. Il cosiddetto vaccino quadrivalente di Glaxo fa parte di un nuovo gruppo di prodotti iniettabili e inalabili che proteggono contro quattro ceppi: due per tipo di influenza A e due per l'influenza di tipo B. I vecchi vaccini tradizionalmente proteggono solo contro tre ceppi: due ceppi di tipo A e un ceppo di tipo B. Glaxo ha dichiarato che ha lanciato il richiamo dopo che il test in azienda ha mostrato una perdita di efficacia al di sotto dei minimi standard del suo vaccino contro i ceppi B. L'influenza di tipo B tende a colpire i bambini più di mezza età. Alla luce di questa notizia, anche in connessione con i rischi derivanti, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” invita le Autorità Sanitarie italiane a vigilare per identificare rapidamente e precocemente un eventuale problema di sicurezza.

lunedì 20 aprile 2015

General Motors, ad oggi 87 i risarcimenti milionari ai parenti delle vittime.

General Motors, ad oggi 87 i risarcimenti milionari ai parenti delle vittime. I morti per colpa di una molla da pochi cent Il numero delle transazioni raggiunte da General Motors con le famiglie delle vittime del difetto del blocchetto dell’accensione è salito ad 87. Le richieste di risarcimento hanno inizio nel 2002, quando a fine metà 2000 arrivano sul mercato i primi modelli con il blocchetto di accensione difettoso, che ha portato ad un richiamo di massa ed ad un'indagine federale. Qualcuno, in GM, sapeva, ma non ha parlato. A metà settembre 2014 erano stati raggiunti 19 accordi con una crescita costante fino a 36 all'inizio di dicembre e poi sino a 42 nel mese di gennaio. Nel mese di febbraio erano 57, il mese scorso 77, e alla fine della scorsa settimana 84. A oggi sono stati raggiunti 87 accordi con i parenti delle vittime mentre sono 93 le transazioni fatte con gli infortunati. Lo scorso 31 gennaio, allo scadere dei termini per presentare le richieste di danni, la GM ne ha contate 4.343, di cui 478 relative a decessi ma sono solo 244 le richieste considerate ammissibili. All’origine del più grosso scandalo che abbia mai investito il colosso americano sta una molla difettosa da 50 centesimi di dollaro. Si trovava nel blocchetto di accensione di una decina di milioni di automobili, tutte prodotte dalla General Motors. La vicenda, venuta a galla quasi un anno e mezzo fa, ha portato all’attivazione di un maxi richiamo per il cui completamento saranno necessari almeno due anni ed ad una multa di 35 milioni di dollari. E ha causato l’avvicendamento ai vertici aziendali ed al taglio di molti dirigenti responsabili dell’accaduto. General Motors, ha stimato che risarcendo tutte le vittime potrebbe spendere dai 400-600 milioni di dollari.GM ha richiamato per il problema del blocchetto di accensione 2,6 milioni di veicoli, tra cui 2,2 milioni negli Stati Uniti. Il richiamo include Saturno Ion prodotte fra il 2003 ed il 2007, Saturno Skys 2007-2010, Chevrolet HHRs 2005-2011, Pontiac Solstizi 2006-2010 e i modelli Chevrolet Cobalt e Pontiac G5 2005-10.Tutto ha inizio nel 2002, anno della commercializzazione della Chevrolet Cobalt e della Saturn Ion, cioè i primi due modelli a montare il blocchetto difettoso. La costante elastica della molla è troppo bassa e non riesce sempre a vincere il peso della chiave. Basta avere un portachiavi troppo pesante o prendere una buca, e la chiave si sposta autonomamente dalla posizione on a quella off, senza che magari il guidatore se ne accorga. A quel punto è un attimo, spariscono servosterzo e servofreno, si attiva il bloccasterzo e il controllo dell’auto è compromesso. Se tutto va bene non accade nulla e si riesce ad accostare, se tutto va male ci si può ammazzare, accettando anche l’ironia della sorte che non ha fatto intervenire l’Abs, gli airbag e gli altri dispositivi di sicurezza prima e durante l’impatto. La cosa peggiore osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”è che General Motors sapeva tutto già nel 2004, e non richiamò i veicoli in quanto i dirigenti di allora, giudicarono troppo costosa l’attivazione di un richiamo “in confronto al possibile costo delle effettive riparazioni che saranno probabilmente richieste in garanzia”. Nel 2006 sostituirono il blocchetto dell'accensione che era stato modificato utilizzando una molla più resistente, anche se non con i valori previsti dal capitolato originale, senza modificare il codice identificativo del pezzo, riuscendo così a eludere i controlli della Nhtsa, l’ente governativo americano per la sicurezza stradale, fino al 2010. Nel frattempo, aumentarono incidenti e vittime.

Nigeria: diciotto morti in 24 ore. Sospetti su GIN adulterato

Nigeria: diciotto morti in 24 ore. Sospetti su GIN adulterato È ormai chiaro,come inizialmente si era temuto che non è Ebola. Probabilmente si tratta di avvelenamento da alcol. Una malattia sconosciuta ha infettato 23 persone e ne ha uccise 18 nel sud-ovest della Nigeria nel giro di 24 ore. I test effettuati finora nello stato di Ondo non hanno riscontrato tracce di infezioni batteriche o virali, come ad esempio la febbre emorragica scatenata dal virus ebola, ha spiegato un portavoce dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS). "L'ipotesi allo studio con ulteriori test tossicologici sui sopravvissuti è che le morti siano state provocate da metanolo". Il portavoce dello stato, Kayode Akinmade, ha spiegato che i sintomi comprendono mal di testa, perdita di conoscenza e di peso, problemi visivi ma nel Mondo ed in particolare nella Nigeria che solo da pochi mesi è riuscita a contenere il devastante virus dell'Ebola, le parole di Akinmade hanno scatenato timori di un nuovo micidiale focolaio di malattia infettiva. Il metanolo è un veleno mortale. Alcune persone, osserva Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, ricorderanno che il metanolo causò in Italia, la morte e la cecità di molti consumatori di vino qualche anno fa. Il metanolo viene liberato gradualmente nel piccolo intestino (Tenue) quando il gruppo metilico dell'aspartame incontra l'enzima chimotripsina. L'assorbimento di metanolo nel corpo è accelerato considerevolmente quando viene ingerito metanolo libero. Il metanolo libero si forma nell'aspartame quando viene riscaldato oltre i 30° C. Questo avviene quando un prodotto contenente aspartame viene immagazzinato e conservato impropriamente o quando viene riscaldato (per esempio, come componente di un qualsiasi prodotto alimentare). All'interno del corpo il metanolo si trasforma in acido formico ed in formaldeide. La formaldeide è una neurotossina mortale, contenuta anche nei Vaccini. Il metanolo lo si puo' trovare anche negli alimenti industriali ! Viene spruzzato regolarmente all'interno delle singole confezioni sigillate di merendine per bambini, allo scopo di evitare lo sviluppo di muffe superficiale assorbendo l'umidità del prodotto. Si può facilmente riconoscere una merendina contaminata da metanolo, quando aprendone la confezione in bustina di plastica si senta un odore di alcool denaturato o spirito, quello comunemente usato in casa come disinfettante. Il consumo esagerato di queste merendine al metanolo produce distorsioni nello sviluppo psicofisico dell'infante che ne abusa, soprattutto alterandone il metabolismo e danneggiandone il fegato, favorisce alla lunga l'obesità e danneggia organi come l'occhio ed i reni, e per quanto riguarda la psiche favorisce la predisposizione all'alcolismo, aumenta l'aggressività e intorpidisce la mente.

Rodi: naufragio di migranti.

Rodi: naufragio di migranti. Un barcone con 200 persone a bordo si è rovesciato davanti alla costa orientale dell'isola greca Dopo il naufragio avvenuto nella notte tra sabato e domenica al largo delle coste libiche, si teme ora una nuova tragedia del mare. E' notizia di lunedì che un barcone con 200 migranti è naufragato davanti alla costa orientale di Rodi, in Grecia. Lo riferiscono i media locali secondo i quali i soccorritori, al momento, hanno recuperato tre corpi, tra cui quello di un bambino. Circa 80 persone sono state tratte in salvo, 23 delle quali sono state ricoverate in ospedale. Ancora poveri migranti vittime dell’ennesima tragedia del mare, dichiara Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, colpevoli solo di aver tentato l’ennesimo viaggio della speranza alla ricerca di un futuro migliore.

domenica 19 aprile 2015

La polizia Stradale di Delhi riceve oltre 85.000 reclami su WhatsApp

La polizia Stradale di Delhi riceve oltre 85.000 reclami su WhatsApp. Le nuove tecnologie applicate alla sicurezza dei cittadini sfondano nel mondo ma non in Italia La Polizia Stradale di Delhi ha ricevuto quasi 85.000 denunce in materia di violazioni del traffico e questioni correlate sul suo WhatsApp helpline da quando è stato lanciata la novità nel mese di ottobre dello scorso anno. Dopo le necessarie verifiche, ha richiesto l'intervento finora di oltre 7.500 poliziotti. La possibilità di utilizzare WhatsApp che risponde al numero helpline 8750871493, è stata implementata il 16 ottobre dello scorso anno. Il Commissario straordinario della polizia (Traffic) Muktesh Chander ha dichiarato: "Fin dalla sua nascita, sono state ricevute 84.621 denunce in materia di parcheggio ostruttivo, ingorgo, violazione del traffico, semafori difettosi, buche stradali, violazioni del codice della strada da parte dei conducenti di auto e suggerimenti per migliorare il flusso regolare del traffico sulle strade Delhi ". Di questi, 7.738 denunce sono sfociate in contestazioni perseguibili a cui è corrisposta un'azione obbligatoria. Oltre a ricevere reclami e suggerimenti attraverso messaggi, immagini e video, la helpline WhatsApp può essere usata se il veicolo di qualcuno è trainato per un parcheggio improprio, e che sarebbe stato inviato un numero di telefono sul luogo in cui si trova il veicolo e sarebbe anche aiutato con il percorso più breve per raggiungere il posto. Chander ha concluso: "L'introduzione di WhatsApp da parte della Polizia Stradale Delhi si è rivelata una buona piattaforma per l'interazione con il pubblico e siamo sopraffatti dal suo successo in collegamento con Delhiites. I servizi sono disponibili in hindi ed inglese tutto il giorno e sono monitorati h24 da un ispettore e da circa 25 agenti di polizia stradale monitorano." La polizia stradale ha una presenza molto forte sui canali social con oltre 250'000 seguaci sulle sue pagine di Facebook e di Twitter. Lo sfruttamento delle nuove tecnologie di comunicazione e delle social app da parte delle forze di polizia, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rappresenta un'importante innovazione che appare ancora sottovalutata in Italia e che meriterebbe, al contrario, maggiore attenzione per una molteplice serie di ragione tra cui gli esigui costi che comporta e l'immediata interconnessione con i cittadini che in materia di sicurezza può significare salvare vite umane e impedire o ridurre la commissione d'infrazioni e reati.

Airbag difettosi: BMW richiama più di 90.000

Airbag difettosi: BMW richiama più di 90.000 Mini. L'airbag del passeggero potrebbe essere difettoso La BMW ha attivato la procedura di richiamo in officina per 91.800 Mini negli Stati Uniti. L'airbag del passeggero che potrebbe essere difettoso, sarebbe la causa. Ad essere soggette al richiamo in tutto il mondo sono 60.000 modelli della Mini Cooper e Mini Cooper S prodotte fra il 2005 ed il 2006, nonché circa 32.000 Cabriolet prodotte fra ill 2005 el il 2008. Un portavoce della casa automobilistica di Monaco ha comunicato sabato che la ragione sarebbe da individuarsi in un difetto del sensore che non riconosce la circostanza, se il sedile del passeggero è occupato. In caso di incidente, l'airbag non si apre. Il componente interessato è stato commercializzato da un fornitore automobilistico Burscheid Johnson del Nord Reno-Westfalia. Non è la prima volta che la BMW ha richiamato vetture per procedure di tal tipo. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari della BMW nel caso in cui la propria autovettura corrisponda ai modelli in questione. Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria.

Nuovo dramma dei profughi: sulla coscienza dell'Europa e della comunità internazionale altri 700 morti

Nuovo dramma dei profughi: sulla coscienza dell'Europa e della comunità internazionale altri 700 morti Basta! Una tragedia immane che deve pesare sui governanti europei e di tutta la comunità internazionale in particolare dei paesi cosiddetti sviluppati. I settecento martiri di domenica, caduti nelle acque divenute assassine del Mediterraneo, sono l'infausto esito delle fallimentari politiche di cooperazione internazionale e di controllo dei flussi immigratori. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è ora che le istituzioni internazionali prendano atto che quella delle migrazioni dalla sponda sud del Mediterraneo, è una questione globale che non può essere affrontata solo dall'Italia o dagli altri paesi europei che ne sono marginalmente interessati, perchè una sola vita non cada più in quella che era da sempre il mare del dialogo e dell'incontro tra i popoli , il " Mar Mediterraneo."

Nel 2014 record mondiale di rifiuti elettrici ed elettronici

Nel 2014 record mondiale di rifiuti elettrici ed elettronici La produzione di rifiuti elettronici prosegue inarrestabile: il peso dei rifiuti elettrici ed elettronici o "e-waste", ha raggiunto un livello più alto del mondo nel 2014, a 41,8 milioni di tonnellate, fino da 39,8 milioni nel 2013, secondo un rapporto dell'Università della Nazioni Unite (UNU) pubblicato domenica. Una media di sei chilogrammi a testa per ciascuno dei 7 miliardi di abitanti del pianeta. UNU precisa in questo studio che quasi il 60% di questi prodotti sono costituiti da attrezzature che fanno parte delle camere da cucina, bagno o lavanderia. Circa il 7% sono costituiti dai telefoni cellulari, calcolatrici, computer portatili o stampanti. Secondo lo studio, la Norvegia è il paese che produce la più grande quantità di rifiuti elettronici per abitante, con 28,4 kg, seguita da Svizzera (26,3 kg) e Islanda (26,1 kg). La Francia, occupa all'ottavo posto con 22,2 kg per abitante. La regione che genera la minor quantità di rifiuti elettronici è l'Africa, con rilascio stimato in 1,7 kg per abitante. In totale, il continente ha prodotto 1,9 milioni di tonnellate di tali rifiuti. Com'è facile immaginare, i maggiori produttori di rifiuti elettronici sono Stati Uniti e Cina che sono al top, per un totale entrambi del 32% della quota globale di rifiuti elettronici, seguiti dal Giappone, Germania e India. UNU evidenzia anche che meno di un sesto di tali rifiuti è stato correttamente riciclato. Tuttavia essi contengono preziose risorse come ferro, rame o oro: questo spreco è stato valutato in 48 miliardi di euro nel 2014. "Globalmente, i rifiuti elettronici sono una prezioso miniera urbana -un grande potenziale serbatoio di materiali riciclabili," dice David Malone, assistente del segretario generale delle Nazioni Unite e rettore dell'UNU. Inoltre hanno un contenuto di 2,2 milioni di tonnellate di componenti pericolosi, quali mercurio, cadmio o cromo, una miniera "tossica" che deve essere gestita con estrema attenzione, avverte il signor Malone. Si prevede che nel 2018 supererà i 50 milioni di tonnellate. La stima è il frutto della "Solving the E-Waste Problem (StEP) Initiative" delle Nazioni Unite, una collaborazione fra istituzioni internazionali, governi, università e industrie allo scopo di sviluppare politiche gestionali sostenibili dei rifiuti elettronici, che ha prodotto una mappa interattiva che permette di consultare e confrontare i dati annuali relativi a questi rifiuti di 184 paesi. La mappa, attraverso cui si può risalire a norme, regolamenti, politiche e linee guida nei vari paesi ha l'obiettivo di contribuire a creare una gestione coerente del problema dei rifiuti elettronici a livello globale, superando ostacoli come la mancanza di definizioni comuni per la classificazione e l'etichettatura dei prodotti e dei loro componenti, e di accordi sulla loro destinazione finale, dal riutilizzo al riciclaggio e così via. Questi rifiuti infatti viaggiano per il mondo in un modo impressionante. Lo studio che ha portato alla realizzazione della mappa ha per esempio scoperto che, come numero di unità, i telefoni cellulari - che sono la parte più consistente principale dei rifiuti elettronici - e hanno come destinazioni finali prevalentemente Hong Kong e i paesi dell'America Latina e dei Caraibi, in particolare Paraguay, Guatemala, Panama, Perù e Colombia. I computer, soprattutto portatili, prendono invece in buona parte la strada dei paesi asiatici, come Hong Kong, e del Medio Oriente, come gli Emirati Arabi Uniti e il Libano.Due terzi delle unità che compongono i rifiuti (in peso il 56 per cento del totale) sono destinati al riutilizzo o al riciclaggio dei loro componenti, ma solo l'8,5 per cento (in peso il 3,1 per cento del totale) sono riutilizzati come unità intere, ed esportati, per lo più verso i paesi più poveri. In Italia, denuncia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” nel 2014 sono entrate nel nostro mercato 1,8 milioni di tonnellate di prodotti elettronici e ne sono uscite come rifiuti 1,3 circa, con una produzione pro capite di 18,9 chilogrammi.

sabato 18 aprile 2015

Malattia "misteriosa" ha ucciso 17 persone in Nigeria

Malattia "misteriosa" ha ucciso 17 persone in Nigeria Anche se la Nigeria non è vicina la notizia di 17 persone morte a causa di una malattia misteriosa dovrebbe far attivare anche le autorità sanitarie nazionali ed europee per comprendere la causa dei decessi. La preoccupazione di Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, scaturisce anche dal fatto che a distanza di una settimana, né l'organizzazione mondiale della sanità, né gli esperti sono riusciti a chiarire il mistero. Sta di fatto che la “misteriosa” malattia che si è palesata nel Sud-Ovest della Nigeria ha provocato la morte improvvisa e repentina di 17 persone. Lo ha annunciato un portavoce delle autorità locali. La sua comparsa è avvenuta a inizio settimana nella città di Ode Irele”, nello stato di Ondo, ha dichiarato il portavoce dello stato, Kayode Akinmade. I sintomi di questa patologia finora sconosciuta sono emicrania, perdita di conoscenza e di peso, problemi alla vista, a cui segue la morte nel giro di ventiquattro ore. Gli esami effettuati finora non hanno indicato che poteva trattarsi di una malattia virale o in particolare di Ebola, ha spiegato il portavoce. L’Ebola, una febbre emorragica di origine virale, ha provocato più di 10.600 morti essenzialmente in tre Paesi dell’Africa occidentale Liberia, Sierra Leone e Guinea dal 2014, ha complessivamente risparmiato la Nigeria. Secondo il portavoce, specialisti dell’Oms (Organizzazione mondiale della Sanità), del ministero della Sanità nigeriano e altri partner si sono recati a Ode-Irele per lottare contro l’infezione. Le prime quattro persone che hanno contratto la malattia misteriosa tra domenica e lunedì sono morte nel giro di 24 ore dopo l'insorgenza dei sintomi.

Marijuana sintetica. Il governatore dello stato di New York Andrew Cuomo lancia l'allarme per l'aumento nell'uso

Marijuana sintetica. Il governatore dello stato di New York Andrew Cuomo lancia l'allarme per l'aumento nell'uso. Dall'inizio di aprile ricoverate in ospedale più di 160 persone. E in Italia non se ne parla ma è facile reperirla su internet Dall'inizio di aprile più di 160 persone sono state ricoverate negli ospedali dello stato di New York a causa dell'aumento dell'utilizzo di marijuana sintetica, secondo l'allarme ufficiale lanciato dal governatore Andrew Cuomo venerdì scorso. Secondo il comunicato del governatore, infatti, dal principio del mese corrente ci sarebbe stato un vero e proprio picco dell'uso di marijuana sintetica in tutto lo stato. I funzionari della sanità hanno affermato che ci sono state nella sola città tra l'8 ed il 15 aprile ben 120 interventi di pronto soccorso con un salto rispetto alla media di circa 20 a settimana. Cuomo in una dichiarazione ha detto che le "Droghe sintetiche sono tutto fuorché innocue e questo aumento delle emergenze sanitarie... è la prova diretta". Il farmaco pericoloso, conosciuto con i nomi di strada "spice" e "K2", è spesso commercializzato come incenso o pot-pourri e venduto in tutti i cinque distretti dello stato federale. La cannabis sintetica è in realtà un termine molto generico che si riferisce a una vasta gamma di prodotti cannabinoidi sviluppati negli anni Ottanta dal dottor John W. Huffman e dalla sua equipe di ricercatori, nella speranza di curare malattie come la sclerosi multipla. Molti dei prodotti della prima e della seconda generazione, come la JWH-018 o la JWH-007, portavano le iniziali di Huffman. Le generazioni successive, dai nomi certamente più aggressivi, includono AKB48, o XLR-11. Sono disponibili in polvere, o miscelate con erbe. Alcuni mettono ammollo varie erbe come la damiana, la lavanda e il loto blu in una soluzione di cannabinoidi che spesso include oppiacei sintetici, broncodilatatori e ninsetticidi come il timolo. In alternativa, fanno in modo che i prodotti chimici evaporino nelle erbe. Questa tecnica si è tuttavia rivelata inaffidabile, creando punti in cui le sostanze sono più concentrate. Una volta che il raccolto sintetico è pronto viene confezionato in pacchetti con il nome del marchio, ad esempio Spice, K-2, Pandora's Box, Atomic Bomb, Ultra Haze o Toxic Waste. Gli effetti più comuni variano fra uno stato uno stato di euforia a lievi allucinazioni. Le droghe chimiche circolano, purtroppo, su canali legali e possono essere acquistate online, in negozi specializzati che le vendono come integratori per le piante o sali da bagno, con tanto di indicazione “non sono per il consumo umano”. A differenza della marijuana, con cui è praticamente impossibile andare in overdose, un uso massiccio di cannabis sintetica può provocare allucinazioni intense, palpitazioni, incapacità nell'articolare suoni, vomito, eccessi psicotici, paranoia, agitazione, tremori, innalzamento della temperatura corporea e attacchi di cuore. Uno studio recente, “Ischemic stroke after use of the synthetic marijuana 'spice," pubblicato l'8 novembre 2013 su Neurology dai ricercatori dell'Università della Florida del sud, traccia un collegamento fra l'uso di cannabis sintetica e l'ictus. I ricercatori hanno presentato il caso di due ragazzi, fratello e sorella, che hanno avuto un ictus dopo aver fumato erba sintetica JWH-018 appartenente allo stesso lotto. Lo studio fa notare anche come l'aumento di ictus normalmente associati alla marijuana è collegato all'incremento del consumo di cannabis sintetica. Sostanzialmente, fumare cannabis sintetica è un po' come fare la roulette russa con la chimica del vostro cervello. E un tempo, tutti i tipi di cannabis sintetica venivano venduti su internet e nelle aree di servizio di tutti gli Stati Uniti. Quel tempo è passato? Non proprio. Il governo federale americano ha tentato di mettere un freno al fenomeno nel 2011, come avviene normalmente quando la gente inizia a morire. Quell'anno, la DEA ha aggiunto molte sostanze—tra cui la JWH-018—all'elenco di quelle controllate dalla legge. Non si può dire quindi che almeno negli USA non si sia attuata una politica repressiva, ma nonostante ciò anche lì, la cannabis sintetica viene ancora prodotta. Per aggirare le nuove leggi i produttori europei e americani hanno modificato le loro ricette, facendo sì che ogni divieto serva solo a introdurre nuove sostanze chimiche di cui non si conosce l'effetto. Si tratta, quindi, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di un allarme non localizzato agli USA ma di natura globale perchè come apparso in alcune inchieste italiane, i primi casi d'intossicazione nel Nostro Paese sono apparsi già a far data dal 2010 per le quali sinora si è sottovalutato il problema anche perchè, come detto, alcune delle sostanze utilizzate per produrre queste droghe sintetiche continuano ad essere legalmente commercializzate su internet ed è quindi agevole acquistarne quantità anche importanti. Un motivo in più per le nostre autorità a partire dai Nas per tenere costantemente aggiornato l'elenco delle (nuove) droghe al fine di bloccarne, quantomeno, la vendita legale.

Pena di morte: in Oklahoma esecuzioni con azoto

Pena di morte: in Oklahoma esecuzioni con azoto. Il governatore americano ha firmato la legge che permette di portare a termine la condanne a morte tramite asfissia Dopo le polemiche e la mancanza di farmaci per le iniezioni letali, diversi stati d'America stanno cercando di organizzarsi diversamente per portare a termine le condanne a morte. Dopo che l' Oklahoma spende 100 mila dollari per la nuova stanza delle esecuzioni, diventa il primo Stato americano a permettere l’uso di azoto per eseguire le condanne a morte. La governatrice Mary Fallin ha firmato venerdì la contestata legge che permetterà l’esecuzione per asfissia nel caso le sostanze utilizzate per l’iniezione letale non fossero reperibili o se quest’ultimo metodo fosse dichiarato incostituzionale. La pena di morte è infatti al momento sospesa nello Stato in attesa della decisione della Corte suprema riguardo alla costituzionalità dei tre tipi di iniezione praticati. "Al condannato viene messa una maschera nella quale viene pompato azoto al posto di ossigeno, il che lo renderà euforico. Poi seguirà una morte indolore”. L'utilizzo dell'azoto "è probabilmente l'idea migliore", ha commentato il deputato repubblicano Mike Christian, promotore della legge. "L’Olklahoma condanna a morte gli assassini i cui crimini sono particolarmente atroci", ha affermato Fallin, "io sostengo questa politica e credo che la punizione capitale debba essere eseguita in maniera efficace e senza crudeltà". Ancora oggi, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” in Oklahoma come in 31 altri Stati americani, la pena di morte continua ad aver posto nei codici anche se alcuni di questi stati osservano una moratoria di fatto, mentre in gran parte del mondo si riflette sull'abolizione delle esecuzioni.

venerdì 17 aprile 2015

Nuovi impianti segnaletici a frecce a Lecce. Tabelloni nati come funghi in tutta la città.

Nuovi impianti segnaletici a frecce a Lecce. Tabelloni nati come funghi in tutta la città. Lo "Sportello dei Diritti": sono legittimi? Comunque pericolosi per il traffico comunale. L'amministrazione cittadina chiarisca E' ancora una volta la segnalazione di un cittadino a suscitare l'attenzione dello “Sportello dei Diritti” circa la miriade di impianti di frecce indicatrici che sono spuntati come funghi nel centro urbano di Lecce. Si tratta degli ormai noti tabelloni che mostriamo nella foto allegata e che sono distribuiti su tutto il territorio urbano, che riportano le indicazioni con relative frecce direzionali di attività commerciali di ogni tipo. Il cittadino che ci ha segnalato la questione ha evidenziato come gli stessi siano intanto pericolosi per il traffico pedonale in quanto posti sui marciapiedi senza - almeno in apparenza - una particolare cura della loro posizione. Lo stesso utente ha rilevato anche come sussisterebbero alcuni profili di presunta illegittimità degli impianti per i quali Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, chiede che sia data immediata risposta da parte dell'amministrazione comunale. Non è chiaro, infatti, se: - tutti gli impianti abbiano ottenuto le necessarie autorizzazioni, si vedano per esempio quelli installati nei pressi del cimitero su viale Porta d’Europa, su viale Degli Studenti, su via Pitagora, e così via; - se anche quelli che sarebbero stati a loro tempo autorizzati lo siano ancora; - se anche quelli autorizzati siano stati installati in maniera conforme rispetto al progetto autorizzativo; - se è vero che - anche se la concessione non fosse scaduta - era prevista la cessione di 1/6 dello spazio dell’impianto al Comune da utilizzare per indicazioni utili al servizio dei cittadini (uffici comunali, provinciali o regionali, numeri telefonici utili ecc.), mentre lo spazio ceduto risulterebbe non di 1/6 ma di una percentuale inferiore a quello che sarebbe stabilito dal P.G.I.P. (Piano Generale Impianti Pubblicitari); - se è vero che gli spazio riservati al Comune dovevano contenere indicazioni istituzionali, preventivamente concordate con l’ente in fase di autorizzazione, mentre pare che vi siano solo indicazioni commerciali; - se gli impianti rispondano ai dettami del Codice della Strada e del relativo regolamento d'attuazione in tema di segnaletica; in tal senso si ricorda che il Codice della Strada, ripreso nel P.G.I.P. del Comune di Lecce approvato nel 2011, stabilisce che le frecce per l’indicazioni di attività commerciali o artigianali devono essere collocate al di fuori del centro abitato. Insomma, una serie di domande che per i principi di trasparenza e buon andamento amministrativi meritano una risposta nei confronti dei cittadini da parte dei nostri amministratori anche perchè in questo caso non si parla solo di eventuali interessi dei concessionari ma soprattutto della sicurezza stradale.