mercoledì 28 febbraio 2018

Maxi concorso INPS a Roma per “analista di processo”. Lo “Sportello dei Diritti”: assurdo che non si sia rinviato.

Maxi concorso INPS a Roma per “analista di processo”. Lo “Sportello dei Diritti”: assurdo che non si sia rinviato. Ricorsi per coloro che non hanno potuto partecipare a causa del gelo Come tristemente comunicato dalla stampa, il maxiconcorso a Roma per riuscire a guadagnarsi uno dei 365 posti da "analista di processo" bandito dall'Istituto di previdenza per la prima ricerca di personale dopo dieci anni, non è stato rinviato, nonostante le grandi difficoltà a raggiungere la Fiera di Roma a causa dell’ondata di freddo siberiano che si è abbattuta sull’Italia e che ha flagellato anche la Capitale. Una notizia che ha dell’assurdo e che appare più come una vera e propria prima “selezione naturale” degli oltre 22mila candidati, nonostante le condizioni metereologiche a dir poco proibitive che hanno indotto le autorità a chiudere le scuole per il rischio gelate, ma non l’istituto di previdenza che ha inteso comunque procedere. Non possiamo tacere, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che nelle scorse ore sono giunte ai contatti della nostra associazione numerose segnalazioni di candidati che non sono riusciti a raggiungere Roma in tempo per la prova o che non sono proprio partiti a causa dei ritardi e della cancellazione dei treni o delle strade bloccate dal ghiaccio e che quindi hanno visto svanire il sogno di un posto pubblico statale che avevano tanto agognato. Per queste ragioni, abbiamo deciso di attivare una nostra task force di esperti per la predisposizione di ricorsi per coloro che avevano aderito al bando proposto dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e che per la decisione a dir poco discutibile di non aver rinviato le prove, non hanno potuto prendervi parte.

Agente di contrasto paramagnetico ritirato dal mercato

Agente di contrasto paramagnetico ritirato dal mercato L’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ha disposto il ritiro, ha disposto il ritiro di tutte le confezioni ancora presenti sul mercato dell’agente di contrasto della specialità medicinale OPTIMARK 500 micromoli/ml AIC 038122 della ditta Guebert Spa.. Il provvedimento si è reso necessario, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, a seguito della Decisione della Commissione Europea n. 7941 del 23 novembre 2017 ed a seguito della mancata presentazione della domanda i rinnovo dell’AIC da parte dell’azienda titolare. L'uso di OptiMARK è indicato per la generazione di immagini di risonanza magnetica (MRI) del sistema nervoso centrale (SNC) e del fegato. Il medicinale intensifica il contrasto e facilita la visualizzazione e la caratterizzazione delle lesioni focali e delle anomalie strutturali del SNC e del fegato nei pazienti con patologia nota o altamente sospetta. La ditta Guebert dovrà assicurare l’avvenuto ritiro delle confezioni presenti sul mercato entro il termine perentorio di 48 ore dalla ricezione della presente comunicazione. Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute è invitato a verificare l’avvenuto ritiro, ed in caso di mancato adempimento da parte dell’azienda interessata, procedere al sequestro del medicinale.

Maxi Di richiama yogurt gusto mirtillo: possibile presenza frammenti metallici. Allerta del Ministero della Salute per rischio fisico

Maxi Di richiama yogurt gusto mirtillo: possibile presenza frammenti metallici. Allerta del Ministero della Salute per rischio fisico Occhio ai prodotti sugli scaffali: il Ministero della salute ha pubblicato un avviso di richiamo, probabilmente deciso in via precauzionale, del latte fermentato gusto mirtillo (EAN 14289851) con marchio Vitalibre. Il prodotto interessato è quello da 2 vasetti da 125g con data di termine massimo di conservazione del 10.03.2018. Il dicastero fa sapere che il provvedimento è scattato per possibile presenza di frammenti metallici, all’interno dello yogurt gusto mirtillo del produttore Senoble Italia SpA Via Molinetto, 76 - Borso del Grappa (TV) e venduto nei supermercati e ipermercati Maxi Di srl. Si invitano i consumatori che avessero acquistato il prodotto a non consumarlo e a riportarlo al punto vendita per il rimborso. La presenza di frammenti metallici in prodotti industriali non è una rarità se si pensa che qualche giorno fa sono stati ritirati alcuni lotti di prodotti dolciari Lidl per lo stesso identico motivo. L'ingestione di frammenti di metallo potrebbe essere letale e molto pericolosa per la salute, un corpo estraneo nel nostro organismo può provocare seri danni allo stomaco o bucare l'intestino causando una grave emorragia. Nel migliore dei casi un corpo estraneo, come un frammento metallico, potrebbe causare un'ulcera o un'infiammazione. Per queste ragioni se il consumatore ha ingerito questo tipo di dolce è tenuto a recarsi al pronto soccorso o a consultare un medico. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, evidenzia che questo comunicato riporta i dati inseriti direttamente dal Ministero della salute pubblicato oggi sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza".

Lidl richiama il dolce Conchiglia gianduia: possibile presenza frammenti metallici. Allerta del Ministero della Salute per rischio fisico. Il richiamo riguarda solo il punto vendita Lidl Trento – Via Maccani

Lidl richiama il dolce Conchiglia gianduia: possibile presenza frammenti metallici. Allerta del Ministero della Salute per rischio fisico. Il richiamo riguarda solo il punto vendita Lidl Trento – Via Maccani Occhio ai prodotti sugli scaffali del punto vendita Lidl Trento – Via Maccani: il Ministero della salute ha pubblicato un avviso di richiamo, probabilmente deciso in via precauzionale, dei dolci Conchiglia gianduia (prodotto cotto per la vendita a consumatore) con marchio dell'insegna Lidl preparati il 14.02.2018 e il 15.02.2018. Il prodotto interessato è quello da 68 g. Il dicastero fa sapere che il provvedimento è scattato per possibile presenza di frammenti metallici, derivanti dalla materia prima (partita di grassi vegetali), all’interno del semilavorato surgelato del produttore Lizzi srl (TMC e lotto del semilavorato: 08/02/2019 – Q124LID-OTA7C1). Il punto vendita ha utilizzato 27 pezzi del semilavorato congelato nelle giornate indicate. Si invitano i consumatori che avessero acquistato il prodotto a non consumarlo e a riportarlo al punto vendita per il rimborso. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, evidenzia che questo comunicato riporta i dati inseriti direttamente dal Ministero della salute pubblicato oggi sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza".

lunedì 26 febbraio 2018

Ministero della salute: micotossine oltre i limiti, Conad ritira bastoncini con crusca di frumento AC.

Ministero della salute: micotossine oltre i limiti, Conad ritira bastoncini con crusca di frumento AC. L’allerta per rischio chimico lanciata a seguito di analisi effettuate nello stabilimento di produzione Dopo l'allerta lanciata il 22 febbraio dallo “Sportello dei Diritti”, arriva ora la segnalazione del Ministero della salute della presenza di Micotossine ovvero «possibili agenti cancerogeni per l’uomo», trovate oltre i limiti consentiti dalla legge. È questa la motivazione che è stata appena annunciato dal Ministero della Salute in una nota pubblicata sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza". Il prodotto in questione sono i Bastoncini con crusca di frumento "AC Conad" (Alimentum Conad) venduti proprio con il marchio della grande catena di distribuzione. Nel dettaglio, il richiamo riguarda le confezione da 375 grammi prodotte dalla ditta Molino Nicoli S.p.A. Costa di Mezzate (BG) con data di scadenza 26/04/2019 cod. EAN 8003170033474. Come spiega il Ministero, il richiamo è per un rischio chimico. In particolare sono stati riscontrati valori di micotossine "Don" e "Ocratossina" in quantità superiore ai parametri massimi stabiliti dal regolamento Ce 1881/2006. Come sottolineano da Conad, l'anomalia è emersa a seguiti di analisi effettuate nello stabilimento di produzione in autocontrollo da parte della catena di supermercati. I valori fuori norma poi sono stati confermati da successive controanalisi in laboratorio. Per questo motivo Conad ha ordinato in via del tutto precauzionale il ritiro del lotto di produzione. Al fine di scongiurare qualsiasi possibile rischio per la salute, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i clienti che fossero in possesso di confezioni appartenenti al medesimo lotto sono invitati a riportarle in qualsiasi punto di vendita Conad, che provvederà alla sostituzione con altro prodotto o al rimborso. Conad si scusa per il disagio arrecato.

Lei denuncia molestie in ufficio e Google la «licenzia».

Lei denuncia molestie in ufficio e Google la «licenzia». Ancora una volta il colosso Google finisce nei guai per le accuse esposte da un’ex dipendente Google sta collezionando una serie di denunce da parte di ex dipendenti. L’ultima è quella di Loretta Lee, ingegnere del software dal 2008 al 2016 a Mountain View che è stata licenziata, con il giustificato motivo da "performance carenti". Ma la donna non ci sta, crede che l’allontanamento sia dovuto a una sua precedente denuncia per le insistenti molestie sessuali da lei subite per mano dei suoi colleghi. Loretta Lee si è rivolta alla Santa Clara County Superior Court californiana soprattutto perché Google non ha mai fatto nulla dopo la sua segnalazione, nemmeno un’indagine interna. Anche quando ha presentato un nome, con un resoconto dei fatti, il documento è stato giudicato inconsistente. Le molestie sono state diverse: dai palpeggiamenti, ai messaggi ambigui, dagli insulti, agli schiaffi, è stata esclusa da un gruppo di soli uomini che hanno fatto branco per denigrarla e addirittura ha ricevuto visite a casa non concordate. Questi fatti dimostrano, che il fenomeno della violenza sessuale sulle donne, rimasto in buona parte ancora sommerso, ha perlomeno cominciato ad emergere nella sua gravità e portata, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, da quando le vittime hanno trovato voce per denunciare le violenze subite. Ma per i lavoratori e le lavoratrici molestate è sempre stato difficile raccontare e provare in giudizio quanto accaduto; sappiamo infatti che gli episodi di molestie non si manifestano quasi mai in pubblico e nella maggior parte dei casi la vittima si trova da sola a dover fronteggiare il molestatore. Ed in Italia , con l'abolizione dell'articolo 18, i "manolesta" hanno vita ancora più facile

Multe a chi attraversa la strada guardando il telefono o ha entrambe le orecchie coperte da cuffie.

Multe a chi attraversa la strada guardando il telefono o ha entrambe le orecchie coperte da cuffie. A lanciare la nuova sanzione da 100 dollari per contrastare il fenomeno dei pedoni sempre più distratti, un comune della California. Lo “Sportello dei Diritti”: forse è l’unico deterrente per ridurre gli incidenti generati da disattenzioni di questo tipo Non si tratta di una provocazione, ma di uno strumento regolamentare da prendere sul serio, teso a contrastare il fenomeno diffusissimo delle distrazioni dei pedoni che a causa dell’utilizzo degli smartphone, come sta diventando tristemente noto, è causa di un aumento costante d’incidenti stradali con conseguenze, sempre più spesso, tragiche. A Montclair, nei pressi di Los Angeles, hanno ben pensato di emettere un nuovo regolamento secondo il quale sarà passibile di multa chiunque attraversi la strada guardando il cellulare, parlando al telefono o ascoltando la musica con entrambe le cuffiette nelle orecchie. «I giovani ammettono di essere distratti dallo smartphone», spiega al Los Angeles Times il “city manager” di Montclair, Edward Starr. «Questo ricorderà loro che ad essere in gioco sono le loro vite», aggiunge l’amministratore, che adempie a molte delle funzioni di un sindaco. Per il momento, i pedoni pizzicati per la prima volta ad attraversare la strada chattando o scrollando la loro home di Facebook saranno ammoniti. Da agosto, però, la polizia locale inizierà a comminare sanzioni dell’importo di 100 dollari ai contravventori. Montclair ha deciso di ripiegare sulle buone vecchie multe dopo aver vagliato altre ipotesi più “innovative” per tutelare la sicurezza dei pedoni distratti dallo smartphone, come delle corsie dedicate agli "smartphone zombie", già testate in Cina, Belgio e a Washington, DC. A dargli l’idea giusta, però, è stata Honolulu, nelle Hawaii, che nell’ottobre scorso ha introdotto un regolamento che prevede multe da 15 a 35 dollari per chi attraversi la strada senza prestare attenzione. In assenza, quindi, di altre soluzioni salva distratti, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la nuova sanzione forse è l’unico deterrente per ridurre gli incidenti generati da disattenzioni di questo tipo che potrebbe essere importata anche nel Nostro Paese.

domenica 25 febbraio 2018

Patatine in busta, carni processate e coca-cola: aumenta il rischio di tumori.

Patatine in busta, carni processate e coca-cola: aumenta il rischio di tumori. A confermare quest’associazione uno studio congiunto della Sorbona e dell’Università di San Paolo in Brasile I cibi ultra-processati come le merendine e le pietanze pronte da riscaldare, ma anche bibite gassate, sempre più nel mirino della scienza per i loro potenziali e molteplici effetti negativi. Sono anni ormai che studi scientifici evidenziano legami tra il consumo di carni processate (come gli affettati, le carni in scatola, ecc.) e zucchero bianco raffinato ed il rischio di sviluppare tumori. Una nuova ricerca dalla Sorbona di Parigi e la Università di San Paolo, in Brasile, e pubblicata sull’autorevole rivista scientifica British Medical Journal, chiarifica con rigore statistico il pericolo di incappare nella terribile malattia del cancro e sue varianti attraverso il consumo dei cibi classificati come «ultra-processati». Nella categoria rientrano un grandissimo numero di prodotti che tanti di noi consumano quotidianamente: bevande gassate e iper-zuccherate come la Coca-Cola, cibi pronti come quelli surgelati da cuocere nel forno a microonde. Ma non solo: anche le patatine in busta, il pane preconfezionato, i dolci, le salsicce e il bacon, le crocchette di pollo e le zuppe preconfezionate rientrano nella malsana categoria. Questi cibi hanno in comune un elevatissimo contenuto di sale, grassi saturi e zuccheri aggiunti, mentre sono scarsissimi nel loro apporto nutrizionale, per esempio di fibre e vitamine. Si calcola che, per ogni 10% di consumo in più di questi cibi, il rischio di cancro aumenti del 12%. «La nostra è la prima ricerca ad esplorare e sottolineare l’aumento del rischio nello sviluppo dei tumori – in particolare al seno – in associazione con l’apporto di cibi ultra-processati», spiegano i ricercatori. «Se verranno confermati da setting di ricerca e gruppi di popolazione diversi, questi risultati indicano che il rapido aumento del consumo di cibi ultra-processati causerà l’aumento del numero dei pazienti di cancro nei prossimi decenni». Durante lo studio, i ricercatori hanno osservato 105mila adulti in salute di un’età media di 43 anni. I partecipanti sono stati divisi in gruppi a seconda del loro consumo di cibi ultra-processati nell’arco di 24 ore. In generale, il team ha notato che le persone che più consumavano questi cibi – fino al 32% della loro alimentazione complessiva – correvano il 23% del rischio in più di sviluppare una forma di cancro nel corso dei 5 anni successivi, rispetto a chi ne consumava di meno (circa l’8% dell’alimentazione). I ricercatori tengono a precisare di non aver trovato nessun legame tra lo sviluppo di tumori e il consumo di cibi in scatola come fagioli e altri legumi, formaggi e pane fresco. Professor Tam Fry, del National Obesity Forum, ha commentato così la ricerca: «Non c’è fumo senza fuoco: dovremmo far caso alle paure degli scienziati e leggere con più attenzione le etichette dei cibi che consumiamo. Tantissimo cibo processato che consumiamo ogni giorno contiene eccessivi livelli di zuccheri, grassi e sale, ed è tutto elencato nelle confezioni. Non rischiamo un tumore mangiando più di ciò che contiene 15g di zuccheri, 5g di grassi saturi e 1.5g di sale per 100g. Non ci vuole poi tanto!». Non si tratta della scoperta dell’acqua calda, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione che tra le sue molteplici attività ha da sempre ritenuto primario informare circa la validità e gli effetti positivi di una vita sana e di una dieta equilibrata e quindi, al contrario, di tutto ciò che può peggiorare la nostra esistenza e salute. Questa ricerca, per noi, è un ulteriore monito rivolto a tutta la platea dei consumatori, di modificare i nostri regimi dietetici riducendo considerevolmente il consumo di carni di questo tipo e l’assunzione di bevande gassate, al cui eccesso sono notoriamente associati una serie di effetti assolutamente negativi.

sabato 24 febbraio 2018

Diritti dei viaggiatori sempre più bistrattati. Le impediscono di salire su un aereo per un motivo assurdo: ha il ciclo mestruale. E' successo oggi all'aeroporto di Birmingham

Diritti dei viaggiatori sempre più bistrattati. Le impediscono di salire su un aereo per un motivo assurdo: ha il ciclo mestruale. E' successo oggi all'aeroporto di Birmingham Mentre si preparavano per andare in vacanza a Dubai dall'aeroporto di Birmingham, Beth Evans, 24 anni, e il suo fidanzato, Joshua Moran, 26 anni, sono stati costretti a scendere dall'aereo pochi minuti prima del decollo di questo sabato. Secondo la coppia, che è stata intervistata dal Sun, l'importante quotidiano britannico, lo staff della Emirates Airlines si sarebbe preoccupato in maniera probabilmente eccessiva, dopo che la ragazza continuava a lamentarsi per un mal di stomaco connesso al ciclo mestruale. La giovane inglese, tuttavia, ha riferito di aver prontamente assicurato gli assistenti di volo che avrebbe potuto sopportare pienamente il dolore durante il volo della durata di sette ore. Tuttavia, l'equipaggio avrebbe sostenuto che Beth non avrebbe potuto viaggiare senza la presenza di un medico. Furiosi e umiliati, Beth e Joshua sono stati costretti a scendere dall'aereo e a pagare un nuovo biglietto aereo al prezzo di 280 euro caduno. "Essere espulsi da un aereo a causa del dolore mestruale è roba da matti", ha sostenuto Joshua. "Beth stava piangendo e si è arrabbiata quando l'hostess le ha fatto delle domande." Secondo un rappresentante della Emirates Airlines, è stata Beth ad avvisare l'equipaggio del suo dolore. "Il capitano ha preso la decisione di cercare assistenza medica e di sbarcare la signora Evans per non metterla in pericolo". Dopo il recente caso strano, per non dire assurdo, del passeggero fatto scendere a causa dell'eccessive flautolenze e riportato dai media di tutto il mondo, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si ripresenta ancora una volta il problema dell'univocità di trattamenti che dovrebbero essere garantiti ai passeggeri i cui diritti vengono troppo spesso bistrattati in maniera del tutto discrezionale in nome di una fantomatica sicurezza aerea. Dato l'aumento costante del numero di viaggiatori che utilizzano l'aereo quale mezzo di trasporto, sarebbe bene regolamentare ancor più puntualmente, attraverso una nuova convenzione internazionale, quali siano i limiti discrezionali che stabiliscano modalità e condizioni concesse agli equipaggi per poter far sbarcare i passeggeri ed i conseguenti diritti di questi ultimi ad ottenere adeguate compensazioni pecuniarie o indennizzi nei casi di sbarco dall'aereo non dipendenti da volontà o da comportamenti colposi o dolosi degli utenti.

Ritirato lo yogurt vegano COYO Dairy Free Coconut per rischio presenza allergeni non dichiarati in etichetta

Ritirato lo yogurt vegano COYO Dairy Free Coconut per rischio presenza allergeni non dichiarati in etichetta. Allerta UE. Le persone allergiche al latte non devono consumarlo, avverte oggi lo Sportello dei diritti Tracce di componenti del latte sono state rinvenute nel yogurt vegano COYO Dairy Free Coconut. Le persone allergiche al latte non devono consumarlo. Il prodotto, venduto nei negozi al dettaglio, sta per essere ritirato dal commercio. Più precisamente, sono interessati 18 lotti degli articoli di tutti i gusti con date di scadenza 23 febbraio (numero di lotto: 180115, 180116, 180118, 180119), 2 marzo (180122, 180123, 180124, 180125, 180126), 9 marzo (180130, 180131, 180201, 180202) e 16 marzo (180205, 180206, 180207, 180208, 180209). L'allerta è stata lanciata dal Sistema europeo di allarme rapido per le derrate alimentari (RASFF). I clienti allergici a rischio al latte, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono invitati a riportare i prodotti in questione presso il punto vendita più vicino, dove verranno interamente rimborsati. Il prodotto potrebbe infatti scatenare allergie nei consumatori per la presenza accidentale di tracce indesiderate di questo componente nel mix messo in vendita. Mentre non ci sono problemi per tutte le altre persone che possono consumare senza problemi il prodotto.

Ministero della Salute: nuovo richiamo per la Pasta di sesamo al cacao venduta da Auchan e Simply per rischio presenza allergeni

Ministero della Salute: nuovo richiamo per la Pasta di sesamo al cacao venduta da Auchan e Simply per rischio presenza allergeni Il Ministero della salute ha comunicato che Auchan e Simply Market hanno nuovamente richiamato numerosi lotti di dolce a base di pasta di sesamo Halva a marchio Baskaya per la presenza di arachidi non dichiarati in etichetta. Secondo quanto riportato dal sistema di allerta alimentare Rasff, nel prodotto sono presenti anche gli allergeni non dichiarati come anacardi e nocciole. Il richiamo riguarda le confezioni da 350 g di Halva al cacao, alla vaniglia e al pistacchio che fanno parte di tutti i lotti di produzione precedenti al 31/12/2017. Si tratta del secondo provvedimento dopo quello dell’11/02/2018 che aveva coinvolto un solo lotto al gusto cacao. La pasta di semola al cacao "Halva" è stata prodotta dall'azienda Cogener Tarim ve Gida Sanayl nello stabilimento di Konya in Turchia ed è importato in Italia da Tutto Food Srl di viale Europa 11/C a Grosseto. Con una nota il Ministero della salute ha reso noto sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza", che il richiamo è dovuto alla presenza di allergeni (arachidi) non dichiarati in etichetta. I clienti allergici a rischio alle arachidi, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. sono invitati a riportare i prodotti in questione presso il punto vendita più vicino, dove verranno interamente rimborsati. Il prodotto potrebbe infatti scatenare allergie nei consumatori per la presenza accidentale di tracce indesiderate di questo componenti nel mix messo in vendita. Mentre non ci sono problemi per tutte le altre persone che possono consumare senza problemi il prodotto.

venerdì 23 febbraio 2018

Truffe online con finti “Buoni Decathlon”. Falsi messaggi per buoni da 1000 euro sui nostri dispostivi.

Truffe online con finti “Buoni Decathlon”. Falsi messaggi per buoni da 1000 euro sui nostri dispostivi. Lo “Sportello dei Diritti”: non rispondete a fantomatiche proposte di regali e cestinate questi messaggi. L’allerta anche su Commissariato di PS On Line della Polizia Postale Una delle più classiche frodi online è quella della promessa di un falso buono da spendere presso grandi esercizi commerciali delle catene presenti un po' ovunque sul territorio nazionale. È da tempo, infatti, che noi dello “Sportello dei Diritti”, invitiamo gli utenti della rete a prestare la massima attenzione ad ogni messaggio che ci giunge sui nostri dispositivi perché la truffa è sempre dietro l’angolo. Nel mirino di hacker e truffatori segnaliamo che ancora una volta è continuata a finire la multinazionale dello sport e del tempo libero Decathlon, che ovviamente del tutto ignara della vicenda, starebbe distribuendo, attraverso messaggini e per il tramite delle nostre messaggerie istantanee, buoni d’importo pari a 1000 euro a chiunque riceva un messaggino del tipo “il tuo Buono Decathlon è in attesa non sei più interessato? Vuoi vincere 1000 € da spendere da Decathlon”. Nulla di più falso. Peraltro, il rischio è dietro l’angolo. Perché se si clicca sul link si rischia di essere raggirati dai malintenzionati della rete che sfruttano questo tipo di comunicazioni per accaparrarsi i nostri dati ed accedere abusivamente ai nostri dispositivi. Di questa nuova emergenza ha dato notizia anche la Polizia Postale attraverso un post pubblicato sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia”. Ancora una volta, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il modo migliore per difendersi, è quello di non rispondere mai a questi messaggi dal contenuto truffaldino e quindi di non cliccare sui link cui solitamente conducono o rispondere alle richieste di dati personali o bancari. Basta quindi cestinarli, cancellandoli dal proprio dispositivo e non contribuire a diffonderli, evitando di inoltrarli ai nostri contatti. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgersi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

Giocattolo classificato come “prodotto pericoloso”: ritirato dal mercato

Giocattolo classificato come “prodotto pericoloso”: ritirato dal mercato. Allarme di Rapex per le costruzioni con blocchi magnetici "Made in Italy" della PlastWood, Supermag Rapex, Rapid Alert System for non-food dangerous products, durante la giornata di venerdì 23 febbraio, ha pubblicato il divieto di commercializzazione, il ritiro e il richiamo dal mercato costruzioni con blocchi magnetici "Made in Italy" della PlastWood, Supermag. Un provvedimento adottato in seguito alla segnalazione del Ministero per la Salute e la Politica dei Consumatori dell'Ungheria. Il giocattolo è stato classificato come “prodotto pericoloso”, per cui la notifica è stata collocata nella categoria “Allarme per i consumatori” sul sito ufficiale del Rapex. Nel dettaglio la natura del pericolo è rischio lesioni anche serie. Come si legge alla segnalazione ” A12/0253/18 ” il giocattolo numero di modello: 1. 0311 Adventure Swan; , 2. 0322 Classic, Numero di lotto / codice a barre: 1. 8027352003116; , 2. 802735200322, è costituito da blocchi: "I magneti hanno un alto flusso magnetico. Se due o più magneti vengono inghiottiti, potrebbero attrarsi l'uno con l'altro e causare la perforazione o il blocco intestinale. Un bambino piccolo può metterle in bocca e provocarsi lesioni". L'occlusione intestinale, è una condizione patologica caratterizzata dall'arresto dell'avanzata, in senso cranio-caudale, del contenuto dell'intestino. In assenza di trattamento, l'ostruzione intestinale può determinare la necrosi della porzione enterica interessata dall'occlusione, con rischio di perforazione della parete intestinale, peritonite, setticemia e shock. Per ultimo il prodotto non è conforme ai requisiti della direttiva sulla sicurezza dei giocattoli e la relativa norma europea EN 71-1. Il sistema comunitario di allerta rapido per i prodotti pericolosi, nella notifica spiega che il gioco per costruzioni è stato prodotto in Italia da ” PlastWood”. Alla luce della segnalazione di oggi, per Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ogni gioco può essere potenzialmente pericoloso, ma non è detto che lo sia. Pertanto è consigliabile che le mamme prestino la massima attenzione quando si acquistano i giocattoli per strada, in negozi che non possono assicurarvi la qualità di ciò che vi vendono, o con marchi sospetti: potreste incappare in un prodotto non a norma e, quindi, potenzialmente pericoloso nelle mani di un bambino.

Topi nei dolcetti di marshmallow Ikea. L’avviso del Ministero della salute: non consumare. Infestanti rinvenuti nella confezione.

Topi nei dolcetti di marshmallow Ikea. L’avviso del Ministero della salute: non consumare. Infestanti rinvenuti nella confezione. Il Ministero della salute ha pubblicato un avviso ai consumatori per rischio microbiologico. Il richiamo riguarda tutti i lotti dei dolcetti di marshmallow Godis Påskkyckling con marchio dell'insegna Ikea in confezioni da 100 grammi, con data di scadenza compresa tra il 23 ottobre 2018 e il 26 gennaio 2019. Il motivo del richiamo sarebbe attribuibile ai topi che si sono sono stati rinvenuti nella confezione e pertanto i prodotti potrebbero essere stati contaminati. I dolcetti richiamati sono prodotti da Candinavia AB con sede dello stabilimento a Linkoping Sweden e commercializzati da Ikea Italia Retail srl. Nell’ottica d’informazione quotidiana ai consumatori in materia di allerte alimentari, lo “Sportello dei Diritti” nella persona del presidente Giovanni D'Agata, ricorda che la procedura di richiamo riguarda solo i lotti in questione. Sulla base delle conoscenze attuali, tutti gli altri prodotti Ikea non comportano alcun rischio per la salute. L'allerta è stata pubblicata sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza" del Ministero della salute.

Ikea richiama le caramelle Marshmallow. I topi si sono introdotti nel sito di produzione e i prodotti potrebbero essere stati contaminati

Ikea richiama le caramelle Marshmallow. I topi si sono introdotti nel sito di produzione e i prodotti potrebbero essere stati contaminati Il gigante svedese Ikea comunica che sta procedendo al ritiro precauzionale e volontario, delle caramelle Marshmallow Godis Påskkyckling in confezioni da 100 grammi, con data di scadenza compresa tra il 23 ottobre 2018 e il 26 gennaio 2019. Il motivo del richiamo sarebbe attribuibile ai topi che si sono introdotti nel sito di produzione e i prodotti potrebbero essere stati contaminati. Nell’ottica d’informazione quotidiana ai consumatori in materia di allerte alimentari, lo “Sportello dei Diritti” nella persona del presidente Giovanni D'Agata, ricorda che la procedura di richiamo riguarda solo i lotti in questione. Sulla base delle conoscenze attuali, tutti gli altri prodotti Ikea non comportano alcun rischio per la salute.

giovedì 22 febbraio 2018

Yogurt bianco e pappa reale della Parmalat richiamato perchè contiene pericolosi corpi estranei. Ritirati dal mercato vasetti KYR venduti dai supermercati Auchan in tutta Italia.

Yogurt bianco e pappa reale della Parmalat richiamato perchè contiene pericolosi corpi estranei. Ritirati dal mercato vasetti KYR venduti dai supermercati Auchan in tutta Italia. Una notizia che lo “Sportello dei Diritti” ha anticipato lo scorso 20 febbraio riportando l'annuncio del sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF). Premesso che i cartelli sul ritiro Parmalat si sono visti molto poco nei supermercati e nei punti vendita, va però detto che alcune catene hanno dato l’annuncio sui loro siti. Oggi infatti,dopo che alcune catene hanno dato l’annuncio sui loro siti, adesso arriva direttamente anche dai supermercati Auchan la segnalazione che ha richiamato e ritirato dai punti vendita in Italia due lotti KYR YOGURT PAPPA REALE e KYR YOGURT BIANCO (Z 01/03 e Z 02/03) in vasetti da 2x125 grammi, che potrebbero mettere a rischio la salute se consumati. Tutti i prodotti richiamati sono prodotti nello stabilimento della Parmalat Spa a L.N.U.F. - Laval Zi De Touches Bd Arago 53810 CHANGE (FR). Secondo quanto si legge nel comunicato diffuso da PARMALAT Spa, motivo del richiamo è: possibile presenza di corpi estranei, frammenti di spago. Il provvedimento, disposto è in via del tutto precauzionale. I clienti che hanno acquistato il prodotto sopra indicato, conclude il comunicato, sono pregati di restituirlo al punto vendita che procedera’ al rimborso oppure contattare il numero verde Parmalat 800 848 020. Ci scusiamo per il disagio Parmalat spa. Nell’ottica d’informazione quotidiana ai consumatori in materia di allerte alimentari, lo “Sportello dei Diritti” nella persona del presidente Giovanni D'Agata, ricorda che la procedura di richiamo riguarda il lotto in questione ed in caso di acquisto di provvederne alla restituzione presso il relativo esercizio che dovrà provvedere anche a rimborsarne il prezzo. Ora alle autorità sanitarie spetta il compito di controllare che tutte queste operazioni vengano realizzate in modo corretto.

Micotossine oltre i limiti. Richiamati bastoncini con crusca di frumento AC venduti nei supermercati Conad

Micotossine oltre i limiti. Richiamati bastoncini con crusca di frumento AC venduti nei supermercati Conad Micotossine ovvero «possibili agenti cancerogeni per l’uomo», trovate oltre i limiti consentiti dalla legge. È questa la motivazione che ha portato al richiamo dal mercato Bastoncini con crusca di frumento AC g 375 cod. EAN 8003170033474 da consumarsi pref. entro 26/04/2019, venduti con il marchio dell’insegna Conad. Nei bastoncini prodotti per Conad da Molino Nicoli SpA – Via Locatelli, 6 – Costa di Mezzate (BG) è stata riscontrata una non conformità (presenza di micotossine in quantità superiore ai parametri stabiliti). Al fine di scongiurare qualsiasi possibile rischio per la salute, evidenziaGiovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i clienti che fossero in possesso di confezioni appartenenti al medesimo lotto sono invitati a riportarle in qualsiasi punto di vendita Conad, che provvederà alla sostituzione con altro prodotto o al rimborso. Conad si scusa per il disagio arrecato

Scandalo gasolio: arrivano i primi risarcimenti

Scandalo gasolio non (correttamente) raffinato distribuito dalle pompe in Puglia, Basilicata e Calabria. L’azione collettiva avviata dallo “Sportello dei Diritti” inizia a dare i suoi frutti: arrivano i primi risarcimenti L’associazione “Sportello dei Diritti” è stata la prima a diffondere la notizia e ad avviare le azioni risarcitorie in favore di tutti gli automobilisti che a cavallo della fine dell’anno vecchio e l’inizio del nuovo, avevano subito danni a causa del gasolio non correttamente raffinato, distribuito in moltissime pompe delle province di Puglia, Basilicata e Calabria e proveniente da una raffineria di Taranto. Come avevamo comunicato fin dalle prime battute, si trattava non di casi isolati, ma di un vero e proprio danneggiamento di massa come raramente se ne sono visti sul territorio nazionale. La causa dei danni a centinaia, forse migliaia di veicoli - che dopo il rifornimento di gasolio hanno manifestato difetti alle pompe di gasolio ed agli iniettori con arresto improvviso – per come confermato anche dalle dichiarazioni rese solo successivamente dai rappresentanti della compagnia petrolifera che gestisce la raffineria di Taranto si è appreso essere dovuta ad un problema di mixaggio per cui nel periodo indicato è stato fornito ai distributori un prodotto altamente inidoneo alla carburazione. Per tali ragioni, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, nei giorni successivi alla diffusione della notizia rilanciata anche dalla stampa nazionale, sono giunte alla nostra mail dedicata centinaia di segnalazioni per le conseguenti richieste risarcitorie. Proprio in data odierna, una delle compagnie assicurative che garantiscono un noto marchio di prodotti petroliferi ha concordato i primi risarcimenti in favore di alcuni utenti che si sono rivolti alla nostra associazione dopo che sono state avviate trattative per coloro che hanno aderito all’azione intrapresa. Si tratta di una buona notizia per tutti i consumatori ed utenti interessati dal problema ed anche per tutti quelli che sinora non hanno ancora agito per la propria tutela. In tal senso, per qualsiasi informazione, potranno continuare a contattarci alla mail appositamente indicata all’indirizzo rimborsigasolio@gmail.com dove potrà essere inviata la documentazione dei danni e i riferimenti di quanti aderiranno all’azione collettiva. In ogni caso la sede nazionale dello “Sportello dei Diritti” è aperta ogni giorno in Lecce, dalle 17 alle 20, alla via Luigi Sturzo n. 40, per continuare a fornire assistenza in merito.

Corpi estranei nello yogurt bianco e pappa reale della Parmalat. Ritirati dal mercato vasetti KYR venduti dai supermercati Simply nei punti vendita Iper, Super e Franchising

Corpi estranei nello yogurt bianco e pappa reale della Parmalat. Ritirati dal mercato vasetti KYR venduti dai supermercati Simply nei punti vendita Iper, Super e Franchising L'allarme arriva direttamente dai supermercati Simply Market che hanno diramato un comunicato rivolto ai consumatori per segnalare il richiamo dal mercato di due lotti KYR YOGURT PAPPA REALE e KYR YOGURT BIANCO (Z 01/03 e Z 02/03) in vasetti da 2x125 grammi, che potrebbero mettere a rischio la salute se consumati. Il provvedimento, disposto è in via del tutto precauzionale. Tutti i prodotti richiamati sono prodotti nello stabilimento della Parmalat Spa a L.N.U.F. - Laval Zi De Touches Bd Arago 53810 CHANGE (FR). Secondo quanto si legge nel comunicato diffuso da PARMALAT Spa, motivo del richiamo è: possibile presenza di corpi estranei, frammenti di spago. I clienti che hanno acquistato il prodotto sopra indicato, conclude il comunicato, sono pregati di restituirlo al punto vendita che procedera’ al rimborso oppure contattare il numero verde Parmalat 800 848 020. Ci scusiamo per il disagio Parmalat spa. Nell’ottica d’informazione quotidiana ai consumatori in materia di allerte alimentari, lo “Sportello dei Diritti” nella persona del presidente Giovanni D'Agata, ricorda che la procedura di richiamo riguarda il lotto in questione ed in caso di acquisto di provvederne alla restituzione presso il relativo esercizio che dovrà provvedere anche a rimborsarne il prezzo.

Allerta sanitaria: frammenti di spago nella pappa reale Parmalat. Ritirata dal mercato vasetto KYR venduta dai supermercati Esselunga

Allerta sanitaria: frammenti di spago nella pappa reale Parmalat. Ritirata dal mercato vasetto KYR venduta dai supermercati Esselunga Se siete soliti comprare la pappa reale della Parmalat in vasetto 2x125 grammi fate molta attenzione, potrebbe contenere dei corpi estranei. L'allarme arriva direttamente dai supermercati Esselunga che hanno diramato un comunicato rivolto ai consumatori per segnalare il richiamo dal mercato del prodotto, che potrebbe mettere a rischio la salute se consumato. Il suo consumo può portare al soffocamento. Il provvedimento, disposto in via del tutto precauzionale, riguarda il lotto KYR PAPPA REALE con scadenza minima 01/03/2018, stab. FR 53.054.005 CE - EAN 80595816. Secondo quanto si legge nel comunicato diffuso da PARMALAT motivo del richiamo è: possibile presenza di corpi estranei, frammenti di spago. I clienti che hanno acquistato il prodotto sopra indicato, conclude il comunicato, sono pregati di restituirlo al punto vendita che procedera’ al rimborso oppure contattare il numero verde parmalat 800 848 020. Ci scusiamo per il disagio Parmalat spa. Nell’ottica d’informazione quotidiana ai consumatori in materia di allerte alimentari, lo “Sportello dei Diritti” nella persona del presidente Giovanni D'Agata, ricorda che la procedura di richiamo riguarda il lotto in questione ed in caso di acquisto di provvederne alla restituzione presso il relativo esercizio che dovrà provvedere anche a rimborsarne il prezzo.

Nuovo regolamento biglietti pullman Ferrovie Sud Est. La nuova validità massima è di solo un giorno dall’acquisto

Nuovo regolamento biglietti pullman Ferrovie Sud Est. La nuova validità massima è di solo un giorno dall’acquisto. Danno per gli utenti. Lo “Sportello dei Diritti”: l’azienda di trasporti torni sui suoi passi o pronti ad azioni Sono giorni che lo “Sportello dei Diritti”, riceve lamentele da parte degli utenti dei bus delle linee su gomma delle Ferrovie del Sud Est che ci segnalano la modifica in peius al regolamento del termine di validità dei biglietti. In particolare, il termine massimo di fruibilità dall’acquisto adesso è di un solo giorno, decorso il quale il ticket non è più utilizzabile mentre l’azienda di trasporti ha ovviamente incassato anticipatamente il relativo prezzo. È noto che questo tipo di trasporti sia utilizzato principalmente da pendolari e studenti e che il rischio di poter saltare uno o più giorni per malattia o imprevisti sia più che concreto con la conseguenza che il ticket non sia più valido e la conseguente necessità di farne un altro spendendo nuovamente l’importo richiesto per la tratta. Insomma, un nuovo modo per “far cassa” a danno dell’utenza, parte debole, che riteniamo assolutamente ingiusto ed illegittimo. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, infatti, si tratta di una condotta vessatoria che costituisce notevole pregiudizio per l’utenza in quanto assolutamente non giustificabile e fuori da ogni precedente regola del trasporto pubblico. Ecco perché invitiamo pubblicamente l’azienda di trasporti a tornare sui propri passi o siamo pronti ad azioni singole o collettive nei suoi confronti.

mercoledì 21 febbraio 2018

Filetti scongelati di marlin infetti: epidemia di origine alimentare per «avvelenamento da istamina». Allarme in Italia di Rasff: "Gravi rischi per la salute"

Filetti scongelati di marlin infetti: epidemia di origine alimentare per «avvelenamento da istamina». Allarme in Italia di Rasff: "Gravi rischi per la salute" Nella notifica settimanale del Sistema di Allerta Rapido Comunitario (RASFF), l’elenco del sistema di allerta inviata dal Ministero della Salute italiano del 21 febbraio (455.2018), comprende una segnalazione di allarme livello "rischio grave", per epidemia di origine alimentare da filetti di "Marlin" (Makaira indica) scongelati provenienti dalla Spagna, contenenti elevate quantità di istamina e di altre amine vasoattive, che causa il cosiddetto «avvelenamento da sgombroidi». Nello specifico, su ordine dell' autorità, è stato disposto il ritiro dal mercato dei prodotti contaminati. La sindrome sgombroide è una patologia simil-allergica risultante dall'ingestione di pesce alterato. È il secondo tipo più frequente di intossicazione da prodotti ittici, seconda solo alla ciguatera. Spesso tuttavia non viene rilevata perché assomiglia e confusa con l'allergia alimentare. Viene riportata con la massima frequenza relativamente a specie ittiche a carne rossa, appartenenti alle famiglie Scombridae (come il tonno, tonno pinna gialla, tonnetto striato (chiamato anche bonito), sgombro, lampuga, Clupeidae (sardine, aringhe, cheppie) ed acciughe e specie ittiche imparentate con queste, refrigerate o conservate in modo non adeguato dopo la pesca.La sindrome sgombroide può derivare dall'inappropriato trattamento del pesce durante l'immagazzinamento o la lavorazione; quando per l'innesco di processi di degradazione si producono quantità importanti di istamina. L'istamina è una delle sostanze tossiche implicate nell'intossicazione sgombroide. Nel tessuto di pesci in decomposizione sono state trovate altre sostanze chimiche, ma la loro associazione con la sindrome sgombroide non è stata stabilita chiaramente. Le manifestazioni cliniche dell' intossicazione riguardano l'apparato gastrointestinale (nausea, vomito, diarrea) il sistema nervoso centrale (vertigini, cefalea), la cute (rush) ; raramente si osservano disturbi respiratori e ipotensione. L'inizio della sintomatologia è rapido (20-30 minuti dall'assunzione dell'alimento) e i disturbi, abitualmente di lieve entità, si risolvono generalmente in breve tempo; solitamente durano meno 24 ore. La sindrome, sebbene frequente, viene spesso diagnosticata come reazione allergica alimentare. Pertanto Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, invita chiunque avesse acquistato questi prodotti a non consumarli e a consegnarli al rivenditore o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale.

Anti dermatite ritirato dalle farmacie. Ecco il lotto

Anti dermatite ritirato dalle farmacie. Ecco il lotto L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha disposto il ritiro, a scopo precauzionale, di un lotto di un anti dermatite nella seguente confezione: lotto n. 17B033 scad. 1/2019 della specialità medicinale ZORIAS*20CPS 25MG – AIC 041619065 della ditta Difa Cooper Spa. Il provvedimento si è reso necessario, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, a seguito della comunicazione pervenuta dalla Farmacia dell’Ospedale S.M. Annunziata di Bagno a Rispoli e successivamente dalla ditta concernente “errore di dosaggio su confezionamento secondario”. ZORIAS è utilizzato nel trattamento delle forme refrattarie di psoriasi estese e gravi, Psoriasi pustolosa delle mani e dei piedi, grave ittiosi vulgaris congenita e dermatite ittiosiforme, Lichen ruber planus della pelle e delle membrane mucose e altre forme gravi e refrattarie di dermatite caratterizzate da discheratosi e/o ipercheratosi. La ditta Difa Cooper ha comunicato l’avvio della procedura di ritiro che il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute è invitato a verificare.

Protezione dell’Ambiente. Arriva l’accordo per il parco nazionale Italia – Svizzera. Una grande area protetta transfrontaliera tra Locarnese e Piemonte

Protezione dell’Ambiente. Arriva l’accordo per il parco nazionale Italia – Svizzera. Una grande area protetta transfrontaliera tra Locarnese e Piemonte Una buona notizia in tema ambientale giunge dalla Svizzera, ma riguarda anche in egual modo l’Italia. Sorgerà presto, infatti, un parco transfrontaliero tra il Locarnese e il Piemonte a seguito di un accordo approvato dai due Paesi dopo che anche il Consiglio Federale elvetico ha dato il via libera. Ovviamente l'ultima parola spetterà alla popolazione dei comuni interessati: la votazione dovrebbe tenersi comunque quest'anno. Il nuovo Parco nazionale tra i due Stati dovrebbe una superficie totale di 218 km quadrati, con una zona centrale di 61 km quadrati. Proprio in una nota odierna, il Consiglio federale ricorda che il territorio del progetto comprende dal punto di vista dello spazio naturale e culturale la Valle dei Bagni, sita in territorio italiano. Una parte del progetto si troverebbe quindi in Italia, da qui la necessità di disporre di un accordo internazionale che disciplini la futura collaborazione transfrontaliera. Più formalmente, oggi l'esecutivo svizzero ha anche adottato una revisione dell'Ordinanza sui parchi (OPar) che getta le basi giuridiche per la creazione di parchi nazionali transfrontalieri. Si tratta quindi di un fatto importante in tema di protezione dell’ambiente, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione che da sempre tra le sue molteplici attività porta avanti battaglie a difesa dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile.
Antitumorale ritirato a scopo precauzionale dalle farmacie. Ecco i lotti La Società AstraZeneca ha comunicato, il ritiro volontario dal mercato, a scopo precauzionale, di sei lotti di un antitumorale nelle seguenti confezioni: NG592 31/12/2018, NG712 31/12/2018, NK136 30/06/2018, NF380 31/10/2018, NK532 31/07/2018 e NG086 31/10/2018 della specialità medicinale LYNPARZA FL 448CPS 50MG – AIC 043794015. Il ritiro precauzionale dei lotti sopra indicati, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è reso necessario a seguito di un risultato anomalo per quanto riguarda un controllo effettuato sui lotti del suddetto medicinale. Pertanto, la Società AstraZeneca invita a sospendere immediatamente la dispensazione dei suddetti lotti ed immagazzinare in area sicura, predisponendo per il ritiro, quanto al momento eventualmente giacente presso la farmacia. LYNPARZA è un medicinale antitumorale indicato per il trattamento di “mantenimento” di pazienti adulte con carcinoma ovarico epiteliale sieroso di alto grado tra cui il carcinoma delle tube di Falloppio e il carcinoma del peritoneo.

Salmonella nel salamino piccante: richiamo in via precauzionale. L'allerta del Ministero della salute del prodotto da non consumare

Salmonella nel salamino piccante: richiamo in via precauzionale. L'allerta del Ministero della salute del prodotto da non consumare Il Ministero della salute ha segnalato il richiamo a scopo precauzionale di un lotto di salamino piccante per la possibile presenza di Salmonella. Il salame è venduto in confezioni sottovuoto da 200 g, 300 g, 1,5 kg e 2 kg, con il numero di lotto 31. Il salamino piccante è prodotto dall’azienda Roberto Azzocchi Srl, nello stabilimento di Ariccia. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare il prodotto interessato e di restituirlo al punto vendita d’acquisto. La nota il Ministero è stata implementata sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza", tutti i prodotti richiamati.

Tortine assortite,Torta alle mele e Torta della nonna richiamati per rischio fisico.

Tortine assortite,Torta alle mele e Torta della nonna richiamati per rischio fisico. Sono tantissimi i ritiri di dolci dal mercato. L'allerta del Ministero della salute dei prodotti da non consumare Ancora sono tantissimi i ritiri di dolci. Il Ministero della Salute indica anche oggi altri prodotti da non consumare continuando così i ritiri dal mercato dei prodotti della ditta Stabinger e distribuiti dai supermercati Lidl Italia Srl per la possibile presenza di frammenti metallici. Per lo stesso motivo, Lidl ha richiamato la tortina della nonna e la tortina alle mele vendute con il marchio dell’insegna Milbona in confezione da 300 g. In questo caso il lotto è caratterizzato dalla scadenza dal 24/02/2018 al 06/03/2018. Tutte i prodotti di pasticceria richiamati sono prodotti da Stabinger nello stabilimento di via Anderter 11 a Sesto, in provincia di Bolzano. La problematica riscontrata, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sarebbe stata causata da possibile presenza di prodotti metallici all'interno dei dolci per via dell'utilizzo di alcuni grassi vegetali utilizzati nella produzione dei prodotti. Con una nota il Ministero della salute ha evidenziato sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza", tutti i prodotti richiamati.

martedì 20 febbraio 2018

Corda in fibra nello yogurt dalla Francia. Grave rischio per la salute: RASFF lancia l’allarme per corpi estranei lunghi fino a 10-12 cm per rischio soffocamento

Corda in fibra nello yogurt dalla Francia. Grave rischio per la salute: RASFF lancia l’allarme per corpi estranei lunghi fino a 10-12 cm per rischio soffocamento Attenzione allo yogurt provenienti dalla Francia. Tra le importazioni di prodotti alimentari in Italia, scatta di nuovo un’allerta alimentare per lo yogurt con conseguente comunicazione di richiamo immediato da parte del distributore. Il sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF), infatti, poche ore fa, ha attivato un avviso di sicurezza per presenza di corda in fibra lunga fino a 10 - 12 cm in yogurt dalla Francia, segnalando l’allerta sul sito web del sistema di allarme rapido europeo oltre ad avere diffuso un comunicato stampa. Nell’avviso 442.2018 del 20 febbraio però, si parla solo di “yogurt proveniente dalla Francia e distribuito in Italia” senza che siano stati comunicati nè il produttore nè il distributore in Italia. Il suo consumo può portare al soffocamento. Infatti, il richiamo del prodotto dai consumatori evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è stato avviato in quanto contiene corda in fibra, pericolosa per i consumatori in caso di ingestione, che i sistemi di controllo del fornitore non sono riusciti a intercettare, diventando così un pericolo per la salute umana. In attesa che il Ministero della salute comunichi sul suo sito web, nella sezione “Avvisi di sicurezza” la provenienza dello yogurt in questione con la corretta identificazione del prodotto, si raccomanda la massima attenzione.

Prodotti per la casa più tossici delle sigarette?

Prodotti per la casa più tossici delle sigarette? Secondo uno studio norvegese, i prodotti più aggressivi ed alcuni spray per la casa sarebbero dannosi per i nostri polmoni quanto il fumo di un pacchetto di sigarette al giorno Uno studio dell'Università di Bergen, in Norvegia, ha dimostrato che l'uso regolare di determinati prodotti domestici sarebbe estremamente dannoso per i nostri polmoni. La ricerca ha riguardato più di 6.000 persone per 20 anni ed è giunta alla conclusione che gli spray detergenti hanno causato lo stesso danno di 20 sigarette al giorno da 10 a 20 anni. Alcune particelle contenute in questi prodotti attaccano le mucose che rivestono il sistema polmonare, deteriorando così la capacità respiratoria nel corso degli anni. Gli scienziati hanno anche capito che le donne erano più colpite rispetto agli uomini. E poiché nessuno studio dimostra che i polmoni delle donne sono più fragili, la spiegazione risiede nella iniqua condivisione delle faccende domestiche. Gli autori di questo studio riconoscono che il numero di uomini esposti a prodotti per la casa nel loro studio era inferiore a quello delle donne. La ricerca, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è giunta anche alla conclusione che sia preferibile sostituire prodotti detergenti aggressivi con semplici panni in microfibra e acqua. In ogni caso al di là dei rischi è bene seguire questo consiglio ed utilizzare il meno possibile prodotti con agenti chimici aggressivi.

lunedì 19 febbraio 2018

Torte e tranci vari, strudel e altri prodotti di pasticceria richiamati per contaminazione. Coinvolti diversi lotti in tutta Italia. L'allerta del Ministero della salute

Torte e tranci vari, strudel e altri prodotti di pasticceria richiamati per contaminazione. Coinvolti diversi lotti in tutta Italia. L'allerta del Ministero della salute Il Ministero della salute ha diffuso due avvisi di richiamo delle "Tortina alla ricotta, Tortina al cioccolato, Tortina alla ricotta e fragola, Tortina al limone, Tortine alle mele de Sutirolo, Trancetto ai lamponi, Trancio alla ricotta, Trancio alla ricotta e fragola, Trancio ai frutti di bosco, Trancio ai lamponi, Strudel di mele con pasta frolla, Trancio alla frutta "Fantasia", Torta ai lamponi, Torta ai frutti di bosco, Snack di Strudel alla pasta, Trancetti alla ricotta, Trancetti al lampone, Gran tris tiramisu, ricotta, sacher, Trancetti al lampone e Gran tris frutta" la possibile presenza di frammenti metallici. I prodotti interessati sono stati venduti in confezioni diverse come le etichette che riportano diverse data di scadenza. Tutte i prodotti di pasticceria richiamati sono prodotti da Stabinger nello stabilimento di via Anderter 11 a Sesto, in provincia di Bolzano. La problematica riscontrata, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sarebbe stata causata da possibile presenza di prodotti metallici all'interno dei dolci per via dell'utilizzo di alcuni grassi vegetali utilizzati nella produzione dei prodotti. Lo stesso produttore ha invitato i consumatori a non mangiare in alcun modo i prodotti interessati e di portarli al punto vendita dove sono stati acquistati per ottenere il rimborso. Con due note il Ministero della salute ha evidenziato sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza", tutti i prodotti richiamati.

Antiasmatico ritirato a scopo precauzionale dalle farmacie. Ecco il lotto

Antiasmatico ritirato a scopo precauzionale dalle farmacie. Ecco il lotto Il Consorzio Stabile per la Distribuzione (COFIDI) in riferimento alla segnalazione ricevuta dalla Società A. Menarini ha comunicato il ritiro, a scopo precauzionale, di un lotto di un antiasmatico nella seguente confezione: lotto 5K8W scad. 04/2019 della specialità medicinale ALIFLUS*DISKUS 50+250 INAL 60D – AIC 034463051. Il ritiro precauzionale del lotto sopra indicato, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è legato ad un difetto produttivo che piò avere impatto su un ridotto numero di unità che potrebbero non erogare tutte le dosi previste dal device. ALIFLUS è indicato nel trattamento regolare dell'asma in pazienti non adeguatamente responsivi al trattamento con corticosteroidi per via inalatoria e Beta 2 agonisti al bisogno ed in pazienti che necessitano di trattamento a lunga durata d'azione.

sabato 17 febbraio 2018

Crociere sicure? Una maxirissa durata tre giorni tra 30 persone è scoppiata sulla nave Carnival Legend in navigazione lungo le coste australiane

Crociere sicure? Una maxirissa durata tre giorni tra 30 persone è scoppiata sulla nave Carnival Legend in navigazione lungo le coste australiane. Coinvolta una famiglia di italiani. Si ripropone il tema della sicurezza sulle navi da crociera e se sia effettivamente garantita Botte da orbi fra passeggeri della nave da crociera Carnival Legend. Sono stati tre giorni a dir poco intensi sull’imbarcazione. La vita tranquilla, rilassata e festosa che normalmente si svolge nella crociera che lambiva la costa australiana è stata interrotta in modo inopportuno quando alcuni membri di una grande famiglia italiana di Melbourne si sarebbero resi attori improvvisati di una serie di episodi violenti. Da un diverbio banale, come accade quasi sempre in questi casi la situazione sarebbe poi letteralmente sfuggita di mano. E non si è trattata di una normale rissa, ma di una vera e propria battaglia che sarebbe durata ben tre giorni in cui i protagonisti avrebbero combattuto contro tutti, di fronte agli agenti della sicurezza della crociera e anche a chiunque avesse incrociato la loro strada. Alla fine, la nave ha dovuto attraccare nel porto di Eden dove ha dovuto scaricare i 23 responsabili del “conflitto”. Tuttavia, lo scandalo continua a crescere perché centinaia di passeggeri (in totale erano 3.000 a bordo), hanno denunciato gli attacchi che hanno ricevuto e il brutto momento che hanno attraversato, a causa dei membri di questa famiglia e hanno protestato contro la compagnia accusando l’assenza di adeguata reazione al principio di questi gravi fatti. Un rappresentante della Carnival si sarebbe scusato pubblicamente per gli eventi accaduti. Al di là del fatto gravissimo e a dir poco insolito, ci si chiede come mai quest’ondata di violenza gratuita sia durata ben tre giorni in un luogo dove la sicurezza e l’incolumità delle persone a bordo dovrebbe essere la prima regola. In buona sostanza, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, questo fatto così eclatante ripropone il tema della gestione della sicurezza sulle navi da crociera e sulla necessità che vi sia sempre personale adeguato a protezione dell’utenza e che faccia spegnere sul nascere ogni minaccia per la sua incolumità.

Prezzi troppi alti: Coop in Svizzera rimuove 150 prodotti Nestlé dai propri scaffali.

Prezzi troppi alti: Coop in Svizzera rimuove 150 prodotti Nestlé dai propri scaffali. Interrotte le forniture di brand legati alla multinazionale dopo le accuse mosse al gruppo dall'alleanza AgeCore. La decisione segue il gruppo tedesco Edeka che ha preso analoghi provvedimenti. Lo “Sportello dei Diritti”: una strategia da imitare per portare benefici ai consumatori Un fatto che conosce pochi precedenti ufficiali nella grande distribuzione, ma che è molto significativo perché potrebbe rappresentare un nuovo modo per salvaguardare i consumatori da prezzi all’ingrosso non giustificati applicati da multinazionali dell’alimentare che approfittano della propria posizione dominante per fare il bello è il cattivo tempo sui prezzi. Ecco perché lo “Sportello dei Diritti” accoglie con estremo favore la notizia riportata in Svizzera secondo cui la grande catena di distribuzione Coop avrebbe comunicato di non procedere più con le forniture, a partire dalla prossima settimana, di ben 150 prodotti di marchi del gruppo Nestlé. Dalle salse per condire le insalate della Thomy alle tavolette di cioccolata della Cailler, passando per la pizza “Fina” della Buitoni e la miscela solubile Nescafé Azera. A spiegare la scelta il portavoce del gruppo, Urs Meier, sulla stampa elvetica, che ha anche rivelato che quelle già presenti sugli scaffali nei punti vendita saranno vendute alla metà del prezzo. La decisione è stata comunicata a seguito delle parole pronunciate dall’alleanza europea AgeCore, che ha accusato il gruppo Nestlé di distribuire i propri prodotti a prezzi troppo elevati. Altre catene di supermercati in Germania, come Edeka, hanno deciso di rimuovere tutti i prodotti con marchi facenti capo alla multinazionale svizzera, nel tentativo - spiega Meier - di ottenere prezzi più corretti. Nestlé per il momento non ha commentato la vicenda. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,si tratta forse dell’unica strategia possibile per una riduzione dei prezzi all’ingrosso, i cui livelli spesso non sono giustificati e che probabilmente potrà portare benefici concreti anche ai consumatori finali.

venerdì 16 febbraio 2018

Parigi, rubato un violoncello italiano da 1,3 milione di euro. Si tratta di un prezioso strumento del Settecento

Parigi, rubato un violoncello italiano da 1,3 milione di euro. Si tratta di un prezioso strumento del Settecento Il violoncello della concertista di fama internazionale Ophélie Gaillard, è stato rubato venerdì dopo essere stata aggredita, coltello alla gola, in banlieue di Parigi. Il furto è avvenuto proprio sotto la sua abitazione, mentre la musicista faceva rientro al suo domicilio di Seine-Saint-Denis, a Pantin, a nord della capitale. Fin qui tutto sommato non ci sarebbe niente di particolarmente strano: in realtà nella custodia, spiega Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, era presente una vera e propria opera d’arte. Il violoncello, costruito nel 1737, era stato concesso in prestito alla Gaillard, rivelazione solista della più importante rassegna musicale di Francia, le Victoires de la Musique, nel 2003, dalla banca CIC. Lo strumento del Settecento varrebbe oltre un milione e 300 mila euro. Lo strumento rappresenta un raro esemplare del liutaio italiano Francesco Goffriller, uno dei più importanti protagonisti della scuola veneziana di liuteria, nato nel 1691 e figlio dell'ancor più celebre liutaio Matteo. I violini e i violoncelli di Goffriller non raggiungono la perfezione stilistica di quelli del padre, ma pur si caratterizzano fortemente. I materiali adoperati non sono sempre di elevata qualità, probabilmente per la difficoltà di reperire legni scelti e per la mancanza di concorrenza sul mercato udinese. Gli strumenti dell'ultimo periodo sono generalmente considerati i migliori e hanno raggiunto quotazioni di vendita intorno al milione di dollari. Nel corso dei secoli i violini hanno rappresentato una vera e propria arte in tutta la penisola italiana. Il violincello rubato alla concertista rappresenta uno degli esemplari al mondo delle creazioni del liutaio italiano, che con le sue mani ha creato notevoli violini. Il ladro, è probabilmente ignaro del valore dello strumento.

Esselunga richiama tortine assortite: presenza frammenti metallici. Coinvolti diversi lotti in tutta Italia e all'estero

Esselunga richiama tortine assortite: presenza frammenti metallici. Coinvolti diversi lotti in tutta Italia e all'estero Dopo Auchan, Simply, Lidl anche Esselunga, ha richiamato la tortina alla ricotta sempre della Stabinger con le date di scadenza 22/02/2018, 24/02/2018, 27/02/2018 e 01/03/2018 e la tortina alle mele con scadenza al 27/02/2018 e 01/03/2018. Tutti i dolci richiamati sono prodotti da Stabinger nello stabilimento di via Anderter 11 a Sesto (Bz). L’azienda fa sapere che il provvedimento è scattato in seguito alla segnalazione di un fornitore in merito alla possibile presenza di frammenti metallici in una partita di olio di palma e cocco, utilizzata nella linea di produzione. Anche da oltralpe, segnalazioni di richiamo della torta nelle varietà di ricotta, fragole e lamponi. Il dolce disponibile in tutta l'Austria è stato ritirato dalla catena dei supermercati Hofer KG sempre per la possibile presenza di frammenti metallici. Nell’ottica d’informazione quotidiana ai consumatori in materia di allerte alimentari, lo “Sportello dei Diritti” nella persona del presidente Giovanni D'Agata, ricorda che la procedura di richiamo riguarda tutti i lotti in questione ed in caso di acquisto di provvederne alla restituzione presso il relativo esercizio che dovrà provvedere anche a rimborsarne il prezzo..

Lidl richiama dagli scaffali dei supermercati Tortine assortite: “Corpi metallici all'interno”

Lidl richiama dagli scaffali dei supermercati Tortine assortite: “Corpi metallici all'interno” Se siete soliti comprare la “Tortina della nonna " e la "Tortina alle mele" con marchio Milbona da 300 grammi fate molta attenzione, potrebbero contenere dei corpi estranei, di natura metallica. L'allarme arriva direttamente dai supermercati Lidl che hanno diramato un comunicato rivolto ai consumatori per segnalare il richiamo dal mercato dei prodotti, che potrebbero mettere a rischio la salute se consumati. Il provvedimento, disposto in via del tutto volontario, a titolo precauzionale, riguarda i lotti con termine massimo di conservazione dal 24/02/18 al 06/03/2018. Le "Tortine della nonna e alle mele" cod. EAN: 2097 0284 e EAN: 2097 0277, sono prodotte dall’Azienda Stabinger srl con sede dello stabilimento alla via Anderter 11, 39030 Sesto (BZ). Secondo quanto si legge nel comunicato, "Il produttore STABINGER comunica ai clienti il richiamo volontario e precauzionale del prodotto “Milbona” Selection Tortine assortite 300g – tortina della nonna e tortina alle mele – con lotto e scadenza dal 24/02/18 al 06/03/18. Pur essendo il rischio di contaminazione stimato del tutto remoto, la decisione di provvedere al richiamo è stata presa a seguito della segnalazione da parte del fornitore di materia prima per la possibile presenza di frammenti metallici in una partita di grassi vegetali (palma e cocco) utilizzati per la produzione dei lotti sopra indicati. A scopo precauzionale, STABINGER invita i consumatori che avessero acquistato il prodotto a non consumarlo ed a riportarlo al punto vendita per il rimborso, anche senza presentazione dello scontrino. Per informazioni è possibile chiamare il numero verde di Lidl Italia Srl 800 48 00 48 ". Nell’ottica d’informazione quotidiana ai consumatori in materia di allerte alimentari, lo “Sportello dei Diritti” nella persona del presidente Giovanni D'Agata, ricorda che la procedura di richiamo riguarda tutti i lotti in questione ed in caso di acquisto di provvederne alla restituzione presso il relativo esercizio che dovrà provvedere anche a rimborsarne il prezzo. STABINGER e Lidl Italia si scusano per gli eventuali disagi causati.

giovedì 15 febbraio 2018

Ministero della salute: richiamati due lotti di preparato per torta margherita e muffins Decò e KOILIA, per soia non dichiarata in etichetta

Ministero della salute: richiamati due lotti di preparato per torta margherita e muffins Decò e KOILIA, per soia non dichiarata in etichetta La tutela de consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo il Ministero della salute ha diffuso il richiamo di due lotti di preparato per torta margherita e muffins, a marchio DECO' e KOILIA per la presenza di "Soia" non dichiarata in etichetta. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 400 g e fa parte dei lotti 13/09/19 e 31/08/19. Il preparato è prodotto dall’azienda PEDON S.p.A. nello stabilimento di via Del Progresso 32, 36060 Molvena (VI). Il prodotto è stato segnalato attraverso il sistema Rasff. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, consiglia ai consumatori allergici alla soia di non consumare il prodotto e di restituirlo al punto vendita Decò d’acquisto. Per tutti gli altri consumatori, il prodotto è considerato sicuro.

Trans allatta grazie a una terapia ormonale. Il rilevante evento scientifico a New York. I medici soddisfatti: «Durante i sei mesi di allattamento la crescita del bambino è stata regolare»

Trans allatta grazie a una terapia ormonale. Il rilevante evento scientifico a New York. I medici soddisfatti: «Durante i sei mesi di allattamento la crescita del bambino è stata regolare» È stata una terapia ormonale specifica nei confronti di un trans, in terapia femminilizzante da diversi anni, a consentirgli di allattare il figlio avuto dalla compagna. Un fatto a dir poco eclatante, il primo nella letteratura scientifica, è stato riportato sulla rivista Transgender Health. La paziente, di 30 anni, si è presentata al Center for Transgender Medicine and Surgery del Mount Sinai Hospital di New York affermando che la compagna non voleva allattare. «La storia medica mostrava una significativa incongruenza di genere, per la quale la paziente ha iniziato nel 2011 una terapia con ormoni femminilizzanti - scrivono gli autori - che stava seguendo anche al momento della prima visita». I medici hanno applicato alla trans il protocollo ormonale per la 'lattazione indotta non puerperale', che si usa anche per le donne per stimolare la produzione di latte. Il regime ormonale, insieme alla stimolazione con un tiralatte, ha fatto sì che dopo tre mesi la paziente producesse un quantitativo di latte sufficiente a nutrire il bambino per i primi sei mesi. «Durante questo periodo - precisa lo studio - la crescita del bambino è stata regolare». Gli autori dello studio in un'intervista al Washington Post hanno dichiarato: «Noi vogliamo offrire ai nostri pazienti tutte le opzioni possibili e questo caso è un passo in avanti». Una notizia di grande interesse scientifico ma che tuttavia siamo sicuri che non mancherà di scatenare polemiche tra coloro che restano ancorati alla tradizionale distinzione sociologica uomo/donna, e chi le ritiene ampiamente superata, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”.

Tatuaggi, allarme del Ministero della salute per pigmento tossico: "Può provocare il cancro".

Tatuaggi, allarme del Ministero della salute per pigmento tossico: "Può provocare il cancro". Si tratta di pigmenti "Caramel", prodotti dalla Eternal Ink di Lochlin DR Michigan USA, importati e distribuite in Italia dalla Ditta Barbers Dts, Unit 25, Shortwood Court, Shortwood Business Park, Dearne Valley Parkway, Barnsley S74 9lh, UK La moda dei tatuaggi ha oramai invaso l'Italia. In moltissimi, dai giovani ai più anziani, hanno deciso di farsi marchiare la pelle indelebilmente. Ora però un allarme di oggi, 15 febbraio, del Ministero della Salute preoccupa molti tatuati e tatuatori. Un inchiostro per tatuaggi denominato "Caramel", boccetta da 30 ml di pigmento giallo-arancio, prodotto dalla Eternal Ink. Brigton 7987 Lochlin DR Michigan USA, importato e commercializzato in Italia dalla Ditta Barbers Dts, Unit 25, Shortwood Court, Shortwood Business Park, Dearne Valley Parkway, Barnsley S74 9lh, UK è altamente tossico in quanto può provocare il cancro. L'allerta sulla tossicità del liquido inchiostro arriva dal Ministero della salute dopo degli esami svolti il 09/12/2017 all’Istituto superiore di sanità. Purtroppo però il divieto di vendita è arrivato solo oggi. Come riporta la segnalazione dei provvedimenti adottati dal dicastero, in una nota di ARPA Piemonte, il prelievo è stato eseguito dal servizio di Igiene e Sanità pubblica SISP ASL AT presso NEMO TATTOO, via C. Colombo, 21 – 14030 Rocca D’Arazzo (AT). Le analisi eseguite dalla Agenzia Provinciale per l’Ambiente del Piemonte, hanno rinvenuto presenza di ANIDISINA (CAS 90-04-0) in concentrazione pari a 16 mg/kg; TOLUIDINA (CAS 95-53-4) in concentrazione pari a 64 mg/kg; le ammine aromatiche non devono essere presenti ai sensi della Risoluzione Europea 2008 Res AP (2008)1. Le ammine aromatiche ai fini della classificazione Regolamento CLP sono classificate con l’indicazione di pericolo H350. Il rischio che corre chi è stato tatuato con il liquido è quello di ammalarsi di cancro. Esplode così, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il rischio di ammalarsi per gli amanti dei tatuaggi che hanno recentemente fatto uso di quei colori, nonostante lo smaltimento dei prodotti dichiarati tossici. Le misure obbligatorie adottate dal Ministero Salute che sono di portata nazionale, sono il divieto di commercializzazione, ritiro e richiamo. L'allerta, è stata pubblicata dal dicastero sul nuovo portale dedicato agli allarmi consumatori e reazioni a notifiche di prodotti non alimentari pericolosi nella sezione "Avvisi di sicurezza".

Allarme dal Regno Unito. Droni commerciali e giocattolo come armi per i combattenti dell'ISIS che rientrano in Gran Bretagna dal campo di battaglia. Il timore diffuso da analisti dei conflitti

Allarme dal Regno Unito. Droni commerciali e giocattolo come armi per i combattenti dell'ISIS che rientrano in Gran Bretagna dal campo di battaglia. Il timore diffuso da analisti dei conflitti Una notizia che ingenera timore e che purtroppo è stata denunciata da esperti del settore è apparsa in questi giorni in Gran Bretagna e non appare del tutto “fantascienza”: i combattenti jihadisti dell'ISIS che rientrano nel Regno Unito dai campi di battaglia del Medio Oriente "possono trasformare i droni acquistati online in macchine per uccidere". Si teme che i terroristi che hanno migliorato le loro tecniche di fabbricazione di bombe durante il conflitto in Siria e in Iraq possano ora essere in grado di trasformare in armi mortali una gamma di prodotti acquistati nei normali mercati. L'ISIS ha sempre più utilizzato i droni commerciali nella guerra siriana in quelli che gli analisti ritengono segnali di svolta nelle loro tattiche. E gli esperti ora avvertono che la tecnologia può anche essere utilizzata contro obiettivi e civili in Europa. L'analista dei conflitti ed ex ufficiale dell'esercito britannico Nick Waters ha avvertito che i gruppi terroristici stanno già utilizzando droni commerciali in combattimento per far cadere esplosivi e per guidare gli attacchi suicidi di autobombe dall'aria. "C'è il pericolo che questi droni possano essere usati in Occidente per un attacco terroristico", ha detto Waters al Telegraph, celebre giornale britannico, in una video intervista. "C'è difficoltà nel mantenere i droni fuori dagli aeroporti, ad esempio per impedire loro di colpire gli aerei". Ha detto che l'utilizzo di piccoli droni consente al nemico di essere agile, mentre l'esercito britannico ha perso i finanziamenti per il suo più piccolo drone, il Black Hornet nel 2017, quindi attualmente non ha le stesse capacità. "L'uso di droni per attacchi terroristici ha un grande potenziale ed è qualcosa di cui dovremmo essere preoccupati", ha detto. Nel 2017, due piccoli droni che trasportavano piccole bombe a forma di granata hanno distrutto un'intera base di munizioni a Deir Ezzor appartenente all'esercito siriano che illustra le loro capacità distruttive, ha affermato Waters. Questo drone commerciale è disponibile per l'acquisto anche su Amazon e gli esperti ora temono che i droni possano essere usati in attacchi terroristici. I droni caricati con esplosivi permettono alle bombe di essere consegnate con maggiore precisione di quanto fosse possibile in precedenza, colpendo bersagli nei punti più vulnerabili. E ci sono centinaia di persone che potrebbero potenzialmente importare questa pratica mortale in Gran Bretagna. Circa 850 cittadini del Regno Unito si sono recati in Siria per unirsi all'ISIS, il che rende la Gran Bretagna uno dei maggiori contributori di combattenti stranieri al più mortale gruppo terroristico del mondo. Si crede che migliaia di combattenti stranieri siano già fuggiti dal Califfato sempre più in crisi e sono entrati in Turchia, avvicinandosi sempre più ai confini dell'Europa,. Una relazione del Jane's Terrorism and Insurgency Center (JTIC) evidenzia questa nuova minaccia di combattenti che esportano in Europa la conoscenza delle armi "high-tech", insieme a intenti omicidi. Nel rapporto si afferma che l'armamento di droni e la produzione di massa di autobombe sono solo alcune delle abilità che i jihadisti avranno imparato in Siria e in Iraq. Il report sostiene anche che i recenti attacchi in Europa hanno riguardato le prime armi "a bassa capacità". Ma armare droni aumenterebbe seriamente il livello di minaccia. Uno dei tanti droni commerciali disponibili per l'acquisto si trova facilmente online. Al contempo gruppi terroristici si sono spesso affidati a prodotti per la casa e prodotti chimici trovati nei principali e comuni mercati commerciali per produrre esplosivi improvvisati. Insomma, una minaccia che appare concreta e che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, merita la giusta attenzione da parte delle forze di intelligence europee e di quelle di polizia.

mercoledì 14 febbraio 2018

Focolaio Norovirus connesso con consumo di ostriche crude: l’UE lancia l’allarme per rischio grave per la salute

Focolaio Norovirus connesso con consumo di ostriche crude: l’UE lancia l’allarme per rischio grave per la salute. È allerta per sospetta epidemia di origine alimentare in una partita di ostriche provenienti dalla Francia. Lo “Sportello dei Diritti": "Non vanno mangiate crude" Attenzione alle ostriche provenienti dalla Francia, dove è stata sospesa la commercializzazione di una partita in seguito alla presenza di norovirus, ovvero la causa più comune di gastroenteriti acute di origine non batterica. Per questo motivo il sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF),dopo avere bloccato la partita francese di ostriche vive, sta lavorando con le autorità del Ministero della salute per informare i consumatori, i gestori di servizio ristoro e dettaglianti a livello nazionale su un focolaio di norovirus connesso al consumo di ostriche vive. Il lotto incriminato (presumibilmente) non è ancora stato ritirato dal mercato. Per questo occorre essere prudenti e quando si va in pescheria, controllare sempre la provenienza. È stato proprio il sistema di allerta comunitario a segnalarlo, avviando una campagna di ritiro e di richiamo, fra i prodotti contaminati distribuiti anche in Italia. Nello specifico nella notifica numero 383.218 del 14/02/2018, si segnalano le ostriche vive collegate ad un focolaio di origine alimentare sospettato di essere causato da molluschi bivalve provenienti dalla Francia. I consumatori che hanno acquistato le ostriche che sono incerti circa l'origine delle stesse, devono contattare il luogo di acquisto per determinare se le ostriche sono della zona interessata. I rivenditori e gli operatori di servizio ristoro possono controllare l'etichettatura che dovrebbe accompagnare tutti i molluschi crudi per verificare la loro origine. Il Norovirus è uno degli agenti patogeni più sfuggenti, ma anche uno dei più diffusi tra la popolazione. Il periodo di incubazione del virus è di 12-48 ore, mentre l’infezione dura dalle 12 alle 60 ore. I sintomi sono: nausea, vomito, diarrea acquosa, crampi addominali. In qualche caso c'è anche la febbre. Negli ultimi anni l’ipotesi che questo virus abbia un’incidenza comparabile a quella di batteri come Escherichia coli o Salmonelle è sempre più una certezza. Potrebbe essere la causa delle gastroenteriti che spesso vengono confuse con altre infezioni e non sono riconosciute. Per questo la comunità scientifica sta cercando di affrontare meglio il problema, prendendo spunto anche da casi specifici come quello delle ostriche, consumate crude e contaminate che si registrano sempre con maggiore frequenza. Occorre però sottolineare che ostriche e molluschi bivalve sono solo una parte dei veicoli a fianco di altri “mezzi” come acqua, frutta e verdura. Le persone con un sistema immunitario compromesso, compresi quelli affetti da AIDS, abuso cronico di alcol, fegato, stomaco o disturbi del sangue, cancro, diabete, o malattia renale e quelli che prendono farmaci per l'artrite reumatoide o fanno chemioterapia per il cancro, dovrebbero evitare il consumo di ostriche crude, indipendentemente dalla provenienza dei molluschi. Per questo motivo, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non andrebbero mai consumate crude anche se questo comportamento stride con molte abitudini e tradizioni culinarie. Di qui l’invito ad analizzare con molta attenzione i frutti di mare e soprattutto di consumarli solo cotti, anche perché è stato dimostrato che il norovirus resiste per settimane nei tessuti del mollusco, e non viene eliminato con le normali depurazioni industriali realizzate prima della vendita.

Carrefour ritira in tutt'Italia estratto di verdura al finocchio: "Data di scadenza errata".

Carrefour ritira in tutt'Italia estratto di verdura al finocchio: "Data di scadenza errata". La durata di validità è stata aumentata e così molte confezioni sono di fatto con una data sbagliata. L'annuncio è stato diffuso dal sito della catena di supermercati Carrefour L'azienda OrtoRomi sta procedendo ad un richiamo volontario, a titolo precauzionale, dell'estratto di verdura Insal’Arte "Smile Finocchio", offerto nella bottiglia da 250 perchè la confezione riporta una data di scadenza errata. Il lotto ritirato è esclusivamente il numero L5868033 con data di scadenza 22/04/2020. Il richiamo è dovuto proprio all’errata data di scadenza impressa sulle confezioni. Il prodotto è comunque salubre e consumabile sino al termine del 22/04/2018. Il preparato interessato è prodotto da OrtoRomi soc. coop. agr. con sede dello stabilimento a Borgoricco (PD) via Piovega 55. L'annuncio è stato diffuso sul sito internet della catena di supermercati Carrefour. Le confezioni non dovrebbero trovarsi più sugli scaffali e i consumatori che lo hanno acquistato, riferisce Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione ormai punto di riferimento per la sicurezza alimentare in Italia, sono invitati a restituirlo al punto vendita di acquisto o di consumarlo entro la data corretta comunicato nel presente avviso. Si precisa ulteriormente che questo richiamo si riferisce unicamente al lotto indicato.

martedì 13 febbraio 2018

Filo di ferro in verdure surgelate dal Belgio. Allerta RASFF per corpi estranei in foglie di barbabietole tritate

Filo di ferro in verdure surgelate dal Belgio. Allerta RASFF per corpi estranei in foglie di barbabietole tritate Tra le importazioni di prodotti alimentari in Italia, scatta di nuovo un’allerta alimentare per verdure surgelate con conseguente comunicazione di richiamo immediato da parte del distributore. Il sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF), infatti, poche ore fa, ha attivato un avviso di sicurezza per presenza di fili di metallo in foglie di barbabietole tritate e porzionate congelate dal Belgio, segnalando l’allerta sul sito web del sistema di allarme rapido europeo oltre ad avere diffuso un comunicato stampa. Nell’avviso 369.2018 del 12 febbraio però, si parla solo di “verdure surgelate provenienti dal Belgio e distribuite in Italia” senza che siano stati comunicati nè il produttore nè il distributore in Italia, evidenzia lo “Sportello dei Diritti”. In attesa che il Ministero della salute comunichi sul suo sito web, nella sezione “Avvisi di sicurezza” la provenienza della verdura in questione con la corretta identificazione del prodotto, si coglie l’occasione per ricordare che è sempre bene prestare attenzione quando si apre una confezione di verdure surgelate. Infatti, ingerire un corpo estraneo, può costituire sempre un pericolo per la salute umana. I sintomi sono differenti a seconda del tipo di corpo estraneo ingerito e del posto in cui il corpo si è fermato (esofago, stomaco, intestino). Se il corpo estraneo è molto piccolo (tra i 2 cm centimetri e i 2 cm e mezzo di diametro) non è appuntito, non è tossico, in genere non ci sono problemi, ed entro due-quattro giorni viene eliminato con le feci. Se l’oggetto è grande dai 2 cm e mezzo ai 3 cm di diametro, può fermarsi nell’esofago causando difficoltà a deglutire, dolore allo sterno, salivazione. Se il corpo si ferma nello stomaco o nell’intestino, le conseguenze sono dolori all’addome e vomito. Se l’oggetto ingerito è appuntito, come può accadere nel caso di corpuscoli come le pietre, queste possono fermarsi dappertutto: se si fermano nell’esofago causano dolore, difficoltà a deglutire e fastidio dietro allo sterno; se si fermano nello stomaco o nell’intestino, facilmente causano ferite o perforazioni, causando sanguinamento o peritonite. In ogni caso, per chi si trova in cucina, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello ““Sportello dei Diritti” è sempre bene verificare visivamente il contenuto dei prodotti acquistati per evitare qualsiasi tipo di conseguenza di questo tipo.

Esplode la sigaretta elettronica nella tasca: ha gravi ustioni. Il racconto di un fumatore americano per avvisare tutti dei rischi della sigaretta elettronica

Esplode la sigaretta elettronica nella tasca: ha gravi ustioni. Il racconto di un fumatore americano per avvisare tutti dei rischi della sigaretta elettronica Cercava di togliersi il vizio del fumo con la sigaretta elettronica ma porterà il ricordo di dolorose ustioni di secondo grado, dopo che la sigaretta elettronica è esplosa nella sua tasca. Michael Moreno, un californiano di San Jose, è rimasto ferito gravemente dopo che la sua batteria della e-sigaretta è esplosa nella sua tasca ed i pantaloni sono andati anche loro in fiamme. Lo scoppio si è verificato mentre l'uomo era alla guida del suo furgone con tre dei suoi bambini: "Ho sentito un botto pazzesco, e guardando verso il basso ho visto che il fuoco avvolgeva la mia gamba sinistra. In quel momento la mia più grande preoccupazione era assicurarmi che i miei figli erano al sicuro. Non ha capito quanto fosse grave la ferita alla mano fino a quando ha provato a rimuovere la cintura dai pantaloni e solo allora ho notato che la pelle si staccava dalla mano", spiega lo sfortunato fumatore. L'uomo è stato immediatamente ricoverato in un'unità specializzata nelle ustioni presso l' Ospedale di San Jose. I medici hanno dichiarato che l'uomo ha rischiato di perdere la gamba se in quel frangente avesse indossato jeans invece di pantaloni quando la batteria è esplosa. I medici hanno inoltre riferito che potrebbe essere necessario un innesto di pelle per riparare i danni da ustioni di secondo e terzo grado della mano. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta dell'ennesimo caso segnalato e rimbalzato alle cronache circa i rischi connessi all'uso della sigaretta elettronica che è diventata una valida alleata per i fumatori incalliti. Proprio per questo, è necessario che le case produttrici adottino maggiori accorgimenti, anche in termini d'informazione ai consumatori per evitare che si ripetano casi analoghi.

Allergene non dichiarato, presenza di soia non dichiarata in etichetta. Richiamato preparato per torta Decò

Allergene non dichiarato, presenza di soia non dichiarata in etichetta. Richiamato preparato per torta Decò La tutela de consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo la catena dei supermercati Decò hanno richiamato un lotto di preparato per torta senza glutine con loro marchio per la presenza dell’allergene soia non dichiarato in etichetta. Interessate dal richiamo le confezioni di miscela per torte da 400 g del lotto con scadenza al 13/09/2019. Il preparato interessato è prodotto per l’azienda Multicedi Srl, proprietaria del marchio Decò, da Pedon Spa nello stabilimento di via del progresso 32 a Molvena (VI). Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, consiglia ai consumatori allergici alla soia di non consumare il prodotto e di restituirlo al punto vendita Decò d’acquisto. Per tutti gli altri consumatori, il prodotto è considerato sicuro.

Pasta di sesamo al cacao richiamata per rischio presenza di allergeni

Pasta di sesamo al cacao richiamata per rischio presenza di allergeni Il Ministero della salute ha diffuso l’avviso di richiamo di un lotto di Pasta di sesamo al cacao denominata "Halva" per rischio presenza di allergeni nel prodotto. La pasta di semola interessata è venduta in confezioni da 350 gr e fa parte del lotto 05.2017 con scadenza 01-05-2020. La pasta " Baskaya" è stata prodotta dall'azienda Cogener Tarim ve Gida Sanayl nello stabilimento di Konya in Turchia. Con una nota il Ministero della salute ha reso noto sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza", che il richiamo è dovuto alla presenza di allergeni (arachidi) non dichiarati in etichetta. I clienti allergici a rischio alle arachidi, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,sono invitati a riportare i prodotti in questione presso il punto vendita più vicino, dove verranno interamente rimborsati. Il prodotto potrebbe infatti scatenare allergie nei consumatori per la presenza accidentale di tracce indesiderate di questo componenti nel mix messo in vendita. Mentre non ci sono problemi per tutte le altre persone che possono consumare senza problemi il prodotto.

Crema anti acne ritirata dalle farmacie: ecco i lotti

Crema anti acne ritirata dalle farmacie: ecco i lotti La Società Pierre Fabre ha comunicato che sta per procedere al ritiro precauzionale e volontario dal mercato di cinque lotti di una crema anti acne. Nello specifico si tratta dei lotti G00001 09/2018 (confezione in vendita), G00002 05/2019 (confezione in vendita), G00004 03/2020 (confezione in vendita), G00001 09/2018 (campione medico) e G00004 03/2020 (campione medico) della specialità medicinale AIROL*CREMA 20G 0,05% – AIC023244015. AIROL è indicato nel trattamento cutaneo dell'acne volgare ed in particolare delle forme comedoniche. Il ritiro precauzionale dei lotti sopra indicati, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è reso necessario a seguito di risultati fuori specifica emersi durante gli studi di stabilità del medicinale. Pertanto, la Società Pierre Fabre invita a bloccare la distribuzione dei suddetti lotti.

lunedì 12 febbraio 2018

Rischio incendio, Fujitsu richiama alcuni notebook e workstation

Rischio incendio, Fujitsu richiama alcuni notebook e workstation Altro richiamo di portatili dopo quello di pochi giorni fa di Lenovo, ora tocca a Fujitsu. L'azienda giapponese ha infatti emanato un richiamo per alcuni modelli di alcuni notebook e workstation Lifebook e Celsius, poiché la batteria tende a surriscaldarsi e a prendere fuoco. La causa non risiede in una vite dimenticata come nel caso di Lenovo, ma pare essere un difetto delle batterie, fornite da Panasonic. Ad oggi è già stato registrato un caso in cui la batteria è arrivata a prendere fuoco e, sebbene sia anche l'unico caso, Fujitsu ha preferito richiamare i prodotti coinvolti. Il richiamo riguarda i modelli Lifebook E752, E733, E743, E753, P702, P772, S710, S752, S762, T732, T734, T902 e Celsius H720 se dotati di batterie CP556150-03, CP579060-01 o CP629458-03. Per la loro sicurezza, gli utenti sono invitati a rimuovere immediatamente le batterie difettose; fino a quando non si disporrà della batteria sostitutiva i consumatori dovrebbero utilizzare i propri computer portatili collegandoli solo ed esclusivamente alla presa elettrica. Secondo il richiamo ufficiale, a essere interessati sono poche migliaia di laptop venduti in nord America. Fujitsu ha venduto 5.800 unità negli Stati Uniti e 606 unità in Canada, quindi è un numero piuttosto basso. Chiunque possieda un portatile Fujitsu, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, farà comunque bene a controllare di non essere in possesso di una delle batterie difettose: non costa nulla e può evitare guai molto gravi. Più specificamente, le batterie difettose possono effettivamente surriscaldarsi. Questo può portare a gravi lesioni per i consumatori.

Allergene non dichiarato, Auchan e Simply richiamano preparato per torta margherita e muffins Pedon.

Allergene non dichiarato, Auchan e Simply richiamano preparato per torta margherita e muffins Pedon. Presenza di soia non dichiarata in etichetta: ecco i lotti. Interessati canale iper e super La tutela de consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo i supermercati Auchan e Simply hanno diffuso il richiamo di alcuni lotti di preparato per torta margherita e muffins senza glutine EasyGlut Pedon, per la mancata dichiarazione in etichetta della presenza di soia come allergene. I lotti coinvolti sono: 01/12/18-02/12/18-100119-07/11/19-31/08/19-13/09/19-17/10/19-30/10/19, 02/12/2018 e 10/01/2019, venduti in confezioni da 400 g. Il preparato per torte richiamato è stato prodotto da Pedon Spa nello stabilimento di via del Progresso 32 a Molvena, in provincia di Vicenza. Si richiede di riconsegnare eventuali confezioni acquistate al presente punto vendita. Per ulteriori informazioni rivolgersi al fornitore PEDON al numero verde 800-034437. L’azienda chiede di fare attenzione a quanti abbiano acquistato le confezioni oggetto del richiamo. E di non consumarne assolutamente il contenuto, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, se si è allergici o intolleranti alla soia, la cui ingestione in questo caso sarebbe molto pericolosa. Si può andare nel punto vendita in cui si è fatta la spesa e si ha diritto al rimborso o alla sostituzione del prodotto. Con la speranza che la disattenzione non provochi più problemi, gravi, di questo genere.

Il fisco non può chiedere il sequestro dei beni del contribuente se non fornisce prova documentale della reale volontà di ridurre il patrimonio.

Il fisco non può chiedere il sequestro dei beni del contribuente se non fornisce prova documentale della reale volontà di ridurre il patrimonio. La Commissione Provinciale Tributaria rigetta l’istanza di sequestro dell’Agenzia delle Entrate che aveva richiesto misure cautelari per oltre 8 milioni di euro nei confronti di una ditta individuale Con un’interessante sentenza ritirata in data odierna, la Commissione Tributaria Provinciale di Lecce – Sezione 1 – in accoglimento delle eccezioni di diritto e di merito formulate dall’avvocato Maurizio Villani difensore di un contribuente, ha rigettato l’istanza di misure cautelari ad una ditta individuale chiesta dall’Agenzia delle Entrate di Lecce per l’esorbitante importo di € 8.096.402. In sostanza, i giudici leccesi hanno rigettato la richiesta di misure cautelari, ai sensi dell’art. 22, comma 4, D.Lgs. n. 472/1997, sia perché il contribuente con copiosa documentazione ha contestato le riprese fiscali dell’Agenzia delle Entrate e sia perché non è stato dimostrato il reale pericolo di depauperamento del patrimonio del debitore. Infatti, la limitata capacità patrimoniale del debitore, segnatamente riferita al patrimonio immobiliare, non risulta affiancata dalla prova di alcun concreto elemento indicativo della volontà del debitore di depauperare il proprio patrimonio immobiliare. In definitiva, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, per richiedere le misure cautelari, che rappresentano una grave menomazione del patrimonio del debitore, gli uffici fiscali devono supportare con prove certe e documentali la reale volontà del contribuente di ridurre sensibilmente il proprio patrimonio immobiliare. In difetto di tale prova documentale, come nella fattispecie esaminata dalla corte salentina, correttamente i giudici fiscali rigettano le richieste degli uffici.

domenica 11 febbraio 2018

Antidolorifico Fentanyl cinese fa strage, in tre anni morti otto al mese. E' stato anche la causa della morte di Prince. Preoccupazione desta anche lo Xanax

Antidolorifico Fentanyl cinese fa strage, in tre anni morti otto al mese. E' stato anche la causa della morte di Prince. Preoccupazione desta anche lo Xanax Allarme dalla National Crime Agency inglese per le vittime provocate dal traffico proveniente dalla Cina di pillole contenenti il Fentanyl, il potente antidolorifico a base di oppio. La medicina, è 40 volte più forte dell'eroina e 100 volte più potente della morfina. Le cifre mostrano che il Fentanil è collegato a una media di otto morti al mese negli ultimi 14 mesi, mentre nel 2015 erano solo di 2,7 al mese. Le autorità del Regno Unito valutano di decretare lo stato di urgenza sanitaria per lottare contro il fenomeno che colpisce tutto il Paese. Un’overdose dell’antidolorifico, il 21 aprile 2016, è stata anche la causa della morte di Prince. In casa aveva diverse pastiglie falsamente etichettate come ''Watson 385'', una dicitura usata per identificare un preparato con un mix di paracetamolo e idrocodone. In realtà il contenuto era ben altro. La polizia sta lottando per fermare la vendita del farmaco in quanto può essere facilmente acquistato sul dark web o realizzato in un laboratorio di casa. Quasi il 10 per cento delle vendite illecite di Fentanyl nel mondo sono state perfezionate nel Regno Unito, rendendo il "Darknet Community" inglese, il principale "luogo di incontro virtuale" europeo per venditori ed acquirenti nel deepweb, frequentato da migliaia di "navigatori" alla ricerca di droga e prodotti clandestini. Il numero di farmaci da prescrizione venduti al mercato nero ha raggiunto un valore stimato di 115-200 milioni di sterline. All'inizio di questo mese è stato svelato che sia i terroristi del London Bridge che quegli di Westminster Bridge, Khalid Masood, hanno assunto steroidi prima di lanciare i loro attacchi. Nel Regno Unito, inoltre, grande preoccupazione desta anche la crescente popolarità del tranquillante Xanax che contiene benzodiazepine che crea una forte dipendenza. Ha breve durata d'azione, viene usato contro gli attacchi di panico e diversi disturbi d'ansia. Per acquistare il farmaco c’è bisogno della ricetta medica e questa ha durata di un solo mese e vale per l’acquisto di solo 3 confezioni nel dosaggio prescritto dal medico. Non è un farmaco mutuabile. L'uso di Xanax è relativamente basso, ma gli esperti hanno scoperto che il farmaco, che dovrebbe essere disponibile solo su prescrizione medica, può essere acquistato su internet che resta la via più diffusa per vendere e comprare questi prodotti. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” cresce, quindi, il valore complessivo della contraffazione, ma crescono più che proporzionalmente i rischi per il consumatore perché i prodotti di uso quotidiano e prodotti potenzialmente dannosi per la salute e per la sicurezza dei consumatori ammontano al 38,6% dei sequestri effettuati nel 2016, confrontati con il 24,5% del 2015. Una situazione ancora più allarmante se si considera che circa il 24% dei sequestri ha riguardato farmaci e che tra i colli postali sequestrati (ovvero i piccoli acquisti effettuati direttamente dal consumatore) circa il 36% erano medicinali.

Liquido corrosivo nei pannolini per l'infanzia, Aldi richiama pannolini Pampers. Rischio ustioni per i più piccoli

Liquido corrosivo nei pannolini per l'infanzia, Aldi richiama pannolini Pampers. Rischio ustioni per i più piccoli La catena dei supermercati ALDI Nord sta richiamando i pannolini Pampers Baby-Dry (Jumbo 4-5), che sono stati occasionalmente contaminati e probabilmente danneggiati a causa di un difetto nella catena logistica ALDI Nord. I prodotti interessati non devono essere utilizzati come misura precauzionale. Esiste il rischio di irritazione della pelle e ustioni chimiche. Sono interessati solo i pacchetti jumbo Baby-Dry della taglia 4 e 5 acquistati da ALDI Nord a partire dal 2 febbraio. Altre dimensioni e pacchi non sono interessati. L’azienda chiede di fare attenzione a quanti abbiano acquistato le confezioni e di non utilizzare assolutamente il contenuto, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”. Il prezzo di acquisto sarà ovviamente rimborsato. Maggiori dettagli sul richiamo possono essere trovati direttamente sul sito web di ALDI Nord. Mentre Aldi Sud (la società che investe in Italia) ad oggi non risulta essere interessata dal richiamo. Sulla sua pagina Pampers ha comunicato di essere molto dispiaciuta per questa evenienza e prega i clienti di accettare le più sentite scuse.

sabato 10 febbraio 2018

Strani avvistamenti nel Basso Adriatico. Il video di un grosso squalo famelico che caccia a pochi metri dalla riva di Cerano.

Strani avvistamenti nel Basso Adriatico. Il video di un grosso squalo famelico che caccia a pochi metri dalla riva di Cerano. Alcuni pescatori dilettanti sono rimasti letteralmente sorpresi se non atterriti quando l’hanno visto. Un grosso squalo che con estrema voracità predava sino a pochi metri, se non centimetri, dalla riva nei pressi di Cerano, Brindisi, e più precisamente allo sbocco del canale della Centrale Termoelettrica. Si tratta di un evento unico anche per il tipo di specie, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, perché questa volta non si tratta della solita verdesca, come segnalato più volte nel corso degli ultimi anni per avvistamenti analoghi nel Tacco. Vedi video al link: www.youtube.com/watch?v=cfQqUX2yMT8&feature=youtu.be. Un fatto che merita senz’altro un approfondimento da parte degli studiosi, per comprendere come mai si verifichino con sempre maggior frequenza questo tipo di eventi che, vista anche la frenesia alimentare dimostrata dall’ultimo grosso esemplare a pochissima distanza dalla costa, inducono a riflettere se vi sia un qualsiasi tipo di rischio per i bagnanti.

venerdì 9 febbraio 2018

Allergene non dichiarato, NaturaSì ritira prodotto bio. Rimborso per chi lo ha acquistato

Allergene non dichiarato, NaturaSì ritira prodotto bio. Rimborso per chi lo ha acquistato La tutela de consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo i supermercati NaturaSì hanno richiamato le Tortillas Chips gusto Naturel - 200g del marchio Trafo. Motivo: presenza allergene non dichiarato. Un ritiro dagli scaffali dovuto perché esiste la concreta possibilità che in alcune confezioni ci siano tracce di glutine. Ingrediente che può dare appunto allergia, finito inavvertitamente dentro il preparato del prodotto in questione. E quindi non dichiarato sulle etichette. L’azienda chiede di fare attenzione a quanti abbiano acquistato le confezioni con la dicitura “da consumare entro l'11/08/2018. E di non consumarne assolutamente il contenuto, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, se si è allergici o intolleranti al glutine, la cui ingestione in questo caso sarebbe molto pericolosa. Si può andare nel punto vendita in cui si è fatta la spesa e si ha diritto al rimborso o alla sostituzione del prodotto. Con la speranza che la disattenzione non provochi più problemi, gravi, di questo genere.

giovedì 8 febbraio 2018

Rischi degli acquisti online. Donna ordina cappello da sauna su Amazon e riceve un pacco dal contenuto scioccante: droga a base di veleno di scorpione. Servono più controlli da parte delle piattaforme online e gli spedizionieri

Rischi degli acquisti online. Donna ordina cappello da sauna su Amazon e riceve un pacco dal contenuto scioccante: droga a base di veleno di scorpione. Servono più controlli da parte delle piattaforme online e gli spedizionieri Può accadere che occasionalmente i pacchi di prodotti acquistati sulle piattaforme online vengano scambiati e finiscano all’indirizzo di un altro destinatario o che ci venga recapitato qualcosa di completamente diverso da quello ordinato. Il caso accaduto ad una donna americana ci fa capire che può capitare davvero di tutto quando compriamo in rete. Nella fattispecie alla signora non solo è stato inviato qualcosa di completamente diverso da quello acquistato, ma ha anche ricevuto un prodotto completamente illegale. L'americana Meagan Day, questo il nome della donna, che lavora per una rivista, voleva solo ordinare un copricapo da sauna su Amazon. Un mese dopo arrivò finalmente il pacchetto tanto atteso. Ma invece del prodotto ordinato, Meagan ha ottenuto qualcosa di completamente diverso: una droga illegale in America, contenente veleno di scorpioni. Completamente perplessa ha scritto su un social: "In realtà, volevo solo sudare con stile e ora possiedo veleno di scorpione illegale".Amazon si è tuttavia giustificata sull’anomala consegna "Sembra una confusione del venditore", ha affermato un portavoce di Amazon per il portale online SFGate in merito all'incidente. Secondo Meagan Day , il gigante della spedizione le ha consegnato il cappello da sauna solo qualche giorno dopo. Per la verità quanto segnalato dalla signora Day non è l'unico caso di consegna illegale tramite piattaforme online: una coppia negli Stati Uniti è stata recentemente sorpresa con chili di marijuana. È evidente, quindi, che nonostante la tecnologia e l’evoluzione della logistica, non solo vengono smarriti i nostri pacchi o consegnati ad altri soggetti, diversi dai reali destinatari, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Questo c’induce a pensare che siano necessari più controlli da parte dei titolari delle piattaforme online nella gestione delle compravendite e degli spedizionieri in quelle di stoccaggio e consegna dei beni acquistati. Perché non è giusto che ignari acquirenti si trovino nei guai per colpa degli errori dei primi.

Possibile presenza di parassiti nella pasta biologica Valbio: ecco il lotto segnalato dal Ministero della salute. Richiamo per rischio fisico

Possibile presenza di parassiti nella pasta biologica Valbio: ecco il lotto segnalato dal Ministero della salute. Richiamo per rischio fisico Occhio ai prodotti sugli scaffali. Il Ministero della Salute ha dato comunicazione del richiamo da parte dell’azienda Valdigrano di Flavio Pagani di un lotto di pasta di semola biologica Valbio per la possibile presenza di parassiti nel prodotto. La pasta interessata fa parte del lotto L171295089 è venduta in confezioni da 3 kg con scadenza minima al 14/03/2020 ed è prodotta da Valdigrano di Flavio Pagani Srl nello stabilimento di via Borsellino 35/37 25038 Rovato (BS). Nell’ottica d’informazione quotidiana ai consumatori in materia di allerte alimentari, lo “Sportello dei Diritti” nella persona del presidente Giovanni D'Agata, consiglia a chiunque sia in possesso di confezioni di pasta Valbio con il numero di lotto interessato dal richiamo precauzionale di non consumare il prodotto e di riportarlo presso il punto vendita d’acquisto. L'allerta è stata pubblicata sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza" del Ministero della salute.