domenica 30 giugno 2019

Un asteroide d'oro potrebbe portare nel caos l'economia globale

Un asteroide d'oro potrebbe portare nel caos l'economia globale. Psiche 16 è costituito da una quantità sufficiente di oro, platino, nickel e ferro che potrebbe causare il crollo dell'industria mineraria e dell'oro. Il valore complessivo di tutti i metalli preziosi è stato stimato in 700 quintilioni di dollari. La NASA ha in programma di mandare una sonda senza equipaggio in missione su Psyche a partire dal 2022 La NASA sta seguendo da vicino un asteroide che contiene a quanto pare abbastanza oro e platino da compromettere l'economia mondiale. Nel marzo del 1852 questo asteroide fu scoperto da un italiano e battezzato Psyche, in onore della sua passione per la mitologia greca. La NASA, da sempre, ha osservato questa roccia non tanto per il suo curioso nome, quanto per la sua composizione interna, la quale sembra composta di ferro, nickel e forse oro in grandi quantità. Questo asteroide, formatosi a seguito di una collisione tra due corpi celesti, ha una massa inferiore all'1% rispetto a quella lunare. Secondo il portale Oil Price, gli esperti hanno stimato il valore complessivo di tutti i metalli preziosi di 16 Psyche: 700 quintilioni di dollari, ovvero 700 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 $. Una cifra che lo rende un bottino più che interessante per l'industria spaziale. L'asteroide si trova tra le orbite di Marte e Giove ed è fatto di metallo solido. Secondo piani già annunciati, nel 2022 la NASA invierà una missione sull'asteroide "d'oro" della Fascia Principale, noto anche come 16 Psyche. Il volo verso la sua orbita durerà fino al 2026-2027, mentre la missione sull'astro durerà 20 mesi. I ricercatori intendono studiare le rocce dell'asteroide mediante attrezzature speciali: un tomografo ultra-spettrale, uno spettrometro a raggi gamma e neutroni e un magnetometro. Mentre la NASA interpreta la missione sull'asteroide con finalità puramente scientifiche, volendo analizzare la formazione del sistema solare, alcune aziende sono convinte che l'estrazione di risorse minerarie sugli asteroidi sia un business promettente. Gli esperti, infatti, ritengono che la trivellazione di asteroidi e la nuova corsa all'oro potrebbero portare al collasso dell'economia globale. Ogni anno arrivano sul mercato 141,75 tonnellate di oro, ma questi volumi sono irrisori in confronto a ciò che si può trovare nello spazio. Lo studio, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, durerà quasi un anno, in cui verrà fatta la mappatura della roccia e ne saranno analizzate le sue proprietà geofisiche.

Col caldo diventiamo più aggressivi, colpa di un ormone. Scienziati confermano

Col caldo diventiamo più aggressivi, colpa di un ormone. Scienziati confermano La canicola scalda gli animi rendendo le persone più scontrose e meno predisposte a parlare e lavorare. La scienza ha visto che il caldo influisce sul comportamento negativo derivato dalla disidratazione e dall’esaurimento causato proprio dal caldo eccessivo. Non stiamo parlando però solo di noi che, per colpa del caldo, rispondiamo male ai nostri amici o partner, ma come anche violenza e alti tassi di criminalità siano collegati proprio al caldo estivo. Lo conferma il dottor Hanns-Christian Gunga dell’Ospedale universitario della Charité di Berlino: «Aumenta il nostro potenziale di aggressività, e siamo più pronti alla violenza».Il motivo è da ricercare nella vasopressina, un ormone che ci garantisce la conservazione dei liquidi. «Se il nostro bilancio idrico cala, aumenta la produzione dell’ormone. Che porta anche a un aumento dell'aggressività. L’organismo attiva, per così dire, la modalità “sopravvivenza”». Che il caldo incida sull’aggressività delle persone è un dato di fatto. E lo stesso avviene sulle strade, come sostengono gli esperti: «Gli automobilisti rispettano meno la distanza di sicurezza o frenano più tardi». Si effettuano quindi manovre che in giornate più fresche si considererebbero rischiose. Anche la psiche è messa a dura prova dalla canicola. Queste temperature inaspettate di questi giorni stimolano stress e irritabilità, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, capaci di influenzare negativamente il sonno, l'appetito e la concentrazione. Questo va a influire sulle nostre prestazione quotidiane aumentando le probabilità di liti e discussioni, in particolare in ufficio e in mezzo al traffico.

Gillette richiama i rasoi a causa del rischio di ferite da lacerazione

Gillette richiama i rasoi a causa del rischio di ferite da lacerazione. In collaborazione volontaria con Gillette, la Commissione per la sicurezza dei prodotti dei consumatori degli Stati Uniti(CPSC) informa del richiamo volontario del rasoio usa e getta Venus Simply3. Gillette giovedì ha segnalato il ritiro volontario del suo rasoio usa e getta Venus Simply3 a causa di lacerazioni e rischi di lesioni. In totale, 87.000 pacchi di rasoi sono soggetti al richiamo. Gillette ha ricevuto la segnalazione di un consumatore americano che si è tagliato con i rasoi difettosi. .I rasoi, che sono rosa, viola e giallo, sono stati venduti in due tipi di pacchi: un set da 4 pezzi "Rasoio monouso Venus Simply3" e un pacchetto "Bonus Daisy 12 + 1 Venus Simply3".Questo richiamo riguarda i rasoi usa e getta Venus Simply3. Chiunque abbia acquistato i rasoi da febbraio a maggio è stato consigliato di smettere di usarli immediatamente e contattare l'azienda per un rimborso o una sostituzione. Non sono stati tuttavia segnalati incidenti con lesioni gravi. La società, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha dichiarato che un errore di fabbricazione ha causato il disallineamento delle lame dei rasoi usa e getta Venus Simply3, che "comportano un rischio maggiore di tagli durante il normale utilizzo", secondo l'allerta lanciata della Consumer Product Safety Commission statunitense."I consumatori dovrebbero smettere immediatamente di usare i rasoi di Venere3 richiamati e contattare Gillette per la sostituzione", ha dichiarato la società.

sabato 29 giugno 2019

Lo strano caso dei topi suicidi in Olanda

Lo strano caso dei topi suicidi in Olanda. A centinaia precipitano da un ponte a Hommerts per morire. Il 'suicido di massa' potrebbe essere correlato all'uso massiccio di fertilizzanti in agricoltura La scena è da film apocalittico: centinaia di topi che si suicidano precipitando da un ponte fino alla morte nella città di Hommerts. I biologi olandesi si stanno scervellando per cercare di capire le cause del "suicidio di massa" tra gli animali che sta inquietando i 659 abitanti di un piccolo villaggio olandese. La sensazione che sia accaduto qualcosa, perchè i topi solitamente sono furbi, molto cauti e non escono alla scoperto sotto le luci. Secondo gli esperti, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, una spiegazione potrebbe essere collegata all'uso massiccio di fertilizzanti in agricoltura che ha lasciato molti roditori senza un habitat vergine. Un biologo sospetta che stiano morendo perché la competizione per la sopravvivenza è così dura. Per il momento la causa del misterioso "suicidio di massa" dei roditori rimane irrisolta.

Danni da insidia. L’ente custode della strada deve risarcire le vittime dell’incidente causato da acqua e fango sulla strada

Danni da insidia. L’ente custode della strada deve risarcire le vittime dell’incidente causato da acqua e fango sulla strada. Il giudice deve valutare la domanda risarcitoria anche se non è stata esplicitamente proposta come “danno da cose in custodia” purché sia stata dedotta l’assenza di manutenzione della via Non può esimersi dal risarcimento, l’ente proprietario della strada a seguito dell’incidente stradale causato dalla cattiva manutenzione che ha permesso che acqua e fango invadessero la corsia di marcia. E ciò anche se la domanda originaria non è stata formulata con esplicito riferimento all’articolo 2051 del codice civile, ossia come richiesta per “danni da cose in custodia”, ma sono stati allegati fatti che si riferiscono sostanzialmente a quest’ipotesi di responsabilità. A stabilirlo, con una decisione che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, risulta essere rilevante perché riferibile ad una moltitudine di casi simili, la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 17434 pubblicata il 28 giugno scorso, ha accolto il ricorso di un uomo nella sua qualità di genitore esercente la potestà sui figli minori ed erede della propria moglie defunta a seguito di un grave sinistro accaduto in un paese dell’Abruzzo. La terza sezione civile, facendo proprie le conclusioni del procuratore generale, nell’accogliere il primo motivo di ricorso, e ritenendo l’errore della corte territoriale nel non aver valutato la corretta allegazione di fatti riferibili a responsabilità ai sensi del citato articolo 2051 cc, ha rilevato che «la mancata diligenza da parte dell'ente manutentore o chi per essa responsabilmente impegnato, comprese ditte terze appaltatrici di lavori di straordinaria manutenzione, per non aver provveduto, in considerazione delle precarie condizioni che caratterizzavano il sito di che si parla, ad apporre idonea segnaletica che preavvertisse della presenza di possibili insidie interessanti quel territorio, quali nella fattispecie riversamenti di terra e/o acqua sulla sede viaria» e «dalla documentazione in atti nessun riferimento viene citato circa l'esistenza di segnaletica di limitazioni di velocità e/o di quanto altro idoneo a preavvertire le precarie condizioni del fondo stradale interessato da cedimenti del piano viabile e da smottamento del terreno, questi ultimi interessanti la parte destra della strada in particolare all'altezza della confluenza sullo stesso lato, della strada comunale. La sentenza della Corte d’Appello è stata quindi cassata perché difforme rispetto al principio secondo cui «l'ente proprietario di una strada aperta al pubblico transito si presume responsabile, ai sensi dell'art. 2051 cod. civ., dei sinistri riconducibili alle situazioni di pericolo connesse in modo immanente alla struttura o alle pertinenze della strada stessa, indipendentemente dalla sua estensione, salvo che dia la prova che l’evento dannoso era imprevedibile e non tempestivamente evitabile o segnalabile».

venerdì 28 giugno 2019

Tumore al seno, un reggiseno è capace di diagnosticarlo

Tumore al seno, un reggiseno è capace di diagnosticarlo. Un consorzio franco-svizzero punta a sviluppare un esame preventivo più accessibile della mammografia. Nel 2018 il cancro al seno è stato il tumore più mortale per le donne Un reggiseno intelligente per rilevare il cancro al seno. È quanto punta a sviluppare un consorzio franco-svizzero, lanciatosi in una ricerca esplorativa per offrire un metodo diagnostico più facilmente accessibile della mammografia. Secondo i dati del sistema di sorveglianza Globocan, nel 2018 il cancro al seno è stata la forma di tumore più mortale per le donne nel mondo. L'anno scorso la malattia ha provocato circa 627'000 decessi, mentre sono stati diagnosticati un milione di nuovi casi. Il che corrisponde alla prima causa di morte femminile tra i 40 e i 50 anni. Tuttavia, se individuato in uno stato precoce, il tumore può essere debellato almeno nove volte su dieci. L'esame preventivo al seno più efficace e riconosciuto scientificamente, precisano i promotori del progetto, è la mammografia. Tuttavia, ha lo svantaggio di essere onerosa e non può essere utilizzata in massa in alcuni Paesi. Inoltre, si tratta di un test piuttosto fastidioso per chi lo subisce. Pertanto, sviluppare nuovi strumenti sulla base del progresso tecnologico è fondamentale. Il progetto SBra (bra significa reggiseno in inglese) a cui partecipano cinque partner, hanno comunicato oggi venerdì quest'ultimi, punta a realizzare un reggiseno dotato di sensori capaci di diagnosticare subito un tumore, in modo confortevole e senza rischi per la salute. Il dispositivo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è pensato soprattutto per le donne ad alto rischio e per quelle che, per vari motivi, non si sottopongono ai test.

Ciliegie fresche ai pesticidi, Bennet ritira dagli scaffali le confezioni da 500 gr a marchio "Sapori Di Verona". Problemi di natura chimica

Ciliegie fresche ai pesticidi, Bennet ritira dagli scaffali le confezioni da 500 gr a marchio "Sapori Di Verona". Problemi di natura chimica I supermercati Bennet hanno disposto il ritiro dagli scaffali di un lotto delle confezioni di ciliegie fresche per la presenza di principio attivo non autorizzato nel prodotto. L'azienda ha già affisso le locandine all’interno dei punti vendita per informare i clienti che dovessero già aver acquistato il prodotto interessato dal ritiro. Le confezioni interessate sono quelle che riguardano le confezione da 500 gr in vaschetta a marchio "Sapori Di Verona" delle ciliegie BURLAT di origine Italia. Il prodotto richiamato lotto 2810.2605.154 è prodotto e commercializzato dall'azienda BOLLA FERDINANDIO srl nello stabilimento di Verona, B.N.D.O.O. n° 0008528/VR. Secondo quanto si legge nel comunicato diffuso da Bennet, motivo del richiamo è: "PROBLEMA DI NATURA CHIMICA (PRESENZA PRINCIPIO ATTIVO NON AUTORIZZATO PER IL PRODOTTO). Il provvedimento, disposto è in via del tutto precauzionale. Nell’ottica d’informazione quotidiana ai consumatori in materia di allerte alimentari, lo “Sportello dei Diritti” nella persona del presidente Giovanni D'Agata, raccomanda ai clienti che hanno acquistato il prodotto sopra indicato, di restituirlo al banco accoglienza che procedera’ al rimborso.

Provata la buona fede della società contribuente: annullato avviso di accertamento di oltre 100.000 euro

Provata la buona fede della società contribuente: annullato avviso di accertamento di oltre 100.000 euro Con un’importante sentenza, n. 1161/19, pronunciata il 07/05/2019 e depositata il 27/06/2019, la CTP di Lecce – Sezione 1 (Presidente Cordella – Relatore De Lecce – Giudice Vigorita), in accoglimento delle tesi difensive dell’Avv. Maurizio Villani, ha accolto il ricorso proposto da una società avverso un avviso di accertamento con il quale l’Agenzia delle Entrate aveva proceduto al recupero dell’Iva, con contestuale irrogazione di sanzioni, per un importo complessivo di oltre 100.000 euro. A dare notizia del significativo precedente, lo “Sportello dei Diritti”, nella persona del presidente Giovanni D'Agata. In particolare, a seguito di un controllo effettuato dalla Direzione Centrale Accertamento – Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle Entrate nei confronti di un’altra società che veniva ritenuta un soggetto “missing trader” (ovvero soggetto fittizio creato ad hoc per realizzare scambi commerciali esclusivamente cartolari), alla società ricorrente, che aveva intrattenuto rapporti commerciali in qualità di cliente della suddetta società, venivano contestate l’utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti. Nell’impugnare l’avviso di accertamento la società, dopo aver sollevato anche una serie di eccezioni di diritto, nel merito contestava quanto accertato dall’Agenzia delle Entrate, in particolar modo in relazione alla presunta mancanza di buona fede da parte di essa società nonché in relazione alla presunta mancata adozione di misure idonee ad assicurarsi che l’operazione che stava per essere effettuata non la conducesse a partecipare ad un’evasione tributaria. Con il ricorso la società ha posto in evidenza di aver agito in buona fede e di essere stata del tutto ignara che l’altra società con la quale aveva intrattenuto rapporti commerciali fosse una società fittizia. Nello specifico, tale prova è stata fornita dalla contribuente in giudizio mediante non solo la dimostrazione degli avvenuti pagamenti delle forniture regolarmente contabilizzate a mezzo bonifici rimasti incontestati dall’Ufficio, ma altresì mediante la prova che la società “missing trader” era solo uno dei tanti fornitori da cui la società ricorrente si serviva per l’acquisto dei prodotti che ad essa servivano e che il prezzo di tali prodotti era pari o di poco inferiore o addirittura superiore ai prodotti acquistati da altri fornitori, con la conseguenza che in alcun modo la stessa poteva godere di un vero e proprio beneficio per aver effettuato acquisti ad un prezzo inferiore (o di molto inferiore) al prezzo di mercato.

Aflatossine nel mais per pop corn a marchio “Cerreto amanti del biologico”. Ministero Salute segnala richiamo per rischio chimico

Aflatossine nel mais per pop corn a marchio “Cerreto amanti del biologico”. Ministero Salute segnala richiamo per rischio chimico Dopo i test, arriva lo stop da parte del ministero della Salute che dispone il ritiro dal mercato del mais per pop corn a marchio “Cerreto amanti del biologico” a causa della possibile presenza di Aflatossine B1 e Aflatossine totali. Si tratta del mais venduto in confezioni da 500 gr prodotto dall’azienda CERRETTO srl nello stabilimento di Gattatico (RE) alla via G. Verdi n° 15. I lotti richiamati sono esclusivamente i numeri L 190B0115, L 19B0236, L 19B0322, L19B0426, L 19B0606, L 19B0812, L 19B 0885, L 19B1056 e L 19B1128, che corrispondono anche alla data di scadenza. L’avviso di richiamo del lotto di ricotte è stato pubblicato sul sito del nuovo portale dedicato alle allerta alimentari del Ministero della salute. Le aflatossine sono micotossine prodotte da due specie di Aspergillus, un fungo che si trova in particolare nelle aree caratterizzate da un clima caldo e umido. Poiché le aflatossine sono note per le loro proprietà genotossiche e cancerogene, l'esposizione attraverso gli alimenti deve essere il più possibile limitata. Le aflatossine possono essere presenti in prodotti alimentari, quali arachidi, frutta a guscio, granoturco, riso, fichi e altra frutta secca, spezie, oli vegetali grezzi e semi di cacao, a seguito di contaminazioni fungine avvenute prima e dopo la raccolta. Diversi tipi di aflatossine sono presenti in natura. L'aflatossina B1 è la più diffusa nei prodotti alimentari ed è una delle più potenti dal punto di vista genotossico e cancerogeno. È prodotta sia dall'Aspergillus flavus sia dall'Aspergillus parasiticus. Pertanto Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, per una tutela dei consumatori raccomanda di non consumare tale prodotto e a riportarlo nel punto vendita per la sostituzione o il rimborso.

giovedì 27 giugno 2019

Rischiare di morire avvelenati per un fiore: bimba pianta un fiore letale nell'orto della scuola elementare.

Rischiare di morire avvelenati per un fiore: bimba pianta un fiore letale nell'orto della scuola elementare. Era un aconito napello, bello ma velenosissimo, che cresceva tra timo e basilico. Fare una passeggiata in montagna, in questo inizio estate dalle splendide giornate nelle zone montagnose delle Alpi. Trovare bellissimi fiori, coglierli e pensare di poterli portare in casa o piantarli nei nostri giardini. Troppo speciale. Mortale, purtroppo, sì, come l'aconito napello con la sua caratteristica cascata di boccioli viola, una pianta erbacea della famiglia delle Ranunculaceae con la sommità del fiore somigliante vagamente ad un elmo antico. Peccato che si tratta di una delle piante più velenose della flora italiana diffusa nelle zone montagnose delle Alpi. Di certo non poteva saperlo la piccola giardiniera di terza elementare che l'aveva piantata nell'orticello didattico della scuola in Svizzera proprio di fianco alle erbe aromatiche, a timo e basilico. Chiunque, in qualsiasi momento, avrebbe potuto strapparla ed entrare in contatto con l'aconitina: tossina particolarmente potente in grado di causare l'arresto cardiaco già con pochi milligrammi. Ad accorgersi del pericolo la madre della scolara che ha subito avvisato chi di dovere. «La pinta è stata subito rimossa come hanno confermano le autorità. La speranza che ha Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che questa storia che poteva concludersi in tragedia sia resa nota il più possibile, così da aumentare l’allerta su questi temi, ed è per questo che ne parliamo. La prudenza nella scelta e nella raccolta di alcune categorie di prodotti spontanei come anche i fiori non è mai troppa. Godiamoci queste belle giornate di sole, ma prima di raccogliere qualcosa in giro, e soprattutto prima di mangiarlo, pensiamoci due volte.

Bahamas. Studentessa 21enne divorata viva da tre squali sotto gli occhi dei genitori mentre fa snorkeling con i suoi cinghialini.

Bahamas. Studentessa 21enne divorata viva da tre squali sotto gli occhi dei genitori mentre fa snorkeling con i suoi cinghialini. E' il primo incidente mortale nell'area degli ultimi dieci anni. Mangiata da tre squali tigre, i genitori in stato di shock. È morta così Jordan Lidsey, una turista americana 21enne dopo essere stata ferita da tre squali mentre si tuffava alle Bahamas. La giovane che si trovata in vacanza con i genitori, stava facendo snorkeling con i suoi cinghialini vicino a Rose Island quando è stata raggiunta da un gruppo di tre squali. Quando i genitori, che erano a terra, hanno visto gli animali avvicinarsi alla loro figlia hanno cominciato a urlare cercando di avvertirla, ma i loro sforzi non sono serviti ad evitare a Jordan la sua tragica fine. I medici che hanno visitato il corpo della giovane californiana, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, hanno constatato tracce di morsi alle gambe e ai glutei, mentre il braccio destro era stato strappato e quello sinistro morso violentemente. “Possiamo confermare che una cittadina degli Stati Uniti alle Bahamas è stata attaccata da almeno uno squalo il 26 giugno”, ha dichiarato un portavoce del Dipartimento di Stato alla ABC. E' il primo incidente mortale legato ad un attacco di squalo nell'area delle Bahamas negli ultimi dieci anni.

Trasporti, sciopero nazionale a luglio. La protesta è in programma per tre giorni a partire dal 24 luglio

Trasporti, sciopero nazionale a luglio. La protesta è in programma per tre giorni a partire dal 24 luglio. Lo Sportello dei Diritti informa i passeggeri sui possibili disagi. Si tratta di tutti i trasporti pubblici, tra cui anche le ferrovie e il trasporto aereo. Rischio caos trasporti dal 24 al 26 luglio. Lo annunciano oggi le principali sigle sindacali dei trasporti, ovvero Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasport in sostegno alle loro richieste rivolte al governo. A fine luglio, dunque, in Italia giorni di astensione dal lavoro che interesserebbe i trasporti pubblici compreso le ferrovie e il trasporto aereo. Lo stop è previsto per il periodo dal 24 al 26 luglio. Nello specifico, il 24 luglio scioperano tutti i settori ad eccezione degli aerei, mentre venerdì, il 26 luglio, anche esso si fermerà. "Per la prima volta nella storia più recente il Governo che si contraddistingue per l'assenza di risposte strategiche, non ha mai convocato le organizzazioni sindacali e lo ha fatto solo per sporadici incontri per la gestione delle singole crisi. A seguito di questo bisogno di scelte, chiede il dirigente nazionale della Filt Cgil, si deve aprire un confronto punto per punto su infrastrutture, politica dei trasporti e regole ed arrivare alla sottoscrizione di un Patto per i Trasporti che parta dall'aggiornamento del Piano Generale dei Trasporti e della Logistica e che tenga conto delle esigenze di mobilità di persone e merci", ha detto il segretario generale della Filt Cgil Stefano Malorgio. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, avvisa i passeggeri delle grandi difficoltà che l’eventuale astensione, se confermata, causerà al regolare funzionamento del servizio dei trasporti. Prima di mettersi in viaggio è, pertanto, consigliabile controllare lo stato del proprio mezzo di trasporto sul sito dell’azienda per restare indenni. Lo “Sportello dei Diritti” ricorda che, per esempio, il Regolamento CE n. 261/2004 all’art. 5, comma 3, pone una deroga al principio generale di responsabilità del vettore aereo stabilendo che “il vettore aereo operativo non è tenuto a pagare una compensazione pecuniaria a norma dell’art.7, se può dimostrare che la cancellazione del volo è dovuta a circostanze eccezionali che non si sarebbero comunque potute evitare anche se fossero state adottate tutte le misure del caso“ e che lo sciopero, in linea di principio, rappresenta una circostanza eccezionale. E’ tuttavia diritto del passeggero ottenere assistenza ed il rimborso del biglietto se non gli viene offerto un volo alternativo o se lo stesso diviene inutile rispetto al suo programma di viaggio iniziale.

Integratore anti-impotenza allerta del Ministero: non deve essere consumato.

Integratore anti-impotenza allerta del Ministero: non deve essere consumato. Contiene sostanze ad attività farmacologica non consentita Allerta del ministero della Salute per un integratore contro i problemi di erezione, il “Passion & Pleasure” che contiene un principio attivo copiato da quello del Viagra è prodotto in Cina ed è venduto on line. «Tramite il sistema d'allerta RASFF per alimenti e mangimi è stato segnalato il riscontro sul mercato nazionale di un integratore alimentare contenente sostanze ad attività farmacologica non contentite» si legge sul sito del ministero. «L'integratore denominato “Passion & Pleasure”, lotto 12/2018, con scadenza 06/2020 risulta prodotto in Cina dalla ditta Sichuan Wellong Pharmaceutical co. Ltd. Le analisi di laboratorio hanno rilevato la presenza di Sildenafil, Tadalafil, Vardenafil oltre a Thiosidenafil e Thiohomosilsildenafil /dimetilthiosisildenafil. Chiunque avesse acquistato il prodotto è invitato a non consumarlo e a consegnarlo al rivenditore o al servizio igiene degli alimenti e nutizione della Asl». Il prodotto risulta venduto anche on line. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, per una tutela dei consumatori raccomanda di non consumare tale prodotto.

Atterraggio di emergenza in Russia, morti due piloti.

Atterraggio di emergenza in Russia, morti due piloti. Nella Repubblica di Buriazia, Russia, un aereo di linea Antonov An-24 con a bordo 43 passeggeri ha effettuato un atterraggio di emergenza. Sono morti due piloti, 19 passeggeri sono stati ricoverati. Nell'aeroporto della città russa di Nizhneangarsk un aereo di linea An-24 con a bordo 43 passeggeri ha effettuato un atterraggio di emergenza. Subito dopo il velivolo ha preso fuoco. Tutti i passeggeri sono stati subito evacuati, mentre i due piloti non sono riusciti a salvarsi mentre 19 passeggeri sono stati ricoverati in ospedale. La tragedia è accaduta giovedì mattina, 27 giugno 2019. Il volo è partito da Nizhneangarsk diretto a Ulan-Ude, però pochi minuti dopo il decollo si è rotto uno dei motori. L'equipaggio ha preso la decisione di ritornare all'aeroporto di partenza. Una volta atterrato, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” l'aereo è andato fuori pista, scontrandosi contro un impianto di smaltimento e dopo si è incendiato.

mercoledì 26 giugno 2019

Gravi carenze igieniche e problemi di controllo della qualità,Ministero della Salute lancia allarme su integratori alimentari Konsar Future Nutrition Inc venduti anche on line. Seri rischi per la salute

Gravi carenze igieniche e problemi di controllo della qualità,Ministero della Salute lancia allarme su integratori alimentari Konsar Future Nutrition Inc venduti anche on line. Seri rischi per la salute Attraverso INFOSAN è stato segnalato dalle Autorità Canadesi che gli integratori alimentari prodotti dalla ditta Konsar Future Nutrition Inc possono presentare seri rischi per la salute. Le Autorità Canadesi hanno ispezionato il sito produttivo (situato a Dollard-des-Ormeaux, nel Quebec) riscontrando gravi carenze igieniche e problemi di controllo della qualità. Si riporta la lista, dichiarata essere non esaustiva, dei prodotti oggetto di segnalazione: Athltx Science Elle Factor Weight Management Future Nutrition Humabolic Science MVP Biotech MVP Laboratories MVP Lifestyle MVP Nutrition PHP Edge Xtreme Lifestyle Per una tutela dei consumatori, anche per eventuali acquisti online, Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando l'allerta del ministero della Salute raccomanda di non consumare i prodotti elencati nel comunicato pubblicato dalle Autorità Canadesi.

Uccello finito nel motore, aereo della compagnia aerea di bandiera israeliana El Al effettua atterraggio in emergenza all'aeroporto di Sofia

Uccello finito nel motore, aereo della compagnia aerea di bandiera israeliana El Al effettua atterraggio in emergenza all'aeroporto di Sofia L’aereo, un Boeing 737-804, era diretto dall'aeroporto bulgaro di Sofia a Tel Aviv. Dopo circa 40 minuti il Boeing ha invertito la rotta per tornare verso Sofia. Secondo le prime informazioni riportate da i media locali e non ancora confermate, la causa dell’incidente sarebbe un uccello finito nel motore. Nell'aereo si osservano emissioni di fumo. La torre di controllo ha concesso subito l'autorizzazione e in pochi minuti l'aereo è atterrato senza problemi nella piazzola di parcheggio e facendo scendere normalmente dalla scaletta tutti i passeggeri, ha riferito Hristo Hristov, capo dell'unità investigativa incidente aereo del ministero. C’è un pericolo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,di cui pochi sono al corrente, che ogni giorno causa disagi all’aviazione civile, anche con gravi conseguenze. Si tratta del “birdstrike”, la collisione tra uccelli e aeroplani in fase di decollo o di atterraggio.

Ritiro integratore Curcumina Piperina + AIF, Curcumina Plus 95% piperina Line@ e CRCMN-P HB

Ritiro integratore Curcumina Piperina + AIF, Curcumina Plus 95% piperina Line@ e CRCMN-P HB. Segnalati dal ministero della Salute altri tre richiami precauzionali anche in caso di vendita on-line Ancora richiami precauzionali di integratori a base di curcuma dopo la segnalazione di 21 casi di epatite colestatica acuta da parte dell’Istituto superiore di sanità. Il ministero della Salute ha diffuso oggi, il richiamo precauzionale di tre prodotti: Curcumina Piperina + a marchio AIF, in confezioni da 60 e 90 compresse (48 e 72 grammi) Curcumina Plus 95% piperina e vitamine B1, B2, B6 a marchio Line@, in confezioni da 60 e 30 compresse (48 e 24 grammi) CRCMN-P a marchio HB (Health & Beauty), in confezioni da 180 compresse (144 grammi). Gli integratori Curcumina Plus 95% piperina e Curcumina Piperina + hanno già subito altri richiami a scopo precauzionale nelle scorse settimane, sempre in associazione ai casi di epatite segnalati. In totale, sono stati ritirati 17 lotti di 14 diversi integratori a base di curcuma. Di seguito la lista degli altri prodotti richiamati dall’inizio delle segnalazioni: Curcuma, bromelina e boswellia Versalis, in confezioni da 14 bustine (47,6 grammi), con il numero di lotto l0187 e la data di scadenza 01/2022 (Geofarma) CartiJoint Forte a base di condroitin solfato, glucosammina cloridrato e Bio-Curcumin BCM-95, in confezioni da 20 compresse (28,30 grammi) con il numero di lotto 24/18 e la data di scadenza 31/10/2021 (Fidia Farmaceutici) Movart a base di curcuma fitosoma ed echinacea, in confezione da 30 compresse con il numero di lotti M70349 e la data di scadenza 08/2019 e M80315 e la data di scadenza 06/2020(Scharper Spa) Curcuma Max Naturetica, in confezione da 30 capsule (19,5 grammi) con il numero di lotto 181214 e la scadenza 12/2022 (Naturetica Bielli S.a.s.) Curcuma Max Naturetica, in confezione da 60 capsule (39 grammi) con il numero di lotto 181210 e la scadenza 12/2022 (Naturetica Bielli S.a.s.) ArtDol Naturetica, in confezione da 30 tavolette (32,85 grammi) con il numero di lotto 18N142 e la scadenza 12/2022 (Naturetica Bielli S.a.s.) Good Joint Benessere Pharma, in confezione da 120 compresse (96 grammi) con il numero di lotto 190503 e la scadenza 05/2023 (Benessere Pharma S.r.l.) Curcuma & Piperina a marchio Rubigen, prodotta da Natur-Farma Srl, lotto numero 250119 e lotto 210219 con data di scadenza 02/2022 Maximum Curcuma a marchio Naturando prodotta da Ekappa Laboratori, lotto numero 18L264 Curcumina Plus 95%, lotto 18L823 e scadenza 10/2021, di Ni.Va, prodotto da Frama Curcumina 95% (basso dosaggio), lotto 18M861 e scadenza 11/2021, di Ni-Va, prodotto da Frama Curcumina Plus 95% piperina a marchio Linea@, lotti 19B914 con scadenza 02/2022 e 18e590 con scadenza 03/2021, di Ni.Va prodotto da Frama Curcumina Piperina + a marchio AIF, lotto 19B914 e scadenza 28/07/2022, di Ni.Va e prodotto da Frama Il ministero della Salute e l’Istituto superiore di sanità, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, a oltre un mese dai primi casi di epatite stanno ancora indagando per capire quali siano le cause dei 21 casi di epatite segnalati.

Adozioni a single e coppie di fatto: la Cassazione dà l'ok.

Adozioni a single e coppie di fatto: la Cassazione dà l'ok. Non conta neanche la grande differenza di età con il minore o l’handicap fisico Single e coppie di fatto potranno adottare i bambini. E di più: potranno coronare il desiderio di veder crescere un "figlio" anche coloro che sono in età abbastanza avanzata e pure se il minore è affetto da un grave handicap. A sancire in maniera definitiva la possibilità per i non coniugati, ma anche per le coppie di fatto, di adottare, è la prima sezione civile della Suprema Corte con l’ordinanza n. 17100 pubblicata oggi 26 giugno 2019, che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, chiarisce del tutto le condizioni previste dalla legge e costituisce un precedente assai rilevante in materia. Con la decisione in questione, infatti, la Cassazione ha rigettato il ricorso dei genitori naturali di un bimbo di sette anni che avevano perso la responsabilità genitoriale in quanto lasciato in stato di obiettivo abbandono per il grave handicap fisico dal quale era affetto. Nella fattispecie, il minore affetto da tetraparesi spastica e che non aveva ancora dieci anni, era stato affidato a una donna di sessantadue anni. La signora single aveva instaurato un ottimo rapporto con il minore: tanto era bastato a far mantenere alla donna l’adozione. Ciò che ha inciso maggiormente nella scelta, così come accade in casi simili, è stato l’interesse preminente del bambino. In particolare, i giudici di legittimità ricordano che l'art. 44 della legge n. 184 del 1983, lett. d), integra una clausola di chiusura del sistema, intesa a consentire l'adozione tutte le volte in cui è necessario salvaguardare la continuità affettiva ed educativa della relazione tra adottante e adottando (e non certo tra quest'ultimo ed i genitori naturali), come elemento caratterizzante del concreto interesse del minore a vedere riconosciuti i legami sviluppatisi con altri soggetti che se ne prendono cura. Essa presuppone la constatata impossibilità di affidamento preadottivo, che deve essere intesa come impossibilità di diritto - come nel caso di mancato reperimento (o rifiuto) di aspiranti all'adozione legittimante e in quanto, a differenza dell'adozione piena, tale forma di adozione non presuppone necessariamente una situazione di abbandono dell'adottando e può essere disposta allorché si accerti, in concreto, l'interesse del minore al riconoscimento di una relazione affettiva già instaurata e consolidata con chi se ne prende stabilmente cura. Peraltro, la mancata specificazione di requisiti soggettivi di adottante ed adottando, come pure del limite massimo di differenza di età (prescrivendo la norma dell'art. 44, comma 4, esclusivamente che l'età dell'adottante deve superare di almeno diciotto anni quella dell'adottando) implica che l'accesso a tale forma di adozione non legittimante è consentito alle persone singole ed alle coppie di fatto, nei limiti di età suindicati e sempre che l'esame delle condizioni e dei requisiti imposti dalla legge, sia in astratto (l'impossibilità dell'affidamento preadottivo) che in concreto (l'indagine sull'interesse del minore), facciano ritenere sussistenti i presupposti per l’adozione speciale

Adozioni a single e coppie di fatto: la Cassazione dà l'ok. Non conta neanche la grande differenza di età con il minore o l’handicap fisico

Adozioni a single e coppie di fatto: la Cassazione dà l'ok. Non conta neanche la grande differenza di età con il minore o l’handicap fisico Single e coppie di fatto potranno adottare i bambini. E di più: potranno coronare il desiderio di veder crescere un "figlio" anche coloro che sono in età abbastanza avanzata e pure se il minore è affetto da un grave handicap. A sancire in maniera definitiva la possibilità per i non coniugati, ma anche per le coppie di fatto, di adottare, è la prima sezione civile della Suprema Corte con l’ordinanza n. 17100 pubblicata oggi 26 giugno 2019, che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, chiarisce del tutto le condizioni previste dalla legge e costituisce un precedente assai rilevante in materia. Con la decisione in questione, infatti, la Cassazione ha rigettato il ricorso dei genitori naturali di un bimbo di sette anni che avevano perso la responsabilità genitoriale in quanto lasciato in stato di obiettivo abbandono per il grave handicap fisico dal quale era affetto. Nella fattispecie, il minore affetto da tetraparesi spastica e che non aveva ancora dieci anni, era stato affidato a una donna di sessantadue anni. La signora single aveva instaurato un ottimo rapporto con il minore: tanto era bastato a far mantenere alla donna l’adozione. Ciò che ha inciso maggiormente nella scelta, così come accade in casi simili, è stato l’interesse preminente del bambino. In particolare, i giudici di legittimità ricordano che l'art. 44 della legge n. 184 del 1983, lett. d), integra una clausola di chiusura del sistema, intesa a consentire l'adozione tutte le volte in cui è necessario salvaguardare la continuità affettiva ed educativa della relazione tra adottante e adottando (e non certo tra quest'ultimo ed i genitori naturali), come elemento caratterizzante del concreto interesse del minore a vedere riconosciuti i legami sviluppatisi con altri soggetti che se ne prendono cura. Essa presuppone la constatata impossibilità di affidamento preadottivo, che deve essere intesa come impossibilità di diritto - come nel caso di mancato reperimento (o rifiuto) di aspiranti all'adozione legittimante e in quanto, a differenza dell'adozione piena, tale forma di adozione non presuppone necessariamente una situazione di abbandono dell'adottando e può essere disposta allorché si accerti, in concreto, l'interesse del minore al riconoscimento di una relazione affettiva già instaurata e consolidata con chi se ne prende stabilmente cura. Peraltro, la mancata specificazione di requisiti soggettivi di adottante ed adottando, come pure del limite massimo di differenza di età (prescrivendo la norma dell'art. 44, comma 4, esclusivamente che l'età dell'adottante deve superare di almeno diciotto anni quella dell'adottando) implica che l'accesso a tale forma di adozione non legittimante è consentito alle persone singole ed alle coppie di fatto, nei limiti di età suindicati e sempre che l'esame delle condizioni e dei requisiti imposti dalla legge, sia in astratto (l'impossibilità dell'affidamento preadottivo) che in concreto (l'indagine sull'interesse del minore), facciano ritenere sussistenti i presupposti per l’adozione speciale

Mega truffa telefonica: trasferisce 3,6 milioni a una falsa poliziotta.

Mega truffa telefonica: trasferisce 3,6 milioni a una falsa poliziotta. Vittima è una anziana donna che per mesi ha ricevuto almeno una telefonata al giorno da parte della sconosciuta che la invitava a mettere in salvo i suoi risparmi. Il fatto è accaduto in Svizzera. Una anziana donna del canton Zurigo è rimasta vittima di una truffa telefonica ed ha trasferito nel giro di cinque mesi 3,6 milioni di franchi sui conti di una falsa poliziotta e dei suoi complici. Tutto è iniziato lo scorso mese di novembre, quando la donna ha ricevuto la chiamata di una sconosciuta che sosteneva di essere una agente di polizia, scrivono oggi in una nota congiunta la polizia cantonale e il Ministero pubblico zurighesi. La falsa poliziotta le ha fatto credere che dei malintenzionati volevano impossessarsi dei suoi risparmi. Per mesi la vittima del raggiro ha ricevuto almeno una telefonata al giorno da parte della sconosciuta che la invitava a mettere in salvo i suoi averi, trasferendoli su altri conti, ma di non raccontare nulla a nessuno. Gli autori del raggiro - si legge nella nota - sono riusciti col tempo a costruire in modo subdolo un rapporto di empatia con la loro vittima e ad esercitare su di lei una pressione psicologica. Se non è un record, poco ci manca evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Questa storia ha riportano alla ribalta le truffe agli anziani via telefono che rappresentano il nuovo affare, redditizio, della criminalità comune. Nessuno può dirsi al sicuro da questo genere di truffe e non è sempre vero che le vittime siano solo ed esclusivamente persone anziane. Di solito però è proprio a loro che si rivolgono i truffatori. Sono più deboli e hanno l’entrata sicura di almeno una pensioncina, per quanto povera. Le telefonate arrivano sempre ai numeri fissi e quasi mai sui cellulari. Per non cadere nella trappola dei predoni della cornetta occorre ricordare ai propri parenti, specialmente ai più anziani, che nessuno ha l’obbligo di consegnare denaro a chiunque.

Genetic ritira volontariamente antipertensivo RABESAT: presenza di impurezza

Genetic ritira volontariamente antipertensivo RABESAT: presenza di impurezza L’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, ha disposto il ritiro dalle farmacie di un lotto dell’ipertensivo RABESAT della ditta Genetic. Questo farmaco è indicato negli adulti per il trattamento dell'ipertensione arteriosa essenziale. Nello specifico si tratta del lotto n. 1390218 con scadenza 01-2021 della specialità medicinale RABESAT 28CPR RIV 150MG – AIC 039734013. Il provvedimento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è reso necessario a seguito della comunicazione da parte della ditta concernente la presenza di impurezza derivante dal processo di produzione della materia prima. Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute Aifa è invitato a voler procedere con gli adempimenti necessari per la verifica del ritiro avviato dalla ditta.

AIFA segnala ritiro medicinale RATIPRED. Ecco lotto e info

AIFA segnala ritiro medicinale RATIPRED. Ecco lotto e info L’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, ha disposto il ritiro dalle farmacie di un lotto della specialità medicinale RATIPRED della ditta Genetic. Questo farmaco è indicato per il trattamento dell'ipertensione arteriosa essenziale. Nello specifico si tratta del lotto n. 1420218 con scadenza 06-2020 del farmaco RATIPRED*28CPR RIV 300+12,5MG – AIC 041517044. Il provvedimento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è reso necessario a seguito della comunicazione da parte della ditta concernente la presenza di impurezza derivante dal processo di produzione della materia prima. Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute Aifa è invitato a voler procedere con gli adempimenti necessari per la verifica del ritiro avviato dalla ditta.

Aifa ritira il medicinale MINIRIN/DDAVP per il trattamento del diabete. Ecco il lotto ed info.

Aifa ritira il medicinale MINIRIN/DDAVP per il trattamento del diabete. Ecco il lotto ed info. L’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, ha disposto il ritiro dalle farmacie delle compresse MINIRIN/DDAVP della ditta Ferring SpA. Nello specifico si tratta del lotto n. R11009A scad. 10-2022 della specialità medicinale MINIRIN/DDAVP*30CPR SUBL 60MCG – AIC 023892096. Il provvedimento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è reso necessario a seguito della comunicazione da parte della ditta concernente reclami relativi a sapore più salato del consueto delle suddette compresse. Minirin/DDAVP è indicato per il trattamento del diabete insipido centrale e per il trattamento dell'enuresi notturna primaria in pazienti (dai 5 anni di età) con normale capacità di concentrare le urine. Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute Aifa è invitato a voler procedere con gli adempimenti necessari per la verifica del ritiro avviato dalla ditta.

martedì 25 giugno 2019

Motociclista scomparso in Italia, trovato ricoverato in coma in un ospedale di Berna

Motociclista scomparso in Italia, trovato ricoverato in coma in un ospedale di Berna. Il centauro della Provincia di Asti, di cui non si avevano notizie da domenica, è rimasto coinvolto in un incidente in Svizzera Ritrovato il motociclista alessandrino scomparso domenica. L'altro ieri, come faceva spesso, ha salutato moglie e figlia per un giro su due ruote in solitaria programmato per l’intera giornata. Alle 11 l'uomo ha chiamato a casa, dicendo che era tutto a posto. Nel pomeriggio, la moglie ha provato nuovamente a contattarlo, ma il cellulare dell'uomo non risultava più raggiungibile. L’ultima cellula telefonica a "captarne" la presenza è stata quella di Cannobio, ma stando a ricerche effettuate dalla famiglia l'uomo avrebbe fatto benzina verso le 13.00 a Camorino, pagando con la carta di credito. Destinazione: lago Maggiore, poi Locarno. Le coincidenze sono apparse da subito troppe. L'Harley nera, il giorno e l'orario di un incidente verificatosi domenica, attorno alle 3.30, sul Passo della Novena, combaciavano alla perfezione con i dati forniti nell'identikit di Valter Ercole, l'italiano scomparso dalla Provincia di Asti. Il 50enne, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato coinvolto in un frontale tra due motociclette di cui ha riferito ieri la polizia vallesana in un comunicato stampa. Qui, appunto, è rimasto coinvolto in un terribile incidente con un centauro tedesco, in seguito al quale è stato elitrasportato d'urgenza all'Inselspital di Berna. L'uomo si trova in coma farmacologico e domani la moglie lo raggiungerà nella capitale.

Alcol al volante: basta un bicchiere per ritardare gli stimoli e le azioni volitive

Alcol al volante: basta un bicchiere per ritardare gli stimoli e le azioni volitive. Ricerca britannica sfata il mito dei limiti del bere: la dose di vino o birra che può avere effetti negativi è più bassa di quanto si creda Uno studio della University of Sussex in Gran Bretagna, i cui risultati sono stati pubblicati su MedicalXpress, ha dimostrato che bere anche solo 0.5 litri di birra o un grosso calice di vino incide negativamente sulle persone sane portando a malfunzionamenti del senso di azione. I neurobiologi inglesi, nel corso della ricerca, hanno esaminato l’influenza sulle persone di piccole dosi di alcol che non provocano visibili variazioni del comportamento. L’equipe ha osservato che le persone che hanno bevuto alcol in quantità minime hanno la tendenza ad “avvicinare” nel tempo l’azione volitiva e il conseguente stimolo fisico. Per semplificare: se una persona muove la mano e poi vede un bagliore luminoso, la sua azione viene percepita dal cervello come se fosse stata compiuta un po’ più tardi che in realtà, mentre lo stimolo gli sembra accaduto un po’ prima. Questo fenomeno sarebbe strettamente legato al senso di azione. Gli esperimenti prevedevano che i soggetti bevessero alcol in quantità inferiore al limite stabilito per guidare in Inghilterra e in Galles. È risultato che dopo aver bevuto, i volontari collegavano più del solito le azioni volitive e gli stimoli. Secondo i ricercatori questo significa che il consumo di piccole quantità di bevande alcoliche fa credere alla persona di controllare la situazione, mentre in realtà non è così. È le conseguenze peggiori si possono avere proprio alla guida: un’eccessiva sicurezza di sé può portare il conducente ad avere un comportamento potenzialmente pericoloso. Tuttavia, è da rilevare che altri studi hanno evidenziato che una dose moderata di vino ha un'influenza positiva sulle capacità cognitive negli anziani. Vi è da dire, però, che il consumo di alcol anche a un livello basso può avere un effetto negativo, sia sul loro metabolismo che sul loro volume di materia grigia. In definitiva, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i risultati della ricerca in questione confermano che è sempre bene evitare di bere qualsiasi tipo di alcolico anche in minima quantità, quando ci si mette alla guida.

Lidl richiama gelatino alla stracciatella di nocciole Italiamo: FRUTTA A GUSCIO (allergene) non dichiarata in etichetta. Rischio per Allergici!

Lidl richiama gelatino alla stracciatella di nocciole Italiamo: FRUTTA A GUSCIO (allergene) non dichiarata in etichetta. Rischio per Allergici! Attraverso un avviso pubblicato sul suo sito web, Lidl ha comunicato di aver ritirato dalla vendita un lotto di gelatino alla stracciatella di nocciole a marchio Italiamo per la presenza di tracce di mandorle non segnalate in etichetta. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 80 grammi con la data di scadenza 16/05/2021. Il gelato richiamato è stato prodotto per Lidl nello stabilimento dell’azienda Tonitto 1939 SpA in via Nostra Signora di Lourdes 5, a Genova. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda ai consumatori allergici alle mandorle o ad altra frutta a guscio che avessero acquistato il gelato con il numero di lotto segnalato a non consumarlo e riportarlo al punto vendita per il rimborso, anche senza lo scontrino. Per chi non è allergico alla frutta a guscio il prodotto è considerato sicuro.

Bolle di sapone killer, Ministero Salute lancia l’allarme per rischio microbiologico.

Bolle di sapone killer, Ministero Salute lancia l’allarme per rischio microbiologico. Prodotti a rischio per la salute. Come i giochi non a norma che sono rischiosi per i bambini, tra i quali spiccano le bolle di sapone provenienti dalla Cina, nel cui liquido saponato è stato trovato di tutto: batteri fecali più concentrati che in un water, microrganismi normalmente presenti in animali selvatici e molto altro. E' il 'bazar' dei prodotti di libero consumo bloccati dal ministero della Salute, grazie all’azione congiunta della Dogana di Pioltello. Il dicastero, ha pubblicato oggi sul proprio sito il blocco alla frontiera di un fluido di ricarica per bolle di sapone, che può creare rischi sanitari. Nello specifico si tratta delle confezioni Marca Planeta Junior & Kotoc prodotte in Cina Codice a barre 8002752061188 Peso netto 4.096 kg pari a 276 colli, contenente 59616 flaconcini con etichettatura in lingua italiana. I flaconcini sono esportati in Italia e in Europa da WINTIDE BRAND LIMITED CINA , 14 science Museum Road Tsimhatsur easy, Hong Kong e importate in Italia da VILLA GIOCATTOLI sede legale in Sovico (MB) via del Greppi 59. In etichetta riportati il codice a barre, il riferimento dell’importatore, il marchio CE. Nei giocattoli mancava l’analisi microbiologica, richiesta obbligatoriamente dalla Direzione della Prevenzione del Ministero della salute. Le analisi eseguite presso l’Istituto Superiore di Sanità hanno riscontrato concentrazione elevata di batteri della conta microbica totale aerobia, superiore di rispetto ai limiti raccomandati dalle linee guida europee (Microbiological safety of toys containing aqueous media). Sono state evidenziate differenti morfologie di colonie, identificate come Enterobacter gergoviae, Staphylococcus warnerii, Klebsiella oxytoca e Candida Lusitaniae. Le specie rilevate sono rappresentate dal microrganismi patogeni (Candida Liusitaniae) e opportunisti patogeni ( Enterobacter gergoviae, Staphylococcus warnerii, Klebsiella oxytoca) isolabili dall’ambiente e da campioni clinici. Rischio grave in considerazione del fatto che i bambini sono soliti portare alla bocca e inalare il liquido delle bolle. In considerazione dell’esito di tale analisi, i flaconcini sono stati posti sotto sequestro penale dalla Procura della Repubblica di Milano (articoli non ammessi in Italia dalla Agenzia delle Dogane, Ufficio di Pioltello, assoggettati a sequestro penale ex art 321 c.p.p., comunicazione alla Procura di Milano, nota dogane Pioltello prot 40358 del 18/06/2019). L’avviso di ritiro, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato pubblicato dal dicastero sul nuovo portale dedicato agli allarmi consumatori e reazioni a notifiche di prodotti non alimentari pericolosi nella sezione "Avvisi di sicurezza".

Australia, clamoroso caso di malasanità: malato di cancro operato all’intestino ma asportano organo sano

Australia, clamoroso caso di malasanità: malato di cancro operato all’intestino ma asportano organo sano A un malato di cancro, durante un’operazione per un tumore all’intestino, è stato asportato l’organo sbagliato. Il caso di malasanità si è verificato in Australia dove i chirurghi del Northern Beaches Hospital di Sydney hanno erroneamente rimosso la parte sana dell'intestino di un paziente con il cancro. L'operazione è avvenuta nel nuovo ospedale di Sydney lo scorso 21 giugno. Un paziente il cui nome non è divulgato per motivi di privacy soffre di cancro. L’errore sarebbe presumibilmente legato ai dati errati forniti da un laboratorio privato. Sul caso è stata aperta un’indagine. Lo riporta il Sydney Morning Herald. Il ministro della salute del Nuovo Galles del Sud, Brad Hazzard, ha esortato lo staff dell'ospedale a fornire al paziente e alla sua famiglia tutto il supporto possibile. Ha rifiutato qualsiasi commento e ha chiesto il rispetto della privacy del paziente. Non è ancora noto, come l'errore dei medici possa influire sulla sua salute. Il North Beaches Hospital è stato inaugurato nell'ottobre 2018. È finanziato sia dallo stato che da privati. Dalla sua apertura, ha cambiato cinque volte direttore generale. Le cronache e non solo, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,, associazione che da voce ed assistenza alle vittime della malasanità, spesso ricercando le verità, da tempo riporta casi; ma cosa sta succedendo negli ospedali, dove il meccanismo si è inceppato facendoci ripiombare nel medioevo sanitario? Se in merito a protocolli standardizzati e misure di prevenzione abbiamo fatto passi da gigante, qualcosa nella catena non funziona.

Ministero della Salute segnala richiamo salame mignon e salametto classico del Salumificio Aliprandi per presenza di Listeria.

Ministero della Salute segnala richiamo salame mignon e salametto classico del Salumificio Aliprandi per presenza di Listeria. Un nuovo avviso di richiamo di prodotti alimentari a causa di un possibile rischio microbiologico è stato diffuso oggi dal ministero della Salute sul proprio sito, nella pagina dedicata ai ritiri di prodotti alimentari da parte degli stessi operatori. Oggetto del richiamano questa volta è un lotto di salametto classico e salame mignon del Salumificio Aliprandi per la presenza di Listeria monocytogenes (quantificato in <10 ufc/g). Entrambi i prodotti coinvolti sono venduti sfusi o in confezioni microforate da 220 grammi circa, con il numero di lotto L190007741. I salami richiamati sono stati prodotti dal Salumificio Aliprandi Spa, nello stabilimento di via Madolossa 25, a Gussago, in provincia di Brescia. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare il lotto di salametto classico e il salame mignon segnalato e di restituirlo al punto vendita d’acquisto. Dal Ministero della Salute fanno sapere che del richiamo sono state avvisate le Asl di competenza, le Regioni in cui è stato venduto il lotto di salame.

lunedì 24 giugno 2019

Porsche richiama 100.000 auto negli Stati Uniti.

Porsche richiama 100.000 auto negli Stati Uniti. Colpiti diversi modelli di Cayenne e Panamera prodotti tra il 2003 e il 2016 La casa automobilistica sportiva Porsche ha ordinato negli Stati Uniti il richiamo di numerose auto nelle officine. Secondo le autorità di regolamentazione del traffico NHTSA degli Stati Uniti ad essere interessate dal richiamo un totale di circa 100.000 Cayenne e Panamera. Il motivo? A causa di un problema alla trasmissione, potrebbe accadere che i conducenti suppongano erroneamente di essere passati alla "posizione di parcheggio" e di rimuovere la chiave di accensione. Di conseguenza, c'è il rischio che le auto, se il freno a mano non è serrato, possono muoversi senza sorveglianza e senza preavviso fino all'esaurimento dell'abbrivio. La filiale Volkswagen vuole risolvere il problema sostituendo una presa del cavo del cambio. La corrispondente campagna di richiamo inizierà l'11 agosto. Interessati sono diverse lotti di modelli della Porsche Panamera prodotti tra il 2010 e il 2016 e e della Porsche Cayenne 2003-2010. Il problema deriva da una boccola che collega la leva del cambio al componente meccanico che potrebbe deteriorarsi nel tempo, causandone il distacco. Ciò potrebbe causare un guasto, con l'effetto peggiore che il cambio è in realtà in una marcia diversa rispetto alla posizione della leva, aumentando il rischio di incidenti. Non si possono escludere condizioni di guida non sicure. Pur non essendoci stati incidenti con esito fatale, segnala Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è consigliabile che i proprietari di questa auto prestino la massima attenzione e che si rivolgano subito alle autofficine autorizzate o ai Concessionari Porsche Italia nel caso in cui la propria autovettura corrisponda ai lotti in questione.

Drammi estivi: bimbo di 4 anni chiuso in auto a 40 gradi, denunciati i genitori

Drammi estivi: bimbo di 4 anni chiuso in auto a 40 gradi, denunciati i genitori. Il piccolo che chiedeva aiuto è stato liberato da un poliziotto che ha rotto il finestrino del veicolo Sabato all'aeroporto di Catania, un poliziotto ha rotto il finestrino di un veicolo per liberare un bimbo di 4 anni che era stato lasciato chiuso in auto dai genitori, due svizzeri. Il piccolo era chiuso nell'auto, un'Audi A6 con targa estera, sotto il sole cocente con temperature che sfioravano i 40 gradi. Con il calcio della pistola, l'agente ha mandato in frantumi il vetro, mentre il bambino chiedeva aiuto dimenandosi per il caldo e cercando disperatamente di aprire le portiere. Il piccolo, accompagnato nel presidio sanitario dell'aerostazione, dopo le prime cure si è ripreso ed è in salute. L'intervento è stato compiuto davanti a diverse persone, che hanno applaudito il salvataggio. I genitori, due svizzeri di 28 anni lei e di 32 lui, sono stati denunciati per abbandono di minore. Lasciare una bambino chiuso in auto con queste temperature, anche per pochi minuti può essere fatale. Le statistiche sono spaventose: negli ultimi 10 anni sono 700 i bambini morti per ipertermia. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, evidenzia che dalla sua esperienza è un avvenimento che veramente può capitare a chiunque e spesso succede a genitori che non potrebbero mai far del male in nessun modo al proprio figlio.

Air Canada, donna si risveglia in un aereo parcheggiato.

Air Canada, donna si risveglia in un aereo parcheggiato. L'avevano dimenticata dopo l'atterraggio. La compagnia aerea di bandiera del Canada apre un'indagine interna per capire come sia potuto succedere Una passeggera di un volo Air Canada diretto a Toronto ha raccontato di essersi ritrovata alcune ore dopo l’atterraggio del suo volo, dopo essersi svegliata da sola, all'interno dell'aereo e di essersi spaventata moltissimo. La donna, Tiffani Adams, ha raccontato su Facebook che il personale di volo si era dimenticato di lei dopo l'atterraggio. L'aereo era senza corrente, completamente al buio. La passeggera a quel punto è riuscita a chiamare una sua amica con il cellulare, che però si è scaricato dopo neanche un minuto. E dato che non c'era elettricità, non ha nemmeno potuto ricaricarlo. In questa difficile situazione ha infine deciso di dirigersi nella cabina di pilotaggio e, con l'aiuto di una torcia, ha cercato di segnalare la propria presenza all'esterno. Nessuno ha visto i segnali di Sos che ha fatto con una torcia dal finestrino, quindi ha provato a scendere dall'aereo. A quel punto la donna è stata presa dal panico ed è corsa nella cabina di pilotaggio, dove ha trovato dei walkie talkie che però si sono rivelati inutilizzabili. Nel frattempo l'amica aveva allertato il Toronto Pearson Airport per dare l'allarme. In un post su Facebook condiviso sulla pagina di Air Canada da un'amica della Adams, Tiffani ha definito la sua esperienza "terrificante", tanto che da allora avrebbe avuto "incubi ricorrenti" sulla sua disavventura. La protagonista della disavventura, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è riuscita ad aprire il portellone e ha attirato l'attenzione del personale di terra dell'aeroporto, il cui intervento è stato risolutivo. A ritrovare la donna in stato di shock è stato un addetto ai bagagli. Adams ha raccontato di soffrire anche di disturbi legati all'ansia. Air Canada si è messa in contatto con lei, chiamandola due volte nell'ambito dell'indagine sull'accaduto e porgendole le sue scuse ufficiali.

Roma, sciopero trasporti 25 giugno. Disagi per chi si muove in autobus, tram e metropolitana.

Roma, sciopero trasporti 25 giugno. Disagi per chi si muove in autobus, tram e metropolitana. L'agitazione di 24 ore è stata indetta dai sindacati da Usb e Orsa. Fascia di garanzia tra le 17 e le 20 Nuovo sciopero dei mezzi pubblici a Roma. Domani, 25 giugno, sono previsti disagi per chi si muove in autobus, tram e metropolitana. L’agitazione di 24 ore è stata indetta dai sindacati Usb e Orsa. I lavoratori si fermeranno dalle ore 8.30 alle ore 17 e dalle 20 a fine servizio. Interessati dall'agitazione i bus di superficie, tram, metro A, B e C e ferrovie concesse, ovvero Termini-Centocelle, Roma-Civitacastellana-Viterbo e Roma-Lido.Previste le fasce di garanzie dalle 5.30 alle 8.30 E dalle 17 alle 20. L'agitazione non coinvolgerà le linee di Roma Tpl. Servizio abituale, dunque, sui collegamenti bus 08, 011, 013, 013D, 017, 018, 022, 023, 024, 025, 027, 028, 030, 031, 032, 033, 035, 036, 037, 039, 040, 041, 042, 044, 048, 049, 051, 053, 054, 055, 056, 057, 059, 066, 078, 081, 086, 088, 135, 146, 213, 218, 226, 235, 314, 339, 340, 343, 344, 349, 404, 437, 441, 444, 445, 447, 502, 503, 505, 543, 546, 548, 552, 555, 557, 657, 660, 663, 665, 701, 702, 703L, 710, 711, 721, 763, 764, 767, 771, 775, 777, 778, 787, 789, 808, 889, 892, 907, 908, 912, 982, 985, 992, 993, 998 e 999, C1 e C19.“ L'unione sindacale di base denuncia "mancata sicurezza sul posto di lavoro; mancata depolverizzazione delle gallerie metropolitane; mancata prevenzione della salute e sicurezza per gli operatori di esercizio come da accordo del 27.11.2018; approfondimento dell'applicazione del ccnl articolo 34 lettera B della partecipazione e concorso dell'azienda ad eventuali ricorsi civili e penali.“ Si tratta della protesta, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che era in programma giovedì 20 giugno e che era stata rinviata dopo una riunione tra i sindacati e la prefettura, perchè coincideva con il concorsone dei 'navigator'.

domenica 23 giugno 2019

In Slovenia orso attacca e ferisce 80enne

In Slovenia orso attacca e ferisce 80enne. L'aggredita non è in gravi condizioni ma il caso riaccende il dibattito sulla pericolosità di questi animali. Giovedì il parlamento di Lubiana ha votato l’uccisione di 200 orsi e 11 lupi. Lo Sportello dei Diritti propone, anziche' l'abbattimento, il ricollocamento in natura in altri paesi, anche all'estero, dove si assiste ad una rivalutazione degli animali selvaggi. In Slovenia, un orso ha attaccato e ferito una donna di 80 anni. Secondo le autorità, l'animale ha aggredito l'anziana donna sabato mattina ai margini del villaggio di Vrh, che si trova a circa 20 chilometri a sud della capitale Lubiana. La donna è stata portata in ospedale poichè nell'attacco ha riportato ferite alla testa e alle gambe ma non è in pericolo di vita. Circa mille orsi vivono nelle grandi foreste della Slovenia e negli ultimi dieci anni la popolazione è quasi raddoppiata. Gli attacchi agli umani sono rari. Per più di dieci anni, non c'è stata un solo attacco con esito mortale. Lo scorso anno alcuni animalisti avevano segnalato il passaggio di un orso bruno nei boschi di Trieste dalla vicina Slovenia. La località ’è stata volutamente tenuta anonima per non allarmare le persone e per tutelare l'animale. Solo giovedì il parlamento sloveno aveva approvato una legge che prevede l'abbattimento di 20 orsi e 11 lupi per ristabilire l'equilibrio nel rapporto con l'uomo. Tempi durissimi per gli orsi sloveni e i loro colleghi lupi, a seguito di un contesto in cui sono state sempre più numerose le segnalazioni di presenze di orsi nei pressi di città o villaggi. Secondo Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, una soluzione sarebbe ricollocarli in altri paesi dell'Europa occidentale dove si assiste ad una rivalutazione degli animali selvaggi in natura. Si inizia a proteggere i lupi e gli orsi e in questi paesi si desiderano esemplari più vigorosi, come quelli che si trovano in Slovenia, per migliorare il fondo genetico locale. In particolare, per quanto riguarda gli orsi si tratta di una specie scomparsa in Europa occidentale da anni. Occorre trovare soluzioni alternative all'abbattimento.

Guardia medica a Lecce: la denuncia dello “Sportello dei Diritti”. Lavori in corso e blatte mentre l’utenza è in attesa

Guardia medica a Lecce: la denuncia dello “Sportello dei Diritti”. Lavori in corso e blatte mentre l’utenza è in attesa Uno spettacolo che è indecoroso è dir poco. Le fotografie che documentano la gravissima situazione in cui si presentava stamattina la sede della Guardia Medica di Lecce in piazza Bottazzi, infatti, la dicono tutta più di ogni parola: lavori in corso, polvere e scarafaggi morti mentre la gente è in attesa. Questi i fatti nudi e crudi che cozzano con la gentilezza e cortesia del personale sanitario costretto a convivere assieme ai tanti pazienti in coda, in questa afosa domenica d’inizio estate, con un ambiente aperto al pubblico che per sua natura dovrebbe essere la quintaessenza dell’igiene perché luogo della salute. Ed invece, l’assurdo di una sottospecie di sala d’attesa sporca, sciatta e con la spiacevole presenza di una blatta morta ed in bellavista. Ma anche il pavimento dell’ambulatorio non appare molto più pulito. A questo punto, Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, si chiede se non ci fosse un altro luogo all’interno dell’ex “Fazzi” adatto a svolgere la funzione di guardia medica anche provvisoriamente ed in attesa del completamento dei lavori e se sia questa la sanità che meritano i cittadini salentini e i tanti turisti che hanno necessità di questo prezioso ed indispensabile servizio di assistenza di prossimità.

Lancia Ypsilon richiamate: problemi di sicurezza per alcune auto prodotte il 24 febbraio 2018

Lancia Ypsilon richiamate: problemi di sicurezza per alcune auto prodotte il 24 febbraio 2018. Richiamati alcuni modelli di Lancia Ypsilon per un difetto alla scatola dello sterzo e per 'condizioni di guida non sicure': lo sostiene il bollettino Rapex. Rapex, il Rapid Alert System for non-food dangerous products dell’Unione Europea, ha rilasciato un bollettino in cui si comunica che alcuni lotti di LANCIA YPSILON sono stati ritirati dal mercato per un problema di sicurezza. La casa produttrice ha dovuto così provvedere al richiamo comunicato attraverso l'ultimo bollettino A12 / 0923/19 emanato dal Ministero in data 21 giugno e FIAT pare aver confermato l'esistenza del 'pericolo di guida non sicura' per alcuni veicoli, ma non si hanno ancora notizie sulla quantità di quest'ultime. A lanciare la segnalazione è stato Rapex, il sistema che in maniera tempestiva avvisa circa l'esistenza di prodotti con problemi di conformità. Tramite Rapex, le autorità nazionali degli Stati membri comunicano alla Commissione europea l'esistenza di merce che può risultare pericolosa per la salute di ogni essere umano. Detto ciò, FIAT ha comunque dovuto provvedere al ritiro di alcuni veicoli in modo tale da effettuare i dovuti controlli e verificare realmente l'esistenza del problema. Soffermandosi maggiormente sul problema riscontrato, sulla famosa LANCIA YPSILON sono stati evidenziati difetti riguardanti "L'asta dello sterzo può sganciarsi dalla scatola dello sterzo a causa di un errore nel processo di produzione. Ciò può portare a una perdita della funzione di guida, aumentando il rischio di incidenti". Il difetto in questione pare sia molto serio, tanto da portare FIAT ad effettuare tempestivamente il richiamo dei veicoli interessati. Come specificato sopra, non tutte le LANCIA YPSILON hanno questo problema, ma solo alcune. Precisamente, le autovetture interessate sarebbero quelle prodotte il 24 febbraio 2018 e che riportano il marchio di omologazione e3 * 2007/46 * 0064 * 36; tipo: 312. Nessun incidente legato a questa problema della LANCIA YPSILON si è ancora verificato, ma è comunque importante assicurarsi che il proprio veicolo sia apposto. Per questo, Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, pur non essendosi registrati incidenti, seri motivi precauzionali impongono il richiamo dei modelli a rischio presso le officine autorizzate che provvederanno agli interventi necessari per ripristinare adeguati standard di sicurezza. L'avviso è stato presentato da lla Germania.

venerdì 21 giugno 2019

Bentley: richiamo per un problema software

Bentley: richiamo per un problema software Bentley sta operando un richiamo riguardante Continental GT, prodotta tra il 22 gennaio 2018 e il 6 marzo 2019. Il problema? A causa di un errore del software, lo switch pack della console centrale potrebbe subire la perdita di specifiche funzioni CAN (Controller Area Network) e LIN (Local Interconnected Network). Ciò potrebbe comportare la perdita di illuminazione e la perdita di funzionamento di alcune funzioni della console centrale. Se le funzioni falliscono, le luci di emergenza e la funzionalità di disappannamento dello sbrinamento del veicolo non saranno operative, aumentando il rischio di incidenti. A segnalarlo è il Rapex, il sistema di allerta europeo, che individua il motivo del richiamo in un problema tecnico in grado di creare potenzialmente una situazione di guida non sicura. In particolare, specifica il testo del bollettino Rapex (A12 / 0912/19 del 21 giugno 2019). Nello specifico si tratta dei modelli numeri di omologazione: e13 * 2007/46 * 0634 * 01, e13 * 2007/46 * 0634 * 02, e13 * 2007/46 * 0634 * 03. Insomma, in queste condizioni non si può essere certi di guidare in sicurezza. Per questo, Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, pur non essendosi registrati incidenti, seri motivi precauzionali impongono il richiamo dei modelli a rischio presso le officine autorizzate che provvederanno agli interventi necessari per ripristinare adeguati standard di sicurezza. L'avviso è stato presentato da Regno Unito.

Ricompare Migaloo, la balena bianca che ha fatto impazzire la rete. La megattera albina è tornata anche quest'anno

Ricompare Migaloo, la balena bianca che ha fatto impazzire la rete. La megattera albina è tornata anche quest'anno La rarissima megattera albina Migaloo, è stata avvistata anche quest'anno dopo avere compiuto un viaggio di oltre 12 mila chilometri, dall’Antartide alle più tiepide acque e tropicali della Grande Barriera Corallina del Queensland, nell’Australia nord-orientale. La megattera albina di 15 tonnellate, che si ritiene sia nata nel 1989, si presenta puntualmente in Nuova Zelanda alla fine di giugno, prima di risalire lungo Cape Byron o la Gold Coast a fine luglio. Questo gigante canuto di 14 metri è stato per la prima volta avvistato nel 1991, conquistando turisti e marinai, tanto da aver generato un vero e proprio seguito sui social network. I primi avvistamenti di Migaloo quest'anno sono iniziati all'inizio di maggio, quando la grande balena bianca ha fatto la sua comparsa al largo della costa di Sydney (secondo i tweet del 9 maggio). # Avvistamento Megaloo ! Così bello guardarlo viaggiare oltre la costa di Sydney! #Saveouroceans https: /t.co/bkjcQmiwQM pic.twitter.com/IS2TWDLhSB - Animal Rights (@ AnimalDelta777) 9 maggio 2019. Per tracciare i viaggi annuali di Migaloo, il White Whale Research Center ha istituito un sistema online che consente agli scienziati e agli osservatori di balene di registrare i loro avvistamenti di Migaloo. Questo database, insieme ai censimenti annuali delle balene, ha aiutato gli scienziati a tenere schede aggiornate sulla balena rara. Da quando è iniziata la registrazione, Migaloo è stata avvistata più di 50 volte e gli osservatori di balene da tutto il mondo anticipano con ansia il suo arrivo anno dopo anno. Si ritiene inoltre che Migaloo abbia generato almeno due figli, ma per confermarlo è necessario un campione genetico. Migaloo in lingua aborigena australiana significa uomo bianco. Un evento ambientalistico molto significativo, dunque, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che evidenzia come sia sempre più necessaria una politica globale di salvaguardia degli oceani e dei nostri mari per il prezioso e inestimabile patrimonio di vita che ancora si può scoprire. Per gli aggiornamenti sulla sua migrazione, segui Migaloo su Twitter (https://twitter.com/Migaloo1/media) e Facebook (https://www.facebook.com/MigalooWhiteFella) .

Listeria nel salame mignon e salametto classico del Salumificio Aliprandi: Auchan e Simply segnalano il richiamo

Listeria nel salame mignon e salametto classico del Salumificio Aliprandi: Auchan e Simply segnalano il richiamo Auchan e Simply hanno diffuso sui loro siti internet il richiamo di un lotto di di salametto classico e salame mignon del Salumificio Aliprandi per la presenza di Listeria monocytogenes. I prodotti oggetto di richiamo con il numero di lotto L190007741, sono venduti sfusi o in confezioni da 220 grammi circa. I salami richiamati sono stati prodotti dal Salumificio Aliprandi Spa, nello stabilimento di via Madolossa 25, a Gussago, in provincia di Brescia. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, a scopo precauzionale raccomanda di non consumare il lotto di salametto classico e il salame mignon segnalato e di restituirlo al punto vendita d’acquisto.

Trasporto pazienti ASL Lecce. Numerose segnalazioni allo “Sportello dei Diritti”: anziani e ammalati trasferiti a bordo di furgoni chiusi e non di autoambulanze

Trasporto pazienti ASL Lecce. Numerose segnalazioni allo “Sportello dei Diritti”: anziani e ammalati trasferiti a bordo di furgoni chiusi e non di autoambulanze Pensavamo che fosse solo qualche sporadico caso, ma in realtà abbiamo dovuto ricrederci dopo che abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte di pazienti e cittadini che hanno provato sulla propria pelle o assistito ad uno “spettacolo” certamente non edificante: il trasferimento di ammalati e anziani da e per le strutture sanitarie del circondario dell’ASL di Lecce a bordo di furgoni chiusi dell’azienda che eroga il servizio e non di “normali” autoambulanze e dal relativo personale sanitario. Per aver piena contezza di tale modalità operativa, abbiamo, quindi, atteso la trasmissione di fotografie scattate presso l’Ospedale Civile “Vito Fazzi” di Lecce che più di tutto documentano la situazione. È possibile intravedere un anziano paziente che viene tradotto a bordo una lettiga all’interno di uno di questi mezzi assistito da personale che, almeno in apparenza e per la divisa indossata (si vede solo un normale giubbotto catarinfrangente), non pare sia un operatore sanitario in senso stretto. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è spontaneo, dunque, chiedersi se sia questo il modo più corretto di agire per trasportare ammalati e anziani e se l’ASL Lecce non intenda trovare soluzioni più consone per il servizio in questione.

Altri casi di epatite correlati a integratori alimentari: sono 21 segnalati dall’Iss. Il ministero della Salute segnala aggiornamenti sui prodotti ritirati.

Altri casi di epatite correlati a integratori alimentari: sono 21 segnalati dall’Iss. Il ministero della Salute segnala aggiornamenti sui prodotti ritirati. L’Istituto Superiore di Sanità ha segnalato, al 20 giugno, 21 casi di epatite colestatica acuta, non infettiva e non contagiosa, riconducibili al consumo di curcuma. La nuova segnalazione di un caso di sofferenza epatica acuta è correlata al seguente prodotto: • Curcumina Plus 95% più Piperina & Vitamine B1,B2, B6 line @-lotto 18M858 scadenza 11/2021– NI.VA prodotto da Frama che si aggiungono ai seguenti prodotti già segnalati: • Piperina e curcuma più 95 – lotto 9023 scadenza febbraio 2022- Bodyline, prodotto da Phytoprime • CRCMN-P – HB (Health & Beauty) • Piperina e Curcuma plus HTF Group San Marino – lotto 2379 – prodotto da ALSA LAB • Rubigen curcuma e piperina – lotto 210219 scadenza febbraio 2022 – Naturfarma • Movart – lotto M80315 – Scharper S.p.A., Farmaceutici Procemsa spa Nichelino • Curcuma Piperina Abbè Roland prodotto da Studio 3 Farma s.r.l. • Versalis – lotto I 0187 scadenza 01/2022 – Geofarma s.r.l. – prodotto da Labomar s.r.l. • Rubigen curcuma e piperina – lotto 250119 – Naturfarma • Curcumin+piperin – Vegavero – prodotto da Vanatari International GMBH, Berlino • Tendisulfur Forte bustine – Laborest Italia s.r.l. prodotto da Nutrilinea s.r.l. • Cartijoint Forte – lotto 24/18 – Fidia Farmaceutici s.p.a. prodotto da Sigmar Italia s.p.a. • Curcuma liposomiale più pepe nero – lotto 1810224, scadenza 10/21, prodotto da Laboratories Nutrimea con sede e stabilimento di produzione rue des Petits Champs 20, FR 75002, Parigi • Curcuma 95% Maximum – lotto 18L264, scadenza 10/2021, prodotto da Ekappa Laboratori s.r.l. per conto di Naturando s.r.l. • Curcuma complex – B.A.I. aromatici per conto di Vitamin shop • Tumercur – Sanandrea • Movart – lotto M70349 scadenza 08/2019 – Scharper S.p.A., Farmaceutici Procemsa spa Nichelino • Curcuma Meriva 95% 520mg Piperina 5 mg – Farmacia dr. Ragazzi, Malcontenta • Curcuma “Buoni di natura” – Terra e Sole • Curcumina Plus 95% – lotto 18L823 – NI.VA prodotto da Frama • Curcumina 95% Kline – lotto 18M861 – NI.VA prodotto da Frama • Curcumina Plus 95% piperina linea@ – lotto 2077-LOT 19B914 – NI.VA prodotto da Frama • Curcumina Plus 95% piperina linea@ – 18c590 – NI.VA prodotto da Frama Sono in corso le verifiche per individuare la causa responsabile dei casi di epatite. In attesa delle analisi, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i consumatori sono invitati, a titolo precauzionale, a sospendere il consumo di tali prodotti. L'aggiornamento di richiamo degli integratori è stato pubblicato sul nuovo portale dedicato alle allerte alimentari del Ministero della salute.

Schegge di vetro tra le ciliegie in vaschetta da 300 gr, Coop Ticino le richiama

Schegge di vetro tra le ciliegie in vaschetta da 300 gr, Coop Ticino le richiama. Si tratta delle vaschette Qualité & Prix da 300 grammi con il numero di lotto 251. Allerta anche per i frontalieri italiani Coop Ticino ha emesso un richiamo per le vaschette di ciliegie Qualité & Prix da 300 grammi, con il numero di lotto 251, confezionate il 18 giugno scorso, venduto in tutte le filiali, a causa della possibile presenza di piccole schegge di vetro. Anche se le ciliegie vengono lavate, il grande distributore ha deciso di richiamare il prodotto per questioni di sicurezza e invita tutti i clienti che hanno acquistato l’articolo a non consumarlo. Dato il rischio per la salute che si corre, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” raccomanda anche ai numerosi frontalieri italiani, massima allerta. La vendita è già stata bloccata e il prezzo sarà interamente rimborsato.

giovedì 20 giugno 2019

Volo Londra Gatwick - Dalaman in Turchia: fumo nella cabina di pilotaggio della British Airways!

Volo Londra Gatwick - Dalaman in Turchia: fumo nella cabina di pilotaggio della British Airways! Sbarco di emergenza a Francoforte Un aereo della compagnia inglese British Airways proveniente da Londra ha effettuato martedì sera un atterraggio in condizioni di emergenza all'aeroporto di Francoforte, dopo che il pilota aveva segnalato odore di bruciato in cabina ed in quella di pilotaggio. L'allarme è scattato un'ora prima circa dell'orario previsto per l'arrivo nello spazio aereo tedesco e l'apparecchio del volo BA2562, «si è posato sulla pista senza problemi», ha detto il portavoce dell'aeroscalo. Nessun ferito tra i passeggeri, solo un grosso spavento e un sospiro di sollievo per essere tornati a terra sani e salvi. Sono intervenuti i vigili del fuoco e il velivolo è poi stato trainato fuori dalla pista, che è rimasta chiusa per una ventina di minuti. British Airways ha confermato che il volo è stato dirottato per motivi di sicurezza e che i passeggeri sono stati portati negli ospedali per accertamenti dopo avere avvertito malori che hanno causato epistassi, vomito, nausea e persino svenimento. Il motivo dello scalo è stato un "errore tecnico". L’allarme, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è scattato a causa di “odore di bruciato” all’interno della cabina di pilotaggio. Ma si è trattato solo in un guasto tecnico e non di un incendio. British Airways, ha comunicato che dopo sette ore è partito un volo sostitutivo da Francoforte per Dalaman, che è arrivato lì senza ulteriori incidenti.

Malta: anziana italiana 81enne gravemente ferita in un incidente stradale.

Malta: anziana italiana 81enne gravemente ferita in un incidente stradale. Incidente stradale questa mattina, giovedì 20 giugno, quando un'anziana italiana di 81 anni è stata travolta da un pick up Mitsubishi L200. Il fatto ha avuto luogo intorno alle 10.50 di mattino a Msida, in triq Ix-Xatt a Malta. Il veicolo era guidato da un 51enne di Rabat. La donna investita, le cui generalità non sono state rese note, è stata ricoverata al Mater Dei in gravi condizioni. Alla luce di questi gravi incidenti che vedono coinvolti i nostri connazionali all'estero, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, suggerisce caldamente a tutti coloro che sono in procinto di recarsi temporaneamente all’estero, nel loro stesso interesse, di munirsi della Tessera europea assicurazione malattia (TEAM), per viaggi in Paesi dell’UE, o, per viaggi extra UE, di un’assicurazione sanitaria con un adeguato massimale, tale da coprire non solo le spese di cure mediche e terapie effettuate presso strutture ospedaliere e sanitarie locali, ma anche l’eventuale trasferimento aereo in un altro Paese o il rimpatrio del malato, nei casi più gravi anche per mezzo di aero-ambulanza. E’ infatti noto che in numerosi Paesi gli standard medico-sanitari locali sono diversi da quelli europei, e che spesso le strutture private presentano costi molto elevati per ogni tipo di assistenza, cura o prestazione erogata. Occorre ricordare che le Rappresentanze diplomatico-consolari, pur fornendo l’assistenza necessaria, non possono sostenere nè garantire pagamenti diretti di carattere privato; soltanto nei casi più gravi ed urgenti, esse possono concedere ai connazionali non residenti nella circoscrizione consolare e che versino in situazione di indigenza dei prestiti con promessa di restituzione, che dovranno essere, comunque, rimborsati allo Stato dopo il rientro in Italia.

Frammento di metallo nelle barrette di cioccolato dai Paesi Bassi. Allerta RASFF per corpi estranei nella cioccolata confezionata

Frammento di metallo nelle barrette di cioccolato dai Paesi Bassi. Allerta RASFF per corpi estranei nella cioccolata confezionata Tra le importazioni di prodotti alimentari in Italia, scatta di nuovo un’allerta alimentare questa volta per la cioccolata, con conseguente comunicazione di richiamo immediato da parte del distributore. Il sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF), infatti, poche ore fa, ha attivato un avviso di sicurezza per presenza di frammenti di metallo nelle barrette di cioccolata dai Paesi Bassi, segnalando l’allerta sul sito web del sistema di allarme rapido europeo oltre ad avere diffuso un comunicato stampa. Nell’avviso 2019.2234 del 20 giugno però, si parla solo di “pezzi di metallo nelle tavolette di cioccolato dai Paesi Bassi e distribuite in Italia” senza che siano stati comunicati nè il produttore nè il distributore in Italia, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. In attesa che il Ministero della salute comunichi sul suo sito web, nella sezione “Avvisi di sicurezza” la provenienza dell'alimento in questione con la corretta identificazione del prodotto, si coglie l’occasione per ricordare che è sempre bene prestare attenzione quando si consuma un alimento oggetto di richiamo. Infatti, ingerire un corpo estraneo, può costituire sempre un pericolo per la salute umana. I sintomi sono differenti a seconda del tipo di corpo estraneo ingerito e del posto in cui il corpo si è fermato (esofago, stomaco, intestino). Se il corpo estraneo è molto piccolo (tra i 2 cm centimetri e i 2 cm e mezzo di diametro) non è appuntito, non è tossico, in genere non ci sono problemi, ed entro due-quattro giorni viene eliminato con le feci. Se l’oggetto è grande dai 2 cm e mezzo ai 3 cm di diametro, può fermarsi nell’esofago causando difficoltà a deglutire, dolore allo sterno, salivazione. Se il corpo si ferma nello stomaco o nell’intestino, le conseguenze sono dolori all’addome e vomito. Se l’oggetto ingerito è appuntito, come può accadere nel caso di corpuscoli come le pietre, queste possono fermarsi dappertutto: se si fermano nell’esofago causano dolore, difficoltà a deglutire e fastidio dietro allo sterno; se si fermano nello stomaco o nell’intestino, facilmente causano ferite o perforazioni, causando sanguinamento o peritonite.

Global Peace Index 2019: Europa più pacifica, Italia al 39° posto.

Global Peace Index 2019: Europa più pacifica, Italia al 39° posto. Il mondo è leggermente più pacifico, ma si spende di più per fare la guerra che per costruire la pace. Cinque dei Paesi tra i primi dieci più pacifici sono in Europa Il Global Peace Index (Indice Mondiale della Pace, GPI) dell’Institute for Economics and Peace (IEP) fornisce ogni anno dal 2008 una classifica dei Paesi nel mondo sulla base dei loro livelli di pace. Quest’anno sono stati analizzati 163 Paesi, che rappresentano il 99,7% della popolazione mondiale, prendendo in esame una serie di indicatori che misurano lo stato di pace in tre aree: il livello di sicurezza sociale, l’estensione dei conflitti domestici e internazionali, e il grado di militarizzazione. Il Global Peace Index del 2019 ha considerato anche gli elementi che determinano una “pace positiva”, cioè una pace connotata non come assenza di violenza ma come insieme di atteggiamenti, istituzioni e strutture in grado di creare e sostenere società pacifiche. Dai risultati dell’indagine emerge che il mondo è leggermente più pacifico rispetto all’anno scorso, con il miglioramento della situazione in 93 Paesi e il deterioramento in 68 Paesi. In questa classifica i gradini più bassi sono, da tempo, occupati dal Medio Oriente. È infatti l'Afghanistan a conquistare l'ultimo posto della classifica, quello di paese meno pacifico del mondo. Quasi 18 anni dopo gli attacchi dell'11 settembre, è ancora un paese scosso da ricorrenti conflitti interni. Seguono lo Yemen, con la sua terribile crisi umanitaria e la Siria e i suoi interminabili conflitti, così come l'Iraq. Questi 4 paesi vanno a braccetto con il Sud Sudan, che sta vivendo un grave conflitto e si trova ad affrontare un alto rischio di catastrofi climatiche. Al contrario, l'Islanda è stata giudicata il paese più pacifico del mondo, davanti a Nuova Zelanda, Portogallo, Austria e Danimarca. La Svizzera è 11°, la Germania 22°, l'Italia è 39° mentre la Francia è 60°. Va notato che mentre l'Europa, la regione Asia-Pacifico, Russia-Eurasia e Medio Oriente-Nord Africa sono diventati meno pericolosi rispetto al 2018, il contrario è avvenuto per il Nord America, l'America Centrale e il Sud America. Inoltre, sebbene il livello di pace in Europa sia in leggero aumento, il tasso di miglioramento resta indietro rispetto alla media mondiale. In alcuni Paesi, infatti, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,sono deteriorati i “fattori positivi di pace”:l’aumento del livello percepito di corruzione nella politica, l’incremento delle disuguaglianze di reddito, la concentrazione dei media e il declino dei livelli di tolleranza hanno abbassato il livello di pace positiva e determinato un aumento del populismo.

mercoledì 19 giugno 2019

Luci artificiali intermittenti aumentano il rischio di epilessia.

Luci artificiali intermittenti aumentano il rischio di epilessia. I soggetti predisposti non dovrebbero esporsi a luci artificiali stroboscopiche o intermittenti. Una malattia diffusa ma sottostimata: serve la massima attenzione durante i festival e gli eventi musicali, in particolare quelli notturni. Considerato un 'morbo sacro' nelle antiche civiltà greche e asiatiche, perché si pensava che i suoi spasmi avessero provenienza celeste, l'epilessia è una delle malattie neurologiche più diffuse al mondo, tanto da essere conosciuta come 'malattia sociale'. Tra i fattori scatenanti anche le stimolazioni luminose come le luci artificiali stroboscopiche o intermittenti delle discoteche o dei festival di musica elettronica che sono state associate ad un incremento del rischio di epilessia. A sostenerlo, una ricerca che è stata pubblicata nella rivista scientifica BMJ. A sollevare la preoccupazione dei medici è stato il recente caso di un ragazzo di vent’anni che ha sofferto un attacco epilettico durante un festival. Dato che il giovane non aveva mai avuto convulsioni in passato, i ricercatori hanno analizzato il rischio di questi attacchi nelle persone sensibili causati dall’effetto di luci stroboscopiche, soprattutto durante feste ed eventi notturni. Quando guardiamo fonti luminose nel nostro cervello si producono onde gamma, che sono una particolare combinazione ripetitiva di picchi di attività cerebrale la cui funzione ora è stata chiarita. «A prescindere dalla possibilità che l’effetto delle luci stroboscopiche possa essere responsabile di una crisi epilettica, o che la carenza di sonno e/o l’abuso di sostanze stupefacenti possano contribuire al problema, la nostra interpretazione in generale è che durante i festival, di musica elettronica in particolare, soprattutto durante le ore notturne, vi sono individui che possono soffrire di attacchi epilettici», scrivono gli autori dello studio. Qualsiasi persona a rischio di epilessia fotosensibile (PSE), dove le convulsioni sono provocate da stimoli visivi, proprio come le luci lampeggianti o stroboscopiche dei festival, dovrebbe evitare questi eventi o prendere delle misure preventive. Per esempio, evitare fattori come non dormire abbastanza, prendere droghe o stare troppo vicini al palco. Nel caso in cui dovessero avvertire sensazioni anomale, gli esperti consigliano di abbandonare il festival il più rapidamente possibile. La ricerca ha coinvolto oltre 400mila visitatori di festival nell’arco di 28 giorni, con location i Paesi Bassi, nell’anno 2015. «Data la mole di dati analizzati, siamo convinti che i nostri risultati siano estremamente validi», continuano i ricercatori. «Anche per i festival nelle altre nazioni che attraggono un audience simile». Durante il periodo di studio è stata richiesta assistenza medica in 2776 occasioni, con 39 casi di epilessia, 30 dei quali avvenuti durante i concerti serali. «L’uso di ecstasy, che è il più comune tipo di droga negli eventi musicali di questo genere, è stato associato ad un ulteriore aumento del rischio di epilessia. Una persona su 4 la sera, e una su 10 durante le ore diurne, ha sofferto queste convulsioni». Ma non solo: è anche possibile che queste persone siano colpite da un attacco mentre guardano la televisione o giocano ai videogame. Questa attività, di per sé, aumenta lo stress del soggetto a causa del coinvolgimento fisico ed emotivo che provoca, in particolar modo se a giocare è un bambino. I videogiochi possono scatenare una crisi non solo nei pazienti, ma anche nei bambini neurologicamente normali. Come raccontano le cronache, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, un’azione banale e considerata priva di rischi come assistere ad un cartone animato trasmesso in TV ha provocato anni fa crisi epilettiche in 700 persone circa. E’ successo in Giappone, davanti ad una puntata dei popolari “Pokémon”. I pazienti che soffrono di epilessia fotosensibile, anche nei periodi fra una crisi e l’altra, hanno attività neuronali anomale in risposta alla luce, che espongono ad un maggior rischio di essere vittime di nuove crisi. In fine ricordiamo che l’epilessia è un disturbo neurologico cronico del sistema nervoso centrale che causa un’iperattività dei neuroni o una loro attività eccessivamente sincrona e prolungata. Il termine “epilessia” deriva dal greco ἐπίληπτος che significa “essere sopraffatti, colti di sorpresa” ed è giustificato dall’estemporaneità dell’attacco, che ha esordio e fine bruschi. In Italia le persone affette da epilessia sono circa 500.000 (in Europa 6 milioni) e ogni anno si registrano 30.000 nuovi casi. L’epilessia, complessivamente, interessa l’1% della popolazione. L’incidenza di questa patologia è più elevata nella popolazione pediatrica ed in quella anziana.

Stati Uniti, furgoncino del catering contro Boeing 737 della Southwest Airlines: passeggeri a terra

Stati Uniti, furgoncino del catering contro Boeing 737 della Southwest Airlines: passeggeri a terra. Nessun ferito a bordo, codice verde per il conducente Incidente all'aeroporto di Pittsburgh, nello Stato di Pennsylvania, negli Stati Uniti d'America, tra un camioncino per il rifornimento del catering con la fusoliera posteriore di un aereo, fermo nella piazzola di sosta con i passeggeri a bordo. Nessuna conseguenza per chi era a bordo, solo spavento e anche trambusto, visto che, per precauzione, tutte le persone sono state obbligate a scendere dall'aereo, un Boeing 737-800 (N8608N) della Southwest Airlines. Il conducente del mezzo è stato portato in ospedale in codice verde. Da ricostruire la dinamica dell'incidente evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” e il motivo per il quale il camioncino sia andato a sbattere contro l'aereo. L'incidente ha scatenato l'ilarità di twitter, che con i post si sta divertendo: "Cattiva formazione significa cattivi risultati".

Sostanze tossiche nella bambola FROZEN HAIR STYLE. COOP la ritira dagli scaffali

Sostanze tossiche nella bambola FROZEN HAIR STYLE. COOP la ritira dagli scaffali perchè potrebbe non rispondere alle norme di sicurezza (possibile presenza di ftalati fuori standard). Il fornitore del prodotto Frozen Hair Style ha intrapreso un'azione di richiamo a seguito di un recente aggiornamento della normativa sul contenuto di “Ftalati” che ha portato il prodotto ad essere leggermente fuori dagli standard imposti. Per tale motivo COOP ha deciso cautelativamente di ritirare la bambola dagli scaffali delle sue filiali in Italia. Nello specifico si tratta del prodotto: FROZEN HAIR STYLE CODICE EAN: 8008324049189 MARCHIO: LISCIANIGIOCHI S.p.A. Zona Industriale S.Arto, Teramo Il cartello di Richiamo è stato esposto nei punti vendita COOP. Il rischio sanitario consiste in possibili danni al sistema riproduttivo causati dalla presenza di di-ftalato (2-etilesil) (DEHP) contenuto nel materiale plastico del giocattolo. Questo ftalato può nuocere alla salute dei bambini, causando possibili danni al sistema riproduttivo. Gli ftalati sono sostanze tossiche per organi riproduttivi, soggette a restrizione europea. Il loro utilizzo non è consentito a concentrazioni superiori allo 0,1%, né nei giocattoli né negli articoli destinati all’infanzia. Il motivo della restrizione è dovuto al pericolo di esposizione che può derivare dal masticare o succhiare per lunghi periodi di tempo oggetti che contengono ftalati, distruttori del sistema endocrino umano». La presenza di ftalati nei giocattoli e il conseguente ritiro dal commercio in vari Paesi europei viene segnalato sistematicamente nel sistema RAPEX a partire dal 2005. Secondo gli ultimi rapporti del ministero della Sanità si tratta prevalentemente di articoli di origine cinese. Dal 2008 una media di più di 110 notifiche l’anno riguarda questa categoria di prodotti pericolosi, per la presenza degli ftalati oltre al limite consentito. Nel 2015 hanno rappresentato il 37% delle notifiche totali relative ai giocattoli. invita immediatamente le autorità competenti ad attivare una azione di controllo del mercato, per il tipo di rischio cui è esposto il consumatore. Infatti, in Italia che ha delle norme rigidissime in merito, è vietata la commercializzazione e l’importazione di prodotti che contengano alti contenuti di ftalati. Il giocattolo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non rispondendo alle norme di sicurezza, rappresenta un rischio chimico dannoso per la salute umana, inoltre non è conforme al regolamento REACH per la presenza di ftalati superiori allo 0,1%, ai sensi dell’art. 16 del Decreto legislativo 14 settembre 2009 n. 133. Pertanto l'azienda LISCIANIGIOCHI S.p.A invita i clienti a provvedere alla riconsegna dello stesso presso il punto vendita in cui è stato acquistato, scusandosi anticipatamente per il disagio arrecato. Ritiro con sospensione degli ordini in data 12/6/19 con circolare n° 19.000236. Per ogni eventuale comunicazione potete rivolgervi al numero telefonico 0861/2311.

Boeing 737, ancora un’allerta: atterraggio d’emergenza per un aereo in Russia decollato da Milano

Boeing 737, ancora un’allerta: atterraggio d’emergenza per un aereo in Russia decollato da Milano. Su un Boeing 737 decollato da Milano diretto a Mosca si è attivato un sensore di depressurizzazione mentre volava sulla Bielorussia. Ancora un problema per un Boeing 737: questa volta in Russia, dove un aereo, giorno 16 giugno, è stato costretto a un atterraggio di emergenza a Sheremetyevo dopo che il sensore di depressurizzazione si è attivato. Questo è stato segnalato ai media russi da fonti informate. Il comandante dell'aereo in volo da Milano a Mosca, mentre l'aeromobile si trovava nei cieli della Bielorussia, non lontano dall'aeroporto di Minsk-2, ha riferito dell'attivazione del sensore di depressurizzazione e ha richiesto una discesa di emergenza. I dispatcher hanno dato il permesso all'aereo di scendere a settemila metri di quota dove l'aeromobile ha continuato a volare fino all'aeroporto di Mosca Sheremetyevo. Secondo quanto appreso, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” il Boeing è atterrato 40 minuti dopo a Sheremetyevo, senza problemi.

Proprietari in vacanza, ma i ladri non vanno in ferie.

Proprietari in vacanza, ma i ladri non vanno in ferie. Come evitare i furti in casa: tanti consigli utili dallo Sportello dei Diritti per non rimanere vittima di furti con scasso nella propria abitazione L’arrivo dell’estate segna l’inizio del periodo più desiderato durante tutto l’anno: le ferie estive. Vacanze significa viaggi al mare, in montagna o all’estero che ci costringono a lasciare la nostra casa incustodita, ma i ladri non vanno in ferie. È questo il monito lanciato dallo “Sportello dei Diritti”, che invita la popolazione ad attuare dei semplici accorgimenti per non rimanere vittima di furti con scasso nella propria abitazione. Nonostante i dati mostrino una diminuzione negli anni del fenomeno dei furti nelle abitazioni, non bisogna abbassare la guardia in ambito di prevenzione. I ladri sono infatti sempre in agguato e pronti a colpire le case. La mancanza di una presenza costante nelle abitazioni facilita le effrazioni garantendo ai malviventi di non essere sorpresi. Simulare una presenza durante le assenze è quindi imprescindibile nonché un buon stratagemma per confondere i malintenzionati. Quindi a seguire i seguenti consigli: • Avvisate i vicini o una persona di fiducia della vostra assenza. • Fate svuotare regolarmente la bucalettere. • Installate un timer per l’illuminazione interna, la radio o la TV. Immediatamente prima della partenza: • Chiudete tutti gli accessi come pure finestre e le porte di balconi e terrazze. • Chiudete il cancello del giardino con il chiavistello, mettete in luogo sicuro gli attrezzi da giardino. • Controllate che i lucernari siano chiusi e i tendoni arrotolati. • Depositate gli oggetti di valore e documenti in cassaforte o nella cassetta di sicurezza in banca. Quando lasciate la vostra abitazione ricordatevi di: • Chiudere tutte le porte. • Mettere in funzione l’allarme se installato. Cose da non fare assolutamente: • Non inserite il messaggio sulla segreteria telefonica per informare della vostra assenza. • Non lasciate mai la chiave sotto lo zerbino o in altri posti facilmente intuibili e vicini all'ingresso. • Non fate lasciare biglietti di messaggio attaccati alla porta che stanno ad indicare che in casa non c'è nessuno. • Considerate che i primi posti esaminati dai ladri, in caso di furto, sono gli armadi, i cassetti, i vestiti, l'interno dei vasi, i quadri, i letti ed i tappeti. • Se avete degli oggetti di valore, fotografateli e riempite una scheda con i dati considerati utili in caso di furto. • Conservate con cura le fotocopie dei documenti di identità e gli originali di tutti gli atti importanti (rogiti, contratti, ricevute fiscali, etc.). E soprattutto raccomanda Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, Non postate la vostra assenza su Facebook o altri social network. In fine, nel caso in cui vi accorgete che la serratura è stata manomessa o che la porta è socchiusa, non entrate in casa e chiamate immediatamente il 112, il 113 o il 117. Comunque, se appena entrati vi rendete conto che la vostra casa è stata violata, non toccate nulla, per non inquinare le prove, e telefonate subito al Pronto Intervento.

martedì 18 giugno 2019

BlaBlaCar lancia il “BlaBlaBus”. Viaggiare in bus potrebbe diventare ancora più conveniente

BlaBlaCar lancia il “BlaBlaBus”. Viaggiare in bus potrebbe diventare ancora più conveniente BlaBlaCar, nota startup francese dedita al car pooling dal 2004, ha lanciato la sua linea BlaBlaBus. Si chiama così il nuovo player europeo della lunga percorrenza in autobus, “costola” del brand di carpooling Blablacar. Blablabus, secondo quanto annunciato recentemente dai vertici di Blablacar, ha l’obiettivo di arrivare a servire sessanta città di Germania e Benelux da qui al 2020. Le prime corse sono state proposte in Belgio, anche per 99 centesimi. E BlaBlaBus potrebbe raggiungere anche l'Italia. L'azienda, infatti, aprirà entro la fine dell’anno 70 linee e 400 sedi in tutta Europa. L’obiettivo è diventare "leader nel mercato del trasporto su strada", grazie alla combinazione tra bus e car sharing e se offrirà in breve tempo un’ampia rete in tutta Europa e a prezzi bassissimi. Ciò che fa la differenza nella scelta del cliente è il prezzo. Infatti l’azienda prevede di lanciare le sue prime linee nel secondo trimestre di quest’anno, puntando su prezzi low cost per rubare utenza a Flixbus. Il modello di business sarebbe analogo a quello di Flixbus, ovvero basato sulla collaborazione con vettori locali. L’arma segreta di Blablabus sarebbe la possibilità di integrare i biglietti dei viaggi in autobus con i tragitti in carpooling.“BaBlaCar è un marchio relativamente noto in Germania. Ha una rete di carpooling abbastanza fitta con più di quattro milioni di passeggeri all’anno”, ha detto Nicolas Brusson, CEO di BlaBlaCar, secondo quanto riportato dal giornale francese “Echos”. Ma in fila per prendersi una fetta della “torta di mercato” europea ci sarebbe anche l’italiana Marino Bus, che recentemente ha ricevuto la licenza per una linea da Torino a Lussemburgo. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la “guerra dei prezzi” sembra appena iniziata. Un mercato in cui il nuovo marchio BlaBlaBus con l’italiana Marino Bus, promettono di fare un’agguerrita concorrenza alla tedesca Flixbus.

I cani fanno gli occhi languidi per intenerire come i bimbi gli umani.

I cani fanno gli occhi languidi per intenerire come i bimbi gli umani. Uno studio inglese lo conferma miglior amico dell’uomo: lo sguardo dei cani è cambiato per comunicare meglio con gli esseri umani e lo usano nello stesso modo in cui fanno i bambini I cani sono particolarmente sensibili alle emozioni umane, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences of the USA, rafforzando l'idea che il cane è il miglior amico dell'uomo. Ricercatori inglesi hanno dimostrato che lo sguardo dei cani è cambiato per comunicare meglio con gli esseri umani e lo usano nello stesso modo in cui fanno i bambini. E questo è accaduto nel corso dell'evoluzione cambiando il loro sguardo per adattarlo ai codici umani di comunicazione. La ricerca, condotta dagli scienziati dell'Università di Portsmouth, in Inghilterra, ha messo in evidenza che nel corso degli anni, l'addomesticamento dei cani ha fatto sì che le loro caratteristiche comportamentali e anatomiche siano cambiate. In particolar modo, con l'evoluzione i cani hanno sviluppato dei muscoli facciali intorno agli occhi per comunicare con gli esseri umani. Questo permette agli animali di avere "sopracciglia espressive" in grado di rispondere ad una sorta di comunicazione umana. "Quando i cani fanno questo movimento è un esplicito richiamo agli uomini, una richiesta di attenzioni", si descrive tra i risultati della ricerca. Analizzando il corpo di 6 cani e 4 lupi selvatici dopo la loro morte, sono stati trovati questi particolari muscoli nei primi, totalmente assenti, invece nei secondi. Gli scienziati hanno poi filmato 2 minuti di interazione tra cani e un essere umano a loro sconosciuto e tra i lupi e lo stesso uomo. Solo i cani sono riusciti a produrre quei movimenti intensi delle sopracciglia, tipici dello sguardo languido. "Allargano gli occhi come fanno i bambini", ha spiegato una delle ricercatrici, Anne Burrows, come se volessero scatenare empatia, con quella caratteristica espressione degli umani quando sono tristi. Sembra incredibile, invece è possibile perché i cani sono stati addomesticati oltre 33.000 anni fa e il più notevole degli adattamenti comportamentali dovuti all'evoluzione e all'addomesticamento è proprio la loro capacità di capire e usare la comunicazione umana come molti altri animali non riescono a fare. Dunque il cervello canino reagisce riuscendo ad esprimersi nello stesso modo come il cervello umano. L'autore principale dello studio, ha dichiarato "Crediamo che i cani e gli esseri umani hanno un meccanismo molto simile che ha a che fare con le informazioni emozionali”. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, chi riesce a dire di no agli occhi languidi di un bimbo, che usa lo sguardo dolce per intenerirci? Lo stesso fanno i cani, e lo sa solo chi ha, o ha avuto la fortuna di condividere la sua vita con questo eccezionale animale tanto da capire quanto sia incredibilmente straordinario l’amore che riesce a trasmettere e questo studio n’è la conferma che il cane è il migliore amico dell’uomo. Il cane è un animale che ama incondizionatamente senza chiedere nulla in cambio, un amico fedele che ti è accanto nei momenti più significativi della vita, un compagno silenzioso ma allo stesso tempo capace di comunicare mille emozioni. Il cane è davvero il migliore amico dell’uomo, è parte della tua famiglia, un supporto sul quale potrai sempre contare e del quale potrai sempre fidarti.