sabato 31 agosto 2019

Ryanair: in programma due scioperi per la prossima settimana.

Ryanair: in programma due scioperi per la prossima settimana. Attenzione previsti disagi per chi vola a livello continentale dal 2 al 4 settembre. Ancora disagi per chi ha scelto di volare con Ryanair dal 2 al 4 settembre. La prossima settimana infatti il personale della compagnia aerea low-cost ha annunciato due scioperi, uno nel Regno Unito e l’altro in Spagna, per protestare contro i licenziamenti e mancati adeguamenti dei contratti di lavoro. Si prevede che gli scioperi avranno ripercussioni sui voli di tutta Europa. I piloti britannici del sindacato BALPA protesteranno contro il dilungarsi delle trattative per gli adeguamenti dei contratti di lavoro, mentre i sindacati USO e SITCPLA in Spagna, sciopereranno contro i centinaia di licenziamenti, avvenuti a causa delle chiusure delle basi di Gran Canaria, Girona, Tenerife Sur e Lanzarote, previste per il 2020. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” una vera e propria dichiarazione di guerra in quanto sono attesi disagi a livello continentale. Lo sciopero è di quelli che possono mettere in ginocchio il traffico aereo. Pertanto vi consigliamo di controllare sul sito ufficiale lo stato del vostro volo per restare indenni gli ultimi giorni prima delle ferie oppure proprio durante il trasferimento verso o dalle vacanze.

Traghetti: le lamentele dei viaggiatori su quelli per e dalla Grecia. Cani (anche di grossa taglia e di razze ritenute pericolose) portati nelle aree comuni senza alcun controllo.

Traghetti: le lamentele dei viaggiatori su quelli per e dalla Grecia. Cani (anche di grossa taglia e di razze ritenute pericolose) portati nelle aree comuni senza alcun controllo. Lo “Sportello dei Diritti”: si fermi questa prassi di portarli anche nelle aree comuni. Mentre alcuni viaggiatori pensano ad azioni di rimborso E va bene che i traghetti siano strapieni in questo caotico rientro di fine agosto, ed è giusto pure portarsi il caro “fido” al seguito di tutta la famiglia, ma ciò non deve ledere il diritto degli altri viaggiatori all’igiene personale e quello più generale della salute pubblica, messa già a repentaglio dalle critiche condizioni dei ferryboat in questo particolare periodo dell’anno. Lo diciamo noi dello “Sportello dei Diritti” che da sempre tuteliamo i diritti degli animali, ma anche quelli dei consumatori/viaggiatori che non possono essere lesi dalla mancanza di rispetto verso coloro che non hanno un cane e tra questi sono tanti che hanno fobie e si trovano a viaggiare stretti stretti ed a contatto con i quadrupedi portati persino nelle sale poltrone ed in quelle destinate esclusivamente ai passeggeri. A segnalarcelo, numerosi viaggiatori che si sono ritrovati in queste condizioni e che hanno anche lamentato l’assoluta assenza di controlli da parte del personale di bordo verso coloro che avevano al guinzaglio dei cani, persino di grossa taglia e di razze ritenute pericolose. È bene ricordare, infatti, che in Italia, in ottemperanza a quanto disposto dall'Ordinanza del Ministero della Salute del 27/8/2004 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 10/9/2004 nr. 213 art. 2, è possibile viaggiare con gli animali al seguito sui traghetti, ma con particolari precauzioni. Per farli ammettere a bordo, è richiesto oltre il pagamento di un biglietto ridotto per il trasporto degli animali domestici, il rispetto delle normative igienico sanitarie in vigore. In alcuni casi per animali di piccola taglia è possibile l'uso di una gabbietta e la permanenza in cabina (con consiglio di uso esclusivo della stessa), ma, nella maggior parte dei casi, dovrebbero essere sistemati in area riservata. Prassi questa che, evidentemente, in assenza di effettivi e costanti controlli a bordo viene disattesa dai più, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, dopo le segnalazioni pervenute dai viaggiatori che hanno sottolineato l’assoluta promiscuità in ambienti già saturi di persone e dove sovente si è costretti a dormire a terra o con materassini di fortuna fianco a fianco con il più amato degli animali domestici. È, quindi, assolutamente necessario che vengano intensificati questo tipo di controlli a bordo dei traghetti e che si faccia rispettare rigorosamente la normativa richiamata e i regolamenti previsti dalle singole compagnie. Nel frattempo, però, alcuni consumatori hanno già pensato alla richiesta di rimborso dei biglietti per le suddette condizioni di viaggio, palesemente lesive dell’igiene e del rispetto delle persone. Come dargli torto…

Allerta UE per botulino nel tonno in olio di semi di girasole da 900 grammi a marchio DIA.

Allerta UE per botulino nel tonno in olio di semi di girasole da 900 grammi a marchio DIA. Scatta il ritiro. Lo segnala l'Agenzia spagnola per la sicurezza alimentare e Nutrizione (Aesan). Non è possibile escludere rischi per la salute. Immediatamente ritirate le lattine di tonno dalla vendita e avviato un richiamo UE che ad oggi non riguarda il mercato italiano. Ma c'è sicuramente la possibilità che i turisti italiani siano interessati. Il 10 agosto, la catena di supermercati DIA ha rimosso dagli scaffali 3.420 lattine di tonno in olio di semi di girasole da 900 grammi ciascuna - cioè, in grande formato - su base preventiva dopo l'allerta di una possibile contaminazione della tossina botulinica rilevata dalle autorità sanitarie. La società ha confermato che questo venerdì ha ricevuto la conferma della presenza di questa tossina dopo l'analisi di una singola lattina di un prodotto inscatolato dall'azienda galiziana Frinsa del Noroeste che produce 1,35 milioni di unità all'anno, cioè circa 3.560 al giorno. Il prodotto in esame è un tonno in scatola in olio di semi di girasole di 900 grammi, del marchio DIA, appartenente al lotto 19/154 023 02587 con data di consumo consigliato del 31/12/2022, come specificato dall'Agenzia spagnola per la sicurezza alimentare e Nutrizione (Aesan), confermato dalla società di distribuzione. Il prodotto è stato distribuito agli stabilimenti delle comunità autonome delle Asturie, Castilla y León, Cataluña, Aragón, La Rioja, Murcia, Navarra, Castilla-La Mancha e Valencia, dove le lattine colpite dal richiamo sono state rimosse. L'epidemia è stata rilevata dopo che quattro persone, di cui tre già dimesse, dopo aver mangiato un'insalata russa fatta in casa con il suddetto tonno, sono rimaste intossicate. Fonti della Distribuidora Internacional de Alimentación, SA ( DIA ), una multinazionale spagnola specializzata nella distribuzione di prodotti alimentari, hanno sottolineato che la contaminazione deve essere avvenuta nella fase di produzione, sia nella materia prima che nel processo di sterilizzazione durante la "conservazione". Il gruppo ha chiesto ai propri clienti che hanno acquistato le lattine dal lotto interessato di restituire il prodotto al negozio più vicino. Inoltre, e "in modo proattivo", DIA ha assicurato che tenterà di contattare i clienti che potrebbero aver acquistato questo prodotto "utilizzando tutti i canali necessari". La catena di supermercati ha messo a disposizione dei clienti un telefono aperto 24 ore su 24 (912170453) per rispondere alle domande. La stessa catena di distribuzione ha già rimosso lo scorso gennaio 24.576 lattine di sardine in olio di oliva in scatola del proprio marchio, prodotte dalla portoghese Cofisa prima per un possibile difetto di sterilizzazione di alcune di quelle lattine e "solo come misura preventiva" rilevata dalla stessa azienda durante un autocontrollo. Fonti di DIA hanno indicato che, in questo caso, le analisi successive sono risultate negative. La società ha già informato lo scorso gennaio che nel 2018 ha effettuato in Spagna e Portogallo oltre 500.000 analisi interne e oltre 10.000 analisi esterne in laboratori accreditati ai suoi prodotti. L’allerta è stata lanciata dalla Spagna attraverso il Sistema rapido di allerta europeo alimenti (RASFF) riportata dal portale del governo spagnolo. Ad oggi, l'Italia non è interessata dal richiamo. Ma, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” c'è sicuramente la possibilità che i turisti italiani siano interessati.

venerdì 30 agosto 2019

Catturato il cobra che aveva seminato il panico in una città della Germania centro-occidentale

Catturato il cobra che aveva seminato il panico in una città della Germania centro-occidentale. Niente più psicosi: le autorità locali hanno riferito che un cobra in fuga che terrorizzava gli abitanti da quasi una settimana è stato catturato venerdì. L'animale, il cui nome scientifico è Naja Kaouthia e il cui morso è mortale, è originario dell'Asia. Rientrato oggi l'allarme a Herne, una città della Renania Settentrionale-Vestfalia, in Germania, per la fuga di un cobra velenoso avvistato solo questa mattina sotto un gradino all'ingresso della cantina di una casa. L'animale è stato individuato e catturato senza danni. Era latitante da domenica scorsa. Questo cobra monocolato particolarmente velenoso, una lunghezza stimata di oltre un metro, era fuggito domenica da un appartamento privato. La polizia tedesca ha lanciato un avviso ai cittadini a tenere in casa gli animali e a lasciare le porte delle abitazioni chiuse fino a quando il serpente non sarà catturato. Quattro edifici nel quartiere sono stati evacuati. Trenta residenti sono stati in grado di tornare alle loro case venerdì mattina, ma è stato negato l'accesso a soffitte e cantine. In particolare, le autorità avevano versato farina nell'edificio nella speranza che il rettile lasciasse tracce che avrebbero messo gli investigatori sulla sua strada. Il cobra è stato definito "molto pericoloso e velenoso", inietta un veleno neurotossico che uccide all'istante. L'animale, il cui nome scientifico è Naja Kaouthia e il cui morso è mortale, è originario dell'Asia. "Non avvicinatevi, non tentate di catturarlo, non provate a ucciderlo", avevano avvertito le autorità, che poi avevano provveduto a far arrivare l'antidoto in caso di morso. Circa venti altri serpenti, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono stati sequestrati al suo proprietario.

Corpi estranei metallici nelle gallette bio di mais, COOP le ritira dagli scaffali

Corpi estranei metallici nelle gallette bio di mais, COOP le ritira dagli scaffali. Interessate dal richiamo le cooperative del CONSORZIO NORD OVEST,COOP CENTRO ITALIA, ALLEANZA 3.0 e UNICOOP TIRRENO. A causa della "possibile contaminazione da corpo estraneo di natura metallica ", le gallette bio di mais MATT & BIO sono state richiamate dall'azienda "in via precauzionale". Lo si apprende dal portale web della catena dei supermercati COOP, nella sezione dedicata ai richiami dei prodotti alimentari. Il lotto richiamato dall'azienda A & D S.P.A ha il codice EAN: 8021581100028 delle " GALLETTE BIO DI MAIS MATT & BIO ", nel sacchetto 130 gr, con data scadenza 12-06-2020. Le cooperative interessate dal richiamo sono CONSORZIO NORD OVEST,COOP CENTRO ITALIA, ALLEANZA 3.0 e UNICOOP TIRRENO. Motivo del richiamo: "Possibile presenza di corpo estraneo di natura metallica."Si invita la clientela a riconsegnare il prodotto in punto vendita. Per eventuali ulteriori informazioni chiamare il numero verde 800.300.595.Nell’ottica d’informazione quotidiana ai consumatori in materia di allerte alimentari, lo “Sportello dei Diritti” nella persona del presidente Giovanni D'Agata, ricorda che i clienti che hanno acquistato il prodotto sopra indicato, sono pregati di restituirlo al punto vendita che procedera’ al rimborso.

Allergene non dichiarato nelle crostate LE DOLCI PASSIONI Nardone Produzione Dolciarire srl: rischio allergie, via dagli scaffali

Allergene non dichiarato nelle crostate LE DOLCI PASSIONI Nardone Produzione Dolciarire srl: rischio allergie, via dagli scaffali “Il prodotto non è idoneo al consumo da parte di persone allergiche al latte”. Con questa motivazione il ministero della Salute ha richiamato le crostate LE DOLCI PASSIONI prodotte nello stabilimento di San Giorgio Del Sannio, in provincia di Benevento da NARDONE PRODUZIONI DOLCIARIE SRL, per la presenza di allergene (latte scremato) non dichiarato in etichetta. Le crostate – tutte in confezioni da 180 grammi sono: CROSTATA AI FRUTTI DI BOSCO LE DOLCI PASSIONI, lotto 52319 con scadenza 18/01/2020. 6619 scadenza 01/02/2020, 5919 con scadenza 04/01/220; CROSTATA ALLA CILIEGIA LE DOLCI PASSIONI lotto 7119 con scadenza 07/03/2020, 52319 con scadenza 18/01/2020; CROSTATA ALL'ALBICOCCA LE DOLCI PASSIONI lotto 52419 con scadenza 19/01/2020, 5919 con scadenza 04/01/2020, 6619 con scadenza 01/02/2020, 62019 con scadenza 15/02/220. Le crostate, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, devono essere riportate al punto vendita per il cambio con un altro lotto o il rimborso.

Salmonella nello zenzero in polvere a marchio Lucrom

Salmonella nello zenzero in polvere a marchio Lucrom. L’avviso di richiamo del ministero della Salute per rischio microbiologico Rischio microbiologico per Salmonella. Questo il motivo che ha spinto il Ministero della salute a diffondere un avviso di richiamo di un lotto di zenzero in polvere a marchio Lucrom per la presenza di Salmonella. Il prodotto interessato è venduto n confezioni da circa 60grammi, con il numero di lotto L 2275 e scadenza minima del 31-12-221. Lo zenzero richiamato è stato prodotto in provincia di Monza e Brianza da LUCROM Snc di Silvia e Fabrizio Lucini, nello stabilimento di via Concordia n° 41 a Renate. A scopo cautelativo e al fine di garantire la sicurezza dei consumatori, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare il prodotto con il numero di lotto segnalato e restituirlo al punto vendita dove è stato acquistato.

Ritirate dal mercato mestolo plastica manico silicone Welkhome per migrazione di ammine aromatiche

Ritirate dal mercato mestolo plastica manico silicone Welkhome per migrazione di ammine aromatiche Il ministero della Salute ha emesso un avviso di richiamo per mestolo plastica con manico di silicone a marchio Welkhome. Il motivo dell’allerta è la possibile migrazione di ammine aromatiche dall’utensile in nylon agli alimenti. Il ritiro dai negozi riguarda i mestoli con codice P2015DH001 commercializzati da Due Esse Distribuzioni srl con sede dello stabilimento a Martina Franca in via Mottola Z.I. km 2.2 specializzata in utensili per la cucina. Il richiamo per ora è limitato al punto vendita della catena di casalinghi, leader nella distribuzione di articoli per la casa, ma non possiamo escludere la presenza dell’oggetto segnalato anche in altre regioni. L'utensile è prodotto dall’azienda Dinghong Imp & Exp. Co..L’esposizione cronica alle ammine aromatiche, o arilammine, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è un problema che si riscontra soprattutto in certe aziende ed è un fattore di rischio correlato tumori alla vescica. Questi composti chimici possono essere presenti negli alimenti anche come contaminanti.

giovedì 29 agosto 2019

" Un farmaco al posto di un altro ", AIFA comunica ritiro lotti farmaco stimolante e medicinale per uso diagnostico.

" Un farmaco al posto di un altro ", AIFA comunica ritiro lotti farmaco stimolante e medicinale per uso diagnostico. L'Agenzia Italiana del Farmaco, ha comunicato il ritiro da parte della ditta Alfasigma SpA delle specialità medicinale Syntocinon e Synacten. Il provvedimento si è reso necessario, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, a seguito di notifica da parte della Farmacia Ospedaliera della ASL To5, concernente confezionamento secondario riportante denominazione errata (SYNACTEN 250 micrograms/ml 5 ampoules con confezionamento non in lingua italiana) anziché SYNTOCINON fiale 5 UI/ml 6 fiale con blister, bollino e foglio illustrativo corrispondenti a SYNTOCINON fiale 5 UI/ml 6 fiale. "Ai sensi dell'art. 70 D. L.vo 219/2006 e per la motivazione sopra evidenziata, si comunica il ritiro da parte della ditta dei medicinali "SYNTOCINON fiale 5111/m1 6 fiale" lotto n. 190554 scad. 03/2022 AIC n. 014684029 e "SYNACTEN 250 micrograms/ml 5 ampoules" lotto n. 190554 scad. 03/2022 con confezionamento non in lingua italiana, ditta Alfasigma SpA sita a Pomezia (Roma) via Pontina, km 30,400" ha comunicato nella nota AIFA. La ditta Alfasigma SpA ha comunicato l'avvio della procedura di ritiro che il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute è invitato a verificare. Il Nucleo Carabinieri per la Tutela della Salute AIFA è invitato a voler procedere con gli adempimenti necessari per la verifica del ritiro avviato dalla ditta.

Errori giudiziari. Scandalo clamoroso in Danimarca: imprecisioni nel tracciamento dei telefoni cellulari potrebbero aver influito su 10.000 casi giudiziari.

Errori giudiziari. Scandalo clamoroso in Danimarca: imprecisioni nel tracciamento dei telefoni cellulari potrebbero aver influito su 10.000 casi giudiziari. Possibile revisione di tutte le sentenze coinvolte. Lo “Sportello dei Diritti”: il nostro Ministero della Giustizia chiarisca se analoghi problemi possano riguardare anche e solo potenzialmente le indagini in Italia Nessuno è infallibile quando si parla di Giustizia né tantomeno la tecnologia. E quanto sta accadendo in Danimarca ci spinge sempre più verso la via del garantismo e nel ribadire l’importanza di approfondimenti giudiziari che devono scandagliare a 360 gradi i fatti criminosi, perché di mezzo ci vanno possibili innocenti, ma anche le vittime. Per comprendere meglio la valenza di quanto stiamo affermando è sufficiente riportare che in questi giorni le autorità danesi hanno dichiarato di voler rivedere oltre 10.000 sentenze giudiziarie a causa di errori nei dati di localizzazione dei cellulari offerti come prova. Lunedì il direttore delle pubbliche accuse del paese ha anche ordinato una sospensione di due mesi nell'uso dei dati del cellulare da parte dei pubblici ministeri nei casi penali mentre vengono indagati i difetti e le loro potenziali conseguenze. "Sta scuotendo la nostra fiducia nel sistema legale", ha dichiarato il ministro della giustizia Nick Haekkerup in una nota. Il primo errore è stato riscontrato in un sistema informatico che converte i dati grezzi delle compagnie telefoniche in prove che la polizia e i pubblici ministeri possono utilizzare per individuare la posizione di una persona ed eventualmente se la stessa si trovasse o meno sulla scena di un crimine. Durante le conversioni, il sistema ha omesso alcuni dati, creando un riferimento meno dettagliato di quanto si pensasse di dove fosse geolocalizzato un cellulare. L'errore è stato corretto a marzo dopo che la polizia nazionale l'ha scoperto. In altri casi, alcuni dati di localizzazione dei cellulari hanno collegato i telefoni alle torri sbagliate, associando potenzialmente persone innocenti a scene del crimine, ha affermato Jan Reckendorff, direttore delle accuse pubbliche. "È un caso molto, ma molto serio", ha dichiarato Reckendorff all'emittente statale danese. "Non possiamo convivere con informazioni errate che possono mandare le persone in prigione." Le autorità hanno affermato che i problemi derivavano in parte dai sistemi informatici della polizia e in parte dai sistemi delle compagnie telefoniche, sebbene un rappresentante del settore delle telecomunicazioni affermasse di non essere in grado di capire come le compagnie telefoniche avrebbero potuto causare gli errori. La polizia nazionale ha stabilito che i difetti sono riferibili a 10.700 casi giudiziari risalenti sino al 2012, ma non è chiaro se i dati errati siano stati un fattore decisivo in qualsiasi verdetto. Il ministro della giustizia danese ha, quindi, istituito un gruppo direttivo per tenere traccia dell'entità dei problemi legali che potrebbero aver causato e monitorare le revisioni dei casi che potrebbero essere stati inficiati da questi problemi. Tali revisioni inizieranno con i procedimenti pendenti innanzi ai tribunali, i verdetti collegati alle persone che attualmente scontano pene detentive e i casi sottoposti dagli avvocati difensori, ha dichiarato il ministero della Giustizia in una lettera al Parlamento. Un rapporto su ogni revisione sarà trasmesso al tribunale e all'avvocato difensore del caso e i procedimenti saranno revisionati, se necessario, secondo la legge vigente. Un portavoce del direttore delle procure ha dichiarato che la Danimarca sta informando le autorità europee degli errori, ma che non era a conoscenza di eventuali implicazioni per processi o indagini in altri paesi. L'idea che gli errori nei dati possano aver portato a procedimenti penali errati in Danimarca è inquietante, ha affermato Mikael Sjoberg, capo dell'Associazione dei giudici danesi, omologa della nostrana ANM. "Ci mette in una situazione molto spiacevole che la base delle nostre decisioni venga messa in discussione", ha precisato. Non sono disponibili statistiche sul numero di verdetti raggiunti sulla base dei dati relativi alle torri dei telefoni cellulari nel paese, ma i dati vengono spesso utilizzati in combinazione con altre prove e potrebbero aiutare a dare una decisione al tribunale in entrambe le direzioni - di assoluzione o condanna - affermano gli esperti. Karoline Normann, che dirige il comitato di diritto penale della Danish Bar and Law Society, ha affermato che mentre gli avvocati avrebbero potuto discutere sul significato dei dati dei cellulari, in genere non ne avevano messo in dubbio l'accuratezza prima che venissero alla luce gli errori di sistema. Ora, ha detto, gli avvocati dovranno essere consapevoli del fatto che "le prove che possono apparire oggettive e tecniche non equivalgono necessariamente a un alto valore di prova". Perfino il direttore della Telecom Industry Association del paese ha affermato che mentre le compagnie telefoniche erano disposte ad assistere la polizia nelle indagini, l'uso dei dati delle torri dei cellulari nelle cause giudiziarie andava oltre il suo scopo originale. "Non abbiamo creato la rete per realizzare sistemi di sorveglianza, ma per creare reti telefoniche", ha dichiarato il direttore Jakob Willer. "I nostri dati sono per i nostri scopi in modo che le persone possano comunicare tra di loro." Ci vorrà un certo sforzo per ristabilire l'affidabilità di tali dati in tribunale, ha affermato Sjoberg dell'associazione dei giudici. "La tecnologia è pericolosa, lo sappiamo tutti", ha detto. "Devo presumere che la polizia si stia concentrando sui loro sistemi IT, quindi questo non accadrà più". Tuttavia, riconquistare la fiducia è fondamentale, ha affermato l’avvocato Normann. "I dati relativi ai telefoni cellulari sono stati, nel bene o nel male, una parte significativa dei casi criminali, poiché hanno anche contribuito a documentare che le persone non si trovavano in una determinata scena del crimine", ha detto. "Tutti hanno beneficiato dell'elevato valore di evidenza ed è nell'interesse di tutti che ritorni." Tuttavia, al di là di queste giuste riflessioni, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” questo vero e proprio scandalo a dir poco clamoroso e che a detta degli stessi operatori giudiziari colpisce alla base la fiducia dei cittadini in una Giustizia “Giusta”, pone un serio problema globale circa l’affidabilità dei dati in questione per i casi precedenti allo scoppiare di questo enorme problema. E poiché non è dato sapere, sempre per quanto riferito anche dalle autorità danesi, se il problema sia globale o riguardi solo la Danimarca, è assolutamente imprescindibile ed urgente che il nostro Ministero della Giustizia, anche se in sede d’insediamento in ragione della formazione del nuovo governo, chiarisca se analoghi problemi possano riguardare anche e solo potenzialmente le indagini in Italia.

Spettacolo incredibile nelle acque del Salento: anche la manta volante.

Spettacolo incredibile nelle acque del Salento: anche la manta volante. Il grande pesce cartilagineo spicca il volo al largo di Frigole, Marina di Lecce, nel filmato di un leccese Il mare del Salento continua a rivelarci spettacoli incredibili che raramente accadono nelle acque del Mediterraneo e ci riportano in posti esotici, quasi a volerci ricordare di quanto sia importante la preservazione e la protezione di un ambiente che non si vuole fare sopraffare dall’avanzata spietata delle attività umane. Questa volta è una manta di grandi dimensioni a spiccare ripetutamente il volo e a mostrarsi in acrobazie aeree sulle acque antistanti Frigole, Marina di Lecce, la mattina dello scorso 7 agosto. Un evento assai raro per non dire unico nel Mediterraneo quello che è capitato a Davide Guidotti, giovane appassionato di “mare” che ha anche avuto il tempo e l’accortezza di riprendere l’enorme pesce cartilagineo sia mentre effettuava i balzi sull’acqua che al di sotto la superficie. E non possiamo non ringraziarlo, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, per averlo voluto condividere con noi e con tutti coloro che amano il mare e l’ambiente e vogliono proteggerli dalle insidie dell’uomo cui sono sottoposti per poter ammirare anche nel futuro spettacoli mirabolanti e meravigliosi come quello accaduto poco al di là delle acque antistanti la costa salentina. Ecco i video: https://www.youtube.com/watch?time_continue=15&v=yr40vUxnlOM https://www.youtube.com/watch?v=qTo3DmQ5aUA

mercoledì 28 agosto 2019

Allerta in Europa per birra tedesca con detergenti. Scatta il ritiro.

Allerta in Europa per birra tedesca con detergenti. Scatta il ritiro. Lo segnala l'Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco. Non è possibile escludere rischi per la salute. Immediatamente ritirata la bevanda dalla vendita e ha avviato un richiamo UE che ad oggi non riguarda il mercato italiano. Ma c'è sicuramente la possibilità che i turisti italiani siano interessati. Il Ministero della sicurezza alimentare tedesco ha diramato un’allerta alimentare per la presenza di detergenti (lisciva) nella birra. La birra in commercio è la Franken Brau Pilsener che può essere contaminata con detergenti e per questo motivo il produttore ha ritirato da tutti i punti vendita la bevanda interessata ancora esposta sugli scaffali e dallo shop online. I supermercati a loro volta nel frattempo dovrebbero sbandierare un cartello per avvisare i clienti. Più in dettaglio, si tratta della birra prodotta dalla famosa birreria Frankenbräu Lorenz Bauer GmbH & Co. KG con sede in Germania Neundorf 41, 96268 Mitwitz. La segnalazione è stata diffusa anche attraverso il sistema di allerta europeo, questo vuol dire che tutti i Paesi interessati hanno ricevuto la notizia e si sono attivarti immediatamente per verificare che il produttore abbia ritirato la birra dagli scaffali di tutti i punti vendita, informando i consumatori. Il comunicato riporta una nota del Ministero tedesco che informa di avere ritirato il prodotto e di avere avviato il richiamo della birra e invita i cittadini a non consumare la bevanda venduta nei supermercati. Inoltre precisa che il richiamo è volontario ed è voluto dallo stesso produttore in quanto, “La qualità della nostra birra è nostra priorità assoluta”. Nel comunicato il produttore precisa che la decisione del ritiro della bevanda è avvenuta “durante un controllo di routine, che ha permesso di identificare un difetto tecnico che ha permesso di non completamente escludere che nel prodotto venduto dalla nostra birreria con la data di scadenza 05-05-2020 possono essere incluse impurità di agenti detergenti. L’assunzione di tale birra contaminata può causare lesioni. Per questo motivo, vi invitiamo a riportare queste birre nella nostra fabbrica di birra o il negozio di liquori dove sono state acquistate. Naturalmente, i prodotti restituiti saranno sostituiti”. L’allerta è stata lanciata dalla Germania attraverso il Sistema rapido di allerta europeo alimenti (RASFF) riportata dal portale del governo tedesco su Lebensmittelwarnung.de. Ad oggi, l'Italia non è interessata dal richiamo. Ma, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” c'è sicuramente la possibilità che i turisti italiani siano interessati.

Un medicinale ha trasformato il bambino in "lupo mannaro".

Un medicinale ha trasformato il bambino in "lupo mannaro". I genitori, per uno scambio di confezioni di alcuni farmaci, hanno somministrato il farmaco ai loro bambini per alleviare il mal di stomaco. I bambini hanno assunto minoxidil che cura l’alopecia invece di omeprazolo che serve per il reflusso. Ai piccoli, molti sotto l’anno, sono cresciuti peli su viso e corpo La somministrazione di un farmaco sbagliato ha portato a una crescita dei peli insolitamente folta su viso, schiena e altre parti del corpo in molti bambini in Spagna. Almeno 17 bambini sono affetti dalla cosiddetta "sindrome del lupo mannaro" (ipertricosi), secondo il quotidiano "El Pais" e altri media, citando le autorità competenti e i genitori interessati. "Mio figlio ha avuto una crescita incontrollata ovunque, sulla fronte, sulle guance, sulle braccia e sulle gambe, sulle mani ... aveva le sopracciglia di un adulto e ci ha spaventato perché non sapevamo cosa stesse succedendo ", ha riferito Angela Selles di Granada parlando di suo figlio al giornale" El Pais ". Suo figlio Uriel aveva solo sei mesi quando iniziarono i capelli a crescere insolitamente folti. Che cosa è successo? Secondo le autorità sanitarie spagnole, dovuto a un errore di dosaggio di alcuni componenti del farmaco per la pressione sanguigna Minoxidil della società Farma-Quimica Sur che è anche prescritto per la perdita di capelli, come il farmaco gastrointestinale Omeprazole. Dopo che il primo caso è stato conosciuto ad aprile, l'agenzia farmaceutica AEMPS si è occupata della questione. È arrivata alla radice della causa e ha ordinato all'inizio di agosto che tutti i farmaci etichettati vengano rimossi dal mercato. Anche la fattoria di Farma-Quimica Sur a Malaga è stata chiusa a tempo indeterminato a causa di "grave inosservanza delle regole di controllo". Secondo l’Agenzia spagnola per i medicinali i bambini coinvolti sono 17 (14 sotto l’anno di vita): 10 in Cantarbia, quattro in Andalusia e tre nell’area di Valenza. I 50 lotti del farmaco sotto accusa (prodotti da Farma-Química Sur SL, società di Malaga) , sono stati ritirati dal mercato. Le autorità hanno specificato che il problema riguarda solamente i bambini e non gli adulti e che non si tratta di farmaci commerciali ma di preparati in farmacia (almeno una trentina le farmacie coinvolte). Citando gli esperti, "El Pais" ha scritto: "Non ci sono casi nella letteratura scientifica di bambini così piccoli che assumono tali quantità di minoxidil". I genitori, preoccupati, hanno detto a "El Pais", che dopo l'interruzione del farmaco sbagliato, vi è stata una regressione della crescita dei capelli anche se lentamente. "I capelli cadono molto lentamente, il medico ha detto che potrebbero volerci mesi per riportarli alla normalità", ha detto una madre che aveva inconsapevolmente dato al suo bambino il farmaco sbagliato per il bruciore di stomaco per mesi. Sebbene Minoxidil possa avere vari effetti collaterali, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, secondo le autorità e i medici, i genitori generalmente non devono preoccuparsi di danni permanenti. Le persone affette da ipertricosi sono anche popolarmente chiamate "lupi". Il pelo eccessivo può essere congenito a causa di difetti genetici, molto rari, ma anche causati da farmaci come il Minoxidil. La procura della Cantarbia ha aperto un’inchiesta. L’11 luglio scorso è stato emesso l’allarme farmaceutico. Il minoxidil distribuito erroneamente come omeprazolo veniva Farma-Química Sur , con sede a Malaga , che a sua volta aveva acquisito il principio attivo dal produttore Smilax Laboratories Limited , con sede in India. L’agenzia per il farmaco spagnola oltre a ordinare il ritiro dei lotti interessati ha sospeso la licenza a Farma-Química Sur per produrre o distribuire qualsiasi sostanza attiva.

Allarme listeriosi nella UE per primo caso fuori dalla Spagna

Allarme listeriosi nella UE per primo caso fuori dalla Spagna. Un uomo britannico è stato contagiato in un viaggio in Andalusia. Ma l'UE assicura che l'epidemia è limitata al territorio spagnolo. L'epidemia di listeriosi, seppur contenuta in Spagna, è diventata un allarme internazionale nei giorni scorsi, con 532 contagi sospetti e due decessi. A provocare l'infezione sarebbero alcuni lotti di carne infetta del marchio Mechà, che ha una fabbrica proprio a Siviglia. Lì sarebbe esploso il primo focolaio. E’ notizia di oggi che un britannico è stato contagiato in un viaggio in Andalusia. L'uomo ha trascorso alcuni giorni in ospedale e adesso è fuori pericolo e rientrato in patria. L'infezione è stata diagnosticata in Francia. A confermare il primo caso di listeriosi fuori dal territorio nazionale, è stato il Ministero della Salute spagnolo. Ma le autorità europee rassicurano che la situazione è sotto controllo. La Commissione Europea è "a conoscenza del focolaio di listeria in Spagna, è in stretto contatto con le autorità spagnole e sta seguendo insieme a loro lo sviluppo della situazione”, secondo quanto riferisce un portavoce. La carne, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata venduta solo in territorio spagnolo. Il governo di Madrid è in costante comunicazione con l'OMS per tenere sotto controllo l'epidemia e mettere in allerta gli altri paesi. L'infezione da listeria, anche detta listeriosi, è una tossinfezione alimentare che prende il nome dal batterio che ne è la causa, il Listeria monocytogenes. Questo batterio si trova comunemente nel terreno e nell'acqua e può quindi facilmente contaminare ortaggi e verdure. Molti animali possono venire infettati dal batterio senza dimostrare sintomi apparenti. L'infezione può sopravvenire in seguito all'ingestione di cibi crudi, poco cotti o preparati con latte non pastorizzato. La presenza del batterio può causare disturbi gastrointestinali e presentare complicazioni nei soggetti più a rischio, come bambini, anziani e soggetti immunodepressi. Dal momento che si tratta di un'infezione di origine batterica, il trattamento della listeria si basa su una terapia antibiotica (sia per gli adulti che per i bambini).La cura antibiotica somministrata precocemente a donne incinte può prevenire la trasmissione della malattia al feto.

La carne in Italia costa il 20% in più che nell'UE: è ormai diventato un prodotto di lusso.

La carne in Italia costa il 20% in più che nell'UE: è ormai diventato un prodotto di lusso. Polonia e Bulgaria sono i più economici. Anche per altri generi alimentari gli italiani devono sborsare di più La carne è un prodotto di lusso in Italia dove costa il 20% di più rispetto alla media dell'Unione europea (Ue). Peggio ancora in Austria e Svizzera, seguite a distanza da Islanda e Norvegia dove i prezzi sono rispettivamente 1,65 e 1,55 più elevati, secondo i dati rilevati dall'istituto europeo di statistica Eurostat. "Se stai preparandoti a comprare della carne per un barbecue in queste ultime settimane di estate, potresti essere interessato a fare un confronto del prezzo della carne nel tuo Paese con altri Stati membri dell'Ue", hanno scritto gli statistici sul sito ufficiale. Anche per altri generi alimentari gli italiani devono sborsare di più degli altri abitanti dell'Europa. Se si considera la media Ue al 100%, gli italiani pagano la carne il 120%, ossia più o meno come i danesi (121%) e gli svedesi (119%), più dei tedeschi (106%), ma meno dei francesi (131%), per non parlare dei lussemburghesi (142%) e degli austriaci (146%). L'Austria risulta il Paese Ue in cui la vita è più costosa per chi non è vegetariano o vegano, mentre la Romania e la Polonia i più economici (63% entrambe). In generale a est la carne costa meno, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”: in Bulgaria si paga il 64% in Lituania il 71% e in Ungheria il 74%.Gli Stati membri dove la carne costa meno sono Polonia e Romania con il 37% in meno della media Ue. I Paesi un cui il prezzo è più alto sono invece l'Austria (46% sopra la media), il Lussemburgo (42%) e la Francia (31%). La categoria 'carne' include manzo e vitello, maiale, agnello, pecora e montone, pollame, frattaglie commestibili e altri preparati. Attraverso lo strumento interattivo, si possono comparare i Paesi anche su altre categorie di merci.

martedì 27 agosto 2019

Il Cairo: atterraggio d'emergenza per un volo della AMC Airlines con 122 italiani a bordo

Il Cairo: atterraggio d'emergenza per un volo della AMC Airlines con 122 italiani a bordo. L'aereo diretto a Napoli e partito da Sharm el Sheikh con a bordo 122 turisti di rientro dalle vacanze. Tanta paura ma nessuna conseguenza dopo il decollo. Secondo quanto reso noto dalle autorità aeroportuali egiziane la causa dell'interruzione di rotta è stata un guasto tecnico. Il volo AMC Airlines YJ 02741 doveva atterrare all'aeroporto napoletano di Capodichino alle 14:30, riportando a casa un gruppo di turisti che aveva trascorso le vacanze nella famosa località del Mar Rosso. I passeggeri sono stati fatti scendere dall'aereo e saranno reimbarcati sullo stesso aeromobile o su un altro velivolo dopo che tecnici avranno provveduto a esaminare e se possibile riparare i guasti. Il volo è ripartito dal Cairo alle ore 18:10 locali, operato con un Boeing 737-86Q, come reso noto dal sito dell'aeroporto della capitale egiziana ed è atterrato a Capodichino alle 20:48 di martedì sera.La compagnia aerea egiziana AMC ("Aircraft Maintenance Company"), evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è una compagnia aerea privata che opera voli charter tra l'Europa e le località egiziane del Cairo, Sharm El Sheikh, Luxor, Hurghada.

Cade dal balcone facendo yoga: lotta fra la vita e la morte dopo essersi rotte 110 ossa nella caduta

Cade dal balcone facendo yoga: lotta fra la vita e la morte dopo essersi rotte 110 ossa nella caduta. Una studentessa universitaria messicana di 23 anni è in condizioni gravissime dopo essere caduta da un balcone del suo appartamento mentre stava facendo yoga Una studentessa universitaria, Alexa Terraza, era conosciuta per la pratica dello yoga sul suo balcone in Messico, ma ora la 23enne sarà ricordata per la foto nel momento della caduta dal balcone in posizione yoga, diventata virale sul web. L'amica della giovane Terraza ha colto l'attimo in cui stava facendo una posa sulla ringhiera del balcone prima di scivolare e cadere al di sotto per circa 25 metri dal suo appartamento a San Pedro, Nuevo León. La studentessa è caduta alle 13.10 di sabato, stando a quanto riferito rompendosi 110 ossa quando ha toccato terra. I media messicani hanno riferito che ha dovuto trascorrere 11 ore in chirurgia mentre le ginocchia e le caviglie venivano ricostruite. Alcuni dicono che le sue ferite sono così gravi che potrebbe non essere in grado di parlare per tre anni. Fino a 100 donatori di sangue si sono iscritti per aiutare la Terraza attraverso un estenuante intervento chirurgico, con amici e familiari che chiedono alle persone di farsi avanti. Secondo quanto riferito, i vicini erano abituati a vedere la donna eseguire la posa pericolosa dal suo balcone. L'inchiesta ha rivelato che il balcone non ha subito danni strutturali e la caduta è stata semplicemente il risultato di un incidente. Ora sta lottando tra la vita e la morte per le ferite riportate. Purtroppo un esercizio fisico fatto per divertimento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è trasformato in tragedia. La polizia ha anche aperto un'indagine, per determinare le circostanze della caduta.

Tatuaggi: dopo l'inchiostro, gli aghi sospettati di provocare allergie

Tatuaggi: dopo l'inchiostro, gli aghi sospettati di provocare allergie. Dopo l'inchiostro, gli aghi: un team internazionale di ricercatori ha dimostrato che le particelle di metallo dell'ago utilizzate durante i tatuaggi potrebbero migrare nel corpo, a rischio di provocare allergie. Un nuovo colpo basso da parte della medicina potrebbe arrivare nei confronti dei tatuaggi. Vi è un rischio, seppur dichiarato "molto basso", per i tatuati che si sottopongono al relativo trattamento. Infatti, in uno studio pubblicato martedì 27 agosto da un team di ricercatori, tra cui alcuni di Grenoble, sulla rivista Particle and Fiber Toxicology, "Le particelle di cromo e nichel dovute all'abrasione degli aghi per tatuaggio migrano verso i linfonodi". Il nichel e il cromo di questi aghi possono causare reazioni di ipersensibilità e "possono quindi svolgere un ruolo nelle allergie del tatuaggio". Le reazioni avverse legate a questa modalità, che hanno associato al 18% degli italiani in 18 anni, sono diventate comuni, affermano gli autori dello studio. Se i pigmenti utilizzati vengono regolarmente citati per spiegare le allergie del tatuaggio, questa è la prima volta che viene sollevato il ruolo degli aghi per tatuaggio. Niente a che vedere con una possibile mancanza di igiene. È un fenomeno meccanico che esiste solo "quando l'inchiostro del tatuaggio contiene biossido di titanio (presente nei colori vivaci di tatuaggi come il verde, il blu o il rosso)", ma non "con l'inchiostro nero di carbonio". Secondo Ines Schreiver, il primo autore dello studio, "l'impatto esatto sulla salute" dei tatuaggi non possono ancora essere misurati. "Questi sono effetti a lungo termine che possono essere valutati solo da studi epidemiologici che monitorano la salute di migliaia di persone nel corso di decenni". Il team che ha condotto questo studio è guidato da ricercatori dell'Istituto federale tedesco di valutazione dei rischi. Include anche scienziati europei Synchrotron Grenoble (Isère) e diversi istituti e università tedeschi.. Insomma, anche se lo studio è parziale, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti" è ancora una volta oltremodo evidente che chiunque si sottoponga alla tatuazione della pelle deve sapere che le conseguenze non sono sempre piacevoli e quelle positive si fermano, purtroppo, soprattutto e soltanto al lato estetico.

FILA richiama due set di colori cosmetici.

FILA richiama due set di colori cosmetici. FILA ha richiamato due set di colori cosmetici per trucchi speciali e maschere intorno agli occhi con particolari dettagliati. I set coinvolti sono le confezioni da 6 OMBRETTI GIOTTO MAKE UP CLASSIC Cod. 470100 (cod ean 8000825470103) e 6 OMBRETTI GIOTTO MAKE UP GLAMOUR Cod. 471100 (cod ean 8000825471100). L’avviso è stato diffuso dal supermercato Gros Cidac: "Con la presente vi invitiamo a ritornarci le confezioni oggi giacenti presenti presso i vostri magazzini e negozi, identificate con i codici in oggetto: 470100 ( ean prodotto 8000825470103) e 471100 ( ean prodotto 8000825471100). Abbiamo la necessità, a titolo precauzionale, di verificare i lotti dei singoli ombretti contenuti nelle confezioni e, trattandosi di due articoli oggi fuori produzione, provvederemo a emettere nota di credito per il valore della merce resa.Con l’occasione vi informiamo che, a partire dal mese di settembre, sarà disponibile la nuova linea di ombretti e matite Giotto Make UP, completamente rivista e rinnovata. Restiamo a disposizione per chiarimenti e con l’occasione porgiamo i nostri migliori saluti". I set interessati dal richiamo sono stati prodotti da FILA Fabbrica Italiana Lapis ed Affini S.p.A.. A scopo precauzionale, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si raccomanda di non utilizzare i set di ombretti segnalati e riportarli al punto vendita d’acquisto.

Cina: aereo prende fuoco all'aeroporto di Pechino, passeggeri evacuati.

Cina: aereo prende fuoco all'aeroporto di Pechino, passeggeri evacuati. Il 27 agosto, un Airbus A330 (B-5958) della Air China ha operato il volo CA976 tra Singapore e Pechino, in Cina. Durante il ritorno all'aeroporto cinese, già pronto per essere imbarcato per il suo prossimo volo, scoppiò un incendio nel vano di carico dell'aeromobile. I servizi di emergenza si sono precipitati sull'aeromobile, i passeggeri e i membri dell'equipaggio hanno evacuato in sicurezza l'aeromobile. Una densa colonna di fumo ha coperto il cielo dell'aeroporto. Molto probabilmente, l'aeromobile in seguito ai gravi danni riportati dalla fusoliera è irreparabile. Le foto e il video, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono diventati virali sui social media.

Regno Unito: dal 2022 liquidi ammessi a bordo degli aerei.

Regno Unito: dal 2022 liquidi ammessi a bordo degli aerei. Tutti i maggiori aeroporti del Paese saranno dotati di scanner 3D permettendo così il libero trasporto di liquidi a bordo degli aerei. All'aeroporto londinese di Londra Heathrow sono già in fase di sperimentazione gli scanner, simili a quelli utilizzati in alcuni ospedali. Questi strumenti, permetteranno di avere un quadro più chiaro del contenuto dei bagagli, facilitando così anche il lavoro agli ispettori aeroportuali. Annunciando tale misura il premier britannico Boris Johnson si è detto convinto convinti che il cambiamento contribuirà a un significativo rafforzamento delle misure di sicurezza,velocizzando contestualmente le procedure di imbarco e mettendo fine alle restrizioni per l'imbarco di liquidi a bordo dei velivoli. Attualmente ai passeggeri, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è consentito il trasporto a bordo di contenitori con un volume massimo di 100 ml che devono essere obbligatoriamente inseriti in buste di plastica trasparenti e mostrate al personale dell'aeroporto al momento dei controlli. La notizia è riportata dalla BBC.

lunedì 26 agosto 2019

Shock in Thailandia: bimbo israeliano di 2 anni sbranato vivo da un leopardo.

Shock in Thailandia: bimbo israeliano di 2 anni sbranato vivo da un leopardo. Un bambino di 2 anni è stato sbranato da un leopardo dopo che suo nonno ha aperto per errore la porta della sua gabbia, in un parco safari a Koh Samui, in Thailandia, lo scorso giovedì (22 agosto) mattina. L’attacco del leopardo è arrivato inatteso mentre il bimbo era accudito dal suo nonno e dai suoi genitori in un safari lodge recintato. Il bambino e i suoi parenti, tutti di Rishon LeTsiyon, in Israele, stavano visitando il parco safari, dopo aver finito un giro in elefante e poi si erano avvicinati alla gabbia del leopardo per fare delle foto. Si dice che il nonno del ragazzo abbia accidentalmente aperto la porta del recinto del leopardo, scatenando scene disperate quando il leopardo di sei anni di nome Tony scappò e si avventò sul giovane. La belva avrebbe agguantato il bimbo ferendolo. Il ragazzo, di nome Orr Burns, ha subito una frattura alla guancia durante l'attacco. Metti una tigre… nel giardino? Per fortuna in Italia niente tigri, pantere nere o pigri leoni dietro il pergolato. Anche se, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” gira voce che ce ne siano per davvero, irregolari : leoni, leopardi, pantere e linci da appartamento.

nsa: avaria in volo, aereo Swiss torna indietro all'aeroporto di Milano.

Malpensa: avaria in volo, aereo Swiss torna indietro all'aeroporto di Milano. A bordo c'erano 30 passeggeri e cinque membri dell'equipaggio. La causa forse un problema all'impianto di aerazione. Nessun passeggero è rimasto intossicato Rientro in aeroporto subito dopo il decollo per un aereo della Swiss decollato da Milano con 30 persone a bordo in direzione di Zurigo. Sabato, pochi istanti dopo il decollo, il comandante ha chiesto di rientrare per la presenza di fumo. Secondo i primi riscontri si sarebbe trattato di un guasto ad un impianto di aerazione. Immediato è stato l’intervento dei vigili del fuoco, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” fortunatamente solo a titolo precauzionale. Il velivolo è infatti atterrato senza alcun problema. E nonostante qualche attimo di apprensione, nessun passeggero è rimasto intossicato.

Fumo a bordo, aereo della Royal Air Maroc fa evacuare passeggeri: il video dei passeggeri

Fumo a bordo, aereo della Royal Air Maroc fa evacuare passeggeri: il video dei passeggeri Un Boeing 737-800 della Royal Air Maroc partito da Casablanca, una volta atterrato a Parigi Orly, Francia, ha fatto evacuare i passeggeri dagli scivoli di emergenza, dopo essersi riempito di fumo nelle fasi finali del volo. Lo hanno riferito i servizi di emergenza francesi, intervenuti dopo aver ricevuto una segnalazione che uno dei motori aveva preso fuoco. Alcuni passeggeri sono stati curati per contusioni durante l'evacuazione. L’allarme, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è scattato dopo che un supervisore ha notato il fumo che fuoriusciva da uno dei motori dell'aeromobile spingendo l'equipaggio ad avviare un'evacuazione. L'incidente è accaduto il 25 agosto sul volo AT750. Un passeggero, ha filmato l'evento poi condiviso tutto dal canale video NSH Aviation su YouTube al link https://www.youtube.com/watch?v=OeeoBZvM5Zk#action=share.

Furti in spiaggia? A Barcellona la Polizia Municipale non ti lascia "in mutande".

Furti in spiaggia? A Barcellona la Polizia Municipale non ti lascia "in mutande". Kit di emergenza distribuiti alle vittime. Lo “Sportello dei Diritti”: un esempio da seguire. Se è giusto intensificare i controlli e punire esemplarmente i colpevoli, è corretto almeno alleviare i disagi per i malcapitati A mali estremi, estremi rimedi. Purtroppo i furti in spiaggia sono un crimine comune a tutte le località turistiche, nessuna esclusa. Ed è per questo che in varie parti del mondo ci si attrezza, quantomeno per non lasciare le vittime in “mutande”. Almeno in quei luoghi dove c’è stato un aumento esponenziale di questa odiosa prassi criminale. Quanti vacanzieri, infatti, dopo un tuffo in acqua si ritrovano senza telefono, vestiti e denaro e con il solo costume addosso e a piedi nudi si devono arrangiare per tornare in albergo o a casa, distanti anche diversi chilometri. Ha così pensato bene, per esempio, la polizia municipale di Barcellona, la Guàrdia Urbana, per l’esattezza, di distribuire un kit di emergenza a chi si trova in difficoltà. Nel “corredo” si trovano un paio di pantaloni, una maglietta, un paio di infradito e un biglietto della metropolitana. Si evita così la vergogna di dover girare seminudi o addirittura senza nulla addosso, come nel caso dei naturalisti, numerosi e spesso presi di mira dai borseggiatori sulle spiagge di Sant Sebastià o Mar Bella. La decisione é stata presa proprio per alleviare le conseguenze di quella che nel capoluogo della Catalogna sarebbe una vera e propria emergenza. Se, infatti, per l'intera stagione estiva del 2016 la polizia ha distribuito 120 kit, dall'inizio dell'estate, ovvero il 27 maggio, di quest'anno sono già stati distribuiti 174 pacchetti. Gli agenti si occupano anche della denuncia ed eventualmente di contattare il consolato. Dato che nonostante un numero maggiore di persone impiegate non si riesce a far diminuire i furti questa scelta è intesa a far affrontare il disagio con maggiore dignità. Una soluzione condivisibile, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Perché se è giusto intensificare i controlli e punire esemplarmente i colpevoli, è corretto almeno alleviare i disagi per i malcapitati che oltre a subire il danno della perdita degli effetti personali con tutte le difficoltà conseguenti spesso al fatto di trovarsi anche a centinaia o migliaia di chilometri dai propri luoghi di partenza, patiscono la beffa e l'imbarazzo di rimanere letteralmente in “mutande”.

domenica 25 agosto 2019

Napoli, evaso questa mattina dal carcere di Poggioreale un polacco di 32 anni.

Napoli, evaso questa mattina dal carcere di Poggioreale un polacco di 32 anni. Si tratta della prima fuga in oltre 100 anni di storia del penitenziario napoletano. E' caccia all'uomo detenuto per omicidio "Era nell'aria un episodio così grave che segna la fine di una roccaforte dei penitenziari italiani come il 'Salvia', dal quale in oltre 100 anni di storia mai nessun detenuto è riuscito a evadere", dichiara Luigi Castalso, il segretario provinciale di Osapp Napoli, il sindacato della polizia penitenziaria. Si tratta di Robert Lisowski, cittadino polacco di 32 anni, fuggito questa mattina dal carcere di Poggioreale e definito pericoloso dalla Questura di Napoli. Alto circa un metro e ottanta, magro, capelli biondi e radi, era detenuto per omicidio dallo scorso 5 dicembre 2018. Tutte le forze di polizia, coordinate dalla Procura della Repubblica, sono sulle tracce del fuggitivo. Rocambolesca l'evasione di Lukowski, che con una fune si è calato al di là del muro di cinta, riuscendo poi a superare il muro perimetrale del penitenziario, dal lato di via Francesco Lauria, che si affaccia proprio sul centro direzionale. Si tratta della prima evasione in oltre 100 anni di storia del carcere di Napoli Poggioreale, riferisce. il sindacato della polizia penitenziaria che denuncia anche "la mancanza di personale per oltre 200 unità a discapito della sicurezza di tutti e un sovraffollamento detenuti per oltre 800 ristretti oltre la capacità regolamentare consentita. Dati denunciati e segnalati ovunque, ma un'amministrazione sorda e una politica assente non hanno dato risposte concrete e tangibili". Alcuni anni fa, un tentativo analogo era finito male. Un uomo aveva tentato l'evasione scavalcando il muro di cinta, ma in seguito alla caduta l'uomo riportò gravi traumi e venne bloccato e soccorso dalla polizia penitenziaria. Le autorità evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomandano di avvisare immediatamente i numeri di emergenza e soccorso pubblico, in caso di avvistamento, mentre a Napoli è caccia all'uomo.

Questo esame del sangue potrebbe prevedere la data della tua morte. Possiamo predire la morte?

Questo esame del sangue potrebbe prevedere la data della tua morte. Possiamo predire la morte? I ricercatori stanno lavorando sull'argomento. Un istituto tedesco di ricercatori e scienziati ha sviluppato un esame del sangue che mira a prevenire una possibile morte. Dobbiamo parlare dei progressi della medicina o dobbiamo preoccuparci? Gli scienziati del Max Planck Institute in Germania, specializzato nella biologia dell'invecchiamento, hanno creato un esame del sangue in grado di prevedere una morte. In particolare, per stabilire "quanto una persona possa essere vulnerabile ai principali fattori di rischio per la mortalità", afferma la rivista Time o The Daily Mirror .Questo lavoro scientifico, che è ancora in fase sperimentale, si basa su biomarcatori presenti nel nostro sangue. Precisamente, quattordici biomarcatori tra cui il sesso della persona, l'immunità, i grassi in circolazione, l'infiammazione o il controllo del glucosio, ecc. sarebbe associato ad un aumentato rischio di morte. Abbiamo dimostrato che l'accuratezza della previsione della mortalità in cinque-dieci anni è migliore di quella di un modello che contiene i fattori di rischio convenzionali per la mortalità.Presto, un semplice prelievo di sangue potrebbe quindi dare l'opportunità di dire se la persona morirà nei prossimi dieci anni. "Abbiamo dimostrato che l'accuratezza della previsione della mortalità entro cinque-dieci anni, basata su un modello contenente i biomarcatori e il sesso identificati, era migliore di quella di un modello contenente i fattori di rischio convenzionali di mortalità ", afferma lo studio. "I ricercatori hanno tuttavia specificato che era necessario continuare la ricerca prima di impostare un test clinico". Sebbene questo studio dimostri che questo tipo di profilazione può essere utile, è necessario continuare lavorare per sviluppare un punteggio individuale che potrebbe essere utile nelle situazioni della vita reale ", concorda Amanda Heslegrave, ricercatrice presso il Dementia Research Institute, nel Regno Unito. Lo studio, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications.

Genitori coraggio accudiscono il figlio che muore dopo 31 anni di coma

Genitori coraggio accudiscono il figlio che muore dopo 31 anni di coma. Rimase vittima di un incidente quando aveva 22 anni e da allora non si è mai più svegliato: «Fin da subito ci dissero che non si sarebbe più svegliato dal coma. Non ho mai pensato ad interrompere le terapie, mai pensato una sola volta al fine vita in questi 31 anni in cui io e mio marito ci siamo isolati dal mondo». Storia strappalacrime dall'Italia quella dell’amore di genitori coraggio che hanno assistito il figlio, per 31 anni di coma, scavalcando ogni ostacolo nonostante tutto. In coma dalla primavera del 1988, all'età di 22 anni, dopo un incidente stradale, Ignazio Okamoto è morto venerdì scorso a 54 anni dopo 31 anni in stato vegetativo. È successo nel bresciano, in Italia. Madre bresciana e padre messicano ma di origini giapponesi, la vittima aveva 22 anni quando nel 1988 rimase gravemente ferito in un incidente stradale. Con altri quattro amici il giovane era a bordo di un'auto che uscì di strada lungo la A22 del Brennero. Uno dei ragazzi morì mentre Okamoto, soprannominato Cito, finì in coma dal quale non si è mai più ripreso. «Mio marito ha lasciato il lavoro e per 31 anni ha seguito in casa nostro figlio», ha spiegato la madre al Giornale di Brescia che ha raccontato la vicenda. «Fin da subito ci dissero che non si sarebbe più svegliato dal coma. Non ho mai pensato - prosegue - ad interrompere le terapie, mai pensato una sola volta al fine vita in questi 31 anni in cui io e mio marito ci siamo isolati dal mondo». Una vicenda carica d’amore, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che ricorda quella di tanti altri familiari che hanno accudito figli, sorelle, fratelli, padri e madri costretti su un letto.

Maiorca, scontro tra elicottero e piccolo aereo: 7 vittime, tra cui anche un italiano e due minori che viaggiavano con i loro genitori, tutti di nazionalità tedesca

Maiorca, scontro tra elicottero e piccolo aereo: 7 vittime, tra cui anche un italiano e due minori che viaggiavano con i loro genitori, tutti di nazionalità tedesca. I due velivoli si sono scontrati in aria e ognuno è stato respinto in una direzione, cadendo su giardini e aree coltivate, ma evitando le case vicine Le autorità spagnole hanno riferito che sette persone sono morte sull’isola spagnola di Maiorca nella collisione tra un elicottero e un piccolo aereo sull'isola di Maiorca. Tra i morti ci sarebbero due minori. L'incidente è avvenuto intorno alle 13.35 di questa domenica nel comune di Inca e non vi sono stati sopravvissuti. I due occupanti dell'aereo e i cinque dell'elicottero sono morti, una famiglia composta da padre, madre e due figli minori, di nazionalità tedesca, oltre al pilota. Tra le vittime anche un italiano. Secondo quanto riportato da El Pais, l'elicottero, modello Bell 216 appartenente alla compagnia RotorFlug, è decollato dall'aerodromo Son Bonet, nel comune di Marratxí, con un piano di volo sopra una tenuta privata a Inca, nel centro dell'isola. Al momento le cause della collisione non sono note, ma la guardia civile ha già avviato un’indagine per chiarire la dinamica. L'aereo era un ultraleggero della compagnia Aeroprakt. Secondo fonti del governo delle Baleari, l'aereo ha lasciato l'aeroporto di Binissalem con due spagnoli adulti e un piano di volo intorno all'area. Da una prima ricostruzione i due mezzi, su cui viaggiavano rispettivamente cinque e due persone, si sono scontrati in aria e ognuno è stato respinto in una direzione, cadendo su giardini e aree coltivate ma evitando le case vicine. Le squadre di emergenza stanno cercando di spegnere l’incendio generato. Come riportato dal Servizio sanitario urgente (SAMU), evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, diverse ambulanze sono state spostate sulla scena. Il presidente del governo, Pedro Sánchez , ha inviato in un messaggio Twitter esprimendo la sua "solidarietà e affetto" alle famiglie delle vittime e ha dichiarato di seguire "con preoccupazione" le informazioni che provengono da Inca. Anche la presidente delle Isole Baleari, Francina Armengol, ha esternato in un tweet il suo rammarico per l'incidente.Verso le cinque del pomeriggio, Armengol si è trasferito sulla scena degli eventi insieme al ministro della Pubblica amministrazione, Isabel Castro, e al direttore generale dell'interno del governo delle Baleari, Jaume Barceló. La famiglia tedesca che è morta nell'incidente stava alloggiando in una casa di campagna vicino all'hotel La Reserva Rotana Manacor, da dove era partito l'elicottero distrutto. Come spiegato dallo stabilimento stesso, due famiglie tedesche, di quattro membri ciascuna, hanno dovuto trasferirsi ad Andratx, a 81 chilometri dall'hotel, e hanno richiesto due elicotteri. Tuttavia, uno di loro aveva solo 3 posti, quindi una delle famiglie ha deciso di fare il viaggio in auto e l'altra in aereo. Fonti dell'hotel hanno spiegato che era una famiglia nota ai lavoratori perché erano stati lì in altre occasioni. "I bambini continuavano a venire a giocare qui. È un disastro e siamo tutti molto scioccati da questa tragedia", ha spiegato uno dei dipendenti. Secondo l'agenzia Efe, il pilota dell'aereo, ultraleggero, era nativo di Valencia, era sposato e non aveva figli.Un amico ha spiegato che quando si è verificato l'incidente, il pilota stava volando con un amico e che erano decollati dall'aerodromo di Binissalem, vicino al luogo dell'incidente. Inoltre, ha sottolineato che la moglie del defunto gli ha detto di aver assistito a ciò che è accaduto dal luogo in cui erano decollati: "Sua moglie lo ha visto dall'aerodromo di Binissalem; ha visto il fumo e mi ha detto che l'ha visto cadere ".

Turismo e prezzi salati nel Salento: panzerotto o calzone venduto a 5 euro in aeroporto.

Turismo e prezzi salati nel Salento: panzerotto o calzone venduto a 5 euro in aeroporto. Dopo la polemica sulla “frisa d’oro” un altro “scandalo” alle porte del Salento: panzerotto (o calzone a Lecce o fritta a Brindisi) venduto a 5 euro (4,90 euro per la precisione) all’aeroporto di Brindisi. Lo “Sportello dei Diritti): basta speculazioni! Dopo la notizia ferragostana divampata su social e media di tutt’Italia sulla presunta “frisa d’oro” che ha fatto scatenare una marea di polemiche che ancora non sembrano assopite, un altro “scandalo” per tutti coloro che sono amanti della cucina meridionale potrebbe scatenarsi per il prezzo di uno dei tipici “food” nostrani nel punto di ristoro a marchio “Autogrill” dell’aeroporto di Brindisi, divenuto scalo pressoché obbligatorio per migliaia di viaggiatori che raggiungono e ripartono dal Salento: panzerotti fritti (o calzoni a Lecce o fritte a Brindisi) venduti a 5 euro cadauno (4,90 euro per la precisione) come dimostra la foto dello scontrino postatoci da una turista bolognese. Anche se è pur vero che l’acquisto di qualsiasi prodotto in aeroporto o in autostrada e sempre un po’ “pompato” dall’impossibilità di una scelta concorrenziale, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, quando la speculazione o “libero mercato” che dir si voglia, arriva a tal punto è giusto dire “Basta!” e se nessun’autorità può intervenire per fermare quest’andazzo, allora l’unica forma di protesta rimasta è forse quella della libera scelta di ciascuno di noi di non comprare più da coloro che vendono prodotti che normalmente costano meno di 1/3 se acquistati altrove?

Scoppia la gomma dell'aereo durante l'atterraggio.

Scoppia la gomma dell'aereo durante l'atterraggio. All'Airbus A320 di Brussels Airlines scoppia un pneumatico durante l'atterraggio sulla pista 07L dell'aeroporto di Bruxelles Tanta paura ma nessuna conseguenza durante la fase di atterraggio di un volo di linea di un Airbus A320 della Bruxelles Airlines (OO-TCV) che ha operato il volo SN 3802 tra Faro, in Portogallo e Bruxelles, in Belgio. Durante l'atterraggio sulla pista 07L, l'aereo ha subito lo scoppio di una gomma. I servizi di emergenza attendevano l'aereo. I vigili del fuoco nel frattempo, chiusa la pista d'atterraggio, l'hanno cosparsa di liquido "ritardante" contro il pericolo di incendi. Altri due velivoli della Brussels Airlines, per atterrare, sono stati costretti a fare un giro sull'aeroporto toccando terra sulla pista 07R poiché la pista 07L doveva essere pulita dai detriti. L'atterraggio, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è avvenuto un po' traballante ma senza problemi per passeggeri ed equipaggio. Il pilota, infatti, riesce a controllare il mezzo e mette in salvo i 150 passeggeri a bordo, che alla fine della corsa applaudono. Ora aperta un'inchiesta per disastro colposo.

Le termiti si mangiano i risparmi di un’anziana signora

Le termiti si mangiano i risparmi di un’anziana signora. Una donna indonesiana di 23 anni ha scoperto alla morte di sua nonna dieci milioni di rupie divorati dalle termiti,insetti del legno La storia sembra incredibile, ma purtroppo è vera: i risparmi di una vita, dieci milioni di rupie, divorati dalla termiti a Jakarta. Questa surreale disavventura è stata scoperta solo alla morte di un’anziana indonesiana. La donna aveva nascosto il suo gruzzoletto, riponendolo con cura in una busta di plastica, in uno dei suoi cassetti in un armadio di casa. Aveva deciso di tenere in casa i soldi perché pensava fossero più al sicuro che in un conto corrente di una banca. È la nipote di questa donna di 23 anni, Putri Buddin, che ha scoperto con stupore il fascio di banconote sonanti divorato, dopo la morte dell'anziana. Soprattutto perché parte di esso era un dono che aveva fatto a sua nonna, come riferisce JakartaPost. Ed è in quel momento che improvvisamente le è crollato il mondo addosso. Aprendo il cassetto si è accorta immediatamente che c’era qualcosa di strano: ha dapprima notato la busta rotta e poi prendendo in mano le banconote ha visto che la maggior parte erano state mangiucchiate. Gli autori di questo terribile guaio, le termiti, i famelici insetti del legno che oltre a divorare alcuni angoli del cassetto si erano spinti oltre, causando un danno incomparabile. Durante una vita di lavoro, sacrifici e rinunce, la donna, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti" aveva continuato a riempire la busta nascosta e accumulato per diversi anni un vero jackpot: il piatto è di dieci milioni di rupie indonesiane (circa 640mila euro),tutti questi risparmi sono andati letteralmente in fumo. A volte può capitare di essere derubati o di perdere dei soldi, ma la storia che ha visto protagonista la donna che vive a Jakarta ha dell’incredibile. Si stenta a credere che sia successo veramente, se non fosse per le immagini che testimoniano l’accaduto.

sabato 24 agosto 2019

Il motore di uno SmartWings Boeing 737-800 si spegne in volo, l'equipaggio continua il volo a Praga per altre 2 ore e 20 minuti con il motore rimanente

Il motore di uno SmartWings Boeing 737-800 si spegne in volo, l'equipaggio continua il volo a Praga per altre 2 ore e 20 minuti con il motore rimanente Il 22 agosto, uno SmartWings Boeing 737-800 (OK-TVO) ha operato il volo QS-1125 da Samos, Grecia a Praga, Repubblica Ceca con 170 passeggeri a bordo. L'aereo stava volando a 11mila metri sopra il Mar Egeo a circa 100 km a nord-est di Atene, in Grecia quando l'equipaggio ha portato l'aereo a 7.500 metri e ha continuato mantenendo la rotta verso Praga a quella altezza per un atterraggio senza ulteriori incidenti circa 2:20 ore dopo. Il sito di Aviation Herald ha riferito che il motore sinistro dell'aereo si è spento spontaneamente mentre volava a 11.000 metri. L'equipaggio ha portato l'aereo a 7.500 metri, mettendo in atto le relative liste di controllo e di sicurezza tentando di riaccendere il motore due volte, prima usando il mulino a vento e poi usando lo scarico di carburante incrociato, tuttavia il motore non si è riavviato. Poiché a bordo c'era abbastanza carburante, l'equipaggio ha deciso di continuare il volo per Praga per altre 2 ore e 20 minuti con un solo motore. L'equipaggio, ha omesso di segnalare al controllo del traffico aereo che stavano volando con un motore. La compagnia aerea ha confermato l'incidente è l'emittente radiofonica pubblica della Repubblica Ceca "Rrozhlas", affermando che era perfettamente sicuri di far volare l'aereo con un motore fino a Praga. Un aereo con due motori può volare anche con uno solo motore, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti". Se per qualche avaria il comandante ha la necessità di spegnerne uno durante il volo, si può proseguire con il motore rimanente. Un aereo può perfino decollare con un motore in meno, però solo in determinate condizioni. Per decollare con un solo motore si deve iniziare la rincorsa con tutti i motori funzionanti, ma se al momento di staccarsi da terra, per diverse ragioni, come ad esempio un uccello che entra in un motore spegnendosi, l’aereo potrà benissimo proseguire la sua salita. Il comandante dovrà modificare l’assetto dell’aereo, iniziare la procedura di decollo con un solo motore, assicurarsi che l’aereo stia volando e poi decidere di atterrare nuovamente. Ci sono molti casi di questo genere e non c’è pericolo. Chiaramente se un aereo è stato progettato con 2, 3 o 4 motori significa che ha bisogna di tutti quei motori per trasportare il peso che ha, ma volando in un fluido, l’aria, non necessita di tutta la potenza dei motori per rimanere in aria. Per questo motivo la massima potenza si usa solo nella fase di decollo, poi la potenza viene ridotta. In questo modo si riducono anche i consumi. Pertanto non temere, un aereo può volare con un solo motore.

USA: Mercedes-Benz richiama la Classe SL

USA: Mercedes-Benz richiama la Classe SL. La casa automobilistica tedesca sta avviando una procedura di richiamo in officina dei modelli anno 2018-2019: "la cucitura nell'airbag del passeggero anteriore potrebbe strapparsi durante lo spiegamento". Richiamo in officina da parte della tedesca Mercedes-Benz. I modelli Classe SL del 2018 sono stati segnalati per un problema tecnico che potrebbe potenzialmente creare 'situazioni di guida non sicure'. I veicoli interessati: circa 457 modelli Mercedes-Benz SL65 AMG, modelli 2019 SL63 AMG e modelli 2018-2019 SL450 e SL550. Il problema: l'airbag del passeggero anteriore potrebbe essere stato cucito in modo errato, consentendo alla giuntura di strapparsi durante lo spiegamento. Uno strappo nell'airbag può ridurre le prestazioni e aumentare il rischio di lesioni o morte in caso di incidente. La correzione: i rivenditori sostituiranno gratuitamente il modulo airbag lato passeggero anteriore. Cosa dovrebbero fare i proprietari: Mercedes-Benz inizierà a notificare il richiamo in officina ai proprietari il 1° ottobre. I proprietari possono chiamare la casa automobilistica al numero (800) 367-6372, la hotline di sicurezza dei veicoli dell'amministrazione nazionale per la sicurezza stradale sull'autostrada 888-327-4236 o visitare il sito Web NHTSA per verificare la loro numero di identificazione del veicolo e ulteriori informazioni. Non potendosi escludere condizioni di guida non sicure'', pur non essendoci stati incidenti - segnala Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”- è consigliabile che i proprietari di queste auto prestino la massima attenzione e che si rivolgano subito alle autofficine autorizzate o ai Concessionari in Italia nel caso in cui la propria autovettura corrisponda ai modelli in questione.

Germania: schegge di vetro nel mix contorno di verdure Bonduelle

Germania: schegge di vetro nel mix contorno di verdure Bonduelle. Lo segnala l'Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco. Non è possibile escludere rischi per la salute. Bonduelle ha immediatamente ritirato il prodotto dalla vendita e ha avviato un richiamo che ad oggi non riguarda il mercato italiano Alcune confezioni di mix contorno di verdure (prodotte della società Bonduelle Germania che opera in Italia con il brand Bonduelle Italia), sono state ritirate dal mercato tedesco, a titolo precauzionale, in quanto potrebbero contenere schegge di vetro. Consumando il prodotto ci si espone al rischio di ferimento. La comunicazione è stata diffusa tramite il sito ufficiale dell’azienda, che si è scusata per l’inconveniente e ha sottolineato le ragioni preventive alla base di tale comunicato, finalizzato a proteggere il consumatore. Nello specifico si tratta del lotto L8221 delle confezioni in lattine da 200 grammi e 400 grammi con termine scadenza minima del 31/07/2022 della Conserva Leipziger Allerlei della Bonduelle. Nel sito sono descritti anche gli eventuali effetti che potrebbero derivare dalla consumazione dei prodotti verosimilmente contaminati. Bonduelle Germania ha avvertito i clienti invitandoli a non consumare i prodotti in quanto probabilmente potrebbero contenere schegge di vetro e a restituirli il prima possibile. La comunicazione è stata diramata anche dalle autorità sanitarie tedesche che hanno deciso il ritiro immediato dagli scaffali dei supermercati. L’allerta è stata lanciata dalla Germania attraverso il Sistema rapido di allerta europeo alimenti (RASFF) riportata dal portale del governo tedesco su Lebensmittelwarnung.de. Ad oggi, l'Italia non è interessata dal richiamo. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando l’allerta riportata dal portale del governo tedesco su Lebensmittelwarnung.de, invita i cittadini italiani che si recano per motivi turistici o che vivono in Germania a prestare la massima attenzione astenendosi dall’acquisto dei prodotti interessati possibile presenza di schegge di vetro.

Olive attenzione al sale, il nostro nemico numero 1

Olive attenzione al sale, il nostro nemico numero 1. Una nuova ricerca ha analizzato l’apporto di sale in alcuni dei più tipici snack e antipasti che sono veri e propri nemici mortali della nostra salute. Lo “Sportello dei Diritti” : "i consumatori controllino le etichette dei prodotti prima di acquistarli e in particolare il contenuto di sale" Gli esperti dell’associazione Action on Salt, presso la Queen Mary University di Londra, hanno analizzato 555 snack e stuzzichini largamente disponibili nelle botteghe e nei supermercati, scoprendo una pericolosa quantità di sale; nel caso di alcune olive, addirittura il doppio del contenuto di sale nell’acqua marina, mentre altri prodotti, apparentemente innocui, contengono più sale di un hamburger con patatine del McDonald’s. «Questa ricerca evidenzia la facilità con cui i consumatori assumono grosse quantità di sale senza neppure saperlo», ha dichiarato Mhairi Brown, nutrizionista dell’organizzazione. «E vi sono anche tanti grassi saturi nascosti negli snack salati e nei prodotti tipici da picnic». A questo proposito, sappiamo che sia un picnic o un semplice aperitivo, non possono mancare dei piccoli piatti di accompagnamento, come le olive, l’affettato o le patatine. «Abbiamo rilevato un’ampia variazione del contenuto di sale per ogni categoria di prodotto, e questo dimostra che una riformulazione del contenuto di sale è facilmente conseguibile», ha aggiunto Brown. «Vogliamo che l’industria alimentare riveli le informazioni nutrizionali dei loro prodotti in modo chiaro, nella parte davanti della confezione, su tutti i prodotti, in modo che le persone possano facilmente trovare delle opzioni più salutari».Per evitare di consumare troppo sale e grassi saturi, gli esperti di Action on Salt incoraggiano tutti i consumatori a controllare le etichette dei prodotti prima di acquistarli, e in particolare il contenuto di sale di olive, salsicce, acciughe, pomodori secchi e formaggio feta, e considerare anche le porzioni. Inoltre, i ricercatori consigliano di preparare gli snack da casa in occasione di un picnic, come insalate fresche, sandwich con pane integrale, e bastoncini di verdure crude come carote, zucchine e sedano con humus o paté fatti in casa. Il sale in eccesso, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è un vero e proprio killer per la nostra salute: trattiene i liquidi nel nostro organismo, aumentando il carico di lavoro per cuore e reni. Secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, adulti e bambini dopo i 7 anni dovrebbero consumare quotidianamente non più di 5 gr di sale (un cucchiaino). E ricordatevi che non si tratta solo del sale che aggiungete ai vostri piatti: il sale infatti è presente anche nel pane, nelle salse e in molti prodotti già pronti, i cui produttori lo aggiungono abbondantemente per prolungare la scadenza. Cosa fare? In cucina cercate di usare le spezie al posto del sale. Un altro trucco è utilizzare prodotti dal sapore acido per insaporire i piatti: un’insalata con poco sale sarà più saporita con un po’ di succo di limone, mentre alla carne si può abbinare la mela o una salsa di mirtilli rossi.

Ennesimo episodio di violenza ai danni di un Medico a Muro Leccese. Lo "Sportello dei Diritti": “Le istituzioni intervengano con misure urgenti, concrete ed efficaci”

Ennesimo episodio di violenza ai danni di un Medico a Muro Leccese. Lo "Sportello dei Diritti": “Le istituzioni intervengano con misure urgenti, concrete ed efficaci” L'OMCeO di Lecce e la commissione ordinistica "Disagio lavorativo" denunciano con forza e sdegno l'ennesimo episodio di violenza perpetrato ai danni di un Collega mentre svolgeva il suo servizio, nei giorni scorsi, nella sede di continuità assistenziale (guardia medica) a Muro Leccese. Così il presidente dello “Sportello dei Diritti”, rilanciando il comunicato stampa dell'OMCeO di Lecce commenta quanto accaduto al collega aggredito mentre svolgeva il suo turno di guardia medica in una zona ‘di frontiera’. "Ora sta alle Istituzioni garantire ai medici il diritto di curare e ai cittadini il diritto di essere curati in sicurezza”. "L'elenco ormai senza fine di queste squallide azioni è frutto di un insopportabile malessere, che abbiamo più volte rappresentato alle istituzioni, in particolare ASL e Prefetto, anche nell'ambito dell'"Osservatorio" istituito per tale problematica. La violenza contro gli operatori sanitari, sempre odiosa e insopportabile, ha -secondo noi - diverse cause: Il disagio sociale di persone emarginate e fragili (psicopatici, alcool e tossicodipendenti) che non trovando risposte adeguate nella società spesso si riversano nelle strutture sanitarie deputate all'urgenza; le pretese illegittime di cittadini con richieste di prestazioni non erogabili o non rispettose dei protocolli a garanzia della complessità dei casi o pretesa di guarigioni e risultati impossibili e immediati, ritenendo i Medici l'unico front office di un sistema sanitario più complesso e spesso in affanno. Non siamo più disposti a tollerare in silenzio le aggressioni (verbali, fisiche, psicologiche e le continue minacce velate o palesi), mentre dobbiamo avere la serenità di intraprendere azioni decisive e spesso vitali con rapidità e adeguatezza. Riteniamo perciò necessario: - portare a compimento di legge la proposta per cui ogni aggressione ad un operatore sanitario in quanto pubblico ufficiale, sia perseguita con automatismo legislativo con incremento delle pene previste - fornire ampia e capillare informazione (come si sta impegnando a fare questo Ordine) sul corretto, efficace e lecito utilizzo delle strutture sanitarie, soprattutto legate all'urgenza - dare una vera sicurezza e dignità ai Colleghi (ed in particolare a quelli impegnati "in prima linea"), rivedendo anche ruoli e organizzazione della continuità assistenziale, sulla base della progettualità da noi a suo tempo proposta - assicurare soprattutto il rispetto dovuto a chi - dopo un percorso formativo e professionale tra i più lunghi e difficili - garantisce le cure più adeguate per la salute di tutti, sia pure tra mille difficoltà, carenze, delegittimazioni anche mediatiche, ristabilendo un ruolo culturale e professionale insostituibile." Gli Ordini, le Istituzioni hanno, a loro volta, il dovere di difendere il diritto a curare, e a farlo in condizioni di sicurezza. Ora sta alle Istituzioni, al Governo, al Parlamento intervenire con misure urgenti, concrete ed efficaci per garantire ai medici il diritto di curare e ai cittadini il diritto di essere curati in sicurezza.

Sigarette elettroniche e rischi per la salute. Primo decesso in USA?

Sigarette elettroniche e rischi per la salute. Primo decesso in USA? Dopo che lo “Sportello dei Diritti” aveva segnalato lo scorso 18 agosto l’epidemia in Usa di una strana malattia che avrebbe colpito almeno 100 fumatori di e-cig, arriva la segnalazione dalle autorità sanitarie americane del primo morto Solo lo scorso 18 agosto, per primi in Italia, noi dello “Sportello dei Diritti” segnalavamo che in ben 14 stati degli Stati Uniti, le autorità sanitarie stavano indagando su almeno 100 casi di misteriose malattie polmonari che sarebbero legate al loro uso. Sottolineavamo anche che ad esserne maggiormente colpiti sarebbero soprattutto gli adolescenti e i giovani adulti e molti tra questi risultavano ricoverati in ospedale ed alcuni sarebbero in terapia intensiva. Tutti lamentano difficoltà respiratorie, fiato corto e forti dolori al petto prima di essere ricoverati in ospedale. Inoltre, tra gli altri sintomi sono elencati febbre, tosse, nausea e diarrea. A distanza di qualche giorno, purtroppo, è stata registrata la prima vittima “ufficiale” da fumo di sigaretta elettronica. Diciamo “ufficiale” perché a segnalarla è stato il CDC, il Centro per il controllo e le prevenzioni delle malattie degli USA, che ha fatto sapere che un paziente è morto in Illinois, dopo aver sviluppato la malattia respiratoria in questione ed ha confermato che non 100, ma 200 persone si sarebbero ammalate in tutti gli USA a causa dell’utilizzo della sigaretta elettronica. "Questa tragica morte in Illinois rafforza i seri rischi associati ai prodotti di sigarette elettroniche", ha specificato Robert Redfield, ossia il direttore del CDC in persona che ha continuato: "Siamo rattristati dalla notizia della prima morte correlata ad una grave malattia polmonare per chi usa sigarette elettroniche o dispositivi per svapare". Al momento della vittima non sono note le generalità ma si sa che aveva un età tra i 17 e i 38 anni ed era dell’Illinois, uno degli Stati più colpiti in America dove è stato possibile appurare che nell'ultimo periodo vi è stato un aumento dei malati che arrivavano in ospedale con i sintomi che avevamo già descritto. È bene precisare però, che allo stato non è dato sapere come questi disturbi e queste malattie possano essere indotte dall'uso della sigaretta elettronica. Sembra che alcuni pazienti abbiano usato per "svapare" dei liquidi contenenti Thc (tetraidrocannabinolo) che è uno dei maggiori e più noti principi attivi della cannabis. Ma conferme ufficiali non ve ne sono. Sulla Bbc Online, il presidente della American Vaping Association, Gregory Conley, ha dichiarato di essere "fiducioso" sugli esiti della vicenda perché le malattie potrebbero essere causate proprio da sostanze contenenti cannabis o altre droghe sintetiche, e non nicotina contenuta nei dei classici liquidi per "svapare". Nonostante questi dubbi e proprio perché l’allarme arriva da un’importante ed autorevole istituzione sanitaria americana, però, non possiamo che ribadire quanto sosteniamo da tempo rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione da anni impegnata anche nella lotta contro il tabagismo. Non c’è più tempo, infatti, per le autorità sanitarie europee e italiane, ai più alti vertici, per prendere atto della necessità di urgenti e più approfondite verifiche circa questi prodotti e sottoporli sin da subito allo stesso regime rigoroso della vendita e della pubblicità concessa ai tabacchi e loro lavorati.

Policoro ordinanza anti-cinghiali, “Vietato dar da mangiare ai cinghiali”.

Policoro ordinanza anti-cinghiali, “Vietato dar da mangiare ai cinghiali”. Il sindaco Mascia ha firmato l'ordinanza con una serie di misure per contrastare il proliferare degli animali in città. Chi trasgredisce è punito con una multa che va da 150 a 900 euro. E' allarme cinghiali in aree urbane a Policoro. A segnalare il disagio allo “Sportello dei Diritti” diversi residenti, che hanno avvistato veri e propri gruppi attraversare le strade o aggirarsi indisturbati nei pressi delle abitazioni. Da tempo ormai i cittadini lamentano una presenza crescente di cinghiali nei pressi delle pinete e delle vie di accesso, temendo come normale che sia, della propria incolumità. Questo accade a Policoro e, molto più intensamente, in altre città del centro Italia, in particolare nell’area che va dalla Liguria alla Campania dove si registrano criticità ben maggiori. Dunque, il sindaco Enrico Mascia il 23 agosto ha firmato l’ordinanza 5617, con decorrenza immediata, con una serie di misure di contrasto e prevenzione atte a contenere e arginare il fenomeno. Tra le misure più importanti si segnala il divieto assoluto, per chiunque sul territorio urbano, di alimentare sia direttamente, somministrando il cibo, sia indirettamente, abbandonando sul territorio alimenti e scarti alimentari di qualsiasi tipo. Ovvero, la richiesta di collaborazione da parte dei cittadini, che dovranno segnalare ai Carabinieri Forestali di Scanzano Jonico, tutte le situazioni di disagio o altro, derivanti dalla presenza di cinghiali sul territorio urbano, nonché comportamenti in contrasto con quanto previsto dal primo punto dell’ordinanza (divieto di alimentazione). L’ordinanza emanata dal sindaco Arena fa seguito all’incremento numerico e distributivo della specie cinghiale (sus scrofa) nelle aree verdi e nelle aree protette peri-urbane, e soprattutto alla presenza degli stessi animali in alcune zone abitate del territorio comunale. Chi trasgredisce è punito con una multa che va da 150 a 900 euro. Sono centinaia gli esemplari che scorrazzano indisturbati nei pressi della pineta e delle strade adiacenti, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, spingendosi in modo consistente a ridosso delle abitazioni in cerca di cibo, costituendo un serio, e non solo potenziale, reale pericolo per l'incolumità dei cittadini e per la sicurezza della circolazione stradale. Invita infine i proprietari di cani a rispettare rigidamente le regole circa l’utilizzo del guinzaglio nella conduzione del proprio animale e di evitare, ove possibile, qualsiasi contatto ravvicinato, al fine di prevenire trasmissione di malattie.

venerdì 23 agosto 2019

Possedere un cane fa bene al cuore e ti allunga la vita.

Possedere un cane fa bene al cuore e ti allunga la vita. È quanto emerge da uno studio europeo pubblicato oggi sulla rivista medica Mayo Clinic Proceedings, che svela quanto è importante il legame tra questi animali e la salute cardiovascolare. Chi vive con un amico a quattro zampe è meno esposto a infarti, ictus e altri disturbi cardiovascolari. Gli umani si sono coevoluti con i cani, a cominciare dall'addomesticamento del lupo circa 40.000 anni fa. Da allora, questa relazione simbiotica tra un uomo e un cane ha influenzato favorevolmente lo sviluppo bilaterale e ha intrecciato le 2 specie. Non è un caso, perciò, se lo consideriamo il migliore amico dell’uomo. Il cane è un compagno fedele e instancabile, che ci aiuta a rimanere attivi e con la sua presenza sembra addirittura capace di tenere alla larga alcuni problemi di salute, come asma e allergie respiratorie. Ma a ben vedere c’è di più: un amico a quattro zampe infatti potrebbe letteralmente allungarci la vita. È quanto emerge da uno studio europeo pubblicato oggi sulla rivista medica Mayo Clinic Proceedings, che svela quanto è importante il legame tra questi animali e la salute cardiovascolare: un amico a quattro zampe diminuirebbe il rischio di soffrire di infarti o ictus, e più in generale abbatterebbe anche del 33% le probabilità di incorrere in una morte prematura. La scoperta arriva da uno studio dell'italiano dott. Andrea Maugeri, ricercatore presso il Centro di ricerca clinica internazionale presso l'Ospedale universitario di Sant'Anna a Brno, nella Repubblica Ceca, che rafforza ulteriormente il crescente numero di prove che indicano l'effetto benefico dei cani sulla salute cardiovascolare (CVH) e sul benessere generale. I ricercatori dello studio Kardiovize Brno 2030, hanno esaminato 1769 pazienti e hanno utilizzato una nuova metrica per CVH basata su 7 fattori chiave di salute enfatizzati dall'American Heart Association. I proprietari di animali domestici hanno riportato livelli più elevati di attività fisica (PA), una migliore aderenza a una dieta salutare per il cuore, livelli più elevati di colesterolo lipoproteico ad alta densità e livelli più bassi di glucosio nel sangue e diabete. Inoltre, PA e dieta erano ancora più propensi nei proprietari di cani che nei proprietari di altri animali. La proprietà del cane era inoltre correlata con un punteggio CVH complessivo significativamente più elevato rispetto alla proprietà di un animale non canino o all'assenza di animali domestici. Gli esperti sull'argomento hanno a lungo raccomandato la compagnia canina come protezione contro le malattie cardiovascolari (CVD) a causa della tendenza di un cane a migliorare la PA e la salute mentale del suo proprietario. La ricerca indica che portare un cane in casa può migliorare l'esigenza di un regime di esercizio fisico, migliorare la forma fisica e ridurre l'adiposità viscerale dei suoi coinquilini umani. Con la CVD come causa principale di morte in tutto il mondo e l'inattività fisica e il sovrappeso / obesità sono i principali fattori di rischio per CVD e morte prematura e disabilità, un impegno a favore di PA, esercizio fisico e fitness regolari ha il potenziale per migliorare sostanzialmente i risultati. In effetti, la PA ha effetti miglioranti su 5 dei 6 principali fattori di rischio modificabili per infarto del miocardio, inclusi profili lipidici, stress, diabete, ipertensione e obesità addominale, nonché fattori di rischio psicologico e stress psicosociale (PSS). I cani costringono i loro proprietari a fare specificamente più attività all'aperto, il che può anche rafforzare ulteriormente i benefici per la salute. Recentemente, un ampio studio trasversale ha scoperto che 120 minuti / settimana trascorsi in un ambiente naturale all'aperto erano associati a livelli più elevati di salute e benessere. Livelli più elevati di PA, esercizio fisico e fitness non solo migliorano i risultati della CVD, ma anche frenano l'ansia, l'ostilità, la depressione e il disagio emotivo. Oltre ad aumentare la dose di esercizio all'aperto dei proprietari, i cani riducono i livelli di PSS, aiutano nel trattamento della depressione e agiscono efficacemente come intervento ansiolitico. Esiste una pericolosa relazione reciproca tra CVD e salute mentale in base alla quale la PSS è associata a tassi elevati di CVD, ma CVD rappresenta anche un importante fattore di rischio per lo sviluppo o il peggioramento delle condizioni di salute mentale. Il forte legame emotivo che si sviluppa in genere tra un essere umano e un cane può conferire potenti effetti terapeutici sulla salute mentale e sulla salute del cuore. Uno studio di riferimento dell'Università di Uppsala, in Svezia, ha analizzato la salute di oltre 3,4 milioni di svedesi lungo un periodo di 12 anni. I partecipanti, tutti di età compresa tra i 40 e gli 80 anni e privi di patologie nel periodo precedente a quello monitorato, sono stati seguiti attraverso i registri del sistema sanitario nazionale. Un set di dati che ha permesso ai ricercatori di prendere in considerazione tutte le variabili rilevanti: età, sesso, stato civile, e anche il possesso di un cane, informazione che dal 2001 in Svezia deve essere comunicata e registrata a livello statale. Analizzando quindi l’incidenza di disturbi cardiovascolari e la mortalità nel campione, e sistemando i risultati in base all’età, il sesso e altri fattori, i ricercatori hanno potuto stimare quale effetto ha sulla salute il possesso di un cane. E i risultati sembrano abbastanza chiari: i possessori di cani avrebbero un rischio di morire prematuramente inferiore del 20% rispetto alla popolazione generale. Un effetto protettivo che varia anche in base allo status familiare e alla razza di cane che si possiede. Stando ai dati raccolti, per i single il possesso di un cane diminuisce del 33% il rischio di morte e dell’11% quello di soffrire di malattie cardiovascolari. E l’effetto risulta massimo se il cane in questione appartiene a una razza selezionata originariamente per la caccia. Per ora,si tratta di risultati che arrivano da uno studio epidemiologico, una ricerca che può identificare associazioni statistiche, ma non può chiarire la presenza di un eventuale nesso causale. Non è possibile quindi escludere la possibilità che i risultati osservati dipendano da altre variabili che lo studio non ha preso in considerazione: potrebbe darsi ad esempio che l’impegno richiesto dalla convivenza con un cane faccia sì questa scelta abbia in partenza una salute migliore; o che altre caratteristiche e stili di vita, ad esempio una dieta più sana, siano più comuni tra le persone che convivono con un cane. Diversi indizi però potrebbero aiutare a spiegare una relazione diretta tra cani e salute. Chi convive con un cane tende ad avere livelli più alti di attività fisica, e questo potrebbe spiegare i risultati osservati. Altre possibili spiegazioni riguardano le maggiori interazioni sociali, il benessere psicologico e l’affetto garantiti dalla convivenza con un cane, o persino l’influenza che potrebbe avere l’animale sul microbioma del padrone. Negli ultimi 40.000 anni, l' Homo sapiens e il Canis familiaris si sono evoluti in modo evolutivo per riempire una nicchia negli ambienti reciproci e quella relazione si è tradotta in benefici per la salute contemporanei. Attualmente, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la presenza di un cane in casa fa presagire un cambiamento nello stile di vita in meglio ed è legata a una riduzione dei livelli di PSS.

Bösingen (Germania). Nel seminterrato con un'arma, parte il colpo e uccide un 14enne

Bösingen (Germania). Nel seminterrato con un'arma, parte il colpo e uccide un 14enne. Due ragazzini stavano maneggiando una pistola quando un proiettile è esploso ed è finito nel petto di uno di loro. Lo “Sportello dei Diritti”: “Monito anche per l’Italia. Inasprire la possibilità di detenere armi in casa” Un 14enne è morto ieri a causa di un colpo di arma da fuoco in Germania. Il ragazzino, insieme a un coetaneo, si trovava nel seminterrato di una casa di Bösingen. I due stavano maneggiando l’arma quando, attorno alle 23, è inavvertitamente partito un colpo che ha colpito uno di loro al torace. Sul posto sono intervenuti i soccorritori, ma il ragazzino è morto sul posto. Un’indagine è stata aperta per determinare le esatte circostanze che hanno causato la morte di un giovanissimo ma, quest’ennesima tragedia determinata dall’uso improprio di un’arma da fuoco detenuta in casa, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, dovrebbe costituire un monito anche per l’Italia dove la riforma per l’allargamento delle maglie per la “legittima difesa” ha posto nuovamente il tema della legittimità della detenzione di armi da parte di privati e soprattutto la possibilità che tutti possano possederne una. Noi diciamo, invece, che non può in alcun modo permettersi un alleggerimento della concessione di licenze e della vendita di qualsiasi oggetto atto a contundere e potenzialmente letale. Perché questi eventi dimostrano che a rischiare, più che i delinquenti, possono essere i nostri cari e tra questi i più piccoli.

Oltre 9 mila italiani emigrati in Russia per lavoro nel primo semestre 2019

Oltre 9 mila italiani emigrati in Russia per lavoro nel primo semestre 2019 Dal 2019 la guardia frontiera del Servizio di sicurezza federale russo (FSB) ha iniziato a calcolare il numero dei cittadini stranieri che entrano nel Paese per i motivi di lavoro. Nei primi sei mesi del 2019 si sarebbero recati in Russia per il lavoro più di 9 mila italiani. Il servizio statistiche della Russia, Rosstat, ha aggiornato gli strumenti statistici per l'organizzazione da parte dell’FSB del monitoraggio di numero di cittadini stranieri che arrivano in Russia. Nel documento aggiornato, l'elenco dei motivi di soggiorno dichiarati è stato ampliato ed ora include anche "lavoro" e "studio". Va precisato che il dato presentato fa riferimento ai controlli all'ingresso nella Federazione Russa, per cui viene ogni ingresso o uscita dal paese viene calcolato come dato singolo, tralasciando il fatto che una persona possa visitare il Paese più di una volta. I dati più precisi, saranno quelli resi noti a fine anno da ROSSTAT, l'istituto di statistica russa, che si basa sui registri del Ministero degli Interni, redatti a partire dalla registrazione del domicilio che ogni cittadino straniero temporaneamente in territorio russo è tenuto a effettuare. Quello che oggi sta vivendo l’Italia è un esodo pari a quello del Secondo dopoguerra. Un’emorragia di connazionali che lasciano il Paese, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, per cercare condizioni migliori. Tuttavia questi dati raccontano soltanto parte del fenomeno, perché quei dati vanno incrociati con le altre statistiche anagrafiche dei maggiori Paesi europei. Da sottolineare che la destinazione della Russia, oggi per la prima volta si aggiunge alla lista ed ai numeri dell’Aire (cioè dell’Anagrafe degli italiani all’estero) anche se la prima destinazione è la Germania (20mila italiani arrivati a inizio 2018), poi Regno Unito (18.517) e Francia (12.870), anche se con la Brexit le presenze in Uk sono scese del 25,2%.

giovedì 22 agosto 2019

Monti Tatra, un fulmine cade sui turisti: cinque morti e venti feriti

Monti Tatra, un fulmine cade sui turisti: cinque morti e venti feriti Un fulmine ha ucciso almeno quattro persone e ferito più di 20, tra cui due bambini, sul lato polacco dei Monti Tatra, mentre uno è morto sul lato slovacco, secondo i servizi di soccorso di entrambi i paesi. Tre feriti sono in terapia intensiva, ha dichiarato il capo del soccorso alpino polacco Jan Krzysztof. Il maggior numero di vittime è stato colpito da un fulmine nella zona di Mount Giewont. Secondo un funzionario del Parco Nazionale dei monti Tatra citato dall'agenzia di stampa polacca PAP, il fulmine ha colpito una catena che i turisti usano per scalare più facilmente la cima. Secondo i media polacchi, compreso il canale privato TVN24, il fulmine ha anche colpito una grande croce di metallo in cima al Monte Giewont, vicino alla grande località montana di Zakopane, nel momento in cui c'era un folto gruppo di turisti. La maggior parte dei feriti, trasportati da diversi elicotteri, sono stati ricoverati nella stazione di Zakopane. Altri feriti sono stati curati a Cracovia e Nowy Targ. Il tempo è cambiato improvvisamente a mezzogiorno, con nuvole spesse che hanno coperto rapidamente il cielo, che, sereno al mattino, aveva spinto molti visitatori estivi a impegnarsi sulle piste. I monti Tatra, che sorgono in Europa orientale all'interno della catena dei Carpazi, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, rappresentano un confine naturale tra la Slovacchia e la Polonia. In entrambi i Paesi, queste montagne sono ricoperte da parchi naturali protetti e accolgono molti visitatori che praticano sport invernali ed estivi. I monti Tatra danno rifugio ad animali selvatici come camosci, marmotte, linci e orsi. La Slovacchia ospita la cima più alta dei Carpazi: il Gerlach, alto 2655 m.

L'assunzione di antibiotici aumenta il rischio di cancro al colon.

L'assunzione di antibiotici aumenta il rischio di cancro al colon. A dirlo i ricercatori della Johns Hopkins Cancer Center di Londra che hanno esaminato in 23 anni di studio oltre 160mila persone. L'uso eccessivo di antibiotici è collegato a un aumento rischio di cancro al colon. Ad aggiungere un motivo in più per usare con cautela una categoria di farmaci molto prescritta, è uno studio condotto su migliaia di cartelle cliniche e pubblicato sulla rivista scientifica Gut. Precedenti studi hanno indicato la possibilità di una relazione tra antibiotici e neoplasia al colon, tuttavia, secondo i ricercatori del Johns Hopkins Kimmel Cancer Center, in Gran Bretagna, i dati erano ancora limitati. Per andare più a fondo hanno utilizzato i dati del Clinal Practice Research Datalink (CPRD), uno dei più grandi database al mondo, che contiene le cartelle cliniche elettroniche di oltre 11 milioni di pazienti britannici, incluse informazioni sulla prescrizione di farmaci.Nell'arco di un periodo di 23 anni, dal 1989 al 2012, i ricercatori hanno trovato 28'890 casi di cancro del colon-retto e li hanno confrontati con 137mila persone che non avevano sviluppato la malattia. A prescindere dal presenza di fattori di rischio noti per questa neoplasia (come obesità, fumo, alcol, diabete) lo studio ha dimostrato che l'uso di antibiotici era associato a maggior probabilità di sviluppare tumore al colon (71,3% rispetto al 69,1%). E tale rischio aumenta già, anche se in piccola parte, con un utilizzo di 15-30 giorni. L'associazione non era evidente nel caso del cancro al retto. Inoltre, il rischio aumentava se l'utilizzo di antibiotici era più prolungato, e bastavano soli 15-30 giorni di esposizione totale per vederlo aumentare dell'8%. Secondo i ricercatori della Johns Hopkins Cancer Center di Londra, pertanto, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, può anche avere conseguenze pericolose: la crescita dei tumori cancerosi può essere accelerata.

Pescato salmone con due bocche

Pescato salmone con due bocche. Abboccato all'amo di una pescatrice di New York nel lago Champlain in America. Diventa virale la foto sui social Un Salmerino alpino con due bocche, è abboccato all'amo di una pescatrice dilettante nel lago naturale di acqua dolce Champlain, nell'America del Nord, che si estende prevalentemente entro i confini degli Stati Uniti d'America, ma parzialmente attraverso il confine fra gli Stati Uniti e la provincia canadese del Québec. La pescatrice di New York, Debbie Geddes, che pratica la pesca con la canna come hobby nella regione da molti anni, ha detto alla Tv nazionale Fox News di aver preso l'inconsueto pesce nel lago. "Le due bocche sono congiunte all'interno e entrambe si aprono e si chiudono", ha detto Debbie Geddes. "Per il resto ha l'aspetto di un normale pesce". Ha aggiunto di essere rimasta scioccata dopo aver pescato questo pesce con la testa deforme con due bocche. "Lo conservo nel congelatore e l'ho fotografato". L'immagine del pesce è diventata virale sui social facendo il giro del mondo sul web e sui notiziari da quando è stata caricata sull'account Facebook di un collage della Geddes. E sta viaggiando di bacheca in bacheca, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, superando ampiamente il confine delle acque digitali dove sarebbe stato pescato, scatenando la fantasia dei commentatori e provocando una gara a chi la dice più grossa, come hanno scritto i più creduloni l’effetto di un disastro ambientale che ormai non conosce più limiti oppure altri ipotizzano che l'inquinamento ambientale abbia un ruolo.

mercoledì 21 agosto 2019

Sudafrica: uomo ucciso dai suoi stessi leoni in una riserva di caccia

Sudafrica: uomo ucciso dai suoi stessi leoni in una riserva di caccia. Martedì, Leon van Biljon di 70 anni , è stato ucciso dai leoni al Mahala View Lion Lodge. Tragedia nel Parco del Mahala View Lion Lodge, vicino alla città settentrionale di Cullinan una piccola città ad est di Pretoria, la capitale del Sudafrica. Tre leoni hanno attaccato e ucciso il proprietario mentre controllava all'interno dell'area la recinzione. Il fatto è accaduto la mattina di martedì 20 agosto intorno a mezzogiorno, quando il parco era regolarmente aperto ai visitatori. Il sito web Mahala View Lion Lodge afferma che i tre leoni, di nome Rambo, Katryn e Nakita, erano tenuti all'interno della proprietà, che funge da rifugio per safari e offre alloggio, unità di gioco e strutture per conferenze. L'outlet locale News24 ha riferito che van Biljon è stato ucciso da uno dei suoi leoni. Secondo i media locali e le recensioni online, van Biljon era noto come "The Lion Man". Il 70enne è stato scoperto dai vicini ferito gravemente e quasi del tutto dissanguato. Gli animali sono stati abbattuti. Secondo quanto ha riferito la polizia locale, l'uomo aveva morsi su tutto il corpo, compreso il collo. La portavoce Parco del Mahala View Lion Lodge, ha riferito ai media locali che Leon van Biljon, era entrato nel recinto dei leoni, dopo avere distribuito precedentemente il pasto di carne agli animali. Per i visitatori non c'è stato pericolo, i leoni erano assicurati da una recinzione supplementare. Inizialmente non è stato chiaro il motivo perché il 70enne fosse entrato allo stesso tempo nel recinto insieme ai leoni. Era un allevatore esperto, ha dichiarato la portavoce. Secondo gli scienziati che studiano questi felini, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, tra i 6.000 e gli 8.000 leoni vengono allevati e tenuti nelle cosiddette fattorie e santuari dei leoni in oltre 200 strutture in Sudafrica, molti più leoni di quanti ce ne siano in natura nel paese.