mercoledì 30 settembre 2020

Presenza di Escherichia coli STEC: richiamato lo stracchino a marchio “La Casera Del Pirondel”

Presenza di Escherichia coli STEC: richiamato lo stracchino a marchio “La Casera Del Pirondel” Il ministero della Salute ha diffuso il richiamo di un lotto di stracchino dell’Azienda Agricola. ARMANNI ANGELO per la presenza di Escherichia coli STEC (produttore di Shiga-tossina). Sono interessate 14 forme appartenenti al lotto di produzione 16/06/2020. Lo stracchino coinvolto è stato prodotto dall’Azienda Agricola. ARMANNI ANGELO, nello stabilimento di Treviolo (marchio di identificazione: 03 1737) in provincia di Bergamo alla via Del Pero n 24. A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare lo stracchino con il lotto di produzione segnalato e restituirlo al punto vendita d’acquisto. Pertanto, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, consiglia ai rivenditori di togliere questo prodotto dal mercato e di effettuare il reso in caso di vendita già avvenuta a parti terze, che a loro volta possono metterlo in commercio. Si ricorda che l'Escherichia Coli è un batterio che si trova frequentemente nell'intestino sia degli uomini che degli animali, costituendone parte integrante della normale flora intestinale. Nella maggior parte dei casi sono innocui, ma ne esistono di alcuni tipo che possono mettere a rischio la salute provocando nei casi più lievi crampi addominale, vomito e diarrea, fino a quelli più gravi che possono portare a serie infezioni, causate da acqua o cibo contaminati, soprattutto da alimenti come frutta e verdura, che vengono spesso consumati crudi, ma anche da latte non pastorizzato e carne non cotta, risultando pericoloso soprattutto per i bambini piccoli e gli anziani. L'E.coli è sensibile al calore, per cui generalmente cottura dei cibi permette di neutralizzarlo. L'autorità, in questo caso il Ministero della Salute, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

Naufraga un pescatore di 65 anni: salvato dopo sei giorni in mare. Video

Naufraga un pescatore di 65 anni: salvato dopo sei giorni in mare. Video di un vecchio pescatore che galleggia su di una cassa di legno da solo in mezzo al mare nel Kalimantan meridionale JAKARTA - E' rimasto in acqua per sei giorni, prima di essere trovato e recuperato su di una cassa di legno. Ora il video della barca che salva un vecchio pescatore che era alla deriva in alto mare è diventato virale. Nella clip, si vede il vecchio pescatore salvato che è in cattive condizioni. Si chiama Homade, 65 anni, e risiede a Hilir Muara Kota Baru, nel Kalimantan meridionale, in Indonesia. Ha riferito che l'incidente è avvenuto sei giorni prima: le reti si sono impigliate e la barca si è ribaltata. Lui è finito sotto all'imbarcazione, ma è riuscito a liberarsi e a prendere una cassa di legno per conservare il pesce che gli ha permesso di restare a galla e poi la corrente lo ha spinto al largo dell’Oceano, dove è stato individuato, mentre erano in corso le ricerche. Lo hanno trovato alcuni pescatori che stavano pescando nelle acque di Senipah. Domenica mattina (27/09/2020), Hamade, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato rimandato a casa nel suo villaggio, assistito dalla Marina Balikpapan. Ecco il video: https://youtu.be/q3Tqrjxhpo0

martedì 29 settembre 2020

Studio rivoluzionario: l'analisi del sangue può identificare individui sani a maggior rischio di cancro.

Studio rivoluzionario: l'analisi del sangue può identificare individui sani a maggior rischio di cancro. È possibile identificare le persone sane con un rischio più elevato di cancro sulla base di un semplice prelievo di sangue. Lo afferma uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Cancer Prevention Research dell'American Association of Cancer Research (AACR). Lo studio riporta che uomini e donne di mezza età apparentemente normali e asintomatici senza storia di cancro ma con cluster rilevabili di cellule tumorali circolanti (C-ETAC)', nel sangue hanno un enorme rischio 230 volte maggiore di sviluppare il cancro entro un anno rispetto agli individui in cui tali cluster non erano rilevabili nei campioni di sangue. I ricercatori hanno esaminato più di 10.000 individui asintomatici e poi li hanno seguiti per un periodo di un anno. Allo stesso tempo, è stato esaminato il sangue di oltre 4.000 malati di cancro con vari tumori maligni. I risultati, evidenzia , Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, hanno mostrato che i C-ETAC sono stati quasi sempre trovati nei malati di cancro (più del 90%), ma erano estremamente rari (meno del 5%) in individui normali senza diagnosi o sintomi di cancro. L'anno successivo, al 3,475% dei soggetti normali C-ETAC positivi sono stati diagnosticati vari tumori, rispetto allo 0,015% dei soggetti C-ETAC-negativi. Ciò significa che i soggetti normali C-ETAC positivi sono risultati avere un rischio 230 volte maggiore di una diagnosi di cancro entro un anno rispetto ai soggetti C-ETAC negativi. Ogni anno 9,6 milioni di persone in tutto il mondo muoiono di cancro, principalmente a causa della diagnosi tardiva. Anche l'Organizzazione mondiale della sanità ha identificato la diagnosi precoce come obiettivo primario nel suo rapporto del 2014. A tale riguardo, lo studio è importante. Il test ha un'accuratezza del 95,6% e copre più di 20 tumori, inclusi i tumori al seno, ai polmoni, alle ovaie, allo stomaco, al pancreas, al colon e alla prostata.

lunedì 28 settembre 2020

Micromobilità, beccato in strada a 100KM all’ora con un monopattino truccato. Il video della folle corsa diventa virale

Micromobilità, beccato in strada a 100KM all’ora con un monopattino truccato. Il video della folle corsa diventa virale. La denuncia dello Sportello dei Diritti: “I monopattini elettrici truccati esistono e fanno anche i 120 kmh. Anche se è dura, le forze dell’ordine inizino a controllarli” I monopattini elettrici da gennaio sono stati equiparati dalla legge alle biciclette. Basta salire, accelerare e sterzare. Tuttavia anche i monopattini elettrici truccati esistono, così anziché andare a 20-25 chilometri all’ora vanno anche a 50, 100 e 120 all’ora. Lo dimostra un video che da qualche ora gira in rete di un ragazzo a bordo di un monopattino elettrico. Il giovane, è stato beccato sul suo monopattino elettrico a 100 kmh da un’automobilista che lo segue su una strada extra urbana. Prontamente ha immortalato la folle corsa con un video sul suo telefonino e postata in rete. I monopattini, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono già nel mirino delle forze dell’ordine perché molti li usano in due, cosa espressamente vietata dal codice della strada. Ecco il video: https://youtu.be/WGmAhwXyoiI

Migros richiama l'insalata di pasta integrale per listeria. Allerta anche per i frontalieri italiani

Migros richiama l'insalata di pasta integrale per listeria. Allerta anche per i frontalieri italiani: non sono da escludere rischi per la salute In seguito a un controllo interno Migros Ticino ha deciso di richiamare l'insalata di pasta integrale.Come spiegato in un comunicato, è stata rilevata infatti la presenza di Listeria monocytogenes nell’insalata coinvolta. «Non si possono escludere del tutto eventuali rischi per la salute» viene segnalato. Per ragioni di sicurezza, perciò, Migros Ticino richiama l’articolo andato in vendita presso le sue filiali.L’azienda ha ritirato immediatamente le confezioni in questione dagli scaffali e l'invito ai clienti è quello di non consumare il prodotto. La listeria può avere infatti ripercussioni sulla salute. In alcuni casi, «il consumo del prodotto contaminato può scatenare sintomi analoghi a quelli dell’influenza (febbre, emicrania, nausea)». Qualora si presentassero tali sintomi, avverte Migros, «si consiglia alle donne incinte e alle persone affette da un’immunodeficienza di rivolgersi a un medico».L'azienda, che si scusa per l'inconveniente, spiega infine che gli articoli possono essere restituiti in qualsiasi filiale di Migros Ticino, ottenendo il pieno rimborso. Il prodotto coinvolto: Insalata di pasta integrale (con verdure, prosciutto cotto, olive, formaggio). N° d’articolo 2363.800.103.00 e n° di lotto L18092000 con le seguenti date di scadenza: da vendere entro il 29/09/2020 e da consumare entro il 01/10/2020 da vendere entro il 01/10/2020 e da consumare entro il 03/10/2020 da vendere entro il 03/10/2020 e da consumare entro il 05/10/2020. Dato il rischio per la salute che si corre in seguito alla contaminazione del batterio particolarmente patogeno, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda anche ai numerosi frontalieri italiani, massima allerta. I clienti possono riportare il prodotto indicato qui sopra presso le filiali Migros: riceveranno il rimborso del prezzo di vendita.

Bando “Start” della Regione Puglia in scadenza

Bando “Start” della Regione Puglia in scadenza. Problemi per coloro che hanno trasmesso la domanda e i documenti utilizzando per firmare la Tessera Sanitaria - Carta Nazionale dei Servizi (TS - CNS). Lo “Sportello dei Diritti”: intervenga la Regione ad autorizzare definitivamente questa forma di sottoscrizione L’avviso “Start” della Regione Puglia, lo strumento di sostegno a piccoli lavoratori autonomi, professionisti e CoCoCo con reddito inferiore ad Euro 23.400, sta per scadere e salvo proroghe dell’ultima ora sarà possibile aderirvi sino alle ore 12.00 del 30 settembre 2020. Fino ad oggi sono state registrate un numero di domande inviate pari a 30.313, ma molte sono ancora in cantiere come risulta dall’ultimo comunicato pubblicato sul Portale Sistema Puglia lo scorso 21 settembre. Per gli addetti ai lavori, la parte di domande non ancora trasmesse potrebbe dipendere dalla difficoltà per i beneficiari di procedere alla firma digitale che considerati i tempi di rilascio della locale CCIAA che procede online e per i rincari che molti esercenti applicano alle Csn, di fatto, hanno messo un freno a questa lodevole iniziativa. E proprio per le categorie dei CoCoCo e professionisti iscritti alla gestione separata che in genere non hanno necessità e il possesso della CSN il problema è stato maggiore. I costi delle Smart Card sono lievitati a 40, 50 ed anche 100 Euro per averne una. Ma c’è un metodo di firma, gratuito sicuro ed emesso dalla Regione Puglia per il tramite della Asl che permette di firmare di accedere a portali della Pubblica amministrazione e tanto altro. Tutte le domande spedite e quindi concluse con questo metodo sono partite, numerosi sono stati i quesiti tecnici e le chiamate al Call Center per accertarsi della validità del metodo. Inutile a dirsi nessuna risposta e gli operatori che fino a pochi giorni fa dichiaravano che bastavano solo firme in Pades o Cades. Ora a pochi giorni della scadenza queste domande nonostante siano state accettate dal sistema ed inviate, non ammissibili e la corsa dei malcapitati a comprare smart card o farsi accreditare on line con spid e comprando un certo numero di firme digitali. Ci si chiede come può una Regione non accettare e riconoscere una forma depositata presso gli uffici della sua AS? E come mai nel periodo preelettorale non si è fatta chiarezza sul punto, tutti avrebbero avuto il tempo di recarsi alla locale CCIAA per richiedere la tessera pagando solo, si fa per dire, 25 Euro. Di cosa si tratta - La TS-CNS (Carta Nazionale dei Servizi) rappresenta l'evoluzione tecnologica della Tessera Sanitaria (TS) in quanto oltre ai servizi sanitari normalmente offerti dalla tessera sanitaria nazionale permette l'accesso ai servizi in rete offerti dalla Pubblica Amministrazione. La TS-CNS è gratuita e viene spedita a tutti i cittadini assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale. Con l’attivazione della CNS si potrà accedere anche ai servizi in rete della Pubblica Amministrazione. Come attivarla – Per attivare la tessera come CNS (Carta nazionale dei Servizi), è necessario recarsi presso gli sportelli abilitati della ASL di residenza, di seguito indicati, muniti di documento di riconoscimento in corso di validità e di un indirizzo di posta. La procedura di attivazione è la medesima delle altre CSN, deposito della firma del titolare alla presenza di un dipendente ASL, rilascio della prima parte dei codici PIN e PUK ed invio per mail del restante, tutto gratuito e con le stesse modalità delle CSN a pagamento. Di fatto molte Regioni favoriscono e agevolano l’utilizzo delle TS che fungono da filtro per i rapporti con le PA e la Regione Puglia non è da meno. Non si comprende, quindi, come mai continui a regnare l’incertezza per un procedimento che dovrebbe essere validato anche a mezzo di questo sistema generalmente riconosciuto, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Ecco perché rivolgiamo un appello alla Regione Puglia e ai responsabili dell’avviso Start affinché si faccia immediata chiarezza e si eviti qualsiasi tipo d’ingiustificata decadenza per tutti coloro che hanno proceduto in questo modo.

Rapporto choc, evitata la collisione in volo tra due aerei di Ryanair.

Rapporto choc, evitata la collisione in volo tra due aerei di Ryanair. Un'anomalia nel sistema di allerta all'origine del potenziale disastro aereo. Solo l’intervento di un operatore francese ha evitato la morte dei 344 passeggeri a bordo dei due aerei. I fatti risalgono al 2018 ma sono venuti alla luce solo ora. Due voli Ryanair con a bordo rispettivamente 184 e 160 persone hanno rischiato di scontrarsi in volo per colpa di un'anomalia nel sistema di allerta usato dai controllori del traffico aereo e delle istruzioni contrastanti date da due controllori: uno scampato incidente avvenuto nel nord della Spagna il 2 ottobre 2018 e di cui si è saputo solo ora grazie a un rapporto pubblicato dalla commissione spagnola che si occupa di investigare sugli incidenti dell'aviazione civile. I due Boeing 737, uno partito dall'aeroporto di Santiago-Rosalía de Castro e l'altro da Siviglia, si sono quasi scontrati a mezz'aria a un'altitudine di 34.000 piedi (diecimila metri), arrivando a distare l'uno dall'altro appena 2,3 miglia nautiche in orizzontale (4,2 chilometri) e 334 piedi in verticale (100 metri). A impedire l'incidente è stato solo l'intervento di un controllore da un vicino settore del controllo del traffico aereo, ovvero Bordeaux, in Francia. Per i passeggeri a bordo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, fortunatamente nessuna conseguenza.

Lotta al Covid-19. La mascherina riduce il rischio di contagio del 77% mentre la distanza sociale dell'85%

Lotta al Covid-19. La mascherina riduce il rischio di contagio del 77% mentre la distanza sociale dell'85%. A dirlo uno studio delle Università di Oxford e Bangkok. Uno studio della Mahidol University di Bangkok e dell'università di Oxford, ha dimostrato che il distanziamento sociale, l'igiene delle mani e la mascherina sono efficaci nel ridurre il rischio di contagio quando si viene a contatto con una persona positiva al Sars-Cov-2. La ricerca che è stata presentata nel corso della conferenza Escmid della Società Europea di Microbiologia, ha stimato la riduzione del rischio di ognuno di questi tre interventi. Lo studio è stato condotto su 211 casi confermati, tutti asintomatici, e 839 controlli che invece non hanno avuto una diagnosi di Covid-19, trovati grazie al contact tracing soprattutto di tre grandi cluster in nightclub, in uno stadio di boxe e in un palazzo di uffici governativi, con interviste sulle abitudini all'uso delle precauzioni consigliate. Dallo studio, è emerso che le persone che avevano indossato la mascherina per tutto il tempo del contatto con un caso positivo avevano un rischio minore del 77% rispetto a chi non l'aveva, mantenere almeno un metro di distanza riduce invece il rischio dell'85%, mentre il lavaggio frequente delle mani riduce le infezioni del 66%. Alla luce di questo importante studio, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, le indicazioni di indossare la mascherina, lavarsi le mani e praticare il distanziamento sono coerenti con per proteggersi dall'infezione.

Gorilla attacca la guardiana dello Zoo di Madrid e le rompe entrambe le braccia.

Gorilla attacca la guardiana dello Zoo di Madrid e le rompe entrambe le braccia. L’inserviente è stata assalita mentre puliva il recinto e dava da mangiare. La vittima in gravi condizioni Tragedia al al giardino zoologico di Madrid. Una donna di 46enne stava svolgendo le faccende quotidiane mattutine in un'area coperta, protetta da una tripla porta, quando si è trovata faccia a faccia con Malabo, un maschio di 29 anni, ha dichiarato in una nota lo zoo di Madrid. "Il team dello zoo è riuscito a tenere lontano l'animale e in seguito un team veterinario lo ha anestetizzato con un dardo tranquillante. L'animale è stato portato nel suo recinto dove si è calmato", aggiunge lo zoo. La polizia sta indagando su quanto accaduto, di cui ancora non si conosce bene la dinamica e neanche la ragione per cui la donna si trovasse nella gabbia insieme al gorilla. La vittima, che lavora allo zoo da 19 anni, è stata ricoverata d'urgenza in gravi condizioni, hanno annunciato i servizi di emergenza in un tweet. Lo zoo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha riferito che Malabo è stato allevato da custodi sin dalla nascita ed è normalmente "vicino a chi si prende cura di lui".

domenica 27 settembre 2020

Campetti “Antistadio” e stadio a Lecce. La proposta dell’ex calciatore Fabrizio Caracciolo

Campetti “Antistadio” e stadio a Lecce. La proposta dell’ex calciatore Fabrizio Caracciolo rilanciata dallo “Sportello dei Diritti”: si realizzi una “Cittadella dello Sport” Un pugno nell’occhio ed un vuoto nella città di Lecce: è questo che sentiamo di dirci quando percorriamo viale Giovanni Paolo II, già viale Dello Stadio, quando sul finire degli ultimi palazzi della “167/B” compare all’improvviso una profonda depressione e poi i campetti in uno stato di progressivo e inesorabile degrado che è possibile cogliere visibilmente e poi l’ormai spoglia area del “Via Del Mare” che è diventata una zona priva di qualsiasi tipo di “verde” e a dir poco degradata. Non crediamo ci sia bisogno di altre parole per descrivere una situazione che tutti i leccesi conoscono e che non è mai stata decisivamente affrontata da alcuna amministrazione comunale senza alcun progetto a lungo termine che possa rilanciare quest’area, appendice del centro urbano, ma sempre da ritenersi parte integrante della città. Proprio qualche giorno fa, al contrario, abbiamo avuto modo di ascoltare la proposta dell’ex calciatore leccese doc Fabrizio Caracciolo, un passato nelle giovanili dell’Inter e poi una lunga carriera a girare sui campi dei campionati professionisti di B e C, che ci ha illuminato e che noi dello “Sportello dei Diritti” riteniamo possa essere presa in seria condizione dagli addetti lavori in un’ottica di rilancio della vita sportiva della città, del decoro urbano e del miglioramento di una periferia da sempre degradata, quale la 167, con il coinvolgimento dei tanti che vi abitano e soprattutto dei giovani che nello sport “attrezzato” ed organizzato potrebbero trovare nuovi stimoli e un miglioramento delle proprie condizioni. La proposta di realizzare una “Cittadella dello Sport” a servizio della Città e con finalità anche sociali, come per esempio la possibilità di far avvicinare gratuitamente all’attività fisica anche bambini provenienti da nuclei non abbienti, con il coinvolgimento di privati e di professionisti dello sport leccese, è un’idea che riteniamo realizzabile ed una priorità assoluta, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. È chiaro che però è necessaria una volontà politica espressa da parte dell’attuale amministrazione comunale e un coinvolgimento delle principali realtà del mondo sportivo e non solo del calcio salentino. Il nostro è, quindi, un appello al Sindaco al quale chiediamo di farci sapere se è possibile avviare un percorso progettuale o se l’area dello Stadio e quel “buco” tra viale Giovanni Paolo II e la via del Mare dovrà rimanere per lunghi anni ancora così.

False email a nome “Agenzia delle Entrate”. Polizia Postale segnala l’attività di phishing e invita all’attenzione

False email a nome “Agenzia delle Entrate”. Polizia Postale segnala l’attività di phishing e invita all’attenzione. Lo “Sportello dei Diritti”: Agenzia delle Entrate “per motivi di sicurezza non invia email contenenti link cliccabili” Una nuova attività di phishing che utilizza email che solo apparentemente arrivano dall'Agenzia delle Entrate, è stata segnalata dalla Polizia Postale sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia”. E proprio per tali ragioni, lo “Sportello dei Diritti” ritiene utile rilanciare l’allerta per informare tutti coloro che possiedono dispositivi perché ciascuno potenzialmente nel mirino dei criminali informatici. A tale scopo, pubblichiamo integralmente il post per comprendere i rischi che possiamo correre: «Sono in corso nuovi tentativi di phishing a danno degli utenti attraverso email che sembrano essere riconducibili all’Agenzia delle Entrate. L’Agenzia è estranea a tali messaggi che riportano nell’intestazione la dicitura “IL DIRETTORE DELL’AGENZIA”, “GLI ORGANI DELL’AGENZIA”, “DIVISIONE INDAGINE” e che nel testo invitano a prendere visione di documenti contenuti in un archivio allegato per verificare “alcune incoerenze” emerse dall’esame dei dati e dei saldi relativi alla divulgazione delle eliminazioni periodiche Iva. Le email, infatti, non provengono dall’Agenzia delle Entrate, ma costituiscono il tentativo di installare un malware sui dispositivi dei destinatari anche allo scopo di acquisire successivamente informazioni riservate. L’email è particolarmente grave in quanto, per avvalorare la notizia , utilizza il logo e l’home page dell’Agenzia al fine di confondere inevitabilmente l'utente sulla veridicità e sulla provenienza della richiesta. Si invitano tutti gli utenti a consultare le notizie sui siti di origine, diffidando da email, messaggi o news che non siano direttamente verificabili rispetto alla fonte di provenienza. Si ricorda che le informazioni sulle prestazioni dell’Agenzia delle Entrate sono consultabili accedendo esclusivamente attraverso la barra degli strumenti sul portale www.agenziaentrate.gov.it .L’Agenzia delle Entrate, inoltre, fa sapere che per motivi di sicurezza non invia email contenenti link cliccabili.». Insomma, il classico modo subdolo per approfittare di una nostra disattenzione e del timore che il Fisco ingenera nei contribuenti per accedere abusivamente nei nostri dispositivi, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Ecco perché è utile seguire alcuni semplici consigli riportati della forza di polizia specializzata nella lotta al crimine informatico: - non aprire alcun allegato e non cliccare su eventuale link contenuto nel testo della mail; - installare e tenere sempre aggiornato il proprio sistema Antivirus; - modificare periodicamente le password dei servizi on line. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

Attenzione: nuova campagna di spamming a scopo estorsivo.

Attenzione: nuova campagna di spamming a scopo estorsivo. L’allerta della Polizia Postale: anche se gli hacker conoscono la vostra password non pagate alcun riscatto. Lo “Sportello dei Diritti”: non assecondate mai questi criminali e seguite i consigli della Polizia Postale Non è la prima volta che lo “Sportello dei Diritti” segnala attività di spamming da parte di criminali senza scrupoli che sfruttano le nostre disattenzioni e la minaccia di accedere abusivamente ai nostri dispositivi per tentare di estorcere del denaro. Una nuova campagna di questo tipo è stata segnalata dalla Polizia Postale sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” con la foto di una mail che rappresenta il messaggio che potrebbe pervenirci. Di seguito, quindi, pubblichiamo integralmente il post pubblicato dalla forza di polizia impegnata nella lotta nel crimine informatico: «Questa è la mail che potreste ricevere in inglese: “Eseguo ogni tipo di servizio - fondamentalmente si tratta di distruzione di proprietà e lesioni. Fondamentale tutto tranne lo scatto. Spesso le ragioni principali sono l'amore rifiutato o la competizione sul posto di lavoro. Questa settimana un cliente mi ha contattato e mi ha assegnato la missione di spruzzarti acido in faccia. Pratica predefinita: rapidamente per tutta la vita. Senza troppe storie. Conosco tutti i tuoi percorsi, il tuo indirizzo e persino la tua password XXXXXX e non sarà difficile per me fare questo lavoro.” Inizia così l'email minacciosa inviata in questi giorni ad alcuni utenti, spaventati dalla possibilità che qualcuno possa averli spiati, pedinati e derubati di credenziali riservate. L’elemento “terrorizzante” è rappresentato dal fatto che i criminali sembrano conoscere la vera password della casella di posta elettronica e la minaccia di essere sfregiati dall’acido in faccia. Il ricatto prosegue, con la minaccia che se il malcapitato non paga 1000 dollari in criptovalute le conseguenze sarebbero terribili. Ma è tutto falso, ovviamente. Il fatto che i criminali dispongano della password (spesso non più attuale) della casella di posta elettronica, è purtroppo motivato dal fatto che, all’interno dei mercati neri del darkweb, agiscono hacker senza scrupoli che, dopo aver condotto massive attività di phishing o di intrusione informatica, rivendono online i preziosi dati. Tuttavia la semplice conoscenza di una password email non può mai bastare per permettere l’inoculazione nei nostri dispositivi di sofisticati virus in grado di spiare abitudini e comportamenti. Se hai ricevuto anche tu questa email, segui i nostri consigli: 1. Mantieni la calma: il criminale non dispone, in realtà, di alcuna informazione che ci riguarda se non quelle che si possono trovare su un qualsiasi motore di ricerca. Potrebbe essere in possesso di nostre vecchie password non più valide dei nostri profili social o della nostra email che, come abbiamo già spiegato, non sono sufficienti per spiare abitudini e comportamenti. 2. Non pagare assolutamente alcun riscatto: l’esperienza maturata con riguardo a precedenti fattispecie criminose (come #sextortion e #ransomware) dimostra che, persino quando il criminale dispone effettivamente di nostri dati informatici, pagare il riscatto comporta quale unico effetto un ulteriore accanimento nelle richieste estorsive, volte ad ottenere ulteriore denaro; 3. Proteggi adeguatamente la tua email (ed in generale i tuoi account virtuali): • cambia - se non hai già provveduto a farlo - la password, impostando password più complesse; • non utilizzare mai la stessa password per più profili; • abilita, ove possibile, meccanismi di autenticazione “forte”(due fattori) ai nostri spazi virtuali, che associno all’inserimento della password, l’immissione di un codice di sicurezza ricevuto sul nostro telefono cellulare ; • aggiorna il sistema operativo; • Installa un antivirus o antimalware. · Controlla, grazie alla cronologia degli accessi, l’eventuale presenza di accessi non autorizzati ai tuoi spazi. Se sei in difficoltà o hai bisogno di aiuto scrivici su: http://www.commissariatodips.it/.../segnala.../index.html». Ancora una volta, quindi, siamo costretti a riportare una modalità criminale informatica che continua ad essere perpetrata a danno di cittadini che, nonostante le continue segnalazioni, cadono nella rete di questi malfattori, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Ecco perché è utile seguire i consigli della Polizia Postale e prestare la massima attenzione ad ogni email che giunge sui nostri dispositivi. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

sabato 26 settembre 2020

Problemi sul volo Ginevra Catania, aereo quasi giunto a destinazione torna indietro

Problemi sul volo Ginevra Catania, aereo quasi giunto a destinazione torna indietro. Il volo, partito ieri mattina da Ginevra, ha avuto un problema tecnico. Fortunatamente l’aereo è atterrato senza ulteriori problemi. Dietrofront nelle scorse ore all'aeroporto di Ginevra per un volo di linea partito proprio dallo scalo svizzero e diretto vero l’aeroporto di Catania. Il volo Swiss LX2386 era partito in orario ieri mattina alle 08:53, direzione in Sicilia. Tuttavia, durante il viaggio è stato identificato un problema tecnico alla radio e all'aereo è stato richiesto di tornare in Svizzera, più precisamente all'aeroporto di Zurigo. Fin qui nulla di strano, se non fosse che il velivolo, al momento del rilevamento del problema, si trovava più vicino alla Sicilia che alla Svizzera, come dimostrano le immagini di Flightradar24. Il velivolo infatti ha fatto dietrofront mentre sorvolava il Tirreno, tra la Sardegna e Roma. Come mai questa scelta? A spiegarlo è la stessa compagnia aerea: «Il problema non poteva essere risolto a Catania», ha dichiarato alla stampa la portavoce Karin Müller. Swiss infatti avrebbe avuto bisogno dello stesso velivolo più tardi, ragione per cui non poteva permettersi di lasciare l'aereo fermo per troppo tempo nell'aeroporto siciliano. Per i passeggeri a bordo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, fortunatamente nessuna conseguenza a parte il ritardo e la riprogrammazione della partenza su un altro volo che li ha condotti finalmente in Sicilia con quattro ore di ritardo.

venerdì 25 settembre 2020

Incidente aereo in Ucraina: almeno 22 morti. Immagini scioccanti

Incidente aereo in Ucraina: almeno 22 morti. Immagini scioccanti. Un aereo Antonov AN-26 si è schiantato vicino alla città di Chugheev, nella regione di Kharkiv La tragedia in Ucraina questa sera quando un aereo Antonov AN-26 si è schiantato vicino alla città di Chugheev, una città dell'Oblast' nella regione di Kharkiv, nella parte orientale dell'Ucraina. Secondo le prime notizie, l'aereo si è schiantato vicino a una strada, durante un volo di addestramento, con un equipaggio di 23 persone. In una dichiarazione, il Ministero degli affari interni dell'Ucraina afferma che le informazioni ufficiali del Servizio statale di emergenza dell'Ucraina affermano che 22 dei passeggeri hanno perso la vita, mentre altre due persone sono rimaste gravemente ferite, con ustioni sul 90% dei loro corpi. Le indagini sono in corso, , evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, mentre finora non sono note le cause che hanno portato alla tragedia. Ecco il video che ha catturato immagini scioccanti, con l'area che brucia subito dopo l'incidente: https://youtu.be/8xylJEhWM2M

Clorato nel filetto di pangasio vietnamita surgelato, richiami in tutta la UE. Il provvedimento riguarda anche l’Italia. Lo Sportello dei Diritti: “sconsigliato a bambini”

Clorato nel filetto di pangasio vietnamita surgelato, richiami in tutta la UE. Il provvedimento riguarda anche l’Italia. Lo Sportello dei Diritti: “sconsigliato a bambini” Il pangasio, originario del Vietnam, è uno dei pesci più consumati al mondo per il suo basso costo, il sapore delicato e la presentazione del filetto senza pelle o spine. Nonostante il suo basso contenuto proteico e il suo livello ancora più basso di omega-3, non è il profilo nutrizionale a preoccupare, ma piuttosto la sua alta concentrazione di clorato. Questo è l’oggetto dell’allerta alimentare proveniente dalla Svizzera, dove i filetti di pangasio sono stati campionati, e pubblicata sul sito dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) su segnalazione dell’azienda Biopartner Schweiz AG. La notifica è stata lanciata anche dal sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF) che ha valutato il rischio per la salute serio. Nello specifico si tratta delle confezioni di filetti di pangasio da 1 chilo surgelato della marca Animare, numero dell’articolo 072820 con data minima di conservabilità 21.08.2021. L’USAV raccomanda di non consumare questo prodotto. Biopartner Schweiz AG lo ha immediatamente ritirato dalla vendita e ha avviato un richiamo. L’assunzione ripetuta di clorato, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, può inibire l’assorbimento dello iodio e causare cambiamenti temporanei del livello di ormoni tiroidei nelle persone con malattie tiroidee, carenza di iodio o nei bambini. L’inibizione dell’assorbimento dello iodio è reversibile.

Subacqueo morso sulla testa da un coccodrillo nella Grande Barriera Corallina

Subacqueo morso sulla testa da un coccodrillo nella Grande Barriera Corallina. Un uomo è stato ricoverato in ospedale dopo essere stato morso sulla testa e sul collo da un coccodrillo mentre si immergeva nella Grande Barriera Corallina. Il 33enne stava facendo snorkeling in una barriera corallina vicino a Lizard Island, nel nord-est del Queensland mercoledì pomeriggio, quando è stato attaccato da un coccodrillo marino di due metri. Lo riferiscono le autorità di questo stato in un comunicato stampa. "Un team di specialisti della fauna selvatica si dirigerà a Lizard Island per cercare di localizzare e catturare il coccodrillo", hanno dichiarato, aggiungendo. che quest'isola si trova in un territorio potenzialmente frequentato dai sauri e ha invitato le persone che fanno il bagno ad essere estremamente attente. Lizard Island è circondata dalle barriere coralline della Grande Barriera Corallina, popolare tra i turisti per le immersioni subacquee. La popolazione di coccodrilli marini, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è esplosa nell'Australia settentrionale da quando sono stati dichiarati specie protetta nel 1971. Uccidono una media di due persone all'anno.

giovedì 24 settembre 2020

Batteria a rischio incendio: Lidl ritira “Aspirapolvere 2” a marchio “Silvercrest”.

Batteria a rischio incendio: Lidl ritira “Aspirapolvere 2” a marchio “Silvercrest”. L’azienda Hoyer Handel GmbH avverte di non utilizzare l’articolo “Aspirapolvere 2 in 1 SHAZ 22.2 D5” a marchio “Silvercrest”, con il codice articolo 339791_1910, nonché la batteria fornita in dotazione. La nota catena di supermercati Lidl ha pubblicato sul proprio sito un avviso in merito al ritiro dal mercato di un elettrodomestico a rischio incendio. Nello specifico l’azienda Hoyer Handel GmbH ha predisposto a scopo precauzionale il richiamo dell’articolo “Aspirapolvere 2 in 1 SHAZ 22.2 D5” a marchio “Silvercrest”, con il codice articolo 339791_1910 (individuabile nell’etichetta dopo la sigla IAN), nonché la batteria fornita in dotazione. Non è possibile escludere il rischio di potenziale incendio di alcuni apparecchi durante l’utilizzo o le fasi di ricarica. Quindi, l’azienda Hoyer Handel GmbH raccomanda a tutti i consumatori di prestare attenzione all’avviso di richiamo, evitando di continuare ad usare questo articolo, nonché la batteria fornita in dotazione. Il prodotto coinvolto è stato venduto da Lidl Italia s.r.l. a socio unico a partire dal 17/09/2020. Esso può essere restituito in tutte le filiali Lidl Italia s.r.l. a socio unico. Il prezzo di acquisto sarà totalmente rimborsato, anche senza la presentazione dello scontrino. Il richiamo coinvolge solamente l’articolo “Aspirapolvere 2 in 1 SHAZ 22.2 D5” a marchio “Silvercrest”, con il codice articolo 339791_1910 (individuabile nell’etichetta dopo la sigla IAN), nonché la batteria fornita in dotazione. Non sono assolutamente coinvolti altri articoli a marchio“Silvercrest”, così come altri prodotti dell’azienda Hoyer Handel GmbH. Hoyer Handel GmbH si scusa con tutte le persone coinvolte per il disagio causato. Per evitare qualsiasi rischio per la sicurezza, riferisce Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di staccare al più presto gli alimentatori in questione dalla presa della corrente. Per informazioni è possibile chiamare il numero verde di Lidl Italia s.r.l. a socio unico: 800 48 00 48

La tibia di un bambino è guarita grazie a un innesto osseo 3D a Saint-Luc, una prima mondiale

La tibia di un bambino è guarita grazie a un innesto osseo 3D a Saint-Luc, una prima mondiale. I chirurghi delle cliniche universitarie Saint-Luc hanno riparato l'osso tibiale di un bambino di 5 anni con l'impianto di un innesto osseo di 18 cm. Si tratta di una prima mondiale nel campo della chirurgia ortopedica. Il bambino ha una mancata unione congenita della tibia, una malattia rara e invalidante che impedisce la guarigione da una tibia rotta. I chirurghi delle cliniche Saint-Luc hanno quindi utilizzato la tecnologia dello spin-off UCLouvain Novadip Biosciences per innestare il giovane paziente con un impianto di tessuto 3D di oltre 18 cm³. "L'innesto, che potrebbe essere paragonato a una sorta di plastilina, viene impiantato direttamente nella frattura non cicatrizzante", precisa l'università. "Un anno dopo l'impianto, i risultati mostrano un rimodellamento osseo sufficiente per consentire al paziente di camminare senza dolore e senza apparente recidiva della malattia".Oggi, a due anni dall'operazione, il bambino cammina normalmente, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Questa "terapia cellulare tridimensionale" sta mostrando risultati molto promettenti per il trattamento di rari disturbi ortopedici pediatrici, afferma l'università. Novadip si propone di trovare nuove soluzioni per la ricostruzione del tessuto osseo nei pazienti per i quali non è previsto alcun trattamento. Gli scienziati si concentrano sulla guarigione dei tessuti danneggiati ripristinandone la naturale fisiologia.

mercoledì 23 settembre 2020

Rischio listeria, richiamato un lotto di salmone selvaggio affumicato.

Rischio listeria, richiamato un lotto di salmone selvaggio affumicato. Lo ha comunicato, con una nota sul proprio sito, il Ministero della Salute. Il Ministero della Salute, attraverso una nota apparsa sul proprio sito, ha comunicato il richiamo per rischio microbiologico di un lotto (19152282) di salmone selvaggio affumicato, a marchio, Salmone Selvaggio Sockeye affumicato, prodotto da Polar Salmon Hjerting Lask A/S con sede dello stabilimento (DK-1746) in Danimarca a H.E. Bluhmes Vej, 18- 6700 Esbjiergin. Il prodotto, che gli esperti consigliano di non consumare e di riportare al punto vendita, è stato segnalato per la "presenza di Listeria monocytogenes". Il salmone, in confezione dal peso di 100 grammi, ha come scadenza il 16 ottobre del 2020. L'infezione da listeria, anche detta listeriosi, è una tossinfezione alimentare che prende il nome proprio dal batterio che ne è la causa, il Listeria monocytogenes, il medesimo segnalato nel prodotto a marchio Selvaggio Sockeye affumicato. “Questo batterio si trova comunemente nel terreno e nell'acqua e può quindi facilmente contaminare ortaggi e verdure e molti animali possono venire infettati dal batterio senza dimostrare sintomi apparenti”, spiegano gli esperti. L'infezione da listeria è molto comune in un’ampia varietà di cibi crudi, tra cui carni non ben cotte e verdure crude, prodotti lattiero-caseari preparati con latte non pastorizzato o pesce e, come succede con la maggior parte dei batteri, viene eliminata dai processi di pastorizzazione e cottura.Gli esperti di Humanitas segnalano che la forma tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione, provoca diarrea. Esiste però anche un’altra forma, detta "sistemica", che dall'intestino passa nel sangue e si diffonde nell'organismo, arrivando al sistema nervoso, “dando vita a encefaliti e meningiti e forme acute di sepsi”. In questo secondo caso, sottolineano i medici, tra l’assunzione del cibo contaminato e la manifestazione dei sintomi può trascorrere un periodo variabile tra uno e tre mesi. I soggetti più a rischio di infezioni come questa sono le persone con compromissione del sistema immunitario, dunque malati di cancro, di diabete, di Aids, le persone anziane e i neonati. Ma a rischio,evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono anche le donne in gravidanza, per cui l'infezione da Listeria può causare anche l’aborto spontaneo. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

Fulmine sul campo da calcio durante la partita dei ragazzini: 14 juniores feriti

Fulmine sul campo da calcio durante la partita dei ragazzini: 14 juniores feriti Fulmine sul campo da calcio durante la partita dei ragazzini. Ieri sera nel canton San Gallo, ad Abtwil, una saetta ha colpito un campo di calcio dove stavano giocando dei ragazzi di 15-16 anni. Uno di loro, rimasto privo di sensi, è stato portato all'ospedale in elicottero; gli altri 13 sono stati posti sotto controllo. Il fulmine ha colpito un palo della luce alle 20.40 durante una partita tra gli juniores dell'Abtwil e del Münsterlingen, ha detto Hanspeter Krüsi, portavoce della polizia cantonale di San Gallo. Il fulmine si è poi diffuso sul campo e diversi giovani sono stati colpiti. Un sedicenne rimasto incosciente è stato trasportato in ospedale dalla Rega. I restanti 13 giovani, dopo essere stati visitati dai soccorritori, sono stati portati in ospedale e tenuti sotto controllo. Sul posto dell'incidente è intervenuto un nutrito contingente di poliziotti e soccorritori. Oltre a sei ambulanze, diverse pattuglie della polizia, era in servizio anche una squadra di assistenza psicologica. La procura cantonale, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sta indagando sulle circostanze dell'accaduto in collaborazione con la polizia cantonale.

AIFA, divieto di utilizzo medicinale antisettico e disinfettante Neoxinal

AIFA, divieto di utilizzo medicinale antisettico e disinfettante Neoxinal L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ha disposto con apposito provvedimento, il divieto di utilizzo di un medicinale antisettico e disinfettante, il Neoxinal della ditta NUOVA FARMEC SRL. Nello specifico il provvedimento si è reso necessario a seguito del divieto di utilizzo considerato il parere dell’Istituto Superiore di Sanità, vista la comunicazione della medesima ditta, ai sensi dell’art. 70 D. L.vo 219/2006. Il ritiro, a scopo cautelativo, riguarda i lotti n. L0598D scad. 03/2023, n. L0599D scad. 03/2023, n. L0600D scad. 03/2023 e n. L0602D scad. 03/2023 del medicinale NEOXINAL 0,005 400 buste 25 ml. Il Neoxinal è utilizzato nella pulizia e disinfezione della cute lesa (ferite, ustioni, etc). A tutela della salute pubblica e per la sicurezza dei pazienti, in via precauzionale, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, AIFA il 22 settembre ha emanato con una circolare raccomandazioni a tutte le strutture sanitarie e a tutti gli operatori sanitari operanti sul territorio Italiano di prontamente isolare, o comunque rendere indisponibili all’utilizzo tali lotti fino al richiamo.

martedì 22 settembre 2020

Lotta al Covid: un fascio di luce potrebbe uccidere il Sars-Cov-2.

Lotta al Covid: un fascio di luce potrebbe uccidere il Sars-Cov-2. A scoprirlo è stato uno studio dei ricercatori dell'Università di Hiroshima sull'uso della luce ultravioletta C (Uvc). Lo studio è pubblicato sull'American Journal of Infection Control Si apre uno squarcio sulla lotta al Covid. C'è un fascio di luce in grado di uccidere, con efficacia, Sars-Cov-2, il virus responsabile della Covid-19. A individuarlo è stato uno studio condotto dai ricercatori dell'Università di Hiroshima pubblicato sull'American Journal of Infection Control. Lo studio, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha evidenziato che l'uso della luce ultravioletta C (Uvc) con una lunghezza d'onda di 222 nanometri, lo distrugge. È, dicono gli studiosi, la prima ricerca al mondo a dimostrare la sua efficacia contro questo tipo di coronavirus. Altri studi che hanno coinvolto l'Uvc a 222 nm, infatti, avevano esaminato solo la sua potenza nell'eradicazione dei coronavirus stagionali che sono strutturalmente simili al Sars-Cov-2 ma non sul virus che causa proprio Covid-19. Un esperimento condotto in vitro ha mostrato che il 99,7% della coltura virale di Sars-Cov-2 è stata uccisa dopo un'esposizione di 30 secondi a un'irradiazione Uvc di 222 nm a 0,1 milliwatt per centimetro quadrato. Una lunghezza d'onda di 222 nm di Uvc non causa danni alle cellule viventi sottostanti. Ciò, secondo gli studiosi, lo rende un'alternativa più sicura ma altrettanto potente alle lampade germicide Uvc da 254 nm, sempre più usate nella disinfezione delle strutture sanitarie, visto che quest'ultimo raggio danneggia i tessuti umani esposti e può essere usato solo per disinfettare le stanze vuote. L'Uvc a 222 nm può essere un sistema di disinfezione per gli spazi pubblici occupati, compresi gli ospedali. Tuttavia peoichè lo studio ha esaminato l'efficacia solo in vitro, i ricercatori stessi suggeriscono ulteriori valutazioni sulla sicurezza ed efficacia dell'irradiazione con questo ultravioletto, direttamente sulle superfici reali.

lunedì 21 settembre 2020

Porto di Taranto, l’Authority assume 19 persone a tempo indeterminato. Ecco il bando

Porto di Taranto, l’Authority assume 19 persone a tempo indeterminato. Ecco il bando L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio - Porto di Taranto, ha pubblicato un bando per l’assunzione a tempo indeterminato di diciannove persone di vari profili con il Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori dei Porti. La procedura selettiva è rivolta a candidati Diplomati e Laureati. Questi i dettagli del bando e i relativi moduli. I profili da inserire in organico sono i seguenti: · 3 risorse presso Staff di Segreteria/Segreteria Presidente e Segretario Generale ( n.1 unità da inquadrare al 1° livello; n.1 unità da inquadrare al 3° livello e n.1 unità da inquadrare al 4° livello); · 3 risorse presso area Amministrativa – 4° livello; · 4 risorse presso Affari Generali ed Internazionali – 4° livello; · 3 risorse presso area Legale/Gare e Contratti (1 unità da inquadrare al 3° livello e 2 unità di cui 1 unità part time al 50% da inquadrare al 4° livello); · 4 risorse presso Operativo, Sicurezza, Demanio (2 unità da inquadrare al 3° livello e 2 unità da inquadrare al 4° livello); · 2 risorse presso area Tecnica (1 unità da inquadrare al 1° livello e 1 unità da inquadrare al 2° livello). Nello specifico possono partecipare al concorso per assunzioni Porto di Taranto, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i candidati in possesso dei requisiti indicati nelle rispettive appendici disponibili al seguente link: http://www.port.taranto.it/index.php/it/bandi-di-concorso-old/bandidiconcorso/2018-selezione-pubblica-per-l-assunzione-con-contratto-a-tempo-indeterminato-di-n-19-diciannove-posizioni-vacanti-in-pianta-organica-da-inquadrare-nei-livelli-dal-1-al-4-livello-del-ccnl-dei-lavoratori-dei-porti-da-destinare-alle-direzioni-staff-di-segreteria-segreteria-presidente-e-segretario-generale-amministrativa-affari-generali-ed-internazionali-legale-gare-e-contratti-operativo-sicurezza-demanio

AIFA: farmaco per il trattamento dell'anemia ritirato dalle farmacie. Parametri fuori specifica.

AIFA: farmaco per il trattamento dell'anemia ritirato dalle farmacie. Parametri fuori specifica. Ecco i lotti L’Agenzia Italiana del Farmaco, ha disposto il ritiro della specialità medicinale Binocrit della ditta Sandoz S.p.A. Nello specifico, si tratta delle confezioni dei lotti BINOCRIT 40000IU/1ML 1912050066 A038190512 con scadenza ago-2021, BINOCRIT 20000IU/0.5ML 1907090077 A038190474 con scadenza feb-2021, BINOCRIT 20000IU/0.5ML 1909050081 A038190474 con scadenza feb-2021, BINOCRIT 30000IU/0.75ML 2004080022 A038190498 con scadenza dic-2021, BINOCRIT 40000IU/1ML 2002140001 A038190512 con scadenza nov-2021, BINOCRIT 40000IU/1ML 1911130014 A038190512 con scadenza giu-2021, BINOCRIT 40000IU/1ML 2002190068 A038190512 con scadenza dic-2021 e BINOCRIT 40000IU/1ML 2001300049 A038190512 con scadenza set-2021. Binocrit è usato nel trattamento dell'anemia. Il provvedimento, comunicato dall'AIFA, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è reso necessario a seguito della notifica della notifica da parte della ditta Sandoz S.p.A., concernente risultati fuori specifica emersi durante gli studi di stabilità, ai sensi dell’art. 70 D.L.vo 219/2006. La ditta Sandoz S.p.A., ha comunicato l’avvio della procedura di ritiro che il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute è invitato a verificare.

domenica 20 settembre 2020

Traghetto si arena con 280 persone a bordo nel Mar Baltico. Non è la sua prima volta

Traghetto si arena con 280 persone a bordo nel Mar Baltico. Non è la sua prima volta Si è arenato al largo dell'arcipelago finlandese di Alandun il traghetto "Amorella" della Viking Line in viaggio da Turku, nel sud della Finlandia, alla capitale svedese Stoccolma. A bordo del traghetto c'erano quasi 200 ospiti e 80 membri dell'equipaggio. Secondo le informazioni dell'emittente radiofonica "Alands Radio", il traghetto avrebbe avuto problemi durante il viaggio e sarebbe stato costretto ad arenarsi deliberatamente per non traboccare d'acqua. Come riportato domenica dalla Guardia Costiera della Finlandia occidentale via Twitter, la situazione è stabile. Le persone che erano a bordo non erano in pericolo. L'evacuazione del traghetto è stata preparata dai servizi di emergenza. Non ci sono ancora state segnalazioni di feriti.Tantissime le lamentele da parte dei passeggeri a bordo che hanno avuto parecchi disguidi causati dal ritardo della partenza. I media finlandesi e svedesi hanno riferito che l '"Amorella", evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è arenata anche nel 2013. Allora l'incidente è avvenuto nella stessa zona. La nave AMORELLA è una nave Passenger/Ro-Ro Cargo Ship costruita nel 1988, lunga 171 metri e larga 28 m che naviga attualmente sotto bandiera della Finlanda. Inoltre aa Viking line Amorella può trasportare fino a 2500 passeggeri,450 auto e ha all'incirca 1950 posti letto.

Ecomostri e abbandono. Ex windsurf a San Cataldo: lo specchio del degrado della marina leccese ridotto ad orinatoio e visibilmente pericolante

Ecomostri e abbandono. Ex windsurf a San Cataldo: lo specchio del degrado della marina leccese ridotto ad orinatoio e visibilmente pericolante. Intervenga il Comune Percorrendo il lungomare di San Cataldo, la marina dei leccesi, quella più prossima al Capoluogo di Terra d’Otranto e pur bistrattata ed ancora abbandonata a sè stessa nonostante i ripetuti e frequenti buoni propositi, non ci si può non imbattere in una serie di edifici abbandonati come l’ex “Bellavista” ed, infine, di fronte e prima di passare nel territorio del confinante comune di Vernole, anzi proprio al confine accanto a dove si trovava la “Rotonda”, si staglia inevitabilmente un’imponente struttura ad un piano e con un ampio porticato che la circonda su due lati. Si tratta dell’ex “Windsurf” almeno così si chiamava un tempo, immobile ad un tiro di schioppo dalla spiaggia e dal mare ridotto a più di un rudere con l’intonaco che cade a pezzi, qualche graffito lì e là, le pareti a tratti rosse murate e che, date le condizioni ed il patio ancor presente si è ridotto a poco più di un orinatoio “pubblico” all’aperto. Ci si chiede, quindi, ancora una volta se una città che ambisce ad autorevole interprete di una visione internazionale mediterranea ed europea, possa consentire che permangano sul suo territorio così abbandonati per anni, decenni, ecomostri di questo tipo che dovrebbero essere abbattuti sia per questioni di sicurezza che per restituire dignità al territorio prima di ogni progetto che richiede sicuramente tempo e denaro. Ed allora, Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, gira l’appello già formulato da tanti cittadini leccesi che hanno a cuore la marina, all’attuale amministrazione comunale affinché non perda più tempo e provveda a trovare la soluzione più immediata, quale l’abbattimento di strutture che non possono più reggere davanti agli occhi e davanti ad un tempo che fu.

Fair play: rinuncia al podio sul traguardo.

Fair play: rinuncia al podio sul traguardo. Un tocco di classe nel video virale. La scorsa settimana, il triatleta spagnolo professionista Diego Mentriga ha mostrato una classe eccezionale cedendo il suo posto sul podio nella gara di triathlon a Santander, in Spagna. In uno sprint finale, il britannico James Teagle ha sbagliato strada verso gli spettatori all'interno di un'area recintata, poco prima del traguardo. Diego Mentriga, subito dietro di lui, avrebbe potuto approfittare dell'errore del rivale, ma ha preferito rinunciare al suo posto permettendo a Teagle di ottenere il terzo posto nella manifestazione, a Santander, in Spagna. “Quando ho visto che aveva perso la direzione, mi sono fermato. Non ha notato i pannelli o erano disallineati ", ha detto Diego a Eurosport. James ha guadagnato questa medaglia. Le incredibili immagini del gesto di fair play del corridore spagnolo di 21 anni si sono rapidamente diffuse nel mondo dello sport e sui social media. Il fair play nello sport è uno dei principi fondamentali, da tutelare e mettere in pratica costantemente evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, anche perché ha una funzione educativa per tutti gli sportivi. Ecco il video dell’encomiabile comportamento del 21enne Diego Mentriga: https://youtu.be/dfYm86_zUjE

venerdì 18 settembre 2020

Video shock mostra i cavalli che rotolano giù per la montagna.

Video shock mostra i cavalli che rotolano giù per la montagna. Un puledro e due animali adulti sono precipitati da un dirupo. Successivamente i tre cavalli sono stati sbranati dai lupi sul monte Cusna in provincia di Reggio Emilia Un video amatoriale, attualmente in circolazione sui social media, provoca shock tra i telespettatori: la registrazione mostra come diversi cavalli al pascolo sul Monte Cusna, a Febbio di Villa Minozzo, scappano spaventati. Tre di loro perdono l'orientamento e cadono dal fianco della montagna, molto probabilmente nel tentativo di scappare da qualche predatore, e hanno così trovato la morte. Come riportato dai media locali, due cavalli adulti tra cui una femmina incinta e un puledro sono rimasti uccisi nel tragico incidente. A fare la macabra scoperta un gruppo di escursionisti in quad. Successivamente, i lupi ne hanno approfittato per “banchettare”. I cavalli sono tipici animali in fuga, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, monitorano costantemente il loro ambiente e possono reagire improvvisamente a stimoli potenzialmente pericolosi dall'ambiente con una fuga improvvisa. Tuttavia, si abituano anche al loro ambiente e alle situazioni ricorrenti, come un sasso che rotola. Dalla sequenza video, tuttavia, non è chiaro se si tratti di una reazione di fuga o se lo sfortunato galoppo sia espressione di un'interazione sociale che ha portato ad una perdita di equilibrio negli animali coinvolti e quindi ad una caduta. Il fatto che gli altri cavalli siano rimasti così calmi parla più a favore di questa variante. Ecco il video: https://youtu.be/xkkS0VDlNMc

Allergene non dichiarato, insalata russa richiamata dal mercato

Allergene non dichiarato, insalata russa richiamata dal mercato. Ministero della salute segnala richiamo lotto di “INSALATA RUSSA 100% VEGETALE” prodotto e venduto a marchio “ROSCIO”. La tutela de consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo il Ministero della salute oggi, ha diffuso l'immediato richiamo dagli scaffali dei negozi di un lotto di insalata russa per rischio presenza di allergeni non dichiarati in etichetta. Il prodotto interessato è l’"INSALATA RUSSA 100% VEGETALE " confezionato e venduto dalla ditta GASTRONOMICA ROSCIO SRL con sede dello stabilimento in via Madonnina n 32 Vidigulfo (PV). Nello specifico, il lotto interessato dal richiamo è quello in vasetto da 150 grammi con termine minimo di conservazione fissato al 23 ottobre 2020 e con Codice paraf. AB36 (A). Il richiamo è avvenuto a scopo precauzionale per la possibile presenza accidentale di tracce di uovo non dichiarato in etichetta. Le confezioni interessate dall'avviso, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,sono state già richiamate dai negozi ma nel caso si fosse già in possesso di uno dei suddetti prodotti con il lotto indicato si è pregati di restituire le confezioni al punto vendita presso il quale sono state acquistate. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

giovedì 17 settembre 2020

Partorisce in volo con lʼaiuto del personale: figlio volerà gratis a vita con la compagnia

Partorisce in volo con lʼaiuto del personale: figlio volerà gratis a vita con la compagnia Una passeggera, Hiyam Nasr Naji Daaban dello Yemen, ha partorito un bambino a bordo del volo MS777 di un Boeing 737-800 (registrato SU-GEK) della compagnia Egyptair partito da Il Cairo e diretto a Londra Heathrow. A causa del travaglio, l'equipaggio ha dichiarato un'emergenza medica, deviando il volo su Monaco, in Germania. La donna, ha dato alla luce il figlio molto prima di atterrare all'aeroporto tedesco, grazie anche all'aiuto del personale di volo. La neo mamma aveva avuto le prime contrazioni poche ore dopo il decollo. Atterrati a Monaco, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, mamma e figlio sono stati visitati dagli operatori sanitari che li hanno trovati in buone condizioni. Il volo poi è ripartito con circa 90 minuti di ritardo, come comunicato dalla compagnia stessa attraverso i propri canali. La compagnia aerea di bandiera egiziana, ha deciso di festeggiare l'avvenimento regalando al neonato un lasciapassare per volare gratis a vita sui velivoli Egyptair.

L’allerta del Ministero: salame richiamato dal mercato potrebbe contenere salmonella

L’allerta del Ministero: salame richiamato dal mercato potrebbe contenere salmonella. Lo Sportello dei Diritti: “Non mangiatelo” Il Ministero della Salute ha emesso un avviso di richiamo dal mercato di un lotto di salame, per un possibile rischio di contagio microbiologico per i consumatori. L’alimento potrebbe contenere il batterio della salmonella. Come di consueto ha fornito i dati precisi relativi al lotto interessato nella sezione del proprio sito dedicata ai richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori. Il prodotto richiamato dai mercati è un lotto di salame prodotto dal salumificio Monte Penice srl. e commercializzato con il marchio Bon-Ton Salumi di Barabino Santino & C. sas con sede dello stabilimento in Via Roma 72, 29029, Rivergaro (PC). L'alimento ha come marchio di identificazione IT 9 85 L CE , con lotto di produzione 03-09-20. Nello specifico si tratta di una fila da 4 salamini del peso totale di circa 1 Kg. Denominazione di vendita: salamini stag.s. Fornite le indicazioni precise dei pacchetti interessati, l’invito del Ministero della Salute, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è quello di non consumare il prodotto per evitare infezioni e riconsegnarlo al negozio dove si è acquistato. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

mercoledì 16 settembre 2020

Allergene non dichiarato, biscotti senza glutine ritirati dal mercato

Allergene non dichiarato, biscotti senza glutine ritirati dal mercato. Ministero della salute e Federfarma segnalano richiamo due lotti di biscotti “Cookie avena cocco arancia” e un lotto di biscotti “cookie avena mirtillo cioccolato” prodotti e venduti a marchio “Giusto senza glutine giuliani”. Si tratta di prodotti specificamente formulati per persone intolleranti al glutine. Coinvolti supermercati e farmacie La tutela de consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo il Ministero della salute e Federfarma in data odierna, hanno diffuso oggi l'immediato richiamo dagli scaffali dei negozi di una serie di lotti di biscotti senza glutine per rischio presenza di allergeni non dichiarati in etichetta. Il prodotto interessato sono i biscotti "Giusto senza glutine giuliani" confezionati e venduti dalla ditta milanese Giuliani S.p.A.. Nel dettaglio, oggetto del richiamo sono due lotti di biscotti "Cookie avena cocco arancia" e un lotto di biscotti "cookie avena mirtillo cioccolato". Come specifica lo stesso produttore negli avvisi di richiamo datati 15 settembre e resi noti oggi dal Ministero della salute e Federfarma sui propri portali dedicato agli Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori, si tratta di Biscotti di fiocchi di avena con cocco e cioccolato fondente senza glutine in due casi e biscotti di fiocchi di avena con mirtilli rossi e cioccolato fondente senza glutine in un altro caso, ma tutti specificamente formulati per persone intolleranti al glutine. Nello specifico, i lotti interessati dal richiamo per i biscotti "cookie avena cocco arancia" son quelli con termine minimo di conservazione fissato al 23 aprile 2021 e con Codice paraf. OEMF 980513182 – Codice EAN 8032758705212 – Codice Giuliani F75AD900, e quelli con stessa scadenza ma con Codice paraf. OEMF 980513182 Codice EAN 8032758705212 Codice Giuliani F75AD900. Per quanto riguarda invece i "cookie avena mirtillo cioccolato" ad essere interessati con termine minimo di conservazione fissato al 3 maggio 2021 e con Codice paraf. OEMF 980513295 Codice EAN 8032758705229 Codice Giuliani F75AD905. In tutti casi il richiamo è avvenuto a scopo precauzionale per la possibile presenza accidentale di tracce di Soia non dichiarata in etichetta. Le confezioni interessate dall'avviso, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,sono state già richiamate dai negozi e dalle farmacie ma nel caso si fosse già in possesso di uno dei suddetti prodotti con i lotti indicati si è pregati di restituire le confezioni al punto vendita presso il quale sono state acquistate. Per necessità contattare il n° verde 800-123662 da lunedì a venerdì 09:00- 13:00 e 14:00-18:00 oppure scrivere a info@giustogiuliani.com. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

martedì 15 settembre 2020

Antitrust, 5 milioni di multa a Poste: "Condotta ingannevole del recapito delle raccomandate e del servizio di Ritiro Digitale delle stesse"

Antitrust, 5 milioni di multa a Poste: "Condotta ingannevole del recapito delle raccomandate e del servizio di Ritiro Digitale delle stesse". L’Autorità ha individuato pratiche scorrette nel servizio Multa da 5 milioni di euro per Poste Italiane. L'Antitrust italiano sanziona con il «massimo edittale» per una pratica commerciale scorretta in relazione alla mancata consegna delle raccomandate. Si tratta dell’importo massimo consentito dalla legge, ma non risulta deterrente in rapporto al fatturato specifico di Poste Italiane, che nel 2019 era pari a 3,492 miliardi di euro. Infatti, non è stata ancora recepita nell’ordinamento nazionale la Direttiva Europea 2019/2161 che fissa il massimo edittale della sanzione irrogabile al 4% del fatturato annuo. In particolare, l’Autorità ha accertato una condotta ingannevole relativa al servizio di recapito delle raccomandate e del servizio di Ritiro Digitale delle stesse. L’authority ha accertato, infatti, che il tentativo di recapito delle raccomandate non viene sempre esperito con la tempistica e la certezza enfatizzate nei messaggi pubblicitari, venendo, peraltro, frequentemente effettuato con modalità diverse da quelle prescritte dalla legge. Poste Italiane talvolta utilizza per comodità il deposito dell’avviso di giacenza della raccomandata nella cassetta postale anche quando sarebbe stato possibile consegnarla nelle mani del destinatario. Al riguardo, numerosissimi risultano essere i reclami dei consumatori che hanno segnalato il mancato tentativo di consegna delle raccomandate, anche quando avevano la certezza di essere stati presenti nella propria abitazione, si pensi ad esempio alle persone costrette a casa in quanto portatrici di handicap o per l’emergenza sanitaria durante il lockdown. La conseguenza di detti comportamenti, secondo l’Autorità, provoca un inammissibile onere a carico dei consumatori costretti a lunghe perdite di tempo e di denaro per poter ritirare le raccomandate non diligentemente consegnate. L’Autorità ha poi accertato la sussistenza di omissioni informative anche nei messaggi pubblicitari di promozione del servizio di ritiro digitale delle raccomandate, in quanto non viene chiarito che tale servizio è utilizzabile per i soli invii originati digitalmente. Le condotte descritte provocano, inoltre, gravi danni al sistema giustizia del Paese per i ritardi dovuti ad errate notifiche nell’espletamento dei processi, soprattutto quelli penali, con conseguente prescrizione di numerosi reati, come più volte affermato nelle Relazioni Annuali sullo stato della giustizia citate nel provvedimento. Una multa da 5 milioni di euro, anche se si tratta in questo caso del massimo edittale, rappresenta secondo Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, poco più che un solletico per un'azienda che ha un fatturato di miliardi di euro. Per far valere pienamente i diritti dei consumatori e ottenere una funzione deterrente le sanzioni dell’Antitrust devono essere ben più pesanti e portate anche sotto il profilo della verifica di eventuali reati in capo alle stesse società. Infatti i numerosi provvedimenti adottati dimostrano come le pratiche scorrette siano sempre più numerose e non accennino a cessare. Ad ogni modo, noi dello “Sportello dei Diritti”, continueremo a difendere i consumatori e le aziende che subiscono analoghe prassi e che sinora non sono state in grado di trovare adeguata protezione nelle aule giudiziarie.

Attenzione alle truffe online del tipo “smishing”: nuova ondata di falsi sms

Attenzione alle truffe online del tipo “smishing”: nuova ondata di falsi sms del finto regalo AMAZON Prime e del “trasferimento in sospeso” di MediaWorld. Lo “Sportello dei Diritti”: seguite i consigli della Polizia Postale, non cliccate sul link e cancellate i messaggi. Non si fermano le allerte della Polizia Postale sulle truffe online che continuano a far cadere nella trappola ancora troppi cittadini nonostante gli avvisi che quotidianamente anche noi dello “Sportello dei Diritti” rivolgiamo a chiunque possieda un dispositivo connesso alla rete come un banale smartphone. L’autorità di Polizia impegnata incessantemente nella lotta al crimine informatico, ha segnalato negli scorsi giorni una nuova ondata di truffe del tipo smishing che non è altrochè una variante del famigerato phishing, attuata attraverso sms fraudolenti. Il meccanismo è sempre lo stesso: è una forma di attività criminale attraverso la quale uno o più malintenzionati tentano di acquisire informazioni personali come password, credenziali e dati personali mascherandosi da entità affidabile in una comunicazione elettronica. Messaggio che può arrivare tramite una mail, un link su una pagina social o, come nello smishing, un sms. Le allerte in questione sono state pubblicate, come ormai accade sempre più spesso sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” con due distinti post. Il primo che riportiamo integralmente recita quanto segue: «Negli ultimi giorni numerosi utenti segnalano la ricezione del seguente sms: “ Secondo Avviso: (Nome utente), Abbiamo cercato di contattarti per il tuo regalo di AMAZON-PRIME, Per richiederlo segui questo link: http:/….. (Nome Link) "” Cliccando sul link, l’ignaro utente viene indirizzato su una finta pagina di amazon, dove gli viene richiesto di rispondere a delle semplici domande personali, al termine delle quali è richiesto il pagamento, tramite carta di credito, di una somma irrisoria per avere un costoso iPhone. Ovviamente viene sottratto l’importo ma il cellulare non sarà mai spedito. Nella circostanza i dati della carta vengono usati per attivare un abbonamento a pagamento. La Polizia di Stato raccomanda sempre di non cliccare sui link indicati nei messaggi e di non inserire MAI i propri dati personali, a maggior ragione i dati delle nostre carte di credito.». Il secondo: «Questa volta il tentativo di carpire illecitamente informazioni personali e dati di carte di credito o di accesso a servizi on line, arriva da un SMS apparentemente da MediaWorld, il quale ci invita a cliccare un link per controllare un “presunto trasferimento in sospeso sull’account” Ovviamente nulla di vero, i nostri consigli sono: - Non “cliccare” sul link inviato; - Non fornire alcun dato personale o relativo alla propria carta di credito o conto bancario; - Effettuare la scansione del dispositivo con un antivirus aggiornato. - Modificare le credenziali di accesso ai servizi on-line - Ricordarsi di aggiornare il sistema operativo quando richiesto». Può sembrare assurdo che nonostante gli avvertimenti continui ad evitare di cadere in queste trappole siano ancora in tanti a cascarci, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Il modo migliore per difendersi, è quello di seguire le indicazioni della Polizia Postale, di non cliccare ed, anzi, di cancellare immediatamente questi messaggi. Nel dubbio, bisogna consultare direttamente i siti che ci interessano digitando l’esatta indicazione nel browser o di accedere direttamente dalle app ufficiali. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

domenica 13 settembre 2020

Decathlon richiama il monopattino elettrico della marca REVOE

Decathlon richiama il monopattino elettrico della marca REVOE. Rischio incidente per rottura dello sterzo Decathlon lancia una grave allerta, con richiamo. Nel corso dei controlli di qualità e sicurezza, le squadre Revoe hanno rilevato su alcuni modelli del monopattino elettrico della marca REVOE un difetto sugli sterzi per cui sussiste il rischio di incidente per la rottura. In sostanza, in alcuni casi, lo sterzo può rompersi e rappresenta dunque un rischio di caduta durante l’utilizzo. Nel caso accada, il guidatore naturalmente perderebbe il controllo del monopattino. Il pericolo di incidenti è alto, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, e, trattandosi di un veicolo a due ruote, il rischio per la sicurezza delle persone è grave e non solo per chi viaggia sul monopattino. Perdendo il controllo, il veicolo potrebbe scagliarsi anche contro i pedoni. Se è stato effettuato l’acquisto tra l’01/06/2019 e il 17/08/2020, questa nota informativa riguardal’acquirente. Decathlon e REVOE invitano il cliente a non usare più il monopattino elettrico e a riportarlo in un negozio Decathlon il prima possibile per la riparazione. Come sapere se il monopattino elettrico è interessato dal richiamo prodotto? I prodotti interessanti sono: 1- Numero di serie: RVORR36751904 – Prodotto ad aprile 2019 2- Numero di serie: RVORR36751909 – Prodotto a settembre 2019 3- Numero di serie: RVORR36751911 – Prodotto a novembre 2019 La sostituzione del tubo dello sterzo sarà effettuata presso i laboratori Decathlon e richiederà da 7 a 15 giorni di tempo. Per ulteriori informazioni o approfondimenti in merito, potrà il cliente rivolgersi al punto vendita Decathlon più vicino o al Servizio Clienti. Potrà contattare l’azienda dal sito www.decathlon.it o telefonicamente al numero 0395979702 (numero a tariffazione ordinaria, il costo varia in funzione del suo piano tariffario). REVOE ringrazia per la comprensione e si scusa per il disagio.

Attacchi alle barche da parte di orche: per la comunità scientifica “comportamenti insoliti”

Attacchi alle barche da parte di orche: per la comunità scientifica “comportamenti insoliti” che in alcuni casi hanno provocato anche danni gravi alle imbarcazioni. Allerta delle autorità marittime di Spagna e Portogallo Orche contro barche, è allarme in Spagna e Portogallo. Sono sempre più frequenti gli attacchi dei grandi mammiferi contro le imbarcazioni lungo le coste dei paesi iberici: il Guardian riporta oggi numerosi episodi del genere, sottolineando la perplessità a riguardo della comunità scientifica. Negli ultimi due mesi questi grandi mammiferi hanno preso di mira barche a vela e a motore da diporto, provocando anche danni gravi e, in almeno un caso, ferendo un membro di un equipaggio. L'ultimo attacco risale a venerdì scorso, davanti a La Coruña, una cittadina spagnola che si affaccia sulla costa settentrionale del Paese: un'orca si è scagliata almeno 15 volte contro la poppa di una barca di 11 metri che si dirigeva verso il Regno Unito. La barca ha perso il timone e ha dovuto essere rimorchiata nel porto più vicino. Sempre venerdì scorso è stata segnalata via radio la presenza di orche a circa 120 km a sud di La Coruña, vicino a Vigo, nella stessa zona in cui lo scorso 30 agosto erano state attaccate e danneggiate una barca battente bandiera francese e una spagnola che si stava recando ad una regata. Secondo i ricercatori che studiano le orche nello Stretto di Gibilterra è normale che questi mammiferi inseguano le imbarcazioni, ma prima d'ora non si erano mai registrati attacchi. Gli esperti, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ritengono che almeno un gruppo di orche è responsabile degli attacchi, ma non si conoscono ancora i motivi di questi comportamenti, definiti dagli scienziati «molto insoliti». La notte del 28 luglio era stata attaccata una barca a vela di 12 metri di proprietà di una coppia britannica, mentre poche ore prima la stessa sorte era toccata a una barca di 10 metri. Il giorno successivo, il 29 luglio scorso, nove orche hanno attaccato una barca a vela di 14 metri davanti a Capo Trafalgar, nel sud della Spagna, speronandola per più di un’ora mentre comunicavano tra loro con forti fischi: anche in questo caso l’imbarcazione ha dovuto essere rimorchiata a causa dei danni subiti al timone.

sabato 12 settembre 2020

Beirut, pellicano selvatico entra nel ristorante per mangiare: il video divertente.

Beirut, pellicano selvatico entra nel ristorante per mangiare: il video divertente. Ecco un divertentissimo video in cui un pellicano solleva immediatamente lo spirito dei commensali di un ristorante di Beirut per richiedere la sua cena I video sugli animali che fanno cose bizzarre e divertenti, certamente non mancano. Ma, ne siamo sicuri, nessuno di voi avrà mai visto un pellicano seguire con insistenza un uomo per richiedere del cibo: i commensali di un ristorante a Beirut in Libano sono rimasti sbalorditi l’11 settembre nel vedere un pellicano selvatico entrare nel locale e chiedere uno spuntino a base di pesce. Nazha Merabi si stava godendo una cena di compleanno con i suoi migliori amici l'8 settembre quando l'enorme uccello chiamato 'Ovi' entrò dondolando. È entrato con sicurezza, battendo i piedi sul pavimento e chiedendo la sua cena", ha detto Merabi. "Si scopre che 'Ovi' è stato salvato dai pescatori. Il proprietario del ristorante lo ha aiutato a riprendersi e da quando fa un salto tutte le sere a cena", ha aggiunto Merabi. Secondo Merabi,evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la scena spensierata li ha rallegrati tutti dopo un periodo molto difficile della città, che includeva la devastante esplosione del porto il 4 agosto. "Ovi ha fatto ridere la nostra serata e ha spostato la conversazione lontano dai tentativi della nostra amica Rania di riparare il suo appartamento, che è stato rovinato dall'esplosione", ha detto. "Beirut stava sorridendo di nuovo!" ha concluso. Ecco quindi il video che immortala il pellicano mentre chiede la sua cena: ttps://youtu.be/G6RLVPa54yg

Cozze pelose greche contaminate, allarme europeo: “Contengono il batterio Escherichia Coli”

Cozze pelose greche contaminate, allarme europeo: “Contengono il batterio Escherichia Coli” Nuovo allerta alimentare, stavolta riguarda le cozze pelose vive (Modiolus barbatus) provenienti dalla Grecia, risultate contaminate dal batterio dell'Escherichia Coli, un batterio pericoloso, presente nelle acque inquinate da feci. L'allarme, indica il contaminante presente in valori oltre i limiti di legge consentiti (17000-3300). La notizia è stata diffusa dal RASFF (Food and Feed Safety Alerts) il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare con la notifica 2020.3687 del 10/09/2020. L'allerta sembra interessare tutto il paese. Le cozze Pelose o Modiola contaminate infatti, potrebbero essere già state commercializzate sul territorio nazionale. Difficile, quindi, riuscire a ritirare tutti i lotti interessati che potrebbero essere finiti anche in piccoli punti vendita, pescherie e mercati rionali, oltre che in alcuni siti della grande distribuzione. Le operazioni di ritiro, tuttavia, sono già iniziate. Nel frattempo, l'invito di Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è quello di acquistare prodotti ben etichettati e, in caso di dubbi, provvedere a sottoporle al controllo delle Asl. Mentre i molluschi acquistati esclusivamente attraverso "canali autorizzati all’interno di sacchetti con etichette che ne riportano la provenienza, possono essere acquistati in sicurezza". Sintomi di una eventuale intossicazione sono nausea e vomito, forti crampi addominali e diarrea con conseguenti danni per l'apparato digerente. La Modiolus barbatus è un mollusco bivalve con conchiglia ovale, allungata e triangolare. Le valve esterne sono pelose e di colore bruno-rossastre.

Le megattere vagano nel fiume infestato dai coccodrilli in Australia

Le megattere vagano nel fiume infestato dai coccodrilli in Australia. Secondo il Dipartimento dei parchi nazionali, tre megattere, una specie che tipicamente migra in Antartide in questo periodo dell'anno, hanno perso la direzione e si sono allontanate nei fiumi infestati dai coccodrilli nel nord dell'Australia. Secondo l'Australian Parks Service, due dei cetacei, visti per la prima volta nell'East Alligator River nel Kakadu National Park all'inizio di questa settimana, sembrano essere tornati in mare. Ma le autorità stanno monitorando almeno una terza balena che è stata avvistata a 20 chilometri a monte sabato, ha detto all'AFP Feach Moyle, un funzionario del Parco Nazionale di Kakudu. "La spiegazione più plausibile è che si stavano dirigendo di nuovo a sud e nella direzione sbagliata." Sebbene le balene siano occasionalmente avvistate al largo delle coste del Territorio del Nord, questa sembra essere la prima volta che se ne avviste nei fiumi tropicali dell'enorme riserva naturale elencata come Patrimonio dell'Umanità dal Unesco, ha sottolineato. Le autorità del parco hanno istituito una zona di esclusione per proteggere i diportisti e le balene, che possono raggiungere i 16 metri di lunghezza e pesare 30 tonnellate. "Soprattutto non vogliamo una collisione tra una barca e una balena in acque infestate da coccodrilli, dove non abbiamo visibilità in acqua", ha detto il dipartimento dei parchi nazionali. Le autorità, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, temono anche che le barche spingano i cetacei a risalire il fiume. I coccodrilli non sono un pericolo per le balene a causa delle loro dimensioni, ha detto Moyle. "Nemmeno un grosso coccodrillo si avvicina a loro." D'altra parte, se un cetaceo si arenasse, potrebbe diventare preda di coccodrilli, poiché un salvataggio richiederebbe tempo in questo remoto territorio.

Iran, un finto farmaco anti-Covid uccide sei persone.

Iran, un finto farmaco anti-Covid uccide sei persone. Un'organizzazione criminale lo spacciava vendendolo a 2'000 dollari Almeno sei persone sono morte a Shahriar, nella provincia di Teheran, in Iran, per essersi iniettate un falso farmaco, spacciato per Remdesivir, per combattere il coronavirus. Cinque membri di un gruppo criminale, che vendevano falsi flaconi per 450 milioni di rials (circa 2'000 dollari), sono stati arrestati. I cinque avevano già venduto 52 flaconi nella provincia di Teheran. Lo riferisce la Fars News Agency, un'agenzia di stampa iraniana. L'Iran, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, registra un totale di 22'913 morti per coronavirus e 397'801 casi confermati

venerdì 11 settembre 2020

Crudeltà sugli animali: tartaruga marina sopravvive con una fiocina da un metro conficcata nel collo

Crudeltà sugli animali: tartaruga marina sopravvive con una fiocina da un metro conficcata nel collo Arpionata. Una tartaruga marina Caretta Caretta è stata trovata il 9 settembre a Torre Vado località marina nei pressi di S.Maria Di Leuca, con una lunga lancia in acciaio conficcata nel collo. L'attrezzo appuntito era lungo poco meno di un metro ed era entrato sotto il suo carapace a partire dal collo. Una situazione drammatica, risolta grazie al pronto intervento del Centro recupero tartarughe marine di Calimera (diretto da Piero Carlino). Non si sa come l'esemplare in via d'estinzione si sia trovato in quella brutta situazione, se accidentalmente o volontariamente a causa di un bracconiere. Ma è servito un intervento chirurgico per rimuovere la lancia eseguito ieri dal direttore sanitario del Centro, Dr Gianluca Nocco, coadiuvato dei colleghi del Centro Veterinario Lupiae che hanno curato le ferite della tartaruga Caretta Caretta, che si sta riprendendo da questa terribile avventura. Mentre si assiste fra tenerezza ed emozione alla schiusa dei nidi che stanno portando alla nascita delle tartarughine sulle spiagge del Salento, da Ostuni a Torre San Giovanni (Ugento) a Porto Cesareo, si inserisce una storia di crudeltà ai danni di una tartaruga ritrovata all’imboccatura del porticciolo di Torre Vado. Queste specie sono vittime di bracconaggio e sfruttamento eccessivo e inoltre devono affrontare la distruzione del loro habitat e la cattura accidentale in attrezzi da pesca, oltre alla cattiveria dell'uomo. Questa mattina, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la tartaruga sta molto meglio ed è molto vitale. È stata spostata in una vasca di convalescenza e ci resterà fino a completa guarigione e consentire il suo ritorno in mare. Ecco il video: https://youtu.be/800brI1Gj0E

Anche i supermercati Unes richiamano il salmone norvegese affumicato per presenza di Listeria monocytogenes

Anche i supermercati Unes richiamano il salmone norvegese affumicato per presenza di Listeria monocytogenes Il Ministero della Salute ha diffuso il richiamo di un lotto di salmone norvegese affumicato Unes per la presenza di Listeria monocytogenes. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 100 grammi con il numero di lotto SA75-22620 e la data di scadenza 22/09/2020. Il salmone affumicato richiamato è stato prodotto per Unes Maxi Spa da Sicily Food Srl nello stabilimento di via Miniera Mintini, ad Aragona (AG). Il provvedimento è molto probabilmente collegato al precedente richiamo di un lotto di salmone norvegese affumicato a marchio Primia, sempre per presenza di Listeria, prodotto nello stesso stabilimento. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare il salmone affumicato con il numero di lotto segnalato e restituirlo al punto vendita Unes in cui è stato acquistato. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il produttore all’indirizzo e-mail qualita@sicilyfood.it

Squalo bianco attacca la barca a pochi metri dalla riva: ripresa tutta la scena

Squalo bianco attacca la barca a pochi metri dalla riva: ripresa tutta la scena. Un mega squalo è stato avvistato in agguato nelle acque a ridosso della costa meridionale del NSW dopo che una carcassa di balena alla deriva ha scatenato una frenesia alimentare. Ecco il video del momento dell'attacco Questa mattina Jake Brisbane ed un suo amico erano in gita in barca al largo della costa di Bulli Beach sulla costa meridionale del NSW in Australia quando furono attaccati da un enorme squalo bianco. I due hanno filmato il momento in cui un grande squalo bianco ha attaccato la loro barca. I due stavano osservando una carcassa di balena in decomposizione che stava provocando frenesia alimentare non lontano dalla loro imbarcazione, lunga circa 5 metri. Pochi istanti più tardi, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,la barca è stata attaccata violentemente da un grande squalo bianco. "Ha danneggiato il motore dell'imbarcazione con un morso, ha raccontato Jake Brisbane, prima di allontanarsi. Sarà stato lungo 5 metri. Fortunatamente siamo riusciti a scappare via senza nessuna conseguenza. Non pensavamo di trovarci nel suo territorio di caccia". L’avvistamento di oggi arriva quando il Consiglio di Illawarra ha chiuso le spiagge di Bulli, Thirroul, Sandon Point e Woonona e Lifesavers ha esortato le persone a non fare attività sportiva in mare. "Chiediamo a tutti di rimanere fuori dall'acqua tra Sandon Point e Bulli Beach", ha detto oggi il Comune di Wollongong. "C'è stato un numero significativo di squali avvistati nella zona dopo che una balena morta è stata portata via a Waniora Point, Bulli"."Surf Life Saving Illawarra. # Avvisa nuotatori, surfisti e subacquei di non entrare in acqua sulle spiagge di #Bulli e Sandon Point a causa del numero significativo di grandi squali nella zona che si nutrono di una carcassa di balena morta", Surf Life Saving NSW ha postato su Twitter. I soccorritori hanno anche condiviso un video della carcassa di balena che si schianta contro le rocce sulla spiaggia della zona, con le pinne di squalo visibili nell'acqua nelle vicinanze. I bagnini del Comune stanno lavorando con il National Parks and Wildlife Service e la Polizia del NSW per rimuovere in sicurezza la carcassa dalla spiaggia. Ecco il video: https://youtu.be/Qx8IWuV-iQI

giovedì 10 settembre 2020

Grande squalo bianco a tre metri dalla riva: il terrore dei bagnanti. Giornata movimentata nella località di Cape Cod nel Massachusetts.

Grande squalo bianco a tre metri dalla riva: il terrore dei bagnanti. Giornata movimentata nella località di Cape Cod nel Massachusetts. Il filmato agghiacciante diventa virale La pinna dell’animale avvistata il 6 settembre davanti alla spiaggia di Cape Cod nello stato americano del Massachusetts, ha spaventato i bagnanti. Si tratta di un grande squalo bianco lungo 5 metri che è rimasto nelle acque poco profonde a tre metri dalla riva per almeno 10 minuti prima di nuotare verso l'oceano. I testimoni oculari, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono rimasti scioccati alla vista dello straordinario animale così vicino alla riva. Apparentemente, gli avvistamenti di grandi squali bianchi sono stati costanti nella regione. A dire degli esperti la stagione degli squali a Cape Cod questa estate è stata molto impegnativa, con grandi squali bianchi visti regolarmente al largo vicino a Orleans, Plymouth, Provincetown, Truro, Wellfleet e altrove. Ecco il video: https://youtu.be/4k49SgoX1kU

"Presenza di Salmonella" in preparato precotto surgelato di mare per insalata capricciosa.

"Presenza di Salmonella" in preparato precotto surgelato di mare per insalata capricciosa. Ministero della Salute: ecco il lotto richiamato per rischio microbiologico Avvisi di "allerta salute" diramati dal Ministero della Salute su un lotto di prodotto alimentare richiamato dal mercato perché pericoloso per presenza di Salmonella. Con questa motivazione è stato richiamato dagli scaffali dei supermercati perché considerato potenzialmente pericoloso per la nostra salute. Nello specifico si tratta di un lotto di " preparato precotto di mare surgelato per insalata capricciosa " a narchio PROMAR e commercializzato da MAEE SPA. Il lotto interessato è il FL11 distribuito in buste del peso medio di 800 gr con data di scadenza 10/04/2021. Il preparato richiamato è prodotto da RIVAMAR SRL (IT 787 CE) nello stabilimento di via Del Lavoro n 41, Taglio di Po (RO). Secondo quanto riferito dal Ministero, il richiamo è stato reso necessario “per la presenza di Salmonella." Nell’ottica d’informazione quotidiana in materia di allerte per i consumatori, Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, a scopo precauzionale, raccomanda ai clienti che hanno acquistato il lotto sopra indicato, di non consumarlo e a consegnarlo al rivenditore o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

Primo caso di peste suina africana in Germania: è’ allarme nella UE.

Primo caso di peste suina africana in Germania: è’ allarme nella UE. La malattia non è pericolosa per gli umani, ma è letale per i suini È stato per la prima volta rilevato un caso di peste suina africana (PSA) in Germania. Le autorità, allarmate, hanno immediatamente indetto una conferenza stampa, alla quale si è espressa la Ministra dell'agricoltura Julia Klöckner. La malattia è stata scoperta dopo aver analizzato la carcassa di un cinghiale morto a Brandeburgo, vicino al confine con la Polonia. «Purtroppo il nostro sospetto è stato confermato», ha spiegato Klöckner, rassicurando subito che «la peste suina africana non è pericolosa per l'uomo». Questo nemmeno se si consuma la carne di un maiale infetto. Nonostante ciò, la situazione è comunque molto grave, in quanto per i suini la malattia è quasi sempre fatale. Questa scoperta, oltre a conseguenze sanitarie, preoccupa molto gli agricoltori anche a livello economico, e gli effetti potrebbero ricadere sull'intero paese, anche in ambito internazionale: le esportazioni di carne di maiale verso paesi esteri, ad esempio Stati dell'Asia o dell'America, potrebbero risentirne pesantemente. È da tempo che la Germania teme l'arrivo della malattia, che è in circolazione in Polonia da diversi mesi. Per evitarlo, erano state erette recinzioni elettriche lunghe oltre 120 chilometri. Ma nulla è servito, e ora, durante la pandemia, i tedeschi devono gestire anche un'altra emergenza sanitaria, anche se di entità, chiaramente, minore. La peste suina africana è una malattia provocata da un virus che non è pericolosa per gli esseri umani, ma quasi sempre mortale nel giro di pochi giorni per i cinghiali infetti. La malattia non ha sintomi specifici, se non febbre resistente ai trattamenti o morte improvvisa. In caso di decesso inspiegabile degli animali, dovrebbe essere eseguito un test di esclusione della PSA. Dal momento che non esiste un vaccino per la peste suina africana, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la situazione è particolarmente difficile e la prevenzione così importante. Il Loeffler-Institut descrive inoltre veicoli di trasporto soprattutto l'alimentazione dei rifiuti di cucina come una fonte di infezione.

mercoledì 9 settembre 2020

Listerie in insalata di pollo M-Classic Saladbowl Chicken.

Listerie in insalata di pollo M-Classic Saladbowl Chicken. Coinvolti i supermercati Migros. Allerta anche per i nostri frontalieri La catena dei supermercati Migros, attraverso una nota apparsa sul proprio sito, ha comunicato il richiamo per rischio microbiologico da listerie del prodotto "M-Classic Chicken Saladbowl". L’allerta sulla contaminazione è stata notificata anche al laboratorio cantonale di Zurigo e all'Ufficio della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV). L'USAV raccomanda di non consumare questo prodotto e Migros lo ha immediatamente ritirato dalla vendita, si legge in un comunicato odierno. Un'infezione con il batterio Listeria monocytogenes ha solitamente un decorso lieve o addirittura senza sintomi in persone con un sistema immunitario intatto. Negli individui immunodepressi possono svilupparsi una serie di sintomi gravi, talvolta letali. Durante la gravidanza la listeriosi può provocare un aborto spontaneo oppure una setticemia o una meningite neonatale. I punti vendita interessati sono quelli delle filiali Migros Zurigo (Zurigo, Glarona), Aare (Argovia, Berna, Soletta) e Neuchâtel/Friburgo. Tuttavia, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda ai tantissimi frontalieri italiani e a tutti i clienti di fare attenzione e chiaramente non consumare il prodotto interessato fino a nuova comunicazione. Non si possono escludere anche gravi rischi per la salute.

Al via la sperimentazione clinica di un vaccino in spray. Lo ha annunciato la University of Hong Kong

Al via la sperimentazione clinica di un vaccino in spray. Lo ha annunciato la University of Hong Kong La University of Hong Kong (HKU) ha annunciato oggi l'approvazione alla sperimentazione clinica di un vaccino per il Covid-19 da somministrare come uno spray nasale, sviluppato in collaborazione tra il Dipartimento di microbiologia dell'ateneo e varie istituzioni accademiche della Cina continentale. Al vaccino hanno lavorato anche lo State Key Laboratory of Emerging Infectious Diseases, la Xiamen University e la Beijing Wantai Biological Pharmacy. È il primo vaccino per il Covid-19 da somministrare come uno spray nasale approvato dalla National Medical Products Administration cinese per la sperimentazione clinica sugli esseri umani. In una nota, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la University of Hong Kong ha fatto sapere che la strategia vaccinale utilizzata per svilupparlo è stata selezionata dal Ministero cinese della scienza e della tecnologia come una delle cinque tecnologie vaccinali da sottoporre a ulteriore valutazione.

Rischio listeria, richiamato un lotto di salmone norvegese affumicato

Rischio listeria, richiamato un lotto di salmone norvegese affumicato. Lo ha comunicato, con una nota sul proprio sito, la catena dei supermercati BASKO. Il prodotto in questione è a marchio PRIMIA, il motivo è la presenza del batterio Listeria Monocytogenes La catena dei supermercati, attraverso una nota apparsa sul proprio sito, ha comunicato il richiamo per rischio microbiologico di un lotto SA6621920 di salmone norvegese affumicato, a marchio, PRIMIA, prodotto da SICILY FOOD SRL con sede in via Miniera Mintini, snc - 92021 Aragona (AG). Il prodotto, che gli esperti consigliano di non consumare e di riportare al punto vendita, è stato segnalato per la "presenza di Listeria monocytogenes". Il salmone, in confezione dal peso di 100 grammi, ha come scadenza il 15-09-2020. L'infezione da listeria, anche detta listeriosi,ricorda ., Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è una tossinfezione alimentare che prende il nome proprio dal batterio che ne è la causa, il Listeria monocytogenes, il medesimo segnalato nel prodotto a marchio PRIMIA, così come spiegano gli esperti. “Questo batterio si trova comunemente nel terreno e nell'acqua e può quindi facilmente contaminare ortaggi e verdure e molti animali possono venire infettati dal batterio senza dimostrare sintomi apparenti”. L'infezione da listeria è molto comune in un’ampia varietà di cibi crudi, tra cui carni non ben cotte e verdure crude, prodotti lattiero-caseari preparati con latte non pastorizzato o pesce e, come succede con la maggior parte dei batteri, viene eliminata dai processi di pastorizzazione e cottura. La forma tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione, provoca diarrea. Esiste però anche un’altra forma, detta "sistemica", che dall'intestino passa nel sangue e si diffonde nell'organismo, arrivando al sistema nervoso, “dando vita a encefaliti e meningiti e forme acute di sepsi”. In questo secondo caso, sottolineano i medici, tra l’assunzione del cibo contaminato e la manifestazione dei sintomi può trascorrere un periodo variabile tra uno e tre mesi. I soggetti più a rischio di infezioni come questa sono le persone con compromissione del sistema immunitario, dunque malati di cancro, di diabete, di Aids, le persone anziane e i neonati. Ma a rischio sono anche le donne in gravidanza, per cui l'infezione da Listeria può causare anche l’aborto spontaneo.

Sicurezza Alimentare. Carabinieri NAS Catania: sequestrate quasi 14.000 bottiglie d’acqua esposte agli agenti atmosferici.

Sicurezza Alimentare. Carabinieri NAS Catania: sequestrate quasi 14.000 bottiglie d’acqua esposte agli agenti atmosferici. Il NAS di Catania ha effettuato un controllo presso un supermercato sito in provincia di Messina. Nel corso delle operazioni i militari hanno rilevato la presenza di notevoli quantitativi di acqua minerale stoccati all’interno di una struttura precaria e senza requisiti igienico-sanitari, tra l’altro realizzata abusivamente in un’area esterna originariamente adibita a parcheggio clienti. In tale contesto, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro penale probatorio di circa 14.000 confezioni di acqua minerale in cattivo stato di conservazione e presumibilmente alterate in quanto esposte direttamente ai raggi solari, alle intemperie e a potenziali contaminazioni ambientali. Oltre ad informare l’Autorità Giudiziaria della violazione, i Carabinieri hanno provveduto a segnalare la titolare e il suo coniuge, gestore di fatto dell’attività, all’Autorità Amministrativa per l’emissione di provvedimenti prescrittivi/sospensivi dell’attività di deposito abusiva. Ad evidenziarlo, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che, rimarcando l'allerta dei Carabinieri dei NAS, consiglia ai consumatori che hanno in casa le bottiglie d’acqua in PET interessate dal sequestro a non utilizzarle.

martedì 8 settembre 2020

Orrore e paura in Australia: squalo azzanna e uccide un surfista al largo di Greenmount Beach della Gold Coast

Orrore e paura in Australia: squalo azzanna e uccide un surfista al largo di Greenmount Beach della Gold Coast. Ancora un attacco da parte di uno squalo sulle coste australiane: un surfista di 60 anni morto in seguito alle gravi ferite riportate. Chiuse le spiagge della costa L’Australia torna a fare i conti con la minaccia degli squali. Nel pomeriggio di martedì, un surfista di 60 anni ha perso la vita in seguito ad un attacco di uno squalo al largo di Greenmount Beach di Gold Coast. Il predatore marino lo ha azzannato, danneggiando addirittura la sua tavola da surf. L’uomo è morto poco dopo a causa delle gravi ferite riportate, nonostante l’intervento dei soccorsi del Queensland Ambulance Service poco dopo le 17:00. I paramedici hanno detto che l'uomo, che si ritiene avesse circa 50 o 60 anni, è morto per gravi ferite alla gamba. I testimoni hanno rilasciato un commento che lascia spazio a poche interpretazioni: “sembrava una scena di un film dell’orrore“. Le telecamere da surf hanno catturato il momento in cui l’uomo è stato attaccato da uno squalo a Coolangatta, sulla Gold Coast del Queensland, mentre altri surfisti si trovano nelle vicinanze. Il video scioccante girato con le telecamere Swellnet e ottenuto da The Courier Mail ha rivelato il momento in cui l'uomo è stato attaccato dallo squalo, dove si può vedere la vittima trascinata sott'acqua.L'incidente è avvenuto a pochi metri da dozzine di altri surfisti. Una telecamera separata della Coastalwatch ha catturato i momenti successivi all'attacco in cui l'uomo è stato trascinato a riva. È il primo attacco mortale di squalo su una spiaggia del Queensland con reti da decenni. Seven News riferisce che si tratta del primo attacco di squali sulla Gold Coast da quando un surfista di 20 anni ha ricevuto ferite non mortali a Nobby Beach nel 2012. Il sito web del programma di reti da squalo del Dipartimento dell'agricoltura e della pesca del Queensland avverte che le reti "non forniscono una barriera impenetrabile tra gli squali e gli esseri umani" né impediscono agli squali di entrare in una particolare area. "Hanno lo scopo di catturare 'squali residenti' e squali che attraversano l'area mentre si nutrono di esche per pesci", dice il sito web. L'ultimo attacco fatale di uno squalo nel Queensland, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è avvenuto a luglio al largo di Fraser Island , quando Matthew Tratt, 36 anni, è morto mentre pescava in apnea vicino a Indian Head. La pittoresca Greenmount Beach è una delle ultime spiagge prima del confine tra Queensland e NSW. Alcune delle spiagge più famose della Gold Coast saranno chiuse domani a seguito dell’attacco di squalo di questo pomeriggio. È il primo attacco mortale su una spiaggia locale in più di 60 anni.

Giovane donna incinta di un volo Istanbul-Bamako partorisce dopo l’atterraggio d’emergenza a Malta

Giovane donna incinta di un volo Istanbul-Bamako partorisce dopo l’atterraggio d’emergenza a Malta Evento più unico che raro quello accaduto all’aeroporto internazionale di Gudja, a Malta, domenica pomeriggio verso le 18. Un aereo partito da Istanbul e diretto in Mali è stato costretto ad un atterraggio d’emergenza dopo che a una passeggera si sono rotte le acque. Trasportata a Msida all’ospedale Mater Dei, ha dato alla luce un bambino. Nel tardo pomeriggio di domenica 6 il Malta International Airport è stato luogo di un evento davvero raro: un aereo è stato costretto ad un atterraggio di emergenza sul suolo maltese dopo che a una passeggera, incinta da otto mesi, si sono rotte le acque. Il volo, operato dalla compagnia di bandiera turca Turkish Airlines, era partito da Istanbul in direzione Bamako, capitale del Mali. Poco prima delle 18, però, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, l’aereo è atterrato a Malta a causa della necessità della donna di ricevere immediatamente assistenza sanitaria. Attesa da un’ambulanza subito dopo l’atterraggio, la donna è stata trasportata al Mater Dei Hospital, dove ha dato alla luce un bambino.

I supermercati IPERAL richiamano tramezzini a marca PRIMIA per errata etichettatura

I supermercati IPERAL richiamano tramezzini a marca PRIMIA per errata etichettatura. Sono a rischio coloro che soffrono di allergia. La comunicazione del 7 agosto è stata diffusa sul sito della catena di supermercati IPERAL solo oggi con un ritardo di un mese e riguarda solo i consumatori allergici. Il prodotto interessato sono i “Tramezzini tacchino arrosto, crema vellutata al tonno e cetriolini”. I supermercati precauzionalmente hanno già attivato le procedure di ritiro dei prodotti dalla vendita. Nello specifico è interessato dal richiamo il lotto A 204 Q a marchio “Primia” 150 gr con data di scadenza o termine minimo di conservazione: 25/08/2020 prodotto da Riva alimentari uniti S.r.l (IT D1T8V CE) nello stabilimento di via Gaggio, 43 - Nibionno (LC) . Il prodotto è commercializzato da Agorà Network S.c.a.r.l. Motivo del Richiamo: ETICHETTATURA NON CONFORME poiché “Non riporta le informazioni corrette (ingredienti e allergeni)”. Popolazione interessata: Soggetti intolleranti o allergici. L'ingestione di cibi contenenti sostanze con potere antigenico non è cosa da prendere alla leggera, perché potrebbe causare degli effetti che si manifestano rapidamente subito dopo l'ingestione di un particolare alimento ed è quindi più facile collegarli al cibo ingerito. Le reazioni dell'organismo oltre ad essere immediate sono, di solito, violente. La reazione allergica produce shock anafilattico e di solito risponde ai tradizionali Test Allergici Cutanei e quindi, è anche relativamente più facile da individuare. Per shock anafilattico si intende una sindrome clinica provocata da esposizione ad un allergene, è la reazione più grave e può, se non curato, portare alla morte. È molto meno frequente delle intolleranze alimentari (su 50 casi, solo 10 sono allergie). Può portare anche alla morte, mentre è molto raro che le intolleranze alimentari possano causare il decesso di una persona. I sintomi delle allergie alimentari sono simili a quelle provocate a chi soffre di allergia ai pollini: sono comuni gli arrossamenti pruriginosi della pelle, gli eczemi, le eruzioni o i gonfiori, l'orticaria, arrossamenti e bolle, le dermatiti; ma anche irritazione delle labbra e della bocca o problemi respiratori (riniti, congiuntiviti, asma) o problemi gastrointestinali (nausea, vomito, dolori addominali e diarrea). Per tale ragione è facile capire quanto la "sicurezza" di un alimento sia fondamentale per un soggetto allergico … sicurezza che dovrebbe derivare dalla lettura attenta delle etichette. Ad evidenziarlo, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che, rimarcando l'allerta di IPERAL, consiglia ai consumatori allergici che hanno acquistato i tramezzini interessati dal richiamo, a non utilizzare i prodotti e a contattare e a restituire le confezioni al punto di vendita per la sostituzione. Trattandosi di un problema rilevante, le aziende hanno avviato anche una campagna di richiamo avvisando i clienti in rete. L’avviso dei supermercati IPERAL, conclude con l’avvertenza: “Si prega il consumatore qualora avesse ancora a disposizione il prodotto a non consumarlo e a restituirlo al punto vendita. Precisiamo che questo richiamo si riferisce solamente al lotto e alla ricetta indicata. Per eventuali informazioni telefonare al numero 031.850166 o mandare una mail a qualita@rivaalimentari.it”.