domenica 31 ottobre 2021

In carcere il postino arriva dal cielo: droni usati per trasportare armi, droghe, pornografia e telefoni cellulari

fin nelle celle delle prigioni. La denuncia del sindacato Sappe dopo il sequestro di sabato a Secondigliano. Droghe, pornografia e telefoni cellulari. Sono solo alcuni degli oggetti che i detenuti hanno cercato di farsi recapitare in carcere mediante l'uso di un drone. La goccia che ha fatto traboccare il vaso arriva dall’Italia. Per la precisione, nel carcere di Secondigliano dove sabato, tra le ore 18 e alle 20 si sono registrati sorvoli di droni sul carcere napoletano. A spiegare quanto avvenuto è Emilio Fattorello, segretario nazionale campano del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe): “Alle ore 20 il personale di Polizia, già allertato dal precedente sorvolo del pomeriggio, con il calare delle tenebre individuava un drone che volteggiava sul Reparto S 3 ove sono reclusi i detenuti appartenenti al circuito detentivo dell'Alta Sicurezza”. L'apparecchio telecomandato, che trasportava il suo carico legato a un filo, è riuscito a giungere a destinazione, in una cella del secondo piano. “L'arrivo del drone è stato anticipato dal frastuono di fuochi d’artificio fatti esplodere all'esterno con il sicuro scopo di coprire il rumore dell'apparecchio volante e nel contempo come segnale ai destinatari dell'arrivo del materiale” dichiara Fattorello. Ma gli agenti di Polizia penitenziaria hanno fatto irruzione nella cella e hanno sequestrato 12 telefoni cellulari di cui 10 del tipo micro e 2 smartphone, cinque panetti di hashish per un totale di mezzo chilo e diversi grammi di sostanza del tipo cocaina. “Il drone, portata a termine la missione, è rientrato verso il vicino quartiere di Scampia”. Nel 2020 nelle carceri italiane sono stati rinvenuti 1.761 telefoni cellulari. Erano stati 1.206 nel 2019 e 394 nel 2018. Nel carcere di Frosinone, il 3 giugno, era atterrato un drone, prelevato dagli agenti, con tre cellulari. Andando a ritroso nel tempo sono oramai tantissimi i precedenti, da Secondigliano a Taranto dove addirittura, per coprire il rumore dei droni durante la notte, erano stati organizzati dei fuochi d’artificio nelle vicinanze del carcere. Ma la situazione non è migliore nel resto del mondo. A inizio agosto, nottetempo, nel cortile del carcere di Nîmes, in Francia, si è schiantato un drone con alcuni seghetti da metallo. Nel carcere di Bedford, Regno Unito, un anno e mezzo fa era atterrato un drone con un piccolo quantitativo di hashish, un cacciavite, un coltello e un telefono cellulare. Anche in Germania i tentativi di attacco a strutture carcerarie con piccoli apparecchi volanti sono sempre più frequenti. Gli Usa precursori - Da questo punto di vista gli Stati Uniti sono stati precursori in questo fenomeno. Già diversi anni fa i primi casi: nel carcere di Mansfield, in Ohio, dove degli stupefacenti e del tabacco sganciati da un mini-drone nel cortile del penitenziario avevano scatenato una rissa tra i detenuti sulla proprietà di quell’involucro. Stessa cosa era successa nel centro di detenzione dello Utah, vicino a Draper, dove le sentinelle hanno avvistato un oggetto volante, non un ufo, ma identificato proprio come drone che una volta scoperto si era allontanato.Nemmeno la Svizzera è stata risparmiata. Nel penitenziario Bonstadel di Menzingen (Zugo) c'era stato già nel 2014 un tentativo di trasportare un telefono cellulare all'interno della struttura con un drone. Per questo alcune strutture modello sono già corse ai ripari. È il caso del penitenziario di Lenzburg (Argovia), e poi proprio quello di Menzingen, che hanno installato un sistema d'allarme contro i droni ed altri apparecchi volanti, che utilizza la videosorveglianza e un radar capace di identificare apparecchi volanti di piccola grandezza. Un sistema che dopo qualche problema nella fase di test, rilevava anche gli uccelli, è stato affinato fino ad avere risultati soddisfacenti, in Svizzera e non solo. Insomma, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i pericoli nell'uso scorretto dei droni non devono essere sottovalutati. Un drone è in grado di eludere tutti i controlli d'entrata. E di introdurre armi e droga o permettere ai detenuti di comunicare con l'esterno Le carceri italiane dovrebbero dotarsi di un sistema di identificazione analogo a quelli intrapresi a nord delle Alpi.

Allerta in rete. Polizia Postale: “Attenzione, ancora una campagna di false mail”.

Allerta in rete. Polizia Postale: “Attenzione, ancora una campagna di false mail”. Lo “Sportello dei Diritti”: falsa email della DIREZIONE GENERALE DELLA POLIZIA GIUDIZIARIA DIREZIONE PROTEZIONE MINORI. Seguite i consigli della Polizia Postale Email a gogo che, solo apparentemente, arrivano da mittenti istituzionali e che c’invitano a cliccare su un link. Nulla di più falso e pericoloso. Come andiamo ripetendo da sempre noi dello “Sportello dei Diritti” si tratta sempre e solo del solito “phishing” che presentandosi dietro una miriade di diversi tipi di messaggi, serve a fregarci per carpire i nostri dati personali e/o bancari. L’ultima frode in ordine di tempo per la massiva attività di phishing segnalata dalla Polizia Postale sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS Online - Italia” con un post riguarda il fantomatico atto della DIREZIONE GENERALE DELLA POLIZIA GIUDIZIARIA DIREZIONE PROTEZIONE MINORI: “È in atto una campagna di phishing attraverso una falsa email della DIREZIONE GENERALE DELLA POLIZIA GIUDIZIARIA DIREZIONE PROTEZIONE MINORI. Questo è il testo dell’email:” “Sono il signore Franco Gabrielli Direttore di Europol, commissario di divisione, capo della brigata per la protezione dei minori (BPM), vi contatterò poco dopo un sequestro informatico di Cyber-infiltrazione (autorizzato in particolare in materia di pedopornografia, pedofilia, cyber-pornografia, esibizionismo, traffico sessuale dal 2009) per informarvi che siete oggetti di diversi procedimenti legali in vigore”.Si tratta di una falsa email finalizzata, verosimilmente, a carpire dati personali, richiedere pagamenti non dovuti o ancora, infettare i dispositivi della vittima con pericolosi virus informatici.La Polizia Postale raccomanda di non dare alcun seguito a tali email, evitare di entrare in contatto con i truffatori ed astenersi dal fornire i propri dati personali o dall’aprire qualunque tipo di allegato. Si tratta di semplici, ma efficaci consigli che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” possono evitarci molti grattacapi. In ogni caso, è quasi sempre sufficiente ignorare questi messaggi e cancellarli dai nostri dispositivi per non cadere nella trappola. Nel caso siate comunque incappati in una frode di questo tipo potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

sabato 30 ottobre 2021

Penny Market richiama mix salumi per una possibile contaminazione microbiologica

Penny Market richiama mix salumi per una possibile contaminazione microbiologica: l’allerta alimentare. Il richiamo riguarda tutti i punti vendita Penny Market ha richiamato un lotto di mix di salumi “ANTIPASTO EMILIANO “,coppa, salame e pancetta, a marchio Cuor di Terra per una possibile contaminazione microbiologica. Il prodotto interessato è venduto in buste sottovuoto da 120g con il numero di lotto 3415151 e la scadenza 15-12-2021. Il mix di salumi richiamato è stato prodotto per Penny Market dall’azienda Furlotti e C S.r.l. (IT 983 L CE), nello stabilimento di via Santi 1 a Medesano, in provincia di Parma. Penny Market rende noto che sono interessati dal richiamo tutti i punti vendita e che il richiamo interessa solo il lotto/scadenza sopra indicato. L’azienda inoltre nell’avviso di richiamo pubblicato sul sito della catena di Penny dichiara: “Spiacenti per il disagio arrecato, legato a cause non dipendenti dalla nostra volontà". A scopo precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare il prodotto segnalato e restituirlo al punto vendita d’acquisto, dove sarà rimborsato o sostituito entro il 19/11/2021.

venerdì 29 ottobre 2021

Raccomandati? Stop alla pratica delle nomine dirigenziali dietro segnalazioni.

Raccomandati? Stop alla pratica delle nomine dirigenziali dietro segnalazioni. Da oggi l’azienda, per la Cassazione, risarcisce il danno da perdita di chance se conferisce nomine dirigenziali senza motivare la scelta. La procedura valutativa esige sempre una “spiegazione” e la lesione è indennizzabile senza la prova che il ricorrente sarebbe risultato vincitore La raccomandazione rispetta ossequiosamente la catena gerarchica. Tuttavia da oggi la Cassazione ha detto basta a questa pratica deprimente che va da Nord a Sud. Per la Cassazione, l’azienda deve risarcire il danno da perdita di chance al lavoratore se conferisce nomine dirigenziali senza motivare la scelta effettuata tra i vari candidati aspiranti al posto. La procedura valutativa esige sempre una “spiegazione” e la lesione è indennizzabile senza la prova che il ricorrente sarebbe risultato vincitore. Lo ha ricordato la sezione lavoro della Cassazione con l’ordinanza 30900/21 del 29 ottobre che ha respinto il ricorso di una società. La corte d’appello di Catania ha confermato la decisione del tribunale che aveva condannato l’azienda al pagamento di una somma in favore del ricorrente a titolo di risarcimento del danno da perdita di chance pari a una percentuale delle presumibili differenze retributive che il ricorrente avrebbe potuto percepire se l’impresa non avesse violato le regole di correttezza e buona fede nella selezione. In particolare il collegio di secondo grado ha affermato che, in assenza di una motivazione sulla scelta effettuata, l’atto di nomina era illegittimo e generava un danno per il ricorrente. La controversia è così giunta in Cassazione dove l’impresa ha sostenuto che il procedimento di selezione per l'affidamento di incarichi dirigenziali restava nell’alveo del diritto privato, in cui non opera la normativa pubblicistica in materia di riserva concorsuale. Inoltre il candidato ricorrente avrebbe dovuto dimostrare le sue possibilità di successo in relazione alle singole posizioni che dovevano essere assegnate. Nella sua sentenza, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i giudici nel respingere il ricorso, hanno rilevato che nell’azienda in questione la materia della selezione per l'accesso alla dirigenza è disciplinata dalle regole fissate da un accordo sindacale in forza del quale la nomina è effettuata sulla base di una procedura valutativa. Ebbene, ha spiegato la corte, “come la procedura concorsuale, anche la procedura valutativa esige tuttavia una valutazione” e la valutazione “integra di per sé una motivazione”. In difetto, il lavoratore ha pertanto diritto al risarcimento del danno da perdita di chance, non condizionato alla prova, da parte sua, che la scelta, ove correttamente eseguita, si sarebbe certamente risolta in suo favore. L'illegittimità dell'atto per mancanza di motivazione, in sostanza, costituisce una situazione idonea ad arrecare in sé il danno da perdita di chance in capo al lavoratore avente diritto alla valutazione in quanto in possesso dei requisiti formali per essere sottoposto a valutazione, restando incerta solo la misura del danno.

ITA Airways e cambio prenotazione: praticamente impossibile.

La “Nuova” ALITALIA parte malissimo. I passeggeri segnalano: promette sul sito “Prenota senza pensieri il cambio è gratuito” ma le procedure indicate non funzionano. Lo “Sportello dei Diritti”: intervenga ENAC e Antitrust Neanche il tempo di “volare” sul mercato del trasporto aereo che ITA Airways, il vettore aereo partecipato al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e che dovrebbe prendere il posto di ALITALIA quale rinnovata compagnia di bandiera, che i passeggeri segnalano una problematica che noi dello “Sportello dei Diritti”, riteniamo meriti un immediato intervento di ENAC e Antitrust. Sul sito istituzionale https://www.itaspa.com/it_it/ è possibile leggere in bella vista uno slogan sul cambio gratis di prenotazione a dir poco allettante: “Prenota senza pensieri il cambio è gratuito”. Un buon viatico per rilanciare il trasporto nazionale perché sono tanti i passeggeri che vorrebbero usufruire di un servizio che tante altre compagnie non consentono o che permettono con limitazioni e aggravi. Tuttavia, tra il dire e il fare c’è spesso di mezzo il mare, anzi il cielo, per tornare in tema. Infatti, abbiamo ricevuto e verificato quanto segnalatoci da un viaggiatore che ci ha raccontato l’odissea che qualsiasi consumatore può vivere quando prova ad effettuare un “cambio di prenotazione”. Effettivamente vengono fornite due alternative. La prima è contattare il call center al numero verde 800936090. La voce guida consente diverse opzioni sino alla scelta, per l’appunto, del famigerato cambio di prenotazione. L’attesa è estenuante ed ahinoi, non porta a niente se non ad uno snervante nulla di fatto anche dopo un’ora di orecchio attaccato al telefono. Effettuati più tentativi non resta che provare l’altra “strada” indicata: scrivere all’indirizzo email venditecambirimborsi@itaspa.com rappresentando la propria necessità. La sorpresa è che arriva immediatamente una risposta automatica che la pratica viene presa in gestione, ma anche in questo caso, non giunge poi alcun riscontro. Altre possibilità di contatto sembrerebbe non esistono, ed allora il passeggero resta col… biglietto in mano e senza il cambio tanto reclamizzato e non realizzato. Quindi, per Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, la questione merita la massima e tempestiva attenzione da parte dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) e dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) cui ci rivolgiamo per segnalare la problematica. Non vi è dubbio, infatti, che in assenza di immediati correttivi da parte della nuova società del trasporto aereo, le modalità adottate da un lato incoraggerebbero i voli con ITA Airways per il servizio proposto del “cambio gratis” di prenotazione a sfavore di altre compagnie che non lo effettuano, ma sono anche foriere di gravi danni per i consumatori e per i viaggiatori perché l’impossibilità di fatto di effettuare la sostituzione dei voli significa perdere il prezzo di biglietti di tratte di voli che non potranno più essere utilizzate, in assenza di altre possibilità di comunicazione con l’azienda.

Principio d’incendio su volo Siviglia, Spagna e Amsterdam

Nessun ferito, ma tanta paura, per un aereo della compagnia Transavia (registrato PH-HXG) che ha avuto un principio di incendio mentre stava atterrando all’aeroporto di Schiphol Amsterdam, nei Paesi Bassi. Il volo HV6730 proveniva da Siviglia, in Spagna, con arrivo previsto alle 13:25. A bordo c’erano 162 passeggeri, compresi diversi bambini. Il velivolo era un Boeing 737-800 della Transavia e ha preso fuoco vicino al carrello appena ha toccato il suolo. I passeggeri, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono stati evacuati tramite gli scivoli di emergenza, mentre i vigili tempestivamente spegnevano le fiamme. Si attendono ora le verifiche dell'autorità aeroportuale dell'aeroporto di Schiphol Amsterdam nei Paesi Bassi. Di seguito il link del video: https://www.youtube.com/watch?v=Z88GbLMj-vc https://www.itemfix.com/v?t=rrqup9&jd=1

giovedì 28 ottobre 2021

Un incidente del genere non è eccezionale, tanto che i piloti sono preparati per questo

Bird strike, avvoltoio contro aereo Iberia a Madrid, danneggia gravemente il muso I fenomeni di bird strike, ovvero il violento impatto tra un uccello o un intero stormo contro un aereo, stanno diventando sempre più frequenti. Questo tipo di “incidenti” avviene nelle fasi di atterraggio o di decollo e spesso può creare seri problemi alla sicurezza. Come è successo il 26 ottobre ad un aereo Iberia Airbus A350-900 (registrato EC-NDR) quando si è avvicinato all'aeroporto di Madrid, in Spagna, su un volo proveniente da Bogotà, in Colombia. Durante l'avvicinamento, l'aereo è stato colpito da un avvoltoio. Il , evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha proseguito in sicurezza per un atterraggio sicuro a destinazione, con il povero animale bloccato tra il radome del velivolo. Un incidente del genere non è eccezionale, tanto che i piloti sono preparati per questo. Secondo la Federal Aviation Administration (FAA), ovvero l'agenzia federale statunitense che si occupa della sicurezza e dei controlli relativi all’aviazione, gli aerei colpiscono gli uccelli più di 40 volte al giorno. I cosiddetti bird strike causano danni agli apparecchi che costano alle compagnie aeree milioni di dollari all'anno. Ecco il video: https://www.youtube.com/watch?v=AnrWTC9YhDs https://www.itemfix.com/v?t=picee2&jd=1

SARS-COV-2 e ricerca: le persone vaccinate possono trasmettere facilmente la mutazione Delta.

SARS-COV-2 e ricerca: le persone vaccinate possono trasmettere facilmente la mutazione Delta. Una ricerca dell'Imperial College di Londra mostra come la variante Delta altamente contagiosa possa diffondersi anche tra i vaccinati. Una nuova ricerca dell'Imperial College conferma quanto riportato da altri studi sulla trasmissibilità della mutazione Delta . In particolare, questa ricerca indica che la variante Delta può essere facilmente trasmessa da individui vaccinati, sebbene questi contatti abbiano meno probabilità di contrarre l'infezione se vaccinati. I ricercatori hanno sottolineato che i risultati non hanno minato l'idea che la vaccinazione fosse il modo migliore per ridurre l'incidenza di malattie gravi e hanno sottolineato che erano necessarie dosi di richiamo. Hanno scoperto che l'infezione nei vaccinati passa più velocemente ma la carica virale massima rimane simile a quella dei non vaccinati. "Attraverso ripetuti e frequenti campionamenti di casi di Covid-19, abbiamo scoperto che gli individui vaccinati possono essere infettati e trasmettere l'infezione ai loro familiari, anche a quelli vaccinati", ha affermato la dott.ssa Anika Singanayagam, coautrice dello studio."I nostri risultati forniscono prove importanti del motivo per cui la variante Delta continua a causare un numero elevato di casi in tutto il mondo, anche in paesi con alti tassi di vaccinazione", ha aggiunto. 621 volontari hanno partecipato allo studio. È stato riscontrato che dei 205 contatti di persone infette dalla variante Delta, il 38%, non vaccinati, è risultato positivo al nuovo coronavirus. Tra i vaccinati, il 25% è risultato positivo. I vaccini risultati positivi al Covid-19, in media, erano stati vaccinati molto prima di quelli risultati negativi. Questo, secondo gli autori, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è un'indicazione che l'immunità sta diminuendo nel tempo e rafforza l'argomento secondo cui sono necessarie dosi di richiamo. L'epidemiologo Neil Ferguson ha commentato che l'elevata trasmissibilità di Delta significa che è improbabile che la Gran Bretagna ottenga "l'immunità di gregge" a lungo. "Questo potrebbe accadere nelle prossime settimane: se l'attuale epidemia dell'epidemia raggiunge il picco e poi inizia a diminuire, abbiamo per definizione, in un certo senso, raggiunto l'immunità di gregge, ma questo non sarà permanente", ha detto ai giornalisti. "L'immunità diminuisce nel tempo, è imperfetta, quindi avremo ancora il contagio ed è per questo che il programma di richiamo è così importante", ha affermato. è stata letta anche come la volontà di allontanarsi dalle polemiche che lo hanno investito, soprattutto di recente. E in un certo senso, le parole pronunciate da Zuckerberg ne danno indirettamente una conferma.

L'annuncio di Mark Zuckerberg: Facebook si chiamerà Meta

L'annuncio di Mark Zuckerberg: Facebook si chiamerà Meta. Il social network vuole puntare sul nuovo progetto di "metaverso" Mark Zuckerberg ha ufficializzato giovedì la nuova identità dell'azienda durante l'atteso Connect: Facebook cambia il nome e si chiamerà Meta, in omaggio a una nuova visione di realtà virtuale per il futuro, che il social network ha battezzato "metaverso". La decisione di adottare una nuova identità aziendale da parte del colosso, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata letta anche come la volontà di allontanarsi dalle polemiche che lo hanno investito, soprattutto di recente. E in un certo senso, le parole pronunciate da Zuckerberg ne danno indirettamente una conferma.

Mobbing: datore e capi risarciscono il dipendente se abusano delle funzioni.

Mobbing: datore e capi risarciscono il dipendente se abusano delle funzioni. Il bello è che a pagarlo, oltre all’azienda, sono anche il diretto superiore, responsabile della condotta persecutoria e il coordinatore di zona, che la tollera. È una storia di mobbing accaduta a Genova, tutto al femminile, quella finita all’attenzione della Suprema corte Stop alle vessazioni e alle pesanti pressioni psicologiche subite dal dipendente. Il lavoratore può denunciare il datore di lavoro, il capo, o i colleghi per mobbing se ha subito una serie ripetuta di condotte illecite che hanno leso la sua dignità. L’ordinanza 30583/21, pubblicata il 28 ottobre dalla sezione lavoro della Cassazione, ha stabilito che scatta il danno da mobbing quando il lavoratore è vittima di continue insolenze, comportamenti morbosi e offese gratuite, anche davanti agli altri. E il bello è che a pagarlo, oltre all’azienda, sono condannati anche i dirigenti: il diretto superiore, responsabile della condotta persecutoria, e il coordinatore di zona, che la tollera. Solidale la responsabilità anche se il datore risponde a titolo contrattuale mentre i colleghi a titolo extracontrattuale. Decisiva la Ctu: il medico legale certifica che il trattamento subito dal dipendente è una concausa del danno psichico lamentato. È una storia di mobbing tutto al femminile quella finita all’attenzione della Suprema corte: diventa definitiva la condanna che fissa circa 35 mila euro la somma da pagare alla lavoratrice, finita fra le “grinfie” della sua “capa”, mentre la coordinatrice di area prima non si attiva e quando si decide lo fa in danno della lavoratrice; costretta a subire condotte che, se in astratto rientrano tra le facoltà del datore, in concreto costituiscono un abuso: sono infatti caratterizzate da atteggiamenti sgarbati e indebitamenti plateali, in spregio di una equilibrata utilizzazione del lavoro altrui. Insomma: deve ritenersi raggiunta la prova presuntiva dell’elemento soggettivo del mobbing. Nell’ordinanza, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, gli “ermellini” spiegano che è inutile dolersi che non sarebbe stata valutata la pregressa condizione psichica della malattia: la Ctu medico-legale ha chiarito che il ruolo della condotta illecita è stato «concausale» della malattia. Quanto alla responsabilità solidale, quando un danno di cui si chiede il risarcimento è determinato da più soggetti, ciascuno dei quali con la propria condotta contribuisce alla produzione dell’evento pregiudizievole, si configura una responsabilità solidale ai sensi dell’articolo 1294 Cc fra tutti costoro, qualunque sia il titolo per il quale ciascuno di loro è chiamato a rispondere, dal momento che, sia in tema di responsabilità contrattuale che extracontrattuale, se un unico evento dannoso è ricollegabile eziologicamente a più persone, è sufficiente, ai fini della responsabilità solidale, che tutte le singole azioni o omissioni abbiano concorso in modo efficiente a produrlo, alla luce dei principi che regolano il nesso di causalità ed il concorso di più cause efficienti nella produzione dei danni (patrimoniali e non) da risarcire.

Cassazione: ok all'investigatore per accertare se la malattia del dipendente è vera.

Cassazione: ok all'investigatore per accertare se la malattia del dipendente è vera. Legittimo dimostrare con altri mezzi che non sussiste lo stato di incapacità: utilizzabili i rapporti dagli investigatori privati benché solo la visita fiscale possa accertare l’infermità del lavoratore Con la sentenza 30547/21, pubblicata il 28 ottobre dalla sezione lavoro, la Cassazione nel respingere il ricorso di un dipendente licenziato, ribadisce il diritto del datore di lavoro di far seguire il dipendente da un investigatore privato per verificare se la malattia esiste davvero o se, in ogni caso, le sue condizioni non sono effettivamente compatibili con l'ambiente di lavoro. L’investigatore privato inchioda il malato immaginario al licenziamento per giusta causa. È vero: soltanto il medico fiscale può accertare se sussiste o no la patologia lamentata dal lavoratore, mentre il datore non può svolgere in proprio verifiche sullo stato di salute del dipendente ma deve passare per i servizi ispettivi degli enti previdenziali. Attenzione, però: il divieto posto dall’articolo 5 dello statuto dei lavoratori non impedisce all’azienda di appurare con altri mezzi che non sussiste l’incapacità a rendere la prestazione cui è tenuto l’addetto. È quanto emerge dalla. Il ricorso della società è accolto contro le conclusioni del sostituto procuratore generale, dopo che la Corte d’appello ha annullato il licenziamento disciplinare inflitto al lavoratore disponendo la reintegra nel posto e il risarcimento del danno pari a sei mensilità. All’operaio si addebita di non aver pulito la macchina cui è addetto, col rischio di inceppamenti, e di aver prodotto scarti troppo ingenti fra i quali un’intera bobina di carta senza annotarlo sul foglio di produzione. E soprattutto di essersi messo per vendetta in malattia per sette giorni, intuendo di andare incontro a un procedimento disciplinare. Secondo il datore, insomma, le condizioni fisiche consentirebbero all’operaio di rendere regolarmente una prestazione, tanto che gli sguinzaglia alle calcagna l’investigatore privato.Sbaglia la Corte d’appello a ritenere inutilizzabili i rapporti del detective rispetto alla compatibilità della patologia certificata con le attività svolte dal lavoratore. Il tutto sul rilievo che il datore non si può sostituire al medico fiscale «nel compiere valutazioni tecnico-scientifiche che esorbitano dal proprio potere valutativo e discrezionale». Nessun dubbio che l’unico strumento a disposizione dell’azienda per effettuare il controllo medico sul dipendente sia chiedere all’Inps di procedere con la visita fiscale. Ma lo statuto dei lavoratori non impedisce al datore, fuori dai controlli sanitari, di accertare circostanze di fatto che dimostrano l’insussistenza della malattia. La società, dunque, può ricorrere al detective per accertare condotte del lavoratore che sono sì estranee al servizio ma risultano rilevanti per il corretto adempimento delle obbligazioni derivanti dal rapporto. In questo caso, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, gli accertamenti del datore non avevano una finalità sanitaria, ma lo scopo di dimostrare che la "malattia" lamentata dal dipendente non era incompatibile con l'attività lavorativa o l'assenza dalla stessa. Di qui la legittimità dell'accertamento effettuato dalla datrice tramite investigatore privato in quanto finalizzato a dimostrare l'inesistenza di una situazione in grado di ridurre la capacità lavorativa del dipendente.

mercoledì 27 ottobre 2021

Scoppiano le gomme al volo EgyptAir Cairo - Medina

Scoppiano le gomme al volo EgyptAir Cairo - Medina L' aereo tocca terra e scoppiano le gomme. Atterraggio con brivido il 25 ottobre a Medina, Arabia Saudita, per un volo EgyptAir proveniente dal Cairo, in Egitto. Tanta paura per i passeggeri e i membri dell' equipaggio, ma nessun ferito. L' incidente è avvenuto alle 16:52. Proprio quando l' aereo ha toccato la pista dell'aeroporto internazionale "Principe Muhammad bin Abd al-Aziz " i due pneumatici del carrello anteriore sono esplosi. Il pilota è riuscito a mantenere il controllo dell' apparecchio, ma la pista è stata immediatamente chiusa al traffico per permettere che l'aereo venisse rimosso e trainato da un mezzo di emergenza. A bordo del volo MS2677 del Boeing Boeing 737-866 c'erano 185 passeggeri e 6 membri dell' equipaggio. Non è stato comunque necessario ricorrere agli scivoli di emergenza: le 185 persone sono scese dalla regolare scaletta per essere poi trasportati al terminal. Un atterraggio particolarmente brusco, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sarebbe all'origine dell' incidente. Avherald.com afferma che i detriti dei pneumatici hanno causato danni alla fusoliera, ai motori e alle ali e che l'aereo si è fermato sulla pista ed è stato disabilitato. Un'ispezione post-volo ha anche rivelato danni alla parte inferiore del motore sinistro (CFM56) coerenti con un possibile impatto del pod (motore che tocca la pista). Le autorità aeroportuali sono state costrette a chiudere l'aeroporto per tre ore.

"Presenza di corpi estranei", ministero Salute ritira polenta rapida a marchio COOP

"Presenza di corpi estranei", ministero Salute ritira polenta rapida a marchio COOP Attenzione alle confezioni di polenta rapida della COOP. Un nuovo avviso di richiamo di prodotti alimentari per rischio fisico è stato diffuso in queste ore da parte del ministero della Salute sul proprio sito di due lotti per la possibile "presenza di corpi estranei". Si tratta di confezioni di POLENTA RAPIDA COOP 375G (EAN 800112094334) con i numeri di lotto L21 288 avente il termine minimo di conservazione 15/10/2023 e L21 289 avente il termine minimo di conservazione 16/10/2023. La polenta rapida COOP richiamata è stata prodotta da MOLINO ROSSETTO SPA, nello stabilimento di via San Fausto, 98 a Pontelongo, in provincia di Padova e commercializzata da COOP ITALIA S.C.. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda a chi avesse già acquistato il prodotto interessato dal richiamo, di non consumarlo ma di restituire la confezione al punto vendita per la sostituzione. Per maggiori informazioni potete consultare la sezione 'Avvisi di sicurezza' - 'richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori' - del sito del ministero della Salute.

Belgio, birre in autostrada

Belgio, birre in autostrada. Traffico nel caos mercoledì mattina in Belgio, trentamila bottiglie sono cadute da un autocarro rendendo la strada un'insolita "pista di pattinaggio" Un autocarro è rimasto coinvolto in un incidente mercoledì mattina in Belgio verso le 9:30 sull'autostrada E42 Ligi direzione Namur poco prima dell'uscita Andenne. Il carico che trasportava ,30'000 bottiglie di birra Jupiler collocate in 1'500 casse, si è riversato sulla corsia. L'operazione di sgombero ha richiesto diverse ore di lavoro, bloccando il traffico su quell'arteria. Secondo fonti della Polizia Stradale, non si è trattato di un incidente, ma piuttosto di un problema con il carico del camion, che si trovava sulla corsia di emergenza. "Il telo sul lato sinistro del camion era aperto", commenta. Dopo diverse ore di interruzione, il traffico su quel tratto è ripreso grazie alla riapertura di una delle due corsie. Non solo una notizia curiosa, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti, ma anche un nuovo spreco alimentare.

Albania, intossicazione alimentare di massa colpisce 500 persone: ipotesi acqua potabile contaminata

Il pubblico ministero albanese in collaborazione con i servizi della Polizia di Stato, ha avviato un'indagine sull'intossicazione di oltre 500 residenti della città albanese di Kruja. I media hanno riportato che circa 500 persone hanno richiesto assistenza medica all'Ospedale"Stefan Gjoni" della città di Kruja, presentando sintomi di intossicazione acuta. La polizia di Kruja ha creato un gruppo investigativo, che si è recato all'ospedale per stabilire le circostanze dell'incidente. Secondo l'accusa sarebbe stata disposta una perizia forense per determinare la causa dell'avvelenamento dei residenti, mentre si sospetta che l'avvelenamento provenga da acqua potabile, in quanto vi era la presenza di ammoniaca. Alcuni campioni sono stati inviati all'Istituto di sanità pubblica, a Tirana, per una perizia Fonti nella polizia avevano affermato al giornale che l'acqua contaminata potrebbe essere stata presa da due cisterne contenenti acqua potabile. Martedì, la ministra della Salute, Ogerta Manastirliu, e il capo dell'ispettorato sanitario, Vjollca Braho, sono arrivate a Kruja, intervenendo con una dichiarazione, secondo cui "la situazione è sotto controllo" e gli intossicati stanno ricevendo tutte le cure necessarie. Il presidente albanese, Ilir Meta, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha esortato le autorità competenti a stabilire immediatamente le cause dell'incidente.

Contaminazione da Salmonella: richiamate uova fresche dell’Azienda Agro Avicola OVO

. Il ministero della Salute ha reso noto che la contaminazione microbiologica è dovuta a Salmonella Typhimurium Il ministero della Salute ha diffuso il richiamo di diversi lotti di uova fresche a marchio “L’uovo fresco del Raparo Ovo” dell’azienda Agro Avicola OVO di Antonio Aloisio per la presenza di una contaminazione microbiologica. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 6 uova dal lotto 04.11.2021 al lotto 16.11.2021. Le uova fresche richiamate sono state prodotte dall’Azienda Agro Avicola OVO di Antonio Aloisio nello stabilimento di C.da Galdo- a San Chirico Raparo in provincia di Potenza. Per precauzione, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rilanciando le istruzioni del Ministero della Salute, raccomanda di non consumare le uova con i numeri di lotto indicati e restituire al punto vendita d’acquisto.

Richiamate “Mini Cotolette Vegetali” a marchio Almaverde Bio per rischio presenza di allergeni

La tutela de consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie e con i bambini. Per questo il ministero della Salute, ha diffuso l'immediato richiamo dagli scaffali dei negozi, questa volta riferita alle “Mini Cotolette Vegetali” a marca Almaverde Bio, segnalate per la mancata dichiarazione in etichetta della presenza di un allergene (soia). L'astuccio presenta il claim "SENZA SOIA" nel fronte per un errore di stampa, in contrasto con quanto riportato nell’elenco ingredienti dove l’allergene SOIA è correttamente e chiaramente indicato. I lotti di produzione dei prodotti interessati, sono L. BC35 con termine minimo di scadenza 31-10-2021, L. BD38 con termine minimo di scadenza 22.11.21, L. BA37 con termine minimo di scadenza 12.11.21, L. BA39 con termine minimo di scadenza 26.11.21, L. BB37 con termine minimo di scadenza 13.11.21, L. BD39 con termine minimo di scadenza 29.11.21, commercializzate dalla Compagnia Italiana Alimenti Biologici e Salutistici s.r.l e prodotte dall’azienda Gastronomica Roscio srl nello stabilimento di via Madonnina n. 32, 27018 a Vidigulfo, in provincia di Pavia. Inoltre, le confezioni di vendita interessate sono individuabili anche al peso dichiarato in confezione di 150 grammi. Come accennato in precedenza, i richiami sono dovuti alla presenza di un allergene non dichiarato in etichetta, cioè la soia. Per precauzione, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando le istruzioni del Ministero della Salute, raccomanda di non consumare i prodotti se si è allergici alla soia. I prodotti in questione sono sicuri per i consumatori che non soffrono di allergia alla soia.

Salmonelle negli zigoli dolci Alnatura

Salmonelle negli zigoli dolci Alnatura Migros ha pubblicato l’avviso di richiamo degli zigoli dolci della marca Alnatura per contaminazione da salmonelle. Non si può escludere un pericolo per la salute. Migros ha immediatamente ritirato il prodotto dalla vendita e ha avviato un richiamo. Nello specifico si tratta degli Zigoli dolci Alnatura, macinati (225 g) codice a barre 4104420224254 con termine minimo di conservazione: 22.03.2022 e 20.05.2022 (esclusivamente queste due date) venduti nei punti vendita Migros di tutta la Svizzera, incluse le filiali Alnatura. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare il prodotto in questione. Le salmonelle sono batteri (cosiddetti agenti patogeni zoonotici) che possono causare malattie nell’essere umano e negli animali. Nell’essere umano possono manifestarsi febbre e disturbi digestivi come vomito, diarrea e dolori addominali da 6 a 72 ore dopo il consumo. Alle persone che hanno consumato il prodotto si consiglia di consultare il medico di famiglia qualora presentino i sintomi indicati.

martedì 26 ottobre 2021

Tar Lazio, orientamento nuovo: il datore di lavoro non deve pagare i tamponi.

Tar Lazio, orientamento nuovo: il datore di lavoro non deve pagare i tamponi. Green pass legittimo perché non equivale a obbligo vaccinale. Legittimo chiedere il green pass ai lavoratori all’ingresso in servizio, ad esempio al personale della scuola. No alla sospensiva delle norme che hanno introdotto l’obbligo: la certificazione verde rientra nelle misure concordate nell’ambito dell’Unione europea per tutelare la salute a livello sovranazionale contro la pandemia Covid-19. E soprattutto non equivale all’obbligo vaccinale perché si può ottenere il lasciapassare anche dimostrando di essere negativi a un tampone; i cui costi, però, non possono essere posti a carico del datore: va esclusa, infatti, l’assimilazione ai dispositivi di protezione individuale in quanto il documento risulta necessario per accedere non soltanto al lavoro ma a anche a vari luoghi pubblici come cinema e teatri. È quanto emerge dall’ordinanza 5705/21, pubblicata il 26 ottobre dalla sezione terza bis del Tar Lazio.Bocciata la domanda di misura cautelare proposta da dipendenti del ministero dell’Istruzione. È esclusa la violazione dell’articolo 32 della Costituzione, secondo cui «nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge»: oltre ai vaccinati e ai negativi al tampone il green pass risulta concesso anche a chi è guarito dall’infezione da non più di sei mesi. Impossibile poi addossare al datore le spese per i tamponi perché le disposizioni sul lasciapassare hanno per destinatari la generalità dei consociati, non soltanto i lavoratori. Nella sua ordinanza, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, nel caso in concreto il giudice spiega come obiettivo è la tutela della salute pubblica in via generale e non quella individuale: la fattispecie, dunque, non può essere accomunata ai dispositivi individuali di protezione previsti in tema di sicurezza lavoro e antinfortunistica dal decreto legislativo 81/2008. La certificazione verde, infine, è stata promossa dal Garante privacy, che ha espresso parere favorevole al Dpcm del 10 settembre 2021: il testo recepisce le indicazioni fornite al Governo dall’authority durante le riunioni con i rappresentanti dei ministeri dell’Istruzione e della Salute, in modo da rispettare la protezione dei dati personali del personale scolastico ed «evitare conseguenze discriminatorie, anche indirette, nel contesto lavorativo». Spese di giudizio compensate per la novità della questione.

Una villa romana in vendita per 471 milioni di euro.

Una villa romana in vendita per 471 milioni di euro. La presenza di due murales di Caravaggio e Gerchin, due maggiori artisti del barocco, giustifica questa colossale cifra. Situata a Roma, vicino al Parco di Villa Borghese e alla famosa Piazza di Spagna, Villa Aurora è ora in vendita per la cifra astronomica di 471 milioni di euro. Se trovasse un acquirente, diventerebbe semplicemente la terza casa più costosa di tutti i tempi. Da notare che contiene l'unico murale del Caravaggio , dipinto nel 1597 su uno dei soffitti della proprietà, nonché un affresco del Guercino , altro importante artista del suo tempo e contemporaneo di Michelangelo. La decorazione della casa era stata affidata al giovane Caravaggio dal suo primo proprietario, il cardinale Maria Del Monte. Nel 1621 la villa fu venduta alla famiglia Ludovisi, nobile famiglia vicina al Papa, che quindi la vendette oltre 400 anni dopo per risolvere un conflitto di eredità. L'asta si terrà il 18 gennaio. Valgono più di Villa Aurora solo Buckingham Palace, 2,6 miliardi di euro, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, e il grattacielo privato “Antilia”, a Mumbai, 1,8 miliardi di euro.

Aifa ritira lotti farmaco per il reflusso

Aifa ritira lotti farmaco per il reflusso L'Agenzia Italiana del Farmaco, ha disposto il ritiro, a scopo cautelativo, della specialità medicinale LANSOPRAZOLO ARISTO 15 mg 14 capsule gastroresistenti, AIC 037294016, lotti 00035L1 e 20619N1, scadenza 30/11/2021; • LANSOPRAZOLO ARISTO 15 mg 28 capsule gastroresistenti, AIC 037294030, lotti 24122N1 e 20619N2, scadenza 30/11/2022, lotto 00035L2, scadenza 30/11/2021; • LANSOPRAZOLO ARISTO 30 mg 14 capsule gastroresistenti, AIC 037294028 lotto 06842M1, scadenza 30/06/2022; • LANSOPRAZOLO ARISTO 30 mg 28 capsule gastroresistenti, AIC 037294042, lotti 06849M1, scadenza 30/06/2022, lotto 10333L1, scadenza 30/11/2021 della ditta ARISTO PHARMA ITALY SRL con sede in Milanofiori, Strada 6, Palazzo N3, 20089 Rozzano (MI). Il provvedimento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è reso necessario a seguito della comunicazione della ditta concernente risultati fuori specifica in confezioni dei medicinali ed ai sensi dell’art. 70 del D. L.vo 219/2006. Le indicazioni terapeutiche del farmaco LANSOPRAZOLO ARISTO che appartiene alla categoria degli Antiulcera e nello specifico Inibitori della pompa acida, sono il trattamento dell'ulcera duodenale e gastrica, trattamento dell'esofagite da reflusso e la profilassi dell'esofagite da reflusso.

SANOFI segnala maxi ritiro volontario lotti medicinali che contengono nel principio attivo Irbesartan livelli di azido-impurezze superiori ai limiti consentiti.

SANOFI segnala maxi ritiro volontario lotti medicinali che contengono nel principio attivo Irbesartan livelli di azido-impurezze superiori ai limiti consentiti. Ecco lotti e info La Società Sanofi, informa di aver attivato un maxi richiamo volontario, a scopo precauzionale di 23 lotti di medicinali. Nello specifico i lotti presenti sul mercato contengono nel principio attivo Irbesartan livelli di azido-impurezze superiori ai limiti consentiti. La lista dei lotti oggetto di richiamo è la seguente: AIC FARMACO LOTTO SCADENZA 033264045/E APROVEL 150MG FT040 mar-23 033264045/E APROVEL 150MG FT049 mar-23 033264045/E APROVEL 150MG ET049 mag-22 033264045/E APROVEL 150MG ET050 mag-22 033264045/E APROVEL 150MG FT077 giu- 23 033264045/E APROVEL 150MG FT084 giu- 23 033264072/E APROVEL 300 MG FT090 giu-23 033264072/E APROVEL 300 MG FT091 giu-23 033264072/E APROVEL 300 MG FT092 giu-23 034191015/E COAPROVEL 150/12,5MG FT020 feb-23 034191080/E CO APROVEL 300/25 MG FT027 gen-23 033263043/E KARVEA 150 MG FT055 mar-23 033263043/E KARVEA 150 MG FT056 mar-23 033263043/E KARVEA 150 MG FT083 giu-23 033263043/E KARVEA 150 MG ET040 nov-22 033263043/E KARVEA 150 MG ET065 mag -22 033263070/E KARVEA 300 MG FT024 gen-23 033263070/E KARVEA 300 MG FT025 gen-23 033263070/E KARVEA 300 MG FT087 giu-23 033263070/E KARVEA 300 MG FT025A gen-23 034190013/E KARVEZIDE 150/12,5MG FT037A feb-23 034190088/E KARVEZIDE 300/25 MG FT026 gen-23 034190088/E KARVEZIDE 300/25 MG ET054 mag-22 L’azienda inoltre precisa, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che nessun altro lotto delle specialità medicinali contenenti il principio attivi Irbesartan è impattato dal presente richiamo.

Allerta del ministero della Salute: Poliomielite, il virus colpisce ancora. Nuovo focolaio d’infezione in Ucraina.

Allerta del ministero della Salute: Poliomielite, il virus colpisce ancora. Nuovo focolaio d’infezione in Ucraina. Rischio per tutti i viaggiatori che si recano in aree affette da polio anche se la diffusione internazionale di questo virus è attualmente valutato basso a causa della copertura vaccinale relativamente elevata e delle infrastrutture sanitarie nei paesi vicini, in particolare Bielorussia, Romania, Ungheria e Slovacchia. A far scattare l’allarme il 2 ottobre 2021 quando l'OMS è stata informata dell'isolamento del poliovirus nei campioni di un caso di paralisi flaccida acuta (PFA) in Ucraina. Il caso è una bambina di 17 mesi, con paralisi comparsa il 3 settembre. Il poliovirus di tipo 2 è stato confermato il 1° ottobre dal Laboratorio di Riferimento 0048321-25/10/2021-DGPRE-DGPRE-P Regionale (LRR) di Helsinki, in Finlandia, e l'ulteriore sequenziamento genetico presso lo stesso laboratorio, ha confermato il poliovirus di tipo 2 derivato dal vaccino (VDPV2) il 6 ottobre. Lo stesso virus è stato isolato anche in sei fratelli sani del caso. La famiglia proviene dalla provincia di Rivne, nel nord-ovest dell'Ucraina. Il sequenziamento genetico indica che il virus è strettamente legato a un isolato ambientale in Tagikistan. Le autorità locali, insieme ai team regionali e nazionali dell'OMS, stanno conducendo ulteriori indagini per determinare la fonte dell'infezione e per accertare il rischio potenziale di ulteriore diffusione. Pertanto, l'attuale focolaio è stato classificato come VDPV2 circolante (cVDPV2). In precedenza, nel 2015 in Ucraina era stato segnalato un focolaio di VDPV di tipo 1 circolante (cVDPV1) che ha provocato due casi. L'ultimo VDPV segnalato è stato classificato come VDPV2 nella provincia ucraina di Odessa nel 2016. Il virus isolato dal caso attualmente segnalato a Rivne non è correlato all'epidemia del 2015 o agli isolati del 2016. Nel 2020, la copertura vaccinale nazionale con tre dosi di vaccino antipolio (POL3) in Ucraina era pari all'83%. Il rischio di diffusione nazionale è valutato elevato a causa dei tassi di copertura vaccinale storicamente bassi in Ucraina e delle discrepanze rilevate a livello subnazionale. Sebbene la sorveglianza della PFA sia abbastanza sensibile da rilevare i casi di paralisi, la trasmissione del poliovirus può passare inosservata. Il rischio di diffusione internazionale di questo virus è attualmente valutato basso a causa della copertura vaccinale relativamente elevata e delle infrastrutture sanitarie nei paesi vicini, in particolare Bielorussia, Ungheria e Slovacchia. Tuttavia, la Commissione Regionale Europea per la Certificazione dell'Eradicazione della Polio ha espresso preoccupazione per la qualità della sorveglianza della polio e per la copertura vaccinale non ottimale in Polonia e Romania. È importante che tutti i paesi, in particolare quelli con frequenti viaggi e contatti con paesi e aree colpite dalla polio, rafforzino la sorveglianza dei casi di PFA, al fine di rilevare rapidamente qualsiasi nuova importazione di virus e facilitare una risposta rapida. Tutti i paesi, territori e aree dovrebbero anche mantenere tassi di copertura vaccinale di routine sistematicamente elevati a livello distrettuale per ridurre al minimo le conseguenze di qualsiasi nuova introduzione di poliovirus. La pubblicazione dell’OMS Viaggi Interazionali e Salute (https://www.who.int/travel-advice) raccomanda che tutti i viaggiatori che si recano in aree affette da polio siano completamente vaccinati contro la polio. I residenti (e i visitatori per più di 4 settimane) provenienti da aree infette dovrebbero ricevere una dose aggiuntiva di vaccino orale (OPV) o di vaccino inattivato contro la polio (IPV) nel periodo compreso fra 4 settimane e 12 mesi prima del viaggio dal Paese affetto. Tuttavia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la Regione Europea dell’OMS è stata ufficialmente dichiarata libera da polio nel 2002.

San Carlo sotto attacco hacker: l'azienda non ha intenzione di pagare.

San Carlo sotto attacco hacker: l'azienda non ha intenzione di pagare. Massiccio attacco hacker in Italia ai danni dell'azienda alimentare San Carlo. L'azione, rivendicata sul dark web da una gang di criminali informatici denominata "Gruppo Conti", è stata compiuta tramite un Cryptolocker - una forma di ransomware che infetta i sistemi Windows e cripta i dati della vittima. La quale può tornare in possesso delle informazioni pagando un riscatto. Negli uffici della San Carlo sarebbe arrivata una richiesta di pagamento del tutto simile a quella indirizzata questa estate alla Regione Lazio e, più recentemente, alla Siae. Fonti vicine all'azienda fondata a Milano nel 1936, spiegano che i backup di sistema sono integri e che quindi non c'è nessuna intenzione di pagare il riscatto agli hacker. Una strategia consigliata dagli esperti d'informatica, insieme a misure preventive in grado di rendere la vita difficile agli aggressori digitali. Non è escluso che questo attacco sia avvenuto a semplice scopo dimostrativo, un comportamento tipico degli hacker che amano fare breccia in server ritenuti sicuri. A tal proposito, per Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ancora una volta è la prova che nessuno è immune agli attacchi informatici. La nostra preoccupazione che non venga compromessa ulteriormente la privacy dei cittadini e la sicurezza delle nostre aziende.

Torna l'ora solare, lancette indietro di un'ora.

Domenica si potrà dormire un'ora in più ma farà buio prima. Attenzione alla strada il cambio d'orario influisce sull'aumento di incidenti stradali. Lo dice uno studio. Negli ultimi anni, la possibile abolizione del cambio di orario è diventata un argomento di discussioni politiche. L’Italia è pronta ad esaminare attentamente se un eventuale adeguamento del regolamento sull’ora sia opportuno e nell'interesse del nostro Paese Tra sabato 30 e domenica 31 ottobre si torna all'ora solare: alle 3.00 le lancette degli orologi saranno spostate sulle 2.00. Farà buio prima ma al mattino ci sarà più luce. La giornata di domenica durerà 25 ore, e si potrà dormire un'ora in più. La stagione invernale finirà il 27 marzo 2022, quando si tornerà all'ora legale. Non si tratta solo di un’ora di sonno in più e la necessità di risparmiare globalmente energia ma, com’è noto, il cambio d’orario provoca una serie di conseguenze sui normali bioritmi che sono stati anche di oggetto di studio per alcune conseguenze negative non difficilmente percepibili: tra tutte, un aumento del rischio d’incidenti stradali. Alcune ricerche hanno stabilito che ad aumentare la frequenza dei sinistri sarebbero la maggiore possibilità di colpi di sonno cui sono soggette molte persone stressate o cronicamente stanche. Basti pensare che secondo l’Inselspital di Berna (l’Università ufficiale di medicina della capitale elevetica) che si rifà ad uno studio canadese, il giorno dopo il cambiamento di orario gli incidenti sulle strade aumentano di ben l'8%. A tali dati sono giunte anche analoghe statistiche americane ed un’indagine condotta dall'Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni (UPI), che ha analizzato tutti i sinistri stradali fra il 1981 e il 2005 avvenuti la settimana dopo il passaggio all'ora estiva o invernale, arrivando a concludere che aumentano del 7% sia i sinistri, sia il numero dei feriti. La ricerca più completa in relazione agli effetti dell’ora legale sulla frequenza dei sinistri è stata però pubblicata il maggio dello scorso anno in Gran Bretagna. Secondo lo studio britannico, nelle quattro settimane dopo il cambio dell’ora i feriti aumentano del 19% fra gli automobilisti e del 43% fra i motociclisti. Sulla scorta di quanto sostengono tali ricerche, le cause di queste preoccupanti statistiche, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, stanno nel fatto che nella nostra società si tende a dormire troppo poco rispetto al necessario ed in tal senso anche un’ora in meno può comportare effetti evidenti sui nostri comportamenti. Peraltro, v’è da sottolineare che il nostro organismo ha bisogno di almeno un giorno per regolare l'orologio interno biologico. In tal senso i medici che si sono occupati della questione consigliano di andare a dormire un'ora prima del solito il sabato o, ancora meglio, di cominciare ad anticipare i tempi già una settimana prima. Tuttavia negli ultimi anni, la possibile abolizione del cambio di orario stagionale è diventata un argomento di discussioni politiche. Ad oggi, non sono ancora state prese tutte le decisioni, né a livello dell'UE né di tutti i singoli Stati membri.

Usa, "epidemia di salmonella per un popolare snack della Citterio"

: una ventina i casi registrati in otto stati in pochi giorni, cresce la paura Salame e salmonella, è uno snack della Citterio. Da qualche settimana in otto negli Stati Uniti una nuova epidemia, su cui sta indagando il Centers for Disease Control, CDC. Si tratta di un'infezione di salmonella, che ha già colpito otto stati, tra cui anche New York e il Michigan contagiando 20 persone nelle ultime 24 ore, per lo più di bambini e per tre di loro è stato necessario il ricovero in ospedale. Nello specifico otto su nove persone che si sono sentite male hanno riferito di aver mangiato il salame. L'agenzia nazionale per la protezione della salute americana ha affermato solo ieri che il veicolo del contagio è legato ad un popolare snack della Citterio, collegandolo all'epidemia che viene definita in "rapida crescita". Al momento non si registrano decessi, ma gli stati toccati dal virus sono otto. La causa è la salmonella rilevata nei bastoncini a base di salame venduti per lo più nella catena di supermercati Trader Joe's. Il CDC ha detto che potrebbero essere venduti in altri negozi. Il Centers for Disease Control and Prevention, raccomanda di non mangiare il prodotto e di buttarlo via. Consiglia anche di lavare accuratamente ogni prodotto o contenitore che può risultare contaminato. "Dopo quella legata alle cipolle, nuova epidemia di salmonella, si legge sul profilo Twitter del CDC:”Non mangiare Citterio brand Premium Italian-Style Salame Sticks. Sono stati venduti soprattutto da Trader Joe's". I sintomi più comuni sono diarrea e febbre, vomito e disidratazione. Tocca prevalentemente lo stomaco, quindi è possibile accusare anche dei crampi localizzati. I sintomi possono manifestarsi fino a sei giorni dopo essere entrati in contatto con il battere. Le persone più sensibili alla salmonella sono i bambini e gli over 65, che il più delle volte hanno bisogno di cure ospedaliere. La malattia ha iniziato a toccare gli stati già da maggio, raggiungendo il suo culmine a settembre, ma solo ora gli esperti sono stati in grado di trovare la fonte del battere. Il Centers for disease control and prevention e la Food and drug amministration evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, hanno annunciato che tutti i bastoncini di salame incriminati e venduti da Trader Joe's, sono assolutamente da evitare.

Sul mercato caffè contraffatto: può causare emorragie interne. Allarme UE delle autorità nazionali

Sul mercato caffè contraffatto: può causare emorragie interne. Allarme UE delle autorità nazionali Non è una novità che sul mercato circoli caffè di qualità modesta, contaminato dall’introduzione di elementi che spesso poco hanno a che vedere col prodotto. Ciò accade soprattutto per il caffè macinato, dove diventa difficile distinguere elementi estranei, e soprattutto per il caffè solubile nel quale la contraffazione viene effettuata miscelando orzo e grano tostati, gusci di caffè e addirittura farina di patate, polvere di cicoria, amido o come nel caso di questa allerta, addirittura frammenti di vetro e plastica. Attualmente è in circolazione un prodotto contraffatto del caffè solubile Nestlé, che potrebbe contenere pezzi di vetro e plastica. Il gruppo sta quindi avviando un richiamo. Il prodotto non è stato né prodotto né venduto da Nestlé, ma sembra ingannevolmente simile a una versione del prodotto precedente della sua miscela premium Nescafé Gold. La più grande azienda alimentare del mondo scioccata mette in guardia i consumatori sul prodotto: “I prodotti pericolosi devono essere consegnati alla più vicina stazione di polizia con l'indicazione della contraffazione e il luogo e l'ora dell'acquisto. Nel frattempo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, Nestlé costernata commenta: “Tutti i prodotti a marchio Nescafé sono sicuri realizzati da Nestlé. Siamo scioccati dalle attività criminali e condanniamo profondamente il fatto che il nostro marchio sia stato contraffatto e commercializzato illegalmente. La qualità e la sicurezza dei nostri prodotti hanno per noi la massima priorità”, così si legge sul sito dell'azienda alimentare.

lunedì 25 ottobre 2021

Tribunale di Trani, orientamento nuovo: la madre separata non può pubblicare su TikTok le foto del minore senza il si del padre

. Astreinte, ovvero penalità di mora per la ex di 50 euro per ogni giorno di ritardo nella rimozione. L’accesso al profilo non è consenso La madre separata non può pubblicare sui social media immagini del minore senza il consenso del padre. E ciò perché per Gdpr, il regolamento europeo sulla privacy, l’immagine del figlio è un dato personale e la diffusione un’interferenza illecita nella vita privata, mentre la legge italiana ha fissato a quattordici anni il limite dell’età fino alla quale serve l’accordo di entrambi gli ascendenti: il genitore pretermesso dall’altro, dunque, può ottenere la rimozione d’urgenza del video da TikTok perché sussistono sia il fumus boni iuris sia il periculum in mora. Di più, scatta l’astreinte: la donna paga 50 euro per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione del provvedimento del giudice e per ogni violazione dell’inibitoria; il tutto su un conto corrente ad hoc intestato al minore. È quanto emerge dall’ordinanza pubblicata dalla sezione civile del tribunale di Trani. Accolto il reclamo proposto dal padre contro il provvedimento adottato dal giudice monocratico. Sussistono infatti i presupposti per accogliere il ricorso proposto dall’uomo in base all’articolo 700 Cpc dopo che la ex ha postato su TikTok i filmati della figlia di nove anni. E ciò perché la condotta integra la violazione di plurime norme, nazionali eurounitarie e internazionali: dall’articolo 10 Cc sulla tutela dell’immagine fino alla convenzione di New York sulla tutela dei diritti del fanciullo, passando per Gdpr, secondo cui l’immagine del minore va pubblicata senza arrecare danno all’onore, al decoro e alla reputazione dell’interessato. Senza dimenticare che postare un video sui social equivale a diffonderlo fra un numero indeterminato di persone, alcune delle quali potrebbero essere malintenzionati che tentano di contattare i bambini o ricavano immagini pedopornografiche con fotomontaggi da far circolare in rete. Nella sua ordinanza, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, nel caso in concreto il giudice spiega come non conta che il padre conosca il profilo TikTok della ex e via abbia accesso: dalla possibilità di vedere i video non si più desumere il consenso alla pubblicazione delle immagini. E la proposizione del ricorso, sia pure a qualche mese da quando sono stati postati i filmati, è espressione del dissenso dell’uomo. Né rileva la transazione intervenuta fra le parti che regola i soli aspetti patrimoniali, senza affrontare la questione dei social media.

Richiamato pistacchio crudo sgusciato per rischio chimico

L’avviso ai consumatori è stato pubblicato sul sito del Ministero della Salute con l’invito a non consumare il prodotto e di riportarlo al punto vendita di acquisto per un reso o di smaltire il prodotto con i normali rifiuti domestici. Il prodotto proveniente dall’Iran è confezionato dalla ditta Mainardi Nicola SRL con sede dello stabilimento a Lendinara, in provincia di Rovigo alla via Porta Di Sopra n 57. Il problema che ha portato al ritiro è la presenza di aflatossine che superano i limiti stabiliti dal regolamento UE 165/2010. I dati delle confezioni ritirate sono Marchio: U – PISTACCHIO CRUDO SGUSCIATO “VASSOIO BIO” Denominazione di vendita: Pistacchio crudo sgusciato OSA di commercializzazione: Mainardi Nicola SRL Lotto di produzione: 211018056 Produttore: Mainardi Nicola SRL – Lendinara (RO) Data di scadenza: 31/10/2022 Peso unità di vendita: vassoio 140 g. Nel caso in cui abbiate acquistato una di queste confezioni da 140 g di pistacchio crudo sgusciato, non consumate il prodotto e riportatelo al punto vendita d’acquisto. Le aflatossine, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono altamente tossiche e sono tra le sostanze più cancerogene esistenti.

Coca-Cola Company, PepsiCo,Unilever e Nestlé, ecco le prime quattro aziende che producono più inquinamento da plastica al mondo.

Coca-Cola Company, PepsiCo,Unilever e Nestlé, ecco le prime quattro aziende che producono più inquinamento da plastica al mondo. A sostenerlo il rapporto Branded, studio realizzato dal movimento Break Free From Plastic pubblicato oggi. Unilever che occupa il terzo posto è sponsor principale del vertice sul clima COP26. Gli imballaggi in plastica intensificano la crisi climatica Coca-Cola, Pepsi, Unilever e Nestlé sono i più grandi inquinatori di prodotti di plastica al mondo. Lo afferma il rapporto "Branded" del movimento Break Free From Plastic e pubblicato oggi da Greenpeace. L'edizione 2021 di "Branded" si basa su 440 audit da parte del movimento di cui l'organizzazione ambientalista fa parte. L'alleanza ambientale "Break free from plastic", di cui fanno parte le organizzazioni Greenpeace, GAIA e Zero Waste, ha nuovamente recuperato grandi quantità di spazzatura nei sei continenti. Oltre 11'000 volontari in 45 Paesi hanno ripulito città, parchi e spiagge per identificare i maggiori responsabili dell'inquinamento da plastica, hanno raccolto 330'493 rifiuti di plastica, per lo più imballaggi monouso, su spiagge e lungo laghi e li hanno abbinati ai rispettivi marchi. Secondo “Branded”, Coca-Cola Company e PepsiCo sono i maggiori inquinatori di plastica al mondo per il quarto anno consecutivo. I volontari hanno trovato quasi 20mila rifiuti di plastica con il marchio Coca-Cola quest'anno, più dei due maggiori inquinatori messi insieme. «Ciò suggerisce» afferma Greenpeace «che la promessa di Coca-Cola di raccogliere una bottiglia per ogni bottiglia venduta ha un impatto minimo sull'inquinamento da plastica dell'azienda». Al terzo posto lo sponsor della COP26: per la prima volta dall'inizio degli audit globali del marchio nel 2018, Unilever compare tra i primi tre inquinatori, sebbene l'azienda sia il partner principale del vertice sul clima delle Nazioni Unite COP26 a Glasgow. Amaro il giudizio contenuto nel rapporto: «Dato che il 99% della plastica è prodotta da combustibili fossili e le compagnie petrolifere stanno attivamente spostando la loro attenzione sulla plastica come fonte di reddito crescente, il ruolo di Unilever nella COP26 è particolarmente cinico». Con oltre 6mila prodotti raccolti, Unilever ha addirittura superato il colosso alimentare svizzero Nestlé, che si piazza in quarta posizione. L'appello che viene rivolto al colosso elvetico è di «ridurre urgentemente la sua impronta di plastica e passare in modo coerente da imballaggi monouso a soluzioni riutilizzabili». In vista della COP26, il Brand Audit di quest'anno fa luce su come l'industria della plastica stia alimentando la crisi climatica, ovvero come le multinazionali dei beni di consumo stiano promuovendo l'espansione della produzione di plastica da parte dell'industria petrolifera. Quasi 300 organizzazioni di 76 paesi hanno firmato una lettera aperta ai delegati della COP26, chiedendo un allontanamento dalla produzione di combustibili fossili e plastica e, nel contempo, investimenti in alternative prive di rifiuti. «Nonostante le loro promesse di miglioramento, gli stessi inquinatori compaiono negli audit anno dopo anno. Queste aziende fingono di combattere la crisi della plastica ma continuano a investire in soluzioni sbagliate e lavorano con le compagnie petrolifere per produrne ancora di più. Tutte le più grandi aziende di beni di consumo, acquistano le loro confezioni da fabbricanti riforniti di resine plastiche da colossi petrolchimici quali Exxon, Total, Aramco o Shell. Per porre fine alla crisi della plastica e combattere il cambiamento climatico, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, le aziende devono porre fine alla loro dipendenza dagli imballaggi in plastica monouso e abbandonare i prodotti petroliferi.

Allergene non dichiarato, richiamati wurstel per una contaminazione da proteine del latte.

Allergene non dichiarato, richiamati wurstel per una contaminazione da proteine del latte. La tutela de consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo il ministero della Salute, ha diffuso l'immediato richiamo dagli scaffali dei negozi di quattro lotti di wurstel per una contaminazione da proteine del latte, un allergene. I prodotti, sono: - WURSTEL DI PURO SUINO CLASSICO BONAZZA 4 PZ da 100 g da 3 PZ 250 g lotto 23523 a marchio Bonazza con termine di scadenza minima del 22-12-2021; - WURSTEL DI PURO SUINO BECHER 3 PZ 250 g 250 g / 3 PZ lotto 23523 a marchio BECHER con termine di scadenza minima dell’ 01-2022; - WURSTEL DI PURO SUINO BONA DIE 4 PZ 100 lotto 23523 g a marchio BONA DIE con termine di scadenza minima del 22-12-2021 Tutti i wurstel richiamati sono stati prodotti dall’azienda Bonazza Spa (IT 1145/L CE) nello stabilimento di via Triestina 185/B, a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Venezia. Per precauzione, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” raccomanda alle persone allergiche alle proteine del latte di non consumare i wurstel con il numero di lotti indicati e restituirli al punto vendita d’acquisto. Il prodotto in questione è sicuro per i consumatori che non soffrono di allergia al latte. Tuttavia va detto che l'autorità, in questo caso il Ministero della Salute, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

domenica 24 ottobre 2021

Disastro ambientale in Canada: nave in fiamme rilascia gas tossico vicino a Vancouver – VIDEO

Ancorata al largo della costa canadese del Pacifico, vicino a Vancouver, una nave portacontainer che trasporta 52 tonnellate di sostanze chimiche è in preda a un incendio. Se parte dell'equipaggio che è stato in grado di essere evacuato è al sicuro, le conseguenze ecologiche dell'incendio dovrebbero essere disastrose. Il colosso si chiama ZIM KINGSTON. È ancorato nello stretto di Juan de Fuca, a sud dell'isola di Vancouver nella British Columbia, secondo le informazioni rilasciate dalla Guardia costiera canadese in un comunicato pubblicato sul loro sito web. È stata istituita una zona di emergenza intorno alla nave portacontainer. La nave è in fiamme emette gas tossico. Le autorità marittime hanno anche dichiarato di aver ricevuto una chiamata su due container in fiamme intorno alle 11:00 di sabato mattina (ora locale), quando alle 22:50 almeno altri 10 container erano in fiamme. Il fuoco continua a diffondersi, ma al momento di questo aggiornamento la nave in quanto tale non ha preso fuoco, secondo la Guardia Costiera. Inoltre, è stato istituito un posto di comando per gestire la situazione. Secondo Radio Canada la nave trasportava più di 52.000 kg di xantati, tra cui amilxantato di potassio, alloggiati in due dei container in fiamme a bordo. Questo prodotto è classificato come combustibile spontaneo dal governo degli Stati Uniti. Al momento, non sappiamo ancora quanto del prodotto sia bruciato, solo che la nave emette fumo denso e tossico. Aveva preso il mare venerdì, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, perdendo circa 40 container a causa del forte moto ondoso. Sedici membri dell'equipaggio sono stati evacuati in sicurezza. Altri cinque sono rimasti a bordo, per un motivo sconosciuto. La nave portacontainer ZIM KINGSTON si trova attualmente a WCCAN - West Coast Canada alla posizione 48° 20' 14.604" N, 123° 21' 44.64" W come riportato da MarineTraffic Terrestrial Automatic Identification System il 2021-10-24 18:00 UTC. Il vento in questa zona in quel momento soffia da est a forza 6 Beaufort. La nave è attualmente nel porto CONSTANCE BANK ANCH, CA, dopo un viaggio di 16 giorni e 20 ore proveniente dal porto BUSAN NEW PORT, KR .ZIM KINGSTON (IMO: 9389693) è una nave portacontainer costruita nel 2008 ( 13 anni fa ) e naviga sotto bandiera di Malta. La sua capacità di carico è di 4253 TEU e il suo pescaggio attuale è di 12,2 metri. La sua lunghezza fuori tutto (LOA) è di 260,01 metri e la sua larghezza è di 32,26 metri. Ecco il video dell’incendio della nave: https://www.youtube.com/watch?v=i-wTK5Cxwsc https://www.itemfix.com/v?t=lspqmk&jd=1 https://www.dailymotion.com/video/x85291r

Vaccino per gatti richiamato per risultato fuori specifica: Zoetis Italia precisa che il richiamo del VERSIFEL FeLV si è concluso a maggio 2021 ed il lotto n. 400145 è comunque scaduto il 06 ottobre scorso

Il richiamo fino al livello dell'utilizzatore finale, del lotto n. 400145 del medicinale veterinario immunologico VERSIFEL FeLV, sospensione iniettabile per gatti, confezione da 10 flaconi da 1 dose, AIC n. 104513015 dell'azienda titolare Zoetis Italia, è terminato già nel mese di maggio 2021. Infatti, nell’ottica della rigorosa attenzione alla comunicazione in materia di farmacovigilanza Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ritiene dover evidenziare quanto precisato dalla Zoetis Italia che ha voluto anche ricordare che la scadenza del lotto in questione era comunque fissata al 6 ottobre scorso.

Curiositià della natura: pesce gatto estremamente raro catturato nei Paesi Bassi: il grande predatore è giallo brillante.

Curiositià della natura: pesce gatto estremamente raro catturato nei Paesi Bassi: il grande predatore è giallo brillante. Probabilmente è affetto da una rara malattia genetica chiamata leucismo Potrebbe tradire la vista, perché nella foto appare a primo acchito come un’enorme banana, di quelle gonfiabili: in realtà è un pesce gatto giallo brillante catturato in un lago nei Paesi Bassi dall'acqua dal pescatore professionista Martin Glatz. Martin e il suo fratello gemello Oliver, hanno pescato tantissimi pesci gatto nella loro vita, ma nessuno come questo, tant’è che quando l’ha tirato su è stato preso da una sensazione di panico. "Non ho mai visto un simile pesce gatto prima", ha detto Glatz a WordsSideKick.com in un messaggio diretto. "Ne sono ancora sopraffatto."Il grande predatore è un pesce gatto della specie Silurus glanis, originaria di laghi e fiumi di tutta Europa, secondo Field & Stream. Questi pesci sono noti per le loro enormi dimensioni; possono crescere fino a 2,7 metri di lunghezza e pesare quasi 130 chilogrammi ma anche oltre, secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). Raramente vengono pescati nella livrea gialla come quello catturato da Glatz; la maggior parte dei pesci gatto ha corpi neri verdastri scuri, con una manciata di macchie gialle screziate. Il pesce gatto giallo brillante probabilmente è affetto da leucismo, una rara malattia genetica che provoca una riduzione della pigmentazione della pelle e dei capelli. A differenza dell'albinismo, una malattia genetica simile, il leucismo non colpisce gli occhi dell'animale. Il leucismo è stato osservato in mammiferi, rettili, uccelli e pesci, provocando avvistamenti sorprendenti come pinguini gialli e orche bianche. Nel 2017, un pesce gatto giallo leucistico è stato avvistato nel fiume Mississippi in Iowa, facendo notizia sul quotidiano locale Herald & Review. Sebbene strani e belli per gli occhi umani, gli animali leucistici in genere affrontano uno svantaggio in natura. Con i loro corpi luccicanti, gli animali leucistici sono maggiormente visibili ed avvistabili dai predatori potendo diventare bersagli più facili rispetto ai loro cugini completamente pigmentati. Questo pesce gatto sembra essere sfuggito a una scomparsa prematura e potrebbe vivere fino a diventare ancora più massiccio. Dopo aver scattato alcune foto, infatti, Glatz ha rilasciato il pesce in acqua nella speranza che diventasse "molto grande", forse dando a un altro pescatore una sorpresa ancora più grande nelle future battute di pesca. Un’altra curiosità della natura che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, meritava essere conosciuta.

sabato 23 ottobre 2021

Sudafrica, elefante attacca un bracconiere e lo uccide

Sudafrica, elefante attacca un bracconiere e lo uccide. Nel famoso Kruger National Park, un bracconiere è stato calpestato a morte da un elefante. Il corpo di un uomo è stato trovato durante un'operazione contro il bracconaggio, ucciso da un elefante al parco nazionale Kruger National Park in Sudafrica. Lo ha comunicato il portavoce del parco Isaac Phaahla. Il cellulare del bracconiere non è stato danneggiato durante l'attacco, ha detto il portavoce. Questo è stato consegnato alla polizia per supportare gli agenti nelle indagini. Il Kruger National Park è gravemente colpito dal bracconaggio e in particolare i rinoceronti vengono spesso cacciati lì. Secondo gli attivisti per i diritti degli animali, la popolazione di rinoceronti nel parco è diminuita di quasi il 70 percento, arrivando a circa 4.000 animali negli ultimi dieci anni. Il parco ha riportato un caso simile l'anno scorso, quando un sospetto bracconiere è stato ucciso dai leoni. Solo la testa dell'uomo è stata ritrovata tre giorni dopo. I complici del sospettato avevano chiamato una linea di emergenza per denunciarne la scomparsa. Con le nuove tecnologie e l'aumento dei controlli, i dipendenti del parco stanno prendendo sempre più provvedimenti contro i bracconieri. In molti casi, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i sospetti potrebbero essere catturati prima di uccidere un animale.

Il batterio “Burkholderia pseudomallei” scoperto nello spray aromaterapico Better Homes & Gardens

Il batterio “Burkholderia pseudomallei” scoperto nello spray aromaterapico Better Homes & Gardens. Lo spray prodotto in India, venduto negli Stati Uniti e attraverso i negozi online anche in Italia, è legato alla morte di due persone per infezione negli Stati Uniti. È stato scoperto che uno spray per aromaterapia, prodotto in India, venduto negli Stati Uniti e tramite i negozi online anche in Italia con spedizione gratuita, contiene un batterio che ha fatto ammalare quattro persone all'inizio di quest'anno, di cui due sono morte, ha detto il CDC. L'agenzia federale di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti d'America, ha comunicato che i test di laboratorio hanno identificato il batterio Burkholderia pseudomallei nello spray "Better Homes & Gardens Spray per aromaterapia con olio essenziale di lavanda e camomilla con pietre preziose". Il batterio Burkholderia pseudomallei, detta anche "malattia di Whitmore", provoca la melioidosi, una malattia infettiva e contagiosa che può interessare sia gli animali che gli uomini. È molto presente nei Paesi a clima tropicale e risulta diffusa soprattutto nelle regioni del sud-est asiatico e nell'Australia settentrionale. Oltre agli uomini sono molto sensibili alla melioidosi diverse specie animali: pecore, capre, suini, cavalli, cani, gatti. È molto raro che l'infezione si trasmetta da uomo a uomo. Il tempo che intercorre tra l'esposizione ai batteri che causano la malattia e la comparsa dei sintomi è piuttosto variabile; in genere i sintomi compaiono due-quattro settimane dopo l'esposizione. Mentre l'aromaterapia, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è una branca della fitoterapia appartenente al grande gruppo delle medicine alternative. L'aromaterapia sfrutta gli oli essenziali allo scopo di riportare benessere all'intero organismo, sia a livello fisico che a livello emotivo e mentale. È comunque doveroso precisare che l'aromaterapia è una forma di medicina naturale che non può curare alcun tipo di patologia, ma che potrebbe affiancarsi alla medicina tradizionale come una sorta di trattamento di supporto, naturalmente previo consiglio medico; così come potrebbe rivelarsi utile nell'alleviare disturbi di lieve entità di natura non patologica.

venerdì 22 ottobre 2021

Nato il bimbo da record, il più grande d'America: pesa 6,5 chilogrammi

Nato il bimbo da record, il più grande d'America: pesa 6,5 chilogrammi Paffutello è dir poco. Si tratta del neonato più grande degli Stati Uniti d'America, con un peso di circa 6,5 chilogrammi ed è alto 60 cm!. Il bimbo gigante, è nato in un ospedale dell'Arizona. La mamma americana, Cary Patonai, 36 anni, ha avuto il bimbo gigante dopo 19 aborti. In ogni caso il parto è avvenuto con taglio cesareo e perfino i medici e le ostetriche dell'ospedale sono rimasti sorpresi nel veder un bimbo di quella stazza. "Finnley è un bimbo prodigio. In 27 anni di esperienza, non ho mai visto un neonato così grande. Sarà solo un bel ragazzone " ha dichiarato il medico. Cary e Tim Patonai hanno altri due figli Devlen, 10 anni e Everett 2 anni, Il piccolo, si fa per dire, ha superato il record del neonato più pesante d’America che fino ad ora era di 6 kg e 350 grammi. Il neonato, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non è però il più grande del mondo, il record mondiale appartiene a una mamma canadese che nel 1879 diede al mondo un bimbo dal peso di 10 chili.