giovedì 30 settembre 2021

Ratti delle dimensioni di gatti invadono le case in Inghilterra attraverso il wc del bagno.

Ratti delle dimensioni di gatti invadono le case in Inghilterra attraverso il wc del bagno. Il consiglio comunale di Norwich lancia raccomandazioni ai suoi cittadini di fronte all'aumento dei casi di queste visite indesiderate È l'incubo di chiunque abbia paura dei topi, cioè la stragrande maggioranza delle persone. Nel Regno Unito vengono segnalati casi di roditori "delle dimensioni di un gatto" che accedono alle case salendo dai wc dei bagni. "Stanno diventando più grandi e più coraggiosi", ha detto un esperto di controllo dei parassiti al Norwich Evening News, dopo aver raccontato che è stata chiamata per un lavoro in quella città e la cliente "riusciva a malapena a parlare, era molto scioccata". Secondo il suo racconto, la donna "stava usando il bagno e ha sentito un rumore. Guardò in basso e c'era il topo, nella tazza del water. E questo sta accadendo sempre più frequentemente". La spiegazione non è altro che la loro "libertà di andare in luoghi in cui non avrebbero cercato di andare prima " sulla scia degli ultimi mesi in cui le persone sono state confinate a causa della pandemia. La British Pest Control Association (BPCA) ha riportato un aumento del 51% delle azioni contro i ratti durante il lockdown. A Cork, in Irlanda, hanno deciso di gettare veleno per topi nel sistema fognario dopo che un uomo anziano ha ricevuto un morso da uno nel suo sedere che ha raggiunto il suo bagno salendo i tubi. Il consiglio comunale di Norwich ha chiesto ai cittadini di assicurarsi che i bidoni della spazzatura nelle loro case siano ben chiusi per evitare l'effetto a catena. Inoltre, tra i consigli per evitare visite da parte di ospiti così indesiderabili, raccomandano che non ci siano alberi, arbusti o piante rampicanti che danno accesso alla casa, al fine di evitare facili vie di ingresso per i roditori. Esortano anche ad avere il coperchio del water verso il basso e a tirare la catena prima di usarlo. Allo stesso modo, si deve tenere le finestre e le porte dei garage ben chiuse e bloccate. Eppure, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” uno degli incubi più comuni, un ratto che esce dal water può succedere più facilmente di quanto crediamo. Il National Geographic spiega come i topi possono riuscire a risalire le tubature e alla fine sbucare fuori dalla tazza: "Hanno la capacità di infilarsi facilmente anche negli spazi più stretti, come i tubi del bagno. E sono anche grandi nuotatori; possono trattenere il respiro per più di tre minuti". Una combinazione di capacità consentirebbe, dunque, a questo animale di intrufolarsi in luoghi solo apparentemente inaccessibili. Sono estremamente flessibili: una volta infilata la testa in una fessura, ad esempio, il resto del corpo scivola via con lei. "Le fognature collegate alle case sfociano nel tunnel principale e i ratti spesso, in cerca di cibo, vogliono esplorarle". "Ma è possibile che passino all'interno del tubo del water? Anche se il passaggio è pieno d'acqua e non lascia spazio per l'aria". Nonostante ciò, i topi riuscirebbero comunque a 'navigare' quel tratto, grazie alle loro abilità. Se dovesse succedere di fare uno spiacevole incontro con un ratto in queste circostanze, meglio ricordarsi che a nulla servirebbe tirare lo sciacquone: il topo riuscirebbe a nuotare e a tornare, possibilmente, al punto di partenza.

Farmaco anti-diabete ritirato dalle farmacie. Provvedimento disposto a seguito di un’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Palermo

L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha avallato il ritiro volontario, da parte delle ditta BRUNO FARMACEUTICI SPA del farmaco GLUCOPHAGE UNIDIE. Nello specifico si tratta del lotto n. 202377 con scadenza 12/2023 del medicinale GLUCOPHAGE UNIDIE 500 mg 60 compresse AIC 040628024 della dita BRUNO FARMACEUTICI SPA, Via delle Ande, 15, Roma. Lo comunica l'Aifa, spiegando che il ritiro è "è stato disposto volontariamente e a titolo cautelare dalla medesima ditta produttrice, a seguito di un’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Palermo." Glucophage è usato per trattare pazienti con diabete di tipo 2, chiamato anche "diabete non insulino-dipendente",quando la dieta e l'esercizio fisico da soli non sono stati sufficienti a controllare i livelli di glucosio nel sangue. È usato in particolare nei pazienti in sovrappeso. Per la tutela della salute pubblica e per la sicurezza dei pazienti, in via precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda gli assuntori a consultare il proprio medico e di contattarlo per ogni dubbio o chiarimento, se necessario. A tal proposito, la ditta produttrice ha dichiarato di aver avviato tutte le opportune verifiche volte ad appurare la conformità dei processi di produzione del medicinale ai requisiti di qualità e sicurezza.

Tutela dei consumatori: le compagnie aeree dell'UE si impegnano a rimborsare tempestivamente i voli cancellati

Tutela dei consumatori: le compagnie aeree dell'UE si impegnano a rimborsare tempestivamente i voli cancellati A seguito di un accordo con la Commissione europea e le autorità nazionali per la protezione dei consumatori, 16 grandi compagnie aeree si sono impegnate a una migliore informazione e al rimborso tempestivo dei passeggeri in caso di cancellazione del volo. La Commissione aveva allertato le autorità della rete di cooperazione per la tutela dei consumatori (CPC) nel dicembre 2020 per affrontare le pratiche di cancellazione dei voli e rimborso dei biglietti di diverse compagnie aeree nel contesto della pandemia di COVID-19. Il Commissario per la Giustizia, Didier Reynders, ha dichiarato: “È una buona notizia per i consumatori che le compagnie aeree abbiano collaborato durante i confronti e si siano impegnate a rispettare i diritti dei passeggeri e a migliorare la loro comunicazione. Nella prima fase della pandemia, alcune compagnie aeree hanno imposto voucher ai passeggeri. Stavano agendo contro le norme di protezione dei consumatori dell'UE. Era inaccettabile. A seguito della nostra azione congiunta, sono lieto che la maggior parte di loro abbia ora accettato di rimborsare questi buoni. Invito le autorità a garantire che anche le restanti compagnie aeree offrano un rimborso in denaro per tali voucher".Il commissario per i Trasporti, Adina Vălean, ha dichiarato: “Sono lieto che la maggior parte dell'arretrato di rimborso sia stata eliminata e che tutte le compagnie aeree interessate si siano impegnate a risolvere i problemi rimanenti. Questo è fondamentale per ripristinare la fiducia dei passeggeri. Da questo dipende la ripresa del settore del trasporto aereo. Questo è il motivo per cui stiamo attualmente valutando anche le opzioni normative per rafforzare la protezione dei passeggeri contro le crisi future, come previsto nella nostra strategia per la mobilità sostenibile e intelligente". A seguito degli incontri, questi gli impegni assunti dalle compagnie aeree: - gli arretrati di rimborso rimanenti sono stati eliminati nella stragrande maggioranza dei casi e i passeggeri saranno rimborsati entro 7 giorni come previsto dal diritto dell'UE; - i passeggeri saranno informati più chiaramente sui loro diritti in caso di cancellazione del volo da parte di una compagnia aerea; - le compagnie aeree daranno uguale risalto sui loro siti web, e-mail e altre comunicazioni ai passeggeri alle diverse opzioni che il passeggero ha in caso di cancellazione del volo da parte della compagnia aerea: riprotezione, rimborso in denaro e, se offerto dalla compagnia aerea, rimborso in un buono; - le compagnie aeree, nella loro comunicazione ai passeggeri, distingueranno chiaramente le cancellazioni del volo da parte della compagnia aerea (e i conseguenti diritti legali del passeggero) dalle cancellazioni del volo da parte del passeggero (e dagli eventuali diritti contrattuali che il passeggero potrebbe avere in tali casi in base ai termini e condizioni della compagnia aerea di carrozza); - i passeggeri possono ricevere i voucher solo se li scelgono espressamente. La maggior parte delle compagnie aeree ha convenuto che i voucher non utilizzati che i passeggeri nelle prime fasi della pandemia dovevano accettare, possono essere rimborsati in denaro se il passeggero lo desidera; - i passeggeri che hanno prenotato il volo tramite un intermediario e hanno difficoltà a ottenere il rimborso dall'intermediario possono rivolgersi alla compagnia aerea e richiedere direttamente il rimborso. Le compagnie aeree sono tenute a informare i passeggeri di questa possibilità e di eventuali condizioni per richiedere un rimborso diretto sui loro siti web. La rete CPC chiuderà ora i suoi accordi con tutte le compagnie aeree, ma continuerà a monitorare la corretta attuazione degli impegni. Le autorità nazionali decideranno come affrontare la questione in sospeso dei buoni non rimborsabili che sono stati imposti ai consumatori nella prima fase della pandemia. La rete CPC scambierà inoltre informazioni sulle indagini in corso da parte dei propri membri su possibili pratiche sleali di determinati intermediari, in particolare nel modo in cui informano i consumatori sulle condizioni e le tariffe dei loro servizi.In considerazione del persistere di condizioni di rimborso difficili per i consumatori e in seguito a un'allerta dell'organizzazione di protezione dei consumatori a livello dell'UE BEUC, la Commissione ha allertato le autorità nazionali nel dicembre 2020. Nel febbraio 2021, la rete di autorità nazionali per i consumatori guidata da sei autorità di coordinamento, di Belgio, Germania, Grecia, Italia, Spagna e Svezia, e con il supporto della Commissione europea, ha richiesto informazioni alle 16 compagnie aeree più frequentemente citate nei reclami dei consumatori. Le compagnie aeree coinvolte nel confronto sono state: Aegean Airlines, Air France, Alitalia, Austrian Airlines, British Airways, Brussels Airlines, easyJet, Eurowings, Iberia, KLM, Lufthansa, Norwegian, Ryanair, TAP, Vueling e Wizz Air. Questa è la più grande azione a tutela dei consumatori nella storia della rete CPC e la prima azione basata su un'allerta della Commissione. Questa indagine è stata attivata tramite comunicazioni esterne del BEUC e delle associazioni nazionali dei consumatori e un gran numero di denunce che la Commissione, i centri europei dei consumatori e le autorità nazionali avevano ricevuto sulle pratiche di cancellazione e rimborso delle compagnie aeree legate al COVID-19. L'azione CPC. , evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è basata sui risultati di uno studio avviato all'inizio di quest'anno per raccogliere dati sulle pratiche di cancellazione delle compagnie aeree e rivedere le pratiche esaminate in relazione al regolamento (CE) 261/2004 sui diritti dei passeggeri aerei e alla direttiva 2005/29/CE sui pratiche commerciali scorrette. I voli prenotati come parte di un pacchetto non sono stati interessati da questa azione.

Decolli sospesi negli aeroporti di Parigi dopo un guasto tecnico.

Decolli sospesi negli aeroporti di Parigi dopo un guasto tecnico. Lo ha comunicato la direzione generale dell'aviazione civile (DGAC). I decolli degli aerei sono stati sospesi nella tarda mattinata di giovedì negli aeroporti di Orly e Roissy-Charles de Gaulle nella regione di Parigi, a causa di un incidente tecnico. Un portavoce della DGAC ha riferito che il guasto ha colpito il "sistema che gestisce i piani di volo". Questo guasto, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che ha interessato un'installazione situata in Essonne, nella periferia a sud della capitale, coinvolgendo “tutti gli aeroporti parigini” è in via di risoluzione, secondo questo portavoce, che ha sottolineato che i decolli sono stati “interrotti” ma gli atterraggi “mantenuti”.

mercoledì 29 settembre 2021

Dado per brodo richiamato dai supermercati.La segnalazione arriva dal ministero della Salute

: attenzione, è pericoloso per le persone allergiche per arachidi non dichiarati in etichetta La tutela de consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo il ministero della Salute, ha diffuso sul suo sito internet, una nuova allerta alimentare che stavolta riguarda un prodotto granulare, il Mon Bouillon 200g, preparato per brodo e condimento con estratto di lievito. Diversi lotti di questo prodotto sono stati richiamati per presenza di allergeni non dichiarati in etichetta. Il richiamo riguarda nello specifico i seguenti lotti e date di scadenza che si trovano sul fondo dell’astuccio e sul sacchetto: 020069, 020090, 020097, 020111, 020132, 020160, 020202, 020258, 020314, 020328, 020344, 021011, 021053, 021081, 021109, 021123, 021179, 021200, 021018 con date di scadenza o termine minimo di conservazione 09/21, 10/21, 11/21, 12/21, 01/22, 03/22, 05/22, 06/22, 07/22, 08/22, 09/22, 10/22, 11/22, 12/22, 01/23. I lotti richiamati sono stati prodotti dall’azienda Dialcos Spa nello stabilimento di Due Carrare, in provincia di Padova alla via Via Veneto,27. Per informazione contattare alert@dialcos.it. Il preparato interessato dal richiamo è sicuro per i consumatori che non soffrono di allergia alle arachidi. Il consumo è dunque pericoloso per le persone affette da allergia alle arachidi. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di verificare il lotto del prodotto e, se corrisponde ad uno di quelli segnalati, di riportarlo al punto vendita per avere un rimborso o una sostituzione.

Ryanair & Co. condannate dal tribunale dell'UE per 13 milioni di euro da restituire allo stato della Carinzia

. Dopo anni di controversie, mercoledì il tribunale dell'Unione europea ha stabilito che i pagamenti degli aiuti effettuati dallo stato della Carinzia a TUIfly/HLX e Ryanair erano illegittimi. I soldi vanno subito restituiti alla provincia della Carinzia. Quasi cinque anni dopo che la Commissione UE ha stabilito l'11 novembre 2016 che i pagamenti da parte dello Stato della Carinzia effettuati alle compagnie aeree low cost Ryanair e TUIfly / HLX hanno solo ridotto i costi operativi delle compagnie aeree e che l'aiuto di Stato era illegale, la causa è andata a sentenza: i 12,7 milioni di euro (più interessi) rientreranno nelle casse dello stato della Carinzia. Nel 2018 le compagnie aeree hanno presentato ricorso contro la decisione della Commissione europea dinanzi al tribunale dell'UE. Il denaro, per un totale di quasi 13 milioni di euro, è da anni in un conto fiduciario. Il tribunale ha quindi confermato una decisione della Commissione UE del 2016, secondo la quale TUIfly e Ryanair avevano ricevuto aiuti di Stato inammissibili all'aeroporto di Klagenfurt, che l'Austria deve recuperare. La Carinzia aveva generosamente versato "contributi di marketing" alle compagnie aeree low cost tra il 2002 e il 2012. In cambio, Ryanair ha effettuato voli da Klagenfurt a Roma e Londra, HLX (in seguito TUIfly) a Colonia, Hannover, Amburgo, Stoccarda, Berlino e Lipsia. L'UE dopo questi pagamenti sospetti, nel 2012 ha avviato un'indagine sugli aiuti di Stato. La Commissione UE aveva riscontrato che alcuni accordi di servizio e marketing tra l'operatore aeroportuale e Ryanair, HLX - che si è fusa con Hapagfly per formare TUIfly nel 2007 - e TUIfly hanno dato a queste compagnie un vantaggio economico ingiustificato. Ciò non è compatibile con il diritto dell'UE in materia di aiuti di Stato. In particolare, l'Austria ha dovuto richiedere aiuti ingiustificati per un totale di 10,7 milioni di euro a TUIfly e circa 2 milioni di euro a Ryanair e alle sue controllate. Il governo si aspetta un trasferimento nei prossimi giorni dei 13 milioni giacenti nel conto di garanzia. "Gli importi confluiranno nel bilancio statale e utilizzati per ripagare il debito", spiega Gaby Schaunig, Vicegovernatore della Carinzia. Secondo Schaunig, il 93 percento dell'importo totale rimarrà allo stato, il restante sette percento andrà alla città di Klagenfurt, Kärnten Werbung e alla società dell'aeroporto operativo, non essendoci sentenza della Corte di appello, essa diventa quindi giuridicamente vincolante immediatamente. TUIfly e Ryanair hanno impugnato la decisione dinanzi al tribunale UE. TUIfly ha inoltre proposto ricorso contro una decisione della Commissione del 2018 che negava alla compagnia aerea l'accesso ai fascicoli relativi al procedimento in materia di aiuti di Stato. Tutte e tre le cause (T-447/18 / T-619/18 / T-448/18), evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” ,sono state respinte dal tribunale dell'UE.

Emergenza a bordo: undici ore di volo da Vienna a Vienna

. A causa di un'emergenza medica, un aereo AUA ha dovuto fare scalo in Islanda. I passeggeri sono stati riaccompagnati a Vienna. Martedì c'è stata un'emergenza medica su un volo Austrian Airlines in rotta da Vienna a Chicago. L’aereo ha dovuto fare scalo in Islanda. Dopo undici ore, i passeggeri sono stati riportati in aereo a Vienna. Gran parte dell'attrezzatura medica a bordo ha dovuto essere utilizzata durante l'emergenza medica. Dopo lo scalo in Islanda, l'equipaggio del Boeing 777 ha quindi deciso di tornare a Vienna. I passeggeri, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono rimasti in viaggio per undici ore e infine sono atterrati a Vienna. "Con un volo per Chicago sul Nord Atlantico, un atterraggio rapido non sarebbe stato possibile in caso di un'altra emergenza. La sicurezza dei nostri ospiti viene prima di tutto", ha detto mercoledì una portavoce dell’ Austrian Airlines AG all' agenzia di stampa austriaca APA. I biglietti sono stati riprenotati, in modo che tutte le persone colpite possano iniziare il loro viaggio negli Stati Uniti mercoledì.

La casa abusiva non va abbattuta se uno dei residenti ha gravi problemi di salute

. Non può essere disposto l’abbattimento se uno dei residenti è malato: così la Cassazione applica i principi Cedu sul diritto all’abitazione. Gli immobili abusivi sono una specie di bomba ad orologeria: se non vengono sanati nei modi previsti dalla legge, possono essere demoliti per ordine del giudice penale che ha accertato il reato o con un provvedimento del Comune che ha rilevato la mancanza del permesso di costruire o le difformità essenziali. Così chi ci abita non è mai al sicuro; senza contare il fatto che questi immobili non sono commerciabili. Ma una casa abusiva va demolita anche se dentro ci vive un malato? A questa interessante domanda ha risposto una nuova sentenza della Cassazione. Secondo gli ermellini, prima di dare l'ok all'ordine di demolizione dell'immobile abusivo, il giudice, in virtù del principio di proporzionalità, deve fare valutazioni specifiche caso per caso. Ciò significa che non si può ignorare, ad esempio, il fatto che uno dei membri della famiglia abbia gravi problemi di salute e che la casa sia di dimensioni ridotte appena sufficienti per abitarci. Non solo: il giudice deve anche considerare se il condannato ha un altro posto dove andare nel caso di sgombero e demolizione dell'immobile. Lo stabilisce la Cassazione che, con la sentenza n. 35640/21, depositata dalla terza sezione penale, accoglie il ricorso di una donna. La controversia riguarda l'ordine di demolizione degli immobili abusivi in cui la ricorrente viveva coi suoi familiari, motivo per cui veniva presentava istanza al giudice dell'esecuzione mirata a ottenere la revoca o la sospensione dell'abbattimento ma senza successo. Il verdetto cambia con il ricorso presentato in cassazione che risulta fondato. La Corte di appello di Napoli si è limitata a ritenere «in modo assertivo che l'interesse dello stato al ripristino della legalità e alla tutela del territorio e del suo ordinato sviluppo, attuato mediante l'esecuzione dell'ordine di demolizione, è proporzionato rispetto agli interessi di cui sono portatori gli istanti». Ciò non basta per la Corte suprema perché, nel caso specifico, non è stata valutata «la situazione di malattie gravi dei residenti negli immobili, peraltro, documentata con allegazioni di numerose certificazioni e la limitata volumetria degli immobili di circa 50 metri quadri ciascuno, in relazione al tipo di abuso edilizio». Questi motivi, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, inducono la Corte ad annullare la sentenza impugnata con rinvio per un nuovo giudizio.

Sciroppo sedativo e mucolitico per il trattamento della tosse ritirato volontariamente per una difformità delle specifiche di accettazione

. Ecco lotti e info La Società Angelini Pharma, informa di aver attivato un richiamo volontario di 17 lotti di uno sciroppo sedativo e mucolitico. Nello specifico si tratta dei lotti n. 001 codice 416040 con scadenza 06/2022, n. 002 codice 416040 con scadenza 06/2022, n. 003 codice 416040 con scadenza 06/2022, n. 004 codice 416040 con scadenza 07/2022, n. 005 codice 416040 con scadenza 09/2022, n. 006 codice 416040 con scadenza 07/2023 e n. 007 codice 416040 con scadenza 07/2023, della specialità medicinale TACHINOTTE*SCIR FL 120ML – AIC 033530039 e lotti n. 001 codice 416041 con scadenza 06/2022, n. 002 codice 416041 con scadenza 06/2022, n. 003 codice 416041 con scadenza 06/2022, n. 004 codice 416041 con scadenza 06/2022, n. 005 codice 416041 con scadenza 06/2022, n. 006 codice 416041 con scadenza 06/2022, n. 007 codice 416041 con scadenza 07/2022, n. 008 codice 416041 con scadenza 07/2022, n. 009 codice 416041 con scadenza 09/2022 e n. 010 codice 416041 con scadenza 07/2023 della specialità medicinale TACHINOTTE sciroppo banco 12 pz – AIC 033530039. Questo farmaco della Angelini Pharma S.p.a. - Viale Amelia 70, Roma - è indicato nel trattamento dei sintomi del raffreddore e dell'influenza accompagnati da tosse. Specifico per facilitare il riposo notturno. Il provvedimento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è reso necessario a seguito della rilevazione di una difformità delle specifiche di accettazione. La Società Angelini Pharma ha incaricato l’Assinde per il ritiro delle confezioni non conformi.

Nuova specie di lucertola scoperta in Perù.

Nuova specie di lucertola scoperta in Perù. La lucertola, Liolaemus warjantay, è stata scoperta in un'area naturale protetta nella regione di Arequipa, nel sud del Perù, a un'altitudine di 4.500 metri. Questa lucertola si caratterizza per il colore grigio scuro sulla testa e squame giallo chiaro nel caso delle femmine Una nuova specie di lucertola è stata scoperta nel sud del Perù. Lo ha annunciato martedì il Servizio nazionale per le aree naturali protette dallo Stato. "Un prezioso contributo delle aree naturali protette del Perù al mondo è la recente scoperta di una nuova specie di lucertola", ha affermato l'organizzazione in una nota. La scoperta di questa nuova specie, battezzata Liolaemus warjantay, è avvenuta "nella riserva paesaggistica del sottobacino di Cotahuasi", un'area naturale protetta nella regione di Arequipa (sud), a un'altitudine di 4.500 metri, secondo l' organizzazione. Questa lucertola si caratterizza per il colore grigio scuro sulla testa e squame giallo chiaro nel caso delle femmine. La riserva paesaggistica del sottobacino di Cotahuasi è un'area protetta con una superficie di 490,550 ettari. Questa scoperta, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, conferma ancora una volta l'alto valore biologico di questa area del mondo, da tempo minacciata. Purtroppo la distruzione della natura è così rapida in questa zona che molte specie spariscono prima ancora di essere scoperte.

Lo “Sportello dei Diritti” per una globale protezione dei lavoratori dalle malattie professionali e dei cittadini dai tumori “ambientali”

. Trascurati per decenni i settori dei tumori professionali, delle malattie da postura e della colonna: uno staff di medici esperti e di avvocati nel campo specifico per la tutela dei diritti dei lavoratori vittime delle malattie professionali Da quando, nel 1997, la Commissione del Senato “Smuraglia” spronò INAIL ad approfondire il settore molto trascurato delle malattie da postura e della colonna vertebrale e dei tumori professionali, segnale anche dei tumori ambientali della popolazione generale, abbiamo assistito al fenomeno, atteso, dell’aumento delle denunce – ed anche riconoscimento – di tali casistiche. La non conoscenza dei tumori professionali, delle patologie della colonna vertebrale a causa delle vibrazioni, ha però determinato gravi ingiustizie a danno dei lavoratori e della popolazione generale. Ecco perché, per tutte le malattie professionali e per i tumori professionali e ambientali stante la carenza di tutela, lo staff dello “Sportello dei Diritti”, formato da medici esperti in questo campo particolare, avvocati e tecnici con elevata professionalità specifica s’impegna ad una difesa ad oltranza dei diritti dei lavoratori e dei cittadini, su tutto il territorio nazionale. Contro il mancato riconoscimento di tutte le patologie professionali e per la tutela delle vittime del lavoro e dell’inquinamento ambientale abbiamo deciso di garantire una difesa efficace, totale e con assoluta fedeltà in ogni angolo del Paese. Ciascuno dei nostri esperti, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione da anni già impegna nella tutela dei diritti di tutti a 360°, si metterà a fianco di lavoratori affetti da malattie professionali, anche di grande complessità, e da tumori professionali, delle loro famiglie e dei cittadini più in generale sia a livello stragiudiziale che in giudizio per il riconoscimento di sacrosanti diritti troppo spesso trascurati ed umiliati. I nostri contatti sono sempre reperibili sul nostro sito www.sportellodeidiritti.org.

martedì 28 settembre 2021

Malta sotto shock per crudele e ignobile gesto di un datore di lavoro.

Malta sotto shock per crudele e ignobile gesto di un datore di lavoro. Il web in rivolta contro l’imprenditore Operaio edile precipita da 2 metri un cantiere e viene scaricato dal datore di lavoro, ferito gravemente, per strada. È quanto avvenuto in un cantiere a Triq Dun Franġisk Sciberras, Mellieħa, a Malta a un operaio 32enne, cittadino del Ghana, "colpevole" di essersi ferito gravemente mentre lavorava. Pare che la vittima non fosse in possesso di un regolare permesso di lavoro ed il datore, per non incorrere in sanzioni penali, abbia ben pensato di sbarazzarsene abbandonandolo, ferito, in mezzo ad una strada. Ora la notizia sta facendo il giro del web che ieri pomeriggio ha scosso un’intera Nazione per la sua inaccettabile quanto ingiustificata crudeltà. A rendere nota la vicenda è stata Caroline Galea, una giovane donna che passava da quelle parti e che per prima ha fornito aiuto all’uomo pensando si fosse sentito male a causa di un malore. L’uomo giaceva disteso a terra ai lati di una strada in Triq Selmun a Mellieha. I dettagli dell’accaduto sono stati riportati attraverso un post Facebook da Galea stessa facendo emergere una situazione crudele ed agghiacciante: «Oggi quest’uomo è caduto due piani in un cantiere nel quale lavorava. Il suo capo lo ha fatto salire in macchina dicendogli che lo avrebbe portato in ospedale ma invece lo ha scaricato sul ciglio della strada. L’uomo spaventato, gravemente ferito, continuava a piangere, dicendo che non voleva morire e non voleva andare in prigione. Continuava a chiedere aiuto tanto da temere ripercussioni peggiori qualora avesse fatto il nome del datore di lavoro». Le indagini preliminari hanno confermato che il cittadino del Ghana, è caduto da un’altezza di due piani mentre lavorava in un cantiere. Il fermo dell'imprenditore è scattato mentre le indagini sul caso proseguono, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti, con la polizia che ha confermato di aver interrogato l’uomo in merito al suo coinvolgimento nell’incidente.

Gli anticorpi nel latte materno sono i nuovi farmaci anti Covid?

Gli anticorpi nel latte materno sono i nuovi farmaci anti Covid? Le madri che allattano con il Covid-19 continuano a rilasciare anticorpi nel loro latte materno 10 mesi dopo. Questi potrebbero essere usati per i pazienti gravemente ammalati. In precedenza, era noto che il latte materno delle madri vaccinate contro il COVID-19 conteneva quantità significative di anticorpi che possono aiutare a proteggere i bambini dalla malattia. Una nuova ricerca ora suggerisce che le donne che allattano al seno che hanno contratto il virus continueranno a rilasciare anticorpi neutralizzanti il virus nel loro latte per un massimo di dieci mesi. Non solo i ricercatori sottolineano l'importante ruolo che l'allattamento al seno potrebbe svolgere nella protezione dei bambini dalla malattia, ma credono anche che tali anticorpi potrebbero essere usati per curare le persone con una forma grave di Covid-19 per prevenire il peggioramento delle loro condizioni. Gli anticorpi nel latte materno sono in qualche modo diversi dagli anticorpi dell'immunoglobulina G (IgG), che sono predominanti nel sangue e che vengono attivati dalle vaccinazioni. L'anticorpo principale è l'immunoglobulina secretoria A (IgA), che aderisce al rivestimento delle vie respiratorie e intestinali dei neonati e aiuta a prevenire l'ingresso di virus e batteri nei loro corpi. Sebbene i ricercatori avessero precedentemente rilevato anticorpi contro Sars-CoV-2 nel latte materno, non era chiaro se potessero neutralizzare il virus o per quanto tempo le donne avrebbero continuato a produrli dopo essere state infettate dal coronavirus. Per indagare su questo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti, il dott. Rebecca Powell del Mount Sinai Hospital di New York e colleghi hanno prelevato campioni di latte materno da 75 donne guarite dal Covid-19 e hanno scoperto che l'88% conteneva anticorpi IgA. Nella maggior parte dei casi, questi sono stati in grado di neutralizzare Sars-CoV-2, ovvero di bloccare un'infezione. Ulteriori misurazioni hanno mostrato che le donne hanno continuato a secernere questi anticorpi fino a 10 mesi. "Ciò significa che se continui ad allattare, quegli anticorpi saranno ancora nel tuo latte", ha detto Powell, che ha presentato i risultati al Global Breastfeeding and Lactation Symposium il 21 settembre. Crede che gli anticorpi IgA estratti dal latte materno potrebbero essere utili anche per gli adulti con grave Covid-19: "Potrebbe essere una terapia incredibile perché si suppone che le IgA secretorie si trovino in queste aree della mucosa, come il rivestimento delle vie aeree.e sopravvivere lì molto bene Secondo Powell, l'immunoglobulina, somministrata come spray, per esempio, potrebbe essere molto efficace se il paziente è grave ma non ha ancora bisogno di essere ricoverato in terapia intensiva.

Australia, coccodrillo di 4 metri aggredisce un turista durante tour nella natura

Australia, coccodrillo di 4 metri aggredisce un turista durante tour nella natura Un turista di 60 anni, poco dopo le 14:00 di lunedì, è stato ricoverato d'urgenza in ospedale dopo che un coccodrillo di quattro metri si è attaccato al suo braccio ed alla mano, ferendolo gravemente, durante una crociera lungo il fiume Adelaide, vicino all'autostrada di Arnhem, non lontano da Darwin, la capitale del Territorio del Nord dell'Australia. I passanti hanno fornito all'uomo il primo soccorso sulla scena prima che fosse portato al Palmerston Regional Hospital. Questo corso d'acqua è famoso per i tour dei “coccodrilli saltanti” che vengono organizzati per i turisti. L'uomo è stato operato e, secondo le ultime notizie, il 60enne sarebbe in condizioni stabili. Anche se non esistono normative specifiche relative ai coccodrilli, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti, questi rettili sono predatori all'apice e rappresentano un pericolo ben noto nel Top End per tutte le aziende che operano nel loro habitat.

Lussemburgo, non scende il carrello ad aereo Luxair. Poi l’atterraggio senza problemi

Lussemburgo, non scende il carrello ad aereo Luxair. Poi l’atterraggio senza problemi Un velivolo è stato costretto questa mattina ad effettuare un atterraggio in ritardo. Una storia che è finita bene, dopo la segnalazione di un guasto che ha impedito in fase d'atterraggio l'apertura del carrello. Lo ha comunicato la stessa compagnia Luxair cha ha fatto sapere che il suo volo LG8852, partito da Vienna alle 09:49 e diretto a Lussemburgo, ha subito un "problema tecnico durante l’ atterraggio". Secondo la compagnia, il malfunzionamento del carrello in fase di discesa, ha indotto il pilota ad "abbandonare l'avvicinamento all'aeroporto di Lussemburgo." Luxair spiega che la procedura di sicurezza l'ha portato ad effettuare una "estensione alternativa del carrello di atterraggio" ritardando l'arrivo all’aeroporto di Lussemburgo-Findel di trenta minuti. "L'aereo è stato quindi in grado di atterrare normalmente e per motivi di sicurezza, come prevede la procedura, l'aereo è stato rimorchiato fino alla sua posizione al Terminal B dell'aeroporto". L'aereo, un modello "De Havilland Q400", è atterrato a mezzogiorno. La compagnia assicura evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti che i passeggeri sono stati "informati dal pilota" e che la loro sicurezza "non è mai stata messa in pericolo."

Allergene non dichiarato, dado per brodo ritirato dai supermercati

Allergene non dichiarato, dado per brodo ritirato dai supermercati: attenzione, è pericoloso per le persone allergiche per arachidi non dichiarati in etichetta La tutela de consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo la catena dei supermercati Carrefour, ha diffuso una nuova allerta alimentare che stavolta riguarda un prodotto granulare per il brodo, il Dialbrodo Gusto ricco. Diversi lotti di questo prodotto sono stati richiamati per presenza di allergeni non dichiarati in etichetta. Il richiamo riguarda nello specifico i seguenti lotti e date di scadenza che si trovano sul fondo dell’astuccio e sul sacchetto:020094, 020136, 020169, 020191, 020248, 020268, 020318, 020325, 020352, 021119, 021140 con date di scadenza o termine minimo di conservazione: 03/2023, 04/2023, 05/2023, 06/2023, 08/2023, 10/2023, 11/2023, 03/2024, 04/2024. I lotti richiamati sono stati prodotti dall’azienda Dialcos Spa nello stabilimento di Due Carrare, in provincia di Padova alla via Via Veneto,27. Per informazione contattare alert@dialcos.it. Il preparato interessato dal richiamo è sicuro per i consumatori che non soffrono di allergia alle arachidi. Il consumo è dunque pericoloso per le persone affette da allergia alle arachidi. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di verificare il lotto del prodotto e, se corrisponde ad uno di quelli segnalati, di riportarlo al punto vendita per avere un rimborso o una sostituzione.

Migliaia di morti da overdose negli USA

. La causa: vendita di pasticche contraffate anche su TikTok e Snapchat. Pastiglie a base di fentanyl e metanfetamina, ma i clienti sono convinti di comprare farmaci da banco Una vera e propria ecatombe sta sconvolgendo gli USA: ben 93.000 morti in più, circa il 30% rispetto al 2019 da overdose. La causa principale sarebbe correlata all'utilizzo di pastiglie contraffatte reperibili sul mercato nero, ma soprattutto su Snapchat e TikTok. A dirlo non una voce di popolo ma addirittura l’agenzia federale antidroga statunitense (Dea) che ha lanciato l’allarme. Basti pensare che già solo nei primi sei mesi dell’anno in corso, sono state sequestrate ben 9,6 milioni di pillole, molte di più dei sequestri totali degli ultimi due anni. Ma non solo, perché ora il fentanyl, un oppioide sintetico venduto a prezzi bassissimi, è presente in molte più pasticche: la Dea ha rilevato un aumento della sua presenza del 430% rispetto al 2019. Un fenomeno simile a quanto accaduto nel 2015, ha commentato al Washington Post la responsabile della Dea Anne Milgram, perché in quell'anno «l'agenzia si è ritrovata davanti a una crescita allarmante del fentanyl nell'eroina», precisando che «anche in piccole dosi, è più mortale dell'eroina da strada». Ciò che sta allarmando ancor di più è che queste pasticche sono prevalentemente vendute su e-commerce e social, come TikTok e Snapchat, con le diciture Ossicodone, Percocet o Adderal. Vengono vendute in questo modo per evitare la prescrizione medica da presentare in farmacia, mettendo di conseguenza a rischio la propria vita. Un ulteriore dato inquietante è che l’anno scorso le overdose hanno causato il doppio dei decessi degli incidenti d'auto. «Lo spacciatore non ti aspetta più a un angolo di strada, è nella tua tasca». La Dea vuole prima di tutto sensibilizzare il pubblico, ma ritiene comunque che i «social media non stanno facendo abbastanza per impedire questo commercio»., Un monito ed un allarme che Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ritiene di condividere e di rilanciare anche perché la vendita di questo tipo di prodotti non ha frontiere ed i rischi riguardano anche il Nostro Paese.

Lecce, indecoroso e non a norma l’Ufficio minori e famiglia in locali così angusti nel Palazzo ex O.N.M.I..

Lecce, indecoroso e non a norma l’Ufficio minori e famiglia in locali così angusti nel Palazzo ex O.N.M.I.. Lo Sportello dei Diritti: 'Scene apocalittiche con i minori e famiglie accalcati in un ufficio così importante. Urge spostare gli uffici sociali in un’altra sede più decorosa" Locali piccoli e angusti. Improponibili per una prestazione così importante qual è il servizio svolto dall’Ufficio minori e famiglia attraverso lo sportello degli assistenti sociali. Una situazione paradossale. E assolutamente indecorosa per il Comune di una città capoluogo di provincia. La denuncia arriva da Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Le scene apocalittiche, negli uffici della Corte Maternità Infanzia nel Palazzo ex O.N.M.I., lascia, veramente, senza parole. I locali peraltro sono poco areati e non a norma con un unico ingresso/uscita senza maniglia antipanico e totale inesistenza delle regolamentari vie di fuga, e senza possibilità di accesso per i disabili, c'è un solo bagno per tutti (impiegati ed utenza). Per cui la permanenza degli utenti negli stessi, tra cui molti minori e famiglie, diventa, per le decine e decine di persone accalcate quotidianamente, un incubo. Un’odissea. Per gli utenti ed al contempo anche per i temerari dipendenti comunali, accalcati in due in una stanza di piccole dimensioni con scrivanie che si fronteggiano e che non consentono il posizionamento di sedie per gli astanti. Urge una soluzione non più rinviabile. Anche perché si è al limite del rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro oltre a costringere cittadini e lavoratori a condizioni insalubri per la qualità dell’aria che vi si respira. Si adeguino i locali o si individuino nuove location. E per risolvere il problema servono locali a norma e un rispetto del lavoro svolto dai dipendenti comunali chiamati ormai a fornire risposte che gli amministratori non vogliono dare preferendo dedicarsi ai piani urbanistici piuttosto che a risolvere i problemi sociali.

lunedì 27 settembre 2021

L’AIFA ritira 8 lotti di Champix, farmaco per smettere di fumare. Presenza di impurità

L’AIFA ritira 8 lotti di Champix, farmaco per smettere di fumare. Presenza di impurità L’Aifa, Agenzia Italiana del Farmaco, ha disposto il ritiro di 8 lotti di Champix (di PFIZER SRL), farmaco per smettere di fumare. All’origine del provvedimento un‘impurezza riscontrata dalla stessa ditta produttrice. Il ritiro riguarda: • CHAMPIX 11 compresse rivestite con film da 0,5 mg e14 compresse rivestite con film da 1 mg, lotto n. 00022508, scadenza 30.11.2022, AIC 037550148/E, • CHAMPIX 28 compresse rivestite con film da 1 mg, lotti n. 00019323, scadenza 30.9.2021, n, 00020319, scadenza 30.1.2022, n. 00023398, scadenza 30.11.2022, AIC 037550151/E, • CHAMPIX 56 compresse rivestite con film da 1 mg, lotti n. 00019686, scadenza 31.10.2021, n. 00020467, scadenza 31.3.2022, n. 00020468, scadenza 31.3.2022, n. 00022681, scadenza 30.6.2022, AIC 037550163/E. Champix è un farmaco a base di vareniclina commercializzato dalla Pfizer, che ha per indicazione la disassuefazione dal fumo.Si tratta di un medicinale venduto in tutte le farmacie, dietro prescrizione medica ripetibile (ricetta); non è mutuabile. Per la tutela della salute pubblica e per la sicurezza dei pazienti, in via precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda gli assuntori a consultare il proprio medico e di contattarlo per ogni dubbio o chiarimento, se necessario. La ditta Pfizer ha comunicato l'avvio della procedura di ritiro che il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute – Nas è invitato a verificare.

Attenzione alla zanzara giapponese

Attenzione alla zanzara giapponese. E’ arrivata dall'est nell'Italia settentrionale negli scorsi mesi e minaccia d'invadere tutta la penisola. Porta con sé diversi virus e malattie come l'encefalite giapponese Estati calde e secche ed inverni miti e piovosi. Il cambiamento climatico globale si fa sentire. Le variazioni comportano rischi per la salute: le specie di zanzare tropicali e batteri aggressivi sono le nuove minacce. In particolare a settembre le autorità sanitarie sono all'erta per la zanzara giapponese del genere Culex, vettore di molte malattie infettive. Arrivata nell'Italia settentrionale negli scorsi mesi, minaccia di espandersi su tutta la Penisola e oltre. Porta con sé diversi virus e malattie, ma non è sicuro che questi trovino gli ambienti adatti a svilupparsi. È aggressiva, molesta e le piacciono tanto le città. La Aedes Japonicus è particolarmente ghiotta del sangue umano. Vive nelle aree torride del sud-est asiatico, è più grossa della zanzara tigre e punge nelle ore serali, durante la notte, fino all’alba. Grazie alla sua capacità di resistere a lunghi voli, è arrivata in Italia. Il responsabile del laboratorio di parassitologia dell'Istituto zooprofilattico di Padova, Fabrizio Montarsi, ha spiegato che “nasce nei boschi, ma in Europa e da noi la troviamo nelle città e persino nei piccoli centri immersi nella natura”. Alla presenza di questa zanzara, si aggiunge la paura che possa proliferare ed espandersi in fretta. È la terza in classifica delle cento specie di questo insetto più invasive al mondo. Porta con sé diverse malattie, quali Dengue, Febbre gialla ed encefalite giapponese. Quest'ultima viene rilevata a livello mondiale in circa 50'000 pazienti all'anno, con una media di 10'000 morti. Può causare febbre, disturbi neurologici, fino al coma. Ma secondo Montarsi non è necessario preoccuparsi: “In Europa finora non abbiamo riscontrato alcun caso. Perché il virus venga trasmesso occorre infatti che ci siano l'insetto, il virus e lo stesso identico ambiente in cui questa trasmissione è possibile, tipicamente quello del sud-est asiatico.” Come spiegato sul sito della regione Veneto, “la gran parte delle infezioni è asintomatica; l'encefalite vera e propria si manifesta in percentuali variabili da 1 a 20 casi ogni mille infezioni con comparsa di cefalea, febbre, convulsioni, disturbi neurologici, disturbi della coscienza e coma. Il rischio di infezione è generalmente basso per i viaggiatori, se il soggiorno è breve e si svolge in centri urbani. È più elevato, invece per coloro che si recano per lunghi periodi in aree rurali e agricole in paesi endemici (specie durante la stagione dei monsoni) e per coloro che si recano anche per soggiorni brevi, in aree rurali, rimanendo all’aperto nelle ore serali e notturne, senza adeguata protezione.” Secondo gli esperti, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la popolazione deve aiutare a prevenire la proliferazione di questa zanzara, in quanto il suo successo è dato grazie anche «alla capacità di svilupparsi in una serie di contenitori naturali e artificiali in cui ci sia ristagno d'acqua. I metodi possibili sono a non lasciare aperti i contenitori che possono colmarsi di acqua, non accatastare materiali, usare le reti anti zanzare, vuotare e capovolgere gli annaffiatoi, mantenere pulite le aree in cui si vive. Ci sono poi quelli più invasivi, come gli insetticidi e la sterilizzazione dei maschi. Tuttavia le zanzare hanno comunque un ruolo rilevante nell'ecosistema, tanto quanto le api, poichè trasportano i pollini e sono inoltre fonte di cibo di molti animali.

McDonald's criticato per il suo bicchiere d'acqua venduto a 1,70 euro in Francia.

McDonald's criticato per il suo bicchiere d'acqua venduto a 1,70 euro in Francia. Presentata come acqua microfiltrata, è acqua del rubinetto di città raccolta prima di essere passata attraverso “un sistema di depurazione e microfiltrazione” I clienti francesi di McDonald's hanno ingoiato le patatine nel modo sbagliato quando hanno scoperto il prezzo del suo ultimo prodotto “Eau by McDonald's”, una nuova offerta di acqua presentata come alternativa ecologica. Conta 1,70 euro per una tazza da 25 cl di acqua filtrata. "Probabilmente la più grande truffa del secolo", secondo uno dei dipendenti della catena di fast food. Da parte sua, il gigante sta cercando di spazzare via le critiche... Rendendo un po' più verde la sua immagine. Questo è l'obiettivo perseguito da McDonald's da diversi anni, e attraverso diverse iniziative. Ma l'ultimo lancio nei ristoranti francesi della catena non sembra convincere. “Eau by McDonald's”, ovvero acqua filtrata, liscia o frizzante, servita in un bicchiere di cartone usa e getta, è la nuova proposta dal colosso del fast food. Un'alternativa ecologica alle bottiglie di plastica per l'insegna, “probabilmente la più grande truffa del secolo” per uno dei suoi dipendenti che testimonia su Twitter. Ed è più precisamente il prezzo di questi bicchieri d'acqua che ha scatenato subito polemiche: conta 1,70 euro per 25 cl di acqua naturale, e 2,30 euro per il formato 40 cl. L'acqua è generalmente servita gratuitamente negli locali francesi. Molti utenti di Internet si ribellano sui social network. Per Dan Lert, vicesindaco di Parigi incaricato della transizione ecologica e presidente di Eau de Paris, «i calcoli non vanno bene», come scrive su Twitter, aggiungendo un confronto tra il prezzo al litro offerto da McDonald's e quello dell'acqua cittadina. nella capitale, a 0,003 euro.France Info e Le Monde hanno indagato per determinare di che cosa è costituito la "Water by McDo". Presentata come acqua microfiltrata, è infatti acqua di città raccolta prima di essere passata attraverso “un sistema di depurazione e microfiltrazione usato dagli Chef”, come si legge in un comunicato. McDonald's aggiunge che questo filtraggio produce acqua purificata al 99,9%. La filiera spiega quindi il prezzo di un calice d'acqua con il “prezzo di costo maggiore di certa acqua in bottiglia che si può trovare sul mercato” e l'”investimento” necessario per i locali di ristorazione. Truffa? Una bella truffa o una vera innovazione? “Legalmente, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, probabilmente non è una truffa. Ma è fondamentalmente irregolare. Siamo ben oltre l'effettivo costo di produzione per McDonald's. E questo invia un segnale sbagliato perché distoglie i clienti da un'iniziativa che, da un punto di vista ecologico, avrebbe potuto essere positiva. Questa nuova offerta dovrebbe tuttavia essere estesa a tutti i locali McDonald's francesi.

Allergene non dichiarato, Il Gigante richiama preparato vegetale in polvere per brodo e condimento.

Allergene non dichiarato, Il Gigante richiama preparato vegetale in polvere per brodo e condimento. Arachidi non dichiarate in etichetta La tutela de consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo la catena dei supermercati Il Gigante, ha diffuso l'immediato richiamo dagli scaffali dei negozi di 28 lotti di preparato vegetale in polvere per brodo e condimento a marchio “Mr Mix” perché nel prodotto è stata riscontrata la presenza di arachidi non dichiarate in etichetta. Il preparato vegetale in polvere per brodo e condimento con olio extravergine d'oliva, un mix di ortaggi e spezie, interessato è venduto in confezioni da 200 grammi. Nello specifico i lotti sono; 020069, 020090, 020097, 020111,020132, 020132, 020146, 020160, 020182, 020202, 020244, 020258, 020272, 020314,020328, 020344, 020349, 021011, 021018, 021046, 021053, 021067, 021081,021088, 021123, 021109, 021144, 021179, 021200 con il termine minimo di conservazione 09/21, 10/21, 11/2. I lotti richiamati sono stati prodotti dall’azienda Dialcos Spa nello stabilimento di Due Carrare, in provincia di Padova alla via Via Veneto, 27.Per informazione contattare alert@dialcos.it. Il preparato interessato dal richiamo è sicuro per i consumatori che non soffrono di allergia alle arachidi. Le confezioni interessate dall'avviso, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,sono state già richiamate dai negozi ma nel caso si fosse già in possesso di uno dei suddetti prodotti con i lotti indicati si è pregati di restituirle al punto vendita Il Gigante presso il quale sono state acquistate dove saranno rimborsate o sostituite con un altro lotto dello stesso prodotto.

Allarme clima: i bambini di oggi vivranno cambiamenti climatici con eventi meteo “fino a 7 volte più forti”

. Ci saranno più inondazioni, più siccità, più ondate di calore. A rivelarlo uno studio internazionale. Scienziati avvertono, contro disastri tagliare subito gas serra per ridurre l'impatto sulle nuove generazioni. Quest'analisi è la prima del suo genere, che collega scienza del clima e demografia Nel 2019, le concentrazioni atmosferiche di Co2 erano le più alte degli ultimi 2 milioni di anni e quelle dei principali gas serra, metano e biossido di azoto, le più elevate degli ultimi 800.000 anni; negli ultimi 50 anni la temperatura della Terra è cresciuta a una velocità che non ha uguali negli ultimi 2.000 anni; l'aumento medio del livello del mare è cresciuto a una velocità mai vista negli ultimi 3000 anni. Le conseguenze saranno eventi climatici estremi molto più intensi rispetto a quelli attuali con più inondazioni, più siccità, più ondate di calore che i nostri bambini dovranno affrontare in futuro, soprattutto nei paesi più poveri. Con le attuali politiche climatiche, i neonati di tutto il mondo sperimenteranno in media ondate di calore sette volte più torride durante la loro vita rispetto ai loro nonni, il doppio degli incendi rispetto alle persone nate 60 anni fa, 2,6 volte più siccità, 2,8 volte il numero di inondazioni dei fiumi, e quasi il triplo di raccolti mancati. Quest'analisi è la prima del suo genere, che collega scienza del clima e demografia e quantifica l'esposizione nel corso della vita agli eventi meteo estremi. Per lo studio i ricercatori dell’ università in lingua olandese Vrije Universiteit Brussel con sede a Bruxelles, hanno preso una raccolta di proiezioni dell'impatto climatico multi-modello dal progetto Isimip (Inter-Sectoral Impact Model Intercomparison Project) basato sul lavoro di dozzine di gruppi di ricerca in tutto il mondo.Gli scienziati hanno calcolato l'esposizione nel corso della vita per ogni generazione nata tra il 1960 e il 2020, per ogni paese del mondo e per ogni scenario di riscaldamento globale tra 1 e 3,5 gradi di aumento secondo gli attuali impegni di riduzione di emissioni di gas a effetto serra da parte dei governi rispetto al periodo preindustriale. Impegni che saranno al centro del prossimo vertice mondiale sul clima Cop26 a Glasgow in novembre. Questo studio internazionale, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato pubblicato su "Science", una rivista scientifica pubblicata dall'American Association for the Advancement of Science, ed è considerata una delle più prestigiose riviste in campo scientifico, insieme a Nature.

domenica 26 settembre 2021

Volo Hawaiian Airlines effettua un atterraggio di emergenza sull'atollo di Midway

Volo Hawaiian Airlines effettua un atterraggio di emergenza sull'atollo di Midway Un volo della Hawaiian Airlines decollato alle ore 21:25 dall’aeroporto di Seul, capitale della Corea del Sud in rotta verso Honolulu, capitale delle Hawaii, con arrivo previsto venerdì 24 settembre alle ore 11:30, ha effettuato venerdì un atterraggio di emergenza sull'atollo di Midway a causa di una notifica di bassa pressione dell'olio del manometro della plancia di bordo. Dopo circa 5 ore e 45 minuti di volo, il comandante ha ricevuto l'allarme e ha deciso di dirottare l'aereo verso Henderson Field su Sand Island nell'atollo di Midway. Il volo HA460 dell’Airbus A330-200 (registrato N386HA), è decollato dall'aeroporto internazionale di Seoul Incheon alle 21:00 SST giovedì con 67 passeggeri e 12 membri dell'equipaggio e sarebbe dovuto arrivare a Honolulu venerdì. Dopo l'atterraggio di emergenza, Hawaiian Airlines ha dichiarato che l'aereo è atterrato senza incidenti e un aereo sostitutivo, un Airbus A330-200 (registrato N381HA), è stato inviato da Honolulu con un team di meccanici e membri dell'equipaggio. Questo aereo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,è atterrato a Honolulu con un ritardo di 9 ore.

Branco di delfini avvistato a Porto Selvaggio – VIDEO

Branco di delfini avvistato a Porto Selvaggio – VIDEO Nardò - Il Salento e i suoi mari non finiscono mai di stupirci. E noi dello “Sportello dei Diritti” continueremo a segnalare eventi come quello a cui ha assistito Stefania Verardi che oggi ha avuto la fortuna di poter avvistare, navigare fianco a fianco e riprendere un branco di delfini dinanzi la costa dell’oasi protetta di Porto Selvaggio. Una decina di esemplari hanno girato attorno al motoscafo. I delfini non sono apparsi in difficoltà e, dopo qualche minuto, si sono allontanati. Uno show fuori programma avvenuto davanti agli occhi increduli di altri diportisti sopraggiunti che hanno immortalato l’eccezionale avvistamento. Una videoripresa spettacolare che per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non può non emozionare e la dice lunga sulla salute dei nostri mari, ma anche sulla necessità di massima protezione delle nostre acque e di specie che sono protette e che meritano di essere tutelate perché si perpetuino immagini come quelle cui hanno avuto la fortuna di assistere questi due fortunati amanti del mare. Ricordiamo inoltre che Porto Selvaggio è tra le tante oasi protette pugliesi, riconosciuta Parco Regionale della Puglia, e rientrata a far parte del fondo FAI (Fondo per l' Ambiente Italiano). Questa oasi e stata definita da alcuni visitatori addirittura la più bella del Salento. Situato nel comune di Nardò, in provincia di Lecce, nel sud del Salento, questa oasi presenta delle caratteristiche uniche tra cui un immenso bosco di pini e di vegetazione della macchia mediterranea, un mare cristallino che ha ricevuto più volte il riconoscimento delle cinque vele, grazie proprio alla limpidezza delle sue acque, ed infine una tranquillità che avvolge tutti i visitatori.Porto Selvaggio in Puglia si estende per circa mille ettari, ed è situato lungo la costa tra Porto Cesareo e la nota Gallipoli. Ecco il video: https://www.youtube.com/watch?v=FNkp6wYoB3A https://www.itemfix.com/v?t=1i69ky https://www.dailymotion.com/video/x84g8bj

A San Marino si vota dopo una battaglia politica lunga 18 anni per la depenalizzazione dell'aborto.

A San Marino si vota dopo una battaglia politica lunga 18 anni per la depenalizzazione dell'aborto. È una delle poche nazioni in Europa dove è ancora illegale A San Marino, questa domenica 26 settembre si vota per depenalizzare l'aborto. Il microstato è uno dei pochi in Europa dove l'interruzione di gravidanza è praticamente sempre ritenuta un reato. Se dovesse passare, il referendum, riuscito dopo 18 anni di attivismo e campagne politiche, reintrodurrai la facoltà di interrompere una gravidanza entro la 12esima settimana, dopo questo termine verrà concesso solo in caso di malformazioni fetali e/o di rischi per la salute della madre. Per l'approvazione non è necessario che venga raggiunto un quorum di presenze, ma semplicemente una maggioranza assoluta dei votanti. Al momento un'interruzione di gravidanza è punibile, anche per il medico che la pratica, con una detenzione dai 3 ai 6 anni. Una norma, questa, in vigore dall'800 e che ha costretto per anni le sanmarinesi a recarsi in Italia, nella vicina Emilia Romagna, per abortire. Vista l'immobilità politica, è stato necessario ricorrere alla carta del referendum raccogliendo le 3'000 firme necessarie. A lottare a lungo per l'introduzione della è l'Unione delle donne Sanmarinesi (Uds) che ha dovuto fronteggiare la strenua opposizione della Democrazia Cristiana, partito maggioritario del Paese. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ricorda che San Marino, una delle repubbliche più antiche al mondo, ha 33'909 abitanti ed è uno dei meno popolosi fra gli Stati membri del Consiglio d'Europa e delle Nazioni Unite, con un tasso di crescita dello 0,74% (2017). Fortemente conservatore, è molto in ritardo rispetto all'Italia per quanto riguarda i diritti civili. Ha approvato il voto alle donne nel 1974 e il divorzio nel 1986.

Allarme all'aeroporto, scatta l'emergenza per i problemi in atterraggio di un aereo con 248 persone a bordo

Allarme all'aeroporto, scatta l'emergenza per i problemi in atterraggio di un aereo con 248 persone a bordo. L'aereo Delta che sta volando da Atlanta ad Atene ha segnalato un problema ai freni alla torre di controllo. Vigili del fuoco e molte autombulanze sul posto per motivi precauzionali. Questa mattina è scattato l'allarme all'aeroporto Atene-Eleftherios Venizelos in attesa dell’atterraggio di un aereo con 248 persone a bordo. Dal pilota del velivolo sono state segnalate anomalie alla torre di controllo ed è scattato il protocollo di sicurezza. A E. Venizelos i vigili del fuoco, stanno presidiando il lato ovest dell'aeroporto oltre ad attestarsi nella zona della torre di controllo. Sul posto anche numerose ambulanze. Secondo le prime informazioni, i controllori di controllo hanno informato tutto il personale di pista dell'aeroporto di essere in massima allerta. Il volo denominato Delta DL 148 dovrebbe atterrare all'aeroporto alle 11:05 su 10 previste. L'atterraggio avverrà nella navata ovest, mentre resta l'indicazione dei problemi sui freni. Il volo Delta Air Lines DL148 collega Atlanta, Stati Uniti ad Atene, Grecia, decollando dall'aeroporto internazionale di Atlanta Hartsfield-Jackson ATL e ha una durata media di 10 ore e 23 minuti. La distanza di volo è di 9154 km / 5688 miglia e la velocità media di volo è di 881 km/h / 547 mph. Tuttavia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, secondo fonti aeroportuali, in questi casi sono presenti meccanismi di backup che si attivano affinché l'aereo possa atterrare in sicurezza.

sabato 25 settembre 2021

Una tartaruga blocca per 12 minuti l'aeroporto Narita di Tokyo

Una tartaruga blocca per 12 minuti l'aeroporto Narita di Tokyo Una pista di decollo dell'aeroporto Narita di Tokyo è stata chiusa per dodici minuti, con cinque aerei pronti a decollare in coda. Tutto a causa dell'inattesa presenza sulla pista di una tartaruga. La curiosa vicenda che in ogni caso ha messo di buon umore i passeggeri increduli in attesa della partenza è accaduta nella tarda mattinata di venerdì nello scalo a nord della capitale giapponese, proprio mentre uno degli aerei A380 della All Nippon Airways (Ana), il cui design rappresentava l'immagine di una tartaruga in stile hawaiano, era in coda per decollare alla volta di Okinawa, l'isola a sud dell'arcipelago. Il rettile, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che alla fine è stato spostato dallo staff aeroportuale, era lungo circa 30 centimetri e con ogni probabilità proveniva da un vicino bacino idrico. Apparizioni di gatti, procioni o conigli sulla pista erano state segnalate in passato, raccontano le autorità aeroportuali, ma mai quella di una tartaruga.

Errori giudiziari e privacy: approvato diritto all’oblio sul web con la riforma del processo penale

. Via le notizie negative e pregiudizievoli alla privacy da Google e dai siti internet. L’avvio di un’indagine penale è notizia ghiotta per i giornali che, alla ricerca continua di scandali con cui intrattenere i propri lettori, sono ormai soliti lasciare ampio spazio alla cronaca giudiziaria. Spesso però l’informazione non tiene conto del limite costituzionale che presume ogni cittadino innocente fino a sentenza definitiva. Peraltro la sola notizia dell’invio di un avviso di garanzia genera nell’opinione pubblica la convinzione della colpevolezza dell’indagato. Indagato che, anche a indagini concluse ed addirittura anche dopo l’eventuale assoluzione, resta marchiato da un’onta sociale. Tutto ciò ovviamente, quando si parla di internet, si moltiplica all’ennesima potenza, sia in termini di rapidità nella diffusione dell’informazione, sia in termini di capillarità. Non solo. Esiste un principio, chiamato «diritto all’oblio», che impone la non riproposizione di fatti ormai non più attuali, anche laddove la notizia dovesse essere vera, ormai recepito dal Governo delegato che prevede che i nomi degli innocenti scompaiono da Google grazie alla riforma del processo penale. Che recepisce il regolamento europeo Gdpr sulla privacy e la recentissima giurisprudenza della Cassazione sul punto: nell’esercitare la delega il Governo dovrà prevedere nel decreto legislativo ad hoc che determinati provvedimenti giudiziari favorevoli all’indagato o all’imputato costituiscono titolo per ottenere dal giudice un provvedimento di deindicizzazione dal motore di ricerca. Insomma, il diritto all’oblio garantito dal diritto Ue scatta sulla base del decreto di archiviazione oppure della sentenza di non luogo a procedere o di assoluzione: lo prevede l’articolo 1, comma 25, della legge passata in via definitiva ieri al Senato dopo il voto di fiducia do mercoledì. E Palazzo Chigi dovrà provvedere nel provvedimenti attuativo per le modifiche alle norme di attuazione del codice di procedura penale in materia di comunicazione della sentenza. Un diritto dell’individuo, quello alla “deindicizzazione”, da bilanciare comunque con il diritto all’informazione che spetta alla collettività. È stato il regolamento 2016/679 General data protection a introdurre un riferimento esplicito al diritto all’oblio all’articolo 17, (primo paragrafo lettera f), che è chiarito nel suo portato dal considerando 65C, dove è menzionato fra parentesi in una disposizione dedicata alla «cancellazione» dei dati personali. In Italia Gdpr è stato recepito con il decreto legislativo 101/18 e sul diritto all’oblio si è pronunciata il 31 maggio scorso la prima sezione civile della Suprema corte con l’ordinanza 15160/21: si può ordinare al motore di ricerca di far scomparire dai risultati della query un articolo pubblicato sul web che pure è d’interesse generale ma lede la riservatezza di una persona che non riveste la qualità di personaggio pubblico, noto a livello nazionale. Il tutto perché un accesso agevolato e protratto nel tempo ai dati personali dell’interessato, grazie a semplici parole chiave, finisce per attribuire al soggetto una «biografia telematica» diversa da quella reale, perché costituita da notizie ormai superate. Insomma: il nome del privato deve scomparire dalle ricerche su Google che si ottengono inserendolo come parola chiave se i risultati che si ottengono ledono il suo diritto all’identità. E ciò specialmente se le pagine dei “siti sorgente” trovate in rete gli attribuiscono qualità deteriori o cattive frequentazioni. La norma, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata inserita nella delega sul processo penale durante l’esame in commissione alla Camera, con un emendamento riformulato di Azione. Un tema rimasto sullo sfondo del dibattito, egemonizzato dalla questione dell’improcedibilità in appello. Ma riemerso durante la discussione a Palazzo Madama. Ciò significa che finalmente non si ha più la possibilità di andare a ricercare, digitando un nome, il passato di una persona. Come nel caso di persone che, per ipotesi, hanno superato una certa fase della vita, dopo la quale si sono comportate bene, sono diventate persone diverse.

venerdì 24 settembre 2021

Richiamata porchetta di Ariccia Igp sottovuoto Fa.Lu.Cioli per la presenza di Listeria monocytogenes.

Richiamata porchetta di Ariccia Igp sottovuoto Fa.Lu.Cioli per la presenza di Listeria monocytogenes. Il ministero della Salute ha diffuso l’avviso di richiamo di un lotto di porchetta di Ariccia Igp a marchio Fa.Lu.Cioli per la presenza di Listeria monocytogenes rilevata in un campione analizzato. Il richiamo, interessa tutti i supermercati e gli ipermercati italiani..Il prodotto in questione è venduto in confezioni sottovuoto da circa 180g e appartiene al lotto 270721 con scadenza al 25/10/2021. La porchetta richiamata è stata prodotta da Fa.Lu.Cioli Srl nello stabilimento di via Variante Di Cancelliera n17-19 ad Ariccia (Roma). A scopo precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda a chiunque sia in possesso del prodotto richiamato di non consumarlo e riportarlo al punto vendita dove verrà effettuato il cambio. L’azienda ha diffuso un avviso di richiamo, che sarà affisso nei punti vendita interessati dal provvedimento per la comunicazione ai consumatori. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l’ufficio qualità dell’azienda al numero 069330125 oppure all’indirizzo email info@falucioli.it.

Risultati allarmanti di uno studio europeo: pesticidi cancerogeni trovati anche nella polvere di casa!

Risultati allarmanti di uno studio europeo: pesticidi cancerogeni trovati anche nella polvere di casa! Ci sono pesticidi nel cibo, nell'acqua, nella frutta, nella verdura e persino nella polvere di casa.... I pesticidi sono nelle nostre case. Si insinuano in ogni poro. Si trovano nel cibo, nell'acqua, nella frutta, nella verdura e persino nella polvere di casa. È il risultato di uno studio "Salviamo api e agricoltori" lanciato dall'Iniziativa dei cittadini europei (ICE). Ci sono numerose conseguenze dell'uso di pesticidi sul corpo umano. Sono cancerogeni, causano il linfoma non Hodgkin, influenzano la salute riproduttiva, causano dolori addominali, obesità, diabete, allergie, problemi neurologici, agitazione, asma, morbo di Parkinson. Per lo studio, residenti di aree agricole intensive in una ventina di paesi dell'UE, compresa l’Italia, hanno prelevato campioni anche di polvere domestica dalle loro camere da letto, che sono stati poi testati in laboratori specializzati in Francia per la presenza di 30 pesticidi su 450 possibili, quanti di loro sono registrati nell'UE. E i risultati finali sono stati positivi per i pesticidi. Lo studio ha mostrato che le persone che vivono in aree agricole intensive a una distanza inferiore a cento metri dalle aree agricole proprio a causa dell'uso di pesticidi hanno un rischio maggiore di sviluppare varie malattie. Lo studio, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sottolinea che l'agricoltura dell'UE è fortemente dipendente dalle sostanze chimiche (pesticidi e fertilizzanti) e che ogni anno vengono utilizzate più di 400.000 tonnellate di pesticidi per la protezione delle colture.

ElectricKar K5 è l’auto elettrica…più economica al mondo: costa 1700 euro

ElectricKar K5 è l’auto elettrica…più economica al mondo: costa 1700 euro Nonostante il design non sia particolarmente attraente e per nulla veloce quando si schiaccia al massimo l’acceleratore, la cinese ElectricKar K5 ha conquistato gli onori delle cronache visto che è diventata a tutti gli effetti l’auto elettrica più economica al mondo attualmente acquistabile, con un prezzo più che abbordabile di circa 1700 euro al cambio. ElectricKar K5 (K5M-2500) arriva dunque sul catalogo del brand fondato dalla società Regal Raptor Motors con una scheda tecnica più che basilare. Il propulsore che la muove è da 800 watt, quanto basta per 66 km di autonomia e 40 km/h di velocità massima, affidandosi a una batteria da 2.7 kWh dalla carica piuttosto lenta che fa il pieno in 8 ore. Le dimensioni del quadriciclo sono ultracompatte, con 2,2 metri di lunghezza, 1,09 metri di larghezza e 1,62 metri di altezza. ElectricKar K5 può ospitare fino a due passeggeri e conta su materiali più solidi di alcuni quadriciclo corazzati visti negli anni scorsi e più simili alle automobiline per bambini, come la famigerata Chang Li (con prezzo addirittura sotto i 1000 euro) praticamente inutilizzabile nella vita quotidiana. In questo momento c’è molto fermento in Cina sulla mobilità elettrica e uno dei brand più attivi è Nio – qui la nostra prova della Es8 – pronto a espandersi anche sui mercati occidentali. Il costo di ElectricKar K5 in patria – peraltro sul portale Alibaba – è l’equivalente di 1700 euro ovvero appunto poco più di quanto Apple chiede per la versione con memoria più capiente (512 gb) di iPhone 12 Max, 1639 euro, e circa quattro volte meno dell’auto elettrica low-cost del mercato europeo, Citroën Ami. Arriverà mai in Europa? Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è difficile, soprattutto per via di normative europee ben differenti di quelle cinesi e se mai accadesse è assai improbabile che manterrà la stessa valutazione del mercato cinese.

Vongole lupino contaminate da Escherichia coli, pericolose per la salute

. Richiamo per rischio microbiologico. Coinvolti i supermercati Carrefour Il ministero della Salute ha segnalato il richiamo del lotto 17F7 di vongole in confezione da 1,5 kg e 3 kg suddivisibili in 0,5 kg, per presunta presenza di Escherichia coli oltre i limiti di legge. Le confezioni interessate dal ritiro sono quelle presenti nei banchi frigo contenute in una rete con l’etichetta “VONGOLA O LUPINO “(Chamelea gallina) con marchio FINITTICA. Si tratta di una specie che viene prodotta in Italia negli allevamenti della FINITTICA s.r.l.u., azienda che ha sede a Goro in provincia di Ferrara, alla Strada provinciale 21. Nello specifico, il livello elevato del batterio non causa problemi gravi di salute, ma che, provocando fastidi all’apparato digerente, l’ingestione di queste vongole avrebbe potuto causare dolori di stomaco e difficoltà di digestione. Tuttavia nei casi più gravi il batterio Escherichia coli può condurre anche a infezioni urinarie e colite emorragica., si consiglia dunque di non consumarle. Pertanto al fine di scongiurare qualsiasi possibile rischio per la salute, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i clienti che fossero in possesso di confezioni appartenenti al medesimo lotto sono invitati a riportarle in qualsiasi punto di vendita Carrefour, che provvederà alla sostituzione con altro prodotto o al rimborso.

Bagni da incubo in ospedale. Bocciata la Cittadella Della Salute a Lecce.

Bagni da incubo in ospedale. Bocciata la Cittadella Della Salute a Lecce. All’ex Ospedale V. Fazzi, puzza, intonaco che cade dai muri interni e bagni rotti ed inaccessibili Se per turisti e residenti trovare un bagno pubblico appena decente in “centro” è un'impresa, la situazione non cambia molto per pazienti e visitatori del Poliambulatorio Cittadella della Salute di Lecce. E se va meglio in quelli più moderni, al Poliambulatorio Cittadella della Salute di Lecce, le condizioni dei servizi igienici ci sono apparse intollerabili per quanto documentato dalle segnalazioni di alcuni utenti e dalle fotografie che ci hanno trasmesso. La situazione è a dir poco critica. Lo scenario sembrerebbe ormai troppo spesso sconfortante: puzza, tre bagni di cui due chiusi per guasto e riguardo all’unico utilizzabile la porta non si chiude, intonaco che si stacca dalle pareti, contenitori per la carta divelti, porta saponi spezzati, e chi più ne ha più ne metta. I bagni guasti, per fare un esempio, si manifestano assai prima all'olfatto che alla vista e sono chiusi come per costituzione naturale, dal momento che sono inaccessibili perché sigillati a chiave da tempo immemore e a tempo indeterminato, come riferito da numerosi cittadini che li hanno potuti controllare ripetutamente in differenti orari e trovandoli comunque chiusi. Per ciò che riguarda la pulizia, come già accennato, non va meglio, dal momento che olezzi e malta a terra dell’intonaco staccatosi dai muri sono diffusi anche se, si sa, ciò dipende anche dal grado di civiltà e di educazione degli utenti e degli orari delle pulizie. Chiaramente la nostra è una segnalazione che siamo certi verrà presa immediatamente in considerazione dalla direzione sanitaria dell’Asl per provvedere con la massima urgenza ad una soluzione per l’utenza per un servizio quale quello dei wc che all’interno di una struttura sanitaria non può essere così carente, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti".

Attenti in farmacia: integratore alimentare ritirato per ossido di etilene

. Richiamo alimentare per ESTENDIA compresse solitamente venduto in farmacia Nuovo richiamo alimentare in Italia: l’allerta, questa volta, giunge direttamente da Codifi – Consorzio stabile per la distribuzione dei farmaci, con propria nota del 23 settembre 2021. Come infatti si apprende, questa volta scatta l’alt per un integratore piuttosto noto e diffuso nei confini nazionali. Si tratta di un integratore alimentare a base di astaxantina, licopene, estratto di bacopa e vitamina B12, ESTENDIA compresse della ditta Ist. Lusofarmaco D'Italia SpA con sede dello stabilimento a Milanofiori, Strada 6, Edificio L, Rozzano in provincia di Milano. Il motivo del ritiro è il seguente: “Presenza di ossido di etilene in concentrazione superiore ai limiti consentiti, all’interno di una materia prima e del prodotto finito”. L’avvertenza nel documento è chiara: “Non consumare il prodotto e restituirlo al punto vendita”. Il riferimento va a due lotti particolari: E07897 e E07896 entrambi con scadenza 05/2023 dell’integratore alimentare ESTENDIA 30CPR – cod. 982003790 della ditta Ist.lusofarmaco D'Italia Spa. La data di scadenza è maggio del 2023 ma come detto, a scopo precauzionale, raccomanda Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti" è il caso di riconsegnare subito il prodotto se lo aveste acquistato in queste ore o giorni.

Aifa ritira 44 lotti di Losartan Sandoz, per l’ipertensione: riscontrata presenza di impurezza

Aifa ritira 44 lotti di Losartan Sandoz, per l’ipertensione: riscontrata presenza di impurezza. L’Aifa – Agenzia Italiana del Farmaco – ha ordinato il ritiro del Losartan Sandoz a seguito della comunicazione di ritiro volontario da parte della ditta, medicinale utilizzato per contrastare l’ipertensione e prodotto da Sandoz SpA. Il farmaco potrebbe presentare tracce di un’impurezza. L’Aifa – Agenzia Italiana del Farmaco – ha ordinato il ritiro del Losartan Sandoz, a seguito della comunicazione di ritiro volontario da parte della ditta, medicinale utilizzato per contrastare l’ipertensione e prodotto da Sandoz SpA. Il farmaco potrebbe presentare tracce di un’impurezza oltre il limite consentito riscontrato nei lotti delle confezioni sotto indicate ed ai sensi dell’art. 70 del D.L.vo 219/2006. Il ritiro riguarda in particolare il Losartan Sandoz da 50 milligrammi venduto nella confezione da 28 compresse rivestite con film. In questo caso, il lotto coinvolto è il n. 0450820 con data di scadenza 31/08/2023, AIC n° 038098341. Ritirato anche il • LOSARTAN SAND*28CPR RIV 50MG – AIC 039164037 • LOSARTAN ID SA*28CPR 50+12,5MG – AIC 039154176 • LOSARTAN ID SA*28CPR100MG+25MG – AIC 039154327 • LOSARTAN SAND*21CPR RIV 12,5MG – AIC 039164025 Di seguito l’elenco dei lotti delle seguenti specialità: DENOMINAZIONE MEDICINALE AIC N. Lotto Data Scadenza LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 HS2614 31‐ott‐21 LOSARTAN IDROCLOROTIAZIDE SANDOZ 50MG‐12,5MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039154176 KK6852 31‐dic‐21 LOSARTAN IDROCLOROTIAZIDE SANDOZ 100 MG‐25 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039154327 KK7997 31‐dic‐21 LOSARTAN IDROCLOROTIAZIDE SANDOZ 100 MG‐25 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039154327 KL1208 31‐dic‐21 LOSARTAN IDROCLOROTIAZIDE SANDOZ 50MG‐12,5MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039154176 KM7442 31‐dic‐21 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 HX7771 31‐gen‐22 LOSARTAN IDROCLOROTIAZIDE SANDOZ 100 MG‐25 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039154327 KN9155 28‐feb‐22 LOSARTAN IDROCLOROTIAZIDE SANDOZ 50MG‐12,5MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039154176 KS1345 28‐feb‐22 LOSARTAN IDROCLOROTIAZIDE SANDOZ 100 MG‐25 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039154327 KS1477 28‐feb‐22 LOSARTAN IDROCLOROTIAZIDE SANDOZ 100 MG‐25 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039154327 KS1478 28‐feb‐22 LOSARTAN IDROCLOROTIAZIDE SANDOZ 50MG‐12,5MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039154176 KS1346 31‐mar‐22 LOSARTAN IDROCLOROTIAZIDE SANDOZ 100 MG‐25 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039154327 KT4234 31‐mag‐22 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 JD9412 30‐giu‐22 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 JD9413 30‐giu‐22 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 JK1766 31‐lug‐22 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 JK1767 31‐ago‐22 LOSARTAN IDROCLOROTIAZIDE SANDOZ 50MG‐12,5MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039154176 KY6617 30‐set‐22 LOSARTAN IDROCLOROTIAZIDE SANDOZ 100 MG‐25 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039154327 LG3193 31‐gen‐23 LOSARTAN IDROCLOROTIAZIDE SANDOZ 50MG‐12,5MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039154176 LJ1598 31‐gen‐23 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 JV3117 31‐mar‐23 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 JV3118 31‐mar‐23 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 JY3798 31‐mar‐23 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 JY3799 31‐mar‐23 LOSARTAN SANDOZ 12,5 MG 21 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164025 KB9323 30‐apr‐23 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 KA9737 30‐giu‐23 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 KD7407 31‐ago‐23 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 KF7869 30‐set‐23 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 KJ5294 30‐set‐23 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 KJ5295 30‐set‐23 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 KJ5296 30‐set‐23 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 KH6109 31‐ott‐23 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 KP4634 31‐gen‐24 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 KS3934 29‐feb‐24 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 KU9390 31‐mar‐24 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 KU9391 31‐mar‐24 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 KV1662 30‐apr‐24 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 KV1663 30‐apr‐24 LOSARTAN SANDOZ 12,5 MG 21 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164025 KV0838 31‐mag‐24 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 KY9697 31‐ago‐24 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 KY9699 31‐ago‐24 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 LB4125 30‐set‐24 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 LD9487 31‐ott‐24 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 LJ0281 31‐mar‐25 LOSARTAN SANDOZ 50 MG 28 COMPRESSE RIVESTITE CON FILM A039164037 LJ0282 31‐mar‐25 Cos'è il Losartan? Il Losartan potassico, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,è un sartano d'indicazione specifica contro l'ipertensione arteriosa e l'insufficienza cardiaca. Nomi commerciali in Italia: Lortaan (MSD); Losaprex (Sigma-tau); Neolotan (Neopharmed). Come spiega Wikipedia il medicinale viene utilizzato contro l'ipertensione arteriosa, ed in cardiologia contro l'insufficienza cardiaca (scompenso cardiaco). Questi gli effetti indesiderati: Alcuni degli effetti indesiderati: artralgia, cefalea, mialgia, astenia, vertigini, nausea, anemia, vomito, febbre, epatite, trombocitopenia, affaticamento, orticaria, rash. La ditta Sandoz ha comunicato l’avvio della procedura di ritiro che il Comando dei Carabinieri per la tutela della salute è tenuto a verificare.