martedì 31 ottobre 2017

L'incredibile avventura di una bambina: sfugge a genitori, prende treno e sale su aereo.

L'incredibile avventura di una bambina: sfugge a genitori, prende treno e sale su aereo. E' successo a Ginevra. L'incidente ha riacceso il dibattito delle inefficienze verificatesi sulla sicurezza e le procedure d'imbarco sugli aerei Domenica, una bambina di sette anni ha vissuto un'incredibile avventura in quel di Ginevra. La piccola, sfuggita ai propri genitori nei pressi della stazione, è stata in grado dapprima di prendere un treno fino all'aeroporto e in seguito di salire, nonostante fosse priva del biglietto, su un velivolo in partenza. La surreale vicenda è stata confermata dal portavoce dello scalo ginevrino Bertrand Stämpfli, secondo cui le telecamere hanno permesso di ricostruire le tracce della bambina, dopo che la madre e il padre avevano avvertito le forze dell'ordine. La fuggitiva ha in un primo momento superato i controlli di sicurezza riuscendo a sembrare la figlia di alcuni adulti che la circondavano. Dopo un tentativo iniziale fallito, sfruttando la propria statura ridotta è riuscita a eludere la sorveglianza all'imbarco, salendo indisturbata su un aereo dal quale è stata poi prelevata. Stämpfli ha rifiutato di divulgare il nome della compagnia coinvolta e la meta del volo in questione, ma ha precisato che il velivolo si apprestava a partire dal settore francese dello scalo, in direzione di una città dell'Esagono. "Quanto successo non dovrebbe mai accadere", ha aggiunto il portavoce. L"incidente estremamente deplorevole", evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” ha riacceso il dibattito sulla sicurezza negli aeroporti e le procedure d'imbarco sugli aerei. Questo episodio irrigidirà ulteriormente le norme.

Italiano "portoghese" in Svizzera: pranzava e cenava senza pagare, condannato. Per un trentaseienne italiano otto mesi sospesi ed espulsione dalla Svizzera

Italiano "portoghese" in Svizzera: pranzava e cenava senza pagare, condannato. Per un trentaseienne italiano otto mesi sospesi ed espulsione dalla Svizzera Italiano 'portoghese' in Svizzera. Potrebbe sintetizzarsi così quanto accaduto in numerosi ristoranti svizzeri che sceglieva di livello medio-alto. Pranzava o cenava da solo e poi al momento di saldare il conto ammetteva di non avere i soldi per pagare, oppure tentava il cosiddetto "vento" ovvero andar via con discrezione, senza saldare il conto. Lo ha fatto per ben 13 volte tra giugno e agosto di quest'anno a Lugano, Bellinzona e prima, in gennaio, una volta a Berna, per un totale di oltre 2.000 franchi. Il protagonista, che spesso si concedeva pasti da oltre 100 franchi, è un 36.enne italiano. Ma la bravata non è andata a buon fine quando è stato fermato dalla polizia. Comparso ieri davanti alle Assise correzionali di Lugano, presiedute dal giudice Marco Villa, e condannato a 8 mesi sospesi per 3 anni, oltre a 5 anni di espulsione dalla Svizzera. La notizia diffusa sui media, è rimbalzata sui social network. Pranzare, cenare e scappare, l'ultimo fenomeno per non pagare il conto, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che oggi, sembra essere all'ordine del giorno. Non c'è distinzione in questo caso tra nord, sud o centro Italia o Svizzera. C’è lo «scroccone» seriale, quello stagionale e ci sono quelli della «zingarata» di gruppo. Tutti accomunati dalla capacità di cogliere l’attimo: scappare quando devono pagare il conto, abbandonando il ristorante o il bar dove hanno consumato. Con le comitive sono dolori. Lo sa bene il titolare di un ristorante in Piazza Della Repubblica a Gallipoli, in pieno centro storico: alla fine di agosto di quest'anno, per non pagare il conto del ristorante, una comitiva ha simulato un falso allarme bomba seminando il panico in strada tra i passanti con l'intenzione di distrarre il ristoratore. Questo addirittura l’escamotage architettato dal gruppo in vacanza a Gallipoli per non pagare il conto al ristorante.

Allerte e richiami alimentari. Si aggiorna l’app “FoodSafeIT”, l'utile strumento per informare istantaneamente i consumatori e per salvaguardarne la salute

Allerte e richiami alimentari. Si aggiorna l’app “FoodSafeIT”, l'utile strumento per informare istantaneamente i consumatori e per salvaguardarne la salute L’app FoodSafeIT - realizzata da Carlo Alberto Spinoso, dottore in Tecniche della Prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro che rilancia anche le allerte e richiami alimentari che quotidianamente lo “Sportello dei Diritti” comunica alla platea dei consumatori sulla base dei dati raccolti da parte delle autorità nazionali ed europee ed imprese dell’alimentare - ha disponibile un nuovo e importante aggiornamento. Sono state introdotte, infatti, nuove funzionalità per migliorare il servizio e l'esperienza degli utenti utenti. FoodSafeIT è una app gratuita che permette di ricevere in tempo reale tutte le informazioni su allerte e richiami alimentari che si verificano in Italia ed è quindi un utile strumento a tutela della salute dei consumatori. L’obiettivo dello sviluppo di questa app, è quello di comunicare tempestivamente, in modo chiaro, semplice e puntuale tutte le informazioni sui richiami alimentari ai consumatori affinché questi possano identificare e gestire correttamente il prodotto oggetto di allerta. Condividendo gli intenti ed il pensiero del dottor Spinoso, in questi anni di attività abbiamo appurato che non è corretto lasciare al solo consumatore il compito di informarsi su ipotetiche allerte, in quanto il rischio per la salute che caratterizza i richiami alimentari è molto alto e dovrebbe essere supportato da un’informazione immediatamente conoscibile da parte del consumatore per orientarlo correttamente nelle proprie scelte e per salvaguardare preventivamente la propria salute. L'App è disponibile gratuitamente sul PlayStore, non ha alcun fine di lucro, ed è scaricabile dal Play Store (Android) http://www.foodsafeit.com/aggiornamento-app-foodsafeit-play-store-android/ A breve l’applicazione sarà disponibile anche per dispositivi IOS (iPhone/iPad). Questo è il link al sito web: http://www.foodsafeit.com/ Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ricorda che tutte le allerte e richiami alimentari comunicati dall’associazione verranno pubblicati anche tramite l’app FoodSafeIT

Sicurezza stradale: richiamate gomme Continental

Sicurezza stradale: richiamate gomme Continental. L'azienda tedesca li sostituirà gratis ai possessori a causa dei rischi di una loro possibile deformazione Alcuni pneumatici per auto di marca Continental sono da sostituire poiché la stabilità e la resistenza alle alte velocità potrebbero essere insufficienti. Si tratta di due lotti della gamma PremiumContact 6 (dimensioni 245/45R18 Y XL, con numero di serie DOT 6G8U D6R9 5016 e DOT 6G8U D6R9 1617), prodotti a dicembre 2016 e a maggio 2017. Lo precisa una nota dell'Ufficio federale del consumo diffusa martedì. A causa di una combinazione di materiali non conforme alle specifiche, possono verificarsi deformazioni dello pneumatico che potrebbero causare un contatto con la vettura. A seguito di tale problema Continental ritira dalla circolazione 4'260 coperture in tutta Europa, ha precisato un portavoce dell'azienda. Finora sono stati rilevati difetti solo in tre degli esemplari evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Continental precisa che chi fosse in possesso delle gomme in questione deve rivolgersi al proprio rivenditore o al servizio tecnico dell’azienda, che le sostituirà gratuitamente.

Lidl toglie dagli scaffali “Sol&Mar” Totano gigante in olio di semi di girasole: "rischio di ferite alla bocca"

Lidl toglie dagli scaffali “Sol&Mar” Totano gigante in olio di semi di girasole: "rischio di ferite alla bocca". L'articolo può essere riconsegnato in tutte le filiali e sarà rimborsato Il produttore spagnolo Conservas Selectas de Galicia S.L. richiama la selezione di calamari assortiti "con aroma naturale di aglio" e "con aroma naturale di paprika" del prodotto "Sol & Mar Calamaro gigante in pezzi, 3x80g" con data di scadenza 31.12.2023. Non si può infatti escludere che nel prodotto in questione vi siano cristalli di sale naturali che potrebbero però essere confusi dal cliente con schegge di vetro. Queste forme cristalline sono i cosiddetti cristalli di struvite che possono crearsi nell'ambito del processo produttivo di conserve di pesce dai prodotti della pesca e dall'acqua di mare. Se i clienti dovessero mordere tali cristalli, non si escludono ferite al cavo orale. Dato il possibile pericolo di ferimento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i clienti devono osservare il richiamo e non consumare il prodotto. Le selezioni in questione "con aroma naturale di aglio" e "con aroma naturale di paprika" del prodotto "Sol & Mar Calamaro gigante in pezzi, 3x80g" con data di scadenza 31.12.2023 del produttore Conservas Selectas de Galicia S.L. sono state vendute presso Lidl Svizzera. Ai fini della tutela del consumatore, Lidl Italia ha reagito immediatamente alla segnalazione ritirando l'articolo in questione dalla vendita. L'articolo può essere riconsegnato in tutte le filiali Lidl. Il prezzo di acquisto verrà naturalmente rimborsato, anche senza presentazione dello scontrino.Si richiamano esclusivamente le selezioni "con aroma naturale di aglio" e "con aroma naturale di paprika" del prodotto "Sol & Mar Calamaro gigante in pezzi, 3x80g" con data di scadenza 31.12.2023 del produttore Conservas Selectas de Galicia S.L.. Altri prodotti venduti da Lidl Italia, in particolare altri prodotti del produttore Conservas Selectas de Galicia S.L., non sono oggetto di richiamo.Il produttore Conservas Selectas de Galicia S.L. si scusa con tutti gli interessati per il disagio arrecato.

lunedì 30 ottobre 2017

Antibatterico ritirato dal mercato per istamina in quantità elevata: lo comunica AIFA. Ecco i lotti

Antibatterico ritirato dal mercato per istamina in quantità elevata: lo comunica AIFA. Ecco i lotti L’Aifa ha comunicato il ritiro a scopo precauzionale disposto dalla stessa azienda B Braun Spa dei seguenti lotti della specialità medicinale GENTAMICINA B BRAUN: GENTAMICINA B. BRAUN 1 mg/ml Soluzione per infusione 10 flaconi PE 80 ml – AIC 038940019; LOTTO n. 17047414 Scadenza 31/12/2019 GENTAMICINA B. BRAUN 3 mg/ml Soluzione per infusione 10 flaconi PE 120 ml e AIC 038940058 LOTTO n. 16096409 scad. 28/02/2019. Il ritiro, comunicato dall'AIFA, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato disposto in via precauzionale, dall’azienda è conseguenza dell’effettuazione di controlli di qualità straordinari sul livello di istamina nella sostanza attiva, inserito quale parametro di controllo da parte del produttore di materia prima a partire dal 20 ottobre 2017. Il farmaco è utilizzato per il trattamento delle infezioni da germi sensibili alla gentamicina ed è è usato per combattere bronchiti, broncopolmoniti, polmonite franca-lobare, pleuriti, empiemi, oltre a infezioni urinarie acute e croniche, meningiti, infezioni chirurgiche, ustioni, otiti, sinusiti, tonsilliti e altre patologie. La ditta B Braun ha comunicato l’avvio della procedura di ritiro che il Nas è invitato a verificare.

domenica 29 ottobre 2017

L'altra truffa online con la finta bolletta Enelenergia. La falsa comunicazione della "bollettaweb".

L'altra truffa online con la finta bolletta Enelenergia. La falsa comunicazione della "bollettaweb". L'allerta su Commissariato di PS On Line della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: non aprite né cliccate gli allegati indicati Ormai le truffe sul web o attraverso app e dispositivi connessi non risparmiano proprio nulla. Dalle promesse di falsi rimborsi o regali, alle finte comunicazioni di richiesta dei dati bancari, gli hacker e i truffatori telematici le pensano tutte. Tra i metodi maggiormente utilizzati per carpire informazioni utili al fine di sottrarre dati personali o bancari, vi è anche quello dell'invito a saldare le proprie bollette seguendo le istruzioni che pervengono tramite messaggi cliccando su allegati che poi, ovviamente, non portano a nulla se non a farci truffare. Anche questa volta, però, lo “Sportello dei Diritti” nella sua quotidiana attività di segnalazione di questi tentativi di truffa ritiene sia utile comunicare che tutto questo può essere impedito solo attraverso una maggiore attenzione da parte di noi utenti. In tal senso, anche le istituzioni, su tutte la Polizia Postale, svolgono una preziosa attività di prevenzione in materia attraverso messaggi di allerta, come quella segnalata tramite un post pubblicato sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia”con il quale ha pubblicato un'istantanea del messaggio che può pervenire sui nostri dispositivi. Questo il testo dell'invito della Polizia: "FINTA bolletta Enel. Fare massima attenzione a questi allegati con estensioni non conosciute". Il modo migliore per difendersi, ricorda ancora una volta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è quello di non dare mai seguito a questo tipo di messaggi e di prestare sempre la massima attenzione anche alle comunicazioni e agli allegati che ci pervengono via posta elettronica o via sms, specie quando si viene invitati a pagare le proprie bollette utilizzando modalità non altrimenti previste dai nostri gestori. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

Nuova bufera su "Lidl" per i pigiami «sessisti»

Nuova bufera su "Lidl" per i pigiami «sessisti»: quello per bambina recita "Papà è il mio supereroe". I maschi, invece, sono "supereroi di sé stessi" Una vera e propria bufera mediatica ha investito in queste ore Lidl, la catena europea di supermercati di origine tedesca. Dopo quella per aver fatto sparire le croci dal tetto di una chiesa rappresentata sulla confezione di un prodotto alimentare, Lidl salta di nuovo alla ribalta delle cronache per un’altra scelta quantomeno dubbia. Nel Regno Unito e in Germania ha infatti deciso di proporre dei pigiami per bambina e per bambino che si sono subito guadagnati l’accusa di essere sessisti. Preso da solo il pigiama per le femminucce, a parte lo stereotipico colore rosa, può quasi fare tenerezza. La scritta sul davanti della maglia recita infatti in inglese “Daddy is my superhero”, “Papà è il mio supereroe”. Il confronto con la versione per maschietto, però, ha fatto trasalire diversi consumatori. Sul pigiama sui toni del blu si legge infatti il messaggio “Be your own superhero”, “Sii il supereroe di te stesso”. «I maschi sono degli eroi mentre le femmine hanno bisogno di eroi. La risposta non si è fatta attendere e, nel giro di poche ore, numerosi internauti da tutto il mondo hanno esternato la propria solidarietà alla denuncia del collettivo, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Comunicare questo messaggio ai bambini è problematico», sottolinea perplessa un’utente tedesca di Twitter. «I maschi possono essere i supereroi di sé stessi mentre le ragazze hanno bisogno del papà? Questi pigiami andrebbero fatti sparire», gli fa eco sul social l’attrice britannica Nicola Thorp. Come riporta la Welt, c’è anche chi non afferra il sessismo dietro la scelta di Lidl e chi invita a non farla lunga: «Basta comprare alle bambine il pigiama da maschio, non vedo il problema», commenta per esempio @bontenmaru. Resta il fatto che sulle confezioni, però, il pigiama rosa è chiaramente indicato come per femminucce, quello blu per maschietti. Il pigiama Lupilu sarà proposto a partire dal 2 novembre almeno nel Regno Unito e in Germania, dove costerà 4,99 euro. Intanto Lidl Italia non ha fatto sapere se il prodotto sarà distribuito nel nostro Paese.

sabato 28 ottobre 2017

Ora solare 2017, lancette indietro di un'ora. Domenica si potrà dormire un'ora in più ma farà buio prima

Ora solare 2017, lancette indietro di un'ora. Domenica si potrà dormire un'ora in più ma farà buio prima.Attenzione alla strada il cambio d'orario influisce sull'aumento di incidenti stradali. Lo dice uno studio Tra sabato 28 e domenica 29 ottobre si torna all'ora solare: alle 3.00 le lancette degli orologi saranno spostate sulle 2.00. Farà buio prima ma al mattino ci sarà più luce. La giornata di domenica durerà 25 ore, e si potrà dormire un'ora in più. La stagione invernale finirà il 25 marzo dell'anno prossimo, quando si tornerà all'ora legale. Non si tratta solo di un’ora di sonno in più e la necessità di risparmiare globalmente energia ma, com’è noto, il cambio d’orario provoca una serie di conseguenze sui normali bioritmi che sono stati anche di oggetto di studio per alcune conseguenze negative non difficilmente percepibili: tra tutte, un aumento del rischio d’incidenti stradali. Alcune ricerche hanno stabilito che ad aumentare la frequenza dei sinistri sarebbero la maggiore possibilità di colpi di sonno cui sono soggette molte persone stressate o cronicamente stanche. Basti pensare che secondo l’Inselspital di Berna (l’Università ufficiale di medicina della capitale elevetica) che si rifà ad uno studio canadese, il giorno dopo il cambiamento di orario gli incidenti sulle strade aumentano di ben l'8%. A tali dati sono giunte anche analoghe statistiche americane ed un’indagine condotta dall'Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni (UPI), che ha analizzato tutti i sinistri stradali fra il 1981 e il 2005 avvenuti la settimana dopo il passaggio all'ora estiva o invernale, arrivando a concludere che aumentano del 7% sia i sinistri, sia il numero dei feriti.La ricerca più completa in relazione agli effetti dell’ora legale sulla frequenza dei sinistri è stata però pubblicata il maggio dello scorso anno in Gran Bretagna. Secondo lo studio britannico, nelle quattro settimane dopo il cambio dell’ora i feriti aumentano del 19% fra gli automobilisti e del 43% fra i motociclisti. Sulla scorta di quanto sostengono tali ricerche, le cause di queste preoccupanti statistiche, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, stanno nel fatto che nella nostra società si tende a dormire troppo poco rispetto al necessario ed in tal senso anche un’ora in meno può comportare effetti evidenti sui nostri comportamenti. Peraltro, v’è da sottolineare che il nostro organismo ha bisogno di almeno un giorno per regolare l'orologio interno biologico. In tal senso i medici che si sono occupati della questione consigliano di andare a dormire un'ora prima del solito il sabato o, ancora meglio, di cominciare ad anticipare i tempi già una settimana prima.

La truffa con l'sms. Finto rimborso Iva con Equitalia tramite conto Cariparma sul falso sito cari-parma.it

La truffa con l'sms. Finto rimborso Iva con Equitalia tramite conto Cariparma sul falso sito cari-parma.it. L'allerta su Commissariato di PS On Line della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: non aprite il link www.cari-parma.it. E' un sito civetta che serve a carpire i dati bancari per spillare denaro Non solo truffe via web tramite account di posta elettronica e app di messaggerie istantanee. Ormai gli hacker e i truffatori telematici se le inventano tutte e utilizzano ogni strumento possibile per tentare di spillarci del denaro. L'ultima trovata è quella d'allettare gli utenti tramite un sms che invita ad accedere al proprio conto Cariparma per ottenere un rimborso Iva del 22% sul capitale versato ad Equitalia. Niente di più truffaldino: il link indicato porta ad un sito civetta www.cari-parma.it che in realtà è solo un modo per carpire i dati bancari dell'ignaro correntista. A portare a conoscenza del pubblico l'arguta frode è lo “Sportello dei Diritti” nella sua quotidiana attività di segnalazione dei tentativi di truffa che ci bersagliano in continuazione ed ai quali rischiamo di essere sottoposti attraverso i nostri contatti email, telefonici e account, se non si presta la dovuta attenzione. L'allerta in questione, peraltro, è stata segnalata dalla Polizia Postale tramite un post sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia”con il quale ha pubblicato un'istantanea del messaggio. Questo il testo dell'sms truffaldino cui bisogna stare attenti: "CARIPARMA Gentile cliente, e stato effettuato un rimborso IVA pari al 22% del capitale versato su Equitalia. Accedi al tuo conto on-line di Cariparma www.cari-parma.it". Il modo migliore per difendersi, ricorda ancora una volta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è quello di non dare mai seguito a questo tipo di messaggi e di prestare sempre la massima attenzione anche alle comunicazioni che ci giungono via sms, specie quando ci vengono proposti rimborsi, accrediti o comunque ci viene richiesta la consultazione del nostro conto corrente bancario online. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

venerdì 27 ottobre 2017

Whatsapp, post cancellabili. La funzione per eliminare i post richiede l'aggiornamento dell'app.

Whatsapp, post cancellabili. La funzione per eliminare i post richiede l'aggiornamento dell'app. Entro 7 minuti sarà possibile eliminare i messaggi imprecisi o inviati per errore Gli sviluppatori di Whatsapp, la celebre e diffusissima applicazione di messaggeria istantanea, si preparano a lanciare una grossa novità, dopo circa un anno di indiscrezioni. Sta finalmente arrivando infatti la possibilità di cancellare i messaggi inviati per errore, o di cui ci si è pentiti appena premuto il tasto d'invio. Oggi il sito WABetaInfo, dedicato all'applicazione, precisa che la novità è in distribuzione su iPhone, Android e Windows Phone. Il sito di Whatsapp segnala che la nuova opzione è chiamata “Eliminare i messaggi per tutti” e precisa che “permette d’eliminare specifici messaggi” inviati “a un gruppo o a una chat individuale” ed è “utile” se si invia “un messaggio alla chat sbagliata o se il messaggio inviato contiene un errore”. Per eliminare un messaggio, frase, foto o video, basterà selezionarlo e toccare il simbolo del cestino, quindi toccare “elimina per tutti”. La novità ha tuttavia alcuni paletti rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”: per avere ripensamenti si avranno a disposizione 7 minuti, dopo i quali il messaggio sarà definitivo, e la funzione richiede che mittenti e destinatari abbiano la versione più aggiornata dell'app.

L'Italia mantiene un monopolio di fatto delle rivendite tabacchi in contrasto con la direttiva europea Bolkestein

L'Italia mantiene un monopolio di fatto delle rivendite tabacchi in contrasto con la direttiva europea Bolkestein Non tutti sanno che l'Italia è stata recentemente condannata dalla Corte di Giustizia per non aver applicato i principi della libera concorrenza e dell'evidenza pubblica in materia di concessioni demaniali marittime. Tali principi sono fissati dai Trattati europei e trovano attuazione attraverso le disposizioni della direttiva Servizi n. 123 del 2006 (direttiva Bolkestein). L'articolo 12, paragrafi 1 e 2, di tale direttiva è stato interpretato dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea nel senso che "osta a una misura nazionale che prevede la proroga automatica delle autorizzazioni demaniali marittime e lacuali in essere in assenza di qualsiasi procedura di selezione tra i potenziali candidati". Il campo di applicazione di tali statuizioni non è, tuttavia, limitato alle sole concessioni demaniali ma coinvolge anche altri settori dell'economia di assoluta rilevanza. Farmacie, venditori ambulanti, tabaccai, sono tutti titolari di concessioni pubbliche destinate ad essere messe in discussioni in un prossimo futuro. La proroga delle concessioni/autorizzazioni per le rivendite di tabacco oltre il periodo di nove anni, ad esempio, "senza l'organizzazione di una gara d'appalto sulla base di criteri non discriminatori, trasparenti ed obiettivi, comporta in pratica il rinnovo automatico di dette concessioni/autorizzazioni, vietato dall'articolo 12, paragrafi 1 e 2 della direttiva sui servizi". Tutto ciò rappresenta, tuttavia, una prassi consolidata. Le concessioni tabacchi, infatti, vengono di fatto rinnovate ogni 9 anni senza alcuna gara pubblica, attraverso il semplice pagamento di una tassa cd novennale da parte dei vecchi gestori. Tale privilegio, però, contrastante con la normativa sia italiana che europea, appare del tutto ingiustificato, soprattutto se si pensa che molte delle rivendite tabacchi ordinarie posizionate nei grandi centri urbani "rappresentano delle attività commerciali avviate con un fatturato annuo superiore ad 80 mila euro". Alla vendita di tabacchi è possibile, infatti, "associare servizi bar, entrare a far parte del circuito bancario esclusivo ITB (ora Intesa Sanpaolo) e diventare uno degli oltre 10 mila punti SISAL/LOTTOMATICA presenti sul territorio per la gestione dei giochi legali." Un giro di affari che secondo quanto chiarito da "Tobacco Company" potrebbe essere presto messo in discussione in sede giurisdizionale sia a livello nazionale che europeo. Per maggiori info su "Come aprire o acquisire una rivendita tabacchi in una grande città", Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, invita a cliccare i seguenti link: http://tobaccocompany.blogspot.it/2017/10/come-aprire-o-acquisire-una-rivendita.html e http://tobaccocompany.blogspot.it/2017/10/come-aprire-o-acquisire-una-rivendita_18.html

Avviso alimentare del Ministero della Salute. Richiamo di numerosi formaggi dell’Azienda Agricola Le Curti di Carmine Bonacci

Avviso alimentare del Ministero della Salute. Richiamo di numerosi formaggi dell’Azienda Agricola Le Curti di Carmine Bonacci: prodotti in stabilimento non registrato né riconosciuto e privo dei requisiti igienico sanitari previsti dalla legislazione comunitaria vigente. Mancata evidenza che il latte crudo utilizzato per la produzione dei formaggi soddisfi i criteri stabiliti dalla normativa vigente. Lo “Sportello dei Diritti”: la commercializzazione dei prodotti in questione avviene anche online In data odierna il Ministero della Salute ha dato comunicazione del richiamo di numerosi formaggi dell’Azienda Agricola Le Curti di Carmine Bonacci con sede in Giano Vetusto (CE) alla via Curti 5/a. Il motivo del richiamo espressamente indicato nell’apposito modulo è rinvenibile nelle seguenti circostanze: “Prodotti in stabilimento non registrato né riconosciuto e privo dei requisiti igienico sanitari previsti dalla legislazione comunitaria vigente. Mancata evidenza che il latte crudo utilizzato per la produzione dei formaggi soddisfi i criteri stabiliti dalla normativa vigente”. Lo “Sportello dei Diritti” nella persona del presidente Giovanni D'Agata, evidenzia, peraltro, che la commercializzazione dei prodotti in questione avviene anche mediante la vendita online e quindi è necessario prestare la massima attenzione in caso di eventuale acquisto.

I supermercati Simply richiamano frullatore verticale Mixer Immersione Qilive Q.5988 per malfunzionamento.

I supermercati Simply richiamano frullatore verticale Mixer Immersione Qilive Q.5988 per malfunzionamento. Coinvolti punti di vendita in tutta Italia escluse Sicilia e Sardegna. La comunicazione è stata diffusa sul sito della catena di supermercati Simply. Il prodotto interessato è il multirobot da cucina verticale Qilive. I supermercati precauzionalmente hanno già attivato le procedure di ritiro del prodotto dalla vendita. Nello specifico è il frullatore verticale con denominazione di vendita: Mixer Immersione Qilive Q.5988 - EAN:3245676173277, numero lotti 664813 e 664814 (tali codici si trovano nella parte centrale del numero di serie -SN- presente nella parte più bassa dell’etichetta) commercializzato da SNC ORGANISATION INTRA GROUPE. Motivo del Richiamo: I prodotti dei lotti indicati potrebbero presentare dei malfunzionamenti durante l’utilizzo. Il richiamo riguarda i punti vendita in tutta Italia escluse Sicilia e Sardegna. Ad evidenziarlo, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che, rimarcando l'allerta di Simply, consiglia i consumatori che sono in possesso dei prodotti indicati a non utilizzarli e riportarli presso il punto di vendita nel quale hanno effettuato l’acquisto. Per ulteriori informazioni rivolgersi al numero verde Auchan: 800.896996.

AIFA: troppa istamina nell'antibiotico, la Italfarmaco Spa lo ritira dalle farmacie. Ecco i lotti

AIFA: troppa istamina nell'antibiotico, la Italfarmaco Spa lo ritira dalle farmacie. Ecco i lotti La Società ITALFARMACO SPA, ha comunicato di aver iniziato una procedura di ritiro dalle farmacie di alcuni lotti della specialità medicinale Gentamicina Solfato. Il ritiro, comunicato dall'AIFA, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato disposto in via precauzionale, a seguito dell’effettuazione di controlli di qualità straordinari sul livello di istamina nella sostanza attiva, inserito quale parametro di controllo da parte del produttore di materia prima a partire dal 20 ottobre 2017. Nello specifico, si tratta delle confezioni di GENTAMICINA SOLFATO ITALFARMACO, 80 mg/2 ml soluzione iniettabile 10 fiale, AIC 030261020 relativo ai segiuenti lotti: n. 15052 scad 30/09/2020, n. 15053 scad 30/11/2020, n. 16054 scad 31/01/2021, n. 16055 scad 31/03/2021, n. 16056 scad 31/05/2021, n. 16057 scad 31/07/2021, n. 16058 scad 30/11/2021, n. 17059 scad 31/01/2022, n. 17060 scad 30/04/2022, n. 17061 scad 31/05/2022. Il medicinale GENTOMIL è utilizzato nel trattamento delle infezioni gravi sostenute da microorganismi ad esso sensibili. In particolare: batteriemie e setticemie (inclusa la sepsi neonatale); infezioni delle vie urinarie; infezioni gravi dell'apparato respiratorio; infezioni gravi del SNC (comprese le meningiti); infezioni endoaddominali (comprese le peritoniti); infezioni dell'apparato osteo-articolare; infezioni del tessuto cutaneo e sottocutaneo (comprese le ustioni). La ditta Italfarmaco ha comunicato l’avvio della procedura di ritiro che il Nas è invitato a verificare.

mercoledì 25 ottobre 2017

Ad agosto e settembre cadono più capelli. Ad evidenziarlo una ricerca della Johns Hopkins University School of Medicine

Ad agosto e settembre cadono più capelli. Ad evidenziarlo una ricerca della Johns Hopkins University School of Medicine Per chi ha il terrore di perdere i capelli è bene che sappia che agosto e settembre sono i mesi da temere. Era già noto che estate e autunno fossero le stagioni generalmente più critiche in particolare per coloro che già soffrono del problema della caduta in qualche forma. Ma a mettere nero su bianco i numeri dei mesi più difficili per la perdita dei capelli è una ricerca della Johns Hopkins University School of Medicine, pubblicata sul British Journal of Dermatology. L'autore principale dello studio, Shawn Kwatra ha riferito che "Questo studio ha sintetizzato i dati epidemiologici digitali da entrambi gli emisferi, confermando il sospetto clinico che la stagione estiva e quella autunnale siano associate a una perdita di capelli maggiore". "Questa constatazione - aggiunge - è clinicamente rilevante per i pazienti che presentano nei mesi estivi e autunnali una perdita dei capelli peggiorata e ha implicazioni nella valutazione dell'efficacia delle terapie. Ricerche future chiariranno ulteriormente questa associazione ed esamineranno la fisiologia del ciclo dei capelli". Insomma, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, un mese non è come un altro ed in attesa di una soluzione scientifica e certa per bloccare la perdita dei capelli è bene rassegnarsi ad agosto e settembre.

Arriva pure la truffa online con i Bitcoin. Criptovalute specchietto per le allodole dei truffatori della rete.

Arriva pure la truffa online con i Bitcoin. Criptovalute specchietto per le allodole dei truffatori della rete. L’allerta su Commissariato di PS On Line della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: un’altra bufala per spillarci denaro. Non rispondete e non cliccate il link Che c’è di meglio per un hacker o un truffatore per destare la curiosità dei navigatori della rete interessati al fenomeno delle criptovalute ed in particolare ai Bitcoin? Comunicare con un (apparentemente) innocuo messaggio che nel proprio account si è ricevuto un bitcoin del valore di mercato corrente di 3895,83 euro. È questa l’ultima frontiera delle frodi online per cercare di carpire i dati bancari o sensibili dello sfortunato utente che dovesse cliccare sul messaggio ricevuto sulla posta elettronica o sul proprio dispositivo iperconnesso tramite le app di messaggistica istantanea. A segnalare ancora una volta l’ennesimo modo per tentare di frodare i cittadini è lo “Sportello dei Diritti” che nella sua costante, tra le tante attività a tutela della cittadinanza, ritiene utile portare a conoscenza del pubblico un’altra allerta lanciata dalla Polizia Postale con l’ennesimo post sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” con il quale ha pubblicato una foto del messaggio utilizzato dagli hacker. Questo il testo dell’allerta della Polizia Postale: “BITCOIN. La truffa con criptovalute”. Il modo migliore per difendersi, ricorda ancora una volta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è quello di non rispondere mai a questi messaggi truffaldini e quindi di non cliccare sui link cui solitamente conducono o rispondere alle richieste di dati personali o bancari. È bene continuare a ripetere che nessuno regala nulla, tantomeno sulla rete e tantomeno criptovalute. Bisogna, quindi, solo prestare più attenzione, cestinare il messaggio, e, come ripetuto, evitare di cliccarci sopra o seguire le istruzione riportate. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

martedì 24 ottobre 2017

L’inchiesta della Procura di Lecce sullo sfruttamento nei campi per la raccolta dei pomodori destinati alle grandi aziende delle conserve finisce sul The Guardian.

L’inchiesta della Procura di Lecce sullo sfruttamento nei campi per la raccolta dei pomodori destinati alle grandi aziende delle conserve finisce sul The Guardian. Lo “Sportello dei Diritti”: l’immagine dell’agroalimentare italiano offuscata dal sistema di sfruttamento dei lavoratori che va fermato L’indagine della Procura presso il Tribunale di Lecce sullo sfruttamento nei campi per la raccolta dei pomodori destinati anche alle grandi aziende conserviere italiane, già rilanciata prepotentemente sui media italiani negli scorsi giorni, arriva fino al Regno Unito con un lunghissimo articolo che è apparso in prima pagina sul celebre quotidiano britannico The Guardian e che getta ombre assai scure sul sistema del caporalato nel Meridione d’Italia ed in particolare in Puglia e nel Salento. L’inchiesta del giornale inglese dall’inequivocabile titolo “The terrible truth about your tin of Italian tomatoes”, che in italiano è traducibile con “La terribile verità sulle conserve di pomodori italiani”, con la dovizia di particolari riportati circa le indagini e le interviste, è un atto d’accusa sia diretto alle modalità di sfruttamento della manodopera nelle campagne nonostante l’entrata in vigore della normativa contro il capolarato, ma anche indiretto, nei confronti del sistema dell’industria conserviera italiana che ne trarrebbe inequivocabili vantaggi. Giganti agroalimentari come Mutti e Conserve Italia che poi sono tra i principali fornitori degli scaffali della grande distribuzione britannica: ed è questa la ragione della grande attenzione dei media d’Oltremanica verso gli esiti dell’approfondita indagine condotta dal sostituto procuratore leccese Paola Guglielmi, espressamente citata nell’articolo. Articolo dal quale esce inevitabilmente un’immagine delle eccellenze agroalimentari italiane offuscata dal sistema della raccolta che per Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, purtroppo fa ancora affidamento sull’eccessivo e imperdonabile sfruttamento dei lavoratori che dev’essere impedito in tutti i modi possibili. L’intero articolo è visibile al link https://www.theguardian.com/global-development/2017/oct/24/the-terrible-truth-about-your-tin-of-italian-tomatoes

Anche l'autostima ha la sua formula matematica. A scoprirla scienziati dell'University College di Londra

Anche l'autostima ha la sua formula matematica. A scoprirla scienziati dell'University College di Londra Ricercatori dell'University College di Londra sarebbero riusciti ad elaborare un'equazione matematica che descrive come il cervello fa fluttuare la nostra autostima in base al giudizio degli altri. Il coordinatore dello studio Geert-Jan Will, ha evidenziato che "la bassa autostima è un fattore di vulnerabilità per molti problemi di natura psichiatrica, come l'ansia, la depressione e i disordini alimentari. In questo studio abbiamo identificato esattamente cosa accade nel cervello quando l'autostima va su e giù. Speriamo che questa scoperta possa aiutarci a capire come si sviluppano i problemi mentali, migliorandone la diagnosi e il trattamento". La formula in questione è stata realizzata a seguito di un esperimento che ha coinvolto 40 volontari, a cui è stato chiesto di caricare il proprio profilo su un database online dove avrebbero ricevuto i 'mi piace' di 184 estranei (in realtà giudizi elaborati da un algoritmo). Mentre veniva effettuato il test, il loro cervello è stato monitorato con la risonanza magnetica, mentre il livello di autostima è stato valutato attraverso un questionario. "Abbiamo scoperto che l'autostima oscilla non solo in base al giudizio altrui, ma soprattutto in base alle nostre aspettative circa le valutazioni degli altri", ha sottolineato Will. I livelli più bassi, infatti, si raggiungono quando riceviamo un giudizio negativo da persone a cui credevamo di poter piacere. Questo effetto è stato riprodotto in un modello computazionale e confrontato con le immagini del cervello ripreso con la risonanza magnetica. Si è così osservato che le persone con i livelli di autostima più bassi manifestano più facilmente sintomi depressivi e stati ansiosi. Il loro cervello reagisce ai giudizi inaspettati in maniera particolarmente vivace in due regioni coinvolte nell'apprendimento e nella valutazione: l'insula e la corteccia prefrontale. Se lo studio in questione pubblicato su eLife risulta apparentemente privo di riflessi nella vita reale, al contrario, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, potrebbe essere utile a identificare le persone a rischio di disturbi psichiatrici.

Svizzera: incidenti sul lavoro, operaio italiano di 62 anni muore colpito mortalmente da pietre prodotte da un macchinario per la frantumazione

Svizzera: incidenti sul lavoro, operaio italiano di 62 anni muore colpito mortalmente da pietre prodotte da un macchinario per la frantumazione. E' il secondo in un mese in Svizzera Ancora una morte sul lavoro, questa volta in Svizzera, nella località grigionese di Rona vicino a Savognin. La vittima, un operaio italiano di 62 anni, è morto ieri pomeriggio a causa di un incidente sul lavoro mentre stava sorvegliando un macchinario per la frantumazione di pietre quando è stato travolto da pezzi di asfalto. Nonostante i tentativi di rianimazione dei soccorritori dell'ambulanza è morto sul posto, informa un comunicato odierno della polizia cantonale che ha aperto un'inchiesta. Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” rileva che un altro nostro connazionale, costretto ad emigrare per trovare fortuna ed invece ha trovato la propria fine.

Dal Touring Club svizzero un’importante indagine sui seggiolini auto per bambini: due modelli su 17 hanno fallito test di sicurezza.

Dal Touring Club svizzero un’importante indagine sui seggiolini auto per bambini: due modelli su 17 hanno fallito test di sicurezza. Mentre 15 hanno ottenuto la valutazione “consigliato” o superiore Il Touring Club Svizzero (TCS) ha svolto un’indagine sui seggiolini auto per bambini che ha rivelato alcuni dati che Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ritiene meritevoli di conoscenza anche per un’adeguata comparazione tra modelli. Solo due tipi di seggiolini su 17 testati avrebbero completamente fallito il test di sicurezza, mentre gli altri quindici hanno ottenuto la valutazione "consigliato" o superiore. In particolare, i modelli classificati "non consigliati" sono Jané Grand e Recaro Optia & Smart Click Base, poiché non hanno superato il test di collisione frontale. Le due aziende però, fa sapere il TCS, sarebbero corse immediatamente ai ripari: Jane ha proposto una verifica dei seggiolini già forniti, mentre Recaro ha offerto la sostituzione gratuita. I seggiolini per bambini sono stati esaminati e valutati secondo i seguenti criteri: sicurezza, maneggevolezza, ergonomia, presenza di sostanze nocive, facilità di pulizia e lavorazione. Il TCS consiglia, è bene saperlo, consiglia di montare il seggiolino nel senso contrario a quello di marcia per bambini di età inferiore ai due anni. Di seguito, il link alla pagina web dei test in italiano per conoscere i relativi modelli https://www.tcs.ch/it/test-consigli/test/seggiolini-bambini/test-dei-seggiolini-per-bambini.php

lunedì 23 ottobre 2017

Truffe online senza sosta. I falsi messaggi che invitano a comunicare entro 48 ore i dati del conto di Poste Italiane a pena di vederselo bloccato

Truffe online senza sosta. I falsi messaggi che invitano a comunicare entro 48 ore i dati del conto di Poste Italiane a pena di vederselo bloccato. L’allerta su Commissariato di PS On Line della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: è l’ennesima bufala che mette a rischio i nostri risparmi. Non rispondete e non cliccate il link Una delle modalità più subdole di hacker e truffatori telematici è quella di invitare a comunicare i dati ai titolari di conti correnti paventando la possibilità di vederseli bloccati se non si seguono le istruzioni fornite. Si tratta di una truffa che ormai è tra le più “gettonate” proprio perché si cerca di stimolare l’utente della rete ad affrettarsi nella procedura di una falsa “verifica dell’identità” per carpire i riferimenti utili per accedere al conto corrente. Ed è proprio il tono del messaggio che può pervenire tramite email o messaggerie istantanee che sono ancora tanti i cittadini che continuano a cascarci. Ma basta essere solo un po' attenti nel capire la fonte truffaldina di queste comunicazioni, che si può evitare di finire dentro la “rete”. Ed in tal senso, lo “Sportello dei Diritti” ritiene utile segnalare quanto evidenziato dalla Polizia Postale con l’ennesimo post sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” con il quale ha pubblicato una foto del messaggio utilizzato dagli hacker, che utilizza il logo di Poste Italiane per tentare di sorprendere quanti più titolari possibili di conti BancoPosta. Questo il testo dell’allerta della Polizia Postale: “48 ore per adempiere a ciò che ci viene richiesto pena la limitazione del proprio conto. Richieste perentorie e minacciose alla base di questa truffa. Non ci facciamo intimidire”. Il modo migliore per difendersi, ricorda ancora una volta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è quello di non rispondere mai a questi messaggi truffaldini e quindi di non cliccare sui link cui solitamente conducono o rispondere alle richieste di dati personali o bancari. È bene continuare ad informare gli utenti che Poste Italiane non utilizza mai queste modalità per le proprie procedure o attività. Bisogna, quindi, solo prestare più attenzione, cestinare il messaggio, e, come ripetuto, evitare di cliccarci sopra e seguire le istruzione riportate. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

Autovelox. Per la Cassazione è nullo il verbale se non sono indicate le motivazioni della mancata contestazione.

Autovelox. Per la Cassazione è nullo il verbale se non sono indicate le motivazioni della mancata contestazione. Sul tratto rettilineo gli accertatori possono posizionarsi in modo tale che, misurata la velocità delle autovetture in transito, possono fermare l'autovettura di cui si era rilevato il superamento In data odierna la Cassazione civile ha affermato un significativo arresto giurisprudenziale in materia di autovelox e contestazione immediata dell’accertamento dell’eccesso di velocità che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, contribuisce a chiarire gli obblighi degli organi di polizia stradale quando effettuano rilevazioni di questo tipo, che com’è noto costituiscono tra i più frequenti casi di accertamenti per violazioni al codice della strada elevate a livello nazionale. Per i giudici della Suprema Corte, infatti, con l’ordinanza 25030/17, pubblicata il 23 ottobre, è illegittimo il verbale per l’infrazione accertata con lo strumento elettronico di rilevazione della velocità, ex articolo 142 del Codice della Strada, se non motiva in merito alle ragioni della mancata contestazione immediata al trasgressore. Tanto vale a maggior ragione se il tratto di strada ove è stato effettuato l’accertamento è un lungo rettilineo e, quindi, spetta sempre all’ente accertatore motivare sul fatto che il veicolo che ha superato il limite non è stato fermato dalla pattuglia. Nella fattispecie i giudici della sesta sezione civile della Cassazione hanno rigettato il ricorso di un Comune avverso la sentenza del Tribunale di Chieti che a sua volta aveva ritenuto legittima la sentenza del giudice di Pace con la quale era stato annullato un verbale elevato con autovelox. Per l’amministrazione comunale, le decisioni di merito erano ingiuste in quanto, nel caso in cui la rilevazione dell’andatura avviene con autovelox che consentono la determinazione dell’illecito soltanto in un momento successivo, quando il veicolo trasgressore risulta ormai lontano dal posto di accertamento, alla polizia basterebbe indicare a verbale che è stato utilizzato un apparecchio con queste caratteristiche per essere esonerata da ulteriori precisazioni sull’omessa contestazione. Per gli ermellini ciò è vero nei casi previsti dalla legge, ma non quando lo strumento di misurazione viene gestito dalla pattuglia che opera in loco e il teatro delle rilevazioni è un lungo rettilineo: in tale situazione gli agenti di polizia stradale possono posizionarsi in modo tale che, misurata la velocità delle autovetture in transito, possono fermare l'autovettura di cui si era rilevato il superamento. Nel caso in cui non lo facciano, hanno l’obbligo di spiegarne le motivazioni nel processo verbale di contestazione. Peraltro, nella circostanza, il tratto in questione risulta essere una strada extraurbana secondaria e non principale né un’autostrada: si rende quindi tantopiù necessario indicare le ragioni che avrebbero impedito alla pattuglia la contestazione immediata.

Truffe online a gogo. Falsi rimborsi Equitalia e finte spedizioni

Truffe online a gogo. Falsi rimborsi Equitalia e finte spedizioni. Le allerte su Commissariato di PS On Line della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: non rispondete e non cliccate il link Gli hacker e i truffatori telematici non si fermano più e continuano ad inondarci di falsi messaggi e finti link ai quali bisogna prestare la massima attenzione e non sottovalutare le minacce che corrono in rete. E proprio in tale ottica, nella quotidiana attività tra le molteplici dello “Sportello dei Diritti” di segnalazione dei tentativi di frode che pervengono in continuazione sulle nostre app, messaggerie e indirizzi di posta elettronica alle quali rischiamo di essere sottoposti attraverso i nostri contatti e account, informiamo che la Polizia Postale tramite due post sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” ha pubblicato l’invito a prestare attenzione a due distinti messaggi: il primo riguarda un falso rimborso Equitalia ed il secondo una finta spedizione da parte della ditta FLM SYSTEM DI EDIFICANTE FERDINANDO che certamente è completamente ignara in merito. Questo il testo delle due allerte della Polizia Postale: “RIMBORSO. Questi messaggi stanno giungendo a pioggia a tantissimi utenti. Nessun Istituto o Ente vi contatterà mai attraverso messaggi WhatsApp, sms o social.” e “OCCHIO GENTE. Non riceverai informazioni di spedizione ma sarai truffato. Non cliccare mai se non sei sicuro”. Il modo migliore per difendersi, ricorda ancora una volta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è quello di non rispondere mai a questi messaggi truffaldini e quindi di non cliccare sui link cui solitamente conducono o rispondere alle richieste di dati personali o bancari. Il problema che tuttora persiste, però, è che molti continuano a cascarci allettati dalla possibilità di ottenere un rimborso in denaro che si celerebbe dietro l’utilizzo del nominativo di Equitalia che com’è noto non esiste più come ente dallo scorso 1 luglio in quanto sostituita nei suoi poteri da Agenzia delle Entrate – Riscossione o anche dalla possibilità di vedersi recapitare una spedizione, specie se si è in attesa di riceverla. Ovviamente nulla di tutto ciò, però, può accadere perché sia gli enti che gli spedizionieri non utilizzano mai queste modalità per le loro attività. Bisogna, quindi, solo prestare più attenzione, cestinare il messaggio, ed evitare di cliccare ai link riportati. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

domenica 22 ottobre 2017

Miracolo a Milano, bimbo di 4 anni salvo dopo un volo da 7 piani. Lo Sportello dei diritti: "Mai lasciare i bambini soli anche per poco tempo" è reato

Miracolo a Milano, bimbo di 4 anni salvo dopo un volo da 7 piani. Lo Sportello dei diritti: "Mai lasciare i bambini soli anche per poco tempo" è reato A volte i genitori lasciano un figlio piccolo solo anche in casa, spesso addormentato, per giunta con una finestra aperta, per svolgere le loro commissioni, senza rendersi conto a quali gravi rischi lo espongono. Ma più frequentemente gli incidenti avvengono quando un genitore indaffarato anche se è amorevole e di qualsiasi ceto sociale, lo perde di vista sottovalutando il rischio legato a tale comportamento. Come nel caso di oggi di un bimbo che miracolosamente si è salvato dopo un volo da 7 piani di un edificio in via Isimbardi alla periferia sud di Milano. È stata la presenza di una tettoia improvvisata che i condomini avevano posto a protezione dell'ingresso di un cortile interno, fatta di lastre di plastica ondulata e legno compensato, quindi flessibile, che ha impedito miracolosamente che si verificasse una tragedia questa mattina, poco prima delle 10, quando un bambino di 4 anni, figlio di una coppia di filippini, è sfuggito all'attenzione degli adulti, si è arrampicato sulla ringhiera di un balconcino, ed è caduto dal settimo piano, compiendo un volo di oltre una decina di metri. La tettoia ha attutito gli effetti della caduta che, altrimenti sarebbero stati devastanti. Il bambino è quindi rimbalzato ed è finito, altra circostanza fortunosa, su alcuni cespugli. Quando sono arrivati i soccorsi, chiamati dai vicini, il bimbo era cosciente. Gli operatori del 118, arrivati con un'ambulanza e un'automedica, l'hanno portato all'ospedale dove è stato sottoposto alle prime cure. Sembrava inizialmente che le sue condizioni fossero gravi ma il piccolo, col passare del tempo, è stato sempre meglio e per le sue dimissioni dall'ospedale sarebbe solo questioni di ore: non ha mai perso conoscenza. Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ricorda ai genitori che lasciare un bambino, anche solo per pochi minuti, per giunta con una finestra aperta, è reato di abbandono di minore. Il genitore, infatti, benchè l’assenza sia breve, viene comunque meno ai suoi doveri di sorveglianza e cura creando una situazione di potenziale pericolo per il minore.

Altra truffa online via email. Ancora messaggi coi finti regali. Persino la falsa caffettiera di Nespresso.

Altra truffa online via email. Ancora messaggi coi finti regali. Persino la falsa caffettiera di Nespresso. Nessuno regala nulla in rete. L’allerta su Commissariato di PS On Line della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: non cliccate nè rispondete mai a questi messaggi Non ci risparmiano neanche la domenica i truffatori della rete. Anche in data odierna lo “Sportello dei Diritti” segnala una delle tante procedure che i malintenzionati di internet utilizzano per spillarci denaro o appropriarsi fraudolentemente dei nostri dati bancari. Nel corso della prima mattinata la Polizia di Stato tramite un post sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” ha pubblicato l’invito a prestare attenzione ad uno dei messaggi che può pervenire sulle nostre caselle di posta elettronica riguardo alla consegna di una fantomatica caffettiera regalo da parte di Nespresso in occasione del suo anniversario. Questo il testo dell’allerta della Polizia Postale: “#NESPRESSO truffa al caffè. Nessuno regala nulla. ”. Il modo migliore per difendersi, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, come andiamo ripetendo, è quello di non rispondere mai a questi messaggi e quindi di non cliccare sui link cui solitamente conducono o rispondere alle richieste di pagamento o di dati bancari o sensibili. Il problema però è sempre lo stesso: molti utenti della rete continuano a cascarci perché troppo spesso non si riflette e si agisce d’istinto dando seguito alle allettanti proposte di ricezione di un bene. Bisogna, quindi, solo prestare più attenzione e accertarsi sempre della provenienza del messaggio anche perché non ci risulta che Nespresso utilizzi mai questo tipo di procedure per le sue promozioni. Nel caso siate comunque incappati in frodi analoghe potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

Arachidi o noccioline americane. Piccoli semi ricchissimi di proprietà nutrizionale e ottime per i bambini

Arachidi o noccioline americane. Piccoli semi ricchissimi di proprietà nutrizionale e ottime per i bambini Il percorso alimentare dello “Sportello dei Diritti” sui frutti e i prodotti della natura in generale di stagione non si ferma. Pochi lo sanno, ma anche se si trovano tutto l’anno, i semi di arachidi detti anche spagnolette, noccioline americane, bagigi, barbagigi, scacchetti, cecini, gallette, marchesini, scaccaglie, sono un piccolo vanto dell'autunno: sono ricchissime di grandi proprietà, una fonte invidiabile di vitamine e sali minerali che ridanno al nostro organismo forza e vitalità, rinvigorendo la salute della nostra epidermide e ridando al nostro sistema nervoso il giusto equilibrio. Le arachidi, infatti, sono mediamente composte al 28% di proteine; oltre ad essere una fonte naturale di vitamine E e PP, acido folico, arginina e coenzima Q10, un enzima non facilissimo da trovare in altri elementi e che per tale ragione rendono le arachidi praticamente insostituibili. Le noccioline americane in generale regalano al nostro corpo un ottimo apporto di fibre e sali minerali tra cui zinco, fosforo, potassio, magnesio e manganese. Peraltro, al pari di fragole, more e carote, sono antiossidanti molto potenti e potrebbero essere considerate un segreto di bellezza. Inoltre, grazie alla presenza di arginina sono molto indicate nella fase di crescita per i bambini; da non sottovalutare la presenza di vitamina PP che aiuta la circolazione sanguigna e il corretto funzionamento del nostro sistema nervoso. Insomma, a volte anche prodotti della natura sottovalutati dai più, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” possono divenire parte fondamentale della nostra alimentazione quotidiana.

sabato 21 ottobre 2017

Sugli schermi il remake di “It” e tornano i "clown horror".

Sugli schermi il remake di “It” e tornano i "clown horror". Lo Sportello dei diritti: «Con l'avvicinarsi di Halloween e “It” nei cinema il fenomeno potrebbe ripresentarsi». I social e Youtube monitorino ogni caso di violenza emulativa e lo censurino prontamente Mentre da qualche giorno è tornato nelle sale cinematografiche il film "It", l'horror tanto atteso con protagonista il clown più terribile di tutti i tempi, di cui si dibatte ormai da settimane, pare che stia tornando di moda un fenomeno già conosciuto e purtroppo amplificato all’ennesima potenza dai social media: andare in giro terrorizzando i passanti vestiti da pagliaccio. I primi nuovi casi segnalati sono accaduti nella vicina Svizzera, in particolare a Balgach, nel canton San Gallo. Solo qualche tempo fa, un clown si divertiva a spaventare i bambini di Elgg (ZH). L'uomo aveva addirittura fatto un'imboscata a una scuola-calcio, armato di bastone. A Rapperswil-Jona tre ragazzi tra i 6 e gli 11 anni erano stati fermati mentre, indossando maschere da clown, lanciavano sangue finto in direzione dei passanti. E proprio con l'avvicinarsi di Halloween, la festa pagana di origine anglosassone in occasione di Ognissanti sempre più seguita anche negli altri paesi, la polizia cantonale di San Gallo ha fatto sapere di temere che questo tipo di incidenti possa aumentare. «Finora non abbiamo ricevuto segnalazioni - ha spiegato il portavoce Gian Andrea Rezzoli -, ma è possibile che visto il periodo i travestiti che vogliono spaventare la gente ricompaiano. Bisogna anche considerare che "It" nei cinema potrebbe alimentare il fenomeno». E conclude: «La popolazione non esiti a chiamare il 117». Ancora una volta la rete dimostra la faccia della medaglia negativa dello spirito emulativo generato da fenomeni e mode che altrimenti rimarrebbero relegati a rari episodi, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. A questo punto, si rende necessario un maggiore controllo da parte dei gestori dei social network, Facebook su tutti, ma anche delle piattaforme di video tra i quali Youtube, affinché utilizzino ogni strumento utile per censurare ogni immagine di violenza gratuita, specie tra i più giovani, per evitare l’ulteriore ripetizione di casi analoghi anche in Italia come nel resto d’Europa.

Lo strano caso di via P. Piccinni a Lecce. Tra agro di Lecce e agro di Surbo. Pali della luce installati prima delle elezioni e poi rimossi subito dopo

Lo strano caso di via P. Piccinni a Lecce. Tra agro di Lecce e agro di Surbo. Pali della luce installati prima delle elezioni e poi rimossi subito dopo. Lo "Sportello dei Diritti": dopo l'esposto in Procura e l'istruttoria amministrativa è giunta l'ora che Autorità Giudiziaria e Comune facciano conoscere la verità alla cittadinanza Definire uno strano caso ciò che è successo su via P. Piccinni, una traversa della via vecchia Surbo, a metà delle due estreme periferie dei due feudi del Comune di Lecce e quello di Surbo è, a dir poco, un eufemismo. Proprio l'estate scorsa denunciammo pubblicamente a seguito di alcune segnalazioni di cittadini il fatto che erano stati installati, poco prima delle elezioni amministrative, pali dell'illuminazione pubblica, poi prontamente rimossi a seguito di un sopralluogo da parte di addetti dell’ufficio tecnico del Comune di Lecce che avrebbero appurato carenze nelle necessarie autorizzazioni amministrative per le opere. Vicenda, che oltre all'istruttoria dell'amministrazione comunale, sarebbe finita anche sui tavoli della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce a mezzo di un esposto con il quale è stato chiesto di fare chiarezza di circostanze quantomeno anomale anche per l'ubicazione della strada e la ritenuta presenza tra i residenti di via Piccinni di familiari di politici vicini al precedente governo cittadino. Alla luce del tempo trascorso dopo gli esposti in Procura e l'istruttoria amministrativa, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” ritiene, quindi, che sia giunta l'ora che Autorità Giudiziaria e Comune facciano conoscere la verità alla cittadinanza.

Commette il reato di violenza sessuale il marito che ha un rapporto sessuale non consenziente mentre la moglie dorme

Commette il reato di violenza sessuale il marito che ha un rapporto sessuale non consenziente mentre la moglie dorme e le mette le mani nelle parti intime. La Cassazione conferma la condanna del marito che tocca tra le gambe la signora che non vuole avere più rapporti intimi tanto da farglielo scrivere dall’avvocato. Anche porre le mani in mezzo alle gambe mentre si dorme è violenza sessuale perché zona erogena del corpo La Cassazione penale ancora una volta dura nei confronti di quei mariti che tentano di avere rapporti non consenzienti con le mogli anche quando queste non ne vogliono più avere. E la condanna che gli spetta è quella per violenza sessuale. In particolare, per la sentenza 48335/17, depositata il 20 ottobre dalla terza sezione penale della Cassazione, integra gli estremi dell’articolo 609 bis del codice penale la condotta del coniuge che approfitta che la moglie sta dormendo per toccarla nelle parti intime, visto che la donna da tempo non vuole più avere rapporti. Ed è sufficiente a configurarsi tale reato già quando l’uomo pone le mani mezzo alle gambe della donna: la condotta ha indubbia valenza sessuale in quanto investe senz’altro una zona erogena della corpo. Nella fattispecie è stato respinto il ricorso dell’uomo che era stato condannato sia in primo grado dal Tribunale di Forlì che dalla Corte d’Appello di Bologna. Dall’istruttoria dibattimentale era emerso, infatti, che l’imputato aveva risposto con la forza e il fattore-sorpresa ai rifiuti della donna, la quale gli aveva persino fatto scrivere dall’avvocato anche in merito al suo rifiuto di avere rapporti intimi con il partner. In un primo episodio aveva avuto un rapporto sessuale non consenziente mentre la donna stava dormendo, il tutto di fronte all’esplicito dissenso della signora motivato dal perdurare di una situazione familiare davvero difficile. Ricorda, a tal proposito, la Suprema Corte che nei rapporti sessuali fra maggiorenni gli atti sessuali possono essere compiuti soltanto con un consenso di entrambi che deve sussistere al momento iniziale e permanere durante l’intero corso dell’atto. E la manifestazione del dissenso può essere anche non esplicita e intervenire durante il rapporto. A integrare il reato risulta sufficiente qualsiasi costrizione sul piano psico-fisco, mentre non rileva che fra le parti esista un rapporto di coppia, all’interno del matrimonio o di fatto. Anche la minaccia o l’intimidazione «attuata in situazioni particolari tali da influire negativamente sul processo mentale di libera determinazione della vittima, può esser sufficiente ad integrare, senza neppure necessità di protrazione nel corso della successiva fase della condotta tipica dei reati in esame, gli estremi della violenza». Quanto alla natura sessuale del porre le mani in mezzo alle gambe mentre si dorme per gli ermellini non vi è dubbio: «l'atto compiuto ha una indubbia valenza sessuale investendo la condotta una zona erogena del corpo». Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di una decisione esemplare e che dovrebbe essere portata a conoscenza di tutti quei mariti violenti che tentano di approfittare in maniera subdola e violenta delle proprie mogli.

venerdì 20 ottobre 2017

Fallo di gioco punito con una condanna penale. Succede in Svizzera

Fallo di gioco punito con una condanna penale. Succede in Svizzera: calciatore dilettante condannato per un fallo. Oltre ad una pena pecuniaria sospesa, il condannato dovrà versare 6000 franchi di indennizzo alla vittima. Un precedente che potrebbe scatenare in Europa un'ondata di denunce penali per falli commessi durante le partite Il calcio si sa è uno sport che per la sua stessa natura di attività corpo a corpo a volte può diventare violento, specie nelle categorie inferiori dove si assiste, non di rado a veri e propri raptus che esulano il normale scontro fisico. Ma la sentenza pronunciata in Svizzera a danno di un calciatore di quarta lega ha dell’incredibile, perché potrebbe costituire un precedente che potrebbe modificare per sempre le regole, spesso non scritte, dei rapporti tra atleti durante un match. Proprio in data dell’altro ieri il Tribunale distrettuale di Wil, nel Canton San Gallo, ha condannato a una pena pecuniaria sospesa, il calciatore in questione. In particolare, ha riconosciuto il portiere dilettante colpevole di lesioni colpose semplici, fissando la pena pecuniaria sospesa a dieci aliquote giornaliere da 30 franchi. Il condannato dovrà, inoltre, versare 6000 franchi di indennizzo alla vittima, un attaccante che non potrà più giocare a calcio a causa delle ferite riportate. Il portiere, questo il suo ruolo, dovrà inoltre versare una cauzione per eventuali spese supplementari. La vicenda ha immediatamente sollevato una serie di polemiche al di là delle Alpi, perché è assai raro che un fatto di gioco finisca davanti a un tribunale ed addirittura eccezionale che si arrivi ad una condanna. Robert Breiter del Dipartimento giuridico dell'Associazione svizzera di football (ASF), ha specificato che da quindici anni è a conoscenza di soli cinque casi simili. Fra questi, ai massimi livelli, quelli celebri che hanno opposto Gabet Chapuisat e Lulu Favre nel 1985 e Sandro Wieser a Gilles Yapi nel 2014. Fatta eccezione per questi due episodi, quest’ultima vicenda è la prima che sfocia in una condanna, secondo Breiter. I fatti risalgono al maggio del 2016. La seconda squadra del FC Henau riceve una compagine di dilettanti dell'FC Wil, in quarta lega. In area l'attaccante del Henau viene colpito al ginocchio in piena corsa dal portiere avversario, che ha la gamba tesa. L'estremo difensore del Wil viene ammonito e viene concesso un rigore. Il giocatore ferito è immediatamente trasportato all'ospedale, dove viene operato. In congedo malattia per diversi mesi, ancora oggi la sua mobilità è limitata. Il giudice unico del tribunale ha definito il fallo "una grossolana violazione delle regola di gioco". La sentenza fissa un limite fra durezza autorizzata ed eccessiva, secondo il giudice, che aggiunge: "spero che servirà al mondo del calcio." Rolf Müller, giurista specializzato nello sport, intervistato da un quotidiano ha sottolineato che "Questi fatti dovrebbero essere regolati direttamente sul campo da gioco e non in tribunale ". A suo avviso "qualsiasi duello in una partita di calcio, anche se finisce male, non dovrebbe portare a una condanna penale". Secondo Bretier, dell'ASF, bisogna chiaramente distinguere un'aggressione sul terreno, che avvenga a gioco fermo, da una ferita causata da un contatto con la palla in movimento. Nel primo caso ha senso aprire un procedimento giudiziario, mentre nel secondo no, a detta di Breiter. La decisione, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, per quanto già evidenziato sulla stampa svizzera, costituisce un precedente che farà discutere anche nel resto del panorama calcistico europeo perché potrebbe sollevare un'ondata di denunce per falli commessi durante le partite.

Auchan richiama un lotto di salame felino per presenza di Salmonella SPP

Auchan richiama un lotto di salame felino per presenza di Salmonella SPP Auchan ha richiamato un lotto di salame felino prodotto dal salumificio La Felinese Salumi spa di Parma per rischio microbiologico. Nel prodotto, infatti, è stata rilevata la presenza di Salmonella spp. Oggetto del richiamo sono le confezioni di salame felino igp meta’ da 500 grammi appartenenti al lotto SF29E248, con scadenza al 28-11-2017 e 29-11-2017. Auchan, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, invita i consumatori che sono in possesso del salame del lotto sopraindicato, a non consumare il prodotto e riportarlo presso il punto vendita abituale, e saranno interamente rimborsati. Per ulteriori informazioni contattare il fornitore al numero 0521 837711. La Salmonella è una delle principali cause di infezioni alimentari, che nella maggior parte dei casi si manifesta con sintomi gastro-intestinali senza la necessità di ospedalizzazione. In alcuni casi può dare luogo a infezioni sistemiche, molto pericolose per i soggetti più fragili. La Salmonella (che vive nel tratto intestinale di molti animali, uomo compreso, anche in maniera asintomatica) può entrare in contatto con le carni durante la macellazione, e per questo maiali e avicoli sono considerati i principali serbatoi infettivi. La frutta e gli ortaggi invece possono essere contaminati, da acque inquinate da liquami.

I supermercati Simply richiamano Yogurt Cremoso Cereali Emozione - Pittalis per errata etichettatura

I supermercati Simply richiamano Yogurt Cremoso Cereali Emozione - Pittalis per errata etichettatura. Il prodotto presenta il GLUTINE! Sono a rischio coloro che soffrono di allergia. Interessati dal richiamo i punti vendita SUPER e Franchising zona : Emilia Romagna, Marche e Abruzzo La comunicazione è stata diffusa sul sito della catena di supermercati Simply e riguarda solo i consumatori allergici al GLUTINE. Il prodotto interessato Yogurt Cremoso Cereali PITTALIS - EMOZIONE PITTALIS. I supermercati precauzionalmente hanno già attivato le procedure di ritiro dei prodotti dalla vendita. Nello specifico è il prodotto con denominazione di vendita: Yogurt Cremoso Cereali Ean: 8033201220795 140gr. con scadenza minima 31/10/17 - 10/11/17 - 23/12/17 - 21/11/2017. Ragione sociale commercializzante: Pittalis srls. Bollo di identificazione dello stabilimento: IT D4B8A CE.o ITaci srl Via carlo Alberto dalla Chiesa 1 Grottazzolina (FM). Motivo del Richiamo: ETICHETTATURA NON CONFORME : negli ingredienti i cereali, contenenti glutine, non sono evidenziati,e la presenza dell’allergene glutine non viene evidenziata in alcun modo. Popolazione interessata: Soggetti intolleranti o allergici al GLUTINE. L'ingestione di cibi contenenti sostanze con potere antigenico non è cosa da prendere alla leggera, perché potrebbe causare degli effetti che si manifestano rapidamente subito dopo l'ingestione di un particolare alimento ed è quindi più facile collegarli al cibo ingerito. Le reazioni dell'organismo oltre ad essere immediate sono, di solito, violente. La reazione allergica produce shock anafilattico e di solito risponde ai tradizionali Test Allergici Cutanei e quindi, è anche relativamente più facile da individuare. Per shock anafilattico si intende una sindrome clinica provocata da esposizione ad un allergene, è la reazione più grave e può, se non curato, portare alla morte. È molto meno frequente delle intolleranze alimentari (su 50 casi, solo 10 sono allergie). Può portare anche alla morte, mentre è molto raro che le intolleranze alimentari possano causare il decesso di una persona. I sintomi delle allergie alimentari sono simili a quelle provocate a chi soffre di allergia ai pollini: sono comuni gli arrossamenti pruriginosi della pelle, gli eczemi, le eruzioni o i gonfiori, l'orticaria, arrossamenti e bolle, le dermatiti; ma anche irritazione delle labbra e della bocca o problemi respiratori (riniti, congiuntiviti, asma) o problemi gastrointestinali (nausea, vomito, dolori addominali e diarrea). Per tale ragione è facile capire quanto la "sicurezza" di un alimento sia fondamentale per un soggetto allergico … sicurezza che dovrebbe derivare dalla lettura attenta delle etichette. Ad evidenziarlo, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che, rimarcando l'allerta di Simply, consiglia ai consumatori allergici a non utilizzare i prodotti e a contattare e a restituire le confezioni al punto di vendita per la sostituzione. Trattandosi di un problema rilevante, le aziende hanno avviato anche una campagna di richiamo avvisando i clienti in rete. Il richiamo riguarda i punti vendita SUPER e Franchising zona : Emilia Romagna, Marche e Abruzzo. I supermercati Simply, a scopo precauzionale e al fine di garantire la sicurezza dei propri clienti, raccomandano ai clienti allergici o intolleranti al GLUTINE, che hanno acquistato il prodotto con medesimi lotti di appartenenza, di non consumarlo e di riportarlo al punto vendita per la sostituzione. Tutte le persone che non sono allergiche o intolleranti al GLUTINE possono consumare il prodotto!

Bmw: ispezione a sorpresa dell'antitrust UE per sospetto cartello. Diversi produttori auto tedeschi possano aver violato le regole Ue antitrust

Bmw: ispezione a sorpresa dell'antitrust UE per sospetto cartello. Diversi produttori auto tedeschi possano aver violato le regole Ue antitrust L'Antitrust Ue ha compiuto un'ispezione a sorpresa alla sede della Bmw, per un caso di sospetto cartello. Lo ha confermato la stessa casa produttrice tedesca dopo che la Commissione Ue ha annunciato l'operazione, condotta il 16 ottobre dai suoi funzionari accompagnati dai colleghi dell'autorità della concorrenza tedesca, ma senza specificare il nome del produttore auto. L'ispezione, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, «è legata alle preoccupazioni della Commissione che diversi produttori auto tedeschi possano aver violato le regole Ue antitrust che proibiscono i cartelli e le pratiche restrittive». Bruxelles ricorda che non c'è una scadenza legale per completare l'indagine e che il fatto che questa sia stata aperta non ne pregiudica l'esito.

Altra truffa online via email. Arriva quella che mette fretta. 44 secondi per essere frodati di un regalo che non arriverà mai. Anche Google nel mirino degli hacker.

Altra truffa online via email. Arriva quella che mette fretta. 44 secondi per essere frodati di un regalo che non arriverà mai. Anche Google nel mirino degli hacker. L’allerta su Commissariato di PS On Line della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: non cliccate nè rispondete mai a questi messaggi Non si fermano più i tentativi di truffe online e ogni giorno ne appare una nuova sulle nostre email, sui nostri dispositivi letteralmente tempestati di messaggi che a primo acchito potrebbero indurre a crederci, ma basta un po' d’attenzione nel leggere la posta elettronica o utilizzare le nostre app di messaggeria istantanea per capire che dietro un innocuo messaggio che offre un regalo, un buono spesa o l’invito a modificare i nostri account e password ci può essere un hacker pronto a carpire i nostri dati o a violare la nostra privacy. Ecco perché lo “Sportello dei Diritti” continua a segnalare le tante procedure che i truffatori della rete utilizzano per spillarci denaro o appropriarsi fraudolentemente dei nostri dati bancari. Proprio in data odierna informiamo che è stata pubblicato dalla Polizia di Stato tramite un post sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” l’invito a prestare attenzione ad uno dei messaggi che può pervenire sulle nostre caselle di posta elettronica riguardo alla consegna di un fantomatico regalo da parte di Google se si clicca entro poco tempo. Questo il testo dell’allerta della Polizia Postale: “PSBRIGATI ti rimangono solo 44 secondi per essere truffato.”. Il modo migliore per difendersi, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, come andiamo ripetendo, è quello di non rispondere mai a questi messaggi e quindi di non cliccare sui link cui solitamente conducono o rispondere alle richieste di pagamento o di dati bancari o sensibili. Il problema però è sempre lo stesso: molti utenti della rete continuano a cascarci perché troppo spesso non si riflette e si agisce d’istinto dando seguito alle allettanti proposte di ricezione di un bene o alla convinzione che si abbia pochissimo tempo per ottenere gratuitamente il tanto desiderato dispositivo tecnologico falsamente promesso. Bisogna, quindi, solo prestare più attenzione e accertarsi sempre della provenienza del messaggio anche perché Google o gli altri motori di ricerca non utilizzano mai questo tipo di procedure. Nel caso siate comunque incappati in frodi analoghe potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

Usa, bimbo muore schiacciato dal mobile Ikea: è l'ottavo caso, il primo dopo il richiamo di 29 milioni cassettiere tra cui il modello incriminato "Malm"

Usa, bimbo muore schiacciato dal mobile Ikea: è l'ottavo caso, il primo dopo il richiamo di 29 milioni cassettiere tra cui il modello incriminato "Malm" È morto a soli 2 anni schiacciato dal peso di una cassettiera Ikea. Jozef Dudek è morto il 24 maggio quando un armadio IKEA Malm è caduto su di lui, uccidendolo. La giovane mamma di Buena Park, in California, ha raccontato di aver lasciato il piccolo Jozef che dormiva nella sua stanza. Quando è tornata, ha visto che il mobile era caduto sul suo bambino. Ma quello costato alla vita al piccolo di 2 anni è solo l’ultimo di una serie di incidenti che chiamano in causa il colosso svedese dei mobili, il primo dopo il richiamo nel 2016 di 29 milioni di cassettiere. Prima di lui altri sette bambini hanno perso la vita per lo stesso motivo. La prima morte che coinvolge una credenza Ikea risale al 1989. Sotto accusa, ancora una volta, la cassettiera modello Malm, che può diventare pericolosa se non viene ancorata alla parete. In una dichiarazione, il collega del legale di famiglia avvocato Mann, Alan Feldman, ha dichiarato che la morte di Jozef poteva essere "completamente evitabile" e ha criticato lo sforzo di Ikea come "poco pubblicizzato". Lo “Sportello dei Diritti”, il cui presidente Giovanni D'Agata, ha più volte sollevato il problema anche perchè non è chiaro quanti dei milioni di cassettiere siano state riparate, restituite o distrutte. "Forse" è il caso che adesso Ikea faccia chiarezza.

giovedì 19 ottobre 2017

Giro di vite della giustizia amministrativa contro il bullismo a scuola

Giro di vite della giustizia amministrativa contro il bullismo a scuola. Per il TAR Piemonte basta il 5 in condotta al bullo per la bocciatura alle superiori: lo studente crea un «clima di tensione» in classe. Va rigettato il ricorso dei genitori dell’alunno sospeso più volte per aver sputato un docente ed essere accusato di un atto vandalico a carico dell’auto del dirigente scolastico. Bocciato perché non vi è stato nessun miglioramento dal primo quadrimestre e nonostante due sole altre insufficienze e tutti 6 Anche la giustizia amministrativa adotta un vero e proprio giro di vite contro il bullismo nella scuola. Un fenomeno che da anni lo “Sportello dei Diritti”, tra le sue molteplici attività, porta all’attenzione dell’opinione pubblica anche attraverso una costante informazione sulla lotta a quella che è divenuta una piaga all’interno degli edifici scolastici di ogni angolo d’Italia. È così ci pare opportuno segnalare la sentenza 4415/17, pubblicata il 18 settembre dal Tar Piemonte che ha ritenuto dover confermare la bocciatura di uno studente che aveva riportato un 5 in condotta alle scuole superiori. Dalla disamina della decisione in questione, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ad essere censurato è il comportamento di un ragazzo che appare una vera e propria testa calda che aveva addirittura creato un «clima di tensione in classe» e nell’istituto, risultando più volte sospeso. Per i giudici amministrativi, tuttavia, risulta decisiva l’insufficienza del voto in comportamento, nonostante il profitto non fosse poi così scarso, in quanto, peraltro, il consiglio di classe non può non valutare le precedenti sanzioni disciplinari riportate e la non irrilevante circostanza che lo studente non avesse dimostrato un miglioramento tra il primo e il secondo quadrimestre. Due gli episodi clou, peraltro, portati al vaglio dell’Autorità Giudiziaria: il litigio con un docente conclusosi con lo sputargli addosso e il danneggiamento dell’auto del dirigente scolastico che lo avevano portato a ben 46 giorni di sospensione complessivi, tanto da farlo diventare anche un elemento temuto dagli altri scolari. I voti nelle varie materie, fra l’altro sono tutto sommato positivi, a parte il 9 in ginnastica, ha riportato una serie di 6 e soltanto due 5, in matematica e tecnologia. A pesare sulla bocciatura, quindi è l’insufficienza in condotta, e sulla stessa non si può transigere perché le sanzioni disciplinari già inflitte risultano definitive a seguito dei rigetti delle impugnazioni innanzi al comitato dell’istituto scolastico prima e dinanzi al dirigente dell’ufficio scolastico regionale, poi. pagare le spese processuali e stare più attenta al ragazzo.

NESTLÉ: in Germania ritrovati frammenti di vetro in lotto di pizza surgelata.

NESTLÉ: in Germania ritrovati frammenti di vetro in lotto di pizza surgelata. Nuovi guai per le multinazionali dell’alimentare. Nestlé, a seguito di reclamo da parte di consumatori in Germania, anche se non sono stati segnalati casi di ferimento, ha deciso di avviare a scopo cautelativo il ritiro volontario di un lotto, di una varietà di pizza surgelata, prodotta in Germania e distribuita anche in Austria, che riporta sulla confezione l'indicazione del numero di lotto 72297017L2. Il reclamo riguarda la presenza di piccoli frammenti di vetro. Nello specifico si tratta delle mini pizze surgelate mozzarella-pomodoro"Original Wagner Piccolinis". Nestlé Italiana, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione ormai punto di riferimento per la sicurezza alimentare in Italia, al momento non ha ricevuto simili reclami, e non avendo altre evidenze al riguardo, non ha ritenuto anch'essa di procedere al ritiro precauzionale e cautelativo dei lotti delle varietà che hanno interessato il mercato italiano. Il richiamo del prodotto si riferisce esclusivamente al lotto incriminato mentre tutti gli altri prodotti Wagner sono completamente adatti per il consumo.

Giocattolo pericoloso, il Ministero della Salute lo ritira dalle farmacie. Pericolo soffocamento per i bimbi

Giocattolo pericoloso, il Ministero della Salute lo ritira dalle farmacie. Pericolo soffocamento per i bimbi Il Ministero della Salute ha disposto il divieto di commercializzazione, il ritiro e il richiamo sul territorio nazionale, dei "Sonaglini giocattolo" marca "MAMA NATURA" dopo la segnalazione da parte di una consumatrice ai NAS di rottura del giocattolo in mano al bambino. L’avviso è stato pubblicato sul sito ufficiale del Ministero e, secondo un esame di campionamento, il prodotto è risultato non conforme alla direttiva 2009/48 sicurezza dei giocattoli, decreto legislativo n 54/11. Nel dettaglio si tratta dei "Sonaglini in legno a forma di mucca con campanellini", giocattolo dato in omaggio in farmacia con acquisto di un dispositivo medico della Mama Natura promozione decisa dalla Società Schwabe Pharma Italia (ex Loaker). Le prove eseguite dall’Istituto Superiore di Sanità, sono state effettuate come previsto dalla norma UNI EN 71-1:2011. Le conclusioni sono il distacco di piccole parti rientranti nel cilindro, punto 8.2 UNI EN 71-1. Pertanto il giocattolo non è conforme poichè destinato ad età inferiore a tre anni secondo le linee guida sulla determinazione dell’età UNi CEN ISO /TR 8124-8. Il Ministero nella notifica spiega che il prodotto è stato prodotto in Cina per la Enter Products di Ningbo ma “entrato in commercio con il marchio Mama Natura”, dall’importatore, la ditta Idea Group IGM di Padova via Trieste 28 bis e distribuito alla farmacie dalla Società Schwabe Pharma Italia via Silvio Menestrina Egna (BZ). Pertanto, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è consigliabile che le mamme prestino la massima attenzione in quanto il giocattolo sottoposto a test di resistenza alla trazione, si è rotto formando dei frammenti facili da ingerire per un bambino. L’avviso di richiamo è stato pubblicato sul nuovo portale dedicato agli allarmi consumatori e reazioni a notifiche di prodotti non alimentari pericolosi del Ministero della salute nella sezione "Avvisi di sicurezza" ed inserito direttamente nel sistema GRAS RAPEX (il sistema di allerta rapido europeo sulle allerte per i consumatori) e quindi a valenza europea.

Ministero Salute: ritirato dal mercato insaccato coppa di testa per rischio microbiologico

Ministero Salute: ritirato dal mercato insaccato coppa di testa per rischio microbiologico E' per il rischio microbiologico derivato dalla presenza di Listeria monocytogenes, un batterio solitamente presente nel suolo, sull'acqua e nella vegetazione, che è stato ritirato un lotto di Coppa di Testa sv arrosto Antica Norcineria F.lli Ansuini snc dal mercato per opera del Ministero della salute. Il batterio individuato è responsabile della listeriosi, malattia che porta a infezioni del sistema nervoso centrale (meningite, meningoencefalite, ascesso cerebrale, cerebrite) e batteriemia nei soggetti immunocompromessi, in donne in gravidanza e in soggetti come neonati e anziani; provoca gastroenterite in persone sane che sono state gravemente infettate. Il lotto di produzione in questione è il numero 17/039, commercializzato dalla Antica Norcineria F.lli Ansuini snc. Il marchio di identificazione dello stabilimento del produttore del lotto contaminato è IT 1861/L CE. Il produttore ha sede a Norcia in provincia di Perugia alla via Stazione snc. La data di scadenza del lotto è fissata all' 01/2018, e l'unità di vendita è da 300 e da gr 3000 in confezioni sottovuoto. Chiunque abbia acquistato quindi il prodotto descritto ha l'obbligo di riconsegnarlo al punto vendita in cui l'ha preso. La presenza di Listeria monocytogenes è stata rilevata su un campione del prodotto analizzato in regime di autocontrollo. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione ormai punto di riferimento per la sicurezza alimentare in Italia, non esclude che l’ingerimento del prodotto gastronomico possa provocare un pericolo per la salute, e mette perciò in guardia la popolazione. L’avviso di richiamo è stato pubblicato sul nuovo portale dedicato alle allerta alimentari del Ministero della salute nella sezione "Avvisi di sicurezza".

mercoledì 18 ottobre 2017

Corte Ue, normativa che prevede statura minima in polizia discrimina donne. Accolte motivazioni candidata ad accademia polizia greca. Anche l'Italia si adegui

Corte Ue, normativa che prevede statura minima in polizia discrimina donne. Accolte motivazioni candidata ad accademia polizia greca. Anche l'Italia si adegui Lussemburgo - "Una normativa che prevede, quale criterio di ammissione alla scuola di polizia, una statura minima indipendentemente dal sesso può costituire una discriminazione illecita nei confronti delle donne". Lo ha deciso la Corte di giustizia dell’Unione europea con la sentenza nella causa C-409/16 Maria-Eleni Kalliri / Ypourgos Esoterikon e Ypourgos Ethnikis Paideias kai Thriskevmaton su un caso avvenuto in Grecia. Con decisione del capo della Polizia greca veniva pubblicato un bando di concorso per l’ammissione alla scuola di polizia greca per l’anno accademico 2007-2008. Tale bando riprendeva una disposizione della legge greca ai sensi della quale tutti i candidati, indipendentemente dal sesso, devono avere una statura minima di m. 1,70. Alla sig.ra Maria-Eleni Kalliri veniva negato di partecipare al concorso con la motivazione che la stessa non raggiungeva la statura prevista.La sig.ra Kalliri ha quindi introdotto un ricorso dinanzi al Dioikitiko Efeteio Athinon (Corte amministrativa di Atene) avverso tale decisione, ritenendo di aver subito una discriminazione fondata sul sesso. Il Dioikitiko Efeteio Athinon ha annullato la decisione, dichiarando che la legge greca non era conforme al principio costituzionale di uguaglianza tra uomini e donne. Il Ministro greco degli Interni (Ypourgos Esoterikon) e il ministro greco della pubblica istruzione e dei culti religiosi (Ypourgos Ethnikis Paideias kai Thriskevmaton) hanno impugnato tale decisione dinanzi al Symvoulio tis Epikrateias (Consiglio di Stato, Grecia). Detto giudice chiede alla Corte di giustizia se il diritto dell’Unione1 osti a una normativa nazionale che fissa una statura minima identica per tutti i candidati, uomini e donne, al concorso di ammissione alla scuola di polizia. Con la sentenza odierna, la Corte statuisce che la fissazione di una statura minima identica per tutti i candidati, uomini o donne, costituisce una discriminazione indiretta, dal momento che sfavorisce un numero molto più alto di donne che di uomini. Tuttavia, una siffatta regolamentazione non costituisce una discriminazione indiretta vietata quando ricorrono due condizioni, la cui esistenza deve essere verificata dal giudice nazionale: 1) la regolamentazione deve essere oggettivamente giustificata da una finalità legittima, come quella di assicurare il carattere operativo e il buon funzionamento dei servizi di polizia, e 2) occorre che i mezzi impiegati per il conseguimento di tale scopo siano appropriati e necessari. A tal riguardo, sebbene sia vero che talune funzioni di polizia possano esigere l’utilizzo della forza fisica e presupporre un’idoneità fisica particolare, va cionondimeno rilevato che altre funzioni, quali l’assistenza ai cittadini o la regolazione del traffico stradale, non richiedono apparentemente un particolare impegno fisico. Peraltro, anche a voler ritenere che tutte le funzioni esercitate dalla polizia greca richiedano un’idoneità fisica particolare, una siffatta idoneità non è necessariamente connessa al possesso di una statura minima. In ogni caso, l’obiettivo di garantire l’effettivo assolvimento della missione della polizia potrebbe essere conseguito con misure meno svantaggiose per le donne, quali una preselezione dei candidati che consenta di verificare le loro capacità fisiche. La decisione di oggi della Corte di giustizia della UE, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha deciso sentenzia "che la fissazione di una statura minima identica per tutti i candidati, uomini o donne, costituisce una discriminazione indiretta, dal momento che sfavorisce un numero molto più alto di donne che di uomini". Inoltre, "Una misura siffatta può non risultare necessaria per garantire il buon funzionamento dei servizi di polizia".

Troppo piombo nel latte di pecora italiano per produrre formaggio: Rasff segnala un rischio grave per la salute dei consumatori.

Troppo piombo nel latte di pecora italiano per produrre formaggio: Rasff segnala un rischio grave per la salute dei consumatori. Scatta il ritiro in Europa. Lo “Sportello dei Diritti”: Ministero della Salute e autorità sanitarie chiariscano se vi sono rischi anche in Italia Scatta di nuovo un’allerta alimentare per eccesso di piombo in un prodotto proveniente dall'Italia e distribuito in Croazia e Germania. Ancora non è noto se lotti di alimenti sotto forma di prodotti lattiero-caseari, siano stati immessi in commercio anche nel Nostro Paese. Ma l’allarme in questione proviene dall’autorevole RASFF, il sistema di allerta rapido dell’UE, che poche ore fa ha attivato un avviso di sicurezza (2017.1688) diramando un'allerta di rischio grave per la salute dei consumatori, per alto contenuto di piombo nel latte di pecora usato per produrre il formaggio prodotto in Italia e commercializzato in Croazia e Germania. Nel campione di latte crudo di pecora prelevato per le analisi il 19/09/2017, è stato ritrovato lo 0,060 mg/kg di piombo a fronte di un limite di legge di 0,02. Il piombo, sostanza altamente nociva che si annida in alcuni degli alimenti più comuni, esiste nell’ambiente e tracce possono finire negli ingredienti che sono utilizzati nella produzione di latte. Gli effetti tossici del piombo, possono causare conseguenze negative permanenti a livello cerebrale e minare le capacità cognitive in particolare di neonati e bambini piccoli che sono particolarmente vulnerabili. La segnalazione è pubblica solo perchè il prodotto è esportato in Germania e in questi casi la normativa europea prevede l’obbligo di informare il Rasff. In Italia, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non c’è stata nessuna comunicazione, nulla è stato detto ai consumatori che non hanno alcun modo per scoprire quale sia l'area di provenienza del latte fresco ovino sotto accusa. In tale ottica, quindi, chiediamo alle autorità sanitarie, a partire dal Ministero della Salute di fare chiarezza e di evitare un’altra volta di fare una gaffe internazionale, come quella delle uova al fipronil, perché con la salute dei cittadini non si può permettere alcuna defaillance.

La truffe online scorre via email. La consegna di un finto pacco dietro il pagamento anticipato di una fantomatica tassa di assicurazione.

La truffe online scorre via email. La consegna di un finto pacco dietro il pagamento anticipato di una fantomatica tassa di assicurazione. L’allerta su Commissariato di PS On Line della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: non cliccate nè rispondete mai a questi messaggi Ormai è da tempo che lo “Sportello dei Diritti” continua a segnalare le tante procedure che i truffatori della rete utilizzano per spillarci denaro o appropriarsi fraudolentemente dei nostri dati bancari. Proprio in data odierna informiamo che è stata pubblicato dalla Polizia di Stato tramite un post sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” l’invito a prestare attenzione ad uno dei messaggi che può pervenire sulle nostre caselle di posta elettronica riguardo alla consegna di un fantomatico pacco dietro il pagamento di una tassa di assicurazione. Questo il testo dell’allerta della Polizia Postale: “PACCO CON SORPRESA. Questo tipo di truffa, leggermente più evoluta di quella del “pacco”, vi chiede un pagamento anticipato di una fantomatica tassa di assicurazione. Diffidate.”. Il modo migliore per difendersi, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è quello di non rispondere mai a questi messaggi e quindi di non cliccare sui link cui solitamente conducono o rispondere alle richieste di pagamento o di dati bancari o sensibili. Il problema però è sempre lo stesso: molti utenti della rete continuano a cascarci perché troppo spesso non si riflette e si agisce d’istinto dando seguito alle allettanti proposte di ricezione di un bene o alla convinzione che sia proprio il pacco che stiamo tanto aspettando. Bisogna, quindi, solo prestare più attenzione e accertarsi sempre della provenienza del messaggio anche perché gli spedizionieri non utilizzano mai questo tipo di procedure. Nel caso siate comunque incappati in frodi analoghe potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

Scandalo Kobe Steel, UE: «Non usate i prodotti di Kobe Steel».

Scandalo Kobe Steel, UE: «Non usate i prodotti di Kobe Steel». Lo ha raccomandato l'Agenzia europea per la sicurezza aerea dopo l'allarme sicurezza nel mondo dell'auto per avere usato acciaio non conforme. Acciaio al di sotto degli standard minimi di qualità per produrre non solo automobili. E' la logica conseguenza di quanto sta emergendo in Giappone, dopo l'apertura del vaso di pandora dello scandalo Kobe Steel. L'Agenzia europea per la sicurezza aerea (Aesa) ha raccomandato alle aziende di sospendere l'uso dei prodotti forniti dalla giapponese Kobe Steel. La raccomandazione sul sito web dell'agenzia segue l'ammissione di Kobe di aver falsificato i dati delle certificazioni sugli standard di qualità dei prodotti venduti a centinaia di aziende per costruire aeromobili, treni, veicoli e altre attrezzature. L'agenzia ha dichiarato che le società dovrebbero esaminare in modo approfondito le proprie catene di fornitura per identificare i prodotti di Kobe Steel. La direttiva, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non ha indicato comunque una «condizione pericolosa» che richiede ulteriori azioni immediate. I funzionari di Kobe hanno dichiarato che la società sta ancora cercando di determinare l'estensione del problema. Kobe Steel è uno dei colossi nipponici della metallurgia che, pochi giorni fa, è stata costretta ad ammettere di aver venduto centinaia di tonnellate all'anno di polvere di acciaio e altri prodotti siderurgici falsificandone i certificati di qualità. Tra i maggiori clienti di Kobe Steel, purtroppo, c'è anche mezza industria automobilistica mondiale. Come è facile capire, lo scandalo Kobe Steel può arrecare un serio danno a tutta l'industria automobilistica, ferroviaria ed aerea visto che Kobe vende anche all'industria ferroviaria e a Boeing. Se i metalli con cui sono fatte le nostre automobili, i nostri treni ed i nostri aerei non sono a norma e sono al di sotto delle caratteristiche richieste, è impossibile garantire la sicurezza dei veicoli. Purtroppo sono a rischio automobili, treni e gli aerei.

Materassi avvelenati per eccesso di diclorobenzene per il Tdi prodotto dalla tedesca Basf

Materassi avvelenati per eccesso di diclorobenzene per il Tdi prodotto dalla tedesca Basf. Dopo l’allerta europea rilanciata in Italia dallo “Sportello dei Diritti” arriva la nota di rassicurazione dei produttori italiani del Gruppo Sistemi per Dormire di FederlegnoArredo Lo scorso 13 ottobre lo “Sportello dei Diritti” ha lanciato, primo in Italia, l’allerta europea sui materassi al poliuretano per il rischio contaminazione dovuto ad un errore negli stabilimenti della tedesca Basf, una delle più grandi compagnie chimiche al mondo. In particolare, la problematica riguarda la sintesi di un composto chimico basilare per la produzione del poliuretano, il diisocianato di toluene (Tdi), che presentava una concentrazione troppo elevata di diclorobenzene. La sostanza, utilizzata come componente dei materassi sarebbe nota come cancerogena. Ed è in ragione del fatto che ben 7500 tonnellate ne sarebbero state immesse sul mercato con rischio di contaminazione di migliaia di materassi sul territorio europeo in quanto, stando a quanto comunicato da Basf le aziende interessate fra Europa, Medio Oriente e Africa sarebbero una cinquantina, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, aveva chiesto alle autorità italiane di effettuare le più opportune verifiche per informare e rassicurare la popolazione. Prima di un riscontro del Ministero della Salute, però, a rispondere sono stati i produttori italiani di materassi, tanto che proprio in data di ieri ci è pervenuta una nota da parte del consigliere delegato “Gruppo Sistemi per Dormire” di “FederlegnoArredo”, signor Fabio Formenti, che chiarisce la situazione in Italia e che quindi pubblichiamo integralmente di seguito al presente comunicato. Lecce, 18 ottobre 2017 Giovanni D’AGATA INFORMAZIONE SULLA PROBLEMATICA DEL TDI BASF CONTAMINATO E SUI C.D. “MATERASSI CANCEROGENI” Il 5 ottobre 2017 la società BASF ha comunicato alla propria clientela interessata, tra i quali i produttori di schiuma di poliuretano, la notizia che lo stabilimento BASF di Ludwigshafen ha prodotto, nel periodo tra il 25 agosto e il 29 settembre 2017, toluene diisocianato (TDI) contenente una quantità di diclorobenzene superiore al consentito e quindi potenzialmente dannoso per la salute. Il TDI è uno dei componenti principali per la produzione di poliuretano espanso utilizzato per imbottiti (materassi e divani su tutti). Alcuni produttori di materassi europei, che avevano ricevuto poliuretano prodotto con TDI contaminato, hanno quindi bloccato a scopo cautelativo le proprie produzioni e/o le consegne di materassi finiti in attesa di compiere tutte le verifiche del caso. Ciò ha determinato la diffusione, in maniera incontrollata in tutta Europa, della preoccupazione che migliaia di materassi contenenti schiume di poliuretano realizzate con il TDI contaminato, quindi potenzialmente dannosi, fossero stati immessi sul mercato. Tali notizie allarmistiche sono state riprese anche in Italia ed hanno riportato la possibile presenza anche sul mercato italiano di “materassi cancerogeni”. Ci sono però due buone notizie: la prima è che i principali produttori di poliuretano italiani, fornitori della maggioranza dei produttori di materassi italiani, hanno dichiarato che non sono coinvolti nella vicenda del TDI contaminato perché non acquistano da BASF o perché non hanno ricevuto materiale proveniente da quel lotto. In più, secondo quanto riportato da Holz-Zentralblatt online il 13 ottobre, le ricerche compiute dagli esperti di BASF hanno concluso che non c’è rischio per la salute. E, in ogni caso, BASF ha dichiarato che “due terzi delle 7.500 tonnellate di TDI prodotto non sono neppure state utilizzate”. Pertanto si ritiene che la problematica, a carattere generale, non abbia alcun impatto sui materassi in circolazione in Italia perché scarse sono le importazioni di poliuretano dall’estero e ancor più basse le importazioni di materassi finiti. La preoccupazione iniziale, per lo meno per il mercato italiano, appare essere quindi sostanzialmente infondata. In ogni caso, queste sono considerazioni di carattere generale che non escludono la responsabilità del singolo produttore, importatore o distributore di materassi circa la provenienza dei componenti utilizzati o dei materassi finiti qualora questi siano di provenienza estera. La tematica viene costantemente seguita dal Gruppo Sistemi per Dormire di FederlegnoArredo, anche con contatti tra i produttori europei ed EBIA (European bedding Industries Association).

martedì 17 ottobre 2017

Ritirato dai supermercati un lotto specifico di lamponi surgelati BoscoBuono: "Non conforme"

Ritirato dai supermercati un lotto specifico di lamponi surgelati BoscoBuono: "Non conforme" Un avviso di richiamo di un lotto di lamponi surgelati BoscoBuono a marchio Lazzati è affisso nei punti vendita in cui è stato distribuito il lotto coinvolto. La decisione di richiamo, a titolo volontario e cautelativo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è avvenuta a seguito del riscontro di una non conformità del prodotto, che potrebbe infatti presentare frammenti di insetto. I lamponi coinvolti sono prodotti da Green Ice del gruppo Eurofood, che ha deciso di avviare le procedure di richiamo dalla vendita del lotto in questione per tutelare i consumatori, pur essendo sicuri per il consumo ma solo perchè non rispondono ai requisiti degli alti standard di qualità. Il provvedimento riguarda esclusivamente il lotto di lamponi numero 16356, con scadenza nel dicembre 2018, venduti in confezione da 450 grammi. L’avviso di richiamo e ritiro è stato diramato dai punti vendita anche dei supermercati del gruppo Spar. I clienti che hanno acquistato il prodotto sono pregati di riportarlo al punto vendita dove è stato acquistato. Il prodotto verrà rimborsato.

Test per la glicemia contraffatto: Johnson & Johnson ritira un lotto di OneTouch Verio Strisce Reattive dal momento che sono state riscontrate «manipolazioni».

Test per la glicemia contraffatto: Johnson & Johnson ritira un lotto di OneTouch Verio Strisce Reattive dal momento che sono state riscontrate «manipolazioni». La Società Johnson&Johnson, ha riferito di essere venuta recentemente a conoscenza dell’esistenza di contraffazione del prodotto ONETOUCH VERIO Strisce Reattive confezione da 25, codice prodotto 022-252, lotto 4173913 fabbricato da LifeScan Europa Division of Cilag GmbH International e distribuito in Italia da Johnson & Johnson Medical Spa. Il prodotto, sottolinea l’azienda, è costituito da strisce reattive per la misurazione della glicemia, da utilizzarsi esclusivamente con gli strumenti per il monitoraggio della glicemia OneTouch Verio. Il prodotto contraffatto è stato reperito da Johnson & Johnson sul mercato e sottoposto ad analisi nei laboratori del fabbricante. Da questa analisi, è emerso che le strisce reattive sono state indebitamente manipolate, con conseguenti possibili effetti sull’accuratezza dei dati forniti dal sistema e conseguentemente per la sicurezza dei pazienti. La Società Johnson&Johnson ha informato le autorità competenti (incluso il Ministero della Salute) per identificare gli autori della contraffazione e prevenire l’ulteriore distribuzione del prodotto. Il fabbricante ha stabilito il richiamo del lotto 4173913 al fine di ridurre il rischio di ogni possibile danno per la salute dei pazienti che dovessero usare inconsapevolmente il prodotto contraffatto. È per questo che la stessa società, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, chiede a chi si trovi ancora in possesso del prodotto, «di non distribuirlo e di restituirlo il prima possibile, e comunque entro il 15 novembre 2017, al seguente indirizzo: Johnson & Johnson Medical S.p.A. c/o Rosati S.r.l. – via Pavia, 3 – 20063 Cernusco sul Naviglio (MI)», nonché di fornire a Johnson & Johnson Medical S.p.A. la lista delle farmacie alle quali è stato distribuito. La stessa azienda contatterà poi le farmacie coinvolte richiedendo loro di contattare i pazienti per richiamare il lotto». È stato infine specificato che, da parte della società, non verrà emessa «alcuna nota di credito o rimborso o reintegro per i prodotti contraffatti». Si tratta, ovviamente, di una questione che riguarda unicamente il lotto indicato: è possibile continuare a distribuire, dispensare e utilizzare le altre strisce OneTouch Verio. Il dispositivo, oggetto del richiamo potrebbe essere venduto anche su internet dalle farmacie on line ad Amazon.