giovedì 30 giugno 2016

A 60 anni diventa madre con gli ovuli della figlia morta per dare alla luce suo nipote. Corte britannica da il consenso

A 60 anni diventa madre con gli ovuli della figlia morta per dare alla luce suo nipote. Corte britannica da il consenso. La sua unica figlia morì di cancro a 28. A 60 anni una donna inglese è riuscita a realizzare l'ultimo desiderio di sua figlia morta per un cancro all'intestino: dare alla luce il suo stesso nipote, facendosi impiantare gli ovuli congelati della ragazza fecondati da un donatore. Lo ha stabilito la Corte d'appello britannica, consentendo così alla donna di superare i problemi dei permessi necessari per l'esportazione degli ovuli negli Stati Uniti. La Human Fertility and Embryology Authority (Hfea), infatti, aveva negato il permesso di esportazione poichè mancava una volontà scritta da parte della ragazza. La figlia della donna era da tempo malata di cancro all’intestino e aveva congelato i suoi ovuli nella speranza di poter guarire ed avere un bambino suo. Ma la ragazza cinque anni fa, all’età di vent’anni, è deceduta lasciando a sua madre il suo ultimo desiderio: ha chiesto alla donna di fecondare con il seme di un donatore gli ovuli e di dare alla luce questo bambino che lei avrebbe così tanto voluto. Così la donna, una volta elaborato il lutto, ha cercato dappertutto una clinica che potesse aiutarla con la fecondazione assistita, ma non ha trovato neppure una clinica disposta ad aiutarla in tutto il paese. Infine, dopo anni di ricerche, ha trovato una clinica a New York dove questo tipo di interventi vengono effettuati che è disposta ad aiutarla, al prezzo di 80 mila dollari. L’unica “prova” a sostegno della tesi dei genitori era un dialogo a cui avrebbe partecipato anche uno dei dottori dell’ospedale in cui la ragazza era ricoverata. Una storia incredibile, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, anche se in passato ci sono stati casi in cui una madre ha portato avanti la gravidanza facendosi impiantare gli ovuli della figlia, ma quello in oggetto sarebbe il primo caso al mondo in cui la donatrice è defunta.

Strasburgo condanna Italia: violati diritti coppia gay

Strasburgo condanna Italia: violati diritti coppia gay La Corte europea dei diritti umani ha condannato l'Italia a risarcire i danni provocati per aver rifiutato di rilasciare il permesso di soggiorno per ricongiungimento familiare ad un cittadino neozelandese che voleva vivere nel Bel Paese col suo compagno italiano. In questo modo, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, per i giudici di Strasburgo, l'Italia ha violato il diritto della coppia a non essere discriminata. La sentenza prevede un risarcimento di 20.000 euro. Diventerà definitiva tra 3 mesi se le parti non ricorreranno in appello.

mercoledì 29 giugno 2016

Dune spianate spianate nel Salento. Continua la drammatica distruzione del territorio da parte di soggetti senza scrupoli

Dune spianate spianate nel Salento. Continua la drammatica distruzione del territorio da parte di soggetti senza scrupoli. L'ultima segnalazione a Torre Rinalda nel comune di Lecce. Sfregiata un'area dunale enorme senza l'intervento di alcuno. Si tuteli il paesaggio e si monitori il territorio. Un'area enorme, forse di circa duemila metri di fronte al mare di Torre Rinalda, marina del Comune di Lecce piccola e dimenticata, così come le altre frazioni costiere del comune capoluogo, è apparsa completamente spianata da bulldozer con la sabbia che probabilmente è stata asportata per ripascere altre località soggette ad erosione. Così appariva in data di ieri la zona, che potrebbe essere una delle più belle del Salento se e solo se l'amministrazione comunale si degnasse di dare la giusta tutela a luoghi che potrebbero essere altrettanto ameni di altre località ben più note sulla costa di Terra d'Otranto, oggetto, troppo spesso di traumatiche ferite da parte di sprovveduti che senza pensarci neanche un pò su, sono disposti a distruggere intere porzioni di territorio. Complici, come sempre nella loro trascuratezza ed incapacità gestionale le autorità, ed in particolare le amministrazioni comunali che in taluni casi, lungi dal predisporre adeguati sistema di difesa delle zone a rischio, tra tutte l'imprescindibile fascia dunale che protegge la costa sabbiosa dall'erosione e costituisce una barriera fondamentale per il territorio interno contro la salinità del mare e gli agenti atmosferici, la lasciano in balià di questi soggetti senza scrupoli. Ed è quindi l'ora di dire basta, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” - che ha già segnalato lo scempio alla Guardia Costiera affinchè si apra l'ennesima inchiesta - perchè non si può più tollerare che accada ciò e che i responsabili rimangano impuniti quando una responsabilità può essere individuata nell'assenza di vigilanza e tutela del territorio.

Cassonetti stracolmi e sacchetti in strada in prossimità di viale della Repubblica a Lecce. Cittadini in rivolta per strade sporche, città merita di più

Cassonetti stracolmi e sacchetti in strada in prossimità di viale della Repubblica a Lecce. Cittadini in rivolta per strade sporche, città merita di più Cassonetti stracolmi di rifiuti circondati da montagne di spazzatura all’esterno da sacchetti che inevitabilmente finiscono in strada, mini discariche a cielo aperto. E' questa la situazione che si presenta mercoledì ai residenti delle ex Case Magno e dintorni di viale della Repubblica a Lecce. Allo “Sportello dei Diritti” fioccano fotografie inviate da cittadini infuriati che protestano per il degrado di vie e strade dovuto alla mancata raccolta dei rifiuti. E la colpa cade ovviamente sulla società preposta alla raccolta. Dalle immagini si vede di tutto e di più, anche rifiuti ingombranti che vicino ai cassonetti non dovrebbero stare, oltre al problema delle strade che sono piene di carte, bottiglie e quant'altro. La città, i cittadini, soprattutto quelli onesti, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, quelli che pagano regolarmente le tasse, non meritano di essere mortificati in questo modo.

Sicurezza, un serbatoio del GPL abbandonato sulla strada a ridosso delle abitazioni. "Necessario provvedere alla bonifica"

Sicurezza, un serbatoio del GPL abbandonato sulla strada a ridosso delle abitazioni. "Necessario provvedere alla bonifica" Quando i passanti hanno visto quel grosso serbatoio di GPL abbandonato sulla strada vicino le abitazioni, adagiato sull'erba secca, hanno subito capito che poteva essere pericoloso. Immediatamente hanno allertato Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che ha poi informato il Comando di Polizia Municipale di Lecce. E in effetti si trattava di un bombolone del gas probabilmente difettoso di cui qualcuno si era voluto disfare senza troppa fatica, abbandonato in via Itala a Torre Rinalda. Sollecitiamo l’amministrazione comunale ad un intervento immediato, a tutela della pubblica incolumità. E’ già accaduto che in quella zona le sterpaglie prendessero fuoco. Facile pensare se le fiamme dovessero arrivare al bombolone quali sarebbero i rischi per le persone e per tutte le strutture che insistono nei pressi.

Tartaruga a rischio estinzione morta da alcuni giorni su spiaggia di Torre Rinalda a Lecce. Rischi per la salute dei bagnanti

Tartaruga a rischio estinzione morta da alcuni giorni su spiaggia di Torre Rinalda a Lecce. Rischi per la salute dei bagnanti Una tartaruga gigante lunga più di un metro e larga 50 centimetri, spiaggiata morta da già alcuni giorni, é stata trovata sull'arenile di Torre Rinalda nei pressi del lido Kalù, in provincia di Lecce. Sono stati alcuni cittadini a dare l'allarme a Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che ha poi allertato la Capitaneria di Porto di San Cataldo. Era già in avanzato stato di decomposizione, probabilmente già morta da giorni. La zona è un’area di pascolo spesso frequentata da queste tartarughe per alimentarsi. Non è chiaro al momento, quali siano le ragioni del decesso della tartaruga Caretta Caretta. A mettere a rischio la vita degli animali, oltre all’inquinamento anche gli ami da pesca per i pesci spada. Ma in Puglia gli spiaggiamenti sono molto rari, le tartarughe marine si spostano verso le coste del sud Italia o quelle del nord Africa, habitat ideali per deporre le uova.

Esodo di migranti in partenza dall'Egitto verso l'Italia. Allarme del capo dell'agenzia di frontiera UE: " Una rotta via mare assai più pericolosa".

Esodo di migranti in partenza dall'Egitto verso l'Italia. Allarme del capo dell'agenzia di frontiera UE: " Una rotta via mare assai più pericolosa". Martedì il capo dell'agenzia di frontiera dell'Unione europea ha espresso preoccupazione per il numero crescente di migranti che stanno arrivando in Egitto come punto di partenza per il loro viaggio in mare pericoloso diretti in Europa. I trafficanti, subito dopo la chiusura dell'accordo Ue-Turchia, si sono messi alla ricerca di rotte alternative, perché la domanda dei profughi che voglio raggiungere l'Europa resta altissima", ha dichiarato il capo Frontex Fabrice Leggeri in un'intervista ai tedeschi del Funke Mediengruppe. "L'esplosione della rotta mediterranea era prevedibile. Secondo le prime ipotesi, i siriani partono dalla Turchia dove sono 2 milioni e 700mila, dal Libano un milione e 48mila, dalla Giordania 642mila e dalla stessa Siria. Evitano Israele, dove resta impossibile passare, entrano in Giordania via terra, si imbarcano sul Mar Rosso e arrivano in Egitto, nel Sinai. Poi dall'Egitto, partono per l'Italia. Una rotta via mare ben più lunga di quella dalla Libia e assai più pericolosa. "Il percorso sta guadagnando popolarità. La traversata è estremamente pericolosa, il viaggio dura spesso più di 10 giorni", ha inoltre spiegato Leggeri, aggiungendo che ci sono stati "poche navi su questa rotta che potrebbero salvare i migranti dalle barche che potrebbero affondare". Diversi porti nordafricani, compresi quelli libici, stanno guadagnando popolarità come punti di partenza, con l'Italia che risulta come destinazione chiave. "La via del Mediterraneo centrale non è mai stata così popolare", ha detto Leggeri. Esiste poi un secondo problema che riguarda, l'arrivo dei cittadini egiziani. I numeri sino allo scorso anno sono stati molto bassi ma negli ultimi mesi si sta registrando un incremento che preoccupa le Ong che monitorano i flussi. Dall’egitto infatti non partono gommoni, che salpano dalla Libia, ma imbarcazioni molto grandi con diverse centinaia di migranti l’una. Le indagini italiane hanno inoltre dimostrato la “forza” dei trafficanti egiziani: dispongono di camion per trasferire i migranti e basi lungo la costa dove nasconderli, di una rete di basisti in Italia a cui fornire anche assistenza legale in caso di problemi, soprattutto di “navi madre”. Le notizie di oggi, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rappresentano un fronte nuovo e delicato che potrebbe rendere molto calda l'estate dell'immigrazione italiana. Nei primi giorni di giugno Adrian Edwards, portavoce dell'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati, ha confermato in una riunione a Ginevra che dall'inizio del 2014 ad oggi sono morti 10 mila migranti mentre tentavano di attraversare il mar Mediterraneo. Per la precisione 10.085, dato aggiornato al 5 giugno 2015. Solo nel 2016 le vittime sono state 2.809, mentre il tratto più pericoloso è stato quello tra la Libia e l'Italia. La previsione dell'ondata migratoria, secondo il capo Frontex Fabrice Leggeri, rischia di essere ben peggiore di quanto preventivato con un aumento fra le 13 e le 14 volte in più rispetto ai migranti dalla Turchia alla Grecia.

lunedì 27 giugno 2016

Finlandia, multa per disco orario italiano: è legale.

Finlandia, multa per disco orario italiano: è legale. La Corte suprema amministrativa ha accolto un ricorso di una donna che aveva parcheggiato esponendo un disco orario in italiano. "E' sbagliato elevare multe per disco orario italiano". I Finlandesi, sono estremamente ligi nel rispetto delle regole. Questo rispetto quasi maniacale delle regole porta i Finlandesi a non essere molto critici e flessibili, rimanendo quindi rigidi nelle proprie posizioni e stimolando poco la loro fantasia. Lo sa bene una nostra connazionale che si è vista multata, per avere esposto sul cruscotto della macchina appena parcheggiata, un "disco orario in italiano". La motivazione dell'assunto verbale è di "avere parcheggiato in area a tempo esponendo il disco orario non riconosciuto dalla normativa finlandese del codice stradale". La donna ha proposto ricorso al Tribunale amministrativo di Vaasa, che ha accolto la sua richiesta annullando il verbale, in quanto per i giudici è un errore trascurabile, perché il disco orario italiano è lo stesso di un disco orario finlandese. Occhio alla Finlandia, dunque, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomandando ai nostri connazionali che si trovano in vacanza a fare attenzione quando si guida. Le multe, infatti sono proporzionate al reddito. In Finlandia è così dal 1921 e questo sistema sanzionatorio viene puntualmente citato in tutti i corsi universitari di scienze delle finanze. E così, per esempio, il superamento del limite di velocità può costare 54.024€. È questa la sanzione comminata al milionario Reima Kuisla che nel 2013 ha percorso a 103 km/h una strada da 80 km/h. Una storia analoga a quella di Jussi Salonka, 27 anni, manager di Nokia, 7 milioni di reddito, di 170mila € di multa nel 2004 per aver viaggiato ad 80 km/h in una strada da 40 km/h. Ai finlandesi però va bene così: secondo un sondaggio del 2009 il 60% è a favore dell’attuale normativa, il 20% trova le sanzioni troppo alte, il 20% invece addirittura troppo basse. In conclusione alla nostra connazionale è andata bene, poteva essere un salasso.

Cina: pezzi di metallo nella lattine della polpa di pomodoro prodotto in Italia.

Cina: pezzi di metallo nella lattine della polpa di pomodoro prodotto in Italia. Ritirato dal commercio il pomodoro sardo messo in commercio rivisitato dai cinesi con il nome di KAGOME I cinesi arrivano dappertutto, copiano e incollano, producono, imitano, investono risorse, pulite o meno non si sa. Prima era solo la tecnologia, ora puntano anche i prodotti alimentari. Si danno al pomodoro Camone sardo, per esempio: copiano, storpiano il nome, lo chiamano Kagome e lo immettono sul mercato. Solo che oggi il Kagome cinese, prodotto nelle industrie di lavorazione italiana, è stato volontariamente ritirato dal mercato, in quanto a seguito dei risultati emersi dai controlli di qualità interni, il fornitore, a titolo precauzionale e al fine di garantire la sicurezza, ha ritirato dal commercio 250mila lattine di polpa di pomodoro da 2500 gr. con scadenza minima del 28/02/2017. Il motivo? Pezzi di metallo di acciaio inox mescolati al prodotto durante la lavorazione su commissione nei laboratori in Italia. Il suo consumo può portare a lesioni. Le lattine, spiega Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono state vendute in Cina principalmente a ristoranti attraverso i grossisti e sino ad oggi non ci sono notizie di danni alla salute. Non è dato sapere, però, se anche in Italia il prodotto in questione sia stato inscatolato e commercializzato con altro marchio.

Romania, preso il "re della truffa". E' italiano, ricercato in tutta Europa

Romania, preso il "re della truffa". E' italiano, ricercato in tutta Europa. 56 anni, è ritenuto responsabile di migliaia di truffe ai danni di ignare persone con l'uso illegale di strumenti bancari. L'uomo di Rovigo accusato di molti reati è stato condannato a nove mesi di prigione e ora sarà estradato in Italia. Un italiano di 56 anni accusato di aver truffato diverse persone, è stato catturato dalla polizia di Brasov. Il cittadino italiano era stato condannato a nove mesi di prigione dal un Tribunale italiano dove ora sarà estradato. L'uomo è stato individuato dopo lunghe e complesse indagini dalla polizia italiana nella località rumena di Săcele, un municipio della Romania, ubicato nel distretto di Brașov dove si era rifugiato e dove i Poliziotti della Criminal Investigation Service e del Bureau of Criminal Investigation lo hanno arrestato su mandato di cattura internazionale. L'uomo, rivela Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è ricercato dalle autorità giudiziarie italiane di Rovigo, dopo che il 16/03/2016 hanno emesso un mandato di cattura internazionale per il reato di truffa. Deve scontare una pena detentiva di 9 anni, 2 mesi e 22 giorni: le indagini sono scaturite da una denuncia fatta da alcune delle vittime per essere state truffate con l'uso illegale di strumenti bancari.

sabato 25 giugno 2016

Vietata la vendita di alcuni lotti di cozze e ostriche nei Paesi Bassi. Sono contaminate da tetrodotossina, una potente neurotossina 100 volte più tossica rispetto al cianuro di potassio, il veleno del pesce palla.

Vietata la vendita di alcuni lotti di cozze e ostriche nei Paesi Bassi. Sono contaminate da tetrodotossina, una potente neurotossina 100 volte più tossica rispetto al cianuro di potassio, il veleno del pesce palla. il Ministero della Salute olandese lancia l'allarme La NVWA, l'autorità olandese garante della sicurezza dei prodotti alimentari e del consumo, sabato ha lanciato un'allarme per la presenza della tetrodotossina in alcuni lotti di cozze e ostriche provenienti dalle zone est e nord della Schelda nei Paesi Bassi. Cozze e ostriche non possono essere vendute. La tetrodotossina (TTX) è una potente neurotossina, essa trae nome dalla famiglia dei Tetraodontidae o pesci palla che sono in grado di secernerla attraverso quattro denti fusi in un becco, adatto a rompere conchiglie, crostacei e persino rametti di corallo. La stessa caratteristica e lo stesso veleno sono presenti nei Diodontidae (pesci istrice) muniti per di più anche di aculei su tutto il corpo. Anche se la tetrodotossina venne scoperta in questi pesci, diverse varianti sono state trovate anche in altri animali (ad es. in piccoli polpi come il polpo ad anelli blu, nei tritoni della specie Taricha granulosa e Naticidae.Si è scoperto che la tetrodotossina può essere prodotta da alcuni batteri come la Pseudoalteromonas tetraodonis, alcune specie di Pseudomonas e Vibrio, ed altri batteri meno frequentemente. La tossina venne isolata e denominata per la prima volta nel 1909 dallo scienziato giapponese Yoshizumi Tahara. La Tetrodotossina è 100 volte più tossica rispetto al cianuro di potassio. Un milligrammo di tetrodotossina è sufficiente ad uccidere una persona (quantità che può essere contenuta nella capocchia di uno spillo).La tossina blocca la conduzione nervosa provocando paralisi, vomito, diarrea, convulsioni, blocco cardiorespiratorio. L'avvelenamento in seguito al consumo di pesci dell'ordine Tetraodontiformes è estremamente grave. La pelle e gli organi (soprattutto il fegato) del pesce palla possono contenere livelli di tetrodotossina sufficienti a produrre paralisi del diaframma e morte a causa dell'insufficienza respiratoria. La tossicità della carne, (ad eccezione del fegato, che risulta quasi sempre letale) varia tra le specie, nel corso delle stagioni e località geografiche, e in molti pesci palla può non essere così pericolosamente tossica. Un'altra via di avvelenamento può essere attraverso piccoli polpi come il polpo ad anelli blu, in questo caso il veleno viene iniettato dalle mandibole dell'animale. La dose letale media della tetrodotossina per il topo (LD50) specificata dalla scheda di sicurezza è di 334 µg per kg. Assumendo che la dose letale per gli umani sia simile, 25 milligrammi di tetrodotossina possono uccidere una persona di 75 kg. La quantità necessaria per raggiungere una dose letale per iniezione è molto più piccola, pari a 8 µg per kg. Il primo caso registrato di avvelenamento da tetrodotossina si ha nel diario di bordo del capitano James Cook. Egli registrò di come in un'occasione la sua ciurma mangiasse le parti carnee bianche del pesce palla pescato nei tropici, ed in seguito alimentasse i maiali presenti a bordo (come riserva alimentare vivente) con i rimasugli del pesce come pelle, fegato e gonadi. L'equipaggio sperimentò ottundimento e mancanza del respiro, mentre il mattino dopo i maiali vennero trovati tutti morti. Col senno di poi, è chiaro che la ciurma ingerì una blanda dose di tetrodotossina, mentre i maiali mangiarono quelle parti del corpo del pesce palla che contengono la maggior concentrazione della tossina, ricevendo in questo modo una dose letale.La diagnosi dell'avvelenamento da pesce palla è basata sulla sintomatologia osservata e dalla recente storia dietetica. Gli effetti dell'avvelenamento da tetrodotossina includono mancanza di fiato, ottundimento, tinniti, sensazione di "testa leggera", paralisi e battito irregolare. Tipicamente, i sintomi maggiori insorgono rapidamente, quelli minori istantaneamente. Se si ingeriscono dosi più elevate di 1-2 milligrammi la morte è l'esito più comune. Anche se la tossina si slega dai canali del sodio, via via che la sua concentrazione attorno ai centri nervosi diminuisce, le sue molecole sono eccezionalmente potenti e si scindono dal legame molto lentamente. Il trattamento usualmente consiste in assistenza respiratoria.Il primo sintomo di intossicazione è costituito da un leggero intorpidimento della lingua e delle labbra, che si manifesta da 20 minuti a 3 ore dopo l'ingestione del pesce avvelenato. Il sintomo successivo è costituito da parestesia a faccia ed estremità, che possono essere seguite da sensazione di leggerezza. Possono comparire anche mal di testa, dolore epigastrico, nausea, diarrea e/o vomito. In alcuni casi possono comparire difficoltà a camminare.Il secondo stadio dell'intossicazione è costituito da una paralisi ingravescente: molte vittime dell'intossicazione sono incapaci di muoversi e possono presentare difficoltà anche a mantenere la posizione seduta. Il soggetto presenta un'ingravescente insufficienza respiratoria; in genere sono presenti dispnea, cianosi e ipotensione. Viene colpito anche il linguaggio. La paralisi è via via ingravescente e possono comparire convulsioni, danni alle funzioni intellettive e aritmie cardiache.La vittima, nonostante sia completamente paralizzata, può essere cosciente e in alcuni casi completamente lucida fino a poco prima della morte, che in genere avviene in 4-6 ore, con un range stimato da 20 minuti a 8 ore. Considerata la gravità del rischio per la salute umana correlata alla presenza della neurotossina il Ministero della salute dell'Olanda, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti, raccomanda ai pescatori dilettanti ed ai vacanzieri di non raccogliere le cozze e le ostriche e di non consumare i mitili provenienti da queste due regioni. Trattandosi di allerta internazionale, abbiamo dovuto procedere in tal senso anche noi anche per informare i nostri connazionali presenti nei Paesi Bassi. Altra cosa da dire che il nostro Ministero della Salute non ha ancora reso pubblica l'allerta.

Scandalo preservativi donati dal Fondo Globale per lotta all’Aids: sono difettosi.

Scandalo preservativi donati dal Fondo Globale per lotta all’Aids: sono difettosi. Al macero 69 milioni condom che sono risultati non idonei ai test di elasticità e sono stati quindi respinti dal controllo di qualità per la facilità con cui si rompono La notizia è stata data dal ministro della salute etiope, Kebede Worku: ben 69 milioni di preservativi finanziati dal Fondo mondiale per la lotta all'Aids saranno mandati al macero perché difettosi. I condom sono risultati non idonei ai test di elasticità e sono stati quindi respinti dal controllo di qualità per la facilità con cui si rompono. Il lotto è stato acquistato con una donazione di 2 milioni di dollari provenienti dal Fondo Globale per la lotta contro l'AIDS, la tubercolosi e la malaria. Non si conoscono i dettagli sul produttore. Ancora una volta, sostiene Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, l'Africa vittima dell'ipocrisia e della corruzione, dei paesi "sviluppati" che non perdono occasione per sfruttare le debolezze dei paesi colpiti da piaghe "importate" dall'occidente.

Ikea ritira la cioccolata fondente. Allergeni non sufficientemente dichiarati in etichetta

Ikea ritira la cioccolata fondente. Allergeni non sufficientemente dichiarati in etichetta Ikea ritira il cioccolato fondente Choklad Mörk 60% e Choklad Mörk 70% poiché la presenza di latte e nocciole è dichiarata in modo insufficiente sulla confezione dei prodotti. Il richiamo riguarda tutte le date di scadenza. Il motivo del ritiro, segnala Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, stando a una nota diffusa oggi da Ikea è la presenza di sostanze non sufficientemente dichiarate in etichett. I clienti allergici al latte o alle nocciole o altrimenti interessati sono invitati a riportare i prodotti in questione presso il punto vendita più vicino, dove verranno interamente rimborsati. Il prodotto potrebbe infatti scatenare allergie nei consumatori per la presenza accidentale di tracce indesiderate di questi componenti nella cioccolata messa in vendita ma non riportati nella lista degli ingredienti. I sintomi che potrebbero essere scatenati in caso di allergia includono prurito e gonfiore a labbra, palato e gola, nausea o vomito, crampi e gonfiori addominali, diarrea, flatulenza, orticaria, difficoltà respiratorie e mal di testa. In caso di reazione allergica grave si può avere a che fare con uno shock anafilattico, situazione caratterizzata da seri problemi respiratori e brusche cadute di pressione che può portare anche alla perdita di coscienza. Nel caso in cui compaiano sintomi di questo tipo è importante cercare subito l'aiuto di un medico. In particolare, lo shock anafilattico è una situazione di emergenza che richiede il ricovero ospedaliero e in cui temporeggiare può risultare fatale. Da un punto di vista sanitario si tratta di una non conformità con un elevato indice di rischio per gli allergici o colori i quali presentano un’intolleranza alle nocciole ed al latte. Mentre non ci sono problemi per tutte le altre persone che possono consumare senza problemi il cioccolato.

venerdì 24 giugno 2016

Lo zenzero contro la nausea delle donne in gravidanza.

Lo zenzero contro la nausea delle donne in gravidanza. Metà delle donne incinte afflitte dalle nausee. Zenzero e digitopressione combatterebbero efficacemente questo fastidio. Mangiare zenzero sotto diverse forme (crudo, nel tè, nei biscotti o dietetico) potrebbe aiutare le donne incinte che soffrono di nausea. Sono gli ostetrici e ginecologi inglesi del Royal College, e riportato dal sito web di Top Health. Secondo gli addetti ai lavori lo zenzero avrebbe effetti rilassanti sulla nausea che coinvolge quasi la metà delle donne incinte tra la 4 ° e la 16 ° settimana di gravidanza. L'altra pratica raccomandata dagli scienziati è la digitopressione, che consiste nella pressione delle dita al polso. Per trovare il punto anti-nausea del polso, gli specialisti consigliano di mettere tre dita sotto la regione piegata del polso con la mano opposta. Quindi va posizionato il pollice appena sotto le dita tra i due tendini. Appositi braccialetti anti-nausea possono anche sostituire il gesto manuale. Se questi metodi si rivelano inefficaci o la nausea troppo intensa, i medici consigliano naturalmente di muoversi verso soluzioni medicali, prescritti da un medico. Insomma, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, due buoni consigli per cercare di alleviare la nausea in gravidanza.

Cassazione: sottrarre il cellulare al partner per leggere gli sms è reato di rapina.

Cassazione: sottrarre il cellulare al partner per leggere gli sms è reato di rapina. La Cassazione ha condannato un uomo per aver preso lo smarthphone alla ragazza. Da oggi occorre stare ben attenti ad impossessarsi del cellulare del proprio partner per cercare di prendere cognizione dei messaggi. Chi si impossessa di uno smartphone altrui, sottraendolo al legittimo proprietario, per spiare gli sms, commette il delitto di rapina. Lo ha sancito la Cassazione con la sentenza la n. 24297 del 10 giugno 2016, che ha condannato a un anno ed 8 mesi di reclusione un uomo, statuendo che commette il reato di rapina e lesioni chi sottrae con forza il cellulare al proprio compagno, contro la sua volontà, al fine di perquisire la messaggeria di Whatsapp. Anche perchè sottraendo il cellulare al suo proprietario per leggere i suoi messaggi, si viola "il diritto alla riservatezza" e si incide "sul bene primario dell'autodeterminazione della persona nella sfera delle relazioni umane". La finalità di prendere il telefono per leggerne il "contenuto", scrivono i giudici, "integra pienamente il requisito dell'ingiustizia del profitto morale". Essa presuppone sempre l’uso della minaccia o della violenza per impossessarsi della cosa mobile altrui. Infatti, nel caso di specie, il fine di esaminare i messaggi conservati nel cellulare, perquisendo lo stesso ha integrato perfettamente il requisito dell'ingiustizia del profitto. L’uomo con tale gesto ha non solo violato il diritto alla riservatezza della sua fidanzata, ma altresì ha compresso la sua libertà di autodeterminazione. L’uomo dopo esser stato condannato dalla Corte d’appello aveva proposto ricorso per Cassazione. A nulla sono valse le difese dell'imputato che ha sottolineato come per la configurazione del reato di rapina mancasse l'elemento soggettivo del reato ovvero il dolo, l’intenzione di conseguire un ingiusto profitto, non avendo egli agito alla ricerca di un profitto. A pensarla diversamente sono stati i giudici di legittimità che hanno sottolineato come il profitto può non consistere esclusivamente in un vantaggio patrimoniale. Esso può coincidere anche con un'utilità, solo morale o consistere in una soddisfazione, o godimento che il soggetto agente appunto immagina di conseguire dalla propria condotta. Inoltre secondo gli Ermellini la sottrazione, con violenza o minaccia, di un oggetto ad un’altra persona, quando questa lo tenga ben stretto, fa scattare la rapina propria. Le motivazioni sottese alla statuizione sono legate innanzitutto all’individuazione delle differenze fra la rapina e il furto con strappo. Tale ultimo reato si configura infatti quando la violenza avviene immediatamente solo sulla cosa e quindi in via del tutto indiretta verso la persona che la detiene. La rapina invece presuppone l’appropriazione da parte del reo di una cosa particolarmente aderente al corpo di chi la detiene in quel momento. Il soggetto attivo deve infatti vincere la resistenza del proprietario della cosa e la violenza quindi si estende alla persona. Nel caso specifico, l'imputato aveva infatti diretto la propria azione violenta verso la sua ragazza per arrivare ad impossessarsi del telefonino. Ecco perché non si è potuto configurare il furto con strappo. Insindacabile quindi la condanna dell'uomo che dovrà pagare anche le spese di giudizio. La sentenza della Cassazione, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, farà molto discutere proprio per la sua eccessiva severità. Chiunque è tentato a sottrarre il cellulare del partner per prendere cognizione dei messaggi contenuti stia attento: si rischia la galera.

giovedì 23 giugno 2016

Ambiente: scoperto ruscello inquinato di birra. Strano episodio in Svizzera.

Ambiente: scoperto ruscello inquinato di birra. Strano episodio in Svizzera. E' accaduto lunedì quando una schiuma ha ricoperto un ruscello di Dürnten, nell'Oberland svizzero. Sul posto sono intervenuti i pompieri del Cantone di Zurigo che hanno posato delle barriere galleggianti per ripulire la superficie dell'acqua.Non si capiva però quale fosse la fonte dell'inquinamento, fino a quando qualcuno ha percepito un forte odore di birra. Il sospetto è stato rapidamente confermato e si è quindi risaliti alla causa: 1'000 litri della bevanda alcolica erano stati riversati al termine di un festival musicale, i cui organizzatori avranno dei guai con la giustizia, ha confermato la polizia, dopo le anticipazioni del quotidiano locale Zürcher Oberländer. In base ai primi accertamenti, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non ci sono state invece conseguenze per pesci e altri organismi acquatici.

IKEA richiama i cancelletti Patrull. Rischio caduta dalle scale per i bambini

IKEA richiama i cancelletti Patrull. Rischio caduta dalle scale per i bambini Nuovo richiamo per i prodotti targati "IKEA". Dopo il maxi richiamo di frigoriferi e delle lavastoviglie della scorsa settimana, ora tocca ai cancelletti anti caduta dalle scale per i bambini. Il ritiro volontario di IKEA è dovuto alle segnalazioni ricevute dall'azienda di casi in cui i cancelletti PATRULL si sono aperti improvvisamente con conseguente caduta dalle scale dei bambini. In alcuni di questi casi è stato necessario ricorrere a cure mediche. L'indagine indipendente condotta a seguito delle segnalazioni ha dimostrato che il meccanismo di bloccaggio non è affidabile e rappresenta quindi un rischio per i bambini piccoli, sebbene i prodotti siano stati testati e approvati secondo le norme vigenti. "Non possiamo accettare il rischio di incidenti durante il gioco, per questo abbiamo deciso di ritirare immediatamente in via precauzionale tutti i cancelletti PATRULL”, ha dichiarato Maria Thörn, Business Area Manager pro tempore di IKEA dei Piccoli. Lo ha segnalato l'azienda sul proprio sito internet in un comunicato stampa il 23 giugno, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che avvisa i clienti del malfunzionamento. I cancelletti Patrull, Patrull Klamma e Patrull Fast sono in vendita in tutti i mercati Ikea. Per ricevere il rimborso non è richiesto lo scontrino fiscale. Per ulteriori informazioni contatta il Servizio Clienti al numero al numero verde 800 92 46 46, dalle 9 alle 20, da lunedì a sabato”.

A Lecce l'orchestra dei bambini: la musica con strumenti gratuiti per tutti per combattere il disagio e come incontro di culture.

A Lecce l'orchestra dei bambini: la musica con strumenti gratuiti per tutti per combattere il disagio e come incontro di culture. Un progetto didattico sperimentale con l’obiettivo ambizioso di usare la musica come strumento di stimolo dell’intelligenza, di educazione sociale e personale dei più piccoli, offrendo la precedenza alle situazioni di disagio socio-economico, disabilità, disturbi dell’apprendimento. Al via da febbraio anche a Lecce un laboratorio per l’accesso libero e gratuito dei bambini ai benefici della musica. "MusicaInGioco" è un progetto didattico sperimentale che si sta avviando nella provincia di Lecce, dopo che si è sviluppato a macchia d’olio nella provincia di Bari, con l’obiettivo ambizioso di usare la musica come strumento di stimolo dell’intelligenza, di educazione sociale e personale dei più piccoli, offrendo la precedenza alle situazioni di disagio socio-economico, disabilità, disturbi dell’apprendimento. In tutta la Puglia sono circa 1.500 bambini tra i 7 e i 13 anni ai quali è stato donato loro lezioni e strumenti e l’opportunità di far parte dell’Orchestra regionale infantile. Il progetto della onlus si ispira al sistema creato in Venezuela da Josè Antonio Abreu, musicista ed ex ministro della cultura che nell'arco di un trentennio e con sovvenzioni pubbliche ha organizzato una rete d'istruzione musicale con 450 mila ragazzi, il 90% dei quali appartenenti a famiglie disagiate. Anche il progetto MusicaInGioco è stato finanziato nell’ambito del programma pugliese Bollenti Spiriti per le politiche giovanili 2014-2015 e porta avanti le proprie attività gratuite anche grazie agli sponsor, alle donazioni e all’azione volontaria di chi crede in questa missione.“Abbiamo cominciato nel 2010 ad Adelfia, comune dell’area metropolitana di Bari, segnalando il progetto ai servizi sociali e alle scuole, racconta Andrea Gargiulo, musicista, professore di formazione corale, direttore artistico della onlus. Con questo approccio pedagogico si parte dal fare e dalle motivazioni per arrivare al creare, in una interazione continua con il bambino e con attività varie tutte rapportate al gioco”. Dei circa 1.500 bambini che compongono l’orchestra regionale circa il 30% presenta disturbi dell’apprendimento tra cui dislessia, deficit di attenzione e iperattività, un altro 30% si trova in situazioni familiari di disagio socio-economico, il 10% invece presenta problematiche più complesse tra cui sindrome di Down e disturbi dello spettro autistico. In ogni caso, la musica è per tutti, e porta benefici a chiunque. “Tutti i bambini, quelli che presentano difficoltà specifiche o che sono spinti dalla semplice passione per la musica, cominciano il laboratorio senza alcuna formazione musicale pregressa. Fin dal primo giorno viene consegnato loro uno strumento, scelto insieme a loro stessi in base alla propensione, alle caratteristiche fisiche, alle abilità di ciascuno. Ogni lezione, una volta a settimana, è diversa dall’altra e gli stimoli arrivano da attività diverse tra cui percussioni, attività corale, improvvisazione creativa, giochi didattici”. Ciascun partecipante al laboratorio riceve in dono lo strumento scelto, che sarà restituito solo nel caso che si abbandoni il percorso. Fanno parte dell’Orchestra anche i circa 25 bambini di Lecce, promosso dalla base MusicaInGioco insieme alla Biblioteca interculturale del Salento, progetto nato nel 2015 dall’associazione Salento Crocevia. Valore aggiunto di questo nucleo leccese, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione che persegue anche finalità di solidarietà sociale, è la presenza di bambini di culture diverse, grazie alla Biblioteca come punto di riferimento per l’incontro tra la comunità leccese e chi esprime altre culture. Responsabile della Biblioteca è l'avvocata Antonella De Blasio. Qualcuno dei bambini che ha cominciato le lezioni anni fa, adesso sta pensando di fare la professione del musicista, altri si stanno preparando ad essere tutor dei nuovi arrivati più piccoli.

Cade da scogliera a Malta. Ferito gravemente turista italiano.

Cade da scogliera a Malta. Ferito gravemente turista italiano. L'incidente si è verificato nella baia di Mistra. Sembra che il giovane si stesse arrampicando sulla parete di roccia per raggiungere una spiaggia, ma per motivi ancora da chiarire, sia scivolato cadendo rovinosamente Si stava arrampicando su una parete della baia di Mistra, tra le migliori spiagge rocciose a Malta. Ad un certo punto ha perso l’equilibrio ed è caduto sulla scogliera sottostante dopo aver compiuto un volo di oltre sette metri. Protagonsita della disavventura un turista italiano. Per soccorrerlo è scattata la "mission impossible" poichè l'uomo è stato issato dai piedi della scogliera da un elicottero dell'Aviazione Militare e poi adagiato sul molo dove è stato prelevato da un'ambulanza. Ora il giovane si trova ricoverato all’ospedale: nella caduta ha riportato sospette fratture al bacino e a una gamba. I medici non hanno escluso la prognosi riservata. L’episodio si è verificato giovedì. Il giovane, con tutta probabilità voleva raggiungere il mare attraverso una via alternativa alla spiaggia e così aveva deciso di arrampicarsi sulla scogliera. A dare l’allarme sono stati alcuni bagnati che hanno assistito alla scena; tra di loro anche alcuni amici del ferito. Alla luce di questi gravi incidenti che vedono coinvolti i nostri connazionali all'estero, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, suggerisce caldamente a tutti coloro che sono in procinto di recarsi temporaneamente all’estero, nel loro stesso interesse, di munirsi della Tessera europea assicurazione malattia (TEAM), per viaggi in Paesi dell’UE, o, per viaggi extra UE, di un’assicurazione sanitaria con un adeguato massimale, tale da coprire non solo le spese di cure mediche e terapie effettuate presso strutture ospedaliere e sanitarie locali, ma anche l’eventuale trasferimento aereo in un altro Paese o il rimpatrio del malato, nei casi più gravi anche per mezzo di aero-ambulanza. E’ infatti noto che in numerosi Paesi gli standard medico-sanitari locali sono diversi da quelli europei, e che spesso le strutture private presentano costi molto elevati per ogni tipo di assistenza, cura o prestazione erogata. Occorre ricordare che le Rappresentanze diplomatico-consolari, pur fornendo l’assistenza necessaria, non possono sostenere nè garantire pagamenti diretti di carattere privato; soltanto nei casi più gravi ed urgenti, esse possono concedere ai connazionali non residenti nella circoscrizione consolare e che versino in situazione di indigenza dei prestiti con promessa di restituzione, che dovranno essere, comunque, rimborsati allo Stato dopo il rientro in Italia.

Auchan ritira asciugacapelli commercializzato con il marchio "Qilive"

Auchan ritira asciugacapelli commercializzato con il marchio "Qilive" Auchan, la nota catena francese di supermercati e ipermercati, ha ritirato dagli scaffali da tutti i punti vendita dell'Asciugacapelli,commercializzato con il marchio Qilive. L’avviso riguarda esclusivamente il lotto 663063 riferimento ZD598DI / codice AIE:820383 menzionato direttamente sul prodotto. L’annuncio è stato rilanciato anche sul sito internet dell’azienda per un problema di qualità. Nel comunicato ufficiale si legge: “I clienti che hanno acquistato un prodotto del lotto 663063 sono pregati di non usarlo più e di riportarlo alla reception del negozio AUCHAN.” Pertanto chi ha già acquistato il prodotto, spiega Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, può riportarlo in negozio dove il prezzo d’acquisto sarà naturalmente rimborsato anche in assenza dello scontrino di cassa.

Fiat Chrysler espande richiamo a Maserati per la leva del cambio

Fiat Chrysler espande richiamo a Maserati per la leva del cambio Fiat Chrysler Automobiles NV sta espandendo il suo richiamo ad oltre 1 milione di veicoli con comandi che possono confondere i conducenti incluse alcune Maserati. La casa automobilistica, che possiede il famoso marchio italiano, richiamerà negli Stati Uniti oltre 13.000 Maserati Quattroporte e la berlina Ghibli su cui è montato il cambio automatico a otto marce prodotto dalla ZF. Le vetture sono state prodotte a partire dal 1 giugno 2013 al 28 Febbraio 2014. Il problema all'origine della campagna è legato alla leva stessa del cambio, che indipendentemente dalla modalità selezionata (P, R, N, D), torna in una posizione centrale una volta selezionato il rapporto, non rendendo immediatamente chiaro agli automobilisti se la vettura sia effettivamente stazionaria o meno. Nessun incidente letale. Secondo le risultanze dell'indagine, a Washington sono pervenute diverse segnalazioni di ripartenze o arresto involontarie , con diversi incidenti, senza conseguenze letali. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari o ai Concessionari FCA Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. L'intervento, consiste in un sistema di introduzione di ulteriori segnalazioni visive e acustiche quando il cambio non è in posizione "Park". Le modifiche studiate dal Costruttore prevedono, inoltre, un aggiornamento software che inibirà il movimento del veicolo in certe circostanze, come con una portiera aperta, ad esempio, anche quando il cambio non è in P. Sui modellli successivi delle tre auto coinvolte nel richiamo, la leva del cambio è stata già sostituita con una dal funzionamento più tradizionale, che prevede scatti fisici tra le posizioni, in luogo del comando elettronico.

mercoledì 22 giugno 2016

Emergenza incendi. A Gallipoli il provvidenziale intervento degli agenti della Polizia di Stato ha impedito gravi conseguenze sui residenti per un incendio scoppiato tra le vie 8 marzo, via Pasolini e via Zacà

Emergenza incendi. A Gallipoli il provvidenziale intervento degli agenti della Polizia di Stato ha impedito gravi conseguenze sui residenti per un incendio scoppiato tra le vie 8 marzo, via Pasolini e via Zacà L'emergenza incendi è sempre più emergenza e la carenza di personale specializzato è troppo spesso sopperita dai volontari, ma anche dalle altre forze di Polizia che s'improvvisano pompieri perchè i vigili del fuoco presenti sul territorio si rivelano, ogni stagione estiva, numericamente insufficienti.Questa volta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ritiene opportuno a tal proposito segnalare quanto accaduto nella turistica città di Gallipoli, dove uno dei soliti roghi appiccati ai margini della città poteva trasformare in tragedia una tranquilla giornata di giugno se non vi fosse stato il provvidenziale intervento di tre agenti della Polizia di Stato. Ancora una volta, tre ettari di territorio circa interessati da un incendio, che ha lambito le case tra le vie 8 marzo, via Pasolini e via Zacà, alimentato da un forte vento che ha sospinto le fiamme sino alle dimore di alcune persone, alcune delle quali, una donna e la propria figlia di sei anni, letteralmente salvate dagli agenti intervenuti mentre la prima tentava di difendere dalle fiamme le proprie abitazioni.Grazie al cielo, il tempestivo intervento dei poliziotti che invitavano i cittadini a lasciare le loro case ed a far desistere alcune nel proseguire nei tentativi di spegnere l'incendio, ed il successivo arrivo dell'ambulanza del 118 per la prima cura dei sintomi da intossicazione, ha evitato il peggio. Resta il fatto che uno degli agenti, peraltro, tutti impegnati a tentare di arginare le fiamme nell'attesa dell'arrivo dei vigili del fuoco, ha accusato anch'egli un lieve malore. Insomma, l'ennesimo atto di coraggio da parte di chi quotidianamente è impegnato a proteggere il territorio e i cittadini, mentre lo Stato continua a rimanere latitante in quella, della stagione degli incendi, che costituisce un'emergenza che dura da anni.

Pezzi di vetro nel tabacco da fiuto della Pöschl.

Pezzi di vetro nel tabacco da fiuto della Pöschl. Amanti del tabacco da fiuto attenzione. La Pöschl Tabak GmbH & Co. KG, azienda leader nella produzione di tabacchi da fiuto in Europa e nel mondo, in particolare dello Schmalzler e Snuff, sta procedendo al richiamo dello "Snow Mountain" come misura precauzionale. Lo ha riferito mercoledì 22 giugno l'Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco. Si tratta del lotto 7N44 - 6UYY - 398F- 14HN. L'azienda, invita i consumatori a non utilizzare il prodotto interessato dal ritiro poichè il tabacco da fiuto può contenere frammenti di vetro e il consumo può portare a lesioni. L'allerta in questione, sottolinea Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti" risulta pubblicata sul sito istituzionale del governo tedesco, Lebensmittelwarnung.de, che si occupa di allerte sulla sicurezza. La nostra associazione, quindi, dato anche il risalto che ha avuto questa notizia al di là delle Alpi, ritiene utile informare anche i nostri connazionali che si trovano all'estero e che non potrebbero essere messi a conoscenza in virtù della circostanza che l'allerta è indicata in lingua tedesca. Il fatto è grave e merita un approfondimento. È chiaro che nell'episodio si può ravvisare un vero e proprio pericolo per la salute pubblica perchè non è certo il numero degli episodi o dei soggetti coinvolti. Per questo occorre che le autorità indaghino per evitare che altri consumatori, magari più disattenti, possano procurarsi seri danni fisici anche perchè questo tipo di tabacco è distribuito anche in Italia.

Un tatuaggio per amore. Un padre si è fatto tatuare in testa il segno della cicatrice del figlio Gabriel, operato per un tumore al cervello

Un tatuaggio per amore. Un padre si è fatto tatuare in testa il segno della cicatrice del figlio Gabriel, operato per un tumore al cervello Un tatuaggio completamente diverso da quelli che siamo abituati a vedere che sintetizza la commovente storia di Gabriel Marshall, un bambino di 8 anni e di suo padre Josh, 28enne del Kansas. A marzo dello scorso anno al piccolo è stata diagnosticata una rara forma di tumore al cervello. Il mondo crolla addosso ai genitori. Ma il piccolo è forte, lotta. E sconfigge la malattia. Ma da questa lotta esce segnato. Un segno indelebile provocato dall'operazione. Un segno che porterà con sé per tutta la vita: un enorme cicatrice curva sul lato destro della testa. Il bimbo guarisce, ma soffre per questo sfregio sempiterno. Non riesce a sopportarlo. «Si sentiva un mostro», racconta il papà a ABC News. Josh, il padre, per aiutare il figlio ad accettarsi decide di farsi tatuare sulla testa una replica di quella ferita. Della stessa forma. Allo stesso posto. Tutto questo accade ad agosto 2015, quando l'americano dice al figlio: «Sai piccolo? Mi sono fatto tatuare la tua cicatrice. Così, se la gente vorrà prenderti in giro, dovrà prendere in giro entrambi». Da quel momento, Gabriel ha ripreso la fiducia in sé stesso e considera il padre come il proprio gemello. Josh e suo figlio hanno partecipato ad un concorso fotografico consacrato ai papà che si sono rasati i capelli come gesto solidale. Una competizione tra amici che Josh e Gabriel si sono aggiudicati a mani basse. «Non pensavo che il nostro caso facesse tanto scalpore. Per noi rappresentava solo un un concorso simpatico per combattere questa terribile malattia», spiega Josh. Il piccolo Gabriel, dal canto suo, sta bene. Il tumore è tenuto sotto controllo e non cresce più. Un tatuaggio per amore, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, un gesto per far superare al bambino il disagio che gli provoca quel segno così vistoso, che ora, grazie al gesto del padre, lo fa sentire un po' meno solo o un po' più uguale agli altri.

Sicurezza stradale: arriva dalla Svizzera "Clara", la giacca intelligente che salva la vita ai ciclisti.

Sicurezza stradale: arriva dalla Svizzera "Clara", la giacca intelligente che salva la vita ai ciclisti. Lo “Sportello dei Diritti” segnala la novità anche in Italia Una vera e propria rivoluzione che riguarda la sicurezza stradale potrebbe diventare presto una realtà. Si tratta di un giubbotto intelligente per ciclisti messo a punto a Lugano e al quale l’Ufficio federale delle strade (Ustra) ha concesso l’autorizzazione per un progetto pilota che va in vendita anche in versione gilet e coprizaino. In questi mesi "Clara" ha ammaliato il mondo, a destra e a manca. Finalista al Mass Challenge UK, fra 218 progetti e oltre 2mila candidature internazionali di start-up destinate a segnare il futuro; finalista anche all'Ait Camp in India; miglior prodotto al Wearable Technology Show di Londra; Premio Jeune Entrepreneur a Berna questo giugno: non male per una giacca con la bella aspirazione di salvare l'uomo. La semplicità del congegno si coglie già a prima vista: si tratta di sensori led, per mostrare all'automobilista le intenzioni di chi è in bici: se è in procinto di svoltare, se è in corso la frenata. Fin troppo semplice il principio; più complessa la realizzazione: ci son voluti tre ingegneri, nel frattempo diventati quattro più un esperto finanziario, per elaborare algoritmi, creare circuiti; innestarli su tessuti da vestire che prendono il nome dalla "luce", traduzione dal latino. Un giubbino, un gilet e un coprizaino, ciascuno in doppia versione basic o più sofisticata: dopo un anno e mezzo di lavoro sono oramai pronti per la produzione. Un’idea semplice ma efficace che dovrebbe partire con la campagna a metà luglio, quando sarà pronta la serie zero. Tecnologia applicata all'abbigliamento: un business che potrebbe presto avere nuove applicazioni. «Hardware e software nascono a Lugano dove la start-up è incubata. La parte fashion viene dall'Italia, dove si cura anche il design. La giacca svolge una doppia funzione: innanzitutto la luce intermittente dei led risveglia l’attenzione anche dei conducenti distratti, specie nelle ore notturne e nelle giornate con scarsa visibilità. Inoltre, costringe il ciclista a concentrarsi per azionare il congegno. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di un’innovazione molto importante che ci si augura possa essere presa in considerazione anche in Italia al fine di migliorare ulteriormente la sicurezza dei ciclisti date anche le statistiche impietose che continuano a dimostrare come tanto si debba fare per tutelare chi è costretto ad utilizzare le strade con la bicicletta.

martedì 21 giugno 2016

"Tommee Tippee“ ritira scaldabiberon e scaldapappe elettrico: rischio incendio

"Tommee Tippee“ ritira scaldabiberon e scaldapappe elettrico: rischio incendio La società Mayborn Group, proprietaria del marchio "Tommee Tippee", l'azienda britannica che produce prodotti per bambini, ha deciso di avviare un richiamo volontario di oltre 255.000 fra scaldabiberon e scaldapappe elettrico che possono surriscaldarsi e prendere fuoco. Alcuni, infatti, sono difettosi. La Food and Drug Administration, in un comunicato lanciato martedì ha riferito che l'azienda ha ricevuto sei segnalazioni di surriscaldamento ed incendio degli scaldabiberon e scaldapappe, che hanno causato 16.000 dollari di danni alla proprietà. Tutti i dettagli sono disponibili sulla pagina Facebook ufficiale di Tommee Tippee e sul sito della FDA. Il richiamo arriva a meno di un mese dopo che oltre 3 milioni di bibero "Tommee Tippee" sono stati richiamati a causa di problemi con la muffa. Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, chiude il comunicato stampa dell'allerta pubblicata sul sito istituzionale statunitense con una raccomandazione:" I genitori che hanno acquistato questo prodotto dovrebbero immediatamente non usarli".

AIFA: ritiro volontario lotto specialita’ medicinale YONDELIS. Presenza di un pezzo di vetro in un flacone

AIFA: ritiro volontario lotto specialita’ medicinale YONDELIS. Presenza di un pezzo di vetro in un flacone L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), ha disposto il ritiro, a scopo cautelativo, del lotto n. 16023 della specialità medicinale YONDELIS*EV 1FL POLV 0,25MG – AIC 038165015 della ditta Pharma Mar Srl. Il provvedimento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è reso necessario a seguito necessario a seguito della notifica di allerta rapido proveniente dalla Spagna concernente la presenza di un pezzo di vetro in un flacone appartenente al bulk del suddetto medicinale.Il lotto del medicinale in questione non potrà essere utilizzato e la ditta Pharma Mar dovrà assicurarne l’avvenuto ritiro entro 48 ore dalla ricezione del provvedimento. Yondelis è un medicinale antitumorale che impedisce la moltiplicazione delle cellule tumorali. Yondelis viene utilizzato per il trattamento dei pazienti che presentano un sarcoma dei tessuti molli in fase avanzata, che non hanno tratto benefici dall’uso di altri medicinali o che non possono riceverli. Il sarcoma dei tessuti molli è una patologia maligna che nasce in un punto qualsiasi dei tessuti molli, come in muscoli, grasso o altri tessuti (ad esempio cartilagini o vasi). Yondelis associato alla doxorubicina pegilata liposomiale (PLD: un altro medicinale antitumorale) viene utilizzato per il trattamento di pazienti che presentano una recidiva di cancro ovarico dopo somministrazione di almeno una terapia precedente e che non sono resistenti ai medicinali antitumorali a base di platino.

lunedì 20 giugno 2016

Richiamo Jeep sotto i riflettori dopo la morte sospetta dell'attore Anton Yelchin. Aveva lasciato motore acceso e auto in folle.

Richiamo Jeep sotto i riflettori dopo la morte sospetta dell'attore Anton Yelchin. Aveva lasciato motore acceso e auto in folle. La causa dell’incidente potrebbe essere un difetto della Jeep Gran Cherokee Fiat Chrysler Automobiles ha dichiarato Lunedi che è troppo presto per concludere che un problema alla leva del cambio in una Jeep Grand Cherokee 2015 ha portato alla tragica morte di Anton Yelchin, schiacciato accidentalmente tra la sua jeep e il cancello di casa. Anton Yelchin, 27 anni, era star di Alpha Dog meglio conosciuto come interprete di Chekov nel reboot di Star Trek. Tuttavia, la scomparsa di Yelchin è sotto i riflettori nazionali, in un momento in cui alcune morti sospette, almeno 11, registrate negli Stati Uniti hanno costretto l’azienda a effettuare il richiamo di 1,56 milioni di Jeep a rischio incendio. Lunedi pomeriggio, la combinazione del suo status di giovane attore di talento con un futuro luminoso e la tragicità della sua morte stanno attirando l'attenzione globale. Secondo la polizia, il motore dell'auto era ancora acceso e la marcia era in folle. Resta da chiarire la dinamica dell'incidente. La causa della morte della star Anton Yelchin potrebbe essere un difetto di progettazione della sua Jeep Gran Cherokee, prodotta dal gruppo italo-statunitense Fiat Chrysler. Quando la macchina da 2,5 tonnellate ha schiacciato l’attore, il motore era acceso e nessun segnale ha avvisato il guidatore di aver lasciato il veicolo in folle. La FCA in aprile aveva già dichiarato di voler aggiungere ulteriori misure di sicurezza al meccanismo dell'ingranaggio del cambio che alcuni autisti lasciano in posizione errata quando escono dal veicolo. A causa della mancanza di allarme quando l’auto viene lasciata in folle sono stati già segnatali 212 incidenti, 308 richieste di risarcimento danni e 41 feriti. Le autorità di regolamentazione statunitensi, tra l’altro, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, hanno già sanzionato Fiat Chrysler nel corso dell’ultimo anno con una multa di 175 milioni di dollari per la lentezza nel risolvere i richiami, tra cui proprio quelli legati al rischio incendio delle Jeep (solo il 35% delle jeep richiamate risulta essere stato riparato entro la fine del 2015).

Xylella fastidiosa: dal Canada fogli di plastica riflettenti utilizzati in agricoltura contro i parassiti

Xylella fastidiosa: dal Canada fogli di plastica riflettenti utilizzati in agricoltura contro i parassiti. Ricercatori spagnoli dell'IVIA stanno sperimentando in una fattoria di agrumi questo nuovo procedimento I ricercatori dell'Istituto per la ricerca agricola di Valencia (IVIA), in Spagna hanno trovato un rimedio contro il batterio killer degli ulivi, la Xylella fastidiosa ed altri parassiti degli agrumi. In una grande azienda agricola cooperativa di la Safor, nella Provincia di Valencia in Spagna, specializzata nella produzione di agrumi, sono stati installati pellicole riflettenti sotto gli alberi per avviare uno studio per valutare il suo effetto contro lo sviluppo di determinati parassiti e per una maggiore crescita vegetativa di aranci e dei loro frutti. I produttori canadesi di questo pacciame colorato in argento, il cui uso è testato per la prima volta nel settore degli agrumi spagnolo, sostengono che il loro uso è vantaggioso per frenare i parassiti e migliorare le rese di produzione. Il test viene eseguito da Alberto Urbaneja, ricercatore presso l'Istituto Valenciano di ricerca agricola (IVIA) e specialista in un centro di controllo biologico dei parassiti. La prova è iniziata qualche settimana fa e il primo obiettivo era, secondo le specifiche del produttore canadese, scacciare la presenza di alcuni parassiti. In questo caso si è pensato soprattutto alle Psille (Psylloidea), una superfamiglia di insetti appartenenti alla sezione Sternorrhyncha dei Rhynchota Homoptera che causano il"greening", una malattia batterica degli agrumi e agli insetti "Froghopper" o "Cercopoidea", una superfamiglia cosmopolita di insetti dell'Ordine dei Rincoti Omotteri, le cui forme giovanili sono comunemente chiamate sputacchine, per la caratteristica massa schiumosa all'interno della quale vivono di cui fa parte il batterio della Xylella fastidiosa.La malattia batterica degli agrumi chiamata "greening" sta devastando il settore degli agrumi in diversi paesi dell'America, in particolare in Brasile e Florida; in Spagna non è stata rilevata la malattia, ma è stato trovato il 'Psila' che si propaga in Galizia e Portogallo. I tecnici hanno notato un avanzamento significativo nella precocità della frutta. I fogli in plastica d'argento illuminano gli alberi dal basso e aumentano la temperatura. Per quanto riguarda la 'Xylella', è arivata in Europa dal Costa Rica in piante di caffè ornamentali, infierendo sugli olivi nel sud Italia e si è già diffusa in altre aree del paese e nelle aree della costa mediterranea francese. Oltre agli ulivi può colpire gli agrumi, viti e frutti di oltre trecento piante commestibili, piante ornamentali e in silvicoltura. Secondo la ditta canadese che produce questi film, il prodotto riflette il sole liberando le piante dai parassiti che cercano di atterrare sulle piante respingendo gli insetti in cui viene posizionato il materiale che agisce da specchio. Ma ciò che è già stato dimostrato nell'esperimento di La Safor, dopo poche settimane, è che i frutti degli alberi del test sono cresciuti significativamente più di quelli delle file adiacenti senza pellicola riflettente. Dato questo risultato promettente, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i proprietari della fattoria hanno deciso di estendere la sperimentazione ad altre aziende agricole delle regioni di Valencia e Huelva. Il principio su cui entrambi si basano (respingere gli insetti e aumentare la crescita vegetativa) è il riflesso della luce solare. Gli alberi sono illuminati sia sopra che da sotto, e la verità è che da metà mattina non si può stare vicino a causa del calore radiante.

Maxi richiamo in tutto il mondo batterie HP per computer portatili: a rischio incendio. Nel mirino notebook venduti tra il 2013 e il 2015

Maxi richiamo in tutto il mondo batterie HP per computer portatili: a rischio incendio. Nel mirino notebook venduti tra il 2013 e il 2015 HP,la multinazionale statunitense dell'informatica attiva sia nel mercato dell'hardware, ha annunciato di aver avviato un programma di ritiro e sostituzione volontaria, in tutto il mondo e in collaborazione con vari enti governativi delle batterie che possono surriscaldarsi e prendere fuoco. Alcune batterie, infatti, in dotazione a vari modelli di computer portatili della Hewlett-Packard (HP) sono difettose. I modelli chiamati in causa sono alcuni di quelli venduti in vari paesi tra marzo 2013 e agosto 2015. Maggiori informazioni, riferisce Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sia sugli apparecchi difettosi e le modalità per verificare se il proprio notebook HP è interessato dal provvedimento sul sito della multinazionale HP. Nel frattempo, i clienti che hanno acquistato questo articolo, sono pregati di non utilizzare il prodotto.

domenica 19 giugno 2016

Nanoparticelle, potenzialmente tossiche, si trovano in alcuni alimenti

Nanoparticelle, potenzialmente tossiche, si trovano in alcuni alimenti. L'associazione francese "Agir pour l'environnement", ha denunciato pochi giorni fa la presenza di nanoparticelle nei prodotti alimentari di uso quotidiano venduti nei supermercati Carrefour Un nuovo pericolo nanoscopico potrebbe nascondersi dai tessuti ai pneumatici, dalle pitture agli alimenti. Sono le nanoparticelle: 100.000 volte più piccole di un capello. Tanto piccole insomma da poter essere viste soltanto al microscopio, hanno qualità che l’industria apprezza sempre di più. E intanto ce le spalmiamo sulla pelle, le indossiamo, le respiriamo e addirittura le mangiamo senza manco saperlo, perché ancora non c’è l’obbligo di indicarne la presenza sull’etichetta. L'associazione francese "Agir pour l'environnement" (Agire per l'ambiente) ha commissionato uno studio metrologico e delle prove di laboratorio alla National Laboratory (LNE). I test hanno rivelato che i nanomateriali sono presenti nel nostro cibo, e che i produttori non stanno adempiendo all'obbligo di etichettarli. In particolare sono state analizzati: una porzione di vitello William Blanquette Saurin, biscotti Napolitains LU, chewing-gums Malabar, ognuno dei quali contiene biossido di titanio, l'additivo colorante E171, così come il mix di spezie utilizzata dal supermercato Carrefour nel suo guacamole, una salsa messicana, che contiene biossido di silicio, l'agente antiagglomerante E551.Tutti e quattro i prodotti contenevano nanomateriali che avrebbero dovuto essere classificati come 'nano' in base alle norme del regolamento sui nuovi prodotti alimentari. Questo definisce "nanomateriale " , osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, qualsiasi materiale prodotto intenzionalmente di 100 nm o meno". I risultati dei test hanno mostrato che le particelle inferiori ai 100 nanometri sono presenti nel 2,5% della gomma da masticare citata e nel 100% degli additivi nei prodotti alimentari. Rispetto alla totalità del prodotto, queste particelle sono presenti in basse concentrazioni, ma diversi studi dimostrano che le nanoparticelle si accumulano in alcuni tessuti del corpo e possono essere smaltite con difficoltà. Secondo Agir pour l'environnement, "queste sostanze creano rischi inutili per i consumatori, che non hanno modo di evitarle essendo privati del diritto di conoscerle. Poiché le nanoparticelle sono sempre più presenti nei beni di consumo, senza alcuna trasparenza, tracciabilità o regolamento, abbiamo urgente bisogno di una moratoria per evitare un altro scandalo di salute pubblica come quello che si è verificato nel caso dell’amianto. Eppure ai sensi del regolamento europeo del 2011 sulle informazioni alimentari ai consumatori qualsiasi ingrediente contenente nanomateriali deve essere etichettato come tale, con il nome del materiale seguito dalla parola 'nano'. La Commissione europea ha ribadito questa esigenza nell'ottobre del 2015 in occasione della revisione del regolamento sui nuovi prodotti alimentari dopo aver visto la riluttanza ad imporre l'etichettatura per gli ingredienti sul mercato per un lungo periodo di tempo. Ma attualmente non esistono prodotti alimentari etichettati con la parola 'nano'. Questo significa che non ci sono prodotti alimentari sul mercato UE che contengono nanoparticelle? La risposta è no. In realtà il loro uso è all'ordine del giorno.Nel mese di settembre 2015 Friends of Earth Australia ha rivelato la presenza di nanoparticelle in un certo numero di prodotti alimentari, molti dei quali disponibili in Europa. Tra loro ci sono le M&Ms e le Mentos Pure Fresh.

Muffe nel gorgonzola "Dolce". Allarme in Italia di Rasff: "Sono cancerogene"

Muffe nel gorgonzola "Dolce". Allarme in Italia di Rasff: "Sono cancerogene" Grazie al Rasff (Sistema di Allerta Rapido Comunitario) la rete europea di informazione che individua con precisione gli episodi a rischio lungo di tutta la filiera con immediato ritiro dei lotti sospetti, nella notifica settimanale a tutela dei consumatori, l’elenco italiano del sistema di allerta inviata dal Ministero della Salute francese del 17 giugno, comprende una segnalazione di allarme livello "rischio grave", per gorgonzola dolce prodotto in Italia, contenente elevate quantità di aflatoxins (M1 = 0.07 µg/kg - ppb). Nello specifico, su ordine dell' autorità, è stato disposto il ritiro dal mercato dei prodotti contaminati. Le aflatossine (o afflatossine) sono micotossine prodotte da specie fungine appartenenti alla classe degli Ascomiceti (genere Aspergillus), Fusarium, oppure da altre muffe. Le aflatossine sono altamente tossiche e sono ritenute essere tra le sostanze più cancerogene esistenti.In condizioni ambientali favorevoli le spore degli Aspergillus germinano e successivamente colonizzano le granaglie (cereali, legumi, semi oleosi) e la frutta secca, da queste possono trasferirsi ai carboidrati derivati (farine). Il termine aflatossina deriva proprio dall'Aspergillus flavus, responsabile della prima epidemia da micotossine documentata, riscontrata nel 1961. Tale epidemia si diffuse a partire da una partita di farina di arachidi contaminata che causò la morte di più di 10.000 tacchini e, ignorandone le cause, venne in un primo momento chiamata proprio per questo Malattia X del tacchino (in inglese Turkey X disease).I prodotti da raccolti coltivati secondo pratiche di agricoltura biologica, che non prevedono trattamenti fungicidi, possono essere più suscettibili alla contaminazione da aflatossine. L'azione mutagena delle aflatossine B1 ed M1 è legata alla formazione dell'epossido, un intermedio metabolico che forma legami covalenti con la catena del DNA. I danni al sistema immunitario invece sono stati dimostrati in vivo su cavie da laboratorio esposte ad 5-6 mg/ml di aflatossine del mais (granaglie). Gli effetti immunosoppressivi non sono stati ancora verificati sull'uomo ma si è focalizzato l'effettivo potenziale cancerogeno delle aflatossine soprattutto sul fegato oltre a poter indurre mutazioni e causare emorragie dell’apparato digerente. Pertanto Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, invita chiunque avesse acquistato questi prodotti a non consumarli e a consegnarli al rivenditore o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale, poiché le micotossine in essi contenute, oramai sparse per tutto il prodotto, lo rendono inappropriato al consumo. In conclusione va ricordato che RASFF è un angelo custode che vigila su tutti i prodotti agroalimentari in Europa. Fu un episodio di terrorismo a far nascere il Rasff. Nel 1978 venne rinvenuto del mercurio all’interno di arance di provenienza israeliana in alcune città tedesche e nei Paesi Bassi. Un gruppo estremista (il sedicente Commando palestinese dell’esercito rivoluzionario arabo) rivendicò di aver contaminato i frutti per distruggere l’economia di Israele. L’impatto economico della vicenda fu devastante e mandò nel panico l’Europa. In seguito alla vicenda, le autorità di controllo alimentare degli Stati membri si riunirono il 13 febbraio 1979 e proposero di costituire un sistema comunitario di allarme rapido.

La 'Roulette Russa” delle asciugatrici. Il caso rilanciato in Gran Bretagna che coinvolgerebbe Cinque milioni di modelli di diverse vendute dal 2004

La 'Roulette Russa” delle asciugatrici. Il caso rilanciato in Gran Bretagna che coinvolgerebbe Cinque milioni di modelli di diverse vendute dal 2004. La media di tre incendi al giorno causati dalle “asciugatrici trappola”. Ai consumatori lo “Sportello dei Diritti” invita a prestare la massima attenzione per verificare se la propria “macchina” sia soggetta a richiamo di fabbrica e a seguire le indicazioni precauzionali dei produttori Una vera e propria emergenza sarebbe stata lanciata dai vigili del fuoco della Gran Bretagna che starebbero combattendo con una media di tre incendi al giorno causati da asciugatrici definite “trappole mortali”.Le cifre 'allarmanti' hanno innescato richieste di richiamo urgente, con i produttori accusati di non riuscire a far fronte al problema, mettendo milioni di vite a rischio.Gli incendi iniziano quando residui di lanuggine si accumulano e vengono a contatto con gli elementi riscaldanti della macchina. Vi è un problema particolare con 5 milioni di modelli di varie marche tra cui Hotpoint, Creda e Indesit venduti tra il 2004 e il 2015, ma anche altre società sarebbero state coinvolte.Whirlpool, che ha rilevato la multinazionale proprietaria dei marchi Indesit, Hotpoint e Creda l'anno scorso, ha messo a punto un programma di riparazioni, ma non avrebbe abbastanza ingegneri, e per la modifica di ogni asciugatrice oggetto di richiamo ci vorrà più di tre anni.L'Associazione degli enti locali (LGA), che rappresenta 48 autorità antincendio e di soccorso in Inghilterra e Galles, ha detto che ci sono stati ben 2.190 incendi provocati da asciugatrici tra il 2012 e il 2014.La LGA ha criticato che le aziende coinvolte per i tempi troppo lunghi nell'esecuzione di programmi di riparazione per le macchine potenzialmente pericolose, invece di affrettarsi visto che farebbero 'rischiare la vita di milioni di clienti'.Il portavoce Jeremy Hilton ha detto: 'Le persone che utilizzano asciugatrici difettose vanno inconsapevolmente a giocare alla “roulette russa”. I principali produttori dovrebbero richiamare i modelli interessati nel più breve tempo possibile per proteggere i propri clienti.'I vigili del fuoco stanno intervenendo sugli incendi delle asciugatrici tre volte al giorno, il che è allarmante.'Questi prodotti difettosi mettono in pericolo la vita, causando migliaia di sterline di danni alle abitazioni e rendono le persone senza fissa dimora. la sicurezza del popolo deve essere la priorità. Sono passati mesi da quando alcuni produttori hanno emesso avvisi di sicurezza sulle loro asciugatrici ma va ricordato come questi apparecchi stiano ancora causando incendi. Fino a quando lo fanno, i consumatori continuano a rischiare di cadere vittima di un incendio devastante e tragico'.La LGA ha esortato la gente a pulire il comparto in cui le fibre di tessuto si accumulano dopo ogni carico, e ha detto che lo sfiato o qualsiasi altra apertura non dovrebbero essere coperto. L’associazione ha anche avvertito che le macchine non devono mai essere lasciate accese durante la notte, o mentre nessuno è in casa. A febbraio, una donna di 49 anni di Birmingham sarebbe morta a causa di un incendio, che potrebbe essere stato causato da una asciugatrice difettosa.Gli esperti che studiano la causa del fuoco che ha ucciso Mishell Moloney, madre di due figli, hanno portato via uno di questi apparecchi danneggiati.Nel mese di ottobre 2014, Doug McTavish, 39, e Bernard Hender, 19, sono morti in un incendio all’interno del loro appartamento a Conwy, Galles del nord.Nell'udienza preliminare del mese scorso è stato evidenziato che il fuoco sarebbe partito da un'asciugatrice. Una completa inchiesta si terrà entro la fine dell'anno.Ci sono stati, in ogni caso, centinaia di altri incendi dove le case sono state danneggiate e gli animali domestici sono morti. In alcuni casi, le famiglie sono state costrette a stare lontano dalle loro case per mesi, mentre le riparazioni vengono effettuate.Whirlpool sostiene che le sue macchine possono essere utilizzate mentre i clienti aspettano gli interventi di richiamo, ma ha aggiunto: 'Abbiamo bisogno che i consumatori non lascino le loro asciugatrici incustodite durante il loro funzionamento come ulteriore precauzione, cioè non lasciano la casa o si addormentino mentre le macchine sono accese.'Inoltre, i consumatori dovrebbero controllare e pulire il filtro dopo ogni ciclo.'Una notizia passata pressoché inosservata in Italia, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, forse perché le asciugatrici nel Nostro Paese non sono utilizzate come nei paesi nordici. Certo è che chi è in possesso di uno di questi prodotti anche da noi, dovrebbe prestare la massima attenzione e seguire i consigli dei produttori affinché si possa precauzionalmente evitare qualsiasi tipo di pericolo nell’uso ed informarsi urgentemente presso i rivenditori se il bene è sottoposto a richiamo di fabbrica.

Carburante low cost dalla plastica. Ricercatori Usa: il metodo ecologico è capace di convertire ogni chilo di rifiuto in plastica in combustibile.

Carburante low cost dalla plastica. Ricercatori Usa: il metodo ecologico è capace di convertire ogni chilo di rifiuto in plastica in combustibile. La plastica costituisce una parte importante dei rifiuti dell'uomo. Ora da materiali plastici misti e non lavati si può produrre carburante, grazie all’innovativo progetto di un team di ricercatori dell'Università della California Irvine che ha sviluppato un nuovo processo chimico in grado di degradare materiali plastici in polietilene in combustibili liquidi e cere. Il metodo, spiegano i ricercatori nell'articolo su Science Advances, potrebbe aiutare a riciclare milioni di tonnellate di plastica prodotte ogni anno e a trasformarle anche in "carburante" per le macchine o in cere usate nei processi di produzione industriale. I materiali in polietilene e propilene costituiscono oltre il 60% del totale della plastica contenuta nei rifiuti solidi urbani. E, come se non bastasse, il polietilene è molto difficile da degradare senza trattamenti speciali. La nuova tecnica sviluppata dall'ateneo californiano riesce a rimescolare gli idrocarburi presenti nel polietilene usando dei reagenti leggeri e poco costosi e i ricercatori sottolineano che diversi tipi di polietilene possono così essere completamente degradati nel giro di una giornata. Il metodo è stato testato con prodotti in plastica comuni, dalle bottiglie alle pellicole delle confezioni alimentari, alle buste della spesa. Se la sua diffusione sarà mondiale,commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si potrebbe risolvere lo spinoso problema dello smaltimento della plastica che attanaglia il mondo intero, dei 240 milioni di tonnellate di plastica annue prodotte, infatti, solo il 3 per cento viene riciclato.

Fette congelate di marlin infette: alto rischio di «avvelenamento da sgombroidi». Allarme in Italia di Rasff: "Gravi rischi per la salute"

Fette congelate di marlin infette: alto rischio di «avvelenamento da sgombroidi». Allarme in Italia di Rasff: "Gravi rischi per la salute" Nella notifica settimanale del Sistema di Allerta Rapido Comunitario (RASFF), l’elenco italiano del sistema di allerta inviata dal Ministero della Salute italiano del 17 giugno, comprende una segnalazione di allarme livello "rischio grave", per fette di "Marlin" congelato proveniente dal Portogallo, contenente elevate quantità di istamina e di altre amine vasoattive, che causa il cosiddetto «avvelenamento da sgombroidi». Nello specifico, su ordine dell' autorità, è stato disposto il ritiro dal mercato dei prodotti contaminati. La sindrome sgombroide è una patologia simil-allergica risultante dall'ingestione di pesce alterato.È il secondo tipo più frequente di intossicazione da prodotti ittici, seconda solo alla ciguatera. Spesso tuttavia non viene rilevata perché assomiglia e confusa con l'allergia alimentare. Viene riportata con la massima frequenza relativamente a specie ittiche a carne rossa, appartenenti alle famiglie Scombridae (come il tonno, tonno pinna gialla, tonnetto striato (chiamato anche bonito), sgombro, lampuga, Clupeidae (sardine, aringhe, cheppie) ed acciughe e specie ittiche imparentate con queste, refrigerate o conservate in modo non adeguato dopo la pesca.La sindrome sgombroide può derivare dall'inappropriato trattamento del pesce durante l'immagazzinamento o la lavorazione; quando per l'innesco di processi di degradazione si producono quantità importanti di istamina. L'istamina è una delle sostanze tossiche implicate nell'intossicazione sgombroide. Nel tessuto di pesci in decomposizione sono state trovate altre sostanze chimiche, ma la loro associazione con la sindrome sgombroide non è stata stabilita chiaramente. Le manifestazioni cliniche dell' intossicazione riguardano l'apparato gastrointestinale (nausea, vomito, diarrea) il sistema nervoso centrale (vertigini, cefalea), la cute (rush) ; raramente si osservano disturbi respiratori e ipotensione. L'inizio della sintomatologia è rapido (20-30 minuti dall'assunzione dell'alimento) e i disturbi, abitualmente di lieve entità, si risolvono generalmente in breve tempo; solitamente durano meno 24 ore. La sindrome, sebbene frequente, viene spesso diagnosticata come reazione allergica alimentare. Pertanto Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, invita chiunque avesse acquistato questi prodotti a non consumarli e a consegnarli al rivenditore o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale.

sabato 18 giugno 2016

Viaggiare sicuri: scoppio dell'enterovirus A71 in Catalogna, Spagna. Valutazione rapida del rischio 16 giugno 2016

Viaggiare sicuri: scoppio dell'enterovirus A71 in Catalogna, Spagna. Valutazione rapida del rischio 16 giugno 2016 L'ECDC, l’agenzia europea che si occupa della vigilanza sulla salute nel territorio UE, ha pubblicato una valutazione rapida del rischio a causa di un'epidemia localizzata dei sintomi neurologici associati dell'enterovirus A71 (EV-A71) in Catalogna, Spagna. La maggior parte delle infezioni di EV, compresi EV-A71, provocano infezione asintomatica. La maggior parte delle infezioni sintomatiche di EV-A71 si manifestano come una mano autolimitante, afta epizootica e solo una piccola percentuale di pazienti sviluppano conseguenze gravi e pericolose per la vita. L'attuale epidemia, per quanto dichiarato dall’ente europeo, è notevole in termini di grandezza e gravità dei sintomi dei casi segnalati. L’epidemia con le complicazioni neurologiche causate dall’enterovirus è in corso in Catalogna da metà aprile 2016, e colpisce i bambini fino a dieci anni di età. A partire dal 7 giugno sono stati segnalati casi di infezione dell'enterovirus con complicazioni neurologiche, la maggior parte dei quali si sono evoluti positivamente, ma 22 tra i pazienti rimangono in ospedale, di cui 7 in unità di terapia intensiva. Secondo le informazioni ricevute dalle autorità regionali, non risulta alcun decesso correlato a questa epidemia. I casi sono diffusi in Catalogna. Negli altri Stati membri dell'UE non sono segnalati focolai concomitanti dell'enterovirus e l’ECDC non è a conoscenza di segnali di altri focolai insoliti di enterovirus nell'UE. Non vi è prova, quindi, che suggerisca che il profilo epidemiologico della EV-A71 in Europa stia attraversando un cambiamento, sia a causa di evoluzioni molecolari del virus, come pure per un crescente rischio di importazione di nuovi ceppi di virus da fuori dell'UE. La completa caratterizzazione dell’isolata epidemia spagnola e il confronto delle sequenze di virus provenienti da altri paesi e continenti, dovrebbe contribuire ad una migliore comprensione della variante epidemiologica dell’EV-A71 in Europa. Questo scoppio di EV-A71 insieme ai casi precedentemente segnalati di EV-D68 rafforza l'esigenza di vigilanza per infezioni da enterovirus che si presenta con gli stessi sintomi. I pediatri dovrebbero essere incoraggiati a prestare attenzione al rilevamento dell'enterovirus e segnalare tutti i pazienti che presentano i sintomi indicativi di meningite, encefalite o paralisi flaccida acuta (AFP), nonché alle mani e afta epizootica. Come precauzione generale, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” ribadendo i consigli già forniti dall’ECDC, i bambini che risiedono o dovranno soggiornare per vacanza in Catalogna dovrebbero evitare il contatto con bambini malati sintomaticamente e seguire la più rigorosa igiene nei contatti personali. La maggior parte delle infezioni di EV, compresi EV-A71, provocano, come detto, infezioni asintomatiche. La maggior parte delle infezioni sintomatiche di EV-A71 si manifestano con segnali di mano autolimitante, afta epizootica e solo una piccola percentuale di pazienti sviluppano conseguenze gravi e pericolose per la vita.

Usa: bimbo di 4 anni trova pistola in casa, spara e muore. Sangue

Usa: bimbo di 4 anni trova pistola in casa, spara e muore. Sangue innocente di bambini uccisi per colpa delle armi da fuoco che in America mietono sempre più vittime tra i minori. Una scia di sangue inarrestabile. Un bimbo di 4 anni è morto ad Elgin, nell'Iowa, dopo essere stato colpito da un proiettile alla testa probabilmente sparato da lui stesso. La polizia è intervenuta dopo la telefonata al 911: sul posto, oltre alla vittima, erano presenti anche due bambini e due adulti. In base a una prima ricostruzione, il piccolo si è sparato accidentalmente in casa mentre la madre si trovava in giardino. Non è solo la drammatica statistica delle sparatorie a scuola a far discutere, commenta Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ma anche quella, altrettanto drammatica, degli incidenti che accadono in casa, spesso per pistole o fucili lasciati incustoditi. Dati alla mano, il fenomeno della strage dei bimbi uccisi in casa è impressionante. Secondo il Centers for Desease Control and Prevention, l'autorità sanitaria negli Usa, in America il 2015 potrebbe essere un anno record: ci sono stati 39.449 episodi con armi da fuoco, 9.940 morti, tra cui 550 bambini e 1.962 teenager. A scuola sono state 45 le stragi nel 2015, incluso il massacro nell'Oregon del 1° ottobre. Di queste vittime alcune avevano meno di 5 anni. Anche per i primi cinque mesi del 2016 gli episodi shock non sono meno.

FCA: richiamo per FIAT 500 con problema a frizione

FCA: richiamo per FIAT 500 con problema a frizione Il richiamo comunicato da FCA riguarda 16.193 unità Fiat 500 dei modelli prodotti dal 2012 al 2016 con cambio manuale ed è a livello volontario, dato che non sono stati segnalati feriti o incidenti correlati al difetto. Il richiamo si riferisce al sistema di rilascio della frizione: FCA comunica che una sua inchiesta interna ha accertato che la corsa della frizione può "superare i parametri di progettazione" al punto che i particolari interessati possono danneggiarsi, con conseguente difficoltà nel cambio di marcia e anche l'interruzione della propulsione, con conseguente arresto non voluto della vettura. Le vetture con il motore turbocompresso, ossia la versione 500 Turbo e le Abarth, non sono interessate al richiamo. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari o ai Concessionari FCA Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. L'intervento, consiste in un sistema di rilascio modificato, che include un "limitatore" di corsa, e un diverso interruttore collegato al pedale della frizione, usato per disinserire il cruise control qualora si agisca sul pedale stesso.

venerdì 17 giugno 2016

I supermercati Tuodì ritirano arachidi tostate a marca “Fuori dal guscio”.

I supermercati Tuodì ritirano arachidi tostate a marca “Fuori dal guscio”. Aflatossina B1 superiore ai limiti di legge. Il sistema di allerta rapido della Regione Valle d’Aosta segnala il ritiro dagli scaffali dei supermercati Il sistema di allerta rapido della Regione Valle d’Aosta segnala il ritiro dagli scaffali dei supermercati delle arachidi tostate della marca “Fuori dal guscio” nella confezione da 250 grammi prodotte e confezione per DICO spa, società che gestisce la rete di supermercati Tuodì. Il lotto in questione è il 216145-04, e il termine minimo di conservazione riportato sull’etichetta è aprile 2017. L'esercizio interessato in Valle D'Aosta è Tuodì Superfresco Loc. Grand Chemin, 102 Saint-Christophe e Tuodì Market Via Circonvallazione, 151 Verrès. La catena di supermercati precisa che non è stato predisposto un richiamo del prodotto al consumatore perché l’azienda produttrice (New Factor spa - USA) ha analizzato il controcampione e la materia prima, riscontrando valori conformi. Il motivo del ritiro, segnala Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,è dovuto al superamento dei valori limite di aflatossina B1 e aflatossine totali. Il problema dei residui tossici nei prodotti alimentari ha assunto notevole rilievo in tema di sicurezza alimentare. In particolare, il monitoraggio di contaminanti di derivazione “naturale”, quali le micotossine, è diventato un controllo di routine per l’industria agro-alimentare. Le aflatossine, ritenute a ragione le micotossine per eccellenza, sono state oggetto delle ricerche più approfondite e ancora oggi destano le maggiori preoccupazioni in quanto contaminanti dell’alimentazione di larga parte della popolazione mondiale che vive nelle fasce tropicali dove le caratteristiche del clima e la pressochè totale assenza di refrigerazione, facilitano la crescita delle muffe produttrici. Esse sono prodotte esclusivamente da alcuni ceppi di Aspergillus flavus e da quasi tutti i ceppi di Aspergillus parasiticus. Furono scoperte nel 1960 in seguito ad una grave intossicazione che colpì il settore avicolo in Inghilterra, divenuta successivamente nota con il nome di “Turkey-X disease”; più di 100000 tacchini morirono dopo aver consumato arachidi brasiliane contaminate. Il principale contaminante fungino isolato da quelle arachidi era Aspergillus flavus. Le indagini effettuate consentirono l’isolamento dell’agente eziologico ovvero una miscela di composti tossici fluorescenti, denominati aflatossine. Infine, un aspetto spesso sottovalutato del problema micotossine e quello del rischio connesso per via inalatoria. Poiché le micotossine sono relativamente non volatili, l’esposizione per questa via è limitata all’inalazione di materiale o di origine fungina o derivante da substrati contaminati. L’inalazione di questo materiale può trasportare le micotossine fino agli alveoli polmonari.

Tolleranza zero in Svizzera per gli italiani: «Mi hanno multato perché "clacsonavo" per la mia Italia».

Tolleranza zero in Svizzera per gli italiani: «Mi hanno multato perché "clacsonavo" per la mia Italia». La Polizia elvetica randella un nostro connazionale reo di avere esultato alla vittoria della Nazionale. L'episodio è accaduto in città dopo la vittoria degli azzurri sul Belgio. Il comandante Beltraminelli: «Certi atteggiamenti non si possono tollerare». E il caso non è isolato L'esternazioni anti-immigrati italiani in Svizzera anche con il calcio. Quando c'è di mezzo il razzismo neanche una partita della Nazionale italiana ci sta. In quel caso bisogna applicare la regola della tolleranza zero. A maggior ragione se ad esultare per la vittoria della squadra del cuore è un tifoso italiano. «Mi hanno multato perché festeggiavo la mia Italia». A parlare è un abitante del Bellinzonese, multato lunedì sera nella capitale ticinese mentre celebrava la vittoria degli azzurri sul Belgio, ai campionati europei di calcio. L'episodio sembra non essere isolato, commenta Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”. Anche nel Luganese e nel Locarnese sono piovute sanzioni. «Gridavo e suonavo il clacson - racconta il nostro interlocutore -. Mi è stata annunciata una multa salata, forse diverse centinaia di franchi».Ivano Beltraminelli, comandante della polizia comunale di Bellinzona, non ha dubbi sull'accaduto: «Se il cittadino è stato multato, è perché il suo comportamento è stato inadeguato». E aggiunge: «Prima dell'inizio degli europei di calcio sono state diramate delle direttive a livello cantonale sul limite da non oltrepassare durante i festeggiamenti. Noi cerchiamo solo di farle rispettare».Sul caso specifico il comandante non vuole esprimersi. «Abbiamo dato alcune multe nella serata di lunedì, lo confermo. Ma certi atteggiamenti non si possono tollerare. Se uno sta seduto sul finestrino mentre l'auto è in movimento è chiaro che può essere sanzionato. Queste persone non hanno sicuramente preso la multa a causa di due colpi di clacson o di qualche urlo. Anche perché per un uso improprio del clacson la multa arriva al massimo a 40 franchi. Se qualcuno riceve di più, è perché ha fatto altro. E poi, un conto è suonare il clacson alle 23, appena dopo che la partita è finita, un conto è farlo alle 2 di notte».

giovedì 16 giugno 2016

Argentina: Lysoform Disinfettante Spray contaminato con insetticida tossico

Argentina: Lysoform Disinfettante Spray contaminato con insetticida tossico. L'ammissione della S. C. JOHNSON & SON L’allarme arriva dal Servizio nazionale di sorveglianza sanitaria argentina che ha appena avviato un’inchiesta al riguardo in collaborazione con l'ANMAT (Administración Nacional de Medicamentos, Alimentos y Tecnología Médica), organismo decentralizzato dipendente dal Ministero della Salute. La S.C. Johnson & Son Inc., un’azienda statunitense operante in oltre 60 paesi, che produce prodotti per le pulizie e l'argentina SAIC stanno ritirando dal commercio il "LYSOFORM Disinfettante Spray", in bombolette da 390 CM3 per sospetto di contaminazione da insetticida tossico. Più precisamente si tratta del lotto n° 5231012L310, prodotto ad agosto 2015. Le aziende, titolari del lysoform, hanno informato che le unità sulle quali ricade l'allerta sono contaminate, in percentuale dal 4 al 20%, con il prodotto della “Fuyi Mata Moscas y Mosquitos” che contiene una sostanza chimica utilizzata nei repellenti contro gli insetti. La Direzione nazionale di sorveglianza sanitaria, raccomanda alla popolazione, di astenersi dall’acquisto del lotto del prodotto interessato invitando chi lo ha già effettuato a non utilizzare il disinfettante e a riconsegnarlo al punto vendita, per il rimborso o la sostituzione, potrebbe causare danni alla salute. A lasciare l’amaro in bocca è che questa notizia come altre molto più gravi, sottolinea Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, non vengono divulgate in modo adeguato dal nostro Ministero della salute e dalle aziende coinvolte. Anche perchè le nostre casalinghe, martellate da pubblicità televisive a senso unico, che puntano alla vendita di prodotti per l’igiene della casa o della persona, si ritroviamo spesso vittime della sindrome della massaia: l’ossessione per l’igiene. La lotta indefessa al germe si esaspera soprattutto nelle case dove gattonano bambini. Le madri più ansiose vedono con timore il momento in cui la prole inizia a mettere in bocca qualunque oggetto raccolto dal pavimento o anche solo le manine un po’ impolverate. Sperando di proteggerli dagli attacchi batterici, le casalinghe partono all’attacco con stracci e detergenti di ogni tipo. La verità è che i bimbi in casa sono sempre di più esposti alle allergie, alcune accentuate proprio dai prodotti chimici, che alle malattie batteriche. Al contrario, i batteri sono anche utili a sviluppare le naturali difese immunitarie dell’organismo. In definitiva, l’uso eccessivo di detergenti e disinfettanti è controproducente, è all’origine dell’inquinamento domestico ed è una delle cause della cosiddetta “sindrome dell’edificio malato”: un insieme di disturbi che colpisce in particolare le casalinghe.

Nissan richiama 60mila veicoli nel mondo

Nissan richiama 60mila veicoli nel mondo Nissan ha annunciato una campagna di ritiro di oltre 60.000 veicoli nel un mondo, perché il sofisticato sistema digitale di sterzata potrebbe non funzionare correttamente. La casa automobilistica ha dichiarato giovedì sul sito web della National Administration Highway Traffic Safety, che il richiamo colpisce i modelli nuova berlina Infiniti Q50. Il richiamo interesserà le auto in tutti i mercati in cui è venduto il modello della Q50, tra cui la Cina e il Nord America. In pratica, il nuovo sistema che offre maggiori opzioni per la personalizzazione, dando cosi ai conducenti maggiore flessibilità di scegliere il livello di assistenza alla guida e di feedback desiderati secondo il proprio stile di guida, potrebbe non funzionare correttamente. Il Q50 è il primo modello di Infiniti che si può guidare sulle autostrade a determinate condizioni, grazie al suo sistema di sterzo adattativo diretto. Il sistema di Direct Steering regola automaticamente il rapporto tra sterzo e sforzo a seconda della velocità e del tipo di percorso. In situazioni di traffico cittadino o di manovre (parcheggio), il sistema si regola automaticamente per facilitare al massimo la manovrabilità. In condizioni di guida sportiva aumenta sensibilmente la sensibilità allo sterzo; la forza di sterzata del Direct Adaptive Steering di seconda generazione si satura gradualmente grazie al G-force laterale e l’accelerazione longitudinale confrontandosi poi con il comportamento generale del veicolo. Questo sistema potrebbe non funzionare correttamente "in alcune rare circostanze, subito dopo l'avvio del veicolo" quando un errore del software "può portare ad una mancanza di reattività dello sterzo e al cambio di raggio di sterzata", ha inoltre dichiarato il portavoce della casa automobilistica, Stefan Weinmann. Per la US National Highway Traffic Safety Administration questo non è il primo problema del modello Q50 con il sistema di sterzo adattativo diretto. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari o ai Concessionari Nissan Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione.

Migranti, oltre 34 cadaveri tra cui venti bambini trovati nel deserto del Sahara. Morti di sete

Migranti, oltre 34 cadaveri tra cui venti bambini trovati nel deserto del Sahara. Morti di sete I numeri della vergogna sono in continuo aggiornamento. Oggi almeno trentaquattro i migranti, tra le quali cinque uomini, nove donne e 20 bambini, sono stati trovati morti nel deserto del Sahara, almeno a sentire i funzionari nigeriani che hanno trovato i corpi nel deserto vicino alla piccola città di Assamakka al confine con l'Algeria. Il ministro dell'Interno Mohammed Bazoum ha dichiarato che sono probabilmente morti di sete, dopo essere stati abbandonati dai loro "dai passeur". Secondo l'Oim, l'Organizzazione mondiale per le migrazioni, per il Niger passa una delle principali rotte migratorie "verso l'Unione europea" e "in particolare verso l'Italia". Il 60 per cento dei migranti giunti in Libia, per raggiungere l'Italia attraverso il Mediterraneo centrale, "sono passati per il Niger". Ancora poveri migranti vittime dell’ennesima tragedia, dichiara Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, colpevoli solo di aver tentato l’ennesimo viaggio della speranza alla ricerca di un futuro migliore.

Allergene non dichiarato in " Farina di mandorle sgusciata e tostata" a marchio “Fattoria della mandorla” ritirato dal mercato

Allergene non dichiarato in " Farina di mandorle sgusciata e tostata" a marchio “Fattoria della mandorla” ritirato dal mercato. Presenza allergene "nocciola" non dichiarata in etichetta. Il sistema di allerta rapido della Regione Valle d’Aosta segnala il ritiro dagli scaffali dei supermercati Il sistema di allerta rapido della Regione Valle d’Aosta segnala il ritiro dagli sca fali dei supermercati del Farina di mandorle sgusciata e tostata a marchio “Fattoria della mandorla”, confezione sigillata da 125 gr. distribuito dalla ditta Proteo Società Coop. Sociale Via Aosta, 42 Mondovì (CN) e prodotto da QUASANI Società Agricola arl Via Belvedere,Toritto (BA). Si tratta del lotto LFMST20160308 avente scadenza minima 08/03/2017. L'esercizio interessato in Valle D'Aosta è Biocanavese srl Loc. Amérique, 75/A Quart (AO). Il motivo del ritiro, segnala Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,è la presenza di sostanze non dichiarate in etichetta, emerso nel corso di un controllo di routine, in particolare presenza allergene "nocciola". Il prodotto potrebbe infatti scatenare allergie nei consumatori che soffrono di ipersensibilità all'anidride solforosa, per la presenza accidentale di tracce indesiderate di questo componente nel cibo messo in vendita ma non riportato nella lista degli ingredienti. I sintomi che potrebbero essere scatenati in caso di allergia includono prurito e gonfiore a labbra, palato e gola, nausea o vomito, crampi e gonfiori addominali, diarrea, flatulenza, orticaria, difficoltà respiratorie e mal di testa. In caso di reazione allergica grave si può avere a che fare con uno shock anafilattico, situazione caratterizzata da seri problemi respiratori e brusche cadute di pressione che può portare anche alla perdita di coscienza. Nel caso in cui compaiano sintomi di questo tipo è importante cercare subito l'aiuto di un medico. In particolare, lo shock anafilattico è una situazione di emergenza che richiede il ricovero ospedaliero e in cui temporeggiare può risultare fatale. Da un punto di vista sanitario si tratta di una non conformità con un elevato indice di rischio per gli allergici o colori i quali presentano un’intolleranza alle arachidi. Mentre non ci sono problemi per tutte le altre persone che possono utilizzare senza problemi il prodotto.

La maggior parte degli incidenti di automobilisti tedesche che si verifica all'estero accadono in Italia

La maggior parte degli incidenti di automobilisti tedesche che si verifica all'estero accadono in Italia. La conferma che la sicurezza stradale nel nostro Paese non è di casa Le direzioni centrali delle compagnie di assicurazione auto in Germania hanno ricevuto un totale di 29.683 segnalazioni l'anno scorso, in cui sono stati denunciati incidenti che hanno coinvolto automobilisti tedeschi con altri veicoli all'estero. Rispetto al 2014, vi è stato un incremento del 5,5 %. L'Italia è stata nel 2015 per gli automobilisti tedeschi la nazione più pericolosa in Europa, ha confermato l'Associazione degli assicuratori tedeschi (GDV). Il solo Belpaese nel 2015 ha visto 5018 incidenti con controparti tedesche, seguita dalla Francia con 4.999 rapporti di incidente. Alle spalle sono i paesi relativamente più piccoli, come i Paesi Bassi, con 3933 ma confinanti con la Germania. La maggior parte degli incidenti avviene nei mesi di vacanza ossia tra giugno e settembre. Essi rappresentano il 49,4 % di tutti gli incidenti denunciati (14.659 pezzi). Il mese di agosto, quando tutta l'Europa è una terra di vacanza, vi sono stati 4516 sinistri, ed a seguito con 4174 e luglio con 3256. Il 57,8 % di tutte le segnalazioni sono partite dall'Italia nel periodo da giugno a settembre.Sono dati che vengono dall'estero, rileva Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ma che confermano come le strade italiane siano ancora tra le più pericolose d'Europa.

mercoledì 15 giugno 2016

Compleanno record a Ugento. Nonna Luce compie 101 anni

Compleanno record a Ugento. Nonna Luce compie 101 anni Lo “Sportello dei Diritti” difende la salute e la vita, e non può farlo se non in un'occasione importante per una famiglia e per tutta una comunità: perché domani nonna Luce compie 101 anni. L’ultracentenaria si chiama Luce Daniele, nasce in un paesino chiamato Gemini il 17.06.1915, proprio a cavallo della Grande Guerra.Vive per tutta la vita a Gemini, si sposa il 14.11.1937 con Vincenzo Coppola a ventidue anni, ma solo dopo tre anni venne lasciata sola, il marito era stato chiamato dall’esercito italiano a combattere la seconda guerra mondiale. Con numerose peripezie riesce a portare avanti il suo nido famigliare, composto successivamente dai suoi tre figli, Salvatore, Francesco e Antonietta e da dieci nipoti e quindici pronipoti. Difficile sintetizzare oltre un secolo di vita, difficile la sua, fatta di tanti sacrifici come tante donne del Sud. Ha dovuto imparare presto a vedersela da sola insieme alla sua sorella maggiore, padre e madre contadini lavoravano dalla mattina fino a sera tardi. La sua vita, commenta Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è una lezione di storia da tramandare alle nostre nuove generazioni. Anche l’amministrazione comunale di Ugento, della quale fa parte anche uno dei suoi nipoti, Gianfranco Coppola, che per l'occasione la rappresenta, ricorda che "Una comunità cresce solo nella misura in cui gli anziani hanno qualcosa da tramandare ai giovani, anche perchè, come diceva Cicerone, un popolo senza memoria del passato è un popolo che rimarrà sempre bambino”. Tanti auguri, Luce.

Lecce: topi di fogna grossi come gatti. Lo sconcerto dei residenti del Rione San Pio

Lecce: topi di fogna grossi come gatti. Lo sconcerto dei residenti del Rione San Pio Attenzione se transitate a piedi lungo Viale De Nicola a Lecce, guardate bene lungo i bordi dei marciapiedi e le bocche dei tombini. Gli abitanti della zona sono ormai rassegnati e le testimonianze si raccolgono facilmente nel Rione San Pio. Nel cuore della città, topi di fogna grandi come gatti che scorrazzano per la strada, in mezzo alle persone, attirati e nutriti dai rifiuti. A ridosso del marciapiede la testimonianza della tragica situazione in cui versa il quartiere: i resti di un ratto enorme in putrefazione circondato da sciami di insetti. Mentre un esemplare vivo fa capolino da un buco, si vede solo la testa e viene preso a tiro della macchina fotografica di un cittadino lesto ad immortalarlo. Nel quartiere esplode l’indignazione della gente per l’incuria in cui si trovano marciapiedi, strade e giardini, rifugi, protestano gruppi di cittadini allo “Sportello dei Diritti” proprio per i topi che sgattaiolano tra i piedi dei passanti camminando in strada soprattutto di notte e nelle ore più tranquille, facendo sobbalzare i residenti. Sono talmente tanti che solo mercoledì siamo stati inondati di proteste e foto di ratti morti e vivi che correvano per le strade. Allarmati i cittadini ne fanno una questione di decoro e igiene pubblica, racconta Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. La presenza di colonie sempre più numerose e diffuse di topi costituisce un rischio concreto per i cittadini dato che topi e ratti possono essere portatori, in particolare, di salmonella e leptospirosi, una patologia che si trasmette dal roditore all’uomo. E non si tratterebbero di casi isolati anche se non si può fare una stima del numero di roditori presenti, topi e ratti sono indubbiamente in aumento.