venerdì 30 novembre 2018

Tetano, una malattia che uccide ancora

Tetano, una malattia che uccide ancora Il tetano è una grave malattia infettiva causata da un batterio (Clostridium tetani). Questo batterio produce una tossina (tetanospasmina) che attacca il sistema nervoso. I sintomi sono terribili e, in alcuni casi, possono causare la morte. I sintomi più comuni sono: crampi alla mascella o incapacità di aprire la bocca, spasmi muscolari improvvisi e dolorosi (spesso nella parte posteriore, addome ed estremità), difficoltà a deglutire, convulsioni, mal di testa, febbre, sudorazione, cambiamenti della pressione sanguigna, battito cardiaco accelerato, blocco respiratorio ... Come si contrae il tetano?Il tetano non è contagioso Non viene trasmesso da una persona all'altra. Il batterio del tetano è diffuso nell'ambiente. Può quindi penetrare nel corpo attraverso una ferita sporca o durante la sezione del cordone ombelicale nel neonato (esclusivamente nei paesi in via di sviluppo). I batteri produrranno quindi la sua tossina che attaccherà il sistema nervoso. Il periodo di incubazione (periodo tra l'infezione e l'aspetto dei primi sintomi) va dai 3 ai 21 giorni. Il Clostridium tetani non può essere sradicato dall'ambiente. Molte ferite sono quindi a rischio di tetano: morsi, morsi di schegge / spine, ferite contaminate da suolo o rifiuti di animali, ferite con schiacciamento dei tessuti vicini.Tetano in recrudescenza? Il tetano colpisce circa 20 persone all'anno in Italia. Questi casi sono, più spesso, persone anziane la cui vaccinazione non è aggiornata. Quando si verifica, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”,la patologia può essere molto grave e portare alla morte. Sfortunatamente, in Italia, la copertura vaccinale è spesso inadeguata nell'adolescenza. Una malattia prevenibile.Il tetano è una malattia che potrebbe essere totalmente prevenuta con la vaccinazione e la pulizia e la disinfezione delle ferite. Questi due grandi pilastri sono essenziali nella lotta contro il tetano. È essenziale prestare la massima attenzione alle ferite contaminate e assicurare la copertura vaccinale (vaccinazione di base + richiamo ogni 10 anni), altrimenti il rischio di sviluppare la malattia non sarà completamente remoto.

USA, aereo perde il coperchio del motore al decollo.Terrore su un volo della Frontier Airlines

USA, aereo perde il coperchio del motore al decollo.Terrore su un volo della Frontier Airlines Un Airbus 320 della compagnia aerea Frontier Airlines ha perso venerdì mattina un pezzo della copertura di un motore in fase di decollo dall'aeroporto McCarran di Las Vegas nel Nevada diretto a Tampa in Florida. A bordo del velivolo, 166 passeggeri e 13 membri dell'equipaggio, che si sono accorti subito dopo il decollo dell'incidente. Dopo un breve consulto i piloti, hanno seguito la procedura e sono immediatamente tornati all'aeroporto dove l'aereo è atterrato alle 7.26 di ieri mattina. Il motore ha continuato a funzionare normalmente e l'aereo è atterrato in sicurezza. Il pezzo caduto era stato nel frattempo ritrovato nei pressi della pista di decollo dell'aeroporto. Secondo quanto comunicato da Frontier Airlines, i passeggeri e l'equipaggio non sono mai stati in pericolo. Di parere diverso Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” secondo cui guidare un aereo senza coperchio al motore non è una procedura usuale. Un danno di questo genere potrebbe anche obbligare i piloti a un atterraggio di emergenza. Per valutare esattamente cosa è accaduto sarà necessario aspettare l'esito dei controlli, affidati all'Ufficio federale per le verifiche degli incidenti aerei e ai tecnici di Frontier Airlines. E' evidente, commenta che ci sono troppi incidenti sfiorati anche a causa delle omessa revisione degli aeromobili.

Carceri ed emergenza suicidi: Il Ministero di Giustizia va condannato al risarcimento dei danni in favore degli eredi dopo che il detenuto si è tolto la vita se ha manifestato intenzioni suicide, non viene visitato dallo psicologo e non viene sottoposto a vigilanza speciale o in regime comune. Accolto dalla Cassazione il ricorso dei familiari di un recluso uccisosi in cella

Carceri ed emergenza suicidi: Il Ministero di Giustizia va condannato al risarcimento dei danni in favore degli eredi dopo che il detenuto si è tolto la vita se ha manifestato intenzioni suicide, non viene visitato dallo psicologo e non viene sottoposto a vigilanza speciale o in regime comune. Accolto dalla Cassazione il ricorso dei familiari di un recluso uccisosi in cella Giustizia (forse) fatta per i parenti di un giovane suicidatosi in cella. Anche se nessuno potrà restituire il caro toltosi prematuramente la vita, ma la ricerca della verità davanti alla magistratura, con il conseguente ristoro economico delle sofferenze patite in conseguenza del tragico evento, a volte può incontrare un fine meno tragico. È questo che è accaduto con l’ordinanza 30985/18, pubblicata oggi dalla Cassazione civile, che nel ribaltare il verdetto della Corte d’Appello di Catanzaro, ha accolto il ricorso dei genitori di un detenuto che si era suicidato in carcere ritenendo che il ministero della Giustizia debba risarcire i familiari se prima del tragico evento lo stesso avesse manifestato propositi suicidi e non fu sottoposto ad alcuna visita dello psicologo ne sottoposto a vigilanza speciale o posto in regime comune. Nella fattispecie, i giudici della terza sezione civile della Suprema Corte hanno preso in esame la vicenda scaturita dal ricorso dei genitori e dei fratelli di un detenuto che all’atto di esecuzione del provvedimento restrittivo della libertà personale dichiarava di volersi suicidare e, nonostante la manifestazione di queste intenzioni, non fu sottoposto ad alcuna vigilanza speciale né posto in regime comune. In primo grado i prossimi congiunti si erano visti riconoscere dal Tribunale di Catanzaro un rilevante risarcimento, mentre in secondo grado, la Corte di appello, accogliendo l’appello del Ministero, aveva ritenuto l’evento né prevedibile né prevenibile. Per gli ermellini che hanno accolto tutte le doglianze contenute nel ricorso, al contrario, non si può «ragionevolmente» affermare che l’amministrazione penitenziaria abbia adottato «tutte le misure idonee ad evitare l’evento, né che non sussistessero obblighi derivanti da specifiche norme giuridiche». L’articolo 23 del dpr 230/00 dispone espressamente «un esperto dell’osservazione e trattamento effettua un colloquio con il detenuto o internato all’atto del suo ingresso in istituto, per verificare se ed eventualmente con quali cautele possa affrontare adeguatamente lo stato di restrizione». Il risultato di tali accertamenti è comunicato agli operatori incaricati per gli interventi opportuni e al gruppo degli operatori dell’osservazione e trattamento di cui all’articolo 29. Nel caso in questione, il detenuto non fu sottoposto ad «alcuna osservazione funzionale a verificarne la capacità di affrontare adeguatamente lo stato di restrizione e ciò in quanto al momento dell’ingresso in carcere non c’erano né l’educatore né lo psicologo e questa pur decisiva circostanza non risulta oggetto di alcuna valutazione da parte della Corte territoriale». Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di una decisione importantissima che non solo costituisce un significativo precedente per quanti, tra decine e decine di familiari di detenuti suicidatisi in cella, cercano Giustizia, ma anche un monito all’Amministrazione Penitenziaria e soprattutto nei confronti di “via Arenula” affinché si combatta efficacemente l’emergenza “carceri” attraverso misure che riportino al centro del dibattito la dignità e la salute psicofisica dei ristretti e la funzione di rieducazione della pena che è, purtroppo, inattuabile con l’attuale ordinamento.

Tolleranza zero in Svizzera per gli italiani. Multata per divieto di sosta una lavoratrice italiana è licenziata per avere offeso la polizia svizzera sui social.

Tolleranza zero in Svizzera per gli italiani. Multata per divieto di sosta una lavoratrice italiana è licenziata per avere offeso la polizia svizzera sui social. Uno sfogo a cui hanno fatto seguito le scuse, ma era già troppo tardi. A confermarlo è il portavoce dell'azienda: «Nella nostra ditta, l'integrità e il senso di responsabilità hanno un ruolo importante». Oltre a essere stata travolta dagli insulti da parte degli svizzeri, la ragazza è stata licenziata dall'azienda con effetto dai primi di dicembre. E il caso non è isolato L'esternazioni anti-immigrati italiani in Svizzera anche per opinioni sui social. Quando c'è di mezzo il razzismo neanche una critica espressa su Instagram ci sta. In quel caso bisogna applicare la regola della tolleranza zero. Una giovane frontaliera italiana che, attraverso un video diventato virale sui social network, aveva offeso la polizia svizzera, è stata licenziata. A confermarlo è il portavoce della grossa azienda di livello internazionale, con sede nel Luganese, per cui la ragazza lavorava. «Nella nostra ditta, spiega , l'integrità e il senso di responsabilità giocano un ruolo importante. Così come il buon comportamento». Il portavoce dell'azienda, che definisce discriminatorie le frasi pronunciate dalla ragazza, chiede la tutela della privacy della donna. In modo da non comprometterne il suo futuro professionale. «Non potevamo non intervenire. Lavoriamo con clienti nel settore finanziario. Questo comportamento era inaccettabile anche ai loro occhi. Non c'erano più i presupposti per proseguire la collaborazione». E così la giovane italiana avrebbe lasciato la società con effetto immediato. «Questa situazione non è facile per nessuna delle parti coinvolte. Vogliamo anche chiarire che le opinioni espresse nel video non sono in alcun modo in linea con quelle della nostra azienda. La nostra è un'azienda aperta. Sproniamo il rispetto dei nostri dipendenti per i clienti, per i colleghi e per le altre persone presenti sul territorio».Quando si dice metterci la faccia… La ragazza, in un video se l’era presa con la polizia svizzera per averla multata in un parcheggio. Non solo. Aveva definito i poliziotti svizzeri ignoranti e razzisti. A suo dire, l’unica persona sanzionata sarebbe stata lei, a causa della sua auto targata Italia. La giovane, nel video, mostrava il suo volto proprio mentre insulta pesantemente la polizia. L'episodio sembra non essere isolato, commenta Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”. che considera il licenziamento "un fatto gravissimo". Se c’è stata offesa o vilipendio si adiscano le vie legali. Com’è che si possono insultare i poveretti e non accade nulla ma se si insultano i potenti si viene licenziati? Quindi si licenzieranno tutti quelli che d’ora in avanti diranno italiani di merda, francesi di merda, tedeschi di merda, albanesi di merda, negri di merda.

Mega-attacco hacker alla banca dati della catena alberghiera Starwood.

Mega-attacco hacker alla banca dati della catena alberghiera Starwood. Sottratte informazioni personali e sulle carte di credito a milioni di clienti Massiccio attacco hacker alla catena alberghiera Starwood, parte del colosso internazionale Marriott. Lo ha reso noto la stessa società aggiungendo che è in corso un'inchiesta interna e che i clienti colpiti verranno avvisati. A rischio vi sono i dati di circa 500 milioni di clienti delle varie strutture del gruppo: W Hotels, Sheraton, Westin, Le Méridien, Four Points e Design Hotel. Tra i dati piratati figurano: informazioni personali, codici postali, numeri di passaporto, di telefono e delle carte di credito Starwood Preferred Guest di recente lanciate dalla American Express per i viaggiatori regolari. L'ampiezza e la durata dell'attacco, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono emersi dalle verifiche avviate dopo che lo scorso 8 settembre la società aveva avuto notizia di un tentativo di intrusione.

AIFA, antipertensivo Valsartan Alter ritirato dalle farmacie. Ecco i lotti

AIFA, antipertensivo Valsartan Alter ritirato dalle farmacie. Ecco i lotti Un’altra allerta salute: l’Aifa ha appena tolto dal mercato italiano tre lotti di un altro farmaco in poche ore. Si tratta dei lotti n. VALSARTAN ALT*28CPR RIV 80MG – AIC 039810041 – lotto n. N002B scad. 30-7-2020 , VALSARTAN ALT*28CPR RIV 160MG – AIC 039810066 – lotto n. N004A scad. 1-7-2020 e VALSARTAN ALT*28CPR RIV 320MG – AIC 039810092 – lotto n. N001B scad. 1-2-2020. Il provvedimento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è reso necessario a seguito dei comunicazione da parte della ditta Laboratori Alter, concernente presenza di impurezza derivante dal processo di produzione della materia prima, ha disposto il ritiro volontario dei seguenti lotti della specialità medicinale Valsartan Alter. La ditta Laboratori Alter ha comunicato l'avvio della procedura di ritiro che il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute è invitato a verificare.

Volare sicuri. Terrore in volo, guasto al motore aereo American Airlines: atterraggio d'emergenza dopo il "Mayday".

Volare sicuri. Terrore in volo, guasto al motore aereo American Airlines: atterraggio d'emergenza dopo il "Mayday". Il jet Boeing 777-200 decollato da Parigi e diretto a Miami in Florida è stato costretto a deviare all'aeroporto di Shannon in Irlanda. Un Boeing 777-200 della compagnia American Airlines, diretto a Miami in Florida, ieri pomeriggio è stato costretto a deviare a Shannon in Iralanda per un guasto a uno dei reattori. L'atterraggio è avvenuto senza problemi dopo che l'equipaggio ha dichiarato un Mayday intorno alle 13.15, dopo aver segnalato un problema con uno dei motori del jet. Il Boeing 777-200 era a un'ora a nord-ovest di Shannon in quel momento. Nessun rischio per i 219 passeggeri e i 12 membri dell'equipaggio, ha assicurato un portavoce dell'aeroporto. Le unità del servizio antincendio e salvataggio della contea di Clare da Shannon Town e Ennis hanno supportato il servizio antincendio e di soccorso dell'aeroporto. Alcune risorse del National Ambulance Service e le unità del Garda sono state inoltre inviate all'aeroporto. Un portavoce della compagnia aerea ha detto che per oggi è previsto il volo per Miami dopo che i passeggeri sono ospitati in un hotel durante la notte. A detta della compagnia, questi episodi sono piuttosto rari. Tanta paura sul volo American Airlines, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Perché quel propulsore, improvvisamente, si è rotto? Per ora non si conoscono le ragioni dell'avaria al reattore. L'esperienza suggerisce che alla base dell'avaria potrebbe esserci la collisione con un uccello. I propulsori per far volare tali 'giganti' sono costruiti da General Electric e Pratt e Whitney, aziende americane.

Lei perde un occhio a causa di un parassita nell'acqua del rubinetto

Lei perde un occhio a causa di un parassita nell'acqua del rubinetto Le lenti a contatto e l'acqua del rubinetto non si associano bene. Petra, che vive nella provincia di Anversa, ha fatto un'esperienza dolorosa. Ha perso un occhio a causa di un parassita che probabilmente era nell'acqua della doccia che ha preso mentre portava le lenti, ha detto questa mattina su Radio 2 Antwerpen (VRT). Mentre faceva la doccia tre anni fa, Petra non si tolse le lenti. "Dev'essere stata quella volta che è andata male: l'acqua trapelata tra i miei occhi e la mia lente a contatto, conteneva un parassita, innocuo a meno che non raggiungesse gli occhi". "Un evento molto raro". Petra tentò un trapianto di cornea, che fallì. Per due settimane ha indossato un occhio artificiale. "Questa è una storia molto insolita", ha detto la professoressa Carina Koppen, capo del dipartimento di oftalmologia dell'UZA, sulla radio fiamminga. "Il parassita acanthamoeba vive nel mare, negli stagni e nell'acqua del rubinetto. Se vai a nuotare in piscina o a fare la doccia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, devi rimuovere le lenti a contatto. Inoltre si raccomanda di NON lavare la custodia della lente e anche le lenti con acqua di rubinetto.

Rischio Listeria nel salmone affumicato, Ministero salute segnala richiamo "SCOTTISH PRIDE"

Rischio Listeria nel salmone affumicato, Ministero salute segnala richiamo "SCOTTISH PRIDE" Per la possibile presenza di listeria monocytogenes, la FOODS OF SCOTLAND SRL ha richiamato dai banconi di vendita un lotto di salmone affumicato, "SCOTTISH PRIDE" in busta da 100 grammi di filetti interi o preaffettati. Il lotto è il 504903, con le date di scadenza date di scadenza 12/01/2019, 13/01/2019 e 09/11/2019. L'avviso di richiamo che riguarda il territorio nazionale, è stato pubblicato sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza". Il salmone affumicato interessato dal richiamo è distribuito in Italia da FOODS OF SCOTLAND SRL (IT 2606 CE) con sede operativa in via Guido Rossa 20 D ad Aulla, in provincia di Massa Carrara. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, invita la clientela, a titolo cautelativo, a riportare in negozio il prodotto con le indicazioni descritte nel richiamo. Dal Ministero della Salute fanno sapere che del richiamo sono state avvisate le Asl di competenza, le Regioni in cui sono stati venduti i lotti di salmone.

"Impurezza nella materia prima", AIFA ritira dalle farmacie alcuni lotti farmaco ipertensione VALSARTAN MYLAN.

"Impurezza nella materia prima", AIFA ritira dalle farmacie alcuni lotti farmaco ipertensione VALSARTAN MYLAN. Un’altra allerta salute: l’Aifa ha appena tolto dal mercato italiano nove lotti di un altro farmaco in poche ore. Si tratta dei lotti n. VALSARTAN MY*28CPS 80MG – AIC 040225043, • VALSARTAN MY*28CPS 160MG – AIC 040225068, • VALSARTAN MY*14CPR RIV 40MG – AIC 041442031, • VALSARTAN MY*28CPR RIV 320MG – AIC 041442361, • VALSARTAN ID MY*28CPR80+12,5MG – AIC 041255011, • VALSARTAN ID MY*28CPR 160+25MG – AIC 041255035,• VALSARTAN ID MY*28CPR 160+12,5 – AIC 041255023,• VALSARTAN ID MY*28CPR 320+12,5 – AIC 041255062 e• VALSARTAN ID MY*28CPR 320+25MG – AIC 041255074. Il provvedimento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è reso necessario a seguito della notifica di allerta proveniente dalla ditta, concernente la presenza di impurezza derivante dal processo di produzione della materia prima. La ditta Mylan ha comunicato l'avvio della procedura di ritiro che il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute è invitato a verificare.

giovedì 29 novembre 2018

Aereo in cui viaggiava la cancelliera tedesca Angela Merkel costretto ad atterraggio in emergenza. Si trovava sull'Olanda quando sono stati registrati i guasti

Aereo in cui viaggiava la cancelliera tedesca Angela Merkel costretto ad atterraggio in emergenza. Si trovava sull'Olanda quando sono stati registrati i guasti L'aereo che portava la cancelliera tedesca Angela Merkel al G20 di Buenos Aires, partito da Berlino, ha dovuto compiere un atterraggio d'emergenza a Colonia, a causa di problemi tecnici. Si trovava sull'Olanda quando sono stati registrati i guasti, sembra ai sistemi elettronici. Lo riferisce la Dpa, che mostra anche le immagini del velivolo, un Airbus 340, circondato da mezzi dei pompieri all'aeroporto di Colonia. Un aereo dell'aeronautica militare tedesca porterà la cancelliera in Argentina. Tutto è bene quel che finisce bene, potremmo dire,commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Solo attimi di paura, per fortuna, senza conseguenze per la cancelliera.

Lupo morde un uomo nel cimitero

Lupo morde un uomo nel cimitero. Secondo la polizia, il fatto sarebbe accaduto a Bülstedt, in Bassa Sassonia, a circa 35 chilometri a nord-ovest di Brema. Si moltiplicano le incursioni di animali selvatici provenienti dalle zone montane protette verso i centri abitati che hanno come risultato danni a persone, animali e produzioni agricole. Come riferisce la polizia, un operaio 55enne stava lavorando su una recinzione all'esterno di un cimitero. C'è una vasta brughiera, dove occasionalmente vengono avvistati i lupi. Si dice che il 55enne si fosse inginocchiato a terra mentre lavorava al recinto e avesse messo una delle mani sul retro schiena. Il lupo non ha avuto paura e lo ha aggredito con morsi alla mano tornando alla carica ripetute volte. Secondo il racconto dell'uomo, altri tre lupi hanno seguito la scena da lontano. L'uomo si è liberato e ha cacciato gli animali selvatici. Trasportato all'ospedale, al ferito sono state praticate delle medicazioni per leggere ferite alle mani. Come ha ulteriormente annunciato la polizia di Rotenburg, l'ufficio Wolfsburg dello stato della Bassa Sassonia domani fornirà ulteriori informazioni. In ogni caso poteva finire molto peggio se l'arrivo di altre persone non avesse fatto desistere l'animale selvatico dalla sue intenzioni aggressive. Dopo l’attacco un’équipe dell'ufficio federale del Wolfsbüros ha incontrato l'uomo, per verificare il suo racconto e ha parlato con le persone coinvolte. Anche gli operatori del servizio veterinario hanno prelevato il DNA finalizzato all’accertamento dei fatti, a cui si è dedicato un esperto di Wolfalspl che segue problematica della presenza dei lupi. Inoltre si sta valutando l’esistenza di un’emergenza di carattere sanitario, dal punto di vista epidemiologico. Il tema, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha comunque scatenato polemiche. Per questo sono stati inviati gli indumenti ed altro a degli esperti, per esaminare la natura delle tracce biologiche. Se si tratta di lupi oppure no.

Ingannati dal loro GPS, i pesi massimi europei si ritrovano bloccati in campagna

Ingannati dal loro GPS, i pesi massimi europei si ritrovano bloccati in campagna. I conducenti dei mezzi pesanti provenienti da paesi dell'Europa orientale che vogliono andare in Spagna sono traditi dal loro GPS. Si ritrovano bloccati nella campagna francese. Ogni settimana almeno tre camion vengono soccorsi dai vigili del fuoco, eppure una soluzione sembra lontana. Lo “Sportello dei Diritti” ai camionisti: il navigatore sia solo ausilio alla guida ma non si deve mai perdere l’attenzione dalla strada Ghislaine e Wilfrid hanno scelto il bellissimo angolo di Trap, nell'Aude, per vivere tranquillamente in campagna, non lontano da Baraigne, una piccola città della regione Occitania dove vivono 172 anime. Lungo il percorso che si estende a Calais, la campagna è affascinante. Beh, non sempre. In queste ultime settimane questa quiete, è stata interrotta dai camion provenienti dai paesi dell'Est che diretti a Madrid, seguendo il loro GPS, si sono smarriti su questa strada comunale. Coloro che sono alla guida dei camion a pieno carico, targati Polonia, Romania, Ucraina probabilmente volevano prendere l’autostrada, ma l’apparecchio di navigazione li ha messi sulla strada sbagliata. Lo scenario, si ripete con cadenza settimanale, anzi in media tre volte alla settimana: autocarri diretti in Spagna che vengono ingannati dal navigatore satellitare e imboccano, di giorno, ma anche di notte, la strada di campagna. E i piloti colpiti, sono gentilmente ospitati dalla coppia, che fa fronte all'emergenza offrendo loro caffè e croissant nel bel mezzo della notte in attesa che i mezzi di soccorso liberino la strada. "Sto per aprire uno snack bar", scherza Ghislaine. Ogni volta, è necessaria una gru per uscire da questa imbarazzante e sfortunata postura, per i nostri camionisti e il loro pesante carico, una manovra che può richiedere fino a un giorno. Mercoledì di nuovo, un camion spagnolo con semirimorchio è andato fuori strada. Inoltre queste deviazioni causano lo slittamento dei mezzi pesanti che spesso finiscono fuori dalla carreggiata, a volte a bordo strada, danneggiando i fossati e i lampioni. Il rischio per le persone che sono nell’abitacolo è di farsi male. A Baraigne, ci chiediamo quanto è affidabile il GPS. Qual è il sistema coinvolto? Quello europeo o quello americano? Scherzosamente, incrociamo le dita per non vedere un Airbus atterrare in campagna. Qualche giorno fa, a Verdun, è accaduta una siffatta disavventura a un peso massimo che stava tornando dalla Spagna" ha raccontato l'uomo alla stampa. Prima di avviare il navigatore dunque, raccomanda Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, meglio controllare almeno la regione in cui ci sta portando. Il consiglio naturalmente è di prendere i suggerimenti della tecnologia sempre con le pinze, accettare il supporto come un contributo a fare meglio, ma mai agire ciecamente e distrarsi dai reali pericoli della strada. Non sempre infatti, questi navigatori sono perfettamente aggiornati nelle mappature, inoltre anche gli apparecchi elettronici sono soggetti ad errori di malfunzionamento. E’ la triste verità, in un mondo che va sempre di più verso la guida autonoma, ma che rischia di arrivarci con tanti interrogativi e paure.

Truffe online con finti “Buoni Decathlon”. Messaggi a gogo con l’utilizzo abusivo del marchio Decathlon.

Truffe online con finti “Buoni Decathlon”. Messaggi a gogo con l’utilizzo abusivo del marchio Decathlon. Lo “Sportello dei Diritti”: non rispondete a fantomatiche proposte di regali e cestinate questi messaggi. L’allerta anche su Commissariato di PS On Line della Polizia Postale È divenuta una delle più frequenti frodi online, quella che viene attuata tramite l’utilizzo abusivo di noti marchi e con la promessa di falsi buoni spesa. In tal senso, sono quotidiane le segnalazioni dello “Sportello dei Diritti”, a prestare attenzione ad ogni messaggio che ci giunge sui nostri dispositivi perché la truffa è sempre dietro l’angolo. Nel mirino di hacker e truffatori segnaliamo che ancora una volta è continuata a finire la multinazionale dello sport e del tempo libero Decathlon, che ovviamente del tutto ignara della vicenda, starebbe distribuendo, attraverso messaggini e per il tramite delle nostre messaggerie istantanee, buoni d’importo pari a 1000 euro Come sottolinea la Polizia Postale attraverso un post pubblicato sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” con tanto di screenshot dei tipici messaggini che giungono sui nostri dispositivi: “Anche la famosa grande distribuzione di articoli sportivi Decathlon è stata fatta oggetto di un utilizzo illecito del proprio marchio. Molti post comparsi sui social millantano campagne volte a reperire persone che testino i prodotti del noto marchio in cambio di buoni spesa. E’ solo un tentativo di estorcere informazioni personali ad ignari utenti. Decathlon smentisce completamente questo tipo di attività. Consigliamo agli utenti di verificare la veridicità di eventuali campagne promozionali attraverso il sito istituzionale del brand in questione”. Ancora una volta, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il modo migliore per difendersi, è quello di non rispondere mai a questi messaggi dal contenuto truffaldino e quindi di non cliccare sui link cui solitamente conducono o rispondere alle richieste di dati personali o bancari. Basta quindi cestinarli, cancellandoli dal proprio dispositivo e non contribuire a diffonderli, evitando di inoltrarli ai nostri contatti. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgersi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

“Migrazione totale di sostanze negli alimenti”, richiamate pentole Tris Caldaie “Marte” a marchio Home.

“Migrazione totale di sostanze negli alimenti”, richiamate pentole Tris Caldaie “Marte” a marchio Home. Ministero della salute segnala: “Rischio chimico”. La decisione riguarda il lotto di produzione 2501/18 Il Ministero della salute, oggi ha pubblicato sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza", il richiamo di un lotto il richiamo di un lotto di pentole Tris Caldaie “Marte” a marchio Home e distribuite da Pengo Spa. Il motivo del richiamo è perché a seguito di test di laboratorio le pentole sono risultate non conformi alla normativa sui materiali a contatto con gli alimenti, in particolare è stato rilevato il superamento dei limiti per il parametro della migrazione globale. L’avviso è stato pubblicato anche dai supermercati Gros Cidac. Nello specifico si tratta del lotto identificato dal numero 2501/18 che comprende tre pentole da 20 cm, 24 cm e 28 cm di diametro, in alluminio con rivestimento antiaderente (EAN 8003512811682). Le pentole sono state prodotte da Mario Mugnano Srl nello stabilimento di via Medina 40, a Napoli. A scopo precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non utilizzare le pentole con il numero di lotto segnalato e restituirle al punto vendita d’acquisto. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’azienda Pengo Spa all’indirizzo e-mail pengo@pengospa.it oppure al numero 0424 887900.

Ministero della salute: fumonisine in eccesso nella farina di mais a marchio Bongiovanni.

Ministero della salute: fumonisine in eccesso nella farina di mais a marchio Bongiovanni. Tra le tossine prodotte dai funghi, le micotossine, le cosiddette fumonisine destano particolare preoccupazione poiché si sviluppano nel mais e in altri cereali. Il Ministero della salute, oggi ha pubblicato sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza", il richiamo di un lotto di FUMETTO DI MAIS 8 FILE a marchio BONGIOVANNI per la presenza di fumonisine oltre ai limiti di legge. In particolare, il richiamo riguarda il lotto di produzione 106-18, con data di scadenza fissata al 10/2019 e venduto nella busta da 1 kg. Il prodotto è realizzato dall’azienda Bongiovanni srl, nello stabilimento di via Case Molino Di Pogliola n 2 a Villanova Mondovì. Le fumonisine sono sostanze tossiche prodotte da funghi (micotossine) del genere Fusarium che si sviluppano principalmente nel mais, ma possono essere rinvenute anche in altri cereali come riso, sorgo, miglio e grano. La loro scoperta risale agli anni '80 del secolo scorso, tuttavia gli effetti sugli animali che consumano mais contaminato sono noti da almeno 150 anni. Per l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) sono inserite nella classe 2B, ovvero quella delle sostanze ‘potenzialmente cancerogene' per l'essere umano. Sui topi tale effetto è invece confermato. I rischi per l'uomo non derivano soltanto dal consumo diretto di prodotti a base di mais contenenti le micotossine, come ad esempio la polenta, ma anche dal consumo del latte e altri derivati di animali alimentati con cereali contaminati. Cosa sono le fumonisine e perché si trovano nel mais? Le fumonisine, tecnicamente esteri dell'acido tricarballilico, sono tossine prodotte dai funghi microscopici del genere Fusarium; tra essi Fusarium moniliforme, Fusarium proliferatum e Fusarium verticilloides. La proliferazione dei funghi è legata a quella della piralide del mais (Ostrinia nubilalis), una farfalla di medie dimensioni le cui larve sono particolarmente ghiotte delle cariossidi dei cereali, ovvero del frutto secco tipico delle graminacee. Lasciando le loro feci sulle piante esse creano un ambiente ideale per la proliferazione dei funghi Fusarium. Esistono 15 tipologie di fuminosine prodotte da questi funghi; le più diffuse e pericolose sono le cosiddette FB1. A scopo precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non onsumare il prodotto con il numero di lotto segnalato e riportarlo al punto vendita d’acquisto.

Farma-Derma ritira dalle farmacie lo spray nasale Ialoclean: “Cattivo odore nello spray nasale, rischio contaminazione”

Farma-Derma ritira dalle farmacie lo spray nasale Ialoclean: “Cattivo odore nello spray nasale, rischio contaminazione” La società Farma-Derma ha ritirato dal mercato lo spray nasale Ialoclean. Nello specifico si tratta del lotto 517Z con scadenza fissata al giugno 2020. Lo riferisce una nota dell'azienda Farma-Derma pubblicata negli avvisi di sicurezza del Ministero della Salute: “A seguito di alcune segnalazioni di odore non conforme ricevute sul lotto del prodotto indicato sono stati effettuati dei controlli”. Il loro esito ha portato a stabilire che alcuni pezzi del lotto ritirato “possono essere fuori specifica per i parametri relativi a odore, ph, microbiologia. Il rischio associato è l’utilizzo di un prodotto potenzialmente contaminato da parte del consumatore”. A scopo precauzionale e al fine di garantire la sicurezza dei consumatori, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto con le caratteristiche segnalate, di NON consumarlo!Dunque, chi avesse acquistato lo spray, deve riportarlo al punto vendita,

mercoledì 28 novembre 2018

Attenti al navigatore: il GPS dà l'indicazione sbagliata del limite di 60 km/h e lui viene multato.

Attenti al navigatore: il GPS dà l'indicazione sbagliata del limite di 60 km/h e lui viene multato. L’uomo ha chiesto al produttore dell’auto di coprire parte della contravvenzione, in quanto l’informazione era sbagliata. «La responsabilità è sempre di chi guida»Lo “Sportello dei Diritti”: il navigatore sia solo ausilio alla guida ma non si deve mai perdere l’attenzione dalla strada Quante volte ci è capitato di avere a che fare con un navigatore che fa le bizze? Un uomo ha imboccato Avenue de Provence a Parigi e ha rallentato, perché il navigatore gli indicava un limite di velocità di 60 km/h. Ma ha visto un flash e il motivo lo ha scoperto quando gli è arrivata a casa una contravvenzione di 250 franchi. Il limite sul quel tratto di strada era infatti di 50 km/h. «Ho fatto affidamento su quello che mi diceva la mia auto - sbotta l’automobilista -, dando per scontato che ovviamente fosse corretto». Ora l’uomo rivendica che parte della multa venga pagata dal produttore del suo veicolo. Una richiesta che la casa automobilistica non ha alcuna attenzione di accogliere: «Può capitare che il sistema non rilevi con esattezza i limiti di velocità. Pertanto, è sempre responsabilità dell’automobilista riconoscere correttamente la segnaletica stradale. È indicato anche nelle istruzioni al momento dell’acquisto del veicolo».L’automobilista, però, sostiene di non avere mai riscontrato errori nel sistema, motivo per cui vi ha sempre fatto affidamento. «In caso di dubbio, allora, sarebbe meglio se non indicasse nulla».«Se il GPS indica di proseguire dritto e in quella direzione c’è una rampa di scale, l’automobilista si ferma e cambia itinerario. Lo stesso deve avvenire con i limiti di velocità. In definitiva, la responsabilità ricade sempre su chi si trova al volante». Il consiglio naturalmente è di prendere i suggerimenti della tecnologia sempre con le pinze, accettare il supporto come un contributo a fare meglio, ma mai agire ciecamente e distrarsi dai reali pericoli della strada. Non sempre infatti, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” questi navigatori sono perfettamente aggiornati nelle mappature, inoltre anche gli apparecchi elettronici sono soggetti ad errori di malfunzionamento. E’ la triste verità, in un mondo che va sempre di più verso la guida autonoma, ma che rischia di arrivarci con tanti interrogativi e paure.

Scoppia una gomma in decollo: aereo costretto ad un atterraggio d’emergenza. I passeggeri: "Un boato fortissimo"

Scoppia una gomma in decollo: aereo costretto ad un atterraggio d’emergenza. I passeggeri: "Un boato fortissimo" Allarme all'aeroporto internazionale Sri Guru Ramdas Jee in India. A un aereo di SpiceJet, decollato alle 14:00 da Bangkok e dietto a Amritsar è scoppiato uno degli pneumatici del carrello mentre correva sulla pista, quando era troppo tardi per fermare la procedura di decollo. Sono subito scattate le operazioni di sicurezza. A bordo c'erano 170 persone, più 6 membri di equipaggio. "Abbiamo sentito un forte rumore e ci siamo spaventati, anche se all'inizio non abbiamo capito cosa fosse accaduto", racconta un testimone. Poco dopo il comandante ha spiegato che c'erano problemi tecnici e ha aggiunto che si trattava dell'esplosione di uno pneumatico. Poi è avvenuto l'atterraggio senza problemi, ed è scattato l'applauso. Siamo scesi normalmente lungo le scalette: niente scivoli gonfiabili". "Scene di panico non ce ne sono state, ma in tanti abbiamo pregato". L'aereo del volo SpiceJet SG-90/281, ha compiuto diversi passaggi a bassa quota sulla torre di controllo per consentire ai controllori di volo di valutare i danni, poi si è diretto temporaneamente intorno all'aeroporto per smaltire nel frattempo il carburante. I vigili del fuoco nel frattempo, chiusa la pista d'atterraggio, l'hanno cosparsa di liquido "ritardante" contro il pericolo di incendi. L'atterraggio è avvenuto, senza problemi per passeggeri ed equipaggio, alle 15:10, dopo un volo durato un'ora e tre quarti. L'autorità aeroportuale, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha ora aperto un'inchiesta per disastro colposo: gli ispettori stanno svolgendo, in aeroporto, accertamenti sull'aereo per capire se la manutenzione delle gomme fosse stata svolta in modo corretto.

I Grizzly tornano a fare paura: mamma e bambina sono state uccise da un orso fuori dalla capanna canadese.

I Grizzly tornano a fare paura: mamma e bambina sono state uccise da un orso fuori dalla capanna canadese. I corpi di Valerie Theoret e sua figlia, Adele Roesholt, sono stati scoperti ieri intorno alle 3 del pomeriggio dal padre del bambino Mamma e figlia di 10 mesi trovate senza vita nel territorio selvaggio di Yukon nel nord ovest che si trova nel Nord-ovest del Canada, ieri intorno alle 15:00 del pomeriggio sono state uccise da un orso. I corpi di Valery e Adele sono stati trovati davanti la capanna, circondati da orme di orso. Il marito nonchè padre della bambina, Gjermund Roesholt, che ha fatto la macabra scoperta aveva subito temuto che si tratta tasse dell'attacco di un Grizzly, e i risultati dell'ufficio del coroner hanno confermato i suoi sospetti. "Sembra che Valerie Theoret e sua figlia, Adele Roesholt, fossero usciti dall'abitazione per fare una passeggiata quando si è verificato l'incidente, tra le 10:00 e le 15:00", ha inoltre riferito il coroner dello Yukon in un comunicato stampa. Un amico di famiglia dei Theoret, ha detto che l'insegnante era in congedo di maternità. “Stiamo ancora cercando di capire quali sono le circostanze che hanno portato all’attacco dell’orso”, ha detto il responsabile del Parco Nazionale Kluane. Gli agenti di sorveglianza di Yukon stanno cercando di catturare l’animale, una volta trovato, se l’esame del Dna confermerà che è l’orso che ha ucciso la donna e la bimba, verrà a sua volta soppresso. Sono centinaia gli orsi presenti nel parco di Yukon in una riserva protetta che comprende aree per la riproduzione dei caribù, e anche se la concomitanza degli eventi allarma gli escursionisti, in realtà, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” si tratta soltanto del quinto attacco all’uomo in oltre 25 anni. Nel 2006 lo Yukon aveva una popolazione di 30.372 abitanti, con una densità media di 0,06 abitanti per km². Secondo il censimento canadese del 2001, il gruppo etnico predominante è inglese (27,1%), seguito da First Nations (22,3%), scozzesi (21,9%), irlandesi (19,1%), tedeschi (14,3%) e francesi (13,4%).

I muri a secco sono "Patrimonio dell'umanità".

I muri a secco sono "Patrimonio dell'umanità". L'Unesco ha iscritto 'L'Arte dei muretti a secco' nella lista degli elementi immateriali. Candidatura presentata da 8 paesi, tra cui l'Italia La tecnica di fabbricazione dei muretti a secco è stata inserita nella lista del Patrimonio mondiale immateriale dell'umanità dell'UNESCO. Lo ha annunciato l'organizzazione in un post sul profilo Twitter congratulandosi con gli 8 paesi europei che avevano presentato congiuntamente la candidatura: Croazia, Cipro, Francia,Grecia, Italia, Slovenia, Spagna e Svizzera. Si tratta di uno dei primi esempi di manifattura umana ed è presente in tutte le culture del pianeta. Viene adottato per fini abitativi ma anche agricoli, come per i terrazzamenti dei pendii scoscesi. La lista del Patrimonio mondiale immateriale non si basa su criteri di esclusività ma vuole valorizzare le attività delle comunità. Comprende ad oggi 409 elementi, 10 dei quali aggiunti nel 2018. Anche il Salento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, dovrebbe cogliere l'opportunità dato che è una caratteristica del nostro territorio mai effettivamente valorizzata.

"Sono quasi morta": tinge i capelli e ha una reazione allergica

"Sono quasi morta": tinge i capelli e ha una reazione allergica. Le foto shock di una ragazza di 19 anni che sostiene di essersi ritrovata con il viso completamente trasformato dopo aver fatto una tintura per capelli stanno facendo il giro del web. Lo Sportello dei Diritti: "Attenzione alle tinture dei capelli fai da te" Estelle, 19 anni, francese, ha scoperto di essere allergica alla PPD nel momento peggiore: eseguendo la colorazione dei capelli. Parafenilendiammina, PPD con il suo piccolo nome, è una sostanza contenuta nella tintura per capelli che le ha provocato il risultato mostrato dalle foto che stanno facendo il giro del web. Le immagini pubblicate, mostrano l'aspetto stravolto di questa ragazza che si è ritrovato, dopo essersi sottoposta ad un trattamento estetico ai capelli eseguito a casa utilizzando una tintura acquistata al supermercato. Non era la prima volta che Estelle colorava la sua chioma, ma, evidentemente, il nuovo colore gli è costato particolarmente caro, poiché nel giro di 24 ore, ha iniziato prima ad avvertire un fastidioso prurito al cuoio capelluto e poi si è ritrovata con la faccia talmente gonfia da dover richiedere l'intervento dei medici di un pronto soccorso. A distanza di una settimana, il viso della ragazza sta tornando pian piano alla normalità, ma la ragazza ha giurato che non farà mai più una tintura in vita sua. Anche se è stata solo la sfortunata coincidenza di scoprirsi troppo tardi allergica al PPD, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, consiglia alle signore "Niente 'fai da te', niente esperimenti incauti". Le allergie al PPD non sono così rare, colpiscono dal 2 al 3% della popolazione. E se il caso di Estelle è eccezionale, è sempre meglio aspettare le 48 ore raccomandate per il test allergologico per evitare contrattempi.

AIFA, ritiro lotti prodotto omeopatico ARNICA PLUMBUM

AIFA, ritiro lotti prodotto omeopatico ARNICA PLUMBUM AIFA, l'Agenzia italiana del farmaco, ha disposto il ritiro di n° 2 lotti del prodotto omeopatico ARNICA PLUMBUM della ditta Wala Italia. Nello specifico si tratta dei lotti ARNICA PLUMB COMP A 10F 1ML WA – cod. 800883617 – lotti n. A223031B e n. A202874B scad. 31-12-2020 e• ARNICA PLUMB COMP A 20G GL WAL – cod. 800601534 – lotto n. A174936 scad. 30-9-2019. Il provvedimento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è reso necessario a seguito della comunicazione pervenuta dalla ditta concernente un errore sull'uso intermediario, ai sensi dell'art. 70 del D.L.vo 219-2006. La ditta Wala Italia ha comunicato l'avvio della procedura di ritiro che il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute è invitato a verificare. Arnica Plumbum Mellicum di Wala è un rimedio omeopatico usato secondo la tradizione omeopatica nei casi di sclerosi vascolare e cerebrale e disturbi della circolazione sanguigna.

martedì 27 novembre 2018

Aereo in picchiata per 1.000 metri in due minuti. Volo diretto a Phoenix atterra in emergenza a Cedar Rapids.

Aereo in picchiata per 1.000 metri in due minuti. Volo diretto a Phoenix atterra in emergenza a Cedar Rapids. Un volo diretto da Chicago a Phoenix ha effettuato un atterraggio di emergenza all'aeroporto Eastern Iowa lunedì notte. Il volo 438 della United Airlines è decollato dall'aeroporto internazionale O'Hare di Chicago alle 21:33. È atterrato a Cedar Rapids alle 22:56. United Airlines afferma che il volo UA 483 ha effettuato un atterraggio di emergenza a causa di un problema meccanico. L'aereo in ogni caso è riuscito ad atterrare all'aeroporto e i passeggeri sono stati evacuati. United dice che stanno lavorando per portare i passeggeri a Phoenix stamattina. Le informazioni sul sito Web FlightAware.com, mostrano che il Boeing 737 ha perso circa 3.000 piedi (1000 mt circa) in circa due minuti. Il team della manutenzione è al lavoro per stabilirne la causa. Il volo 438 della United Airlines normalmente va da Buffalo a Chicago, e poi a Phoenix. "E' stato il volo più spaventoso della mia vita", ha scritto su Twitter, una passeggera. E' evidente, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che ci sono troppi incidenti sfiorati e troppi atterraggi d’emergenza.

Altri “Stop” della Cassazione contro gli autovelox per “far cassa”. Nulla la multa se il cartello che segnala l’autovelox non è ripetuto dopo l’incrocio

Altri “Stop” della Cassazione contro gli autovelox per “far cassa”. Nulla la multa se il cartello che segnala l’autovelox non è ripetuto dopo l’incrocio. Questa importante conclusione potrebbe avere come conseguenza l’invalidità di molti verbali Nuovi “Stop” della Cassazione contro gli autovelox per “far cassa” dopo altre recenti decisioni segnalate dallo “Sportello dei Diritti”. Con un' altra ordinanza la 30664, resa in data odierna, 27 novembre 2018, dalla sesta sezione civile della Suprema Corte, sono stati ribaditi i principi a tutela del diritto di difesa dei conducenti, secondo cui deve essere annullato il verbale elevato con autovelox o comunque con apparecchiatura che misura la velocità e nessun punto va decurtato dalla patente di guida se il cui cartello che segnala l’autovelox non venga ripetuto dopo l’intersezione stradale. La sesta sezione civile ha infatti accolto il ricorso di un uomo multato per eccesso di velocità. Lui ha impugnato sostenendo l’assenza di segnaletica verticale dopo l’incrocio. L’autovelox (la postazione mobile), a suo avviso, avrebbe richiesto la presenza di altri cartelli dopo l’incrocio. La tesi non ha fatto breccia presso il giudice di pace e poi il Tribunale che hanno confermato la responsabilità dell’uomo. Ora i Supremi giudici hanno ribaltato il verdetto. In particolare, secondo il Collegio di legittimità, in tema di segnaletica stradale, poiché, ai sensi dell'art. 104 reg. esec. c.d.s., i segnali di divieto devono essere ripetuti dopo ogni intersezione, la limitazione di velocità imposta da un segnale precedente l'intersezione viene meno dopo il superamento dell'incrocio, qualora non sia ribadita da un nuovo apposito segnale, in mancanza del quale rivive la prescrizione generale dei limiti di velocità relativi al tipo di strada, salvo quanto disposto da segnali a validità zonale o da altre condizioni specifiche. L’importanza della decisione sta anche nel fatto che la Cassazione precisa che l’obbligo di ripetizione non è rivolto solo agli automobilisti che si immettono nella strada dov’è posizionato la postazione dell’autovelox. Infatti le norme del codice della strada non limitano il loro ambito applicativo alla sola ipotesi in cui l’automobilista si immetta nella strada da un punto successivo rispetto a dove è posizionata la segnalazione ma dettano una disciplina che si applica ogni qualvolta tra il segnale e il luogo di rilevamento della velocità vi siano intersezioni stradali.. Insomma, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, questa importante conclusione, potrebbe avere come conseguenza l’invalidità di molti verbali.

Ikea ritira dal mercato il tavolo GLIVARP. C'è il rischio che la prolunga si distacchi dal mobile

Ikea ritira dal mercato il tavolo GLIVARP. C'è il rischio che la prolunga si distacchi dal mobile Nuovo richiamo per i prodotti targati "IKEA". Questa volta si tratta tavolo GLIVARP. Il motivo? Vi è il rischio che la prolunga si distacchi dal mobile. Il colosso svedese dell'arredamento low cost invita quindi tutti i clienti che lo hanno comprato a restituirlo. «Otterrete il rimborso completo o un prodotto analogo. Non è necessario esibire alcuna prova di acquisto». Il problema del prodotto è stato segnalato ad IKEA da alcuni clienti: «Potrebbe capitare che la prolunga del tavolo allungabile si distacchi dalle guide». Lo ha segnalato l'azienda sul proprio sito internet in un comunicato stampa, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che avvisa i clienti del pericolo. Per ulteriori informazioni, visita www.IKEA.it o contatta il Servizio Clienti. L'azienda si scusa per eventuali disagi provocati.

Sito “Sistema Puglia” bloccato il giorno del “clic day

Sito “Sistema Puglia” bloccato il giorno del “clic day”. Le proteste di tanti aspiranti al bando “Mi Formo e Lavoro” che non hanno potuto registrarsi. Lo “Sportello dei Diritti”: un fatto gravissimo. Si pensa ad azioni risarcitorie ed un esposto Centinaia, forse migliaia di aspiranti al bando “Mi Formo e Lavoro” e che dovevano registrarsi sul sito “Sistema Puglia” perché speravano di poter accreditarsi in tempo utile per i limitati posti relativi ai corsi di formazione indetti dalla Regione Puglia attraverso il detto portale, si sono dovuti scontrare contro la triste e assurda realtà che la piattaforma web fosse completamente bloccata. Ed immediatamente sono scattate le proteste e il rincorrersi di voci tra tutti i candidati che non si spiegano cosa sia successo se non un fatto incontestabile: che è impossibile accedere al sito sul quale a partire dalle 10 di oggi 27 novembre, e non prima, ci si poteva accreditare in ordine cronologico per fornire “la manifestazione d’interesse del cittadino alla partecipazione all’avviso Mi Formo e Lavoro”. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che ha ricevuto le segnalazioni di un gruppo di aspiranti candidati, si tratta di un fatto gravissimo che ha posto nello sconforto tantissimi che speravano di poter realizzare la possibilità di partecipare al corso di formazione ambito da mesi e che invece si sono trovati di fronte alla triste realtà del sito inaccessibile. Ovviamente, ci rivolgiamo ai responsabili della procedura affinché risolvano immediatamente il problema e riaprano i termini per l’accreditamento, mentre nel frattempo si paventa la possibilità di azioni risarcitorie e di un esposto per verificare la sussistenza di eventuali profili di responsabilità.

lunedì 26 novembre 2018

Attenti al navigatore, tragedia sfiorata in Pennsylvania dopo indicazione sbagliata

Attenti al navigatore, tragedia sfiorata in Pennsylvania dopo indicazione sbagliata. Una donna è stata salvata quando la sua auto è rimasta bloccata sui binari della ferrovia dopo che il navigatore GPS dà l'indicazione sbagliata. Lo “Sportello dei Diritti”: il navigatore sia solo ausilio alla guida ma non si deve mai perdere l’attenzione dalla strada Quante volte ci è capitato di avere a che fare con un navigatore che fa le bizze? Una donna americana ha rischiato la vita dopo che l’auto su cui stava viaggiando si è trovata sui binari della ferrovia a Grant Avenue e State Route 837 in Pennsylvania. A suggerire la pericolosa manovra che ha causato l'episodio sarebbe stato il navigatore Gps, che consigliava di seguire l'indicazione di marcia per come poi approfondito a seguito dei rilievi effettuati dalla polizia di Duquesne, la località nella quale si trovava la donna. Il navigatore GPS, forse a causa di un incidente precedente, o semplicemente di un suo errore di calcolo, ha suggerito di proseguire la marcia sulla strada "ferrata a doppio binario". La donna di Sewickley, non conoscendo l'itinerario, essendo appunto di passaggio, ha seguito il consiglio del navigatore, ritrovandosi alle ore 22:00 del 21 novembre, bloccata sui binari della ferrovia, con il treno che sfrecciava sull'altro binario. Probabilmente, a trarre in inganno la guidatrice deve essere stato anche l'oscurità, dato l'orario notturno, che ha impedito la visuale di quel che avviene sulla strada. Sta di fatto che il suggerimento inviato dal navigatore GPS alla conducente è totalmente criminale, ma purtroppo sappiamo bene che può capitare. In questo caso qualcosa è andato storto. Il consiglio naturalmente è di prendere i suggerimenti della tecnologia sempre con le pinze, accettare il supporto come un contributo a fare meglio, ma mai agire ciecamente e distrarsi dai reali pericoli della strada. Non sempre infatti, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” questi navigatori sono perfettamente aggiornati nelle mappature, inoltre anche gli apparecchi elettronici sono soggetti ad errori di malfunzionamento. E’ la triste verità, in un mondo che va sempre di più verso la guida autonoma, ma che rischia di arrivarci con tanti interrogativi e paure.

"Allarme bomba" sul volo San Antonio - Città del Messico. Atterraggio di emergenza per velivolo messicano

"Allarme bomba" sul volo San Antonio - Città del Messico. Atterraggio di emergenza per velivolo messicano Un Boeing delle linee aeree messicane in volo da San Antonio a Città del Messico, ieri ha compiuto un atterraggio d'emergenza, dopo l'attivazione dei protocolli di sicurezza, all'aeroporto di Città del Messico in seguito ad una comunicazione anonima al pilota che segnalava una bomba a bordo. L'equipaggio del volo 965 ha avviato i protocolli di sicurezza prima di atterrare a Città del Messico e una volta a terra ha rapidamente iniziato un'operazione per individuare il presunto dispositivo esplosivo, in attesa dell'arrivo degli artificieri. Prima dell'emergenza, la compagnia di bandiera messicana Volaris ha rilasciato una dichiarazione sulla sua pagina Facebook in cui ha dichiarato che ciascuno dei membri dell'equipaggio e dei passeggeri dell'aereo era al sicuro. Dai controlli compiuti a terra, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è rivelato un falso allarme. Secondo il centro di controllo dell'aeroporto l'aereo era ad una quota di 35.000 piedi (circa 10.000 metri) quando il pilota lo ha contattato per segnalare l'emergenza e chiedere l'atterraggio d'emergenza, ottenendo subito l'autorizzazione. Non è stato precisato il numero dei passeggeri.

Dopo le PIP un nuovo allarme arriva dagli Stati Uniti. "Implant Files", morti e feriti a causa di protesi e impianti in tutto il mondo.

Dopo le PIP un nuovo allarme arriva dagli Stati Uniti. "Implant Files", morti e feriti a causa di protesi e impianti in tutto il mondo. Un'indagine internazionale rivela regolamentazioni e controlli carenti. Il risultato: milioni di lesioni e migliaia di decessi Alcuni studi scientifici secondo cui milioni di pazienti nel mondo sono vittime dei dispositivi tecnologici come pacemaker, protesi dell’anca e retine per il contenimento delle ernie e che stanno causando sofferenze immani e, talvolta, anche la morte, hanno determinato l’avvio ad un’indagine condotta dal Consorzio internazionale di giornalisti investigativi ICIJ. L'azione giunge dopo che sarebbero stati accertati i potenziali pericoli che riguarderebbero, in astratto milioni di pazienti nel mondo. Da pazienti siamo abituati a considerare i dispositivi medici, come piccole meraviglie tecnologiche che permettono di risolvere o alleviare problemi di salute anche molto debilitanti. L'ICIJ, ha scoperto, però, come il mercato di questi apparecchi medici sia una specie di Far West, nei Paesi più industrializzati come in quelli più poveri. Gli standard dei test sono spesso di molto inferiori a quelli dei medicamenti, i produttori fanno la spola tra le numerose agenzie di certificazione fino a quando non ne trovano una che dia loro il via libera e dispositivi dichiarati fuori legge in un Paese continuano a essere venduti in altri. Il risultato sono milioni di persone che convivono con dolori e lesioni causati da impianti medicali difettosi o di scarsa qualità in tutto il mondo. Negli ultimi dieci anni solo negli Stati Uniti - unico Paese tra quelli presi in considerazione a registrare sistematicamente questo tipo di complicazioni - più di 1,7 milioni di pazienti hanno riportato ferite causate dalle protesi che avrebbero dovuto curarli. Le conseguenze, tuttavia, possono essere ben peggiori. Sempre oltreoceano nello stesso periodo si sono registrati 83mila decessi legati all’utilizzo di impianti medici. Nel Regno Unito, invece, dal 2015 al 2018 sono stati segnalati 62mila “eventi avversi” legati all’uso di impianti. 1’004 sono risultati nella morte del paziente, riporta il Guardian. In Germania nel solo 2017 il numero complessivo di lesioni, decessi o altri tipi di problemi è arrivato a 14’034 casi, segnala la Süddeutsche Zeitung. Gli “Implant Files” sono un’indagine giornalistica internazionale che ha coinvolto 250 giornalisti e data specialist di 58 mass media in 36 Paesi in tutto il mondo. In Svizzera il progetto coinvolge il Recherchedesk e il Team dati di Tamedia. «Stiamo iniziando a fare quello che le autorità non fanno», ha commentato il direttore dell'ICIJ, Gerard Ryle, sottolineando l'inefficienza della regolamentazione esistente. «È una questione globale ed è quindi un problema globale», ha aggiunto. Alla luce di questi dati Giovanni D’Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si chiede se anche il nostro Paese abbia già affrontato il problema giacché anche il mercato delle protesi risulta globalizzato, ricordando a tal proposito il recentissimo scandalo degli impianti mammari PIP diffusi su scala mondiale, ed a tal uopo rivolge un invito al Ministero della Salute affinché avvii tutte le iniziative opportune per monitorare la consistenza del fenomeno anche in Italia ed eventualmente prendere le misure idonee. In ogni caso, lo "Sportello dei Diritti" è pronto a ricevere le segnalazioni dei pazienti che presentino problemi simili a quelli indicati e ad avviare tutte le azioni a tutela nelle sedi competenti.

Lecce, il Cup del “Vito Fazzi” al collasso. Un solo sportello decine e decine in coda. L’Asl risolva il problema che si protrae da anni

Lecce, il Cup del “Vito Fazzi” al collasso. Un solo sportello decine e decine in coda. L’Asl risolva il problema che si protrae da anni Code e sanità. Un binomio purtroppo sempre più frequente per i leccesi, e che si conferma, purtroppo, anche negli ultimi tempi. È l'ennesima volta, infatti, che il sistema di prenotazione di visite e altre prestazioni va in tilt creando lunghe code da rientro a creare problemi agli utenti. Una situazione che si ripete con l'ultima segnalazione in ordine di tempo arrivata proprio nelle scorse ore allo “Sportello dei Diritti”: alle 10,25 c'erano circa 100 persone in fila ed un unico sportello del Cup presso l’Ospedale Civile “Vito Fazzi”. Un problema che sarebbe dovuto anche alla macchinetta eliminacode che distribuisce i numeri atteso che sarebbe risultata non funzionante. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” si tratta di una situazione paradossale che merita un’immediata presa di posizione e soluzioni concrete da parte dell’ASL leccese, perché è davvero assurdo che nel più importante nosocomio della Provincia di Lecce accadono, ove veramente sussistenti, i fatti che ci hanno segnalato, ma che comunque sono documentati dalla fotografie cortesemente postateci da un cittadino. È assurdo, infatti, che – probabilmente per la scarsa e non puntuale informazione - l’utenza continui ad accalcarsi nel Centro Unico Prenotazioni in questione, quando dovrebbe essere noto che vi sono strumenti alternativi per la prenotazione delle prestazioni sanitarie che, tuttavia, alla luce di quanto continua ad accadere, riteniamo debbano essere potenziati ed adeguatamente comunicati alla platea del pubblico.

Finti Messaggi per “Whatsapp”: “Uso gratuito per il tuo account scade entro 48 ore”. Lo “Sportello dei Diritti”: è una truffa

Finti Messaggi per “Whatsapp”: “Uso gratuito per il tuo account scade entro 48 ore”. Lo “Sportello dei Diritti”: è una truffa. Whatsapp non si paga e l’account non va rinnovato. Cancellate i messaggi perché un click può essere fatale per il nostro dispositivo e per la sottrazione dei nostri dati personali. Anche la Polizia Postale invita a prestare attenzione su “Commissariato di PS On Line” Attenzione ai messaggi truffa che ci comunicano che Whatsapp non sarà più gratis e se non lo si rinnova si possono perdere tutti i contenuti media di tipo video, foto, ecc…. Un evento quasi da infarto per molti, perché gli strumenti di messaggeria istantanea sono diventati insostituibili nella vita di molti di noi ed i relativi archivi possono contenere non solo momenti della nostra esistenza e di quella dei nostri cari, amici e conoscenti, ma anche documentazione utile per la nostra professione. Questo lo sanno bene hacker e truffatori telematici che approfittano della possibilità di nostre distrazioni determinate dal panico che un messaggio di questo tipo può crearci, per entrare abusivamente nei nostri dispositivi e sottrarre i nostri dati, per i più disparati usi. Fra tutti, quello di azzerare i conti correnti o utilizzare le nostre carte di credito. Ecco perché non passa giorno che noi dello “Sportello dei Diritti” non segnaliamo quali possano essere i tipi di strumenti truffaldini che possono pervenire sui nostri account email, via sms o sulle app di messaggeria istantanea, come quello rilanciato dalla Polizia Postale sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” con un post con tanto di screenshot del tipico messaggino che c’invita a rinnovare il nostro account di “Whatsapp”: “Cambiano le modalità ma la sostanza è la stessa. Si tratta di una delle truffe più frequenti in rete.”: è questo il contenuto della comunicazione della Polizia Postale che c’invita ad innalzare la soglia della nostra attenzione e ci fornisce i consigli più banali, ma anche più efficaci, per evitare di cadere nella trappola. È bene ricordare ancora una volta - sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” - che “Whatsapp”, almeno per il prossimo futuro e salvo diverse indicazioni ufficiali degli sviluppatori e titolari del marchio, è un’applicazione completamente gratuita. In tal senso, va sottolineato che i titolari di App compreso Whatsapp utilizzano specifici canali per i loro aggiornamenti ed in particolare Apple Store per i sistemi IOS dei dispositivi Apple e i Market Store (tra cui Google Play Store) per i dispositivi Android. È evidente, quindi, che questi messaggi sono falsi e vanno semplicemente cancellati per evitare conseguenze dannose per i nostri dispositivi. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgersi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

domenica 25 novembre 2018

Dove nasconde il malloppo? Nella lavatrice. Clamoroso caso di nascondiglio improbabile di 350mila euro

Dove nasconde il malloppo? Nella lavatrice. Clamoroso caso di nascondiglio improbabile di 350mila euro La parabola di Fabrizio Corona si è chiusa nel contro soffitto dell’appartamento della sua più fidata collaboratrice. Un milione e 768mila euro, ben nascosti, dato che neppure i ladri, pur spaccando i muri, erano riusciti a trovarli. La vicenda, ancora tutta da chiarire, mette però in luce un altro fatto: non c’è posto sicuro in cui nascondere il denaro contante. Eppure, spesso, la fantasia si è scatenata. Specie se si tratta di un malloppo da nascondere alla polizia. Ad Amsterdam, la polizia ha scoperto 350.000 euro cash nascosti nella lavatrice di un appartamento. Un uomo di 24 anni è stato arrestato perché sospettato di riciclaggio di denaro. Presso il suo domicilio sono stati trovati anche un'arma, numerosi telefoni e una macchina per contare le banconote. Certo, la memoria, in questi casi, torna sempre indietro a Mani Pulite, quando a casa dell’ex potentissimo direttore del servizio farmaceutico nazionale Duilio Poggiolini, trovarono in un puff quadri d’autore, lingotti d’oro e d’argento, monete rare, titoli di credito e veri e propri dobloni. La casa, come dire, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è dunque pericolosa. E qualcuno si dimentica di ciò che ci nasconde. Insomma la casa è davvero un posto sconsigliabile per nascondere il denaro. Men che meno se è di provenienza illecita. Perché in quel caso, se i ladri non li trovano, li trovano senza dubbio le forze dell’ordine nel caso di una perquisizione.

Padre mette all'asta sua figlia su Facebook

Padre mette all'asta sua figlia su Facebook. La piattaforma ha cancellato il post non appena i dipendenti della rete l'hanno saputo - purtroppo era già troppo tardi. La storia è forte, ma è l’unico modo per suscitare la giusta indignazione, rabbia e orrore, per un episodio di maltrattamenti su una bambina. Un'orrenda asta su Facebook sta attualmente causando orrore e indignazione nel mondo. Nel Sud Sudan, un padre ha offerto sua figlia di16 anni come sposa mettendola all'asta. Secondo l'organizzazione per i diritti dell'infanzia Pan International, almeno cinque uomini, inclusi alti funzionari governativi del Sud Sudan, hanno presentato un'offerta. Lo spot è andato online il 25 ottobre e alla fine il padre ha intascato 500 mucche, tre auto e 10.000 dollari in cambio della mano di sua figlia. Presumibilmente, questo è il più alto prezzo della sposa segnalato nella regione. Gli attivisti stanno ora esprimendo le loro preoccupazioni sul fatto che questa asta potrebbe anche incoraggiare altre famiglie a utilizzare i social media per ricevere pagamenti più elevati per i matrimoni combinati. Il direttore nazionale del piano internazionale George Otim sottolinea inoltre quanto sia terribile e inimmaginabile che una ragazza possa essere venduta sul più grande sito di social network del mondo. Inoltre, la società esorta il governo sud sudanese a indagare e sospendere tutti i funzionari coinvolti nell'asta. Secondo la CNN, Facebook ha informato il canale di notizie che il messaggio è stato cancellato non appena lo hanno scoperto. Un portavoce dell'azienda statunitense ha dichiarato in un comunicato: "Ogni forma di traffico di esseri umani - sia su messaggi, pagine, annunci o gruppi - non è ammesso su Facebook. Abbiamo rimosso il post e la pagina della persona, che si è adattato a questo account Facebook, " disabilitandola permanentemente". Tuttavia, i critici vedono Facebook come responsabile: il social network ha cancellato il post troppo tardi - vale a dire solo dopo 15 giorni, quando il danno era già stato fatto e la ragazza è stata forzatamente sposata. L'età minima per sposarsi è 18 anni nel Sud Sudan, ma secondo l'UNICEF nel novembre 2017, il 52% delle ragazze sotto i 18 anni sono già state sposate. E' l'ennesima prova, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che Facebook ed in generale i social, devono essere sempre monitorati perchè ormai se ne leggono di tutti i colori e interventi tempestivi possono limitare il perpetuarsi di possibili reati e comunque di fatti che ledono la morale e il sentire comune.

Parigi, è nato un bimbo in metro

Parigi, è nato un bimbo in metro. La mamma è stata aiutata a partorire da un medico a bordo. Al piccolo Ousmane, è stato offerto dal RATP il trasporto gratuito su tutta la sua rete dell'Ile-de-France fino a quando compirà 25 anni. Un parto in treno è davvero raro, ma non è la prima volta che succede Se il traffico dei treni della metropolitana di Parigi, linea 6, mercoledì sera è stato interrotto, non è per un guasto tecnico o per un problema organizzativo. È perché, nella stazione di Glacière, intorno alle 22,40, è nato un bimbo. Una donna incinta ha partorito su un treno, con l’aiuto di un medico che si trovava a bordo. Poi sono arrivati i pompieri che hanno preso il controllo della situazione e hanno fatto sì che il piccolo potesse venire trasportato all'ospedale di Cochin. Il traffico è stato ovviamente interrotto per un pò di tempo, poi è ripreso. La donna e il bambino, Ousmane, un maschietto, stavano bene. Questa bellissima storia l'ha annunciata su Twitter la Ratp, la compagnia del trasporto pubblico parigino Per dare il benvenuto al bimbo nato in metropolitana, l’ente autonomo dei trasporti, ha deciso di offrirgli l'abbonamento al pacchetto imagine R gratuito su tutta la sua rete dell’Ile-de-France, fino a quando compirà 25 anni. «Nella metro accade ogni tipo di evento, qualcuno più felice di altri. Auguriamo una vita lunga e felice al bambino. Facciamo le congratulazioni alla madre. E riserviamo un pensiero anche per i viaggiatori…», ha twittato il presidente dell’autorità che organizza il trasporto pubblico dell’Ile-de-France. Un parto in treno è davvero raro, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ma non è la prima volta che succede. Possiamo dire che l'operatore sta facendo ciò che è necessario per incoraggiare (più) i giovani a favorire il trasporto pubblico ...

sabato 24 novembre 2018

Due ragazzi rubano un aereo per gioco. I due giovani non hanno pensato alle conseguenze e hanno volato 24 chilometri prima di essere scoperti

Due ragazzi rubano un aereo per gioco. I due giovani non hanno pensato alle conseguenze e hanno volato 24 chilometri prima di essere scoperti C’è chi è davvero disposto a tutto per gioco…anche rubare un aereo (senza averlo mai guidato)! La storia che ha dell’incredibile arriva dallo Stato dello Utah, negli Stati Uniti, e vede protagonista una coppia di adolescenti. Come riporta il Desert News, i giovani non hanno pensato due volte e motivati dal presunto divertimento, hanno deciso di prendere un piccolo aereo senza permesso. Senza paura di nulla, i ragazzi hanno rubato l'aereo da una pista di atterraggio privata nella zona rurale dello Utah orientale, negli Stati Uniti, ma prima di essere scoperti hanno volato per circa 24 chilometri prima di atterrare con successo all'aeroporto regionale di Vernal. Il Desert News ha riferito che il quattordicenne e il quindicenne hanno rubato il Cessna giovedì con un solo motore da una pista di atterraggio privata a Jensen, lungo la Highway 40 negli Stati Uniti, a circa 24 km a ovest del confine con il Colorado. L'ufficio dello sceriffo della contea di Uintah ha detto che i due hanno lasciato le famiglie all'inizio di questa settimana e di essersi recati con gli amici nella zona di Jensen. Apparentemente hanno ottenuto l'accesso a un trattore e sono arrivati alla pista di atterraggio, dove sono decollati sull'aereo. Alcuni testimoni hanno raccontato di averli visti volare a bassa quota vicino a Gusher. I giovani sono stati arrestati una volta atterrati all’aeroporto all'aeroporto regionale di Vernal. Gli stessi adolescenti hanno confermato agli investigatori le loro intenzioni, aggiungendo che non pensavano sarebbe stato un grosso problema, dal momento che sarebbe bastato premere qualche pulsante e tirare qualche leva per decollare. Lo stesso momento del furto la polizia ha ricevuto la segnalazione e al suo arrivo ha trovato i due all’interno di un piccolo aeroplano. Per la sicurezza dei ragazzi, e per evitare che vedendo le forze dell’ordine li venissero voglia di fare qualche pazzia, li è stato immediatamente chiesto di mettere le mani sulle loro teste e di non innescare alcun meccanismo. Ora dopo l'arresto, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” sono tenuti da giovedì al centro di detenzione minorile di Spalato, a Vernal. Per uscire i loro genitori dovranno pagare una cauzione per ciascuno di 25.000 dollari mentre il processo è fissato per fine mese.

Boston: aereo colpisce stormo di uccelli durante il decollo fa dietrofront.

Boston: aereo colpisce stormo di uccelli durante il decollo fa dietrofront. Un aeromobile American Airlines in partenza ha colpito alcuni volatili, riuscendo comunque a decollare. I tecnici hanno dovuto ripulire l'asfalto dai resti, costringendo quattro piloti a volare attorno allo scalo in attesa dell'ok dalla torre di controllo per l'atterraggio Un volo American Airlines in partenza sabato 24 novembre alle 07:40 da Boston e diretto a Miami è stato costretto a rientrare all'aeroporto internazionale di Boston Logan, subito dopo il decollo, dopo aver subito un "bird strike". In sostanza è stato investito da alcuni uccelli. Fortunatamente, non c'è stata alcuna conseguenza per i 172 passeggeri e per i 6 membri dell'equipaggio del Boeing 737. Lo rende noto la "The Federal Aviation Administration" precisando che "l'aereo ha eseguito una procedura di rientro sulla pista per le opportune verifiche tecniche" dopo l'ingresso di alcuni volatili nel motore destro. Tutti i 172 passeggeri - informa l'aeroporto - sono stati riprotetti su altro volo operato da American Airlines ". L’urto tra uccelli e aerei non è affatto un evento raro, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, mentre i casi drammatici come quelli del volo 1549 raccontato nel film sono più unici che rari. Gli aerei sono progettati per resistere all’impatto anche di grossi uccelli: ali, motori, finestrini sono testati con un cannone pneumatico che “spara” polli congelati nelle parti più delicate dell’aeroplano per verificare che l’aereo non abbia danni. Altrimenti sarebbe una vera strage, e non solo di sfortunati pennuti. In Italia, su quasi 1300 “bird strike”, 933 sono avvenute a quote “da drone”, 300 piedi (circa 100 metri di quota) e l’aereo ha registrato qualche danno solo in 37 occasioni, anche se 92 incidenti sono stati impatti multipli con uno stormo. Inutile dire che a farne le spese è sempre stato il povero uccello, non ci sono stati feriti e mai. L’apparato più resistente è il finestrino, che non è mai stato danneggiato, tutt’al più lo si è dovuto ripulire. I più delicati i motori, che hanno riportato qualche danno in dieci incidenti (su 42), e il muso, che si è ammaccato 12 volte su 111 incidenti.

Scienziato scopre regione nascosta del cervello umano

Scienziato scopre regione nascosta del cervello umano. Un esperto di fama mondiale sulla cartografia del cervello ha annunciato la scoperta di una regione del cervello nascosta negli umani che potrebbe essere ciò che differenzia gli umani dalle scimmie e altri animali. La scoperta è avvenuta mentre un gruppo di scienziati stava pensando alle parti del cervello umano da inserire in un atlante sull'anatomia cerebrale di imminente pubblicazione. La scoperta potrebbe aiutare gli scienziati nella ricerca di trattamenti per curare malattie come il morbo di Parkinson e dei motoneuroni. Nucleo endorestiforme, così è stata chiamata la zona scoperta dal neuroscienziato George Paxinos e il suo team di ricercatori del Neuroscience Research Australia (NeuRA). Il Nucleo si trova all'interno (endo) del peduncolo cerebellare inferiore chiamato anche corpo restiforme. La regione si trova vicino alla giunzione cervello-midollo spinale. Quest'area è coinvolta nella ricezione delle informazioni sensoriali e motorie provenienti dai nostri corpi e serve per affinare la nostra postura, l’equilibrio e i movimenti. «Il peduncolo cerebellare inferiore è come un fiume che trasporta le informazioni dal midollo spinale e dal tronco encefalico al cervelletto» scrive Paxinos. «Il nucleo endorestiforme è un gruppo di neuroni ed è come un'isola in questo fiume» prosegue Paxinos. La dott.ssa Lyndsey Collins-Praino neuroscienziata presso l’Università di Adelaide, che non fa parte del team coinvolto nello studio, ha dichiarato che la scoperta condotta dal gruppo di Paxinos rappresenta qualcosa di "intrigante. Paxinos ha confermato l'esistenza di questa struttura cerebrale mentre stava utilizzando una tecnica di colorazione del cervello relativamente nuova che ha sviluppato per rendere le immagini dei tessuti cerebrali più chiare da inserire nel nuovo Atlante anatomico del cervello su cui sta lavorando. Queste cellule bersaglio colorate con questa nuova tecnica, come ad esempio i neurotrasmettitori, forniscono una mappa dei tessuti cerebrali. Ciò contribuisce a differenziare i gruppi di neuroni per la loro funzione piuttosto che utilizzare il modo tradizionale di separazione per come appaiono le cellule, tecnica conosciuto come chemoarchitettura del cervello. Infatti, Paxinos aveva ricevuto indizi riguardanti l’esistenza del nucleo endorestiforme da decenni. In una procedura chiamata cordotomia antero-laterale un intervento chirurgico per ottenere sollievo dal dolore in caso di mali incurabili effettuando il taglio delle vie spinali - Paxinos ed i suoi colleghi avevano notato che le fibre lunghe dalla colonna vertebrale sembravano finire intorno alla zona dove è stato trovato il nucleo endorestiforme. «È stato lì a fissarmi dalle cordotomie antero-laterali e anche dalle “macchie” chimiche che uso nel mio laboratorio» scrive Paxinos. La posizione di questo bit sfuggente del cervello ha portato Paxinos a sospettare che esso possa essere coinvolto nel controllo motorio fine, ciò è sostenuto anche dal fatto che questa struttura deve ancora essere identificata in altri animali, tra cui le marmosette o i macaco. Avendo ora potuto identificare la regione, Paxinos paragona la scoperta alla scoperta dell'esistenza di una nuova stella. Ciò che è così intrigante nella regione del cervello, afferma Paxinos, è che non è stato trovato negli studi su scimmie e altri animali: "Questa regione potrebbe essere ciò che rende gli umani unici oltre alle dimensioni del cervello più grandi". la trasmissione dei movimenti sono a contatto diretto con i motoneuroni, stiamo parlando del 20% rispetto al 5% riscontrato in altri primati. Così, il nucleo endorestiforme potrebbe essere un'altra caratteristica unica nel nostro sistema nervoso, anche se è ancora troppo presto per dirlo con certezza. Paxinos ha pianificato di effettuare presto degli studi specifici sugli scimpanzé. Per scoprire a cosa possa servire il nucleo endorestiforme bisognerà attendere una risoluzione più elevata per l'imaging a risonanza magnetica. Confrontando i cervelli normali che sono stati presi in esame per essere inseriti nell'Atlante con quelli di persone che presentano anomalie conosciute i ricercatori potrebbero scoprire ulteriori indizi.«La neuroanatomia è fondamentale in quanto serve come base sulla quale costruiamo la conoscenza di entrambe le funzioni normali e anormali, ma, in questo momento è semplicemente impossibile sapere quali implicazioni potrebbe avere questa scoperta per le malattie neurologiche o psichiatriche» scrive Collins-Praino. Paxinos, prevede di continuare a utilizzare questa nuova tecnica di colorazione per cercare a fondo ulteriori zone simili nel nostro cervello, così sarà possibile effettuare una comparazione tra diverse specie in modo da ottenere una maggiore comprensione su come funzionano. Questa scoperta deve ancora essere sottoposta a revisione paritaria (peer-review) ma i dettagli in merito alla nuova area del cervello possono essere trovati nell’ultimo Atlante di Paxinos intitolato Human Brainstem: Cytoarchitecture, Chemoarchitecture, Myeloarchitecture. Negli ultimi 100 anni, una comprensione dettagliata dell'architettura del cervello e della connettività è stata al centro delle maggiori scoperte nel campo delle neuroscienze. Annunciati come gli atlanti cerebrali più accurati disponibili, le mappe create da Paxinos sono usate dai neuroscienziati per esplorare e identificare strutture cerebrali e potenziali trattamenti per disturbi e malattie del cervello. Sono anche usati come guida in neurochirurgia. Paxinos, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è l'autore degli articoli più citati pubblicati nel campo delle neuroscienze ed è anche l'autore di 52 libri che forniscono intricati atlanti cerebrali.

Cancro e lavoro, Samsung si scusa e risarcisce gli operai malati di tumore

Cancro e lavoro, Samsung si scusa e risarcisce gli operai malati di tumore. 118 operai sono morti con inevitabili sofferenze e contraccolpi familiari Nel corso di una conferenza stampa a Seul, Samsung china il capo e chiede scusa per la malattia e il decesso di alcuni lavoratori impiegati nella divisione Electronics, il più grande produttore di chip e display Lcd nel mondo in cui vengono usate grandi quantità di sostanze chimiche. Il presidente della divisione dispositivi Samsung, Kinam Kim, ha ammesso che la società non è riuscita a «gestire in modo adeguato le minacce per la salute» nelle sue linee di produzione di semiconduttori e display a cristalli liquidi. «Porgiamo le più sincere scuse ai nostri lavoratori che hanno sofferto per malattie e alle loro famiglie"», ha aggiunto. Lo scandalo è emerso nel 2007 grazie a Hwang Sang-gi che ha rifiutato un accordo dopo che la figlia di 23 anni era morta di leucemia dopo aver lavorato in una fabbrica di Samsung. Con effetto domino, ex operai delle fabbriche di Suwon, a sud di Seoul, e le loro famiglie hanno denunciato una serie di forme di cancro legate alle condizioni di lavoro, come leucemia e tumore al cervello. Si è così costituito un comitato per inchiodare impresa e governo alla responsabilità sulla sicurezza nelle fabbriche di chip e display, è intervenuta l'Agenzia statale per il benessere del lavoro e anche un'inchiesta del Washington Post. Si è così arrivati all'accordo, tra Samsung e i rappresentanti dei lavoratori malati, per un risarcimento che ha posto fine allo stallo in atto tra le due parti da oltre un decennio. Le scuse della compagnia erano parte dell'intesa. Il colosso tecnologico compenserà varie malattie dei dipendenti che hanno lavorato presso le sue fabbriche di chip e Lcd dal 1984, compresi 150 milioni di won (132mila dollari) per leucemia. La compensazione copre anche gli aborti e le malattie congenite dei figli dei lavoratori, come il cancro dei bambini. Dal 2008, spiega l'Associated Press, decine di lavoratori hanno chiesto al governo la compensazione per la sicurezza sul lavoro. Pochi hanno vinto un risarcimento, soprattutto dopo anni di battaglie in tribunale. La metà delle richieste rimanenti è stata respinta e metà rimane sotto esame. Le famiglie delle vittime spesso hanno esaurito i loro risparmi e venduto le loro case per pagare le fatture dell'ospedale. Alcuni lavoratori finiscono inabili e incapaci di lavorare. «Nessuna scusa sarebbe sufficiente se si considera l'inganno e l'umiliazione che abbiamo vissuto negli ultimi 11 anni, il dolore della sofferenza derivante dalle malattie professionali, il dolore di perdere i propri cari - ha detto Hwang, rappresentante dei familiari - Ma prendo le scuse di oggi come una promessa di Samsung Electronics per migliorare la sicurezza dei luoghi di lavoro». Uno scandalo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, emerso più di 10 anni fa, 320 persone ammalate, di queste 118 sono morte con inevitabili sofferenze e contraccolpi familiari. Una storia tristemente comune a quelle di altre realtà nel mondo.

venerdì 23 novembre 2018

Aerei. Ennesima avaria dei radar nella sala operativa di Milano Acc.

Aerei. Ennesima avaria dei radar nella sala operativa di Milano Acc. Negli ultimi 4 anni è la quinta del 2018, la sedicesima dal 2014 prendendo a riferimento solo quelle macro dopo l'ultima avutasi nella mattinata di venerdì 19 ottobre. Preoccupazione da parte del personale che si è trovato a non operare sul sistema Anche questa volta probabilmente l’utenza non ha notato quanto successo, grazie agli operatori che hanno messo una "pezza" alle falle del sistema. Nel pomeriggio di mercoledì 21 alle ore 16:00 si è verificata l’ennesima avaria radar in una sala operativa di ENAV, questa volta a Milano ACC. Quasi metà degli schermi di tutti i settori si sono praticamente resettati, schermo acceso ma nessuna traccia presente, in qualche settore entrambi gli schermi off ed in alcuni anche il relativo fall back, mentre i controllori dei voli hanno perso i comandi per operare sulla consolle Radar. Gradualmente sono andate perse le informazioni necessarie per "riconoscere" i voli sullo schermo ed anche i controllori assistenti che non operavano sulla frequenza hanno perso ogni possibilità di operare sul sistema. La sicurezza ed il servizio sono stati garantiti continuando a lavorare sui “superstiti”, bloccando le partenze dal terminale e supportati, tramite appositi coordinamenti, dagli altri ACC. 15/20 minuti di avaria, il tempo che è stato necessario per ripristinare tutte le funzionalità della sala operativa. Negli ultimi 4 anni è la grave ed ennesima avaria, la quinta del 2018 dopo la penultima avutasi nella mattinata di venerdì 19 ottobre, la sedicesima dal 2014 prendendo a riferimento solo quelle macro dopo l'ultima avutasi nella mattinata di venerdì 19 ottobre. I controllori sono riusciti a gestire al meglio la situazione molto delicata e non si sarebbero avute conseguenze per gli aerei in volo, ad eccezione di ritardi che hanno riguardato anche quelli ancora a terra. Questa coincidenza, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non può che dipendere dagli investimenti insufficienti sui sistemi che devono supportare un'"automobile lanciata a 200 all’ora. Purtroppo non sono serviti a niente i continui richiami sindacali e del personale operativo impegnato in prima linea ad alzare il piede dall’acceleratore, a far respirare le donne e gli uomini che garantiscono il servizio e la sicurezza, e nel contempo ad ammodernare e ristrutturare la macchina con la quale “viaggiamo”.

Si sente male prima dell'atterraggio, passeggera soccorsa su volo EasyJet.

Si sente male prima dell'atterraggio, passeggera soccorsa su volo EasyJet. Atterraggio prioritario all'aeroporto di Manchester in Inghilterra. Lo Sportello dei Diritti: dotare tutti i mezzi del trasporto pubblico di defibrillatori e di persone abilitate alla rianimazione cardiopolmonare Momenti di apprensione per una passeggera di 50 anni del volo easyJet EZY130, da Belfast a Manchester, decollato dall'aeroporto della capitale irlandese 06:56 di oggi. Quando l'aereo era in fase di atterraggio, mentre si avvicinava alla città, la donna è stata colta da un improvviso malore nella fase finale del viaggio. Si è accasciata sulla poltrona perdendo parzialmente conoscenza. Il regolamento della compagnia easyJet non prevede la presenza di un medico a bordo e apparecchio defibrillatore. È subito scattato il piano per le emergenze sanitarie che ha previsto un atterraggio prioritario per emergenza medica all'aeroporto inglese di Manchester. Nel frattempo il personale della cabina di pilotaggio ha chiesto la presenza di un'ambulanza sulla pista. L'aereo, è atterrato in sicurezza alle 08:00. La passeggera colta da malore, così, una volta a terra è stata soccorsa dai sanitari e poi trasportata all'ospedale per essere sottoposta agli accertamenti del caso, non corre pericolo di vita. Una portavoce di easyJet ha dichiarato: "Possiamo confermare che il volo EZY130 in viaggio da Belfast a Manchester ha richiesto un atterraggio prioritario a Manchester a causa di un passeggero che necessitava di cure mediche urgenti. Ha aggiunto: "La sicurezza e il benessere dei nostri passeggeri e dell'equipaggio sono la nostra massima priorità." È urgentissimo, urgentissimo per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,dotare tutti i mezzi del trasporto pubblico di defibrillatori e di persone abilitate alla rianimazione cardiopolmonare. Non è possibile pensare che, nel 2018, a bordo dei mezzi pubblici manchino i defibrillatori e chi li sa usare.

Strage di tartarughe marine per il freddo a Cape Cod. Basse temperature e il forte vento avrebbero ucciso la maggior parte delle 150 tartarughe trovate sulle spiagge della penisola

Strage di tartarughe marine per il freddo a Cape Cod. Basse temperature e il forte vento avrebbero ucciso la maggior parte delle 150 tartarughe trovate sulle spiagge della penisola Decine di tartarughe marine sono state trovate morte a Cape Cod, sulla costa est degli Stati Uniti, colpita da un'ondata di freddo. Lo fanno sapere associazioni di volontari andate in loro soccorso. Secondo i quotidiani locali, le basse temperature e il forte vento avrebbero ucciso la maggior parte delle 150 tartarughe trovate sulle spiagge della penisola, una piccola parte delle circa 350 censite nella Riserva naturale della baia dal 22 ottobre.Alcune di loro sono letteralmente congelate. Il freddo blocca il metabolismo di questi animali, rendendo loro impossibile muoversi. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione che si batte per gli animali, una strage gravissima, l'ennesima, causata ancora una volta per colpa dell'uomo.

SPAR richiama il suo panettone, rischio di lesioni. All'interno del dolce potrebbero trovarsi dei pezzi di metallo

SPAR richiama il suo panettone, rischio di lesioni. All'interno del dolce potrebbero trovarsi dei pezzi di metallo La SPAR ha provveduto a richiamare il prodotto "DESPAR Panettone ricoperto di glassa alle nocciole". All'interno del dolce potrebbero trovarsi dei pezzi di metallo, fatto che comporta un rischio di lesioni. Il problema riguarda i panettoni da un chilo con data di scadenza 30.06.2019, con numero di lotto 881067 e 891067. A scopo precauzionale e al fine di garantire la sicurezza dei consumatori, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto con le caratteristiche segnalate, di NON consumarlo!

America Latina. Un aereo della Peruvian Airlines si è schiantato quando è atterrato all'aeroporto El Alto in Bolivia.

America Latina. Un aereo della Peruvian Airlines si è schiantato quando è atterrato all'aeroporto El Alto in Bolivia. L'aereo ha subito uno scivolamento e uno dei suoi pneumatici posteriori è scoppiato, dopo di che i suoi 127 passeggeri sono stati evacuati senza subire lesioni. L'aeroporto è rimasto chiuso per diverse ore e centinaia di passeggeri sono rimasti bloccati Un incidente nell'atterraggio di un aereo della Peruvian Airlines, che era adagiato su un fianco, ha costretto giovedì a chiudere temporaneamente la pista dell'aeroporto internazionale boliviano di El Alto, situato vicino a La Paz. L'aereo ha subito uno scivolamento e uno dei suoi pneumatici posteriori è scoppiato, dopo di che i suoi 127 passeggeri sono stati evacuati dal personale della Sabsa, secondo un rapporto del quotidiano boliviano Siete. Fotografie e video trasmessi sui social network mostrano l'aeromobile che giace su un lato della pista , circondato dalla schiuma che viene solitamente utilizzata in questo tipo di emergenza per prevenire gli incendi. La Direzione Generale dell'Aeronautica Civile della Bolivia ha avviato un'inchiesta sull'incidente. In una conferenza stampa, il direttore del servizio aereo civile del paese, Celier Aparicio Arispe, ha spiegato che l'aereo è arrivato dalle città peruviane di Lima e Cuzco e che l'incidente si è verificato a 10.22 ora locale (14.22 GMT) "per un problema sul carrello delle ruote di atterraggio ". L'aereo trasportava 122 passeggeri e cinque membri dell'equipaggio che "sono incolumi", ha detto l'ufficiale boliviano. Da parte sua, la passeggera Susana Sabat ha riferito di aver provato "uno shock " quando l'aereo si è schiantato". Sono cominciati a cadere pannelli dell'aereo sopra le persone, in particolare il lato destro. Tutti erano spaventati , " ha ricordato nell'intervista ai media. Sabat ha spiegato che l'aereo si è fermato improvvisamente e che hanno iniziato a sentire l'odore di qualcosa che stava bruciando, quando molte persone sono andate in panico. Attraverso la finestra ho potuto vedere che i pompieri si stavano rapidamente avvicinando all'aereo, dal quale evacuavano i passeggeri. "Quando abbiamo lasciato l'aeromobile era nero, come se fosse bruciato", ha aggiunto Sabat. Il passeggero ha detto che "è stato un tremendo spavento" per tutti quelli all'interno dell'aereo. El Alto , che serve la vicina città di La Paz , è uno dei principali aeroporti della Bolivia e si trova a circa 4.000 metri di altezza nell'altopiano. Centinaia di passeggeri sono rimasti bloccati in attesa che l'aeroporto tornasse alla normalità sui voli nazionali e internazionali, che sono stati ritardati o annullati. E' evidente, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che l’incidente è un episodio gravissimo che «avrebbe potuto seriamente mettere in pericolo l’incolumità dei passeggeri. Ci sono troppi incidenti sfiorati anche a causa delle omessa revisione degli aeromobili.

Rapex: richiamo per le Fiat 500X. “Condizioni di guida non sicure!”.

Rapex: richiamo per le Fiat 500X. “Condizioni di guida non sicure!”. Il Rapex, un organismo dell’unione europea impegnato nella vigilanza sul corretto funzionamento di tutti i prodotti in vendita nell’unione europea, segnala un difetto di livello grave al un difetto al fermo del sedile, che potrebbe causare “lesioni" Non c’è pace per le vetture FIAT, che continuano a essere afflitte da gravi problemi di qualità: una dei più popolari crossover del marchio torinese è stata segnalato per un serio “warning” dal Rapex – Rapid Alert System for non-food dangerous products. L'avviso con "Livello di rischio serio" è inserito dall'Italia nel bollettino del 23 novembre 2018. Il richiamo che sta per essere attuato dalla casa torinese riguarda la FIAT 500X prodotta tra il 2 giugno 2015 e il 17 agosto 2018: numero di modello: Omologazione CEE numero: E3 * 2007/46 * 0318 * 02; Tipo: 334. La segnalazione " A12/1735/18 ", nel bollettino Rapex pubblicato oggi si riferisce a “un difetto al fermo del sedile. Tale problema potrebbe far piegare in avanti il sedile e un maggiore rischio di lesioni per i passeggeri.''. E il bollettino Rapex conclude sinteticamente ''non si possono escludere condizioni di guida non sicure''. Pur non essendoci stati incidenti - segnala Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” - è consigliabile che i proprietari di queste auto prestino la massima attenzione e che si rivolgano subito alle autofficine autorizzate o ai Concessionari FIAT nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. FIAT non ha indicato quanti modelli sono stati identificati in Italia. Segnalazione presentata dal Ministero dei trasporti di Germania. Sono stati rinvenuti prodotti e adottate misure anche nei Paesi Bassi.

Ministero salute: nuovo caso listeria monocytogenes, richiamo coppa di testa farcita Gastronomia delle Marche. Un'altra misura cautelativa

Ministero salute: nuovo caso listeria monocytogenes, richiamo coppa di testa farcita Gastronomia delle Marche. Un'altra misura cautelativa Dopo il ritiro a scopo cautelativo del salame Ciauscolo di Visso, anche un altro insaccato. Un nuovo richiamo dal commercio per rischio di contaminazione da Listeria è stato infatti pubblicato sul sito del ministero della Salute: si tratta questa volta di un lotto di coppa di testa di maiale farcita ed il richiamo è in via "cautelativa" per la "possibile presenza" del batterio. Per questo, i cittadini sono invitati a non consumare il prodotto e riportarlo al punto vendita. Il richiamo riguarda il salame a marchio Gastronomia delle Marche in confezioni da 2,5 kg e 3,5 kg, lotto H0610 con scadenza a 45 giorni. La coppa di testa richiamata è stata prodotta dall’azienda Antica Gastronomia Srl nello stabilimento di via Enrico Fermi 1, a Mogliano, in provincia di Macerata (marchio di identificazione IT 1725L CE). Si precisa che la presenza di Listeria monocytogenes è stata rilevata solo nella coppa di testa con il numero di lotto segnalato, che è stato venduto tra il 12 e il 23 ottobre. A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare il prodotto e riportarlo al punto vendita d’acquisto, dove sarà sostituito. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il numero 0733557803. E' l'ulteriore richiamo in Italia, dopo le verdure surgelate Freshona, i minestroni Findus e un lotto di mix di verdure surgelate a marchio Pinguin, a causa del focolaio europeo di listeriosi che dal 2015 ha causato 47 casi, di cui 9 fatali. In Italia, tuttavia, non c'è ad oggi una situazione di allarme poichè, nel nostro Paese ci sono "pochissime" partite di verdure surgelate a rischio. Ora, però, il pericolo di contaminazione si estende anche a prodotti non surgelati: per questo, chiede Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, contro il pericolo listeria "occorre introdurre subito l'obbligo dell'etichetta d'origine su tutti i salumi e i prodotti trasformati, per tutelare i consumatori in una situazione che vede oggi salami su tre venduti in Italia provenienti dall'estero, ma anche togliere il segreto sui flussi commerciali con l'indicazione pubblica delle aziende che importano prodotti per consentire interventi rapidi e mirati. Di fronte infatti all'atteggiamento "incerto e contradditorio dell'Unione Europea - sottolinea la Confederazione - che obbliga ad indicare l'origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per quella trasformata in salumi, per l'ortofrutta fresca ma non per i succhi, le conserve di frutta o per gli ortaggi conservati, l'Italia che è leader europeo nella trasparenza e nella qualità, ha il dovere di fare da apripista nelle politiche alimentari comunitarie anche con una profonda revisione delle norme comunitarie". Secondo il sistema di allerta rapido comunitario (Rasff), nel primo semestre del 2018 in Italia si sono verificate 222 emergenze alimentari secondo soprattutto per la presenza di microrganismi patogeni, microtossine, metalli pesanti, infestazione da parassiti o corpi estranei su alimenti provenienti in quasi 9 casi su 10 dall'estero. La listeriosi, spiega sul suo sito l'Istituto superiore di sanità, è un'infezione causata dal batterio Listeria monocytogenes, generalmente dovuta all'ingestione di cibo contaminato, e può assumere diverse forme cliniche, dalla gastroenterite acuta febbrile alla forma invasiva. Le donne in gravidanza di solito manifestano una sindrome simil-influenzale e le infezioni contratte in gravidanza possono comportare serie conseguenze sul feto. In adulti immuno-compromessi e anziani, la listeriosi può causare meningiti, encefaliti, gravi setticemie. Queste manifestazioni cliniche sono trattabili con antibiotici, ma la prognosi nei casi più gravi è spesso infausta. L'incubazione media è di 3 settimane, ma può prolungarsi fino a 70 giorni.

Ministero segnala Salmonella spp e Listeria monocytogenes nel salame ciauscolo di Visso Igp dell’azienda Vissana Salumi.

Ministero segnala Salmonella spp e Listeria monocytogenes nel salame ciauscolo di Visso Igp dell’azienda Vissana Salumi. Ecco il lotto richiamato per rischio microbiologico Rischio microbiologico per Salmonella spp e Listeria monocytogenes. Questo il motivo che ha spinto il Ministero della salute a diffondere un avviso di richiamo di un lotto di un lotto di ciauscolo di Visso Igp a marchio Vissana Salumi. Come si legge nel comunicato pubblicato sul sito del dicastero, Il ciauscolo interessato dal richiamo è stato prodotto da Vissana Salumi Srl di via Cesare Battisti 57 a Visso, in provincia di Macerata, con sede operativa in via Sandro Pertini 25, a Tolentino, sempre in provincia di Macerata. A scopo cautelativo e al fine di garantire la sicurezza dei consumatori, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto medesimo del lotto di appartenenza, di NON consumarlo e di restituirlo al punto vendita dove è stato acquistato.

Ocratossina A in eccesso nei biscottini Prime Pappe. Ministero della salute segnala: “Rischio chimico”. La decisione riguarda il lotto di produzione 1881/2006

Ocratossina A in eccesso nei biscottini Prime Pappe. Ministero della salute segnala: “Rischio chimico”. La decisione riguarda il lotto di produzione 1881/2006 Il Ministero della salute, oggi ha pubblicato sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza", il richiamo di un lotto di biscottini biologici a marchio Prime Pappe per la presenza di ocratossina A oltre ai limiti di legge come da regolamento europeo 1881/2006. In particolare, il richiamo riguarda il lotto di produzione 8187, con data di scadenza fissata al 06/07/2019 e venduto nella busta da 320 grammi. Il prodotto è realizzato dall’azienda Quality Food Group Spa, nello stabilimento di via Spilimbergo 221 a Martignacco, in provincia di Udine. A scopo precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non far consumare ai bambini il prodotto con il numero di lotto segnalato e riportarlo al punto vendita d’acquisto.

giovedì 22 novembre 2018

Fumo nella cabina dei piloti, atterraggio di emergenza ad Amburgo per volo Air France.

Fumo nella cabina dei piloti, atterraggio di emergenza ad Amburgo per volo Air France. L'incidente si è verificato su un velivolo partito da Parigi e diretto ad Amburgo. Da accertare le cause. Nessun passeggero ferito Un volo Air France partito da Parigi (Francia) e diretto a Amburgo (Germania), è stato costretto a un atterraggio di emergenza all'aeroporto di Amburgo a causa di fumo in cabina. Per cause ancora da accertarsi, il fumo si sarebbe sprigionato in cabina di pilotaggio dell'Airbus A318 durante l'atterraggio pianificato che è divenuto improvvisamente un atterraggio di emergenza intorno alle 17:41 di giovedì 22 novembre, così i piloti hanno chiesto autorizzazione nello scalo internazionale. Nessun ferito tra i 118 passeggeri, solo un grosso spavento e un sospiro di sollievo per essere tornati a terra sani e salvi. Sono intervenuti i vigili del fuoco e il velivolo è poi stato trainato fuori dalla pista, che è rimasta chiusa per una ventina di minuti. L'incidente ha provocato ritardi nel traffico aereo. L’allarme, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è scattato a causa di “fumo” all’interno della cabina di pilotaggio. Il team della manutenzione è al lavoro per stabilirne la causa.

Attacco horror in Spagna: mamma e figlia sono state uccise dai propri cani.

Attacco horror in Spagna: mamma e figlia sono state uccise dai propri cani. Le due donne sono state trovate morte vicino a Madrid con ferite da morso multiple ai loro corpi che hanno scioccato persino i paramedici Una madre e una figlia sono state massacrate dai loro stessi cani da compagnia in un attacco horror nella loro casa spagnola. Le due donne sono state trovate morte, con ferite da morso multiple ai loro corpi, in una città vicino a Madrid ieri pomeriggio. Mentre la mamma era quasi interamente coperta di morsi, la figlia aveva subito un infortunio al collo fatale, secondo i media locali. Ad ucciderle due grandi mastini bordolesi che erano stati cresciuti nella casa di famiglia da cuccioli. Quattro altri cani, di razze non specificate, erano anch'essi nella proprietà in quel momento, ma non hanno partecipato all'attacco. La mamma, 57 anni, e la figlia, 41 anni, sono state trovate morte nella zona residenziale di Balcon del Tajo a Colmenar de Oreja. I loro corpi sono stati scoperti dai loro mariti, che hanno chiamato i servizi di emergenza, rinchiudendo i cani fino al loro arrivo. La Guardia Civil ha riferito che le donne presentavano numerose ferite da morso su tutto il corpo che hanno scioccato persino i paramedici. Apparentemente l'attacco è avvenuto intorno alle 13:00 di ieri. L'amico di famiglia Raquel ha detto ai media locali: "I cani sono stati allevati da loro e non abbiamo idea del perché le hanno attaccato in questo modo". Ora gli animali si trovano nel canile di Madrid mentre proseguono le indagini. Dopo questa ulteriore tragedia si torna a interrogarsi e a discutere sulle misure da adottare per scongiurare il ripetersi di tragedie irrimediabili. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è la prova che bisogna prestare la massima prudenza ed attenzione quando ci si approccia con qualsiasi tipo di razza di cani di media e grossa taglia perchè non è mai possibile prevedere con assoluta certezza le reazioni istintive ed imprevedibili anche del più amato dei fido. Purtroppo basta scorrere le statistiche e le raccolte dei giornali per vedere quali sono le razze che hanno provocato tragedie irrimediabili, nel corso degli anni.

Tenerife: italiano sfregia la ex con l'acido, arrestato.

Tenerife: italiano sfregia la ex con l'acido, arrestato. L'uomo, Matteo soprannominato 'Hulk', è stato fermato all'aeroporto mentre tentava di prendere un aereo per rientrare in Italia. La vittima, è una venticinquenne di Tenerife che aveva rotto con l'aggressore meno di un anno fa. Un italiano è stato arrestato ieri dalla polizia spagnola con l'accusa di aver lanciato dell'acido sul volto della sua ex fidanzata di 25 anni, martedì sera verso le ore 21:30 nella Città di San Cristóbal de La Laguna a Tenerife. Matteo Alvanesi chiamato "Hulk", è stato fermato all'aeroporto di Tenerife mentre tentava di prendere un aereo per tornare in Italia. Ad identificarlo sarebbe stata la vittimache, ricoverata con prognosi grave all' Ospedale universitario delle Isole Canarie, è stata poi dimessa. Ma, come se ciò non bastasse, la facciata della sua casa è apparsa imbrattata da diversi graffiti su cui si legge "María Acosta CP puta". Al momento l'autore è sconosciuto, ma si sospetta che il graffito abbia a che fare con l'attacco che ha subito durante la notte dello scorso martedì. Questo evento è stato considerato dalla polizia nazionale come un nuovo caso di violenza di genere. L'uomo era arrivato sull'isola da pochi giorni insieme a una figlia avuta da una precedente relazione. Matteo ha 45 anni e sembra la reincarnazione di Hulk nella versione italiana, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,. Questo amante della palestra invece di avere la pelle verde ha coperto il corpo di tatuaggi in stile manga. La palestra è la sua seconda casa. Non fallisce Nel suo account Instagram non c'è giorno in cui non carichi una foto che mostra i suoi giganteschi bicipiti tatuati. Un altro dei suoi hobby preferiti è vestirsi con sua figlia dei suoi supereroi preferiti. Wolverine e Hulk sono i favoriti dell'italiano. Secondo la famiglia dell'attuale fidanzato della vittima, Maria e il suo attuale compagno aveva ricevuto minacce tramite WhatsApp dal presunto autore per qualche tempo. I giovani hanno deciso di denunciare i fatti alla polizia nazionale alcune settimane fa, ma poiché Matteo era in Italia, non hanno stabilito misure speciali per proteggere la coppia.