mercoledì 30 settembre 2015

HIV: importante ricerca italo - svizzera. Scoperta una 'falla' nel processo infettivo del virus

HIV: importante ricerca italo - svizzera. Scoperta una 'falla' nel processo infettivo del virus Una notizia che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è importante nella lotta ad una delle più temibili piaghe del terzo millennio: ricercatori dell'università di Trento e quella di Ginevra hanno, infatti, scoperto una "falla" nel processo infettivo del virus HIV, responsabile dell'AIDS. Si tratta di una proteina antiretrovirale, denominata SERINC5 che in quantità sufficiente è capace di frenare l'aggressività del virus. Lo studio in questione è stato pubblicato sull'importante rivista scientifica "Nature". La proteina in questione riuscirebbe, in poche parole ad ostacolare l'infezione HIV: il virus non riesce più ad attaccare efficacemente le cellule. La SERINC5 si comporta come una sorta di campanello d'allarme che avverte la cellula dell'arrivo dell'agente patogeno. Il virus a questo punto, a detta degli scienziati, sarebbe incapace di penetrare la cellula. Per contrastare il SERINC5, il virus HIV dispone tuttavia di un'altra proteina, denominata Nef, che rafforza la capacità infettiva di particelle virali e inibisce SERINC5, ma quest'ultima, se è presente in grande quantità, impedisce a Nef di avere il sopravvento. Alla luce di tale scoperta, l'obiettivo dei ricercatori sarà di rovesciare l'equilibrio delle forze e favorire SERINC5 che, contrariamente ad altri retrovirali scoperti di recente, possiede la capacità di venir espressa in tutte le cellule del sistema immunitario del corpo umano. Su questa "falla" presente nel virus HIV si concentreranno i futuri studi, alla ricerca del modo migliore di sfruttarla. La strategia terapeutica potrà consistere sia nel modo per rafforzare la presenza di SERINC5 in tutte le cellule, sia nel modificare la struttura della proteina per permetterle di meglio sottrarsi al potere d'inibizione di Nef. Tuttavia, l'equipe di ricercatori ha avvisato che il percorso non sarà breve.

FORD richiama veicoli in Australia ed in Malesia per un problema all'albero di trasmissione anteriore

FORD richiama veicoli in Australia ed in Malesia per un problema all'albero di trasmissione anteriore. In pochi giorni altre campagne di richiamo A distanza di pochi mesi dal primo richiamo che aveva riguardato 591.000 veicoli in Nord America, la FORD ha annunciato un nuovo provvedimento che copre quasi 5.000 veicoli, con una serie di potenziali problemi legati ai semiassi della trazione anteriore. Il richiamo coinvolge 4.277 unità del modello Ford Focus C346 Sport pre-FL 1 prodotto tra il 21 maggio, 2013 e 24 gennaio 2014 e 1.243 vetture coinvolte in Malesia. Nei veicoli interessati, Ford ha dichiarato che è possibile che i semiassi anteriori montati su tali veicoli potenzialmente potrebbero bloccare l’auto. L’ arresto imprevisto per il default può aumentare la probabilità di incidenti derivanti dalla improvvisa situazione in cui si potrebbero trovare gli automobilisti. Fonti giornalistiche indicano che il richiamo fa parte di un più ampio programma di ritiro in officina in corso per 10.000 modelli della Focus. L’ufficio regionale dell'ASEAN di Ford in Thailandia ha confermato che 1.243 veicoli Focus sono interessati dal richiamo in Malesia. La società ha comunicato che i concessionari Ford malesi hanno contattato i rimanenti clienti interessati per pianificare gli appuntamenti per l'esecuzione dei lavori di sostituzione dell'albero di trasmissione anteriore, che naturalmente sarà effettuato senza spese per il proprietario. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria.

martedì 29 settembre 2015

Francia. Sigaretta elettronica: un'indagine dell’antitrust transalpina rivela "molte anomalie".

Francia. Sigaretta elettronica: un'indagine dell’antitrust transalpina rivela "molte anomalie". La campagna di audit della DGCCRF trova una non-conformità del 90% dei liquidi raccolti e la quasi totalità delle ricariche. La direzione generale della concorrenza, consumo e repressione delle frodi (DGCCRF) avrebbe scoperto "molte anomalie" sulla sicurezza delle sigarette elettroniche, secondo i risultati dei test pubblicati martedì. Nel 2014 la campagna di audit effettuata dall’antitrust transalpina avrebbe rivelato la non conformità del 90% dei liquidi raccolti e di quasi tutte le ricariche, secondo un comunicato stampa della stessa DGCCRF. Per quanto riguarda le ricariche liquide, questi test hanno indicato "molte anomalie dell'etichettatura" così come "prodotti non conformi e/o pericolosi".Sono state 110 le analisi chimiche sui liquidi e come detto, la DGCCRF avrebbe scoperto che il 90% dei prodotti nono son conformi: "l'etichetta non corrisponde alla composizione del prodotto analizzato", come per esempio la presenza o il tasso di nicotina. Inoltre, il 6% di questi prodotti sono stati ritenuti «pericolosi» per motivi di mancanza di un'etichettatura di pericolo o di mancanza di chiusura per la sicurezza dei bambini. Per i caricatori, sono stati testati 14 modelli, "13 sono stati dichiarati non conformi, mentre 9 addirittura pericolosi a causa del rischio di scosse elettriche legate alla mancanza di isolamento", ha aggiunto la DGCCRF.Queste gravi carenze hanno consentito in Francia "più di 1.300 sequestri di prodotti" pericolosi e "più di 56.000 ritiri o richiami dal commercio". Allo stesso tempo sono state effettuate numerose procedure contenziose. La DGCCRF ha dichiarato di essere "in costante contatto con i professionisti del settore (produttori, importatori, distributori, Tabaccherie, ecc.) affinché rispettino maggiormente le normative". Ed ha annunciato che "continuerà le indagini volte a controllare questo settore di attività".Si tratta, quindi, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, di una delle prime e più significative attività di controllo istituzionale in Europa sulla delicata questione della commercializzazione delle sigarette elettroniche che, com’è noto, resta un settore merceologico che ha presentato e che presenta degli aspetti deficitari anche per ciò che concerne gli interrogativi sugli effetti a medio e lungo termine sulla salute dei consumatori. Ovviamente, auspichiamo che anche le autorità italiane ed europee si prodighino in verifiche analoghe per sciogliere ogni possibile riserva sui rischi per gli utilizzatori.

Inchiesta in Svizzera. Affari farmaceutici con cellule umane

Inchiesta in Svizzera. Affari farmaceutici con cellule umane. Farmaci venduti anche in Italia Perquisizioni e arresti a seguito di un’indagine della Swissmedic L'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici, Swissmedic, ha comunicato in data di ieri che tre persone sono state fermate perché sospettate di avere fabbricato, commercializzato e utilizzato illegalmente in Svizzera e in Italia medicamenti a base di cellule umane, "mettendo così a repentaglio la salute dei pazienti". Un’inchiesta che sarebbe ancora in corso, tanto che la stessa Swissmedic sta continuando ad effettuare perquisizioni in sei località della Svizzera tedesca. L’operazione ha visto la partecipazione del Ministero pubblico della regione zurighese Limmattal/Albis, le polizie cantonali di Zurigo, Argovia e Turgovia e le autorità italiane. Molte persone sono sospettate di aver violato la legge sugli agenti terapeutici, si legge nel comunicato. Tuttavia non è chiaro dove siano avvenuti i tre fermi.Per i prodotti in questione - precisa Swissmedic - sono stati impiegati preparati composti di cellule umane (estratti cellulari) che sono stati usati come medicinali. I prodotti realizzati con tessuti di origine umana e animale che non contengono cellule viventi - aggiunge - sono considerati medicamenti e sono soggetti alla legge sugli agenti terapeutici. La fabbricazione e la vendita di tali preparati presuppone l'approvazione da parte di Swissmedic. Lo stesso vale per l'importazione, la commercializzazione all'ingrosso o l'esportazione dei medesimi. Queste forme terapeutiche basate sull'uso di estratti di cellule non viventi di origine umana o animale - scrive Swissmedic - non devono essere confuse con le cosiddette terapie cellulari: l'utilizzo di cellule animali viventi è uno xenotrapianto e come tale è disciplinato dalla legge sui trapianti. Le terapie cellulari in cui si fabbricano o elaborano prodotti composti di cellule, tessuti o organi (espianti) sono regolamentate dalla legge sui trapianti e dalla legge sugli agenti terapeutici. Poiché l’inchiesta riguarda anche il Nostro Paese, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sarebbe utile a tutela dei pazienti italiani, che le Nostre autorità sanitarie ed inquirenti diffondessero in tempi brevi i farmaci ed i punti o le modalità di commercializzazione di tali prodotti al fine d’informare tempestivamente i potenziali acquirenti delle problematiche sollevate al di là delle Alpi.

Fumatori avvisati: le sigarette aumentano il rischio di diabete.

Fumatori avvisati: le sigarette aumentano il rischio di diabete. Il fumo passivo deve essere considerato uno dei fattori più a rischio per la malattia. Nuove ricerche confermano che le sigarette mettono a repentaglio anche la salute dei non fumatori. E' noto agli scienziati come ai fumatori che il fumo sia una delle principali cause di morte. Ora, tuttavia, un nuovo studio effettuato presso le Università di Harvard e la Huazhong University of Science and Technology, in Cina, i cui risultati della ricerca sono stati pubblicati nella rivista scientifica The Lancet Diabetes and Endocrinology, mette in evidenza il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 non solo da parte dei fumatori, ma anche di coloro che inalano fumo passivo. Il team di scienziati, coordinati da Frank Hu e An Pan, si è basato su 88 studi effettuati nel corso degli anni su circa 6 milioni di individui. Dai risultati, gli scienziati hanno determinato che il fumo attivo innalza il rischio di diabete di tipo 2 del 37%, mentre quello passivo del 22%. Il diabete si sviluppa quando le cellule del corpo non reagiscono all’insulina, e conseguentemente non gli permettono di funzionare correttamente. Secondo i ricercatori, ogni sigaretta aumenta il rischio di sviluppare questa malattia: per i fumatori «leggeri» si tratta del 21%, quelli moderati il 34%, mentre si arriva al 54% per quelli più accaniti. «Il fumo delle sigarette deve essere considerato uno dei fattori più a rischio per il diabete», ha dichiarato il professor Hu. «Questo impegno da parte delle istituzioni sanitarie può avere un forte impatto sulla riduzione di questo rischio, a livello globale». È pienamente d’accordo anche il professor Naveed Sattar, dell’Università di Glasgow, in Scozia.«I medici dovrebbero menzionare anche il rischio del diabete, non solo delle malattie cardiovascolari e di molti tipi di cancro, per esempio quello ai polmoni. I pazienti che fumano devono essere informati del fatto che abbandonare il vizio contribuisca ad abbassare il rischio non solo di sviluppare malattie del cuore e tumori, ma a lungo andare anche il diabete». In particolar modo per le persone che soffrono di diabete una buona circolazione sanguigna dell’organismo e dei singoli organi è estremamente importante, perché soltanto così si riesce a evitare le diverse malattie secondarie del diabete o per lo meno a ritardarle. Smettere di fumare è quindi, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, una misura essenziale per la salute delle persone che soffrono di diabete, che possono fare scendere praticamente al livello di rischio normale, dopo 5 anni per le donne, dopo 10 anni per gli uomini. Inoltre diminuiscono i rischi di complicazioni..

Ritiro lotti specialita’ medicinale "RINOGUTT".

Ritiro lotti specialita’ medicinale "RINOGUTT". AIFA, l'Agenzia italiana del farmaco, con comunicazione del 29 settembre 2015, ha disposto il ritiro volontario dal mercato dei lotti di seguito indicati della specialità medicinale RINOGUTT SPRAY NAS 11,8MG 10ML – AIC 023547019 della ditta Boehringer Ingelheim It.spa: • Lotto n. 132730A scad. 30/9/2015 • Lotto n. 133195A scad. 31/10/2015 • Lotto n. 231063C scad. 29/2/2016 • Lotto n. 231934A scad. 30/6/2016 • Lotto n. 232574A scad. 31/8/2016 • Lotto n. 232655A scad 30/9/2016 Il RINOGUTT SPRAY NAS è un decongestionante della mucosa nasale che contiene una nuova sostanza di sintesi, la tramazolina cloridrato, che presenta proprietà vasocostrittrici su piccoli vasi, con una buona tollerabilità locale e generale. Il Rinogutt trova pertanto il suo impiego d'elezione in tutte quelle affezioni della mucosa nasale che si accompagnano a stati iperemici ed edematosi, come ad esempio nel raffreddore. Il provvedimento si è reso necessario a seguito della comunicazione della ditta concernente risultati fuori specifica dei suddetti lotti. I lotti in questione non potranno essere utilizzati e la ditta Boehringer Ingelheim dovrà assicurarne l’avvenuto ritiro entro 48 ore dalla ricezione del provvedimento. In virtù di tale comunicazione, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda ai pazienti in trattamento con il medicinale di verificare il numero di lotto e, nel caso corrispondesse a quello ritirato, di sospenderne l'uso e di rivolgersi al proprio medico per una nuova prescrizione. Sempre al medico di famiglia gli assistiti potranno rivolgersi per ottenere qualunque tipo di chiarimento sul provvedimento e per avere maggiori informazioni sui motivi che hanno portato al ritiro dal mercato del RINOGUTT SPRAY NAS .

Richiamo volontario dal mercato di un lotto del medicinale antinfiammatorio "BETAMETASONE".

Richiamo volontario dal mercato di un lotto del medicinale antinfiammatorio "BETAMETASONE". Aifa dispone il ritiro con decorrenza immediata. L’Agenzia Italiana del Farmaco, con provvedimento del 25 settembre 2015, ha disposto il ritiro dal mercato del lotto n. 0040811 scad. 06/2016 della materia prima BETAMETASONE 17-Valerato Ph.Eur della ditta A.C.E.F. SpA.Il provvedimento si è reso necessario a seguito della segnalazione da parte della ditta concernente “risultato fuori specifica per impurezza E”. Il BETAMETASONE è un farmaco antinfiammatorio steroideo, appartenente alla classe dei glucocorticoidi a lunga durata d'azione. E' utilizzato per il trattamento di numerose malattie infiammatorie tra quali: asma bronchiale; artrite reumatoide; gravi allergie. Il betametasone è utilizzato anche in alcune neoplasie specialmente a carico del tessuto linfatico come il morbo di Hodgkin e in emolinfopatie maligne acute e croniche. Può essere utilizzato nelle ultime settimane di gravidanza per favorire la maturazione polmonare del feto quando si prevede un parto prematuro, riducendo l'incidenza della sindrome da distress respiratorio del neonato. Un comunicato dell’AIFA, l’Agenzia Italiana per il Farmaco è eloquente nel precisare che: " In riferimento alla comunicazione della ditta concernente un risultato fuori specifica per impurezza E, relativamente alla materia prima "BETAMETASONE 17-Valerato Ph.Eur.”, lotto n. 0040811,scad. 06/2016, della ditta A.C.E.F. SpA sita a Fiorenzuola D’Arda (PC), via Umbria 8/14 si comunica ai sensi dell’art. 70 del D. L.vo 219/2006 e per la motivazione sopra evidenziata, il ritiro da parte della ditta del lotto di materia prima sopra riportato. La ditta A.C.E.F. SpA dovrà assicurare l'immediata comunicazione del ritiro entro 48 ore dalla ricezione della presente comunicazione. Entro 5 giorni la ditta fornirà all'AlFA le informazioni su eventuali altri lotti interessati ed azioni correttive adottate.. Il Comando Carabinieri perla Tutela della Salute è invitato a verificare l’avvenuto ritiro e, in caso di mancato adempimento da parte della ditta interessata, procederà al sequestro dei lotti del medicinale." In virtù di tale comunicazione, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda ai pazienti in trattamento con il medicinale di verificare il numero di lotto e, nel caso corrispondesse a quello ritirato, di sospenderne l'uso e di rivolgersi al proprio medico per una nuova prescrizione. Sempre al medico di famiglia gli assistiti potranno rivolgersi per ottenere qualunque tipo di chiarimento sul provvedimento e per avere maggiori informazioni sui motivi che hanno portato al ritiro dal mercato del BETAMETASONE .

Pezzi di vetro in sugo italiano "NAPOLI" della ditta "Mondo Italiano"

Pezzi di vetro in sugo italiano "NAPOLI" della ditta "Mondo Italiano". Il prodotto è stato ritirato in Germania Tra le segnalazioni di esportazioni italiane in altri Paesi e ritirate dal mercato la Germania segnala possibile presenza di frammenti di vetro nel sugo al pomodoro. L'azienda Mondo Italiano martedì ha annunciato il ritiro a titolo precauzionale dal mercato del sugo di pomodoro in bottiglia "NAPOLI", perché sono stati trovati pezzi di vetro. Il prodotto commercializzato in confezioni da 400 grammi riporta la scadenza 7/2018 sul bordo del coperchio. Si raccomanda alle persone che detengono prodotti appartenenti al lotto sopra descritto di non consumare e distruggerli, o di chiederne il rimborso.L'allerta in questione, sottolinea Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti" risulta pubblicata sul sito istituzionale del governo tedesco http://www.lebensmittelwarnung.de/bvl-lmw-de/app/process/warnung/start/bvllmwde.p_oeffentlicher_bereich.ss_aktuelle_warnungen che si occupa di allerte alimentari. La nostra associazione, quindi, dato anche il risalto che ha avuto questa notizia al di là delle Alpi, ritiene utile informare anche i nostri connazionali che si trovano all'estero e che non potrebbero essere messi a conoscenza in virtù della circostanza che l'allerta è indicata in lingua tedesca. Il fatto è grave e merita un approfondimento. È chiaro che nell'episodio si può ravvisare un vero e proprio pericolo per la salute pubblica perchè non è certo il numero degli episodi o dei soggetti coinvolti. Per questo occorre che le autorità indaghino per evitare che altri consumatori, magari più disattenti, possano procurarsi seri danni fisici anche perchè non si è a conoscenza se la salsa è distribuita anche in Italia.

lunedì 28 settembre 2015

Strade e marciapiedi a Lecce. Le segnalazioni del cittadino su via Battaglini e gli uffici comunali che non intervengono

Strade e marciapiedi a Lecce. Le segnalazioni del cittadino su via Battaglini e gli uffici comunali che non intervengono Non sono bastate le numerose richieste d'intervento agli uffici comunali leccesi per smuoverli ed allora il cittadino si è rivolto allo “Sportello dei Diritti” per segnalare la grave inerzia dell'amministrazione nel porre rimedio ad un problema che non riguarda solo il decoro urbano ma anche la sicurezza di pedoni e automobilisti. Siamo su via Battaglini e le foto inoltrateci sono più eloquenti di qualsiasi parola. Un pericoloso cedimento del manto stradale e del marciapiede, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, richiedono un intervento immediato di manutenzione per evitare qualsiasi problema all'incolumità pubblica e per ripristinare il decoro urbano. Ci auguriamo quindi che dopo la nostra segnalazione il comune prenda atto e provveda con solerzia.

BMW sotto inchiesta negli Stati Uniti. Ritardi nei richiami delle Mini Cooper che non hanno superato i crash test federali.

BMW sotto inchiesta negli Stati Uniti. Ritardi nei richiami delle Mini Cooper che non hanno superato i crash test federali. BMW potrebbe essere la prossima casa automobilistica nel mirino delle autorità di regolamentazione della sicurezza degli Stati Uniti. La Highway Traffic Safety Administration Nazionale dice che sta indagando sul marchio Mini della società, perché potrebbe essere stata lenta a riparare le automobili che non hanno superato i crash test federali. In questione sono poco più di 30.000 modelli Mini Cooper e Cooper S prodotte fra gli anni 2014 e 2015, oltre il John Cooper Works a partire dal 2015. L'agenzia ha pubblicato sul suo sito web Lunedi che durante i test governativi di controllo dei crash test hanno scoperto che la Mini Hardtop Cooper 2014 due porte non protegge adeguatamente un manichino femminile nel momento dell'impatto nel crash test laterale effettuato nel mese di ottobre dello scorso anno. Due mesi più tardi, la BMW ha accettato di effettuare un richiamo impegnandosi di lanciare una "campagna d'informazione" per aggiungere un imbottitura ai pannelli laterali posteriori del modello 2015 della Hardtop Cooper a due porte. Ma la campagna di richiamo non è mai stata fatta, e la BMW non ha mai avvisato NHTSA così come era stato concordato. Poi, nel luglio 2015, NHTSA ha testato una 2015 Cooper S, anch'essa fallendo i crash test di impatto laterale, e la BMW ha deciso di richiamare volontariamente il 2014 la Mini Cooper S prodotta nel 2015, la Hardtop due porte e i modelli John Cooper Works prodotte nel 2015. L'agenzia ha dichiarato inoltre che la BMW, pur essendo a conoscenza dei problemi del crash laterale non ha provveduto di sua iniziativa a richiamare subito le auto interessate. NHTSA, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha l'autorità di multare una casa automobilistica fino a 35 milioni di dollari per non aver agito rapidamente sui problemi della sicurezza o per non aver segnalato il difetto all'agenzia. Dall'inizio del 2013, sono stati multati dall'agenzia Fiat Chrysler, General Motors, Honda, Hyundai, Ford, Toyota e il produttore degli air bag Takata.

L’aspirina raddoppia la sopravvivenza dopo il cancro. Nuovo studio dai Paesi Bassi

L’aspirina raddoppia la sopravvivenza dopo il cancro. Nuovo studio dai Paesi Bassi Un gruppo di scienziati dell’Università di Leiden é riuscita a dimostrare attraverso uno studio, presentato all’European Cancer Congress di Vienna che l’aspirina, può raddoppiare l’aspettativa di vita di pazienti affetti da alcune delle forme neoplastiche più comuni. Lo studio è stato condotto nei Paesi Bassi su circa 13.000 persone negli anni tra il 1998 ed il 211, secondo cui l’antinfiammatorio ha apportato un “significativo” vantaggio di sopravvivenza rispetto a coloro che non lo hanno assunto. L'indagine scientifica ha rivelato che in generale, in tutti i tumori studiati, il 30,5 per cento dei pazienti è sopravvissuto almeno 5 anni. Ma all’interno del campione, coloro che usavano aspirina, una dose giornaliera di 80 milligrammi, considerata bassa, avevano il doppio delle probabilità di sopravvivere entro questo periodo di tempo. Fra i tipi di malattia inclusi nello studio il cancro intestinale e dell’esofago. L’impatto dell’aspirina sulla sopravvivenza è stato analizzato dopo un corretto aggiustamento per fattori come sesso, età, stadio della patologia, trattamenti effettuati e altre condizioni mediche, che avrebbero potuto influenzare i tassi di mortalità. Il coordinatore del trial, Martine Frouws ha sostenuto: “Adesso vogliamo analizzare il materiale tumorale di questi pazienti per cercare di scoprire quali malati possono sicuramente trarre beneficio dal trattamento con aspirina. E’ un farmaco a un buon mercato, fuori brevetto, con relativamente pochi effetti collaterali: potrebbe avere un grande impatto sui pazienti e sui sistemi sanitari”. La conclusione di questo studio dichiara Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” ha confermato come che già in passato era stato dimostrato che l’aspirina era uno scudo anti-tumorale.

domenica 27 settembre 2015

"Essure", il dispositivo anticoncezionale subirà un processo di revisione da parte della FDA

"Essure", il dispositivo anticoncezionale subirà un processo di revisione da parte della FDA. Il comitato FDA si riunirà per discuterne sicurezza ed efficacia Sarebbero migliaia, negli USA, le pazienti che hanno riferito una serie di complicazioni dopo aver inserito il dispositivo anticoncezionale Essure, tra dolore cronico, sanguinamenti frequenti, affaticamento e reazioni del sistema immunitario. Al contrario, secondo il dottor Edio Zampaglione, vice presidente per gli Stati Uniti Affari del dipertimento Medicina / Salute delle Donne presso la Bayer con Essure sarebbero previsti solo "Alcuni dolori a breve termine". Giovedì scorso alcune donne sono finite al centro dell'attenzione del Washington DC, cercando di convincere il Congresso di rivedere la regolamentazione del dispositivo medico Essure, un tipo di dispositivo medico contraccezionale piantato in utero. Queste donne hanno deciso di attivare un confronto con la Food and Drug Administration, l'agenzia federale americana che si occupa della sicurezza ed il controllo dei farmaci, che sta esaminando la sicurezza del popolare impianto per il controllo delle nascite. Molte donne che hanno testimoniato contro Essure hanno chiesto alla FDA di considerare se vale la pena di sacrificare la loro salute così duramente, per favorire il controllo delle nascite quando esistono altre opzioni disponibili. Facebook ha anche una pagina denominata Essure Questions che conta più di 20.000 membri. Cassandra Carr, madre di due figli che ha dovuto subire un'isterectomia per sbarazzarsi del sistema ha detto: "Ora ho il mal di testa ogni giorno". Bayer ha specificato che l'alto tasso di successo di Essure si basa su un studio effettuato su 449 donne, nessuna delle quali ha avuto una gravidanza durante i cinque anni di sterilizzazione tubarica. Bayer, produttrice dell'Essure, ha detto che i suoi funzionari hanno riconosciuto gli effetti collaterali e sono disponibili a discute con l'FDA. Il dispositivo contraccettivo di Essure è collocato nelle tube di Falloppio, ostruendole e impedendo agli spermatozoi di raggiungere gli ovuli prevenendo quindi la fecondazione. Tuttavia, la FDA non ha trovato alcuna prova conclusiva che colleghi questi casi al dispositivo. La Bayer ha detto inoltre: "La sicurezza e l'efficacia di Essure, approvato dalla FDA nel 2002 e l'unico metodo permanente approvato dalla FDA per il controllo non chirurgico delle nascite, è supportato da più di un decennio di esperimenti, con più di 10.000 donne studiate da quando il dispositivo è stato sviluppato, e più di un decennio di esperienza clinica nel mondo reale ". Tuttavia, gli ultimi due anni hanno visto la FDA ricevere una serie di denunce da parte delle donne che utilizzano il dispositivo. Nella sua risposta, la Bayer, che ha acquisito Conceptus nel 2013, sta acquisendo le denunce perché l'azienda è coperta da potenziali cause di responsabilità del prodotto. Alcuni esperti hanno chiesto ulteriori studi, dicendo che il dispositivo era semplicemente stato scarsamente monitorato dopo che è giunto sul mercato. Alcuni medici rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, hanno criticato la mancanza di un gruppo di confronto e la fretta di approvare l'impianto permanente dopo solo un anno di di sterilizzazione tubarica per la maggior parte dei partecipanti degli studi clinici.

Emozionante: bambino sfida la scienza e festeggia il suo Primo Compleanno

Emozionante: bambino sfida la scienza e festeggia il suo Primo Compleanno. Negli Stati Uniti il piccolo Jaxon Emmett Buell è nato a causa di una rara malattia con solo una parte del cervello e del cranio. I genitori non hanno voluto abortire. Il bambino 'miracolo' ha sfidato i più scettici. I medici consigliarono ai suoi genitori di abortire quando avevano scoperto la sua condizione notando che era sprovvisto della maggior parte del cranio e del cervello. Per Jaxon Emmett Buell, questo il nome del piccolo, non c’erano grosse aspettative di vita. Ma questo piccolo combattente ha sfidato tutte le previsioni e ora ha appena festeggiato il suo primo compleanno. I medici avevano dato loro la possibilità di interrompere la gravidanza alla ventitreesima settimana, ma la giovane coppia, che è contro l’aborto, ha deciso di farlo nascere nonostante i problemi. Uno su circa 4859 bambini nascono negli Stati Uniti con la stessa condizione ma la maggior parte muoiono in utero o subito dopo la nascita. Il bambino prodigio è sopravvissuto alla gravidanza ed è nato con parto cesareo il 27 agosto 2014. Pesava meno di due chili e ha trascorso le sue prime tre settimane collegato a tubi multipli in un reparto neonatale di terapia intensiva al Winnie Palmer Hospital, in Florida, mentre i neurochirurghi cercavano di capire le sue condizioni. Per Jaxon ogni giorno potrebbe essere l’ultimo, ma i suoi genitori dicono che sono felici di aver deciso di farlo nascere lo stesso. Sono in tanti a dare una mano a questa coppia speciale perché il piccolo ha problemi davvero importanti legati alla sua sopravvivenza. La mamma dice che il sostegno che trova nella pagina di Facebook le riempie il cuore, sono in tantissimi a voler bene a questo piccolo combattente. Anomalie gravi dei feti e rischi per la salute fisica e psicologica della donna, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono spesso citati come ragioni valide per giustificare l’aborto di bambini la cui vita potrebbe essere non degna di essere vissuta e che sperimenteranno sofferenze insopportabili. Nonostante ciò, i coraggiosi genitori del piccolo Jaxon Emmett Buell hanno deciso di portare il loro figlio all’esistenza anzichè procurargli la morte.

Approvato il decreto legislativo di riforma del processo tributario

Approvato il decreto legislativo di riforma del processo tributario. Molte le proposte del noto tributarista Villani accolte nella legge. I ringraziamenti reciproci dell'avvocato e dello Sportello dei Diritti rispettivamente per l'impegno e per il sostegno. Martedì 22 settembre scorso, il Governo ha definitivamente approvato il decreto legislativo di parziale riforma del processo tributario, che ha accolto molte proposte modificative scritte dal noto tributarista salentino Maurizio Villani nel libro "Per un "giusto" processo tributario" del 25/01/2000 (Congedo Editore) e nel suo progetto di legge presentato al Senato il 06 agosto 2014 dalla Senatrice Gambaro (n. 1593). Infatti, i principali istituti giuridici introdotti riguardano la possibilità di conciliare in appello, quella di ottenere i rimborsi subito senza attendere il passaggio in giudicato della sentenza e la facoltà di chiedere la sospensione degli atti e delle sentenze negative in sede di appello e di giudizio per Cassazione. Per Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, un'impegno notevole e lodevole quello dell'avvocato Villani, che per anni ha sostenuto in giro per l'Italia e con le sue numerose iniziative in materia, la necessità di rendere più giusto ed equo un processo, quale quello tributario, troppo sbilanciato in favore del Fisco e gravoso per il contribuente e che ora, con la riforma, vede realizzate almeno a grandi linee le necessità di modifica che il tributarista leccese aveva da tempo propugnato e che noi dello “Sportello dei Diritti”, avevamo sempre fermamente supportato. A darci atto di questo lo stesso avvocato che ci comunica: "Ringrazio lo “Sportello dei Diritti”, che ha sempre appoggiato la mia iniziativa legislativa per tutelare meglio il cittadino contribuente nelle aule giudiziarie. Con l'occasione, terrò a Lecce sabato 10 ottobre c.a. un seminario di aggiornamento sul tema". In allegato, quindi, la brochure dell'interessante convegno che illustrerà le principali novità che lo "Sportello dei Diritti" aveva già pubblicato nei mesi scorsi e che sono state approvate nel Decreto legislativo in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

sabato 26 settembre 2015

Febbre del Nilo Occidentale. Segnalati 11 nuovi casi in Italia di cui 2 nelle province appena colpite di Rimini e Rovigo

Febbre del Nilo Occidentale. Segnalati 11 nuovi casi in Italia di cui 2 nelle province appena colpite di Rimini e Rovigo Gli aggiornamenti dello “Sportello dei Diritti” circa i contagi della temibile febbre del Nilo Occidentale segnano, purtroppo 11 nuovi casi in Italia, di cui 9 nuovi casi segnalati nelle quattro province già colpite (Bologna 2, Milano 3, Modena 2, Parma 2) e 2 nelle Province appena colpite di Rimini e Rovigo. Quindi sino al 24 settembre e dall’inizio del 2013, 57 casi di virus nell'uomo sono stati segnalati in Italia. A partire dal 3 settembre 2015, 78 casi di febbre del Nilo occidentale in esseri umani sono stati segnalati in Stati membri dell'UE e 92 casi nei paesi limitrofi, fin dall'inizio della stagione della trasmissione 2015. L'Ungheria ha segnalato quattro nuovi casi dalle zone recentemente colpite della Contea di Bacs-Kiskun. Inoltre il Portogallo ha segnalato il primo caso nel comune di Algarve. Anche la Romania ha segnalato quattro nuovi casi nella zona recentemente colpita di Bucurest. Nei paesi vicini, Israele ha segnalato dieci nuovi casi dal già colpito distretto (distretto centrale 4; Haifa 3; Tel Aviv 3). Un caso è stato segnalato in Palestina. La Russia ha riferito di avere riscontrato 4 nuovi casi nella regione di Saratovskaya. In Serbia sei nuovi casi segnalati dalle zone di Grad Beograd (5) e Sud Banat (1). Altre notizie: è stata segnalata in Francia un nuovo caso di febbre di West Nile in un nei cavallo nel distretto di Herault. Giovanni D’AGATA, presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti” ricorda che il rapporto settimanale dell’ECDC, sulla febbre del Nilo occidentale comprende la mappa della attuale distribuzione geografica dei casi umani autoctoni segnalati nell'UE e nei paesi vicini, un aggiornamento della situazione e una tabella che presenta i casi nei paesi e le zone colpite.Tutte le informazioni sono fornite al fine di informare le autorità competenti responsabili per la sicurezza della salute nelle zone con in corso di trasmissione del virus del Nilo occidentale agli esseri umani al fine di sostenere l'attuazione delle normative vigenti. In particolare, secondo la legislazione sulla sicurezza sangue dell'UE, gli Stati membri devono avviare tutte le misure di controllo per garantire la sicurezza del sangue nel caso di contagi del virus in questione. Una sfida importante per l'attuazione del suddetto regolamento è la raccolta tempestiva di informazioni accurate sulle zone colpite.

Tumori: 6000 decessi all'anno di bimbi in Europa

Tumori: 6000 decessi all'anno di bimbi in Europa, arriva piano Ue proposto dalla Società Europea di Oncologia Pediatrica. Si al passaporto della sopravvivenza. Occorre sostegno da UE ed Italia Un'ecatombe spaventosa di bambini ogni anno avviene silenziosamente in Europa: sono circa seimila, infatti, i bimbi e ragazzi che muoiono a causa del cancro e due terzi dei sopravvissuti soffrono di effetti collaterali legati ai trattamenti. E seppur risultano tanti i passi avanti fatti nella cura dei tumori infantili, troppe sono ancora le criticità da affrontare. Ed é un evento importante in materia, il Congresso europeo sul cancro in corso a Vienna, a richiamare l'attenzione sui bambini colpiti da neoplasie attraverso la Società europea di oncologia pediatrica (Siope) che nell'occasione ha presentato un 'Piano oncologico strategico europeo per i bambini e adolescenti" lanciando anche una proposta tanto innovativa quanto shock: istituire il Passaporto della sopravvivenza. Il cancro, infatti, avvertono gli esperti, è ancora la prima causa di morte da malattia nei bambini a partire dall'anno di età in Europa, ed oltre 300mila cittadini europei sono sopravvissuti pediatrici i tumori. Sono numerose, peraltro, le problematiche evidenziate dai pediatri europei nella lotta contro questa piaga: dal difficile accesso ai nuovi farmaci per i pazienti pediatrici alla mancanza di fondi, dalle disparità in Ue per l'accesso ai trattamenti e dunque alle chance di maggiore sopravvivenza all"isolamento dell'oncologia pediatrica rispetto alla comunità degli adulti. Inoltre, avverte la Siope, "emerge una tendenza preoccupante dei politici a pensare che l'80% di successi di trattamenti nei tumori pediatrici indichi che questa non è una priorità e che gli sforzi si debbano concentrare solo sulla prevenzione negli adulti". Ma "non è tutto nero - afferma il presidente Siope, Gilles Vassal - ed il supporto all'oncologia pediatrica mostrato dal Parlamento e dalla Commissione europea garantisce risorse ed incoraggiamento". Tra le proposta della Siope, vari progetti mirati e l'obiettivo di rafforzare la partenership con l'industria. Altro importante progetto è quello di migliorare la qualità di vita dei sopravvissuti: "Stimiamo che nel 2020 in Europa ci saranno circa mezzo milione di sopravvissuti pediatrici al cancro, e molti di loro soffriranno di effetti collaterali importanti. Abbiamo il dovere di garantire loro cure ottimali sul lungo termine"."Un modo per farlo - afferma Vassal - sarebbe istituire un Passaporto della sopravvivenza per ogni bambino o adolescente curato dal cancro, contenente tutte le informazioni sulla malattia ed i trattamenti eseguiti". L'auspicio, conclude Vassal, è che "il nostro Piano diventi ora la base di un mirato Piano oncologico europeo per i bambini e gli adolescenti". Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di iniziative che le istituzioni europee non possono non approvare, ed auspica un deciso intervento del governo italiano, a partire dal Ministero della Salute, a sostegno di queste proposte.

Il Nuovo Libro di Luciano Garofano, “SOCCORRITORE sulla SCENA del CRIMINE”.

Il Nuovo Libro di Luciano Garofano, “SOCCORRITORE sulla SCENA del CRIMINE”. Come entrare e operare sulla scena del crimine preservando reperti, tracce e testimonianze utili all’accertamento della verità I fan italiani di “Delitti imperfetti” non dovranno più aspettare: è uscito il "SOCCORRITORE sulla SCENA del CRIMINE", nuovo libro di Luciano Garofano, scritto insieme a Cristina Brondoni, soccorritrice e criminologa. Stavolta, gli autori pubblicano un " manuale, che costituisce un’assoluta novità nell’ambito della manualistica italiana, si rivolge ai soccorritori che spesso si trovano ad essere chiamati a intervenire sulla scena di un crimine per primi: volontari, medici, infermieri e tecnici. La scena di un crimine è qualcosa di prezioso per le indagini che seguiranno, da conservare scrupolosamente evitando qualsiasi alterazione; è evidente quindi che il contributo di coloro che sono chiamati a prestare il primo soccorso diventa fondamentale per giungere alla verità. L’obiettivo del volume è, dunque, quello di fornire, in particolar modo ai soccorritori che spesso arrivano prima delle forze dell’ordine, i consigli e le conoscenze di base necessari per evitare di alterare irrimediabilmente la scena nel corso delle manovre previste dal protocollo del 118. Se il soccorritore che interviene riesce a svolgere i suoi compiti salvaguardando la scena del crimine e tutti gli elementi probatori, il suo lavoro acquista ancora più valore, in quanto potranno essere facilitate le attività degli inquirenti che interverranno successivamente. Il testo, strutturato in forma di agile manuale operativo e ricco di casi pratici, (come il caso Cogne, il caso del serial killer Donato Bilancia, il duplice omicidio di Novi Ligure, l’omicidio di Chiara Poggi ecc.) porta con sé soluzioni innovative che, a un primo sguardo potrebbero sembrare difficili da applicare, ma che, con piccoli accorgimenti e grazie alla tecnologia, permettono di conservare tracce e prove. Si tratta della undicesima opera che segue il grande successo di Delitti imperfetti, Il Saggiatore 2004,Delitti imperfetti. Sei casi per il Ris di Parma, Tropea 2004,Delitti imperfetti. Atto II. Nuovi casi per il RIS di Parma, Tropea 2005, Delitti imperfetti. Atto I & atto II, Tropea 2006, Delitti e misteri del passato, Rizzoli 2008,Il processo imperfetto, Rizzoli 2009, Assassini per caso, Rizzoli 2010, Il Mistero Carvaggio, Rizzoli 2011 e per finire I Labirinti del male per Infinito Editore 2013, dedicato al delicato e sempre attuale problema sulla violenza sulle donne. Dal suo lavoro è stata tratta anche la serie televisiva R.I.S. - Delitti imperfetti, prodotta da "Mediaset" nel 2004, arrivata alla quinta stagione del 2009 e la serie televisiva "L'altra metà del crimine" prodotto e mandato in onda dal "La7" nel 2010.

Mamma viene multata davanti alla scuola mentre accompagna il bambino nel plesso scolastico

Mamma viene multata davanti alla scuola mentre accompagna il bambino nel plesso scolastico. Tolleranza “zero” della Polizia Municipale di Lecce, ma mancano i parcheggi Quotidianamente lo “Sportello dei Diritti” riceve segnalazioni da parte di cittadini esasperati dal comportamento delle forze di Polizia Municipale che troppo spesso si dimostrano poco tolleranti, molte volte in situazioni dove la tolleranza dovrebbe essere d’obbligo, perché la principale colpa di condotte non sempre consone al codice della strada, risiede proprio in carenze infrastrutturali come la perdurante e cronica assenza di aree di parcheggio in determinate zone delle città.Un particolare posto nella graduatoria della Tolleranza “zero”, lo occupa la Polizia Municipale di Lecce che molte volte ci viene segnalata, per alcuni che potremmo definire “casi limite”, come quello recentissimo della mamma multata davanti alla scuola mentre accompagna il bambino nel plesso scolastico, giusto qualche istante per farlo scendere, condurlo in classe e tornare presso la propria autovettura. Una storia frequente che si ripeterebbe sovente presso la scuola IV Circolo di via Cantobelli e nelle vicinanze di altri istituti scolastici della città capoluogo, ove spesso le vie adiacenti alle scuole presentano pochi parcheggi ed i genitori, per prassi durante il periodo scolastico, sono costretti a fermare le proprie auto in doppia fila o in posti dove la sosta non è consentita, giusto il tempo per accompagnare i propri bambini. La scuola è una primaria e quindi i bambini non possono andare soli. Per accompagnarli bisogna per forza sostare da qualche parte, anche se solo per pochi minuti.Per carità, è giusto sanzionare chi viola il codice della strada, ma per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, l’amministrazione comunale e la polizia municipale dovrebbero individuare soluzioni preventive o essere solo un po’ più tolleranti per evitare che tali violazioni accadano specie nelle situazioni, come quelle contingenti, che si verificano davanti alla scuole.

venerdì 25 settembre 2015

Usa: afroamericano in sedia a rotelle ucciso dalla polizia.

Usa: afroamericano in sedia a rotelle ucciso dalla polizia. Un passante riprende tutto con il suo smartphone e diffonde il video che mette sotto accusa ancora una volta la polizia americana Un afroamericano di 28 anni in sedia a rotelle, Jeremy McDole, è stato ucciso a colpi di pistola da alcuni agenti di polizia a Wilmington, nel Delaware. L'uccisione è stata filmata da un passante e la madre della vittima sostiene che il disabile era disarmato. I familiari hanno riferito che McDowell era su una sedia a rotelle da quando fu colpito e paralizzato all'età di 18 anni. L'intera sequenza, ripresa da un passante con uno smartphone, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, mette sotto accusa ancora una volta la polizia americana.

Bambina siriana nata con una scheggia nella testa

Bambina siriana nata con una scheggia nella testa. La madre della piccola Amel era stata vittima di un bombardamento in Aleppo che le ha causato ferite al ventre Una bambina siriano è nata con una scheggia nella testa in un ospedale di Aleppo dopo che sua madre è stata ferita gravemente dopo un bombardamento aereo della stessa città. Amira, il nome della donna, è stata immediatamente trasferita in ospedale, dove ha subito un taglio cesareo. La mamma di una bimba siriana è rimasta coinvolta in un bombardamento e la piccina è nata con una scheggia nella testa. La bambina, nata con parto cesareo, non riusciva a respirare, quindi è stata dapprima sottoposta ad un’accurata aspirazione, e solo successivamente i medici si sono concentrati sull’estrazione della scheggia che le era entrata all’altezza della sopracciglia. I medici pensavano che la neonata non sarebbe sopravvissuta, ma per fortuna la ferita non ha attraversato il cranio. Non appena è stata estratta la scheggia la piccolina è scoppiata in un pianto furioso. Mentre parte dello staff aiutava la sua mamma i sanitari hanno pulito la neonata che era sporca di sangue e l’hanno avvolta in un panno La piccola è stata battezzata con il nome di "Amel", che significa "speranza ". Tra tante storie drammatiche sulla Siria e l’odissea dei rifugiati oggi è la volta di una storia straordinaria, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, in cui, grazie ad alcuni medici, hanno salvato la vita a una neonata coinvolta nel bombardamento di Aleppo.

USA: Hyundai richiama 470.000 auto.

USA: Hyundai richiama 470.000 auto. Hyundai Motors richiama volontariamente 470.000 berline "Sonata" in Nord America per un problema al motore, evitando così il sequestro dal mercato statunitense.. Lo ha annunciato venerdì l'agenzia americana per la sicurezza stradale. Secondo un comunicato della NHTSA, la sudcoreano Hyundai ha rilevato un difetto del motore su 470.000 berline "Sonata" prodotte da fra il 2011 ed il 2012. Questo problema potrebbe causare la formazione di detriti metallici. Ed il costruttore conclude sinteticamente''non si possono escludere condizioni di guida non sicure''.Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria. I “recall” di veicoli che possono risultare pericolosi, oramai sono una pratica molto comune nel mercato globale dove le aziende si giocano spesso la reputazione faticosamente costruita con mirate e costosissime azioni di marketing ma anche i propri bilanci con il fondato rischio di class action condotte da studi legali agguerritissimi e specializzati nell’aggredire finanziariamente le multinazionali. Tuttavia dietro ci sono spesso anche strategie di Responsabilità Sociale. La lista dei Recall della aziende mondiali è infinita. E, contrariamente a quanto si possa pensare, rappresenta un buon biglietto da visita per un colosso che spende milioni di euro per veicolare l’immagine di un’azienda con una forte Responsabilità Sociale. La reputazione si gioca soprattutto su questo campo.

giovedì 24 settembre 2015

Impianti Silimed ritirati dal mercato. Il Ministero della salute comunica la sospensione dell’utilizzo delle protesi

Impianti Silimed ritirati dal mercato. Il Ministero della salute comunica la sospensione dell’utilizzo delle protesi I dispositivi medici di Silimed prodotti in Brasile non saranno più venduti sul mercato europeo. La decisione è stata presa a seguito di un’ispezione al sito produttivo Brasiliano di Silimed, dove è stata evidenziata la presenza di fibre di vetro in una protesi mammaria. Lo ha comunicato il 18 settembre l’autorità tedesca Zlg alle Autorità competenti dell’Ue. Gli ispettori hanno scoperto la presenza di residui di materiale non previsto sulla superficie di alcuni prodotti. Ciò non garantisce la conformità dei dispositivi medici come richiesto nella direttiva Europea 93/42/EEC. Il distributore unico dei prodotti Silimed in Italia in collaborazione con la Direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico in via precauzionale e volontariamente, in accordo con Vedise hospital, ha provveduto a sospendere l’utilizzo di ogni dispositivo ricompreso nel certificato sospeso. Il Ministero della salute ha emesso un avviso a tutti gli operatori sanitari coinvolti con la quale raccomanda, a scopo precauzionale, che questi dispositivi non vengano impiantati fino ad ulteriori avvisi al riguardo. Anche se al momento non sussistono evidenze che possano far ritenere l’esistenza di rischi per la sicurezza dei pazienti impiantati, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sottolinea che le agenzie europee, hanno iniziato una serie di analisi su campioni di prodotti per stabilire se ci siano dei rischi per la salute. In Italia non sono stati segnalati incidenti.

Argentina: cocaina viaggia sotto forma di chicchi di riso

Argentina: cocaina viaggia sotto forma di chicchi di riso. Nell'operazione "Riso bianco" sono stati sequestrati 30 kg di cocaina diretta in Europa La cocaina viaggia nascosta in un modo che non si era mai visto prima. Trenta chilogrammi di droga purissima, sotto forma di riso, sottratta ai guadagni criminali, scoperta dai cani antidroga che hanno scovato la sostanza stupefacente "assorbita" nei chicchi del cereale diretta verso l'Europa attraverso l'Africa. La scoperta sottolinea la nuova strategia dei colombiani ed il ruolo centrale che ha l'Argentina come punto di spedizione per la cocaina prodotta in Bolivia, Perù e Colombia, destinata per l'Africa e poi contrabbandata a nord verso i mercati ricchi d'Europa. In questo caso, ha riferito il capo dell'Agenzia della dogana argentina, Guillermo Gonzalez, i fantasiosi trafficanti di droga hanno immerso il riso in acqua che era stata mescolata precedentemente con la cocaina. Quando l'acqua evapora, il riso rimane invisibile "impregnato" dello stupefacente."E 'un nuovo metodo", ha inoltre evidenziato Gonzalez. "Questa è la prima volta che si vede usata una tecnologia sofisticata. "Piuttosto che impiegare un processo chimico per estrarre la cocaina dal riso, una volta giunto a destinazione, i trafficanti probabilmente hanno progettato di macinare solo i chicchi in polvere fine e venderlo come la cocaina." D'altronde pure la cocaina è troppo forte per essere assunta senza essere tagliata con qualcosa. Dodici gli indagati, tra i quali argentini e colombiani, che sono stati arrestati a ciò che le persone chiamano "Operazione Riso bianco."La droga è stata scoperta il 17 settembre quando i cani antidroga hanno rilevato la cocaina in un carico di sacchi di riso da 50 chili in un magazzino nella città portuale di Rosario. La notizia è stata tenuta segreta per una settimana mentre gli agenti della sicurezza erano alla ricerca di ulteriori sospetti." Il piano era di spedire la merce in Guinea-Bissau, una piccola ex colonia portoghese soprannominata dagli esperti del crimine come primo"narco-stato" dell'Africa e da lì in Europa ed in Italia. Ciascuno dei sacchi bianchi è stato marchiato "Paese di origine: Argentina". Il paese sudamericano è uno dei principali fornitori alimentare mondiale. Una novità nelle tecniche utilizzate dai trafficanti, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che rivela come la criminalità utilizzi sempre nuove modalità per trasportare le sostanze stupefacenti. Non resta che alzare la guardia e intensificare i controlli anche da parte della autorità italiane.

VW, lo scandalo "riguarda anche l'Europa". Lo Sportello dei diritti prepara una mega 'class action' contro Volkswagen

VW, lo scandalo "riguarda anche l'Europa". Lo Sportello dei diritti prepara una mega 'class action' contro Volkswagen per lo scandalo emissioni che ha colpito il gruppo tedesco. Coinvolta anche BMW? Pensione d'oro per Winterkorn: 28,6 milioni di euro Anche oggi come sempre lo “Sportello dei Diritti”, tramite il suo presidente, Giovanni D’Agata, e lo staff di legali e consulenti che lo rappresenta, è in prima linea per combattere al fianco dei cittadini e dei consumatori dopo che il ministro dei Trasporti tedesco, Alexander Dobrindt, ha affermato oggi a Berlino che la Volkswagen non avrebbe manipolato i test antismog solo negli Stati Uniti, ma pure in Europa. Il numero delle auto coinvolte nella vicenda verrà chiarito solamente nei prossimi giorni. Mentre è notizia pure di giovedì che Seat, la filiale iberica del gruppo Volkswagen avrebbe montato dal 2009 oltre 500'000 motori diesel 'incriminati'. Lo scrive il quotidiano iberico El Pais citando fonti vicine al gruppo. In particolare i motori sarebbero gli stessi usati da Volkswagen e Audi negli Stati Uniti e ora sotto oggetto di indagini. Seat li avrebbe montati nella fabbrica di Martorell, vicino Barcellona, nei veicoli commercializzati fino a quest'anno, con lo stesso sistema informatico che riduceva le emissioni durante i controlli. Inoltre, oggetto dell'indiscrezione del giornale Bild sarebbero le BMW X3 xDrive 20d, che nei test su strada avrebbero superato di 11 volte i limiti europei fissati per le Euro-6. Secondo l'inserto della Bild le autorità europee non hanno investigato le differenze evidenziate fra le emissioni NOx in laboratorio e nel mondo reale. BMW ha prontamente replicato che "non esiste un programma per riconoscere i cicli di test delle emissioni all'interno di BMW. Tutti i sistemi di emissione rimangono attivi anche al di fuori dei test". Intanto, mentre emergono sempre nuovi dettagli, sembrerebbe che Martin Winterkorn, oramai ex ceo di Volkswagen, riceverà una pensione di 28,6 milioni di euro, a cui potrebbero pure andare due annualità in caso di uscita per un totale di 33 milioni.

martedì 22 settembre 2015

Uccidono più gli autoscatti che gli attacchi di squalo. Aumentano i decessi per distrazione

Uccidono più gli autoscatti che gli attacchi di squalo. Aumentano i decessi per distrazione Selfie, l'autoscatto è di moda da quando gli smartphone hanno invaso il mercato. Quasi nessuno sa resistere alla tentazione di un autoritratto scattato nelle situazioni più disparate che è, spesso, divertente, ma in alcune può essere molto pericoloso e portare addirittura alla morte. La moda del selfie ha causato in tutto il mondo incidenti anche fatali, ma ciò non sembra rallentare il trend. Le foto vengono condivise con gli amici e pubblicate sui social media, dove addirittura sono nati hashtag che raggruppa appunto gli autoscatti audaci. Secondo una curiosa statistica gli attacchi da parte degli squali hanno ucciso nel 2015 meno persone dei selfie. Il portale US "Mashable"infatti ha evidenziato che conta già 12 tragiche morti per scatti arditi rispetto agli 8 attacchi mortali da parte dei predatori dei mari. Di fatto le statistiche dicono che nel 2015 i morti per selfie sono già di più dei morti per attacchi da parte di squali. Sempre numeri bassissimi, sia chiaro, ma pensare che 12 persone sono morte per scattarsi una foto fa sicuramente riflettere. Diversi gli avvenimenti nel mondo. E’ il caso dei tre giovani indiani che hanno provato a farsi un selfie con il treno in arrivo, oppure della ragazza che si è arrampicata sul tetto di un treno per scattare il “selfie definitivo” e mettendosi gambe all’aria ha toccato i cavi della tensione, una scarica da 27000V fatale. Senza dimenticare neppure il 19enne texano che si è fatto un selfie con pistola alla tempia e ha premuto il grilletto oppure il giovane spagnolo incornato e ucciso da un toro mentre cercava di farsi un selfie “in corsa”. L’ultimo caso, forse il più sfortunato di tutti, quello del 66 turista giapponese caduto a settembre da una scalinata del Taj Mahal, in India: un passo all’indietro e una lunga caduta. Addirittura negli Stati Uniti, i parchi naturali furono costretti a chiudere perché i visitatori volevano fare autoritratti con gli orsi. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, scattare un selfie da brivido per darsi una scarica di adrenalina, per ammazzare la noia, per ricordarsi una giornata a mille è l’ultima cosa che andrebbe fatta. Come in Italia il caso di 16 ragazzi, tra maschi e femmine, individuati dalla Polizia che si erano fatto auto-foto, proprio sui binari della linea ferroviaria del Brennero tra Bologna e Verona. Nelle foto, a quanto pare, non si vedono proprio i treni in arrivo; ma nessuno ci dice che, mentre i ragazzi, siedono, si sdraiano, si abbracciano in gruppo sui binari, un treno non stia davvero per arrivare. Per fortuna non è mai successo nulla di grave, ma il rischio corso dai ragazzi, è facile intuirlo, è alto. E si spera che, dopo la lezione impartita loro dalla polizia ferroviaria, capiscano che è meglio trovare qualche altro passatempo, mentre si attende il treno per andare o tornare da scuola.

VW, i veicoli coinvolti equipaggiati con il software truccato scoperto negli USA sono 11 milioni in tutto il mondo.

VW, i veicoli coinvolti equipaggiati con il software truccato scoperto negli USA sono 11 milioni in tutto il mondo. USA avviano indagine penale mentre la Corea del Sud indaga Circa 11 milioni di veicoli nel mondo sono equipaggiati con il software truccato scoperto negli Stati Uniti. Lo ha reso noto martedì una nota stampa diffusa dal gruppo Volkswagen. Un’inchiesta interna ha fatto emergere che anche altri veicoli diesel del gruppo, che comprende le marche Audi, Skoda, Seat e Porsche, sono dotati del programma. Finora si era a conoscenza solo di 500'000 macchine vendute oltre Oceano.Nel comunicato il colosso tedesco dichiara inoltre di aver previsto accantonamenti per 6,5 miliardi di Euro per far fronte allo scandalo provocato dal programmino elettronico installato nella centralina delle automobili equipaggiate con il motore EA 189. Un software che modifica i parametri di funzionamento del motore nel caso di misurazioni dei gas di scarico utilizzate per le procedure di omologazione e per i periodi controlli anti inquinamento. Sembra che il passaggio dalla modalità normale, denominata Road Calibration a quella speciale Dyno Calibration, sia in grado di ridurre le emissioni di parecchie volte rendendo il veicolo rispettoso delle più severe norme ambientali. Ma ciò solo all'occorrenza. Intanto è notizia pure di martedì che Volkswagen sarebbe al centro di un'indagine penale negli Stati Uniti per lo violazione delle norme anti smog. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali l'indagine riguarderebbe l'ammissione delle violazioni da parte di Volkswagen. Anche la Corea del Sud, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha annunciato martedì che intende indagare sulle emissioni di tre modelli diesel di veicoli VW e Audi dopo che il gruppo tedesco Volkswagen ha riconosciuto di aver violato le norme antismog in vigore negli Stati Uniti. Qualora fossero riscontrate irregolarità l’inchiesta potrebbe essere estesa alla totalità dei veicoli diesel importati dalla Germania, ha precisato il ministro dell’ambiente. Le verifiche saranno fatte su 4'000 dei 5'000 veicoli dei modelli Jetta e Golf di VW e A3 di Audi prodotti nel 2014 e nel 2015.

lunedì 21 settembre 2015

Uno studio conferma: i più poveri mangiano male. Lo stile di vita influenza la scelta del cibo.

Uno studio conferma: i più poveri mangiano male. Lo stile di vita influenza la scelta del cibo. La qualità del regime alimentare dipende dai mezzi finanziari dei consumatori Sembra la scoperta "dell'acqua calda" ma adesso c'è un fondamento scientifico in quello che é semplice da intuire: meno soldi si hanno, più bassa è la qualità del cibo che si consuma. É, infatti, una ricerca del Fondo nazionale svizzero condotta dal centro universitario ospedaliero di Losanna, volto a dimostrare in che misura lo stile di vita può incidere sul comportamento alimentare a dirlo. Un'indagine che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, può essere pacificamente estesa a livello europeo. Stando ai risultati dello studio, le persone che godono di un grado elevato di istruzione e che dispongono di buone risorse finanziarie prediligono la dieta mediterranea, che com'è noto é particolarmente indicata per la prevenzione di malattie cardiovascolari, del diabete e dell'obesità. Al contrario, chi ha un reddito basso si vede costretto a risparmiare sul cibo, prediligendo alimenti di qualità inferiore. La proposta di Pedro Marques-Vidal, responsabile dell'equipe che ha condotto lo studio, è tanto semplice quanto difficile da realizzare vista la speculazione che esiste sui prodotti alimentari: quello di abbassare il prezzo di frutta e verdura, provvedimento che, ove realizzato, potrebbe essere più efficace di qualsiasi campagna educativa.

Sicurezza prodotti. Carrefour richiama " SEDIA IN LEGNO DI ACACIA", rischio sicurezza

Sicurezza prodotti. Carrefour richiama " SEDIA IN LEGNO DI ACACIA", rischio sicurezza Il Gruppo Carrefour ha richiamato a titolo precauzionale e volontario, al fine di garantire la sicurezza, " SEDIA IN LEGNO DI ACACIA mod. REGISTA" con proprio marchio. Motivo del richiamo: " un punto di debolezza è stato rilevato nella struttura della sedia. Questo difetto può causare la caduta dell’utente. " I clienti che hanno acquistato questo articolo, riferisce Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono pregati di riportarlo presso il punto di vendita Carrefour abituale, per essere interamente rimborsati. Per eventuali domande, potete contattare il nostro numero verde : Da rete fissa: 800 650 650 (chiamata gratuita) Da rete mobile: 0110706181 (il costo della chiamata varia a seconda del piano tariffario dell'operatore telefonico prescelto)

Volkswagen: scandalo sulla falsificazione della misurazione delle emissioni di gas negli Usa. Lo Sportello dei diritti chiede verifiche anche in Italia

Volkswagen: scandalo sulla falsificazione della misurazione delle emissioni di gas negli Usa. Lo Sportello dei diritti chiede verifiche anche in Italia. Le autorità Usa hanno accusato la casa automobilistica tedesca di aver falsificato i dati sulle emissioni inquinanti prospettando la possibilità di una multa fino a 18 miliardi di dollari. Il gruppo automobilistico è accusato di aver progettato un software, montato sulle centraline dei motori 4 cilindri diesel dei marchi Volkswagen e Audi (modelli dal 2009 al 2015) che inganna i controlli sui gas di scarico. L'Environmental Protection Agency ha chiesto il richiamo di mezzo milione di auto e un portavoce del gruppo ha fatto sapere che la casa automobilistica ha sospeso negli Stati Uniti le vendite dei modelli coinvolti che rappresentano il 23% delle vetture Volkswagen vendute negli Usa ad agosto.Al momento non è ancora chiaro se lo scandalo sulla falsificazione della misurazione delle emissioni di gas di Volkswagen interessi anche l'Italia. Il caso americano potrebbe non essere applicato al nostro Paese a causa delle normative assai differenti sui vari mercati con cui vengono introdotte motorizzazioni con tecnologie diverse. Alla luce di quello che è dato sapere dagli organi d'informazione, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, invita le autorità italiane, in particolare il Ministero dei Trasporti, di ordinare un'indagine per appurare eventuali violazioni delle regole italiane ed europee da parte della casa automobilistica Volkswagen.

Il doping nel calcio è confermato. Lo rivela uno studio dell'Uefa sulle urine da cui scaturiscono risultati inquietanti

Il doping nel calcio è confermato. Lo rivela uno studio dell'Uefa sulle urine da cui scaturiscono risultati inquietanti E’ confermato l'utilizzo del doping nel mondo dello sport, e non solo quello del calcio, dopo che spuntano anche dei risultati che danno delle inquientanti conferme sulla sua esistenza. A testimoniarlo è uno studio portato avanti dall'Uefa: nei campioni di urina del 7,7% di 879 calciatori che hanno partecipato alla Champions League dal 2008 al 2013, infatti, sono stati trovati valori di testosterone oltre il consentito. A riferirlo è il sito internet di Sportmediaset. L'Uefa, però, getta subito acqua sul fuoco, spiegando che i 12 laboratori hanno utilizzato procedure particolari e sollevando quindi interrogativi circa la veridicità e attendibilità dei risultati. Inoltre non si è potuto ricorrere alla Wada per una controanalisi. Alla luce di questi dati Giovanni D’Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si augura che le federazioni sportive italiane del gioco calcio ed il CONI si facciano promotori di una campagna che sconsigli l’utilizzo della sostanza a tutti i livelli dello sport.

Multe stradali. Telelaser, se manca la segnaletica a destra e a sinistra della carreggiata a doppia corsia la multa è nulla

Multe stradali. Telelaser, se manca la segnaletica a destra e a sinistra della carreggiata a doppia corsia la multa è nulla. Le postazioni elettroniche devono essere visibili. Le postazioni di rilevamento elettronico della velocità devono essere ben visibili e pertanto servono due cartelli invece che uno per avvisare il conducente intento nella manovra di sorpasso che è in corso. In assenza di doppio segnale quando la carreggiata è a doppia corsia la multa del telelaser è nulla. E' quanto deciso con la sentenza n° 856/15, pubblicata dalla sezione civile del Tribunale di Trento se pur l’automobilista andava a 170 l’ora con 80 chilometri sopra oltre il limite fissato su quel tratto della statale del Brennero. Il giudice di pace aveva confermato la sospensione della patente, il taglio di dieci punti e la multa di 822 euro. Mentre il Tribunale ribaltando la sentenza ha interpretato il comma 6 bis introdotto all’articolo 142 Cds dall’articolo 3 del decreto legge 117/07, secondo cui le postazioni del rilevamento elettronico della velocità devono essere preventivamente segnalate agli automobilisti. È la stessa foto prodotta dal Comune,osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, a far scattare l’annullamento del verbale: dall’immagine emerge come il cartello che segnala la postazione di controllo sia rivolto verso la laterale destra, vale a dire verso la strada che si immette nella statale percorsa dal veicolo sanzionato; in questo caso, scrive il giudice, i cartelli devono essere due, uno alla destra e uno alla sinistra della stessa carreggiata perché l’automobilista intento nella manovra di sorpasso, come il conducente sanzionato, non è in grado di vedere il cartello posto a destra della carreggiata in quanto coperto dal veicolo sorpassato. E se il cartello serve a segnalare la presenza della postazione di rilevamento, devono vederlo tutti i guidatori: quelli che marciano più a destra ma anche coloro che percorrono la corsia di sorpasso. Non ha senso distinguere fra segnali fissi e mobili, come invece fa il Comune.

domenica 20 settembre 2015

Mercedes-Benz, richiama la Classe E e la Classe CLS prodotte nel 2015. Rapex segnala auto con problema rischio di incendio

Mercedes-Benz, richiama la Classe E e la Classe CLS prodotte nel 2015. Rapex segnala auto con problema rischio di incendio Richiamo in officina da parte della tedesca Mercedes-Benz. I modelli Classe E e Classe CLS sono stati segnalati per un problema tecnico che potrebbe potenzialmente creare 'situazioni di guida non sicure'. L'avviso è inserito nel bollettino del 18 settembre del Rapex - Rapid Alert System for non-food dangerous products - il sistema di segnalazioni istituito dalla Commissione Europea. Il richiamo che sta per essere attuato dalla casa automobilistica riguarda le auto costruite tra aprile e maggio 2015 e, come si legge alla segnalazione " n° 20 - A12 / 1139/15, si riferisce al '' pannello fonoassorbente agganciato sotto il cofano motore può allentarsi. Nel tempo, ciò può provocare il distacco che potrebbe portare a un contatto tra la guarnizione e i componenti a caldo, presentano così un potenziale rischio di incendio.'' E il bollettino Rapex conclude sinteticamente '' questo potrebbe mettere in pericolo altri utenti della strada e pertanto non si possono escludere condizioni di guida non sicure''. Pur non essendoci stati incidenti - segnala Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”- è consigliabile che i proprietari di queste auto prestino la massima attenzione e che si rivolgano subito alle autofficine autorizzate o ai Concessionari in Italia nel caso in cui la propria autovettura corrisponda ai modelli in questione.

I nonni devono garantire il mantenimento ai nipoti di genitori separati anche quando il padre adempie parzialmente ai suoi obblighi.

I nonni devono garantire il mantenimento ai nipoti di genitori separati anche quando il padre adempie parzialmente ai suoi obblighi. Il tribunale di Lecce, condanna l'ascendente a versare 150 euro al mese a ciascuno dei nipoti non economicamente autosufficienti L'obbligo dei nonni di farsi carico del mantenimento dei nipoti allorquando i genitori non hanno mezzi sufficienti non é un'obbligazione "etica", ma un vero e proprio obbligo sancito nel codice civile nell'articolo 316 bis che vale anche quando uno dei genitori adempie parzialmente ai propri doveri con versamenti non integrali e/o tempestivi. A stabilirlo un'interessante decreto del Tribunale civile di Lecce nella persona del Presidente di sezione dottor Giovanni Romano, depositato lo scorso 24 agosto, che ha condannato il nonno paterno a provvedere al versamento mensile di 150 euro alla madre dei tre nipoti ai quali né il padre né la madre riuscivano a garantire mezzi sufficienti ai fini del loro sostentamento. Nella fattispecie la madre di tre figli di cui due minorenni aveva adito il Tribunale perché il padre non aveva da tempo garantito con esattezza e regolarità l'obbligo di versare 700 euro mensili a titolo di assegno di mantenimento dei figli, nessuno dei quali autosufficiente, tanto che lo stesso era stato imputato per la violazione di questi obblighi assistenziali. Tale situazione aveva spinto la madre a notificare un ricorso ai nonni paterno e materno entrambi viventi ai fini di sopperire a tale grave carenza per vedersi applicato il "rimedio" statuto dal codice civile in precedenza nell'articolo 148 del codice civile, poi trasfuso nel 316 bis, che prevede che quando i genitori non hanno mezzi sufficienti, spetta agli ascendenti provvedere a fornire ai genitori gli stessi mezzi necessari ai fini del mantenimento dei nipoti. Il giudmice rilevata l'insussistenza dei "mezzi necessari" e la parzialità dei versamenti del padre, ha ritenuto condannare il solo nonno paterno, l'unico costituitosi in giudizio e con una pensione di 1500 euro mensili a farsi carico del pagamento nei confronti della nuora di 150 euro mensili, in quanto ol'obbligo in questione ha natura civile e non squisitamente etica e sussiste anche nel caso della provao di versamenti parziali, ancorché incolpevoli, da parte del padre dei nipoti.Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di una decisione significativa che tutti i genitori di figli separati dovrebbero conoscere.

Vecchio scaldabagno va in pensione. In arrivo le pompe di calore e sistemi ibridi

Vecchio scaldabagno va in pensione. In arrivo le pompe di calore e sistemi ibridi. L’Unione europea punta sul risparmio energetico Giro di vite dell’Unione europea ai consumi energetici. L'UE ha deciso di dare un’ulteriore accelerazione risparmio energetico introducendo nuovi standard di efficienza energetica ed etichette sui consumi di diversi apparecchi elettrici. Tra i più colpiti e oramai destinati a sparire dagli scaffali dei negozi, figurano caldaie e scaldabagni di vecchia generazione. A partire dal prossimo 26 settembre, infatti, verranno promosse maggiormente caldaie a condensazione, pompe di calore, sistemi ibridi, che gli ambientalisti europei da tempo sono impegnati a promuovere. Uno scenario,osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, già vissuto alcuni anni fa, con l’arrivo sui mercati di frigoriferi, lavatrici e aspirapolveri più efficienti rispetto al passato e meno voraci di corrente elettrica.

USA: "Rischio soffocamento", Zak Designs ritira 178.000 bottiglie d'acqua per bambini.

USA: "Rischio soffocamento", Zak Designs ritira 178.000 bottiglie d'acqua per bambini. Attenzione alla plastica. La Zak Designs Inc.,di Airway Heights, Washington sta richiamando circa 178.000 bottiglie d'acqua da 1 litro, che a quanto pare non tocca l'Italia. La Zak Designs Inc., ritira "volontariamente" determinati lotti del prodotto, si legge, " perché la plastica interna nella parte del tappo apribile del cappuccio può rompersi." Se non viene rimossa, potrebbe provocare rischi di soffocamento". Le bottiglie d'acqua presentano un beccuccio versatore su un tappo cilindrico con cannucce interne di plastica colorata in chiaro, blu, grigio, verde, viola chiaro o rosso. Le bottiglie sono state vendute in esclusiva nei negozi da giugno 2015 a luglio 2015. Esse hanno disegni di personaggi popolari dei fumetti sul davanti e sono disponibili in una varietà di colori. I personaggi sono Capitan America, un disegno di Batman, Serventi, My Little Pony, Spiderman, aereo di Star Wars, un logo di Superman, Teenage Mutant Ninja Turtles, Thor e Wonder Woman. Il brand "Zak Designs" sono in rilievo nel richiamo sul fondo delle bottiglie. Le bottiglie con una cannuccia interna nera e cappuccio svitabile nero non sono inclusi nel richiamo. Nella nota si fa riferimento a nove reclami presentati tra cui sette segnalazioni di frammenti di plastica sputati dai bambini che hanno utilizzano la bottiglia. Non sono stati segnalati feriti. I consumatori dovrebbero interrompere immediatamente l'utilizzo delle bottiglie di acqua richiamate In ogni caso, ricorda Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è bene sottolineare che potrebbe non esistere alcun rischio in Italia. Da qui la necessità di un'informazione anche istituzionale a garanzia del consumatore.

ICI. Se il comune crea incertezza sul valore venale degli immobili sono nulle le sanzioni.

ICI. Se il comune crea incertezza sul valore venale degli immobili sono nulle le sanzioni. A stabilirlo la Commissione Tributaria Regionale di Lecce Il comune non può determinare una situazione di obiettiva incertezza sul valore venale degli immobili facendo cadere in errore il contribuente e poi ingiungere anche le sanzioni per il mancato pagamento dell'ICI.A stabilirlo ben quattro sentenze della Commissione Tributaria Regionale di Bari, sezione staccata di Lecce, la 1935, 1936, 1937, 1938, tutte depositate il 14 settembre scorso che in accoglimento delle tesi difensive dell'avvocato Maurizio Villani hanno correttamente annullato le sanzioni amministrative ICI da parte del Comune di Lecce. Per i giudici tributari, infatti, nella condotta del contribuente difetta l'elemento psicologico ovvero l'assenza di un'azione cosciente e volontaria, dolosa o colposa, stabilito dall'articolo 5 del Decreto Legislativo 472/97. Per Giovanni D'Agata,presidente dello “Sportello dei Diritti”, il principio individuato dalle decisioni in commento è importante perché i Comuni negli avvisi di accertamento devono sempre comportarsi con correttezza ed imparzialità, senza far cadere in errore il contribuente il quale non dovrà mai pagare le rilevanti sanzioni amministrative.

Benessere: la buccia della mela un portento per la salute.

Benessere: la buccia della mela un portento per la salute. Una ricerca statunitense avrebbe acclarato che le sostanze contenute nella superficie di questo frutto aiutano a prevenire l’atrofia negli anziani. "Una mela al giorno toglie il medico di torno". Sembrava un vecchio detto ormai superato ma una ricerca americana avrebbe confermato che le nostre nonne non sbagliavano anche quando ci dicevano di mangiarla con la buccia. Soprattutto superata una certa età. Sono i ricercatori della University of Iowa (USA), con un recente studio a rivelare che alcune particolari sostanze contenute nella buccia della mela prevenirebbero l’indebolimento dei muscoli negli anziani: per l’esattezza l’acido ursolico, in grado di ridurre e rallentare il processo di invecchiamento nel corso di appena due mesi. La buccia della mela, così come quella del pomodoro, contiene delle proprietà chimiche naturali che possono dunque permettere a questa grossa fetta di popolazione di restare attiva e dinamica più a lungo. Non solo l’acido ursolico, ma anche la tomatidina del pomodoro si oppongono all’azione dannosa di una particolare proteina, chiamata ATF4, che agisce sulla massa muscolare causando debolezza e atrofia. «Tanti di noi sanno personalmente cosa significhi avere problemi muscolari, e purtroppo questi problemi peggiorano con l’avanzare dell’età», ha spiegato il professore di medicina a capo della ricerca Christopher Adams. «Questi problemi hanno un impatto enorme sulla qualità della vita e sul nostro livello di benessere». I dati che emergono dagli esperimenti, evidenziano che acido ursolico e tomatidina sono in grado non solo di «ringiovanire» i muscoli, ma anche di aumentare la qualità della loro massa del 30% in soli due mesi. «Basandoci su questi risultati, l’acido ursolico e la tomatidina sembrano avere un enorme potenziale nella lotta contro l’atrofia nella terza età», ha continuato il professore. «Riducendo l’attività della proteina ATF4, queste sostanze permettono al muscolo di riprendersi dagli effetti dell’invecchiamento». Lo studio integrarle, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata pubblicata nella rivista scientifica Journal of Biological Chemistry.

sabato 19 settembre 2015

Agenzia dell’Entrate senza pietà e bocciata dalla Commissione Tributaria Regionale di Bari sezione di Lecce

Agenzia dell’Entrate senza pietà e bocciata dalla Commissione Tributaria Regionale di Bari sezione di Lecce, per aver erroneamente non ritenuto applicabili le agevolazioni fiscali, seppur previste dalla legge, all’impresa Una sonora bocciatura per l’Agenzia delle Entrate arriva dall’interessante sentenza 1907/22/15 della Commissione Tributaria Regionale di Bari sezione di Lecce – Sez. 22 –, depositata il 14.09.2015 che, in accoglimento delle tesi difensive dell’avvocato Maurizio Villani, ha rigettato l’appello dell’Agenzia delle Entrate di Lecce ed ha confermato la favorevole sentenza di primo grado che aveva riconosciuto la coesistenza di due agevolazioni fiscali - in particolare, di quelle concesse alle imprese che effettuavano investimenti nelle aree svantaggiate - che, invece, l’ufficio tributario aveva contestato alla società CO.METAL. Sas di Prisco Corrado & C. con sede in Trepuzzi. Com’è noto, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” il legislatore fiscale riconosce le agevolazioni alle imprese, ma poi soventemente l’Agenzia delle Entrate, con assurde ed illegittime interpretazioni, procede al recupero delle stesse, spesso creando problemi finanziari alle aziende che avevano confidato in un sereno e costante utilizzo delle agevolazioni fiscali. La decisione in commento è assai significativa perché riconosce la giusta interpretazione effettuata dall’azienda di Trepuzzi e, come prima pronuncia nazionale, può essere un ottimo precedente di riferimento per tutte le imprese che incappano nelle assurde contestazione del Fisco in questa delicata materia.

La Janssen Cilag SpA ritira lotti specialita' medicinale EPREX. Il richiamo volontario è a titolo precauzionale

La Janssen Cilag SpA ritira lotti specialita' medicinale EPREX. Il richiamo volontario è a titolo precauzionale La Società Janssen Cilag SpA con propria nota del 17 settembre 2015, avendo riscontrato nel prodotto piccole quantita' di sostanze estraibili dalla gomma dello stantuffo nelle siringhe preriempite, ha comunicato il ritiro volontario e cautelativo dal commercio, dei seguenti lotti della specialità medicinale EPREX: EPREX siringhe pre-riempite da 1.000 UI EPREX siringhe pre-riempite da 2.000 UI EPREX siringhe pre-riempite da 3.000 UI EPREX siringhe pre-riempite da 10.000 UI il cui numero inizia con il codice 02 (anno di produzione 2002) ed ancora in corso di validita', (la validita' autorizzata e' di 18 mesi). EPREX è indicato per il trattamento dell'anemia sintomatica associata a insufficienza renale cronica (IRC): • in pazienti adulti e pediatrici di età compresa tra 1 - 18 anni in emodialisi e in pazienti adulti in dialisi peritoneale. • in pazienti adulti con insufficienza renale non ancora sottoposti a dialisi per il trattamento dell'anemia grave di origine renale, accompagnata da sintomi clinici nei pazienti. EPREX è indicato in pazienti adulti in chemioterapia per tumori solidi, linfoma maligno o mieloma multiplo e a rischio di trasfusione come indicato dallo stato generale del paziente (situazione cardiovascolare, anemia preesistente all'inizio della chemioterapia) per il trattamento dell'anemia e riduzione del fabbisogno trasfusionale. EPREX è indicato in pazienti adulti che fanno parte di un programma di predonazione per aumentare la quantità di sangue autologo Il trattamento è indicato solo in pazienti con anemia di grado moderato (concentrazione di emoglobina nell'intervallo compreso tra Hb 10-13 g/dl [ 6,2 - 8,1 mmol/l], nessuna carenza di ferro) se le procedure di conservazione del sangue non sono disponibili o sono insufficienti in caso di intervento elettivo di chirurgia maggiore che richieda un elevato quantitativo di sangue (4 o più unità per le donne o 5 o più unità per gli uomini). EPREX è indicato in pazienti adulti, che non presentino carenze di ferro, prima di un intervento elettivo di chirurgia ortopedica maggiore, ritenuti a elevato rischio di complicazioni da trasfusione, per ridurre l'esposizione a trasfusioni di sangue allogenico. L'uso deve essere limitato a pazienti con anemia di grado moderato (concentrazione di emoglobina nell'intervallo compreso tra Hb10-13 g/dl), per i quali non sia disponibile un programma di predonazione di sangue autologo, e per i quali si preveda una perdita di sangue moderata (da 900 a 1800 ml). La presenza nel prodotto di piccole quantita' di sostanze estraibili dalla gomma dello stantuffo presente nelle formulazioni sopra citate, sulla base della revisione della piu' recente letteratura non si e' identificato alcun nesso con effetti che possono interferire con la salute del paziente. Alla luce di questo richiamo, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rilanciando la raccomandazione della Janssen Cilag SpA, invita i fornitori di bloccare la distribuzione e/o la dispensazione dei lotti che iniziano con codice 02.... delle formulazioni in oggetto. L'azione di richiamo si limita eclusivamente ai lotti con data di produzione anno 2002. La sostituzione dei lotti ancora in giacenza presso i magazzini sara' totalmente a carico dell'azienda farmaceutica e sara' effettuata con siringhe pre-riempite prodotte a partire dal 2003 con stantuffo ricoperto di teflon, per altro gia' in distribuzione. Per informazioni di tipo medico riguardanti EPREX si pregha di contattare il nostro Servizio di documentazione Scientifica e Farmacovigilanza ai seguenti numeri di telefono: 02/25.10.526 - 348/70.27.585. Per informazioni riguardanti la sostituzione dei lotti coinvolti Vi preghiamo di contattare il nostro Customer Service ai seguenti numeri di telefono: 02/2510428 - 348/1513459. L'informazione riguardante il richiamo dei lotti e' gia' stata inoltrata agli Uffici competenti del Ministero della Salute.

venerdì 18 settembre 2015

La Tarsu (ma anche la Tia e Tari) per gli alberghi dev’essere parificata a quella delle civili abitazioni.

La Tarsu (ma anche la Tia e Tari) per gli alberghi dev’essere parificata a quella delle civili abitazioni. Lo stabilisce la Commissione Tributaria Regionale di Lecce Un’altra interessante decisione in materia di tasse comunali da parte della Commissione Tributaria Regionale di Bari sezione di Lecce – Sez. 22 -, depositata il 15 settembre scorso, che in accoglimento delle tesi difensive del tributarista avvocato Maurizio Villani, ha parificato gli alberghi alle civili abitazioni per quanto riguarda la Tarsu. Con la sentenza 1909/22/15, i giudici tributari di Lecce hanno condannato il Comune di Castro a riliquidare la cartella esattoriale Tarsu 2008 di € 4.129,88, notificata alla Euromare di Capraro Stefano & C. Sas, nel senso di tassare l’albergo ad € 1,56 a mq, come le civili abitazioni. Questa sentenza evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è importante perché i Comuni, ai fini Tarsu, Tia e Tari, devono applicare agli alberghi la stessa tassazione delle civili abitazioni, e se l’albergo ha il ristorante questo deve essere tassato come ristorante.

Usa, Volkswagen rischia maxi-multa da 18 milioni di dollari. "Violate norme antismog"

Usa, Volkswagen rischia maxi-multa da 18 milioni di dollari. "Violate norme antismog" L'Epa, l'agenzia federale per l'ambiente negli Stati Uniti ha accusato Volkswagen di aver violato intenzionalmente le norme anti-smog su almeno mezzo milione di veicoli venduti dal 2008. Le autorità starebbero negoziando un patteggiamento record di oltre 18 miliardi di dollari. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali un patteggiamento potrebbe essere raggiunto prima della fine dell'anno. Un accordo con il Dipartimento dell'Ambiente è essenziale per Volkswagen, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, per voltare pagina e recuperare la sua reputazione. Comunque ad oggi nessuno è in grado di commentare sullo stato delle indagini, inclusa i tempi per la loro chiusura.

giovedì 17 settembre 2015

Obesità e diritti negati: il caso della signora Mary che da anni combatte per ottenere una sedia bariatrica adeguata alla sua persona

Obesità e diritti negati: il caso della signora Mary che da anni combatte per ottenere una sedia bariatrica adeguata alla sua persona. Intervengano i vertici dell’ASL a rimuovere le barriere burocratiche Ci sono voluti quattro anni “di lotta” così dice la signora Mary Buscicchio di Lecce per ottenere il riconoscimento di un diritto: una sedia a rotelle bariatrica. Quando però circa un anno e mezzo or sono sembrava essersi risolta l’epopea con l’assegnazione del presidio tra richieste smarrite da parte dei vari medici, aspettative disattese e continui rimandi la tanto sospirata sedia, come già accaduto per il letto elettrico, anche questa le viene attribuita sbagliata, o meglio non adatta alla sua persona. Le ragioni di qquest’errore sono tanto banali da far quasi rabbia: nessuno si era degnato di prenderle le misure prima di assegnarla. E’ seguito, quindi, un anno e mezzo di lotte per farla sostituire, che a tutt’oggi sono rimaste tutte senza esito, poiché sono cominciati i continui e soliti rimandi. Nonostante ciò, la signora è stata costretta anche per l’aggravarsi delle proprie già precarie condizioni di salute, dopo circa un anno dalla consegna, ad utilizzare quella “sbagliata” adattandola alla bene e meglio alla propria corporatura attraverso l’asportazione di un bracciolo per consentirle i minimi spostamenti. A rendere ancor più drammatica la situazione è stata la successiva rottura del freno sinistro che la costringe a mettersi con la sedia di spalle, per potersi alzare e sedere, con tutti i pericoli connessi per la propria salute. Ciò che rende assurda questa vicenda umana, che poi è quella che vivono quotidianamente tanti obesi nel Nostro Paese, è che tutti questi fatti sono stati costantemente rappresentati agli “addetti ai lavori” che sino ad oggi non hanno fatto nulla per risolvere questa drammatica situazione. Ed anzi, proprio nei giorni scorsi – denuncia la signora allo “Sportello dei Diritti” - un dirigente medico dell’Asl di Lecce che le avrebbe garantito la risoluzione a breve termine del problema, le avrebbe letteralmente sbattuto in faccia il telefono. Un fatto senz’altro censurabile e paradigmatico, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, che evidenzia come in tali casi l’ultima speranza di cittadini meno fortunati sia riposta nelle associazioni che tutelano le loro prerogative e fanno da cassa da risonanza attraverso i media la cui efficacia persuasiva si riverbera a loro volta sui vertici delle istituzioni cui le legittime istanze sono rivolte. In tal senso, lo “Sportello dei Diritti”, quindi, invita la dirigenza dell’ASL a farsi carico della questione e ad impegnarsi al necessario snellimento di procedure troppo burocratiche che troppo spesso ledono in maniera lampante i diritti dei pazienti.

Ritardi aerei e risarcimenti. Il vettore deve indennizzare il viaggiatore anche se il volo è stato cancellato per un guasto dell’aereo.

Ritardi aerei e risarcimenti. Il vettore deve indennizzare il viaggiatore anche se il volo è stato cancellato per un guasto dell’aereo. La compagnia aerea è obbligata alla compensazione economica del viaggiatore per problemi tecnici imprevisti. Solo i vizi nascosti di fabbricazione dei velivoli sotto il profilo della sicurezza dei collegamenti e gli atti di sabotaggio e terrorismo esimono le compagnie Brutta tegola per le compagnie aeree che trovano mille scuse per non indennizzare i viaggiatori in conseguenza dei frequenti ritardi. Per la Corte di giustizia europea, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il vettore ha l’obbligo d’indennizzare l’utente anche se la cancellazione del volo è dovuta a un guasto del velivolo. Costituisce, tuttavia, esimente all’indennizzo il solo caso di ritardi dovuti a problemi tecnici per vizi nascosti di fabbricazione sotto il profilo della sicurezza dei collegamenti ed in caso di atti di sabotaggio o terrorismo. È l’interessante sentenza C-257/14, pubblicata il 17 settembre dalla nona sezione a stabilirlo, in una fattispecie nella quale il viaggiatore era rimasto a terra perché si era scoperto che un pezzo dell’aereo è difettoso. L’evento, per quanto inaspettato, non è un fatto eccezionale perché la compagnia nella sua attività deve sistematicamente far fronte a problemi tecnici imprevisti: un guasto del genere resta infatti legato in modo intrinseco al complesso sistema di funzionamento dell’apparecchio, che il vettore aereo gestisce in condizioni spesso difficili o addirittura estreme (pensiamo al meteo avverso). E nessun pezzo di un aeromobile è inalterabile. La prevenzione di un guasto o la relativa riparazione, come la sostituzione del pezzo difettoso, non sfuggono all’effettivo controllo del vettore, al quale spetta garantire la manutenzione e il buon funzionamento degli aeromobili che gestisce per le sue attività economiche. Un esempio di evento eccezionale, invece, si verifica quando il costruttore degli apparecchi che costituiscono la flotta del vettore aereo, o l’autorità competente in materia, annuncia che un i velivoli in servizio presentano un vizio occulto di fabbricazione che incide sulla sicurezza dei collegamenti. E, altrettanto, vale in presenza di danni causati agli aeromobili da atti di sabotaggio o di terrorismo. Queste circostanze esonerano il vettore dalla compensazione economica nei confronti degli utenti.

USA: richiamo Toyota per il RAV4s per possibile malfunzionamento del tergicristallo

USA: richiamo Toyota per il RAV4s per possibile malfunzionamento del tergicristallo Toyota sta richiamando circa 421.000 veicoli RAV4 per potenziale corrosione nelle connessioni dei tergicristalli che potrebbe renderli inutilizzabili. I veicoli sono i modelli prodotti dal 2009-2012 e circa 2500 veicoli dei modelli che vanno dal 2012 al 2014. La società ha riferito Giovedi che l'acqua gocciolando sui connettori del tergicristallo può causare corrosione nel tempo e l'usura al giunto del collegamento del tergicristallo. In alcuni casi ciò potrebbe causare il distacco del tergicristallo dalla base del motore del tergicristallo. Anche se il problema può non sembrare importante come riparazione, nulla ti protegge di più dei tergicristalli in un giorno di pioggia o neve. Senza i tergicristalli, si andrebbe probabilmente incontro ad una guida cieca che potrebbe causare un incidente, lesioni personali ed altro. Problemi con questi collegamenti possono rendere i vostri tergicristalli inutili. Toyota Motor Sales USA Inc. ha dichiarato che i proprietari di veicoli coinvolti nel richiamo saranno avvisati tramite posta prioritaria. Le autofficine autorizzate sostituiranno i collegamenti e il motorino del tergicristallo con altri nuovi. Pur non essendoci stati incidenti, segnala Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è consigliabile che i proprietari di questa auto prestino la massima attenzione e che si rivolgano subito alle autofficine autorizzate o ai Concessionari Toyota Italia nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione.

mercoledì 16 settembre 2015

Uso di marijuana conduce a prediabete. Lo dice uno studio americano

Uso di marijuana conduce a prediabete. Lo dice uno studio americano Uno studio americano condotta dall'Università del Minnesota pubblicato su 'Diabetologia', la rivista dell'Associazione europea per lo studio del diabete (Easd), ha scoperto che il giovane adulto che fuma o ha fumato marijuana, rispetto a chi non ha mai fatto uso di cannabis, ha il 50% di probabilità di sviluppare il prediabete. Il consumo di droga compromette il normale controllo dei livelli di zucchero nel sangue e può evolvere in diabete conclamato. I ricercatori, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, hanno analizzato i dati relativi a oltre 3 mila statunitensi arruolati nel 1985-86 in uno studio sul rischio coronarico nei giovani adulti (18-30 anni). Analizzando il rapporto tra consumo autodichiarato di cannabis e metabolismo degli zuccheri, il team di studiosi ha osservato che chi riferiva di utilizzare ancora marijuana aveva il 65% di probabilità in più di essere in prediabete, dato che scendeva a un +49% fra chi diceva di averla usata almeno 100 volte in passato, ma di avere smesso. In conclusione gli stessi scienziati sono cauti ammettendo che il rapporto causa-effetto non è ancora stato chiarito e i risultati sono contradditori. Da un lato perché “questi dati contraddicono quelli raccolti in precedenti ricerche sui legami tra consumo di marijuana e salute metabolica”. Dall’altro per il fatto che, “benché in questo studio l’uso della sostanza sia associato allo sviluppo e alla prevalenza di prediabete, il consumo di cannabis non risulta comunque associato all’incidenza o alla presenza di diabete vero e proprio”.

Disposto il sequestro preventivo esteso a livello nazionale dal G.I.P. del Tribunale di Sondrio del fissante per unghie “EYE LINER YES LOVE”

Disposto il sequestro preventivo esteso a livello nazionale dal G.I.P. del Tribunale di Sondrio del fissante per unghie “EYE LINER YES LOVE” ovvero “YES LOVE” di fabbricazione cinese. A Veglie (Le) i carabinieri in occasione di un controllo sequestrato lo stesso prodotto nonostante il divieto alla vendita della circolare del Ministero della Salute Lo scorso 12 agosto il G.I.P. del Tribunale di Sondrio dottor Carlo Camnasio ha convalidato il sequestro preventivo, estendendone l’efficacia a tutto il territorio nazionale, del fissante per unghie “EYE LINER YES LOVE” ovvero “YES LOVE” di fabbricazione cinese che veniva continuato ad essere commercializzato nonostante il divieto alla vendita della circolare del Ministero della Salute DGPRE prot 16709 P datata 13/05/2014 a causa dei potenziali rischi per la salute dei consumatori che seguiva l’allerta del sistema europeo RAPEX. Proprio il 14 settembre a Veglie in provincia di Lecce i carabinieri della locale stazione comandati dal Maresciallo Matteo De Luca, in occasione di un controllo in un esercizio di proprietà di un cittadino cinese, ne hanno scoperto alcuni flaconi ed hanno provveduto al sequestro dello stesso prodotto che, quindi, risulta ancora sui banchi di attività commerciali. Alla luce di tale circostanza, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, invita i consumatori a non acquistare il prodotto in questione e a pretenderne il rimborso del prezzo presso i negozi in caso di precedente acquisto.

Inquinamento dell'aria, 3 milioni di morti all'anno. In Italia sono oltre 32mila.

Inquinamento dell'aria, 3 milioni di morti all'anno. In Italia sono oltre 32mila. L'inquinamento atmosferico provoca circa 3 milioni decessi prematuri nel mondo, con una maggiore incidenza in Asia. Oggi l'Istituto Max Planck per la chimica ha pubblicato un nuovo report sulla rivista Nature, in cui stima la mortalità da inquinamento dell'aria potrebbe raddoppiare entro il 2050 arrivando a interessare 6,6 milioni di persone all'anno. Gli esperti hanno combinato un modello globale di chimica atmosferica con i dati demografici e le statistiche sulla salute per stimare il contributo di diversi inquinanti, in particolare nelle polveri sottili, alla mortalità prematura. Stando ai dati, le emissioni derivanti dall'energia residenziale, ad esempio per riscaldarsi e cucinare, sono prevalenti in India e Cina e hanno l'impatto più alto a livello mondiale sulle morti premature. In molte aree degli Usa a pesare sono il traffico e la produzione di energia, mentre negli Stati Uniti orientali, Russia e Asia orientale le emissioni provenienti dall'agricoltura danno il contributo maggiore alle polveri sottili. Secondo uno studio correlato, condotto dall'università inglese di Leeds e pubblicato su Nature Geoscience, tra 400 e 1700 morti premature si sarebbero potute evitare se fossero stati ridotti in modo considerevole gli incendi legati alla deforestazione registrati nell'Amazzonia brasiliana negli ultimi anni. Gli esperti hanno unito misurazioni satellitari e terrestri a un modello di trasporto chimico per dimostrare che, nella regione, le concentrazioni di polveri sottili sono calate del 30% durante la stagione secca, proprio a seguito della riduzione degli incendi associati alla deforestazione. Mentre idati estratti dagli esperti in Europa dicono che oltre il 90% dei cittadini, è esposto a livelli di inquinamento atmosferico superiori ai limiti massimi suggeriti dall'OMS. L'inquinamento outdoor, causando malattie cardiocircolatorie, cancri ai polmoni e altre patologie, è responsabile di circa 482mila morti premature l'anno, quello degli ambienti interni di circa 117.200. Le morti premature da inquinamento atmosferico causano danni per 1.400 miliardi di dollari e un altro 10% dei costi, che porta il totale a 1.600 miliardi, viene dalle malattie. Sempre in Europa il Paese con meno danni da inquinamento atmosferico è la Norvegia (0,3%), seguita dalla Svezia (0,9%) e dalla Finlandia con lo 0,7% (in allegato in basso la sintesi dei dati per Paese e il report completo). In Italia il danno è pari al 4,7% del Pil, con 97.193 milioni di dollari (88.550 milioni di euro) e circa 32.400 morti premature all'anno. Alla luce di questi dati, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, bisogna fare della lotta all'inquinamento atmosferico una priorità politica.

USA: Philips ritira circa 370.000 lampadine alogene

USA: Philips ritira circa 370.000 lampadine alogene Philips sta richiamando circa 370.000 lampadine alogene dal mercato statunitense perché possono rompersi e rappresentare un pericolo di ustioni e lacerazioni. Il richiamo, denuncia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, coinvolge 60 lampadine alogene prodotte a partire da novembre 2013 a marzo 2015. Philips ha ricevuto 13 segnalazioni di rottura del bulbo di vetro, tra cui fra queste cinque segnalazioni di danni materiali e due infortuni con feriti. Le lampadine sono state vendute nei negozi e distribuite a livello nazionale e online su Amazon.com. I consumatori dovrebbero smettere di usarle loro e contattare Philips per richiedere i materiali di imballaggio e le istruzioni per la restituzione delle lampadine richiamate a costo zero. Philips fornirà quindi lampadine di ricambio.

Truffa on line: Conad e Sportello dei diritti mettono in guardia da false offerte e sondaggi

Truffa on line: Conad e Sportello dei diritti mettono in guardia da false offerte e sondaggi E' l'ultima truffa on line a danno di ignari cittadini, denunciata dalla catena di supermercati Conad e. dallo “Sportello dei Diritti”. Attraverso e-mail apparentemente inviate da Conad, si viene invitati a beneficiare di offerte di buoni spesa, offerte di prodotti, richieste di compilazione questionari e sondaggi. Per ottenerli, si richiede inserimento dei dati personali ed i dati della carta di credito. Sia Conad sia lo “Sportello dei Diritti”, mettono in guardia i cittadini pubblicando nei propri siti internet ufficiali l’avviso della frode con tutti i dettagli. Pertanto Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rilanciando l'allerta dell'azienda, invita a cestinare i messaggi e a non dare seguito ad alcuna richiesta per iniziative cui Conad è completamente estranea.

In Italia si licenzia per colpa di Facebook. L’azienda “spia” il profilo del dipendente e riesce a licenziarlo.

In Italia si licenzia per colpa di Facebook. L’azienda “spia” il profilo del dipendente e riesce a licenziarlo. Sì al licenziamento per giusta causa per chi parla male dell’azienda. Da domani solo facce cerulee e visi spenti sul luogo di lavoro perché parlare male dell'azienda su internet può costare il posto. È l’incredibile vicenda processuale accaduta ad un lavoratore - rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” - a portare alla ribalta un tema “carnevalesco” che però non fa ridere, quello del limite tra scherzo che non va punito e scherzo che integra addirittura una conseguenza censurabile con la massima sanzione disciplinare: il licenziamento. La sezione lavoro del tribunale di Milano (giudice Chiara Colosimo) con l'ordinanza, ha stabilito il principio secondo cui il dipendente che sul social network posta foto scattate durante l’orario di servizio con commenti offensivi nei confronti del datore lede l’immagine dell’impresa. Le immagini postate sono visibili a tutti: gli amici dell’autore delle foto capiscono che le contumelie sono dirette all’azienda in cui lavora la persona che conoscono. E il contratto collettivo applicabile prevede l’immediata rescissione del contratto di lavoro nel caso in cui il lavoratore provoca all’azienda un «grave nocumento morale». Quindi offensive, e dal tenore inequivocabile, le didascalie delle immagini pubblicate dal lavoratore, scattate a suo dire durante la pausa caffè, ma comunque quando l’orario di servizio non era ancora terminato («Ditta di m.»). E il contratto collettivo applicabile prevede l’immediata rescissione del contratto di lavoro nel caso in cui il lavoratore provoca all’azienda un «grave nocumento morale». Inutile invocare la legge Fornero perché è soltanto la tipizzazione dell’illecito favorevole al lavoratore che vincola prima il datore e poi il giudice: non può allora scattare la reintegra se la condotta addebitata è punita da Ccnl e codici disciplinari con sanzione espulsiva e non conservativa. Da oggi la raccomandazione dello “Sportello dei Diritti” è quella di essere cauti prima di pubblicare sui social frasi o foto che potrebbero offendere la "reputazione" dell'azienda in cui lavorate.

martedì 15 settembre 2015

Francia: sono in vendita nelle farmacie i test per Hiv ‘fai da te’. Uno strumento in più per la lotta contro l’Aids. In Italia non c’è

Francia: sono in vendita nelle farmacie i test per Hiv ‘fai da te’. Uno strumento in più per la lotta contro l’Aids. In Italia non c’è. Un test per l'Hiv fa-da-te disponibile da subito nelle farmacie francesi con il nome Autotest VIH. Il dispositivo ha un costo compreso tra i 25 e i 28 euro ed è uno strumento in più per la lotta contro questa malattia. Non è destinato a sostituire lo screening tradizionale dell’analisi del sangue. In caso di risultato positivo sarà infatti necessario fare una seconda verifica, sottoponendosi al test tradizionale. I risultati dell'auto-esame si ottengono in 15 -30 minuti e tra gli altri limiti c'è il fatto che il test può dare un risultato negativo se l'infezione è avvenuta a meno di 3 mesi di distanza, rispetto alle sei settimane delle analisi tradizionali fatte in laboratorio. Infine il test funziona solo sull'Aids, ma non per le altre infezioni a trasmissione sessuale. Il kit, accessibile a tutti, contiene una dose di liquido per diluire, un microago per estrarre una goccia di sangue da un dito e un tester per il sangue estratto. Rispetto al test classico che è totalmente gratuito, il kit, commercializzato dall'americana Mylan, non viene rimborsato dal sistema assicurativo sanitario. La casa produttrice dichiara un’attendibilità del 99,8%. Inoltre è in vendita nelle farmacie francesi, ma può essere acquistato anche on line su siti internet. Negli Usa il kit è in vendita già dal 2003, in Gran Bretagna è arrivato lo scorso aprile, mentre in Italia, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non c’è. In Francia l’introduzione del test nelle farmacie è stata fortemente sostenuta dalle associazioni di sensibilizzazione su Hiv e Aids, secondo cui questo strumento permetterà di ridurre il numero di persone che sono sieropositive senza saperlo. Individuare questi soggetti è importante da un lato per evitare che contagino nuovi partner, e dall’altro per avviarli a un percorso di cura idoneo. Comunque il test non dà risultati attendibili se il contagio è avvenuto dopo l'arco temporale di tre mesi che è il tempo di siero-conversione.