martedì 30 aprile 2019

Bere acqua di rubinetto in California (USA) può aumentare il rischio di cancro

Bere acqua di rubinetto in California (USA) può aumentare il rischio di cancro. Ricercatori americani hanno trovato sostanze chimiche come l'arsenico e il cromo esavalente, nonché elementi radioattivi come l'uranio e il radio Bere acqua di rubinetto in California nel corso della vita potrebbe aumentare il rischio di ammalarsi di cancro. Lo rivela uno studio dei ricercatori di Environmental Working Group, secondo cui le tossine contenute nei sistemi idrici pubblici dello stato Usa potrebbero contribuire a circa 15.500 nuovi casi di tumore. Nella loro analisi dell'acqua potabile in California, gli esperti hanno trovato sostanze chimiche come l'arsenico e il cromo esavalente, nonché elementi radioattivi come l'uranio e il radio. «Dobbiamo considerare i contaminanti come gruppo, non solo uno alla volta, per comprendere l'esposizione reale», ha spiegato l'autore principale dello studio Tasha Stoiber, scienziata dell'Ewg. Stoiber e i suoi colleghi hanno analizzato 2.737 diversi sistemi idrici pubblici in tutta la California, che servono il 98% della popolazione dello stato. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, lo studio in questione appare inquietante se rapportato anche ad analisi effettuate in Italia e che ci riportano situazioni del tutto analoghe a quelle verificate in California. Tale ricerca, peraltro, è molto significativa perché in via del tutto condivisibile ha parlato di considerare i contaminanti nel loro complesso e non singolarmente al fine del loro potenziale letale a seguito di consumo prolungato. Sarebbe utile, quindi, che anche in Italia si effettuassero degli studi del genere per comprendere se elementi e contaminanti di diversa natura possano incidere, sempre considerati nel loro complesso, sulla salute umana.

Sale tensione in Venezuela, volo Parigi-Caracas in rotta sull'Oceano torna indietro. Vietato volo a aerei privati

Sale tensione in Venezuela, volo Parigi-Caracas in rotta sull'Oceano torna indietro. Vietato volo a aerei privati Un Airbus A330 della compagnia aerea francese Air France, partito da Parigi e diretto alla capitale venezuelana di Caracas, mentre era in volo sull'Atlantico è tornato indietro, per quelli che sono stati definiti "potenziali motivi di sicurezza", sarebbero correlati alla situazione di tensione a Caracas. Lo segnala il servizio di tracciamento del servizio "Flightradar24". L’allarme, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è scattato dopo che l'Istituto Nazionale per l'Aeronautica Civile (Inac) venezuelano ha chiuso lo spazio aereo ai velivoli privati, secondo una circolare pubblicata dai media nazionali. A partire da oggi le "operazioni o circolazione sul territorio nazionale" dei "velivoli classificati di aeronautica generale e privata" sono proibite, si legge nella circolare. La nota fa riferimento a due articoli della legge che regola il traffico aereo in Venezuela, che stabiliscono che anche se la navigazione aerea è libera, il governo nazionale può "restringere, sospendere o proibire temporaneamente" la circolazione dei velivoli "per motivi di sicurezza del volo, interesse pubblico, sicurezza o difesa".

Servizi a valore aggiunto su smartphone e telefonini: una piaga inarrestabile.

Servizi a valore aggiunto su smartphone e telefonini: una piaga inarrestabile. Anche la Polizia Postale invita all’attenzione sulla pagina Facebook su “Commissariato di PS On Line”. Lo “Sportello dei Diritti” ricorda: se vi ritrovate il credito telefonico ridotto o addebiti in bolletta non richiesti contattate immediatamente il vostro operatore telefonico, esigete la disattivazione dei servizi a pagamento e la restituzione del maltolto Più volte noi dello “Sportello dei Diritti” abbiamo segnalato il problema, che appare irrisolto, dei servizi a valore aggiunto che spesso abusivamente ci troviamo attivati su smartphone e telefonini senza alcuna autorizzazione. Il rimedio migliore è quello di prestare attenzione ad ogni messaggio che giunge sui nostri dispositivi, come ricorda la Polizia Postale in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook ufficiale “Commissariato di PS On Line – Italia” che con lo screenshot di uno dei tipici messaggi di questi servizi ricorda: “Tutti riconosciamo questo tipico messaggio di avviso di attivazione per un servizio a valore aggiunto che più delle volte non è richiesto dall’utente. In questi messaggi spesso vengono forniti numeri telefonici o link per la disattivazione degli stessi. Consigliamo di procedere alla loro disattivazione attraverso il proprio operatore telefonico chiedendo contestualmente la restituzione del maltolto.”. Insomma, se ci troviamo il credito telefonico azzerato o addebiti per servizi non richiesti, è sufficiente contattare il nostro operatore telefonico per pretenderne la disattivazione e la restituzione di quanto indebitamente percepito dalle aziende che hanno attivato i servizi abusivi. Se non otteniamo il rimborso integrale di quanto dovuto, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si dovrà procedere con un reclamo formale contenente anche una diffida nei confronti della società telefonica e, in caso di mancata risposta o risposta insoddisfacente si potrà agire nei confronti del gestore previo tentativo obbligatorio di conciliazione innanzi al Co.Re.Com competente per regione, o mediante il servizio conciliaweb dello stesso ente o ancora presso un organismo abilitato per la conciliazione in materia di servizi telefonici che ricordiamo essere: - Le Camere di Commercio; - Gli Organismi di conciliazione in materia di consumo di cui all'articolo 141 del Codice del consumo. - Gli Organismi di conciliazione paritetica costituiti, ai sensi dell'articolo 13, comma 2, del Regolamento di procedura per la soluzione delle controversie, dagli operatori di comunicazioni elettroniche con le associazioni di consumatori rappresentative a livello nazionale. Ad oggi, gli organismi di conciliazione paritetica iscritti nell'apposito elenco di cui all'articolo 13 - previa presentazione di apposita istanza di inserimento e verifica di conformità e aderenza ai principi di trasparenza, equità ed efficacia di cui alla Raccomandazione 2001/310/CE - sono: Fastweb S.p.A., PosteMobile S.p.A., TeleTu S.p.A./ OpiTel, TIM S.p.A., Vodafone Italia S.p.A., Wind - Tre S.p.A..

Notizia shock dalla Svizzera: italiano manda la moglie in ospedale.

Notizia shock dalla Svizzera: italiano manda la moglie in ospedale. Arrestato marito violento per tentato omicidio. Il 33enne, un cittadino italiano residente nel comune di Mendrisio, è stato arrestato lo scorso 11 aprile e si trova ora in carcere Picchiava tanto la moglie provocandole ferite che ne hanno richiesto il ricovero in ospedale ed è quindi stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio. Questo episodio ha spinto il magistrato a spiccare un'ordinanza di custodia cautelare in carcere del "marito violento". 'L'uomo è un 33enne cittadino italiano domiciliato ad Arzo, un quartiere del comune svizzero di Mendrisio, nel Canton Ticino, finito in manette lo scorso 11 aprile. A comunicarlo, a distanza di 19 giorni, sono il Ministero pubblico e la Polizia cantonale, allertati a seguito di una segnalazione. La donna sarebbe stata aggredita nel corso di un alterco in un appartamento di Arzo. Gli agenti della polizia cantonale e della Città di Mendrisio hanno arrestato il 33enne. Le ipotesi di reato nei suoi confronti sono di tentato omicidio, vie di fatto, lesioni gravi, lesioni semplici, coazione ed esposizione a pericolo della vita altrui. La misura restrittiva della libertà è nel frattempo stata confermata dal Giudice dei provvedimenti coercitivi (GPC). L'inchiesta è coordinata dalla Procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis. Percosse, minacce e stalking. Oltre a riempire periodicamente le pagine di cronaca nera, la violenza sulle donne, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è un fenomeno vasto e dalle sfumature complesse, drammaticamente diffuso ancora a ogni latitudine. Lo evidenzia questa tragica storia di abusi, che traccia una tendenza chiara, in Italia come all’estero.

IKEA informa i clienti: se avete il fasciatoio SUNDVIK «fissate la ribalta». E' necessario mettere in sicurezza la cassettiera/fasciatoio SUNDVIK per evitare il rischio che la ribalta si stacchi

IKEA informa i clienti: se avete il fasciatoio SUNDVIK «fissate la ribalta». E' necessario mettere in sicurezza la cassettiera/fasciatoio SUNDVIK per evitare il rischio che la ribalta si stacchi A titolo precauzionale, IKEA sta avviando un’operazione di comunicazione relativa all’utilizzo dei fasciatoi SUNDVIK dopo avere ricevuto tre segnalazioni di episodi in cui la ribalta si è staccata e i bambini sono caduti dal fasciatoio. Tutti i clienti in possesso di un fasciatoio/cassettiera SUNDVIK sono pregati di utilizzare il componente di sicurezza incluso per fissare la ribalta. IKEA ha constatato che i clienti tendono ad usare questo prodotto sia come fasciatoio pieghevole che come cassettiera senza utilizzare il componente di sicurezza incluso. Il prodotto è innanzitutto un fasciatoio per bambini piccoli. Successivamente, può essere utilizzato come mobile cassettiera. Aprendo e chiudendo la ribalta tutti i giorni c’è il rischio che questa si stacchi e cada. I clienti che non hanno il componente di sicurezza sono pregati di rivolgersi a IKEA, che fornirà loro un esemplare gratuito. Non è necessario esibire alcuno scontrino. Lo ha segnalato l'azienda sul proprio sito internet in un comunicato stampa, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che avvisa i clienti del pericolo. IKEA si scusa per gli eventuali disagi e mette a disposizione il numero gratuito 0800 000 007.

lunedì 29 aprile 2019

Usavano piccioni vivi come esca: condannati pescatori

Usavano piccioni vivi come esca: condannati pescatori. Per la Cassazione una vera sevizia l’imbragatura all’amo del volatile, che rischia l’affogamento a ogni lancio della lenza: irrilevante, date le sofferenze inflitte, che il columbide sia «preda naturale» del grosso pesce di fiume E' reato di maltrattamenti se il pescatore sportivo usa come esca per il grosso pesce un volatile vivo catapultandolo di continuo in acqua come richiamo, sottoponendolo a crudeltà e sevizie. Lo ha stabilito la Cassazione che, con la sentenza n. 17691/19, pubblicata oggi dalla terza sezione penale, che condannando alcuni pescatori professionisti, rigetta il loro ricorso condannandoli a pagare 4 mila euro di multa per aver maltrattato dei volatili.Alla base della contestazione, l’utilizzo di piccioni vivi come esca per attirare un grosso pesce di fiume, il pesce siluro, appesi per una zampetta all’amo, provocandone poi la morte. Il collegio ritiene che le condotte degli imputati meritino di essere punite. È vero che i pescatori che praticano tale attività con la canna impiegano come esca vermi vivi, «ma a prescindere dal fatto che si tratta di larve tra le più usate, i bigattini o le camole, il loro utilizzo a tal fine non si presta in ogni caso a recar loro sofferenze». Del tutto diverso è l’impiego di volatili «legati per una zampetta all’amo e costretti a seguire il volo della lenza fino a venire ripetutamente catapultati nel fiume quale richiami per la cattura del pesce siluro che, a detta della difesa, di tali uccelli si nutre». È «evidente» come non solo le condizioni di cattività a cui questi animali sono stati esposti con l’imbracatura alla lenza, «ma altresì l’attentato alla loro stessa sopravvivenza con gli affogamenti ripetuti nell’acqua si configuri come una vera e propria sevizia, atta a provocare agli uccelli, gravi sofferenze». Sostenere, così come fa la difesa, che i piccioni siano «prede naturali del pesce siluro», è argomento «che elude la ratio della norma in contestazione, come se fosse la natura di preda a determinare la legittimità del suo utilizzo, e in ultima analisi del suo “sacrificio”, per finalità assolutamente non necessarie rispetto allo scopo dell’attività amatoriale praticata che preveda la cattura del predatore». La Corte d’appello, ha basato correttamente la sua decisione sulla considerazione che le condotte degli imputati hanno determinato «rilevanti sofferenze», senza il requisito della necessità. La pesca, e anche quella del pesce siluro, si può comunque praticare con le esche di uso comune, animaletti o pezzetti di carne o di altri organi animali, sostanze diverse o anche oggetti luccicanti, senza che ci sia l’esigenza di fare ricorso ai piccioni, che di certo, «non facendo parte del suo naturale habitat, non costituiscono le uniche prede di un animale ricompreso nella categoria dei pesci, sia pure di acqua dolce e che invece sono stati in tal modo sottoposti a condizioni insopportabili per le loro attitudini etologiche». Seviziare piccioni vivi per pescare il Silur, ello, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è un’idea piuttosto bislacca, ma soprattutto crudele. Integra il reato di maltrattamento di animali, con l’aggravante della morte (art. 544 ter cod. pen.). Non c’è davvero limite alla stupidità umana.

Crudeltà sugli animali, americani sotto choc. Tre uomini hanno violentato i loro animali per cinque anni.

Crudeltà sugli animali, americani sotto choc. Tre uomini hanno violentato i loro animali per cinque anni. Tre americani sono stati condannati per zoofilia per aver stuprato i loro animali da fattoria per cinque anni Questo è uno dei casi più disgustosi e abietti che sia rimbalzato sugli organi di stampa. Tre uomini hanno torturato una dozzina di animali per cinque anni in una fattoria a Munson, in Pennsylvania, nel nord-est degli Stati Uniti. Questa la sintesi di una racconto che vede come protagonisti Terry Wallace, 41 anni; Marc Measnikoff, 34; e Matthew Brubaker, 32. Quando gli agenti li hanno tratti in arresto il 18 agosto scorso, hanno scoperto alcuni video fatti in casa, nonché apparecchiature di registrazione e telecamere. Il più giovane dei 32 anni ha confermato agli investigatori di aver fatto sesso con una cavalla, una capra, una mucca e il suo cane almeno una volta al giorno per circa quattro anni. L'altro, 34 anni, ha ammesso di aver abusato delle cavalle più volte alla settimana, "ma non i cani". I tre si trovano ad affrontare oltre 1400 diversi capi di accusa relativi a rapporti sessuali con animali. La storia è venuta fuori dopo che un ragazzo di 16 anni che viveva nella fattoria dove sarebbero avvenute le violenze, ha allertato la polizia di stato perchè costretto ad aiutare i tre uomini a controllare gli animali durante le riprese. Il procuratore distrettuale della Contea di Clearfield William Shaw Jr. ha detto che la polizia non ha trovato prove che il ragazzino fosse stato a sua volta vittima di abusi sessuali, ma l’inchiesta continuerà “per determinare l’entità dell’abuso mentale o fisico a cui il minore potrebbe essere stato esposto”. "Queste immagini "vivranno" con lui per il resto della sua vita" ha infine dichiarato l'inquirente. Dopo essersi dichiarati colpevoli, i tre individui sono stati condannati a pene detentive che vanno da 20 a 41 anni. Tra le accuse, " corruzione di minore", "sesso con animali" e "crudeltà verso gli animali". Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione che si occupa anche di tutela dei diritti e del benessere degli animali d'affezione e selvatici, quello del sesso con gli animali sembra essere diventato una vera e propria piaga sociale, anche in Europa. In Danimarca, per esempio, spopolano i bordelli animali, luoghi nei quali i clienti pagano per avere rapporti sessuali con povere bestiole, di ogni genere. Questa pratica sta subendo una vera e propria spinta promozionale, specialmente su internet, dove vengono 'catturati clienti da Norvegia, Germania, Olanda e dalla Svezia, tutti con la grande voglia di cercare nuove, perverse, esperienze sessuali. Nonostante il senso di sdegno della maggior parte dei cittadini danesi, il governo afferma che non farà niente per fermare questo fenomeno, infatti in Danimarca questo tipo di pratica è legale.

Liechtenstein, crudeltà sugli animali: 38enne fa sesso con un'asina, i proprietari dell'animale lo riprendono e lo denunciano.

Liechtenstein, crudeltà sugli animali: 38enne fa sesso con un'asina, i proprietari dell'animale lo riprendono e lo denunciano. Condannato ad una multa di 2'000 euro con la condizionale dovrà pagare 1'000 euro per le spese processuali Un 38enne residente in Svizzera è stato condannato per crudeltà sugli animali. Più e più volte l'uomo si è infiltrato in una stalla per dar sfogo alle sue pulsioni. Ora è stato condannato per crudeltà e maltrattamenti sugli animali e ad una multa di 2'000 euro con la condizionale e 1'000 euro per le spese processuali. L'uomo lo scorso 15 febbraio era stato beccato in flagrante dai proprietari di una stalla di Triesenberg nel Liechtenstein, mentre stava facendo sesso con un'asina, ed era stato immediatamente denunciato alla Procura. L'asina è stata in seguito visitata da un veterinario che ha riscontrato nell'animale un leggero gonfiore e rossore della sua vagina. Le condizioni generali della povera bestia come il suo ridotto appetito, conferma l'esperto, potrebbero effettivamente essere conseguenza di un trauma. Non esclude inoltre che siano stati somministrati sedativi o farmaci per tenere calma l'animale. Esami del sangue e test del DNA sono stati effettuati. Reo confesso, il processo, si è svolto a porte chiuse per proteggere la sfera privata del 38enne. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione che si occupa anche di tutela dei diritti e del benessere degli animali d'affezione e selvatici, quello di di Triesenberg nel Liechtenstein è un caso «di pubblica utilità». L'episodio di violenza ai danni di un equino, balzato agli onori della cronaca, è utile per sensibilizzare i proprietari di cavalli che notano problemi comportamentali nei loro animali, anche se l'atto compiuto dall'uomo è sintomo di una «sofferenza mentale». La condotta del reo confesso infatti non è normale.

Rischio microbiologico: tramezzini salmone e maionese venduti dalla catena Penny Market richiamati per presenza di Listeria monocytogenes

Rischio microbiologico: tramezzini salmone e maionese venduti dalla catena Penny Market richiamati per presenza di Listeria monocytogenes. Lo segnala il Ministero della salute Il Ministero della salute, oggi, ha diffuso un nuovo richiamo di due lotti di “Tramezzini salmone e maionese” prodotti da Due A.A. e venduti dalla catena Penny Market per la presenza di Listeria monocytogenes. Le confezioni interessate sono vendute in formato da 140 grammi (due tramezzini), con i numeri di lotto 9455 1 e 9455 2 e la data di scadenza 13/05/2019. I tramezzini richiamati sono stati prodotti dal Laboratorio Gastronomico Due A.A. Srl nello stabilimento di via Galvani 5/7 a Sedriano, in provincia di Milano. A scopo precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare i tramezzini con i numeri di lotto segnalati e di restituirli al punto vendita d’acquisto, dove saranno sostituiti o rimborsati. Penny Market, sul sito internet, precisa che il richiamo interessa i punti vendita di Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino, Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Lazio, Abruzzo e Marche.

Biciclette sempre più nel mirino dei ladri: resta il veicolo numero 1 per furti.

Biciclette sempre più nel mirino dei ladri: resta il veicolo numero 1 per furti. Dalla Svizzera si segnala l’aumento di ladri transfrontalieri italiani attratti da quelle elettriche e dalle costose sportive. Non bastano lucchetti e catene. Lo “Sportello dei Diritti”: chi acquista un veicolo rubato rischia una denuncia per ricettazione Ancora una volta le biciclette risultano prime per numero di furti tra tutti i veicoli circolanti. Più volte noi dello “Sportello dei Diritti” abbiamo riportato l’attenzione sull’escalation crescente di ladrocini di questo mezzo di locomozione, sempre più usato anche nel Nostro Paese. A darci conferma dell’interesse crescente verso i velocipedi è la Svizzera che segnala, però un record negativo: i furti sono in aumento perchè è mutata la tipologia di biciclette sottratte. In passato i ladri rubavano le bici per spostarsi da un punto all’altro, ora invece, visto l’elevato valore delle biciclette sportive ed elettriche, si è di fronte a un vero e proprio fenomeno finalizzato alla rivendita. Si legge al di là delle Alpi, che la polizia svizzera lo scorso anno è riuscita ad effettuare diversi arresti, in particolare di cittadini italiani, che agivano come pendolari del furto entrando in Ticino con il preciso scopo di rubare biciclette di elevato valore, per poi rivenderle su internet o in Italia presso negozi specializzati. Da segnalare, infine, il sensibile aumento dei furti di ciclomotori con motore elettrico. Insomma, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, al di là del record negativo che riguarda noi italiani, appare evidente che non bastano lucchetti e catenacci per evitare il furto. E per chi crede di aver fatto l’affare è sempre opportuno prestare la massima attenzione, perché dietro una succulenta offerta a prezzo stracciato, può nascondersi il provento di un reato e si rischia di essere passibili di denuncia penale per ricettazione.

domenica 28 aprile 2019

Macchinisti ubriachi, treno con 65 persone a bordo soppresso. È successo a Brescia.

Macchinisti ubriachi, treno con 65 persone a bordo soppresso. È successo a Brescia. Alla stazione di Brescia è emersa l'incredibile circostanza: i macchinisti erano ubriachi. Lo rende noto la polizia ferroviaria, raccontando che il Frecciarossa 9604 che doveva partire alle 5.17 da Brescia per Napoli è stato «soppresso in stazione a Brescia perché i macchinisti erano ubriachi», come è stato segnalato alla polizia ferroviaria dal capotreno. La Polfer, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è intervenuta insieme alla polizia stradale per effettuare il test dell'etilometro, poi i 65 passeggeri sono stati trasferiti in treno a Milano Centrale per proseguire infine su un Frecciarossa per Napoli. Le indagini sull'accaduto sono in corso.

Un ragazzino è morto folgorato a 15 anni per farsi un selfie sul tetto di un treno

Un ragazzino è morto folgorato a 15 anni per farsi un selfie sul tetto di un treno. Il ragazzo era salito su uno dei due convogli fermi nella stazione di Châble in Svizzera Un quindicenne è morto folgorato dopo essersi arrampicato per gioco sopra il tetto di un vagone nella stazione ferroviaria di Châble (CH). L'incidente è avvenuto poco dopo le 15.50 del 27 aprile, riferisce la polizia vallesana in una nota. Il ragazzo era salito su uno dei due convogli fermi in stazione. Gravemente ferito, le sue condizioni sono apparse subito disperate ed è stato trasportato in ospedale, a Sion, dove è spirato. È stata aperta un'inchiesta per chiarire i fatti e per capire come sia stato possibile che quel ragazzo sia riuscito a sfuggire ai controlli e a raggiungere il tetto del treno. Da quanto si ipotizza, il ragazzo si era arrampicato tutto per immortalare con un selfie la conquista del tetto del treno. La vicenda qui raccontata sembra incredibile, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti". Nel senso che mai e poi mai vorremmo credere che qualcuno sia morto per scattarsi il selfie "perfetto". Eppure è accaduto. Perché se in fondo può essere una bella sensazione guardare il proprio selfie e accorgersi di aver dato vita a un’opera fantastica, può essere altrettanto sciocco perdere la vita per scattare un selfie che non vedremo mai. Un selfie non dovrebbe mai costare la vita a nessuno. Uno studio choc rivela che fra il 2011 e il 2017, sono morte accidentalmente 259 persone durante lo scatto di selfie.

Animali in estinzione e specie aliene. Progetto shock in Australia: uccidere due milioni di gatti entro il 2020. Metterebbero in pericolo la fauna endemica

Animali in estinzione e specie aliene. Progetto shock in Australia: uccidere due milioni di gatti entro il 2020. Metterebbero in pericolo la fauna endemica In totale, la popolazione di gatti selvatici in Australia è stimata in circa sei milioni. Ora il governo vuole ucciderne almeno un terzo. Nel 17° secolo, i felini furono portati in Australia dai coloni europei. Oggi popolano il 99,8 % del paese, secondo un rapporto di ricerca del 2017. Il paese ha messo nel mirino da lungo tempo gli amici a quattro zampe. Già nel 2015 è stato lanciato un piano quinquennale per ridurre gradualmente il numero di essi. La ragione di questo è che i gatti selvatici sono ritenuti tra quelle specie invasive che minacciano altri animali del continente, distruggendo la biodiversità. Nel frattempo, sarebbero responsabili dell'estinzione di una stima di 20 specie di mammiferi. Soprattutto, gli uccelli sarebbero minacciati - più di un milione di loro cadono vittima dei gatti selvatici ogni giorno. Come riferisce la CNN, alcune province hanno già messo una taglia di 9 euro per ogni gatto ucciso. L'organizzazione per i diritti degli animali PETA ha descritto questo come "crudele". La critica viene anche dagli ecologisti. Tim Doherty della Deakin University concorda, secondo la CNN, che i gatti selvatici rappresentano un grave onere per le specie indigene, ma ritiene che il numero di gatti sia basato su "conoscenze scientifiche traballanti". Una stima del 2015 ha parlato di 18 milioni di gatti. "Se vuoi implementare un progetto, prima devi avere un obiettivo valido, ma finora non ci sono misure valide", ha detto Doherty, secondo la BBC. Inoltre, uccidere semplicemente i gatti non significa necessariamente salvare la vita di altri animali. Le specie minacciate di estinzione esistono anche senza gatti selvatici. Tra le altre cose, si dimentica la deforestazione e le miniere. "È possibile che i gatti possano essere usati come distrazione in una certa misura", ha detto Doherty. Conclusioni certamente condivisibili, per Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, perchè è possibile senz'altro avviare progetti di riduzione della popolazione di gatti selvatici, come la loro progressiva sterilizzazione, senza arrivare alla misura più estrema e cruenta del loro sterminio di massa.

Nuova ondata di truffe online: "Your computer has been locked (Il tuo computer è stato bloccato. Chiama per ricevere supporto)". Non perdete la calma: è solo un tentativo di frode telematica

Nuova ondata di truffe online: "Your computer has been locked (Il tuo computer è stato bloccato. Chiama per ricevere supporto)". Non perdete la calma: è solo un tentativo di frode telematica. L’allerta della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: ignorare questi avvisi. Se si ripetono effettuare una scansione con un antivirus aggiornato Un nuovo allarme da parte giunge sui canali istituzionali della Polizia Postale. Un post sulla pagina Facebook "Commissariato di PS Online - Italia" e sul sito della stessa forza di polizia, segnala l'allerta per tutti gli utenti della rete che lo “Sportello dei Diritti”, ritiene utile rilanciare per richiamare l'attenzione di tutti coloro che hanno un dispositivo connesso ad internet: «E’ in atto una nuova ondata di truffe ai danni di cittadini che, navigando su siti del tutto normali, si trovano improvvisamente davanti ad un messaggio allarmante e, all’apparenza, proveniente da Microsoft: “Security warning: Il tuo computer è stato bloccato. Errore #DW6VB36. Per favore chiamaci immediatamente al numero +39 0694804XXX. Non ignorare questo avviso critico. Se chiudi questa pagina, l’accesso del tuo computer sarà disattivato per impedire ulteriori danni alla nostra rete. Il tuo computer ci ha avvisato di essere stato infestato con virus e spyware. Sono state rubate le seguenti informazioni: Accesso Facebook, Dettagli carta di credito, Accesso account e-mail, Foto conservate su questo computer. Devi contattarci immediatamente in modo che i nostri ingegneri possano illustrarti il processo di rimozione per via telefonica. Per favore chiamaci entro i prossimi 5 minuti per impedire che il tuo computer venga disattivato. Chiama per ricevere supporto: +390694804XXX.” Falsi avvisi di questo tipo sono apparsi anche in passato e sotto altre forme. E’ importante sottolineare che a fronte della visualizzazione del messaggio non vi è alcun furto di dati personali né infezione da virus. Chiudendo la navigazione, infatti, il computer continua a funzionare normalmente. Chiamando, invece, il numero indicato e seguendo le istruzioni telefoniche del presunto operatore, il computer viene messo disposizione del truffatore tramite assistenza remota consentendogli, in questo modo, di installare programmi illeciti e virus. Il costo dell’intervento per il finto “sblocco” ammonta intorno ad un centinaio di euro.» Ancora una volta, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è bene seguire i consigli della Polizia Postale e delle Comunicazioni che "raccomanda di ignorare avvisi di questo tipo anche quando esercitano una forte pressione psicologica. Se avvisi di questo tipo si ripetono costantemente, è opportuno effettuare una scansione con un antivirus aggiornato per rimuovere un eventuale malware pubblicitario (adware). Infine, è sempre necessario installare un antivirus ed aggiornarlo costantemente su tutti i dispositivi. E’ bene ricordare che quando la rete presenta una situazione inaspettata, è sempre necessario documentarsi prima di prendere ogni decisione, anche avvalendosi dei canali ufficiali della Polizia di Stato". Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

sabato 27 aprile 2019

Bambina ingoia le ali di pollo al fast food e rischia di soffocare con le piume ancora attaccate

Bambina ingoia le ali di pollo al fast food e rischia di soffocare con le piume ancora attaccate Una scoperta decisamente disgustosa quella fatta da una donna cinese dopo aver ordinato del pollo in un ristorante McDonald’s di Pechino. La donna che era insieme a sua figlia, ha scoperto che al pezzo di carne c’erano ancora attaccate le piume. Se n’è accorta proprio perché la bambina, dopo aver dato un morso, ha rischiato di soffocare. Quando ha sputato il boccone ha scoperto che era pieno di piume che, evidentemente, non erano state correttamente eliminate. Disgustata, la donna ha vivacemente protestato contro il titolare del ristorante McDonald’s pechinese il quale, dopo essersi scusato, le ha offerto come risarcimento in denaro pari a dieci volte il prezzo del panino appena ordinato. La donna non solo ha rifiutato l’offerta, ma ha anche diffuso le fotografie sui social network denunciando quello che era accaduto alla figlia e invitando la multinazionale dei fast food a prestare la massima attenzione alla qualità dei prodotti distribuiti. I media locali hanno riferito che la cliente ha presentato una denuncia all'organismo di regolamentazione statale, la Cina Food and Drug Administration. Una brutta storia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che la famiglia potrà raccontare a lungo, tirando un grosso sospiro di sollievo.

La cozza verde della Nuova Zelanda, toccasana per le articolazioni.

La cozza verde della Nuova Zelanda, toccasana per le articolazioni. Gli studiosi hanno scoperto che contiene una discreta quantità di glucosamminoglicani, che sono degli zuccheri necessari a mantenere in buona salute e a riparare le articolazioni nonché i nervi danneggiati dal passare del tempo o a seguito di un trauma. Effetti benefici in veterinaria per l’alleviamento di disturbi legati alla mobilità come l’osteoartrite e la malattia degenerativa delle articolazioni anche negli animali come gatti, cani e cavalli Direttamente dalla natura arrivano alcune risposte alla domanda di salute che spesso vengono confortate anche dagli studi della medicina. Esistono, infatti, prodotti naturali che utilizzati nelle cucine o nelle tradizioni mediche di alcuni paesi anche da migliaia di anni, possono apportare benefici sufficientemente conclamati anche a livello della ricerca scientifica. Questa volta, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti, vuol parlare dei benefici ed usi della cozza verde, utilizzata come medicina, perché contiene una discreta quantità di glucosamminoglicani, che sono degli zuccheri necessari a mantenere in buona salute e a riparare le articolazioni nonché i nervi danneggiati dal passare del tempo o a seguito di un trauma. Le cozze verdi della Nuova Zelanda sono un mollusco bivalve appartenente alla famiglia delle Mytilidae, presente esclusivamente in Nuova Zelanda, dove vivono in modo spontaneo o allevato.Gli studi sono partiti osservando le comunità costiere di Māori che consumavano il GSM. Era presente una minore incidenza di artrite rispetto alle loro controparti europee o interne. Contrariamente ad altri tipi di cozze, non può vivere a pelo d'acqua in quanto il contatto con l'aria sarebbe dannoso. Da qualche anno a questa parte questo mollusco è diventato famoso in tutto il mondo per la scoperta di alcune importanti proprietà. Gli studiosi hanno scoperto che contiene una discreta quantità di glucosamminoglicani, che sono degli zuccheri necessari a mantenere in buona salute e a riparare le articolazioni nonché i nervi danneggiati dal passare del tempo o a seguito di un trauma. La cozza verde è un toccasana per le articolazioni, ma per avere effetto i glucosamminoglicani devono essere assunti in discrete quantità sintetizzate in appositi integratori alimentari. Questi rappresentano un aiuto importante specie per chi ha problemi a livello delle cartilagini del ginocchio, delle caviglie, dei gomiti, delle spalle. Il pregio riconosciuto all'estratto della cozza verde è anche quello di favorire la produzione di liquido sinoviale, una sostanza viscosa che è necessaria allo scorrimento dei nervi, in quanto svolge un'azione lubrificante. In tal modo si produce anche una maggiore quantità di collagene che ripara i tessuti interni. A questo si aggiunge un'attenuazione dei sintomi delle artriti e di chi ha subito un trauma alle ossa. Cosa sono i glucosamminoglicani? I glucosamminoglicani, come accennato, sono degli zuccheri del tutto simili al glucosio necessari al buon funzionamento delle cartilagini, quindi delle articolazioni e dei nervi, attraverso la sintetizzazione dei condrociti. I condrociti concorro a creare i filamenti, appunto i glucosamminoglicani, che vanno a formare la struttura portante del tessuto cartilagineo. Gli zuccheri sono formati da innumerevoli molecole di glucosammina, che è la parte più piccola dei filamenti. Quando si hanno problemi alle articolazioni, sia a causa di incidenti che per usura, significa che non c'è un numero sufficiente di molecole e la formazione dei filamenti avviene in modo non adeguato ai consueti movimenti. Il reticolo che si riforma ha la capacità di essere nello stesso tempo resistente ed elastico, senza che il lavoro delle articolazioni provochi dolore o impedimenti.I benefici della cozza verde? La cozza verde prende il nome dal tipico colore che assume la conchiglia all'esterno, anche se gli zuccheri si trovano nel frutto di mare. Mangiarle fa certamente bene alla salute delle articolazioni, anche in caso di artrosi, perché rallenta la progressione dei sintomi relativi ai reumatismi e all'osteoporosi. La riparazione delle cartilagini e dei nervi è, infatti, utile anche nei casi di usura e per alcune malattie delle ossa, che rendono difficoltosi i normali movimenti. Si impedisce così di far assottigliare la cartilagine evitando che le estremità ossee possano toccarsi: per questo si verifica la tipica rigidità articolare dovuta a una riduzione del naturale scorrimento dei nervi. Assumere integratori di glucosamminoglicani, o comunque mangiare almeno 3 volte a settimana cozze verdi, può portare a una maggiore elasticità delle articolazioni e a una maggiore libertà di muoversi. Nello specifico l’attività benefica delle cozze verdi della Nuova Zelanda è stata collegata a principi attivi chiave che includono gli acidi grassi polinsaturi omega-3 ben studiati (cioè EPA e DHA). Altri lipidi inclusi mediatori lipidici pro-risoluzione, peptidi bioattivi e acidi F possono anche avere un ruolo negli effetti benefici che sono stati dimostrati e possono agire attraverso percorsi diversi. Contiene sostanze antinfiammatori e altri nutrienti che promuovono la salute delle articolazioni (Bui & Taylor, 2000; Bui & Bierer, 2001; Bierer & Bui, 2002). Anche negli studi valutati durante questa revisione, gli animali hanno dimostrato effetti benefici con dosi GSM tra 4-49 mg / kg / giorno, a seconda della formulazione dell’estratto GSM. Infine la maggior parte degli studi sugli animali ha dimostrato che gli estratti GSM hanno fornito effetti positivi per l’alleviamento di disturbi legati alla mobilità come l’osteoartrite e la malattia degenerativa delle articolazioni di cani, gatti e cavalli.

Il caso di Via Craxi a Presicce: cittadini in polemica per la toponomastica da intitolare all’ex segretario del Partito Socialista Italiano e Presidente del Consiglio

Il caso di Via Craxi a Presicce: cittadini in polemica per la toponomastica da intitolare all’ex segretario del Partito Socialista Italiano e Presidente del Consiglio. Tale azione ha fatto storcere il naso a molti cittadini di Presicce che si sono rivolti allo Sportello dei Diritti. Da qui la domanda base: “Come si può dedicare o no una via a un personaggio?” I tentativi, riusciti o meno, di dedicare una strada o un altro luogo pubblico a Craxi hanno sempre suscitato un aspro dibattito, sia fra i politici che tra i comuni cittadini. Così, la decisione dell’amministrazione di Presicce in Provincia di Lecce di intitolare una via a Bettino Craxi ha riacceso una polemica vecchissima creando malumori da più parti. Ma chi era Craxi? Bettino Craxi è stato segretario del Partito Socialista Italiano dal 1976 al 1993. Nel 1983, quando ormai era stata superata da tempo la prassi di affidare la poltrona di Palazzo Chigi al partito di maggioranza relativa (la DC), Craxi divenne il primo Presidente del Consiglio socialista della storia italiana. Le polemiche intorno alla figura di Craxi sono causate proprio dal macigno giudiziario che pesava sulle sue spalle: due condanne definitive, rispettivamente a 5 anni e 6 mesi e a 4 anni e 6 mesi, per le tangenti Eni-Sai e il finanziamento illecito sulla metropolitana di Milano, due condanne in appello a 3 anni per finanziamento illecito per la maxitangente Enimont e 5 anni e 6 mesi per le tangenti Enel, una prescrizione dopo la condanna di appello a 4 anni nel caso All-Iberian. Per questo, nel 1994 Bettino Craxi era volato ad Hammamet dove morì in latitanza. Mentre, “Nel 2010 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dichiarò che ‘la figura di Craxi non può venir sacrificata al solo discorso sulle sue responsabilità sanzionate per via giudiziaria’. Craxi va considerato come figura di leader politico e di uomo di governo impegnato nella guida dell’esecutivo e nella rappresentanza dell’Italia sul terreno delle relazioni internazionali. Il nostro Stato democratico non può consentirsi distorsioni e rimozioni del genere”. Per alcuni, forse per la maggioranza, intestare una strada a una persona è una sorta di attestato di merito, una certificazione che quell’uomo o quella donna possono svolgere da modello positivo per le generazioni che verranno. La possibilità di ricevere questo attestato di merito dipende da quanto il soggetto candidato si conformi alla gerarchia di ideali che i valutatori hanno in mente. Da qui la domanda base di alcuni cittadini di Presicce: “Come si valuta se dedicare o no una via a un personaggio?” Secondo lo staff legale dello “Sportello dei Diritti”, evidenzia il presidente Giovanni D'Agata, la questione andrebbe risolta dal punto di vista legale, guardando alla legge 13/1958, inerente la “concessione di ricompense al valore civile”, attraverso medaglie concesse a singoli individui per premiare ” atti di eccezionale coraggio che manifestano preclara virtù civica e per segnalarne gli autori come degni di pubblico onore”. L’articolo 11 prevede però che: “Non possono conseguire ricompense al valor civile e, avendole conseguite, le perdono di diritto coloro che siano incorsi nell’interdizione perpetua dai pubblici uffici”. A quest’ultima Craxi è andato incontro con le sue condanne, perdendo così qualsiasi diritto a vedersi tributare un luogo pubblico. Dunque, per la Prefettura di Lecce una bella gatta da pelare, in quanto dovrebbe decidere a breve, se concedere l'autorizzazione all'attribuzione della denominazione della nuova strada, su istanza dell'Amministrazione comunale di Presicce, che ha allegato la delibera della giunta comunale concernente l'oggetto della richiesta di intitolare una via a Bettino Craxi.

Culletta killer: dopo l’allerta Fisher-Price richiamate le culle della Kids2.

Culletta killer: dopo l’allerta Fisher-Price richiamate le culle della Kids2. Allarme della Commissione per la sicurezza dei prodotti di consumo (CPSC) degli Stati Uniti: "5 bambini trovati morti nelle loro culle negli ultimi sette anni " La Consumer Product Safety Commission (CPSC) e la Kids 2 hanno annunciato il richiamo di 700 mila culle a dondolo. Secondo il comunicato pubblicato sul sito dell'agenzia governativa statunitense, le cullette a dondolo Kids2, vendute anche on line con marchi come Bright Starts, Ingenuity e Disney Baby. Kids2, noto anche come Kids II, sembrerebbero essere collegate dal 2012 alla morte di 5 bambini. Il CPSC raccomanda i genitori a smettere di usare la culla poichè i bimbi sono fortemente a rischio in quanto possono rotolare sul fianco o a pancia in giù, mentre la culla è in movimento senza controllo. L'annuncio giunge sulla scia di un simile richiamo di 4,7 milioni di culle Rock ‘n Play Sleeper della Fisher-Price della Mattel, dopo che diverse segnalazioni hanno indicato il prodotto come possibile causa di morte per 32 bambini dal 2009 ad oggi. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rilanciando i suggerimenti dell'American Academy of Pediatrics a tutti i genitori tramite il canale televisivo CNN, raccomanda di sistemare i bambini sulla schiena solo su di una superficie solida della culla coperta con un lenzuolo aderente. L'accademia raccomanda inoltre di evitare l'uso di letti morbidi, così come tutti gli articoli inclinati utilizzati per il sonno dei bimbi. Il 2 aprile proprio l’American Academy of Pediatrics aveva chiesto che le culle Rock ‘n Play Sleeper della Fisher-Price, venissero ritirate dal mercato e il suo presidente, Kyle Yasuda, aveva descritto la culla come “mortale”, sottolineando che fosse “necessaria un’azione immediata”. Kids2, è un produttore di giocattoli e prodotti per neonati e bambini con sede ad Atlanta, in Georgia. La società progetta, produce e commercializza prodotti a marchio Bright Starts, Baby Einstein e Ingenuity.

venerdì 26 aprile 2019

Crema di marroni da agricoltura biologica: altro richiamo per possibili corpi estranei

Crema di marroni da agricoltura biologica: altro richiamo per possibili corpi estranei Altro richiamo di oggi da parte degli operatori del settore alimentare della Arc en Ciel Società Agricola Coop per quanto riguarda la Crema di marroni da agricoltura biologica della linea Sanabios da loro commercializzata. Divulgata sul nuovo portale dedicato alle allerte alimentari del Ministero della salute, la nota segnala il ritiro dal mercato della crema di marroni per rischio fisico. Una segnalazione a scopo precauzionale, in quanto si sospetta la presenza di un corpo estraneo all’interno del prodotto. La nota di richiamo segnala ai consumatori che la crema di marroni sotto esame è il vasetto da 350 grammi e appartiene al lotto di produzione 17.07.21 con data di scadenza o termine minimo di conservazione al 17 luglio 2021. Pertanto, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, invita i consumatori a restituire al punto vendita in cui si è acquistato il vasetto della suddetta crema per la pronta sostituzione. Il richiamo non riguarda altri prodotti della stessa linea e con altri lotti di produzione in etichetta.

Ministero Salute segnala ritiro dai supermercati di un lotto di “CREMA DI MARRONI” a marchio ARC EN CIEL per possibile presenza di corpo estraneo

Ministero Salute segnala ritiro dai supermercati di un lotto di “CREMA DI MARRONI” a marchio ARC EN CIEL per possibile presenza di corpo estraneo Il Ministero della salute vernerdì 26 aprile ha diramato un comunicato rivolto ai consumatori dove è stato ritirato un lotto di “CREMA DI MARRONI”. La confezione sottoposta a richiamo è stata prodotta dall’Azienda ARC EN CIEL Soc. Agr. COOP con sede dello stabilimento in provincia di Torino, alla via Roma n 108, in località Cafasse. Il provvedimento, disposto in via del tutto precauzionale, riguarda il lotto 17-7-21 con data di scadenza al 17/07/2021. A rendere necessario il provvedimento è la possibile presenza di corpo estraneo. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione ormai punto di riferimento per la sicurezza alimentare in Italia, raccomanda ai consumatori che fossero in possesso di una o più confezioni appartenenti al lotto sottoposto a richiamo, di restituirla al punto vendita in cui è stata acquistata. L’avviso di richiamo del lotto è stato pubblicato sul nuovo portale dedicato alle allerte alimentari del Ministero della salute.

"Rischio di intrappolamento", Ministero della salute segnala ritiro lettino per neonati.

"Rischio di intrappolamento", Ministero della salute segnala ritiro lettino per neonati. E' pericoloso, la stoffa della culla portatile non consente il flusso dell'aria e vi è una grande tasca esterna su uno dei lati brevi del lettino. Il richiamo in questione riporta l'attenzione su un tema, quale quello delicatissimo della sicurezza dei neonati, già affrontato a seguito del richiamo mondiale di 5 milioni di lettini della Culla Fisher-Price dopo l'allarme dei pediatri, che avrebbe causato almeno 32 morti tra i neonati Nuovo ritiro di un lettino potenzialmente poco sicuro per i bimbi. Il Ministero della salute oggi sul proprio sito, nella pagina "Allarmi consumatori e reazioni a notifiche di prodotti non alimentari pericolosi" ha segnalato il ritiro dal mercato da parte della ditta a seguito di disposizione del dicastero, di un modello di culla portatile per neonati. "Chiediamo alle persone che hanno acquistato questo letto di sospenderne subito l'utilizzo e contattare, per qualunque dubbio o chiarimento, la Pali S.p.A. tramite l’indirizzo e-mail recall@pali.it oppure al numero telefonico 0432-756074 ". Sembra infatti che l’articolo metta in pericolo l’incolumità dei bambini. Nello specifico si tratta del "lettino da campeggio Prestige blu" per bambini importato dalla ditta Pali S.p.A. via del Collio n 67, San Giovanni Al Natisone in provincia di Udine ma prodotto in Cina. Descrizione: "Lettino pieghevole per i viaggi con struttura in metallo e tessuto blu, venduto in una confezione di cartone. Essa è costituita da una fodera di tessuto e da giocattoli sospesi". L'azienda, si fa avanti e per evitare problemi, attraverso il sito internet ed i social, avvisa la clientela su possibili "rischi di intrappolamento" come di seguito riportato: Pali Spa ritira i lettini da campeggio modello “Prestige Blu”.I Consumatori devono sempre avere la certezza che i prodotti PALI siano sicuri e non comportino rischi per la propria salute.Per questo motivo PALI, in collaborazione con le autorità competenti in materia di sicurezza dei prodotti, ha disposto il ritiro del lettino da campeggio denominato Prestige Blu, in quanto il tessuto del rivestimento risulta non superare gli specifici test per la garanzia di un adeguato flusso d’aria; inoltre, la tasca portaoggetti esterna presenta delle dimensioni non conformi ai requisiti della normativa vigente. Il ritiro riguarda il seguente articolo: Letto da campeggio “Prestige Blue” codice interno: 022000 codice a barre: 8053677532888 NESSUN ALTRO prodotto Pali è coinvolto in questo né in altri richiami. Se non possedete un articolo che corrisponde alle immagini riportate su facebook, il presente ritiro non Vi riguarda e potrete continuare ad utilizzare il Vostro prodotto Pali. In caso contrario, vi preghiamo di interrompere immediatamente ogni utilizzo del prodotto in questione e contattare, per qualunque dubbio o chiarimento, la Pali S.p.A. tramite l’indirizzo e-mail recall@pali.it oppure al numero telefonico 0432-756074 Il richiamo del prodotto dai consumatori, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato avviato in quanto non conforme alla norma tecnica europea EN 716. Alle persone che hanno acquistato questa culla portatile si consiglia di sospenderne subito l’utilizzo e di riportarla al punto accoglienza del negozio di riferimento oppure contattare, per qualunque dubbio o chiarimento, la Pali S.p.A. tramite l’indirizzo e-mail recall@pali.it oppure al numero telefonico 0432-756074. Il rischio costituito dal tessuto del rivestimento che non ha superato specifici test per la garanzia di un adeguato flusso d’aria non è sottovalutabile. Per tale motivo, a rischio è dunque l’incolumità per i bambini anche di pochi mesi. Peraltro, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la notifica dell'articolo, oggetto di "allarme consumatori" da parte del ministero della Salute, è inserita nel sistema Rapex (sistema comunitario di informazione rapida sui prodotti pericolosi non alimentari) al numero A12/0406/19. Questo format riporta i dati inseriti direttamente nel sistema GRAS RAPEX, in quanto viola Direttiva Linee guida CEN ISO /TR 8124 (febbraio 2016) sulla classificazione dell'articolo”. Inoltre Il richiamo in questione riporta l'attenzione su un tema, quale quello delicatissimo della sicurezza dei neonati, già affrontato a seguito del richiamo mondiale di 5 milioni di lettini della Culla Fisher-Price dopo l'allarme dei pediatri che avrebbe causato almeno 32 morti tra i neonati.

giovedì 25 aprile 2019

Proteste per le liste di attesa: un anno per fare una colonscopia. A Lecce riesplode l'emergenza?

Proteste per le liste di attesa: un anno per fare una colonscopia. A Lecce riesplode l'emergenza? Per una colonscopia prima data 24 marzo 2020. A denunciare il caso segnalato da un cittadino esasperato ancora una volta lo "Sportello dei Diritti". Chiediamo l'istituzione di un tavolo tecnico per l'abbattimento delle liste Il caso di un signore leccese che si è recato a prenotare una colonscopia, ha ricevuto sibillinamente come prima data utile il 24 marzo 2020. Non un fatto raro, si badi bene, ma qualcosa che si continua a ripetere e che riapre ancora una volta la delicatissima questione delle lunghe liste d’attesa nelle strutture sanitarie della provincia di Lecce anche per esami che potrebbero riguardare la sopravvivenza dei pazienti in caso di tempestiva diagnosi. A denunciare il nuovo caso che rischia di prefigurarsi come mancato diritto all'accesso alla salute pubblica per un paziente a rischio, è stato Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che così ha inteso portare nuovamente all'attenzione del pubblico e dei media uno dei casi emblematici che sembrerebbe smentire anche recenti affermazioni delle istituzioni deputate circa la risoluzione o l'abbattimento decisivo delle liste d’attesa. Per questo è necessario dare risposte immediatamente, a partire dal caso segnalatoci, considerando che la necessità impellente di una diagnosi celere non può consentire un'attesa lunga quasi un anno. Lo “Sportello dei Diritti”, per porre fine alle lunghe liste d'attesa nella provincia di Lecce propone, quindi, nuovamente che si realizzi con la massima urgenza un tavolo tecnico con la presenza dei direttori di Asl e aziende ospedaliere, dei rappresentanti dei medici di famiglia, degli specialisti, dell'Ordine dei medici, delle associazioni dei consumatori e dei pazienti per organizzare percorsi condivisi che possano garantire l'abbattimento delle liste d'attesa nel più breve tempo possibile all'interno delle strutture pubbliche e senza ricorrere per forza di cose a quelle private.

Bambini iperattivi, al via negli Usa la prima terapia senza farmaci

Bambini iperattivi, al via negli Usa la prima terapia senza farmaci.È un dispositivo grande quanto un cellulare che stimola con bassi impulsi elettrici il nervo trigemino. Il disturbo Adhd interessa circa il 4-5% dei bambini La Food and Drug Administration (Fda), l'ente regolatorio statunitense, ha autorizzato negli Stati Uniti, per la prima volta, la commercializzazione, in ambito pediatrico, del sistema di stimolazione del nervo trigemino (eTNS). Nello specifico è la prima terapia di tipo non farmacologico per la cura di sindrome da deficit di attenzione e iperattività (Adhd) nei bambini. È un dispositivo che ha le dimensioni di un cellulare, stimola con bassi impulsi elettrici il nervo trigemino, l'approccio si basa su uno studio che ha dimostrato miglioramenti rispetto al placebo. Sistemi di lieve stimolazione elettrica cerebrale si sono dimostrati efficaci per la terapia della depressione o di disturbi neurologici negli adulti. L'Adhd è un disturbo che influenza lo sviluppo ed è caratterizzato da livelli invalidanti di disattenzione, iperattività e impulsività. Interessa circa il 4-5% dei bambini in forme più o meno gravi e, ove necessario, viene trattata con farmaci. È in grado di influenzare regioni del cervello che regolano l'attenzione e il comportamento. Il dispositivo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è utilizzabile in casa, genera un basso impulso elettrico e si collega tramite filo a un piccolo cerotto sulla fronte del paziente: in questo modo, invia segnali terapeutici alle parti del cervello coinvolte nell'Adhd.

Cure alternative per i malati cronici e terminali che non hanno accesso ad alcuna alternativa

Cure alternative per i malati cronici e terminali che non hanno accesso ad alcuna alternativa. L'appello di un sieropositivo al Ministro della Salute rilanciato dallo "Sportello dei Diritti": intervenga il Ministro Grillo per rendere meno difficile l'esistenza di migliaia di malati Sono anni che lo “Sportello dei Diritti”, cerca di portare l'attenzione delle istituzioni sanitarie ai fini di una loro sensibilizzazione, il delicato tema delle cure alternative per i malati cronici e terminali che non riescono a trovare alcuna alternativa con la medicina nella "tradizionale" e che sono costretti a non poter accedervi per i costi, essendo le stesse non a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Non vi è alcun dubbio, infatti, che alcune patologie siano praticamente incurabili e solo alcune terapie alternative portino sollievo o un riconosciuto miglioramento delle condizioni di vita dei pazienti. Una diversa attenzione da parte delle istituzioni sanitarie, a partire dal Ministero della Salute, potrebbe rendere meno difficile la vita di migliaia di malati che lottano ogni giorno per la loro sopravvivenza e per sentirsi solo "un pò meglio". Ecco perchè Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ritiene utile rilanciare l'appello indirizzato alla Ministra della Salute, Giulia Grillo, formulato da un ragazzo sardo che dal lontano 1992 combatte con l'HIV e con le terribili conseguenze che l'AIDS porta sul suo organismo. «Buongiorno signora Ministra, mi chiamo Giancarlo Congiu, ho 54 anni e vivo in Sardegna, a Sassari città. Mi è stata diagnosticato l'HIV nel 1992, e sono in fase di Aids conclamata dal 2006. Ho avuto problemi molto pesanti, sono invalido al 100% ed ancora soffro di disturbi, per cui non c'è una cura risolutiva e non si trovano nemmeno cure lenitive. La cosa che più mi fa soffrire è la "Neuropatia periferica", le creme, i gel e le pomate, sono solo leggeri palliativi, con effetto blando e di brevissima durata. Il mio medico mi ha prescritto diverse cure, integratori vegetali, con capsule e bustine, ma nulla mi ha aiutato, ho saputo che una cura lenitiva per questo dolore cronico, ossia costante! Però c'è, ossia l'Agopuntura, che purtroppo per le mie possibilità ha un costo proibitivo, dato che percepisco una pensione di invalidità di 220 euro al mese, percepivo l'assegno d'indennità di accompagnamento, mi era stato tolto, ho fatto ricorso, ma non mi è stato riassegnato, dunque non posso fare altro che questo appello per poter beneficiare della cura dell'Agopuntura affinché sia fornita dalla Azienda Sanitaria. Ecco tutto, un saluto a tutti e a tutte voi, con un abbraccio. Giancarlo»

Serial killer di Cipro confessa sette omicidi

Serial killer di Cipro confessa sette omicidi. A Cipro, un uomo di 35 anni ha ucciso diverse donne e le ha seppellite nelle miniere. Giovedì ha confessato l'omicidio di sette persone tra cui due bambini ma la Polizia teme che siano di più. Pochi giorni fa, i poliziotti hanno trovato i corpi di due donne in una miniera deserta, a circa 30 chilometri dalla capitale cipriota Nicosia, Lo ha riferito oggi la Polizia in una conferenza stampa. Nel frattempo, gli investigatori hanno scoperto un terzo corpo. Il presunto colpevole, un capitano di 35 anni della guardia nazionale cipriota, ha confessato l'omicidio di un totale di cinque donne e due bambini, secondo la polizia. I media ciprioti concordano sul fatto che gli investigatori temono che gli omicidi siano di più rispetto a quanto l'uomo ha ammesso sino ad oggi. Si dice che l'uomo abbia convinto le vittime a incontrarsi via Internet. "Non sappiamo ancora quali siano le dimensioni del caso", hanno spiegato i rappresentanti della polizia. Il caso, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” ha scioccato l’intera isola. Non si possono riportare queste donne e bambini indietro ma finalmente si può fare in modo che sia fatta giustizia.

Record di fertilità: Mariam Nabatanzi, 44 figli è la donna più fertile al mondo e li sta allevando da sola.

Record di fertilità: Mariam Nabatanzi, 44 figli è la donna più fertile al mondo e li sta allevando da sola. Vive in Uganda, a 23 anni aveva avuto già 25 bambini dando alla luce ben sei coppie di gemelli con lo stesso padre Si chiama Mariam Nabatanzi ed è una donna di 39 anni che vive in Uganda, sposatasi all'età di soli 12 anni con il marito di 40 anni, è lei ad essere considerata la donna più fertile al mondo, dopo aver dato alla luce, nel corso della sua vita, 44 bambini. Purtroppo, suo marito l'ha abbandonata tre anni fa e ora è la sola responsabile della sua enorme famiglia. La vita di Mariam è stata segnata dalla tragedia e lei e tutti i suoi figli sono costretti a vivere in quattro anguste case costruite in mattoni di cemento con un tetto di lamiera ondulata. E' conosciuta nel suo villaggio col nome Nalongo Muzaala Bana, ovvero "la madre gemella che produce quattro gemelli". Infatti Mariam ha dato alla luce ben sei coppie di gemelli: quattro serie di trigemini e tre serie di quadrigemini. Dei 44 bambini che ha partorito, 38 sono ancora vivi oggi e, la maggior parte di loro, vive nella casa di famiglia. La sua vita è stata tutt'altro che facile: all'età di 12 anni è stata fatta sposare con un uomo di 28 anni più anziano. E' persino sopravvissuta ad un tentativo di omicidio da parte della matrigna. Secondo il dr. Kiggundu, ginecologo del Mulago Hospital di Kampala, in Uganda, la causa dell’estrema fertilità di Mariam sarebbe genetica: "Si tratta di predisposizione genetica all’iperovulazione (che rilascia più uova in un ciclo), che aumenta significativamente la possibilità di avere gemelli". Come se non bastasse Mariam è una madre single che, però, nonostante tutte le difficoltà, riesce in qualche modo a mettere ogni giorno abbastanza cibo in tavola per tutti quanti. Fornire una casa e cibo, infatti, per 38 giovani è una sfida costante. Dodici bambini dormono su letti a castello di metallo con materassi sottili in una piccola stanza con pareti incrostate di sporcizia. Nelle altre stanze, i bambini si ammucchiano su materassi condivisi mentre gli altri dormono sul pavimento sporco. I bambini più grandi aiutano a prendersi cura dei piccoli e tutti aiutano con le faccende domestiche come cucinare. Un giorno singolo può richiedere 25 kg di farina di mais, dice Mariam. Il pesce o la carne sono delle prelibatezze. Ma quella di Mariam non è l'unico record di fertilità al mondo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”.. Come quello che aveva Valentina Vassilyeva, non più in vita, passata alla storia come la donna più fertile della storia. La storia della Vassilyeva risale al XVIII secolo, quando tra il 1707 e il 1765 partorì tutti quei pargoli, di cui ben 67 raggiunsero l’età adulta. Per l'esattezza, Valentina ebbe 16 gravidanze gemellari - sette trigemine e quattro quadrigemine - per un totale di 27 travagli. Insomma, non è difficile credere che con ben 69 vite date alla luce, la super mamma russa detenga il pazzesco record mondiale. Ma c’è chi ha provato a scalzarla: Leontina Albina è un’ultranovantenne cilena, ancora in vita, che di fanciulli ne ha avuti la bellezza di 55. La segue, ma a debita distanza la 47enne romena Livia Ionce, che di figli ne ha avuti "appena" 18. Vista l'età, però, è ancora in tempo per allargare ulteriormente la famiglia.

Molestie sessuali. Shock in GB, strette di mano potrebbero essere vietate sul posto di lavoro

Shock in Regno Unito: strette di mano (e qualsiasi tipo di contatto “fisico”) potrebbero essere vietate in base a nuove regole nei luoghi di lavoro per evitare costose azioni per molestie sessuali. Allo studio nuovi regolamenti “lavoristici” in Gran Bretagna che sarebbero conseguenza del movimento #MeToo Una notizia rimbalza dal Regno Unito e che ha dell’incredibile: strette di mano (e qualsiasi tipo di contatto “fisico”) potrebbero essere vietate in base a nuove regole sui posti di lavoro per evitare costose denunce di molestie sessuali, ha dichiarato un’esperta in materia di diritto del lavoro. Kate Palmer, consigliere associato di consulenza per le risorse umane, ha sostenuto che i datori di lavoro possono vietare ogni forma di contatto fisico per evitare confusione su quale tipo di tocco sia appropriato. La Palmer ha affermato che il movimento #MeToo ha costretto i datori di lavoro a pensare di attuare migliori politiche "in bianco e nero"."Alcuni datori di lavoro potrebbero vietare completamente il contatto fisico", ha precisato, intervistata dalla stampa. "Se si sta andando troppo lontano o no è una domanda che vorrei porre, perché è contestuale. Scuotere la mano di qualcuno è troppo lontano da una molestia? Potrebbero semplicemente stabilire: "nessun contatto" perché non c'è un'area grigia. "Ha detto che una stretta di mano è "probabilmente sicura" a meno che un datore di lavoro non la vieti, quindi è una regola che dovrà essere seguita. Basti pensare che tre persone su quattro desiderano un divieto totale di contatto fisico sul posto di lavoro, secondo un recente sondaggio di 2000 adulti sulla rivista Totaljobs. L’esperta ha aggiunto che mettere una mano sulla schiena di qualcuno o dare un abbraccio quando si è arrabbiati potrebbe essere "troppo personale" e i dipendenti dovrebbero essere "consapevoli" di quel tipo di tocco. Ha detto che il livello di contatto appropriato varia da persona a persona, ma anche da attività ad attività. Ad esempio, accarezzare qualcuno sul retro di un cantiere può essere più accettabile che farlo in ufficio. La consulente ha precisato che i datori di lavoro dovrebbero chiarire quali sono le loro politiche. Ha aggiunto che il posto di lavoro si estende fuori dall'ufficio, compresi i drink o le feste aziendali. In definitiva, i datori di lavoro dovrebbero ricordare al personale di "essere ragionevole, ma di non oltrepassare la linea". Si tratta d’idee assurde, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” in paesi come il nostro dove i “contatti” umani, seppur affievolendosi, resistono ancora. Si tratta solo di riaccendere il “buon senso” in ogni luogo ed in ogni rapporto, ed applicare correttamente le norme vigenti sui posti di lavoro per evitare che ogni tipo di contatto fisico possa essere scambiato per qualcos’altro, quando va punito severamente ogni comportamento molesto e vessatorio come ribadiamo noi da anni nella nostra lotta sul mobbing e le molestie sul lavoro.

mercoledì 24 aprile 2019

OMS, bambini massimo un'ora davanti allo schermo.

OMS, bambini massimo un'ora davanti allo schermo. A raccomandarlo l'Organizzazione mondiale della salute che ha pubblicato alcune linee guida per i bambini sotto i 5 anni L'Organizzazione mondiale della salute (OMS) ha pubblicato alcune raccomandazioni per i bambini da uno a quattro anni: "Non più di un'ora seduti davanti a uno schermo, almeno tre ore di attività fisica nel corso della giornata giocando e almeno 10 ore di sonno". Per i bimbi fino a un anno,oltremodo, raccomanda di evitare di lasciarli davanti a uno schermo e di spingerli a essere attivi attraverso giochi interattivi. Queste linee guida sono state pubblicate perché è nella prima infanzia che si sviluppano abitudini che avranno un impatto sul resto della vita. Secondo le statistiche, negli ultimi dieci anni il numero di bambini e adolescenti obesi è raddoppiato, mentre l'attività fisica fatta è in calo. Più vulnerabili sono ancora una volta i bambini che passano molto tempo davanti allo schermo. Sempre più ricerche scientifiche, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” puntano il dito contro uno stile di vita sedentario, dal momento che il raggiungimento della massa ossea ottimale è protettivo contro l'insorgenza dell’osteoporosi più avanti nella vita: ridurre i livelli di sedentarietà nei bambini può avere effetti benefici a lungo termine per le ossa.

Piloti francesi minacciano sciopero.

Piloti francesi minacciano sciopero. La protesta è in programma per una settimana a partire dal 6 maggio. Lo Sportello dei Diritti informa i passeggeri sui possibili disagi Rischio caos voli dal 6 all'11 maggio per e la Francia. Lo annuncia oggi la principale sigla sindacale francese dei piloti, ovvero Snpl (Syndicat National des Pilotes de Ligne), in sostegno alle loro richieste rivolte al governo di rivedere la legge sul trasporto aereo e in particolare di bloccare la legge che ridurrebbe il potere di rappresentanza dei sindacati nel settore dei trasporti. Una settimana, dunque, di astensione dal lavoro che interesserebbe tutte le compagnie aeree con sede e base in Francia che giunge dopo gli scioperi che hanno caratterizzato i primi mesi del 2018 e che hanno provocato una serie di difficoltà e forti perdite economiche alla principale compagnia del Paese,Air France. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” avvisa i passeggeri delle grandi difficoltà che l’eventuale astensione, se confermata, causerà al regolare funzionamento del servizio di trasporto. Prima di mettersi in viaggio è, pertanto, consigliabile controllare lo stato del proprio volo sul sito della compagnia aerea per restare indenni. Lo “Sportello dei Diritti” ricorda che il Regolamento CE n. 261/2004 all’art. 5, comma 3, pone una deroga al principio generale di responsabilità del vettore aereo stabilendo che “il vettore aereo operativo non è tenuto a pagare una compensazione pecuniaria a norma dell’art.7, se può dimostrare che la cancellazione del volo è dovuta a circostanze eccezionali che non si sarebbero comunque potute evitare anche se fossero state adottate tutte le misure del caso“ e che lo sciopero, in linea di principio, rappresenta una circostanza eccezionale. E’ tuttavia diritto del passeggero ottenere assistenza ed il rimborso del biglietto se non gli viene offerto un volo alternativo o se lo stesso diviene inutile rispetto al suo programma di viaggio iniziale.

Allarme salmonella, Conad richiama salame affettato Golfetta confezionato.

Allarme salmonella, Conad richiama salame affettato Golfetta confezionato. L’azienda ha diffuso l’avviso di richiamo a scopo cautelativo di un lotto di salame Golfetta prodotto per Conad. Il batterio in questione può contaminare diversi alimenti, tra cui latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte ed è responsabile della salmonellosi. Salmonella spp in 100 g. Questo il motivo che ha spinto Conad a diffondere un avviso di richiamo di di un lotto di salame affettato Golfetta prodotto per Conad. Come si legge nell’avviso pubblicato sul sito della Conad, le confezioni interessate dal provvedimento di richiamo sono distribuite con il numero di lotto 26910002 da consumarsi preferibilmente entro lo 08/05/2019. Il salame è stato prodotto per Conad da Golfera in Lavezzola Spa e confezionato da Grandi Salumi Italiani Spa, in provincia di Parma, nello stabilimento di via Gandiolo 2/A, a Noceto. La salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche. I principali serbatoi dell’infezione sono rappresentati dagli animali e i loro derivati (come carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati) e l’ambiente (acque non potabili) rappresentano i veicoli d’infezione.La salmonellosi viene trasmessa attraverso l’ingestione di cibi o bevande contaminate o per contatto, attraverso cioè la manipolazione di oggetti o piccoli animali in cui siano presenti le salmonelle. A scopo precauzionale e al fine di garantire la sicurezza dei consumatori, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare il salame affettato Golfetta confezionato con lotto e scadenza segnalati e restituirlo invece al punto vendita d’acquisto. Conad si scusa per il disagio.

martedì 23 aprile 2019

La terapia genica sperimentale del gigante farmaceutico Novartis potrebbe essere responsabile della morte di un bambino

La terapia genica sperimentale del gigante farmaceutico Novartis potrebbe essere responsabile della morte di un bambino Un trattamento innovativo del colosso farmaceutico svizzero Novartis potrebbe aver provocato la morte di un bambino. La società lo ha annunciato dopo un'indagine. Il bambino è stato trattato con Zolgensma, una terapia genica sperimentale, che ha lo scopo di combattere l'atrofia muscolare spinale, una grave malattia muscolare. Il bambino è morto nella fase finale di una sperimentazione clinica, per la quale Novartis accetta ancora nuovi pazienti in Europa. Il bambino di sei mesi, secondo quanto riferito, è morto per una grave infezione respiratoria associata a complicanze neurologiche. La compagnia sta ancora aspettando un risultato finale dell'autopsia. Una connessione con il trattamento sperimentale non è quindi ancora confermata. Novartis ha detto che l'incidente è stato segnalato ai regolatori.La società svizzera ha anche affermato che il paziente deceduto era nelle fasi finali della sperimentazione clinica. Si tratta comunque del secondo incidente in poco tempo. Novartis ha programmato di lanciare quest'anno Zolgensma, un farmaco rivoluzionario, negli Stati Uniti e in Europa. Tuttavia, con le notizie sulla morte del bambino, ora ci sono dubbi e, cosa ancora più importante, questa è la seconda preoccupante notizia che coinvolge la casa farmaceutica svizzera Novartis in pochissimo tempo. Il 16 aprile, ad esempio, un paziente di uno studio clinico svizzero è morto per arresto respiratorio. Una commissione indipendente di inchiesta non ha trovato alcun collegamento tra il trattamento e la morte. Il trattamento con terapia genica di Novartis, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, comunque, è seguito con grande attenzione. Questo campo di ricerca offre nuove possibilità per il trattamento dei disturbi congeniti.

Selfie da "brivido" con pistola: parte un colpo e gli esplode il telefono in faccia

Selfie da "brivido" con pistola: parte un colpo e gli esplode il telefono in faccia. Un 16enne si è reso protagonista di un pericoloso gesto che gli ha causato ferite alla faccia, all’occhio e al cervello. Portato in ospedale, le sue condizioni sono stabili Protagonista della vicenda un ragazzino di 16 anni, rimasto ferito lunedì scorso a San Antonio, in Texas. Si stava facendo alcuni selfie con lo smartphone impugnando una pistola calibro 9 mm, quando gli è partito un colpo e il telefono gli è esploso in faccia. Alcuni pezzi di vetro e metallo gli si sono conficcati in faccia, in un occhio e nel cervello. Lo riporta il New York Post. La polizia sta indagando sulla dinamica di quanto avvenuto. Il 16.enne è stato trasportato in ospedale e le sue condizioni sono stabili. L'obiettivo del gesto? Scattarsi un selfie da brivido, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti", forse poi da condividere su internet per pavoneggiarsi con gli amici.

lunedì 22 aprile 2019

Richiamo urgente per occhiali da sole Ray-Ban: le lenti potrebbero frantumarsi e le schegge causare danni agli occhi

Richiamo urgente per occhiali da sole Ray-Ban: le lenti potrebbero frantumarsi e le schegge causare danni agli occhi. L'allerta è stata segnalata dall'autorità indipendente del governo australiano per la concorrenza e il consumo. Gli occhiali da sole in tartaruga marrone sono venduti in tutto il paese nei negozi Big W e nei negozi Big W Optical e anche on-line. Il richiamo non si applica alle lenti da vista. Il richiamo non riguarda il mercato italiano Una gamma di occhiali da sole del marchio leader Ray-Ban è stata richiamata con urgenza tra le preoccupazioni che le lenti potrebbero frantumarsi e le schegge causare danni agli occhi. I clienti che hanno acquistato gli occhiali in tartaruga marrone nei negozi Big W in tutto il paese e anche on-line, sono pregati di smettere immediatamente di usarli. La Commissione australiana per la concorrenza e il consumo (ACCC) afferma che le lenti, non soggette a prescrizione, sono a rischio di rottura e i frammenti potrebbero causare danni agli occhi. "Alcune lenti, senza prescrizione, potrebbero non essere abbastanza forti o resistenti e rompersi sotto pressione", ha riferito in una nota l'ACCC. Gli occhiali da sole sono stati venduti nei negozi di ottica di Big W nel NSW, nel Queensland, nel Sud dell'Australia e a Victoria tra il 1 ° novembre 2016 e il 31 gennaio di quest'anno e anche on-line. Chiunque li abbia acquistati è invitato a restituire l'articolo al rivenditore per un rimborso completo. Il richiamo non si applica alle lenti da vista. Nell’ottica d’informazione quotidiana ai consumatori in materia di allerte dei prodotti, lo “Sportello dei Diritti” nella persona del presidente Giovanni D'Agata, nel caso il richiamo riguardi anche il mercato europeo e quindi anche l'Italia, ricorda che i clienti che hanno acquistato il prodotto sopra indicato,possono restituirlo al punto vendita che procedera’ al rimborso.

Cade con uno skateboard elettrico, muore un 42enne.

Cade con uno skateboard elettrico, muore un 42enne. L'uomo è deceduto in ospedale dopo che venerdì era rimasto gravemente ferito su una strada di Bellmund, località a sud di Bienne, in Svizzera. Lo Sportello dei Diritti: "Chi si lancia nel traffico può andare incontro a conseguenze sanzionatorie. La circolazione mediante tavole, pattini od altri acceleratori di andatura, infatti, è vietata sulla carreggiata delle strade, ma anche sugli spazi riservati ai pedoni." È morto in ospedale un uomo che aveva riportato gravi ferite venerdì su una strada di Bellmund, poco a sud di Bienne, in Svizzera, cadendo con uno skateboard elettrico. Si tratta di un residente nel cantone di 42 anni, scrive in una nota odierna la polizia bernese. La vittima era stata trasportata con l'elicottero in ospedale, dopo i primi soccorsi prestati dai passanti. Un'indagine è stata aperta per far luce sull'incidente. Sull'uso di skateboard elettrici interviene, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che ricorda in Italia questo tipo di tavola su quattro ruote può essere usato solo su proprietà privata. Infatti, il disposto dell’articolo 190, comma 8, codice della strada, prescrive: “la circolazione mediante tavole, pattini od altri acceleratori di andatura è vietata sulla carreggiata delle strade”. Lo skateboard, indipendentemente dal fatto che sia elettrico o no, è un acceleratore di andatura, per cui non può circolare sulla carreggiata stradale. La circolazione con uno skateboard (elettrico) sulla carreggiata, come se fosse un veicolo, importa quindi la sanzione prevista dall’articolo 190, codice della strada. Chi si lancia nel traffico con questo strumento può quindi andare incontro a conseguenze sanzionatorie.

13 ricoverati dopo un atterraggio d'emergenza di un aereo della American Airlines

13 ricoverati dopo un atterraggio d'emergenza di un aereo della American Airlines. L'aereo, proveniente da Miami era diretto a Boston dove è atterrato Un volo American Airlines partito domenica mattina da Miami ha effettuato un atterraggio d'emergenza all'aeroporto di arrivo, Boston, a seguito di un improvviso malore, e 13 passeggeri sono stati portati in ospedale. La portavoce dell'autorità portuale del Massachusetts, Samantha Decker, afferma che i sintomi dei passeggeri sembravano lievi. Un portavoce dell'American Airlines ha riferito che facevano parte di un gruppo di studenti. Ha detto che nessun altro passeggero o membro dell'equipaggio si è sentito male. Per paura di eventuali contagi, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, medici e infermieri hanno soccorso i passeggeri direttamente a bordo dell'aereo. In tutto, stando a quanto riferito dai media statunitensi, hanno richiesto assistenza medica immediata 13 passeggeri che sono stati immediatamente trasportati in ospedale. La notizia è stata confermata anche dalla compagnia aerea. Ingenti le misure di sicurezza predisposte per l'operazione, con la polizia aeroportuale e il personale medico muniti di mascherine protettive. Anche se resta da capire cosa abbia provocato il malore collettivo a bordo dell'aereo. A titolo precauzionale, l'aereo è stato raggiunto dalle autorità competenti che hanno preso la decisione di sottoporre a screening tutti a bordo, in linea con le procedure standard di salute e sicurezza. Al momento, non ci sono notizie ufficiali da parte delle autorità sanitarie americane.

Truffe online a gogo con falsi buoni “Decathlon”. Social inondati da finte promesse per “fortunati” utenti.

Truffe online a gogo con falsi buoni “Decathlon”. Social inondati da finte promesse per “fortunati” utenti. Lo “Sportello dei Diritti”: diffidate, non cliccate e non fornite dati personali, sono solo frodi. L’allerta anche su “Commissariato di PS On Line” della Polizia Postale Ritorna ciclico, o meglio non si ferma mai uno dei must delle truffe online: i falsi buoni “Decathlon” di prezzo variabile che circolano su tutti i social network. Lo ripetiamo noi dello “Sportello dei Diritti” da anni ormai, e nonostante ciò, sembra che ci siano migliaia di utenti della rete che continuano a cascarci. Lo ribadisce anche la Polizia Postale che con l’ennesimo post con tanto di screenshot del tipico messaggio-truffa sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” ci ricorda di prestare la massima attenzione: “truffa Facciamo attenzione alle molte pagine sui social che contengono post sponsorizzati non riconducibili a Decathlon. L'unica finalità è quella di mettere le mani sui dati personali di inconsapevoli utenti. Nel dubbio è sempre meglio accertarsi attraverso i siti ufficiali dei brand”. Ancora una volta, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il modo migliore per difendersi, è quello di diffidare sempre da questo tipo di false promesse che per quanto allettanti sono sempre fasulle perché nessuno regala niente per niente. È sufficiente, quindi, non dare retta, non cliccarci mai sopra e non fornire mai dati personali. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

"Volevo accarezzarla" visitatrice tocca la tigre allo zoo e viene aggredita dal felino

"Volevo accarezzarla" visitatrice tocca la tigre allo zoo e viene aggredita dal felino. Un gesto stupido e abbastanza fortunato: in uno zoo privato nella città industriale di Žilina, nella Slovacchia nord-occidentale, una tigre ha ferito gravemente una 29enne. Domenica la polizia slovacca ha pubblicato un video sull'incidente avvenuto Venerdì Santo sulla visita allo zoo privato e dell’aggressione che gira in Rete (https://www.topky.sk/cl/100370/1788681/Autenticke-VIDEO-Zenu--29--v-Ziline-uhryzol-tiger--musela-podstupit-chirurgicky-zakrok). Una ventinovenne in visita alla struttura, è stata aggredita mentre tentava di accarezzare una tigre quando il grosso gatto ha reagito attaccandola. Le immagini,infatti, hanno stabilito l’esatta sequenza degli eventi che avrebbero già confermato anche le responsabilità del proprietario dello zoo che ora deve pagare una penalità per misure di sicurezza inadeguate. Nelle immagini, si vede che la giovane non ha resistito alla tentazione e ha infilato un braccio. L’animale ha aggredito la ventinovenne utilizzando le zampe anteriori e lacerandole il braccio destro cercandolo di tirarlo a sè. Gravi le lacerazioni all’arto, tuttavia la giovane non si trova in pericolo di vita anche se ha subito un delicato intervento chirurgico di ricostruzione dell'arto ferito. Questo episodio accaduto in uno zoo privato, ricorda un altro all'inizio di marzo, sempre in una regione orientale dell'Europa, in Repubblica Ceca, quando un uomo di 33 anni è stato sbranato da uno dei due leoni che teneva in casa come "animali di compagnia". Le autorità veterinarie hanno riferito che in passato alla vittima era stato negato il permesso di tenere in casa dei leoni. Nei giardini zoologici privati cechi, per esempio, secondo il Ministero dell'Ambiente di Praga, sono tenuti 44 leoni, 49 puma, 20 tigri, 15 ocelot e otto leopardi. Metti una tigre… nel giardino? Per fortuna in Italia niente tigri, pantere nere o pigri leoni dietro il pergolato. Anche se, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” gira voce che ce ne siano per davvero, irregolari: leoni, leopardi, pantere e linci da appartamento.

Scoperta (forse) l’origine degli incubi notturni!

Scoperta (forse) l’origine degli incubi notturni! A chi non è mai capitato di fare brutti sogni? Da sempre si è cercato di scoprire quale sia l’origine degli incubi che rovinano i nostri riposi e che molte volte ci costringono a svegliarci di soprassalto. Una ricerca ha tentato di fornire una spiegazione ai meccanismi del nel nostro cervello quando facciamo un incubo. Lo studio, condotto da numerosi esperti e pubblicata sulla rivista Journal of Neuroscience, è riuscito ad individuare la firma neurale dei nostri incubi. Fino ad oggi, infatti, gli scienziati non erano in grado di comprendere quali emozioni fossero sottese alla sperimentazione del nostro sonno o di un nostro incubo. La ricerca in questione ha previsto l’utilizzo di un elettroencefalogramma per analizzare il cervello dei volontari durante le due notti di sperimentazione previste dalla ricerca. Dopo 5 minuti di fase Rem del sonno, ovvero la fase di sonno legata all’azione di sognare, i volontari sono stati svegliati per raccontare le emozioni vissute durante il sonno. Da qui i ricercatori hanno stabilito un particolare collegamento tra il sentimento di rabbia vissuto all’interno del sogno (incubo) e l’attività cerebrale registrata dall’elettroencefalogramma. In particolare, quando i partecipanti registravano una maggiore attività cerebrale di onde alfa nell’area destra del cervello, sperimentavano, allo stesso tempo, una maggior sensazione di rabbia e quindi di fastidio. E' questa stessa sensazione di rabbia che genera, poi, la manifestazione di un sonno non tranquillo e quindi anche di un incubo. La firma neurale che predice questo comportamento è chiamata asimmetria alfa frontale (Faa) e dimostra, quindi, che l’attività cerebrale può rappresentare un indicatore della regolazione delle nostre emozioni. In poche parole, se le onde alfa che si attivano negli istanti precedenti al nostro addormentamento risultano maggiori nell’area destra del nostro cervello, esiste una buona probabilità che ci toccherà fare i conti con un incubo notturno. Nulla ci dice, però, la ricerca, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, se sarà possibile eliminare definitivamente la possibilità di fare incubi, per poter vivere meglio il nostro riposo nella società dello stress.

venerdì 19 aprile 2019

India, bimbo di nove mesi decapitato da un leopardo che l'ha rapito dalla culla mentre la mamma dorme. Tragedia nel villaggio di Zari in India

India, bimbo di nove mesi decapitato da un leopardo che l'ha rapito dalla culla mentre la mamma dorme. Tragedia nel villaggio di Zari in India Una storia davvero incredibile ed una tragedia immane quella che giunge dalla lontana India. Qui un bambino di appena nove mesi è stato sbranato da un leopardo. Fonti locali affermano che lo sfortunato bimbo si trovava martedì 16 aprile nella culla della sua casa mentre la mamma dormiva nel villaggio di Zari, in India, quando alle 04:00 del mattino è avvenuto l’attacco. Lì non ci sono protezioni né spazi recintati, nonostante la presenza di animali feroci nelle vicinanze. Il portavoce dell’autorità per il controllo della fauna selvatica, ha dichiarato che il piccolo Dhaval Rathwa di nove mesi è stato trovato decapitato il giorno successivo. Il leopardo che è stato catturato 24 ore dopo l'attacco è tenuto sotto osservazione nel centro di soccorso del dipartimento forestale di Pavagadh. Non è la prima volta che un animale feroce attacca un umano. Ci sono almeno altri quattro precedenti di questo tipo negli ultimi due anni. La deforestazione selvaggia negli anni in India ha modificato l'equilibrio biologico dei predatori e non solo e ne ha alterato il comportamento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. I leopardi, attaccano spesso l’uomo, specialmente quegli che vivono ai margini della foresta o dei Parchi Nazionali. Difficilmente i morsi sono letali, ma le aggressioni possono essere molto pericolose come nel caso non isolato di questa tragedia.

Bambina muore per un'allergia al dentifricio.

Bambina muore per un'allergia al dentifricio. Il prodotto conteneva una proteina a base di latte, alimento al quale la bambina era fortemente allergica Una bambina di 11 anni è morta subito dopo essersi lavata i denti. La mamma: "L'ha uccisa il dentifricio. Le ha tolto l’ossigeno". La piccola, infatti, è morta per la reazione allergica che le ha provocato un dentifricio a base di latte. La mamma della piccola Denise Saldate, Monique Altamirano, intervistata dai quotidiani della città West Covina in California, ha raccontato che sua figlia si stava lavando i denti nel bagno di casa con la sorella quindicenne, quando questa è uscita dal bagno piangendo e dicendo che Denise non riusciva più a respirare. La mamma ha raccontato che quando è entrata nel bagno ha visto la piccola con le labbra blu: ha subito telefonato per i soccorsi. I sanitari intervenuti hanno praticato all’11enne delle compressioni toraciche per farla respirare, ma purtroppo la bambina è morta soffocata. I genitori della bambina, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non avevano letto con attenzione l'etichetta del dentifricio nel quale si riportava come ingrediente una proteina derivata dal latte, alimento al quale la bambina era fortemente allergica.

Tariffe eccessive commissioni carte di credito. Batosta dal Tribunale per Mastercard: condannata a rimborsare ogni cittadino del Regno Unito

Tariffe eccessive commissioni carte di credito. Batosta dal Tribunale per Mastercard: condannata a rimborsare ogni cittadino del Regno Unito. Saranno in 46 milioni a ricevere 300 sterline a testa, è l'incredibile esito di una class action miliardaria contro il colosso delle carte di credito Importante risultato sull’annosa questione commissioni sulle transazioni con carta di credito. È stata pubblicata dal Tribunale d'appello della concorrenza (CAT) di Londra, una sentenza a carico di MASTERCARD che la condanna a rimborsare ogni cittadino del Regno Unito. Mastercard ha applicato tariffe eccessive alle transazioni di 46 milioni di cittadini britannici per un periodo di 16 anni, per questo motivo è stata condannata dal Tribunale d'appello della concorrenza (CAT) di Londra a risarcirli. Tutti. Lanciata 2 anni fa dall'ex-ombudsman Walter Merricks, la class action più grande di sempre per il Regno Unito ha generato anche un rimborso totale da record: 14 miliardi di sterline, più o meno 300 sterline a persona. A beneficiarne praticamente tutti i residenti adulti della nazione, anche se non hanno utilizzato e/o posseduto una delle suddette carte. Per Mastercard, però, la partita è tutt'altro che chiusa e si opporrà, fino alla Corte suprema, se necessario: «Continuiamo a essere fondamentalmente contrari con il principio alla base della denuncia, siamo convinti che nessun torto sia stato fatto ai nostri clienti britannici e che si tratti di un giusto prezzo per beneficiare della sicurezza, comodità ed efficienza dei nostri servizi». Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di un precedente molto significativo per il gran numero di utenti coinvolti, sicuramente tra i più elevati a livello europeo sinora mai riconosciuti dall’autorità giudiziaria, ma anche perché rende giustizia a coloro che hanno avuto fiducia delle condizioni contrattuali imposte.

Controlli alle frontiere UE, approvata la legge promossa da Malta.

Controlli alle frontiere UE, approvata la legge promossa da Malta. La legge che protegge le frontiere esterne dell’UE, promossa dall’eurodeputata maltese Roberta Metsola, è stata approvata in via definitiva dal Parlamento Europeo. La nuova legge prevede il rafforzamento dei controlli alle frontiere e delle guardia costiere degli Stati membri attraverso l’impiego di 10.000 uomini. L’obiettivo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è rafforzare il contrasto all’immigrazione clandestina e alla criminalità transfrontaliera, oltre che a rendere più efficiente il processo di espulsione delle persone che non sono idonee a rimanere nell’UE nel pieno rispetto dei diritti fondamentali riconosciuti in ambito europeo. L’iter di approvazione del provvedimento ha segnato tempi record: soli sei mesi dalla proposta preliminare all’entrata in vigore, compresa l’approvazione di un accordo preliminare da parte dei governi nazionali coinvolti, compresi gli esecutivi di Malta e Italia. Per il commissario europeo per l’Immigrazione e gli Affari Interni, Dimitris Avramopoulos, è una misura destinata ad arginare, almeno in parte, il fenomeno dell’immigrazione incontrollata.

Ministero salute segnala richiamo bottiglie di vetro per gasatore SODASTAR: rischio fisico. Sussiste il pericolo di lesioni

Ministero salute segnala richiamo bottiglie di vetro per gasatore SODASTAR: rischio fisico. Sussiste il pericolo di lesioni Dopo l'allerta lanciata dallo“Sportello dei Diritti”, solo oggi, con un ritardo di 10 giorni, il ministero della Salute ha diffuso l’annuncio del richiamo di decine di migliaia di bottiglie di vetro per gasatore SODASTAR. Il richiamo si è reso necessario per un rischio esplosione. L’avviso è stato pubblicato sul sito del dicastero e spiega nella nota che il fornitore, BL Balanced Lifestyle Food and Beverages GmbH, ha reso noto che le bottiglie di vetro per il “gasatore SODASTAR” così come le bottiglie di vetro dell’articolo “accessori per gasatore SODASTAR” potrebbero, in rari casi, rompersi durante il funzionamento. Le bottiglie di vetro per il gasatore SODASTAR non devono essere più utilizzate. Sussiste il pericolo di lesioni. Qualora si volesse restituire il prodotto, questo può essere restituito in qualsiasi filiale ALDI. Il prezzo di acquisto di verrà ovviamente rimborsato anche senza l’esibizione dello scontrino di acquisto. Il prodotto è stato in vendita nelle filiali ALDI a partire dal 28 Marzo 2019. La vendita del prodotto è stata tempestivamente interrotta. Per eventuali richieste e chiarimenti si prega di contattare il Servizio Clienti ALDI, raggiungibile al seguente numero verde: 800 370 370 (lun-ven 8:30-17:00, sab 8:00-14:00). L'azienda si scusa con la clientela per il disagio. Nello specifico, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” il richiamo è stato effettuato poichè le bottiglie non sarebbero abbastanza resistenti all’anidride carbonica, il che potrebbe provocare appunto l’esplosione. Ogni tanto, infatti, le bottiglie, nella fase di ricarica, possono esplodere. Per fortuna, ancora nessun cliente ha riportato ferite o danni e non si è verificato alcun tipo di incidente, segno che si tratta di una misura precauzionale volta a proteggere gli utenti e clienti.

Queensland, neonato rapito dal dingo.

Queensland, neonato rapito dal dingo. Un bambino è stato trascinato fuori dal camper e portato via da un cane selvatico affamato mentre i suoi genitori stavano dormendo. Papà eroe salva il figlio di 14 mesi strappandolo dalle fauci dell'animale che lo aveva porta via "distante" dal campeggio Una storia davvero incredibile quella che giunge dalla lontana Australia. Qui un neonato di appena 14 mesi stava per essere sbranato da un dingo. Secondo il Royal Automobile Club of Queensland (RACQ) LifeFlight Rescue, il bebè dormiva con i suoi genitori e la sorellina di 4 anni nel camper mentre era al campeggio quando è avvenuto l’attacco. Il padre, svegliatosi al suono delle urla di terrore e i pianti del figlio che provenivano distanti dall'accampamento, andò fuori dal camper per trovare l'animale che era già riuscito a portare il bambino a una certa distanza, con altri dingo in agguato nelle vicinanze. Le autorità ritengono che almeno due dingo siano riusciti a entrare nel trailer senza che la famiglia se ne fosse accorta. Dopo averlo affrontato, il padre ha recuperato suo figlio e ha chiamato i servizi di emergenza. Un paramedico del Servizio di ambulanza del Queensland (QAS) che vive sull'isola è stato il primo a curare le ferite del neonato. Secondo il quotidiano Courier Mail, il bimbo ha riportato la frattura del cranio oltre ad alcune ferite profonde alla testa e al collo. Il paramedico Frank Bertoli ha elogiato la rapida risposta del padre e ha dichiarato che la reazione immediata dei genitori probabilmente ha salvato il bambino da ferite ancora più orribili."Il piccolo è stato apparentemente afferrato dietro la zona del collo e trascinato via", ha riferito Bertoli. Un elicottero è stato inviato in soccorso sull'isola alle 12.40 e il neonato è stato trasportato all'ospedale di Hervey Bay. Alle 8 di questa mattina è stato trasferito al Children's Hospital del Queensland a Brisbane anche se si stia riprendendo. Non è la prima volta che un dingo attacca un umano, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Ci sono diversi precedenti di questo tipo negli ultimi anni. Solo quest'anno si sono verificati numerosi allarmanti attacchi di dingo nell'isola di Fraser. A gennaio, un bambino di sei anni è stato ricoverato in ospedale dopo essere stato morso mentre una madre francese e suo figlio sono stati attaccati il mese scorso. Oppure come quello che ispirò pure Meryl Streep nel film Cry in the dark, che raccontava il caso di Azaria Chamberlain, la bambina scomparsa il 17 agosto 1980 mentre era al campeggio con i genitori sotto la Ayers Rock, in Australia. Storia riletta alla luce di una serie di episodi che sembrano dare ragione ai genitori della ragazza perché raccontano di numerosi attacchi dell'animale nei confronti di minori: nel 2001, un bambino di nove anni, nel 2004 una di quattro. Gli esperti ritengono, comunque, che i dingo possano attaccare l'uomo solo in rare occasioni a causa della scarsità di cibo, specialmente durante i periodi di siccità.

giovedì 18 aprile 2019

Colpo di frusta e lesioni non strumentalmente accertate: Stop definitivo alle assicurazioni dalla Cassazione.

Colpo di frusta e lesioni non strumentalmente accertate: Stop definitivo alle assicurazioni dalla Cassazione. I danni biologici possono essere accertati anche senza verifiche “strumentali” perché altrimenti il “Cresci Italia” sarebbe incostituzionale. L’accertamento medico legale non può essere limitato: il diritto alla salute è tutelato dalla Costituzione. La valutazione va effettuata caso per caso: insostituibili la visita e l’esperienza del sanitario Stop definitivo della Cassazione alle assicurazioni. Un durissimo colpo giunge in data odierna dalla Suprema Corte con due decisioni già massimate, la sentenza 10816/19 e l’ordinanza 10189/19, depositate proprio oggi. Ne dà notizia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che ritiene utile rilanciare questi due provvedimenti che hanno chiarito, si spera definitivamente checchè ne vogliano le compagnie assicuratrici, che i danni biologici conseguenti a sinistri stradali, come il più classico dei “colpi di frusta”, possono essere accertati anche senza il ricorso a strumenti come radiografie, tac o risonanze magnetiche, nonostante la stretta introdotta nel 2012 dal decreto Cresci Italia. Tale deduzione deriva dal fatto che la professione medica può essere vincolata, in quanto la visita e l’esperienza del sanitario sono insostituibili e un vincolo probatorio all’accertamento strumentale sarebbe a rischio incostituzionalità poichè il diritto alla salute è tutelato dalla Carta fondamentale. E l’orientamento già avviato da alcuni precedenti, stavolta può dirsi ufficiale e senza alcuna ombra di dubbio, nel momento in cui sono stati rigettati sul punto ed in entrambe le controversie approdate innanzi alla Suprema Corte, i ricorsi delle società assicurative: nel primo caso era stata contestata la lesione al rachide cervicale «per la mancanza di un accertamento clinico strumentale obiettivo». Per la Cassazione, però, la modifica degli articoli 138 e 139 del codice assicurazioni private introdotta dal decreto legge 1/2012 costituisce un giro di vite sulle micropermanenti, vale a dire le lesioni con esiti fino al 9 per cento ed è un invito ad una rigorosa verifica da parte di tutti gli addetti ai lavori, dunque magistrati, avvocati e consulenti tecnici. Ciò per favorire la concorrenza e combattere le frodi alle assicurazioni. Ma la legge non va interpretata nel senso che la prova della lesione debba essere fornita soltanto con l’accertamento clinico strumentale. I criteri scientifici per accertare il danno biologico sono quelli tipici della medicina legale: accertamento visivo, clinico e strumentale, senza vincoli gerarchici e da utilizzare secondo le leggi della professione medica. Ci sono casi nei quali la natura della malattia e la modestia della lesione impongono l’accertamento strumentale perché è l’unico in grado di fornire la prova rigorosa richiesta dalla normativa. Ma ce ne sono altri in cui la diagnostica per immagini non risulta necessaria a una diagnosi attendibile: l’importante resta consegnare ai giudici conclusioni «scientificamente documentate e giuridicamente ineccepibili».

Privacy, altri guai in vista per Facebook: scaricati 1,5 milioni di indirizzi email senza permesso negli ultimi tre anni

Privacy, altri guai in vista per Facebook: scaricati 1,5 milioni di indirizzi email senza permesso negli ultimi tre anni Facebook finisce ancora una volta nel mirino per violazione della privacy. Secondo la stessa compagnia, circa 1,5 milioni ha scaricato negli ultimi tre anni circa 1,5 milioni di indirizzi email al momento dell’iscrizione di nuovi utenti senza però chiedere il consenso per l’utilizzo. A riportare la notizia è Business Insider che ha riscontrato l’inizio di questo accumulo di indirizzi e-mail da maggio del 2016. L’azienda di Menlo Park ha ammesso di aver caricato involontariamente su Facebook questo elenco e che ora sta operando per la rimozione. “Il mese scorso abbiamo smesso di offrire la verifica della password tramite email come opzione per le persone che verificassero il loro account al momento della registrazione per Facebook. Quando abbiamo esaminato i passaggi che le persone stavano eseguendo per verificare i loro account, abbiamo scoperto che in alcuni casi i contatti email della gente sono stati caricati involontariamente su Facebook quando hanno creato il loro account”, ha spiegato un portavoce della società. Il caso è emerso dalla denuncia di un esperto di cybersicurezza. Dopo aver notato che Facebook richiedeva ad alcuni utenti l’inserimento della password della posta elettronica al momento della registrazione per verificane l’identità, si è insospettito, poiché fornire indirizzo email e la password per un accesso è una procedura sorpassata dagli esperti del settore. Facebook avvisava gli utenti che al momento dell’iscrizione al social, inserendo la propria email, avrebbe importato i contatti per costruire la rete di connessioni sociali. All’inizio nessuno ha dato il giusto peso a dove finissero questi contatti raccolti ma, con l’attuale ammissione, Facebook ha confermato che negli anni ha raccolto e caricato oltre 1,5 milioni di indirizzi email. La società con sede in California ha confermato le informazioni, rilevando che questo passaggio di verifica è stato rimosso il mese scorso. La compagnia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello“Sportello dei Diritti, ha fatto una serie di gaffe sulle informazioni private dei suoi membri negli ultimi anni. Ad esempio, i messaggi di milioni di utenti che volevano che fossero visibili solo dai loro "amici" di Facebook erano stati condivisi pubblicamente, rendendoli visibili al mondo.

Rischio incendio, Conforama richiama gli Hoverboard. Il "Gyropode G1" della marca MPMAN può rivelarsi pericoloso

Rischio incendio, Conforama richiama gli Hoverboard. Il "Gyropode G1" della marca MPMAN può rivelarsi pericoloso Rischio lesioni o addirittura incendio. Per questo, Conforama ha deciso di richiamare gli Hoverboard «Gyropode G1» della marca «MPMAN». Questi Hoverboard non sono dotati di un sistema di gestione delle batterie Battery Management System (BMS), e quindi possono surriscaldarsi con conseguenze pericolose. I consumatori che possiedono un «Gyropode G1» della marca «MPMAN» dovrebbero controllare tramite il numero di serie se il loro prodotto è interessato dal richiamo. Nello specifico sono interessati dal richiamo gli Hoverboard identificabili dal umero di serie che inizia con 15980..... o inferiore. In questo caso sono pregati di riportarlo a un punto vendita Conforama insieme a una prova d’acquisto per ottenere il rimborso del prezzo d’acquisto. In assenza della prova d’acquisto, verrà rimborsato il prezzo di vendita corrente di Conforama. In sintesi ai consumatori, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sarà rimborsato il prezzo d’acquisto o quello di vendita.

Inquinanti trovati nei preservativi di Migros e Kiosk

Inquinanti trovati nei preservativi di Migros e Kiosk. Sostanze cancerogene e allergeni: alcuni preservativi contengono sostanze nocive. Compresi quelli del marchio M-Budget. In realtà, dovrebbero proteggere! A seconda della produzione, tuttavia, i contraccettivi portano con sé i loro pericoli: le cosiddette nitrosamine, che possono causare il cancro. Ci sono anche proteine di lattice che causano reazioni allergiche in individui particolarmente sensibili. Un test della rivista dei consumatori "Gesundheitstipp" ha rivelato che soprattutto i preservativi dei marchi M-Budget, Ok. e Lelo contengono grandi quantità di nitrosammine. Nei preservativi Ok., è stata rilevata anche molta proteina di lattice. Questo marchio ha ricevuto il punteggio "Insufficiente". La società Valora, dunque, ha deciso di togliere i preservativi dall'assortimento della maggior parte delle loro edicole e chioschi K Kiosk. Ma questo non ha nulla a che vedere con il test: la domanda è troppo bassa. La società è attualmente in procinto di vendere le scorte rimanenti. I preservativi M-budget, che contengono circa lo stesso numero di nitrosamine di quelli del marchio Valora, hanno prestazioni migliori a causa della mancanza di proteine del lattice. Ecco perché a questi contraccettivi è stato attribuito il punteggio "sufficiente". Migros sostiene che la protezione contro le malattie è superiore al rischio per la salute derivante dalla proporzione di nitrosamine. Inoltre, una connessione diretta tra l'uso del preservativo e lo sviluppo del cancro non è stata dimostrata, ha dichiarato alla stampa il portavoce Patrick Stöpper. È importante, tuttavia, esporre il corpo a queste sostanze il meno possibile. I migliori risultati nei test lo hanno ottenuto marchi noti come Durex, Ceylor e Celeste. I preservativi Coop del marchio Prix Garantie ricevono il voto "buono" (quasi nessuna nitrosammina) ma è stata rilevata una quantità leggermente superiore di proteine del lattice. Le nitrosammine, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, possono essere assorbite attraverso la pelle. Lo studio di queste sostanze è molto importante in ambito tossicologico, essendo molte N-nitrosammine cancerogene. Questi composti provocano mutazione genetica tramite alchilazione del DNA, come ampiamente dimostrato negli animali da laboratorio e la loro assunzione alimentare è associata col tumore dello stomaco e col cancro esofageo.