lunedì 31 agosto 2020

Salute: intervento record in Russia. Rimosso un serpente dall’esofago strisciato nella bocca di una donna

Salute: intervento record in Russia. Rimosso un serpente dall’esofago strisciato nella bocca di una donna che si era addormentata sotto un albero Un chirurgo ha rimosso un serpente dall’esofago dopo essere strisciato nella bocca di una donna che si era addormentata sotto un albero nel villaggio di Levashi nella Repubblica del Daghestan, in Russia. I medici hanno dovuto rimuovere il rettile lungo un metro sotto anestesia. Filmata l'operazione per liberare l'esofago della donna dalla vipera. Il video, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, mostra mentre il chirurgo con l'aiuto di un tubo speciale, cattura il serpente e lo estrae dalla bocca della donna. Il rettile di un metro ha spaventato non solo il paziente, ma anche il medico che ha estratto il serpente. Questo è il primo caso in assoluto documentato in tutto il mondo in cui sul tavolo operatorio viene estratto un serpente dall’esofago di una donna. Ecco il video: https://youtu.be/ImFeK8gQyxA

domenica 30 agosto 2020

Barcone di migranti esplode al largo di Crotone.

Barcone di migranti esplode al largo di Crotone. Il bilancio dell'incidente è di tre morti e cinque feriti. Si cercano inoltre 3 dispersi Una barca con a bordo migranti è esplosa questa mattina nella zona di mare antistante La Catella, in provincia di Crotone mentre veniva rimorchiato verso il porto calabrese dalle Fiamme Gialle. Sono tre le vittime del terribile incidente. Il fuoco prima, l'esplosione dopo, seguita dalle urla di chi si lanciava in acqua per sfuggire all'incendio. In tutto si contano cinque feriti. Tre di questi, tutti migranti, sono in gravissime condizioni in ospedale. Nello scoppio, sono rimasti feriti anche due finanzieri che si trovavano sull'imbarcazione in quel momento. Ci sono inoltre anche tre dispersi. Stando alle prime ricostruzioni il rogo sarebbe divampato durante le operazioni di trasbordo e l'esplosione sarebbe avvenuta a causa del carburante a bordo. Al momento non si conoscono le cause dell'incendio. Un'altra tragedia brutta del mare, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, tragedie che non dovrebbero avvenire. Ecco il video di due esplosioni e poi alte colonne di fumo: https://youtu.be/TimFOvTY85s

sabato 29 agosto 2020

Bimbo scappa di casa e carponi attraversa l’autostrada trafficata: salvato

Bimbo scappa di casa e carponi attraversa l’autostrada trafficata: salvato. Avvistato in pieno giorno su una strada un bimbo di 2 anni è stato raccolto da un samaritano in Vietnam. I genitori intanto erano inconsapevoli della fuga del piccolo. L’incredibile video Girava a carponi in pigiama sull’autostrada trafficata in pieno giorno. Per fortuna alcuni automobilisti hanno visto quel piccolo passante. Il mini-fuggiasco, appena 2 anni, è evaso di casa mentre i genitori erano occupati in altre faccende. E’ sgattaiolato dalla porta aperta ed ha attraversato completamente, da destra a sinistra, una parte della carreggiata, a doppia corsia, di un’autostrada trafficata. Gli automobilisti di passaggio che hanno assistito increduli alla scena si sono precipitati a salvare il piccolo che era infreddolito nel suo pigiamino, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, dopo che un camion ed un’auto si sono fermati, formando un muro di sicurezza dai veicoli che sopraggiungevano. Mezz’ora dopo il piccolo è stato riportato a casa. La vicenda si è conclusa con un abbraccio e qualche lacrima liberatoria. L’intera scena è stata ripresa da una videocamera in funzione a bordo di un’auto. Ecco il video: https://youtu.be/7a-n1ctHHF4

“Whattsapp: attenzione all’invio di codice di attivazione”. L’allerta della Polizia Postale

“Whattsapp: attenzione all’invio di codice di attivazione”. L’allerta della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: nessuno regala niente per niente. Seguite i consigli della Polizia Postale e cancellate i messaggi. Whatsapp è una delle applicazioni di messaggeria istantanea più diffuse sul pianeta. Lo sanno bene hacker e truffatori telematici che più volte hanno escogitato sistemi per accedere abusivamente ai dispositivi attraverso stratagemmi che simulano problematiche connesse a quest’app. Non è la prima volta, infatti, che noi dello “Sportello dei Diritti” segnaliamo frodi di questo tipo e a tal proposito ci pare opportuno rilanciare l’allerta della Polizia Postale apparsa sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” e che è bene opportuno conoscere per evitare di cadere nella trappola. Eloquente, in tal senso, è il post della Polizia Postale che riportiamo integralmente di seguito: “Per attivare l’App di messaggistica Whatsapp sul proprio smartphone è necessario inserire un codice che viene inviato tramite SMS sul dispositivo. Tramite questa procedura i cybercriminali riescono a far recapitare alla vittima un SMS nel quale viene chiesto l’invio di tale codice facendo apparire come mittente il numero di telefono di un contatto presente in rubrica. L’invio del codice permette agli stessi di poter attivare un nuovo Whatsapp su un dispositivo diverso ma riferito al numero telefonico della vittima prescelta che, di fatto, ne perde la “proprietà”. CONSIGLI: · Non dare seguito a richieste di invio di alcun codice, tramite sms, anche se provenienti da contatti presenti in rubrica; · Non cliccare su eventuali link presenti negli SMS; · Attivare la cd. ”verifica in due passaggi” disponibile nell’area impostazioni- account” dell’App. • Non condividere mai il tuo codice di verifica WhatsApp con altre persone. Se qualcuno tenta di prendere controllo del tuo account, avrà bisogno che gli venga inviato il codice di verifica via SMS.”. Nonostante le allerte e le segnalazioni di questo tipo di truffe, come detto, sono troppi coloro che cascano nella rete di questi malintenzionati, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Come al solito, il modo migliore per difendersi, è quello di prestare sempre attenzione e di seguire le indicazioni della Polizia Postale. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

venerdì 28 agosto 2020

Ponza, esplode motoscafo durante il rifornimento - VIDEO

Ponza, esplode motoscafo durante il rifornimento. Secondo le prime ricostruzioni a causare l'esplosione è stato un errore umano durante il rifornimento. Tre i feriti – VIDEO L'esplosione è avvenuta mercoledì scorso durante le operazioni di rifornimento di benzina di un motoscafo ormeggiato nel porto turistico di Ponza. Le immagini impressionanti sono state catturate da una telecamera di sorveglianza. Nella clip si vede una donna in bikini a bordo che passa il tubo per il rifornimento al benzinaio sul molo, mentre un uomo al timone, senza fare prima aspirare i vapori di gas che si accumulano durante il rifornimento nella sentina, cerca di avviare il motore quando la barca si muove leggermente e dopo pochi attimi avviene la deflagrazione. La donna viene scaraventata in aria ma per sua fortuna cade in acqua e riesce ad allontanarsi. Il benzinaio, dopo essere saltato per un attimo a bordo, si tuffa immediatamente in acqua, seguito poco dopo anche da marito e figlia della donna che al momento dell'esplosione si trovavano a bordo. Per fortuna l'incidente si è risolto con un grosso spavento ma senza conseguenze serie per nessuna delle persone coinvolte ma solo con alcune escoriazioni. Sul caso , evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sta indagando la Procura di Cassino, che ha aperto un fascicolo sul caso. Ecco il video: https://youtu.be/j4crM1iUypk

Salse di Soia Suzi Wan 125ml richiamate dai supermercati Tigros per possibile presenza frammenti di vetro

Salse di Soia Suzi Wan 125ml richiamate dai supermercati Tigros per possibile presenza frammenti di vetro. Si tratta di un richiamo precauzionale I supermercati Tigros hanno diffuso il richiamo di tre salse di Soia a marchio Suzi Wan per la possibile presenza di corpi estranei di origine vetrosa. I prodotti interessati sono venduti in vasetti da 125ml, identificabili attraverso i codici EAN (4002359351105 Salsa di Soia con scadenza 06/07/2022, 4002359005336 Salsa di Soia 43% di sale con scadenza 05/07/2022 e 4002359361104 Salsa di Soia dolce con scadenza 07/07/2022) riportati chiaramente anche sul tappo delle confezioni. La Suzi Wan, che ha deciso di richiamare i prodotti a titolo precauzionale, specifica nell’avviso di richiamo che analoghi prodotti con date di scadenza differenti rispetto a quelle indicate in tabella, così come altre referenze della gamma Suzi Wan, non sono oggetto di richiamo. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, a scopo precauzionale, raccomanda a chi avesse le salse interessate dal richiamo di non consumarle e di restituirle al punto vendita d’acquisto. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’azienda produttrice al numero 02/57514220 e 80303130 oppure all’indirizzo email Contact@it.mars.com.

Norvegia: un orso polare uccide un campeggiatore.

Norvegia: un orso polare uccide un campeggiatore. L'animale è stato poi abbattuto a colpi di fucile dalla polizia. Un uomo è stato ucciso questa mattina in un campeggio nell'arcipelago norvegese di Spitsbergen alle Svalbard. Stando a quanto ricostruitodichiarato dalle autorità, l'animale si è introdotto nella struttura intorno alle 4 del mattino. Non è chiara la dinamica che ha portato poi alla tragedia. La vittima - portata in condizioni critiche in ospedale, dove è deceduta - sarebbe un turista straniero la cui identità non è stata ancora svelata. L'esemplare è stato poi preso di mira e colpito con diversi colpi di fucile dal personale presente, è poi morto poco tempo dopo in un parcheggio non lontano dal camping nei pressi del parcheggio di un aeroporto. Gli orsi polari sulle Svalbard sono un animale protetto, l'uso delle armi è concesso solo per autodifesa. Attualmente, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” ci sono poco meno di 1'000 orsi a fronte di circa 3'000 persone. I contatti sono in aumento sia per l'aumento del turismo nella regione sia perché il ghiaccio, sempre più sottile, riduce il loro spazio vitale. Negli ultimi giorni, gli orsi polari si sono avvicinati all'insediamento. Di regola, gli animali vengono allontanati o spostati con elicotteri. Gli abitanti di Longyearbyen sono stati invitati a non lasciare il villaggio disarmati. Dal 1971 ad oggi sono stati registrati cinque attacchi mortali agli esseri umani. L'ultimo attacco mortale è stato nel 2011, quando un orso ha attaccato un gruppo di 14 persone accampate come parte di un viaggio organizzato dalla Society of British Exploration Schools. Un britannico di 17 anni è stato ucciso e quattro membri della spedizione sono rimasti feriti prima che l'animale venisse colpito.

giovedì 27 agosto 2020

Cozze contaminate dall’epatite A, allarme in Italia. Coinvolta anche l’Austria

Cozze contaminate dall’epatite A, allarme in Italia. Coinvolta anche l’Austria Cozze vive (Mytilus galloprovincialis) contaminate dal virus dell’epatite A, e finite sui banchi italiani e austriaci. A denunciarlo è la stessa Italia con la comunicazione 2020.3435 del 26 agosto alle autorità sanitarie dell’Unione europea, tramite il Rasff, il sistema di allerta rapido dell’Unione europea. Non sono stati comunicati i lotti delle cozze vive contaminate prodotte in Italia e distribuite per la vendita anche in Austria, ma il ritiro riguarda non solo la Grande distribuzione ma pescherie e mercati. L’invito è quello di prestare la massima attenzione e a non consumare le cozze vive prive di etichettatura, anche se il ritiro dice “prodotto (presumibilmente) non più sul mercato”. Quel “presumibilmente” evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” spinge ad avere una certa precauzione.

La guardia costiera apre il fuoco sugli squali che si avvicinano ai nuotatori nell'oceano

La guardia costiera apre il fuoco sugli squali che si avvicinano ai nuotatori nell'oceano. Questa settimana, l'equipaggio del Cutter Kimball si stava prendendo una pausa tanto necessaria nell'Oceano Pacifico quando uno squalo si è avvicinato pericolosamente ai nuotatori. Da 30 a 40 membri dell'equipaggio stavano nuotando nell'oceano quando quelli sul ponte di volo hanno visto uno squalo nuotare nelle vicinanze. Samuel Cintron probabilmente ha salvato almeno uno dei suoi compagni di squadra, sparando colpi allo squalo, dando a quelli in acqua abbastanza tempo per raggiungere una delle due barche in salvo. La Guardia Costiera ha dichiarato sulla pagina facebook che nessuno è rimasto ferito nell'incidente, compreso lo squalo. I colpi evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”sono riusciti a tenere lo squalo lontano da quelli in acqua. Ecco il video: https://youtu.be/VaVlAbi_29o

Svizzera. Batterio della listeria uccide dieci persone

Svizzera. Batterio della listeria uccide dieci persone: aperta indagine nei confronti di un caseificio del Canton Svitto. Prodotti contaminati sarebbero stati venduti ad almeno 34 persone. Nessuna notizia di transfrontalieri italiani coinvolti In data odierna il Pubblico Ministero di Svitto, cantone della Svizzera centrale, ha comunicato di aver avviato un’inchiesta penale nei confronti di un caseificio della zona. A determinare l’avvio dell’indagine, la morte di dieci persone che sarebbe stata causata a seguito dell’acquisto di prodotti contaminati da listeria. L’ipotesi di reato riportata nella nota del pubblico ministero riguarda omicidio colposo plurimo, lesioni gravi e infrazione contro la legge sulle derrate alimentari. Il chimico cantonale svittese aveva sporto denuncia lo scorso luglio. Ad ammalarsi a causa del consumo di formaggio contaminato ben 34 persone. Di queste, 10 sarebbero morte. Ovviamente, come ha riportato la stampa elvetica, per il caseificio vige comunque la presunzione d'innocenza. La listeria era stata trovata durante un'ispezione interna avvenuta in maggio presso l’azienda Vogel di Steinerberg. L'impresa che si occupa di prodotti caseari ha informato subito i punti vendita con cui collabora e le autorità, che hanno emesso un avviso. In seguito a questa vicenda e a ulteriori accertamenti, si è potuti risalire ad altri episodi registrati nel 2018, ha spiegato all'agenzia Keystone-ATS la procuratrice Franziska Steiner. Finora, nessun ulteriore dettaglio è stato comunicato né se tra i potenziali clienti vi siano stati i transfrontalieri che, com’è noto, attraversano quotidianamente il confine italo-svizzero per lavoro. Chiaramente ed in tal senso, la notizia è rilevante per tutti quei nostri connazionali che abbiano presentato sintomi o conseguenze dannose dopo l’acquisto di tali prodotti dal caseificio in questione, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. È opportuno ricordare, come abbiamo più volte sottolineato, che le infezioni da listeria in persone sane spesso hanno un decorso blando o addirittura asintomatico. Per chi ha un sistema immunitario debole possono invece rivelarsi molto pericolose, addirittura mortali. In caso di gravidanza, la listeriosi può provocare l'aborto.

Incendio distrugge lo yacht LADY MM al largo della costa sarda

Incendio distrugge lo yacht LADY MM al largo della costa sarda. Una dozzina di persone salvate. Il video dei soccorsi della Guardia Costiera Il 25 agosto, almeno 17 tra passeggeri e membri dell'equipaggio, sono stati salvati da uno yacht in Italia che ha preso fuoco e alla fine è affondato. Le riprese video mostrano nuvole di fumo provenienti dallo yacht prima che alla fine fosse sommerso nell'acqua. La nave ha lasciato Capri, in rotta verso Porto Cervo, in Sardegna. Lo yacht, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha inviato un messaggio di soccorso alle 6 del mattino, che è stato raccolto dalla Guardia Costiera di Olbia. “Lady MM”, è una nave da diporto costruita nel 2003, lunga 48 metri e larga 9 metri con un pescaggio attuale di 3.0 m, che naviga attualmente sotto bandiera della Cayman Islands. era partita da Monaco il 9 giugno. Le attuali coordinate dove è affondata 48 ore fa la nave sono: 40.47189 N/10.91841 E. Ecco il video: https://youtu.be/t7NEMl1jurM

mercoledì 26 agosto 2020

Il passeggero è ubriaco: volo costretto ad atterraggio d’emergenza a Corfù.

Il passeggero è ubriaco: volo costretto ad atterraggio d’emergenza a Corfù. Atterraggio imprevisto all’aeroporto di "Ioannis Kapodistrias" di Corfù mercoledì notte per un Boeing 757 con 220 passeggeri in arrivo dalla Turchia e diretto a Manchester. Un aereo è stato costretto a modificare il piano di volo per un’emergenza a bordo. Il volo, è stato costretto, a una fermata non programmata in Grecia dopo che un passeggero ha alzato il gomito durante il volo e ha iniziato a diventare molesto. L’aereo aveva effettuato la prima ora di viaggio, quando un uomo, visibilmente ubriaco si è alzato e ha iniziato a disturbare gli altri passeggeri e creando scompiglio sul volo ha cercato urlando di aprire la porta della cabina di pilotaggio. Il personale di bordo è stato costretto a trattenerlo con la forza. L’imprevisto ha indotto il capitano a richiedere un atterraggio non programmato a Corfù costringendo il volo, che fino in quel momento era in perfetto orario, ad accumulare un ritardo di 90′ minuti. Una volta a terra, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il “disturbatore” è stato arrestato dalla polizia. Dopo circa dure ore in pista, il velivolo ha ripreso la rotta verso l’Inghilterra.

martedì 25 agosto 2020

Tromba d'aria nel Sud Salento: 5 feriti

Tromba d'aria nel Sud Salento: 5 feriti. Il vortice si è abbattuto su oltre 400 metri di costa, provocando danni ad alcuni stabilimenti balneari. Il video Questo pomeriggio una tromba d'aria si è abbattuta sulla spiaggia di Pescoluse, marina di Salve, nel basso Salento. Tutto è accaduto in pochi minuti. Cinque persone rimaste ferite, quasi tutti con lievi contusioni, sono stati portati all'ospedale di Tricase. I più gravi sono una ragazza di 21 anni e un uomo 56 anni. Quest'ultimo è il gestore di un hotel che noleggia ombrelloni sulla spiaggia ed ha riportato una profonda ferita lacero contusa alla testa perché è stato colpito da un pezzo di legno divelto dal vento da una torretta. Lo confermano i carabinieri. Alcuni filmati virali, pubblicati in rete e sui social, mostrano la fuga dei bagnanti dalla spiaggia. La tromba d'aria evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è abbattuta su oltre 400 metri di costa e ha danneggiato le attrezzature di alcuni stabilimenti balneari: ombrelloni, lettini e sedie a sdraio sono stati scaraventati in acqua. Ecco il video: https://youtu.be/bMLVrhTNwik

Falso concorso con l’immagine di Cristiano Ronaldo.

Falso concorso con l’immagine di Cristiano Ronaldo. Finta pagina web con una fantomatica vincita di una somma di denaro. L’allerta della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: nessuno regala niente per niente. Seguite i consigli della Polizia Postale e cancellate i messaggi. Nessuno regala niente per niente. Tantopiù in rete. Lo ripetiamo da anni noi dello “Sportello dei Diritti” ma, evidentemente, sono tanti coloro che si fanno ancora fregare da false promesse che appaiono online. La nuova truffa ce la segnala ancora una volta la Polizia Postale con un’allerta sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia”. Questa volta è un falso concorso con l’inconsapevole partecipazione di Cristiano Ronaldo che elargirebbe, sempre a sua insaputa, una finta vincita. A sottolinearlo un post della Polizia Postale con tanto di screenshot della falsa pagina web: “Falso concorso con l’immagine di Cristiano Ronaldo Ancora un tentativo di truffa, questa volta attraverso una falsa pagina web attribuita a Cristiano Ronaldo in cui si pubblicizza una presunta vincita di 5000€ per la quale si rende necessario registrarsi inserendo la propria carta di credito. Per rendere ancora più credibile la vincita sono stati creati falsi commenti di pseudo utenti che testimonierebbero di aver ricevuto il premio in denaro. Qualora doveste incappare in simili concorsi truffa, consigliamo di: • non compilare MAI moduli online con i dati personali; • diffidare da messaggi o news che non siano direttamente verificabili rispetto alla fonte di provenienza e non condividerli tra gli amici; • usare sempre il buon senso. La fretta, quando si è online, può far commettere errori; • ricordare sempre che nessuno regala niente. Se hai bisogno di informazioni o di aiuto scrivici su: www.commissariatodips.it ”. Nonostante le allerte e le segnalazioni di questo tipo di truffe, come detto, sono troppi coloro che cascano nella rete di questi malintenzionati, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Come al solito, il modo migliore per difendersi, è quello di diffidare da questo tipo di pagine web e seguire le indicazioni della Polizia Postale. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

Grecia, bimba trascinata al largo in mare con l'unicorno gonfiabile dalle correnti: la recupera un traghetto - VIDEO

Grecia, bimba trascinata al largo in mare con l'unicorno gonfiabile dalle correnti: la recupera un traghetto - VIDEO Questo video incredibile che arriva da Antirrio, in Grecia, mostra una bambina di 3 anni che, sfuggita al controllo dei genitori, viene recuperata da un traghetto. Quando si sono accorti che era sparita al largo, hanno informato le autorità portuali che hanno contattato il capitano Grigoris Karnesis del traghetto "Salaminomachos". Gli uomini dell'equipaggio del traghetto, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, hanno abbassato il portellone mentre le correnti avvicinavano la bambina nel gonfiabile sempre più vicino a loro finché l'equipaggio della nave è riuscìto a tirare il gonfiabile a bordo. Un membro dell’equipaggio che ha issato la piccola tra le sue braccia ha dichiarato ai media locali che la bambina era terrorizzata. Ecco il video: https://youtu.be/3Hb34Zhh0Hk

lunedì 24 agosto 2020

Rischio salmonella: il ministero della Salute ritira barrette proteiche. Coinvolti i supermercati Esselunga

Rischio salmonella: il ministero della Salute ritira barrette proteiche. Coinvolti i supermercati Esselunga Il Ministero della Salute, con una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale oggi, lunedì 24 agosto, ha comunicato il richiamo di barrette proteiche a marchio EAT NATURAL per mettere in guardia i consumatori su alcuni lotti sospetti. Il motivo del richiamo: sospetta presenza di Salmonella. Le barrette richiamate sono quelle al gusto noci del brasile uvetta sultanina con arachidi, vendute in confezioni da 50 grammi e multipack da 4 barrette da 35 grammi, di tutti i lotti prodotti con data di scadenza da agosto 2020 a luglio 2021 e con data di scadenza minima 08-2020 e 07-2021. Le barrette proteiche richiamate sono state prodotte dall’azienda EAT NATURAL c/o Hand 2 Mounth Ldt & The Makery Family, in uno stabilimento d 4 Fourth Avenue, Bluebridge Industrial Estate, Halstead Essex C09 2SY UK e commercializzate da Multiple Merketing LT 95 Cmaberwell Station Road London UK. A scopo precauzionale e al fine di garantire la sicurezza dei consumatori, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda a coloro che hanno acquistato le barrette con data di scadenza da agosto 2020 a luglio 2021 di non consumarle.L'autorità, in questo caso il Ministero della Salute, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

sabato 22 agosto 2020

“È ancora viva!”: La nonna (81 anni) dichiarata morta cerca di scappare dall'obitorio

“È ancora viva!”: La nonna (81 anni) dichiarata morta cerca di scappare dall'obitorio. Una scena bizzarra si è svolta in un obitorio russo. Una donna di 81 anni che era stata ufficialmente dichiarata morta dai medici è stata trovata viva ore dopo e ha persino cercato di scappare dall'obitorio. "È ancora viva", le è stato detto all'improvviso la nipote in una strana telefonata. Zinaida Kononova (81) è stata ricoverata in ospedale a Kursk a causa di un'ostruzione intestinale e ha dovuto subire un intervento chirurgico. Secondo i media locali, le cose sono andate storte. I medici l'hanno dichiarata morta, dopo di che il suo corpo è stato trasferito all'obitorio. La mattina dopo, tuttavia, la donna dichiarata morta era ancora viva. Un impiegato ha trovato Zinaida Kononova (81) sul pavimento dell'obitorio. Era caduta cercando di scappare dalla barella su cui giaceva. Zinaida Kononova è stata immediatamente portata nell'unità di terapia intensiva dell'ospedale. “È ancora viva”, ha dovuto riferire l'ospedale in una bizzarra telefonata a Tatiana Kulikova, una nipote della donna."Ero felice che fosse ancora viva, ma non capivo come potesse accadere", ha detto Tatiana. Successivamente si è scoperto che i medici avevano già mandato la donna all'obitorio dopo un'ora e venti minuti, invece che dopo due ore come prescritto dall'ospedale. Possono essere sanzionati. In ogni caso, il governo regionale ha avviato un'indagine. Meno di una settimana dopo la scena bizzarra, Zinaida Kononova (81) è stata ancora uccisa. "Dopo una nuova operazione all'inizio si sentiva bene, ma poco dopo è morta improvvisamente comunque", riferiscono i media locali. Per Giovanni D'Agata, presidente dello Sportello dei Diritti” i medici della regione non hanno sempre i dispositivi giusti per diagnosticare la morte di una persona, quindi devono fare affidamento su fattori osservabili dall'esterno.

Birra con frammenti di vetro, il gravissimo allarme: ritirata una delle birre Krombacher

Birra con frammenti di vetro, il gravissimo allarme: ritirata una delle birre Krombacher. Lo segnala l'Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco. Non è possibile escludere rischi per la salute. Il brand produttore di birra Krombacher ha richiamato parte della produzione. L'azienda ha trovato frammenti di vetro probabilmente finiti nelle bottiglie durante la fase di confezionamento. L’allerta è stata lanciata dalla Germania attraverso il Sistema rapido di allerta europeo alimenti (RASFF) riportata dal portale del governo tedesco su Lebensmittelwarnung.de al link: https://www.lebensmittelwarnung.de/bvl-lmw-de/detail/lebensmittel/56659. Gli stati federali della Germania e i rivenditori del prodotto, hanno informato i clienti che l'articolo "Limobier Lemon Natural Torbido" in bottiglie di vetro da 0,33 litri potrebbe non essere sicuro a causa della potenziale presenza di frammenti di vetro all'interno della bottiglia". E invita i clienti "a non consumarlo e a smaltirlo nel modo che ritieni appropriato". Per prevenire rischi per la salute, si chiede ai consumatori di consegnare la merce nel luogo di acquisto in cui è stato acquistata, ha dichiarato la società in un comunicato stampa raccomandando alle persone che detengono prodotti appartenenti dal lotto L09 a L21 con scadenza del 27.05.2021); S07: dal 44 a S23: 59 con scadenza del 16.06.2021; S00: 01 a S00: 51 con scadenza del 17.06.2021; S03: 58 a S10: 47 con scadenza del 17.06.2021, di non consumare e distruggerli, o di chiederne il rimborso. La società esclude che i prodotti oggetto del ritiro siano stati importati nel nostro Paese. Ma, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” c'è sicuramente la possibilità che i turisti italiani siano interessati.

Recesso appalto portierato e antitaccheggio “Ipermercato Conad” di Cavallino. Lavoratori prima licenziati e poi trasferiti in Lombardia

Recesso appalto portierato e antitaccheggio “Ipermercato Conad” di Cavallino. Lavoratori prima licenziati e poi trasferiti in Lombardia. L’azienda sollecitata dal sindacato UGL non ha inteso partecipare ad alcun tavolo concertativo. Chi effettuerà i controlli all’accesso e quelli Anti-Covid da domani? In periodi di emergenza come quello che stiamo vivendo nei quali i controlli da parte di personale qualificato sono fondamentali per la verifica del rispetto delle normative a tutela della salute giungono, tuttavia, notizie che non vorremmo mai sentire. Noi dello “Sportello dei Diritti”, infatti, siamo stati cointeressati da parte di alcune lavoratrici del servizio di portierato e antitaccheggio dell’Ipermercato a marchio “Conad” di Cavallino che nei giorni scorsi hanno dovuto subire la doccia fredda della comunicazione del licenziamento dal rapporto di lavoro perché la Zeus S.r.l. azienda che gestisce il suddetto ipermercato, aveva provveduto al recesso dal contratto di appalto con la società S.I. Group S.r.l. che a sua volta è addetta, con i suoi operatori, all’attività indispensabile di portierato, antitaccheggio e di controllo agli accessi. Già da qualche tempo il sindacato UGL attraverso il segretario provinciale Vito Perrone e al sindacalista Donato Mazzeo, referente dell'Ugl Sicurezza civile Lecce, si era preoccupato di tentare l’avvio di un tavolo concertativo con la società Zeus S.r.l. per tutelare i cinque lavoratori impegnati in un servizio di natura tecnica e che richiede una specifica professionalità, quale quello effettuato da quest’ultimi, che se è indispensabile in momenti “normali” figuriamoci in quelli nei quali la tutela “Anti Covid-19” passa dai controlli agli accessi in luoghi notoriamente “affollati” come gli ipermercati e nei quali i rischi di assembramenti e, quindi, di diffusione del virus - se non vengono rispettate e fatte rispettare le misure precauzionali di buon senso e quelle imposte dalla normativa emergenziale sin dagli accessi - sono all’ordine del giorno e si stanno amplificando in questo nuovo periodo d’incremento dei contagi. Tuttavia, sinora, anche l’intervento del Prefetto di Lecce e le ripetute sollecitazioni effettuate dall’UGL volte alla verifica della possibilità di una concertazione non hanno esplicato alcun effetto se non quello, a seguito dell’impugnazione dei licenziamenti, di un trasferimento a oltre 1000 km di distanza degli addetti a Segrate (Mi) presso il “Cantiere Collini Lavori Spa” e, pertanto, da oggi il servizio di “portierato” e antitaccheggio che a detta della società che gestisce l’Ipermercato “Conad” non verrà “esternalizzato”, non si sa a chi sarà materialmente affidato. Ecco perché, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non solo esprime sconcerto e sconforto per la mancata accettazione delle reiterate proposte dell’UGL nei confronti della Zeus S.r.l. d’incontrarsi ad un tavolo conciliativo per la tutela dei rapporti di lavoro anche con la mediazione del Prefetto, ma anche sincera preoccupazione per la scelta comunicata di non voler proseguire nell’affidamento di un servizio, quale quello reso dagli operatori prima licenziati e poi trasferiti, che richiede chiara ed inequivocabile competenza e professionalità e che riteniamo sia pacificamente indispensabile proseguirlo con le prestazioni lavorative da parte di esperti, quali i lavoratori “S.I. Group S.r.l.”, in un momento così grave di emergenza sanitaria.

venerdì 21 agosto 2020

Pizzicati in mare, tornano le meduse in basso Adriatico: morsi sui bagnanti soccorsi dai bagnini.

Pizzicati in mare, tornano le meduse in basso Adriatico: morsi sui bagnanti soccorsi dai bagnini. Nessun allarme però: è un fenomeno normale e con il quale si deve convivere. I Comuni e gli stabilimenti balneari segnalino sulle spiagge ai bagnanti la presenza di meduse con appositi cartelli. Le "regole d’oro” in caso di contatto con le meduse Torna l'allarme meduse, complice il caldo, nel mare che bagna il basso Adriatico. A segnalare una forte presenza i bagnanti. C'è chi parla di una vera e propria invasione. Ma nulla di preoccupante o di allarmante. Di certo la presenza di meduse nel Mar Mediterraneo negli ultimi anni è cresciuta in maniera quasi esponenziale. Si calcola che siano addirittura decuplicate negli ultimi dieci anni. E le nostre coste non ne sono rimaste indenni. Da Torre Rinalda fino a Santa Maria di Leuca, passando per San Cataldo, San Foca, Otranto, Santa Cesarea Terme, Castro, Tricase il coro è unanime: nel mare Adriatico (ma anche in misura molto inferiore sullo Jonio) si registrano numerosi avvistamenti di questi organismi gelatinosi tanto da alimentare un diffuso e comunque ingiustificato allarme tra i bagnanti. Non è difficile imbattersi in questi esseri mentre si fa il bagno anche in acque poco profonde. A favorire la riproduzione di questi organismi sono soprattutto le più alte temperature dell'acqua. Certo, ci sono le meduse pericolose e ci sono quelle del tutto innocue. Per fortuna sul litorale Adriatico sguazzano felicemente tranquilli esemplari che non recano particolari problemi all'uomo: chi subisce, suo malgrado, una puntura da parte di questi organismi gelatinosi può correre ai ripari con piccoli e veloci cure e accorgimenti sanitari. Altro discorso invece riguarda le cosiddette meduse forestiere, quelle tropicali o subtropicali che dopo aver girovagato per diverse centinaia di miglia approdano anche nei nostri mari. Tutta colpa di un clima surriscaldato, tropicale appunto. L'innalzamento delle temperature globali è la principale causa della migrazione di queste meduse. A far paura è la cosiddetta Caravella portoghese (Physalia physalis) avvistata sui litorali iberici. A quanto pare, però, sulle nostre coste, per fortuna, non vi è traccia di questo esemplare letale.Non dobbiamo, dunque, parlare di emergenza, ma di un fenomeno normale che si ripete ogni anno e che richiede solo qualche piccola attenzione perché le conseguenze dei contatti con questi organismi solo rare a volte richiedono l’intervento dei sanitari o la corsa al Pronto Soccorso. Ad ogni buon conto, nel caso di un incontro ravvicinato con le meduse, sono sufficienti poche ma utili “regole d’oro” per scongiurare spiacevoli seccature: non strofinare bocca e occhi; non lavare con acqua dolce la parte colpita; usare acqua di mare e disinfettare con bicarbonato di sodio (ideale un mix equilibrato); non usare ghiaccio a diretto contato con la ferita; non grattare la zona ustionata (si accelera la sostanza tossica); evitare impacchi con aceto o ammoniaca e anche l'uso di alcool: rimuovere i frammenti dei tentacoli della medusa con pinzette (se il tentacolo è visibile) o anche una tessera magnetica; il rimedio migliore è un gel astringente al cloruro d'alluminio, utile anche per le punture di zanzara; infine, usare pomate cortisoniche o antistaminiche capaci di ridurre infiammazione e bruciore. Insomma, le meduse sono aumentate sulle nostre coste rispetto agli anni scorsi, ma nessun allarmismo. Si può continuare tranquillamente a fare il bagno. In ogni caso, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, invita i bagnanti a prestare la massima attenzione rivolgendosi solo nei casi di contatto più eclatanti e dolorosi presso i punti di primo soccorso presenti nelle località balneari. E forse, sarebbe opportuno che i Comuni e gli stabilimenti balneari provvedessero a segnalare la presenza di meduse con appositi cartelli che avvisano di prestare attenzione al momento di entrare in acqua.

Piccoli pezzi di vetro rosso, Migros ritira "Rösti-Balls Happy Hour M-Classic". Allerta anche per i nostri frontalieri

Piccoli pezzi di vetro rosso, Migros ritira "Rösti-Balls Happy Hour M-Classic". Allerta anche per i nostri frontalieri Migros ritira dalla vendita l'Happy Hour M-Classic Rösti-Balls con il numero di articolo 160178700000, da consumare preferibilmente entro il 07.2021, 09.2021 e 10.2021. Il prodotto, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, può contenere piccoli pezzi di vetro rosso, precisa un comunicato del dettagliante. Migros consiglia ai clienti di non consumare il prodotto e di riportarlo in negozio per essere rimborsati.

Presenza di Escherichia Coli STEC, il Ministero richiama lotto di NODO DEL SAIO VACCINO

Presenza di Escherichia Coli STEC, il Ministero richiama lotto di NODO DEL SAIO VACCINO. Il Ministero della Salute ha pubblicato oggi una nota con il provvedimento di richiamo di un lotto di formaggio a pasta morbida a marchio CASEIFICIO FRANCESCO RABBIA per presenza di rischio microbiologico. Nello specifico, la merce viene considerata non conforme per presenza di Escherichia Coli. Pertanto, si consiglia di non mettere in vendita il prodotto. Il Ministero della Salute, con una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale oggi, venerdì 21 agosto, ha comunicato il richiamo per presenza di rischio microbiologico di un lotto del formaggio “NODO DEL SAIO VACCINO” a marchio CASEIFICIO RABBIA FRANCESCO S.N.C. DI RABBIA FRATELLI & C (IT 01 417 CE). Il provvedimento interessa le confezioni del lotto 200507 da 2,5KG con data di scadenza o termine minimo di conservazione 31-10-2020, prodotte nello stabilimento di via Beato Pietro n 2, a RUFFIA, in provincia di Cuneo. Nello specifico, si legge nel comunicato ministeriale, la merce viene considerata non conforme per presenza di Escherichia Coli. Pertanto, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,consiglia ai rivenditori di togliere questo prodotto dal mercato e di effettuare il reso in caso di vendita già avvenuta a parti terze, che a loro volta possono metterlo in commercio. Si ricorda che l'Escherichia Coli è un batterio che si trova frequentemente nell'intestino sia degli uomini che degli animali, costituendone parte integrante della normale flora intestinale. Nella maggior parte dei casi sono innocui, ma ne esistono di alcuni tipo che possono mettere a rischio la salute provocando nei casi più lievi crampi addominale, vomito e diarrea, fino a quelli più gravi che possono portare a serie infezioni, causate da acqua o cibo contaminati, soprattutto da alimenti come frutta e verdura, che vengono spesso consumati crudi, ma anche da latte non pastorizzato e carne non cotta, risultando pericoloso soprattutto per i bambini piccoli e gli anziani. L'E.coli è sensibile al calore, per cui generalmente cottura dei cibi permette di neutralizzarlo. L'autorità, in questo caso il Ministero della Salute, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

Allerta su cozze con biotossine marine DSP oltre i limiti, Ministero della Salute annuncia immediato richiamo

Allerta su cozze con biotossine marine DSP oltre i limiti, Ministero della Salute annuncia immediato richiamo Quando arriva l’estate, la voglia di pesce ed in particolare di molluschi, si fa sempre più grande. Che si tratti di acquistarli o di mangiarli al ristorante, si tratta infatti di un alimento particolarmente gradito, specie nelle zone di mare. Tra tutti, i molluschi le cozze sono uno dei più apprezzati, per via della loro versatilità e della famosa pasta con le cozze. È quindi importante sapere che il 20 e 21 agosto è stato fatto un richiamo proprio su questo prodotto. Delle cozze provenienti dall’Italia sono infatti state classificate come molto pericolose. L’allarme lanciato oggi, 21 agosto, sul proprio sito web del ministero della Salute riguarda il consumo di cozze: nello specifico si tratta dei lotti raccolti in data 17/08/2020 e 18/08/2020 delle “COZZE MYTILUS GALLOPROVINCIALIS” a marchio “MITILI O COZZE” in rete da 5 kg prodotte dalla Società Agricola Angelo Mancin nello stabilimento di Scardovari di porto Tolle in provincia di Rovigo al v.le Della Repubblica n 147 e dei lotti 636-637-643 e 647 a marchio sempre “MITILI O COZZE” raccolte in data 17/08/2020 e 18/08/2020, vendute in confezioni da 5 kg, 10 kg e 20 kg prodotti dall’azienda Ittica Allevamenti Ca’ Pellestrina srl nello stabilimento di Porto Tolle (RO) in via Pellestrina n 10. I richiami sono stati necessari per superamento limiti di biotossine marine DSP. Da sempre il consumo degli stessi è considerato uno dei principali responsabili di trasmissione all'uomo di numerose malattie di origine batterica e virale. A queste si aggiungono anche - a causa della cattiva abitudine di non cuocere le cozze o di farlo in maniera inadeguata - intossicazioni da Biotossine algali. Negli ultimi tempi, nel mare Adriatico, si è assistito alla proliferazione della cosiddetta alga Dinophysis sp, produttrice questa della tossina Dsp che ha reso necessaria una continua vigilanza sanitaria. Il fenomeno, secondo gli esperti, è molto probabilmente legato all'eutrofizzazione delle aree costiere che provoca fenomeni di "Bloom Algali" con conseguenti cambiamenti di colore dell'acqua dovuti all'elevata proliferazione di cellule algali. In condizioni favorevoli - temperatura, considerevole presenza di nutrienti ecc. - si può raggiungere una densità pari a 60-70 milioni di cellule litro. Nello specifico, le Dinophysis sono responsabili della produzione di tossine del gruppo dell'acido okadaico, ovvero composti liposolubili divisi in tre categorie con meccanismi di azione e alterazione differenti. Anche se il ministero della Salute consiglia di non consumare il prodotto anche cotto, l’unico modo che può mettere al riparo da queste pericolose intossicazioni, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, oltre ad acquistare i molluschi esclusivamente attraverso "canali autorizzati all’interno di sacchetti con etichette che ne riportano la provenienza", sta nella cottura delle cozze, sistema che inattiva le tossine e mette al riparo da qualunque patologia del genere. Per evitare spiacevoli episodi, è bene seguire alla lettera le regole stilate dagli esperti: - I molluschi devono essere venduti in una retina e mai immersi in acqua o in altri liquidi. È necessario che la confezione, debitamente sigillata, rechi un'etichetta indicante la provenienza del prodotto; - Al momento dell'acquisto il guscio deve risultare completamente integro e chiuso. In caso contrario le cozze potrebbero essere avariate; - Mettere i molluschi in frigo quanto prima e consumarli entro poche ore non reimmergendoli nell'acqua di mare; - Cuocere le cozze in un tegame o in una casseruola capiente a fuoco basso per dieci minuti. Se qualche cozza rimane chiusa, è bene eliminarla.

giovedì 20 agosto 2020

Impianti contraccettivi Essure. Bayer patteggia negli Usa

Impianti contraccettivi Essure. Bayer patteggia negli Usa. Già proibito in Europa era finito negli ultimi anni nella bufera per i presunti effetti collaterali gravi consistenti nella "Perforazione delle tube e dell'utero" Con 1,6 miliardi di dollari Bayer patteggia negli Stati Uniti il 90% delle 39'000 cause nei tribunali della California e della Pennsylvania per risolvere la maggior parte delle azioni legali a Essure, il sistema di contraccezione ora ritirato dal mercato e accusato dalle donne di non prevenire le gravidanze e arrecare danni irreversibili. Il patteggiamento è più costoso delle attese. A questo punto, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, invita tutte le donne italiane che abbiano riscontrato problemi analoghi a quelli denunciati in altri paesi, a segnalarceli per valutare la fattibilità di un’azione analoga a quella transalpina, anche in Italia.

“Il tuo computer è bloccato”: tentativo di estorsione con falso sito della Polizia di Stato

“Il tuo computer è bloccato”: tentativo di estorsione con falso sito della Polizia di Stato. Lo “Sportello dei Diritti”: occhio alla truffa per spillarci denaro. Seguite i consigli della Polizia Postale e cancellate i messaggi. Una tipica frode online che si ripete ciclicamente è quella del falso ricatto che non presenta alcun elemento di verità. Tuttavia, come più volte abbiamo sottolineato noi dello “Sportello dei Diritti” sono tantissimi ancora coloro che presi dal panico si fanno fregare dai truffatori online come sta accadendo per come segnalato dalla Polizia Postale con una nuova allerta sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia”. Questa volta è la stessa Polizia di Stato che viene “utilizzata” quale strumento inconsapevole per il falso ricatto così come riportato in un nuovo post con tanto di screenshot del tipico messaggio truffaldino: “Alcuni utenti hanno segnalato che durante la navigazione online, si sono aperte delle finestre con una schermata riproducente il sito della Polizia di Stato, nella quale l’utente viene avvisato di avere 12 ore per pagare una multa di 610 euro per evitare l’arresto per aver visitato siti pedopornografici. Nella pagina appare una sezione nella quale inserire i propri dati anagrafici e quelli della carta di credito, dalla quale i criminali preleveranno la somma richiesta. Si tratta di un tentativo di estorsione per il quale vi invitiamo a segnalarcelo attraverso il nostro portale www.commissariatodips.it. Ricordiamo inoltre che le Forze di Polizia per riscuotere multe o altri pagamenti si avvalgono dei comuni sistemi di riscossione e non minacciano gli utenti. Qualora foste vittime di questo tentativo di estorsione, mantenete la calma: spegnete il device e alla riaccensione fate una scansione con un aggiornamento dell’antivirus.”. I truffatori ne sanno una più del diavolo e hanno la consapevolezza che la gente si fa ingannare da questo tipo di comunicazioni, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Come al solito, il modo migliore per difendersi, è quello di mantenere la calma e seguire le indicazioni della Polizia Postale. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

Frodi online. L’INPS nuovamente nel mirino dei truffatori telematici

Frodi online. L’INPS nuovamente nel mirino dei truffatori telematici. L’allerta della Polizia Postale: tentativo di truffa tramite phishing. Lo “Sportello dei Diritti”: è un modo subdolo per ottenere dati personali e bancari. Seguite i consigli e cancellate i messaggi. Nel dubbio digitare il link del sito ufficiale Le false email istituzionali mandate a raffica ad una platea indefinita di caselle postali sono uno dei metodi maggiormente utilizzati da hacker e truffatori telematici per ottenere dati personali o bancari, così come abbiamo più volte segnalato noi dello “Sportello dei Diritti”. Una nuova all’allerta della Polizia Postale in merito mette in guardia su una massiva attività di invio di email con false comunicazioni dell’INPS, così come riportato in un nuovo post, con tanto di screenshot del tipico messaggio truffaldino, sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia”: “E’ in corso un tentativo di truffa tramite email di phishing finalizzata a sottrarre fraudolentemente dati sensibili, con la falsa motivazione che sono state trovate divergenze sui pagamenti dei contributi previdenziali. Si invitano tutti gli utenti a ignorare email che propongono di cliccare su un link per ottenere il pagamento del Bonus 600 euro o qualsiasi forma di rimborso da parte dell’Inps.Si ricorda che le informazioni sulle prestazioni Inps sono consultabili esclusivamente accedendo direttamente dal portale www.inps.it. e che l’INPS, per motivi di sicurezza, non invia in nessun caso mail contenenti link cliccabili.”. Attenzione, quindi, rilancia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”: è questo l’imperativo rivolto a tutti coloro che hanno un dispositivo e che ricevono messaggi di questo tipo. Il modo migliore per difendersi, è quello di seguire le indicazioni della Polizia Postale e di cancellare immediatamente questi messaggi. Nel dubbio, bisogna consultare il sito istituzionale dell’INPS, aprendo il browser e cliccando l’indirizzo https://www.inps.it/nuovoportaleinps/home.htm Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

Piove cherosene sulle Ardenne belghe

Piove cherosene sulle Ardenne belghe. "Conseguenze negative sulla flora e fauna?" A causa di problemi tecnici, un Boeing 747-8F Cargolux ha dovuto interrompere il suo volo per Singapore e, per poter atterrare in sicurezza, ha rilasciato in volo circa 100 tonnellate di cherosene. Martedì 18 agosto, a causa di problemi tecnici un Boeing 747-8F Cargolux ha dovuto interrompere il volo CV7302 per Singapore e per poter atterrare, ha scaricato circa 100 tonnellate di cherosene sulle Ardenne belghe prima di tornare all'aeroporto del Lussemburgo. L'aereo proveniente da Lussemburgo era diretto a Singapore e dopo un ampio giro, dopo avere sorvolato il comune di Florenville, tra Arlon e Sedan per più di un'ora, ha fatto ritorno nella capitale omonima, non prima di essersi liberato del carico di carburante per motivi di sicurezza. Da allora l'aereo è stato riparato e ha operato con il volo CV7302 con un ritardo di 17 ore. Secondo gli esperti, il "degasaggio" è una procedura di emergenza, soprattutto per gli aeromobili di grandi dimensioni. Un simile aeroplano non può atterrare sull'asfalto con i serbatoi pieni. In tal caso, l'aereo sarebbe troppo pesante e rischierebbe di rompersi o di causare gravi danni. La Direzione Generale dell'Aviazione Civile francese (DGAC), che è l'unica autorità a consentire tale procedura in Francia, ha spiegato in passato che a una certa altitudine il cherosene vaporizza in micro-goccioline. Inoltre, oltre il 90% del carburante scaricato evapora bene prima di entrare in contatto con il suolo. Non sussiste quindi alcun rischio per la salute della popolazione delle aree colpite. Mentre conseguenze negative sull’ambiente, almeno per Giovanni D'Agata, presidente dello Sportello dei Diritti” che reputa a rischio l'area interessata e chiede quindi che le istituzioni responsabili intervengano sulla compagnia area al fine di obbligarla ad effettuare una minuziosa opera di controllo e bonifica. Intanto il video di un aereo Cargolux che lancia cherosene sulle Ardenne belghe sta diventando virale su Facebook. Nei commenti del video sui social network, gli utenti di Internet sono preoccupati anche per l'impatto del cherosene sulla popolazione e sulle culture. Ecco il video: https://youtu.be/HJSfscU3cRs

Al via la vendita di "tonno vegetale".

Al via la vendita di "tonno vegetale". Nestlé porta sul mercato un prodotto a base di proteine del pisello e sarà disponibile in vasetti di vetro negli scaffali refrigerati dei supermercati La Nestlé porta sul mercato il suo primo "pesce a base vegetale". Si tratta di un'alternativa al tonno disponibile presso i distributori svizzeri prima della fine del mese, ha annunciato l'azienda in una nota odierna. Il prodotto sarà in seguito venduto in tutto il mondo. Il nuovo tonno "Garden Gourmet", a base di proteine del pisello, sarà disponibile in vasetti di vetro negli scaffali refrigerati dei supermercati e potrà essere usato in insalate, panini e pizze. L'azienda, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, già produce hamburger, carne macinata, salsicce e crocchette di pollo a base di soia. Il "tonno vegetale" è stato sviluppato in nove mesi dagli istituti di ricerca elvetici di Nestlé. Durante la crisi, l'aumento del consumo a domicilio ha fatto crescere la domanda di prodotti "Garden Gourmet".

mercoledì 19 agosto 2020

Supermercati BENNET richiamano dagli scaffali farina di riso senza glutine Il Molino Chiavazza per soia non dichiarata. Rischio per allergici

Supermercati BENNET richiamano dagli scaffali farina di riso senza glutine Il Molino Chiavazza per soia non dichiarata. Rischio per allergici La tutela de consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo BENNET ha diffuso il richiamo di un lotto di farina di riso senza glutine a marchio Il Molino Chiavazza, per una contaminazione crociata da soia non dichiarata in etichetta. Il prodotto coinvolto è venduto in confezioni da 500G, con il numero di lotto 025360 e il termine minimo di conservazione 15-03-2021. La farina di riso coinvolta è stata prodotta da Molino F.lli CHIAVAZZA S.p.A. Via Racconigi 5 - 12030 Casalgrasso (CN) nella sede dello stabilimento di Pancalieri (TO) Via Pinerolo 75. A scopo precauzionale Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda alle persone allergiche alla soia di non consumare il prodotto con il numero di lotto interessato dal richiamo e restituirla al punto vendita d’acquisto per la sostituzione o rimborso entro il 06/09/2020. La farina di riso richiamata è sicura per i consumatori che non sono allergici alla soia.

Salmonella in alcuni filetti di pollo marinati e surgelati: allerta RASFF per le nostre tavole

Salmonella in alcuni filetti di pollo marinati e surgelati: allerta RASFF per le nostre tavole Nuovi richiami alimentari che si susseguono senza tregua anche quest’estate. Tra i problemi riscontrati c’è quello della salmonella che al momento sembra essere un problema non solo in Europa ma anche in atri paesi del mondo come, ad esempio, il Brasile, il Canada e l’America. Un problema grave se si pensa ai problemi a cui può portare e per cui è sempre bene prestare la massima attenzione. Nello specifico, rendiamo nota una notifica del RASFF che riguarda dei filetti di pollo bloccati per presenza di salmonella. L’allerta arriva con l’avviso pubblico del 18/08/2020 dal RASFF n° 2020.3312 e riguarda dei filetti di pollo marinati e surgelati al cui interno è stata riscontrata la presenza di salmonella entertica ser. Enteritidis, salmonella enterica ser. Newport, salmonella enterica ser. Virchow. Gli stessi, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, pronti per essere distribuiti in Italia e in Polonia, in base a quanto comunicato non sono stati immessi nel mercato della grande distribuzione. La classificazione del rischio è stata però riportata come grave. Come molti sapranno, la salmonella è un microrganismo patogeno che porta ad infezioni gastrointestinali e che in genere si contrae dopo l’assunzione di alimenti contaminati. Carni e uova sono quelle dove è più facile riscontrarla ma è possibile trovarla anche altrove. Per quanto riguarda i sintomi, invece, questi sono solitamente febbre, vomito, crampi addominali e diarrea. Se presa in forma grave, la salmonella può essere particolarmente debilitante. Per questo motivo è sempre bene prestare attenzione a ciò che si mangia e alle varie allerte alimentari. In questo modo si potrà essere dei consumatori consapevoli e pertanto in grado di alimentarsi nel modo più sicuro possibile.

lunedì 17 agosto 2020

Non solo acqua, aria, pesci e terra: microplastiche anche nel corpo umano

Non solo acqua, aria, pesci e terra: microplastiche anche nel corpo umano. Lo hanno scoperto i ricercatori dell'Università dell'Arizona Le micro e nanoplastiche invadono anche il corpo umano. Lo hanno scoperto i ricercatori dell'Università dell'Arizona, analizzando decine di campioni di tessuti umani. I risultati, presentati al convegno virtuale della Società americana di chimica (ACS), sollevano nuovi interrogativi sulle conseguenze per la salute di questo fenomeno ancora tutto da decifrare. "Non vogliamo essere allarmisti, ma è preoccupante che questi materiali non biodegradabili presenti ovunque possano entrare e accumularsi nei tessuti umani, e non sappiamo con quali possibili effetti sulla salute", afferma il ricercatore Varun Kelkar. Il suo gruppo ha valutato la presenza di microplastiche (inferiori ai 5 millimetri) e nanoplastiche (inferiori a 0,001 millimetri) in 47 biopsie conservate in una grande banca di tessuti insieme alle cartelle cliniche dei pazienti per studiare le malattie neurodegenerative come l'Alzheimer. Dunque non solo acqua, aria, suolo e pesci: le micro e nanoplastiche, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, invadono anche il corpo umano, finendo per accumularsi in organi come polmoni, fegato, reni e milza.

Lego bloccato nel naso del bambino finisce per cadere due anni dopo

Lego bloccato nel naso del bambino finisce per cadere due anni dopo. Un pezzo di Lego è caduto improvvisamente dal naso di un bambino, due anni dopo che lo aveva inserito. Lo Sportello dei Diritti: se infilati nel naso o nelle orecchie oppure inghiottiti, gli oggetti di piccole dimensioni possono diventare pericolosi per neonati e bambini piccoli. Nel 2018, quando aveva cinque anni, Sameer Anwar, un ragazzino neozelandese, si è inserito un pezzetto di Lego nel naso. Quando il figlio ha spiegato loro cosa aveva fatto, i suoi genitori hanno cercato prima di recuperare la parte da soli prima di portarlo dal medico. Incapace di localizzare l'oggetto, quest'ultimo pensò che il bambino avesse mentito o che il Lego sarebbe stato evacuato attraverso il suo tratto digestivo. Tuttavia Sameer non mostrava segni di dolore o angoscia ed i suoi genitori si dimenticarono rapidamente dell'incidente. "Non si è mai lamentato o altro", ha detto suo padre, Anwar, al Guardian. Ma domenica è successo "l'incredibile", ha detto il padre. Il ragazzino si chinò su un piatto di cupcakes per annusarli e subito il naso iniziò a fargli male. Pensando di aver annusato le briciole, sua madre lo invitò a soffiarsi il naso. Ma invece delle briciole, la famiglia ha scoperto, sbalordita, un piccolo pezzo di Lego. "Non ce lo aspettavamo", ha detto Anwar al Guardian. “Il pezzo di Lego sembrava un po 'disgustoso, ma è così. Incredibile". Felice, il ragazzino esclamò: “Mamma, ho trovato il Lego! Mi avevi detto che non c'era, ma c'era! " Alla luce di questa incredibile storia, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, evidenzia che introducendosi un piccolo oggetto nel naso, il bambino irrita o ferisce la mucosa nasale causando gonfiore. Il gonfiore trattiene a sua volta il corpo estraneo e ne impedisce l’espulsione. Gli oggetti sferici con superficie liscia sono particolarmente pericolosi. Se il bambino introduce oggetti con queste caratteristiche è indispensabile portarlo immediatamente al pronto soccorso tenendolo con il busto eretto. Poiché nei primi tre anni di vita il riflesso di deglutizione dei bambini non è ancora sviluppato come quello degli adulti, il rischio che un corpo estraneo introdotto nel naso giunga fino ai polmoni è molto elevato. Anche un piccolo oggetto (ad esempio arachidi) ingerito di traverso può trasformarsi in un proiettile ed essere aspirato (inalato) fin nei polmoni/bronchi oltrepassando l’epiglottide.

Da predatore a preda è un passo: falco cattura serpente che si avvinghia e lo stringe fin quasi a soffocarlo. Ma non finisce qui... Il bel video dai social

Da predatore a preda è un passo: falco cattura serpente che si avvinghia e lo stringe fin quasi a soffocarlo. Ma non finisce qui... Il bel video dai social È proprio vero che nel mondo animale trasformarsi da predatore a preda è un attimo. Ne sa qualcosa un bell’esemplare di falco che, evidentemente, pensava di far un ghiotto pasto con un grosso serpente. Una volta catturato fra gli artigli ha, però, dovuto far i conti con la forza avvinghiante del serpe che lo ha avvolto tra le sue spire fin quasi a soffocarlo se non ci fosse stato il provvidenziale intervento di un fortunato “spettatore” di quest’evento raro della natura, dal chiaro accento meridionale, che dopo una serie di peripezie è riuscito a liberarlo e a farlo riprendere il volo. Molto spesso i naturalisti “duri e puri” affermano che non si debba intervenire in questi casi e far lasciare il corso della natura, ma per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” questa volta ne è valsa la pena perché a riprendere la vita e la libertà sono stati predatore e preda. Ecco il video: https://youtu.be/rSrlt3g7gmM

domenica 16 agosto 2020

Italiano muore a Dresda mentre era in custodia alla polizia

Italiano muore a Dresda mentre era in custodia alla polizia. La causa della morte è molto probabilmente correlata ad assunzione di alcol o narcotici. La procura apre inchiesta Un italiano di 37 anni arrestato a Dresda perché aveva dato in escandescenza in un bar di Leipziger Strasse, è morto poche ore dopo essere stato condotto nella locale sede della polizia. La procura di Dresda ha aperto una chiesta per accertare i fatti. L’uomo, infatti, è stato arrestato perché in un bar della città tedesca aveva dato in escandescenze rompendo varie bottiglie all’interno del locale. Bloccato dalla polizia è stato condotto presso la stazione della polizia di Dresda, ma da qui ne è uscito poco dopo per essere trasferito in ospedale dove è morto poche ore dopo. Secondo la procura di Dresda, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non si è trattato di morte naturale e per questo motivo si sta procedendo ad avviare una inchiesta che sia volta a fare luce su quanto è accaduto all’italiano di 37 anni arrestato dalla polizia di Dresda, mentre dava in escandescenze all’interno di un bar della città. Secondo il procuratore Lorenz Haase, l’uomo ha agito sotto l’effetto di sostanze illegali o dell’alcool. Disposta l’autopsia i cui risultati si avranno martedì.

sabato 15 agosto 2020

Pesce si lancia fuori dall'acqua e uccide un pescatore.

Pesce si lancia fuori dall'acqua e uccide un pescatore. Il 56enne si trovava in barca con familiari e amici. Inutili i soccorsi Un pescatore di 56 anni è morto in ieri, nelle acque al largo di Darwin, in Australia, dopo essere stato colpito al petto da un pesce di 18 kg mentre stava pescando. L'uomo, riferisce il portale ABC News, si trovava a bordo dell'imbarcazione con alcuni familiari e amici quando il pesce, si è lanciato fuori dall'acqua colpendolo. L'equipaggio della barca ha subito raggiunto la baia di Cullen in cerca di soccorso. I paramedici presenti hanno tentato di rianimare lo sventurato con il massaggio cardiaco, ma senza riuscirci. La polizia locale ha confermato l'accaduto, parlando di un incidente «assurdo» senza addentrarsi in ulteriori dettagli per rispetto dei familiari e degli amici, tutti «estremamente scossi» dal dramma avvenuto sotto i loro occhi. Non è la prima volta che accadono incidenti del genere, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti.” Nel 2018, il collo di una donna è stato squarciato quando uno sgombro si è lanciato dall'acqua a 45 chilometri da Darwin. Secondo quanto riferito, lo sgombro di 10 chilogrammi e lungo un metro è saltato più di un metro e mezzo nell'aria prima di ferire gravemente al collo la donna su una barca da pesca. La donna è sopravvissuta ma è rimasta reduce con una profonda cicatrice al collo.

Toro insegue furioso i vigili del fuoco mentre combattono contro le fiamme della California:

Toro insegue furioso i vigili del fuoco mentre combattono contro le fiamme della California: le esilaranti immagini Un enorme toro infuriato ha inseguito alcuni vigili del fuoco della contea di Ventura lungo una strada mentre stavano combattendo contro per spegnere il fuoco del lago. Nel video virale si vedono gli uomini fuggire e rifugiarsi al riparo dei mezzi antincendio.Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito. Da quanto riportato dai media locali il toro si era spaventato e vagava per le strade, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti.” Ecco il video: https://youtu.be/ecRX5s6OaBQ

Shark attack: Australia, surfer girl gravemente ferita nell'attacco di uno squalo

Shark attack: Australia, surfer girl gravemente ferita nell'attacco di uno squalo L’Australia si conferma una meta a rischio per gli attacchi di squali sugli uomini. È vero, i più non sono letali, ma anche oggi, poco prima delle 14.00, ora australiana, una donna di 35 anni che stava facendo surf è stata gravemente ferita in un attacco di squali sabato a Shelley Beach, vicino a Port Macquarie, sulla costa orientale dell'Australia ea nord di Sydney. Lo riferisce ha dettol'agenzia Australian Press AAP e diversi media locali.La giovane donna è stata colpita dalla parte inferiore della gamba destra. Un surfista è intervenuto nell'attacco ed è saltato sulla schiena dell'animale e gli ha dato un pugno finché non ha lasciato andare la sua preda, secondo un racconto di Steven Pearce, capo del servizio di soccorso per surfisti, al quotidiano Daily Telegraph. "Lo squalo non voleva liberarla, quindi un surfista le è letteralmente saltato sulla schiena e l'ha picchiata per liberarla", ha spiegato.La donna ha subito gravi lacerazioni alla gamba inferiore destra ed è stata ricoverata in ospedale. Le sue condizioni sono ora stabili. Secondo i testimoni, responsabile di questo attacco è uno squalo bianco. Gli squali seguono la migrazione delle balene che si muovono lungo l'Australia orientale dall'Oceano Antartico. Quest'anno, sei persone sono state uccise in attacchi e altre sei sono rimaste gravemente ferite, secondo i dati del Taronga Zoo di Sydney. Il 2020 è uno degli anni peggiori per gli attacchi di squali. Una nuova conferma della pericolosità delle acque australiane e, quindi, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti.” della necessità di prestare la massima attenzione da parte di chi viaggia nelle località dove c’è meno vigilanza e decide di fare una battuta di pesca subacquea o surfare.

venerdì 14 agosto 2020

Moria di pesci in Francia, denunciata Nestlè.

Moria di pesci in Francia, denunciata Nestlè. Recuperato tre tonnellate di pesci morti La Federazione pesca delle Ardenne ha presentato una denuncia contro Nestlé Francia dopo che migliaia di pesci sono stati trovati morti in un fiume nel nord-est del Paese. Diverse tonnellate di pesci morto sono state trovati nel fiume Aisne durante il fine settimana, vicino a una fabbrica Nestlé a Challerange, a 50 km da Reims. Secondo la prefettura locale la moria è stata causata da una diminuzione dei livelli di ossigeno nell'acqua e sono in corso test per determinare l'origine della contaminazione. «Abbiamo presentato una denuncia contro Nestlé Francia per inquinamento e violazione dell'articolo 432.2 del codice ambientale», ha spiegato Michel Adam, presidente della Federazione secondo il quale il danno ammonta a «diverse migliaia di euro». «Abbiamo già recuperato tre tonnellate di pesci morti. Ma ce ne sono altri. Sono state colpite circa 14 specie, comprese specie protette come le anguille», ha aggiunto. Lo stabilimento Nestlé di Challerange, che produce latte in polvere, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti", ha fatto sapere in un comunicato che domenica sera si è verificato una «perdita involontaria di effluenti di fanghi biologici, senza la presenza di sostanze chimiche» dal suo impianto di trattamento delle acque reflue. Non appena scoperta la fuoriuscita, ha detto la Nestlé, è stata interrotta la produzione della fabbrica per alcuni giorni.

Lecce. Centro Urbano. Il bus del trasporto urbano in panne, traffico in tilt e i passeggeri rimangono appiedati - VIDEO

Lecce. Centro Urbano. Il bus del trasporto urbano in panne, traffico in tilt e i passeggeri rimangono appiedati - VIDEO Che un qualsiasi veicolo rimanga in panne può accadere, ma che succeda ad un mezzo del trasporto urbano proprio in un momento “caldo” in una delle giornate più “calde” dell’anno anche in termini di traffico e di presenze turistiche è proprio una iattura per i passeggeri, - tra cui alcuni turisti - che, stante anche la temperatura non proprio mite, sono stati costretti a scendere ed attendere in attesa di notizie. È accaduto nel pomeriggio a Lecce su viale Lo Rè, una delle arterie più trafficate del capoluogo salentino, come ci hanno documentato dei cittadini con un video e fotografie di quanto successo, mentre le operazioni di soccorso del “filobus” con ben due carrattrezzi, si sono prolungate per un bel pò con i conseguenti disagi anche per la circolazione in uno dei punti più trafficati della città. Non è la prima volta che accade - rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti" - che un mezzo della S.G.M. S.p.A. società mista pubblico-privata partecipata al 51% dal Comune di Lecce, in piena estate sia oggetto di episodi del genere, causando problematiche evidenti che coinvolgono contemporaneamente viaggiatori e traffico urbano. Alla partecipata e Comune di Lecce, quindi, il compito di garantire la massima efficienza del servizio del trasporto urbano in ogni periodo dell’anno, figuriamoci in questo dove non possiamo permetterci “brutte figure” davanti ai tanti turisti che, nonostante l’emergenza COVID-19 ancora non sopita, ci onorano della loro presenza contribuendo a salvare l’economia salentina dal rischio di una crisi mai vista. Ecco il video: https://youtu.be/luuB6WTdLsg

Il tentativo fallito del falco, manca la preda

Il tentativo fallito del falco, manca la preda I falchi sono tra i predatori più scaltri della natura. Veloci e intelligenti, non mancano una preda. In questo filmato esilarante catturato dalla videocamera di sicurezza le cose vanno però diversamente. Così quando il falco vola a tutta velocità, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti". tentando di afferrare una lepre in città si troverà di fronte un ostacolo che lo lascerà esterrefatto. Il cestino era stato appena lasciato sui gradini di casa da un’inquilina. Ha salvato la vita di questo coniglio nel modo più incredibile. Ecco il video: https://youtu.be/KLfmXYRJt9A

giovedì 13 agosto 2020

Ambiente.Guasto al motore, nave portacontainer finisce con il carico dritto contro la banchina

Ambiente.Guasto al motore, nave portacontainer finisce con il carico dritto contro la banchina La Guardia Costiera delle Filippine è intervenuta in seguito ad un incidente marittimo che ha coinvolto la Ocean Abbondance, una nave portacontainer da 5593 GT della Oceanic Container Lines Incorporated, costruita nel 2003 ( 17 anni fa ) che naviga sotto bandiera della Filippine. La sua lunghezza fuori tutto (LOA) è di 124 metri e la sua larghezza è di 18 metri. Nello specifico il cargo ha speronato e danneggiato accidentalmente circa 10 metri di banchina a Manila. Secondo l’equipaggio l’incidente è stato causato da un problema al motore. Il rapporto iniziale, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti" ha rivelato che nonostante i danni subiti dalla nave non c’è traccia di fuoriuscita di petrolio nella zona.

Selfie estremo che è quasi finito male: grande paura per un turista quando è stato quasi inghiottito da uno squalo balena davanti al quale stava posando- VIDEO

Selfie estremo che è quasi finito male: grande paura per un turista quando è stato quasi inghiottito da uno squalo balena davanti al quale stava posando- VIDEO. Sempre più ragazzi rischiano la vita per una foto. Il 26 luglio, Ikbal Nurkarim stava facendo snorkeling durante un soggiorno nel villaggio turistico di Talisayan, nella provincia di Berau, nel Borneo orientale. Mentre era sulla barca, Ikbal ha fatto un tuffo in acqua e ha chiesto al suo amico di scattare una foto di fronte a un enorme squalo balena. La creatura impressionante però in quell’attimo, ha spalancato l’enorme bocca come se stesse per ingoiarlo per intero. Le cronache sono piene di casi simili. I più fortunati se la cavano come in questo caso con qualche "ammaccatura". A tanti altri non va così bene, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti". Rischiare la vita per un semplice autoscatto col cellulare, per immortalare in un fermo immagine quel momento di pura adrenalina. Si chiama Daredevil Selfie la pericolosa moda dei selfie estremi, che sta contagiando sempre più giovani. Ma per quale motivo lo fanno? Sostanzialmente per mettersi in mostra o semplicemente per gioco. E, trattandosi di un fenomeno che riguarda i giovanissimi, naturalmente non può rimanere fuori la dimensione social. Ecco il video: https://youtu.be/R07G1qRkZp8

mercoledì 12 agosto 2020

I peggiori comportamenti in aereo: passeggera massaggia il piede ad un altro

I peggiori comportamenti in aereo: passeggera massaggia il piede ad un altro. Un video virale ripreso a bordo di un aereo ha lasciato disgustati gli altri passeggeri e gli utenti dei social media, che si sono chiesti se i due si conoscessero. Il video dello scortese e poco educato passeggero a bordo di un aereo sta facendo il giro del mondo Gli utenti dei social media sono rimasti inorriditi e disgustati, dopo che un video a bordo di un aereo è stato pubblicato un post che mostra una passeggera che fa un massaggio ai piedi a un altro durante il volo. Il video, mostra una donna che strofina il piede di un passeggero seduto dietro di lei, che ha la gamba appoggiata sul suo bracciolo. Non è chiaro chi sia la persona nella foto o se i due si conoscano. Tuttavia, la foto ha avuto quasi 2500 commenti concordando sul fatto che fosse disgustosa. "Non sto bene dopo aver visto questo", ha commentato una persona. "Disgustoso ... L'umanità è condannata." "Ho letteralmente urlato mentre lo vedevo", ha aggiunto un altro. "Le persone sono pazze." Non è la prima volta, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che un passeggero si comporta allo stesso modo durante un volo. Ecco il video: https://youtu.be/lnoK-TG0Nds

martedì 11 agosto 2020

Allerta su cozze contaminate da tossine

Allerta su cozze contaminate da tossine. Coinvolta la catena di supermercati per il commercio al dettaglio di alimentari Bennet. Richiamato anche il “Misto scoglio” Quando arriva l’estate, la voglia di pesce ed in particolare di molluschi, si fa sempre più grande. Che si tratti di acquistarli o di mangiarli al ristorante, si tratta infatti di un alimento particolarmente gradito, specie nelle zone di mare. Tra tutti, i molluschi le cozze sono uno dei più apprezzati, per via della loro versatilità e della famosa pasta con le cozze. È quindi importante sapere che il 10 agosto è stato fatto un richiamo proprio su questo prodotto. Delle cozze provenienti dall’Italia sono infatti state classificate come molto pericolose. L’allarme lanciato oggi, 11 agosto, sul proprio sito web dalla catena dei supermercati Bennet riguarda il consumo di cozze: nello specifico si tratta di 5 lotti delle “COZZE ITALIA” a marchio EFELLE PESCA SRL n° FL277734, FL277742, FL277765, FL277810 e FL277828 confezionate in rete da 1 kg, 1,7 kg e 5 kg nello stabilimento di Bosco Mesa in provincia di Ferrara alla via Della Manifattura n 12 e del lotto FL277764 del Misto Scoglio in confezioni da 0,8 kg prodotto sempre dalla stessa azienda. I richiami sono stati necessari per superamento limiti di acido okadaico (biotossine algali). Da sempre il consumo degli stessi è considerato uno dei principali responsabili di trasmissione all'uomo di numerose malattie di origine batterica e virale. A queste si aggiungono anche - a causa della cattiva abitudine di non cuocere le cozze o di farlo in maniera inadeguata - intossicazioni da Biotossine algali. Negli ultimi tempi, nel mare Adriatico, si è assistito alla proliferazione della cosiddetta alga Dinophysis sp, produttrice questa della tossina Dsp che ha reso necessaria una continua vigilanza sanitaria. Il fenomeno, secondo gli esperti, è molto probabilmente legato all'eutrofizzazione delle aree costiere che provoca fenomeni di "Bloom Algali" con conseguenti cambiamenti di colore dell'acqua dovuti all'elevata proliferazione di cellule algali. In condizioni favorevoli - temperatura, considerevole presenza di nutrienti ecc. - si può raggiungere una densità pari a 60-70 milioni di cellule litro. Nello specifico, le Dinophysis sono responsabili della produzione di tossine del gruppo dell'acido okadaico, ovvero composti liposolubili divisi in tre categorie con meccanismi di azione e alterazione differenti. L’unico consiglio che può mettere al riparo da queste pericolose intossicazioni, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, oltre ad acquistare i molluschi esclusivamente attraverso "canali autorizzati all’interno di sacchetti con etichette che ne riportano la provenienza", sta nella cottura delle vongole, sistema che inattiva le tossine e mette al riparo da qualunque patologia del genere. Per evitare spiacevoli episodi, è bene seguire alla lettera le regole stilate dagli esperti: - I molluschi devono essere venduti in una retina e mai immersi in acqua o in altri liquidi. È necessario che la confezione, debitamente sigillata, rechi un'etichetta indicante la provenienza del prodotto; - Al momento dell'acquisto il guscio deve risultare completamente integro e chiuso. In caso contrario le cozze potrebbero essere avariate; - Mettere i molluschi in frigo quanto prima e consumarli entro poche ore non reimmergendoli nell'acqua di mare; - Cuocere le cozze in un tegame o in una casseruola capiente a fuoco basso per dieci minuti. Se qualche cozza rimane chiusa, è bene eliminarla.

Salsiccia sotto vuoto ritirata dal commercio: rischio salmonella spp. Coinvolti i supermercati METRO

Salsiccia sotto vuoto ritirata dal commercio: rischio salmonella spp. Coinvolti i supermercati METRO Un nuovo ritiro di prodotti interessa l’intero territorio nazionale. In data 11 agosto 2020, il ministero della salute ha annunciato il ritiro dal commercio di un lotto di produzione di salsiccia sotto vuoto, per un possibile rischio di contagio microbiologico per i consumatori. Per la precisione, l'alimento conterrebbe il batterio della salmonella spp. Il prodotto richiamato dai mercati è un lotto di carne commercializzato da METRO con denominazione di vendita SALSICCIA S/V in confezioni da circa 39,91 kg ciascuna. L'alimento incriminato è la salsiccia prodotta dalla ditta Salumificio Ravecca srl presso lo stabilimento di via Aurelia n 46 a San Benedetto Riccò Del Golfo in provincia di La Spezia. L'alimento ha come marchio di identificazione IT C 9681 CE, con lotto del 25/07/20/1 da consumarsi preferibilmente entro la data indicata del 26/08/2020. METRO, una delle maggiori insegne della Grande Distribuzione Organizzata del nostro Paese, ha deciso di richiamare la salsiccia incriminata ma in caso di acquisto si prega di riportare il prodotto presso il punto vendita di riferimento, con conseguente rimborso. L'avviso è datato 7 agosto 2020, ma è stato pubblicato solamente in data 11 agosto, sul sito ufficiale del ministero della salute dedicato agli avvisi di sicurezza ed ai richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori. Il batterio che tale prodotto conterrebbe è quello della salmonella spp. Come è solito accadere in casi simili, il produttore ha richiamato dal mercato la carne invenduta, ma nel caso in cui qualcuno avesse già acquistato il prodotto indicato è pregato di restituirlo immediatamente al negozio di riferimento, ottenendo ovviamente il rimborso per la spesa effettuata. La salmonella è un batterio la cui infenzione può essere facilmente trasmessa tramite alcuni alimenti. Esso è responsabile della patologia denominata salmonellosi, importata nell'organismo umano tramite l'ingerimento di cibi contaminati. La salmonellosi è la principale responsabile di infezioni all'apparato digerente. I tipici sintomi della malattia sono disturbi quali diarrea, vomito, sangue nelle feci, nausea, mal di testa, febbre e dolori addominali. Capita invece che altri soggetti, seppur infettati, non mostrino sintomi particolari. La salmonella spp è caratterizzata da bacilli Gram-negativi, asporigeni e anaerobi facoltativi. I batteri della salmonella vivono per natura nell'intestino umano e animale e vengono espulsi tramite evacuazione. Oltre al cibo, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, gli esseri umani vengono infettati anche tramite l'ingerimento di acqua contaminata. In alcuni casi la salmonella può essere pericolosa, in quanto portatrice di attacchi di diarrea provocanti la disidratazione, per cui è necessario l'intervento medico. Va detto che l'autorità, in questo caso il Ministero della Salute, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

lunedì 10 agosto 2020

La stazione di servizio esplode a Volgograd, Russia: il video diventato virale

La stazione di servizio esplode a Volgograd, Russia: il video diventato virale Almeno 13 persone sono rimaste ferite dopo che un incendio ha provocato un'enorme esplosione in una stazione di servizio nel sud-ovest della Russia. Le riprese dell'esplosione hanno mostrato un'enorme palla di fuoco sparata nel cielo sopra la città di Volgograd. Dieci dei feriti sono stati portati in ospedale, hanno riferito i media locali. Le vittime includevano i vigili del fuoco che erano stati chiamati alla stazione di servizio per affrontare l'incendio iniziale alle 12.40 ora locale (8.40 GMT), secondo il ministero delle emergenze russo. "I vigili del fuoco sono stati letteralmente dispersi da un'onda d'urto", ha affermato il ministero Vladislav Kopyev, capo della prima unità antincendio e di soccorso della regione. Si ritiene che l'incendio iniziale sia stato provocato da una scarica di elettricità statica mentre il carburante veniva pompato da un'autocisterna a un serbatoio di stoccaggio sotterraneo. Il personale aveva evacuato la stazione prima che scoppiasse l'esplosione e provocò un incendio più grande, che si estendeva su 1.000 metri quadrati. Il video diventato virale in rete, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, con oltre 1 milione di visualizzazioni. E ha lasciato senza parole centinaia di utenti: https://youtu.be/kswL3XKSfyg

Zurigo, mamma e le sue figlie gemelle trovate senza vita dentro a un'auto

Zurigo, mamma e le sue figlie gemelle trovate senza vita dentro a un'auto. I tre corpi sono stati rinvenuti in un bosco a Uitikon questa mattina. La donna una 30enne tedesca, le piccole avevano 4 anni Dramma vicino a Zurigo, dove una donna di 30 anni e le sue due gemelline di 4 anni sono state ritrovate morte questa mattina in un'area discosta a Uitikon (ZH). A notare i corpi senza vita un passante, che attorno alle 7.30 ha avvistato la vettura con tre persone immobili al suo interno, parcheggiata nei boschi. L'ipotesi degli inquirenti è che la donna che vive in Germania, potrebbe essere entrata in Svizzera domenica per poi togliere la vita alle piccole e poi a sé stessa. Il veicolo, si trovava nei pressi del complesso sportivo Almend, non lontano dai confini della città. Lo comunica una nota della polizia. Le circostanze esatte all'origine del dramma, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono ancora da stabilire. Sul posto la Cantonale e due unità scientifiche, dell'Università e dell'Istituto forense.

Lotto di tartare di bovino adulto - scottona ritirato dal commercio: rischio salmonella

Lotto di tartare di bovino adulto - scottona ritirato dal commercio: rischio salmonella. Il ritiro dal mercato riguarda un lotto di carne messo in commercio da Lidl Italia: possibile contaminazione da salmonella spp Un nuovo ritiro di prodotti interessa l’intero territorio nazionale. In data 10 agosto 2020, il ministero della salute ha annunciato il ritiro dal commercio di un lotto di tartare di bovino adulto - scottona, per un possibile rischio di contagio microbiologico per i consumatori. Per la precisione, l'alimento conterrebbe il batterio della salmonella spp. Il prodotto richiamato dai mercati è un lotto di carne commercializzato da Lidl Italia con denominazione di vendita TARTARE DI BOVINO ADULTO - SCOTTONA in confezioni da circa 200 gr ciascuna. L'alimento incriminato è la carne TARTARE DI BOVINO ADULTO - SCOTTONA prodotto dalla ditta Marfisi Carni srl presso lo stabilimento di Contrada Paglieroni snc.- 60030 Treglio (CH). L'alimento ha come marchio di identificazione IT 2533/S CE, con lotto numero 507007 da consumarsi preferibilmente entro la data indicata del 14/08/2020. Lidl Italia, una delle maggiori insegne della Grande Distribuzione Organizzata del nostro Paese, ha deciso di richiamare la carne incriminata ma in caso di acquisto si prega di riportare il prodotto presso il punto vendita di riferimento, con conseguente rimborso. Un lotto di salame casereccio è stato ritirato dalla vendita. La causa è da ritrovarsi in un possibile contagio microbiologico per il consumatore. L'avviso è datato 7 agosto 2020, ma è stato pubblicato solamente in data 10 agosto, sul sito ufficiale del ministero della salute dedicato agli avvisi di sicurezza ed ai richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori. Il batterio che tale prodotto conterrebbe è quello della salmonella spp. Come è solito accadere in casi simili, il produttore ha richiamato dal mercato la carne invenduta, ma nel caso in cui qualcuno avesse già acquistato il prodotto indicato è pregato di restituirlo immediatamente al negozio di riferimento, ottenendo ovviamente il rimborso per la spesa effettuata. La salmonella è un batterio la cui infenzione può essere facilmente trasmessa tramite alcuni alimenti. Esso è responsabile della patologia denominata salmonellosi, importata nell'organismo umano tramite l'ingerimento di cibi contaminati. La salmonellosi è la principale responsabile di infezioni all'apparato digerente. I tipici sintomi della malattia sono disturbi quali diarrea, vomito, sangue nelle feci, nausea, mal di testa, febbre e dolori addominali. Capita invece che altri soggetti, seppur infettati, non mostrino sintomi particolari. La salmonella spp è caratterizzata da bacilli Gram-negativi, asporigeni e anaerobi facoltativi. I batteri della salmonella vivono per natura nell'intestino umano e animale e vengono espulsi tramite evacuazione. Oltre al cibo, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, gli esseri umani vengono infettati anche tramite l'ingerimento di acqua contaminata. In alcuni casi la salmonella può essere pericolosa, in quanto portatrice di attacchi di diarrea provocanti la disidratazione, per cui è necessario l'intervento medico. Va detto che l'autorità, in questo caso il Ministero della Salute, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

domenica 9 agosto 2020

«I truffatori non vanno mai in ferie»: i consigli della Polizia Postale per farti trascorrere un’estate serena, anche online

«I truffatori non vanno mai in ferie»: i consigli della Polizia Postale per farti trascorrere un’estate serena, anche online Se è vero che non bisogna mai abbassare la guardia dalle truffe online, la settimana di Ferragosto, lo ripetiamo ogni anno noi dello “Sportello dei Diritti”, è una di quelle nelle quali s’intensificano i tentativi di frode. Ed è così che la Polizia Postale nell’augurarci “Buone Vacanze” ci ricorda anche di non abbassare la soglia dell’attenzione e con un post sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS Online - Italia” ci comunica una serie di consigli per evitare di cadere nella rete di malintenzionati telematici e così passare un periodo vacanziero il più sereno possibile. “Nell’ultimo periodo gli Istituti di credito sono entrati nelle nostre abitudini quotidiane per le operazioni di home banking. E’ importante però non abbassare mai la guardia per proteggere i tuoi dati bancari come il PIN dei canali diretti e delle carte, il numero della tua carta di credito e del tuo cellulare. Basta prestare alcune attenzioni alle tue attività online. Prima di tutto, ricordati che: gli Istituti di credito non ti contattano mai via telefono, email o sms per chiederti di fornire o confermare i tuoi dati bancari o personali. Le credenziali per l’accesso (Numero Cliente, PIN o OTP) potrebbero essere richieste soltanto nel caso in cui sia tu a contattare la Banca. Diffida sempre di chi lo fa, anche se si tratta di imprese, istituzioni o persone che ti sembrano familiari. Inoltre, ti ricordiamo che gli Istituti di credito non utilizzano WhatsApp per le comunicazioni ai propri clienti. Un altro aspetto fondamentale è saper riconoscere i tentativi di truffe informatiche, ecco alcuni esempi di frodi e minacce: PHISHING: è una tipologia di frode online molto frequente, messa in atto da malintenzionati che contattano gli utenti tramite telefonate, e-mail, SMS, WhatsApp, o finte PEC che chiedono di fornire o confermare i dati bancari e personali: al destinatario viene richiesto di fornire o confermare dati come Numero Cliente e PIN dell’account bancario, codici di sicurezza della carta di credito o altre informazioni personali. Una volta acquisiti questi dati, i malintenzionati possono utilizzarli per effettuare operazioni fraudolente. SIM SWAP O SCAMBIO DI SIM: il tuo numero viene trasferito su un’altra sim per appropriarsi dei tuoi dati di accesso bancari ed altro. SITI BANCARI FALSI: tramite una email vieni indirizzato verso un sito fraudolento del tuo Istituto bancario per rubare le tue credenziali e dati bancari. MONEY MULING: con una proposta di lavoro online, via email o di persona il tuo conto corrente diventa canale di riciclo di denaro illecito. TRUFFE SUL TRADING: tramite una telefonata ricevi ottime proposte di investimento… peccato però che le chiamate arrivano dai truffatori. CARTE DI CREDITO E ACQUISTI ONLINE: basta un’email, una telefonata o un sito e-commerce falso per effettuare acquisti non voluti. Se hai bisogno di aiuto contattaci su www.commissariatodips.it”. Si tratta di semplici, ma efficaci consigli che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, possono contribuire a farci godere più serenamente questo periodo dell’anno. Nel caso siate comunque incappati in una frode di questo tipo potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

sabato 8 agosto 2020

Rane gialle filmate nel Madhya Pradesh in India: il video diventa virale

Rane gialle filmate nel Madhya Pradesh in India: il video diventa virale Un video, diventato virale, mostra il momento straordinario in cui un grande gruppo di rane gialle si godono l'acqua piovana a Narsinghpur, Madhya Pradesh, in India. Le immagini hanno sorpreso migliaia di internauti! La clip è stata condivisa dall'ufficiale dell'Indian Forest Service (IFS) Parveen Kaswan su Twitter. Questa specie di rana è solitamente blu ma i maschi diventano di colore giallo limone per attirare le femmine durante la stagione degli amori nella stagione dei monsoni. Questi anfibi, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si trovano normalmente in Myanmar, Bangladesh, Pakistan, Afghanistan e Nepal. Malde Ahir, che vive vicino al campo, ha detto di essere rimasto sbalordito quando ha visto il gruppo di rane saltellare. Ha detto: "Quella era la prima volta che vedevo le rane gialle nella nostra zona, quindi siamo andati a fotografarle". Il video si può guardare seguendo il link di seguito: https://youtu.be/g97QQyFdpvE

Moto d'acqua perde il guidatore e impazzisce - VIDEO

Moto d'acqua perde il guidatore e impazzisce - VIDEO L'imbarcazione è finita in un ristorante sulla spiaggia di El Médano la spiaggia a Los Cabos, uccidendo una donna e ferendo una coppia di turisti. E’ finita male un giro in moto d'acqua. Ieri un piccolo natante, il cui guidatore era caduto in mare, impazzendo si è avvicinato progressivamente alla battigia precipitando in un famoso ristorante e beach club sulla spiaggia di El Médano a Cabo San Lucas, Baja California Sur, in Messico, uccidendo una venditrice ambulante di souvenir e ferendo due turisti. Lo hanno confermato le autorità locali. "Questo pomeriggio si è verificato uno sfortunato incidente sulla spiaggia di El Médano a Cabo San Lucas, un Jet Ski fuori controllo, è stato proiettato ad alta velocità sulla spiaggia", ha detto il coordinatore statale della Protezione civile, Carlos Godínez León. Una telecamera di sicurezza sul patio del ristorante ha catturato il tragico incidente mentre una coppia di turisti in costume da bagno stava sotto gli ombrelloni nel beach club recintato del Mango Deck a guardare le onde. Una venditrice ambulante che gira in spiaggia vestita di bianco entra lentamente nell’inquadratura, le braccia cariche di souvenir per la vendita. La moto d'acqua, il cui guidatore era caduto in mare, ha continuato a girare, accelerando verso la spiaggia, prendendo una leggera curva a destra mentre si avvicinava alla riva prima di colpire la sabbia e colpire la donna. Poi, ha sfondato una recinzione andando a investire una coppia di turisti, che aveva voltato le spalle al mare. Mentre il personale del ristorante e gli avventori si affrettano ad aiutare i feriti, si può vedere un giubbotto di salvataggio arancione appeso alle maniglie della moto d'acqua. I dipendenti di Mango Deck, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, hanno eseguito la RCP sull’ambulante, Alejandra García de la Rosa, mentre giaceva immobile sulla sabbia, ma non sono stati in grado di rianimarla. I due turisti avrebbero riportato ferite gravi e sarebbero stati portati in un ospedale privato. "Le nostre strutture sono state danneggiate direttamente e la nostra immagine collateralmente, ma ciò che ci preoccupa ... sono le tristi conseguenze dell'incidente", ha postato il ristorante su Facebook mentre i commentatori si chiedevano come fosse avvenuto l'incidente. Il video si può guardare seguendo il link di seguito: https://youtu.be/OKMQIYdBGp8

venerdì 7 agosto 2020

Il gallo canta all'alba, multa da 166 euro al padrone.

Il gallo canta all'alba, multa da 166 euro al padrone. I vicini che hanno presentato un esposto alla polizia locale venivano svegliati ogni giorno alle 4.30 del mattino È costato 166,66 euro al suo padrone 83enne il canto troppo mattutino del gallo Carlino. È questo infatti l'importo della multa che si è visto recapitare a casa, una villetta a Castiraga Vidardo, nel Lodigiano, per non aver rispettato il regolamento di polizia urbana. Ufficialmente la multa è stata data per non aver rispettato la distanza minima di dieci metri dalle abitazioni vicine, ovvero per l'articolo 16, ma il regolamento all'articolo 24 vieta anche "la detenzione di animali quando, dalle condizioni di detenzione, l'animale versi in stato tale da disturbare, specialmente dalle ore 22 alle ore 8, la pubblica o privata quiete". E Carlino disturbava decisamente fuori orario, fra le 4.30 e le sei. In realtà già una volta il proprietario aveva ceduto il gallo che viveva con lui da dieci anni proprio a causa delle lamentele dei vicini. Ma quando il conoscente a cui lo aveva affidato è andato in vacanza, lui l'ha ripreso volentieri per qualche tempo, senza pensarci troppo e senza far caso all'abitudine dell'animale di dare la sveglia a mezzo quartiere al sorgere del sole. Lo ha messo in una gabbia dietro alla villetta e non ci ha pensato oltre. È stato Carlino a farsi sentire e annunciare il suo ritorno che ha scatenato le proteste tanto che un agente di polizia locale è andato a fare una ispezione nella villetta. Il vigile che si è occupato della vicenda, accertato che il gallo cantava alle 4.30, ha chiesto al pensionato di provvedere a fare in modo che l'animale non svegliasse il vicinato così presto, facendo scattare però la sanzione. Ora, l’83enne, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, vuole contestare il verbale.

Creata una membrana che distrugge batteri e virus utile anche in chiave anti Covid-19.

Creata una membrana che distrugge batteri e virus utile anche in chiave anti Covid-19. I ricercatori del Politecnico di Losanna (EPFL) hanno sviluppato una membrana in grado di distruggere batteri e virus. I ricercatori del Politecnico di Losanna (EPFL) hanno sviluppato una membrana in grado di distruggere batteri e virus che potrebbe anche essere utile nella lotta al nuovo coronavirus. Questa invenzione permette di eliminare in pochi secondi popolazioni di batteri di escherichia coli e filamenti di DNA. Questa membrana potrebbe essere utilizzata per mascherine di protezione, nonché in sistemi di ventilazione e condizionamento d'aria. Le mascherine prodotte con tale membrana potrebbero essere sterilizzate e riutilizzate fino a mille volte. Ciò, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, potrebbe prevenire eventuali carenze e limitare notevolmente la quantità di rifiuti. L'EPFL ieri ha fatto sapere che il procedimento, sviluppato dalla start-up Swoxid, è stato pubblicato sulla rivista "Advanced Functional Materials".

Nudista rincorre un cinghiale e i suoi piccoli che gli hanno rubato la borsa

Nudista rincorre un cinghiale e i suoi piccoli che gli hanno rubato la borsa: le foto dell’imbarazzante inseguimento diventano virali No, non è una scenetta comica tratta da qualche film ma ciò che è accaduto davvero a Teufelssee, un lago a ovest di Berlino divenuto punto di ritrovo di numerosi nudisti del Paese. Un uomo completamente nudo insegue un cinghiale, e i suoi due cuccioli, che gli hanno rubato una borsa gialla con dentro il suo pc portatile. Il tutto in mezzo ad altri bagnanti che osservano divertiti. La scena è stata catturata dall’attrice di Berlino, Adele Landauer che ha pubblicato le foto su Facebook scrivendo: “La natura colpisce ancora! Ha dato tutto se stesso! Ho mostrato le foto all’uomo e lui ha riso profondamente e mi ha autorizzato a renderle pubbliche”. Secondo quanto hanno raccontato i testimoni, l’uomo stava prendendo il sole in riva al lago quando all’improvviso un cinghiale, animale molto diffuso nella zona, ha afferrato una delle borse del nudista, quella con dentro il suo pc portatile, costringendolo a rincorrerlo davanti a decine di altri turisti. La scena è esilarante, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ed è diventata virale in tutto il mondo.

India, aereo esce fuori pista e si spezza in due. È successo all’aeroporto di Kozhikode nel Kerala

India, aereo esce fuori pista e si spezza in due. È successo all’aeroporto di Kozhikode nel Kerala. A bordo viaggiavano 185 persone - VIDEO Un velivolo della Air India Express è uscito fuori pista all’aeroporto di Kozhikode nel Kerala. Lo riportano i media indiani, secondo cui la fusoliera si è spezzata in due parti. L’aereo proveniente da Dubai ed è uscito fuori pista, probabilmente per le forti piogge. Secondo i media, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,a bordo viaggiavano 185 persone: almeno due sarebbero morte mentre ci sarebbero 40 feriti, riferiscono le stesse fonti locali. Tra le vittime anche il pilota. Ecco il video: https://youtu.be/pRwUbWFHUnc

giovedì 6 agosto 2020

Cocco con Salmonella. RASFF: ‘Unità da distruggere’. Attenzione a quello venduto sulle spiagge

Cocco con Salmonella. RASFF: ‘Unità da distruggere’. Attenzione a quello venduto sulle spiagge. Provvedimento importante di richiamo alimentare dal Sistema Rapido di Allerta Europeo per la Sicurezza di Alimenti e Mangimi che ha diffuso una nota Nelle scorse ore un provvedimento di richiamo alimentare che riguarda un prodotto commercializzato anche in Italia è stato diramato dal RASFF. Il Sistema Rapido di Allerta Europeo per la Sicurezza di Alimenti e Mangimi diffonde numerose notifiche riguardo a problematiche anche gravi relative alla sicurezza legata dalla assunzione di cibo. Come più volte abbiamo evidenziato noi dello “Sportello dei Diritti”, l’ente europeo agisce con tempestività in tutto il territorio della Unione e per quanto riguarda l’Italia è stata segnalata la presenza di un dannoso “corpo estraneo” all’interno di un alimento molto diffuso nel periodo estivo. Si tratta di cocco, che però presenterebbe una contaminazione dal batterio che causa la Salmonella. L’allarme legato a questo richiamo alimentare è definito “serio” dal RASFF, che ha ordinato la immediata distruzione di tutte le unità interessate da questa problematica. Il cocco contaminato è importato e confezionato proprio nel nostro Paese ed in Olanda e viene commercializzato non solo in queste nazioni ed anche in Spagna ma non è dato sapere quali siano l’azienda/e interessata/e. L’allerta del RASFF è arrivata prima che le unità del lotto che presentava tale problematica giungessero nei supermercati e nei negozi di alimentari all’interno del quale il cocco in questione viene normalmente distribuito. È noto che consumare cibo contaminato dal batterio che causa la Salmonella può essere pericoloso per la salute. Normalmente possono insorgere delle intossicazioni alimentari più o meno gravi, che nei casi più comuni comportano dei sintomi quali nausea, vomito e mal di stomaco. A volte già un’ora dopo l’assunzione. Nelle situazioni più gravi può rendersi necessario anche il ricovero in ospedale. Fortuna ha voluto però che il prodotto non fosse stato già commercializzato, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Si pensi al “cocco bello, cocco fresco” sulle nostre spiagge, un must di ogni estate, venduto in ogni località turistica spesso in condizioni a dir poco antigieniche. Il richiamo segnalato oggi, quindi, dovrebbe farci riflettere sul fatto che forse è bene pretendere una maggiore attenzione anche da parte di tutti quei venditori che lo continuano a commercializzare senza la benché minima accortezza verso la nostra salute perché si sa che non basta una “sciacquata” con un po' d’acqua fresca per ripulirlo da questo tipo di batteri.

Problema ai vasetti “Il tappo è rigonfio ed esce olio”, richiamato pesto vegan biologico La Selva

Problema ai vasetti “Il tappo è rigonfio ed esce olio”, richiamato pesto vegan biologico La Selva Il Ministero della Salute ha pubblicato sul suo sito web l’avviso di richiamo di un lotto di pesto vegan biologico a marchio La Selva per un rigonfiamento del tappo e un innalzamento del pH del contenuto: i vasetti gonfi espellono olio a causa della pressione interna. Il prodotto è venduto in vasetti di verro da 180 grammi, con il numero di lotto E181 e il termine minimo di conservazione 29/06/2023. Il pesto richiamato è stato prodotto per La Selva Srlu dall’azienda La Dispensa di Campagna Srl nello stabilimento di località Badia 252/A a Castagneto Carducci-Donoratico, in provincia di Livorno. A scopo precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” raccomanda di non consumare il prodotto e restituirlo al punto vendita d’acquisto.

Commissione Tributaria Provinciale di Lecce: annullata cartella da quasi 1 milione e 400mila euro nei confronti di Fernando Cartenì patron del “Premio Barocco”.

Commissione Tributaria Provinciale di Lecce: annullata cartella da quasi 1 milione e 400mila euro nei confronti di Fernando Cartenì patron del “Premio Barocco”. La cartella andava notificata anche al contribuente e non solo al curatore Non è la prima volta e sicuramente non sarà l’ultima che gli agenti per la riscossione, nel caso di specie Agenzia delle Entrate – Riscossione, già Equitalia, non uniformandosi a principi consolidati dalla Corte di Cassazione prosegue in attività di recupero di crediti fiscali. La conseguenza è che il contribuente si deve rivolgere alla Giustizia Tributaria per veder riconosciute le proprie ragioni così come accaduto con la favorevole ed interessante sentenza della CTP di Lecce - Sez. 3 -, depositata in data odierna, che, in accoglimento dell’eccezioni di diritto e di merito formulate dall’avvocato Maurizio Villani, ha annullato la cartella esattoriale di euro 1.389.857,72, relativa all'IVA 2006, perché notificata soltanto al curatore fallimentare e non anche al Sig. Fernando Cartenì, famoso patron del Premio Barocco, difeso dal noto tributarista leccese. In sostanza, i giudici tributari di Lecce hanno ripreso quanto più volte affermato dalla Corte di Cassazione con il seguente principio: "In tema di accertamento dei redditi in forma societaria, di cui al D.P.R. 29 settembre 1973, n. 597, art. 5 (ora D.P. R. 22 dicembre 1986, n. 917, art. 5), se inerente a crediti i cui presupposti si siano determinati prima della dichiarazione di fallimento del contribuente o nel periodo d'imposta in cui tale dichiarazione è intervenuta, l'accertamento tributario deve essere notificato non solo al curatore- in ragione della partecipazione di detti crediti al concorso fallimentare o, comunque, della loro idoneità ad incidere sulla gestione dei beni e delle attività acquisiti al fallimento- ma anche al contribuente, il quale, restando esposto ai riflessi, anche di carattere sanzionatorio, conseguenti alla definitività dell'atto impositivo, è eccezionalmente abilitato ad impugnarlo, nell'inerzia degli organi fallimentari, non potendo attribuirsi carattere assoluto alla perdita della capacità processuale conseguente alla dichiarazione di fallimento, che può essere eccepita esclusivamente dal curatore, nell'interesse della massa dei creditori (Cass. n. 9434 del 2014; Cass. n. 5671 del 2006, id.n.4235 del 2006, id. n. 2910 del 2006)". Nell'inerzia degli organi fallimentari, ravvisabile, ad esempio, nell'omesso esercizio da parte del curatore, del diritto alla tutela giurisdizionale nei confronti dell'atto impositivo, il fallito è eccezionalmente abilitato ad esercitare egli stesso tale tutela, alla luce dell'interpretazione sistematica del combinato disposto dell'art. 43 L. Fall., e del D.P.R. n. 636 del 1972, art. 16, conforme ai principi, costituzionalmente garantiti (art. 24 Cost.), del diritto alla tutela giurisdizionale ed alla difesa (Cass. n. 3667 del 1997, n. 14987 del 2000, n. 6937 del 2002). Di conseguenza, nel caso di specie, la Commissione Tributaria di Lecce, condividendo l'autorevole orientamento suddetto, ritiene che la mancata notifica al ricorrente, della cartella di pagamento di euro 1.389.857,72 (n. 05920120011393681001), rende illegittima la notifica dell'impugnata intimazione di pagamento, notificata nei confronti del Sig. Fernando Cartenì, alla luce dell'altrettanto consolidato orientamento della Corte di Cassazione per il quale "la mancanza della notifica di un atto presupposto costituisce un vizio procedurale che comporta la nullità dell'atto consequenziale notificato, dato che la correttezza del procedimento è assicurata mediante il rispetto di una sequenza di determinati atti, con le relative notificazioni, allo scopo di garantire l'esercizio del diritto di difesa del contribuente (art. 24 della Cost.)" (cfr. per tutte: Sezioni Unite con le sentenze n. 5791 del 04/03/2008 e n. 16412 del 25/07/2007). Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di una decisione di rilevante importanza non solo per l’applicazione dei principi suindicati cui dovrebbe sempre uniformarsi Agenzia delle Entrate – Riscossione e così evitare al contribuente il ricorso alla Giustizia Tributaria, ma anche per la notevole entità delle somme portate nella cartella e nelle successive intimazioni di pagamento.