mercoledì 30 giugno 2021

Coop richiama un lotto di crostata di ciliegie

. L'ingrediente è considerato mutageno e cancerogeno Coop ha richiamato dagli scaffali dei supermercati un lotto di crostata di ciliegie a marchio Lago per la “sospetta presenza di ossido di etilene”. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 350 grammi con il numero di lotto 21159 e il termine minimo di conservazione 15/02/2022. La crostata richiamata è stata prodotta da Lago Group Spa di via Roma 24, Galliera Veneta in provincia di Padova, nello stabilimento di via Vittorio Veneto 103 a Tombolo, sempre in provincia di Padova. A scopo precauzionale si raccomanda di non consumare la crostata con il numero di lotto indicato e restituirla al punto vendita d’acquisto. Per informazioni è possibile contattare il produttore al numero 049 9475511. Coop rende noto che il richiamo riguarda solo alcuni supermercati di Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana. L'azienda consiglia agli acquirenti di smaltire il prodotto con i normali rifiuti domestici. L'ossido di etilene, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è sospettato di essere mutageno e cancerogeno anche a basse concentrazioni negli alimenti.

Indice resilienza Covid di Bloomberg: ecco i paesi migliori al mondo dove vivere la riapertura.

Indice resilienza Covid di Bloomberg: ecco i paesi migliori al mondo dove vivere la riapertura. Delusione per l’Italia che è 26esima. Lo sostiene il rapporto stilato da Bloomberg che incorona una nazione inaspettata In questi ulo ultimo periodo il mondo piano piano si riapre e si inizia a respirare un filo di normalità. In alcuni paesi questo è più vero che in altri, come conferma un recente indice sulla "resilienza Covid" redatto da Bloomberg che ha paragonato diversi fattori relativi alla libertà individuale per stilare una classifica fra le nazioni. Fra le cose tenute in considerazione ci sono il tasso di contagi/morti da coronavirus e la percentuale di popolazione vaccinata ma anche la vitalità dell'economia, la libertà di movimento, all'aperto e al chiuso, così come l'attività delle compagnie aeree. Il risultato è abbastanza sorprendente e vede nei primi 10 posti: Stati Uniti Nuova Zelanda Svizzera Israele Francia Spagna Australia Cina Regno Unito Corea del Sud Stupisce un po' il primo posto americano, visto l'importante impatto della pandemia che ha portato a un primato mondiale di contagi e di morti, ma è anche vero che gli Usa sono stati i primi a implementare una campagna di vaccinazione davvero a tappeto. A ciò si aggiunge la possibilità di andare al ristorante, l'abolizione delle mascherine per i vaccinati e la possibilità di viaggiare senza limitazioni. Ciliegina sulla torta il piano di aiuti da 1.9 mila miliardi approvato dall'amministrazione Biden. Altra cosa degna di nota riguarda i paesi dell'Europa continentale, Svizzera compresa, che hanno aperto i loro confini ai viaggiatori attraverso il Green Pass e si stanno comunque comportando bene con la campagna vaccinale e occupano diverse posizioni nella top 20. Un po' meno bene, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata valutata Italia (26esima) insieme ad Austria (25esima) e Germania (28esima).Passi in dietro per l'area Asia/Pacifico con limitazioni particolarmente strette per città-isola come Hong Kong (30) e Taiwan (44). Fanalini di coda, e non poteva essere altrimenti, l'Asia centrale con la cintura a ridosso dell'India (50), con paesi come Bangladesh (46) e Pakistan (47). Ma anche nell'America latina con Argentina (l'ultimissimo posto al 53), Colombia (48), Perù (45) e Brasile (40).

martedì 29 giugno 2021

Richiamo urgente per integratori alimentari.

Richiamo urgente per integratori alimentari. L'ingrediente è considerato mutageno e cancerogeno Bärbel Drexel GmbH sta richiamando tre lotti dell'integratore alimentare "Good Night Plus" e "Sleep well with Lavender". Come annunciato dalla società in un comunicato stampa, è stato riscontrato che uno degli ingredienti dei prodotti interessati ha superato il limite di ossido di etilene. Ciò significa che non si possono escludere problemi di salute se il pellet viene assunto continuamente. L'ossido di etilene è sospettato di essere mutageno e cancerogeno anche a basse concentrazioni negli alimenti. Sono interessati dal richiamo i seguenti articoli: Articolo: Good Night Plus pellet 88 g Contenuto: 220 pezzi Da consumarsi preferibilmente entro: fino alla fine del 07.2022 Lotto: Ch.: 33948 Articolo: Good Night Plus pellet 88 g Contenuto: 220 pezzi Da consumarsi preferibilmente entro: entro la fine del 10.2022 Lotto: Ch.: 34855 Articolo: Dormi bene con palline di lavanda 64 g Contenuto: 160 pezzi Da consumarsi preferibilmente entro: fino alla fine del 06.2022 Lotto: Ch.: 33463. Gli articoli interessati sono stati venduti tramite il partner di vendita al dettaglio B2B TV Shopping QVC. L'azienda consiglia agli acquirenti di smaltire il prodotto con i normali rifiuti domestici. Bärbel Drexel GmbH rimborserà il prezzo di acquisto. La hotline per i consumatori è a disposizione dei clienti per domande o informazioni all'indirizzo service@baerbel-drexel.de o telefonicamente al numero 08276/518 100 (dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 18:00). Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, per una tutela dei consumatori raccomanda di non consumare questi prodotti venduti anche dai negozi on line.

USA: bambina sopravvissuta all'attacco di uno squalo

USA: bambina sopravvissuta all'attacco di uno squalo Domenica, una bambina di sette anni e i suoi genitori erano sulla spiaggia di Ocean Island Beach, una piccola cittadina della Carolina del Nord, negli Stati Uniti. Stava nuotando in mare quando improvvisamente uno squalo l'ha attaccata. L'animale le ha morso il polpaccio. "La spiaggia era molto affollata quel giorno", ha detto il sindaco Debbie Smith al New York Post. La bambina di sette anni è stata curata in ospedale e il medico ha ricucito la ferita con alcuni punti di sutura. Non è chiaro quale squalo abbia morso la ragazza. Tuttavia, secondo Smith, può essere un esemplare piccolo. La Carolina del Nord, sulla costa orientale degli Stati Uniti, è considerata un punto caldo per gli squali. Negli ultimi tre anni, Ocean Island Beach è stata risparmiata dagli attacchi di squali. "Le persone dovrebbero essere sempre vigili in acqua", ha detto Smith. "Ma non succede spesso qui." Tuttavia gli Stati Uniti sono il "ground zero" per gli attacchi di squali. A rivelarlo, al 'The Sydney Morning Herald', è George Burgess, professore di ittiologia e biologia marina presso l'Università della Florida a Gainesville. Lo studioso ha spiegato che gli Stati Uniti sono il luogo in cui si verificano il 50 per cento degli attacchi di squali nel mondo. Utilizzando i dati dell'International Burg's Attack Shark File (ISAF), il database degli attacchi di squalo, ha rivelato che gli Stati Uniti hanno avuto 32 attacchi nel 2018, che rappresentavano la metà degli attacchi non provocati in tutto il mondo. "Il motivo principale per cui ci sono più attacchi negli Usa, ha detto, è che abbiamo una linea costiera molto grande, due coste e alcune isole. E ovviamente molte persone". A seguire l'Australia, che ha il secondo maggior numero di attacchi di squali. Nel 2018, quelli nelle acque dell'Australia sono stati 20, uno dei quali è stato fatale. Il Sudafrica, Paese che ha una presenza di numerose specie di squali, ha avuto solo due attacchi nel 2018 e zero morti. Le prime due specie più pericolose per l'uomo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” sono i grandi squali bianchi e lo squalo tigre, seguiti dallo squalo toro.

Lotta all'obesità, sconcerto sui social per lo "Strumento di tortura" serra mandibola dalla Nuova Zelanda

. Il dispositivo medico blocca la mandibola impedendo di aprire la bocca per la dieta. Sviluppato in collaborazione con dei ricercatori del Regno Unito, dovrebbe aiutare le persone obese a perdere peso in vista di un'operazione chirurgica Il cosiddetto DentalSlim Diet Control, sviluppato da professionisti presso l'Università della Nuova Zelanda di Otago, è una nuova tecnica in campo medico che però non ha convinto i pazienti, suscitando piogge di critiche sui social. Nello specifico l'Università di Otago, ha sviluppato in collaborazione con il Regno Unito un dispositivo magnetico per la perdita di peso che viene applicato ai denti superiori e inferiori di un paziente. I bulloni su misura rendono impossibile per i pazienti di aprire bene la bocca. blocca permettendo un'apertura massima della mandibola di due millimetri. Secondo il team che lo ha sviluppato, il non poter ingerire cibi solidi aiuterebbe a combattere il problema dell'epidemia globale di obesità. Questo particolare apparecchio dentale può essere installato direttamente dal dentista. Due capsule che, grazie alla forza di un magnete, tengono uniti i molari superiori e inferiori, permettendo un'apertura minima della bocca. Per testarne l'efficacia, a sette donne neozelandesi obese è stato impiantato il dispositivo per due settimane che hanno riportato una perdita di peso media di 6,36 kg per persona. Le partecipanti hanno dichiarato di essersi sentite a disagio e in alcune occasioni in imbarazzo. Una di loro ha ammesso di aver barato consumando cioccolato fuso e bevande gassate. Tuttavia, nonostante l'entusiasmo mostrato da parte del team di ricerca, lo strumento ha incassato molte critiche sui social. Alcuni lo hanno etichettato come "Strumento di tortura degno del medioevo". Altri si sono chiesti cosa succederebbe nel caso in cui una persona accusi un malore e abbia bisogno di essere intubata. Per rispondere alle accuse ricevute, l'Università ha cercato di chiarire le reali applicazioni dell'apparecchio: "La nostra intenzione non è quella di offrire uno strumento per la perdita di peso rapida. Piuttosto, lo scopo è quello di aiutare le persone obese che hanno bisogno di sottoporsi a un intervento chirurgico e che non possono farlo senza prima perdere peso". Lo studio, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato pubblicato sul British Dental Journal.

Attacchi alle barche da parte di orche: Yacht di lusso attaccato da 30 orche.

L'equipaggio britannico di uno yacht di lusso ha temuto per la propria vita. Per la comunità scientifica “comportamenti insoliti” che in alcuni casi hanno provocato anche danni gravi alle imbarcazioni. Allerta delle autorità marittime Orche contro barche, è allarme. Sono sempre più frequenti gli attacchi dei grandi mammiferi contro le imbarcazioni lungo le coste dei paesi iberici. Nell’ultimo anno questi grandi mammiferi hanno preso di mira barche a vela e a motore da diporto, provocando anche danni gravi e, in almeno un caso, ferendo un membro di un equipaggio. L'ultimo attacco risale in questi giorni. Martin Evans, 45 anni, e Nathan Jones, 27 anni, facevano parte di un equipaggio di tre persone che trasportava una barca da Ramsgate, nel Kent, alla Grecia. Durante la navigazione vicino a Gibilterra, un gruppo di trenta orchi ha attaccato la loro imbarcazione. I predatori hanno circondato l'equipaggio, hanno colpito violentemente la nave per due ore e hanno persino strappato un pezzo del timone. Dopo questo terrificante attacco, sono riusciti finalmente a sbarcare su una penisola spagnola. Non si sa esattamente perché le orche abbiano attaccato, ma Evans e Jones hanno visto piccoli esemplari tra i mammiferi marini. Quindi è possibile che le grandi orche abbiano cercato di proteggere i giovani animali del gruppo.. Secondo i ricercatori che studiano le orche nello Stretto di Gibilterra è normale che questi mammiferi inseguano le imbarcazioni, ma prima d'ora non si erano mai registrati attacchi. Gli esperti, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ritengono che almeno un gruppo di orche è responsabile degli attacchi, ma non si conoscono ancora i motivi di questi comportamenti, definiti dagli scienziati «molto insoliti». Anche la notte del 28 luglio dello scorso anno era stata attaccata una barca a vela di 12 metri di proprietà di una coppia britannica, mentre poche ore prima la stessa sorte era toccata a una barca di 10 metri. Il giorno successivo, il 29 luglio scorso, nove orche hanno attaccato una barca a vela di 14 metri davanti a Capo Trafalgar, nel sud della Spagna, speronandola per più di un’ora mentre comunicavano tra loro con forti fischi: anche in questo caso l’imbarcazione ha dovuto essere rimorchiata a causa dei danni subiti al timone.

lunedì 28 giugno 2021

Ritirati cioccolatini Hofbauer per presenza di plastica

Energetico e dal gusto deciso, il cioccolato rappresenta da sempre uno degli alimenti più apprezzati da grandi e piccini. Nel corso dei decenni sono numerosi i maestri cioccolatieri e le aziende che hanno investito il loro capitale e la loro passione in questo alimento, che pur essendo naturalmente amaro, ha acquisito nel tempo un tono dolce. Una delle più grandi aziende di prodotti dolciari, è la Hofbauer del gruppo Lindt, ormai nota in tutto il mondo per le sue prelibatezze dal sapore dolce vendute anche on line. E ora, dall’Austria, arriva una notizia che ha un po’ scosso gli animi degli appassionati. All’interno di tre articoli di cioccolato è stata infatti trovata della plastica, un materiale altamente inquinante per l’ambiente, ma anche nocivo per la salute dell’uomo. La plastica è sotto i riflettori delle grandi potenze mondiali da molto tempo: spesso è difficile da riciclare e l’enorme quantitativo prodotto, finisce in mare e sullo stesso suolo terrestre. Il problema non è solo per la flora e la fauna, ma lo è anche per l’uomo: le microplastiche spesso vengono ritrovate in alcuni degli alimenti di più largo consumo come il sale, ma anche nelle bevande. E ora anche nella cioccolata. Secondo un comunicato stampa dell'azienda, non si può escludere la possibilità che pezzi isolati di accessori di imballaggio in plastica possano essere trovati nella pralina "dolce di noci e mandorle". I cioccolatini Hofbauer “incriminati” sono le “"Für Verwöhnte Selection", da 200 grammi con la data di scadenza fissata al 30 giugno 2022 e appartenenti ai lotti L4771 e L 5771, "De Luxe Collection" da 450 grammi con la data di scadenza fissata al 30 giugno 2022 e appartenenti al lotto L2771 e "Für Verwöhnte Marzipan" da 125 grammi con la data di scadenza fissata al 31 marzo 2022 e appartenenti al lotto L5841, 30 aprile 2022 e appartenenti al lotto L2821 e 31 maggio 2022 e appartenenti ai lotti L2821 / L3821 / L5821 / L6821 / L1811. L’annuncio è stato dato dalla stessa azienda e l’allarme è scattato nel momento in cui sono stati trovati pezzi di plastica all’interno dei cioccolatini. A questo punto la Hofbauer della Lindt ha preso la decisione di ritirare dal mercato i lotti coinvolti. Il richiamo dei cioccolatini in questione è rivolto non solo in Austria ma a tutti i consumatori, anche se al momento non si conosce l’azienda che li commercializza in Italia anche se in ogni caso sono venduti dai negozi on line. Sul proprio sito, l’azienda specifica che, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il ritiro del prodotto è avvenuto in seguito al continuo processo di controllo da parte del suo fornitore, che ha evidenziato la possibile presenza di frammenti di plastica dura nei cioccolatini.

domenica 27 giugno 2021

Passeggero apre il portellone di un aereo in rullaggio e salta fuori.

Passeggero apre il portellone di un aereo in rullaggio e salta fuori. Ferite lievi e arresto immediato per un uomo in escandescenze su un volo United Airlines All'improvviso, mentre l'aereo venerdì sera rullando dall'area del gate si apprestava a decollare, un passeggero si è alzato dal suo posto, ha tentato di sfondare la cabina di pilotaggio poi corso fino al portellone d'ingresso è stato in grado di aprire una porta di emergenza e azionare lo scivolo gonfiabile prima di ferirsi cadendo sulla pista È successo alle ore 19:10 circa, all'aeroporto internazionale LAX di Los Angeles, durante la partenza di un velivolo della SkyWest Airlines destinazione Salt Lake City. L'uomo, caduto nel vuoto per diversi metri, ha riportato ferite di entità tale da non metterne in pericolo la vita. Una volta medicato è stato preso in consegna dalle autorità federali. Le indagini nei suoi confronti sono in corso. Al momento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non è noto come l'uomo sia stato in grado di aprire la porta mentre l'aereo era in movimento e azionare lo scivolo gonfiabile. La polizia ha diffuso un comunicato in cui si esclude "qualsiasi collegamento con atti di terrorismo".

sabato 26 giugno 2021

Rischio listeria, Carrefour richiama un lotto di “Crostini Alla Toscana”.

Rischio listeria, Carrefour richiama un lotto di “Crostini Alla Toscana”. Lo ha comunicato, con una nota sul proprio sito la nota catena della grande distribuzione. Carrefour, attraverso una nota apparsa sul proprio sito, ha comunicato il richiamo per rischio microbiologico del lotto 210510 di “CROSTINI ALLA TOSCANA”, commercializzato da GS S.p.A. e prodotto da Tempestini S.p.A. (CE IT 2013 L), nello stabilimento di Prato, via Gora Del Pero n 22/24. Il prodotto, che gli esperti consigliano di non consumare e di riportare al punto vendita, è stato segnalato per la "presenza di Listeria monocytogenes" rilevata in autocontrollo. Il prodotto in questione è venduto in confezioni preincartate di peso variabile, acquistato al banco gastronomia o take away tra il 14 maggio e il 24 giugno. L'infezione da listeria, anche detta listeriosi, è una tossinfezione alimentare che prende il nome proprio dal batterio che ne è la causa, il Listeria monocytogenes, il medesimo segnalato nel prodotto. “Questo batterio si trova comunemente nel terreno e nell'acqua e può quindi facilmente contaminare ortaggi e verdure e molti animali possono venire infettati dal batterio senza dimostrare sintomi apparenti”, spiegano gli esperti. L'infezione da listeria è molto comune in un’ampia varietà di cibi crudi, tra cui carni non ben cotte e verdure crude, prodotti lattiero-caseari preparati con latte non pastorizzato o pesce e, come succede con la maggior parte dei batteri, viene eliminata dai processi di pastorizzazione e cottura.Gli esperti di Humanitas segnalano che la forma tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione, provoca diarrea. Esiste però anche un’altra forma, detta "sistemica", che dall'intestino passa nel sangue e si diffonde nell'organismo, arrivando al sistema nervoso, “dando vita a encefaliti e meningiti e forme acute di sepsi”. In questo secondo caso, sottolineano i medici, tra l’assunzione del cibo contaminato e la manifestazione dei sintomi può trascorrere un periodo variabile tra uno e tre mesi. I soggetti più a rischio di infezioni come questa sono le persone con compromissione del sistema immunitario, dunque malati di cancro, di diabete, di Aids, le persone anziane e i neonati. Ma a rischio,evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono anche le donne in gravidanza, per cui l'infezione da Listeria può causare anche l’aborto spontaneo.

venerdì 25 giugno 2021

Allerta allergene:la “grana” del lisozima non dichiarato sul grana padano italiano. Lo segnala RASFF come rischio grave per la salute

Allergeni non dichiarati in forma di proteine dell’albume d'uovo, questo è l’oggetto dell’allerta alimentare proveniente dall’Italia, dove il Grana Padano è stato richiamato. La segnalazione è stata lanciata dal sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF) che ha valutato il rischio per la salute grave. L’origine del prodotto è l’Italia dove è distribuito insieme ad altri paesi membri come la Germania. Nello specifico si tratta della notifica UE 2021.3342 del 25 giugno 2021 e presentata dall’Italia giorno 24 giugno. A causa di un errore di etichettatura, all'articolo in questione è stata applicata l'etichetta posteriore sbagliata con "Pecorino Romano". Ciò significa che non vi è alcuna indicazione che il prodotto contenga l'ingrediente "lisozima dall'uovo". Le persone allergiche all'uovo non dovrebbero consumare questo prodotto.Dalle analisi, è stata riscontrata la presenza di “Lisozima non dichiarato su grana padano italiano” in quanto allergene non dichiarato in forma di proteine dell’albume d'uovo. "Le persone con intolleranza o allergia alle proteine dell’albume d'uovo dovrebbero assolutamente astenersi dal mangiarlo". “Il prodotto in questione è stato ritirato dalla vendita in Italia e in Germania e l’esportazione dall’Italia verso i Paesi membri è stata bloccata”. Al riguardo, non si hanno ancora notizie dal Ministero della salute nazionale. Il lisozima è un enzima con struttura polipeptidica naturalmente presente in alcuni escrementi animali (in particolare nelle lacrime umane) e anche nell’albume dell’uovo. E’ una delle poche sostanze di origine animale ad attività antibiotica; la sua azione consiste nell’attaccare la parete dei batteri rendendoli più vulnerabili limitandone la capacità di sviluppo. Per questa sua caratteristica trova applicazione sia in alcuni “integratori” alimentari, sia nella preparazione di alimenti “fermentati” quali il vino, la birra, e alcuni formaggi stagionati come il Provolone, l’Asiago, il Montasio e soprattutto il Grana Padano. La sua azione consiste nell’impedire lo sviluppo di alcuni microrganismi che possono danneggiare l’alimento e contemporaneamente favorire la crescita dei batteri saprofiti che invece agiscono positivamente nei processi fermentativi. Il lisozima utilizzato per gli scopi sopra indicati si ottiene dall’albume delle uova con processi industriali che lo estraggono e lo purificano. Trattandosi di una sostanza naturale il consumo di alimenti che lo contengono non comporta pericoli per i consumatori, fatta eccezione per le persone allergiche alle proteine dell’uovo. Proprio per questo motivo nelle etichette degli alimenti che lo contengono è necessario indicarne la presenza in modo esplicito. Per evitare questo pericolo fino al 1991 per la produzione del grana era consentita l’aggiunta di piccole quantità di aldeide formica che possiede una potente azione antisettica. Alcuni studi dimostrarono però che l’aldeide formica è un potenziale cancerogeno e quindi l’impiego come additivo per i formaggi fu proibito; in alternativa si autorizzò l’impiego del Lisozima. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” evidenzia che l'entità della reazione allergica può variare notevolmente tra gli individui. Le allergie alimentari si manifestano nelle reazioni della mucosa, ad esempio sotto forma di gonfiore delle mucose in tutta la bocca, naso (rinite allergica) e faringe e gonfiore della lingua. I sintomi nell'area gastrointestinale sono nausea, vomito, gonfiore e diarrea. Tuttavia, le allergie alimentari possono anche portare a reazioni respiratorie con costrizione dei bronchi (asma allergico) e della pelle (eczema atopico, prurito e orticaria). In casi estremi può verificarsi uno shock anafilattico potenzialmente letale. Ora si attendono assicurazioni da parte del dicastero della salute italiano.

Eurostat: l’Italia tra i Paesi con un numero di morti per incidenti stradali al di sopra della media europea

. Calano le vittime di incidenti stradali nella UE; nel 2019 sono state 22.756. La maglia nera va alla Romania. L’Italia è classificata tra i paesi con un numero di morti per incidenti stradali, in rapporto alla popolazione, sopra in più rispetto alla media europea, secondo i dati Eurostat, il centro di statistica dell’Ue, pubblicati il 24 giugno. In Italia, nel 2019, 3.173 persone hanno perso la vita (morti entro 30 giorni dall'evento), secondo ISTAT. In rapporto alla popolazione, il Paese ha registrato 53 morti per incidenti stradali per 1 milione di abitanti. La Romania guida in Europa (con 96 vittime della strada per milione di abitanti), la Bulgaria (90), seguita dall'Albania. Secondo Eurostat, nel 2019, il numero di persone morte in incidenti stradali è diminuito del 2,5% rispetto al 2018. Il numero totale di persone morte in incidenti stradali nell'UE è stato di 22.756, di cui il 44% in auto, il 20% pedoni, il 16% sui motocicli, il 9% sulle biciclette e l'11% nelle altre categorie (compresi veicoli leggeri e pesanti, autobus e motocicli). Negli ultimi 10 anni il numero delle vittime della strada nell'UE ha registrato una tendenza al ribasso. Rispetto al 2009, il numero delle vittime della strada è diminuito di oltre 10.000 persone (-31%), da quasi 33.000 a meno di 23.000 nel 2019. Rispetto alla popolazione di ciascuno Stato membro, i livelli più bassi di vittime della strada nel 2019 sono stati osservati in Svezia (22 vittime della strada per milione di abitanti), Irlanda (29), Malta (32), Paesi Bassi e Danimarca (entrambi 34), davanti a Germania e Spagna (entrambe 37). All'estremo opposto della scala, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i livelli più alti sono stati registrati in Romania (96 vittime della strada per milione di abitanti), Bulgaria (90), Polonia (77) e Croazia (73).

mercoledì 23 giugno 2021

Coronavirus e viaggi. Un anno di carcere per un viaggiatore che ha presentato un test PCR falsificato

Martedì il tribunale penale di Bruxelles ha emesso una condanna a un anno di reclusione nei confronti di un uomo che ha cercato di volare all'aeroporto di Bruxelles con un test PCR falsificato. In Belgio questa è la prima tale condanna dall'annuncio del 27 aprile da parte del Consiglio dei procuratori generali che sarebbero state prese misure rigorose contro questi reati. Tra il 19 aprile e l'11 giugno, 576 persone sono state arrestate all'aeroporto di Bruxelles con un test PCR falsificato. Dal 19 aprile è di nuovo possibile per i belgi viaggiare all'estero. Al ritorno, tuttavia, il viaggiatore deve compilare un modulo di localizzazione del passeggero (PLF). Per contrastare gli abusi, il Collegio dei Procuratori Generali ha pubblicato le linee guida sulla persecuzione delle persone che falsificano questi moduli o certificati relativi ai test di screening Covid. Queste prevedono che le persone che producono o utilizzano documenti falsi devono essere citate immediatamente al tribunale penale, ma l'accusa può scegliere di proporre prima una transazione stragiudiziale per un importo di 750 euro. L'uomo condannato martedì si è presentato in aeroporto con un documento che attestava un test PCR negativo. Tuttavia, dopo la verifica, si è scoperto che si trattava di un falso, il truffatore ha subito ammesso che si trattava di un documento che era stato consegnato a un suo amico che, lui, aveva superato il test. L'uomo, avendo rifiutato la composizione amichevole, l'accusa lo ha convocato davanti al tribunale penale. Nemmeno l'imputato si è presentato in giudizio. E’ stato quindi severo nella sua decisione. "Il mondo è stato colpito da una pandemia dall'inizio del 2020 e non è ancora sotto controllo. La condotta del convenuto non è quindi solo antisociale, ma potenzialmente pericolosa per la vita. In questo caso è appropriata solo una punizione severa". Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, Stato che vai, regola che trovi. Se da una parte l’Italia ha più o meno uniformato le norme per poter viaggiare all’estero, dividendo i Paesi in “gruppi”, dall’altra bisogna prestare attenzione alle singole decisioni prese da ogni nazione, anche all’interno della stessa Unione europea. Per l’ennesima volta, infatti, le istituzioni europee annunciano l’intesa sul cosiddetto “green pass”. Ma potrebbe non bastare. Ogni Stato membro finora si è mosso in maniera autonoma e quindi, anche per i viaggiatori incalliti, districarsi nella babele di regole non è semplice. Ad oggi, per entrare nei Paesi, da padrone fanno i test molecolari, da effettuare entro le 48-72 ore precedenti l’arrivo, passepartout quasi ovunque, ma c’è anche chi ha introdotto altre certificazioni valide, come quella di avvenuta vaccinazione o quella di avvenuta guarigione.

Porsche richiama quattro modelli della 718! Un difetto incredibile. L'avviso nel bollettino Ue

Porsche sta richiamando esemplari dei modelli 718 Spyder,718 Boxster GTS, 718 Cayman GT4 e 718 Cayman GTS 4.0 per colpa di un difetto del motore. L'avviso è inserito nel bollettino del 23 giugno del Rapex - Rapid Alert System for non-food dangerous products - il sistema di segnalazioni istituito dalla Commissione Europea. Il richiamo che sta per essere attuato da Porsche riguarda le auto prodotte tra il 18 settembre 2020 e il 4 marzo 2021 – omologazione: e13*2007/46*1607*11 -*12; Tipo: 982 e, come si legge alla segnalazione " INFO/00132/21", " La bullonatura delle bielle del motore potrebbe essere difettosa. Ciò può causare perdite di olio e guasti al motore. Ciò potrebbe portare a condizioni di guida instabili, aumentando il rischio di incidenti." E il bollettino Rapex conclude sinteticamente ''non si possono escludere condizioni di guida non sicure''. La prestigiosa casa tedesca, che ha individuato tutte le unità che hanno questi problemi, ha raccomandato ai proprietari di rivolgersi al più presto presso le officine specializzate. La segnalazione con il codice di richiamo dell'azienda è " AMA4 ". Porsche non ha indicato quanti modelli sono stati identificati in Italia. Per il presidente Giovanni D’Agata dello “Sportello dei Diritti”, anche se Porsche non ha sino ad oggi registrato incidenti a causa di questo problema, il rischio è latente. Pertanto i consumatori e i proprietari di veicoli a motore interessati devono quindi prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari della Porsche nel caso in cui la propria autovettura corrisponda ai modelli in questione. Il relativo intervento non dovrebbe durare più di 60 minuti ed è a totale carico della casa automobilistica. Gli uomini della rinomata casa automobilistica tedesca dovranno apportare i dovuti correttivi e risolvere un problema grave, destinato a suscitare non poca preoccupazione. Infatti la difettosità segnalata è potenzialmente ancora più rischiosa se si pensa che i modelli 718 Spyder,718 Boxster GTS, 718 Cayman GT4 e 718 Cayman GTS 4.0 dispongono di un'accelerazione da 0 a 100 km/h si può realizzare in 4,5 secondi e che la velocità massima è di 293 km/h.

martedì 22 giugno 2021

Lidl Svizzera richiama tre prodotti pronti Kania. Contengono troppo piombo

Lidl Svizzera richiama tre prodotti pronti Kania. Contengono troppo piombo, e potrebbero comportare un rischio per la salute. Interessati i nostri frontalieri. Lidl Svizzera, ha deciso di richiamare tre prodotti pronti della marca Kania. I valori di piombo sono infatti troppo elevati e potrebbero comportare un rischio per la salute, ha reso noto l'Ufficio federale del consumo (UFDC). I prodotti in questione sono "Kania Fix Nudel-Schinken Gratin", "Kania Preparato per sugo alla bolognese" e "Kania Preparazione per Lasagne" dell'azienda svizzera HACO. I prodotti ritirati dal mercato presentano esclusivamente queste date di scadenza: "Kania Fix Nudel-Schinken Gratin" 30 g: 06.09.2022 "Kania Fix Nudel-Schinken Gratin" 28 g: 04.01.2023, 31.01.2023, 21.02.2023 "Kania Preparato per sugo alla bolognese": 05.10Lidl Svizzera richiama tre prodotti pronti Kania. Contengono troppo piombo, e potrebbero comportare un rischio per la salute. Interessati i nostri frontalieri. Lidl Svizzera, ha deciso di richiamare tre prodotti pronti della marca Kania. I valori di piombo sono infatti troppo elevati e potrebbero comportare un rischio per la salute, ha reso noto l'Ufficio federale del consumo (UFDC). I prodotti in questione sono "Kania Fix Nudel-Schinken Gratin", "Kania Preparato per sugo alla bolognese" e "Kania Preparazione per Lasagne" dell'azienda svizzera HACO. I prodotti ritirati dal mercato presentano esclusivamente queste date di scadenza: "Kania Fix Nudel-Schinken Gratin" 30 g: 06.09.2022 "Kania Fix Nudel-Schinken Gratin" 28 g: 04.01.2023, 31.01.2023, 21.02.2023 "Kania Preparato per sugo alla bolognese": 05.10.2022, 27.12.2022 e "Kania Preparazione per Lasagne": 07.02.2023, 01.03.2023 I clienti sono invitati a non consumare tali prodotti, che possono essere restituiti in tutte le filiali Lidl. Il presso di acquisto sarà rimborsato.. Non è la prima volta, ricorda Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che viene segnalata la presenza di questo pericoloso metallo in eccesso in prodotti che possono entrare a contatto con gli alimenti e quindi con il corpo umano. .2022, 27.12.2022 e "Kania Preparazione per Lasagne": 07.02.2023, 01.03.2023 I clienti sono invitati a non consumare tali prodotti, che possono essere restituiti in tutte le filiali Lidl. Il presso di acquisto sarà rimborsato.. Non è la prima volta, ricorda Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che viene segnalata la presenza di questo pericoloso metallo in eccesso in prodotti che possono entrare a contatto con gli alimenti e quindi con il corpo umano.

Brutale attacco di orso a turisti: ucciso ragazzo

Un orso ha attaccato un gruppo di turisti in un parco nazionale in Siberia e ha ucciso un sedicenne. Un'altra persona è rimasta ferita, come annunciato il portavoce del parco della regione di Krasnoyarsk. I turisti provenivano da un campeggio e avevano camminato attraverso la foresta lontano dai sentieri escursionistici ufficiali. Dopo l'incidente, i dipendenti hanno cercato l'orso per ore e alla fine gli hanno sparato. Il parco ha pubblicato una foto dell'animale ucciso lunedì sera. Il comportamento aggressivo dell'orso è dovuto anche al fatto che non ha mangiato abbastanza durante il lungo inverno, ha detto il direttore del parco. Secondo l'agenzia statale Tass, alcune strade sono state temporaneamente chiuse ai turisti. L'agenzia regionale di protezione civile, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha annunciato che indagherà sull'incidente e nello stesso tempo ha raccomandato a prestare attenzione nella foresta.

Si può licenziare un dipendente pubblico fannullone.

Si può licenziare un dipendente pubblico fannullone. Con la riforma Madia anche il dipendente pubblico è licenziato se non lavora Dopo la legge Madia si può licenziare un dipendente pubblico per scarso rendimento. Dunque è legittimo il recesso adottato per «persistente insufficiente rendimento» dall’amministrazione nei confronti dell’assistente scolastico che rifiuta di effettuare la pulizia delle aule. E ciò perché, secondo lui, spetterebbe agli appaltatori convenzionati con la Consip: si tratta di un’attività che compete invece al personale Ata in base al contratto collettivo nazionale e l’inadempimento finisce per penalizzare l’organizzazione del plesso. È quanto emerge dalla sentenza 17602/21, pubblicata il 21 giugno dalla sezione lavoro della Cassazione. Diventa definitivo il licenziamento disciplinare inflitto al bidello: il decreto legislativo 75/2017 annovera fra le cause di recesso dell’amministrazione il rendimento insufficiente dovuto alla reiterata violazione degli obblighi che riguardano la prestazione lavorativa. Non giova al dipendente chiedere la valutazione della performance in ciascuno degli ultimi tre anni per verificare se è negativa: è escluso che la previsione della riforma Madia si applichi ai rapporti a termine, regolati dai criteri generali della giusta causa. È lo stesso lavoratore, poi, ad ammettere di aver detto no ai superiori che gli chiedevano di spazzare il pavimento oltre che pulire e spolverare i banchi di quattro aule. Ma dopo le lamentele di professori e alunni i rimproveri scritti non sortiscono effetto, anzi il lavoratore minaccia denunce per mobbing. E si convince ancor di più che le pulizie non sarebbero compito suo. Il tutto mentre la tabella A del profilo di area per il personale Ata le prevede in modo esplicito accanto alle funzioni di accoglienza e sorveglianza di alunni e pubblico, mentre la possibilità di ricorrere a contratti di fornitura non esonera i dipendenti dalle mansioni. Senza dimenticare che la legge di bilancio 2019 stabilisce che debbano essere soltanto i collaboratori scolastici a utilizzare scopa e spazzolone. Insomma: al bidello è contestata una violazione grave ed è escluso che per il fatto addebitato il Ccnl preveda una mera sanzione conservativa, mentre le censure di omessa pronuncia sono inammissibili perché il ricorrente non trascrive la parte decisiva dell’atto di reclamo. Insomma, le “pecore nere” vengono individuate con più facilità rispetto al passato. Una nuova sentenza della Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che è stata drastica e ha detto senza mezzi termini che è consentito licenziare
il dipendente pubblico fannullone, se non adempie ai propri compiti e commette mancanze gravi per un periodo di tempo prolungato. Ovviamente, c’è un preciso iter da compiere per arrivare a questo risultato, ma la strada è ormai tracciata.

Aifa ritira l’antitodo CONTRATHION. Ecco il lotto e info

Aifa ha disposto il ritiro di un antitodo utilizzato nel trattamento delle intossicazioni comuni da insetticidi. Nello specifico si tratta del lotto 2528AU1A23 con scadenza 08/2021 del medicinale CONTRATHION 200 mg polvere e solvente, AIC 021091020 della ditta SANOFI Srl. Tuttavia, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, nella nota del dispositivo non sono stati divulgati i motivi del ritiro. La Sanofi srl ha comunicato l’avvio della procedura di ritiro che il Comando dei Carabinieri per la tutela della salute è tenuto a verificare.

lunedì 21 giugno 2021

Guasto al carrello, aereo della British Airways urta col muso sulla pista

Guasto al carrello, aereo della British Airways urta col muso sulla pista Un aereo della British Airways ha scatenato il caos all'aeroporto di Londra Heathrow dopo essere finito con il muso sulla pista. Le foto mostrano più di una dozzina di veicoli di emergenza sull'asfalto dopo che il carrello di atterraggio del Boeing 787 Dreamliner si è accartocciato, causando l'inclinazione del muso dell'aereo in avanti e l'impatto sull'asfalto. C'erano alcuni membri dell'equipaggio sull'aereo al momento dell'incidente e almeno uno è stato portato in ospedale. Tuttavia non c'erano passeggeri sull'aereo, che secondo British Airways sarebbe stato utilizzato per un volo solo cargo. L'aereo stava per essere caricato per un viaggio a Francoforte, in Germania, quando è avvenuto l'incidente. Per fortuna , evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non ci sono state conseguenze particolarmente gravi ma sarebbe potuto andare molto peggio.

domenica 20 giugno 2021

L'aereo dei paracadutisti si schianta al suolo dopo l'atterraggio. Almeno 9 morti

L'aereo dei paracadutisti si schianta al suolo dopo l'atterraggio. Almeno 9 morti Tragico incidente sabato mattina nel sud-ovest della Siberia. Un bimotore Let L-410 utilizzato per il lancio di paracadutisti ha effettuato un atterraggio di emergenza nell'Oblast' di Kemerovo, in Russia, nella Siberia sudoccidentale, Diverse persone sono rimaste uccise e oltre una dozzina ferite. A bordo dell'aereo c'erano 19 persone. Il velivolo bireattore, appartenente a una sezione locale del gruppo sportivo paramilitare DOSAAF, ha subito un guasto al motore poco dopo il decollo, con i piloti che hanno tentato di farlo atterrare. L'aereo, tuttavia, ha colpito il suolo con l’ala e si è ribaltato, ha detto alla TASS il capo del Kemerovo DOSAAF, Viktor Shemohanov. “Secondo le mie informazioni, due membri dell'equipaggio e sette paracadutisti sono stati uccisi, nove persone in totale. A bordo c'erano 17 paracadutisti e due membri dell'equipaggio", ha dichiarato Shemohanov. Non è chiaro cosa abbia causato il fatale guasto al motore poiché l'aereo era in buone condizioni tecniche e aveva già effettuato il suo quarto volo quel giorno, ha detto Shemohanov. Tuttavia il governatore regionale Sergey Tsivilev , evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha riportato il bilancio delle vittime a una cifra inferiore, affermando che l'incidente ha ucciso quattro persone e ne ha lasciate 15 ferite, quattro delle quali hanno riportato ferite gravi.

Famosa copia della Gioconda venduta per 2,9 milioni di euro da Christie's

La "Mona Lisa Hekking", una famosa replica del XVII secolo che il suo proprietario, Raymond Hekking, aveva sostenuto come autentica negli anni '60, è salita a 2,9 milioni di euro (costi inclusi) in un'asta di vendita online da Christie's. Segno che il fascino intorno alla Gioconda di Leonardo da Vinci esposta al Louvre non si sta attenuando, questa copia di ottima qualità è stata acquistata da un collezionista straniero, mentre quattordici offerenti si sono fatti avanti, ha detto la casa d'aste di Parigi. La vendita sul sito web di Christie's è iniziata una settimana fa. Senza i costi, l'importo ha raggiunto 2,4 milioni di euro, ben al di sopra della stima di partenza dei lavori tra 200.000 e 300.000 euro. Questo dipinto, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, aveva fatto notizia su giornali e radio fino agli Stati Uniti, dopo essere stato acquistato da un antiquario della regione di Nizza da Raymond Hekking.

sabato 19 giugno 2021

Ricercatori scoprono il legame biologico tra carne rossa e rischio di cancro.

Ricercatori scoprono il legame biologico tra carne rossa e rischio di cancro. Un nuovo studio ha identificato le caratteristiche specifiche del danno al DNA causato da una dieta ricca di carne rossa. Mangiare meno carne rossa è un consiglio medico diffuso per prevenire il cancro del colon-retto, ma finora non tutti gli esperti erano convinti che ci fosse un vero legame tra i due, non riuscendo a comprendere appieno la mutazione delle cellule coinvolte dal suo consumo. Un nuovo studio, pubblicato questa settimana sulla rivista scientifica Cancer Discovery, è riuscito a identificare le caratteristiche specifiche del danno al DNA causato da una dieta ricca di carne rossa. E incrimina quest'ultimo come cancerogeno, consentendo al tempo stesso di aprire la strada alla diagnosi precoce della malattia o allo sviluppo di nuove cure. Non si tratta di smettere del tutto di mangiare carne rossa: "Raccomando moderazione e una dieta equilibrata", afferma Marios Giannakis, oncologo presso il Dana-Farber Cancer Institute. Gli studi scientifici hanno finora stabilito un legame tra i due chiedendo alle persone con questo cancro le loro abitudini alimentari. Ma questo tipo di lavoro dipende molto dai dati su cui si basa e nel 2019 un team di ricercatori ha creato polemiche, affermando che era altamente incerto che ridurre il consumo di carne rossa avrebbe ridotto la mortalità per cancro. "Se diciamo che la carne rossa è cancerogena, (...) deve esserci un meccanismo che la causa", ha detto Marios Giannakis, che ha guidato questo nuovo studio. Dopotutto, gli scienziati molto tempo fa hanno scoperto come funziona il fumo di sigaretta per causare il cancro e come determinati raggi UV penetrano nella pelle per causare mutazioni genetiche, controllando il modo in cui le cellule crescono e si dividono. Marios Giannakis e i suoi colleghi hanno quindi sequenziato il DNA di 900 pazienti con cancro del colon-retto, selezionati da un gruppo di 280.000 persone che hanno partecipato a studi di diversi anni, comprese domande sul loro stile di vita. La forza di questo approccio è che i partecipanti non potevano sapere che avrebbero sviluppato questo cancro, a differenza di un interrogatorio sulle abitudini alimentari effettuato una volta iniziata la malattia. Le scansioni hanno rivelato una mutazione specifica, che non era mai stata identificata prima, ma che indicava un tipo di mutazione del DNA chiamata alchilazione. Non tutte le cellule contenenti queste mutazioni diventeranno necessariamente cancerose ed erano presenti anche in campioni sani. Ma questa mutazione era significativamente associata al consumo di carne rossa (sia lavorata che non trasformata) prima dell'insorgenza della malattia. Al contrario, non è stato esaminato il consumo di pollame, pesce o altri fattori. "Con la carne rossa, ci sono composti chimici che possono causare alchilazione", spiega Marios Giannakis. Si tratta di composti che possono essere prodotti dal ferro, molto presente nelle carni rosse, o dai nitrati, che si trovano spesso nelle carni lavorate. Questa mutazione era molto presente anche nel colon distale, che è una parte del colon che studi precedenti hanno suggerito fosse fortemente legata al cancro del colon-retto derivante dal consumo di carne rossa. Inoltre, tra i geni più colpiti dall'alchilazione ci sono quelli che il lavoro precedente ha dimostrato essere i più probabili innescare il cancro del colon-retto quando mutato. Questi diversi elementi presi insieme costruiscono un caso solido, come nel lavoro investigativo, secondo Marios Giannakis. I pazienti con il più alto livello di tumori da alchilazione avevano un aumento del rischio di morte del 47%. Alti livelli di alchilazione sono stati osservati solo nei tumori di pazienti che mangiavano in media più di 150 grammi di carne rossa al giorno. Per il ricercatore, questa scoperta potrebbe aiutare i medici a identificare quali pazienti sono geneticamente più predisposti all'alchilazione, al fine di consigliare loro in modo specifico di limitare il consumo di carne rossa. E individuare i pazienti che hanno già iniziato ad accumulare queste mutazioni potrebbe aiutare a identificare quelli a maggior rischio di sviluppare tale cancro o di rilevare la malattia molto presto. Inoltre, poiché il livello di alchilazione sembra essere un indicatore della gravità della malattia, potrebbe essere utilizzato per fornire loro una prognosi sulla loro aspettativa di vita. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, comprendere come si sviluppa il cancro del colon-retto apre anche la strada allo sviluppo di trattamenti per interrompere o invertire questo processo, per prevenire l'inizio della malattia.

venerdì 18 giugno 2021

Piombo oltre i limiti, Migros richiama dieci prodotti pronti. Interessati i nostri frontalieri.

Piombo oltre i limiti, Migros richiama dieci prodotti pronti. Interessati i nostri frontalieri. In relazione a una disposizione delle autorità, la Migros richiama dieci prodotti pronti. In un ingrediente è stata riscontrata una quantità di piombo che supera i limiti fissati dalla legge. Non è quindi possibile escludere che sussista un pericolo per la salute. La Migros invita tutti i propri clienti ad astenersi dal consumare questi prodotti. Sono interessati dal richiamo i seguenti prodotti: Zuppa di lenticchie marocchina Bon Chef, 120 g Articolo numero: 106520200000 da consumare entro il: 4.2022 e 6.2022, Salsa Casimir Bon Chef, 68 g Articolo numero: 106508000000 da consumare entro il: 5.2022 e 6.2022, Mix per macinato Bon Chef, 50 g articolo numero: 106540800000 da consumare entro il: 6.2022, Mix per gulasch Bon Chef, 58 g articolo numero: 106541100000 da consumare entro il: 5.2022 e 7.2022, Salseria bolognese alla soia Bon Chef, 63 g articolo numero: 106540500000 Dd consumare entro il: 5.2022 e 7.2022, Risotto al Parmigiano Subito, 250 g articolo numero: 157256100000 da consumare entro il: 3.2023, Risotto al pomodoro Subito, 250 g articolo numero: 157255100000 da consumare entro il: 12.2022, Risotto con asparagi, 250 g articolo numero: 157255600000 da consumare entro il: 2.2023, Risotto alla milanese Subito, 250 g articolo numero: 157256400000 da consumare entro: 1.2023 e 2.2023, e Pasta della nonna Subito, 160 g articolo numero: 157236000000 da consumare entro: 1.2023 e 3.2023. Questi prodotti erano in vendita in tutte le cooperative Migros e su Migros Online. Il Risotto alla milanese Subito e il Risotto al pomodoro Subito erano disponibili anche presso Migrolino. I prodotti sono già stati rimossi dall’offerta. Al momento non è dato sapere se è interessato anche quello italiano, anche se l’allerta è estesa ai nostri frontalieri. Migros prega tutti i clienti di non consumare tali prodotti. I clienti che hanno acquistato uno dei prodotti interessati, possono riportarlo; il prezzo di vendita verrà loro rimborsato. Non è la prima volta, ricorda Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che viene segnalata la presenza di questo pericoloso metallo in eccesso in prodotti che possono entrare a contatto con gli alimenti e quindi con il corpo umano.

Etichetta errata: non è curcuma ma in realtà è curry. Ritirato un lotto di curry a marchio Consilia. Lo Sportello dei Diritti: “Non si può escludere un pericolo per la salute delle persone allergiche”.

. Lo Sportello dei Diritti: “Non si può escludere un pericolo per la salute delle persone allergiche”. La tutela del consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie e con i bambini. Ma prima di occuparci della cottura, dobbiamo occuparci dell'acquisto. Per questo il ministero della Salute ha pubblicato l’avviso di richiamo di un lotto di curry a marchio Consilia per una “errata etichettatura del prodotto: alcune confezioni potrebbero riportare un’etichetta retro con indicazione “curcuma essiccata macinata – 105 g”, anziché “miscela di spezie, sale, fecola ed erbe aromatiche – 100g”, risultando in una incorretta identificazione degli ingredienti”. Inoltre, poiché il curry contiene l’allergene senape, il prodotto con l’etichetta errata comporta un rischio per le persone allergiche. Il prodotto interessato dal richiamo è venduto in barattoli in Pet da 100 grammi, ma l’etichetta sbagliata riporta 105 grammi, e appartiene al lotto L06350U e il termine minimo di conservazione 31/12/2023. Il mix di spezie è stato prodotto per Sun Soc. Cons. Arl da Drogheria e Alimentari Spa nello stabilimento di viale Nilde Iotti 23/25 a Scarperia e San Piero, in provincia di Firenze. A scopo precauzionale, Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda alle persone allergiche alla senape di non consumare il prodotto con il numero di lotto segnalato e l’etichettatura sul retro errata, e restituirlo al punto vendita d’acquisto.

Vademecum per i viaggi in aereo: mascherina sempre addosso, per chi è vaccinato, niente test o quarantene.

Vademecum per i viaggi in aereo: mascherina sempre addosso, per chi è vaccinato, niente test o quarantene. Sono state aggiornate le linee guida europee per i voli turistici. Non c'è però l'obbligo di introdurre tali misure, in quanto la salute è competenza di ogni singolo Stato. La mascherina va indossata durante tutte le fasi di un viaggio in aereo, sia all'interno dell'Unione europea che da/verso Paesi terzi, e lo stesso vale per la distanza di almeno un metro tra i passeggeri. È quanto è emerso dalle ultime raccomandazioni del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l'Agenzia dell'Unione Europea per la Sicurezza Aerea (EASA), aggiornate sulla base delle ultime novità ed evidenze scientifiche. Il protocollo propone poi che le persone completamente vaccinate contro il Covid-19 o guarite dalla malattia negli ultimi 180 giorni non siano soggette a test o quarantena, a meno che non provengano da un'area “ad altissimo rischio” o dove circola “una variante preoccupante”. «Il lancio dei programmi di vaccinazione ha fortunatamente permesso il rilassamento di alcune misure per i viaggiatori vaccinati» ha detto Andrea Ammon, direttore dell'ECDC. «Ma se le misure vengono allentate troppo presto anche per le persone non vaccinate, allora potremmo vedere di nuovo un rapido aumento dei casi. Dobbiamo essere prudenti fino a quando una parte sufficiente della popolazione europea avrà ricevuto il vaccino».Inoltre, l'uso dei Passenger Locator Forms per facilitare la ricerca di contatti è ancora considerato molto importante. Tra i dettagli minori, si sconsiglia di usare troppo le "bocchette" per l'erogazione dell'aria condizionata. Il documento in questione, ricorda Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha lo scopo di fornire supporto alle autorità nazionali degli Stati membri e alle parti interessate all'aviazione, in modo da garantire l'armonizzazione e la ripresa sicura del settore del trasporto aereo e del turismo.

giovedì 17 giugno 2021

Cassazione: cade in ufficio, per l'Inail è un incidente sul lavoro

. L’occasione di lavoro che fa scattare la prestazione comprende tutte le situazioni in cui è insito un rischio di danno, compreso quello improprio quando il lavoratore cammina nella sede di servizio. Lo Sportello dei Diritti: questo precedente farà diritto Anche una banale caduta in ufficio deve essere indennizzata dall’Inail. L’occasione di lavoro che fa scattare la prestazione previdenziale in favore dell’assicurato sussiste in tutte le situazioni nelle quali è insito un rischio di danno per il lavoratore, compreso quello improprio, e dunque non connesso allo svolgimento delle mansioni. E dunque si configura anche nell’incidente occorso al prestatore d’opera che sta camminando nel luogo di lavoro. Lo hanno stabilito i giudici della sesta sezione civile della Cassazione con l’ordinanza 17336/21, pubblicata il 17 giugno. È accolto il ricorso della dipendente pubblica: sbaglia la Corte d’appello di Palermo a riformare la decisione del tribunale che dopo l’infortunio in ufficio le aveva riconosciuto l’indennizzo in conto capitale per un danno biologico pari al 7 per cento. Secondo la ricostruzione dei fatti, l'impiegata a metà mattinata si alza dalla sua postazione per prendere i fascicoli dal tavolo dove li ha messi l’addetto per posarli sulla scrivania e apporre il visto di chiusura. Ma, forse per il peso, cade rovinosamente a terra riportando una distorsione. Per i giudici di secondo grado non emergono elementi probatori che consentono di accertare con certezza la dinamica dell’accaduto e la riconducibilità alla nozione di infortunio sul lavoro. Trova ora ingresso la censura che denuncia la violazione e falsa applicazione di norme di diritto come l’articolo 2 del testo unico 1124/65: il collegamento fra il sinistro e l’attività di servizio non risulta contestato dal momento che l’evento pregiudizievole si verifica durante il turno di servizio. E anzi il nesso emerge dalle stesse conclusioni del Ctu. L’occasione di lavoro, in effetti, comprende anche le condizioni ambientali oltre socio-economiche in cui si svolge l’attività del prestatore: non conta, dunque, se il danno al lavoratore provenga dall’apparato produttivo oppure dipenda da terzi ovvero da fatti o situazioni proprie dell’infortunato; l’unico limite è il rischio elettivo, che nella specie non può essere ravvisato. Va indennizzato dall’Inail, quindi, anche l’infortunio che scaturisce dal rischio improprio, in quanto insito in attività che sono soltanto strumentali allo svolgimento delle mansioni, ma comunque ricollegabili al soddisfacimento delle esigenze lavorative. La dipendente, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è andata subito in pronto soccorso dove ha accuratamente raccontato cosa le era accaduto, quando e in che modalità. Da lì, come da prassi, è partita la segnalazione all'Inail mentre la donna ha denunciato l'infortunio al suo datore di lavoro. Questo precedente adesso farà diritto.

Riaprono le spiagge in Corsica dopo l'inquinamento da petrolio.

. In Corsica, le spiagge di Porto-Vecchio hanno riaperto giovedì e quelle di Bonifacio lo saranno venerdì, dopo l'inquinamento da idrocarburi che ha colpito le coste lo scorso fine settimana e che è oggetto di un'indagine. Il divieto di balneazione è stato revocato su tutte le spiagge del Golfo di Porto-Vecchio ad eccezione del "settore Porto-Novo" che è "in attesa di un imminente miglioramento", ha indicato il municipio. de Porto-Vecchio sul suo sito web. "Tolto", secondo la stessa fonte, anche il divieto di ancoraggio, navigazione e esercizio di attività nautiche nella fascia di 300 metri che costeggia la costa del paese. Queste misure di divieto sono state prese in seguito alla comparsa, lunedì sera, di due chiazze di petrolio nel Golfo di Porto-Vecchio. Dall'avvistamento di venerdì al largo della Corsica di due chiazze di petrolio lunghe circa 35 km, probabilmente dovute al degassamento di una nave, sono state dispiegate risorse significative in aria, in mare e a terra per combattere l'inquinamento.La maggior parte dei depositi avvistati al largo della Corsica era stata recuperata martedì pomeriggio e le spiagge erano state riaperte nel nord dell'isola, ma una minaccia rimaneva nel sud e in particolare Porto-Vecchio e Bonifacio dove le spiagge erano state chiuse martedì sera. A Bonifacio, nell'estremo sud della Corsica, la navigazione e l'ormeggio nella fascia di 300 metri sono stati nuovamente autorizzati giovedì pomeriggio, ha detto il municipio sul suo account Twitter. Giovedì sono proseguite le operazioni di pulizia delle spiagge ma "la ricognizione, che proseguirà fino a questo fine settimana, non rivela più tracce di petrolio in mare e ci rende ottimisti", ha accolto con favore il municipio, che venerdì prevede la riapertura delle spiagge. In merito all'inchiesta aperta dalla procura di Marsiglia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, responsabile dei casi di inquinamento marittimo sulla costa mediterranea francese, proseguono le indagini della gendarmeria marittima.

Presenza di salmonella SPP, Ministero della Salute segnala richiamo lotto di salsiccia casereccia dolce dai negozi

. L’avviso di richiamo di prodotti alimentari pubblicato oggi dal Ministero della salute attraverso il suo portale dedicato agli avvisi di sicurezza. Il ritiro riguarda un lotto di salsiccia ed è scattato dopo che controlli hanno scoperto la presenza del batterio della salmonella in una unità campionaria su cinque. Un nuovo avviso di richiamo di prodotti alimentari per rischio microbiologico è stato lanciato in queste ore dal Ministero della salute attraverso il suo portale dedicato agli avvisi di sicurezza e al richiamo di prodotti alimentari da parte degli operatori. Questa volta il ritiro dagli scaffali dei negozi riguarda un lotto di salame a causa della possibile presenza di salmonella nel prodotto. Nel dettaglio, come recita l'avviso di richiamo, il ritiro riguarda il lotto n 33088 di Salsiccia Casereccia Dolce prodotto dalla stabilimento della trasformazione delle carni ditta De Luca Srl con sede a Faeto, in provincia di Foggia, in via Fontana, 31 (marchio di identificazione CE IT 1076L). Si tratta di un prodotto venduto a peso variabile con data di scadenza o termine ultimo di conservazione fissato al 05/12/2021. Come spiega l'avviso, il lotto di salsiccia interessato dal richiamo non deve essere consumato in alcun modo ma riportato al punto vendita di acquisto dove sarà stoccato. Sarà cura del produttore ritirare il prodotto e trattarlo ai sensi del regolamento comunitario. La scelta di richiamare il loto di salsiccia è scattato a seguito di controlli a campione che hanno rilevato la presenza di salmonella SPP in una unità su cinque unità campionarie. La salmonella è uno degli agenti batterici più comuni nei casi di infezioni trasmesse da alimenti e può dare vita alla salmonellosi. I principali serbatoi dell’infezione sono rappresentati dagli animali e i loro derivati (come carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati). La salmonellosi quindi viene trasmessa attraverso l’ingestione di questi cibi o bevande contaminate o per contatto ed è responsabile soprattutto di infezioni gastrointestinali che possono portare a sintomi come vomito, diarrea e dolore addominale. Per precauzione, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare la salsiccia con il numero di lotto segnalato e restituirla al punto vendita. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

Allergeni non dichiarati, Migros richiama uno yogurt

. «Non si può escludere un pericolo per la salute delle persone allergiche». Interessati i nostri frontalieri. La tutela del consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie e con i bambini. Ma prima di occuparci della cottura, dobbiamo occuparci dell'acquisto. Per questo la catena dei supermercati Migros ha informato il laboratorio cantonale di Zurigo e l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) che lo yogurt al cioccolato bio Fairtrade contiene nocciole, mandorle e soia non dichiarate come allergeni. Non è possibile escludere rischi per la salute per i soggetti allergici. Migros ha immediatamente ritirato il prodotto dagli scaffali e ha avviato un richiamo. «Non si può escludere un pericolo per la salute delle persone allergiche a questi alimenti. Per tutte le altre, il consumo del prodotto non costituisce invece alcun pericolo», comunica l'USAV.Il prodotto ha termine minimo di conservazione 16 luglio ed è venduto presso i supermercati Migros, Migros Online e Migrolino. Lo yogurt interessato dal richiamo, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, viene attualmente tolto dal mercato svizzero, anche se al momento non è dato sapere se è interessato anche quello italiano, anche se l’allerta è estesa ai nostri frontalieri.

Rifiuti abbandonati lungo la tangenziale e sulle piazzole di sosta. Lo Sportello dei diritti «Serve più pulizia»

Una montagna di rifiuti in particolare batterie esauste, materassi, valigie, indumenti,carrozzine, copertoni, sacchetti e bottiglie di plastica accatastati, nelle piazzole di sosta e lungo i terrapieni che costeggiano la carreggiata. Sacchetti e immondizia che non raramente diventano anche preda di uccelli e animali. Una situazione di degrado che perdura da tempo nel tratto di tangenziale Est e Ovest di Lecce. E un panorama che dà il "benvenuto" a cittadini e turisti provenienti o diretti verso le località turistiche del Salento: una responsabilità da addebitare a persone prive di rispetto per l’ambiente e la collettività, colpevoli di azioni che si manifestano quotidianamente davanti agli occhi di centinaia di automobilisti. Lo testimoniano le foto inviateci dai cittadini che segnalano allo “Sportello dei Diritti" il costante stato di abbandono in cui versano le nostre strade che appaiono come delle piccole discariche a cielo aperto e chiedono, quindi, nel silenzio delle amministrazioni più pulizia. Nello specifico l’inquinamento provocato da una batteria esausta inizia nel momento in cui essa viene abbandonata dal detentore in tutti quei posti diversi dall’officina dell’autoriparatore o dai centri di raccolta autorizzati. I danni ambientali prodotti dalle batterie esauste abbandonate sono gravissimi e le conseguenze permangono per anni danneggiando fortemente l’ecosistema. Un’immagine di degrado e abbandono inconcepibile. Per tali ragioni, Giovanni D’AGATA, presidente dello “Sportello dei Diritti", chiede agli Enti preposti un intervento immediato per il ripristino del decoro delle arterie stradali, assicurando la raccolta regolare dei rifiuti, onde evitare un deterioramento dell’immagine del Salento con una straordinaria vocazione turistica, entrata nella top ten mondiale delle migliori località da visitare.

mercoledì 16 giugno 2021

Il Salame Campagnolo di Penny Market richiamato per sospetta contaminazione da Salmonella.

Penny Market, ha pubblicato sul proprio sito internet, l’avviso di richiamo del Salame Campagnolo Sapor di Cascina a marchio Penny Market. Il motivo del ritiro dal mercato è la sospetta presenza di salmonella. Il richiamo riguarda esclusivamente il lotto L123 del Salame Campagnolo prodotto da Italia Alimentari S.p.A. e secondo quanto specificato è stato distribuito e venduto nelle regioni Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia. Nello specifico i dati delle confezioni interessate dal ritiro sono: Sapor di Cascina con denominazione di vendita Salame Campagnolo da 150 g Lotto di produzione: Lcon termobe di scadenza minima 01/08/2021. In via precauzionale, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda i clienti, per evitare problemi di salute, a non consumare il prodotto e a restituirlo al punto vendita per ottenere la sostituzione con un lotto non contaminato oppure il rimborso. L'ingerimento di questo lotto di salame potrebbe causare problemi di saute: la gravità dei sintomi varia dai semplici disturbi del tratto gastrointestinale, fino a forme cliniche più gravi. Nei casi più gravi possono verificarsi batteriemie o infezioni focali a carico per esempio di ossa e meningi, ma ciò accade soprattutto in soggetti fragili come anziani, bambini e soggetti con deficit a carico del sistema immunitario. Nella maggior parte dei casi la salmonella non dà gravi conseguenze e in alcuni soggetti può essere addirittura asintomatica.

Slovacchia orso bruno sbrana escursionista in una foresta. Si

tratta del primo incontro di un orso con esito fatale per l’uomo Un’aggressione inaspettata quanto feroce, su un tranquillo sentiero di una foresta della Slovacchia. Quando l'escursionista scomparso è stato ritrovato il giorno dopo la sua scomparsa, il suo corpo aveva profonde ferite sul collo e sul viso e diverse ossa rotte. "Si potevano vedere tracce di orsi tutt'intorno", ha detto un testimone oculare al quotidiano "Novy Cas". Oltre al 57enne, sarebbero stati trovati un coltello a serramanico e una mazza di legno. Ora l'autopsia ha mostrato chiaramente che l'uomo del comune di Liptovska Luzna, a circa 200 chilometri a nord-est del confine austriaco, è stato ucciso da uno dei grandi predatori. È probabile che sia il primo incontro con un orso in Slovacchia che è stato fatale per un essere umano. Un locale ha raccontato al giornale che ci sono molti orsi nei boschi circostanti e che il defunto aveva fatto la conoscenza dell’orso in passato, ma era sempre riuscito ad evitare un confronto. Secondo l'APA, il Ministero dell'Ambiente ha sottolineato che l'incidente non dovrebbe essere utilizzato impropriamente per mettere in discussione la protezione delle specie di orsi bruni in Slovacchia. I tesori naturali del paese includono anche predatori come orsi, lupi e linci. Si stima, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che in Slovacchia vivano tra 1.200 e 1.600 orsi bruni. La maggior parte di loro si è stabilita nel centro montuoso del paese. Fortunatamente, gli incontri con le persone sono rari. A seguito dell'incidente, il ministero ha nuovamente invitato a prestare attenzione nella foresta.

Cipro: tartarughine vive portafortuna regalate da una coppia ad un matrimonio come amuleto

Cipro: tartarughine vive portafortuna regalate da una coppia ad un matrimonio come amuleto. Invece dei cioccolatini o delle bomboniere piccoli vivi di tartaruga sono stati donati da una coppia al loro matrimonio, ignorando l'illegalità dell’atto Una moda che sta prendendo piede negli ultimi anni, specie in occasione di matrimoni, è di “utilizzare” pesciolini rossi o tartarughine come "originali" centrotavola o bomboniere stravaganti. Si tratta, come sempre, di usanze importate da altri Paesi, dove il pesciolino rosso o la tartaruga è di buon auspicio. Una semplice esplorazione del web può dare l’idea di come questo fenomeno sta prendendo sempre più piede nell’organizzazione di un matrimonio. E’ successo a Cipro dove una coppia ha avuto l'idea inaccettabile di regalare piccoli di tartarughe agli invitati al matrimonio invece delle bomboniere. L'incidente è venuto alla luce a seguito di una denuncia presentata dall'Animal Party, che sottolinea che lo smaltimento di animali (vivi o morti) come regali in occasione di eventi è illegale. Il Partito per gli Animali di Cipro ha informato più volte i cittadini che è illegale vendere animali vivi (o morti) come regali in occasione di eventi come matrimoni, feste da ballo, Natale o Pasqua. Sembra che il "chorkatilikki" continui e ancora una volta è stato reso noto un caso di regalare tartarughe vive (invece di cioccolatini) a un evento di un matrimonio. Quello che potrebbe apparire come un vezzo simpatico ed originale di fatto potrebbe degenerare in un vero e proprio atto di maltrattamento contro gli animali. Questa pratica provoca sofferenza e stress nelle testuggini, che sono rinchiuse in delle scatole più o meno affollate, dove vi è carenza di acqua, spazio e ossigeno, condizioni che favoriscono la morte per asfissia. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, siamo di fronte all’ennesimo esempio di animali “usati” impropriamente come meri oggetti decorativi, pezzi di arredo, ninnolo da esposizione, amuleti e articoli da regalo… nel peggiore dei casi gettati via a fine ricevimento, evenienza, quest’ultima, in cui è palese il maltrattamento dell’animale e si configura il reato, punibile dal codice penale. Ragazze, riflettete bene sulle potenziali conseguenze nell’utilizzare o regalare animali o pesci al vostro matrimonio. Gli animali andrebbero tutelati e rispettati nella loro dignità di esseri viventi.

Arkopharma laboratoires dispone il richiamo volontario di un lotto di un integratore

Arkopharma laboratoires dispone il richiamo volontario di un lotto di un integratore. Ancora un richiamo alimentare causato dall’ossido di etilene oltre i limiti consentiti A oltre otto mesi dai primi richiami in Italia, ancora un nuovo richiamo precauzionale e volontario dovuto all’ossido di etilene presente in uno degli ingredienti, un pesticida pericoloso per la salute. L’ultimo prodotto ritirato dal commercio a TITOLO ESCLUSIVAMENTE PRECAUZIONALE segnalato sul sito della catena dei supermercati Iperal è un lotto di Arkocapsule BIO Curcuma + Piperina a causa del rischio chimico. La denominazione di vendita esatta del prodotto interessato dal richiamo è ARKOCAPSULE CURCUMA PIPERINA. Il marchio di identificazione dello stabilimento che il nome del produttore è Arkofarm S.r.l., con sede in Via Maneira 17 c, Frazione Bevera, 18039 Ventimiglia. Il lotto di produzione è J03103A. La data di scadenza o termine minimo di conservazione del lotto è il 07/2022, mentre l’unità di vendita è rappresentata da 40 capsule, codice a barre EAN 13: 3578835610222. Il motivo del richiamo è un rischio chimico ovvero la presenza di ossido di etilene che supera i limiti ammessi dalla legge in uno degli ingredienti. Per precauzione, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti" raccomanda di non consumare il prodotto. I clienti che siano in possesso del prodotto appartenente al lotto di cui sopra,
sono invitati a rispedire il prodotto presso la farmacia o altro punto vendita presso il quale è stato acquistato e potranno ottenere una confezione di prodotto in sostituzione. Per eventuali ulteriori informazioni, la Arkofarm S.r.l. è a disposizione dei consumatori all’indirizzo mail: infoitalia@arkopharma.com. Il prodotto è incluso nel Registro degli integratori del Ministero della Salute, codice: 64402.

Il fenomeno del “color sangue” visibile sulla neve delle Alpi francesi

Il fenomeno del “color sangue” visibile sulla neve delle Alpi francesi. Macabra colorazione color sangue della neve che ha creato sconcerto tra gli scienziati. Sarebbe legato alla presenza di un'alga in montagna Potrebbe sembrare il macabro scenario di una mattanza. E invece questo ghiaccio “insanguinato” è qualcosa di completamente naturale. Si tratta di un fenomeno che ha scosso molti animi. Si chiama "sangue del ghiacciaio" o "anguria delle nevi". Questa neve di colore rosso è talvolta visibile nelle Alpi francesi. "In alcuni punti, la neve è adornata con colori vivaci: rosso scuro, arancione ruggine, rosa limonata". Il fenomeno non è casuale: sarebbe causato dalle alghe delle nevi, che normalmente sono invisibili ma che assumono colori accesi una volta aggregate. Gli scienziati stanno cercando di scoprire cosa ha causato la proliferazione di queste alghe, il che non è mai un buon segno. Il colore proverrebbe “dai pigmenti e dalle molecole che le alghe usano per proteggersi dai raggi ultravioletti”. Ma quest'ultimo catturerebbe più luce emessa dal sole. La conseguenza? Scioglimento più rapido del ghiaccio. Resta anche, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, da conoscere l'impatto dell'uomo su questa proliferazione. L'aumento delle temperature o degli apporti di nutrienti, legati ad esempio all'agricoltura, potrebbero essere parte delle cause.

Cassazione e privacy: George Clooney paparazzato va risarcito perché la sua immagine vale milioni

Giro di vite per riviste, giornali e rubriche di Gossip e cronaca rosa. Per la Cassazione anche George Clooney va risarcito per le foto rubate. Il fatto che il divo di Hollywood abbia vietato la diffusione di scatti che riguardano la sua vita privata non significa che rinuncia al diritto all’immagine, anzi. L’immagine di un premio Oscar vale milioni di euro e lo sfruttamento non autorizzato può ledere in prospettiva il bene protetto, anche se per il momento il celebre attore sceglie di non utilizzare sul piano economico i suoi dati personali. Insomma: ben può scattare il danno non patrimoniale, liquidato secondo equità, perché il più amato dalle donne è stato paparazzato da un settimanale nella villa sul lago di Como. È quanto emerge dall’ordinanza 17217/21, pubblicata il 16 giugno dalla terza sezione civile della Cassazione.. La Corte suprema rigetta il ricorso. Un’ordinanza, secondo Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che non fa una grinza. Legittimo tutelare in prospettiva il bene protetto dallo sfruttamento dell’immagine, rispettando riservatezza e dignità del divo. Giusto, pertanto, il danno patrimoniale liquidato secondo equità.

“Possibile contaminazione microbiologica”, Esselunga richiama pesto genovese senza aglio

“Possibile contaminazione microbiologica”, Esselunga richiama pesto genovese senza aglio Esselunga ha segnalato sul proprio sito internet il richiamo di un lotto di pesto genovese fresco senza aglio a marchio Pastificio Novella perché “non conforme ai criteri di sicurezza alimentare di cui al Reg. 2073/05”, che stabilisce i criteri microbiologici per i prodotti alimentari. Le confezioni interessate dal provvedimento sono quelle da 130 grammi, con il numero di lotto L171 e la data di scadenza 19/06/2021. Il pesto genovese richiamato è stato prodotto da Pastificio Novella Sas, nello stabilimento di via Caorsi 6, a Sori, nella città metropolitana di Genova. . A scopo precauzionale e al fine di garantire la sicurezza dei consumatori, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda ai clienti di non consumare il pesto con la data di scadenza e il numero di lotto indicati e restituirli al punto vendita d’acquisto. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il produttore al numero 0185 700812.

Cassazione e Agenzia Entrate Lecce: le cartelle esattoriali devono essere motivate a pena di nullità

Cassazione e Agenzia Entrate Lecce: le cartelle esattoriali devono essere motivate a pena di nullità. Importanti principi che potranno essere applicati anche per contrastare le milioni di cartelle che arriveranno da luglio in assenza di auspicabili proroghe del governo Con due ordinanze della Corte di Cassazione, la 16853 e 16854 depositate ieri, 15 giugno, in accoglimento delle eccezioni di diritto formulate dall’avvocato Maurizio Villani, sono stati dichiarati inammissibili i ricorsi dell’Agenzia delle Entrate di Lecce con condanna alle spese.Di conseguenza, sono stati confermati i totali annullamenti, già disposti nei gradi di merito, delle due cartelle esattoriali per l’anno 2003 di euro 82.864,99, oltre interessi come per legge, e per l’anno 2002 di euro 100.528,44, oltre interessi come per legge (per un totale di euro 183.393,43, oltre interessi come per legge), perché totalmente immotivate. La Suprema Corte ha più volte precisato che la verifica dell'osservanza dell'obbligo dell'Ufficio finanziario di indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche del proprio atto va riscontrata non in astratto, ma alla luce delle finalità che tale obbligo è chiamato ad assolvere, ravvisabili, da un lato, nel mettere a conoscenza il contribuente dell'an e del quantum della pretesa fiscale, anche per consentirgli eventualmente di difendersi in modo adeguato, e, dall'altro, delimitare le ragioni dell'Ufficio nella successiva ed eventuale fase contenziosa.Inoltre è necessario trascrivere, o quantomeno sunteggiare adeguatamente, il contenuto della cartella esattoriale, onde consentire alla Corte di Cassazione di valutare la fondatezza della censura in base alla sola lettura del ricorso e senza necessità di esaminare atti extraprocessuali e verificare se il giudizio di inadeguatezza della motivazione formulato dal giudice di merito abbia o meno consentito di instaurare sia un valido contraddittorio sia un altrettanto valido ricorso introduttivo. Rileva, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti", che questi principi sulla necessità che anche le cartelle esattoriali debbano essere ben motivate sono importanti soprattutto in vista delle notifiche di milioni di cartelle che saranno eseguite da luglio in poi, se non interverranno ulteriori e necessarie proroghe.

martedì 15 giugno 2021

L’allerta del Ministero della Salute: Zenzero in polvere ritirato per rischio chimico.

Ancora un richiamo alimentare causato dall’ossido di etilene oltre i limiti consentiti A oltre otto mesi dai primi richiami in Italia, ancora un nuovo richiamo dovuto all’ossido di etilene presente nel sesamo, un pesticida pericoloso per la salute. L’ultimo prodotto ritirato dal commercio segnalato sul sito Salute.gov. un lotto di zenzero in polvere biologico a causa del rischio chimico. Sul sito la data di pubblicazione dell’allerta è quella del 15 giugno 2021, mentre sull’avviso di richiamo la data dei controlli effettivi è quella del 3 giugno 2021. La denominazione di vendita esatta del prodotto interessato dal richiamo è zenzero in polvere biologico / Organic ginger powder. Sia il marchio del prodotto che il nome o ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato che il marchio di identificazione dello stabilimento che il nome del produttore è Sottolestelle quello con sede dello stabilimento a San Giovanni Rotondo (Foggia), contrada Costarelle s.s. 273 km 12. Il lotto di produzione è 200411z. La date di scadenza o termine minimo di conservazione del lotto è il 31/10/2021, mentre l’unità di vendita è rappresentata da busta da 200 grammi. Il motivo del richiamo è un rischio chimico ovvero la presenza di ossido di etilene che supera i limiti consentiti dalla legge. Per precauzione, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti" raccomanda di non consumare il prodotto con la data di scadenza 31/10/2021 e di riportarlo al punto vendita. Per informazioni è possibile contattare il produttore al numero di telefono della ditta Sottolestelle 0882 451949".