domenica 28 febbraio 2021

Un bagnante ucciso da uno squalo al largo delle coste della Nuova Caledonia.

Un bagnante ucciso da uno squalo al largo delle coste della Nuova Caledonia. Un uomo di 57 anni è stato mortalmente attaccato da uno squalo domenica a mezzogiorno mentre nuotava al largo di un isolotto a Noumea, in Nuova Caledonia Secondo le prime informazioni disponibili, la vittima è un diportista che stava nuotando vicino alla sua barca, ancorata al largo dell'isola Maitre, a Nouméa. "Secondo i testimoni, l'uomo è stato morso a una gamba da uno squalo di circa 4 metri. Era morto all'arrivo dei soccorsi giunti con l'elicottero", ha riferito un agente della sicurezza alla stampa. Secondo il sito web Les Nouvelles-Calédoniennes, gli sarebbe stata strappata via una gamba ed è morto per arresto cardiaco. A venti minuti da Nouméa, l'Îlot Maitre, che ospita hotel, ristoranti e attività nautiche, è molto frequentato nei fine settimana. L'attacco è avvenuto a poche decine di metri dal mare, che è stato evacuato dai vigili del fuoco. Il municipio di Nouméa ha emesso un decreto che vieta il nuoto e gli sport acquatici nella striscia di costa di 300 metri intorno all'isolotto fino a lunedì compreso. Le altre spiagge non sono state chiuse, ma il comune ha invitato i bagnanti "ad essere estremamente vigili". Secondo i biologi marini gli attacchi in queste acque da parte degli squali sono incredibilmente rari. Vi sono poche cose che possono indurre uno squalo ad attaccare, ma per lo più è questione di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”. Sono animali curiosi per natura, quindi o si avvicinano a qualcosa per vedere cosa sia, o la mordono con l'intenzione di mangiarla, o sono provocati e mordono per difesa.

Lo squalo elefante di 9 metri ripreso davanti alle coste del Salento. Ecco il video

Lo squalo elefante di 9 metri ripreso davanti alle coste del Salento. Ecco il video del secondo pesce più grande al mondo Un altro avvistamento mozzafiato in Salento di un pescatore dilettante. E’ di ieri mattina la notizia della presenza di un esemplare di squalo elefante nel Mar Adriatico, al largo della costa di Torre Chianca, marina di Lecce. Ne da notizia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. che sottolinea come “lo stato di salute delle nostre acque meritano la massima protezione e tutela da ogni forma di aggressione umana”. Il Salento, insomma, si conferma terra ospitale, habitat ideale per molte rare specie. Ieri mattina, infatti, ha fatto capolino sulla superficie piatta di un mare quasi olio a causa delle ottime condizioni atmosferiche, un ormai abituale abitante delle nostre acque territoriali: un esemplare di squalo elefante di circa 9 metri che si muoveva placido, quasi a pascolare e cibarsi di plancton a solo un miglio dalla costa. Una scena che è durata oltre mezz’ora e che è stata videoripresa da un diportista. Un esemplare tanto impressionante nella sua mole, ma altrettanto innocuo e placido come il mare ancora generoso e quindi ancor più da proteggere. Lo squalo elefante, infatti, è il secondo pesce più grande al mondo, dopo lo squalo balena e rimane una specie ancora poco conosciuta e difficile da osservare e studiare. È facilmente riconoscibile grazie alla bocca che viene distesa al massimo quando si nutre. Questo squalo è assolutamente innocuo per l'uomo. Ecco il video: https://youtu.be/bEolwlsgG_E

venerdì 26 febbraio 2021

Allergene non dichiarato, ministero della Salute richiama integratore alimentare

Allergene non dichiarato, ministero della Salute richiama integratore alimentare La tutela de consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie e con i bambini. Per questo il ministero della Salute, ha diffuso l'immediato richiamo dagli scaffali dei negozi di un lotto dell’integratore alimentare CHOLKUR ADVANCE per una contaminazione da soia, un allergene. Il prodotto, è venduto in confezioni da 550 mg da 30 compresse con il lotto 0599 e la data di scadenza del 09/2023. L’integratore alimentare richiamato è stato prodotto da GRICAR CHEMICAL SRL in Provincia di Monza e della Brianza nello stabilimento di Brugherio alla via San Giuseppe 18/20. Per precauzione, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” raccomanda ai soggetti allergici alla soia di non consumare il lotto oggetto di richiamo e restituirlo al punto vendita d’acquisto. Il prodotto in questione è sicuro per i consumatori che non soffrono di allergia alla soia. Tuttavia va detto che l'autorità, in questo caso il Ministero della Salute, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

Richiamo per moto Ducati XDiavel: rischio incidente per rottura del telaio

Richiamo per moto Ducati XDiavel: rischio incidente per rottura del telaio Ducati North America ha annunciato un richiamo per il modello Ducati XDiavel. Secondo l'Amministrazione per la sicurezza del traffico National Highway (NHTSA) sussite il rischio di incidente per la rottura della staffa di supporto laterale ( telaio ). Nel caso accada, il guidatore naturalmente perderebbe il controllo della motocicletta. Il pericolo di incidenti è alto e, trattandosi di un veicolo a due ruote, il rischio per la sicurezza della persona è grave e non solo per chi viaggia sulla moto. Perdendo il controllo, il motociclo potrebbe scagliarsi anche contro i pedoni. Naturalmente ciò è stato motivo di richiamo, da parte di Ducati, dei motocicli pericolosi. Da quanto si apprende, il richiamo in officina riguarderebbe solo i modelli venduti in North America mentre ad oggi non si è a conoscenza se riguarda anche il mercato italiano. Ciclicamente, diversi sono i casi di veicoli o motoveicoli segnalati con anomalie che pongono a rischio l’integrità del mezzo e di chi lo conduce o viene trasportato. Ducati stima che circa il due percento delle 1.601 unità di motociclette di questo modello dovrebbero essere ritirate. I modelli difettosi interessati sono la Ducati XDiavel S 2016-2018 e la Ducati XDiavel STD. Attraverso il Safety Recall Report, Ducati ha fatto sapere nei dettagli l'origine del problema dovuto alla staffa di supporto laterale che potrebbe potenzialmente cambiare forma a causa delle ripetute sollecitazioni causate dal sopportare il peso della moto. Questa condizione può causare il ribaltamento della moto perché la staffa è piegata. In casi più estremi, la staffa si romperà, provocando la caduta della motocicletta. Questo incidente ha un impatto peggiore se il pilota guida la moto ad alta velocità. Sebbene la Ducati abbia confermato di aver ricevuto diverse segnalazioni di staffe piegate o rotte, non ci sono state segnalazioni di infortuni derivanti da questo problema. Il ritiro dovrebbe iniziare il 15 marzo 2021 con il codice SRV-RCL-21-001. L'azienda contatterà il proprietario del modello interessato tramite una lettera di invito a recarsi presso un concessionario Ducati. Successivamente il rivenditore sostituirà gratuitamente la staffa danneggiata con un componente più robusto e progettato. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti”, ancora una volta, grazie al servizio che svolge monitorando tutti i richiami tecnici per l'eliminazione di difetti di produzione o di progettazione riguardanti la sicurezza che interessano i veicoli circolanti, anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono un motoveicolo tra quegli indicati vengono tempestivamente informati. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai Concessionari Ducati Italia, nel caso in cui la propria moto corrisponda al modello in questione. Gli uomini della rinomata casa motociclistica dovranno apportare i dovuti correttivi e risolvere un problema grave, destinato comunque a suscitare non poca preoccupazione per la difettosità segnalata.

Incidenti italiani estero: 49enne di Como investita da un furgone, è grave

Incidenti italiani estero: 49enne di Como investita da un furgone, è grave. L'incidente è avvenuto nel Canton Ticino, in Svizzera. Il furgone era posteggiato quando, per cause da stabilire, si è messo in movimento in retromarcia. Poco dopo le 14 c'è stato un grave incidente della circolazione in via Alle Zocche a Castel San Pietro, un comune svizzero del Canton Ticino, nel distretto di Mendrisio, in Svizzera. Stando a una prima ricostruzione e per cause che l'inchiesta di polizia dovrà stabilire, un furgone parcheggiato sulla rampa di una ditta si è messo in movimento in retromarcia, andando a schiacciare contro una vettura posteggiata a lato della strada una 49enne cittadina italiana residente in provincia di Como. Sul posto sono intervenuti agenti della Polizia cantonale e, in supporto, della Polizia della città di Mendrisio, nonché i soccorritori del SAM, che dopo aver prestato le prime cure alla donna, l'hanno trasportata in ambulanza all'ospedale. In base a una prima valutazione medica, la 49enne ha riportato gravi ferite. Un altro tragico incidente stradale all’estero che vede coinvolto un italiano. Secondo l’osservatorio ASAPS, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono 18 gli italiani che nei primi 10 mesi del 2020 hanno perso la vita in 15 incidenti avvenuti all’estero. 10 erano viaggi per lavoro e 5 viaggi di vacanza. 9 incidenti sono avvenuti in Europa, 2 in Nord America, 2 in Asia, 2 in Oceania.

Svizzera, un italiano travolto sui binari

Svizzera, un italiano travolto sui binari. Era salito illegalmente su un treno merci e voleva andare in Italia, è grave Un 31enne italiano è stato trovato gravemente ferito lunedì mattina verso le 8:30 da alcuni passanti nei pressi dei binari a Flüelen, in Svizzera. La polizia ha chiarito le generalità dell'uomo, che verosimilmente si trovava clandestinamente a bordo di un treno merci partito dalla Germania sull'asse del San Gottardo. L'uomo, in condizioni critiche, era stato trasportato dalla Rega in un ospedale di un altro cantone, dove si trova tuttora. La polizia non ha ancora potuto interrogarlo e sta continuando a indagare sulle circostanze che hanno portato all'incidente. Le forze dell'ordine urane, grazie alla collaborazione con autorità nazionali ed estere, sono riuscite a identificare il ferito, si legge in una nota divulgata oggi. Secondo la prima ricostruzione, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, il 31enne era intenzionato a viaggiare in direzione sud come passeggero illegale di un treno merci che circolava sull'asse del San Gottardo, proveniente dalla Germania.

Atterraggio di emergenza di un Boeing 777 dopo un problema al motore

Atterraggio di emergenza di un Boeing 777 dopo un problema al motore. Dopo i casi di Denver e anche di Meerssen: una settimana da incubo per il gigante dell'aviazione Un Boeing 777 della compagnia russa Rossiya ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza venerdì a Mosca dopo un problema al motore, meno di una settimana dopo uno spettacolare incidente al reattore su un aereo simile negli Stati Uniti. " Durante il volo cargo 4520 Hong Kong-Madrid, è stato rilevato un malfunzionamento del sensore di controllo del motore ", ha informato la compagnia in un comunicato, aggiungendo che " l'equipaggio ha deciso di effettuare un atterraggio di emergenza" all'aeroporto Sheremetyevo di Mosca. " L'atterraggio è avvenuto in sicurezza. L'aereo riprenderà il volo per Madrid dopo le 12:00 (09:00 GMT)", ha aggiunto Rossiya, una controllata della compagnia statale russa Aeroflot. I siti di monitoraggio del volo hanno confermato che l'aereo era un Boeing 777. La scorsa settimana, lo stesso giorno, i reattori di due modelli di Boeing hanno preso fuoco poco dopo il decollo da Denver (Stati Uniti) e Meerssen (Paesi Bassi) perdendo la carenatura e parti del velivolo. Mentre gli aerei tornavano di corsa all'aeroporto, una pioggia di detriti è caduta su una zona residenziale alla periferia di Denver e nella regione di Limburgo, ferendo due persone e arrecando danni alle auto e ad abitazioni. Più di 120 Boeing 777 equipaggiati con motori Pratt & Whitney PW4000 selezionati sono rimasti bloccati in tutto il mondo dopo questi spettacolari incidenti. Questo nuovo caso, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è un altro duro colpo per la Boeing, la cui reputazione era stata gravemente colpita dalle battute d'arresto del suo nuovo medio raggio, il 737 MAX, coinvolto in due incidenti ravvicinati che uccisero 346 e ne vietarono il volo per quasi due anni.

giovedì 25 febbraio 2021

Rischio incendio, Hyundai richiama 82.000 auto elettriche nel mondo. E’ uno dei più costosi della storia

Rischio incendio, Hyundai richiama 82.000 auto elettriche nel mondo. E’ uno dei più costosi della storia Hyundai richiamerà 82.000 auto elettriche in tutto il mondo per sostituire le batterie dopo 15 segnalazioni di incendi che hanno coinvolto i veicoli. Nonostante il numero relativamente piccolo di auto coinvolte, il richiamo di Hyundai è uno dei più costosi nella storia, segnalando come i difetti delle auto elettriche potrebbero creare costi elevati per le case automobilistiche, almeno nel prossimo futuro. Il richiamo costerà Hyundai 1 trilione di won coreani o 900 milioni di dollari (739 milioni di euro circa). In base al veicolo, il costo medio è di 11.000 dollari per auto /9075 circa in euro), un numero astronomicamente alto per un richiamo. La sostituzione di un'intera batteria è una misura estrema, che richiede una quantità di lavoro e di spesa simile alla sostituzione di un intero motore di un'auto tradizionale a combustione interna. Pochissimi richiami di auto a benzina richiedono la sostituzione di un intero motore. Uno dei pochi esempi è stato un richiamo del 2014 di 785 delle vetture sportive Porsche 911 GT3. Porsche non ha rilasciato il costo di quel richiamo, ma è certamente più costoso per veicolo rispetto a questo richiamo Hyundai. Tuttavia, un richiamo che costa più di 11.000 dollari per veicolo è estremamente raro. I dati precisi non sono disponibili perché la maggior parte delle case automobilistiche non rivela il costo dei loro richiami. Poiché ci sono così tante più auto a benzina sulla strada rispetto ai veicoli elettrici, il costo totale dei loro richiami può facilmente superare i 900 milioni di dollari di questo richiamo Hyundai. Ad esempio, la General Motors ha recentemente richiesto un addebito di 1,2 miliardi di dollari per il costo della sostituzione degli airbag Takata , ma ciò ha coperto 7 milioni di veicoli, il che significa che il richiamo costa meno di 200 dollari per veicolo. Il costo medio di un richiamo automobilistico negli ultimi 10 anni è stato di circa 500 dollari per veicolo, secondo Mike Held, direttore presso AlixPartners, una società di consulenza globale. "Nel complesso, la sicurezza e la durata della batteria saranno sempre più importanti se le aziende automobilistiche vogliono evitare alcuni dei grandi costi di ritiro della batteria che hanno colpito l'industria dell'elettronica di consumo", ha affermato. Il costo del richiamo di Hyundai è un'altra indicazione di quanto siano costose le batterie EV rispetto al costo dell'intera vettura. Fino a quando il costo delle batterie non scenderà, attraverso una maggiore produzione a livello mondiale ed economie di scala, il costo di realizzazione di veicoli elettrici rimarrà più alto rispetto alle auto a benzina comparabili. Una volta che le batterie diventeranno più economiche, come previsto per i prossimi anni, i veicoli elettrici potrebbero diventare molto più economici da assemblare perché hanno meno parti mobili e fino al 30% in meno di ore di manodopera necessarie per il montaggio. Il minor numero di parti sui veicoli elettrici potrebbe anche significare che i richiami dovrebbero essere meno comuni rispetto alle tradizionali auto a combustione interna. Ma a breve termine, potrebbero esserci costi significativi se i problemi di incendio della batteria causassero la sostituzione della batteria.Nessuno è rimasto ferito in nessuno degli incendi, molti dei quali sono avvenuti dopo che le auto sono state spente e le auto erano vuote. Nessuno degli incendi è avvenuto negli Stati Uniti. La US National Highway Traffic Safety Administration ha stimato che lo scorso ottobre ci siano 6.700 Hyundai Konas elettriche , la versione americana dei veicoli interessati, sulle strade americane. Hyundai ha detto che un'indagine sugli incendi ha mostrato che le celle della batteria LG difettose delle auto potrebbero andare in cortocircuito. Il richiamo copre anche i veicoli Ioniq EV ed Elec City in Corea del Sud. Il richiamo include 27.000 veicoli coreani e 55.000 in altre parti del mondo. Gli incendi che coinvolgono batterie EV non sono unici per questi veicoli. GM sta anche richiamando una versione precedente della sua Chevrolet Bolt elettrica a causa di problemi di incendio causati dalla propria batteria LG, sebbene un modello diverso da quello della Hyundai richiama. GM non sostituirà le batterie in 68.000 Bolt ritirati a livello globale. Di quel totale, quasi 51.000 sono negli Stati Uniti. Sebbene la casa automobilistica non stia dicendo come verrà affrontato il suo problema, è probabile che venga gestito con un aggiornamento software. Tesla ha anche avuto un problema con gli incendi delle batterie all'inizio della sua storia, ma ciò era legato al danno alle batterie causato dai detriti sulla strada che si sollevavano . Le batterie della maggior parte dei veicoli elettrici si trovano sul fondo dell'auto. Tesla ha affrontato il problema installando più schermature per le batterie.Anche le auto a benzina o diesel presentano rischi di incendio, in genere dopo incidenti quando guidatori e passeggeri sono ancora a bordo, il che rappresenta una maggiore minaccia per la sicurezza. Hyundai ha detto che è ancora in trattative con il fornitore di batterie LG Energy Solutions, su quale azienda sarà responsabile di quanto del costo. Il ministero dei Trasporti coreano sembrava incolpare LG per il problema degli incendi nella sua dichiarazione sul richiamo, attribuendoli a una cella della batteria disallineata. Ma la dichiarazione di LG, che afferma che collaborerà con le indagini in corso del ministero dei Trasporti coreano, ha negato che fosse la ragione degli incendi. "Il fuoco non è stato ricreato nel test di laboratorio, e il problema era un problema iniziale di produzione di massa nella linea dedicata Hyundai Motors", ha detto la dichiarazione di LG. Ha affermato che "rafforzerà ulteriormente la sicurezza in tutti i processi, dalla pianificazione del prodotto alla produzione e all'ispezione".. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti”, ancora una volta, grazie al servizio che svolge monitorando tutti i richiami tecnici per l'eliminazione di difetti di produzione o di progettazione riguardanti la sicurezza che interessano i veicoli circolanti, anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate vengono tempestivamente informati. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai Concessionari Hyundai Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Gli uomini della rinomata casa automobilistica coreana dovranno apportare i dovuti correttivi e risolvere un problema grave, destinato comunque a suscitare non poca preoccupazione per la difettosità segnalata.

Nello zoo di Praga gorilla e due leoni positivi al Covid-19

Nello zoo di Praga gorilla e due leoni positivi al Covid-19. Si sospetta che siano stati infettati da un addetto della struttura. È la seconda volta nel mondo dopo quello di San Diego in California che viene riscontrato il virus nelle grandi scimmie “Il leone Jamvan e Suchi e il gorilla maschio Richard sono risultati positivi oggi. Fino ad ora hanno sintomi lievi. I leoni hanno il raffreddore e la tosse. Richard è stanco e non ha più appetito ”: lo ha annunciato il regista Miroslav Bobek sulla sua pagina di Facebook. Al momento sono tre gli animali che stanno mostrando sintomi e si sospetta che siano stati infettati da un membro del personale. È la seconda volta che viene riscontrato il Covid nelle grandi scimmie, sebbene ricerche precedenti abbiano dimostrato che alcuni primati non umani siano sensibili al virus. "A parte un pò di congestione e tosse, gli animali stanno bene", “Speriamo in una piena guarigione", ha scritto Miroslav Bobek. Lo zoo di Praga, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è chiuso al pubblico dall'inizio di dicembre.

Trafficanti di droga affondano nave con 3 tonnellate di cocaina a bordo - Il VIDEO

Trafficanti di droga affondano nave con 3 tonnellate di cocaina a bordo. A causare l’incidente sarebbero stati gli stessi trafficanti, che avrebbero di proposito fatto colare a picco il bastimento per non farsi prendere dalla polizia spagnola - Il video Circa tre tonnellate di cocaina sono state recuperate e sequestrate su una nave cisterna in alto mare. Tuttavia l’equipaggio si è auto affondato dopo essersi accorti di essere stati scoperti dalla polizia. L’incredibile incidente è avvenuto nell’Oceano Atlantico al largo della costa di Ribadeo, in Spagna. L’operazione è stata confermata dalla polizia locale. Gli agenti hanno collaborato con i funzionari doganali e con gli uomini della marina nell’irruzione a bordo della Nehir, una nave (IMO: 9508639, MMSI: 374960000) General Cargo Ship costruita nel 2010 che navigava attualmente sotto bandiera di Panama con destinazione nel porto di Haifa. La polizia ha riferito che i trafficanti avevano pianificato di spostare la droga su navi più piccole al largo della Galizia, per la successiva distribuzione ad altre navi europee tra cui l’Italia. I giornali locali hanno riferito che nove marittimi provenienti dalla Georgia e dalla Turchia sono stati arrestati dalla polizia. Quando l’equipaggio si è reso conto che ormai non c’era più nulla da fare, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha deciso di affondare la nave, ma la polizia è riuscita lo stesso a recuperare la droga e ad arrestare gli uomini a bordo. La cisterna è affondata in meno di due ore. Ecco il video diffuso dalla Guardia Civil spagnola in cui mostra gli ufficiali che salgono a bordo della nave, poi si sentono alcuni colpi e infine la petroliera che affonda: https://youtu.be/xZ90GDboQVE

Cade in mare sopravvive 14 ore nell'Oceano Pacifico aggrappato ad una boa

Cade in mare sopravvive 14 ore nell'Oceano Pacifico aggrappato ad una boa. Un ingegnere lituano ha accusato un malore ed è caduto dalla nave sulla quale stava lavorando. Un uomo è sopravvissuto per 14 ore da solo nell'Oceano Pacifico, aggrappato ad una boa da pesca, dopo essere caduto dalla nave cargo Silver Supporter su cui si trovava, in viaggio tra il porto di Tauranga, in Nuova Zelanda, e le isole Pitcairn, territorio d’oltremare britannico. L’uomo è rimasto in acqua per più di 14 ore aggrappato a un gavitello, una piccola boa di segnalazione, fino a quando non sono arrivati a salvarlo. E la storia di Vidam Perevertilov, ingegnere lituano di 52 anni che lo scorso 16 febbraio si è salvato per miracolo La disavventura dell'uomo è iniziata intorno alle 4 del mattino, quando è caduto in mare. Si è trovato così da solo in mezzo all'oceano, senza giubbotto di salvataggio, mentre la nave proseguiva il proprio viaggio. All'alba ha allora deciso di nuotare verso un "punto nero all'orizzonte", che si è rivelato essere una boa da pesca abbandonata, e si è aggrappato ad essa. Una decisione, secondo gli esperti, che gli ha salvato la vita. All'incirca sei ore dopo, l'equipaggio si è accorto della sua mancanza e ha quindi lanciato una chiamata di soccorso via radio, con alcuni aerei e meteorologici della marina francese, vista la vicinanza con la Polinesia francese, che si sono uniti alla ricerca coordinata dal Centro comune di coordinamento dei soccorsi (JRCC), che ha infine permesso di trovare l'uomo alle 6 del pomeriggio circa quando l’equipaggio è riuscito a individuarlo e a salvarlo. Perevertilov è stato tirato fuori dall'acqua completamente esausto e disidratato, ma nell'insieme il suo stato di salute è positivo. Non è ancora chiaro perché l'uomo sia finito in acqua, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, in quanto non si ricorda nulla di quei momenti: l'ipotesi più plausibile è quindi quella di un mancamento e dell'improvviso ritorno alla coscienza dovuto all'impatto con la superficie dell'oceano.

Rischio listeria, richiamato un lotto di stracchino

Rischio listeria, richiamato un lotto di stracchino. Lo ha comunicato, con una nota sul proprio sito, il Ministero della Salute. Il Ministero della Salute, attraverso una nota apparsa sul proprio sito, ha comunicato il richiamo per rischio microbiologico di un lotto (04/02/2021) di STRACCHINO Colli di san Fermo - Formaggio a Latte crudo, a marchio AZIENDA AGRICOLA E AGRITURISMO SANT'ANTONIO, prodotto da di Consoli Chiara, nello stabilimento GRONE in provincia di Bergamo, via Provinciale 28°( IT 03 1368 CE). Il prodotto, che gli esperti consigliano di non consumare e di riportare al punto vendita, è stato segnalato per la "presenza di Listeria monocytogenes" rilevata in autocontrollo.. La formaggella a latte crudo non preimballato, è a peso variabile. L'infezione da listeria, anche detta listeriosi, è una tossinfezione alimentare che prende il nome proprio dal batterio che ne è la causa, il Listeria monocytogenes, il medesimo segnalato nel prodotto a marchio Selvaggio Sockeye affumicato. “Questo batterio si trova comunemente nel terreno e nell'acqua e può quindi facilmente contaminare ortaggi e verdure e molti animali possono venire infettati dal batterio senza dimostrare sintomi apparenti”, spiegano gli esperti. L'infezione da listeria è molto comune in un’ampia varietà di cibi crudi, tra cui carni non ben cotte e verdure crude, prodotti lattiero-caseari preparati con latte non pastorizzato o pesce e, come succede con la maggior parte dei batteri, viene eliminata dai processi di pastorizzazione e cottura.Gli esperti di Humanitas segnalano che la forma tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione, provoca diarrea. Esiste però anche un’altra forma, detta "sistemica", che dall'intestino passa nel sangue e si diffonde nell'organismo, arrivando al sistema nervoso, “dando vita a encefaliti e meningiti e forme acute di sepsi”. In questo secondo caso, sottolineano i medici, tra l’assunzione del cibo contaminato e la manifestazione dei sintomi può trascorrere un periodo variabile tra uno e tre mesi. I soggetti più a rischio di infezioni come questa sono le persone con compromissione del sistema immunitario, dunque malati di cancro, di diabete, di Aids, le persone anziane e i neonati. Ma a rischio,evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono anche le donne in gravidanza, per cui l'infezione da Listeria può causare anche l’aborto spontaneo. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

mercoledì 24 febbraio 2021

Risultati fuori specifica per impurezza, ritirato dalle farmacie spray cutaneo per la disfunzione sessuale

Risultati fuori specifica per impurezza, ritirato dalle farmacie spray cutaneo per la disfunzione sessuale. Ecco il lotto e info Con apposito provvedimento, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha disposto il ritiro del medicinale Fortacin della Società RECORDATI S.P.A. Lo spray cutaneo è usato nel trattamento dell'eiaculazione precoce primaria che si è manifestata fin dall'inizio dell'attività sessuale. Nello specifico si tratta del lotto n. 9L799 del medicinale Fortacin, 150 mg/ml + 50 mg/ml spray cutaneo, soluzione con scadenza 04/2021 della ditta RECORDATI S.P.A..con sede in Via M. Civitali, 1 20148 Milano. La decisione, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata presa a seguito di comunicazione della ditta produttrice concernente risultato fuori specifica per impurezza durante gli studi di stabilità ed ai sensi dell’art. 70 D.L.vo 219/2006.

Virus "mangia carne" si diffonde in Australia: lo portano le zanzare, i ricercatori lanciano l'allarme

Virus "mangia carne" si diffonde in Australia: lo portano le zanzare, i ricercatori lanciano l'allarme. La diffusione dell'ulcera di Buruli sta causando incertezza in Australia. Duecentonovanta nuovi casi di ulcera di Daintree nel 2019, una malattia infettiva della pelle e dei tessuti molli conosciuta anche come ulcera del Buruli, sono stati riscontrati in tre sobborghi di Melbourne nello stato federale di Victoria in Australia. Le autorità sanitarie hanno emesso un avviso martedì dopo che sono stati identificati diversi nuovi casi di ulcera di Buruli nelle aree di Essendon, Moonee Ponds e Brunswick. Sebbene le autorità affermino che il rischio di contrarre l'infezione in queste aree è basso, è la prima volta che le aree non costiere del Victoria sono state riconosciute come una potenziale fonte di rischio. La terribile malattia, causata da un batterio trasportato dalle zanzare che mangia letteralmente la carne di chi la contrae, sta causando grande incertezza in tutto il mondo. Il batterio rilascia una tossina che indebolisce il sistema immunitario e porta alla morte delle cellule dei tessuti, generalmente su braccia e gambe. Se diagnosticata in tempo, l'ulcera può essere debellata con una cura antibiotica ma, in caso contrario, può essere necessario l'asportazione del tessuto infetto con un'operazione chirurgica. Il professore Tim Stinear del Doherty Institute, che guida un progetto di ricerca congiunto sull'ulcera di Buruli, afferma che la malattia è rara, ma Victoria ha alcuni dei più alti numeri di casi al mondo. Lo scienziato, ha scoperto che alcune zanzare trasportano il batterio nell'apparato boccale e che l'opossum originario dell'Australia è particolarmente sensibile ai batteri. “Se si viene infettati dal batterio oggi, questo può impiegare fino a sei mesi a manifestare sintomi”, ha spiegato ai media locali. Si sa tuttavia ancora molto poco su questa malattia, che colpisce principalmente in Africa, sud America, Asia e isole del Pacifico. Non è la prima volta che il batterio "mangia-carne" si spinge in Australia: nel 2011 furono registrati 60 casi. L'infezione, nei casi più gravi, può portare gravi complicazioni come febbre alta ed encefalite, che a loro volta possono comportare danni cerebrali permanenti e morte. Nuovi studi, suggeriscono che nello stato di Victoria potrebbero verificarsi centinaia di nuove infezioni all'anno e l'epidemia potrebbe durare dai 10 ai 20 anni. Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, rilanciando l’allerta sanitaria delle autorità, raccomanda ai turisti ed i nostri connazionali già presenti sul territorio australiano di evitare ove possibile i tre sobborghi di Melbourne nello stato federale di Victoria in particolare le aree di Essendon, Moonee Ponds e Brunswick.

martedì 23 febbraio 2021

Covid-19: Costa Crociere nel mirino della giustizia francese

Covid-19: Costa Crociere nel mirino della giustizia francese. A marzo 2020 i passeggeri della “Costa Magica” si sono ritrovati bloccati a bordo della nave, dopo che le isole caraibiche si erano rifiutate di permettere loro di attraccare. In assenza di scalo, il personale della “Costa Magica” aveva incoraggiato i 2.303 passeggeri a riferirsi alle attività di bordo, senza sufficiente rispetto delle norme sanitarie. Nel marzo 2020, all'inizio della pandemia di coronavirus, migliaia di crocieristi sono stati allontanati dai porti caraibici. Tre di loro avevano successivamente perso la vita. Un'inchiesta giudiziaria è stata aperta venerdì 19 febbraio in Francia dopo i reclami di centinaia di questi crocieristi. Affidata ai giudici inquirenti del tribunale di Parigi , questa inchiesta si concentra sui reati di "truffa aggravata", "lesioni colpose e omicidio", "mancata assistenza a una persona a rischio" e "pericolo di vita". In queste denunce, comprese quelle dei familiari di tre passeggeri deceduti per il coronavirus secondo il loro legale, l'azienda viene criticata per la sua gestione della crisi su questa nave da crociera dove erano stati segnalati diversi casi. Dal 6 al 13 marzo, , alla Costa Magica e ai suoi 2.303 passeggeri in partenza dalla Guadalupa è stato rifiutato l'attracco nella maggior parte delle isole visitate di Trinidad, Tobago,Grenada,Barbados e Santa Lucia, a causa della pandemia. Per mancanza di scalo, l'equipaggio aveva incoraggiato i passeggeri a fare riferimento alle attività a bordo (negozi, terme, ristoranti, casinò) senza il sufficiente rispetto delle norme sanitarie e senza informarli dei sospetti di contaminazione a bordo, secondo i denuncianti. Quando le denunce sono state rese note, la società ha risposto di aver "rispettato rigorosamente le disposizioni in vigore" al momento, all'inizio della pandemia. "Considerando che in quel momento la situazione era in rapida evoluzione, l'equipe medica della nave ha agito sulla base delle informazioni scientifiche disponibili e nel rispetto assoluto delle indicazioni delle autorità sanitarie e in costante coordinamento con esse", ha affermato Costa Crociere in un comunicato. Tuttavia l'ormeggio della nave era già stato rifiutato la settimana precedente.I membri del personale di bordo "erano in difetto, i passeggeri non avevano quasi nessuna informazione a bordo e sapevano solo dalla stampa locale che c'erano casi sulla nave", aveva denunciato quest'estate il loro avvocato, che sostiene di rappresentare circa 850 passeggeri francesi. "Tutte le vittime vogliono sapere come si è potuta mantenere questa crociera quando la nave era già stata rifiutata in diversi porti la settimana precedente", aggiunge, denunciando i mezzi "estremamente leggeri" messi in atto secondo lui dalla compagnia: misurazioni della temperatura molto casuali, gel idroalcolico in quantità insufficiente, ecc. Costa Crociere, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha ripreso brevemente le crociere a settembre dopo una pausa di cinque mesi, prima di sospenderle nuovamente.

lunedì 22 febbraio 2021

AIFA, divieto di utilizzo e ritiro collirio GALAXIA. Ecco il lotto

AIFA, divieto di utilizzo e ritiro collirio GALAXIA. Ecco il lotto L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), ha disposto il divieto immediato di utilizzo per il GALAXIA, un collirio che si utilizza per la riduzione della pressione intraoculare elevata anche in pazienti pediatrici con glaucoma ad angolo aperto ed in pazienti con ipertensione oculare. Il divieto di utilizzo è stato disposto a seguito a seguito di parere non favorevole dell’Istituto Superiore di Sanità ed ai sensi dell’art. 70 D. L.vo 219/2006. Il ritiro, a scopo cautelativo, riguarda GALAXIA 0.005% collirio soluzione 1 flacone 2.5 ml, AIC 038622015 lotto n°1957 con scadenza 03/2021 della ditta Alfa Intes Industria Terapeutica Splendore S.r.l. A tutela della salute pubblica e per la sicurezza dei pazienti, in via precauzionale, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, AIFA il 22 febbraio 2021 ha emanato con una circolare raccomandazioni a tutte le strutture sanitarie e a tutti gli operatori sanitari operanti sul territorio italiano di prontamente isolare, o comunque rendere indisponibili all’utilizzo tale lotto fino al richiamo.

Ryanair, incidente a Dublino: un aereo senza freni esce fuori pista

Ryanair, incidente a Dublino: un aereo senza freni esce fuori pista Un Boeing 737/800, della compagnia Ryanair ha subito un incidente di frenata all'arrivo in aeroporto poco dopo le 11:00 di domenica mattina, andando fuori pista sul prato adiacente, all'aeroporto di Dublino. L'aereo di 13 anni registrato EI-DWD è atterrato sulla pista 28L dopo aver operato il volo FR205 da Londra Stansted ma, quando l'aereo è atterrato, c'è stato un avviso di surriscaldamento per i freni. Il pilota aveva inviato via radio una chiamata di emergenza Mayday ai controllori del traffico aereo a Dublino. Il controllore della torre ha detto al pilota che c'era stato del fumo all'atterraggio. Non meno di 5 veicoli di emergenza si sono precipitati immediatamente sull'aereo, ma il fumo era scomparso. I passeggeri sono sbarcati normalmente. Per fortuna, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, non si sono comunque registrati feriti né altri tipi di danni.

COVID-19. Una variante sconosciuta rilevata in Alsazia

COVID-19. Una variante sconosciuta rilevata in Alsazia. Mentre la minaccia delle varianti del Covid-19 incombe sul mondo, i media francesi hanno annunciato giovedì che una cosiddetta variante "X" o "sconosciuta" è stata rilevata in Alsazia. Questa variante è stata rilevata durante il sequenziamento effettuato negli ospedali universitari di Strasburgo tra il 18 gennaio e il 9 febbraio. Delle 180 sequenze eseguite, circa sessanta provenivano da pazienti ricoverati in ospedale dopo aver contratto il Covid-19.Tra le varianti identificate durante questo lavoro di laboratorio, la variante californiana è stata trovata in sei pazienti. La variante sudafricana è stata rilevata anche in campioni di Moselle e Colmar. Ma le informazioni che hanno fatto notizia sui media francesi riguardano una variante sconosciuta che sarebbe stata trovata in due pazienti. Intervistata dai giornalisti, la professoressa Samira Fafi-Kremer, capo del dipartimento del laboratorio di virologia degli Ospedali universitari di Strasburgo, è stata rassicurante: " Tutte queste varianti hanno in comune il fatto che portano mutazioni sulla proteina Spike, contro la quale sono diretti i vaccini ". Niente di preoccupante per lo specialista di Strasburgo che afferma che alcune mutazioni del Covid-19 non modificano la sensibilità delle varianti ai vaccini quando altre "la influenzano un po 'di più ".Una scoperta, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, fatta in un contesto particolare poiché a un centinaio di chilometri da Strasburgo, la Mosella sta attualmente vivendo un focolaio di casi di Covid-19.

domenica 21 febbraio 2021

Paesi Bassi, Boeing 747 perde pezzi dopo il decollo da Maastricht, devia verso Liegi

Paesi Bassi, Boeing 747 perde pezzi dopo il decollo da Maastricht, devia verso Liegi. Due passanti feriti e danni alle auto e ad abitazioni Un Boeing 747-400BCF cargo registrato VQ-BWT (MSN 24975) in volo per la Longtail Aviation con base alle Bermuda è decollato dalla pista 21 dell'aeroporto di Maastricht Aachen questo sabato pomeriggio alle 16:11 (UTC + 1). L'aereo che opera il volo LGT5504 per New York JFK ha subito gravi danni a un motore poco dopo il decollo. Parti del motore (pale della turbina) sono cadute nel vicino villaggio di Meerssen provocando 2 feriti lievi e danni alle auto. Secondo un portavoce della South Limburg Safety Region, probabilmente è avvenuta un'esplosione nel motore numero uno dell'aereo. Parti metalliche come le pale delle turbine sono cadute intorno alla città di Limburg di Meerssen. I detriti hanno colpito una donna anziana, che è rimasta leggermente ferita. Un bambino si è anche bruciato le dita su un pezzo di metallo. A Meerssen diverse case e auto sono state danneggiate dalla caduta di detriti. L'aereo trentenne è subito dirottato su tre motori all'aeroporto di Liegi, dove è atterrato in sicurezza dopo aver compiuto diversi giri sulle Ardenne per bruciare carburante e perdere peso. Secondo l'esperto di aviazione Joris Melkert, si tratta di un incidente speciale: “ Non ricordo un caso recente nei Paesi Bassi in cui parti di un motore sono cadute. "La causa dell'incidente è sconosciuta. Il motore potrebbe aver aspirato qualcosa provocando la rottura delle pale della turbina. Ecco come appaiono i detriti, dice il portavoce dell'aeroporto. Le autorità hanno avvertito i cittadini di non toccare o spostare i detriti. L'Onderzoeksraad voor Veiligheid (Dutch Safety Board) ha avviato un'indagine esplorativa. Longtail Aviation è una compagnia aerea charter con sede a St. George's, Bermuda, ed è stata costituita nell'agosto 1999. Nonostante la diminuzione dei viaggi aerei dovuto all’emergenza pandemica, è il secondo incidente simile nell’arco di 24 ore che si verifica anche se in due continenti diversi. A segnalare ancora una volta questa problematica Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” .

sabato 20 febbraio 2021

USA, aereo perde motore dopo decollo che precipita in un cortile di una casa – VIDEO

USA, aereo perde motore dopo decollo che precipita in un cortile di una casa – VIDEO - Terrore su un volo della della United Airlines Un Boeing 777 della compagnia della United Airlines, dopo il decollo ha perso oggi un pezzo gigantesco in metallo di un motore dopo l’esplosione che è precipitato in un cortile di una casa in Colorado: le persone che stavano nell'abitazione sono tutte salve. Le sue dimensioni corrispondono al motore PW4000 che alimenta il Boeing 777-200 della United Airlines. L'incidente ha colpito un’area a una ventina di chilometri da Denver, una zona abituata al rumore degli aerei, ma per il resto lontanissima dai ritmi della città. Vialetti ordinati e case con giardino, in gran parte abitate da una "middle class" piuttosto benestante, sono lo scenario sul quale si è abbattuta questa nuovo incidente. L'aria è satura di un odore acre. L'aereo è stato successivamente identificato come un Boeing 777-200 registrato N772UA, operante il volo United Airlines UA328 da Denver, Colorado, a Honolulu, Hawaii, sabato 20 febbraio. Ulteriori detriti del motore del Boeing 777 sono trovati sparsi sul campo in erba a Commons Park. Il motore ha continuato a funzionare normalmente e l'aereo è atterrato in sicurezza a Denver. Secondo quanto comunicato da United Airlines, i passeggeri e l'equipaggio non sono mai stati in pericolo. Di parere diverso Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” secondo cui guidare un aereo senza coperchio al motore non è una procedura usuale. Per valutare esattamente cosa è accaduto sarà necessario aspettare l'esito dei controlli, affidati all'Ufficio federale per le verifiche degli incidenti aerei e ai tecnici di United Airlines. E' evidente, commenta che ci sono troppi incidenti sfiorati anche a causa delle omessa revisione degli aeromobili. Ecco il video: https://youtu.be/MaF6N4c-0yg

Naufragio di migranti in Italia: guardia costiera in cerca di dispersi.

Naufragio di migranti in Italia: guardia costiera in cerca di dispersi. La guardia costiera ha avviato una ricerca dopo che una barca che trasportava circa 50 migranti ha lasciato l'isola di Lampedusa nella notte tra venerdì e sabato. Secondo quanto dichiarato in una nota, l'affondamento è avvenuto al largo della piccola isola a sud della Sicilia mentre la guardia costiera ha trasferito i migranti in difficoltà sui loro motoscafi, mentre secondo le testimonianze raccolte sabato mattina dai sopravvissuti, cinque persone risultano disperse. In un nuovo comunicato diffuso sabato sera, la guardia costiera ha detto che "in questa fase a Lampedusa sono stati soccorsi in totale 45 migranti, tutti uomini". “La ricerca continua a trovare eventuali dispersi con due motoscafi della guardia costiera, con il supporto aereo di un elicottero”. L'operazione di stasera, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è arrivata al termine di una giornata particolarmente intensa a causa della segnalazione di un gran numero di barche che trasportavano migranti.

Studio: 185 persone innocenti negli USA condannate a morte

Studio: 185 persone innocenti negli USA condannate a morte. Secondo un nuovo studio, 185 persone negli Stati Uniti sono state condannate a morte dal 1973, ma che sono state successivamente rilasciate come innocenti. Errori della polizia e false dichiarazioni come cause La pena di morte è ancora in uso in alcuni stati degli Stati Uniti. È particolarmente tragico quando si verificano errori e di conseguenza lo Stato uccide persone innocenti. Secondo un'indagine del Death Penalty Information Center, 185 persone negli Stati Uniti sono state condannate a morte dal 1973, nonostante fossero innocenti. Il rapporto con i numeri spaventosi è stato presentato giovedì a Washington. La polizia e i pubblici ministeri sono responsabili dei motivi più frequenti di errori di valutazione. Anche lo spergiuro e le false dichiarazioni sono spesso problematici. Robert Dunham, direttore del Death Penalty Information Center, ha detto che ci si dovrebbe chiedere se ci si può fidare dello stato per emettere condanne a morte. La Florida è il triste leader delle statistiche: 30 persone sono state condannate a morte lì, ma che sono state successivamente dimostrate innocenti. È seguito dall'Illinois con 21 e dal Texas con 16 innocenti. L'Illinois aveva annullato la pena di morte nel 2011 proprio per questo problema.Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato più volte di essere contrario alla pena di morte. La scorsa settimana diversi gruppi per i diritti umani hanno chiesto a Biden di inviare all'ergastolo 49 detenuti condannati ai sensi della legge nazionale. Oltre 1.500 persone sono state giustiziate negli Stati Uniti dagli anni '70. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, lo studio dimostra come l’infallibilità dei giudici non è che un mito poichè gli uomini sono condannati all’errore, e i giudici, sono uomini. L’errore giudiziario diventa sempre meno un episodio isolato per diventare un fenomeno collettivo, che può minacciare qualsiasi individuo del corpo sociale. La fretta nelle indagini, l’eccessiva fiducia accordata ai testimoni non sempre attendibili, la troppa importanza data alle presunzioni di colpevolezza e agli indizi sono tra i fattori che predispongono all’errore, ai quali va ad aggiungersi la pressione esercitata dall’opinione pubblica che desidera ad ogni costo trovare un colpevole, anche in mancanza di certezze irrefutabili.

venerdì 19 febbraio 2021

La cartolina di un eroe dello sbarco in Normandia arriva 78 anni dopo

La cartolina di un eroe dello sbarco in Normandia arriva 78 anni dopo. Era stata spedita nel 1943 alla famiglia che viveva a Liverpool da un eroe del famoso sbarco del D-Day britannico della seconda guerra mondiale In auto ci avrebbe impiegato poco meno di 7 ore, che salgono a quasi 8 in treno. Concediamo anche qualche ora in più in caso di imprevisti, soste e anomalie, ma quella cartolina ci ha messo ben 73 anni per compiere i famigerati 1500 chilometri che separano Liverpool, in Inghilterra, da HMS Raleigh in Cornovaglia. E si può anche immaginare lo stupore di chi l’ha ricevuta, recapitata nella cassetta delle lettere il 12 febbraio. Perché se il destinatario era noto, per risalire al mittente è servita qualche telefonata esplorativa, giusto per sincerarsi se in quella lontana estate di 77 anni fa e 5 mesi qualcuno fosse effettivamente andato in Cornovaglia. E in effetti quel breve messaggio impresso sul retro della cartolina porta una data: 7 settembre 1943, il giorno in cui fu scritta e imbucata. In compenso è arrivata alla famiglia di Bill Caldwell il 12 febbraio 2021, lasciando sbalordito il destinatario. La posta, persa per 77 anni e cinque mesi, era intatta e accompagnata da una fotografia di soldati in marcia verso la HMS Raleigh in Cornovaglia, dove il veterano si stava esercitando. Bill Caldwell, all'epoca 18 anni, aveva scritto la lettera per suo zio su una nave da sminamento. “Caro zio Fred, ecco, finalmente sono in divisa blu. Non pensavo che sarebbe stato così. Non hai molto tempo per te stesso, ma mi piace. Scriverò una lettera a tutti voi quando sarò avrò il tempo, quindi dovrete aspettare un po '. Ho ancora diciannove settimane qui. Trasmetti il mio amore a tutti. Love Bill. ""Siamo rimasti semplicemente incantati" Per la sua famiglia, lo shock è stato immenso nel leggere questa lettera dell'uomo che è morto nel 1996. “È una storia completamente folle ed è difficile crederci. Venerdì sera eravamo nel gruppo WhatsApp della famiglia e mia sorella Jane mi ha inoltrato un messaggio da mio cugino Dan ", ha detto alla stampa una delle figlie dell'eroe, Elizabeth. La donna di 58 anni ha spiegato che è stato il figlio di questo cugino, che vive ancora nella casa in cui sono cresciuti, a ricevere la cartolina. “Abbiamo letto il messaggio di mio padre scritto quasi 78 anni fa. Eravamo semplicemente felicissimi ", ha aggiunto. Secondo la, il servizio postale inglese, c'è una mancanza di comprensione su questa posta che è arrivata diversi decenni dopo essere stata inviata. Qualcuno potrebbe averlo trovato, prima di inviarlo di recente.. Inutile soffermarsi sulla lentezza del servizio postale evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, che risulta che i problemi con le poste e i ritardi nelle consegne non ci siano solo in Italia, ma anche in Inghilterra. D’altronde come si dice: tutto il mondo è paese.

Richiamo precauzionale dal mercato svizzero di un antidolorifico

Richiamo precauzionale dal mercato svizzero di un antidolorifico. In alcuni lotti di farmaci Palexia è stata rilevata una possibile contaminazione microbica che potrebbe provocare infezioni e persino sepsi. Interessati i nostri frontalieri. Grünenthal Pharma AG ha deciso, in accordo con Swissmedic, di richiamare per precauzione tutti i lotti del farmaco "Palexia, 20 mg/ml Soluzione orale, 100 ml" e "Palexia, 4 mg/ml Soluzione orale, 100 ml" fino al livello di vendita al paziente. Tali confezioni potrebbero in effetti provocare infezioni e persino sepsi. Lo indica una nota l'Ufficio federale del consumo, precisando che i consumatori dei lotti in questione non devono più assumere il medicamento. Le confezioni devono essere restituite al medico o alla farmacia più vicina. Per la continuazione della terapia è necessario consultare il medico, aggiungono ancora le autorità. Nell'ambito dei test di routine della stabilità, è stata infatti rilevata una possibile contaminazione microbica dei lotti sopra menzionati con Burkholderia contaminans, microrganismo che può causare gravi infezioni e persino sepsi, soprattutto nei pazienti immunocompromessi, a causa del suo potenziale di sviluppo di resistenza. L'Ufficio federale del consumo precisa ancora che le altre forme farmaceutiche di Palexia (Palexia Compresse rivestite con film) o Palexia retard (compresse retard) non sono interessate da questo richiamo e possono essere utilizzate come prima e come prescritto dal medico. Palexia è un forte antidolorifico che deriva dalla classe degli oppioidi.Palexia è usato per il trattamento del dolore acuto da moderato a grave in adulti che possono essere trattati.adeguatamente solo con antidolorifici oppioidi. I medicamenti interessati vengono attualmente tolti dal mercato svizzero, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, anche se al momento non è dato sapere se è interessato anche quello italiano, anche se l’allerta è estesa ai nostri frontalieri.

giovedì 18 febbraio 2021

Il ritorno dopo il “Covid”

Il ritorno dopo il “Covid”. L’esperienza del presidente dello “Sportello dei Diritti”, Giovanni D’Agata, ricoverato e dimesso ringrazia gli operatori sanitari del “Dea” del “Vito Fazzi” di Lecce e del “Galateo” di San Cesario di Lecce: tanta umanità ed episodi di solidarietà. Anche così si sconfigge la pandemia Il contagio che non ci si aspetta, l’improvviso ricovero solo grazie a tua moglie che ti vede in affanno, la lunga degenza, curati, anzi coccolati, dai sanitari del “Dea” del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce e del “Galateo” di San Cesario di Lecce del dottore Toraldo Domenico Maurizio, l’ansia e lo stress di una via d’uscita che non si vede e alla fine la fortuna di vedere il sole. Non si può sintetizzare in così poche parole un’esperienza tremenda che cambia la vita se non la spezza, ma può rendere l’idea di ciò che si vive quando si è proiettati nell’incubo “Covid”. Un’esistenza che si è sempre ritenuta sana, mai un ricovero, farmaci o visite mediche, il contagio al quale ancora troppi si ritengono immuni e senza sapere il come e il perché. Un attimo e ci si trova, increduli, oltre un mese in un letto d’ospedale, perennemente coperto il volto dalla mascherina d’ossigeno se non intubati, flebo attaccata alle braccia, tac ed esami per capire se la polmonite ha un minimo regresso, la speranza dell’esito di un tampone “negativo” disattesa giorno dopo giorno, i compagni di questo viaggio che ti lasciano chi finalmente guarito e chi, purtroppo, sotto un lenzuolo bianco. Ed accanto alla routine delle spasmodiche cure, dei controlli agli orari programmati, tantissimi episodi di solidarietà in quelle corsie d’ospedale, vero calore umano da parte dei tanti sanitari che si avvicendavano durante le trepidanti giornate. Come l’infermiera Martina che ha comprato un cellulare ad un anziano che dimesso, doveva essere portato ad una casa di riposo per indigenti. Le videotelefonate dagli smartphone degli operatori sanitari quando il tuo non prendeva o si era improvvisamente finito il credito. Ogni richiesta esaudita sol per farci sentire meglio e quasi a casa perché i nostri familiari sono distanti e li possiamo vedere solo dietro il display di un telefonino. Ed, allora, Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, oggi convalescente, non può che ringraziare quella che è una sanità d’emergenza ma che si è dimostrata di essere d’eccellenza: qui nel profondo Sud, i deficit strutturali sono stati superati da uno sforzo sovraumano di migliaia di operatori sanitari e di una macchina complessiva che si è dimostrata adeguata ad una situazione che chiamarla eccezionale è un eufemismo. Ed ora da casa, col tampone finalmente “negativo” il grazie di vero cuore va a tutti i sanitari del “Dea” del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce e del “Galateo” di San Cesario ma anche alla sanità pugliese che sta salvando, giorno dopo giorno, tante vite umane.