mercoledì 31 marzo 2021

SOS pesticida tossico, altre barrette energetiche richiamate dal ministero della Salute per presenza ossido di etilene

SOS pesticida tossico, altre barrette energetiche richiamate dal ministero della Salute per presenza ossido di etilene Si allunga la lista di prodotti che risultano potenzialmente contaminati da un pesticida tossico e pericoloso, l’ossido di etilene, contenuto nei semi di sesamo importati dall’India. Oggi, mercoledì 31 marzo, il Ministero della Salute ha pubblicato sul proprio sito ufficiale, nella sezione destinata ai richiami dei prodotti alimentari, il richiamo delle barrette energetiche Maama e Vivoo Revolution. I prodotti alimentari, infatti, contengono una quantità di ossido di etilene che supera i limiti minimi previstiti per legge. Anche se tantissimi sono ormati i prodotti richiamati, dall’olio di sesamo a vari mix di semi, questa volta il richiamo ha coinvolto oltre le barrette muesli e cereali, schiacciatine e croccantelle, le barrette energetiche del marchio Maama e Vivoo Revolutio di seguito indicate: . - Barrette energetiche con zenzero e cioccolato fondente 98% Brownie: confezioni con monoporzioni da 35 grammi, contenute nel lotto 130122 con scadenza il 13/01/2022 e nel lotto 150122 con scadenza il 15/01/2022; - Mini barrette di frutta e verdura Veggy L’Arancione: confezioni con monoporzioni da 32 grammi, contenute nel lotto 05OTT21 con scadenza il 05/10/2021, nel lotto 18DIC21 con scadenza il 18/12/2021 e nel lotto 12FEB22 con scadenza il 12/02/2022; - Protein Bar Acai e Zenzero: confezioni con monoporzioni da 35 grammi, contenute nel lotto 201021 con scadenza il 20/10/2021; - Barrette energetica biologica con fondente e zenzero Tonica: confezioni con monoporzioni da 35 grammi, contenute nel lotto 071021 con scadenza il 07/10/2021. Tutte le barrette energetiche Maama soggette a ritiro sono state prodotte nello stabilimento situato in via del Commercio, civico 16, a Sommacampagna, in provincia di Verona, da Meraviglie Srl. Oltre ai prodotti Maama, il Ministero della Salute e NaturaSì hanno annunciato che sono state richiamate anche le barrette energetiche Germoglio e Tonica distribuite da Vivoo Revolution, a causa del “contenuto di ossido di etilene dovuto alla presenza di zenzero superiori ai limiti di legge”.I prodotti Vivoo Revolution segnalati sono: - Germoglio barretta energetica con zenzero e curcuma: confezioni con monoporzioni da 35 grammi, con scadenza il 11/09/2021 e il 16/11/2021; - Tonica barretta energetica con fondente e zenzero: confezioni con monoporzioni da 35 grammi, con scadenza il 27/10/2021. I lotti di barrette segnalati dal Ministero sono commercializzati in svariate catene di supermercati come Basko, Carrefour, Decò, Eataly, Esselunga e Sogegross. A scopo precauzionale Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda ai consumatori che hanno comprato simili prodotti di non consumarli e di procedere alla restituzione della merce presso il punto vendita nel quale è avvenuto l’acquisto.Tuttavia l'autorità, in questo caso il Ministero della Salute, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

martedì 30 marzo 2021

Francia, le incredibili immagini di alcuni giovani che formando una catena umana si arrampicano su un edificio per salvare una famiglia da un incendio – IL VIDEO -

Francia, le incredibili immagini di alcuni giovani che formando una catena umana si arrampicano su un edificio per salvare una famiglia da un incendio – IL VIDEO - È accaduto domenica 28 marzo 2021 a Nantes nel quartiere Bottière. Il salvataggio è stato filmato in un video, dove si vede i ragazzi scalare l'edificio balcone dopo balcone: "Erano sull'orlo del soffocamento" Un vero atto eroico. Diversi giovani del quartiere Bottière di Nantes si sono arrampicati sulla facciata di un edificio per salvare una coppia e il loro bambino di sei mesi da un violento incendio. Il salvataggio è stato filmato in un video, che ha dell'incredibile, subito diventato virale su Facebook: si vedono i giovani che a mani nude, in trenta secondi, con la sola forza delle braccia, scalano tre balconi della facciata di un edificio e arrivano a recuperare gli inquilini, mettendoli in salvo. Rischiando la vita, sono venuti in aiuto di questa famiglia intrappolata sul loro balcone. Il dramma si è svolto domenica 28 marzo nel tardo pomeriggio. La gente del posto ha notato una coppia che teneva il loro bambino sul balcone, cercando di sfuggire a un enorme incendio. L'incendio si è rapidamente diffuso negli altri appartamenti e su più piani. Prima dell'arrivo dei vigili del fuoco, i giovani del quartiere hanno deciso di mobilitarsi per salvare quante più persone possibile, compresa la coppia con il bambino di sei mesi. Hanno creato una vera catena umana per raggiungere l'appartamento in fiamme situato al 3 ° piano dell'edificio. “Siamo entrati direttamente nell'edificio, siamo saliti al 3 ° piano, ma c'era troppo fumo nero, non potevamo evacuare le persone”, spiega Tamid, uno dei giovani soccorritori, alla stampa locale. “Mettiamo i materassi al piano di sotto. E proprio all'inizio, hanno buttato fuori il bambino. " La coppia è riuscita a sfuggire alle fiamme grazie alla catena formata dai giovani. “Ci siamo organizzati in modo da poter salvare prima di tutto il bambino. Poi abbiamo provato a salire di balcone in balcone, creando una sorta di catena umana. Abbiamo portato fuori prima la mamma, poi il papà ", dice Anass, un altro ragazzo. "Avevano facce nere, sputavano neri, il padre aveva gli occhi rossi, erano sull'orlo dell'asfissia." Il neonato è stato trasportato al pronto soccorso pediatrico di Nantes. Anche i genitori sono stati ricoverati con lievi ferite. 60 vigili del fuoco sono stati mobilitati per spegnere l'incendio. E adesso i giovani, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono gli eroi di tutta la Francia. Ecco il video: https://youtu.be/P175VU_oIkY

Ancora ossido di etilene in eccesso: NaturaSì richiama barrette e napolitains ripieni

Ancora ossido di etilene in eccesso: NaturaSì richiama barrette e napolitains ripieni Continuano i richiami causati dalla presenza di zenzero con ossido di etilene oltre i limiti consentiti. Questa volta NaturaSì ha segnalato i richiami di alcuni lotti delle barrette energetiche biologiche Germoglio e Tonica a marchio Vivoo, per il “contenuto di ossido di etilene dovuto alla presenza di zenzero superiori ai limiti di legge”. I prodotti interessati hanno i seguenti termini minimi di conservazione: Germoglio barretta energetica con zenzero e curcuma, in unità da 35 grammi, con i Tmc 11/09/2021 e 16/11/2021 Tonica barretta energetica con fondente e zenzero, in unità da 35 grammi, con il Tmc 27/10/2021 Per la presenza di ossido di etilene oltre i limiti nello zenzero, NaturaSì ha pubblicato anche il richiamo di un lotto di napolitains ripieni al miele Mielolo, sempre del marchio Vivoo. Le confezioni in questione sono i box da 91 grammi con il Tmc 23/09/2021. Per precauzione, Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare i prodotti con i termini minimi di conservazione segnalati e restituirli al punto vendita d’acquisto. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 0458 949681, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e 14.30 alle 16.30.

lunedì 29 marzo 2021

Allerta nei supermercati, ritirato riso basmati per presenza pesticidi oltre i limiti.

Allerta nei supermercati, ritirato riso basmati per presenza pesticidi oltre i limiti. Nuovo richiamo sul sito del Ministero della Salute per un prodotto delle nostre tavole per rischio chimico Il Ministero della Salute oggi, ha diffuso l’avviso di richiamo di un lotto di riso basmati, per la presenza d’insetticidi oltre i limiti consentiti dal regolamento Ce 396/95 (0,049 +/- 0,025). Il riso a marchio Absolute Finest Dince 1984 Dawaat è stato prodotto da LT FOODS LIMITED, nello stabilimento di Bosporusstraat 42 Lj Maaslakte a Rotterdam. Nello specifico si tratta del riso basmati, in sacchetto da 1 kg, con il numero di lotto GFT 21/2020, con scadenza minima di conservazione del 04/2022, inficiato dalla presenza di diversi pesticidi. Tutti inseriti in maniera imprevista in quantità superiori a quelli che sono i limiti massimi fissati per legge. La presenza di così tanti residuati di pesticidi in un articolo alimentare può dare adito a delle problematiche anche importanti per la salute. Da qui la scelta di impedire la commercializzazione di questo tipo di riso. A scopo precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare il riso oggetto del richiamo e restituirlo al punto vendita d’acquisto. Tuttavia l'autorità, in questo caso il Ministero della Salute, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

Canale di Suez, liberata la nave Ever Given – Video

Canale di Suez, liberata la nave Ever Given – Video. La portacontainer, arenata da martedì nel Canale, ha provocato il più grande ingorgo marittimo del mondo causando perdite colossali al commercio globale. La Ever Given, la mega portacontainer di Evergreen, che blocca il Canale di Suez dall'inizio della scorsa settimana, è stata disincagliata dalle squadre di recupero lunedì alle 04:40 ora locale. Lo riferisce su Twitter l'Inchcape Shipping Services, un fornitore di servizi marittimi e confermata la notizia da Vesselfinder che registra i movimenti della nave e da diversi siti internazionali che confermano che il gigante si sta muovendo. "La Ever Given è stata rimessa a galleggiare con successo alle 04:30, ora locale, il 29/03/2021. Tuttavia, al momento è in corso di messa in sicurezza con diverso lavoro da fare per ristabilire la piena operatività del Canale. L'ora esatta in cui il Canale di Suez sarà nuovamente aperto al traffico rimane da definirsi. Sui social sono stati condivisi filmati che mostrano la nave muoversi di nuovo. Il Canale di Suez è bloccato da martedì, con 369 navi ferme in rada in attesa di passare da quando la nave portacontainer Ever Given da 224.000 tonnellate e lunga 400 metri, si è arenata mentre in rotta dalla Cina ai Paesi Bassi, forse a causa dei forti venti e una tempesta di sabbia che ha influenzato la visibilità. Il Canale di Suez, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è la rotta marittima più breve tra Asia ed Europa, attraverso la quale passa circa il 12% del commercio globale. Il blocco, ha innescato un picco dei prezzi del petrolio sui mercati internazionali, da momento che diverse petroliere sono state influenzate dal blocco. Ecco il video: https://youtu.be/3LB37Z9mpwY

domenica 28 marzo 2021

Atterraggio d'emergenza a Krasnodar per un Boeing 737

Atterraggio d'emergenza a Krasnodar per un Boeing 737. Un aereo con 149 persone a bordo effettua un atterraggio di emergenza in un aeroporto nel sud della Russia a causa di un guasto meccanico. Il pilota ha deciso di atterrare a causa di un malfunzionamento degli alettoni. Un Boeing 737-800 dell'Aeroflot con 149 passeggeri a bordo ha effettuato un atterraggio di emergenza all'aeroporto di Krasnodar, nel sud della Russia, a causa di un malfunzionamento degli alettoni. Lo riferiscono le autorità aeroportuali. Il Boeing 737-800, che copriva la rotta Mosca-Krasnodar, è atterrato con successo. Secondo il portale Flightradar24, l'aereo ha volato in cerchio per scaricare carburante vicino all'aeroporto prima di atterrare. La procedura evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non ha lasciato vittime. Si stanno chiarendo le cause del guasto a bordo.

Fruttosio contenuto nelle bibite gassate nocivo per il sistema immunitario

Fruttosio contenuto nelle bibite gassate nocivo per il sistema immunitario Il consumo eccessivo di bevande gassate contenenti fruttosio possono mettere a repentaglio il sistema immunitario. A sostenerlo una nuova ricerca condotta presso la Swansea University, l’Università di Bristol e il Francis Crick Institute di Londra, UK. Gli scienziati, hanno esplorato l’associazione tra l’apporto di fruttosio, comunemente presente nelle bevande in lattina o nei succhi di frutta, nel cibo trattato e nei dolci, e malattie come obesità, diabete di tipo 2 e la steatosi epatica non alcolica. Secondo i risultati, un’alimentazione ad alto apporto di fruttosio può abbassare la barriera protettiva del nostro sistema immunitario, attraverso la produzione di molecole reattive associate ad uno stato infiammatorio. Questo tipo di infiammazione può danneggiare le cellule e i tessuti, contribuendo ad alterare il normale funzionamento degli organi e dell’organismo, e causando lo sviluppo di malattie. «Studiare diverse componenti della nostra alimentazione può aiutarci a comprendere meglio i fattori che contribuiscono all'infiammazione e alle malattie, e cosa potremmo fare per migliorare il nostro livello di salute e benessere», ha dichiarato Nick Jones, della Swansea University Medical School. La dottoressa Emma Vincent della Bristol Medical School ha aggiunto: «Il nostro studio è entusiasmante perché ci permette di fare un passo in avanti verso la comprensione dei motivi per cui alcune alimentazioni portano a sviluppare un cattivo stato di salute». La ricerca, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata pubblicata per intero nella rivista scientifica Nature Communications.

sabato 27 marzo 2021

Autocertificazione covid, gup di Milano: “non c'è nessun obbligo giuridico di dichiarare la verità nell'autocertificazione”.

Autocertificazione covid, gup di Milano: “non c'è nessun obbligo giuridico di dichiarare la verità nell'autocertificazione”. Assolto 24enne che aveva dichiarato il falso compilando una autocertificazione Covid un anno fa Il 14 marzo dello scorso anno un 24enne era stato fermato alla stazione ferroviaria milanese di Cadorna e aveva giustificato il suo spostamento con motivi di lavoro. I successivi controlli avevano stabilito che in realtà quel giorno non era di turno e che, quindi, aveva dichiarato il falso. Il 24enne è finito in tribunale, ma per lui non ci sono state conseguenze penali. Il giudice dell'udienza preliminare Alessandra Del Corvo lo ha assolto «perché il fatto non sussiste», accogliendo peraltro la richiesta della stessa procura di Milano. Nella sentenza si legge nero su bianco che «è evidente come non sussista alcun obbligo giuridico, per il privato che si trovi sottoposto a controllo nelle circostanze indicate, di "dire la verità" sui fatti oggetto dell'autodichiarazione sottoscritta, proprio perché non è rinvenibile nel sistema una norma giuridica». Le autocertificazioni, strumento usato dalle autorità italiane dall'inizio della pandemia di coronavirus, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non sono ancorate a nessun articolo di legge. Colui che sceglie «legittimamente di mentire per non incorrere in sanzioni penali o amministrative» non può essere condannato, Costituzione italiana alla mano. Tuttavia per i positivi che violano la quarantena, invece, la storia è differente: l'ufficio del Giudice delle indagini preliminari milanese ha stabilito che tale circostanza è un reato e quindi nessuna inchiesta di questo genere deve essere archiviata. L’ obbligo di quarantena stabilito dall'Azienda sanitaria locale il quale non necessariamente, non essendo previsto dalla legge, deve avere forma scritta, ma può anche consistere in un avviso orale dato con una comunicazione telefonica o tramite medico curante.

Valanga di multe per i “nuovi photored” a Lecce

Valanga di multe per i “nuovi photored” a Lecce. Sanzionati centinaia di “ignari” automobilisti anche per il superamento della linea di canalizzazione delle corsie. Lo “Sportello dei Diritti”: l’avevamo detto che l’esigenza di “far cassa” avrebbe preso il sopravvento anche sul buon senso. Intervenga il sindaco e segua l’esempio di Genova dove sono stati annullati centinaia di verbali identici L’avevamo detto lo scorso novembre quando veniva preannunciata dal Comando di Polizia Municipale di Lecce la messa in funzione di 12 photored su 6 incroci nel centro urbano del comune capoluogo, che l’esigenza di “far cassa” avrebbe preso il sopravvento sul “buon senso” perché, al di là della necessità di sanzionare chi passa effettivamente col “rosso”, si poteva già presumere che lo stesso sistema avrebbe potuto contestare migliaia di sanzioni per coloro che sono ritenuti “colpevoli” anche di un modesto superamento della linea di canalizzazione delle corsie senza alcun effettivo passaggio con la lanterna semaforica “rossa”. La conseguenza? Centinaia se non migliaia di verbali ai sensi dell’articolo 146 comma 2 del Codice della Strada che se non sono già arrivati, nei prossimi giorni finiranno nelle buche delle lettere di tanti automobilisti per importi variabili tra un minimo di euro 46,15 ad un massimo, se pagati nei 60 giorni di euro 58,75 oltre alla necessaria comunicazione del conducente con la decurtazione di 2 punti dalla patente di guida per ogni infrazione.E poiché noi dello “Sportello dei Diritti” sono anni che critichiamo questi sistemi di controllo della circolazione stradale su tutto il territorio nazionale che non possono non essere connessi alla necessità per gli enti responsabili di rimpinguare i propri bilanci, non possiamo non sollevare il “caso” per quest’ennesima scelta da parte del Comando di Polizia di Lecce, con l’avallo dell’attuale amministrazione comunale che pensavamo potesse adottare una nuova politica nel rapporto con la cittadinanza che, a questo punto, è considerata “rea” di essere “indisciplinata” alla guida. Un passo indietro ed un ritorno all’amministrazione “Perrone” nella quale quelli stessi strumenti si erano rivelati a dir poco fallimentari per gli insussistenti e tutti da provare benefici sulla sicurezza della circolazione. O anzi un passo in avanti verso una stretta “anti-automobilisti” palesata anche da queste rilevazioni che non si fermano al semplice passaggio con il “rosso”, ma anche al quasi sempre “innocuo” superamento delle corsie nei pressi delle intersezioni ove sono collocati questi apparecchi. Ed allora, prima che i cittadini perdano la pazienza e sono tantissimi quelli che ci hanno già segnalato il problema e prima ancora che s’inondi la Prefettura ed il Giudice di Pace di Lecce di ricorsi, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rivolge un accorato appello al sindaco di Lecce perché intervenga immediatamente e segua l’esempio dell’amministrazione comunale di Genova che per un caso identico ha annullato le medesime sanzioni.

Nullo l’alcoltest se il conducente contesta la validità dell’accertamento per un errore nell’etilometro

Nullo l’alcoltest se il conducente contesta la validità dell’accertamento per un errore nell’etilometro rilevando un tasso d’umidità superiore al 90 % e la Prefettura non si costituisce. Il Gdp di Civitavecchia restituisce la patente Se è vero che la guida in stato d’ebrezza o sotto sostanze stupefacenti è una piaga, tuttavia, più e più volte abbiamo segnalato la necessità che gli accertamenti da parte degli organi di polizia stradale vengano effettuati solo in condizioni adeguate, rilevando che in quelle estreme l’alcoltest può fornire risultati errati che possono comportare l’ingiusto ritiro della patente con tutti gli oneri a carico del presunto trasgressore. È ciò che è accaduto ad un automobilista che rivoltosi allo “Sportello dei Diritti” aveva segnalato come la sera della rilevazione fosse del tutto sobrio e che, inspiegabilmente, era risultato positivo all’etilometro. A seguito delle verifiche effettuate dallo staff della nostra associazione, avevamo potuto appurare che la notte in cui era stato sottoposto a controllo vi fosse un tasso d’umidità nell’aria superiore al 90% che poteva alterare l’esito, così come lo stesso libretto d’istruzioni dell’apparecchio utilizzato implicitamente indicava. Proposto ricorso, il giudice di pace di Civitavecchia non solo restituiva immediatamente ed in via cautelare la patente ritirata dalla Prefettura di Roma, ma all’udienza di discussione ha accolto il ricorso per assenza di prova della responsabilità dell’opponente che aveva sollevato le suindicate eccezioni circa l’errore nella rilevazione e con la sentenza depositata lo scorso 25 marzo ha annullato l’ordinanza di sospensione del documento di guida con la sua conseguente restituzione. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta dell’ennesima accorta decisione nel merito che invita alla massima attenzione gli organi di polizia stradale e, quindi, le Prefetture, ad evitare che gli accertamenti effettuati su strada con alcoltest possano essere espletati in condizioni metereologiche ed ambientali estreme per la concreta possibilità di ottenere esiti erronei se non addirittura falsati.

venerdì 26 marzo 2021

Micotossine nei fichi secchi SPAR.

Micotossine nei fichi secchi SPAR. Richiamato il prodotto venduto anche nei negozi maxi, COOP, PAM e TopCC. I clienti sono invitati a non consumare il prodotto e a riportarlo al punto vendita, dove verrà rimborsato. I negozi SPAR in Svizzera, hanno ritirato dalla vendita il prodotto "mini fichi secchi Valle de Jerte, sacchetto da 500 grammi". I frutti in questione potrebbero essere contaminati da micotossine e causare un rischio per la salute, si legge in un comunicato dell'Ufficio federale della sicurezza alimentare (USAV). Il prodotto è pure venduto nei negozi maxi,COOP, PAM e TopCC. I clienti sono invitati a non consumare il prodotto e a riportarlo al punto vendita, dove verrà rimborsato. Il problema, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, come precisato nella nota riguarda i "mini fichi secchi Valle de Jerte", con date di scadenza varie e numero di lotto 1403001.

Coccodrillo mangia lo squalo.

Coccodrillo mangia lo squalo. Sono tra i predatori più temibili della natura: ma cosa succede se combattono fra di loro? In Sudafrica, un coccodrillo è stato filmato mentre mangiava uno squalo. Se uno squalo e un coccodrillo ingaggiassero una lotta all’ultimo respiro, chi avrebbe la meglio? Forse il rettile, a giudicare dall’incredibile storia che stiamo per raccontarvi. Il fotografo di animali Mark Ziembicki, è riuscito a fotografare lo scontro tra un coccodrillo del Nilo lungo 5 metri e mezzo e uno squalo dello Zambesi (toro), prima che il rettile trascinasse l’avversario per divorarlo intero. La vicenda è stata descritta il 19 gennaio dal fotografo su Instagram. Secondo quanto riportato sul post del fotografo, le precipitazioni superiori alla media nell'entroterra lungo la costa orientale del Sud Africa quest'anno hanno portato a scarichi fluviali ad alto volume e un'abbondanza di cibo per questi predatori alla foce degli estuari dei fiumi poiché le specie di acqua dolce vengono trascinate lungo il fiume nelle acque costiere saline. Naturalmente non si tratta di uno scontro titanico con un possente squalo bianco, ma nella maggior parte dei casi di veri e propri ‘spuntini', dato che le specie di squali predate dagli alligatori sono generalmente – ma non sempre – piuttosto piccole. Tuttavia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sebbene si tratti di specie che vivono in ambienti diversi i contatti sono molto più comuni di quel che si possa pensare. Ecco il video: https://youtu.be/gQPuWuOTKBI

Domenica scatta l’ora legale, lancette orologio avanti di un’ora.

Domenica scatta l’ora legale, lancette orologio avanti di un’ora. Il 28 marzo si passa all'ora estiva Domenica 28 marzo, alle 02:00 del mattino, lancette avanti di un’ora perché scatta l’ora legale. Ovviamente fino al 31 ottobre quando ritorneremo a quella solare. Si tratta di un’ora di sonno in meno e la necessità di risparmiare globalmente energia. Tale cambiamento, infatti, ci ruberà sessanta minuti di sonno che verranno recuperati in questa ultima data, quando le lancette dovranno essere retrocesse. L’ora legale inizia come ogni anno l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre. Com’è noto, questa pratica, che da noi è in uso dagli anni ’60, il cambio d’orario provoca una serie di conseguenze sui normali bioritmi che sono stati anche oggetto di studio per alcune conseguenze negative non difficilmente percepibili: tra tutte, un aumento degli attacchi cardiaci. “L’inizio dell’ora legale, scrivono ad esempio i ricercatori del Karolinska Institut di Stoccolma, sono come un enorme esperimento naturale. In particolare noi abbiamo notato un aumento del 4% degli attacchi cardiaci nella settimana successiva all’introduzione”. Una ricerca su 14 studenti coordinata da Antonio Tonetti dell’Università di Bologna e pubblicata su Chronobiology International, ad esempio, ha trovato un maggior numero di risvegli notturni e una maggiore difficoltà ad alzarsi dal letto nei giorni successivi all’arrivo dell’ora legale. Altri effetti negativi, che per una ricerca sugli Annals of Human Biology non sono contrastati neanche da una particolare combinazione di geni che facilita il sonno, sono stati trovati sugli ormoni dello stress, che aumentano del 5%, e persino sulla propensione a distrarsi sul web mentre si è al lavoro. Per uno studio sul Journal of Applied Psychology questa ‘sale drammaticamente’ per effetto del sonno peggiore. Ci sono però ovviamente anche dei lati positivi derivanti dal cambio. Il primo, quello per cui è nata la pratica, è il risparmio energetico. Gli esperimenti condotti sul ‘laboratorio’ costituito dall’ora legale hanno svelato anche effetti positivi sulla salute. La possibilità di avere più ore di luce nel pomeriggio, ad esempio, aiuta a combattere l’obesità infantile, mentre una ricerca pubblicata sul Journal of Safety Research ha trovato che la luce naturale serale diminuisce il rischio di incidenti stradali. “Sulla scorta di quanto sostengono tali ricerche, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, nella nostra società si tende a dormire troppo poco rispetto al necessario ed in tal senso anche un’ora in meno può comportare effetti evidenti sui nostri comportamenti. Peraltro, v’è da sottolineare che il nostro organismo ha bisogno di almeno un giorno per regolare l’orologio interno biologico. In tal senso i medici che si sono occupati della questione consigliano di andare a dormire un’ora prima del solito il sabato o, ancora meglio, di cominciare ad anticipare i tempi già una settimana prima, anche se quest’anno ci sarà per molti un giorno in più per adattarsi”. Mentre per quanto riguarda l'ABOLIZIONE auspicata dalla UE, c'è un colpo di scena del cambio tra Ora Solare e Ora Legale: è infatti arrivata nei mesi scorsi la DECISIONE dell'ITALIA, e ha fatto parecchio discutere. L’Italia ha detto NO! Nel nostro Paese infatti resterà ancora in vigore il doppio orario. Il governo italiano ha depositato a Bruxelles una richiesta formale per mantenere intatta la situazione attuale, senza variazioni. Il governo attuale non ha presentato modifiche al documento. Questo significa che tutto rimane inalterato. L'Unione Europea ha abolito l'obbligo per i vari Paesi membri di passare da un'ora all'altra: ogni stato dunque sarà quindi chiamato a decidere nei prossimi due anni se rimanere con l'ora solare o adottare quello dell'ora legale come fuso orario. Entro il 2021 gli stati dovranno scegliere quale fuso orario adottare e non ci saranno più spostamenti di lancetta all'interno della propria nazione. Si tratta di una decisione paradossale per certi versi, con un'Europa suddivisa in tanti fusi orari diversi: varcando la frontiera di Ventimiglia o del Brennero infatti si potrebbe dover portare avanti o indietro le lancette dell'orologio.

Multa da Antitrust ad Autostrade per l'Italia di 5 milioni per i pedaggi.

Multa da Antitrust ad Autostrade per l'Italia di 5 milioni per i pedaggi. La società è stata ritenuta colpevole di aver mantenuto inalterati i pedaggi, nonostante i gravi disagi su vari tratti critiche e persistenti condizioni di fruibilità del servizio autostradale con lunghe code e tempi di percorrenza elevati Antitrust ha sanzionato con una multa di cinque milioni di euro Autostrade per l'Italia (Aspi) per pratica commerciale scorretta. Secondo l'autorità, la società «non ha adeguato né ridotto il pedaggio nei tratti in cui si registrano critiche e persistenti condizioni di fruibilità del servizio autostradale con lunghe code e tempi di percorrenza elevati, causati dalle gravi carenze da parte della società nella gestione e nella manutenzione delle infrastrutture che hanno richiesto interventi straordinari per la messa in sicurezza».L'Antitrust ha accertato una pratica commerciale scorretta in relazione ad alcune condotte attuate sulle autostrade A/16 Napoli-Canosa, A/14 Bologna-Taranto, A/26 Genova Voltri-Gravellona Toce e, per le parti di sua competenza, A/7 Milano-Serravalle-Genova, A/10 Genova-Savona-Ventimiglia e A/12 Genova-Rosignano. In particolare, spiega una nota, l'Autorità ha appurato una consistente riduzione delle corsie di marcia e/o specifiche limitazioni, per lunghi tratti, della velocità massima consentita. Ciò ha comportato «un notevole disservizio e un forte disagio ai consumatori in termini di code, di rallentamenti e quindi di tempi di percorrenza molto più elevati, senza prevedere un adeguamento o una riduzione dell'importo richiesto a titolo di pedaggio ai consumatori».Secondo l'Autorità gli elementi raccolti hanno evidenziato che, negli ultimi due anni, i tratti autostradali in questione sono stati spesso interessati da consistenti disagi nella viabilità e nella regolare fluidità della circolazione, a causa di gravi carenze da parte della società nella gestione e nella manutenzione delle infrastrutture a essa affidate in concessione e ai conseguenti massicci interventi di manutenzione straordinaria e di messa in sicurezza di numerose tratte autostradali. I disagi si sono verificati, in particolare, nell'area ligure e abruzzese-marchigiana, determinando altresì gravi danni all'economia, soprattutto nei settori secondario e terziario e alle imprese di trasporto, per i maggiori tempi di percorrenza degli operatori e i riflessi sulle imprese destinatarie delle merci. Per l'Antitrust quel che accade è «pienamente ascrivibile alla responsabilità di Aspi e integra una pratica commerciale scorretta in violazione degli articoli 20, 22, 24 e 25 del Codice del Consumo. Per questo l'Autorità ha applicato una sanzione - pari al massimo edittale - di 5 milioni di euro». Autostrade per l'Italia S.p.A. dovrà anche pubblicare un estratto del provvedimento sul proprio sito Internet e su uno dei quotidiani a maggiore tiratura nazionale. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, poco più che un solletico per un’azienda che ha un fatturato di miliardi di euro. Per far valere pienamente i diritti dei consumatori e ottenere una funzione deterrente le sanzioni dell’Antitrust devono essere ben più pesanti e portate anche sotto il profilo della verifica di eventuali reati in capo alle stesse società. Infatti i numerosi provvedimenti adottati dimostrano come le pratiche scorrette siano sempre più numerose e non accennino a cessare. Ad ogni modo, noi dello “Sportello dei Diritti”, continueremo a difendere i consumatori e le aziende che subiscono analoghe prassi e che sinora non sono state in grado di trovare adeguata protezione nelle aule giudiziarie.

giovedì 25 marzo 2021

Rischio frammento di vetro nell’omogeneizzato Mellin al gusto mela ananas.

Rischio frammento di vetro nell’omogeneizzato Mellin al gusto mela ananas. Segnalato in un lotto. Lo Sportello dei Diritti: “Mamme se di recente avete acquistato degli omogeneizzati è bene prestare attenzione”. Ecco lotto e info Sul sito internet del ministero della Salute è stata segnalata dal NAS la lamentela di un consumatore riguardo il ritrovamento di un frammento di vetro in un particolare omogeneizzato. Nello specifico si tratta del lotto 01600021 dell’omogeneizzato al gusto mela-ananas marca Mellin venduto in confezione in vetro da 100 grammi con termine minimo di conservazione 24/09/2022. Tuttavia al momento sono ancora in corso ulteriori accertamenti da parte delle autorità competenti, che dovranno anche decidere se ordinare il ritiro del lotto segnalato. A scopo precauzionale, in attesa di una decisione, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, consiglia alle mamme di prestare massima attenzione nel caso in cui sia stato acquistato questo prodotto.

Ostriche francesi contaminate da norovirus ritirate in Italia

Ostriche francesi contaminate da norovirus ritirate in Italia: l’UE lancia l’allarme per rischio grave per la salute. Lo “Sportello dei Diritti": "Non vanno mangiate crude" Attenzione alle ostriche provenienti dalla Francia, dove è stata sospesa la commercializzazione di una partita in seguito alla presenza di norovirus, ovvero la causa più comune di gastroenteriti acute di origine non batterica. Per questo motivo il sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF),dopo avere bloccato la partita francese di ostriche vive, sta lavorando con le autorità del Ministero della salute per informare i consumatori, i gestori di servizio ristoro e dettaglianti a livello nazionale su un focolaio di norovirus connesso al consumo di ostriche vive. Il lotto incriminato (presumibilmente) non è ancora stato ritirato dal mercato. Per questo occorre essere prudenti e quando si va in pescheria, controllare sempre la provenienza. È stato proprio il sistema di allerta comunitario a segnalarlo, avviando una campagna di ritiro e di richiamo, fra i prodotti contaminati distribuiti anche in Italia. Nello specifico nella notifica numero 2021.1511 del 24/03/2021, si segnalano le ostriche vive collegate ad un focolaio di origine alimentare sospettato di essere causato da molluschi bivalve provenienti dalla Francia. I consumatori che hanno acquistato le ostriche che sono incerti circa l'origine delle stesse, devono contattare il luogo di acquisto per determinare se le ostriche sono della zona interessata. I rivenditori e gli operatori di servizio ristoro possono controllare l'etichettatura che dovrebbe accompagnare tutti i molluschi crudi per verificare la loro origine. Il Norovirus è uno degli agenti patogeni più sfuggenti, ma anche uno dei più diffusi tra la popolazione. Il periodo di incubazione del virus è di 12-48 ore, mentre l’infezione dura dalle 12 alle 60 ore. I sintomi sono: nausea, vomito, diarrea acquosa, crampi addominali. In qualche caso c'è anche la febbre. Negli ultimi anni l’ipotesi che questo virus abbia un’incidenza comparabile a quella di batteri come Escherichia coli o Salmonelle è sempre più una certezza. Potrebbe essere la causa delle gastroenteriti che spesso vengono confuse con altre infezioni e non sono riconosciute. Per questo la comunità scientifica sta cercando di affrontare meglio il problema, prendendo spunto anche da casi specifici come quello delle ostriche, consumate crude e contaminate che si registrano sempre con maggiore frequenza. Occorre però sottolineare che ostriche e molluschi bivalve sono solo una parte dei veicoli a fianco di altri “mezzi” come acqua, frutta e verdura. Le persone con un sistema immunitario compromesso, compresi quelli affetti da AIDS, abuso cronico di alcol, fegato, stomaco o disturbi del sangue, cancro, diabete, o malattia renale e quelli che prendono farmaci per l'artrite reumatoide o fanno chemioterapia per il cancro, dovrebbero evitare il consumo di ostriche crude, indipendentemente dalla provenienza dei molluschi. Per questo motivo, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non andrebbero mai consumate crude anche se questo comportamento stride con molte abitudini e tradizioni culinarie. Di qui l’invito ad analizzare con molta attenzione i frutti di mare e soprattutto di consumarli solo cotti, anche perché è stato dimostrato che il norovirus resiste per settimane nei tessuti del mollusco, e non viene eliminato con le normali depurazioni industriali realizzate prima della vendita.

Cassazione, familiari risarciti per la morte della zia

Cassazione, familiari risarciti per la morte della zia. Convivenza non determinante se dimostrano l’intenso rapporto affettivo Si al risarcimento per la morte della zia anche se anche se all’epoca non abitavano sotto lo stesso tetto. In queste circostanze i familiari incassano il danno parentale se dimostrano l’intenso rapporto affettivo. A sdoganare definitivamente il ristoro per la perdita di un congiunto che non vive nella stessa casa è la Corte di cassazione che, con l’ordinanza n. 8218 del 24 marzo 2021, ha accolto il ricorso dei nipoti di una signora investita e uccisa da un’automobile. Attingendo ad alcuni orientamenti giurisprudenziali che si erano già mostrati propensi ad allargare la possibilità di risarcire il danno parentale, gli Ermellini hanno spiegato se da un lato, occorre certamente «evitare il pericolo di una dilatazione ingiustificata dei soggetti danneggiati secondari», dall'altro non può tuttavia condividersi l'assunto che «il dato esterno ed oggettivo della convivenza» possa costituire elemento idoneo di discrimine e giustificare l'aprioristica esclusione, nel caso di non sussistenza della convivenza, della possibilità di provare in concreto l'esistenza di rapporti costanti e caratterizzati da reciproco affetto e solidarietà con il familiare defunto. Infatti, «ben possono ipotizzarsi convivenze non fondate su vincoli affettivi ma determinate da necessità economiche, egoismi o altro e non convivenze determinate da esigenze di studio o di lavoro o non necessitate da bisogni assistenziali e di cura ma che non implicano, di per, sé, carenza di intensi rapporti affettivi o difetto di relazioni di reciproca solidarietà». La convivenza, piuttosto, escluso che possa «assurgere a connotato minimo attraverso cui si esteriorizza l'intimità dei rapporti parentali ovvero a presupposto dell'esistenza del diritto in parola», «costituisce elemento probatorio utile, unitamente ad altri elementi, a dimostrare l'ampiezza e la profondità del vincolo affettivo che lega tra loro i parenti e a determinare anche il quantum debeatur».Ora la Corte d’Appello di Roma dovrà riconsiderare il caso tenendo conto del tipo di rapporto fra zia e nipoti, quanto forte era il legame affettivo e di conseguenza il pregiudizio sofferto. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, una sentenza che rende giustizia, perchè il rapporto zia-familiari, non può essere ancorato alla convivenza per essere ritenuto giuridicamente qualificato e rilevante, escludendo automaticamente, nel caso di non sussistenza della stessa, la possibilità per tali congiunti di provare in concreto l'esistenza di rapporti costanti di reciproco affetto e solidarietà con il familiare defunto.

mercoledì 24 marzo 2021

Viaggi a Pasqua: si potrà entrare senza quarantena in Svizzera dalla Puglia

Viaggi a Pasqua: si potrà entrare senza quarantena in Svizzera dalla Puglia. Aggiornata la lista dei paesi e delle regioni al rientro dai quali è previsto l'obbligo di quarantena che entra in vigore il prossimo 5 aprile. L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) oggi ha aggiornato la lista dei paesi a rischio di Covid-19, che prevede l'obbligo di quarantena per chi arriva in Svizzera da tali regioni. Secondo la decisione delle autorità elvetiche, a partire dal 25 marzo sono esenti dall'obbligo di quarantena di dieci giorni coloro che arrivano da USA, Gran Bretagna, Antigua e Barbuda, Barbados, Irlanda, Lituania, Qatar, Saint Lucia. Le novità hanno interessato anche due regioni dei paesi confinanti, la nuova Aquitania (Francia), e la Puglia. Alla data del 24 marzo si può entrare in Svizzera senza dover passare la quarantena da 6 regioni italiane: Calabria, Lombardia, Piemonte e Sicilia. La provincia autonoma di Trento e La provincia autonoma di Bolzano. La lista dei paesi all'arrivo dai quali bisogna sottoporsi alla quarantena di dieci giorni è stato ampliato con Bosnia ed Erzegovina, Grecia, Giamaica, Paraguay, Tanzania, e Ucraina. Per questi paesi la misura entra in vigore il 5 aprile. UFSP invita le persone che arrivano da una zona con elevato rischio di contagio di notificare l'entrata all'autorità cantonale competente entro due giorni.Resta comunque l'obbligo per tutti i viaggiatori di effettuare un test molecolare nei tre giorni antecedenti all'arrivo in Svizzera. I viaggiatori di ritorno o in arrivo da paesi ad alto rischio devono essere messi in quarantena per dieci giorni anche con un test negativo. Ciò vale pure per i bambini e le persone vaccinate. Dal settimo giorno, la quarantena può essere conclusa in caso di un ulteriore tampone negativo. Alla fine dello scorso ottobre, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la lista comprendeva più di sessanta Stati e numerose aree in tutti i Paesi confinanti con la Svizzera. Visto l'alto numero di casi indigeni, il Consiglio federale ha poi cambiato radicalmente rotta. Da allora, il Governo ha incluso nella lista di rischio solo i Paesi o le regioni il cui numero di casi per 100'000 abitanti sull'arco di 14 giorni è di 60 più alto che in Svizzera.

La piccola Nogaye Seye: “Dimmi papà cos'è la discriminazione? …

La piccola Nogaye Seye: “Dimmi papà cos'è la discriminazione? … Papà, quindi il fatto che nessuno affitta la casa ad uno straniero è discriminazione? … Ma il sindaco lo sa?” E il primo cittadino li riceve e rinnova l’impegno per l’integrazione È bastato un post (https://www.facebook.com/ablaye.seye.1/posts/1797599150424670) su Facebook di un papà, Ablaye Seye, senegalese trapiantato da oltre dieci anni a Lecce e noto per il suo impegno incessante in favore dell’integrazione, per riportare l’attenzione sul tema della discriminazione degli stranieri. Non il solito racconto su un social, ma il dialogo tra lui e sua figlia, la piccola Nogaye, nata a Lecce e da sempre qui residente, il giorno prima della giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale dello scorso 21 marzo. Una bambina che non riesce a spiegarsi come mai affittare una casa ad uno straniero è così difficile: “Ma il sindaco lo sa?” Un post che è rimbalzato sulla rete ed è arrivato sino al primo cittadino di Lecce che il giorno dopo ha ricevuto Ablaye che rappresenta anche l’associazione senegalese “Teranga-A.I.P” assieme a Francois Lopy per l'associazione Guyguy, pure in rappresentanza del “Comitato promotore di IMMIG-RETE”, la neonata rete di associazioni dei migranti, unitamente all'assessore al Welfare Silvia Miglietta e all’assessore Marco de Matteis. I due esponenti delle associazioni di stranieri hanno voluto ricordare che il reperimento di un alloggio, anzi di una vera e propria casa, non è un problema personale che hanno solo i genitori di Nogaye ma di quasi tutti gli stranieri. Questione che, come ha ricordato lo stesso sindaco, è già stata portata alla sua attenzione anche da altre comunità tra cui quella indiana.Ablaye e Francois hanno rammentato le conseguenze dell’assenza di una abitazione non idonea, come ha tenuto a ricordare anche l'assessore Miglietta, tra cui la difficoltà a rinnovo del permesso di soggiorno ma anche la perdita di alcuni diritti di assistenza sociale come l'assegno di maternità o il bonus bebe. ll sindaco Carlo Salvemini ha voluto manifestare l’impegno a voler dare più ascolto alle domande delle comunità straniere residenti a Lecce e, inoltre, ha proposto di presentare un regolamento secondo un calendario e un documento dove elencare i principali problemi che le comunità straniere devono affrontare nella città capoluogo. In ogni caso, i due esponenti delle associazioni e del “Comitato promotore di IMMIG-RETE”, hanno voluto ringraziare pubblicamente il sindaco e l'amministrazione comunale, gli assessori Marco de Matteis e Silvia Miglietta per la disponibilità al dialogo costruttivo per l'interesse delle comunità straniere e anche di tutti cittadini. Noi dello “Sportello dei Diritti”, rileva il presidente Giovanni D’Agata, non possiamo che augurarci che la promessa d’impegno si traduca presto in fatti concreti per tutti i cittadini stranieri residenti a Lecce perché speriamo che presto una bambina come Nogaye non chieda più al suo papà, “…quindi il fatto che nessuno affitta la casa ad uno straniero è discriminazione?”.

Fisco caput: annullate con una sentenza cartelle esattoriali di 50 milioni di euro

Fisco caput: annullate con una sentenza cartelle esattoriali di 50 milioni di euro. La Commissione Tributaria Provinciale di Lecce con una sentenza annulla avvisi di accertamento per quasi 50 milioni di euro. Presunzioni dell’Agenzia delle Entrate insussistenti a seguito di una consulenza tecnica d’ufficio Non possiamo non segnalare l’eccezionale sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce – Sez. 2 – la n. 527/2021, ritirata oggi, che, in accoglimento delle eccezioni di diritto e di merito formulate dall’avvocato Maurizio Villani, ha annullato sei avvisi di accertamento dell’Agenzia delle Entrate di Lecce dell’importo stratosferico di quasi 50 milioni di euro.In sostanza, i giudici tributari, con un’adeguata fase istruttoria e con la nomina di un consulente tecnico d’ufficio, hanno annullato le presunzioni dell’Agenzia delle Entrate che riteneva gli acquisti oggettivamente inesistenti, quando invece la società ha dimostrato che gli acquisti erano stati effettuati con il pagamento dei bonifici e con la rivendita dei beni.La decisione è così rilevante non solo per l’entità degli importi ma anche perché dimostra in ben 63 pagine, che quando nel processo tributario si attua una seria ed approfondita fase istruttoria quasi sempre vengono annullate le presunzioni fiscali della Guardia di Finanza e degli Uffici fiscali.Purtroppo, oggi, difficilmente nel processo tributario si svolge la fase istruttoria con la nomina di un consulente tecnico d’ufficio (CTU), organo terzo ed imparziale per valutare serenamente le prove offerte dal contribuente.Ecco perché è importante la riforma della giustizia tributaria, che non deve più dipendere dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che è una delle parti in causa, ma da un organismo terzo ed imparziale come la Presidenza del Consiglio dei Ministri (art. 111, secondo comma, della Costituzione), con giudici professionali, a tempo pieno, vincitori di concorso pubblico, ben retribuiti, con l’obbligo di svolgere sempre la fase istruttoria, come in tutti gli altri processi.È bene ricordare, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che attualmente, in Parlamento pendono diversi progetti di legge che prevedono la riforma della giustizia tributaria, con i principi più volte esposti anche con audizioni che il noto tributarista leccese ha avuto innanzi al Senato. Insomma, è giunta l’ora che la “riforma Villani” del processo tributario e di tutta la sua giurisdizione veda la sua luce ed attuazione.

martedì 23 marzo 2021

Barrette ritirate dagli scaffali per rischio chimico

Barrette ritirate dagli scaffali per rischio chimico. Sono stati ritirati dai supermercati, a causa di un rischio chimico, alcuni snack allo zenzero. Ecco i dettagli della comunicazione del ministero della Salute Un nuovo avviso di richiamo di prodotti alimentari per rischio chimico è stato lanciato in queste ore dal ministero della Salute attraverso il suo portale dedicato agli avvisi di sicurezza e al richiamo di prodotti alimentari da parte degli operatori. Ancora una volta l’ossido di etilene è la causa del richiamo di alimenti: nei mesi scorsi è toccato ad altri prodotti alimentari come ad esempio grissini o pane. Questa volta il ritiro dagli scaffali dei negozi riguarda alcuni snack allo zenzero. Il motivo di tale richiamo è la presenza ossido di etilene. Vediamo insieme i dettagli del progetto richiamato e come bisogna comportarsi in caso di acquisto. Nello specifico si tratta di uno snack ricco in fibre e 100% gluten free. Con cacao in polvere biologico, questa barretta è perfetto a qualsiasi ora del giorno, come spezza fame o prima di fare sport. I dettagli del prodotto oggetto del richiamo sono i seguenti: Cereal Bio Raw Bar zenzero al limone a marchio Cereal Bio e commercializzato da Nutrition & Santé Italia S.p.A. Il nome del produttore è Meraviglie S.r.l. con sede dello stabilimento in via del Commercio 16, 37066 – Sommacampagna, in provincia di Verona. Il numero di lotti richiamati sono: L030621 con scadenza 03 giugno 2021 e L221021 con termine minimo di conservazione 22 ottobre 2021. Le barrette sono vendute in confezioni da 35 gr. Come già spiegato, il motivo del richiamo è la presenza di ossido di etilene dovuto alla presenza di zenzero superiore ai limiti di legge. Per precauzione, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda a tutti coloro che hanno acquistato il prodotto con i numeri di lotti, precedentemente indicati, a riconsegnare le confezioni acquistate al punto vendita dove è avvenuto l’acquisto. Per eventuali informazioni è possibile contattare il numero verde 800-018124 da LUN a VEN dalle 09:00 alle 18:00. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

Coop richiama garze sterili monouso Medipresteril.

Coop richiama garze sterili monouso Medipresteril. La catena dei supermercati sta richiamando a scopo precauzionale cinque prodotti Corman S.p.A perché alcune garze sterili si sono rivelate all’uso difettose. Coinvolta tutta la rete Coop Garze sterili monouso difettose potenzialmente pericolose. Il richiamo arriva dalla COOP. Le salviettine incriminate sono quelle per medicare le ferita prima di applicare la garza a marchio Medipresteril. Al loro interno durante il processo di sterilizzazione su alcuni lotti di compresse di garza e TNT sarebbero state riscontrate delle anomalie. Nello specifico, si tratterebbe dei Lotti: 112200403, 112201104; MEDIPRESTERIL Compresse Sterili TNT 10 x 10 - 100 cpr, Lotti: 112200101; MEDIPRESTERIL Compresse Sterili TNT 18 x 40 - 12 cpr, Lotti: 112200101, 112200403, 112190803; MEDIPRESTERIL Compresse Sterili Garza 12/8 F.U. 10 x 10 - 100 cpr, Lotti: 112200403; MEDIPRESTERIL Compresse Sterili Garza 12/8 F.U. 18 x 40 - 12 cpr, e Lotti: 112200101; MEDIPRESTERIL Compresse Sterili Garza 12/8 F.U. 36 x 40 - 12 cpr.. Le garze sono prodotte da Corman S.p.A nello stabilimento di Via Liguria, 3/b S.P. 40 Km 1.3 a Lacchiarella, in provincia di Milano. Qualora questi prodotti fossero ancora nelle vostre disponibilità,Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non utilizzarli e di rivolgersi al punto vendita presso cui sono stati acquistati, dove si provvederà al rimborso. In caso di necessità, per eventuali informazioni sui prodotti e sulla presente azione di richiamo, è possibile contattare Corman al seguente indirizzo e-mail: richiamo@corman.it. La COOP si scusa per il disagio.

Rifiuti abbandonati di immondizia "casalinga" a Lecce: è protesta

Rifiuti abbandonati di immondizia "casalinga" a Lecce: è protesta. Ecco uno dei punti 'neri'. Non si riesce a ridimensionare il fenomeno dell'abbandono e la città ne paga le conseguenze Se un forestiero dovesse passare in via Scrimieri e via Ameri a Lecce vicino lo Stadio, non troverebbe sicuramente il migliore dei biglietti da visita. Tutto il ciglio della strada dell'area verde, cioè di fronte all'immobili confinanti con lo Stadio, trasformato in una discarica a cielo aperto, di chi, in barba alla collettività e al decoro urbano, abbandona i rifiuti domestici di ogni genere. Ci sono materassi, porzioni di mobilio, vecchi ombrelli, sacchetti chiusi con rifiuti all’interno, vetri, vecchi pc, vetro plastica e nell'aria la puzza dei miasmi dell' immondizia. Una situazione che non solo arreca un evidente danno all’immagine della città, ma anche all’ambiente ed alla salute pubblica. Tutta l'area alla periferia di Lecce, infatti, sembra un punto di raccolta della Monteco, azienda che gestisce la nettezza urbana. Nel valzer di colpe fra chi non vigila a dovere e chi abbandona o smaltisce i rifiuti illegalmente, Lecce paga in termini economici, almeno per ora, il risultato di tutto questo. Oltre al persistere dello stato di permanente abbandono delle Nostre Periferie,dunque, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, l'abbandono dell'immondizia "casalinga" dimostra che il passaggio alla raccolta differenziata attraverso il servizio porta a porta, ha reso manifesto da una parte l’inesistente senso civico di troppi residenti che utilizzano le campagne dell'immediata periferia della città come discarica e dall'altra situazioni di irregolarità per quanto riguarda il versamento della tassa sui rifiuti, che deve essere esibita al momento del ritiro del kit per la raccolta domestica. Per quanto riguarda i controlli, il personale di polizia locale impegnato nelle verifiche, composto da quattro unità, dovrebbe essere potenziato sottraendo uomini specializzati all'odioso servizio delle multe ai veicoli per le quali sovente abbiamo segnalato la scarsa tolleranza.

lunedì 22 marzo 2021

Ambiente e lockdown da coronavirus. Coppia di delfini in Canal Grande a Venezia – Le immagini

Ambiente e lockdown da coronavirus. Coppia di delfini in Canal Grande a Venezia – Le immagini. Lo Sportello dei Diritti: "La natura si riprende i suoi spazi" Non capita spesso di vedere una coppia di delfini entrata nella laguna di Venezia fino a spingersi all'imbocco del Canal Grande, all'altezza della Punta della Dogana. I due delfini hanno nuotato nel bacino di San Marco dal canale della Giudecca fino al Canal Grande. Questa mattina alle 7,30 la loro presenza ha lasciato a bocca aperta i passanti. In un comunicato la Guardia Costiera raccomanda che "in caso di ulteriori avvistamenti all’interno della laguna, si invitano tutti gli utenti a prestare massima attenzione, a non infastidire i cetacei e a segnalarne la presenza". E’ chiaro evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che è l’ennesima dimostrazione di come l’isolamento sociale di questi giorni, il fermo delle attività umane derivante dall’emergenza sanitaria in corso, abbia liberato spazi per la natura, concedendo agli animali quello di cui gli uomini si sono dovuti privare causa forza maggiore: la libertà di muoversi a loro piacimento in una natura sempre più pulita. Le immagini dei due cetacei sono state catturate in un video diffuso sui social che sta facendo il giro del web. Ecco la clip: https://youtu.be/2MewBMdmKIw

Coronavirus e viaggi,la Svizzera mette in quarantena tre regioni d’Italia

Coronavirus e viaggi,la Svizzera mette in quarantena tre regioni d’Italia. Dall'Italia obbligo di quarantena se arrivi da Basilicata, Lazio e Veneto. Ecco i paesi che da oggi sono sulla lista per l'obbligo di quarantena. Via libera per Spagna e Portogallo. Nella blacklist Belgio, Kosovo e altri 10 Stati. È stata aggiornata oggi la nuova versione della lista che prevede l'obbligo di quarantena all'entrata in Svizzera. Per quanto riguarda l'Italia, fanno parte della lista le regioni Basilicata, Lazio e Veneto. Quindi, per tutti i residenti in queste regioni che si recano in Svizzera, da oggi, scatterà l'obbligo di mettersi in quarantena. Escono dalla blacklist Spagna e Portogallo, mentre oltre alcune regioni d’Italia entrano invece Belgio, Palestina, Bulgaria, Giordania, Qatar, Kosovo, Macedonia del Nord, Polonia, Romania, Ungheria, Uruguay e Cipro. L'Ufficio federale della saluto (UFSP), evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha inoltre aggiunto nell'elenco anche lo stato della Turingia in Germania e la Corsica. Obbligo di quarantena dall'Austria se arrivi dal Burgenland, Alta Austria e Vienna. Nell'elenco diffuso dall'UFSP troviamo anche Albania, Andorra, Antigua e Barbuda, Bahrain. Barbados, Brasile, Cile, Estonia, Irlanda, Israele, Kuwait, Lettonia, Libano, Lituania, Lussemburgo, Maldive, Malta, Moldova, Monaco, Montenegro, Paesi Bassi, Perù, San Marino, Svezia, Serbia, Seychelles, Slovacchia, Slovenia, St Lucia, Sud Africa, Repubblica Ceca, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti d'America, Regno Unito.

Russia, due elefanti si combattono durante uno spettacolo circense – IL VIDEO

Russia, due elefanti si combattono durante uno spettacolo circense – IL VIDEO Durante uno spettacolo circense a Kazan, in Russia, uno dei due giovani elefanti che si esibivano, ha abbattuto l’altro impedendogli di alzarsi. L’attacco è avvenuto fuori pista dove il pubblico era seduto. La scena è stata ripresa in un video postato sui social e diventato virale dove si vede inoltre che gli spettatori dei settori più vicini, presi dal panico, lasciano frettolosamente i loro posti. Gli elefanti sono stati separati da istruttori. Secondo quanto riferito, nessuno degli spettatori è rimasto ferito. L'incidente è avvenuto durante lo spettacolo diurno di "The Elephant Show and the Magic circus". Come riportato sul sito ufficiale del circo e sulle pagine ufficiali dei social network, lo spettacolo, che doveva svolgersi alle ore 17:00, è stato annullato "per motivi tecnici". La gente è andata nel panico e si è precipitata fuori e lo spettacolo è stato annullato. Gli addestratori hanno cercato di controllare la situazione pungolando la zampa dell'elefante con quello che sembra un gancio impiegato dal mahout nella gestione e nell'addestramento degli elefanti. L'episodio, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha generato un'aspra polemica sull'impiego degli animali in questo genere di spettacoli sui social. Ecco il video: https://youtu.be/9P6liHNk4VA

Belgio: taxi gratuiti per vaccinare le persone di Liegi con più di 75 anni.

Belgio: taxi gratuiti per vaccinare le persone di Liegi con più di 75 anni. Per aiutare i nostri anziani nei loro sforzi per vaccinarsi, la città di Liegi ha istituito servizi di assistenza. Uno di questi è la fornitura di taxi gratuiti per portare le persone con più di 75 anni ai centri di vaccinazione. La città di Liegi, in Belgio, ha istituito un team mobile che può viaggiare, su appuntamento, per anziani con perdita di mobilità, disabili, confusione mentale, senza l'auto e opzioni di trasporto alternativo. Questo team può completare il processo di registrazione della vaccinazione a casa dell'anziano e organizzare il viaggio in un centro di vaccinazione tramite il sistema Taxi o Social Taxi del CPAS. Questo servizio è completamente gratuito. L'autista prende in carico la persona da casa sua al centro di vaccinazione. Per il ritorno viene implementato lo stesso sistema. I funzionari della città, presenti nei centri di vaccinazione, possono chiamare un'auto se necessario. Ma non è tutto, dal momento che la città ha anche deciso di sviluppare il suo call center "Liegi solidaire" ( 0800/43436 ) e di istituire linee telefoniche in 17 distretti di Liegi per aiutare meglio gli anziani che incontrano difficoltà a registrarsi per la vaccinazione. Queste hotline sono disponibili, su appuntamento, per tutti i residenti di Liegi da questa settimana nei distretti di Jupille, Rocourt, Sainte-Walburge e Downtown, dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 11:30. Altre hotline si apriranno progressivamente negli altri distretti e copriranno così tutto il territorio comunale. Saranno in servizio gli agenti del Dipartimento dei Servizi Sociali e di Prossimità, in particolare gli agenti del Servizio InterG. Coglieranno l'occasione per ricreare uno stretto legame con questo pubblico confinato per un anno. Un’iniziativa lodevole, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che merita di essere immediatamente replicata nelle nostre città.

Presenza di salmonella, Ministero della salute ritira lotto di salsiccia sfusa dai negozi.

Presenza di salmonella, Ministero della salute ritira lotto di salsiccia sfusa dai negozi. L’avviso di richiamo di prodotti alimentari pubblicato oggi dal Ministero della salute attraverso il suo portale dedicato agli avvisi di sicurezza. Il ritiro riguarda un lotto di salsiccia venduto sfuso o insaccata in tubo ed è scattato dopo che controlli hanno scoperto la presenza del batterio della salmonella in una unità campionaria su cinque. Un nuovo avviso di richiamo di prodotti alimentari per rischio microbiologico è stato lanciato in queste ore dal Ministero della salute attraverso il suo portale dedicato agli avvisi di sicurezza e al richiamo di prodotti alimentari da parte degli operatori. Questa volta il ritiro dagli scaffali dei negozi riguarda un lotto di salsiccia sfusa o insaccata in tubo a causa della possibile presenza di salmonella nel prodotto. Nel dettaglio, come recita l'avviso di richiamo, il ritiro riguarda il lotto di SALSICCIA SFUSA, SALSICCIA MIGNON SFUSA, SALSICCIA PICCANTE SFUSA, SALSICCIA PASTIN numero 21072 prodotto dalla ditta SALUMIFICIO COLETTI PIERINO & C. SNC. con sede in via INZANO, 16 - 33030 FORGARIA NEL FRIULI, nella provincia di Udine (marchio di identificazione CE IT 9 175 L). Si tratta di un prodotto venduto sfuso o insaccato da kg 3ca con data di scadenza o termine ultimo di conservazione fissato al 21/03/2021. Come spiega l'avviso, il lotto di salsiccia interessato dal richiamo non deve essere consumato in alcun modo ma riportato al punto vendita di acquisto dove sarà stoccato. Sarà cura del produttore ritirare il prodotto e trattarlo ai sensi del regolamento comunitario. La scelta di richiamare il loto di salsiccia è scattato a seguito di controlli a campione che hanno rilevato la presenza di salmonella in una unità su cinque unità campionarie. La salmonella è uno degli agenti batterici più comuni nei casi di infezioni trasmesse da alimenti e può dare vita alla salmonellosi. I principali serbatoi dell’infezione sono rappresentati dagli animali e i loro derivati (come carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati). La salmonellosi quindi viene trasmessa attraverso l’ingestione di questi cibi o bevande contaminate o per contatto ed è responsabile soprattutto di infezioni gastrointestinali che possono portare a sintomi come vomito, diarrea e dolore addominale. Per precauzione, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare la salsiccia con il numero di lotto segnalato e restituirla al punto vendita. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

Boeing 737-300 della Nauru Airlines costretto ad atterraggio di emergenza per incendio del motore

Boeing 737-300 della Nauru Airlines costretto ad atterraggio di emergenza per incendio del motore. Fortunatamente, l'aereo è riuscito ad atterrare in sicurezza e nessuno è rimasto ferito nell'incidente Un Boeing 737-300 della Nauru Airlines con 48 persone a bordo diretto a Brisbane ha preso fuoco durante la discesa. L'aereo ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza, ma fortunatamente nessuno dei passeggeri ha subito traumi o lesioni. Nello specifico intorno alle 19.30, il volo ON1 da Nauru ha subito uno stallo del compressore in un motore durante la discesa per atterrare all'aeroporto internazionale di Brisbane, capitale del Queensland, in Australia. I piloti hanno seguito la normale pratica, che era quella di atterrare con una potenza normale e procedure operative standard. L'aereo, un Boeing 737, è atterrato in sicurezza e ha rullato fino al gate senza incidenti, dove sono sbarcati i suoi 48 passeggeri. Il capitano ha informato i passeggeri che uno stallo del compressore può comportare la comparsa di scintille o fiamme a causa dell'interruzione del flusso d'aria attraverso il motore, ma che non vi è alcun rischio per la sicurezza delle persone a bordo. Gli ingegneri della manutenzione di Nauru Airlines ispezioneranno il motore dell'aereo presso l'hangar di Brisbane. Tutti gli altri voli internazionali e nazionali, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono stati ritardati dall'atterraggio fino a quando l'asfalto non è stato dichiarato sicuro.

domenica 21 marzo 2021

Aumento dei morti per Covid: ecco la classifica dei paesi europei, stilata da Eurostat.

Aumento dei morti per Covid: ecco la classifica dei paesi europei, stilata da Eurostat. Il Covid ha fatto schizzare il numero dei decessi a gennaio. In Italia più 3,5 per cento Nonostante il pesantissimo bilancio di morti per Covid a gennaio (14'357 vittime ufficiali), la mortalità in eccesso in Italia nel primo mese del 2021 è stata "solo" del 3,5% superiore alla media del periodo 2016-2019. Lo certifica il "Recovery Dashboard" predisposto dall'Ufficio di statistica dell'Unione europea, un tabellone digitale che raccoglie 23 categorie di dati (dalla disoccupazione al debito pubblico, passando per commercio a dettaglio e consumi elettrici) che possono dare la misura della risposta dell'Europa alla crisi pandemica. Raccogliendo le informazioni ufficiali dei 27 paesi membri dell'UE più Islanda, Norvegia e Svizzera, emerge in tutta la sua gravità il costo in termini di vite rappresentato dalla pandemia. In Germania i morti in più rispetto alla media sono stati il 22,1%, in Spagna il 18,2%, in Francia il 9,5% mentre in Slovacchia addirittura il 76,7%, in Portogallo il 59,3% e nella Repubblica ceca il 53,3%. Da notare che in Finlandia sono invece diminuiti del 5% e in Norvegia del 7,4%, secondo Eurostat. Nel mese più drammatico per l'Europa - novembre 2020 - in Polonia, uno dei paesi più colpiti dalla seconda ondata, la mortalità si è praticamente raddoppiata: un +96,9% rispetto agli anni precedenti che non può non essere attribuito al Covid-19. In Bulgaria sono stati il 94,3% in più, in Slovenia l'88,7%, nella Repubblica ceca il 75,8%, in Romania il 63,1%. Il paese con il sesto tasso più elevato è la Svizzera con il 62,7% di decessi in più rispetto alla media 2016-2019. Nello stesso mese in Italia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, l'incremento è stato del 51,6%, del 31,2% in Francia, del 27,5% in Spagna, del 26,0% in Portogallo e del 12,9% in Germania. La media dell'UE era del 40,7%.

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti indaga sulla società di carte di credito Visa

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti indaga sulla società di carte di credito Visa. Secondo un rapporto del Wall Street Journal, le autorità statunitensi stanno indagando su sospette pratiche anticoncorrenziali. Lo Sportello dei Diritti: “danneggiano la concorrenza tra le banche, gonfiano il prezzo dell’accettazione di una carta di credito per gli esercenti e fanno aumentare i prezzi per i consumatori”. Washington - Secondo un rapporto della stampa, il colosso americano delle carte di credito Visa è finita sotto la lente del Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti. L'autorità sta indagando sul sospetto di possibili pratiche anticoncorrenziali, ha scritto venerdì il "Wall Street Journal" (WSJ), citando persone che hanno familiarità con la questione. Gli investigatori stanno quindi esaminando se il gruppo avrebbe potuto impedire ai commercianti di elaborare i pagamenti con carta di debito tramite reti più economiche. In borsa, le azioni Visa sono state sotto pressione prima del fine settimana e hanno perso il 4%. Un portavoce di Visa non ha voluto commentare il rapporto. Le carte di debito sono carte di pagamento delle principali società di carte di credito. Si differenziano dalle carte di credito in quanto l'utente le utilizza per accedere al proprio conto bancario e non prende alcun credito dall'operatore della carta. I pagamenti vengono fatturati tempestivamente. Le autorità statunitensi stanno attualmente esaminando più da vicino le transazioni tramite i mercati digitali. In questo contesto si inserisce anche l'inchiesta nei confronti di Visa avviata, riporta il quotidiano. Le indagini si sono concentrate principalmente sulle transazioni online, ma hanno riguardato anche l'utilizzo di carte di debito nei punti vendita. Le nuove preoccupazioni riguardano le spese che gli esercenti devono pagare per accettare i pagamenti con carta di credito. Queste commissioni sono quindi redditizie per le società di carte di credito. Il cliente stesso, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non vede questi costi nascosti sulla sua fattura, ma spesso vengono trasferiti ai clienti attraverso lo scambio di prezzi più alti. In Europa, le transazioni effettuate con carte di credito al consumo, sono attualmente applicate a tutte le operazioni in otto paesi Ue tra cui l’Italia (gli altri sono Belgio, Olanda, Lussemburgo, Irlanda, Ungheria, Malta e Svezia).

Prima scimmia vaccinata contro il Coronavirus

Prima scimmia vaccinata contro il Coronavirus. Mentre molti in Italia attendono di essere vaccinati, negli Stati Uniti anche gli oranghi hanno ricevuto una dose. Otto gorilla allo zoo di San Diego sono diventati le prime scimmie a risultare positive al coronavirus. Come gli umani, ora devono mantenere le distanze e sopportare i controlli sanitari. La 28enne orangutan Karen è stata persino vaccinata contro il virus il 26 gennaio, come prima scimmia al mondo. Ha ricevuto due dosi di un vaccino da Zoetis, un'azienda farmaceutica veterinaria con sede nel New Jersey, e non ha mostrato effetti collaterali. Da allora, altri quattro oranghi e cinque bonobo sono stati vaccinati nello zoo. Uno scimpanzé pigmeo e tre gorilla hanno ricevuto la prima vaccinazione a marzo, la seconda in programma ad aprile. L'epidemia di gorilla era correlata a un guardiano dello zoo infetto senza sintomi. Degli otto animali infetti, sette si sono ripresi dopo lievi sintomi di raffreddore, ma un silverback più anziano si è ammalato di polmonite e ha dovuto essere trattato con antibiotici e terapia anticorpale. Circa tre dozzine di zoo negli Stati Uniti e all'estero hanno ordinato il vaccino a Zoetis. Ciò include il parco degli animali a Oakland, in California, che, secondo il veterinario senior Alex Herman, ha ordinato 100 dosi per le sue grandi scimmie. Il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti ha approvato la società farmaceutica su base sperimentale per lo zoo di San Diego. Per poter consegnare il vaccino ad altri parchi zoologici, l'azienda necessita di ulteriori permessi. Secondo gli scienziati, il coronavirus probabilmente ha avuto origine dai pipistrelli e si è poi diffuso agli esseri umani attraverso una specie diversa. Ora molti ricercatori temono che gli esseri umani possano infettare inconsapevolmente altre specie sensibili. "Al momento, gli esseri umani sono i principali fattori di diffusione del Sars-CoV-2, con conseguenze per molte specie animali", spiega il ricercatore di malattie Arinjay Banerjee della McMaster University in Canada. Le grandi scimmie come i gorilla, il cui DNA è identico al 98% a quello degli umani, sono particolarmente sensibili. Allo stesso modo i gatti. I casi di corona finora confermati tra gli animali includono gorilla, tigri e leoni negli zoo, cani e gatti domestici, visoni negli allevamenti e almeno un visone selvatico nello stato americano dello Utah e uno in Spagna. Esperimenti scientifici hanno dimostrato che anche i furetti, i cani procioni e i cervi dalla coda bianca sono sensibili, ma i maiali e il bestiame no. Questo potrebbe diventare un problema di protezione delle specie, "soprattutto se il virus cominciasse a diffondersi tra una specie animale selvaggia con una popolazione estremamente ridotta, come l'alce dai piedi neri", spiega Kate Langwig, esperta di malattie infettive presso l'Università della Virginia Tech. Un'altra preoccupazione, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è che la diffusione del virus in altre specie potrebbe portare a nuove varianti. Ciò complicherebbe gli sforzi dei funzionari sanitari per contenere la pandemia.

USA, cliente irritato lancia il registratore di cassa attraverso la finestra - VIDEO

USA, cliente irritato lancia il registratore di cassa attraverso la finestra - VIDEO ANTELOPE, California - Un cliente di Wingstop ad Antelope, California, sabato 13 marzo ha lanciato un registratore di cassa attraverso una finestra dopo che gli è stato negato un rimborso quando ha ricevuto l'ordine sbagliato. Il video del cellulare, registrato da un testimone, mostra un uomo non identificato che ha affermato che il suo ordine era sbagliato, discutendo con il personale della catena e chiedendo un rimborso. Un dipendente ha detto all'uomo che la politica aziendale per gli ordini online non consente rimborsi e si è offerto di creare un nuovo lotto. "Non voglio il cibo, non ho tempo di aspettare di nuovo il cibo, quindi ora cosa facciamo?" l'uomo può essere sentito urlare nel video. Il dipendente, nel frattempo, cerca di ammorbidire la situazione. "O ti fai rifare il cibo e vai avanti per la tua giornata e smetti di urlare contro il mio altro manager perché è, no, non è richiesto", ha detto il dipendente non identificato. Il video ha catturato il momento in cui l'uomo ha afferrato il registratore di cassa, lo ha sbattuto a terra due volte e lo ha gettato fuori dalla finestra. “Gli stavo dicendo di calmarsi. Ho detto: 'Non vuoi andare in prigione. Non vuoi andare in prigione ", ha detto un cliente due volte prima del confronto. Il direttore del negozio ha riferito ai media locali che sarebbe costato circa 6.000 dollari per sostituire il registratore di cassa, ma la società è ancora in attesa di un preventivo per riparare la finestra in frantumi. Nel frattempo, l'ufficio dello sceriffo della contea di Sacramento ha detto alla stazione televisiva che un mandato di arresto dell'uomo potrebbe essere emesso perché qualsiasi cosa oltre i 950 dollari di danni è considerata vandalismo criminale. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, Non ci sono parole per descrivere simili comportamenti che meritano la massima punizione possibile per evitare condotte emulative, in particolare, in un momento storico di gravissima crisi economica come quello che stiamo vivendo nel quale vi è esasperazione diffusa ed ogni incomprensione, ogni torto che si ritiene aver subito, possono essere “utilizzati” come una scusa per scatenare azioni incontrollate e aggressive. Perché i propri diritti devono essere sempre tutelati nelle sedi opportune e non pensando di farsi giustizia con la violenza che alla fine si ritorce sempre contro di noi anche quando potremmo avere ragione. Ecco il video: https://youtu.be/p8ZQZeSfICo

Più strade dedicate a donne.

Più strade dedicate a donne. Il gap di genere anche sulle nostre vie. Solo il 7 % attribuite a nomi femminili Quante vie che percorriamo ogni giorno o che attraversiamo la prima volta sono dedicate a donne? Forse non ce lo siamo mai chiesti, ma il gap di genere riguarda anche le nostre strade: solo il 7 % sarebbero attribuite a personalità femminili di cui la maggior parte Sante, Madonne e martiri. Tra le migliaia di denominazioni, mancano tante personalità o, comunque nomi di donne che meriterebbero d’indicare i nostri percorsi quotidiani e che, al contrario, una società storicamente maschilista ce l’ha negato. Tanto che da alcune di queste considerazioni è nata persino un’associazione dall’eloquente e quantomai pertinente denominazione “Toponomastica Femminile” che con la sua attività sta portando avanti numerose iniziative per superare questa differenza sedimentatasi nei secoli sulle vie nostrane e che merita di segnare il passo. Ed allora, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,è un dovere di tutti gli amministratori locali di grandi e piccole città, dal Settentrione al Mezzogiorno, e d’ora in avanti, dedicare sempre più strade alle tante donne che nel corso della nostra storia hanno lasciato un segno. Anche da questa nuova toponomastica si potrà contribuire a cambiare questa sedimentata e arcaica cultura della differenza.

sabato 20 marzo 2021

Jakarta, guasto a un carrello: aereo torna indietro dopo il decollo ed esce fuori di pista in fase di atterraggio

Jakarta, guasto a un carrello: aereo torna indietro dopo il decollo ed esce fuori di pista in fase di atterraggio Atterraggio di emergenza il 20 marzo all'aeroporto di Jakarta-Halim (WIHH), in Indonesia, dove un aereo della Trigana Air diretto a Makassar è tornato indietro a causa di un problema tecnico a uno dei carrelli. Durante la fase di atterraggio, l’avaria al carrello destro lo ha fatto piegare su un fianco, facendolo finire fuori pista. Non si hanno notizie di passeggeri feriti, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, mentre il Boeing 737-400 (PK-YSF, costruito nel 1988) ha subito danni sostanziali. Ecco il video dell’atterraggio e dell’uscita fuori pista: https://youtu.be/x0SJt4h9BsI

Madagascar: 19 persone, compresi 9 bambini, muoiono dopo aver mangiato tartarughe

Madagascar: 19 persone, compresi 9 bambini, muoiono dopo aver mangiato tartarughe L'intossicazione alimentare legata al consumo di carne di tartaruga marina ha ucciso 19 persone in Madagascar, tra cui nove bambini. Lo riferisce l'Agenzia per il controllo della sicurezza alimentare. Un totale di 34 persone sono state ricoverate lunedì in ospedale a Vatomandry e 10 sono morte lì. Secondo il governatore di questa regione situata nella parte orientale dell'isola, 9 bambini sono morti nella loro casa, dopo aver mangiato la carne dello stesso animale. Il consumo di carne di tartaruga marina e di una ventina di specie di pesci è sconsigliato durante la stagione calda: queste specie si nutrono di alghe tossiche da novembre a marzo. Ogni anno sulle coste del Madagascar si verificano decine di avvelenamenti da cibo, con morti frequenti. Nella stagione calda 2017-18 sono state registrate 16 vittime in due incidenti. In Italia sono vietati la pesca, la commercializzazione e il consumo di tartaruga poiché molte specie sono in via d'estinzione. In Asia o in Africa, invece, la tartaruga è un ingrediente comune e diffuso, impiegato in tanti piatti tipici. Solitamente la carne di tartaruga che, ricordiamo, è un rettile, quindi con un sapore simile a quello del coccodrillo e delle rane, tra il pollo e il pesce, viene consumata in brodo (zuppa di tartaruga), oppure sotto forma di spiedini alla griglia. Quello che evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è il fatto che le carni di tartaruga non sono particolarmente interessanti dal punto di vista nutrizionale e per di più accumulano molti contaminanti come nel caso di questa tragedia, per cui perchè continuare a mangiarne?

Australia: allarme per “piaga” di topi e ratti. Filmati shock mostrano intere città invase dai roditori

Australia: allarme per “piaga” di topi e ratti. Filmati shock mostrano intere città invase dai roditori Milioni di topi stanno invadendo silos di grano, fienili e case e infestano il raccolto eccezionale di grano degli agricoltori dell'Australia orientale e rurale, suscitando timori che possano provocare una rara malattia infettiva in tutto il paese. Filmati shock mostrano intere città invase dai roditori. Almeno tre persone sono state morse da topi all'interno di ospedali del Paese, mentre gli esperti avvertono che la diffusione dei roditori non farà che peggiorare. Gli agricoltori del New South Wales hanno segnalato "un drastico aumento" della popolazione di topi. Gli esperti hanno collegato il fenomeno alle piogge estive quest'anno insolitamente intense in tutta l'Australia orientale, dopo anni di siccità. C'è anche allarme per la sicurezza dell'acqua potabile, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, con segnalazioni, riferisce la stessa fonte, di carcasse di topi che finiscono nei serbatoi. "La semina invernale è a rischio e c'è un impatto sulla salute umana", ha avvertito l'associazione NSW Young Farmers in un tweet, insieme a un video che mostra i topi che corrono tra le balle di fieno. Ecco gli inquietanti video: https://youtu.be/j4A43XHAAQ4 e https://youtu.be/IT38hhtoWKo

Caffè prima di dormire: nessun effetto sul sonno

Caffè prima di dormire: nessun effetto sul sonno. Un nuovo studio esamina le conseguenze del consumo di caffeina sulla qualità del nostro riposo È un’opinione diffusa che il caffè bevuto la sera faccia dormire male. Stando però ad una ricerca condotta presso l'Università di Basilea, in Svizzera, tutto ciò altro non sarebbe che un falso mito. Il consumo di caffè serale non avrebbe l'effetto sveglia tanto temuto. I ricercatori hanno invece notato un’alterazione nella materia grigia, una regione del cervello composta da cellule nervose. Lo studio ha coinvolto 20 giovani adulti in salute, tutti consumatori abituali di caffè. Ad ogni partecipante è stato chiesto di prendere delle pastiglie regolarmente per periodi di tempo di 10 giorni, durante i quali non dovevano bere nessuna bevanda contenente caffeina. Alcune delle pastiglie contenevano caffeina; altre erano dei placebo, prive cioè di alcun ingrediente attivo. Alla fine di ciascun periodo di 10 giorni il team ha effettuato delle scansioni per osservare la materia grigia dei partecipanti e dei test in laboratorio per valutare la qualità del loro sonno. I risultati non hanno indicato nessuna particolare differenza nella qualità del riposo dei partecipanti che avevano assunto caffeina e quelli appartenenti al gruppo dei placebo. Tuttavia, le differenze nella materia grigia erano «significative».«I nostri risultati non indicano necessariamente che il consumo di caffeina ha un impatto negativo sul cervello, ma il consumo quotidiano di caffè influisce sul nostro sistema cognitivo, questione che di per sé dovrebbe sollevare l’interesse per ulteriori studi», ha dichiarato Carolin Reichert, leader della ricerca. Ovviamente in ragione di questi risultati, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è necessario tener presente che esistono anche altri fattori che potrebbero incidere sul sonno. In primo luogo esistono delle persone particolarmente sensibili alla caffeina, che più di altri possono risentire del caffè bevuto la sera tardi. In secondo luogo diversi studi hanno dimostrato che il sonno viene profondamente disturbato se prima di addormentarsi si trascorre molto tempo di fronte ai monitor di tv, smartphone e tablet.

Dramma nel mondo del surf: la migliore star del surf viene uccisa da un fulmine

Dramma nel mondo del surf: la migliore star del surf viene uccisa da un fulmine. La top star del surf Katherine Diaz (22) da El Salvador è morta quando è stata colpita da un fulmine durante il suo allenamento di surf. La giovane donna, che faceva parte della squadra nazionale di surf da onda del Paese centroamericano, è stata colpita da un fulmine proprio mentre emergeva dall'acqua. L'incidente mortale è avvenuto sulla spiaggia della località balneare di El Tunco, nel sud-ovest del Paese sull'Oceano Pacifico. Diaz si stava preparando per una serie di tornei internazionali di surf. Il tragico incidente, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, deve ricordare come sia da evitare di restare in acqua, in mare o in piscina durante un temporale, soprattutto se accompagnato da nube temporalesca che può dar luogo a fulminazioni. Pensare che non ti colpirà è un'illusione.

Torna alla normalità dopo il crash di Whatsapp, Instagram e Facebook

Torna alla normalità dopo il crash di Whatsapp, Instagram e Facebook Un blackout ha reso inaccessibili le app WhatsApp, Instagram e Facebook Messenger venerdì poco dopo le 17.30 GMT per meno di un'ora, prima di un graduale ritorno alla normalità. "Gli utenti hanno avuto difficoltà ad accedere a determinati servizi di Facebook a causa di un problema tecnico", ha confermato un portavoce del gruppo, che supervisiona le tre applicazioni."Abbiamo risolto il problema per tutti e ci scusiamo per il disagio", ha aggiunto. I guasti sono stati rapidamente segnalati sul sito specializzato Downdetector. Prima di tornare online, un banner visualizzato sull'applicazione Instagram diceva: "Impossibile aggiornare il feed".Gli utenti di WhatsApp non sono stati temporaneamente in grado di accedere e chiamare o inviare messaggi ai loro corrispondenti. Poco dopo le 18:00 GMT, tuttavia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, diversi utenti hanno segnalato sui social network che potevano già utilizzare il sistema di messaggistica.

venerdì 19 marzo 2021

AIFA, revoca di divieto di utilizzo tutti i lotti vaccino COVID-19 ASTRA ZENECA

AIFA, revoca di divieto di utilizzo tutti i lotti vaccino COVID-19 ASTRA ZENECA. Ecco info su provvedimento AIFA relativo alla revoca L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), facendo seguito al provvedimento prot. n. 31355 del 15 marzo 2021, recante il divieto temporaneo di utilizzo di tutti i lotti presenti sul territorio nazionale del vaccino “COVID-19 Vaccine AstraZeneca“, AIC n. 049314026, Titolare AIC Astra Zeneca AB, rappresentata in Italia dalla Astra Zeneca S.p.A., ha comunicato il 19/03/2021, ai sensi dell’articolo 21-quinquies della legge 7 agosto 1991, n. 241, la revoca, con effetto immediato, del citato provvedimento di divieto di utilizzo. Tale provvedimento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato preso dopo avere preso atto della valutazione espressa in data odierna dall’Agenzia Europea dei medicinali (EMA) per il segnale di eventi tromboembolici, secondo la quale i benefici del vaccino nel prevenire il ricovero in ospedale e la morte per COVID-19 superano il rischio di sviluppare coagulazione intravascolare disseminata o coaguli nei vasi che drenano sangue dal cervello. Per quanto concerne il precedente provvedimento AIFA prot. n. 29839 del 11/03/2021 recante il divieto di utilizzo del lotto n. ABV2856 scad. 05/2021 del vaccino COVID-19 Vaccine AstraZeneca, AIFA comunica che la revoca del provvedimento potrà essere emanata solo previa autorizzazione da parte dell’Autorità Giudiziaria che ne ha disposto il sequestro sul territorio nazionale.

Spagna: trovati per la prima volta visoni selvatici morti con il Covid-19

Spagna: trovati per la prima volta visoni selvatici morti con il Covid-19 Il ministero dell'Agricoltura, dello sviluppo rurale, dell'emergenza climatica e della transizione ecologica ha segnalato il rilevamento del virus SARS-CoV-2, che causa il Covid-19, in due esemplari morti di visone selvatico americano al confine della provincia di Castellón con il di Teruel. Sebbene i casi di visone con coronavirus fossero già stati rilevati negli allevamenti intensivi, questa è la prima volta che viene trovato in un animale selvatico in Spagna. Il programma "esaustivo" di controllo ed eradicazione di questa specie invasiva, con campagne in corso dal 2004, ha permesso di rilevare la presenza del virus negli animali. Lo staff tecnico del dipartimento competente della Generalitat ha garantito il "rischio zero di contagio per le persone", come riferito dal governo valenciano. La Direzione Generale dell'Ambiente Naturale ha sospeso la cattura mediante trappola in via precauzionale fino a quando il protocollo non sarà adeguato a garantire la sicurezza del personale tecnico incaricato di tale pratica. Il visone americano (Neovison vison) è una specie invasiva in Spagna e la sua presenza nell'ambiente naturale è solitamente dovuta a fughe dagli allevamenti. L'Agricoltura ha notificato i casi al Ministero della Salute, mentre quest'ultimo ha già informato il Centro per il Coordinamento Allerte Sanitarie ed Emergenze (CCAES), dipendente dal Ministero della Salute. Allo stesso modo, il Ministero dell'Agricoltura ha riferito di essere in una prima fase in cui è importante raccogliere tutte le informazioni e confermare i risultati delle analisi - svolte dai laboratori dell'UCH-CEU - per stabilire una valutazione del rischio e misure che potrebbero essere accurate. I casi rilevati sono stati localizzati in due visoni dei fiumi Mijares e Palancia, in particolare in un'area al confine tra Castellón e Teruel, dove si trova l'unica popolazione nella Comunità Valenciana di questi animali. Secondo la Generalitat, questa specie sperimenta una tendenza al ribasso nel numero di esemplari dall'attuazione della strategia coordinata dal progetto "Life Lutreola". D'altra parte, l'ente ambientalista WWF ha chiesto al governo e alle comunità autonome di chiudere tutti gli allevamenti di visoni e il divieto immediato della prossima stagione riproduttiva dopo che la Xunta de Galicia ha notificato un focolaio di infezione da coronavirus in una struttura di Santiago de Compostela dove si trovava erano 6.500 animali. Per il WWF, l'approvazione del `` Programma di prevenzione, sorveglianza e controllo Sars-CoV-2 negli allevamenti di visoni americani in Spagna '' è insufficiente, a causa della particolare sensibilità che questo mammifero sembra mostrare nei confronti del COVID 19 e, in una dichiarazione, punti che "la stessa pericolosità e le caratteristiche di queste strutture" rendono "inevitabili" le infezioni di massa. Per questo la Ong ha chiesto al Governo la chiusura di tutti gli allevamenti di questa specie esotica e il divieto immediato della prossima stagione riproduttiva che sta per iniziare, che porterebbe la popolazione di visoni americani a 500.000 esemplari. Il WWF ha appoggiato questa richiesta, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ricordando che altri Paesi come Danimarca, Svezia e Italia hanno già sospeso l'allevamento dell'animale per questo 2021 a causa del rischio di contagio che esso comporta, mentre l'Olanda, direttamente, "ha bandito definitivamente questa pelliccia attività." La nuova stagione riproduttiva farà sì che, secondo l'organizzazione, il numero di visoni che vivono in allevamenti affollati si moltiplichi per cinque, il che, hanno assicurato, causerà un aumento del “rischio di nuovi focolai e possibili mutazioni del virus in caso di comparsa di più focolai ”.

AstraZeneca: i ricercatori trovano la possibile causa di trombosi.

AstraZeneca: i ricercatori trovano la possibile causa di trombosi.Il vaccino di AstraZeneca crea un meccanismo di difesa in alcune persone che non dovrebbe verificarsi. I ricercatori ora sanno perché è così. I ricercatori di Greifswald, nel nord-est del Meclemburgo-Pomerania occidentale, hanno scoperto la causa di possibili trombosi venose cerebrali che apparentemente possono verificarsi dopo la vaccinazione con il vaccino Covid-19 di AstraZeneca. L'agente attiva un meccanismo di difesa in alcune persone, segnala NDR 1 Radio MV.I ricercatori hanno ricevuto sei campioni di sangue da pazienti affetti da trombosi dall'istituto Paul Ehrlich. L'istituto verifica l'efficacia e la sicurezza dei farmaci biomedici in Germania. I ricercatori hanno scoperto che il vaccino di AstraZeneca attiva le piastrine, che potrebbero portare a coaguli di sangue nel cervello. Ora alle persone colpite può essere somministrato un ingrediente attivo che aiuta. Questa reazione attiva le piastrine e quindi la coagulazione del sangue. In tutti i campioni esaminati, i problemi si sono verificati tra il quinto giorno e il quattordicesimo giorno dopo la vaccinazione. Chiunque abbia un forte mal di testa o una gamba gonfia dopo la vaccinazione dovrebbe consultare immediatamente un medico. La trombosi può essere trattata con farmaci. Il vaccino di AstraZeneca ha ricevuto critiche da tutto il mondo nelle ultime settimane. Più di una dozzina di paesi, compresa la Germania, hanno temporaneamente sospeso le vaccinazioni con AstraZeneca. Di conseguenza, tutti gli occhi erano puntati sull'Agenzia europea per i medicinali, che ha riesaminato a fondo la sua raccomandazione per il vaccino. La decisione è stata presa giovedì: l'agente anti-coronavirus britannico-svedese è ancora raccomandato senza restrizioni. "Questo è un vaccino sicuro ed efficace ", ha detto l'EMA nella sua conferenza stampa. I benefici di questa vaccinazione superano di gran lunga i possibili rischi. Dopo aver esaminato i dati, il comitato ha scoperto che il vaccino non ha aumentato il rischio complessivo di coaguli di sangue. Secondo AstraZeneca stessa, ci sono state gravi complicazioni da trombocitopenia - una mancanza di piastrine nel sangue - o trombosi venosa cerebrale nelle donne sotto i 55 anni di età in un totale di 25 casi. L'EMA, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non ha potuto né provare né escludere una connessione causale a causa delle limitate informazioni disponibili. Pertanto, il foglietto illustrativo del vaccino AZD1222 viene ora fornito con un'avvertenza corrispondente intesa ad avvertire dei possibili pericoli.

USA: bimbo di 3 anni sbranato e ucciso dai pitbull del vicino di casa mentre la mamma cercava disperatamente di salvarlo.

USA: bimbo di 3 anni sbranato e ucciso dai pitbull del vicino di casa mentre la mamma cercava disperatamente di salvarlo. Una madre "ha combattuto con tutto quello che aveva" per cercare di salvare suo figlio di tre anni mentre veniva sbranato a morte dai cani del vicino in un brutale attacco. Una madre "ha combattuto con tutto quello che aveva" per cercare di salvare il suo bambino mentre veniva sbranato a morte dai pitbull del vicino in un brutale attacco. Il tragico incidente si è svolto alle 16:30 di martedì, mentre il bambino di tre anni Aziz Ahmed stava giocando nel cortile della casa della sua famiglia a Carteret, nel New Jersey. I due pitbull, che vivono in una proprietà direttamente dietro quella della famiglia Ahmed, sono riusciti a infilarsi sotto una recinzione che separa le due case e hanno iniziato ad attaccare Aziz. Sua madre, è corsa per strappare i cani a suo figlio e "ha combattuto con tutto quello che aveva per salvarlo". Il fratello di 10 anni di Aziz ha chiamato i servizi di emergenza mentre sua madre era alle prese con i due cani. Quando sono arrivati i primi soccorritori, sia Aziz che sua madre avevano subito ferite "gravi", hanno detto i funzionari. Il ragazzo è stato trasportato in aereo in un ospedale della zona dove è morto per le ferite poche ore dopo. I parenti del piccolo sconvolti hanno dichiarato ai media locali che la famiglia aveva precedentemente supplicato i proprietari dei pitbull che erano pericolosi e fuori controllo. Il proprietario si era messo a ridere. I due pitbull responsabili dell'attacco sono stati soppressi sul posto dalla polizia. Il proprietario di quei cani, .Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato accusato di omicidio di secondo grado, omicidio colposo involontario e possesso di animali pericolosi.

giovedì 18 marzo 2021

Via libera all'eutanasia in Spagna

Via libera all'eutanasia in Spagna. La legge che ha legalizzato l'eutanasia entrerà in vigore tra tre mesi Madrid ha legalizzato l'eutanasia e il suicidio assistito per le persone con malattie gravi, incurabili o debilitanti che vogliono porre fine alla propria vita. Il voto odierno - 202 favorevoli, 141 contrari e due astensioni - fa della Spagna il settimo Paese al mondo a dotarsi di una legge per il fine vita, nonché il quarto dell'Unione europea. Entrerà in vigore tra tre mesi e sarà disponibile per tutti i cittadini adulti con residenza legale in Spagna. La ministra della Salute Carolina Darias ha dichiarato in aula: «Oggi è un giorno importante: ci stiamo dirigendo verso il riconoscimento dei diritti umani. Stiamo andando verso una società più umana ed equa». All'esterno del Parlamento si sono tenute manifestazioni sia di gruppi favorevoli che contrari al provvedimento. Il partito di estrema destra Vox ha annunciato che ricorrerà alla Corte costituzionale. Oggi, in Spagna, chiunque veniva giudicato colpevole di aver aiutato qualcuno a porre fine alla propria vita poteva essere condannato a una pena fino a 10 anni di reclusione. In Europa, dunque, ecco in quali Paesi è legale e in quali no: il Belgio è stato il primo Paese a seguire l’esempio dell’Olanda. Nel 2003 ha legalizzato l'eutanasia e nel 2016 l'ha estesa ai minori. In Lussemburgo, dove è stata legalizzata nel marzo 2009, questa pratica vale invece soltanto per gli adulti e per i pazienti in condizioni di salute considerate "senza via d'uscita". La Svizzera prevede sia l'eutanasia attiva indiretta (assunzione di sostanze i cui effetti secondari possono ridurre la durata della vita), sia quella passiva (interruzioni dei dispositivi di cura e di mantenimento in vita), sia il suicidio assistito. Il Paese elvetico dà anche ai cittadini stranieri la possibilità di scegliere il suicidio assistito, come successo nel 2017 nel caso di Fabiano Antoniani, conosciuto anche come dj Fabo. La Francia ha introdotto con la legge Leonetti del 2005 il concetto di diritto al "lasciar morire", che favorisce le cure palliative. Nel 2019, nel Paese transalpino è tornato alla ribalta il caso di Vincent Lambert, il tetraplegico in stato vegetativo al centro di una decennale battaglia legale, diventato simbolo del dibattito sull’eutanasia in Francia. Dopo una lunga battaglia legale, che ha diviso anche i familiari, i medici hanno deciso di sospendere cure e alimentazione. Lambert è morto l’11 luglio. In Gran Bretagna, dove l'interruzione delle cure a certe condizioni è autorizzata dal 2002 e si è introdotto anche il concetto dell'aiuto al suicidio "per compassione", dal 2010 le sanzioni sono meno dure che in passato.In Portogallo sono vietate sia l'eutanasia passiva sia quella attiva, ma è consentito a un comitato etico di interrompere le cure in casi disperati.La Svezia ha legalizzato l'eutanasia passiva nel 2010, tollerata anche in Germania, Finlandia e Austria su richiesta del paziente. In altri Paesi, come Danimarca, Norvegia, Ungheria e Repubblica Ceca il malato può rifiutare le cure o l'accanimento terapeutico.L'eutanasia, evidenzia Giovanni D’AGATA, presidente dello “Sportello dei Diritti”, resta invece illegale in Irlanda e in Italia. Dj Fabo, Eluana Englaro, Piergiorgio Welby e, prima ancora, Elena Moroni sono i casi simbolo che hanno a più riprese negli anni suscitato il dibattito sul fine vita nel nostro Paese. Nonostante la prima proposta di legge sul tema risalga al 1984, non c’è ancora una norma che regoli la questione.

Usa, polizia salva oca colpita da un freccia in testa

Si può sopravvivere con una freccia conficcata nella testa? Pare proprio di sì. La «miracolata» in questione è un’oca come racconta la polizia di Boulder, in Colorado, sulla propria pagina facebook che ora sta cercando chi ha colpito un’oca con una freccia, lasciandogliela conficcata in testa all’altezza del becco. E incredibilmente il fendente non ha colpito organi vitali permettendole di continuare la sua vita come se nulla fosse. La freccia si è conficcata fra collo e testa, evitando il cervello e vene, uscendo da parte a parte. Anzi, nonostante il suo grave infortunio, l'oca è stata abbastanza mobile, capace di camminare, nuotare e volare rendendo il suo soccorso estremamente difficile. Ma quattro agenti hanno lavorato insieme ieri pomeriggio per catturarla con cibo e reti. Il volatile è stato catturato e consegnato al Wildlife Rehabilitation, il Centro di riabilitazione della fauna selvatica di Greenwood, per essere curato e sottoposto ad un intervento chirurgico per estrarre il pezzo della freccia rimanente al Planned Pethood International. Tuttavia la rimozione della freccia non è un'opzione in quanto potrebbe causare ulteriori danni fisici e provocare la morte del volatile. Rimuoverla potrebbe causare gravi infezioni o la morte a causa dell'emorragia. Un video, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, mostra gli agenti che si occupano del controllo del volatile, usando una rete per catturare l’oca e poi tagliare la maggior parte della freccia prima di consegnarla ad un veterinario. Ecco il video: https://youtu.be/I0l0M5Ey-kE

Iperal richiama la caciotta “Gemma di latte Santangiolina” per prodotto non conforme

Iperal richiama la caciotta “Gemma di latte Santangiolina” per prodotto non conforme. Richiamato un lotto di caciotta fresca Gemma di latte Santangiolina per non specificati problemi qualitativi Con un avviso del 16/03/21, nella sezione dedicata ai richiami, Iperal Supermercati srl ha comunicato il ritiro dal mercato della caciotta fresca Gemma di Latte a marchio Santangiolina a causa di non ben specificati problemi qualitativi. Il prodotto oggetto del richiamo è il lotto di produzione: 300421 a marchio Fattorie Lombarde Santangiolina, con denominazione di vendita “Gemma di Latte caciotta fresca” avente peso unità di vendita: 700 g., consegnato alla catena di supermercati Iperal in data 16/03/2021. La sede dello stabilimento dell’azienda è in Via del Marzano, 220078 San Colombano al Lambro MI. Pertanto a scopo precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, nel caso in cui abbiate già acquistato una di queste confezioni, è necessario non consumarne il prodotto e riconsegnarle al punto vendita d’acquisto dove saranno sostituite o rimborsate. oltre che a chiarire eventuali dubbi. L’azienda inoltre invita i rivenditori “di comunicarle via fax al n° 0341/1918012 l’eventuale giacenza presso il punto vendita di prodotto facente parte del lotto indicato. In caso foste sprovvisti di fax Vi invtiamo a contattarci al nr. di telefono 0341/1918010 o via mail all’indirizzo formaggi@santangiolina.it.”

mercoledì 17 marzo 2021

Russia: un orso rincorrere un pedone in città e si schianta contro un autobus. Il video

Russia: un orso rincorrere un pedone in città e si schianta contro un autobus. Il video Un video è apparso sui social network in cui un orso corre lungo il marciapiede dietro a un uomo che, spaventato, attraversa la strada. L’animale purtroppo, però, per seguirlo, si schianta contro un autobus che sopraggiunge in quel momento. Il curioso incidente è accaduto per le strade di Nizhnevartovsk, in Russia. La polizia e i servizi di emergenza sono stati immediatamente inviati sul posto. Anche il proprietario dell’orso, un imprenditore locale, è giunto sul sito. L’orso è stato catturato, nessuno è rimasto ferito. L'animale era scappato dalla gabbia di un albergo. Secondo la stampa locale, l'orso è stato ferito, ma è sopravvissuto allo schianto con l’autobus. Per Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, non è chiaro se l'orso abbia seguito il suo istinto di gioco o il suo istinto di caccia. Ecco il video: https://www.youtube.com/watch?v=3M7gzkHAdk0

martedì 16 marzo 2021

Richiamo per carne cruda alla piemontese con escheria coli produttore di Shigatossine. Il Ministero della Salute diffonde allerta per rischio grave. Lo “Sportello dei Diritti”: occhio al lotto.

Richiamo per carne cruda alla piemontese con escheria coli produttore di Shigatossine. Il Ministero della Salute diffonde allerta per rischio grave. Lo “Sportello dei Diritti”: occhio al lotto. Arriva direttamente dal Ministero della Salute, la segnalazione nell’apposita sezione del proprio sito web, di un grave episodio di contaminazione alimentare rilevata dalla stessa azienda in autocontrollo. Questa volta si tratta di un richiamo di un lotto specifico che riguarda la BATTUTA DI FASSONA/BATTUTA BOVADPMT CLASSICA G 200SKJ a marchio CASCINA LA MARCHESA - FACCIA FRATELLI contaminato dal pericolosissimo batterio escheria coli “verocitotossico” (STEC o VTEC). Con la nota ufficiale del dicastero è stato anche disposto che la carne cruda alla piemontese sia immediatamente ritirata dal mercato. Il severo provvedimento di richiamo dal commercio si è reso necessario per tutelare la sicurezza dei consumatori in quanto, secondo l’ente il rischio per la salute è serio. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 200 g con il numero di lotto 528582 e la data di scadenza 19/03/2021. La carne bovina richiamata è stata prodotta nello stabilimento di Cevo in provincia di Cuneo alla via L. Einaudi n 28 (marchio di identificazione IE C716K CE) e commercializzata da FACCIA FRATELLI SRL. Naturalmente il consiglio è quello di non consumare il lotto della carne in questione e di riportarlo al punto vendita dove è stato effettuato l’acquisto. È noto, infatti, che le conseguenze per la salute possono essere anche assai serie con disturbi gastrointestinali, parzialmente febbrili, con possibile sanguinamento. Ciò può avvenire tra i 2 e i 7 giorni dal consumo del formaggio contaminato. Sono possibili gravi complicazioni renali, specialmente nei bambini con la sindrome emolitica-uremica (SEU), malattia che si caratterizza per una grave insufficienza renale acuta (spesso è necessario ricorrere alla dialisi), oltre che da anemia e piastrinopenia (ridotto numero di piastrine) e che in alcuni casi (circa il 20%)si rivela fatale.. Al verificarsi di tali sintomi in concomitanza del consumo del prodotto è opportuno l’immediato intervento medico rendendo noto il consumo dell’alimento in questione. Non è la prima volta, ricorda Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione ormai punto di riferimento per la sicurezza alimentare in Italia, che viene segnalata la presenza di questo pericoloso batterio in prodotti alimentari e quindi dannosi per la salute. Pertanto, si raccomanda ai consumatori, che hanno acquistato questo prodotto di far attenzione al marchio ed al lotto. Se corrisponde a quello evidenziato dal Ministero è indispensabile che non si consumi e che venga prontamente riconsegnato presso il punto d’acquisto, dove l’esercente o i suoi addetti dovranno adoperarsi per restituirne il prezzo. Va detto che l'autorità, in questo caso il Ministero della Salute, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.