sabato 30 aprile 2022

Il Regno Unito multa un'azienda farmaceutica per sieri per neonati prematuri contaminati

Il Regno Unito multa un'azienda farmaceutica per sieri per neonati prematuri contaminati Il produttore farmaceutico britannico ITH Pharma è stato condannato a pagare una multa di 1,2 milioni di sterline venerdì per aver fornito agli ospedali sieri per l'alimentazione dei neonati prematuri che hanno causato "gravi danni" ai piccoli, ha affermato la polizia di Londra. In totale, 19 bambini sono stati infettati nel 2014 in nove ospedali inglesi dopo aver ricevuto sieri alimentari contaminati del marchio "
.Tre bambini sono morti, ma venerdì il tribunale ha stabilito che il farmaco o l'azienda non erano responsabili, sebbene in un caso il prodotto dell'azienda presentasse rischi "di gravi danni o morte", ha affermato il giudice Deborah Taylor. L'indagine su questo caso è stata aperta nel 2014 dopo la morte di tre bambini e dopo che altri 20 sono stati contaminati dal siero alimentare. La società è stata accusata nel 2018 e condannata venerdì a pagare 1,2 milioni di sterline (1,43 milioni di euro, 1,5 milioni di dollari) di multa e 291.000 di spese procedurali. L'azienda è stata ritenuta responsabile per aver omesso una valutazione del rischio e per "aver consegnato un medicinale la cui natura o quantità non corrispondeva a quelle specificate nella prescrizione", ha riferito la polizia. "Accettiamo la multa", ha reagito il gruppo farmaceutico, e ha affermato che questa contaminazione dei sieri è stata un incidente "eccezionale". Raaid Sakkijha, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il padre di uno dei bambini morti, ha affermato in una dichiarazione che la morte di suo figlio Yousef lo "perseguita" ancora e lo perseguiterà sempre.

Il coyote attacca la bambina sulla spiaggia della California - VIDEO

Il coyote attacca la bambina sulla spiaggia della California - VIDEO Questo giovedì, un filmato scioccante della telecamera di sorveglianza ha catturato il momento terrificante in cui una bambina è stata attaccata da un coyote sulla riva di una spiaggia della California meridionale Un coyote ha azzannato in faccia una bambina mentre stava giocando vicino all'oceano a Huntington Beach, in California. Il canide poi l'ha fatta rotolare mentre due adulti e un bambino stavano accanto a lei e guardavano lo sciabordio delle onde. Dopo alcuni secondi, una donna voltò la testa, notò l’attacco e alla fine spaventò il coyote. La bambina, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” , è stata portata d'urgenza in ospedale dove dovrebbe riprendersi dalle gravi ferite riportate. Di seguito il link delle immagini diventate virali che hanno immortalato il momento terrificante dell’aggressione: https://www.itemfix.com/v?t=b1pbxt&jd=1

venerdì 29 aprile 2022

Allarme bomba su un volo Ryanair. Due caccia F-16 lo raggiungono alla velocità del suono

Allarme bomba su un volo Ryanair. Due caccia F-16 lo raggiungono alla velocità del suono. La minaccia si è poi rivelata infondata anche se l'aeroporto di Billund è stato teatro di un raro incidente È scattato lo “scramble” nel primo pomeriggio di ieri, giovedì 28 aprile, poco prima delle 14:51, a causa di un aereo della compagnia Ryanair proveniente dalla capitale lituana Vilnius e diretto a Billund, in Danimarca. È il volo FR4210 del Boeing 737-800 di Ryanair registrato SP-RKG in rotta verso Billund con 118 passeggeri a bordo e 7 componenti l’equipaggio. Durante il volo la polizia danese ha ricevuto un rapporto, che hanno convinto le forze dell'ordine a dichiarare il rischio “dirottamento-ordigno a bordo”. Lo riferisce il Vejle County Folkeblad. Tale dichiarazione ha allertato lo “scramble” (termine “caro” all’Aeronautica militare con il quale si definisce il decollo immediato di caccia intercettori per identificare aerei sconosciuti, per scortarli, o per condurli fuori dallo spazio aereo nazionale per cui due o più aerei caccia F-16 della Royal Danish Air Force Quick Reaction Alert, si sono levati in volo per raggiungere ed affiancare l’aereo Ryanair che nel frattempo era già nei cieli dell’aeroporto di destinazione di Billund. A terra invece, una volta giunto il Boeing 737-800, il “follow me” lo ha “invitato” a parcheggiare in un’area sicura dell’aeroporto, distante dai terminal e nel frattempo adeguatamente circondato dei previsti sistemi di sicurezza: Forze dell’ordine, sistemi antincendio dei Vigili del Fuoco, reparti antiterrorismo della Polizia di Frontiera, e cani anti-bombe e quant’altro (cecchini compresi). Nel frattempo i passeggeri del volo sono stati accompagnati nella zona dell’aeroporto dedicata ai servizi sanitari, assistiti dal personale dello scalo, e sono state bloccate le attività di rifornimento degli altri velivoli prossimi al decollo. “A quel punto è stato possibile avviare il controllo del Boeing 737-800 di Ryanair con cani annusatori di esplosivi che sono passati attraverso l'aereo e non hanno trovato nulla di insolito” ha affermato l'ufficiale di servizio Steffen Wolf della polizia dello Jutland sudorientale. Secondo i media, i bagagli dei passeggeri, come da procedura, sono stati depositati sull'asfalto per essere perquisiti da squadre di cani, mentre l'aereo era circondato da numerosi veicoli della polizia e dei vigili del fuoco. Alla fine, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” , si è trattata di una minaccia bomba rivelatasi poi infondata. Gli F-16 della Royal Danish Air Force Quick Reaction Alert, per portarsi rapidamente a ridosso dell’Airbus hanno ripetutamente superato la velocità del suono. Far questo significa dare origine al cosiddetto “bang supersonico” e cioè un forte boato causato dall’onda d’urto che si genera nel momento in cui un corpo (l’aereo) che si muove in un fluido (l’aria) supera la velocità del suono. Per meglio comprendere: arriva prima l’aereo del rumore che produce…

COOP richiama il detergente per i bambini Weleda Baby Olio Extra Delicato Calendula

COOP richiama il detergente per i bambini Weleda Baby Olio Extra Delicato Calendula La tutela del consumatore e la sua salute, prima di tutto. Per questo COOP, ha diffuso sul proprio sito internet l'immediato richiamo dagli scaffali dei sui negozi, questa volta riferito ad un detergente per bambini, molto usato nei primi giorni di vita del bebè, per il massaggio infantile, le funzioni cutanee e per proteggere da irritazioni. Indicato anche per la detersione delle pelli ipersensibili a tendenza atopica. Motivo del richiamo? Possibile presenza di piccole quantità di acqua in cui possono svilupparsi dei microrganismi nel detergente Weleda Baby Olio Extra Delicato Calendula, senza profumazione, 200 ml. Nel dettaglio si tratta dei lotti: H1201 scadenza 05/2024 e J0202 scadenza 07/2024. Per precauzione, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando le istruzioni di COOP, raccomanda di non utilizzare i lotti incriminati e di restituirli ai punti vendita per la sostituzione o il rimborso del prodotto.

giovedì 28 aprile 2022

Pescara, titolare del supermarket trova un assorbente fuori dal cestino

: il messaggio audio ai capi reparto “Voglio il nome e cognome di chi oggi ha il ciclo mestruale, ok? Sennò le calo io le mutande”. Avviata azione legale Un assorbente usato, lasciato fuori dal cestino del bagno degli spogliatoi, ha scatenato l’ira incontrollabile della titolare di un punto vendita Conad della provincia di Pescara che, al gruppo whatsapp formato dai capi reparto, ha mandato un messaggio pieno di rabbia: “Voglio il nome e cognome di chi oggi ha il ciclo mestruale, ok? Sennò le calo io le mutande”. L'audio della richiesta choc è stato inviato alla Cgil che ha denunciato il tutto. In una conferenza stampa tenutasi ieri mattina anticipata da una nota che riassumeva la vicenda, Lucio Cipollini segretario generale della Filcams Cgil Abruzzo ha parlato di un gesto gravissimo: “Saremo al fianco delle lavoratrici coinvolte per sostenerle in questo momento così difficile”, ha spiegato durante il suo intervento. Nell'audio inviato dalla direttrice del supermercato Conad di Pescara ai capi reparto si sente: “Vi faccio passare veramente un guaio, eh! Fatemi i nomi, perché altrimenti faccio una lettera di richiamo a tutte le persone che a quell’ora stavano lavorando… a quell’ora”. Le ire della donna sarebbero nate dopo aver ritrovato un assorbente usato fuori dal cestino del bagno riservato proprio ai dipendenti. Visto il rifiuto delle lavoratrici a comunicare quanto richiesto, la direttrice ha chiesto ai capi reparto di controllare singolarmente tutte le dipendenti donne che erano in servizio. La Cgil ha fatto sapere di aver avviato le pratiche legali per approfondire il caso con gli organi competenti. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, metodo invasivo, vessatorio e autoritario inaccettabile in qualsiasi consesso civile, accompagnato da frasi gravissime e ignobili di una violenza inaudita da una donna verso delle donne.

La Russia usa due delfini da guerra per proteggere la sua base navale a Sebastopoli

. A sostenerlo gli analisti americani sulla base delle immagini satellitari di Maxar Technologies La base navale di Sebastopoli, luogo strategico per la Russia situata sul Mar Nero, è protetta da due delfini da guerra.HI Sutton, esperto di difesa specializzato in sottomarini, è stato il primo a segnalare la presenza dei delfini. Di recente sono stati installati speciali recinti per i mammiferi marini nel porto di Sebastopoli. Secondo lui, questi animali dotati di una particolare intelligenza verranno utilizzati, in particolare, per contrastare eventuali subacquei ucraini specializzati che cercherebbero di entrare nel porto per sabotare le navi da guerra russe. Secondo altri esperti, ad esempio, i delfini possono essere utilizzati anche per avvistare le mine. Un portavoce di Maxar conferma la teoria di Sutton e afferma che la presenza dei due delfini risale solo all'inizio dell'invasione russa.Negli anni '60, l'Unione Sovietica ha sviluppato un programma di addestramento per i delfini da guerra. Dopo il crollo dell'URSS, la marina ucraina ha preso possesso dei cetacei, ma la Russia li ha ripresi dopo l'annessione della Crimea nel 2014. Da allora, secondo quanto riferito, la Russia ha ricominciato ad addestrare gli animali. Gran parte della flotta russa è attualmente attraccata a Sebastopoli, poiché la città portuale della Crimea si trova oltre la portata dei missili ucraini. Anche l'incrociatore Moskva era in questo porto prima di affondare nel Mar Nero all'inizio di questo mese. Nell'aprile 2019, ricorda Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i pescatori sono stati inseguiti da un beluga (delfino bianco) a Inga, in Norvegia. L'animale era dotato di un'imbracatura su cui erano incise le parole "attrezzatura di San Pietroburgo". Secondo gli esperti norvegesi, potrebbe trattarsi di un animale addestrato dall'esercito russo che era scappato da un porto militare russo.

mercoledì 27 aprile 2022

Mangiare carne di leone, giraffa o tigre: presto sarà una realtà

. L'azienda americana Primeval Foods intende infatti commercializzare carne esotica in vitro nei prossimi mesi. Finora si trattava di manzo, maiale o pollo. Ma la start-up newyorkese appena creata nel 2022, Primeval Foods, vuole andare oltre. In una campagna di marketing svelata lo scorso 3 aprile, l'azienda americana delinea il suo progetto, quello di offrire una più ampia scelta di carni create in laboratorio: leone, tigre, elefante, zebra o anche giraffa. La carne rara e molto costosa, creata in laboratorio, è vista da alcuni come il futuro, come una risposta alla crescente crescita della popolazione e alla domanda di cibo da parte delle persone. È anche visto come una risposta alle attuali questioni ecologiche. In ogni caso, l'argomento non è nuovo. Inoltre è la natura della carne prodotta in vitro. Come per le carni “classiche” in vitro, se così possiamo chiamarle, queste carni esotiche sono ricavate da cellule staminali, qui prelevate da animali in cattività. Gli amminoacidi vengono quindi iniettati al loro interno per stimolarne la moltiplicazione. "Le cellule continuano il loro sviluppo naturale per formare carne, proprio come farebbero all'interno del corpo di un animale", afferma Primeval Foods. "Non usiamo ormoni della crescita, antibiotici o OGM". Dopo alcune settimane in un'incubatrice, la carne è pronta. La start-up garantisce, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, “che nessun animale sia stato maltrattato” durante la produzione di questa carne da laboratorio. "Prendiamo un piccolo campione di tessuto dagli animali selvatici più pettorali, mentre continuano a godersi la vita", spiega l'azienda di New York. “I felini sono carnivori con il loro modello di mobilità unico, motivo per cui il loro profilo aminoacidico e proteico è così unico. L'elefante è un colossale erbivoro che viaggia per lunghe distanze e il grasso nel suo tessuto muscolare offre un'esperienza umami eccezionale ("gusto saporito", in giapponese, il quinto gusto di base)."

Lo squalo a riva nel mare di Soverato in Calabria

Mare calmo e cristallino, giornata primaverile e uno squalo vicino alla costa. E’ accaduto oggi nella baia di Soverato, dove è stato avvistato e immortalato in un video diventato virale, un esemplare che potrebbe essere uno squalo volpe di almeno 3 metri. Molto diffuso nei mari tropicali, lo squalo volpe nuota spesso in superficie in aree costiere, ma è presente anche alla profondità di 350 m. Normalmente non attacca l'uomo, ma se ferito e preso all'amo può dare poderosi colpi di coda. Già Aristotele, nel suo Historia Animalia, parlava dello squalo volpe: il pensatore e scienziato greco descriveva questi squali come animali molto astuti, particolarmente abili nello sfuggire ai pescatori (ad esempio rompendo le lenze a morsi) e dall'abitudine di ingoiare i propri piccoli per proteggerli (credenza probabilmente basata sul ritrovamento di embrioni prossimi alla nascita all'interno del corpo di qualche femmina). Comportamenti del genere portarono Aristotele a ritenere questo squalo estremamente furbo e a chiamarlo perciò ἀλώπηξ (alṓpēx, "volpe" in greco antico), da cui derivano sia il nome comune che quello scientifico di questo animale. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, uno dei tanti esempi, registrati in questi giorni, di una natura che sta conquistando sempre più i suoi spazi, arrivando in luoghi inusuali.Di seguito il link del video dello squalo piuttosto disorientato che ha incuriosito e un pochino spaventato la gente presente sulla spiaggia: https://www.itemfix.com/v?t=clw4kr&jd=1

La Cina scopre il primo caso umano di influenza aviaria H3N8

La Cina scopre il primo caso umano di influenza aviaria H3N8. Il ministero della Salute cinese ha dichiarato martedì che un bambino di quattro anni, che vive nella provincia centrale di Henan, è risultato positivo al ceppo H3N8 dopo essere stato ricoverato in ospedale all'inizio di aprile con febbre e altri sintomi. Ma le autorità sanitarie affermano che il rischio di trasmissione da uomo a uomo è basso È noto che il ceppo H3N8 infetta cavalli, cani e foche, ma non è stato ancora rilevato nell'uomo. Il ministero della salute cinese ha dichiarato martedì che un bambino di quattro anni, che vive nella provincia centrale di Henan, è risultato positivo al ceppo H3N8 dopo essere stato ricoverato in ospedale all'inizio di aprile con febbre e altri sintomi. La famiglia del paziente alleva polli e vive in una zona popolata da anatre selvatiche.Il ragazzo è stato contagiato direttamente dagli uccelli, ha detto il ministero della Salute, aggiungendo che i test effettuati su persone vicine al paziente "non hanno rilevato anomalie".Sempre secondo il ministero, il caso del ragazzo risulta da una “puntuosa trasmissione interspecie” e “il rischio di una trasmissione su larga scala è basso”. Chiamava comunque a non avvicinarsi a uccelli morti o ammalati ea consultarsi in caso di febbre o sintomi respiratori. I casi di trasmissione dell'influenza aviaria tra esseri umani, , rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono estremamente rari. I ceppi H5N1 e H7N9, rilevati rispettivamente nel 1997 e nel 2013, sono stati la principale causa di casi umani di influenza aviaria, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) statunitensi.

Quasi il 60% della popolazione statunitense ha avuto il covid fino allo scorso febbraio

. A febbraio di quest'anno, il 58% della popolazione degli Stati Uniti, oltre 190 milioni di persone, aveva contratto il covid-19, secondo un sondaggio condotto dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) pubblicato martedì. La cifra supera di gran lunga gli 80 milioni di infezioni registrate ufficialmente, con una stragrande maggioranza di casi non diagnosticati, asintomatici o non denunciati. Circa il 75% di quelli di età inferiore ai 18 anni sono stati infettati, secondo il rapporto basato su uno studio rappresentativo a livello nazionale dei livelli di anticorpi. C'è stato un forte aumento dei casi durante l'ondata di infezioni da variante omicron nell'inverno boreale, in particolare tra i bambini. Lo studio ha esaminato circa 75.000 campioni di sangue al mese prelevati da tutto il paese tra settembre e gennaio, nonché 45.000 campioni a febbraio, cercando solo gli anticorpi creati in risposta a precedenti infezioni, non la vaccinazione. L'indagine ha utilizzato metodi statistici ponderando età, sesso e posizione geografica. "Avere anticorpi indotti dalle infezioni non significa necessariamente essere protetti contro future infezioni", ha affermato Kristie Clarke, co-presidente del gruppo di lavoro sulla sierologia COVID-19, in una dichiarazione ai giornalisti. "È stato dimostrato che un'infezione precedente offre una certa protezione contro malattie gravi e ospedalizzazione, mentre la vaccinazione, prima o dopo l'infezione, fornisce una protezione aggiuntiva", ha aggiunto, sottolineando che rimanere aggiornati con l'inoculazione è vitale. Gli Stati Uniti offrono attualmente una quarta dose per le persone di età superiore ai 50 anni e una terza dose per le persone di età inferiore a tale età. I bambini di età inferiore ai 5 anni sono gli unici a non poter essere vaccinati. "Il modo migliore per proteggerli è assicurarsi che siano circondati da persone che stanno adottando misure preventive, come essere aggiornati sulle vaccinazioni", ha detto Clarke. Gli Stati Uniti stanno attualmente registrando un aumento delle infezioni con le sottovarianti dell'omicron BA.2 e BA.2.12.1, inclusa un'ondata di casi tra l'élite di Washington, che ha raggiunto la vicepresidente Kamala Harris, sebbene sia asintomatica. Il nord-est del Paese sta assistendo a un aumento dei ricoveri e il CDC consiglia di indossare una mascherina al chiuso in quella regione, sebbene non sia più necessaria. Nonostante l'aumento dei ricoveri, si registra una marcata diminuzione del numero dei decessi, a causa della crescente immunità tra la popolazione, e perché le nuove varianti sono meno gravi. Attualmente, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ci sono una media di 300 decessi al giorno e si prevede che gli Stati Uniti raggiungeranno un milione di morti nelle prossime settimane.

Stop al licenziamento del dipendente solo perché in malattia svolge un’altra attività, lavorativa o no

Stop al licenziamento del dipendente solo perché in malattia svolge un’altra attività, lavorativa o no. E ciò nonostante i video e le foto tratte dal profilo Facebook dell’incolpato. La circostanza non costituisce di per sé inadempimento degli obblighi imposti al prestatore: al datore provare che la patologia è simulata o che la condotta ha ritardato il rientro in servizio Il datore non può licenziare per giusta causa soltanto perché il dipendente mentre si trova in malattia svolge un’altra attività, che sia lavorativa in favore di terzi oppure semplicemente di piacere: la circostanza, infatti, non costituisce di per sé inadempimento degli obblighi imposti al prestatore d’opera, mentre spetta all’azienda dimostrare che la malattia lamentata dal dipendente sia simulata oppure che l’attività posta in essere risulti idonea anche solo potenzialmente in grado di pregiudicare o ritardare il rientro in servizio. E ciò perché è la legge che impone al datore di provare tutti gli elementi di fatto che integrano la fattispecie che giustifica il recesso. È quanto emerge dalla sentenza 13063/22, pubblicata il 26 aprile dalla sezione lavoro della Cassazione. Diventa definitiva la condanna della fondazione a reintegrare il dipendente e risarcirlo con dodici mensilità. E ciò nonostante i video e le foto tratte dal profilo Facebook dell’incolpato e l’irreperibilità dell’interessato alle visite di controllo: dai primi emergono condotte extralavorative che non aggravano lo stato patologico del dipendente mentre il secondo addebito va qualificato come mancata comunicazione del diverso domicilio, che è punita con mera sanzione conservativa dal contratto collettivo applicabile. L’ordinamento non vieta al lavoratore di prestare attività, anche a favore di terzi, durante la malattia. Il punto che anche il dipendente assente dal servizio è legato al datore dall’obbligo di fedeltà oltre che tenuto al rispetto dei doveri generali di correttezza e buona fede. E dunque può scattare la sanzione espulsiva a carico del lavoratore che, ad esempio, non rispetta le prescrizioni del medico mettendo a rischio la guarigione e, quindi, il ritorno in azienda. Per i giudici di legittimità, infatti, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il motivo è fondato e, al riguardo, hanno ricordato che “ È tuttavia l’articolo 5 della legge 604/66 a imporre al datore di provare la giusta causa del licenziamento: «un onere tradizionalmente inteso con rigore», altrimenti si configura una surrettizia inversione dell’onere della prova, almeno secondo l’orientamento di giurisprudenza cui aderisce il collegio. L’azienda può ricorrere a ogni mezzo di prova e sollecitare al giudice l’esperimento di una consulenza tecnica o l’attivazione di poteri officiosi ex articolo 421 Cpc.

martedì 26 aprile 2022

Tragedia a bordo di un volo Ryanair per Bergamo: passeggero belga ha un malore e muore

Tragedia a bordo di un volo Ryanair: un passeggero di 59 anni è morto molto probabilmente a causa di un attacco di cuore. È successo domenica sera, 24 aprile, a bordo di un volo FR4526 partito da Bruxelles Sud Charleroi, e diretto a Milano Bergamo. L’uomo ha perso i sensi poco nelle ultime fasi del volo e sono stati inutili tutti i tentativi di soccorso: il personale di bordo è subito intervenuto attivando la procedura di emergenza e ha anche chiesto se ci fosse un medico tra i passeggeri. Il comandante ha avvertito la torre di controllo, in modo che non appena l’aereo ha toccato terra sono intervenuti i mezzi di soccorso direttamente sulla pista di Orio al Serio (BGY) intorno alle 23:00. I soccorritori sono saliti a bordo del velivolo e hanno cercato di rianimare il cinquantanovenne. Purtroppo ogni tentativo si è rivelato vano e, alla fine, il medico ha dovuto constatare il decesso del passeggero belga, stroncato probabilmente da un infarto. Gli altri passeggeri, scossi per l’accaduto, sono stati fatti scendere. Dell’episodio, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono state avvisate sia la polizia di frontiera, che è intervenuta con i proprio agenti per gestire la situazione, sia la società Sacbo che gestisce lo scalo.

Whisky da nuovo record, un milione di sterline per una botte

. L'asta per una botte di Macallan, del 1988, ha attratto offerte da tutto il mondo E’ un nuovo record per i Macallan considerati dai collezionisti di tutto il mondo come i whisky di maggiore attrattiva. Una rara botte di whisky è stata venduta all'asta per la cifra record di 1 milione di sterline. Lo ha riportato l'emittente britannica Bbc, che ha sottolineato come la botte era stata in precedenza ottenuta dal suo (ormai ex) proprietario 34 anni fa, per sole 5'000 sterline. L'asta, conclusasi domenica, ha attirato offerte da tutto il mondo. Quella vincente, che ha battuto di gran lunga il record esistente per una botte di whisky (444'000 sterline, nel 2019), è arrivata da un acquirente privato residente negli USA. La botte di Macallan 1988 era stata completamente dimenticata, fino a quando la distilleria ha ricordato al suo proprietario originale che era rimasta a maturare in un magazzino. Questa vendita da capogiro e questo importante primato arrivano in un periodo di rilancio e di riscoperta dei whisky scozzesi del passato, tra i più apprezzati e ricercati di sempre e tra i più amati dai collezionisti, e in generale di grande crescita del mercato dei distillati. Il mercato globale degli alcolici, infatti, è continuato a crescere negli ultimi 5 anni. Secondo le previsioni dell’Iwsr, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, una delle maggiori società di analisi del mercato delle bevande alcoliche, relative al quinquennio 2018-2022, il mercato ha registrato una crescita a volume di 147,1 milioni di casse da nove litri al 2022, raggiungendo i 28 miliardi di casse, con aumenti in valore per 78,7 miliardi di dollari, per un giro d’affari complessivo da 1.070 miliardi di dollari. La crescita maggiore tra le categorie di prodotto? Quella del whisky, naturalmente. E chissà se chi si è aggiudicato il Macallan dei record sarà poi anche disposto a berlo.

AIFA dispone ritiro dalle farmacie: “Risultati fuori specifica in confezioni del medicinale per osteoporosi”

. Disposto ritiro lotti medicinale per il trattamento dell’osteoporosi e per ridurre il rischio di insufficienza di vitamina D. allerta dell'Agenzia tedesca di sicurezza sanitaria L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha disposto il ritiro di alcuni lotti di un medicinale per il trattamento dell’osteoporosi e per ridurre il rischio di insufficienza di vitamina D. Nello specifico si tratta dei lotti della specialità medicinale ALENDRONATO E COLECALCIFEROLO ARISTO 70 mg/5600 UI compresse, lotto n. 1004619 scadenza 04/2022, lotto n. 1004620, scadenza 04/2022, lotto n. 1004195, scadenza 04/2022, lotto n. 1101179, scadenza 01/2023, lotto n. 1101180 scadenza 01/2023, lotto n. 1101181, scadenza 01/2023 AIC 044579035 e del medicinale ALENDRONATO E COLECALCIFEROLO ARISTO 70 mg/2800 UI compresse, lotto n. 1004619 scadenza 04/2022, lotto n. 1100050, scadenza 09/2022 AIC 044579011 della ditta ARISTO PHARMA GMBH.Il provvedimento si è reso necessario, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, a seguito della notifica di allerta pervenuta dall’agenzia tedesca concernente risultati fuori specifica in confezioni del medicinale, ed ai sensi dell’art. 70 del D. L.vo 219/2006.

Latina, Piazza Udine totalmente abbandonata invasa dalle erbacce

Latina, Piazza Udine totalmente abbandonata invasa dalle erbacce A finire nel mirino dei cittadini di Latina è Piazza Udine: “Un luogo abbandonato a se stesso pieno di erbacce ed escrementi animali, privo delle condizioni minime di salute e sicurezza pubblica”. “Lo stato di abbandono e di degrado, in cui attualmente versa il Parco, è davvero scandaloso e assolutamente irrispettoso nei confronti dei residenti la zona. La situazione è sotto gli occhi di tutti, così come documentato dalle foto scattate martedì 26 aprile. Il Parco, uno spazio abbandonato da almeno un decennio all’indifferenza e all’incuria, da tempo non è più utilizzato da nessuno, nemmeno dai bambini a cui era destinato. Erbacce ovunque, erba alta oltre un metro e rigogliosa che sommerge le panchine, escrementi animali che rendono inaccessibile il luogo”. “Ora Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”spera che sindaco e consiglieri di maggioranza intervengano direttamente, senza demandare ad associazioni o enti diversi dalla stessa Amministrazione Comunale, così da bonificare e disinfettare l’intero Parco il prima possibile per “donarlo” nuovamente alla cittadinanza come vero luogo di svago e socializzazione, e non più un luogo di cui vergognarsi.

I funghi comunicherebbero tra loro attraverso un lessico composto da un massimo di 50 parole

. Funghi e muffe possono sembrare taciturni, ma in realtà sono dei veri comunicatori. Almeno questo è ciò che suggerisce la ricerca di uno scienziato informatico. Nella rivista Royal Society Open Science, il ricercatore scrive che il lessico medio di vari funghi non è inferiore a 50 parole Ricerche precedenti avevano già dimostrato che funghi o muffe potevano effettivamente comunicare tra loro. Lo farebbero usando collegamenti sotterranei filiformi, le ife e impulsi elettrici. Questo è paragonabile al modo in cui i neuroni elaborano le informazioni nel corpo umano. Il nuovo studio ha esaminato quattro tipi di funghi: fungo bruco, fungo ventaglio, fungo zampa di velluto e fungo fantasma. Quest'ultimo fungo non gli ha rubato il nome ed è chiamato così per le sue proprietà bioluminescenti: si illumina al buio. L'informatico Andrew Adamatzky ha iniziato a lavorare con piccoli elettrodi che ha attaccato alle ife dei funghi. E mentre i funghi comunicavano tra loro, Adamatzky ha cercato di origliare. Ogni picco nell'attività dei funghi è stato analizzato linguisticamente. Ogni picco o impulso varia in durata e lunghezza, consentendo di attribuirvi significati diversi. Ciò si tradurrebbe in un lessico composto da un massimo di 50 parole diverse, di cui da 15 a 20 verrebbero utilizzate frequentemente. I funghi possono comunicare per lo stesso motivo per cui i lupi piangono: solo per farsi sapere a vicenda che sono lì. Inoltre, possono anche segnalarsi a vicenda nuove fonti di cibo. "Oppure non dicono niente", suggerisce Adamatzky. Altri ricercatori, non coinvolti nello studio, sono scettici. “La ricerca rileva schemi ritmici nei segnali elettrici. Questi modelli sono simili alle pulsazioni del cibo già viste in altri funghi", afferma Dan Bebber, docente di bioscienze presso l'Università di Exeter. “Anche se questo è uno studio interessante, interpretare i segnali elettrici come linguaggio sembra un po' troppo entusiasta. Prima di aggiungere il linguaggio dei funghi a Google Translate sono necessarie ulteriori ricerche". Lo studio, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato pubblicato nella rivista Royal Society Open Science.

Frammenti di plastica nelle Lasagne al Ragu' a marchio Bontal e Arte Gastronomica

Frammenti di plastica nelle Lasagne al Ragu' a marchio Bontal e Arte Gastronomica. Allerta del ministero della Salute per rischio chimico Il Ministero della Salute ha pubblicato oggi l’avviso di richiamo precauzionale di un lotto di Lasagne al Ragu' a marchio Bontal e Arte Gastronomica per la possibile presenza di frammenti di plastica, rilevata in seguito di un autocontrollo. I prodotti in questione sono venduti in vaschette da 1 Kg e appartengono allo stesso lotto T902220510 con la data di scadenza 10/05/2022. Le Lasagne al Ragù incriminate sono state stato prodotte dall’azienda Piatti Freschi Italia Spa nello stabilimento attivo di via S. Pellico a Trezzo Sull'Adda in provincia di Milano. A scopo precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare il prodotto con il numero di lotto segnalato e restituirlo al punto vendita d’acquisto per la sostituzione. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

lunedì 25 aprile 2022

Tre casi di nuova variante COVID-19 trovati in persone che tornano in Israele anche dall’Italia.

Tre casi di nuova variante COVID-19 trovati in persone che tornano in Israele anche dall’Italia. La variante, BA4, si è diffusa in Sud Africa, provocando un aumento della mortalità. Una nuova variante COVID-19 è stata trovata in tre test PCR dall'aeroporto Ben Gurion di viaggiatori che tornavano in Israele, ha riferito il ministero della Salute. La variante è la BA4 che si è diffusa in Sud Africa e i tre casi in Israele provenivano da passeggeri di ritorno dal Sud Africa, Singapore e Italia.Il ministero della Salute ha affermato che al momento non ci sono ulteriori informazioni sulla variante ma che la sta tenendo d'occhio. Il BA4 si è diffuso rapidamente in tutto il Sud Africa, provocando un aumento della mortalità. Israele ha abbandonato l’uso delle mascherine questa settimana, ma se questa nuova variante si rivela problematica, le maschere potrebbero tornare ad essere obbligatorie. Si parlava anche di fermare i test PCR a Ben Gurion sui passeggeri in arrivo in Israele, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ma questa nuova scoperta potrebbe indurre il governo a ripensare ad eliminarli.

Cosa dovresti sapere sull'adenovirus F41, la probabile causa di epatite acuta nei bambini che preoccupa il mondo

Cosa dovresti sapere sull'adenovirus F41, la probabile causa di epatite acuta nei bambini che preoccupa il mondo. Gli esperti ritengono che sia l'innesco, anche se non spiega la gravità dei 169 casi rilevati in 11 paesi e che è già stata dichiarata la prima vittima nel Regno Unito Adenovirus F41 . È il nome che risuona nei media dal 15 aprile, data in cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha segnalato la comparsa di un focolaio di epatite acuta di origine sconosciuta in bambini del Regno Unito e dell'Irlanda del Nord. Quando non siamo ancora usciti dalla crisi covid-19, un altro virus con un numero nel suo nome sta creando allarme in tutto il mondo in quanto è probabilmente la causa dei 169 casi di epatite acuta in bambini rilevati in 11 paesi e che hanno già segnalato, ha fatto il primo decesso nel Regno Unito. I pazienti rilevati in Italia, al momento 4, e il numero di casi continua a crescere nel mondo: Regno Unito e Irlanda del Nord (114), Spagna (13), Israele (12), Regno Stati (9), Danimarca (6), Irlanda (5), Paesi Bassi (4), Norvegia (2), Francia (2), Romania (1) e Belgio (1). Molti dei bambini che sono stati colpiti dalla malattia hanno riportato precedenti problemi gastrointestinali, come dolore alla pancia, vomito e diarrea; anche ittero (colorazione gialla della pelle, delle mucose o degli occhi), prurito cutaneo, urine scure e feci scarsamente pigmentate. L' assenza di febbre è un altro fattore da tenere in considerazione. I ricercatori stanno lavorando contro il tempo per cercare di trovare l'origine del virus che ha causato questo focolaio e per questo stanno analizzando a fondo le storie cliniche e i contesti ambientali e alimentari dei pazienti. Poiché i virus che di solito causano l'epatite acuta non sono comparsi in nessuno dei casi, le ipotesi si sono concentrate sull'adenovirus, che è stato rilevato in più di 70 bambini. Tuttavia, l' adenovirus F41 non spiega di per sé la gravità dei casi. Gli adenovirus non sono nemmeno sconosciuti alla scienza, poiché sono agenti infettivi molto comuni nelle persone e sono causa di patologie molto diverse, interessando le membrane delle vie respiratorie, gli occhi, l'intestino, le vie urinarie o il sistema nervoso. Come si diffonde l'adenovirus? Le malattie causate dagli adenovirus si diffondono dal contatto con le secrezioni di chi è infetto o anche da oggetti contaminati, come il cibo, quindi le misure igieniche sono fondamentali, come ben sappiamo dal covid. Non c'è epatite in Europa che si trasmette attraverso l'aria.L'infezione da adenovirus F41 non ha una prevalenza maggiore in un determinato periodo dell'anno e i bambini di età inferiore ai due anni ne sono più sensibili, come spiegato dagli esperti europei di microbiologia. I casi più complicati sono quelli in cui i bambini hanno avuto altri problemi di salute pregressi, mentre il trapianto di fegato si presenta come la “soluzione” più comune. Gli esperti hanno escluso categoricamente ogni possibile relazione con il vaccino covid , poiché alcuni dei bambini colpiti non avevano ricevuto alcuna dose. Rifiutano anche la possibilità che si tratti di una nuova "manifestazione" del coronavirus. Non è esclusa l'ipotesi che la causa sia una sostanza tossica ancora sconosciuta , anche se sembra improbabile in quanto non è stato trovato alcun denominatore comune nei casi registrati fino ad oggi. "Un'altra possibilità è che fosse un adenovirus comune, ma ora ha un impatto più grave sui bambini con un sistema immunitario indebolito a causa della mancanza di esposizione ad altri agenti patogeni a causa del confinamento e di altre misure durante la pandemia. Inoltre, non possiamo escludere che la causa è un virus non ancora identificato. Nel 2007,evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, una mutazione dell'adenovirus freddo ha ucciso 10 persone e ne ha ammalate circa 140 negli Stati Uniti.

Resistenza batterica agli antibiotici sta aumentando a causa dell’uso intensivo di questi medicinali negli allevamenti dei maiali

. A rivelarlo uno studio I batteri resistenti agli antibiotici possono essere trasmessi dai maiali agli esseri umani, come risultato dell’utilizzo smodato di questi medicinali negli allevamenti intensivi. Lo sostiene uno studio dell’Università di Copenhagen, che ha studiato lo “C. difficile”, uno dei superbatteri più pericolosi al mondo. Gli antibiotici sono usati per tenere gli animali, soprattutto maiali e polli, in condizioni pessime, quindi in luoghi dove le malattie si propagano di più, senza che questi si ammalino. Lo studio ha confermato che, in questi ambienti, i superbatteri si stanno sviluppando molto più velocemente di quanto ipotizzato e con forme identiche a quelli che colpiscono l’essere umano e perciò potenzialmente infettive e mortali. Ogni anno, 750'000 persone muoiono per infezioni batteriche resistenti alle cure ma, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, per l'Unione per il controllo internazionale del cancro, questo numero potrebbe, entro il 2050, raggiungere le 10 milioni di morti annui, con un costo per la sanità di oltre 100'000 miliardi di dollari.

domenica 24 aprile 2022

Esplode il deodorante spray, 12enne in pericolo di vita

. La miscela di gas che fuoriesce dal deodorante è stata accesa dai ragazzi, con gravi conseguenze. Tre bambini stavano giocato con lattine di deodoranti e accendini fino a quando il primo è esploso. Ferito gravemente un ragazzo di 12 anni. Il caso attuale, accaduto in Germania, mostra il pericolo di ignizione, soprattutto con contenitori pressurizzati che contengono anche una miscela gas-liquido infiammabile. Giovedì, un 12enne e due ragazzi di 11 anni hanno "giocato" in giardino con una bomboletta di deodorante e il fuoco. Alle 16:30 c'è stata un'esplosione. I due 11enni sono rimasti per fortuna illesi, ma il 12enne ha dovuto essere trasportato in aereo da Bad Bentheim all'ospedale grande ustioni. Secondo "Spiegel Online" c'è il rischio di morte. Ancora e ancora, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si verificano incidenti simili o anche più gravi con spray deodoranti. Come riporta ulteriormente il giornale "Spiegel", ad esempio, a dicembre, una diciottenne ha provocato una grave esplosione perché prima ha spruzzato molto deodorante in una stanza per sballarsi e poi ha acceso una sigaretta. Ha anche subito gravi ustioni e ha dovuto essere trasportata in una clinica speciale. Un uomo, invece, nell'estate del 2020 ha causato quasi mezzo milione di euro di danni perché ha cercato di eliminare un nido di vespe con un deodorante e un accendino. Alla fine, l'intera capriata del tetto è andata a fuoco. In Italia, l’utimo caso di cui ne hanno parlato le cronache è accaduto a Operaiin provincia di Milano,, quando un 12enne è rimasto gravemente ustionato dando fuoco a giornali e spruzzano una bomboletta spray. Le condizioni del 12enne sembravano almeno all'inizio molto critiche, tanto che la centrale operativa di emergenza e urgenza ha inviato sul posto due ambulanze e l'elisoccorso.

Leopardo attacca un poliziotto provocando il panico nella città iraniana di Mazandaran – VIDEO

Un leopardo ha attaccato un poliziotto domenica mattina e ha causato il panico tra i residenti di una città nel nord dell'Iran prima di essere catturato, secondo quanto riferito dai media locali. L'animale "ha aggredito e ferito un poliziotto prima di fuggire verso un giardino" nella località di Ghaemshahr, ha detto all'agenzia ufficiale di Irna, Kamyar Valipur, il portavoce per la protezione ambientale della provincia di Mazandaran. "Lo stato di salute del poliziotto non desta preoccupazione", ha aggiunto. Poco dopo, in preda al panico, l'animale salta a terra e fugge. I residenti, terrorizzati, corrono in tutte le direzioni urlando, secondo le immagini. Il leopardo è stato catturato e trasportato nell'area protetta di Semeskandeh, nella stessa regione, ha detto Irna. Secondo Valipour, il dipartimento dell'ambiente della provincia sta indagando se l'animale sia entrato in città da aree boschive o vivesse illegalmente con la gente del posto. Molti animali selvatici, tra cui lupi e volpi, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono stati visti nelle aree urbane dell'Iran nelle ultime settimane, secondo Hamchahri, il quotidiano del municipio. Il quotidiano riporta in particolare la presenza di un orso nella città di Marvdasht (sud) e un attacco di lupo a due donne anziane a Khalkhal (nord-ovest). Di seguito il link del video che circola sui social che mostra un leopardo in piedi sul davanzale di un'insegna di una banca: https://www.itemfix.com/v?t=9gm9vq&jd=1

sabato 23 aprile 2022

Cocaina trovata nella manioca commercializzata nei supermercati francesi

Cocaina trovata nella manioca commercializzata nei supermercati francesi La cocaina è stata trovata confezionata in tuberi di manioca commercializzati in Francia. Si tratta di due supermercati che sarebbero presi di mira da questa intrigante scoperta. Questa è una scoperta piuttosto insolita fatta dai consumatori di tuberi di manioca in Francia. Questi ultimi hanno trovato cocaina nelle piante che avevano comprato nei supermercati, riferiscono diversi media. In totale e per il momento, due supermercati Leclerc, a Orly (Val-de-Marne) e Fleury-Mérogis (Essone) hanno commercializzato queste radici molto corroboranti. BFM-TV riferisce che un cliente dell'azienda Fleury-Mérogis ha denunciato i fatti alla polizia dopo aver scoperto una polvere bianca mentre tagliava la radice di manioca. Dopo la verifica, si trattava davvero di cocaina. I funzionari hanno quindi effettuato una perquisizione del Leclerc. Hanno scoperto più di 4 kg di droga in 13 radici. La Procura di Evry ha deciso di aprire un'indagine. Questa quantità rappresenta quasi 300.000 euro di guadagno rivendendola, precisa Le Parisien, che ha svelato il caso. Per ora, l'origine della droga rimane sconosciuta. "Le indagini saranno certamente difficili...Questa scoperta sembra promettente ma è sempre difficile risalire ai proprietari della droga", spiega alla stampa fonte vicina agli indagini. Ad Orly, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è verificata la stessa situazione. Un cliente ha deciso di avvisare la direzione del negozio. Dopo le indagini della polizia, sono stati trovati 1,6 kg di cocaina. Questa volta è stata la procura di Créteil a decidere di aprire un'indagine. "Si tratta di prodotti tipici delle Indie occidentali, un punto chiave nella produzione di cocaina ", spiega una fonte giudiziaria a BFM-TV.

Dispersa una barca con 30 persone a bordo

Dispersa una barca con 30 persone a bordo. Si teme sia colata a picco a largo di Hokkaido, l'isola settentrionale del Giappone. Un battello di turisti con 30 persone a bordo si teme sia affondato a largo di Hokkaido, l'isola settentrionale del Giappone. Lo fanno sapere le autorità giapponesi che hanno lanciato i soccorsi. Secondo la tv Nhk, il comandante del battello Kazu 1 ha lanciato l'allarme, dicendo che stava affondando, al largo della penisola di Shiretoko, un sito naturale protetto dall'Unesco. A momento non è stato trovato né si sa cosa sia accaduto alle persone a bordo. Gli elicotteri di soccorso, che sono arrivati sul posto circa 4 ore dopo la perdita di contatto, stanno pattugliando le acque alla ricerca di sopravvissuti. Una guardia costiera locale ha confermato alla stampa che i soccorritori "hanno creato una task force per occuparsi dell'incidente" nel tentativo di recuperare i dispersi, ma non sono stati forniti ulteriori dettagli. Al momento, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,nella penisola di Shiretoko, l'estremità nel nord-est dell'isola di Hokkaido, di notte le temperature scendono fino a zero gradi.

Mandorle sgusciate gravemente contaminate, scatta il richiamo dalla vendita

Mandorle sgusciate gravemente contaminate, scatta il richiamo dalla vendita. Un’allerta alimentare del ministero della Salute riguarda le mandorle sgusciate sottoposte ad una problematica importante riguarda il mercato italiano. Tutti i dettagli comunicati dall’autorità competente del caso. Mandorle sgusciate non adatte alla vendita: è questo il contenuto della notifica di richiamo alimentare che il ministero della Salute ha diffuso nelle scorse ore attraverso un’apposita sezione del suo sito ufficiale, in modo da salvaguardare la salute dei consumatori. Il provvedimento riguarda l’Italia, con gli ispettori del Sistema Rapido di Allerta Europeo per la Sicurezza di Alimenti e Mangimi che hanno vietato la diffusione di un preciso articolo. Si tratta per l’appunto di mandorle sgusciate, a marchio Ciavolino, una cui partita non risulta rispettare gli standard previsti in materia di sicurezza alimentare. I controlli effettuati da alcuni campioni hanno portato all’emergere di una problematica considerata grave. Infatti queste mandorle sgusciate, commercializzate da Ciavolino Roma International srl ma prodotte da Ciavolino Daniele e Figli Roma srl, azienda attiva ad Ardea, in provincia di Roma alla via Campo Di Carne n 20/4, sono contaminate da Aflatossine, in particolare da quella di tipo B1 e totali. La contaminazione è ingente e ha portato il personale sanitario del RASFF a definire grave il livello di allarme di questa situazione per la salute dei consumatori. La presenza di Aflatossine è superiore rispetto alle normative vigenti all’interno del territorio dell’Unione Europea, con il RASFF che risponde in maniera diretta alla Commissione Europea. Il livello di Aflatossine B1 scovato è superiore, rispetto ad un limite massimo tollerabile di 8,0 µg/kg – ppb. Il lotto di mandorle sgusciate in questione è il 22066, vendute sgusciate in buste da 800 gr con termine di scadenza minima del 04/2023. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda pertanto ai consumatori di prestare attenzione all’allerta alimentare in questione. L'aflatossina è altamente tossica e può causare gravi danni alla salute di persone e animali. Tali tossine non vengono distrutte con la cottura.

venerdì 22 aprile 2022

COVID-19 terza causa di morte di nuovo nel 2021

COVID-19 terza causa di morte di nuovo nel 2021. A dirlo uno studio. Il tasso di mortalità complessivo era il più basso tra i bambini di età compresa tra 5 e 14 anni e il più alto tra le persone di età pari o superiore a 85 anni Il COVID-19 è stata la terza causa di morte negli Stati Uniti per il secondo anno consecutivo nel 2021, con tassi di mortalità in aumento per la maggior parte dei gruppi di età, secondo uno studio governativo mostrato venerdì. Il COVID-19 è stata la causa sottostante o contribuente di 460.513 decessi negli Stati Uniti lo scorso anno, un aumento di quasi il 20% rispetto al 2020, ha mostrato lo studio dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) statunitensi. I ricercatori hanno analizzato i dati sui certificati di morte per i decessi avvenuti tra i residenti negli Stati Uniti da gennaio a dicembre dello scorso anno. Hanno scoperto che il 2021 ha visto il tasso di mortalità complessivo più alto dal 2003, con malattie cardiache e cancro che sono state rispettivamente la prima e la seconda causa di morte. Il rapporto ha rilevato che il tasso di mortalità complessivo era più basso tra i bambini di età compresa tra 5 e 14 anni e più alto tra le persone di età pari o superiore a 85 anni, una tendenza simile al 2020. I decessi hanno raggiunto il picco nei mesi di gennaio e settembre. Il COVID-19 era associato a 111,4 per 100.000 decessi negli Stati Uniti nel 2021, rispetto a 93,2 per 100.000 decessi nel 2020, secondo i dati del CDC. I tassi di mortalità per COVID erano i più bassi tra quelli di età compresa tra 1 e 4 anni e tra i 5 e i 14 anni. Mentre i tassi di mortalità COVID-19 erano i più alti per quegli 85 anni e più nel 2021, quei tassi sono diminuiti dal 2020. L'anno scorso ci sono stati 94.884 decessi correlati al COVID-19 tra quelli di età pari o superiore a 85 anni rispetto ai 122.707 nel 2020, i dati hanno mostrato. I ricercatori, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, hanno scoperto che i gruppi di età sotto i 75 anni hanno visto un aumento significativo dei decessi. Il rapporto ha anche rilevato che il tasso di mortalità complessivo degli Stati Uniti aggiustato per l'età è aumentato di quasi l'1% dal 2020 al 2021.

Migrazione di piombo: allerta del ministero della Salute per un lotto del set di tazze per caffè Lazise

Il ministero della Salute ha pubblicato un avviso di sicurezza per un set di tazze con piattino per caffè di porcellana decorata con appendino, per la migrazione specifica del piombo sul controllo dei piattini. Il prodotto interessato è composto da sei tazze a cui corrispondono altrettanto piattini con una capacità per tazza di 90 cc e peso lordo del set di 1,25 kg. Il servizio di tazze per caffè al centro dell’allerta a marchio e commercializzato da Borella srl, proviene dalla Cina ed è stato segnalato attraverso il sistema Rasff, che indica anche l’Italia tra i vari paesi in cui il set è stato distribuito. L’azienda produttrice cinese, Shenzen Master International Trade CO, precisa che il richiamo riguarda esclusivamente il lotto numero 190226 del set denominato 24635 LAZISE SET CAFFE' CON PIATTO X6 CON APPENDINO a marchio Borella srl, su cui il laboratorio ministeriale ha evidenziato livelli di migrazione non conformi. Inoltre, sono già stati contattati i distributori italiani, ed europei per ritirare il lotto in questione dalla vendita. A scopo precauzionale, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il ministero della Salute invita i consumatori a non utilizzare il set incriminato con il numero di lotto segnalato.

Niente multa se l’autovelox è posizionato in un piccolo spazio fra striscia bianca e marciapiede

Cassazione orientamento nuovo:
. È necessario che la via sia a scorrimento e che abbia la banchina per le manovre di emergenza. Nuovi spiragli per i contravventori. Anche il non corretto posizionamento degli autovelox può essere motivo di annullamento delle multe. Almeno così secondo la Cassazione che in virtù della specifica normativa in materia ha ritenuto, con una ordinanza resa in data odierna, che le postazioni fisse dell’autovelox possano essere posizionate soltanto su strade “a scorrimento” con le seguenti caratteristiche: «strada a carreggiate indipendenti o separate da traffico ciascuna con almeno due corsie di marcia ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate; per la sosta sono previste apposite aree o fasce laterali esterne alla carreggiata, entrambe con immissioni ed uscite concentrate». In virtù di quanto rilevato dalla Cassazione, le multe elevate su strade urbane senza tali caratteristiche sono quindi tutte annullabili così come accaduto nel caso in esame nel quale ha invalidato la sanzione amministrativa per eccesso di velocità nei confronti di un automobilista che avrebbe superato il limite di velocità consentito su una strada urbana. Nel dettaglio è nulla la multa per eccesso di velocità quando l’autovelox è posizionato in un piccolo spazio fra striscia bianca e marciapiede. È necessario che la strada sia a scorrimento e che abbia la banchina per le manovre di emergenza. È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con l’ordinanza n. 12864 del 22 aprile 2022, ha respinto il ricorso del Comune di Firenze. In particolare, i Supremi giudici hanno condiviso l’annullamento del verbale da parte del Tribunale toscano spiegando che, è stato correttamente verificato che, sul tratto stradale in questione (nel quale, cioè, era stato effettuato l'accertamento con l’apparecchio fisso di rilevamento elettronico della velocità), dall'acquista documentazione è emerso che, subito dopo la fine della carreggiata caratterizzata dalla striscia bianca, esiste un marciapiede ma che tra detta striscia e quest’ultimo insiste uno spazio talmente esiguo da non poter essere ricondotto alla struttura e alla funzione di una banchina, caratterizzandosi, quindi, per le sue dimensioni non consone consentire manovre di emergenza. Il giudice di appello ha, perciò, elaborato un concetto di banchina corrispondente a quello propriamente ricollegabile alla suddetta previsione normativa del c.d.s.. In effetti, per banchina deve considerarsi uno spazio all’interno della sede stradale, esterno rispetto alla carreggiata, destinato al passaggio dei pedoni o alla sosta di emergenza; pertanto, essendo la banchina pavimentata elemento comune alle autostrade, alle strade extraurbane e alle strade urbane di scorrimento, essa, per sua natura, si identifica con uno spazio avente questa precipua attitudine e, dunque, oltre a dover restare libero da ingombri, deve avere una dimensione tale da consentire l'assolvimento effettivo delle predette funzioni, tenuto conto che anche la strada urbana di scorrimento è caratterizzata da un intenso flusso stradale veicolare ininterrotto per lunghi tratti e per la quale si profila, quindi, la medesima necessità di garantire l'esistenza di fasce laterali per approntare, ove si renda necessario, idonee manovre di emergenza. Secondo Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, da anni impegnato in una battaglia per la legalità e per la tutela dei diritti degli automobilisti, quest’ultima ordinanza è l’ennesima decisione della Suprema Corte che censura il comportamento della P.A. troppo spesso impegnata a “far cassa” piuttosto che a rilevare in maniera corretta le infrazioni al codice della strada con ciò umiliando la funzione preventiva delle sanzioni, specie quelle pecuniarie, che ormai vengono percepite più come un nuovo balzello che nella loro specifica finalità.

Ritiro integratore antidepressivo Ridumas Fast dal canale distributivo: contiene una pianta africana non autorizzata

Ritiro integratore antidepressivo Ridumas Fast dal canale distributivo: contiene una pianta africana non autorizzata. Il prodotto si può acquistare anche on line. Massima cautela L’azienda PROGE FARM, key player nel mercato dei probiotici, ha comunicato il ritiro dal mercato dell’integratore alimentare dal nome commerciale RIDUMAS FAST che contiene la pianta Griffonia simplicifolia, detta anche fagiolo africano per la forma dei suoi baccelli. Questo è un albero tipico delle zone tropicali dell’Africa occidentale, appartenente alla famiglia delle Leguminosae. Dai semi contenuti in questi baccelli si estrae il 5-idrossitriptofano (5-HTP), precursore della serotonina, il neurotrasmettitore del buonumore (coinvolto anche nel meccanismo di inibizione della fame). Il 5-HTP è in grado di oltrepassare la barriera ematoencefalica, la stretta rete di capillari che separa il cervello dal resto del corpo, e una volta raggiunto il sistema nervoso centrale può essere trasformato in serotonina, aumentandone le quantità disponibili. Nello specifico, nella nota diramata da Federfarma, si tratta dell’integratore alimentare: RIDUMAS FAST 60 cpr, paraf. 923045811. Il ritiro è stato disposto a seguito di rivisitazione dello status degli estratti selettivi di Griffonia simplicifolia titolati in 5-HPT (estratti alto titolati o concentrati), contenuti all’interno della formulazione dell’integratore sopracitato, che sono ora da considerarsi NOVEL FOOD e pertanto non autorizzati in EU. La ditta PROGE FARM, che ha bloccato immediatamente la distribuzione, invita i clienti diretti, ossia le farmacie che hanno acquistato direttamente il prodotto dall’azienda di fare altrettanto e a comunicare, mediante e-mail da inviare all’indirizzo: amministrazione@progefarm.it, l’eventuale giacenza per disporne il reso. Dal 1 gennaio al 19 ottobre di quest’anno il Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi (Rasff) ha trasmesso 87 notifiche riguardanti la presenza di novel food non autorizzati nel cibo. Questo termine indica sostanze, alimenti o ingredienti “nuovi”, che non fanno parte della tradizione culinaria europea e che, una volta autorizzati, possono comparire nell’elenco degli ingredienti degli alimenti in commercio. I prodotti “salutistici” e gli integratori alimentari, in particolare, possono contenere sostanze, estratti, semi, polveri di cui non abbiamo mai sentito parlare, o che fino a poco fa non avevamo mai visto utilizzare in cucina. La loro presenza sugli scaffali, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è regolamentata da una normativa specifica: il Regolamento UE sui novel food. Il testo stabilisce per tutti i prodotti e le sostanze alimentari per i quali non è dimostrabile un consumo “significativo” come alimenti, al 15 maggio 1997 all’interno dell’Unione Europea, che prima di essere messi in commercio devono ricevere il benestare dell’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare). Approvazione che arriva dopo un processo di verifica riguardante diversi aspetti: il nuovo prodotto non deve essere tossico (eventualmente sono fissate delle soglie massime di assunzione), deve essere etichettato correttamente e, se va a sostituire un alimento preesistente, non deve essere svantaggioso dal punto di vista nutrizionale.

Allergene non dichiarato: ministero della Salute segnala richiamo uovo di Pasqua con possibile presenza di lattosio

Allergene non dichiarato: ministero della Salute segnala richiamo uovo di Pasqua con possibile presenza di lattosio “Il prodotto non è idoneo al consumo da parte di persone allergiche e/o intolleranti al lattosio”. Con questa motivazione il ministero della Salute ha segnalato il richiamo sul suo sito internet e in gazzetta ufficiale dell’uovo di Pasqua senza lattosio del marchio LOVING dei produttori F.lli Oliviero srl. Il lotto di produzioni interessato dal richiamo è il numero L22035 con data di scadenza al 28/12/2023. La comunicazione, del richiamo dagli scaffali, arriva dallo stabilimento di Monteforte Irpino (AV), attivo in via Piano Alvanella, snc. L’azienda ha dichiarato che il motivo del richiamo è la possibile presenza dell’allergene lattosio non dichiarato nell’etichetta del prodotto. Il motivo del richiamo è che si tratta di un prodotto indicato come senza lattosio per le persone intolleranti al lattosio, invece, presenta tracce di lattosio e di proteine del latte che potrebbero scatenare l’intolleranza. Si invitano pertanto i consumatori a controllare se in casa c’è proprio questo prodotto, non consumarlo e riportarlo al negozio per la sostituzione. La ditta F.lli Oliviero srl ha fatto sapere che è molto importante individuare questo prodotto, quindi, controllate se lo avete acquistato. In questo caso non consumatelo, riportatelo al punto vendita e fatelo sostituire. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda ai clienti affetti da allergia e/o intolleranza al lattosio di non consumare questo prodotto. Naturalmente si precisa che per chi non è allergico al lattosio o alle proteine del latte non c’è nessun problema, il prodotto in questo caso può essere consumato tranquillamente. L’allergia al lattosio consiste in una reazione dell’organismo molto comune, ma anche grave e di lunga durata. L’intolleranza al lattosio si manifesta quando non si è capaci di digerire il lattosio per mancanza dell’enzima lattasi. Chi presenta questa mancanza di enzima deve evitare tutti i latticini, oppure consumare quelli con la dicitura “senza lattosio”. La mancata digestione del lattosio porta a crampi molto dolorosi e diarrea, possono subentrare anche nausea, vomito. Tuttavia i sintomi possono essere molto gravi: difficoltà a respirare, gonfiore della gola, pallore, vertigine, calo di pressione e svenimento.

Maxi richiamo nel mondo per Ferrari per un problema ai freni

. Coinvolti i modelli 458 e 488 Richiamo globale per alcuni veicoli Ferrari su cui sono stati riscontrati problemi ai freni. Si tratta dei modelli 458 e 488. Inizialmente sembrava che i ritiri interessassero solo 2.222 auto sportive di lusso dalla Cina, ma successivamente, si apprende dalla casa di Maranello, è emerso come la questione sia internazionale. Secondo un rapporto di Bloomberg, sono quasi tutte le auto che Ferrari ha venduto in Cina dal 2018. Nello specifico il richiamo riguarda una parte delle auto importate della serie 458 Italia, 458 Speciale, 458 Speciale A, 458 Spider, 488 GTB e 488 Spider prodotte tra il 2 marzo 2010 e il 12 marzo 2019. La decisione del richiamo è stata concordata dalla Ferrari con la Bosch che ha realizzato il componente cui è dovuto il problema, ossia il tappo del serbatoio del liquido dei freni. Un avviso pubblicato sul sito web dell'Amministrazione statale cinese per la regolamentazione del mercato ha affermato che le auto interessate da questo richiamo possono potenzialmente aumentare il rischio di perdite di liquido dei freni, che possono comportare una riduzione delle prestazioni di frenata o un guasto ai freni. Si consiglia agli utenti di guidare il veicolo con cautela. Il richiamo inizierà il 30 maggio. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti”, ancora una volta, grazie al servizio che svolge monitorando tutti i richiami tecnici per l'eliminazione di difetti di produzione o di progettazione riguardanti la sicurezza che interessano i veicoli circolanti, anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate vengono tempestivamente informati. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai Concessionari Ferrari, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Gli uomini della rinomata casa automobilistica italiana dovranno apportare i dovuti correttivi e risolvere un problema grave, destinato comunque a suscitare non poca preoccupazione per la difettosità segnalata. La Ferrari sostituirà gratuitamente le parti problematiche per le auto oggetto del richiamo, afferma l'avviso. Segnalazione presentata dal Ministero dei trasporti della Cina.

Presenza di nitrosamine altamente cancerogene, Pfizer ritira volontariamente farmaco antipertensivo

su tutto il canale distributivo, retail ed ospedaliero La Società Pfizer, con propria nota del 21 aprile 2022, ha comunicato, in accordo con l’Agenzia Italiana del Farmaco, di avere disposto il ritiro urgente di un medicinale antipertensivo, ACCUPRIN. Il provvedimento urgente è stato avviato a titolo volontario, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, per ragioni legate alla presenza di nitrosamine. Nel dettaglio l’Aifa, con la circolare di richiamo, sottolinea che il provvedimento è stato disposto su tutto il canale distributivo, retail ed ospedaliero, della specialità medicinale ACCUPRIN 5 mg 28 cpr. riv. – AIC 027217013 e ACCUPRIN 20 mg 14 cpr riv. - AIC 0272170037, a tutela della salute pubblica, nei lotti di seguito indicati: Accuprin 5 mg compresse rivestite con film– 28 compresse 027217013 -FG6235 con scadenza 31/05/2024, Accuprin 5 mg compresse rivestite con film– 28 compresse 027217013- DM5052 con scadenza 31/12/2022, Accuprin 5 mg compresse rivestite con film– 28 compresse027217013- EA0770 con scadenza 31/12/2022, Accuprin 5 mg compresse rivestite con film – 28 compresse 027217013-EJ7198 con scadenza 31/12/2022, Accuprin 20 mg compresse rivestite con film– 14 compresse 027217037-FF8051 con scadenza 30/04/2024, Accuprin 20 mg compresse rivestite con film – 14 compresse 027217037-FJ7222 con scadenza 30/04/2024, e Accuprin 20 mg compresse rivestite con film – 14 compresse 027217037-FM6654 con scadenza 30/04/2024. Resta inteso che nelle more del ritiro i lotti incriminati del medicinale non potranno essere utilizzati tanto che le farmacie sono invitate a sospendere immediatamente la dispensazione dei suddetti lotti che andranno immagazzinati in area sicura e predisposti per il ritiro che verrà effettuato da Assinde, su incarico Pfizer, secondo le normali procedure in vigore. ACCUPRIN è un farmaco a base del principio attivo Quinapril Cloridrato, appartenente alla categoria degli ACE inibitori e nello specifico ACE-inibitori, non associati ed è utilizzato nel trattamento dell'ipertensione arteriosa sistemica e nel trattamento dell'insufficienza cardiaca congestizia. E' commercializzato in Italia dall'azienda Pfizer S.r.l..

giovedì 21 aprile 2022

Cassazione penale orientamento nuovo: venditore dell’auto usata è responsabile se il contachilometri è manomesso

. Respinto il ricorso della società: non è un vizio immediatamente percepibile dal compratore Il venditore dell’auto usata è responsabile quando il contachilometri è manomesso perché è un vizio che può essere riscontrato solo da un esperto e non percepibile immediatamente dal compratore. È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con l’ordinanza n. 12606 del 20 aprile 2022, ha respinto il ricorso della società che aveva alienato l’automobile nonostante la manomissione. Per i Supremi giudizi correttamente la Corte d’Appello di Lecce non ha escluso l’operatività della garanzia ex art. 1491 c.c., poiché tale eventualità può verificarsi solo quando l'acquirente sia posto nella condizione (e, quindi, abbia l’immediata possibilità, in virtù di una mera ricognizione superficiale del bene compravenduto, o per esserne reso edotto dalla parte venditrice) di conoscere o riconoscere la reale ed esatta entità dei vizi o difetti, condizione questa che non si era configurata nel caso in questione al momento della compravendita, ma che si era venuta a realizzare soltanto successivamente a seguito di appositi approfondimenti tecnici effettuati dall’ultima acquirente. Infatti, ha ricordato la seconda sezione civile, il discrimen è rappresentato proprio dalla necessità o meno dell’utilizzazione dell’esperto per l'esclusione della garanzia, ai sensi dell'art. 1491 c.c. Ciò risponde al principio generale per cui ai fini dell'esclusione della garanzia per i vizi della cosa venduta, l'art. 1491 c.c. non richiede il requisito dell'apparenza, ma quello della facile riconoscibilità del vizio. Per i giudici di legittimità, infatti, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il motivo è fondato e, al riguardo, hanno ricordato che “ Ed è proprio siffatto onere che può essere richiesto al compratore, ai sensi dell'art. 1491 c.c., il quale non postula una particolare competenza tecnica, né il ricorso all’opera di esperti, ma è circoscritto alla diligenza occorrente per rilevare i difetti di facile percezione da parte dell’uomo medio.”

Allergene non dichiarato: ministero della Salute segnala richiamo crema di nocciole “Come mi vuoi nuts emotion” con Nocciole Italiane

Allergene non dichiarato: ministero della Salute segnala richiamo crema di nocciole “Come mi vuoi nuts emotion” con Nocciole Italiane “Il prodotto non è idoneo al consumo da parte di persone allergiche e/o intolleranti alle arachidi”. Con questa motivazione il ministero della Salute ha segnalato il richiamo sul suo sito internet e in gazzetta ufficiale della crema di nocciole “Come mi vuoi nuts emotion” con Nocciole Italiane in vasetto da 330 g. Il lotto di produzioni interessato dal richiamo è il numero L22P013653 con data di scadenza al 24/08/2023. La comunicazione, del richiamo dagli scaffali, arriva dallo stabilimento di Villafranca di Verona, attivo in via Spagna n 20. Il produttore è Socado s.r.l. L’azienda ha dichiarato che il motivo del richiamo è la possibile presenza dell’allergene arachide non dichiarato nell’etichetta del prodotto. La ditta Socado s.r.l. ha fatto sapere che è molto importante individuare questo prodotto, quindi, controllate se lo avete acquistato. In questo caso non consumatelo, riportatelo al punto vendita e fatelo sostituire. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda ai clienti affetti da allergia e/o intolleranza alle arachidi di non consumare questo prodotto. Naturalmente si precisa che per chi non è allergico alle arachidi non c’è nessun problema, il prodotto in questo caso può essere consumato tranquillamente. L’allergia alle arachidi consiste in una reazione dell’organismo a due proteine in particolare che sono contenute nelle arachidi, appunto. Si tratta di un’allergia molto comune, ma anche grave e di lunga durata. I sintomi possono essere molto gravi: difficoltà a respirare, gonfiore della gola, pallore, vertigine, calo di pressione e svenimento.

mercoledì 20 aprile 2022

Come nel film: un grande squalo bianco attacca la barca con a bordo una famiglia

Come nel film: un grande squalo bianco attacca la barca con a bordo una famiglia. Ecco le immagini. Momenti di paura per la famiglia Tuckfield che era fuori a pescare il Venerdì Santo quando papà David, insieme a mamma Tanya e al figlio Shelby si sono ritrovati braccati da un enorme grande squalo bianco come accade nel celebre film. Per fortuna, senza conseguenze Il video di un gigantesco squalo bianco che attacca una barca è diventato virale. Lo squalo ha attaccato una piccola barca con la famiglia Tuckfield a bordo, David insieme a sua moglie Tanya e al figlio di 14 anni, Shelby. Il tutto è accaduto mentre stavano pescando sulla loro barca di sette metri, al largo della costa di Mandurah, a sud di Perth, in Australia, il Venerdì Santo. La barca, si è trovata circondata da uno squalo bianco di oltre quattro metri. L’animale ha girato intorno alla loro barca per oltre un'ora prima di lanciare il suo attacco contro di loro diverse volte, cercando di mordere il motore. Gli squali bianchi è molto difficile avvistarli, e ancora di più trovarli ad attaccare la propria barca. A proposito, come mai un attacco simile? Le spiegazioni possibili sono solamente due: forse lo squalo stava difendendo il suo territorio, e ha percepito la presenza dell’imbarcazione come un'intrusione. Oppure, seconda opzione, lo squalo è stato attratto dall'odore del pesce pescato. Gli squali sentono l'odore del sangue anche da centinaia di metri di distanza: per questo possono essere visti al seguito di pescherecci e barche usate per la pesca. Forse è questo che ha determinato l'attacco? Non possiamo dirlo con certezza, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ma quello che sappiamo è che questo video, in cui un grande squalo bianco attacca una barca, è incredibile e nello stesso terrificante. Di seguito il link del video che mostra il signor Tuckfield "ipnotizzato", mentre sua moglie filma l'incontro terrificante, che ricorda i film di The Jaws. Tanya urla mentre lo squalo emerge dall'acqua con la bocca aperta, e di nuovo mentre cerca di prendere un pezzo dalla loro barca. Il signor Tuckfield ha detto che va spesso a pescare ma non ha mai visto uno squalo avvicinarsi così tanto alla loro barca, o anche uno di quelle dimensioni. Ecco il link: https://www.itemfix.com/v?t=lszrnt&jd=1

Cassazione penale orientamento nuovo: condannato per stalking chi molesta la vittima anche un giorno a settimana

Cassazione penale orientamento nuovo: condannato per stalking chi molesta la vittima anche un giorno a settimana. L’imputato aveva reiterato la condotta per due anni anche con minacce via social network Condannato per stalking chi molesta la vittima anche un giorno a settimana: pesa la condotta reiterata nel tempo associata a minacce effettuate attraverso i social network. Lo ha stabilito la quinta sezione penale della Cassazione con la sentenza 15262/22. La Corte d'appello di Roma, nei confronti di un imputato, aveva confermato la pena di sei mesi di reclusione e il risarcimento dei danni alla vittima per il reato di atti persecutori. Il ricorrente, in sede di legittimità, ha affermato che la vittima aveva dichiarato di reputarsi solo “infastidita” dal suo comportamento temendo conseguenze per il suo lavoro: quindi, a suo avviso, il semplice fastidio non poteva essere confuso con il necessario grave e perdurante stato di ansia o paura che legittima la configurabilità del reato di atti persecutori. Pertanto, secondo la difesa, il fatto doveva qualificarsi come molestia ai sensi dell’art. 660 Cp, considerato che, alla stregua del principio di offensività, deve escludersi la rilevanza penale di quei comportamenti che, percepiti dalla vittima come fastidiosi, hanno condotto a minimi cambiamenti delle abitudini di vita. Per i giudici del Palazzaccio il ricorso è inammissibile in quanto si è configurato uno stato d’ansia o paura per la propria incolumità provocato alla vittima e un mutamento di abitudini di vita. Nel caso in esame, la necessità della costante presenza, sul posto di lavoro, del compagno della donna nel giorno del sabato in cui si concentravano le visite dell’imputato. Per i giudici di legittimità, infatti, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il motivo è fondato e, al riguardo, hanno ricordato che “la fattispecie di cui all'art. 612 bis Cp è reato caratterizzato da una serie di condotte, minacciose o moleste le quali, isolatamente considerate, potrebbero anche non costituire delitto, ma che rinvengono la ratio dell'antigiuridicità penale nella reiterazione richiesta dalla norma incriminatrice la quale prevede, ai fini della configurazione di detto reato, la consumazione anche di uno solo degli eventi alternativamente dalla stessa contemplati”. Nella specie, il mutamento delle abitudini di vita è derivato dalla reiterazione delle condotte perpetrate per due anni che non si sono limitate a mere molestie ma anche attraverso minacce attuate sui social network. Per questo, al ricorrente non resta che pagare tre mila euro alla Cassa delle ammende. Ricordiamo che lo stalking è la persecuzione finalizzata alla creazione di stati di ansia e terrore in un altro individuo, molto spesso attuata per ragioni sentimentali, può avere dei risvolti penali, cosiddetto stalking. La nuova fattispecie è stata introdotta nel nostro codice penale nel 2009 e conta già una discreta applicazione da parte della magistratura. Uno dei punti più dibattuti è quello concernente la durata della molestia ai fini della punibilità. In proposito la Cassazione ha spesso chiarito che «il reato di cui all'art.612 bis cod. pen. non richiede una particolare durata temporale delle condotte, essendo sufficiente la mera reiterazione delle stesse, ravvisabile anche nella commissione di due episodi di minaccia o molestia».