venerdì 31 luglio 2020

Hanno diritto all’esenzione IMU prima casa entrambi i coniugi che risiedono in Comuni diversi

Hanno diritto all’esenzione IMU prima casa entrambi i coniugi che risiedono in Comuni diversi Con sentenza n. 945 del 15 luglio 2020, la C.T.P. di Lecce – Sezione 2 – (Presidente Pepe Paolo - Relatore Pellegrino Giovanni – Giudice Sartori Arturo) ha accolto il ricorso presentato da una contribuente avverso l’avviso di accertamento emesso dal Comune di Castro per omesso pagamento Imu, per l’anno 2013. In particolare, con l’avviso di accertamento impugnato il Comune di Castro richiedeva il pagamento dell’imposta non versata, interessi e sanzioni, per l’abitazione principale che la contribuente possedeva a titolo di proprietà nel territorio comunale, nell’anno d’imposta oggetto di accertamento, richiamando oltre la normativa e le circolari ministeriali, anche sentenze della Corte di Cassazione (per lo più attinenti all’Ici e, se riferite all’IMU, che riprendono concetti dell’originaria imposta comunale e non affrontano in modo puntuale l’interpretazione della normativa relativa all’esenzione dall’Imu) con le quali i giudici di legittimità avevano avuto modo di stabilire che il contribuente, che vive abitualmente in un immobile, non ha diritto all’esenzione Ici prevista per l’abitazione principale se il resto della famiglia vive in un altro appartamento. Avverso tale avviso di accertamento la contribuente proponeva tempestivo ricorso innanzi alla CTP di Lecce, eccependo il difetto di motivazione dell’atto impugnato e ritenendo, altresì, violato l’art. 13, comma 2, del Decreto Legge n. 201/2011, che disciplina l’Imu, in considerazione del fatto che, la norma in questione prevede una sola agevolazione qualora la residenza dei coniugi sia stabilita in due immobili diversi nello stesso comune; nel caso di specie, invece, tale limitazione non era applicabile in quanto si trattava di immobili ubicati in comuni diversi, in cui i due coniugi avevano rispettivamente la residenza. Ebbene, i giudici tributari, dopo aver sottolineato come il Comune di Castro, con l’avviso di accertamento impugnato riteneva che l’esenzione Imu non poteva essere applicata nel caso di specie, in quanto nell’immobile in questione non viveva l’intero nucleo familiare, hanno rilevato, innanzitutto, come per avallare la propria tesi l’ente impositore avesse citato dei precedenti della Corte di Cassazione che, tuttavia, facevano riferimento a questioni riguardanti l’Ici e non l’Imu. L’importante decisione, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, pone in rilievo come le due imposte, benché colpiscano gli stessi beni e quindi abbiano identità di oggetto, sono poi in concreto disciplinate da disposizioni in buona parte differenti. La disciplina dell’Imu deve essere, pertanto, valutata autonomamente, laddove la norma che la disciplina, ovvero l’art. 13 del D.L. n. 201/2011, al comma 2, prevede espressamente che nell’ipotesi in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la loro dimora e residenza in immobili diversi situati in comuni diversi, non sussiste alcun limite all’esenzione. Correttamente la CTP di Lecce ha posto in evidenza come il nuovo dettato normativo in tema di Imu è coerente con l’evoluzione sociale, affermando testualmente che “mentre un tempo la famiglia era una struttura monolitica in cui tutti i componenti si ritrovavano e di fatto convivevano in un’unica abitazione, nell’attuale periodo storico è sempre più frequente l’eventualità di nuclei familiari che, pur rimanendo tali, sono caratterizzati dal fatto che alcuni dei componenti, per motivi di lavoro o di studio, giungono a dimorare in luoghi diversi. Ormai è diffusissima la situazione di coppie di coniugi che vivono in città diverse per motivi di lavoro, pur non essendo separati né giudizialmente e neppure di fatto. Il legislatore si è evidentemente fatto carico di questa nuova situazione e, innovando rispetto alla disciplina dettata in tema di Ici vent’anni prima, ha preso atto delle modifiche sociali nel frattempo consolidatesi e ha ritenuto di non penalizzare i coniugi che vivono distanti l’uno dall’altro, consentendo loro di usufruire dell’esenzione dall’’Imu, ciascuno per la propria abitazione principale.”. Infine, i giudici tributari hanno chiarito che, in ogni caso, evidenziano gli Avv. Maurizio Villani e Avv. Alessandra Rizzelli è onere delle parti fornire la dimostrazione delle rispettive posizioni, dando prova sia della residenza del contribuente nel comune ove è situato l’immobile sia della certezza dell’effettività del domicilio in un’abitazione diversa da quella degli altri familiari.

Nuove truffe telematiche: falso siti online del marchio Pollini.

Nuove truffe telematiche: falso siti online del marchio Pollini. L’azienda ha denunciato e la Polizia Postale invita all’attenzione. Lo “Sportello dei Diritti”: diffidate da siti che vendono prodotti a prezzi irrisori. Sono truffe Ancora falsi siti civetta, dopo “Primigi”, “Geox”, “Salomon”, “Naturino”, “Benetton” e “Diadora” segnalati anche dallo “Sportello dei Diritti” nei giorni scorsi, anche il noto marchio “Pollini” finisce incolpevolmente per diventare un nuovo specchietto per le allodole. A segnalare la truffa la Polizia Postale sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” con un post e lo screenshot del falso sito: “Ennesimo tentativo di truffa sulla rete. Attraverso due falsi siti internet viene pubblicizzata la vendita, a prezzi irrisori, di articoli del noto marchio di scarpe e abbigliamento “POLLINI”. I siti truffaldini “scarpepollini.xyz” e “sandalivendita.online” riportano logo e informazioni del tutto simili e sovrapponibili a quelli che compaiono sui canali ufficiali dell’azienda, inducendo l’ignaro utente finale a fare acquisti online nella convinzione di trovarsi sul sito ufficiale del marchio “POLLINI”. La società “POLLINI RETAIL S.p.A.”, ha già provveduto a disconoscere i falsi siti. Ricordiamo di non cliccare MAI sui link che ci vengono proposti ma di digitarli sempre dalla barra delle URL del sito ufficiale della società titolare del marchio ”. Una serie di frodi che dimostrano come i siti civetta siano una delle modalità più utilizzate dai truffatori telematici per far cadere disattenti potenziali acquirenti nella loro rete, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Perché nonostante gli avvertimenti e gli inviti all’attenzione che continuamente rivolgiamo, sono ancora troppi i cittadini che attratti da offerte irrisorie reagiscono d’impulso e si fanno fregare facilmente. Il modo migliore per difendersi, è quello di seguire fedelmente le indicazioni della Polizia Postale. Nel caso siate comunque incappati in una di queste truffe potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

Giocattoli pericolosi, la Migros richiama a nome di Hasbro l'articolo Super Soaker XP30 venduto anche online

Giocattoli pericolosi, la Migros richiama a nome di Hasbro l'articolo Super Soaker XP30 venduto anche online Nel quadro di un controllo interno presso il fabbricante di giocattoli Hasbro Deutschland GmbH è stato constatato che l'adesivo sul serbatoio della pistola ad acqua ad aria compressa contiene piombo per un valore superiore a quello consentito dalla legge. I clienti che hanno acquistato questo articolo sono pregati di non più utilizzarlo e di riportarlo in una filiale Migros. Il prezzo di vendita verrà rimborsato. Il richiamo concerne il seguente articolo: Nome: Super Soaker 30XP Numero di articolo: 743358600000 I rischi per la salute sono ridotti. Tuttavia la Migros, prega di tenere l'articolo fuori dalla portata dei bambini e di non più utilizzarlo. I clienti che hanno a casa il prodotto interessato possono riportarlo alla loro filiale Migros, dove verrà loro rimborsato il prezzo di vendita. Per ulteriori domande sull'articolo è possibile contattare la hotline di Hasbro: 0800 848 032. L’articolo è venduto anche da grandi rivenditori online come Amazon ed eBay. Poichè non rispetta le normative comunitarie in materia di salute e sicurezza, potrebbe mettere a rischio la salute e la sicurezza di adulti e bambini. Tuttavia in base alle leggi vigenti, le piattaforme sono tenute a ritirare “rapidamente" quest’articolo insicuro, una volta individuato. Per tale motivo Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, chiede ora un intervento da parte delle istituzioni Ue.

Padre e figlio attaccati da un enorme squalo bianco. Ecco il video del momento dell'attacco

Padre e figlio attaccati da un enorme squalo bianco. Ecco il video del momento dell'attacco Sean Vinar e il figlio James hanno filmato il 29 luglio il momento in cui un grande squalo bianco ha attaccato la loro barca lunga 5,7 mt al largo di Barrenjoey, in Tasmania. I due, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, stavano osservando un gruppo di foche non lontane dalla loro imbarcazione. Pochi istanti più tardi, la barca è stata urtata violentemente da un grande squalo bianco lungo almeno 4 metri. "Ha danneggiato la parte anteriore dell'imbarcazione con un morso, ha raccontato Sean Vinar, prima di saltare fuori dall'acqua sbattendo la coda vicino alla prua. Fortunatamente siamo riusciti a scappare via senza nessuna conseguenza. Non pensavamo di trovarci nel suo territorio di caccia". Ecco il video: https://youtu.be/oR947mU85jo

giovedì 30 luglio 2020

Due sanguisughe di 3 cm estratte dagli occhi di un ragazzo - VIDEO

Due sanguisughe di 3 cm estratte dagli occhi di un ragazzo - VIDEO Diagnosi e intervento choc per un ragazzo con forti problemi di arrossamento e dolore all’occhio destro. A creare i disturbi due sanguisughe di 3 centimetri che si era 'insediate' nell’occhio destro, attaccatesi probabilmente quando erano microscopiche, insieme all'acqua di fonte dove il ragazzo, Marvin Manansala, si dissetava. Un episodio eccezionale quello del 22 luglio di cui si sono occupati due amici, che con pinzetta e garza hanno estratto i parassiti con un'operazione come si vede nel video diventato virale. Le sanguisughe, anche se molto raramente, possono entrare nel corpo umano quando si nuota in zone contaminate o si beve acqua non filtrata. Nel caso del ragazzo filippino gli animali, probabilmente attaccatesi quando erano praticamente invisibili, sono cresciuti fino a 3 cm nutrendosi nel corpo dell’occhio destro. Ma la specie trovata può arrivare a raggiungere i 12 cm, una misura che avrebbe potuto creare danni più seri al bulbo oculare. Inoltre questi parassiti, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,secernono una molecola che impedisce la coagulazione sanguigna, che provocava le perdite di sangue e facile sanguinamento. Ecco il video: https://youtu.be/_2s6IFICOgo

Non conformità microbiologica richiamato salame lardellato del Salumificio Cardinali

Non conformità microbiologica richiamato salame lardellato del Salumificio Cardinali Il Ministero della Salute ha pubblicato l’avviso di richiamo di un lotto di salame lardellato del Salumificio Cardinali per una non conformità microbiologica, che non è stata specificata nell’avviso. Ed essere interessato dal provvedimento è il lotto numero 16. Il salame lardellato richiamato è stato prodotto dal Salumificio Cardinali Srl nello stabilimento di via Bora a Monte Rinaldo, in provincia di Fermo. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda per precauzione di non consumare il salame con il numero di lotto segnalato e restituirlo al punto vendita dove è stato acquistato, dove l’esercente o i suoi addetti dovranno adoperarsi per restituirne il prezzo. Va detto che l'autorità, in questo caso il Ministero della Salute, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

Formaggella del Luinese Dop richiamata per possibile presenza di Escherichia

Formaggella del Luinese Dop richiamata per possibile presenza di Escherichia. Richiamo per rischio microbiologico Il Ministero della Salute ha pubblicato l’avviso di richiamo di un lotto di formaggella del luinese Dop a latte crudo di capra dell’Azienda Agricola Il Vallone per la possibile presenza di Escherichia coli STEC produttore di Shigatossina. Il prodotto interessato appartiene al lotto 18E con le date di scadenza del 04/08/2020. Il formaggio è stato venduto preincartato a peso variabile nei reparti gastronomia e formaggi dei negozi tra il 13/07/2020 e il 28/07/2020. La formaggella del luinese richiamata è stata prodotta per l’Azienda Agricola Il Vallone di Crivelli Mattia da Peloso Paride, nello stabilimento di via S. Pietro 12, a Rancio Valcuvia, in provincia di Varese. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda per precauzione di non consumare le formaggelle con il numero di lotto e le scadenze segnalate acquistate preincartate nel periodo indicato e di restituirle al punto vendita d’acquisto, dove l’esercente o i suoi addetti dovranno adoperarsi per restituirne il prezzo. Va detto che l'autorità, in questo caso il Ministero della Salute, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

mercoledì 29 luglio 2020

Truffa o minaccia ambientale? Mistero su semi spediti a casa dalla Cina

Truffa o minaccia ambientale? Mistero su semi spediti a casa dalla Cina: “Non piantateli, potrebbero essere pericolosi”. Potrebbe essere nient’altro che una banale truffa, ma il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti sta sequestrando i semi ricevuti da molti cittadini americani tramite posta “Non piantate quei semi”. È la raccomandazione del Dipartimento dell'agricoltura in merito a misteriosi pacchetti di semi che in questo periodo, molti cittadini statunitensi stanno ricevendo tramite posta, che non hanno mai ordinato, apparentemente provenienti dalla Cina. Si tratta di semi di diverso tipo. Solo in Florida si contano più di 600 segnalazioni. Al momento non è nota la natura di questi particolari invii. Il fatto che non venga richiesto nessun pagamento ha però messo ancora di più in allarme il dipartimento dell'agricoltura statunitense, che sta indagando insieme ai servizi doganali e alle agenzie federali. Il Dipartimento chiede inoltre ai cittadini di denunciare l'arrivo di questi misteriosi semi, e soprattutto di non piantarli, né mangiarli, bruciarli o macinarli. Ma di cosa si tratta? Ci sono più ipotesi al vaglio degli investigatori. La prima riguarda una possibile minaccia per l'agricoltura: «Non sappiamo cosa siano e non possiamo rischiare alcun danno alla produzione agricola degli Stati Uniti» ha dichiarato il dipartimento dell'agricoltura del Kentucky. «I semi potrebbero risultare invasivi e potrebbero introdurre malattie sconosciute in piante locali, danneggiare il bestiame e minacciare l'ambiente». L'altra ipotesi riguarda una possibile truffa, chiamata "brushing". Il funzionamento è piuttosto semplice, e solitamente si basa su dati di Amazon o altri siti di e-commerce: il rivenditore viene a conoscenza dell'indirizzo di un compratore qualsiasi (rubando gli account o comprando dati rubati da altri) e utilizza il suo profilo per lasciare una recensione positiva sul prodotto ricevuto. Altre volte vengono "clonati" i profili, con tutte le informazioni del caso. In questo modo il rivenditore aumenterà la propria classificazione, e per farlo è disposto a inviare il prodotto senza esigere un pagamento. Tuttavia, molti Stati, tra cui Washington e Alabama, , evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, hanno etichettato le spedizioni come “contrabbando agricolo”.

“E' solo una ferita”: muore a 23 anni due giorni dopo la dimissione dal pronto soccorso

“E' solo una ferita”: muore a 23 anni due giorni dopo la dimissione dal pronto soccorso. Il giovane ferito alla gamba destra è deceduto per una setticemia La vicenda accaduta a Guidonia, ha scosso l'Italia e causato accese discussioni sui social media. Un 23enne si è fatto male a una gamba scavalcando una recinzione, e due giorni dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso è spirato a causa di una setticemia causata dall'infezione. Nello specifico, il ragazzo si trovava a cena con due amici a un ristorante di Tivoli. A fine pasto però la bravata: i tre non hanno intenzione di pagare il conto, e parte così un alterco con i camerieri. Le discussioni si fanno sempre più accese, e la situazione inizia a degenerare. Da qui la decisione del giovane di fuggire: scappando però, mentre scavalca una recinzione, rimane trafitto in uno spuntone di ferro. Tra il dolore lancinante e l'impossibilità di muoversi, i camerieri del ristorante aiutano il 23enne infilzato in una gamba, che viene prontamente portato in ospedale. Mentre i due amici vengono arrestati dai carabinieri, i sanitari del pronto soccorso dell'Ospedale di Tivoli curano le ferite al ragazzo e lo lasciano andare: 10 giorni di prognosi. Tuttavia, nelle 24 ore successive, le condizioni del giovane peggiorano sensibilmente, e perciò i famigliari lo portano all'ospedale San Camillo di Roma. Ma niente da fare, il giorno successivo il giovane perde la vita a causa di una setticemia. Tuttavia sui tragici fatti, gli inquirenti sospettando un nuovo caso di malasanità, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, hanno aperta un'inchiesta con l'accusa di omicidio colposo.

Richiamo per costata di manzo adulto Platinum Prime con escheria coli produttore di Shigatossine. Il Ministero della Salute diffonde allerta per rischio grave. Lo “Sportello dei Diritti”: occhio al lotto. Coinvolti i supermercati METRO

Richiamo per costata di manzo adulto Platinum Prime con escheria coli produttore di Shigatossine. Il Ministero della Salute diffonde allerta per rischio grave. Lo “Sportello dei Diritti”: occhio al lotto. Coinvolti i supermercati METRO Arriva direttamente dal Ministero della Salute, la segnalazione nell’apposita sezione del proprio sito web, di un grave episodio di contaminazione alimentare. Questa volta si tratta di un richiamo di un lotto specifico che riguarda tomahawk di bovino adulto a marchio Platinum Prime contaminato dal pericolosissimo batterio escheria coli “verocitotossico” (STEC o VTEC). Con la nota ufficiale del dicastero è stato anche disposto che la costata di manzo sia immediatamente ritirato dal mercato. Il severo provvedimento di richiamo dal commercio si è reso necessario per tutelare la sicurezza dei consumatori in quanto, secondo l’ente il rischio per la salute è serio. Il prodotto interessato è venduto in unità da 0,9-1,1 kg con il numero di lotto NE20275998A e la data di scadenza 02/08/2020. La carne bovina richiamata è stata prodotta per Metro da ABP Nenagh nello stabilimento di Grange, Nenagh County, Tipperary, in Irlanda (marchio di identificazione IE 290 EC).. Naturalmente il consiglio è quello di non consumare il lotto della costata in questione e di riportarlo al punto vendita dove è stato effettuato l’acquisto. È noto, infatti, che le conseguenze per la salute possono essere anche assai serie con disturbi gastrointestinali, parzialmente febbrili, con possibile sanguinamento. Ciò può avvenire tra i 2 e i 7 giorni dal consumo del formaggio contaminato. Sono possibili gravi complicazioni renali, specialmente nei bambini con la sindrome emolitica-uremica (SEU), malattia che si caratterizza per una grave insufficienza renale acuta (spesso è necessario ricorrere alla dialisi), oltre che da anemia e piastrinopenia (ridotto numero di piastrine) e che in alcuni casi (circa il 20%)si rivela fatale.. Al verificarsi di tali sintomi in concomitanza del consumo del prodotto è opportuno l’immediato intervento medico rendendo noto il consumo dell’alimento in questione. Non è la prima volta, ricorda Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” associazione ormai punto di riferimento per la sicurezza alimentare in Italia, che viene segnalata la presenza di questo pericoloso batterio in prodotti alimentari e quindi dannosi per la salute. Pertanto, si raccomanda ai consumatori, che hanno acquistato questo prodotto di far attenzione al marchio ed al lotto. Se corrisponde a quello evidenziato dal Ministero è indispensabile che non si consumi e che venga prontamente riconsegnato presso il punto d’acquisto, dove l’esercente o i suoi addetti dovranno adoperarsi per restituirne il prezzo. Va detto che l'autorità, in questo caso il Ministero della Salute, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

martedì 28 luglio 2020

Una coppia contaminata da Covid-19 si imbarca sul volo Ryanair a Manchester e infetta diverse persone al ritorno a Berlino

Una coppia contaminata da Covid-19 si imbarca sul volo Ryanair a Manchester e infetta diverse persone al ritorno a Berlino Una coppia che ha visitato alcuni amici a Manchester, nel Regno Unito, ha scatenato il primo focolaio di coronavirus per i rimpatriati in vacanza a Spandau, Berlino, in Germania. Dei 50 contatti identificati, 13 sono già risultati positivi mentre altri 37 sono stati messi in quarantena. Il 16 luglio all'aeroporto di Manchester, la coppia è salita a bordo del volo Ryanair FR1145 operato da Malta Air Boeing 737-800 9H-QAI. Entrambi hanno già mostrato i primi sintomi del virus: mal di gola e tosse. Dopo l'atterraggio a Berlino Schönefeld, la coppia è tornata semplicemente a casa dai loro quattro figli e la suocera. Alla fine, la coppia è andata a consultare un medico e così il dipartimento sanitario locale ha appreso dei risultati positivi del test sei giorni dopo l'atterraggio. Un portavoce della compagnia aerea irlandese, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha dichiarato alla stampa che Ryanair si occupa abitualmente delle richieste delle autorità sanitarie pubbliche per gli elenchi di contatti dei passeggeri di fronte a casi sospetti o confermati di Covid-19: “ Abbiamo ricevuto la richiesta dal Dipartimento della sanità dell'ufficio distrettuale di Berlino-Spandau il 22 luglio e Ryanair ha risposto lo stesso giorno con la documentazione idonea rilasciando il documento di volo in base alle normative GDPR. Le autorità sanitarie tedesche hanno effettuata la richiesta solo dopo 5 giorni, il 27 luglio, e abbiamo fornito i dettagli dei passeggeri richiesti”.

Malta: italiano cade dal balcone mentre cerca di rientrare in casa

Malta: italiano cade dal balcone mentre cerca di rientrare in casa Un cittadino italiano di 34 anni è rimasto ferito dopo essere caduto dal balcone della sua abitazione di Swieqi.La polizia ha fatto sapere che l’uomo era rimasto chiuso fuori dal proprio appartamento e, nel tentativo di rientrare, sarebbe saltato da una finestra delle scale verso il proprio balcone. È purtroppo caduto da un’altezza di circa un piano ed è stato ricoverato al Mater Dei. Il fatto, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è avvenuto intorno alle 16.15 di ieri in Triq C. Troisi.

Boom di clic su internet per la volpe che ride - VIDEO

Boom di clic su internet per la volpe che ride - VIDEO Il breve video caricato su facebook della volpe che se la ride a crepapelle ha subito fatto boom di clic. L'incantevole sorriso di una volpe, salvata da un destino crudele, quello di diventare un capo di abbigliamento, sta attualmente catturando il cuore di innumerevoli utenti di internet. Ma oggi la volpe Finnegan se la ride di gusto, letteralmente. Questo simpaticissimo volpacchiotto è famoso sul web per una caratteristica particolare: ogni volta che viene coccolato sembra non riuscirete a trattenere le risate! La clip proviene da un rifugio per volpi nello stato americano del Minnesota e attualmente sta facendo il suo giro online. Il video della volpe che ride ha già oltre 21 milioni di visualizzazioni ed è un vero successo su Internet! Non c'è da meravigliarsi, dopotutto, pochissimi utenti sapevano in anticipo quali suoni produce effettivamente una volpe. Finnegan, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è solo uno dei tanti ospiti di SaveAFox, associazione no-profit in Minnesota che si occupa del salvataggio di volpi malate, ferite e orfane dagli allevamenti di animali da pelliccia, o quelle abbandonate che un tempo erano animali domestici. Ecco il video: https://youtu.be/LsTv0QTfAVM

Usura bancaria. Finanziaria caput: usura infinitesimale nel tasso d’interesse del contratto di finanziamento al consumo

Usura bancaria. Finanziaria caput: usura infinitesimale nel tasso d’interesse del contratto di finanziamento al consumo. Il Tribunale di Lecce accoglie l’opposizione e revoca un decreto ingiuntivo. Anche se per le spese d’incasso “rata” il tasso supera “seppur di solo una minima percentuale” (pari allo 0,044 %) la soglia antiusura, è nulla ogni clausola “tramite la quale siano convenuti interessi, a qualunque titolo” Una sentenza esemplare in tema di usura bancaria arriva dal Tribunale di Lecce che in una causa in opposizione ad un decreto ingiuntivo che traeva origine da un finanziamento al consumo ha accolto le doglianze di un debitore e ha annullato l’ingiunzione. La novità della recentissima decisione pubblicata lo scorso 24 luglio, ma comunicata in data di ieri, sta nel principio secondo cui se anche il tasso contrattuale supera “seppur di solo una minima percentuale” (pari allo 0,044 %) la soglia antiusura, è nulla ogni clausola “tramite la quale siano convenuti interessi, a qualunque titolo”. La conseguenza dell’applicazione della legge, ed in particolare dell’art. 1815 del c.c., è che non sono dovuti gli interessi. La fattispecie trae origine da un decreto ingiuntivo notificato a seguito del ritardato pagamento delle rate di un prestito al consumo. Il debitore che aveva richiesto l’assistenza degli esperti dello “Sportello dei Diritti” si era reso conto che qualcosa non quadrava nell’entità dei tassi pattuiti. A seguito di una consulenza tecnica econometrica di parte, infatti, il TAEG (Tasso Anno Effettivo Globale) era risultato, seppur di pochissimo, superiore al tasso soglia vigente al momento della stipula pubblicato trimestralmente con D.M. Economia. Da qui l’opposizione, con l’assistenza dei nostri consulenti, tra cui l’avvocato Donato Maruccia e la successiva CTU del Tribunale di Lecce che confermava che il tasso superava “seppur di solo una minima percentuale” (pari allo 0,044 %) quello antiusura pure tenuto in conto le spese per l’incasso delle rate pari ad 1,50 euro. In tal senso, nel far proprie le conclusioni del CTU, il giudice ha sottolineato che: “Al riguardo appare evidente che, anche solo eliminando dal calcolo l’importo di 1,50 euro, relativo al costo pattuito di incasso delle rate, non si configura il superamento del tasso soglia. Pertanto, di seguito, quale ausilio alle determinazioni che l’ill.mo Giudice andrà ad assumere si allega la tabella riepilogativa delle analisi svolte, anche senza l’inserimento del predetto costo di euro 1,50 per ogni rata quale commissione di incasso convenuta nel contratto stipulato. Sul punto, vale la pena di rilevare che, secondo le “Istruzioni per la rilevazione dei TEGM emanate dalla Banca d’Italia nel 2006 (par.C4, “Trattamento degli oneri e delle spese”) vanno incluse: “… omissis….4) le spese di riscossione dei rimborsi e di incasso delle rate, salvo quanto stabilito al successivo punto b)”. Ragion per cui appaiono corrette le conclusioni del CTU, secondo cui “In definitiva, il contratto in esame, pur essendo conforme alla normativa civilistica attinente la determinabilità dell'oggetto e la trasparenza delle condizioni economiche praticate, risulta in violazione della disciplina anti-usura. Nello specifico, la pattuizione di condizioni economiche (avuto riguardo sia agli interessi di corrispettivo, sia agli ulteriori oneri previsti in contratto) tali da comportare la previsione di un TAEG superiore al tasso soglia vigente al momento della stipula determina di per se stessa l'usurarietà "ab origine" della pattuizione e la nullità di ogni clausola tramite la quale siano convenuti interessi, a qualunque titolo, ex art. 1815 c.c.”. La conseguenza, quindi, è la revoca del decreto ingiuntivo e la condanna alle spese della banca. Come dicevamo, quindi, una decisione a dir poco esemplare che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, costituisce un significativo precedente in materia e che c’impone di invogliare i cittadini che si trovano in difficoltà nel pagamento delle rate di finanziamenti e mutui a verificare puntualmente se le pattuizioni perché a volte anche pochi centesimi possono far la differenza come nel caso del debitore da noi affrontato.

lunedì 27 luglio 2020

Nave finisce sulla barriera corallina di Mauritius. Si lotta per evitare il disastro - VIDEO

Nave finisce sulla barriera corallina di Mauritius. Si lotta per evitare il disastro - VIDEO Una grande nave portarinfuse è finita da sabato sera in secca contro la barriera corallina al largo di Pointe d'Esny, nel sud-est di Mauritius. L’incidente è avvenuto nonostante gli avvisi della guardia costiera locale che aveva cercato più volte di avvertire il comandante della rotta pericolosa:“La rotta è sicura” avrebbe risposto il comandante. Pochi minuti dopo la Wakashio è finita sulla barriera. La Wakashio inservizio dal 2007, lunga 300 mt e larga 50 mt, è una nave da 203 mila dwt l Wakashio, ed è incagliata a tre chilometri dalla costa. L'operazione di salvataggio si preannuncia difficile a causa dello stato del mare anche se sul posto stanno lavorando squadre locali per disincagliare la grande unità. L’armatore è la società giapponese Nagashiki e la nave era diretta in Brasile, dopo essere partita dalla Cina. Diverse squadre hanno preso provvedimenti per prevenire una fuoriuscita di petrolio in mare, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Gli sversamenti di carburante dai serbatoi sono ancora limitati Le portarinfuse sono navi usate per trasportare carichi non-liquidi e non unitarizzati in container o pallet. La nave WAKASHIO (IMO: 9337119, MMSI: 372711000) pescaggio attuale8.7 mt, è una nave Bulk Carrier che naviga attualmente sotto bandiera della Panama. Ecco il video: https://youtu.be/qHhAiDWKuxg

Panico sott’acqua: donna sub in preda alla paura tenta la pallonata risalendo velocemente in superficie - VIDEO

Panico sott’acqua: donna sub in preda alla paura tenta la pallonata risalendo velocemente in superficie - VIDEO La ragazza in video ha provato ha fare un'immersione. L'esperienza sott'acqua stava andando a gonfie vele fino a quando la ragazza è stata colta da un momento di panico, rischiando quasi di annegare. Dal video si vede infatti, come la ragazza in preda al panico tenti in tutti i modi di risalire con la pallonata, mentre le immagini appaiono leggermente confuse per le bolle. L'intervento tempestivo degli istruttori che le ha salvato la vita. Il panico, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è il risultato di una serie di stress mentali e fisici, inclusa la fatica, il freddo, il soprappeso, i problemi con l’equipaggiamento e la scarsa visibilità che si accumulano fino a far sentire il subacqueo completamente privo di controllo. Come fermare il panico? Il panico è come un cavallo in corsa: è difficile da fermare quando si è imbizzarrito. Invece, occorre intervenire prima che esploda. Date un’occhiata e memorizzate questi segni e sintomi comuni allo stress: Prima dell’immersione: nervosismo che porta ad un mutismo assoluto, umorismo forzato, irritazione ed irrequietezza, ripetizione di errori stupidi ed estrema lentezza o indecisione assoluta durante le procedure pre immersione (assemblaggio, vestizione etc.). In acqua: un segnale comune dello stress è dato dalla indecisione a lasciare l’ancora o altro appiglio di galleggiamento. Un contatto costante con qualcosa che emerge. Altri controllano ripetutamente ed in maniera ossessiva il manometro, tengono sempre in mano ed evidenziano il comando di gonfiaggio del GAV e rimangono “estremamente rigidi” con la testa ben fuori dal pelo dell’acqua. Se notate questi segni, fermatevi. Controllate la riserva d’aria del subacqueo ed assicuratelo. Fate alcuni respiri lenti e profondi. Se non siete in grado di ridurre lo stress, abbandonate l’immersione. Panico sott’acqua: sott’acqua, un subacqueo in preda la panico tenterà la pallonata. Se non siete in grado di arrestarlo afferrandolo per una gamba e di conseguenza rallentargli la risalita, seguitelo con una velocità di sicurezza fino alla superficie tenendovi pronti ad assisterlo. Se la vittima manifesta panico anche in superficie, tenetela a debita distanza fino a quando non sarà esausta. Se la vittima si muove verso di voi, allontanatevi tenendo la direzione della barca o della riva. In questo modo anche la vittima si muoverà e vi aiuterà a raggiungere più agevolmente una zona sicura.Ecco il video: https://youtu.be/DSQqz062boE

Risultati fuori specifica, ritirato un lotto dell’antianemico BINOCRIT

Risultati fuori specifica, ritirato un lotto dell’antianemico BINOCRIT L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ha disposto il ritiro della specialità medicinale BINOCRIT. Questo farmaco si usa per il trattamento dell’anemia sintomatica. Nello specifico si tratta del lotto n. 1912050040 con scadenza 05/2021 della specialità medicinale BINOCRIT 20000 UI/0.5 ml - AIC 038190474. Il ritiro, a scopo cautelativo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato disposto a seguito della notifica della ditta Sandoz S.p.A, concernenti risultati fuori specifica durante gli studi di stabilità, ai sensi dell’art. 70 D. L.vo 219/2006. La ditta Sandoz S.p.A. ha comunicato l’avvio della procedura di ritiro che il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute è stato invitato a verificare.

Senape non dichiarata, ministero richiama pizzelle al gusto granchio a marchio Strada del gusto.

Senape non dichiarata, ministero richiama pizzelle al gusto granchio a marchio Strada del gusto. Coinvolti i supermercati Lidl Italia Il Ministero della Salute ha pubblicato il richiamo di due lotti di alimenti richiamati da negozi e supermercati a causa della presenza di allergeni non dichiarati in etichetta. Nello specifico si tratta dei lotti 00609 e 00610 delle Pizzelle al gusto granchio a marchio Strada del Gusto da 180 gr con scadenza 31.12.2021, commercializzata dai supermercati Lidl Italia s.r.l. Le pizzelle sono state tutte prodotte da Antiche Cascine SpA via Campoluongo snc – Raviscanina in provincia di Caserta. All’interno del prodotto ci sarebbe infatti della SENAPE, non dichiarata tra gli ingredienti: chi è allergico a questo ingrediente potrebbe dunque avere problemi dal consumo della pizzelle stesse. A scopo precauzionale Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda ai consumatori “ALLERGICI O INTOLLERANTI ALLA SENAPE” di non consumare il prodotto con i numeri di lotto segnalati e restituirlo al punto vendita d’acquisto per il rimborso. Per i consumatori che non soffrono di allergie o intolleranze alla senape, il prodotto è sicuro e può essere consumato tranquillamente. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

domenica 26 luglio 2020

Due gattini diventano gli angeli custode di un cane disabile e lo aiutano ad attraversare la strada.

Due gattini diventano gli angeli custode di un cane disabile e lo aiutano ad attraversare la strada. I protagonisti del video sono tre amici a quattro zampe davvero speciali La storia di tre amici a quattro zampe è la storia di un’amicizia davvero particolare. Una di quelle storie che ancora una volta ci fa capire quanto sia grande il cuore dei nostri amici. Una storia che ci permette di capire quanto l’antica credenza che vede i cani ed i gatti come acerrimi nemici non sia altro che un brutto mito da sfatare. Perché le storie che ogni giorno vi raccontiamo non solo dimostrano che i cani e i gatti possono tranquillamente convivere. Dimostrano anche che sono in grado di dare origine ad amicizie davvero speciali. Come ad esempio dimostra il video, i gattini guida di un cagnolino disabile, di tre amici a quattro zampe che sono diventati gli uni gli angeli custode dell’altro. A raccontarla, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, un video virale che ha catturato l’attraversamento di un strada di un cane disabile scortato da due gatti che con la coda alzata ed affiancandolo, ne segnalano la presenza agli automobilisti di passaggio sino alla fine del passaggio. Ecco il filmato: https://youtu.be/9bt--YG4PLw

Occhio agli sms che chiedono informazioni bancarie: sono truffe. La Polizia rilancia l’allerta.

Occhio agli sms che chiedono informazioni bancarie: sono truffe. La Polizia rilancia l’allerta. Lo “Sportello dei Diritti”: cancellate questi messaggi e utilizzate solo i canali istituzionale del vostro home banking Uno dei modi per accedere più facilmente ai nostri dispositivi e quindi anche ai conti correnti online o ai dati della nostra carta di credito è attraverso falsi sms che rimandano a link attraverso i quali i truffatori possono prosciugarci le nostre risorse. Non è la prima volta che noi dello “Sportello dei Diritti”, segnaliamo questo tipo di frodi, ma riteniamo utile rilanciare l’ultimo post sulla pagina Facebook “Commissariato di PS Online – Italia” della Polizia Postale che lancia una nuova allerta in materia portando l’esempio dello screenshot di uno dei tipici messaggini ed alcuni utili consigli: “ATTENZIONE AGLI SMS IN CUI VI CHIEDONO INFORMAZIONI BANCARIE: “È stato rilevato un accesso alla sua home banking da un nuovo dispositivo se non sei stato tu segui il link ri ripristino”. È questo il messaggio truffa proveniente da falsi Istituti di credito in cui richiedono di inserire le proprie credenziali bancarie. Ricordiamo sempre di non inserire i propri dati bancari. Gli Istituti di credito (quelli veri) non richiedono MAI attraverso sms, telefono, e-mail o whatsapp informazioni bancarie ai propri clienti.” Sembra semplice ma ancora sono in tanti, forse troppi che incappano nella rete di questi malintenzionati perché non prestano attenzione alla provenienza di questi messaggini, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Ancora una volta, quindi, invitiamo i cittadini a seguire i semplici, ma utili, consigli della Polizia Postale e ad utilizzare solo i canali istituzionali delle banche per verificare e controllare i nostri dati. Nel caso siate comunque incappati in una frode di questo tipo potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

Truffa lotteria estiva. I falsi sms con i regali dell’ignara Unieuro. La Polizia Postale: sono sms truffa.

Truffa lotteria estiva. I falsi sms con i regali dell’ignara Unieuro. La Polizia Postale: sono sms truffa. Lo “Sportello dei Diritti”: cancellate questi messaggi, nessuno regala niente per niente Anche in piena estate, come più e più volte abbiamo segnalato noi dello “Sportello dei Diritti”, hacker e truffatori telematici le pensano tutte pur di frodarci. In questi giorni, tra l’altro, è stata segnalata una massiva attività di smishing, così si chiama in gergo tecnico l’invio ripetuto di messaggi di questo tipo, per una fantomatica lotteria estiva con premi Unieuro che ovviamente è del tutto ignara e parte lesa di queste catene truffaldine. A riportare la notizia è la Polizia Postale con un nuovo post sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS Online – Italia”: “#TRUFFA LOTTERIA DI ESTIVA Vi è mai capitato di vincere senza partecipare ai concorsi a premi?! Per giunta al terzo posto nella lotteria di estiva (24/07). Pensate che fortuna!! A pensarci bene però non mi chiamo Maria!!! #Attenzione ai falsi messaggi che annunciano la vincita di premi come la lotteria di estiva #unieuro (peraltro scritta con errori grammaticali) Questo sms è una truffa. Non cliccare mai sui link contenuti nei messaggi perché sono fatti apposta per sottrarre i dati personali degli utenti. Ricordati sempre che nessuno regala niente. Se hai bisogno di aiuto scrivici su commissariatodips.it.”. Non si contano più le volte in cui abbiamo ripetuto di prestare attenzione a questi tipi di messaggi, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”: è bene ricordare, in tal senso, che nessuno regala niente per niente. E l’unica cosa da fare, appena ricevuti, è di cancellarli dal dispositivo. Nel caso siate comunque incappati in una frode di questo tipo potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

Truffe online. Polizia Postale: attenzione alle false offerte di lavoro.

Truffe online. Polizia Postale: attenzione alle false offerte di lavoro. La denuncia dell’EURES (Servizi europei per l’impiego). Lo “Sportello dei Diritti” a chi cerca un impiego: seguite i consigli per evitare di cadere nella trappola L’emergenza occupazione e la ricerca di lavoro in rete sono ben note ai truffatori telematici che più di una volta hanno dimostrato di saper approfittare dei bisogni dei milioni di cittadini che sono alla ricerca di un impiego per truffarli attraverso falsi annunci. A segnalare l’ultima frode di questo tipo in grande stile è l’EURES (EURopean Employment Services - Servizi europei per l’impiego), ossia la rete di cooperazione formata dai servizi pubblici per l’impiego dei paesi UE oltrechè Norvegia, Liechtenstein, Islanda e Svizzera, a cui partecipano anche i sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro. L’ente in questione ha denunciato il tutto alla Polizia Postale che a sua volta ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS Online - Italia” che rimanda ad un altro sul sito istituzionale: “Ennesimo tentativo di truffa sulla rete. L’EURES, rete europea di servizi per l’impiego, disponibile in tutti i paesi dell’UE, nonché in Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e Regno Unito, ha segnalato la presenza di falsi annunci di lavoro online e offerte-truffa collegate alla propria rete di servizi. Secondo le segnalazioni pervenute, a chi aderisce alla proposta di lavoro, è stato richiesto l’invio di documenti d’identità e l’indebito versamento di una somma in denaro a titolo di copertura di spese di assistenza giuridica e sanitaria. L’Eures ha denunciato alla Polizia Postale i falsi annunci di offerte lavoro, precisando che i servizi offerti sono completamente gratuiti. La Polizia Postale consiglia di: diffidare delle offerte pervenute tramite l’invio di mail e non precedute da alcuna richiesta; diffidare di richieste in denaro finalizzate alla copertura di ipotetiche “spese” per l’avvio dell’istruttoria; rifiutare richieste di apertura di conti correnti per “facilitare” trasferimenti di denaro; rifiutare la richiesta di reclutamento di altri soggetti cui rivolgere la medesima offerta di lavoro (cd schema “piramidale”); rifiutare offerte contrattuali particolarmente vantaggiose dal punto di vista economico. In presenza di uno di questi elementi è sicuramente consigliabile diffidare e non fornire dati personali.”. Si tratta di semplici, ma efficaci consigli che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, possono evitarci molti grattacapi. Nel caso siate comunque incappati in una frode di questo tipo potrete rivolgersi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

sabato 25 luglio 2020

Ladro di biciclette inseguito e bloccato dal proprietario in bicicletta che lo investe – VIDEO

Ladro di biciclette inseguito e bloccato dal proprietario in bicicletta che lo investe – VIDEO Il delinquente è anche finito a terra con il "bottino" Vede il ladro di bicicletta e lo rincorre a lungo con la bicletta. Poi lo investe e lo blocca. Anche se l’immagini del video, diventato virale, sono state postate solo oggi, l’episodio è successo il 7 gennaio 2020 a Chilliwack della British Columbia, in Canada. Un residente in questo modo è riuscito a ritornare in possesso del velocipede. Tutto inizia verso le 08:45, quando un ladruncolo in bicicletta si avvicina all’abitazione e poi se ne impossessa in qualche modo, scappando poi a tutta velocità. A quel punto il proprietario prova a mettersi alle calcagna del delinquente, che aveva un vantaggio in velocità ma non in "furbizia". Del resto il delinquente, di giovane età, non era consapevole di essere inseguito, dunque la sua andatura era blanda ed ad un certo punto, sentendosi sicuro di non essere inseguito, si è fermato per sistemare meglio il ”bottino” con cui si accompagnava. La scena è stata catturata da una telecamera di sorveglianza della zona. A un certo punto il proprietario della bici ha deciso di cercare il ladro, visto che l'altro aveva svoltato in una stradina. Un'intuizione corretta: a quel punto, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il proprietario, una volta che quest'ultimo aveva raggiunto la bici gli è scagliato contro a tutta velocità in sella anche lui. Bloccandolo. Nella confusione il fuggitivo è anche caduto a terra con la bici. La vicenda con ogni probabilità si è chiusa con la restituzione della bici rubata. Ecco il video: https://youtu.be/tYi7WpPYoXY

venerdì 24 luglio 2020

Migros richiama diverse pappe di cereali Mibébé. Allerta anche per i nostri frontalieri

Durante un controllo interno da parte del produttore è stata riscontrata una contaminazione microbiologica da batteri Cronobacter. Non è possibile escludere che sussista un pericolo per la salute. Migros invita tutti i clienti a non far consumare questi prodotti ai propri bambini. Sono interessati dal richiamo i quattro prodotti seguenti. 521016800000 Pappa di riso Mibébé 15.07.2021 521017000000 Pappa lattea della buona notte con frutta Mibébé 14.07.2021 521016900000 Pappa di semolino di frumento Mibébé 12.08.2021 521015100000 Pappa ai 5 cereali Mibébé 10.04.2021 I prodotti interessati erano in vendita in tutte le filiali Migros e su LeShop.ch e sono già stati rimossi dagli scaffali delle filiali Migros. Migros invita tutti i clienti a non far consumare i prodotti interessati ai propri bambini. In rari casi, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, nei neonati, nei lattanti e nei bambini piccoli i batteri Cronobacter possono causare infezioni gravi come la meningite. I genitori che hanno dato da mangiare al proprio figlio uno dei prodotti interessati dovrebbero contattare un medico pediatra nel caso in cui il bambino dovesse manifestare problemi di salute. I clienti che hanno a casa il prodotto interessato possono riportarlo alla loro filiale Migros dove verrà loro rimborsato il prezzo di vendita.

Bombole di spray igienizzante difettose

Bombole di spray igienizzante difettose: DEISA EBANO dispone il richiamo per un problema della valvola del flusso dell’articolo GOOD & SANY PROIGIEN 300 ML che può causare perdita del prodotto Carrefour ha pubblicato sul proprio sito web l’avviso di richiamo di quattro lotti di bombole di spray igienizzante disinfettante aria e superfici difettose. Il problema degli apparecchi è che montano valvole difettose che potrebbero causare perdita del prodotto. Nello specifico si tratta dei lotti: 20004695 con data di scadenza 26/05/2023, 20004815 con data di scadenza 29/05/2023, 20005155 con data di scadenza 04/06/2023 e 20005905 con data di scadenza 17/06/2023 delle bombole GOOD & SANY PROIGIEN 300 ML (cod. art. 357). Lo spray richiamato è stato prodotto dall’azienda DEISA EBANO S.P.A. - via Collamarini, 27 - Bologna. A scopo precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, invita quindi a restituire eventuali bombole in possesso della clientela al responsabile del punto vendita che provvederà a rimborsare il prezzo d’acquisto.

Ocratossina A oltre i limiti in bevanda aromatizzata a base di vino.

Ocratossina A oltre i limiti in bevanda aromatizzata a base di vino. Ministero della Salute segnala richiamo Fragolino rosso Gorghello Il ministero della Salute ha pubblicato l’avviso di richiamo di un lotto di fragolino rosso, una bevanda aromatizzata a base di vino, a marchio Gorghello per la presenza di ocratossina A oltre ai limiti. Il prodotto interessato è venduto in bottiglie da 75 cl con il numero di lotto 90032. Il fragolino rosso richiamato è stato prodotto per l’azienda La Colombara Spa da Contri Spumanti Spa, nello stabilimento di via L. Corradini 30/A a Cazzano di Tramigna, in provincia di Verona. A scopo precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare la bevanda con il numero di lotto segnalato e restituirlo al punto vendita d’acquisto. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

giovedì 23 luglio 2020

Fulmine colpisce la Statua della Libertà: immagine spettacolare - VIDEO

Fulmine colpisce la Statua della Libertà: immagine spettacolare - VIDEO New York: un fulmine ha colpito la Statua della Libertà ed è stato "catturato" Un forte temporale si è abbattuto sulla città di New York ieri, mercoledì 22 luglio: un fulmine ha colpito proprio la Statua della Libertà ed è stato “catturato” dalla webcam di Mikey Cee. Certamente un video suggestivo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, da New York. D'altra parte, la Statua della Libertà funge da 'punta' isolata e può attirare le scariche elettriche. Il video è subito diventato virale sui social (e non solo). Ecco il filmato: https://youtu.be/WedkUsAM7U0

Creare un falso profilo Facebook usando l’immagine di un’altra persona configura il reato di sostituzione di persona che non lo sa

Creare un falso profilo Facebook usando l’immagine di un’altra persona configura il reato di sostituzione di persona che non lo sa. Cassazione Penale: rilevante l’utilizzo abusivo dell’immagine associando caratteristiche negative a un’immagine, anche caricaturale, e al nickname. Aggravata dal pezzo di pubblicità la diffamazione sui social network Occhio a creare un falso profilo Facebook usando la foto di un'altra persona e a sua insaputa! Si rischia una condanna per il reato di sostituzione di persona. A ricordarlo è la Cassazione con la sentenza 22049/20, pubblicata oggi che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è opportuno divulgare per far comprendere ai tanti che pensano di “giocare” con i social e con le identità altrui che rischiano una condanna penale per la propria superficialità o per la scarsa considerazione delle conseguenze che possono avere condotte, comunque odiose, che si ritengano non produttive di effetti. In tal senso, peraltro, i giudici della dalla quinta sezione penale, sottolineano che non importa che l’immagine utilizzata sia una caricatura del soggetto: la condotta criminosa è integrata comunque perché basta «l’illegittima sostituzione della propria all’altrui persona», tramite la creazione e l’uso di un falso profilo. Nella fattispecie, i giudici di Piazza Cavour hanno dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato, condannato dal Tribunale di Messina a più di due mesi di carcere per diffamazione e sostituzione di persona, perché creava un falso profilo Facebook usando la foto caricaturale di una donna, di cui offendeva la reputazione. Sentenza poi confermata dalla Corte d’Appello della stessa città. La condotta del ricorrente, oltre al reato previsto dall’articolo 494 del codice penale, integra anche la diffamazione aggravata ai sensi dell’articolo 595, comma 3 dello stesso codice, sotto l’aspetto dell’offesa arrecata «con qualsiasi altro mezzo di pubblicità» diverso dalla stampa. Inoltre, ricordano gli ermellini, integra il reato di sostituzione di persona di cui al suddetto articolo 494, «la condotta di colui che crea e utilizza un profilo su social network, utilizzando abusivamente l’immagine di una persona del tutto inconsapevole, associata a un nickname di fantasia e a caratteristiche personali negative, e la descrizione di un profilo poco lusinghiero sui social network evidenzia sia il fine di vantaggio, consistente nell’agevolazione delle comunicazioni e degli scambi di contenuti in rete, sia il fine di danno per il terzo, di cui è abusivamente utilizzata l’immagine». Non rileva, infine, che, attraverso la sostituzione di persona, sia stata divulgata una «immagine caricaturale» della persona offesa, essendo sufficiente «l’illegittima sostituzione della propria all’altrui persona, mediante creazione e utilizzo di un falso profilo facebook».

Strisce blu: verbale nullo se il Comune non motiva l’assenza di spazi di sosta liberi.

Strisce blu: verbale nullo se il Comune non motiva l’assenza di spazi di sosta liberi. Cassazione: mancanza di stalli bianchi e il restringimento della sede stradale sono «Fatti da riscontrare debitamente». L’ente deve dimostrare che una delibera esclude il parcheggio gratis per motivi di traffico nell’area Le odiose strisce blu che hanno invaso i nostri centri urbani, non sempre legittimamente, e quindi anche le migliaia di verbali conseguenti al mancato pagamento della sosta forse potranno essere limitati dopo l’ordinanza 15678/20, pubblicata il 23 luglio dalla sesta sezione civile della Cassazione che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, costituirà un significativo precedente in materia. Per la Suprema Corte va annullata la multa nelle zone a sosta tariffata se il Comune non prova di aver garantito nell’area anche spazi adeguati per il parcheggio libero. Ciò vale anche se non dimostra che una delibera di Giunta esclude l’obbligo ad hoc a causa delle condizioni di traffico nella zona. Nella fattispecie è stato accolto il ricorso dell’automobilista multato per quasi 114 euro ex articolo 157, comma sesto, Cds per la mancata esposizione del ticket di parcheggio in piazza del quartiere romano di Prati dopo le negative sentenze del Giudice di Pace di Roma e del Tribunale della Capitale. Il ricorrente cui è ingiunto il pagamento aveva lamentato il restringimento della sede stradale, dettato dalla necessità di far posto alle strisce blu, e l’esiguità degli spazi per il parcheggio gratuito in zona; affermazione, quest’ultima, che per il tribunale non soltanto «non rientra nel notorio ma risulta del tutto indimostrata». E ciò perché l’onere di contestazione ex articolo 115 Cpc riguarda i fatti allegati dalla controparte e non le questioni di carattere giuridico, come sarebbero invece la sussistenza della delibera comunale che destina gli spazi alla sosta tariffata e l’osservanza o meno dell’obbligo di garantire parcheggi gratuiti. Per i giudici di legittimità entrambe le censure dell’opponente «costituiscono propriamente fatti da riscontrare debitamente». Quando l’automobilista lamenta la mancata riserva di un’adeguata area destinata a parcheggio libero, è onere dell’ente dimostrare l’esistenza della delibera che esclude l’obbligo di garantire le strisce bianche accanto a quelle blu, ad esempio perché si tratta di zone a traffico limitato, aree di particolare rilevanza urbanistica oppure individuate dalla Giunta come caratterizzate da particolari esigenze e condizioni di traffico.

Allergene non dichiarato: COOP richiama il prodotto FROLLE RIPIENE CON CREMA AL CACAO

Allergene non dichiarato: COOP richiama il prodotto FROLLE RIPIENE CON CREMA AL CACAO “Il prodotto non è idoneo al consumo da parte di persone allergiche al latte”. Con questa motivazione COOP ha richiamato il seguente articolo: Nome: FROLLE RIPIENE CON CREMA AL CACAO COOP 200 g Numero d'articolo: EAN 8001120891235 Data minima di conservabilità da consumare preferibilmente entro il: 09/09/2020, 17/09/2020, 30/09/2020, 16/10/2020, 29/11/2020, 17/12/2020 Il prodotto interessato era in vendita nelle filiali COOP di tutta Italia ed è già stato rimosso dagli scaffali. In occasione di un controllo, nell'articolo «FROLLE RIPIENE CON CREMA AL CACAO COOP 200 g», evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata riscontrata la presenza di latte. I clienti affetti da allergia al latte e/o intolleranza al lattosio sono pregati di non consumare questo prodotto.

mercoledì 22 luglio 2020

Boeing 777 della Ethiopian Airlines in fiamme sulla pista dell’aeroporto di Shanghai – Video

Boeing 777 della Ethiopian Airlines in fiamme sulla pista dell’aeroporto di Shanghai – Video Un Boeing Cargo 777 della Ethiopian Airlines va a fuoco in pista all’aeroporto di Shanghai. L’aereo ha preso fuoco mentre stava caricando merci all'aeroporto internazionale Pudong di Shanghai. L’incidente è stato confermato oggi dalla compagnia di bandiera etiope in una nota, secondo cui le fiamme sono state contenute e nessun membro dell'equipaggio o del personale di terra è rimasto ferito. Le cause dell'incidente sono attualmente sotto inchiesta. Il volo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, era in servizio sulla tratta da Shanghai a San Paolo-Santiago del Cile. Ecco il video: https://youtu.be/CDK_2iuNDgE

Micotossine oltre i limiti: richiamato mix a base di farina di castagne a marchio Lo Conte

Micotossine oltre i limiti: richiamato mix a base di farina di castagne a marchio Lo Conte Il Ministero della salute ha pubblicato il richiamo di un lotto di farina FARINE MAGICHE MIX A BASE DI FARINA DI CASTAGNE a marchio Lo Conte per la presenza di micotossine oltre i limiti di legge. La farina coinvolta è prodotta da IPAFOOD, nello stabilimento di via San Nicola a Trignano (Ariano Irpino). Il prodotto richiamato è il mix a base di farina di castagne appartenente al numero di lotto 19298. Le confezioni coinvolte sono vendute in formato da 400g e riportano la data di scadenza 31/10/2020. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, per una tutela della salute dei consumatori raccomanda di non consumare il mix di farina oggetto del richiamo e di riportarli (anche in caso di confezioni aperte) presso il punto vendita d’acquisto, dove saranno rimborsati. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

Frode in commercio, ipotesi dispositivi non conformi al regolamento europeo su alcuni modelli di auto Fiat Chrysler Automobiles

Frode in commercio, ipotesi dispositivi non conformi al regolamento europeo su alcuni modelli di auto Fiat Chrysler Automobiles. Perquisizioni della Guardia di Finanza in sedi di Fca La Procura di Torino ha disposto perquisizioni poi effettuate dalla Guardia di Finanza di Torino nei confronti di alcune società del gruppo Fiat Chrysler Automobiles (Fca). L'attività è stata disposta dalla procura del capoluogo piemontese in accordo con la magistratura di Francoforte, che indaga per frode in commercio. L'ipotesi, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è che su alcuni modelli di auto siano stati installati dispositivi non conformi alla regolamentazione europea, per cui le emissioni inquinanti sarebbero superiori a quelle rilevabili in sede di omologazione. L'operazione coinvolge anche la Svizzera ed è effettuata in collaborazione con Eurojust, l'unità di cooperazione giudiziaria dell'Unione Europea. Fca conferma che in alcune sedi europee del gruppo si sono svolti alcuni accertamenti da parte dell'autorità giudiziaria nell'ambito di una rogatoria internazionale richiesta dalla magistratura tedesca. «L'azienda si è subito messa a disposizione degli inquirenti - precisa un portavoce - e ha fornito ampia collaborazione negli accertamenti». Fca dal canto suo «sta esaminando i relativi atti per potere chiarire ogni eventuale richiesta da parte della magistratura».

Sequestrata caserma dei Carabinieri, arrestati almeno sei militari per spaccio, estorsione e tortura

Sequestrata caserma dei Carabinieri, arrestati almeno sei militari per spaccio, estorsione e tortura Per la prima volta nella storia d'Italia è stata posta sotto sequestro una caserma dei Carabinieri di Piacenza e almeno sei militari sono stati arrestati, alcuni in carcere e altri ai domiciliari. È il clamoroso risultato di un'inchiesta aperta dalla Procura della città emiliana e che vuole fare luce su fatti commessi a partire dal 2017. I reati contestati sono pesanti: estorsione, spaccio e tortura. Un giornale locale, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, riferisce che uno dei carabinieri della caserma di via Caccialupo forniva delle certificazioni ai pusher piacentini, consentendo loro di andare a Milano per rifornirsi di droga durante i mesi del lockdown.

martedì 21 luglio 2020

Squalo mako avvistato dalla spiaggia: bagnini ordinano ai bagnanti di uscire dall'acqua

Squalo mako avvistato dalla spiaggia: bagnini ordinano ai bagnanti di uscire dall'acqua.La spiaggia di Zahara de los Atunes sulla Costa de la Luz in Spagna è stata costretta a chiudere per oltre un'ora ieri mentre le guardie costiere hanno spinto il grande squalo lontano dalla riva Terrore in spiaggia per uno squalo mako di circa 2 metri avvistato in mare. Lo squalo di grosse dimensioni, è stato avvistato dai "baywatch" locali su una moto d'acqua. L'avvistamento è avvenuto sulla bellissima spiaggia di Zahara de los Atunes sulla Costa de la Luz in Spagna. Il bagno è stato dichiarato vietato ai bagnanti per quasi un'ora e mezza ieri, dalle 15:30 a poco prima delle 17:00. Lo squalo, che è stato collegato a numerosi attacchi contro umani e barche, è stato identificato dai bagnini. La guardia costiera locale è riuscita ad allontanarlo dalla costa prima che la spiaggia fosse riaperta. Si pensa che quello individuato dallo Zahara de los Atunes sia uno squalo mako, che è in grado di ferire e uccidere le persone ma che generalmente non attacca. Tra tutte le specie, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, una delle più belle, affascinanti e perfettamente adattate alla vita marina è il mako (Isurus oxyrinchus). È uno squalo d’alto mare, capace di viaggiare per oltre 3000 chilometri a quasi 50 km/h ed è in grado di superare i 70 quando accelera per catturare una preda, cosa che lo rende uno dei pesci più veloci al mondo e il campione assoluto tra i suoi simili. Il mako, grazie alla sua agilità e potenza, è anche un campione di salto in alto e, a volte, è stato visto balzare con l’intero corpo fuori dall’acqua fino ad un’altezza di 7-8 metri.

Turisti non mantengono la distanza: il bisonte carica una donna nel parco nazionale di Yellowstone, negli Stati Uniti: illesa - VIDEO

Turisti non mantengono la distanza: il bisonte carica una donna nel parco nazionale di Yellowstone, negli Stati Uniti: illesa - VIDEO Brutta esperienza per una donna che dopo essersi avvicinata ad una mandria di bisonti è caduta dopo che un bisonte l’ha puntata e caricata quasi calpestandola. La scena è stata filmata nel parco di Yellowstone, negli Stati Uniti, mostra una donna che riesce a sfuggire alla carica di un bisonte fingendosi morta. Nelle immagini, si vede la donna che mentre sta fuggendo inseguita dall’animale inciampa. A quel punto, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, anziché rialzarsi e cercare di riprendere la fuga la donna è rimasta immobile e l’animale non le ha fatto nulla. L’autorità del Parco hanno ribadito l’obbligo di mantenersi sempre distanti oltre 20 metri dagli animali selvatici. Ecco il video: https://youtu.be/5WKVZu5vc1E

Creme solari invendute richiamate volontariamente dalle farmacie dalla Società Giuliani SpA. Si tratta dei Solari Lichtena spf 50

Creme solari invendute richiamate volontariamente dalle farmacie dalla Società Giuliani SpA. Si tratta dei Solari Lichtena spf 50. Ecco i lotti e info. La Società Giuliani SpA ha comunicato che sta procedendo al ritiro volontario dal commercio di alcuni lotti i lotti dei prodotti invenduti. Nello specifico si tratta dei lotti LICHTENA DERMOSOL LATTE SPR50+ - cod.973354119 – lotti nn. 0509 – 0799 – 0799A - 0869 e 0869A LICHTENA DERMOSOL SPR NEBULIZZ – cod. 975454240 – lotto n. 10509 LICHTENA DERMOSOL LATTE SPR50+ - cod. 973354145 – lotti nn. 0519 e 0809 LICHTENA DERMOSOL BB50++DOPOSO – cod. 975495235 – lotti nn. PH19060 – PH19065 - PH19036 – PH19050 LICHTENA DERMOSOL SPR50++DOPOS – cod. 975495211 – lotti nn. PH19033 – PH19053 – PH20032 – PH19062. Ad oggi, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non è dato sapere le motivazione che hanno spinto la Società Giuliani a chiedere addirittura alle farmacie, ai negozi body care e shop online come Amazon a cessarne la vendita, isolando e dando comunicazione della quantità in giacenza eventualmente invenduta.

Integratore multivitaminico della Bayer richiamato volontariamente dalle farmacie.

Integratore multivitaminico della Bayer richiamato volontariamente dalle farmacie. Si tratta del SUPRADYN RICARICA 50. Ecco i lotti e info. La Società Bayer Spa ha comunicato che sta procedendo al ritiro volontario dal commercio di alcuni lotti dell’integratore multivitaminico SUPRADYN. Nello specifico si tratta dei lotti n. N1U489 e N1U493 del prodotto SUPRADYN RICARICA 50+ 15CPR EF – cod. 935662561. Il provvedimento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è reso necessario per esclusive ragioni qualitative, in quanto contengono un quantitativo di iodio superiore a quanto dichiarato in etichetta, e rispettivamente 231 mcg e 227 mcg invece di 75 mcg. La Società Bayer ha chiesto pertanto di procedere quanto prima al blocco dei lotti sopra menzionati giacenti presso le farmacie, mentre eventuali giacenze dovranno essere accantonate e predisposte per il ritiro.

Invalidi civili totali: pensione di 651,51 euro fin dai 18 anni senza aspettare i 60.

Invalidi civili totali: pensione di 651,51 euro fin dai 18 anni senza aspettare i 60. Per la Consulta: irragionevole il requisito anagrafico. Decreto Rilancio: aumentato l’importo delle pensioni per gli invalidi civili totali (100%) a 516 euro Importantissima decisione della Corte Costituzionale per gli invalidi civili totalmente inabili al lavoro: il diritto alla pensione pari a 651,51 euro spetta fin dal compimento dei diciotto anni, senza aspettare i sessanta. Per la Consulta, infatti, è irragionevole il requisito anagrafico stabilito dalla legge: non è logico rimandare il cosiddetto “incremento al milione” dal momento che le minorazioni psico-fisiche non dipendono dall’invecchiamento ma derivano a monte da una condizione patologica intrinseca. Peraltro, quando si tratta di diritti incompressibili della persona non sussiste alcun vincolo di bilancio. A stabilirlo la sentenza 152/20, pubblicata il 20 luglio dalla Corte costituzionale. Nella fattispecie, la Consulta ha dichiarato illegittimo l’articolo 38, comma quarto, della legge 448/01 laddove stabiliva che i benefici incrementativi spettanti agli invalidi civili totali sono concessi ai soggetti di età pari o superiore a sessant’anni, invece ai soggetti di età superiore a diciotto. E ciò perché le minorazioni portate dall’invalidità totale non sono diverse nella fascia anagrafica tra diciotto e cinquantanove anni (laddove con la maggiore età sorge il diritto alla pensione) e dopo i sessant’anni: la condizione dell’interessato dipende dalla menomazione pregressa e non dal superamento di determinate soglie anagrafiche. Il caso approdato innanzi ai giudici di Palazzo della Consulta riguardava una persona affetta da tetraplegia spastica neonatale, incapace non solo di svolgere i più elementari atti quotidiani della vita - come lavarsi, vestirsi, alimentarsi - ma anche di comunicare con l’esterno. Infine: l’importo mensile della pensione di inabilità spettante agli invalidi civili totali, pari a 286,81 euro, «è innegabilmente, e manifestamente, insufficiente» ad assicurare agli interessati il «minimo vitale», ma il suo adeguamento rientra nella discrezionalità del legislatore che dopo la decisione in commento e con il Decreto Rilancio approvato definitivamente dal Senato ha reso ufficiale l’aumento della pensione di invalidità 2020 che raddoppierà quasi arrivando ai 516 euro mensili. Il tanto atteso aumento delle pensioni per i soli invalidi civili totali, ossia con il cd “100 %”, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, dovrebbe entrare in vigore il mese successivo all’approvazione del decreto Rilancio, quindi a partire dal 1 agosto 2020. È comprensibile che l’INPS per l’imminente scadenza non sarà già pronto per l’inizio di agosto, per le inevitabili procedure necessarie per l’aggiornamento dei sistemi informatici. In concreto, quindi, l’aumento delle pensioni di invalidità arriverà a partire dal 1 settembre 2020. Quasi certamente, nei prossimi giorni è attesa la circolare informativa INPS che decreterà esattamente quando questa cifra sarà liquidata agli aventi diritto e a chi sarà rivolta.

lunedì 20 luglio 2020

Nave cargo perde 23 container. Incidente vicino al porto di Nqgura in Sudafrica.

Nave cargo perde 23 container. Incidente vicino al porto di Nqgura in Sudafrica. Disastro ambientale sfiorato La nave cargo MSC Palak ha perso 23 contenitori mentre si trovava vicino al porto di Nqgura (Coega) il 14 luglio. La portacontainer ship, costruita nel 2016, ha lasciato lo scalo sudafricano ed è stata vittima delle intemperie nella baia di Algoa al largo della costa orientale ( Oceano Indiano ) del Sud Africa, a 20 km a nord est di Port Elizabeth. L’incidente è accaduto poco dopo le 23:37, orario locale: la nave, una portacontainer da 9.400 Teu battente bandiera del Portogallo è stata vittima delle intemperie. Il 14 luglio 2020 è stato ricevuto dall’Autorità marittima un rapporto secondo il quale MSC Palak aveva perso i container in mare durante l’ancoraggio mentre la nave rollava in questa fase pericolosamente, causando il collasso delle pile di container e la caduta in mare di alcuni di questi. MSC ha assicurato che i container mancanti erano principalmente riempiti con merci biodegradabili e che nessun carico pericoloso o inquinante è stato versato in mare. La società ha anche dichiarato di essere in contatto con le autorità locali per fornire loro tutte le informazioni necessarie sul contenuto dei container persi e che i topografi sono già stati rapidamente incaricati di cercare i contenitori caduti in mare. Per condurre le operazioni di recupero, il porto di Ngqura è stato chiuso al traffico marittimo onde evitare che alcuni container affondati nel canale d’ingresso del porto diventassero pericolosi per la navigazione. MSC Palak è successivamente tornata a Coega, dove è stata ormeggiata per ulteriori sondaggi. L’Autorità per la Sicurezza Marittima, ha inviato anche un aereo nell’area per rintracciare i container ed eventuali detriti alla deriva che potrebbero costituire un pericolo per la navigazione chiedendo agli operatori di rimanere vigili e di riferire eventuali container avvistati.. Incidenti simili, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono molto rari stando a quanto afferma il World Shipping Council, che generalmente utilizza l’espressione “evento catastrofico” per indicare la perdita di almeno 50 container in un solo episodio. Ad una settimana dal fatto sembra che le operazioni di recupero non abbiano ottenuto risultati significativi.

Alle Isole Eolie si lotta da 48 ore per liberare un capodoglio dalle reti – VIDEO

Alle Isole Eolie si lotta da 48 ore per liberare un capodoglio dalle reti – VIDEO Il cetaceo s'inabissa con la rete ancora impigliata nella coda, appello per ritrovarlo Sono ormai 48 ore che una squadra di sub con biologi e la guardia costiera stanno lavorando al largo dell’Isola di Salina, nelle Eolie, per liberare un capodoglio rimasto impigliato e ferito in una rete da pesca illegale. “Il cetaceo sembra impazzito - dice il biologo e sub Carmelo Isgrò,- e non favorisce le operazioni. Pensavamo che dopo 24 ore si sarebbe stancato e invece non facilita il nostro lavoro”. “C’è tanta amarezza e tanta rabbia per queste maledette spadare illegali che ancora una volta sembra abbiano avuto la meglio su uno dei giganti del mare più belli e maestosi che esistano al mondo”, aggiunge Monica Blasi, biologa di Filicudi Wildlife Conservation-pronto soccorso tartarughe marine. “Abbiamo vegliato e monitorato ‘Furia’ mentre i sommozzatori lavoravano per liberarla, abbiamo misurato la sua respirazione in continuo, prima e durante l’intervento di rimozione, e registrato le sue vocalizzazioni acustiche con l’idrofono per valutare il suo stato di salute e misurare comportamento e livelli di stress”. “Durante questo tempo il cetaceo si è spinto verso nord a circa 15 miglia dalla costa eoliana e, nonostante la matassa di rete che le rimane attorcigliata sulla coda, il suo spirito vivace e una grande voglia di vivere le hanno fatto compiere apnee prolungate di addirittura 40 minuti. Ripetuti i tentativi da parte dei sommozzatori della guardia costiera per rimuovere completamente la rete dalla coda”. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, questi mammiferi sono sempre più esposti a rischi. Uomini e Cetacei utilizzano il mare per procurarsi il cibo e possono entrare in competizione con effetti negativi sia per l’economia ittica che per gli animali; alcune specie come il tursiope, la stenella, il grampo, il capodoglio e il delfino comune, si avvicinano occasionalmente alle attrezzature da pesca, interagendo più spesso con alcune, sottraendo il pesce dalle reti, causando buchi e strappi e, in alcuni casi, possono rimanerne intrappolati come nel caso del video, dove il cucciolo è rimasto impigliato nell'amo di un palangaro per la cattura del pesce spada. L’attrezzo più pericoloso da questo punto di vista è la rete pelagica derivante, la spadara, messa al bando dalla Commissione Europea dal 2002 e dal 2005 in tutto il Mediterraneo, ma ancora utilizzata illegalmente. Altre interazioni possono avvenire con le reti da posta fisse, più raramente con le reti a strascico, con quelle a circuizione, con le lenze e i palangari. Si stima che ogni anno muoiono nelle reti da pesca mondiali circa 300.000 esemplari di Cetacei, ben 1.000 al giorno. Nonostante il divieto dell’UE, solo nel 2005 la Guardia Costiera Italiana ha sequestrato ben 800 km di reti spadare seguiti dai 600 Km del 2006. Nel mar mediterraneo gli scienziati hanno stimato un numero di uccisioni di 8.000 cetacei all’anno negli attrezzi da pesca. Ecco il video che non scorderemo mai: https://youtu.be/TCqr_b2sppE

Monopattini elettrici: boom di vendite in Italia.

Monopattini elettrici: boom di vendite in Italia. È boom delle vendite di monopattini elettrici Secondo le ultime rilevazioni esaminando le vendite e-commerce, nella prima metà dell'anno il numero di questi piccoli veicoli venduti è quintuplicato rispetto allo stesso periodo del 2018, proponendo un'ottantina di modelli, omologati per la circolazione stradale. Chi viaggia sulle strade senza campanello, fanali anteriori e posteriori e freni su entrambe le ruote potrebbe essere multato. Le cifre di vendita dimostrano che gli e-scooter sono particolarmente in voga tra gli uomini: solo 13 acquirenti su 100 sono donne. Anche la suddivisione delle classi di età parla da sé: un acquirente su tre ha fra i 30 e i 39 anni, uno su quattro tra i 20 e i 29 anni e uno su cinque tra i 40 e i 49 anni. Dunque, il tipico proprietario di un e-scooter in Italia è un trentenne di sesso maschile. Come noto non tutti fanno i salti di gioia per la forte diffusione di monopattini: in diverse città mondiali la loro proliferazione ha portato a seri problemi.I pedoni si sentono spesso minacciati da chi circola sui marciapiedi o nelle zone pedonali e forti perplessità solleva anche l'impatto ambientale di questi mezzi oltre a non essere soggetti all’obbligo dell’assicurazione RC. Infatti i monopattini elettrici sono stati equiparati dalla legge alle biciclette. Basta salire, accelerare e sterzare. Tuttavia i monopattini elettrici sono molto più pericolosi dal punto di vista del rischio incidenti. Lo rivela uno studio condotto negli Usa e pubblicato da JAMA Surgery, secondo cui sono gli infortuni alla testa quelli più comuni con il monopattino. I ricercatori dell'università di San Francisco hanno analizzato i ricoveri in pronto soccorso per incidenti dovuti agli scooter tra il 2014 e il 2018, confrontando poi i numeri ottenuti con quelli dei traumi dovuti alla bicicletta negli stessi anni. Nel periodo considerato, spiegano gli autori, il numero totale di incidenti relativi ai monopattini è cresciuto del 222%, e quello dei ricoveri del 315%.Dal confronto fra i due mezzi è emerso che quasi un terzo degli utenti dei monopattini ha avuto un trauma alla testa, il cui rischio è triplo rispetto a quello dovuto alla bicicletta. Nel 2018 circa un terzo degli incidenti sugli 'e-scooter' è capitato a donne, e la fascia di età più rappresentata è quella tra 18 e 34 anni. Diversi studi, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, hanno dimostrato che indossare un casco riduce il rischio di traumi. Per tale ragione raccomandiamo di indossarlo e invitiamo anche i produttori dei monopattini a incoraggiarne l'uso.

Presenza di Salmonella, Conad richiama salame felino Sapori & Dintorni

Presenza di Salmonella, Conad richiama salame felino Sapori & Dintorni Rischio microbiologico per Salmonella spp. Questo il motivo che ha spinto la catena dei supermercati Conad a diffondere un avviso di richiamo in via precauzionale di un lotto di salame felino Igp Sapori & Dintorni per la presenza di Salmonella spp. Il salume interessato è venduto in forme intere da 850 grammi circa con il numero di lotto 1770520. Il salame felino richiamato è stato prodotto per Conad Società Cooperativa da Fereoli Gino e Figlio Srl. A scopo cautelativo e al fine di garantire la sicurezza dei consumatori, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare il salame con il numero di lotto segnalato e restituirlo al punto vendita dove è stato acquistato.

Miracolo in Cina, bimbo di 2 anni salvo dopo un volo da quattro piani – VIDEO.

Miracolo in Cina, bimbo di 2 anni salvo dopo un volo da quattro piani – VIDEO. Lo Sportello dei diritti: "Mai lasciare i bambini soli anche per poco tempo". Salvataggio miracoloso in Cina dove un uomo ha scongiurato una possibile tragedia afferrando un bambino che precipitava A volte i genitori lasciano un figlio piccolo solo anche in casa, spesso addormentato, per giunta con una finestra aperta, per svolgere le loro commissioni, senza rendersi conto a quali gravi rischi lo espongono. Ma più frequentemente gli incidenti avvengono quando un genitore indaffarato anche se è amorevole e di qualsiasi ceto sociale, lo perde di vista sottovalutando il rischio legato a tale comportamento. Come nel caso di oggi di un bimbo che miracolosamente si è salvato dopo un volo da 4 piani di un edificio a Huai An, provincia di Jiangsu, una città nella Cina orientale. È stata la presenza di un uomo che ha impedito miracolosamente che si verificasse una tragedia, quando un bambino di 2 anni, è sfuggito all’attenzione degli adulti, si è arrampicato sulla ringhiera di un balconcino, ed è caduto dal quarto piano, compiendo un volo di oltre una decina di metri. L’uomo, alzando gli occhi al cielo, ha notato il piccolo che penzolava aggrappato al cornicione di un piccolo balcone e ha subito capito che non avrebbe resistito molto in quella scomoda posizione. Pochi istanti dopo, infatti, il bambino ha mollato la presa ed è precipitato nel vuoto. Per il piccolo non vi sarebbe stato scampo vista la considerevole altezza da cui è caduto. Fortunatamente però è intervenuto il vicino che miracolosamente è riuscito ad afferrare il piccolo durante la caduta evitando il peggio. Il tutto è avvenuto sotto lo sguardo attonito dei passanti e dei residenti della zona. Quando sono arrivati i soccorsi, chiamati dai vicini, il bimbo era cosciente. L’intraprendente bambino si sarebbe chiuso in camera da letto e con l’ausilio di uno sgabello avrebbe scavalcato la finestra. Successivamente avrebbe camminato su di un balconcino dove sono posizionati i motori dei condizionatori per poi perdere l’equilibrio. Nel filmato sono visibili i presenti con il fiato sospeso mentre il bambino rimane aggrappato su di una sporgenza. Ad un certo punto il bimbo perde la presa e cade nel vuoto, atterrando prima su un tettoia di vetro e poi tra le braccia di un vicino. Tutto catturato in un video, girato con lo smartphone da qualcuno dei presenti che vive nella contea di Xuyi. Il filmato di questo incredibile salvataggio, come prevedibile, è diventato virale in rete. Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ricorda ai genitori che lasciare un bambino, anche solo per pochi minuti, per giunta con una finestra aperta, è reato di abbandono di minore. Il genitore, infatti, benchè l’assenza sia breve, viene comunque meno ai suoi doveri di sorveglianza e cura creando una situazione di potenziale pericolo per il minore. Ecco il video: https://youtu.be/-Ebg2hGcRH8

domenica 19 luglio 2020

Uomo armato di ascia attacca i dipendenti all'interno di un ufficio delle imposte a Kozani in Grecia. Il video shock

Uomo armato di ascia attacca i dipendenti all'interno di un ufficio delle imposte a Kozani in Grecia. Il video shock Delle immagini raccapriccianti arrivano dalla Grecia dove un uomo che brandisce un'ascia ha attaccato i dipendenti di un ufficio delle tasse a Kozani giovedì, ferendo quattro persone. Le autorità hanno affermato che l'attacco è avvenuto prima di mezzogiorno, a Kozani, a circa 450 chilometri a nord-ovest di Atene. Tutti i feriti erano impiegati dell'ufficio delle imposte, tre dei quali sono ricoverati in ospedale in gravi condizioni. Un’azione spropositata che è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza che hanno registrato fotogramma per fotogramma ogni movimento dell'autore con l'ascia, ogni colpo che è riuscito a brandire alle sfortunate vittime come in un thriller. La polizia ha immediatamente risposto alla scena e ha arrestato l'uomo di 45 anni. Sotto attacco, ancora una volta il personale degli uffici delle imposte anche in Grecia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, da parte di cittadini esasperati che stanno esplodendo solo oggi a causa della crisi economica e che solleva un problema che è quello del rapporto tra esattore e cittadino che è un rapporto che si sta sempre più connotando come medievale. Ecco il video: https://youtu.be/kpbH8ioRMFw

Aereo atterra in un campo di mais

Aereo atterra in un campo di mais Una situazione decisamente inusuale. Un aereo da turismo "Piper" con due persone a bordo ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza in un campo di mais a Reitnau nel Canton Argovia in Svizzera, a causa di un guasto al motore. Nessuno è rimasto ferito, mentre il velivolo ha riportato danni a una ruota e all'elica. L'apparecchio, un Piper Warrior con a bordo il pilota e un passeggero, era decollato in mattinata dall'aerodromo di Birrfeld con l'intenzione di sorvolare le Alpi, ha precisato la polizia cantonale. A causa di una panne al motore, il pilota ha deciso un atterraggio di emergenza a Reitnau, a circa 25 km da Birrfeld. Un episodio con un lieto epilogo. Solitamente i piloti, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, effettuano tali manovre d’emergenza quando il volo è ‘possibile ma non consigliabile’ per ragioni diverse, come le pessime condizioni meteorologiche, perdita di carburante o avaria del motore. L’atterraggio nel campo di mais, comunque, sarebbe potuta finire con conseguenze ben peggiori. Anche il campo ha subito i suoi danni, ma miracolosamente nessuno è rimasto ferito. Il Servizio d'inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI) ha aperto un'inchiesta per determinare le circostanze dell'incidente.

Lo scoiattolo assetato chiede disperatamente e ottiene un po' d'acqua. Turista dà da bere a scoiattolo assetato – VIDEO

Lo scoiattolo assetato chiede disperatamente e ottiene un po' d'acqua. Turista dà da bere a scoiattolo assetato – VIDEO Su internet ha suscitato incredulità ed anche tanta tenerezza un video divertente e assolutamente imperdibile, quello di uno scoiattolo che sa farsi capire molto bene dall'uomo. Il video in questione è stato girato da un tale Paul Camps, che di recente era stato in visita per l’appunto al Parco Nazionale del Grand Canyon, in Arizona. Ma a destare meraviglia a quanto pare è anche la fauna locale. Nel filmato si vede uno scoiattolo avvicinare senza alcun timore reverenziale l’uomo, facendo capire subito di volere dell’acqua fresca da bere. E così Paul estrae una bottiglietta e la pone delicatamente tra le zampe dell’animaletto, aiutandolo a sorreggerla. La gestualità dello scoiattolo è assolutamente clamorosa: l'animale sembra implorare disperatamente un po' d'acqua, la ottiene e alla fine decide di andare via. L’uomo era in giro per ammirare la bellezza del panorama che gli si parava davanti. “Ma quasi immediatamente mi sono accorto di questo scoiattolo. Mi seguiva e sulle prime ho fatto finta di nulla. Però ne ho anche approfittato per riprenderlo con il mio smartphone”. Paul, che era in compagnia della sua fidanzata, ha infine concluso con una battuta. “Poi non abbiamo bevuto dalla stessa bottiglia…”. Un episodio quasi simile, , evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti" , nel quale una persona offriva da bere ad un animale, era accaduto anche nello scorso mese di novembre. In quel caso era stato un cane a chiedere aiuto. Ecco il video: https://youtu.be/RrilxaACZRw

Incontro finito bene tra un orso nero e tre ragazze. Una delle donne ne approfitta per fare un selfie. Il video sta facendo il giro del web

Incontro finito bene tra un orso nero e tre ragazze. Una delle donne ne approfitta per fare un selfie. Il video sta facendo il giro del web Paura e sangue freddo con un orso nero alle spalle per tre ragazze che sono uscite illese da un incontro ravvicinato nella zona di Chipinque a Monterrey, in Messico nord-orientale, grazie alla calma con cui hanno affrontato la situazione. Nella clip si vede una delle ragazze che viene letteralmente “abbracciata” dall’urside che ad un certo punto si è alzato in piedi. Nello specifico, l'orso si avvicina a uno di loro, inizia a annusarla e si alza improvvisamente sulle sue due zampe posteriori per posizionarsi all'altezza della donna. L'animale abbraccia la sua gamba destra, la tira persino verso di lui, ma la giovane donna è ferma per evitare qualsiasi reazione violenta da parte del mammifero. La ragazzina rimane immobile e ne approfitta per fare furtivamente un selfie, fino a quando l’animale si è allontanato. Un'altra delle donne osserva attentamente la scena e inizia a fare piccoli passi e ad allontanarsi dal luogo. In un secondo video che è stato condiviso sui social network dall'utente @ lzaroRos5, si osserva un altro angolo dello stesso momento. In questa clip si può vedere quando l'orso si alza per abbracciare la ragazza che ne approfitta per fare un selfie con l'animale. Un cybercitizen nel commentare il video ha sottolineato il coraggio e il carattere della donna nel mantenere la calma di fronte alla situazione e l'ha soprannominata "Miss Temple". A Monterrey, nello stato del Nuevo León, è sempre più comune trovare orsi neri. Negli ultimi mesi questi animali, evidenzia Giovanni D'Agata, sono stati visti in cerca di cibo ed entrare nelle case per giocare in piscina. Ecco il video: https://youtu.be/fBiFHZfrV3E

sabato 18 luglio 2020

L’orrore corre sul web: mette tre gatti in lavatrice a gettoni uccidendoli

L’orrore corre sul web: mette tre gatti in lavatrice a gettoni uccidendoli Ha preso tre gatti e, dopo averli messi nella lavatrice a gettoni, ha fatto partire il programma per il bucato. Una morte orribile, quella dei felini, morti mentre le immagini dell’orribile fatto avvenuto il 12 luglio verso le 05:30 locali, venivano catturate da telecamere della videosorveglianza posizionate all’interno di una lavanderia pubblica. Ad accorgersene una cliente che scioccata e inorridita ha notato i gatti affogati quando ha aperto la porta della lavatrice per caricare i propri vestiti nella macchina della lavanderia di via Desa Aman Puri, Kepong, a Kuala Lumpur, in Malesia. Non è stata in grado di rianimarli e ha chiamato la polizia che è arrivata al locale nel distretto di Taman Ehsab ed ha subito avviato un'indagine. La polizia scioccata ha, infatti, visionato la registrazione che mostrava un uomo di circa 30 anni a piedi nudi in una tuta da ginnastica che trasferiva i gatti vivi nella macchina. Le autorità hanno spiegato che gli animali sono morti al primo lavaggio. La Malaysia Animal Association afferma che questo è il secondo incidente che ha coinvolto l'uccisione di gatti con una lavatrice, mentre il primo caso si è svolto a settembre 2018 e ha coinvolto tre autori. La clip in breve tempo è divenuta virale scatenando un unanime coro di protesta contro l’uomo che è stato identificato e arrestato per l’orribile gesto. Le associazioni animaliste hanno reagito all’atto terribile quanto shoccante. Diverse foto delle carcasse dei gatti, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono state anche incluse nel post, così come le foto del sospetto. Ecco il video: https://youtu.be/DXh82RkMK40

Insalata in busta ritirata in Italia: rischi per la salute.

Insalata in busta ritirata in Italia: rischi per la salute. L’Italia si prepara a ritirare dal commercio una partita di insalata mista in busta, per un grave rischio per la salute. Allerta RASFF. Di seguito facciamo chiarezza e vediamo qual è il problema. L’insalata in busta è una scelta obbligata in molti casi, dal momento che per mancanza di tempo si finisce spesso per preferire questa tipologia alla proposta fresca da pulire. I rischi per la salute sono però elevati con questo tipo di alimento, è infatti sufficiente interrompere la catena del freddo per mangiare un prodotto non salutare e anzi dannoso per il nostro intestino. Non sembra però questo il motivo che ha spinto l’Italia a ritirare dal commercio una marca d’insalata in busta biologica, ma un problema ben più grave. In alcune confezioni di questo prodotto è stato trovato il microorganismo del norovirus che rappresenta uno tra gli agenti più diffusi di gastroenteriti acute di origine non batterica, costituendo così un serio problema nel campo della sicurezza alimentare. A dare l’allarme non è però il Ministero della Salute italiano, bensì il Rapid Alert System for Food and Feed che ha messo in guardia gli italiani dal consumare questo tipo di alimento. Il prodotto in questione è l’insalata preconfezionata. L’insalata sembra che sia stata contaminata dal ceppo comunemente noto anche come virus di Norwalk, dal nome della città dell’Ohio centro di un’epidemia di gastroenterite nel 1968, una tipologia pericolosa per il genere umano. Attualmente non è stata rivelata la marca o i lotti che verranno ritirati dal mercato, ma è stato lanciato l’allarme. Il prodotto è coltivato e confezionato in Italia, dove viene distribuito, ma risulta anche esportato in grosse quantità in Spagna e per questo entrambi i Paesi sono stati allertati. La nota completa redatta dalla RASFF la si può leggere sulla nota 2020.2916 del 16 luglio 2020. Non sapendo con precisione quale sia la marca e i lotti da ritirare molte persone hanno paura ad acquistare insalata in busta, dal momento che potrebbero entrare in contatto con il virus. Prima di tutto diciamo che quando si sente parlare genericamente di norovirus si fa riferimento al virus le cui infezioni si manifestano soprattutto in contesti comunitari, negli ospedali, nelle case di riposo, nelle scuole o, tipicamente, in ambienti confinati, come per esempio le navi da commercio e da crociera. Non coltivabili, i norovirus hanno posto qualche problema diagnostico in passato. Fino a qualche anno fa, infatti, era possibile identificarli solo con l’osservazione al microscopio elettronico, date le minuscole dimensioni, o misurando la presenza di anticorpi nel sangue. Da una decina d’anni sono stati sviluppati test diagnostici rapidi con l’uso di marcatori molecolari o mediante test commerciali Elisa (acronimo dall’inglese Enzyme-Linked Immuno. Assay) per la ricerca del virus da campioni biologici. A oggi, sono noti tre genogruppi di norovirus: GI, GII e GIV in grado di infettare l’uomo, sottodivisi in più di 30 genotipi.Il periodo di incubazione del virus è di 12-48 ore, mentre l’infezione dura dalle 12 alle 60 ore. I sintomi sono quelli comuni alle gastroenteriti, e cioè nausea, vomito, soprattutto nei bambini, diarrea acquosa, crampi addominali. In qualche caso si manifesta anche una leggera febbre. La malattia non ha solitamente conseguenze serie, e la maggior parte delle persone guarisce in 1-2 giorni senza complicazioni. Normalmente, l’unica misura è quella di assumere molti liquidi per compensare la disidratazione conseguente a vomito e diarrea. In particolare, la disidratazione può rappresentare una complicazione più seria per i bambini, gli anziani e i soggetti con precario equilibrio metabolico o cardiocircolatorio, e può quindi richiedere una certa attenzione medica. Non esiste un trattamento specifico contro il norovirus, né un vaccino preventivo. I meccanismi di immunizzazione contro il norovirus sono poco conosciuti, e secondo i Cdc l’immunità dura solo alcuni mesi: lo stesso individuo quindi può essere infettato dal virus più volte nel corso della vita. Il virus, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è altamente infettivo e bastano 10 particelle virali per dare vita a un’infezione. Data la loro persistenza nell’ambiente, che ne permette la replicazione e diffusione anche per due settimane dopo l’infezione iniziale, i norovirus sono difficili da controllare ed è quindi necessario applicare rigorose misure sanitarie per prevenirli e contenerli. La trasmissione avviene direttamente da persona a persona, per via orofecale o via aerosol, oppure tramite acqua o cibo infetti, ma anche per contatto con superfici contaminate. Nella maggior parte dei casi documentati la trasmissione è avvenuta mediante il consumo di acqua o alimenti contaminati. L’alimento potrebbe essere contaminato alla fonte, da acque infette, sia nel caso di frutti di mare (in particolare ostriche) sia di verdure fresche o di frutti di bosco. In molti casi, la contaminazione è stata attribuita alle cisterne di raccolta dell’acqua o a piscine e fontane. Sono state inoltre descritte diverse epidemie legate al consumo di alimenti contaminati da parte di un alimentarista, produttore o distributore, subito prima del consumo. Le epidemie sono spesso associate al consumo di frutti di mare crudi, insalate, frutti di bosco, acqua contaminata, cibi freddi, germogli, erbe e spezie.L’unica forma di controllo efficace del norovirus è l’attuazione di rigorose misure igieniche nella manipolazione e distribuzione di cibi e bevande. I norovirus sono piuttosto resistenti nell’ambiente, sopravvivono a temperature sopra i 60°C e anche in presenza di cloro, normalmente utilizzato per disinfettare le acque potabili. Inoltre, rimangono nelle feci delle persone infette per almeno 72 ore dopo la guarigione. È quindi evidente che solo misure molto stringenti, a partire da un’accurata igiene personale degli addetti alla manipolazione e distribuzione dei cibi, possono prevenirne la diffusione. Vale in questo caso la serie di norme e consigli tipici della prevenzione di qualsiasi tossinfezione alimentare: lavarsi le mani molto bene prima di toccare i cibi non lavorare e soprattutto non stare a contatto con il cibo quando si è indisposti, soprattutto se si è affetti da gastroenterite, e fino a tre giorni dopo la guarigione lavare e disinfettare accuratamente tutti i materiali e le superfici (dalle tovaglie e tovaglioli ai grembiuli e teli da lavoro, fino agli utensili) che possano essere venuti a contatto con una persona infetta e/o con il virus utilizzare solo cibi di provenienza certificata, soprattutto nel caso di alimenti che vengono cotti poco, come i frutti di mare o le verdure fresche eliminare tutte le scorte alimentari che potrebbero essere state contaminate da un addetto infetto e/o da altre fonti di norovirus tenere separati i soggetti che portano pannolini e pannoloni, soprattutto in asili e case di riposo, dalle aree dove viene preparato e distribuito il cibo. Ribadiamo che per il momento il Ministero della Salute italiano non ha ancora reso noto nessun tipo di dettaglio e si è in attesa di maggiori informazioni per cercare di capire qual è la marca ritirata dal mercato e soprattutto quali siano i lotti infettati dal virus.

venerdì 17 luglio 2020

Il coccodrillo morde la testa del bambino di 6 anni e lo trascina sott'acqua vicino alla spiaggia. Il bambino stava giocando con sua sorella mentre vagava vicino lo sbocco dell'estuario vicino alla spiaggia di El Palmar in Messico dove vivono decine di coccodrilli. Rimane in una condizione critica dopo aver subito morsi alla testa, alle braccia, al torace e alle gambe

Il coccodrillo morde la testa del bambino di 6 anni e lo trascina sott'acqua vicino alla spiaggia. Il bambino stava giocando con sua sorella mentre vagava vicino lo sbocco dell'estuario vicino alla spiaggia di El Palmar in Messico dove vivono decine di coccodrilli. Rimane in una condizione critica dopo aver subito morsi alla testa, alle braccia, al torace e alle gambe Si pensava che il bambino stesse giocando con sua sorella vicino alla spiaggia di El Palmar in Messico quando si sono allontanati dai loro genitori. Hanno iniziato a esplorare lo sbocco di un estuario che ospita numerosi coccodrilli. I testimoni hanno poi osservato con orrore che, secondo quanto riferito, l'animale ha afferrato il ragazzo per la testa, lo ha trascinato in acqua e ha cercato di affogarlo per circa 10 minuti, mordendolo in testa, braccia, petto e gambe. Secondo quanto riferito, turisti e bagnini hanno iniziato a lanciare pietre contro il coccodrillo per liberare il bambino e spaventare l'animale lungo tre metri. Il ragazzo è stato portato d'urgenza all'ospedale generale dove si trova in condizioni critiche. Secondo quanto riportato dalla rivista generalista statunitense Newsweek, il personale dell'albergo della zona, nutre i coccodrilli per intrattenere i turisti locali, nello stesso estuario in cui è stato attaccato il ragazzo. C'è stato un aumento del numero di coccodrilli che appaiono sulle spiagge del Messico, a causa del coronavirus. Ad aprile, durante la pandemia, in assenza di attività umana, i coccodrilli di La Ventanilla, Oaxaca, hanno invaso la spiaggia per la prima volta dopo decenni. La popolare destinazione turistica ospita una laguna in cui i coccodrilli normalmente trascorrono la maggior parte del loro tempo, evitando i visitatori. Gli attacchi di coccodrillo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” ai nostri connazionali che si recano in Messico per turismo, non sono rari. L'anno scorso, un pescatore è stato attaccato da un coccodrillo mentre faceva un pisolino sulla spiaggia di Boca Barra, a sud di Puerto Escondido.

Malta, ragazza italiana ferita in un incidente stradale a Swieqi

Malta, ragazza italiana ferita in un incidente stradale a Swieqi Una ragazza italiana di 25 anni residente a Naxxar è rimasta ferita in un incidente stradale ieri mattina a Swieqi. Secondo quanto comunicato dalla polizia l’incidente ha avuto luogo intorno alle 7.30 del mattino in Triq Sant’ Andrija. La moto sulla quale la ragazzaq viaggiava come passeggera ha avuto una collisione con una Renault Clio guidata da un 27enne di Mosta. La moto era guidata da un 32enne di Naxxar. Un’ambulanza ha portato i due motociclisti in ospedale. L’uomo è stato dimesso con ferite leggere mentre la ragazza è stata ricoverata.. Alla luce di questi gravi incidenti che vedono coinvolti i nostri connazionali all'estero, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, suggerisce caldamente a tutti coloro che sono in procinto di recarsi temporaneamente all’estero, nel loro stesso interesse, di munirsi della Tessera europea assicurazione malattia (TEAM), per viaggi in Paesi dell’UE, o, per viaggi extra UE, di un’assicurazione sanitaria con un adeguato massimale, tale da coprire non solo le spese di cure mediche e terapie effettuate presso strutture ospedaliere e sanitarie locali, ma anche l’eventuale trasferimento aereo in un altro Paese o il rimpatrio del malato, nei casi più gravi anche per mezzo di aero-ambulanza. E’ infatti noto che in numerosi Paesi gli standard medico-sanitari locali sono diversi da quelli europei, e che spesso le strutture private presentano costi molto elevati per ogni tipo di assistenza, cura o prestazione erogata. Occorre ricordare che le Rappresentanze diplomatico-consolari, pur fornendo l’assistenza necessaria, non possono sostenere nè garantire pagamenti diretti di carattere privato; soltanto nei casi più gravi ed urgenti, esse possono concedere ai connazionali non residenti nella circoscrizione consolare e che versino in situazione di indigenza dei prestiti con promessa di restituzione, che dovranno essere, comunque, rimborsati allo Stato dopo il rientro in Italia.

Presenza di Listeria monocytogene: richiamato salume a marchio Savelli Salumi e Carni

Presenza di Listeria monocytogene: richiamato salume a marchio Savelli Salumi e Carni Il Ministero della Salute ha pubblicato l’avviso di richiamo di di un lotto di casareccia a marchio Savelli Salumi e Carni per la presenza di Listeria monocytogenes. Il salume interessato è venduto in confezioni sotto vuoto di pezzatura varia con il numero di lotto 192/20 e il termine minimo di conservazione 14/11/2020. La casareccia richiamata è stata prodotta da Savelli Salumi e Carni Snc, nello stabilimento di via della Stazione 29 a Norcia, in provincia di Perugia. Nell’ottica d’informazione quotidiana in materia di allerte per i consumatori, Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, a scopo precauzionale, raccomanda ai clienti che hanno acquistato il lotto sopra indicato, di non consumarlo e a consegnarlo al rivenditore o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

Appende suo figlio nel vuoto per una foto - VIDEO

Appende suo figlio nel vuoto per una foto. Padre folle scatta foto al figlio mentre penzola dal bordo di una montagna - VIDEO Per qualche like in più si farebbe di tutto, è proprio vero! C'è addirittura che chi mette a repentaglio la vita come un uomo che ha appeso suo figlio nel vuoto per alcuni secondi su una strada di montagna a Fangshan, in Cina, per scattare una nuova foto. Il tutto alla presenza di tantissimi turisti presenti che sono rimasti esterrefatti dal gesto. Le immagini scioccanti che stanno facendo il giro del web e hanno raccolto in sole 24 ore oltre 13 milioni di visualizzazioni, hanno catturato il momento in cui un padre di cinque bambini ha oltrepassato la barriera di sicurezza posta in strada per scattare l’immagine del bambino sospeso nell’aria con il figlio più grande che lo sorregge. Altri tre bambini sono stati visti oltrepassare il lato della strada e stare vicino a loro sull’orlo del burrone. scatenando la rabbia degli utenti di Internet. Un'indignazione che i passanti presenti al momento dell'episodio non hanno manifestato. Anzi indifferenti, si vede nel video, alcuni ridono anche quando vedono la situazione di pericolo che poteva trasformarsi in tragedia. Sul social cinese simile a Twitter, Weibo, sono stati lasciati centinaia di migliaia di commenti per criticare il padre. Ancora una volta, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti" si allunga la lista di persone che per uno scatto estremo compiono gesti sconsiderati, come in questo caso che solo per fortuna non ha avuto conseguenze fatali. Ecco il video: https://youtu.be/TMaIdx_qWsw

giovedì 16 luglio 2020

Covid 19. Risarcimento negato ai passeggeri della Grand Princess. “Il pericolo di contagio non è provato”

Covid 19. Risarcimento negato ai passeggeri della Grand Princess. “Il pericolo di contagio non è provato” Avevano citato in giudizio l’armatore della nave da crociera Grand Princess ritenendo che gli “stati di angoscia emotiva” causati dalla paura di essere esposti al Coronavirus fosse da imputare alla compagnia. Il Tribunale federale americano, in composizione monocratica, ha respinto le azioni proposte dai passeggeri. Secondo il giudice, “Nel caso di specie, si legge nella sentenza, non vi sono elementi probatori che consentano di poter affermare che l’incidente sia stato causato da inadempienze o condotte omissiva da parte della Compagnia” e inoltre consentire l’apertura di un simile contenzioso “porterebbe a un’inondazione di cause banali”. Il giudice Gary Klausner, del tribunale di Los Angeles, ha aggiunto che “consentire ai passeggeri di ottenere un risarcimento basato solo sul timore di una potenziale esposizione al virus, in assenza di sintomi, solleverebbe preoccupazioni a proposito delle responsabilità a carico di ristoranti, bar e altri luoghi in cui si riuniscono le persone”. Nessuna prova, insomma, che i passeggeri siano stati effettivamente esposti al pericolo di un contagio. E la sola paura non vale il risarcimento. L’avvocato Debi Chalik ha già annunciato appello: “La compagnia, ha detto, sapeva che il virus era potenzialmente presente sulla sua nave. Se una palestra o un ristorante invitano le persone a entrare quando sanno che il virus è in circolo, penso che dovresti avere il diritto di fare causa a quelle aziende”, ha detto. Di qui il rigetto della domanda di risarcimento e la condanna a pagare le spese processuali. Il gruppo Carnival, proprietario della Grand Princess, non ha commentato la sentenza. A marzo, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” alla nave Grand Princess e ai suoi 2.400 passeggeri fu negato l’ingresso a San Francisco dopo l’esplosione di un focolaio a bordo di Covid 19. Quasi una settimana dopo, l’armatore organizzò l’attracco della nave a Oakland, in California, e i passeggeri furono messi in quarantena. I coniugi Weissberger, citati dai media americani, sono stati fra i primi a fare causa a Carnival chiedendo oltre 1 milione di dollari di risarcimento per danni morali.