sabato 30 marzo 2019

Paura su un volo Milano Malpensa-Sharm el-Sheikh: atterraggio forzato per il maltempo al Cairo.

Paura su un volo Milano Malpensa-Sharm el-Sheikh: atterraggio forzato per il maltempo al Cairo. Un aereo italiano è stato costretto ad atterrare all'aeroporto internazionale del Cairo anziché all'aeroporto internazionale di Sharm el-Sheikh a causa del maltempo. La torre di avvistamento ricevette un segnale dal comandante del volo italiano Volo 815 da Milano Malpensa, chiedendo il permesso di atterrare all'aeroporto a causa del maltempo all'aeroporto di Sharm el-Sheikh. Le fonti hanno aggiunto che l'aereo è stato autorizzato ad atterrare e i passeggeri sono transitati nella sala di aspetto per essere poi trasferiti a destinazione. Ne da notizia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”.

venerdì 29 marzo 2019

Giro di vite della Cassazione contro petardi nei campi di gioco: "La squadra di casa risarcisce lo spettatore danneggiato dal petardo lanciato dal settore ospiti".

Giro di vite della Cassazione contro petardi nei campi di gioco: "La squadra di casa risarcisce lo spettatore danneggiato dal petardo lanciato dal settore ospiti". Contrattuale la responsabilità del club, che non prova l’inadempimento per cause non imputabili: inadeguata la distanza di 10 metri fra le opposte tifoserie, non impedisce i lanci diagonali di oggetti. Il tema è di strettissima attualità e abbraccia tutto il calcio, dalla serie A alle partite del settore giovanile. Stop ai petardi negli stadi. Il giro di vite arriva dalla Cassazione che con l’ordinanza 8763/19, pubblicata il 29 marzo dalla terza sezione civile pronuncia: "La squadra di calcio risarcisce lo spettatore ferito dal lancio di un petardo proveniente dal settore ospiti dello stadio. Contrattuale la responsabilità del club di casa, che non riesce a dimostrare come l’inesatta esecuzione della prestazione sia determinata da una causa non imputabile: troppo esigua la distanza lasciata fra le due opposte tifoserie, soltanto una decina di metri, che evita il contatto fisico ma non impediscono il lancio di oggetti in diagonale verso il settore sottostante". Niente da fare per il club di serie A: pagherà circa 80 mila euro di risarcimento al suo tifoso che da quella maledetta domenica ha riportato un’invalidità civile al 46 per cento. In zona Cesarini la squadra di casa segna il gol della vittoria: gli ultras ospiti scatenano l’inferno e un petardo piomba in curva Nord addosso al tifoso che tenta di pararsi con la mano. Risultato: perde in parte l’uso di tre dita e subisce un trauma all’occhio e all’orecchio. Istintivo e fisiologico il gesto del danneggiato che tenta di difendersi dall’oggetto lanciato: calciandolo avrebbe colpito altri spettatori. Insomma: sussiste il nesso di causalità e manca la prova della colpa esclusiva del danneggiato. Non basta poi il vetro antisfondamento fra le due opposte fazioni a salvare la squadra di casa: decisiva la deposizione in sede penale di un funzionario della questura secondo cui la distanza minima fra le due tifoserie ha soltanto reso più difficile il lancio di oggetti fra diversi livelli dell’impianto. Ma non l’ha impedito. La società sportiva, condannata anche a pagare, anche le spese di giudizio e il contributo unificato aggiuntivo. Il tema, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è di strettissima attualità e abbraccia tutto il calcio, dalla serie A alle partite del settore giovanile.

Aflatossina negli alimenti per bambini "babylove". Dm drogherie markt richiama vari articoli per l'infanzia

Aflatossina negli alimenti per bambini "babylove". Dm drogherie markt richiama vari articoli per l'infanzia Dm drogherie markt, catena tedesca che vende prodotti per la cura della persona e della casa, presente in Italia con 13 negozi, ha comunicato che sta procedendo, a titolo precauzionale, al richiamo dagli scaffali dei punti vendita di alcuni alimenti per la prima infanzia del brand "babylove". Come informa la società, analisi in autocontrollo hanno rilevato elevati livelli di aflatossina in alcuni prodotti di seguito riportati: - "Mango Babylove melograno nella mela, 190 g, dopo il 4 ° mese" con la data di scadenza 15.10.2020 - "Babylove pesca frutto della passione nella mela, 190 g, dopo il 4 ° mese" con la data di scadenza 16.10.2020 - "Fragola babylove e lampone nella mela, 190 g, dopo il 4 ° mese" con la data di scadenza 16.10.2020 - "Babylove fragola banana nella mela con muesli, 90 g, da 1 anno (sacchetto di spremere)" con le migliori date precedenti 16.10.2020 e 17.10.2020. Il motivo? Un tenore elevato di aflatossine B1, tra le più pericolose per la salute umana. Il problema riguarda solo questi prodotti venduti in tutti i Dm drogherie markt della Germania. Le aflatossine sono micotossine prodotte da due specie di Aspergillus, un fungo che si trova in particolare nelle aree caratterizzate da un clima caldo e umido. Poiché le aflatossine sono note per le loro proprietà genotossiche e cancerogene, l'esposizione attraverso gli alimenti deve essere il più possibile limitata. Le aflatossine possono essere presenti in prodotti alimentari, quali arachidi, frutta a guscio, granoturco, riso, fichi e altra frutta secca, spezie, oli vegetali grezzi e semi di cacao, a seguito di contaminazioni fungine avvenute prima e dopo la raccolta. Diversi tipi di aflatossine sono presenti in natura. L'aflatossina B1 è la più diffusa nei prodotti alimentari ed è una delle più potenti dal punto di vista genotossico e cancerogeno. È prodotta sia dall'Aspergillus flavus sia dall'Aspergillus parasiticus. Per quanto riguarda la distribuzione e la vendita in Italia, al momento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, le nostre istituzioni e l'azienda tedesca non hanno ancora assicurato i consumatori che gli alimenti per l'infanzia, oggetto del richiamo, risultino distribuiti nel nostro Paese.

Etichetta in italiano ritirati in Germania i tortelloni di Giovanni Rana.

Etichetta in italiano ritirati in Germania i tortelloni di Giovanni Rana. Il rischio è solo per gli allergici, il prodotto non ha altri problemi qualitativi. A causa di un errore, sono state distribuite in alcuni punti vendita della Germania delle confezioni di “Tortelloni Pesto di Basilico e Pinoli” a marchio Giovanni Rana senza le diciture obbligatorie in lingua tedesca, tra cui gli allergeni. Il prodotto non ha altri problemi qualitativi. Questo è l’oggetto dell’allerta alimentare proveniente dalla Germania, pubblicata sul sito www.lebensmittelwarnung.de sulla sicurezza alimentare del dicastero della salute tedesco. La segnalazione è stata lanciata dal sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF) che ha valutato il rischio per la salute serio. I tortelloni sono stati prodotti in Italia nello stabilimento del Pastificio Rana Spa. Nello specifico si tratta delle confezioni da 250 gr dei “Tortelloni Pesto di Basilico e Pinoli” con il numero di lotto L104713 e il termine minimo di conservazione 12-04-2019.A rischio solo gli intolleranti e gli allergici. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” avverte che, poiché le istruzioni di utilizzo e conservazione, tra cui gli allergeni, non sono indicate in lingua tedesca, sono a rischio in Germania i soggetti intolleranti in quanto il prodotto si deve considerare per essi dannoso per la salute. Il consumatore allergico, per il quale la presenza in un prodotto di un allergene NON chiaro in etichetta, costituisce un fattore di rischio per la sua salute, così come per tutti i soggetti allergici a quell’allergene, rischio che nei casi più severi può rivelarsi addirittura letale.

Allergene non dichiarato, Ministero della salute segnala richiamo nuvole di drago ai gamberi dalla Cina.

Allergene non dichiarato, Ministero della salute segnala richiamo nuvole di drago ai gamberi dalla Cina. Assente anche l’etichettatura in italiano, rischio per i consumatori allergici La tutela del consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo il Ministero della salute in data odierna ha diffuso il richiamo di un lotto di nuvole di drago, cracker ai gamberi, a marchio Dalian New Century Huihong Trading per la presenza di allergeni non segnalati in etichetta dei crostacei e perché le istruzioni di utilizzo e conservazione non sono indicate in lingua italiana. Il prodotto interessato è venduto in scatole da 227 grammi con il numero di lotto HH032 e il termine minimo di conservazione 17/08/2021. Le nuvole di drago richiamate sono state prodotte Dalian New Century Huihong Trading Co. Ltd a Dalian, in Cina, e importate in Italia da Asiantrade Srl, che ha sede in via Keplero 24 a Settimo Milanese. Si raccomanda ai soggetti allergici ai crostacei di non consumare il prodotto con il numero di lotto segnalato e di restituirlo al punto vendita d’acquisto. Per i consumatori che non sono affetti da allergie ai crostacei il prodotto è considerato sicuro. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda ai consumatori “ALLERGICI AI CROSTACEI” di non consumare il prodotto con il numero di lotto segnalato e di restituirlo al punto vendita d’acquisto. La segnalazione è stata pubblicata sul nuovo portale dedicato alle allerta alimentari del Ministero della salute. L’avviso è stato diffuso anche attraverso il Rasff.

giovedì 28 marzo 2019

Beve cinque-sei energy drink al giorno: ora la sua lingua si consuma.

Beve cinque-sei energy drink al giorno: ora la sua lingua si consuma. Immagine shock del dorso superiore della lingua dovuto all'abuso di bevande energetiche Gli energy drink sono bevande generalmente analcoliche, energizzanti, contenenti principalmente caffeina, presente in quantità variabili tra gli 80 e i 200 mg, la quantità contenuta in una tazzina di caffè è equivalente a 80-85 mg. Altri ingredienti sono: taurina, guaranà, ginseng, erba mate, ginko biloba, creatina, carnitina, glucuronolactone, zuccheri, antiossidanti, vitamine. Vengono spesso proposte e commercializzate come miglioratori delle performances anche sportive, con aumento dell’energia fisica e come miglioratori delle performance cognitive. Tuttavia, si differenziano dai cosiddetti “sports drinks”, anch’esse bevande analcoliche addizionate con aromi, vitamine, sali minerali, ma prive di stimolanti. Le bevande energizzanti vengono utilizzate anche per ridurre il peso corporeo: molte persone in sovrappeso, in modo particolare le donne, consumano in modo inappropriato grandi quantità di bevande energetiche, con lo scopo di ridurre o controllare il peso grazie al forte effetto termogenico di tali sostanze. Ma ora un'immagine shock, diventata virale su internet, documenta gli impressionanti effetti sul corpo. Dan Royals, un giovane docente britannico, ha ammesso che a causa di un consumo eccessivo di almeno 5-6 bevande energetiche al giorno, tutti i giorni, si è ritrovato all'improvviso con la lingua piena di vesciche e letteralmente consumata. Ha iniziato a bere energy drink per tirarsi su durante giornate faticose ma poi quell’esperienza è diventata un’abitudine e ben presto si è trasformata in un vizio che lo ha portato infine a bere ben più di cinque bevande energetiche in un solo giorno, tutti i giorni. Mostrando le foto della sua lingua piena di vesciche e pezzi staccati, l’uomo ora ha messo in guardia gli altri da simili comportanti come il suo, sostenendo che all’apparenza sembrano innocui ma che a lungo andare potrebbero provocare danni decisamente consistenti. “Chi abusa di bevande energetiche dovrebbe riflettere. Date un’occhiata alla mia lingua, è quello che succede, immagina cosa provoca agli ornai interni” ha scritto l’uomo sui social. Anche se non è stata stabilita la relazione causa-effetto, le "vesciche e la lingua consumata sono probabilmente conseguente ad eccessivo consumo di bevande energetiche". Quando l'uomo si è presentato al pronto soccorso, era già da diversi giorni che avvertiva sensazione di bruciore a livello di lingua (specie sul dorso e sulla punta) o generalizzata a tutta la mucosa orale, con apparenti lesioni causali sulla superficie dorsale della lingua. Inizialmente aveva attribuito il suo malessere al fumo, ma dopo i primi risultati della analisi del sangue a cui si era sottoposto, solo allora si è preoccupato. Le analisi hanno evidenziato un'alta concentrazione di enzimi nel sangue. Alla luce di questa storia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, già da qualche tempo numerosi studi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno messo sotto accusa negli Stati Uniti queste bevande energizzanti (energy drinks), per le conseguenze e i disturbi anche gravi che possono provocare se consumate in quantità eccessiva, anche in questo caso sono quindi giunti alla conclusione che l’abuso di questa bibita rappresenta la causa accertata oltre di malesseri anche di una lesione grave della mucosa linguale.

Sciroppo mucolitico ritirato a scopo volontario dalle farmacie. Ecco la marca, i lotti e info

Sciroppo mucolitico ritirato a scopo volontario dalle farmacie. Ecco la marca, i lotti e info La Società EG, ha comunicato di aver attivato un richiamo volontario di 12 lotti di uno sciroppo muculitico. Nello specifico, si tratta dei lotti 1701 con scad. 04-2019, 1702 con scad. 05-2019, 1703 con scad. 05-2019, 1704 con scad. 09-2019, 1705 con scad. 09-2019, 1706 con scad. 09-2019, 017 con scad. 09-2019, 027 con scad. 09-2019, 038 con scad. 04-2020, 048 con scad. 04-2020, 058 con scad. 06-2020 e 068 con scad. 07-2020 della specialità medicinale CARBOCISTEINA EG, SCIR FL 200ML – AIC 038081030. Il provvedimento si è reso necessario, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, a seguito di un risultato fuori specifica in studi di stabilità per un'impurezza derivante dalla degradazione del principio attivo. La Carbocisteina EG serve per la terapia e cura di varie malattie e patologie come Bronchiectasie, Faringite acuta, Influenza, Laringite acuta, Laringite cronica, Polmonite, Raffreddore, Rinite allergica, Tosse.

Antidolorifico per Mal di Testa ritirato a scopo volontario dalle farmacie. Ecco la marca, il lotto e info

Antidolorifico per Mal di Testa ritirato a scopo volontario dalle farmacie. Ecco la marca, il lotto e info La Società Acarpia Farmaceutici, ha comunicato di aver attivato un richiamo volontario di un lotto di un farmaco per la Cura del Mal di Testa. Nello specifico, si tratta del lotto n. 002 con scad. 12-2022 della specialità medicinale SEGLOR, 30CPS 5MG RM – AIC 024624013. Il provvedimento si è reso necessario, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, a seguito della non conformità documentale del lotto stesso ed alla non adeguatezza del prospetto illustrativo.

Antibiotici: AIFA, divieto d'utilizzo farmaco ACIDO PIPEMIDICO EG contro le infezioni delle vie urinarie

Antibiotici: AIFA, divieto d'utilizzo farmaco ACIDO PIPEMIDICO EG contro le infezioni delle vie urinarie. Il Comitato europeo dei medicinali per uso umano ha confermato le restrizioni d’uso o la sospensione della commercializzazione di antibiotici spesso usati per il trattamento di infezioni delle vie urinarie. La motivazione? Possono avere effetti indesiderati gravi e di lunga durata. In attuazione della decisione di esecuzione della Commissione Europea n. 2050 dell'11 marzo 2019 e a seguito della comunicazione della sospensione dell'autorizzazione all'immissione in commercio della specialità medicinale ACIDO PIPEMIDICO EG*20CPS400MG – AIC, la Società EG prega le farmacie di voler interrompere, con effetto immediato, la vendita del suddetto medicinale e dispone il divieto di utilizzo dei seguenti lotti in corso di validità: AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1601scad. 12-2020 AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1602scad. 12-2020 AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1603scad. 12-2020 AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1604scad. 12-2020 AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1605scad. 01-2021 AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1606scad. 01-2021 AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1607scad. 01-2021 AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1608scad. 01-2021 AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1609scad. 02-2021 AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1610scad. 02-2021 AcidoPipemidieoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1611scad. 02-2021 AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1612scad. 02-2021 AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1613scad. 10-2021 AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1614scad. 10-2021 AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1615scad. 10-2021 AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1616 scad. 10-2021 Nello specifico, gli antibiotici della classe dei chinoloni e dei fluorochinoloni, come la ciprofloxacina, la levofloxacina, la moxifloxacina o l’acido pipemidico, presenti in farmaci come Ciproxin, Avalox, Pipemid (per citarne alcuni), possono dare effetti indesiderati gravi e potenzialmente persistenti a carico dell’apparato muscoloscheletrico e nervoso. Per questo il loro uso per via orale, intravenoso e per via inalatoria dovrebbe essere limitato o non più consentito. Queste sono le conclusioni del Comitato dei Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia europea del farmaco (EMA), che ha confermato la raccomandazione emessa dal Comitato di Valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza (PRAC), a seguito di una revisione degli effetti indesiderati riportati con questi medicinali. Fluorochinoloni e chinoloni sono una classe di antibiotici ad ampio spettro e molto prescritti. Vengono utilizzati per il trattamento di infezioni delle vie urinarie e delle vie respiratorie, come sinusiti, otiti e broncopneumopatie croniche. La revisione delle segnalazioni di farmacovigilanza ha interessato i vari principi attivi di questa classe, vale a dire: ciprofloxacina (ad es. Ciproxin), flumechina, levofloxacina (ad es. Levoxacin o Tavanic), lomefloxacina (ad es. Chimono o Uniquin), moxifloxacina (ad es. Avalox), norfloxacina (ad es. Norflox o Noroxin), ofloxacina, pefloxacina (ad es. Peflox), prulifloxacina e rufloxacina (antibiotici fluorochinolonici); cinoxacina, acido nalidixico e acido pipemidico (ad es. Pipemid o Urotractin) (antibiotici chinolonici). Le raccomandazioni interessano solo le formulazioni assunte per bocca, per iniezione e i medicinali somministrati per via inalatoria. Gli effetti indesiderati Anche se raramente, i pazienti trattati con antibiotici fluorochinoloni e chinoloni possono subire effetti indesiderati di lunga durata e invalidanti, la maggior parte dei quali interessano principalmente muscoli, tendini, ossa e sistema nervoso. Su richiesta dall’autorità dei medicinali tedesca (BfArM) nel febbraio 2017 è stata avviata una revisione della sicurezza di questi medicinali, a seguito della quale, il Comitato di Valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza dell’Ema ha raccomandato il ritiro dal commercio di alcuni farmaci contenenti alcuni principi attivi e al contempo limitare fortemente l’utilizzo dei restanti. Queste raccomandazioni sono state recentemente accolte dal Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA, che ha adottato un parere definitivo. Questa decisione potrà anche avere un impatto su un altro problema: quello della crescente resistenza dei batteri al trattamento con questi antibiotici. I fluorochinoloni sono gli antibiotici che hanno perso più rapidamente efficacia per colpa del fenomeno dell’antibioticoresistenza che in Europa risulta in allarmante crescita. Le restrizioni d’uso raccomandate Secondo il parere dell’Agenzia europea del farmaco, gli antibiotici fluorochinolonici e chinolonici che rimarranno in commercio non dovranno essere più utilizzati per: la cura di infezioni non gravi o che potrebbero migliorare senza trattamento, come ad esempio le infezioni alla gola. Come detto anche da noi in più occasioni, raramente le infezioni alla gola hanno bisogno di essere trattate con gli antibiotici; per prevenire la diarrea del viaggiatore o le infezioni delle vie urinarie inferiori; trattare infezioni di origine non batterica, come la prostatite (cronica) non batterica. A questo, si aggiunge la raccomandazione di evitare l’utilizzo nelle persone che hanno già avuto esperienza di gravi effetti collaterali con un antibiotico fluorochinolonico o chinolonico, così come se ne sconsiglia il ricorso nel caso in cui infezioni lievi o moderatamente gravi possano essere trattate con altri antibiotici più sicuri e meno gravati da una diffusa antibioticoresistenza. Si raccomanda cautela nell’utilizzo di questi farmaci nei pazienti con alto rischio di lesioni ai tendini come gli anziani, ma anche in pazienti con problemi ai reni, quelli che hanno avuto un trapianto di organo o quelli che sono stati trattati con un corticosteroide sistemico. Le nuove restrizioni sull’uso dei fluorochinoloni e la sospensione della commercializzazione di alcuni chinoloni saranno però applicate solo dopo la decisione da parte della Commissione Europea, che adotterà una decisione giuridicamente vincolante e applicabile in tutti gli Stati membri. Il Comitato annuncia poi che le informazioni dei singoli antibiotici fluorochinolonici e chinolonici saranno aggiornate per riportare le restrizioni dell’uso. Cosa fare in caso di effetti indesiderati Il Comitato ha inoltre raccomandato agli operatori sanitari di avvisare i pazienti di interrompere il trattamento con un antibiotico chinolonico o fluorochinolonico al primo segno di un effetto collaterale che coinvolga muscoli, tendini o ossa (come tendini infiammati, dolore o debolezza muscolare e dolore o gonfiore alle articolazioni), oppure il sistema nervoso (come la sensazione di spilli e aghi, stanchezza, depressione, confusione, pensieri suicidi, disturbi del sonno, problemi della vista e dell’udito e alterazione del gusto e dell'olfatto). Contatta il tuo medico Per questo motivo, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ti invita a contattare al più presto il tuo medico nel caso in cui questi effetti indesiderati dovessero presentarsi in contemporanea o a seguito di una terapia con questi antibiotici.

mercoledì 27 marzo 2019

Sinistri stradali e conseguenze familiari. I genitori devono essere risarciti per il danno non patrimoniale (esistenziale e morale)

Sinistri stradali e conseguenze familiari. I genitori devono essere risarciti per il danno non patrimoniale (esistenziale e morale) conseguente ai pregiudizi permanenti subìti dai figli a seguito di un incidente anche se le lesioni non sono state devastanti e l’invalido non necessita di assistenza. Viaggi di cura e spese mediche possono essere liquidati secondo equità in tutti i casi in cui le lesioni superino la soglia della “micropermanenza” I genitori hanno diritto di vedersi risarcito il danno non patrimoniale nel caso in cui il proprio figlio sia rimasto invalido a causa di un incidente stradale anche quando i postumi riportati dall’invalido non richiedono una costante assistenza morale e materiale. Non basta soffermarsi sugli aspetti dinamico-relazionali conseguenti al trauma, ma dev’essere valorizzata anche la sofferenza interna dei congiunti, che può essere accertata anche sulla base di indizi e presunzioni. Peraltro, i viaggi di cura e le spese mediche sostenute possono essere liquidate secondo equità in tutti i casi in cui le lesioni superino la soglia della “micropermanenza”. A stabilire questi importanti principi è la Cassazione Civile con l’ordinanza 8442/19, pubblicata il 27 marzo 2019 che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, potrà avere importanti riflessi in materia del risarcimento del danno da sinistro stradale in tutte quelle ipotesi nelle quali le conseguenze, seppur gravi, non hanno effetti completamente sconvolgenti come nei casi di invalidità assoluta o comunque prossima alla totale. Nella fattispecie, i giudici dalla terza sezione civile hanno accolto due motivi di ricorso dei genitori della danneggiata, vittima di un pauroso incidente in Prato con un autocarro mentre era alla guida di un ciclomotore. Per gli ermellini erra la Corte d’appello di Firenze a escludere il danno non patrimoniale in favore dei genitori sul mero rilievo che l’invalidità permanente della figlia non comprometterebbe lo svolgimento delle relazioni parentali perché non di «devastante» entità. Il pregiudizio non patrimoniale, infatti, non comprende soltanto il cambiamento in peggio della vita quotidiana, dunque il cosiddetto danno “esistenziale”, ma anche una sofferenza interiore che trova causa immediata e diretta nel fatto dannoso. Non vi è dubbio, infatti, che si tratti di una particolare situazione affettiva che non può essere accertata con metodi scientifici. Ma il più delle volte anche indizi e presunzioni da soli possono risultare decisivi per stabilirne la configurabilità. Infine, anchei viaggi e le spese per le cure mediche pur non essendo dimostrate nel loro preciso ammontare possono essere liquidate ai sensi dell’articolo 1226 del codice civile non solo quando le lesioni siano state «devastanti» ma anche in tutti i casi nei quali superano la soglia della «micropermanenza».

Penny Market richiama lotto "Acqua minerale naturale Ninfa" per particelle in sospensione.

Penny Market richiama lotto "Acqua minerale naturale Ninfa" per particelle in sospensione. Il prodotto in bottigliette da 50 cl è stato distribuito unicamente nei punti vendita di Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia. Penny Market ha pubblicato il richiamo di un lotto di acqua minerale naturale Ninfa per la possibile presenza di particelle in sospensione. Il prodotto interessato è distribuito in bottigliette da 50 cl, con il numero di lotto L20RX2N e scadenza 11/2019. Le bottigliette richiamate sono state prodotte da Acque Minerali d’Italia S.p.a. nello stabilimento di Melfi, in provincia di Potenza. La catena rende noto che il lotto in questione è stato distribuito solo nei punti vendita Penny Market di Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, a scopo precauzionale, raccomanda di non bere l’acqua con il numero di lotto richiamato e di restituirla al punto vendita d’acquisto per la sostituzione o il rimborso.

Migros richiama prodotti surgelati a base di pollo: gravi rischi per allergici e intolleranti. Si tratta di "Chicken Nuggets Aha!" e "Chicken Crispy Aha!"

Migros richiama prodotti surgelati a base di pollo: gravi rischi per allergici e intolleranti. Si tratta di "Chicken Nuggets Aha!" e "Chicken Crispy Aha!" A causa della possibile presenza di frumento e glutine, Migros richiama i suoi prodotti surgelati a base di pollo "Chicken Nuggets Aha!" e "Chicken Crispy Aha!". I clienti che li hanno acquistati possono riportarli in un negozio della catena e ottenere il rimborso del prezzo di vendita. Nelle persone affette da allergia al frumento, scrive Migros in una nota odierna, sussiste il pericolo di una reazione allergica, mentre in quelle intolleranti al glutine, il consumo può provocare malesseri intestinali, dolori allo stomaco o mal di testa. La contaminazione è stata appurata durante un controllo interno. La sensibilità a questi allergeni evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, porta a sintomi abbastanza gravi come difficoltà respiratoria, fiato corto, asma, tosse. I sintomi che potrebbero essere scatenati in caso di allergia includono prurito e gonfiore a labbra, palato e gola, nausea o vomito, crampi e gonfiori addominali, diarrea, flatulenza, orticaria, difficoltà respiratorie e mal di testa. In caso di reazione allergica grave si può avere a che fare con uno shock anafilattico, situazione caratterizzata da seri problemi respiratori e brusche cadute di pressione che può portare anche alla perdita di coscienza. Nel caso in cui compaiano sintomi di questo tipo è importante cercare subito l’aiuto di un medico. Da un punto di vista sanitario si tratta di una non conformità con un elevato indice di rischio per gli allergici o colori i quali presentano un’intolleranza al frumento e glutine. Non ci sono problemi per tutte le altre persone che possono utilizzare senza problemi il prodotto.

Corpi estranei nello zucchero: marca e lotto contaminato. Ministero salute segnala richiamo per rischio fisico

Corpi estranei nello zucchero: marca e lotto contaminato. Ministero salute segnala richiamo per rischio fisico E’ di nuovo tempo di richiami alimentari da parte del Ministero della Salute. Purtroppo nelle scorse ore si è arrivato un nuovo allarme da parte del Ministero della Salute e questa volta sotto la lente di ingrandimento ci sarebbe lo zucchero a marchio Sudzuccheri. La notizia è stata pubblicata sul portale ufficiale del dicastero e alla voce relativa al motivo della segnalazione e si legge “Rischio migrazione dei materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti”. Si tratta di una misura precauzionale cautelativa per la possibile presenza di corpi estranei presente nell’alimento per la rottura del sito di produzione. Il richiamo ha come oggetto lo zucchero classico della Sudzuccheri srl lotto 060319 prodotto nello stabilimento di Gricignano Di Aversa (CE) ubicato alla via Z.I. Aversa Nord. Dunque, come avete capito questi prodotti sono a quanto pare molto apprezzati dai consumatori abituali di Esselunga e confezionati attenendosi alla tradizione con ingredienti genuini e sani. A scopo precauzionale e al fine di garantire la sicurezza dei consumatori, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto con le caratteristiche segnalate, di NON consumarlo e di riportarlo nel punto vendita, dove sarà rimborsato!

martedì 26 marzo 2019

Singapore, falso allarme bomba su aereo.

Singapore, falso allarme bomba su aereo. Atterraggio di emergenza scortato da caccia per velivolo Singapore Airlines Un Boeing 777-300ER delle linee aeree di Singapore in volo da Mumbai a Singapore-Changi ha compiuto un atterraggio d'emergenza oggi all'aeroporto di arrivo in seguito ad una comunicazione anonima al pilota che segnalava una bomba a bordo. Dai controlli compiuti a terra si è rivelato un falso allarme. Secondo il centro di controllo dell'aeroporto di Changi l'aereo era ad una quota di 36.000 piedi (circa 11.000 metri) quando il pilota lo ha contattato per segnalare l'emergenza e chiedere l'atterraggio d'emergenza, ottenendo subito l'autorizzazione. A bordo vi erano 263 passeggeri. Il Boeing era decollato dalla città indiana di Mumbai la scorsa notte alle ore 23:36 ed è atterrato a Changi questa mattina alle ore 08:01 con 31 minuti di ritardo. L'equipaggio del volo "SQ 423" ha avviato i protocolli di sicurezza prima di atterrare scortato da aerei dell'Air Force di Singapore e una volta a terra ha rapidamente iniziato un'operazione per individuare il presunto dispositivo esplosivo, in attesa dell'arrivo degli artificieri. Dai controlli compiuti a terra, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è rivelato un falso allarme.

Domenica scatta l'ora estiva, lancette avanti di un'ora

Domenica scatta l'ora estiva, lancette avanti di un'ora. Alle 02.00 in Italia e nella maggior parte dei Paesi europei le lancette degli orologi dovranno essere spostate in avanti di un'ora. Domenica 31 marzo, alle 2 del mattino, lancette avanti di un’ora perché scatta l’ora legale. Ovviamente fino al 27 ottobre quando ritorneremo a quella solare. Tale cambiamento, infatti, ci ruberà sessanta minuti di sonno che verranno recuperati in questa ultima data, quando le lancette dovranno essere retrocesse anche se il cambiamento di orario annuale è oggetto di intense discussioni in particolare nei Paesi limitrofi, anche se non sono ancora state prese decisioni definitive. L'ora legale inizia come ogni anno l'ultima domenica di marzo e termina l'ultima domenica di ottobre. Quest'anno essa durerà quindi dal 31 marzo al 27 ottobre. Non si tratta solo di un’ora di sonno in meno e la necessità di risparmiare globalmente energia ma, com’è noto, questa pratica, che da noi è in uso dagli anni '60, il cambio d’orario provoca una serie di conseguenze sui normali bioritmi che sono stati anche oggetto di studio per alcune conseguenze negative non difficilmente percepibili: tra tutte, un aumento degli attacchi cardiaci. "L'inizio dell'ora legale, scrivono ad esempio i ricercatori del Karolinska Institut di Stoccolma, sono come un enorme esperimento naturale. In particolare noi abbiamo notato un aumento del 4% degli attacchi cardiaci nella settimana successiva all'introduzione".Un'analisi della American Academy of Neurology ha dimostrato che gli effetti sull'orologio biologico del cambio dell'ora aumentano del 25% il rischio di ictus nei malati di cancro, e del 20% negli over 65. Oltre al rischio cardiaco molto studiati sono gli effetti del cambio sul sonno. Una ricerca su 14 studenti coordinata da Antonio Tonetti dell'Università di Bologna e pubblicata su Chronobiology International, ad esempio, ha trovato un maggior numero di risvegli notturni e una maggiore difficoltà ad alzarsi dal letto nei giorni successivi all'arrivo dell'ora legale. Altri effetti negativi, che per una ricerca sugli Annals of Human Biology non sono contrastati neanche da una particolare combinazione di geni che facilita il sonno, sono stati trovati sugli ormoni dello stress, che aumentano del 5%, e persino sulla propensione a distrarsi sul web mentre si è al lavoro. Per uno studio sul Journal of Applied Psychology questa 'sale drammaticamente' per effetto del sonno peggiore. Ci sono però ovviamente anche dei lati positivi derivanti dal cambio. Il primo, quello per cui è nata la pratica, è il risparmio energetico. Gli esperimenti condotti sul 'laboratorio' costituito dall'ora legale hanno svelato anche effetti positivi sulla salute. La possibilità di avere più ore di luce nel pomeriggio, ad esempio, aiuta a combattere l'obesità infantile, mentre una ricerca pubblicata sul Journal of Safety Research ha trovato che la luce naturale serale diminuisce il rischio di incidenti stradali. Sulla scorta di quanto sostengono tali ricerche, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, nella nostra società si tende a dormire troppo poco rispetto al necessario ed in tal senso anche un’ora in meno può comportare effetti evidenti sui nostri comportamenti. Peraltro, v’è da sottolineare che il nostro organismo ha bisogno di almeno un giorno per regolare l'orologio interno biologico. In tal senso i medici che si sono occupati della questione consigliano di andare a dormire un'ora prima del solito il sabato o, ancora meglio, di cominciare ad anticipare i tempi già una settimana prima, anche se quest'anno ci sarà per molti un giorno in più per adattarsi.

Altri lotti di collirio ritirati dalle farmacie. Ecco la marca e info

Altri lotti di collirio ritirati dalle farmacie. Ecco la marca e info La Società Neopharmed Gentili, ha comunicato di aver attivato, su richiesta dell'Aifa, il ritiro dal mercato di altri due lotti di collirio. Nello specifico, si tratta del lotto n. 512018 scad. Giugno 2020 e del lotto n. 513318 scad. Ottobre 2020 della specialità medicinale LATAY (LATAY*COLL 30FL 0,2ML 0,005% - AIC 038613030). Il provvedimento si è reso necessario, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, a seguito di un problema di qualità dovuto ad impurezze nel suddetto medicinale. Poiché il medicinale LATAY è commercializzato dalla Società Visufarma come concessionario esclusivo, il ritiro dei due lotti è gestito direttamente da Visufarma attraverso i propri canali commerciali di distribuzione.

lunedì 25 marzo 2019

Sicurezza delle scuole a Lecce. Via A. Lisi nei pressi del plesso scolastico "Viale Roma 2" dell'Istituto Comprensivo "Stomeo Zimbalo" venga chiusa al traffico in orario scolastico e ripristinata la segnaletica.

Sicurezza delle scuole a Lecce. Via A. Lisi nei pressi del plesso scolastico "Viale Roma 2" dell'Istituto Comprensivo "Stomeo Zimbalo" venga chiusa al traffico in orario scolastico e ripristinata la segnaletica. Lo "Sportello dei Diritti": «la petizione dei genitori mai ascoltata. Si rischia il dramma: il Commissario Prefettizio intervenga con urgenza» Una petizione che è rimasta lettera morta, era anche un accorato appello dei genitori degli alunni leccesi del plesso scolastico "Viale Roma 2" dell'istituto Comprensivo "Stomeo Zimbalo" per trovare la giusta soluzione alla pericolosità di via A. Lisi, che collega via Bari con viale Roma, e salvaguardare la sicurezza dei propri figli e di chiunque si recasse a portargli a scuola. La via in questione, come documentano le foto trasmesseci da uno dei genitori che non ha mai smesso di sperare nell'intervento dell'amministrazione comunale, è l'unica strada di accesso alla sede scolastica. Non vi è dubbio, infatti, che la strada necessiti di essere chiusa negli orari di entrata ed uscita da scuola in quanto, data l’alta concentrazione di veicoli che transitano e la non irrilevante circostanza che è punto di passaggio di bambini in tenera età, il rischio di investimento pedoni e collisione tra veicoli è elevatissimo. Per questo, alcuni rappresentanti dei genitori già nel novembre 2017 avevano rivolto una petizione agli uffici comunali competenti a nome della comunità scolastica, manifestando il disagio e la necessità di prendere le opportune decisioni che lo “Sportello dei Diritti”, a sua volta investito della questione, data l'inerzia sinora dimostrata dalle istituzioni, ritiene rilanciare: 1) ripristino della segnaletica stradale esistente e poco leggibile, tra via Bari e via Antonio Lisi, con la prescrizione di divieto di accesso durante l’orario di entrata/uscita (7,45-8,15 /13,00-14,30) da scuola; 2) Vigilanza anche se con postazioni fisse di Agenti di Polizia Municipale sul transito di veicoli non autorizzati su via Lisi negli orari di entrata/uscita (7,45-8,15 /13,00-14,30) Alla luce di queste semplici e opportune richieste che alcun disagio comporterebbero ai residenti e agli automobilisti, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si rivolge al Commissario Prefettizio, agli uffici del settore traffico e al Comando di Polizia Municipale affinché vi provvedano e rispondano prontamente all'esigenza di sicurezza per la comunità di minori, personale scolastico e di chiunque abbia la responsabilità dei più piccoli.

Malore a bordo, aereo atterra d'emergenza a Vienna. È accaduto in serata sul volo Tel Aviv - Londra

Malore a bordo, aereo atterra d'emergenza a Vienna. È accaduto in serata sul volo Tel Aviv - Londra. Il velivolo dovrebbe proseguire il viaggio dopo le operazioni di soccorso Un Boeing 787-9 della compagnia della Israeli Airways in volo da Tel Aviv - Londra con a bordo 282 passeggeri e sette membri dell'equipaggio, ha effettuato in serata un atterraggio di emergenza all'aeroporto di Vienna a causa di un malore accusato da uno dei passeggeri. Come riporta il sito "Heute.at" una donna di 87 anni avrebbe subito un ictus. L'atterraggio è avvenuto in condizioni di sicurezza, e un'equipe di medici è subito intervenuta. L'aereo dovrebbe proseguire il volo dopo le operazioni di soccorso. Non sono così frequenti, ma le emergenze mediche ad alta quota, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono un’evenienza che in molti temono. Delle emergenze mediche in volo si è occupato il New England Journal of Medicine, che ha pubblicato una revisione delle più comuni cause di malore che possono verificarsi in volo e delle istruzioni da seguire per il medico-passeggero considerati i mezzi a disposizione a bordo. La frequenza di questi eventi avversi è di un volo ogni 604, ma potrebbe essere un numero sottostimato perché, come ammettono gli autori, gli interventi meno complessi non vengono neppure registrati. Anche l’equipe di Michael Sand, dell’Università di Bochum in Germania, ha stilato una top ten delle emergenze mediche che più spesso si registrano in volo. La classifica vede vincente lo svenimento aereo con ben 5.300 casi. Nel campione di voli esaminati ci sono state 10.189 differenti emergenze e 279 voli hanno dovuto deviare la propria rotta verso l’aeroporto più vicino. Dopo gli svenimenti troviamo i malesseri di stomaco (926 casi, il 5,9% delle emergenze) e i problemi cardiaci (509 casi, 4.9%). Gli esperti hanno chiesto a 32 compagnie aeree europee di fornire in forma anonima dati sui casi medici riportati in volo, emergenze mediche e chirurgiche. Tra le emergenze chirurgiche più frequenti trombosi e appendiciti, mentre tra le ragioni mediche che costringono il pilota ad atterrare all’aeroporto più vicino ritroviamo l’attacco cardiaco (22,7%), l’ictus (11,3%) e le crisi epilettiche (9,4%). Solo 4 compagnie aeree sono state in grado di fornire i dati richiesti, evidenziando un’inadeguatezza nella documentazione a bordo circa le emergenze mediche. Il volo aereo, purtroppo, può esacerbare malattie esistenti nei passeggeri o scatenarne di nuove.

Serra San Bruno (Calabria), nuovo presunto caso di malasanità: paziente morto resta in reparto per ore.

Serra San Bruno (Calabria), nuovo presunto caso di malasanità: paziente morto resta in reparto per ore. È accaduto ieri pomeriggio presso l’ospedale calabrese. La direzione sanitaria avvia un'indagine interna. Nuovo presunto caso di malasanità con problemi irrisolti che si ripropongono. È quello accaduto nell'ospedale di Serra San Bruno (Calabria), che ha riguardato un pensionato sessantaseienne, residente a Fabrizia. L'uomo era ricoverato in ospedale, quando, ieri pomeriggio, le sue condizioni di salute si sono aggravate ed è morto. A causa, però, dell'ascensore rotto non è stato possibile per ore trasferire la salma dal reparto di medicina in obitorio. I responsabili dell'ospedale di Serra San Bruno, dove si sono registrati problemi e criticità anche in passato, hanno subito contattato l'azienda che ha montato gli ascensori. E i tecnici si sono messi al lavoro per riparare il guasto. Già nel dicembre scorso,evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la stessa struttura sanitaria, riconosciuta come ospedale di montagna, era stata al centro delle cronache per un ascensore in avaria, rimasto inutilizzabile per l'ultima settimana dell'anno. A gennaio, inoltre si era registrata un'insufficienza degli spazi dell'obitorio dell'ospedale, situazione che aveva costretto alla sistemazione delle bare in un corridoio adiacente.

Trafitto da una freccia davanti a casa, bambino è grave. A colpirlo, involontariamente, è stato un familiare.

Trafitto da una freccia davanti a casa, bambino è grave. A colpirlo, involontariamente, è stato un familiare. Choc a Wangen bei Olten (Svizzera). Domenica verso le 16:45, un uomo stava provando l'arco nella sua proprietà, quando qualcosa è andato storto. Nella traiettoria della freccia, infatti, si è frapposto un bambino, suo parente. L'incidente è avvenuto mentre l'uomo stava tirando ad un bersaglio posato su uno spiazzo privato. Lo ha reso noto oggi la polizia cantonale solettese. In base ai primi elementi delle indagini, il bambino in età scolastica, famigliare dell'arciere, si è trovato improvvisamente sulla linea di tiro ed è stato colpito. Il piccolo è stato soccorso e trasportato d'urgenza in ospedale con un elicottero. Le sue condizioni, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti, sono gravi. Sono in corso le indagini per fare chiarezza sulle circostanze di questa fatalità. Secondo il portavoce della polizia cantonale, Andreas Mock, si è trattato di un «tragico incidente».

Malta: morto sul lavoro operaio italiano in un cantiere. Si tratta di un uomo di 40 anni

Malta: morto sul lavoro operaio italiano in un cantiere. Si tratta di un uomo di 40 anni Un operaio italiano ha perso la vita oggi, lunedì 25 marzo, mentre era al lavoro in un cantiere a St Julian’s. Secondo quanto comunicato dalla polizia l’uomo aveva 40 anni ed era residente a St Julian’s. L’incidente ha avuto luogo intorno alle 15 del pomeriggio, in triq Francis Zammit. L’uomo è precipitato da un’altezza di tre piani ed è stato dichiarato morto sul posto dall’equipaggio dell’ambulanza che ha risposto alla chiamata di emergenza. L’inchiesta è affidata al magistrato Rachel Montebello. Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” rileva che un altro nostro connazionale, costretto ad emigrare per trovare fortuna ed invece ha trovato la propria fine.

La pennichella pomeridiana fa bene: abbassa la pressione alta.

La pennichella pomeridiana fa bene: abbassa la pressione alta. Non tutti immaginiamo che schiacciando un pisolino pomeridiano è un rimedio efficace quanto i farmaci per abbassare la pressione. E' quanto emerge da uno studio di un gruppo di medici dell'Asklepieion General Hospital di Voula, in Grecia. L'indagine scientifica è stata condotta, su un campione statisticamente rappresentativo di 212 persone con una pressione arteriosa sistolica media di 130 mm/HG, un livello considerato poco sano. Secondo lo studio coloro che fanno un sonnellino durante il giorno beneficiano di una riduzione di 5 mm/HG della loro pressione sanguigna. Come spiegano i ricercatori: «Questi risultati sono importanti perché un calo della pressione sanguigna di soli 2 mm / Hg può ridurre il rischio di eventi cardiovascolari come l'infarto fino al 10 per cento. Sulla base dei nostri risultati, se qualcuno ha il lusso di fare un pisolino durante il giorno, potrebbe anche avere benefici per la pressione alta», dichiara l’autore dello studio Manolis Kallistratos. Metà della popolazione americana, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti, soffre di pressione alta: una situazione che può degenerare con infarto e ictus. Tra le cause di questo problema l’eccessivo uso di alcol e sale.

Australia, fumo nella cabina dei piloti: Boeing 787-900 deve effettuare un atterraggio di emergenza in Nuova Caledonia

Australia, fumo nella cabina dei piloti: Boeing 787-900 deve effettuare un atterraggio di emergenza in Nuova Caledonia. Scene drammatiche si sono svolte a bordo del volo United Airlines. Un Boeing 787-900 della United Airlines ha effettuato un atterraggio in emergenza nella Nuova Caledonia, arcipelago sotto controllo francese che si trova a circa 2.700 chilometri a nord-est di Melbourne nell'Oceano Pacifico, a causa di fumo nella cabina di pilotaggio. L'aereo, che stava volando da Melbourne a Los Angeles, è arrivato senza problemi all'aeroporto di Noumea. A bordo viaggiavano 256 passeggeri e all'improvviso sono calate le maschere dell'ossigeno. Nessun ferito tra i passeggeri, solo un grosso spavento e un sospiro di sollievo per essere tornati a terra sani e salvi. Sono intervenuti i vigili del fuoco e il velivolo è poi stato trainato fuori dalla pista, che è rimasta chiusa. L'incidente ha provocato ritardi nel traffico aereo. L'incidente, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” ha riportato alla memoria quello del volo dell'Ethiopian Airlines che all'inizio di marzo ha ucciso 157 persone a bordo dopo essersi schiantato al suolo in Etiopia.

Il pilota sbaglia a inserire i dati,l'aereo atterra per errore in Scozia invece che in Germania.

Il pilota sbaglia a inserire i dati,l'aereo atterra per errore in Scozia invece che in Germania. Quando l'equipaggio si è accorto dell'errore non ha più potuto modificare i parametri. Sconcertati i passeggeri. Non si è trattato di un dirottamento, né di un problema all'aereo, ma di un errore del pilota che ha inserito dati di volo sbagliati nel sistema di navigazione e quando se ne è accorto non ha più potuto modificarli. L'incredibile svista è avvenuta su un volo gestito dalla tedesca Wdl per contro della British Airways, che ora sta cercando di capire come sia potuto accadere il pasticcio. L'annuncio del pilota di un volo della Britsh Airways subito dopo l'atterraggio ha lasciato oggi sconcertati i passeggeri, che non si aspettavano affatto di arrivare in Scozia. L'aereo, racconta la Bbc, doveva infatti atterrare a Duesseldorf in Germania, ma al pilota era stato consegnato un piano di volo sbagliato. British Airways aveva inizialmente annunciato via Twitter che il volo era stato "deviato" su Edimburgo per ragioni sconosciute. Una volta constatato l'errore, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, l'aereo è poi partito per la sua vera destinazione. Dalla città scozzese, l'aereo è volato a Düsseldorf con circa due ore e mezza di ritardo. Il volo BA 3271 è atterrato lì intorno alle 13.00, ha dichiarato un portavoce dell'aeroporto di Düsseldorf. La sicurezza dei passeggeri non è mai stata messa in pericolo. Secondo quanto riportato dalla BBC, il pilota ha chiesto a tutti i passeggeri di Edimburgo di indicare se volevano andare a Dusseldorf. Tutti hanno alzato le mani.

domenica 24 marzo 2019

Fa pipì sui bagagli durante un volo: passeggera arrestata

Fa pipì sui bagagli durante un volo: passeggera arrestata. Nessuno sull'aereo poteva credere a quello che stava vedendo: la donna ha spruzzato urina sui sedili e sui bagagli Una donna è stata arrestata al termine di un volo della American Airlines, giunto a Charlottet nella Carolina del Nord, alle 12.52 di giovedì, come riferisce l'FBI. Il motivo? Secondo un rapporto della polizia, passeggeri e dipendenti della compagnia aerea hanno affermato che la passeggera del volo partito da Chicago era ubriaca. Ma circa 30 minuti prima dell'atterraggio, si sarebbe alzata e avrebbe cominciato ad urinare attraverso lo spazio tra i sedili di fronte a lei, sui passeggeri seduti davanti e sul bagaglio a mano. Subito dopo l’atterraggio, gli agenti sono saliti a bordo per prelevarla. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta dell'ennesimo caso segnalato e rimbalzato sulle cronache di viaggiatori ubriachi su voli di linea che, quindi, evidenzia un problema di non poco conto che riguarda la sicurezza in volo che si è accresciuto negli ultimi tempi con l'aumento costante del numero globale di passeggeri. Appare, dunque, del tutto evidente che debba essere urgentemente ripensata la disciplina della vendita e dell'utilizzo di alcol a bordo, con misure più drastiche come quella del divieto assoluto, come è già stato fatto da tempo per il fumo.

Verbali nella Ztl Lecce anche quando era chiusa al traffico viale Gallipoli per i lavori delle condotte idriche.

Verbali nella Ztl Lecce anche quando era chiusa al traffico viale Gallipoli per i lavori delle condotte idriche. A metà novembre la svolta da viale Gallipoli (ostruita dal cantiere) era obbligatoria per via Cino ove c'è il varco della Ztl e sono arrivate comunque multe a gogo. Il Comando di Polizia Municipale invita a ricorrere al Prefetto. Lo "Sportello dei Diritti": «no! Si annulli in autotutela quest'obbrobrio» Sono noti a tutti i leccesi i lavori che per mesi hanno riguardato le condotte idriche insistenti al di sotto d'importanti vie cittadine e che hanno lasciato segni tuttora evidenti sulle strada interessate dalle opere di rifacimento. Non forse così lampanti per la Polizia Municipale di Lecce che nei giorni scorsi ha compiuto l'ennesimo scempio notificando una serie di verbali di 98,70 euro caduno (salvo pagamento di 73,80 euro entro cinque giorni dalla notifica) a chiunque avesse attraversato il varco della ZTL presso via Cino, che nel periodo di metà novembre tra il 10 e il 20 era l'unica possibilità di svolta obbligatoria per chi transitasse per viale Gallipoli, per l'appunto chiusa al traffico dal cantiere per la sostituzione delle condotte. Numerosi cittadini, quindi, si sono recati presso la sede della Polizia Locale di Lecce dove si sono sentiti rassicurati sul fatto che i verbali verranno annullati, ma che comunque bisognerà indirizzarli al Prefetto, sempre per il tramite del Comando di Polizia Municipale. Insomma, un modo subdolo per non dire esplicitamente: «non li annulliamo di nostra iniziativa, ma fate ricorso che verranno archiviati» e per evitare ancora una volta di utilizzare lo strumento dell'autotutela che avrebbe dovuto cancellare all'origine e mai notificare le multe in questione. Ed allora, alla luce di questo preannunciato comportamento che riteniamo ancora una volta censurabile e per evitare un incombente ai cittadini che perderebbero ulteriore tempo tra redazione dei ricorsi e relativa protocollazione, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si rivolge al Commissario Prefettizio affinchè vi provveda, giacché il Comando di Polizia Municipale appare sordo ad utilizzare lo strumento amministrativo dell'annullamento in autotutela anche in situazioni limite che riguardano errori così evidenti che vanno a colpire la cittadinanza completamente incolpevole e che non ha violato alcuna norma al codice della strada. Con la speranza che nessuno degli automobilisti coinvolti abbia già pagato la sanzione pecuniaria indicata nei verbali per un'infrazione mai effettuata.

Di crepacuore si può morire. A dirlo uno studio svizzero

Di crepacuore si può morire. A dirlo uno studio svizzero: stress intensivi subiti da una persona come lo spavento, un lutto improvviso, la perdita del lavoro, un forte attacco di panico la causa di un crepacuore. Secondo gli esperti, è un’alterazione nel nostro cervello a poter determinare un attacco cardiaco fatale. La comunità scientifica, infatti, parla di sindrome di Takotsubo per definire un crepacuore, conseguente, per lo più, a stress intensivi subiti da una persona come lo spavento, un lutto improvviso, un forte attacco di panico, la perdita del lavoro. E' quanto emerge da uno studio condotto da scienziati svizzeri che ha ipotizzato un nesso causale tra l’attività del cervello e l’attacco di crepacuore. Come spiegano i ricercatori: "È l’eccessiva stimolazione del sistema nervoso autonomo, deputato al controllo della muscolatura liscia involontaria, che può portare alla sindrome di Takotsubo. Uno stress eccessivo, dettato da una bella notizia o da una tragedia, può determinare un’alterazione delle aree cerebrali deputate al controllo della risposta emotiva". L'indagine scientifica è stata condotta, su un campione statisticamente rappresentativo 15 pazienti colpiti dalla sindrome di Takotsubo e 39 soggetti sani, sottoponendoli ad una risonanza magnetica per evidenziare delle possibili alterazioni a livello cerebrale. Dalle risposte delle analisi emerso che nei pazienti colpiti da crepacuore, seppur non fatale, la comunicazione tra alcune aree del cervello, l’amigdala, l’ippocampo e il giro del cingolo,risulta interrotta pur essendo queste tre aree fortemente connesse tra di loro. Queste aree hanno la funzione di controllare le nostre emozioni e di fornire una risposta adeguata. In caso di una comunicazione non corretta, quindi, presumibilmente la nostra risposta emozionale può risultare eccessiva al punto tale da mandare completamente in tilt il corretto funzionamento dell’apparato cardiaco. Al momento questa teoria dell’alterazione cerebrale, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è soltanto un’ipotesi scientifica da confermare, magari con degli studi più approfonditi da programmare in un breve futuro.Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica European Heart Journal.

sabato 23 marzo 2019

Nave da crociera alla deriva e in balia del vento davanti alle coste della Norvegia

Nave da crociera alla deriva e in balia del vento davanti alle coste della Norvegia. Scatta il piano d'evacuazione: via dalla "Viking Sky" 1.300 passeggeri. La causa: l'improvviso spegnimento dei motori che hanno lasciato la nave senza controllo a causa dello spegnimento al largo delle coste della Norvegia. Non è dato sapere se poteva accadere un nuovo caso "Costa Concordia", ma la notizia fa rabbrividire comunque, ed è immaginabile lo stato d'animo di chi sta vivendo, almeno per qualche momento, qualcosa di analogo a quanto accadde all'Isola del Giglio il 13 gennaio di sette anni fa. Questa volta, però è accaduto al largo della Norvegia, quando i motori della Viking Sky, la meganave da crociera varata da Fincantieri due anni fa, si sarebbero improvvisamente spenti, mentre la nave era nel pieno della navigazione in mezzo a forti venti con raffiche a 70 km/h e a una violenta grandinata nelle acque di Hustadvika. Così il comandante del colosso del mare, in balìa delle onde e delle correnti, è stato costretto a dare il via alle operazioni di evacuazione dei 1.300 passeggeri. Per quanto è dato sapere, infatti, l'imbarcazione si starebbe dirigendo velocemente e senza controllo contro la terra ferma e le unità di soccorso stanno cercando di portare a terra tutti i viaggiatori compreso i membri dell'equipaggio. Il comune di Fræna che sarebbe il più vicino al gigante oceanico, ha istituito un’unità di crisi. Non è ancora dato sapere se tra i crocieristi vi siano italiani, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, per una vicenda che comunque ci fa ricordare le premesse di quanto accadde al "Giglio" e che sicuramente costituisce un monito e un precedente importante, che sicuramente avrà spinto il comando della Viking Sky ad una tempestiva evacuazione come quella in atto.

Orrore in Svizzera, 54enne abusa di un’anziana di 101 anni

Orrore in Svizzera, 54enne abusa di un’anziana di 101 anni. L'uomo è stato giudicato per aver aggredito 15 donne. La maggior parte delle sue vittime aveva più di 80 anni I casi di violenza sulle donne riempiono le cronache qui come all'estero, anche con una brutalità senza limiti. Una violenza cieca immune a qualunque tipo di freno inibitore neppure nei confronti delle donne ultracentenarie. Una malvagità che lascia senza parole. Eppure è potuto succedere: uno svizzero di 54 anni è stato convocato per comparire davanti al Tribunale distrettuale di Winterthur (ZH), giovedì, per aver aggredito 15 donne tra maggio e settembre 2017. La particolarità, in questo caso, sta nel fatto che la maggior parte delle sue vittime aveva più di 80 anni, scrive il TagesAnzeiger. La più anziana aveva addirittura 101 anni. Secondo il quotidiano, l’uomo si muoveva sempre nello stesso modo: iniziava la conversazione con le sue future vittime facendo loro un complimento, poi, all’improvviso, sollevava le loro gonne e le toccava fra le gambe o al petto. A volte, mostrava loro il suo sesso chiedendo alle donne di toccarlo. L’aggressione più grave è avvenuta ai danni di una 76enne. Quando il cinquantenne si è ritrovato con lei in un ascensore dell'EMS di Winterthur, le ha tirato giù i pantaloni e le mutandine e le ha toccato pesantemente le parti intime. Poi se ne è andato come se nulla fosse successo, una volta che le porte si sono aperte al terzo piano dell'edificio. Interpellato sui motivi delle sue azioni, l'imputato ha detto: «Non so cosa è successo». In base a una perizia psichiatrica, l'uomo soffre di un disturbo della personalità, ma questo non ha influenza sui reati. La Corte,evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, lo ha condannato a 20 mesi di carcere, a una pena pecuniaria sospesa di 60 ammende giornaliere a 50 franchi e a una multa di 3.000 franchi per coercizione sessuale, molestie sessuali, atti osceni e violazione di domicilio.

venerdì 22 marzo 2019

Cade dal traghetto a Maiorca durante la traversata, ancora nessuna traccia del passeggero disperso.

Cade dal traghetto a Maiorca durante la traversata, ancora nessuna traccia del passeggero disperso. L’uomo, un inglese di 30 anni, si trovava a bordo di una nave della compagnia Balearia partita da Ibiza e diretta a Maiorca ed è caduto in mare a circa 15 miglia dall'isola di Tagomag. Sono proseguite per tutto il giorno al largo della costa spagnola di Magaluf nella baia di Palma a Maiorca le ricerche di un passeggero del traghetto Hypatia de Alejandria della compagnia Balearia, caduto in mare a 15 miglia dall'isola di Tagomag. Questa mattina verso le 5, riferiscono fonti della Società nazionale del salvataggio in mare spagnola (Maritime Rescue), due navi della guardia costiera Caliope e Acrux, un elicottero della Guardia Costiera spagnola Helimer 215, un elicottero della Guardia Civil, un aereo dell'aeronautica spagnola e un aereo francese. hanno perlustrato il tratto di mare in cui il passeggero, un cittadino inglese di 30 anni, sarebbe caduto fuori bordo. L'uomo si accompagnava con la madre. Non è ancora stato chiarito se la caduta sia stata accidentale o volontaria. Attualmente, sempre secondo fonti di polizia, le ricerche sono in corso. La Hypatia de Alejandria, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è di proprietà della società spagnola Balearia Group. Oggi era partita da Ibiza ed era diretta a Maiorca. La nave è stata costruita quest'anno in Italia e trasporta circa 880 passeggeri e 166 auto. Costata circa 200 milioni di euro (171 milioni di sterline) è stata varata a febbraio.

Farmaci e salute: pericolo ingredienti inattivi nelle pillole e pastiglie

Farmaci e salute: pericolo ingredienti inattivi nelle pillole e pastiglie. Lo Sportello dei Diritti mette in guardia i soggetti allergici sui rischi dei farmaci che si assumono per via orale creati con formule potenzialmente dannose. I ricercatori della Brigham & Women's Hospital e del Massachusetts Institute of Technology hanno analizzato il contenuto delle pillole e delle pastiglie più frequentemente prescritte dai medici, scoprendo che anche le più comuni ricette possono causare delle gravi reazioni allergiche. A destare la preoccupazione da parte degli scienziati, sono, per l’appunto, i cosiddetti ingredienti inattivi. Si tratta di sostanze mirate a migliorare qualità del farmaco. Il suo sapore, per esempio, ma anche l’assorbimento, la conservazione e la durevolezza. Tra essi vi sono infatti lattosio, olio di arachidi, glutine e coloranti chimici. Secondo i risultati, oltre il 90% delle formule analizzate conteneva questi ingredienti inattivi, dannosi soprattutto per i pazienti più sensibili alle allergie. Questo studio trae ispirazione da un caso realmente accaduto, di un paziente celiaco a cui è stata prescritta una medicina, presa in farmacia, la cui formula conteneva glutine. Gli scienziati hanno voluto capire quale fosse il problema e dunque hanno esplorato l’intero universo di ingredienti inattivi contenuti in migliaia di farmaci. Sotto la lente di ingrandimento degli scienziati ben 42mila medicinali per uso orale. La soglia o dose sufficiente per indurre una reazione allergica in un paziente non è chiara: generalmente il contenuto di lattosio o glutine di una pillola non è abbastanza per scatenare un’allergia, a meno che il paziente non sia gravemente intollerante all’una o all’altra sostanza. È vero che questi sono ingredienti “inattivi”, ma in tanti casi sono attivi eccome. Per questo, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rivolgendosi al Ministro della Salute Giulia Grillo la invita a intervenire per regolamentare attraverso nuove disposizioni puntuali, relative alle etichettature di tutti i farmaci che contengono ingredienti inattivi pericolosi. Infatti, l’ultima cosa che vorrebbero i medici è prescrivere una medicina che possa causare una reazione allergica al proprio paziente. La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Science Translational Medicine.

giovedì 21 marzo 2019

Pasta di legno nel formaggio grattugiato. I supermercati Penny richiamano il "San Fabio Grana Padano, grattugiato, 150 g" dagli scaffali

Pasta di legno nel formaggio grattugiato. I supermercati Penny richiamano il "San Fabio Grana Padano, grattugiato, 150 g" dagli scaffali. Il prodotto risulta dannoso per la salute perchè addizionato di cellulosa. Scatta l’allarme in Germania. In alcune catene di supermercati in Germania viene venduto formaggio grattugiato etichettato come “100% parmigiano”, ma contenente una percentuale di pasta di legno. L'allarme è stato diffuso dalla catena di supermercati Penny in Germania, dove in alcune confezioni è stato rilevato la presenza di cellulosa in formaggi grattugiati anche se etichettati come “100% parmigiano”. Nello specifico, riferisce Penny, si tratta del formaggio "San Fabio Grana Padano, grattugiato, 150g" con la data di scadenza indicata del 17.06.2019, numero EAN è 24218795 venduto in tutta la Germania. Inoltre nel comunicato l'azienda riferisce che "È un richiamo preventivo. Perché non si può escludere che corpi estranei (trucioli di legno) possano essere trovati in pacchetti individuali. Il consumo del prodotto in esame è pertanto fortemente sconsigliato. Il lotto è stato tolto dalla vendita. I clienti possono restituire i prodotti sul mercato e ottenere il rimborso del prezzo di acquisto, anche senza presentazione della ricevuta. I prodotti con date precedenti non sono interessati". Che il parmigiano sia l'alimento made in Italy più soggetto a contraffazione, lo dimostrano i dati secondo i quali il 99% dei formaggi venduti come italiani all'estero sarebbero in realtà delle imitazioni. La presenza di «trucioli di legno» per arricchire i contenuti del parmigiano grattugiato smaschera l’inganno del falso Made in Italy che utilizza nomi che richiamano specialità nazionali di prestigio per spacciare produzioni di bassa qualità, quando non addirittura rischiose per la salute. Il fatto che nel formaggio grattugiato meno del 40% del prodotto sia un prodotto caseario è grave. Ma se i nomi dei prodotti «simil-italiani» sono gli stessi, le caratteristiche sono invece profondamente differenti, perché i formaggi Made in Italy originali devono rispettare rigidi disciplinari di produzione ed un sistema di controlli che non ha eguali. I consumatori ingannati, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, dunque, non solo pagano per un prodotto di bassa qualità, ma vedono i pericolo anche la loro salute, considerando che la cellulosa è un additivo non dannoso se compreso tra il 2 e il 4%. Nell'attesa che le catene di supermercati coinvolte effettuino le dovute analisi, la speranza è che vengano presi dei seri provvedimenti per chi spaccia per italiani dei prodotti che nulla hanno a che fare con il made in Italy.

Collirio, ancora un ritiro dalle farmacie. Un altro farmaco nel mirino dell'AIFA: ecco la marca, i lotti e info

Collirio, ancora un ritiro dalle farmacie. Un altro farmaco nel mirino dell'AIFA: ecco la marca, i lotti e info L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ha disposto il ritiro dal mercato di due lotti di un'altra marca di collirio. Nello specifico, questa volta si tratta dei lotti n. 51117 scad. 6-2019 e n. 512217 scad. 10-2019 della specialità medicinale OCUSYNT COLL 30FL0,2ML50MCG/ML – AIC 038612038 della ditta Bausch & Lomb-Iom Spa. Il provvedimento si è reso necessario, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, a seguito della comunicazione da parte della ditta produttrice, concernente “risultati fuori specifica”. La ditta Bausch & Lomb ha comunicato l'avvio della procedura di ritiro che il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute è invitato a verificare.

Violenze e abusi, choc in Svizzera: bimbo di 7 anni pugnalato a morte in mezzo alla strada.

Violenze e abusi, choc in Svizzera: bimbo di 7 anni pugnalato a morte in mezzo alla strada. Il piccolo è deceduto dopo essere stato accoltellato da una donna di 75 anni, che in seguito si è costituita e ha confessato il gesto Un crimine terribile quello accaduto si è verificato oggi attorno alle 12.30 a Basilea, in Svizzera. Un bambino di sette anni, stava tornando a casa, da solo, dopo scuola quando è stato aggredito da una sconosciuta che l'ha pugnalato mentre camminava sul marciapiede. La sua insegnante, che pure stava rientrando dalle lezioni, lo ha trovato gravemente ferito a terra e ha immediatamente allertato i soccorsi. Trasportato d'urgenza al Pronto soccorso dell'Ospedale pediatrico universitario, il bambino è morto poco dopo a causa delle ferite riportate, informa il Pubblico ministero di Basilea Città in un comunicato. Secondo i primi elementi dell'indagine, l'autore del reato è una cittadina svizzera di 75 anni che è stata vista allontanarsi dalla scena del crimine. La donna e si è costituita poco dopo l'aggressione, confessando il suo gesto. L'inchiesta non ha però ancora determinato l'esatta dinamica e i motivi del gesto della donna. La polizia cerca eventuali testimoni. La vicenda, che ha suscitato orrore nell’opinione pubblica, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, deve servire a sensibilizzare le istituzioni pubbliche per l’attivazione di campagne contro le violenze sui bambini.

mercoledì 20 marzo 2019

Il World Happiness Index: ecco la mappa mondiale della felicità

Il World Happiness Index: ecco la mappa mondiale della felicità. In testa dei paesi più felici del mondo la Finlandia. L'Italia anche se nelle retrovie risale di qualche posto Da sette anni a questa parte viene condotto un sondaggio che prende in esame i risultati provenienti da 156 paesi con l’intento di andare a costituire un macro indicatore in grado di misurare il livello di felicità di ogni nazione e di conseguenza dei suoi abitanti. Secondo i creatori del World Happiness Report, dunque, chi cerca la felicità dovrebbe pensare a trasferirsi in Finlandia. Il nuovo rapporto dell'Onu per il settimo anno consecutivo rivela la classifica dei paesi più felici del mondo. In testa ci sono tre paesi scandinavi: oltre alla Finlandia che si conferma al primo posto, Danimarca e Norvegia. Nella top ten ci sono anche Islanda, Paesi Bassi, Svizzera, Svezia, Nuova Zelanda, Canada e Austria. Retrocedono gli Stati Uniti, dal 18esimo al 19esimo posto. Notizie positive per l'Italia anche se nelle retrovie: sebbene sia lontana dalla vetta è più felice che in passato, risalendo dal 47esimo al 36esimo posto. In fondo alla lista compaiono Siria, Malawi, Yemen, Ruanda, Tanzania, Afghanistan, Centrafrica e infine Sud Sudan. Il World Happiness Report 2019, elaborato dal Sustainable Development Solutions Network delle Nazioni Unite, prende in esame la percezione della felicità dei cittadini in 156 paesi, tenendo conto di fattori come prosperità economica, aspettativa di vita, stato del welfare e libertà individuale. Per arrivare a concentrare tutto in un singolo valore, all’interno dello studio vengono considerate sei variabili che rappresentano i diversi temi riguardanti la felicità complessiva dei singoli paesi, andando a toccare vari ambiti socio-economici. Nello specifico sono stati esaminati il Prodotto Interno Lordo pro-capite, la generosità degli abitanti, la serenità nel poter compiere scelte di vita, l’aspettativa di vita, la percezione di corruzione all’interno del paese ed il supporto sociale. A questi sei fattori ne è stato poi aggiunto un settimo che rappresenta la percezione di come un ipotetico paese chiamato Dystopia vede le altre nazioni sulla base delle sei variabili oggetto del sondaggio. Il carattere distopico di questa immaginaria nazione è stato numericamente ricreato andando ad attribuire a Dystopia sei valori che corrispondo ai punteggi più basi fatti registrare mediamente nei tre anni precedenti per ogni singola variabile esaminata. Considerando l’indicatore di Felicità nella sua interezza, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, pare che il nord Europa sia di gran lunga la parte più felice del pianeta con bene quattro nazioni nei primi cinque posti. Fortunatamente, almeno sul fronte dell’aspettativa di vita il nostro Bel Paese recupera qualche punto complessivo risultando come uno dei paesi nelle prime posizioni mondiali. Non è una sorpresa, dunque, che l'Italia non compaia nella top ten dei paesi dove ci si sente più felici, ed anzi risulterebbe il secondo peggior paese per quanto riguarda la considerazione "di trovare un posto nella società".

Collirio richiamato dalle farmacie. Si tratta della specialità medicinale XALIBUR. Ecco i sei lotti e info

Collirio richiamato dalle farmacie. Si tratta della specialità medicinale XALIBUR. Ecco i sei lotti e info. La Società Pfizer Italia, ha comunicato, come concordato con l'Aifa, che sta procedendo al ritiro dal mercato delle quantità ancora giacenti sul canale distributivo di alcuni lotti della specialità medicinali XALIBUR. Nello specifico si tratta dei numeri 511317 con scadenza Giugno 2019, 511417 con scadenza Giugno 2019, 511217 con scadenza Giugno 2019, 510618 con scadenza Febbraio 2020, 510518 con scadenza Febbraio 2020 e in ultimo il lotto 510718 con scadenza Febbraio 2020 del collirio COLL 30FL 0,2ML 0,005% - AIC 038611036. Il provvedimento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, a seguito di un risultato fuori specifica. Xalibur viene utilizzato per il trattamento di patologie note come glaucoma ad angolo aperto e ipertensione oculare negli adulti. Entrambe queste patologie sono legate ad un aumento della pressione oculare, alterando infine la vista. La Società Pfizer Italia invita pertanto a sospendere immediatamente la dispensazione dei suddetti lotti. Le confezioni giacenti al momento presso le farmacie dovranno essere accantonate in area sicura e predisposte per il ritiro secondo le consuete modalità.

“C’è un’erba velenosa nei fagiolini finissimi surgelati”: Eurospin ritira le buste dal mercato. Ministero della salute segnala richiamo per rischio chimico

“C’è un’erba velenosa nei fagiolini finissimi surgelati”: Eurospin ritira le buste dal mercato. Ministero della salute segnala richiamo per rischio chimico Dopo l’allerta lanciata in data 14 marzo da parte dello “Sportello dei Diritti”, che segnalava la potenziale presenza di erba tossica nei fagiolini surgelati venduti in Francia da Carrefour, arriva oggi la comunicazione da parte del Ministero della Salute per lo stesso prodotto commercializzato in Italia da Eurospin Italia Spa a marchio “Delizia Dal Sole”. E’, infatti, sono stati ritirati dal mercato due lotti di fagiolini finissimi surgelati per il rischio legato alla presenza di un’erba velenosa nella confezione, la “Datura”. Si tratta di una pianta infestante molto pericolosa che nel raccolto può confondersi con gli altri vegetali commestibili e che sarebbe finita in alcune buste di fagiolini surgelati a marchio “Delizie Dal Sole”. L’azienda ha ritirato «in via precauzionale» gli interi lotti, dopo che il ministero della Salute ha pubblicato un richiamo con la richiesta di togliere al più presto il prodotto dagli scaffali. La datura è una pianta molto tossica, il cui consumo può portare a gravi effetti sulla salute. Viene anche chiamata "l'erba del diavolo". Il prodotto non deve essere consumato assolutamente. E il ministero della Salute raccomanda categoricamente ai consumatori di non mangiare questi fagiolini, che potrebbero provocare seri fastidi. In particolare si tratta dei lotti 9043M e 9043MX, che contengono buste da 600 grammi con la data di scadenza 02/2021 e 01/2021. Il prodotto, confezionato dall’azienda Greenyard Frozen France sas di Moreac, in Francia, è stato distribuito in alcune catene di grandi supermercati del Nord Italia, come Eurospin Italia Spa. Saranno ora le analisi comunque a stabilire se insieme ai fagiolini fossero mischiate anche le foglie di questa pianta velenosa. Ma non c’è da scherzare: a seconda delle quantità di erbe ingerite, l’intossicazione da Datura, può causare arrossamenti cutanei, allucinazioni, nausea e vomito, tachicardia, ipertensione e malessere generale. In certi casi, addirittura, se non si interviene rapidamente, porta anche al coma e alla morte. Il prodotto è anche stato distribuito in Francia dalla catena Carrefour, che ha immediatamente raccomandato ai consumatori, che hanno acquistato le confezioni, in via cautelativa e precauzionale, di non consumare il prodotto e di riportarlo al punto vendita. Nell’ottica d’informazione quotidiana ai consumatori in materia di allerte alimentari, lo “Sportello dei Diritti”, nella persona del presidente Giovanni D'Agata, ricorda che la procedura di richiamo riguarda solo i lotti in questione anche se è opportuno comunque prestare attenzione nel caso in cui aprendo la confezioni si ravvisi la presenza di un'erba estranea ai fagiolini.

martedì 19 marzo 2019

Iran, aereo s’incendia in fase di atterraggio all'aeroporto Mehrabad di Teheran con 50 passeggeri ancora a bordo

Iran, aereo s’incendia in fase di atterraggio all'aeroporto Mehrabad di Teheran con 50 passeggeri ancora a bordo Un aereo ha preso fuoco all’aeroporto iraniano di Mehrabad, a Teheran. Lo riferisce l'agenzia di stampa Fars con un messaggio postato su Twitter. aggiungendo che ci sono circa 50 passeggeri ancora a bordo del velivolo, che avrebbe preso fuoco durante la fase di atterraggio. L’incidente è avvenuto alle 21 ora locale, le 18.30 in Italia.Non sono segnalati feriti. Dieci le ambulanze arrivate sul posto, secondo quanto riferisco le agenzie locali. Il capo del dipartimento di emergenza iraniano, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha aggiunto che l’aereo aveva a bordo circa 100 passeggeri, la metà dei quali è stata evacuata.

lunedì 18 marzo 2019

Aereo in fase di decollo: si sente un botto tremendo e un odore di cherosene

Aereo in fase di decollo: si sente un botto tremendo e un odore di cherosene. Boeing deve atterrare in emergenza poco dopo il decollo. Analogie con l'incidente del Boeing 737 Max 8 Etiopia ma non ci sono certezze Come riportato dal quotidiano austriaco "Krone", mentre il Boeing 737-800 sta decollando ad un certo punto si è sentito chiaramente un botto e odore di cherosene. Panico a bordo, il comandante per ragioni di sicurezza torna indietro ed effettua un atterraggio di emergenza all'aeroporto di partenza e per oltre 200 vacanzieri, la maggior parte austriaci, diretti a Graz in Austria inizia l'odissea dell'attesa in aeroporto. Dalla paura alla rabbia, succede tutto domenica 17 marzo all'aeroporto di Hurghada, in Egitto, dove il volo FT 3043 della compagnia FlyEgypt diretto a Graz non è mai più arrivato. «L'aereo ha iniziato a decollare raccontano i testimoni quando ad un certo punto si è sentito chiaramente un botto. Qualcuno ha cercato subito lo sguardo delle assistenti di volo ed ha iniziato a gridare. Subito dopo l'aereo ha rallentato ed è arrivato un messaggio in arabo del comandante che in pochi hanno capito: per problemi tecnici dovevamo rientrare». Dopo l'atterraggio di emergenza, i passeggeri sono stati fatti scendere dall'aereo e accompagnati in una sala del terminal in costruzione. Dopo aver atteso per ore, solo oggi lunedì 18 marzo, i passeggeri sono stati fatti salire su di un altro Boeing per prendere il volo di ritorno. L'episodio secondo gli esperti, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, riporta delle “analogie con l’incidente sia di 5 mesi fa, quando un altro Boeing 737 Max che era decollato da Jakarta, in Indonesia, e che precipitò in mare tredici minuti dopo e lo schianto di un Boeing 737 Max 8 in Etiopia, in cui 159 persone hanno perso la vita. Anche in questo volo i problemi sono sorti immediatamente dopo la partenza.

Ricerca scientifica:contro gli infarti un nuovo farmaco.

Ricerca scientifica:contro gli infarti un nuovo farmaco. Scienziati stanno creando un medicinale che agisce sul tessuto danneggiato a causa di attacchi di cuore Le scoperte scientifiche aprono continuamente le porte a nuovi orizzonti, dandoci speranza nella lotta contro le malattie più gravi, come in questo caso particolare, quelle cardiovascolari. I ricercatori dell’Imperial College London (ICL), in collaborazione con l’associazione umanitaria inglese British Heart Foundation (BHF), è attualmente impegnato in laboratorio nello sviluppo di una nuova pillola che, secondo i primi test clinici, sarebbe sorprendentemente in grado di ridurre il rischio di infarti. Lo studio, è stato pubblicato nella rivista scientifica Cell Stem Cell. Come si legge nel rapporto, la percentuale, secondo i risultati, è del 60%. Secondo i ricercatori della BHF, l’azione del farmaco blocca i segnali chimici dannosi che si producono quando il flusso di sangue nel cuore viene interrotto. Il rilascio di questi segnali è dato da un deficit di ossigeno, che a sua volta causa la morte dei tessuti e dunque un’insufficienza cardiaca pericolosa per lo sviluppo di ictus e infarti. Il nuovo medicinale coinvolge una proteina chiamata MAP4K4, che si attiva nel tessuto umano a seguito di un infarto e causa dei danni irreparabili al cuore e ad altre aree del tessuto organico. Gli scienziati sperano che il nuovo trattamento aumenterà la percentuale di sopravvivenza ad un evento cardiaco di gravi dimensioni, riparando il tessuto danneggiato e proteggendo l’organo vitale da ulteriori complicazioni. «Trovare un farmaco che possa limitare i casi di morte del muscolo cardiaco durante e dopo un infarto, impedendo il declino verso una condizione di insufficienza cardiaca, è un obiettivo che la ricerca ha da decenni», ha dichiarato professor Metin Avkiran, direttore medico associato dell’ente BHF. «Nonostante vi sia stato un buon numero di farmaci promettenti in passato, non abbiamo ancora trovato quello che può essere utilizzato in una routine clinica». Ogni anno, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, in Italia vengono colpite circa 120 mila persone. Questa cifra equivale ad una visita medica ogni 4 minuti.

Problema tecnico sul volo da Faro in arrivo a Memmingen Allgäu

Problema tecnico sul volo da Faro in arrivo a Memmingen Allgäu. Atterraggio di emergenza per aereo Ryanair con 164 passeggeri. Il "Mayday" era stato dichiarato per un problema tecnico sul velivolo, atterrato comunque regolarmente. Incolumi tutti i passeggeri Problema tecnico alle ore 18:30, atterraggio d’emergenza per un volo Ryanair all’aeroporto tedesco di Memmingen Allgäu. L’aereo, un Boeing 737-800, era partito domenica 17 marzo da Faro (Portogallo) alle 14:55 e l’atterraggio si è svolto regolarmente alle 19:02 con 1 H e 27 minuti di ritardo. Allertato il personale ausiliario dei vigili del fuoco, il THW e il servizio di soccorso. Tanta paura tra i 164 passeggeri ma nessuna conseguenza grave per loro. Poco dopo l’atterraggio, immediatamente assistito dai mezzi a terra, sono partiti i controlli. È stato il quartier generale di polizia di Schwaben Sud / Ovest, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” a spiegare come l’atterraggio sia avvenuto in sicurezza, per precauzione rispetto a un guasto tecnico.

AIFA: collirio ritirato dalle farmacie. Ecco la marca, il lotto e info

AIFA: collirio ritirato dalle farmacie. Ecco la marca, il lotto e info La Società Neopharmed Gentili, ha comunicato di aver attivato, su richiesta dell'Aifa, il ritiro dal mercato di due lotti di collirio. Nello specifico, si tratta del lotto n. 510118 scad. Gennaio 2020 e del lotto n. 512317 scad. Ottobre 2019 della specialità medicinale LATAY (LATAY*COLL 30FL 0,2ML 0,005% - AIC 038613030). Il provvedimento si è reso necessario, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, a seguito di un problema di qualità dovuto ad impurezze nel suddetto medicinale. Poiché il medicinale LATAY è commercializzato dalla Società Visufarma come concessionario esclusivo, il ritiro dei due lotti è gestito direttamente da Visufarma attraverso i propri canali commerciali di distribuzione. Il latanoprost è indicato per la riduzione della pressione intraoculare elevata in pazienti con glaucoma ad angolo aperto e in pazienti con ipertensione oculare. Riduzione della pressione intraoculare elevata in pazienti pediatrici con elevata pressione intraoculare e in pazienti con glaucoma pediatrico.

Prenatal, stop Giocattolo Googly può provocare soffocamento. Ministero della salute ordina il blocco doganale

Prenatal, stop Giocattolo Googly può provocare soffocamento. Ministero della salute ordina il blocco doganale Il blocco doganale di 2 modelli di giocattolo Googly, e' stata ordinato dal ministero della Salute, che lo ha disposto. Lo rende noto in un comunicato il dicastero con la segnalazione del 15 marzo 2019 sul proprio sito. Il provvedimento è legato al rischio grave di incidenti dei giocattoli denominati “Googly Volley Ball” e “Googly Town” entrambi a marca Imperial Toy ed importati in Italia da Prenatal. Questo secondo la segnalazione dell’ISS pervenuta il 28 gennaio 2019. I periti, nella loro relazione, osservano che “risultati delle prove/analisi e conclusioni: errata destinazione di impiego in merito all’età. L’ISS ha infatti attributo al giocattolo esaminato la fascia di età inferiore ai 36 mesi, in contrasto con quanto riportato dall’importatore (PRENATAL) in etichetta (superiore a tre e cinque anni). Si evidenzia che l’attribuzione di un giocattolo ad una determinata fascia di età, non è atto discrezionale dell’importatore/produttore, ma deve seguire quanto previsto dalle Linee guida sulla classificazione dei giocattoli. Il giocattolo in particolare non ha superato la prova relativa al distacco piccole parti, prevista appunto dalla norma UNI EN 71:1-2011 per i giocattoli rivolti a bambini sotto i tre anni, pertanto risultando pericoloso per soffocamento”. Il Ministero della Salute ne ha disposto il divieto di vendita nel territorio italiano. Il prodotto non è ammesso in Italia (durata illimitata), fermo doganale, Ufficio di Piacenza del 27 febbraio 2019, divieto vendita disposizione Ministero Salute DGPRE prot 6508 del 1 marzo 2019. I giocattoli sono prodotti in Cina, e responsabile della commercializzazione in Euorpa è l’azienda Imperial Toy UK Ltd. No.1 Aire Street Leeds, LS14PR U.K. mentre sono importati in Italia da PRENATAL Retail Group, via delle Primule 5 Cogliate. Per i giocattoli gia' acquistati, il ministero della Salute ha previsto che "si provveda al richiamo avvisando inoltre i consumatori sul grave rischio connesso all’uso mediante cartellonistica o altri metodi ritenuti efficaci". Peraltro, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la notifica dei giocattoli, oggetto di "allarme consumatori" da parte del ministero della Salute, è inserita nel sistema Rapex (sistema comunitario di informazione rapida sui prodotti pericolosi non alimentari). Questo format riporta i dati inseriti direttamente nel sistema GRAS RAPEX, in quanto viola Direttiva Linee guida CEN ISO /TR 8124 (febbraio 2016) sulla classificazione dei giocattoli”.

Ambiente. Filippine, trovata balena morta con 40 kg di plastica nello stomaco.

Ambiente. Filippine, trovata balena morta con 40 kg di plastica nello stomaco. Si tratta della quantità di plastica «più grande mai vista in una balena». Da sacchi utilizzati per imballare il riso a numerosi sacchetti della spesa. Le foto strazianti lanciano l'ennesimo allarme “Stop all’inquinamento da plastica” L'elenco, come le foto, è straziante: 16 sacchi utilizzati per imballare il riso, numerosi sacchetti della spesa, bottiglie e addirittura una vaschetta. Complessivamente 40 chili di plastica nello stomaco di una balena a becco di Cuvier trovata morta nelle Filippine. Lo hanno riportato i ricercatori del D'Bone Collector Museum, che hanno recuperato la carcassa del cetaceo all'inizio del mese nelle acque a est di Davao City. In un post Facebook, riporta oggi la Bbc online, i ricercatori hanno scritto che si tratta della quantità di plastica «più grande mai vista in una balena». Il museo ha reso noto che nei prossimi giorni pubblicherà online la lista completa degli oggetti rinvenuti nella carcassa della balena. E' l'ennesima terribile e macabra cartolina, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che arriva da un oceano sempre più devastato dall'inquinamento da plastica: sarà l'autopsia a dover decretare come è morta esattamente la balenottera, ma l'impressionante quantità di rifiuti rinvenuti al suo interno fa presupporre la complicità del materiale ingerito nel decesso del cetaceo. Peraltro, in Asia i ritrovamenti di questo tipo cominciano a diventare abbastanza comuni. Da sole le Filippine, sono una della nazioni del continente asiatico che contribuisce di più all’inquinamento degli oceani, secondo Ocean Conservancy.

domenica 17 marzo 2019

Volo Verona-Londra Gatwick: atterraggio di emergenza per problema tecnico

Volo Verona-Londra Gatwick: atterraggio di emergenza per problema tecnico. Il "Mayday" era stato dichiarato per un problema tecnico sul velivolo British Airways, atterrato comunque regolarmente. Incolumi tutti i passeggeri Paura a bordo di un volo partito da Verona alle ore 11:08. Un aereo della British Airways è stato costretto a un atterraggio di emergenza domenica 17 marzo all'aeroporto Londra Gatwick. L’Airbus è atterrato alle 12.24 a Londra ed è stato circondato dai mezzi dei vigili del fuoco sull’asfalto, costringendo la chiusura della pista. Il comandante del volo BA 2597, ha richiesto un'emergenza a mezz'aria dopo l'ingresso nello spazio aereo britannico. Incolumi, paura a parte, i passeggeri. Sull'incidente è stata aperta un'indagine da parte dell'autorità dei trasporti. E' evidente, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”che troppi sono gli incidenti sfiorati anche a causa delle omessa revisione degli aeromobili.

Rissa su volo Ryanair. Pilota costretto ad un atterraggio fuorirotta.

Rissa su volo Ryanair. Pilota costretto ad un atterraggio fuorirotta. Aumentano le liti tra passeggeri. Sempre più i casi denunciati dalle compagnie aeree Si sono lasciati prendere un po' troppo dall'ira due passeggeri aggressivi, tanto da creare il panico sul volo Ryanair partito ieri da Glasgow Prestwick alle 06:10 e diretto a Tenerife e causare la deviazione del volo. Due uomini hanno iniziato a litigare e a prendersi a pugni coinvolgendo altri passeggeri, di fronte a famiglie e bambini terrorizzati. Nella baruffa, uno dei due è stato ferito al naso riportando una violenta epistassi che gli ha coperto il volto e ha imbrattato i sedili vicini e gli armadietti sopra la testa dei passeggeri. Il comandante dell'aereo, seguendo il protocollo d'emergenza, ha dovuto dirottare il volo presso l'aeroporto più vicino, a Madrid. Su indicazione dei passeggeri e delle assistenti di volo la polizia ha arrestato due persone, acquisendo il video girato da alcuni passeggeri. Il volo è poi ripartito alla volta dell'aeroporto Malaga, raggiungento la sua destinazione con un'ora di ritardo. La compagnia di volo ha successivamente diramato il seguente comunicato: "Non tollereremo comportamenti indisciplinati o turbative in qualsiasi momento e la sicurezza e il comfort dei nostri clienti, dell'equipaggio e dei velivoli è la nostra priorità numero uno".Episodi del genere non sono nuovi alla cronache a causa di passeggeri turbolenti che si comportano in modo deplorevole e aggressivo una volta sull'aereo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti", qualcosa che non può e non deve essere tollerato. Solo nel 2017 gli assistenti di volo hanno denunciato 8731 liti a bordo degli aerei, nate per i motivi più disparati ma per le quali l'Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata) ha chiesto di alzare la soglia di attenzione anche perché, come spiegato dal direttore degli Affari esterni Tim Colehan a Ginevra, non tutte le compagnia sono associate alla Iata, facendo pensare che il numero dei litigi sia decisamente superiore. Il problema principale è rappresentato dai passeggeri in stato d'ebbrezza ma anche dal poco spazio a bordo dei velivoli che porta ad un aumento delle tensioni tra le persone, così come il non rispetto delle regole minime di sicurezza. I vettori aerei accusano la libera vendita di alcolici in aeroporto come la causa madre di questo dal momento che molti passeggeri si presentano a bordo già ubriachi aumentando così il rischio che da un minimo accenno di tensione si scateni una rissa, costosa anche per le compagnie perché i piloti hanno l'obbligo di far rientrare a terra l'aereo. Atterraggi di emergenza che hanno un loro costo visto che portano a dei ritardi rispetto agli orari schedulati causando richieste di rimborsi da parte delle persone a bordo. I compagni di viaggio e le famiglie che viaggiano per lavoro o una meritata vacanza non dovrebbero essere sottoposti a questo comportamento. E' ora che si intraprendano ulteriori azioni a sostegno dell'equipaggio per garantire che i responsabili siano ritenuti responsabili delle loro azioni per far sì che i clienti possano volare in un ambiente sicuro e senza problemi. Ora, comunque, il responsabile dovrà sborsare 25 mila euro per ripagare i danni alla compagnia aerea.

Acqua di sorgente a 17 euro a bottiglia in Austria

Acqua di sorgente a 17 euro a bottiglia in Austria. Non per i poveri bevitori: "Evienne" vende mezzo litro di "acqua di lusso" nella bottiglia di vetro da 0,5 litri a 16,99 euro, polemiche in rete. Alcuni utenti hanno postato le foto con il prezzo della bottiglia scatenando indignazione. Quell'acqua che dovrebbe essere un diritto e un bene comune, non lo è più. Questo purtroppo è ormai chiaro. Per capirlo basta andare su internet. In questi giorni è polemica sui social network per il prezzo di 17 euro, ritenuto eccessivo da alcuni utenti, delle bottiglie d’acqua "Evienne". A scatenare la querelle, sono state alcune foto, postate in Rete, in cui viene messo in evidenza il costo di una singola bottiglia da mezzo litro: 16,99 euro sul sito ufficiale dell’azienda. Un prezzo sulla base di una strategia di marketing opinabile, ma legittima e che non danneggia nessuno, visto che il consumatore continua ad avere la facoltà di scegliere se abboccare e comprare o bere l’acqua del rubinetto o di marche concorrenti a prezzi ben inferiori. Ma ciò che di certo indigna è il titolo della sua pubblicità: "Non per i poveri bevitori". La stessa azienda la descrive nella presentazione "Non per i poveri bevitori". Giusto in tempo per il World Water Day del 22 marzo, insomma, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che al di là delle scelte di marketing della società che ha deciso di lanciare questo prodotto, ritiene immorale vendere l’acqua a simili prezzi. Risulta che EVIENNE con la sua pubblicità comunichi qualità particolari per il suo prodotto, che dovrebbero essere rivolte ad un gruppo ristretto di persone che vorrebbe distinguersi dalla “massa” sulla base di caratteristiche socio-economiche o puramente legate ad altro tipo di preferenze. Allo stesso tempo però sussiste un concreto rischio per un’iniziativa di tal fatta a livello di consumi globali. Tale lancio potrebbe essere capace di per sé di provocare un’alterazione dei prezzi di listino della concorrenza. In sostanza, le altre marche presenti sul mercato europeo potrebbero iniziare ad aumentare il prezzo per le loro bottiglie. Al di là delle strategie di marketing però, pare che un principio ormai sia entrato di diritto nelle nostre economie globalizzate: c’è chi pensa, e sono purtroppo in tanti, che l’acqua, bene comune per eccellenza, possa essere fonte di profitti, lauti profitti.

sabato 16 marzo 2019

Volo Francoforte (Germania) a Varadero (Cuba): atterraggio d'emergenza all'aeroporto di Santiago di Compostela in Spagna.

Volo Francoforte (Germania) a Varadero (Cuba): atterraggio d'emergenza all'aeroporto di Santiago di Compostela in Spagna. Segnalato principio d'incendio a bordo. Tutti illesi i passeggeri Brutta avventura per i passeggeri di un volo della "Condor". L'aereo, quando stava per sorvolare l'Oceano Atlantico, è stato costretto a tornare indietro e a fare uno scalo tecnico nell'aeroporto di Santiago di Compostela, nel nord-ovest della Spagna, per l’accensione di una spia d’emergenza che segnalava un principio d’incendio nella cabina, in particolare nella toilette del velivolo. A metà percorso alle 15:30, il pilota ha chiesto l'atterraggio di emergenza. A bordo del volo DE2198 sulla tratta Francoforte (Germania) a Varadero (Cuba) erano presenti 200 passeggeri e 7 membri dell'equipaggio. Il velivolo è comunque atterrato sulla pista, senza nessun problema e i passeggeri, tutti illesi, sono scesi normalmente dalle scalette dell’aereo. Sono intervenuti i vigili del fuoco, personale dello scalo spagnolo e i sanitari per verificare le condizioni dei presenti. Poco dopo l’atterraggio e l’uscita dei passeggeri, il velivolo è stato parcheggiato in un hangar per le necessarie ispezioni tecniche. La compagnia di bandiera ha garantito l'assistenza ai passeggeri. Condor, è una compagnia aerea leisure tedesca con sede a Francoforte sul Meno. Opera voli di linea verso destinazioni leisure nel Mediterraneo, in Asia, in Africa, in Nord America, in Sud America e nei Caraibi. Fuoco e il fumo sono tra gli incidenti più pericolosi a bordo degli aerei, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,e sono quindi sempre trattati preventivamente dagli equipaggi come emergenza di alto livello, anche se successivamente si scopre che il problema è innocuo. Un atterraggio immediato è la procedura standard a meno che la fonte del fuoco o del fumo non possa essere localizzata e arrestata immediatamente.

Ferrari avvia due campagne di richiamo:rischio incendio e porte difettose. Lo segnala l'agenzia statunitense National Highway Traffic Safety Administration

Ferrari avvia due campagne di richiamo:rischio incendio e porte difettose. Lo segnala l'agenzia statunitense National Highway Traffic Safety Administration Tutti conoscono ormai l'auto sportiva d'alta fascia Ferrari. Potente e veloce, il Cavallino Rampante è diventato nel giro di pochi anni il veicolo più desiderato al mondo per ovvi motivi. Nei primi mesi dell'anno, deve tuttavia fare i conti non con una ma con ben due campagne di richiamo per problemi segnalati sul sito Web della NHTSA, l'agenzia governativa statunitense facente parte del Dipartimento dei Trasporti. Nessun passeggero avrebbe riportato lesioni, ma si tratta di importanti accorgimenti che potrebbero influenzare la protezione degli occupanti in caso d'incidente. E siccome la sicurezza non è mai troppa (soprattutto in un mezzo che viaggia a oltre 350 km/h), il brand di Maranello ha preferito prendere le dovute precauzioni. Entrambi i richiami sono datati 14 febbraio 2019 e riguardano un totale di 2.732 vetture che coprono quasi l'intera gamma Ferrari fino alle auto del modello dell'anno 2017. La prima campagna di richiamo della Ferrari (numero 67) riguarda determinati veicoli GTC4 Lusso e 2018-2019 e GTC4 Lusso T 2017-2019. Secondo il documento NHTSA, la Ferrari sta richiamando queste auto a causa di porte difettose. La " tensione sul meccanismo di blocco della porta potrebbe impedire l'apertura della porta del veicolo utilizzando la maniglia esterna della porta". Un totale di 582 unità di GTC4Lusso e GTC4Lusso T in Nord America sono potenzialmente interessate dal detto richiamo. La Ferrari inizierà il processo di richiamo entro il 14 aprile 2019, mentre i proprietari di veicoli che potrebbero essere interessati potrebbero chiamare il numero di servizio clienti Ferrari al 1-201-816-2668. Il secondo richiamo attuato dal Cavallino Rampante (numero 69) riguarda una gamma più ampia di veicoli Ferrari. Secondo NHTSA, il separatore di vapori di carburante di alcuni modelli del 2017 della LaFerrari Aperta, della 488 GTB 2018-2019, GTC4Lusso T, GTC4Lusso, 488 Spider, 812 Superfast e della 488 Pista del 2019 potrebbero potenzialmente incrinarsi e causare perdite di carburante. Secondo quanto riportato nel comunicato dell'Agenzia americana, tale collegamento difettoso aumenta il rischio di perdite di carburante nel vano motore, a sua volta, aumentando il rischio di incendio. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta, grazie al servizio che svolge monitorando tutti i richiami tecnici per l'eliminazione di difetti di produzione o di progettazione riguardanti la sicurezza che interessano i veicoli circolanti, anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate vengono tempestivamente informati. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai Concessionari Ferrari Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Gli uomini della rinomata casa automobilistica italiana dovranno apportare i dovuti correttivi e risolvere un problema non certo grave, che durerà mezz'ora, ma destinato comunque a suscitare non poca preoccupazione per la difettosità segnalata che è ancora più rischiosa se si pensa alla potenza di accelerazione che hanno questi modelli.

Mangiare 3-4 uova a settimana aumenta il rischio cardiovascolare. A scoprirlo uno studio: nuove ombre sul consumo delle uova

Mangiare 3-4 uova a settimana aumenta il rischio cardiovascolare. A scoprirlo uno studio: nuove ombre sul consumo delle uova Una ricerca della Northwestern University ha scoperto che con circa 300 milligrammi di colesterolo al giorno aumentano il rischio cardiovascolare (+17%) e il rischio di morte (+18%). Secondo la ricerca, mangiare 3-4 uova a settimana aumenta il rischio cardiovascolare dell'8% e il rischio di morte per ogni causa del 6%. Si tratta di uno studio basato sull'osservazione che ha coinvolto quasi 30'000 adulti il cui stato di salute e la cui dieta sono stati monitorati per un tempo medio di 31 anni. Un uovo di medie dimensioni pesa 61 grammi, togliendo il guscio si arriva a circa 53 grammi. Considerando che ci sono 371 milligrammi di colesterolo in media in 100 grammi di uova, significa che mediamente consumando due uova si assumono qualcosa come 371 mg di colesterolo. Dopo decadi di diffidenza contro le uova, poco più di un anno fa scienziati australiani in un trial clinico sull'American Journal of Clinical Nutrition le avevano scagionate mostrando che anche mangiando 12 uova a settimana per un anno non aumentava il rischio cardiovascolare. Il nuovo studio getta in parte nuovi dubbi sul conto delle uova: "il nostro studio mostra che se due persone adottano la stessa identica dieta e l'unica differenza sta nel consumo di uova, allora puoi misurare direttamente l'effetto delle uova sul rischio cuore" - dichiara Allen. "Abbiamo visto che il colesterolo, indipendentemente dalla fonte alimentare (è contenuto anche in carne, burro, etc), si associa ad aumentato rischio cardiovascolare"; e in particolare che con 3-4 uova a settimana il rischio cardiovascolare sale del 6% e quello di morte dell'8%. I ricercatori raccomandano di consumare uova con moderazione, pur senza escluderle dalla dieta perché fonti di altri nutrienti preziosi. La ricerca, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata condotta da Norrina Allen della Northwestern University e pubblicato sulla rivista JAMA.

Crema protettiva per la pelle dei neonati ritirata dalle farmacie: contiene una sostanza tossica, il butilparabene che causa reazioni pericolose

Crema protettiva per la pelle dei neonati ritirata dalle farmacie: contiene una sostanza tossica, il butilparabene che causa reazioni pericolose. Trovata sostanza chimica tossica in crema per il corpo del bebe marca " URIAGE EAU THERMALE 1^ Change". Allerta seria di RAPEX. Lo Sportello dei Diritti: "Mamme per il cambio dei pannolini dei vostri bimbi usate prodotti naturali" Molte creme anti-arrossamento per bebè, usate in una zona estremamente delicata del corpo dei neonati, contengono un conservante, il butilparabene, che ha possibili effetti tossici sulla riproduzione e lo sviluppo. Le paste antiarrossamento agiscono in prossimità degli organi genitali dei bimbi e dunque, ancor più di altri cosmetici, devono essere usate con cautela e prestando la massima attenzione agli ingredienti che contengono. Il 15 marzo 2019, il sistema RAPEX di informazione rapida per i prodotti non conformi della UE, con la notifica A12 /0418/19, ha invitato a non usare la crema per il bambino " URIAGE PREMIERE CHANGE CREMA PROTETTIVA BEBE 100 ML" in quanto contiene butilparabene (valore misurato: 0,051%). Questo composto organico aromatico, è un conservante ampiamente usato nei cosmetici ma da tempo sotto la lente di ingrandimento per i suoi possibili effetti tossici sulla riproduzione e lo sviluppo. Sospetti che sembrano sempre più fondati se le Agenzie governative per la sicurezza dei medicinali e dei prodotti sanitari della UE sono arrivate a raccomandare di non utilizzare il composto nei cosmetici destinati ai bambini sotto i tre anni di età. Nello specifico, secondo quanto è riportato dall'allerta del RAPEX, il prodotto è confezionato in tubo di plastica da 100 ml di colore blu e precisamente identifica l'articolo con il numero di lotto / codice a barre: 3661434002298, 801202 - EXP 01/21, prodotto in Francia. Secondo l’elenco degli ingredienti, il prodotto contiene butilparabene. Il contatto cutaneo con prodotti che contengono questo composto organico aromatico può avere una potenziale attività di disturbo endocrino. Le autorità sanitarie europee hanno così allertato gli altri paesi e il consiglio, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è di non utilizzare questo prodotto per rischio serio di effetti tossici sulla riproduzione e lo sviluppo. La crema è stata ritirata dalle vendita nelle Farmacie a scopo preventivo, poichè, conclude RAPEX, "È vietata la vendita di prodotti cosmetici contenenti butilparabene usati dopo ogni cambio di panno." Nel caso delle paste protettive per il cambio dei pannolini, poi, l’invito dello “Sportello dei Diritti”, è di privilegiare prodotti naturali privi non solo di butilparabene, ma anche di parabeni e petrolati, questi ultimi sostanze di bassissima qualità ottenute dal petrolio e che sono diffusissime in questi cosmetici.