venerdì 30 settembre 2022

Creato il primo calcestruzzo ecologico fatto di gomma di pneumatici riciclata

. Il nuovo calcestruzzo utilizza il 100% di gomma di pneumatici usati al posto degli aggreganti tradizionali Un team di ingegneri del Royal Melbourne Institute of Technology, in Australia, è riuscito a scoprire un modo per rendere il calcestruzzo più ecologico e resistente sostituendo per la prima volta il 100% degli aggreganti convenzionali, come ghiaia e pietrisco, con gomma di pneumatici riciclata. I ricercatori sostengono che il nuovo calcestruzzo soddisfa i codici edilizi e promette anche di ridurre significativamente i costi di produzione e trasporto, spalancando la strada a un’economia più circolare. Fino ad ora sono state già utilizzate piccole quantità di frammenti di pneumatici per sostituire gli aggreganti del calcestruzzo, ma gli sforzi per rimpiazzare tutti gli aggregati con la gomma hanno prodotto calcestruzzi deboli che non sono riusciti a soddisfare gli standard richiesti. La colpa sta nella porosità della gomma, che poco si lega al cemento. Una volta essiccato il materiale, infatti, l’acqua intrappolata nei pori della gomma evapora lasciando il posto a pericolose bolle d’aria che sono causa di rottura sotto pressione. Oggi, il team della RMIT University, guidato dal ricercatore della School of Engineering Mohammad Momeen Ul Islam, è riuscito a risolvere questo problema grazie ad un innovativo sistema di colata. Lo studio, pubblicato sulla rivista Resources, Conservation & Recycling, mostra un processo di produzione di un calcestruzzo leggero ed economico in cui i tradizionali aggregati grossolani nell’impasto sono stati sostituiti al 100% dalla gomma di pneumatici usati per auto. Il processo è stato sviluppato a partire da una tecnica messa a punto dai colleghi della stessa università, che impiega una miscela di pneumatici sminuzzati. Una volta aggiunta agli altri componenti come cemento ed acqua, si ottiene un calcestruzzo bagnato che viene poi colato in particolari stampi di acciaio. Questi stampi di nuova concezione esercitano una pressione costante sul calcestruzzo fino al suo completo indurimento, comprimendo anche le porosità e le particelle contenute all’interno della miscela. Quando il calcestruzzo indurisce, il cemento si lega in maniera migliore alle particelle di pneumatico “precaricate” aumentando la sua resistenza alla compressione, flessione e trazione rispetto al sistema tradizionale da un massimo del 97% ad un minimo del 20%. Il coautore dello studio, il professor Jie Li, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha affermato che questo processo di produzione comporterà enormi vantaggi ambientali ed economici. Dopo il successo dei test in officina, il team di ingegneri sta ora cercando di rinforzare ancora di più il calcestruzzo con pneumatici e di integrarlo con un’eventuale armatura interna per renderlo efficace per gli elementi strutturali. L’obbiettivo è quello di far sì che il nuovo prodotto possa essere utilizzabile a livello industriale nel settore edile in modo da sostituire i calcestruzzi attuali.

giovedì 29 settembre 2022

Allerta alimentare, Carrefour e Ministero segnalano nuovo ritiro per rischio allergene

. Nuovo ritiro urgente del Ministero questa volta per presenza di allergene di solfiti non dichiarati in etichetta nelle barrette di farro bio Ancora un richiamo sul sito Salute.gov: che riguarda un singolo lotto di barrette di fiocchi di farro e farro soffiato con mirtilli rossi, granella di nocciole e cannella a marchio Carrefour Bio a causa della presenza di solfiti (23 +/- 6 mg/kg) non dichiarati in etichetta. Il prodotto in questione è venduto in scatole da 125 grammi (5×25 grammi) con il numero di lotto 1812 e il termine minimo di conservazione (Tmc) 23/12/2023. Le barrette di farro richiamate sono state prodotte per Carrefour GS Spa dall’azienda Poggio del Farro Srl, nello stabilimento di via Bruscoli Cerdello 317/A a Firenzuola, nella città metropolitana di Firenze. I consumatori anche stavolta, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono pregati di non consumare il prodotto in questione se in presenza di intolleranza o allergia ai solfiti per deviare a spiacevoli effetti collaterali di debole o forte entità soprattutto nei soggetti allergici. Il prodotto è sicuro per i consumatori e le consumatrici che non soffrono di allergia ai solfiti.

Bossing su prof, preside e MIUR condannati a pagare i danni ad una docente

Bossing su prof, preside e MIUR condannati a pagare i danni ad una docente. Per la Corte d’Appello di Bari il capo deve pagare insieme al datore il danno da bossing per le visite fiscali a raffica a titolo di risarcimento di lesione biologica temporanea all’insegnante presa di mira con procedimenti disciplinari infondati E’ sempre difficile discernere le situazioni di ordinaria conflittualità da quelle che invece possono essere inquadrate come condotte proprie del mobbing o bossing, fattispecie che nella scuola non vengono riconosciute con facilità, anche perché difficile riuscire a provare l’intento persecutorio del datore di lavoro, che può realizzarsi in più condotte, anche distinte e diverse nel tempo, purché unificate dall’intento persecutorio. Nel caso di specie, il dirigente che ha preso di mira il dipendente paga il danno da bossing in solido con il datore. E ciò perché la condotta del capo viola le norme che impongono al datore di tutelare l’indennità psicofisica del lavoratore: dopo un diverbio il dirigente apre una serie di procedimenti disciplinari contro la sottoposta, rivelatisi infondati, e quando lei si ammala le manda visite fiscali a raffica; insomma: la costringe a vivere in un clima di costante tensione per difendersi dai cavilli burocratici utilizzati nella strategia mobbizzante. Il risarcimento non risulta escluso dalla condanna penale per violenza privata intervenuta a carico del persecutore. È quanto emerge dalla sentenza 1520/21, pubblicata dalla sezione lavoro della Corte d’appello di Bari. Accolto il gravame proposta dalla docente di cui ha scritto il sito Cassazione.net, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, e, al riguardo, hanno ricordato che: ottiene un risarcimento del danno biologico temporaneo parziale di oltre 4.700 euro posto a carico del preside oltre che del ministero dell’Istruzione. La lite nasce per un inopinato cambio di sezione nell’istituto. La professoressa apprende soltanto dal nuovo orario scolastico di essere dirottata dal corso B a quelli C e D, chiede spiegazioni e ne nasce un alterco: il dirigente prima la caccia dall’aula e poi l’insegue sbattendole la porta dietro. L’insegnante ha un malore ed è ricoverata al pronto soccorso: durante l’assenza dal servizio riceve ben quattordici visite fiscali inviate dal preside, mentre cadono le contestazioni disciplinari e un esposto al sindacato fa scattare un’ispezione a scuola (il dirigente risulta già condannato per abusi su prof). Ma la costituzione di parte civile nel processo penale non esclude il diritto al risarcimento per mobbing: nella denuncia querela per violenza privata non si fa riferimento alla violazione delle norme a tutela di salute e sicurezza sul lavoro. Decisivi i testimoni: l’ostilità del dirigente è una ritorsione contro la sottoposta colpevole solo di aver adito le vie legali per la tutela dei propri diritti in ambito lavorativo: restano lettera morta gli accessi agli atti chiesti dalla dipendente; il ctu conferma lo stress psicofisico per i due anni in cui la docente risulta vittima del comportamento vessatorio assunto dal preside, che risponde in solido per non aver impugnato la parte di motivazione con cui il Tribunale ha dichiarato la sussistenza della legittimazione passiva.

Sharknado in Florida, l'uragano Ian scarica uno squalo in mezzo alla strada - VIDEO

Un grosso squalo è stato filmato nuotare in mezzo a una strada. Conseguenza dell'uragano Ian che ha investito le coste della Florida mercoledì 28 settembre con i suoi forti venti e le piogge torrenziali che hanno già causato inondazioni "catastrofiche" e diffuse interruzioni di corrente. Abituati agli squali, i residenti hanno riconosciuto nel fiotto d'acqua la sagoma di uno squalo che può anche attaccare l'uomo e hanno chiamato i pompieri che increduli lo hanno filmato mentre risaliva la corrente. Vigili del fuoco e reporter locali che hanno ispezionato la zona per verificare i danni causati dalla tempesta hanno riferito che un canale vicino alla strada sarebbe pieno di esemplari di squali che sono soliti vivere anche nelle acque poco profonde delle, baie e sono molto aggressivi. I vigili del fuoco hanno immediatamente diffuso l'immagine via social invitando i cittadini a non avventurarsi nelle acque di inondazione e nei torrenti per evitare spiacevoli incontri con intrusi trasportati dal ciclone. È ben possibile che l'inondazione causata da Ian abbia facilitato il trasferimento di una quantità di squali dal mare all’interno delle foci, molto capillari in Florida. Del resto anche i pompieri hanno avvertito di non mettere i piedi nelle pozze d'acqua "perché non sapete mai cosa si nasconde sotto la superficie durante e dopo una tempesta". La notizia, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è diventata subito virale sui social e molti utenti hanno paragonato l'accaduto al film "Sharknado" come il link del video di seguito riportato: https://www.itemfix.com/v?t=b7c063&jd=1

Gli scienziati hanno creato un robot liquido in grado di dividersi in piccole goccioline e ricostruirsi

Gli scienziati hanno creato un robot liquido in grado di dividersi in piccole goccioline e ricostruirsi. Questa creazione è stata concepita e realizzata con lo scopo di avere un impiego in biomedicina, nello specifico per poter accedere a spazi complicati del sistema umano, ad esempio per la somministrazione di farmaci Un robot liquido capace di dividersi in piccole gocce per poi ricostruirsi? Proprio mentre lo leggi, un gruppo di scienziati della Soochow University (Cina) in collaborazione con i colleghi del Max Planck Institute hanno creato uno spettacolare e imponente robot liquido con caratteristiche che ricorderanno a molti di noi il minuscolo robot creato da Hiro Hamada in il film Great Heroes (Big Hero 6 in inglese), infatti, la nuova creazione sembra senza dubbio presa dalla fantascienza e il suo funzionamento è molto simile a quello del film. Lo studio della creazione di questi peculiari robot è stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista Science Advances e gli autori sperano che questa invenzione unica possa essere applicata in futuro nell'area della biomedicina per poter raggiungere regioni ristrette del corpo umano. Questi robot sono progettati da minuscole goccioline di ferrofluido, una sospensione composta da nanoparticelle ferromagnetiche. Le sue dimensioni sono davvero minuscole, soprattutto se confrontate con le dimensioni a cui immaginiamo un robot, che vanno da centimetri (a grandezza naturale senza decomporsi) a pochi micrometri. Nello specifico sono stati creati con nanoparticelle di ossido di ferro in sospensione in un tensioattivo e un liquido vettore (olio idrocarburico leggero) che gli consente di esibire una combinazione unica di proprietà liquide e una forte risposta magnetica.Inoltre, includevano magneti sferici rotanti, che consentono di applicare la forza alla sospensione e mantenere il controllo del robot, questo, insieme alle proprietà di risposta liquida e magnetica, consente di rompere il robot in molti pezzi e quindi ricostruirlo senza complicazioni. È così che questi robot ferrofluidici in miniatura possono finalmente essere modellati, divisi e ricostruiti nella loro interezza, assolvendo alla capacità di essere riconfigurabili per poter entrare in spazi altamente variabili. Questa creazione, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata concepita e realizzata con lo scopo di avere un impiego in biomedicina, nello specifico per poter accedere a spazi complicati del sistema umano, ad esempio per la somministrazione di farmaci. In questo modo, per dimostrare che questi robot sono in grado di viaggiare attraverso il corpo umano, i ricercatori hanno testato i loro robot in diversi labirinti, con l'obiettivo di imitare le arterie e i capillari del corpo. Il labirinto comprendeva sezioni sia larghe che strette e mettere alla prova i robot ha visto la loro grande funzionalità e il loro impressionante successo nel raggiungere la fine di ciascuno dei siti progettati dopo essere stati suddivisi e ricostruiti più volte mentre attraversavano spazi ristretti.

mercoledì 28 settembre 2022

Esplosioni gasdotto Nord Stream. A rischio anche TAP? Lo “Sportello dei Diritti”: il governo chiarisca

Le esplosioni che hanno coinvolto il gasdotto Nord Stream e che sono state attribuite, salvo smentite, a detta di esperti e istituzioni internazionali, a sabotaggi e ad atti intenzionali, gettano un’ombra sui rischi per le altre infrastrutture di approvvigionamento di fonti energetiche per l’Italia e l’Europa la cui sicurezza - non crediamo sia un azzardo - può essere messa a dura prova dopo la facilità con cui è stata letteralmente distrutta una delle più importanti infrastrutture europee di tal fatta giacché, secondo fonti d’intelligence tedesche, rese note in data odierna, avrebbe subito “danni irreversibili”. È lecito, dunque, interrogarsi sui rischi di ciò che è più vicino a noi e, in tal senso, non può non venire in mente il discusso Gasdotto Trans-Adriatico, conosciuto con l'acronimo inglese di TAP, Trans-Adriatic Pipeline che dalla frontiera greco-turca attraversa Grecia e Albania per approdare in Italia, sulla costa adriatica della provincia di Lecce.Com’è noto il TAP, insieme a TANAP (Trans Anatolian Pipeline che attraversa da Est a Ovest la Turchia) e a SCP (South Caucasus Pipeline), è una delle infrastrutture di trasporto che costituiscono il cosiddetto Corridoio Sud del Gas, consentendo l'accesso al mercato europeo delle riserve di gas proveniente dal giacimento offshore azero Shah Deniz, situato nel Mar Caspio. Ed è però il tratto che attraversa il canale d’Otranto, per inevitabile vicinanza geografica e per il passaggio di mezzi navali, non solo di superficie, delle diverse potenze, con il “tubo” che può essere agevolmente intersecato nelle relative rotte e quindi “intercettato” a porre non pochi dubbi per la sua sicurezza e per i possibili rischi ambientali per questa porzione d’Adriatico e non solo di approvvigionamento energetico che Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non possono non essere oggetto di un immediato chiarimento da parte del governo anche in questa fase di transizione. È evidente, infatti, che debba intensificarsi la vigilanza in questo tratto di mare per evitare che si ripeta un qualsiasi “incidente” in un momento così delicato per la sicurezza internazionale e per l’intera economia europea in preda ad una crisi energetica che ricorda pochi simili precedenti storici.

Boeing 737-800 della Copa Airlines fuori pista all'atterraggio a Panama City.

Boeing 737-800 della Copa Airlines fuori pista all'atterraggio a Panama City. Scattate subito le procedure di sicurezza Nessuna delle 168 persone che erano a bordo del volo Copa Airlines proveniente da Città del Messico che ha compiuto un atterraggio a Panama City, sarebbe rimasta ferita e le procedure di evacuazione dall'a
ereo si sono svolte senza incidenti attraverso gli scivoli d'emergenza e le porte del velivolo. L'aeroporto è stato chiuso fino alla rimozione dell'aereo. Nel dettaglio, il 25 settembre, un Boeing 737-800 della Copa Airlines (registrato HP-1539CMP) ha operato il volo CM135 tra Città del Messico, Messico e Panama City, Panama. Secondo una prima ricostruzione, subito dopo l'atterraggio sotto una forte pioggia, vento instabile e attività temporalesca, l'aereo ha subito un'escursione sulla pista. Il Boeing 737-800, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è fermato su un terreno soffice, i passeggeri e l'equipaggio hanno potuto uscire dall'aereo utilizzando gli scivoli di emergenza. L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo avvierà l'inchiesta tecnica di sua competenza per accertare le cause di quanto accaduto.

L'assunzione di caffè allunga la vita. A sostenerlo uno studio australiano

L'assunzione di caffè allunga la vita. A sostenerlo uno studio australiano Bere caffè può contribuire ad allungare la vita e ridurre le probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari. È questo il dato emerso da una ricerca coordinata dal Baker Heart and Diabetes Research Institute di Melbourne (Australia), pubblicata su European Journal of Preventive Cardiology. Lo studio ha incluso 449'563 persone tra i 40 e i 69 anni di età, che al momento dell'inizio dello studio non avevano particolari problemi cardiovascolari, a cui è stato chiesto di riferire quante tazze di caffè bevevano ogni giorno e se di solito bevevano caffè solubile, macinato o decaffeinato. I volontari son stati seguiti per 12,5 anni. L'analisi ha mostrato che due o tre tazze al giorno di tutti i tipi di caffè erano associati a una riduzione dei decessi per qualsiasi causa, così come a una riduzione delle malattie cardiovascolari. Tuttavia il caffè decaffeinato non è stato associato a una riduzione delle aritmie, come la fibrillazione atriale. «I risultati suggeriscono che l'assunzione da lieve a moderata di caffè macinato, istantaneo e decaffeinato dovrebbe essere considerata parte di uno stile di vita sano», commenta Peter Kistler, uno degli autori dello studio. In particolare, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la riduzione del rischio osservata per tutte le cause di morte, rispetto a chi non beveva caffè, era del 14% per chi consumava caffè decaffeinati, del 27% per i macinati e dell'11% per gli istantanei. Per le malattie cardiovascolari, rispetto all'astinenza dal caffè, con 2-3 tazze al giorno, la probabilità di ammalarsi si riduceva rispettivamente del 6%, 20% e 9%. Non sono emersi benefici del decaffeinato sulle aritmie ma, rispetto a chi non consumava caffè, lo studio ha mostrato rischi più bassi (17%) per chi consumava 4-5 tazze al giorno di caffè macinato e (12%) per 2-3 tazze al giorno di caffè istantaneo.

La sentenza tributaria del giorno: la Corte di Giustizia Tributaria di Primo Grado di Lecce annulla avviso di autotutela parziale notificato oltre il termine di cinque anni

In data odierna la Corte di Giustizia Tributaria di Primo Grado di Lecce su ricorso proposto da un contribuente difeso dall’avvocato Maurizio Villani (nuova denominazione dopo la riforma della giustizia tributaria per anni sollecitata dal professionista salentino), ha totalmente annullato un’intimazione di pagamento di euro 23.724,50 dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione di Lecce perché è stato leso sia il principio del legittimo affidamento sancito dall’art. 10 dello Statuto del Contribuente sia il diritto di difesa costituzionalmente protetto. Nel caso di specie, è accaduto che: a) a fronte di due dichiarazioni di adesione ai benefici premiali, la prima di accesso alla procedura per la Rottamazione ter e la seconda di accesso alla procedura per il cd. saldo e stralcio, il ricorrente abbia ricevuto una sola formale comunicazione, che ha adempiuto nei termini, ritenendola, in buona fede, esaustiva delle due; b) l’invio della seconda comunicazione, per intenderci quella relativa al cd. saldo e stralcio, non è mai pervenuta nella sfera di conoscibilità del ricorrente e solo dopo i chiarimenti richiesti – in seguito alla notifica dell’intimazione di pagamento - l’Agenzia ha chiarito che il plico contente il piano di pagamento, spedito a mezzo di raccomandata, è stato reso da Nexive con la motivazione: indirizzo insufficiente. Dato non contestato dall’Ufficio che, però, sottolinea come il contribuente avrebbe potuto rendersi parte attiva al fine di ottenere il provvedimento di chiusura contenente la determinazione assunta dall’AER quanto alla concessione, o meno, del beneficio di legge. La norma dell’art. 1 - Comma 192, sul punto, però è chiara, e regola l’attività dell’agente di riscossione. Entro il 31 ottobre 2019, l'agente della riscossione comunica ai debitori che hanno presentato la dichiarazione di cui al comma 189, l'ammontare complessivo delle somme dovute ai fini dell'estinzione, nonché quello delle singole rate, il giorno e il mese di scadenza di ciascuna di esse. Entro la stessa data, l'agente della riscossione comunica altresì, ove sussistenti, il difetto dei requisiti prescritti dai commi 186 e 188 o l'esistenza della delibera favorevole prevista dal comma 185-bis o la presenza nella predetta dichiarazione di debiti diversi da quelli di cui al comma 184 e al comma 185 e la conseguente impossibilità di estinguere il debito ai sensi degli stessi commi 184 e 185. Ne consegue, alla luce di quanto innanzi, che la procedura attivata dal ricorrente, non solo non si è mai conclusa con un provvedimento formale effettivamente conosciuto, ma che tale errore non è in alcun modo imputabile al ricorrente; la conseguente emissione dell’avviso oggetto di ricorso, non sorretta da un adeguato contraddittorio endoprocedimentale, lede sia il principio del legittimo affidamento sancito dall’art. 10 Statuto del contribuente, sia il diritto di difesa costituzionalmente protetto. Questi principi rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono importanti soprattutto per la difesa dei contribuenti in vista delle notifiche di milioni di cartelle esattoriali che avverranno nei prossimi mesi.

martedì 27 settembre 2022

La Cassazione bacchetta i Comuni: niente multa perché l’auto del disabile va in preferenziali e ztl senza comunicare la targa al Comune

. L’ente locale non può limitare il diritto della persona che ha problemi motori con obblighi non previsti dalla legge: sta al proprietario dell’auto provare di aver trasportato il titolare del contrassegno Con questa ordinanza la Cassazione bacchetta tutti quei comuni che pur di fare cassa pongono ostacoli alla libertà di movimento dei diversamente abili che non sono previsti dalla legge. Per la Suprema Corte, La persona diversamente abile può circolare con l’auto in corsie preferenziali e zone a traffico veicolare limitato senza prima dover comunicare la targa del veicolo al Comune. L’ente locale non può limitare la piena effettività del diritto riconosciuto a chi ha problemi motori, introducendo obblighi non previsti dalla legge mediante un’ordinanza. E se è vero che identificare il veicolo consente agli uffici di evitare multe inutili, risulta pure escluso che l’amministrazione possa introdurre una sanzione connessa in sostanza alla sola mancata comunicazione preventiva. È quanto emerge da un’ordinanza pubblicata il 27 settembre 2022 dalla seconda sezione civile della Cassazione.Accolto il ricorso proposto da marito e moglie: lui diversamente abile, lei proprietaria dell’auto multata quattordici volte per aver percorso le corsie preferenziali. Sbaglia il tribunale a riformare la sentenza del giudice di pace confermando la legittimità del «mero obbligo» di preventiva comunicazione della targa. E ciò sul rilievo che l’invalido ha scelto di circolare su di una vettura che non risulta nel database del Comune fra quelle autorizzate a entrare nelle zone vietate. Coglie nel segno il primo mezzo d’impugnazione, che denuncia la violazione degli articoli 11 e 12 del dpr 503/96. Per i giudici di legittimità, infatti, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il motivo è fondato e, al riguardo, hanno ricordato che “ Il diritto del disabile a entrare con il veicolo nelle zone a traffico limitato è incondizionato: non può dunque essere limitato per esigenze di controllo automatizzato degli accessi. Risultano allora illegittimi i limiti posti dalle ordinanze del Comune al diritto alla libera circolazione delle persone con difficoltà motorie: non può subire conseguenze negative, ad esempio, il titolare del contrassegno che manca di comunicare l’accesso alla ztl nelle quarantotto ore successive. E ciò perché è escluso l’autorizzazione alla circolazione degli invalidi possa incontrare ostacoli creati dalle difficoltà organizzative dell’ente territoriale: è quindi esclusa anche la violazione dell’articolo 7, comma 14, Cds. In caso d’infrazione rilevata da telecamere, spetta al proprietario del veicolo dimostrare che in quella circostanza stava trasportando il disabile esibendo il contrassegno”.

Più corti sono i telomeri sui cromosomi più breve è la durata della vita!

Questi sono quattro alimenti nella dieta che li riducono. A scoprirlo uno studio La frase "vivere fino a cento" oggi non è letta da molti in senso ironico, ma fanno di tutto per vivere a lungo e in salute. Una delle condizioni di base per raggiungere questo obiettivo è una dieta sana. Recenti ricerche scientifiche si sono concentrate su come la dieta influenzi i telomeri, i componenti nelle nostre cellule che contribuiscono a preservare l'integrità dei cromosomi. Sono stati rilevati quattro alimenti che possono contribuire all'accorciamento dei telomeri, il che dovrebbe essere un chiaro segno che dovremmo ridurne l'assunzione. Le prime di quella "lista nera" sono le bevande gassate. Uno studio pubblicato sull'American Journal of Public Health ha rilevato che un'assunzione giornaliera di 590 millilitri di soda era associata a 4,6 anni di invecchiamento, proprio come il fumo. Bere quantità minori ha effetti più deboli e il consumo quotidiano di bibite dietetiche è associato a un rischio maggiore di sviluppare il diabete di tipo 2.Le altre due voci delle "quattro righe dietetiche nella colonna della morte" si riferiscono alla carne. Innanzitutto quelli trasformati, come gli hot dog, che influiscono anche sui telomeri, a seconda di quante volte vengono mangiati. Un maggiore apporto di carne rossa potrebbe anche essere associato ad un effetto sui telomeri. Sebbene la carne rossa abbia un effetto maggiore, risultati simili si trovano per la carne bianca.L'ultimo, quarto posto, spetta all'alcol, che può anche accelerare l'accorciamento dei telomeri, soprattutto in chi beve troppo, scrive The Healthy, riporta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti.Questo è quindi un quartetto di cibi che dovrebbero essere evitati per raggiungere la longevità. Può sembrare difficile, ma ci sono tanti altri alimenti nel mondo che hanno un effetto positivo sulla salute e sulla longevità.

lunedì 26 settembre 2022

La Cassazione. Laurea falsa: chi dichiara un finto titolo di studio rischia una condanna per falso in atto pubblico

La Cassazione. Laurea falsa: chi dichiara un finto titolo di studio rischia una condanna per falso in atto pubblico. Respinto il ricorso del 50enne che aveva partecipato e vinto il concorso pubblico in virtù di un titolo di studio che non possedeva Laurea falsa, è reato? Che cosa si rischia? Chi, per partecipare a un concorso pubblico, mente autocertificando di aver conseguito la laurea, risponde di falso in atto pubblico. Lo ha sancito la Corte di cassazione che ha reso definitiva la condanna a carico di un cinquantenne. Sul punto la quinta sezione penale ha spiegato che la Corte di appello, con motivazione adeguata, coerente e priva di vizi logici, ha ritenuto che la dichiarazione fosse tutt'altro che irrilevante o innocua, evidenziando che il compenso da attribuire all’uomo era stato determinato tenendo conto, tra l’altro, degli specifici requisiti professionali e dall’alta qualificazione professionale dello stesso, determinata, inevitabilmente, anche dal titolo di studio conseguito. La rilevanza del titolo era dimostrata anche dal fatto che lui si era dovuto confrontare con figure apicali di vari enti che miravano al medesimo incarico ed era evidente il rilievo che il possesso o meno della laurea aveva avuto nella valutazione comparativa dei canditati. La falsa dichiarazione, dunque, non solo aveva tratto in inganno l'ente pubblico su un requisito personale del candidato, ma aveva avuto anche rilevanza sia ai fini del conferimento dell’incarico, che della determinazione della retribuzione. Ma non basta. Per i giudici di legittimità, infatti, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il motivo è fondato e, al riguardo, hanno ricordato che “Appare del tutto infondato il riferimento al falso innocuo, che sussiste «quando l'infedele attestazione (nel falso ideologico) o la compiuta alterazione (nel falso materiale) sono del tutto irrilevanti ai fini del significato dell'atto e del suo valore probatorio e, pertanto, non esplicano effetti sulla sua funzione documentale, con la conseguenza che l'innocuità deve essere valutata non con riferimento all'uso che dell'atto falso venga fatto, ma avendo riguardo all’idoneità dello stesso ad ingannare comunque la fede pubblica». Il verdetto di condanna è stato dunque reso definitivo”.

Muore dopo essere stata attaccata sulla riva da uno squalo che l'ha trascinata per 15 metri sul fondo del mare. Il tragico attacco è avvenuto su una spiaggia del Sud Africa ed è il secondo fatale in quella zona in soli tre mesi

Muore dopo essere stata attaccata sulla riva da uno squalo che l'ha trascinata per 15 metri sul fondo del mare. Il tragico attacco è avvenuto su una spiaggia del Sud Africa ed è il secondo fatale in quella zona in soli tre mesi Sembra un incubo uscito da un film, ma purtroppo è reale. Una donna di 39 anni è morta questa domenica a Plettenberg Bay, nella provincia del Capo Occidentale del Sud Africa, dopo che uno squalo l'ha azzannata a pochi metri dalla riva della spiaggia e l'ha trascinata fino a 15 metri sul fondo del mare. Numerosi bagnanti che si trovavano vicino alla vittima sono usciti dall'acqua urlando e hanno lanciato l'allarme. Sul posto sono intervenuti i soccorsi, ma sono riusciti solo a recuperare il corpo dall'acqua. I testimoni dicono che era un grande squalo bianco. Le autorità hanno chiuso le spiagge dopo questo tragico attacco e hanno chiesto ai bagnanti e agli appassionati di sport acquatici di astenersi dall'entrare in mare, poiché è stata rilevata un'attività insolita di squali. È la terza persona, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ad essere mortalmente attaccata da un grande squalo bianco a Plettenberg Bay negli ultimi 11 anni e la seconda in soli tre mesi. Lo scorso giugno, anche l'uomo d'affari locale Bruce Wolov è morto dopo essere stato attaccato da uno squalo a Sanctuary Beach.Il nome della vittima di ieri non è stato ancora reso noto, ma sul posto sarebbero stati presenti suo marito e suo figlio.

domenica 25 settembre 2022

Ambiente. Pescatori scozzesi, disperati per la scomparsa del salmone

Ambiente. Pescatori scozzesi, disperati per la scomparsa del salmone. In mezzo alle rapide del fiume Spey in Scozia, Ian Gordon aspetta che un pesce abbocchi, ma come altri pescatori osserva che i fiumi scozzesi stanno finendo il loro famoso salmone selvatico. In mezzo alle rapide del fiume Spey in Scozia, Ian Gordon aspetta che un pesce abbocchi, ma come altri pescatori osserva che i fiumi scozzesi stanno finendo il loro famoso salmone selvatico. Pescatori e associazioni ambientaliste mettono in guardia sugli effetti del cambiamento climatico, della deforestazione e della proliferazione dei parassiti. "Ho iniziato a pescare qui negli anni '70 quando ero un bambino", ha detto Ian Gordon all'AFP. "E allora non dovevamo aspettare così tanto per ottenere del salmone davvero bello!", aggiunge. Il numero di "pesci ha iniziato a diminuire tra la metà degli anni '80 e la fine degli anni '90", afferma. "Oggi è rimasto solo il 20% del pesce" che esisteva in quel momento. In passato, centinaia di migliaia di giovani salmoni dell'Atlantico risalivano i fiumi scozzesi ogni anno per raggiungere l'oceano. Un quarto di loro è poi tornato a deporre le uova nelle acque di origine, ma oggi solo il 4% lo fa, secondo il River Spey Fisheries Committee. In Scozia, dove i pescatori sono tenuti a liberare le loro prede in base alle normative sulla protezione ambientale, nel 2021 sono state contate 35.693 prede , il numero più basso da quando sono stati registrati quei tristi record. Un equilibrio "coerente con il calo generale del numero di salmoni che tornano in Scozia", considerato un rapporto del governo scozzese di giugno. Per i pescatori come Ian Gordon, ciò è in parte dovuto alla pesca eccessiva di aringhe, una specie su cui poggia "un intero ecosistema" nel Regno Unito. Non essendoci le aringhe, i salmoni che raggiungono l'oceano sono diventati preda di altri predatori più grandi di loro. "Abbiamo un vero problema nell'oceano. E il cambiamento climatico è chiaramente il primo fattore", aggiunge Andrew Graham-Stewart, direttore di Wildfish Scotland. "Non possiamo fare molto", dice, sospirando, scandagliando le profondità dello Spey mentre passa il ponte Bonar nel nord della Scozia. "Quando i pesci raggiungono il mare, è chiaro che non trovano cibo", spiega. E questo, secondo lui, è il risultato della mancanza di alberi a monte, dal momento che la Scozia "forse" ha perso "il 95%" delle sue foreste negli ultimi secoli a causa di guerre, industrializzazione e agricoltura. Le foreste forniscono ombra alle specie marine e riducono il deflusso delle acque di montagna , garantendo un flusso più costante durante tutto l'anno. Tutto ciò consente all'acqua di rimanere "relativamente fredda e il salmone ha bisogno di freschezza per sopravvivere e svilupparsi", afferma Graham-Stewart. Alcune organizzazioni hanno deciso di agire. La River Dee Foundation e il Dee District Fisheries Committee hanno piantato più di 200.000 alberi lungo il fiume dal 2013 e sperano di averne piantati un milione entro il 2035. Nel 2016, diversi gruppi locali hanno rimosso una diga di cemento dal fiume Carron, in modo che l'acqua potesse defluire e facilitare il passaggio dei salmoni. Ma questo non risolve tutto, avverte Andrew Graham-Stewart, che accusa l'allevamento ittico intensivo delle isole scozzesi e delle Highlands (gli altopiani) di svolgere un ruolo "enorme" nella scomparsa del salmone selvatico, ad esempio diffondendo in mare pidocchi. La concentrazione di milioni di pesci in piccoli spazi, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, favorisce lo sviluppo di parassiti, commenta. I pidocchi si diffondono poi al salmone selvatico, che viene poi mangiato dal parassita. Le aziende di piscicoltura negano queste accuse e assicurano di proteggere l'ambiente e garantire la salute dei pesci. Dopo una lunga giornata a cacciare lo Spey, Ian Gordon torna a casa con la coda tra le gambe. Si toglie gli stivali e aggancia la sua canna da pesca al cofano della sua macchina. Il salmone, dice, "è un buon indicatore del fatto che il mare sia in buone condizioni o meno". "Ora ci stanno dicendo: 'Aspettate un attimo, ragazzi... c'è qualcosa che non va qui!'", dice rassegnato.

sabato 24 settembre 2022

Cos'è l'enterovirus D68, di cui gli Stati Uniti hanno appena lanciato un avviso?

Cos'è l'enterovirus D68, di cui gli Stati Uniti hanno appena lanciato un avviso? Il CDC americano ha emesso un avviso su un enterovirus, D68, perché il suo numero di casi è aumentato in modo significativo ed è correlato a una rara paralisi simile alla poliomielite I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno emesso un avviso per l' enterovirus D68 , anch'esso collegato a una rara paralisi simile alla poliomielite.C'è il rischio che la poliomielite colpisca l’Italia, vista l'allerta di New York? I dati provenienti dall'Australia non sono buoni.Nel mese di agosto, gli ospedali di diversi stati nordamericani hanno segnalato un aumento dei ricoveri per gravi malattie respiratorie . E nei test pertinenti hanno scoperto che alcuni campioni erano positivi all'enterovirus D68 (EV-D68). Per questo il Cdc ha appena emesso un avviso avvertendo medici, laboratori e specialisti degli incrementi che stanno riscontrando nelle gravi malattie respiratorie che richiedono il ricovero, soprattutto nei bambini. Nell'allerta chiedono agli operatori sanitari di considerare questo enterovirus come una possibile causa di queste gravi malattie respiratorie, e di effettuare i test necessari per confermare o escludere. Chiedono inoltre a tutte le istituzioni sanitarie di segnalare eventuali nuovi casi. Al momento, il numero di contagi rilevati è già il più alto da quando nel 2018 si è verificata un'ondata significativa di contagi stagionali. Inoltre, va ricordato che gli enterovirus sono un gruppo di virus composto da più di cento specie diverse e che sono responsabili di milioni di malattie ogni anno. Colpiscono principalmente nei mesi estivi e all'inizio dell'autunno, e sono altamente contagiosi, raggiungendo talvolta dimensioni epidemiche. D68, come quasi tutti i virus della sua specie, provoca più comunemente lievi sintomi simili al raffreddore . Ma può anche causare malattie respiratorie più gravi. In ogni caso, i sintomi più frequenti degli enterovirus sono: Febbre, Male alla testa, Malattia respiratoria, Mal di gola, Piaghe alla bocca, a volte, e Eruzione cutanea, a volte.E per questo motivo l'esame più comune del medico per rilevarli è l'esame della pelle e della bocca.Non c'è dubbio che il motivo più importante di questa allerta non ha tanto a che fare con i lievi sintomi di un raffreddore, ma con una conseguenza molto più preoccupante. Perché gli esperti collegano EV-D68 alla mielite flaccida acuta (AFM). Una malattia che colpisce principalmente i bambini piccoli (rappresentano oltre il 90% dei casi) e provoca l'indebolimento dei muscoli e dei riflessi del corpo. Questa è una complicanza neurologica rara ma grave che può portare a una paralisi permanente o addirittura alla morte. E mentre è vero che il CDC finora non ha ricevuto segnalazioni di casi di AFM quest'anno, non è meno vero che gli esperti sanno già che i picchi nelle infezioni da EV-D68 tendono a precedere i casi di AFM. Ecco perché è importante consultare un medico se si sviluppa uno di questi sintomi: Debolezza al braccio o alla gamba, Dolore al collo, alla schiena o alle estremità, Difficoltà a deglutire, Difficoltà a parlare, Difficoltà a muovere gli occhi, palpebre cadenti debolezza facciale. EV-D68 è stato identificato per la prima volta nel 1962, anche se il CDC lo ha tenuto d'occhio da vicino solo dal 2014, quando ha causato un focolaio nazionale di malattie respiratorie. Quell'anno, l'agenzia ha confermato 1.395 casi in 49 stati, anche se probabilmente c'erano molte migliaia di altri casi lievi non confermati. Nella maggior parte delle persone, è una malattia virale acuta che va e viene senza complicazioni importanti. Ma sebbene raro, in alcuni pazienti può causare sintomi neurologici come la mielite flaccida acuta (AFM). I dati suggerirebbero che circa il 10% dei casi di EV-D68 causa AFM, ma tutti gli indicatori indicano che la proporzione è notevolmente esagerata, poiché molte infezioni da "EV D68" sono lievi e sottostimate. In ogni caso, gli esperti continuano a indagare sui motivi per cui il virus colpisce il sistema nervoso e come alcuni pazienti finiscono per sviluppare AFM dopo un'infezione virale. Gli enterovirus non polio si diffondono per goccioline o per contatto, cioè quando una persona infetta tossisce, starnutisce o tocca una superficie che viene poi toccata da altri. Pertanto, le migliori misure preventive sono quelle a cui ci siamo già abituati da quando è iniziata la pandemia di coronavirus SARS-CoV-2. La cosa più importante è il lavaggio frequente delle mani, con acqua e sapone o gel idroalcolico. E nel caso in cui qualcuno venga contagiato, la mascherina riacquista importanza per prevenire la diffusione della malattia. Gli esperti raccomandano anche particolare cautela nel caso di bambini con asma, perché sono maggiormente a rischio di sintomi gravi se vengono infettati. Non esiste un trattamento specifico per l'AFM, ma i medici possono raccomandare la terapia fisica o occupazionale. Ecco perché è così importante essere consapevoli e fare i test al minimo sospetto. Perché iniziare la terapia il prima possibile è fondamentale. Gli enterovirus non polio, come EV-D68, sono molto comuni e causano fino a 15 milioni di infezioni ogni anno negli Stati Uniti. Ci sono più di 100 tipi conosciuti e tendono a diffondersi tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno, anche se possono infettarci durante tutto l'anno. La maggior parte delle persone infette è asintomatica o presenta lievi sintomi simili al raffreddore come febbre, naso che cola, tosse, starnuti o dolori muscolari. Due degli enterovirus più noti, l'enterovirus A71 e il Coxsackievirus A6, possono causare "malattia della mano, dell'afta epizootica", una lieve infezione contagiosa molto comune nei bambini di età inferiore ai 5 anni. L'allerta CDC rileva inoltre che, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, alcuni dei pazienti con malattie respiratorie recentemente ricoverati in ospedale erano risultati positivi al rinovirus, che molto spesso causa il comune raffreddore.

Figlia trascinata a scuola: il video diventa virale

Figlia trascinata a scuola: il video diventa virale Può la frustrazione di una madre alle prese con una figlia ribelle sfociare in un gesto plateale? Da inizio settembre circolano sui social video di madri e padri che non sanno come costringere i loro piccoli ad andare a scuola, ma sta diventando sempre più comune un modo “speciale” per portare un bambino a scuola. Nel video diffuso oggi, una madre "porta di forza" la figlia a scuola tenendola per le maniglie dello zaino e trascinandola per strada verso la scuola. È quello che è successo a Belgrado, dove una mamma è stata ripresa mentre trascina la figlia per il cappuccio pur di farsi seguire. La donna, probabilmente stanca dei capricci di una delle figlie, ha trovato un modo del tutto singolare e discutibile per farsi seguire dalla ragazzina. Nessuna scena di violenza o maltrattamenti, ma il video pubblicato sul web è diventato virale, suscitando polemiche e finendo addirittura sulle televisioni. "È una lotta ogni mattina" sono solo alcuni dei commenti sui social network. Il video, caricato in rete dalla persona che lo ha girato, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. è diventato letteralmente virale in poche ore e sta facendo discutere sui metodi educativi, più o meno ortodossi, che i genitori adottano con i propri figli. Anche alcune televisioni hanno trasmesso il video, spunto in alcuni talkshow per discutere sui metodi educativi dei genitori: https://www.itemfix.com/v?t=bk6sna&jd=1

Clonato l’account Facebook della Vicepresidenza della Repubblica di Cuba

Non è la prima volta che nel mirino dei social network finiscono pagine, gruppi e profili che hanno l'obiettivo di diffondere messaggi politici, sfruttando tecniche fraudolente. In vista delle elezioni europee, per esempio, il colosso di Menlo Park ha chiuso 29 pagine italiane con l'accusa di violare i termini di utilizzo della rete sociale: erano gestite da account duplicati e falsi, o abusavano in maniera fraudolenta dell'opportunità di cambiare nome della pagina, passando dall'intrattenimento alla politica. Ma si tratta del primo caso in cui si rileva l'utilizzo dell'intelligenza artificiale in modo sistematico per creare dei profili realistici, ha spiegato Nathaniel Gleicher, a capo delle politiche di sicurezza di Facebook. Un'evoluzione nell'impiego di quelli che vengono definiti deepfake, cioè video, immagini, e audio taroccati sfruttando l'intelligenza artificiale e che, secondo Graham Brookie, direttore dell'Atlantic Council's Digital Forensic Research Lab ed ex responsabile della comunicazione di Barack Obama, mostra un inquietante futuro della disinformazione. Un futuro in cui distinguere il tarocco dal vero diventerà sempre più difficile. Del resto, che la generazione algoritmica di volti stesse facendo passi da giganti ne abbiamo avuto una dimostrazione in queste ultime ore. E’ di questi giorni che la Presidenza di Cuba ha denunciato due account falsi di Twitter creati nella rete sociale Facebook a nome della Vicepresidenza della Repubblica, e del vicepresidente Salvador Valdés Mesa.«Denunciamo i due account creati nell’arte sociale Facebook a nome della Vicepresidenza della Repubblica di Cuba e del vicepresidente Salvador Valdés Mesa.I due account sono falsi e chiediamo ai navigatori di non seguirli”, dice la pubblicazione. Come tiene a precisare con il post in questione la stessa nota il vicepresidente Salvador Valdés Mesa ha un solo account in Twitter, @SalvadorValdesM, aggiunge il Tweet. Vi consigliamo pertanto di non cliccare assolutamente sul link né di inserire dati personali, se richiesti”. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ormai questi malintenzionati utilizzano ogni mezzo, anche il più subdolo come quello di simulare di rappresentare come in questo caso la Repubblica di Cuba. Ancora una volta, quindi, emerge in maniera dirompente la necessità per tutti gli utenti della rete, per tutti coloro che hanno un dispositivo connesso, a prestare la massima attenzione perché un semplice click può risultare fatale non solo per la possibilità di mettere a disposizione di sconosciuti i nostri dati sensibili, ma anche i contenuti ritoccati possono essere usati per inquinare il dibattito politico.

Francia, aereo fallisce l'atterraggio e finisce in uno stagno

Francia, aereo fallisce l'atterraggio e finisce in uno stagno. L’aeroporto di Montpellier è stato chiuso fino a nuovo avviso "Come misura di sicurezza e in attesa che una compagnia specializzata sposti gli aerei, i voli commerciali e merci" non potranno più atterrare a Montpellier a tempo indeterminato, ha detto la prefettura in un comunicato. "Le tre persone presenti nel velivolo sono illese. Hanno potuto essere districate e portate in salvo grazie al rapido intervento dei servizi di emergenza", ha detto la stessa fonte. Erano le 2:50 quando un aereo dell'Aéropostale, un Boeing 737 carico di merci, ha mancato l'atterraggio all'aeroporto di Montpellier e ha concluso il suo viaggio nello stagno di Mauguio situato alla fine della pista. Il muso dell'aereo è attualmente sommerso. "Finché questo velivolo sarà in pista, e le indagini non saranno concluse, non riapriremo l'aeroporto. Dopo la rimozione dell'aeromobile, anche la pista sarà accuratamente diagnosticata", hanno indicato i servizi aeroportuali. Per questo sabato erano previsti 42 movimenti di aeromobili, ovvero 21 voli commerciali. In media, questo aeroporto situato sulla costa accoglie fino a 197.000 passeggeri al mese nel pieno della stagione estiva. Le cancellazioni dei voli o i loro spostamenti verso gli aeroporti più vicini sono a carico delle compagnie aeree, ha affermato l'aeroporto di Montpellier senza ulteriori dettagli sulle decisioni prese. Sessanta vigili del fuoco del servizio antincendio e di soccorso dipartimentale dell'Hérault, inclusi specialisti del soccorso in acqua, sono stati inviati sul posto con una squadra della SAMU, la brigata di gendarmeria del trasporto aereo e squadre dell'aeroporto. Un'indagine è stata affidata al Bea, Bureau of Investigation and Analysis for Civil Aviation Safety, che dovrà lavorare per capire le cause di questo incidente avvenuto su questo aereo noleggiato da La Poste. Ogni notte, questo volo atterrava alle 2:45, trasportando posta. "Quattro investigatori della BEA sono stati inviati sul posto" con "l'apertura di un'indagine di sicurezza", ha twittato sabato la BEA, specificando che il dispositivo era operato dalla compagnia "West Atlantic".Situato sulla costa, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, l'aeroporto di Montpellier non è noto per la sua pericolosità e questo incidente è davvero eccezionale.

Spagna, allerta sanitaria inviata dalle autorità sanitarie italiane

Spagna, allerta sanitaria inviata dalle autorità sanitarie italiane. Ritirati würstel per rischio microbiologico: coinvolti Wudy Aia classici e al formaggio Spagna. Allerta sanitaria inviata dalle autorità sanitarie italiane L’Agenzia spagnola per la sicurezza alimentare e la nutrizione (Aesan) ha appreso attraverso la rete europea di allerta alimentare (RASFF) di una notifica di allerta inviata dalle autorità sanitarie italiane in merito alla presenza di Listeria monocytogenes in alcuni würstel provenienti dall’Italia. Questa segnalazione è stata notificata nel contesto di un focolaio di listeriosi in Italia e in altri paesi europei, al momento non sono noti casi associati in Spagna. Dopo un sopralluogo presso lo stabilimento produttivo, è stata riscontrata la presenza di Listeria monocytogenes in due lotti di prodotti, commercializzati solo in Italia. È stato rilevato anche nei campionamenti ambientali effettuati nello stabilimento, per cui a scopo precauzionale tutti i prodotti fabbricati in queste strutture sono stati ritirati in quanto considerati potenzialmente interessati. In Italia le confezioni di würstel interessate sono quelle prodotte con le date di scadenza comprese tra il 20/09/2022 e 05/12/2022 e il marchio di identificazione IT 04M CE. I sintomi se consumati i detti prodotti e compatibili con la listeriosi sono febbre, mal di testa, vomito o diarrea, si consiglia di recarsi in un centro sanitario. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda alle persone che hanno a casa i prodotti inclusi in questo avviso di astenersi dal consumarli e di restituirli al punto di acquisto.

venerdì 23 settembre 2022

Florida, camion si ribalta in autostrada e perde il carico di birre in lattina - Video

Florida, camion si ribalta in autostrada e perde il carico di birre in lattina. Letteralmente invasa la carreggiata
Solo lievi feriti grazie al cielo in un incidente tra camion che si sono rovesciati dando vita a un insolito spettacolo sulla Florida Highway Patrol, negli Stati Uniti. Un’autostrada invasa dalla birra in lattine caduta in terra : un sogno per alcuni, sicuramente un incubo per i conducenti. Mercoledì mattina due semirimorchi sono rimasti coinvolti in un incidente. Altri due mezzi pesanti, insieme a un camioncino, vedendo la scena, si sono fermati a prestare i primi soccorsi. A questo punto è sopraggiunto il quinto semirimorchio, che trasportava un carico di birre in lattina. Quest’ultimo non è riuscito a evitare gli altri mezzi incidentati sul ciglio della strada e si è schiantato contro di loro. Tutte le lattine di birra, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si sono quindi riversate sulla strada, invadendola. Così le forze dell’ordine hanno dovuto chiudere e bloccare l’autostrada, fermando l’accesso e il transito in tutte le corsie per evitare ulteriori incidenti e per permettere la rimozione dei mezzi coinvolti nello schianto e la rimozione delle lattine di birra. L’autostrada è poi stata riaperta solamente a distanza di alcune ore. Fortunatamente, nonostante il gran numero di veicoli coinvolti, sono state riportate solamente ferite lievi da parte dei conducenti. Se negli USA si rovesciano camion carichi di birra in autostrada, vibratori o soldi qui da noi ecco che in Liguria si era ribaltato un tir carico di prosciutti, anche essi finiti a spasso sulla carreggiata. Di seguito il link della distesa delle lattine di birra che hanno invaso la carreggiata: https://www.itemfix.com/v?t=chpxlc

Passeggero urina in aereo sugli altri viaggiatori: emergenza su un volo Ryanair

da Manchester a Tenerife. Aereo devia la rotta a Porto Santo a causa di passeggeri indisciplinati effettuando un atterraggio d’emergenza Momenti di tensione il 18 settembre su un volo Ryanair partito da Manchester, nel Regno Unito e diretto a Tenerife Sud, in Spagna. Alcuni passeggeri del volo FR4332, operato con un Boeing 737 MAX 8-200 (registrato EI-HMT) partito con un ritardo di oltre due ore, hanno infatti dato in escandescenze, disturbando il volo. Uno di questi che litigava continuamente con l'equipaggio di cabina, era così “ carico ” che ha urinato su un sedile e sugli altri viaggiatori. L'equipaggio ha cercato di fare ragionare i passeggeri ma invano e il loro capitano, dunque, è stato costretto a dirottare l'aereo sull'isola di Porto Santo, in Portogallo, per sbarcare i passeggeri indisciplinati (e ubriachi). I viaggatori sono stati accolti dagli agenti di polizia locale. Poche ore dopo, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, l'aereo è finalmente partito da Tenerife, dove è atterrato con un ritardo di poco inferiore alle 4 ore. Secondo un passeggero anonimo, il volo è stato ritardato all'aeroporto di Manchester, quindi c'era più tempo per bere: "Di solito, quando sali su un volo in ritardo, la prima cosa che senti è il capitano e l'equipaggio di cabina che ti danno il benvenuto a bordo e si scusa per il ritardo. Ma subito il primo annuncio sul sistema è stato " chiunque venga trovato a bere alcolici o a fumare nei bagni verrà congedato dall'aereo e, se necessario, devieremo l'aereo".

Würstel Wudy Aia classici e al formaggio richiamati per rischio microbiologico

. Coinvolte diverse catene dei supermercati della grande distribuzione in Italia Dopo il ritiro dei würstel segnalato dal ministero della Salute, in data 19 agosto 2022, quelli di pollo e formaggio rivenduti da Eurospin Italia S.p.a. in cui è stata rinvenuta presenza di Listeria Monocytogenes, oggi i supermercati Esselunga e Unes hanno segnalato il ritiro precauzionale da parte del produttore di alcuni lotti di würstel prodotti dall’azienda Agricola Tre Valli per rischio microbiologico. Secondo quanto diffuso da Unes sul suo sito internet, sono coinvolti i würstel classici, classici snack e al formaggio a marchio Wudy Aia. Le confezioni di würstel interessate sono quelle prodotte in estate con le date di scadenza comprese tra il 20/09/2022 e 05/12/2022 e il marchio di identificazione IT 04M CE. A scopo precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda alle persone in possesso di confezioni con le caratteristiche segnalate di conservare il prodotto a una temperatura compresa tra 0 e 4°C e di consumarlo solo previa accurata cottura (almeno sei minuti in padella già calda o in acqua bollente). In alternativa, i consumatori e le consumatrici possono restituire i würstel in questione al punto vendita d’acquisto per la sostituzione. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l’azienda Agricola Tre Valli Soc. Coop. Con sede in P.le Apollinare Veronesi 1, San Martino Buon Albergo al numero verde 800 905232 dal lunedì al sabato, dalle ore 8.00 alle 17.00.

Il passeggero prende a pugni l'assistente di volo dell'American Airlines colpendolo alla nuca

. Un passeggero scontroso è stato filmato mentre attaccava un assistente di volo durante un volo Un video di un passeggero che prende a pugni un assistente di volo colpendolo alla nuca è circolato online mercoledì. Nel video, il passeggero viene visto correre verso l'assistente di volo e prenderlo a pugni mentre l'assistente di volo è rivolto di spalle. L'incidente è avvenuto durante un volo dal Messico a Los Angeles. Secondo i media, non appena l'aereo ha raggiunto Los Angeles, il passeggero è stato arrestato dall'FBI, poiché attaccare l'equipaggio di volo mentre era in volo è un reato federale. Un testimone dell'incidente ha detto ai giornalisti che gli altri passeggeri hanno aiutato l'equipaggio di volo a trattenere l'aggressore durante il volo. American Airlines ha rilasciato una dichiarazione in risposta all'evento dicendo: "La persona coinvolta in questo incidente non potrà mai viaggiare con noi in futuro e lavoreremo a stretto contatto con le forze dell'ordine nelle loro indagini"."Ringraziamo il nostro equipaggio per la loro azione rapida e professionalità per garantire la sicurezza dei loro compagni membri del team e dei clienti a bordo. I nostri pensieri sono con il nostro assistente di volo ferito e stiamo assicurando che loro e i loro compagni di equipaggio abbiano il supporto di cui hanno bisogno in questo momento", hanno aggiunto. Qualche mese fa, il capo della Federal Aviation Administration, Steve Dixon, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha lamentato un “aumento preoccupante” di incidenti in cui i passeggeri hanno interrotto i voli attraverso “minacce o comportamenti violenti nei confronti del personale di volo”. Mentre in Russia i membri dell'equipaggio di aerei passeggeri in Russia potranno applicare mezzi speciali di restrizione ai trasgressori dell'ordine a bordo: manette di plastica e cinture di nylon. Il decreto corrispondente è stato firmato dal primo ministro russo Mikhail Mishustin, ed è entrrato in vigore il 1° settembre 2022. Le legge, già proposta dal ministero dei trasporti a gennaio, definisce la procedura per l'intervento dell'equipaggio in caso di minaccia alla sicurezza del volo e un elenco di mezzi speciali che possono essere utilizzati per prevenirla. Manette e cinture possono essere utilizzate in caso di minaccia per la vita e la salute dei passeggeri, nonché in caso di rifiuto di obbedire agli ordini del comandante dell'equipaggio. Di seguito il link del video dell’aggressione del passeggero all’assistente di volo: https://www.itemfix.com/v?t=6znivi&jd=1

Farmaceutico SIT segnala ritiro volontario medicinale BUCCALIN Bambini. Ecco lotto e info

La ditta Farmaceutico SIT srl, informa di aver attivato un richiamo volontario, a scopo cautelativo di un lotto della specialità medicinale BUCCALIN Bambini. Questo farmaco del gruppo terapeutico “Vaccini batterici” è indicato nel trattamento della “Profilassi delle infezioni ricorrenti delle vie respiratorie (respiratory tract infections, RTI) negli adulti e nella “Profilassi delle infezioni ricorrenti delle vie aeree superiori (respiratory tract infections, RTI) nei bambini da 2 anni di età”. Nello specifico si tratta del lotto n. 1050D con data di scadenza 2-2024, BUCCALIN Bambini 4 compresse gastroresistenti – AIC n. 022928016. Il provvedimento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato attuato a seguito di disposto in via cautelativa escludendo un impatto per la sicurezza del paziente. Eventuali richieste di chiarimento potranno essere rivolte al Customer Service dell’azienda telefonano allo 0384/807398-0384/807326 (Lunedì- Venerdì 8.30-12.30; 13.30-17.30) o inviando una e mail all’ndirizzo: customerservice@sit-farmaceutici.com.

Truffe online: attenzione alle false assicurazioni. L’allerta della Polizia Postale

Aumentano le segnalazioni di false assicurazioni per auto e moto a prezzi estremamente vantaggiosi. Per evitare di incorrere in potenziali truffe, si consiglia di verificare la veridicità delle proposte contrattuali, contattando le compagnie Assicurative e di controllare su internet se sono presenti segnalazioni di altri utenti. Si consiglia di consultare sul sito I.V.A.S.S. la lista delle compagnie italiane ed estere ammesse ad operare in Italia, e l’elenco degli avvisi relativi a casi di contraffazione o di società non autorizzate attraverso il link: www.ivass.it/consumatori/proteggi/index.html. A ricordarcelo ancora una volta è la Polizia Postale, che ha pubblicato un nuovo post sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia”. Attenzione, quindi! È solo verificando ogni messaggio che giunge sui nostri apparati - rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” - che si può evitare di cadere nella trappola della truffa. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgersi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

giovedì 22 settembre 2022

Allerta allergene: la “grana” del latte vaccino crudo e del lisozima non dichiarato sul grana padano italiano

Allerta allergene: la “grana” del latte vaccino crudo e del lisozima non dichiarato sul grana padano italiano. Lo segnala oggi l'Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco come rischio grave per la salute Allergeni non dichiarati in forma di latte vaccino crudo e di proteine dell’albume d'uovo (lisozima), questo è l’oggetto dell’allerta alimentare proveniente dalla Germania, pubblicata sul sito https://www.lebensmittelwarnung.de/bvl-lmw-de/detail/lebensmittel/84847 dove il Grana Padano è stato richiamato per etichettatura tedesca mancante degli allergeni latte e uova. La segnalazione è stata lanciata dal sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF) che ha valutato il rischio per la salute grave. L’origine del prodotto è l’Italia dove è distribuito insieme ad altri paesi membri come la Germania. Nello specifico si tratta della notifica UE del 22 settembre 2022. Dalle analisi, è stata riscontrata la presenza di “latte vaccino crudo e lisozima non dichiarato su grana padano italiano” in quanto allergeni non dichiarati in forma di proteine dell’albume d'uovo. "Le persone con intolleranza o allergia alle proteine al latte vaccino crudo e dell’albume d'uovo dovrebbero assolutamente astenersi dal mangiarlo". “Il prodotto in questione è stato ritirato dalla vendita in Germania”. Nello specifico si tratta del lotto L.20145 della confezione di “Riserva Grana Padano “a marchio Giovanni Ferrari con termine minima di scadenza del 24/12/2022. Al riguardo, non si hanno ancora notizie dal Ministero della salute nazionale. Il lisozima è un enzima con struttura polipeptidica naturalmente presente in alcuni escrementi animali (in particolare nelle lacrime umane) e anche nell’albume dell’uovo. E’ una delle poche sostanze di origine animale ad attività antibiotica; la sua azione consiste nell’attaccare la parete dei batteri rendendoli più vulnerabili limitandone la capacità di sviluppo. Per questa sua caratteristica trova applicazione sia in alcuni “integratori” alimentari, sia nella preparazione di alimenti “fermentati” quali il vino, la birra, e alcuni formaggi stagionati come il Provolone, l’Asiago, il Montasio e soprattutto il Grana Padano. La sua azione consiste nell’impedire lo sviluppo di alcuni microrganismi che possono danneggiare l’alimento e contemporaneamente favorire la crescita dei batteri saprofiti che invece agiscono positivamente nei processi fermentativi. Il lisozima utilizzato per gli scopi sopra indicati si ottiene dall’albume delle uova con processi industriali che lo estraggono e lo purificano. Trattandosi di una sostanza naturale il consumo di alimenti che lo contengono non comporta pericoli per i consumatori, fatta eccezione per le persone allergiche alle proteine dell’uovo. Proprio per questo motivo nelle etichette degli alimenti che lo contengono è necessario indicarne la presenza in modo esplicito. Per evitare questo pericolo fino al 1991 per la produzione del grana era consentita l’aggiunta di piccole quantità di aldeide formica che possiede una potente azione antisettica. Alcuni studi dimostrarono però che l’aldeide formica è un potenziale cancerogeno e quindi l’impiego come additivo per i formaggi fu proibito; in alternativa si autorizzò l’impiego del Lisozima. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” evidenzia che l'entità della reazione allergica può variare notevolmente tra gli individui. Le allergie alimentari si manifestano nelle reazioni della mucosa, ad esempio sotto forma di gonfiore delle mucose in tutta la bocca, naso (rinite allergica) e faringe e gonfiore della lingua. I sintomi nell'area gastrointestinale sono nausea, vomito, gonfiore e diarrea. Tuttavia, le allergie alimentari possono anche portare a reazioni respiratorie con costrizione dei bronchi (asma allergico) e della pelle (eczema atopico, prurito e orticaria). In casi estremi può verificarsi uno shock anafilattico potenzialmente letale. Ora si attendono assicurazioni da parte del dicastero della salute italiano.

E’ allarme contromano: 70enne alla guida dell’auto contromano sull'autostrada. Il video.

E’ allarme contromano: 70enne alla guida dell’auto contromano sull'autostrada. Il video. L'anziana guidatrice è parsa in stato confusionale e molto agitata. L'intervento di un camionista ha evitato pericoli per gli automobilisti Nel video, le immagini riprese da chi sull'autostrada, nella mattinata di oggi, ha incontrato la 70enne in stato confusionale che con una Hyundai l’ha imboccata contromano, per fortuna senza provocare un incidente grazie all’altruismo di un camionista sardo. La donna imboccando l'autostrada contromano ha continuato il suo tragitto fino a quando non è stata intercettata e costretta ad effettuare manovra di inversione di marcia evitando così un imminente pericolo per gli automobilisti. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è allarme contromano. Secondo l'Asaps (Amici Polstrada) riferendosi ai dati del 202) alcuni dati recenti indicano qual è la situazione in Italia: sono stati archiviati 119 episodi significativi. Di questi, il 70% sono avvenuti di giorno e 30% di notte. Registrati 78 episodi sulle autostrade e superstrade (46%) e 92 sulle strade ordinarie (54%). che hanno causato 21 morti e 212 feriti. Numeri pessimi anche per i primi nove mesi del 2022 stesso. Perché si verificano i contromano? È molto difficile capirlo: ovviamente, alla base c'è la distrazione senza considerare che sono scarsi i controlli effettivi da parte delle forze dell'ordine, che subiscono tagli di continuo. Ma causate da cosa? Balzano agli occhi due dati ricorrenti: l'età avanzata dei guidatori coinvolti, e i conducenti in stato alterato da alcol o droga. Di certo, occorrono maggiori controlli sugli anziani: la semplice visita medica non basta. Su 100 episodi contromano, 23 hanno per protagonisti gli stranieri, e 16 gli over 65, vittime di errori d'interpretazione di segnaletica, tanto da spingere alcuni gestori della rete autostradale a installare cartelli di divieto d'accesso col fondo colorato di giallo, perché siano più visibili. Per gli ultra70enni, le probabilità di avere un sinistro sono maggiori del 16% rispetto agli adulti di età inferiore. Lo dice uno studio condotto dalle università Milano-Bicocca e Roma-Tor Vergata su pazienti in riabilitazione presso la Casa di Cura Ancelle di Cremona, presentato al Congresso della Società italiana di geriatria e gerontologia (Sigg). Dei 3 milioni over 70 con la patente, 1.500.000 sono più esposti a incidenti: un dato da non sottovalutare, visto che ogni anno mille anziani muoiono al volante della loro auto, cioè almeno tre al giorno, di cui il 40% ha più di 75 anni. Il problema è che, per il rinnovo patente, non esiste alcun obbligo di valutazione dello stato cognitivo da parte di uno specialista, geriatra o neurologo, o che abbia fatto corsi specialistici presso istituzioni qualificate. Sarebbe forse opportuno fare specifici test che possano dare un'idea del grado di reattività dell'anziano. Di seguito il link del video del caso della 70enne che ha seminato il panico sull'autostrada, nel video sotto, è solo il più recente: https://www.itemfix.com/v?t=g1w566&jd=1

Portogallo sotto shock per il caso di un’anziana allettata ricoperta di formiche in una casa di riposo

. Gli eventi sono avvenuti in una residenza della Santa Casa de la Misericórdia de Boliqueime, nel comune di Loule Le immagini di 89enne filmate mentre era a letto in una residenza con una ferita aperta e il corpo ricoperto di formiche hanno scosso i portoghesi e costretto i responsabili del manicomio ad aprire un'indagine e ad ammettere "gravi negligenze". Le immagini, diffuse sui social e ora diffuse dai media locali, mostrano l'anziana con una mano legata al letto e le formiche su collo, viso, braccia, addome e gambe. La registrazione mostra anche biancheria da letto gettata sul pavimento della stanza e tracce di formiche che conducono a un corridoio e ad altre strutture della residenza. Secondo Correio da Manha, l'incidente è stato registrato a luglio e la donna è morta un mese dopo. I fatti sono avvenuti in una residenza della Santa Casa de la Misericórdia de Boliqueime, a Loule (Algarve, sud) , la quale, in un messaggio postato su Facebook, assicura di aver denunciato la persona che ha divulgato il video, pur ammettendo che indaga su una "negligenza grave". La residenza fa notare di essere stata a conoscenza del fatto che “alcuni dei suoi lavoratori non hanno garantito cure adeguate ad un paziente” solo la scorsa settimana. Il figlio, però, ha dichiarato a Correio da Manhá di essersi accorto della mancanza di cure quando sua madre è entrata nell'istituto e "quando sono andato a trovarla era ricoperta di formiche, ho allertato la residenza e loro non hanno fatto nulla". La Santa Casa de la Misericórdia, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è un'istituzione cattolica che, oltre ad avere residenze per la cura di malati e disabili, ha attività immobiliari e la concessione di giochi d'azzardo in Portogallo. Di seguito il link delle scioccanti immagini del corpo dell’anziana ricoperto di formiche: https://www.itemfix.com/v?t=o4hwpk

Medici sempre più sollecitati anche per i casi di long Covid

Medici sempre più sollecitati anche per i casi di long Covid: malattie autoimmuni con il Long Covid dopo un anno. I pazienti con Long Covid, se i sintomi persistono per oltre 12 mesi, presentano anche una reazione autoimmunitaria, una condizione come l'artrite reumatoide o il diabete autoimmune in cui, cioè, le difese del corpo attaccano erroneamente qualche organo o tessuto del paziente A rivelarlo uno studio pubblicato sullo «European Respiratory Journal» da Manali Mukherjee della McMaster University in Canada. La buona notizia è che tre pazienti su quattro sono guariti dal Long Covid a un anno dall'infezione. Gli esperti hanno studiato 106 guariti dal Covid e due gruppi di controllo che non hanno avuto l'infezione. In tre occasioni – 3, 6 e 12 mesi dopo la guarigione – è stato chiesto ai pazienti se soffrissero di mancanza di fiato, tosse o affaticamento (sintomi tipici del long COVID). I ricercatori hanno anche analizzato il sangue dell'intero campione per verificare la presenza di particolari anticorpi, i cosiddetti autoanticorpi, ovvero quelli che colpiscono le cellule e i tessuti sani dell'organismo, causa delle malattie autoimmuni. Quasi l'80% dei guariti dal Covid-19 presentava due o più di questi anticorpi nel sangue tre e sei mesi dopo l'infezione. La percentuale scendeva al 41% dopo un anno. La maggior parte dei volontari sani non presentava gli autoanticorpi. I ricercatori hanno anche scoperto che due specifici «autoanticorpi» (chiamati U1snRNP e SSb-La), insieme a proteine che causano infiammazione (citochine), persistevano in circa il 30% dei guariti un anno dopo il Covid, specie tra i pazienti con Long Covid. «La maggior parte dei pazienti del nostro studio, anche se presentavano autoanticorpi subito dopo l'infezione, risultava guarita del tutto dopo 12 mesi», spiega Mukherjee. Tuttavia, nei pazienti con Long Covid per oltre un anno, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, gli autoanticorpi persistono. «Questi risultati indicano la necessità di verificare la presenza di segni di malattia autoimmune nei pazienti con Long Covid che si protrae per un anno o più». Lo studio su questi pazienti continuerà per un altro anno, per vedere come cambiano i livelli di autoanticorpi nel lungo periodo.

“Errore tecnico” Tesla sta richiamando 1 milione di auto

“Errore tecnico” Tesla sta richiamando 1 milione di auto. Tesla sta richiamando più di un milione di veicoli statunitensi perché sembra esserci un guasto nel sistema di retromarcia automatico Ancora automobili destinate a essere ritirate dal mercato mondiale, allo stesso modo di quanto già avvenuto negli ultimi anni dalle reti di altri Paesi per difetti tecnici. Come riporta il "Daily Mail", Tesla deve richiamare più di un milione di auto negli Stati Uniti. Apparentemente c'è un guasto nel sistema di retromarcia automatico, quindi gli ostacoli non vengono riconosciuti. Ciò aumenta il rischio di lesioni per i conducenti. Il richiamo riguarda alcune Model 3 2017-2022, Model Y 2020-2021 e Model S e Model X 2021-2022. La casa automobilistica ha affermato che la società eseguirà un aggiornamento software via etere. Ad oggi, non ci sono state richieste di garanzia, testimonianze, incidenti, lesioni o decessi noti relativi al richiamo. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti”, ancora una volta, grazie al servizio che svolge monitorando tutti i richiami tecnici per l'eliminazione di difetti di produzione o di progettazione riguardanti la sicurezza che interessano i veicoli circolanti, anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate vengono tempestivamente informati. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai Concessionari TESLA Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Gli uomini della rinomata casa automobilistica statunitense dovranno apportare i dovuti correttivi e risolvere un problema non certo grave, ma destinato comunque a suscitare non poca preoccupazione per la difettosità segnalata.

martedì 20 settembre 2022

Stati Uniti: dentifrici e colluttori Colgate richiamati perché conservati al di fuori dei requisiti di temperatura

Stati Uniti: dentifrici e colluttori Colgate richiamati perché conservati al di fuori dei requisiti di temperatura. Al momento non è interessato il mercato italiano Family Dollar, una catena di negozi di varietà americana con oltre 8.000 sedi in tutti gli stati tranne Alaska e Hawaii, sta richiamando alcune varietà di dentifricio e colluttorio Colgate venduti in 11 stati perché i prodotti sono stati conservati al di fuori dei requisiti di temperatura consigliati. In un avviso di richiamo condiviso dalla Food and Drug Administration (FDA), gli articoli interessati hanno un impatto sul dentifricio e sui collutori Optic White di Colgate. I prodotti, secondo l'agenzia, sono stati venduti in Arizona, California, Georgia, Idaho, Indiana, Montana, New Mexico, Nevada, Oregon, Texas e Utah dal 1 maggio al 21 giugno. L'avviso di richiamo non specificava a quale temperatura i prodotti sono stati conservati o per quanto tempo. La notizia del richiamo di questo mese è un'espansione di un precedente avviso di richiamo annunciato da Family Dollar quest'estate. Family Dollar afferma di non essere a conoscenza di alcun reclamo da parte dei clienti né di segnalazioni di malattie legate al richiamo, secondo la FDA. Family Dollar afferma che l'azienda ha segnalato i prodotti ai negozi interessati, chiedendo loro di controllare le scorte e interrompere immediatamente la vendita di dentifricio e collutorio.Coloro che potrebbero aver acquistato i prodotti ritirati possono restituirli ai negozi Family Dollar dove sono stati acquistati senza ricevuta, secondo la FDA. A luglio, la catena di negozi di varietà ha richiamato quasi 400 prodotti da banco, tra cui dentifricio, balsami per labbra, lozioni, preservativi, deodoranti e altro ancora. Anche i prodotti, che sono stati spediti nei negozi tra maggio e metà giugno, sono stati conservati a temperature inadeguate. Al momento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non è interessato dal richiamo il mercato italiano.

Il ministero della Salute segnala richiamo lotti di un noto integratore per rischio fisico

Il Ministero della Salute ha annunciato sul portale del dicastero dedicato agli “Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori”, l'immediato ritiro di alcuni lotti della soluzione orale Quetidia Fast-Slow per rischio fisico. Nel dettaglio si tratta deii lotti 220342 e il numero 220343. La denominazione di vendita del prodotto è Quetidia soluzione orale Fast-Slow. Il nome o la ragione sociale dell'OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato è Neuraxpharm Italy S.p.A. Il nome del produttore è H.P.I. Humana Pharma International Spa. La sede dello stabilimento di produzione è sita in via Enrico Mattei snc - 27022 - Casorate Primo, in provincia di Pavia. La data di scadenza o termine minimo di conservazione (tmc) è il 29 febbraio 2024. In particolare, l'unità di vendita è un flacone da 150 ml. Il motivo del richiamo è una possibile effervescenza inattesa in alcuni flaconi, che può portare alla fuoriuscita del liquido. Il richiamo è stato fatto in via precauzionale. Ciò significa che c'è la possibilità di trovare quest'effervescenza, ma non è presente in tutte le confezioni. In ogni caso, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda a tutti coloro che hanno acquistato confezioni appartenenti a questi due determinati lotti di non bere la soluzione orale e di riconsegnarla nel luogo dove l'hanno acquistata. Avranno diritto, in qualunque caso, a un rimborso.

lunedì 19 settembre 2022

Allerta alimentare, Unes e Ministero segnalano nuovo ritiro per rischio allergene

Allerta alimentare, Unes e Ministero segnalano nuovo ritiro per rischio allergene. Nuovo ritiro urgente del Ministero questa volta per presenza di allergene lupino non segnalato in etichetta Ancora un richiamo sul sito Salute.gov: che riguarda un singolo lotto dei PIZZOCCHERI - PREPARAZIONE GASTRONOMICA COTTA a marchio Viva la Mamma di Piatti Freschi Italia a causa del rischio allergeni. La data di pubblicazione sul sito e l’avviso di richiamo sono entrambe al 16 settembre 2022, estrema cautela dunque per i consumatori che hanno già in casa tale prodotto. Questa volta la catena di supermercati coinvolta è la Unes che in ottemperanza con le disposizioni del Ministero della Salute relativamente le segnalazioni di prodotti non conformi alle disposizioni europee, ha segnalato il richiamo precauzionale di un lotto di pizzoccheri a marchio Viva la Mamma Beretta. Si tratta di un “errore di etichettatura per la possibile presenza di allergene lupino non indicato”. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 300 grammi con il numero di lotto R672221005 e data di scadenza al 05/10/2022. I pizzoccheri - preparazione gastronomica cotta richiamati sono stati prodotti da Piatti Freschi Italia Spa, nello stabilimento di via Silvio Pellico 8, a Trezzo sull’Adda, nella città metropolitana di Milano con identificativo IT 1784L CE. Nell’informativa ministeriale si sottolinea che il prodotto non riporta la cross contamination da allergene lupino in etichetta, pertanto risulta non idoneo al consumo da parte dei soggetti sensibili a tale allergene. per tutti gli altri consumatori il prodotto sopra indicato non comporta alcun pericolo per la salute. I consumatori anche stavolta, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono pregati di non consumare il prodotto in questione se in presenza di intolleranza o allergia al lupino per deviare a spiacevoli effetti collaterali di debole o forte entità soprattutto nei soggetti allergici.