lunedì 29 giugno 2020

Negli USA insalate pronte in busta contaminate da ciclosporina

Negli USA insalate pronte in busta contaminate da ciclosporina. Centinaia i casi di ciclosporiasi finora accertati, avviata un'indagine per accertare le cause della contaminazione avvenuta in Illinois, Iowa, Kansas, Minnesota, Missouri, Nebraska, Dakota del Nord e nel Wisconsin Insalate pronte in busta vendute nei negozi Walmart e nei negozi Aldi sotto accusa negli Stati Uniti: possono provocare ciclosporiasi, una infezione intestinale che causa dissenteria e malessere e può durare settimane. La partita di insalata contaminata con il parassita cyclospora cayetanensis ha causato fino ad oggi, dallo scorso maggio, in in Illinois, Iowa, Kansas, Minnesota, Missouri, Nebraska, Dakota del Nord e nel Wisconsin, duecento casi di ciclosporiasi, spiega il dipartimento di Salute pubblica dell’Illinois. “Le indagini iniziali indicano una connessione con il consumo di insalate Fresh Express a Streamwood, Illinois. I prodotti includono l'insalata di iceberg classica a marchio Marketside, che è stata venduta nei negozi Walmart con date di scadenza dal 19 maggio al 4 luglio e Garden Salad a marchio Little Salad Bar, che è stata venduta nei negozi Aldi con date di scadenza 1° maggio fino al 29 giugno. Nella lista c'erano anche le insalate da giardino a marchio Jewel-Osco Signature Farms con data di scadenza dal 16 maggio al 4 luglio e l'insalata da giardino a marchio Hy-Vee con una data di scadenza. Anche il dipartimento della Salute dell’Iowa ha notato un incremento simile”. Il direttore dell’Idph, ha spiegato: “Se avete mangiato un’insalata da metà maggio e avete sviluppato diarrea e stanchezza, contattate un medico”. La trasmissione della ciclosporiasi avviene per via oro-fecale tramite cibi o bevande contaminate. Questa non è la prima epidemia negli Stati Uniti. Nel 1990 in Nord America sotto accusa erano finiti i lamponi importati dal Guatemala. Nell’estate del 2013 centinaia di persone di diversi stati Usa vennero contagiati, e la causa venne rilevata nelle insalate miste prelavate. Il sintomo principale della ciclosporiasi, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è la dissenteria acuta, con febbre, crampi addominali, nausea, inappetenza, malessere e perdita di peso. La malattia di norma si risolve spontaneamente ma può anche durare settimane.

Acquisti online: per sbaglio acquista 28 Tesla

Acquisti online: attenzione a cliccare ripetutamente la conferma del pagamento on line. Potresti acquistare 28 Tesla per sbaglio. E’ accaduto in Germania. L'importo totale raggiunto dall'ordinazione dell'uomo è stato di 1,4 milioni di euro Se durante la conferma del pagamento del tuo ordine si verifica un errore e non riesci a completare la prenotazione potrebbe essersi verificato un problema tecnico o informatico. Lo sa bene un uomo residente in Germania che ha accidentalmente acquistato online 28 esemplari della Tesla Model 3. L'importo che l'uomo avrebbe dovuto pagare ha raggiunto i 1,4 milioni di euro. "Avrebbe" poiché dopo una rapida telefonata d'emergenza l'uomo è riuscito a spiegare la situazione, e l'azienda di Elon Musk ha acconsentito all'annullamento degli ordini e al rimborso del deposito obbligatorio (di 100 € per macchina, perciò, in totale, 2'800 euro). Lo racconta il portale automobilistico Driving, basandosi sul racconto dell'esperienza dell'uomo, che ha condiviso il fatto online. Secondo quanto riferito, l'errore ha avuto luogo a causa di problema tecnico sul sito ufficiale dell'azienda. L'uomo si trovava infatti sullo shop online con l'intenzione di acquistare una Tesla Model 3. Tuttavia, dopo aver inserito i dati richiesti, compresi quelli della carta di credito, è sorto un problema. Quando ha cliccato su "invia" è apparso un messaggio di errore, che indicava che l'ordine non era stato effettuato a causa di un problema nelle modalità di pagamento. L'utente ha poi riprovato, continuando a cliccare su "conferma", ma lo stesso errore è apparso, ripetute volte, per altre due ore, testando la pazienza dell'individuo. Il sito web ha infine risposto, facendo passare l'ordine per la Tesla desiderata dall'uomo, come però anche per gli altri 27 ordini che il protagonista della vicenda ha confermato con i clic effettuati. La conferma dell'ordine è arrivata così a un totale di 1,4 milioni di euro che, fortunatamente per lui, l'uomo non ha dovuto pagare. Per non incorrere in situazione del genere, Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, durante la conferma del pagamento del tuo ordine Ti consiglia di procedere come segue: - Controlla il tuo conto bancario per verificare se l'importo è stato scalato o meno. - Se il denaro è stato prelevato dal conto, controlla la tua casella email, anche nello SPAM, per verificare se ti sia arrivata la conferma del pagamento e dell'ordine con il link per la stampa delll'etichetta. - Se il pagamento è andato a buon fine, ma non ricevi la conferma via mail del pagamento, ti invitiamo a scrivere al Customer Service (Assistenza clienti) affinché possa verificare con l'Amministrazione che tipo di problematica si sia verificata.

Covid-19, in Cina un vaccino viene già prodotto per i militari

Covid-19, in Cina un vaccino viene già prodotto per i militari. Il vaccino contro il Covid-19 sviluppato dalla società cinese di biotecnologie CanSino ha ricevuto l'autorizzazione per essere utilizzato esclusivamente dai militari cinesi, ha riferito l'azienda in un comunicato all'indirizzo degli investitori attraverso la Borsa di Hong Kong. La società cinese di biotecnologie CanSino ha annunciato che il vaccino Ad5-nCoV sviluppato congiuntamente con l'Istituto di Bioingegneria dell'Accademia delle Scienze Mediche Militari ha ricevuto l'approvazione dal Dipartimento di supporto logistico dell'ufficio sanitario della Commissione militare centrale il 25 giugno per diventare un farmaco speciale per i militari, si afferma nella nota. Nel comunicato si aggiunge che la validità dell'autorizzazione è di un anno e si sottolinea che il vaccino deve essere utilizzato esclusivamente per l'esercito cinese e non poteva essere usato per un'ampia vaccinazione senza l'approvazione della Commissione militare centrale. Secondo il comunicato, l'11 giugno la società ha completato la seconda fase della sperimentazione clinica per il suo vaccino e i risultati sono risultati positivi per quanto riguarda la sicurezza e l'efficacia del vaccino. Con il bilancio delle vittime di Covid-19 che ha superato mezzo milione, diverse aziende biotecnologiche di vari Paesi si sono affrettate a perfezionare un vaccino efficace contro il nuovo virus mortale. Per la Cina essere i primi a offrire un vaccino contro Covid-19 sarebbe una vendetta, desiderosa di far dimenticare alla gente che la pandemia è iniziata a casa. Oltre a questo vaccino, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", Pechino ha approvato la sperimentazione clinica di altri tre vaccini sperimentali: uno lanciato dalla Scuola Militare di Scienze Mediche e dal gruppo biotecnologico CanSino; l'altro dall'Istituto di prodotti biologici e dall'Istituto di virologia di Wuhan, la città in cui è apparso il coronavirus; e uno finale del gruppo China Biotics, che ha iniziato 28 aprile le prove con 32 volontari.

Soccorso capodoglio intrappolato nella rete, liberato dalla Guardia costiera.

Soccorso capodoglio intrappolato nella rete, liberato dalla Guardia costiera. A dare l’allarme le biologhe del Centro recupero tartarughe di Filicudi che hanno allertato la Guardia Costiera di Lipari A circa sei miglia a nord-est dell’isola di Salina, quattro biologhe che erano in navigazione verso l’isola di Stromboli, hanno avvistato in superficie un capodoglio maschio della lunghezza di circa dieci metri con la pinna codale completamente avvolta in una rete da pesca. La Guardia Costiera di Lipari ha così inviato in zona la motovedetta CP 322, che, verificate le condizioni critiche del cetaceo, ha attuato tutte le procedure utili a mettere in sicurezza il mammifero. Sul posto è poi giunta, a bordo di un battello della Guardia Costiera, una squadra di subacquei locali che dopo un’ora di duro lavoro a circa due metri di profondità, è riuscita a rimuovere totalmente la rete dalla pinna codale dell’animale lasciandolo libero di muoversi. Terminate le operazioni di liberazione del cetaceo, il capodoglio è stato monitorato dalla Guardia Costiera al fine di verificare eventuali comportamenti anomali e lasciato libero di ricongiungersi ad altri tre esemplari che per tutto il tempo lo avevano atteso a distanza. La rete da pesca recuperata a bordo dell'unità militare è stata confiscata perché usata illegalmente per la cattura di specie ittiche come tonno e pesce spada. Il capodoglio è stato monitorato in mare per un po' e poi è stato lasciato libero di unirsi ad altri tre esemplari che lo avevano atteso a distanza. Nell’arcipelago delle isole Eolie, la stessa giornata è stata segnata da un’ulteriore importante attività di tutela ambientale e, in particolare, di contrato della pesca illegale. Grazie ad un’attività congiunta condotta con i propri mezzi aerei e navali, la Guardia Costiera ha intercettato a 12 miglia a Sud di Alicudi, un motopesca intento a recuperare 2500 metri di rete derivante illegale con un’apertura della maglia di 45 centimetri. Al comandante del peschereccio, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata contestata una sanzione amministrativa di diverse migliaia di euro e la rete illegale rivenuta è stata sequestrata e trasbordata sulla motovedetta CP322, che alle prime luci dell'alba ha fatto rientro nel porto di Lipari. Il video del salvataggio: https://youtu.be/naoi-KG2LUE

Scoppia bombola d’ossigeno, ambulanza va a fuoco: il paziente allettato si alza e scappa - VIDEO

Scoppia bombola d’ossigeno, ambulanza va a fuoco: il paziente allettato si alza e scappa - VIDEO L’ambulanza ferma pronta a scaricare il paziente allettato di fronte all'edificio delle malattie cardiovascolari dell’ospedale Chao Phraya Yomarat, a Suphan Buri, in Thailandia, poi la tragedia sfiorata dopo che il mezzo su cui si trovava ha preso improvvisamente fuoco. A far divampare le fiamme l’esplosione di una bombola d’ossigeno presente nel mezzo di soccorso. In quel momento tutti hanno provato a mettersi in salvo, compreso il paziente che si è alzato dalla lettiga e si è dato alla fuga. Prima l’esplosione poi l’incendio, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”.sono stati immortalati dai presenti, che hanno diffuso il video virale tramite social e su Twitter. Ecco il video: https://youtu.be/dqFnWC9Zhhg

domenica 28 giugno 2020

Lepri “boxeur” – ecco il video di una "simpatica" rissa tra lepri.

Lepri “boxeur” – ecco il video di una "simpatica" rissa tra lepri. La clip riprende un litigio tra lepri che se le danno di santa ragione. Guardate un po' cosa fanno. Durante la stagione riproduttiva delle lepri, il comportamento di questi animali, di solito tra loro socievoli, cambia ed è possibile osservarne gruppetti vagare come impazziti, rincorrendosi fino allo sfinimento e ingaggiando buffe battaglie in atteggiamenti di pugili sul ring. Questa eccitazione inizia già in primavera e i maschi perdono ogni prudenza mettendosi sulle piste delle femmine in ogni ora del giorno e della notte. Capita che più maschi arrivino nei pressi di una femmina disponibile e in questo caso nascono le lotte già ricordate prima, autentiche gare di pugilato, con i pretendenti in piedi, l’uno di fronte all’altro a tirare di destro e sinistro. Chi vuole fotografare queste scene deve, ovviamente, portarsi in quelle campagne dove le lepri abbondano, magari in quelle zone interdette alla caccia e adibite al ripopolamento. Non è necessario ricorrere all’appostamento da capanno, perché è difficile intuire dove avverranno gli scontri e il mezzo più propizio rimane l’automobile. Con l’auto, infatti, è possibile percorrere le carreggiate o le strade che costeggiano i campi seguendo “a vista” le coppie di lepri. Poi bisogna sperare che la dea bendata, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, come per questo video porti le lepri eccitate a tiro di videocamera. A dir la verità non è poi così improbabile che ciò avvenga, poiché le lepri in quelle circostanze perdono ogni diffidenza e nelle loro rincorse sono capaci di passare vicinissime all’automobile ferma per strada. Ecco il video: https://youtu.be/kWSuQDobBAk

Cassazione: niente licenziamento per chi fuma in orario d’ufficio nonostante il divieto.

Cassazione: niente licenziamento per chi fuma in orario d’ufficio nonostante il divieto. Un dipendente era stato sorpreso all’interno dell’intercapedine con la sigaretta accesa: non era un pericolo per l’incolumità dei colleghi Fumare è una pessima abitudine per la quale noi dello “Sportello dei Diritti”abbiamo avviato la battaglia senza sosta per la tutela della salute. Tuttavia anche i fumatori più incalliti non possono essere licenziati sol perché vengono sorpresi a fumare sul luogo del lavoro in orario d’ufficio e in barba al divieto. A meno che non metta a repentaglio l’incolumità e la salute dei colleghi. È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con la sentenza 12841 del 26 giugno 2020, ha respinto il ricorso di una società salvando un dipendente sorpreso all’interno dell’intercapedine con la sigaretta accesa. Per gli Ermellini, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” bene ha fatto la Corte territoriale - condividendo le conclusioni assunte dal Tribunale circa la vigenza del divieto di fumo (a norma di legge e di specifica disposizione adottata dalla ditta committente) in tutto lo stabilimento presso il quale l’uomo era stato assegnato per lo svolgimento della sua attività lavorativa — a valutare, ai fini di riempire di contenuto la clausola generale dettata dall'art. 2119 cod. civ., la scala valoriale del codice disciplinare contenuto nel contratto collettivo applicato in azienda; avendo rinvenuto due tipizzazioni contrattuali concernenti l’infrazione al divieto di fumo (l’una, ex art .47 ccnl, punita con sanzione conservativa e l'altra, ex art. 48, lett. f) con sanzione espulsiva) ha proceduto alla verifica della sussistenza dei requisiti elaborati dalle parti sociali per l’adozione del provvedimento di licenziamento, pervenendo alla conclusione della impossibilità della sussunzione della condotta adottata nell’art. 48, lett. f) per carenza della situazione di “pericolo per le persone o per gli impianti”. La Corte distrettuale, valutando sia il profilo soggettivo che quello oggettivo della condotta e in specie la conformazione del luogo ove il lavoratore è stato trovato intento a fumare, ha ritenuto di escludere la ricorrenza dei requisiti costitutivi della fattispecie contrattuale punita con sanzione espulsiva, in particolare rilevando che — alla luce delle circostanze concrete che caratterizzavano la condotta del lavoratore — non poteva ritenersi integrato un pericolo alla salute derivante dalla mera combustione di una sigaretta posto che l'infrazione al divieto di fumo in ambienti chiusi previsto dalla legge (art. 5 1 legge n. 3 del 2003) doveva misurarsi, quanto agli effetti sul rapporto di lavoro, con le due distinte previsioni disciplinari elaborate dalle parti sociali (artt. 47 e 48 ccnl). Infatti, in tema di licenziamento per giusta causa, ai fini della proporzionalità tra addebito e recesso, rileva ogni condotta che, per la sua gravità, possa scuotere la fiducia del datore di lavoro e far ritenere la continuazione del rapporto pregiudizievole agli scopi aziendali, essendo determinante, in tal senso, la potenziale influenza del comportamento del lavoratore, suscettibile, per le concrete modalità e il contesto di riferimento, di porre in dubbio la futura correttezza dell'adempimento, denotando scarsa inclinazione all'attuazione degli obblighi in conformità a diligenza, buona fede e correttezza.

“Rischio incidenti!” Rapex segnala un richiamo per la Mercedes Classe C

“Rischio incidenti!” Rapex segnala un richiamo per la Mercedes Classe C. Difetto di livello grave ai freni La Mercedes Classe C, è stato segnalata per un seria “allerta” dal Rapex – Rapid Alert System for non-food dangerous products, un organismo dell’unione europea impegnato nella vigilanza sul corretto funzionamento di tutti i prodotti in vendita nell’unione europea. L'avviso con "Livello di rischio serio" è inserito dalla Germania nel bollettino del 27 giugno 2020 al paese di origine, la Germania. Il richiamo che sta per essere attuato dalla casa tedesca riguarda le Mercedes Classe C prodotte tra il il 13 settembre 2018 e il 6 novembre 2019: Numero di omologazione: e1 * 2001/116 * 0431 * 49-53 Tipo: 204 Serie di modelli BR 205. La segnalazione con il codice di richiamo dell'azienda "4290201" numero A12 / 00902/20, nel bollettino Rapex pubblicato ieri riferisce che “I dischi del freno installati sull'asse anteriore potrebbero essere troppo piccoli (di diametro e spessore) e non starebbero simmetricamente nella pinza del freno. Di conseguenza, il rivestimento del freno può usurarsi e si può formare uno spazio tra il pistone e l'anello di tenuta, consentendo la fuoriuscita del liquido dei freni. Ciò comprometterà le prestazioni di frenata.” E il bollettino Rapex conclude sinteticamente ''non si possono escludere condizioni di guida non sicure''. Pur non essendoci stati incidenti - segnala Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” - è consigliabile che i proprietari di queste auto prestino la massima attenzione e che si rivolgano subito alle autofficine autorizzate o ai Concessionari Mercedes Italia nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Volkswagen non ha indicato quanti modelli sono stati identificati in Italia. Segnalazione presentata dal Ministero dei trasporti di Germania.

sabato 27 giugno 2020

Rischio microbiologico: il Ministero della Salute richiama ZUPPA CON FARRO a marchio Terra & Vita Le Zuppe Belle e Pronte

Rischio microbiologico: il Ministero della Salute richiama ZUPPA CON FARRO a marchio Terra & Vita Le Zuppe Belle e Pronte. Nella giornata di oggi è stato disposto il richiamo dal mercato di un prodotto da parte del Ministero della Salute. Il Ministero della Salute ha pubblicato l’avviso di richiamo di un lotto di ZUPPA CON FARRO venduto con il marchio Terra & Vita Le Zuppe Belle e Pronte per rischio microbiologico. Il prodotto coinvolto è venduto in confezioni da 620 grammi con il numero di lotto L23-R-148 e con le date di scadenza fino al 05/07/2020, 06/07/2020, 07/07/2020, 10/07/2020, 11/07/2020 e 12/07/2020. La ZUPPA di cereali richiamata è stata prodotta da EUROVERDE SOCIETA’ AGRICOLA SRL nello stabilimento di via Quinzano, 1, a Azzano Mella, in provincia di Brescia e commercializzata dalla società BUONATERRA SPA. Nell’ottica d’informazione quotidiana in materia di allerte per i consumatori, Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, a scopo precauzionale, raccomanda ai clienti che hanno acquistato il lotto sopra indicato, di non consumarlo e a consegnarlo al rivenditore o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

Il “serpente di ratto” mangia l’uccellino nel nido - VIDEO

Il “serpente di ratto” mangia l’uccellino nel nido - VIDEO La crudeltà della natura riassunta in questo breve video ripreso il 21 giugno 2020 a Fayetteville, Arkansas, USA. Un americano ha messo una GoPro sotto la tettoia di casa sua il giorno in cui ha trovato il nido di un uccello in fase di costruzione. La telecamera ha registrato in timelapse i momenti in cui l'uccello, giorno dopo giorno, ha costruito il nido. "Speravo di vedere le uova schiudersi e così è stato". E invece, il giorno in cui l'uccellino ormai cresciuto e pronto a volare, incustodito per un po', un serpente ne ha approfittato. Dopo essere strisciato tra i tubi di scolo dell’acqua piovana, il rettile ha raggiunto il nido e ha avvolto in pochi secondi l’uccellino e dopo averlo soffocato in una morsa avvolgente lo ha mangiato. Il video pubblicato su Youtube, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è diventato subito virale e ha suscitato le reazioni degli utenti che hanno sottolineato la crudeltà della "legge della giungla". "È la natura", ha scritto un utente. "È una scena molto triste da vedere", gli ha fatto eco un altro. "Povera mamma uccello". Ecco il video: ttps://youtu.be/ferPXge01V0

venerdì 26 giugno 2020

C.T.R. Lecce. Confermato l’annullamento di una cartella di oltre 450 mila euro dell’Agenzia delle Entrate contro il Comune di Alliste

L’Agenzia delle Entrate di Lecce fermata dalla Commissione Tributaria di Lecce – sez. 23 – che, in accoglimento dell’eccezioni di diritto e di merito formulate dall’Avv. Maurizio Villani, con la sentenza ritirata in data odierna, ha rigettato l’atto di appello dell’Agenzia delle Entrate di Lecce, con condanna alle spese, ed ha confermato l’annullamento della cartella esattoriale di euro 459.176,25 per l’anno 2011 notificata al Comune di Alliste. In sostanza, anche sulla base della giurisprudenza della Corte di Cassazione nonché delle stesse risoluzioni ministeriali, il credito d’imposta deve essere sempre riconosciuto, logicamente se il contribuente, come nel caso in contestazione, dimostra di aver sopportato le relative spese. Nel caso di specie, il Comune di Alliste, con il deposito di una relazione tecnica, ha dimostrato il pagamento dell’IVA per la gestione dello stadio e degli impianti sportivi, del servizio di assistenza non domiciliare agli anziani e delle locazioni immobiliari. La mancata esposizione del credito IVA nella dichiarazione annuale, per puro errore contabile, non deve mai comportare la decadenza dal diritto di far valere tale credito purchè lo stesso emerga dalle scritture contabili, come evidenziato e documentato in sede contenziosa e come opportunamente confermato dai giudici di primo e secondo grado. Quindi, in definitiva, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è corretta anche la condanna dell’Agenzia delle Entrate alle spese di euro 4.000,00 a favore del Comune di Alliste, anche perché l’Agenzia è andata di contrario avviso alle stesse risoluzioni ministeriali.

Bomba a San Cataldo. A due passi dalla spiaggia il video amatoriale del recupero

Bomba a San Cataldo. A due passi dalla spiaggia il video amatoriale del recupero Ieri la notizia dell’ordigno bellico risalente alla Seconda guerra mondiale trovato in mare a San Cataldo, marina di Lecce. Dopo che la Protezione Civile ha transennato e messo in sicurezza l’area interessata poco innanzi alla battigia della marina del capoluogo, nelle immediate vicinanze del pennello anti-erosione posizionato di fronte all’ex bar Windsurf, solo pochi minuti fa la Marina Militare di Taranto è intervenuta con i propri mezzi per il prelievo e la messa in sicurezza dell’ordigno. A documentarlo il video di Sara e Concetta che Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, riproduce per loro gentile concessione. Ecco il video: https://www.youtube.com/watch?v=kORgHJdKgos

ENAC avviso per motivi sanitari: dal 26 giugno vietato portare trolley a bordo degli aerei. Il divieto scatta per i passeggeri di tutte le compagnie aeree che operano con l'Italia. Vietato l’uso delle cappelliere sarà possibile portare solo piccole borse da mettere nello spazio sotto i sedili

ENAC avviso per motivi sanitari: dal 26 giugno vietato portare trolley a bordo degli aerei. Il divieto scatta per i passeggeri di tutte le compagnie aeree che operano con l'Italia. Vietato l’uso delle cappelliere sarà possibile portare solo piccole borse da mettere nello spazio sotto i sedili Dopo che l’ENAC, lo scorso 18 giugno, ha comunicato l'avviamento di istruttorie per sanzioni alle compagnie aeree per il mancato rispetto del regolamento comunitario di tutela dei passeggeri, ieri ha annunciato le nuove regole sui voli per “motivi sanitari”. Nello specifico l’Italia vieta ufficialmente il bagaglio a mano a bordo degli aerei: niente più bagagli ingombranti, trolley o zaini nelle cappelliere degli aerei. Sarà possibile portare con sé soltanto piccole borse che verranno poi riposte sotto i sedili. Tale divieto, che verrà applicato da oggi 26 giugno in tutti i voli nazionali ed internazionali in partenza o in arrivo in Italia, impedirà ai passeggeri di poter portare a bordo del velivolo il proprio bagaglio a mano, saranno permesse solo piccole borse o zaini delle dimensioni adatte ad essere riposti sotto i sedili di ogni passeggero. Di seguito la misura prevista dal DPCM dell' 11 giugno: "Per quanto concerne il bagaglio a mano, ai passeggeri è consentito di portare a bordo solo bagagli di dimensioni tali da essere posizionati sotto il sedile di fronte al posto assegnato. Per ragioni sanitarie non è consentito a nessun titolo l’utilizzo delle cappelliere". Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, pertanto, raccomanda ai passeggeri qualora disponessero non solo del bagaglio da stiva ma anche del bagaglio a mano, oppure viaggiassero solo con il suddetto trolley, di imbarcare quest'ultimo in stiva.

Presenza di Listeria monocytogene: richiamato Salmone norvegese affumicato Starlaks e Végé

Presenza di Listeria monocytogene: richiamato Salmone norvegese affumicato Starlaks e Végé Il Ministero della Salute ha pubblicato l’avviso di richiamo di un lotto di salmone norvegese affumicato venduto con i marchi Starlaks e Végé per la presenza di Listeria monocytogenes. Il prodotto coinvolto è venduto in confezioni da 100 grammi con il numero di lotto 619NI2010D2205 e con la data di scadenza fino al 06/07/2020. Il salmone affumicato richiamato è stato prodotto da Starlaks Italia Srl nello stabilimento di via per Cilavegna 13, a Borgolavezzaro, in provincia di Novara. Nell’ottica d’informazione quotidiana in materia di allerte per i consumatori, Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, a scopo precauzionale, raccomanda ai clienti che hanno acquistato il lotto sopra indicato, di non consumarlo e a consegnarlo al rivenditore o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

Una fiammata sopra al comodino, telefonino Huawei si incendia in casa, paura a Lecce.

Una fiammata sopra al comodino, telefonino Huawei si incendia in casa, paura a Lecce. Una telefonata in Kosovo che un nostro ufficiale dell’Esercito Italiano di stanza in una base di una struttura della NATO non si sarebbe mai aspettato di ricevere: a chiamare è sua moglie in lacrime perché «il suo smartphone ha preso fuoco». «Era in modalità acceso sul comodino, lei era impegnata nelle faccende domestiche quando ha preso fuoco. D'istinto l'ha buttato a terra, mentre il telefonino ha continuato a bruciare sul pavimento. La storia, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, tutto sommato, è andata bene con un telefono fuori uso e una bruciatura della superficie del comodino. Ma se la signora Jenny T. non si fosse accorta nel suo appartamento, allertata da un odore acre, si sarebbe ritrovata con un principio d’incendio in camera da letto. A quanto risulta, però, fino ad ora episodi simili non si sarebbero mai verificati in Italia. È accaduto alle 12:30 di martedì a Lecce. La signora chiederà attraverso lo “Sportello dei Diritti” la sostituzione del proprio apparecchio, anche se non più in garanzia, per difetto di produzione. Ma resta la preoccupazione sul fronte della sicurezza. Parliamo di uno dei telefoni più diffusi e moltissime persone, lo ricaricano durante la notte mentre dormono. Tenendolo magari vicino al letto.

giovedì 25 giugno 2020

Minacciata di morte per aver pubblicato video su TikTok di un bambino gettato in piscina

Minacciata di morte per aver pubblicato video su TikTok di un bambino gettato in piscina. Krysta Meyer, 27 anni, ha condiviso un video durante il fine settimana sul suo account di TikTok che le è valso un fiume di insulti e minacce di ogni tipo. Una madre americana ha ricevuto numerose minacce di morte dopo aver pubblicato un video del suo bambino su TikTok. Il breve video mostra il figlio di otto mesi Oliver che viene gettato in una piscina per una lezione di nuoto. Visto da oltre 53 milioni di volte sul social network, la sequenza ha suscitato polemiche virulente e molti messaggi offensivi. Lauri Armstrong, comproprietaria della Little Fins Swimming School di Colorado Springs, ha difeso la giovane madre e ha spiegato che lo scopo di questo corso è insegnare ai bambini a voltarsi se cadono in acqua. L'annegamento, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è la principale causa di morte accidentale nei bambini di età inferiore ai quattro anni negli Stati Uniti. Circa 10 persone muoiono ogni giorno per annegamento involontario in tutto il paese. Ecco il video: https://youtu.be/8Alt309571A

“Presenza di Salmonella”: via dagli scaffali un lotto di salame nostrano dolce e con aglio a marchio MARIGA

“Presenza di Salmonella”: via dagli scaffali un lotto di salame nostrano dolce e con aglio a marchio MARIGA Anche il Ministero della Salute, a causa della crisi mondiale da coronavirus che ha portato alla chiusura di ristoranti, bar e negozi, ha visto diminuire le proprie segnalazioni anche se tutte le attività di controllo sulla sicurezza alimentare proseguono. E’ di oggi l’avviso di “allerta salute” diramato dal dicastero su un lotto di prodotto alimentare richiamato dal mercato perché pericoloso per presenza di Salmonella. Con questa motivazione è stato richiamato dagli scaffali dei supermercati perché considerati potenzialmente pericolosi per la nostra salute. Nello specifico si tratta di un lotto di salame nostrano dolce e con aglio a marchio Mariga Giuseppe & C. sas. Il prodotto interessato è il lotto 170/2020 distribuito in singole unità da 700 gr. Il salame richiamato è stato prodotto da Mariga Giuseppe & C. sas nello stabilimento di Monticello Conte Otto (VI) in via Dell’Industria, 14/E. Secondo quanto riferito dal Ministero, il richiamo è stato reso necessario “per positività alla Salmonella” A scopo Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda ai clienti che hanno acquistato il lotto sopra indicato, di non consumare il salame del lotto segnalato e a consegnarlo al rivenditore o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale.

mercoledì 24 giugno 2020

Diserbante Roundup della Monsanto, Bayer patteggia e chiude 95mila cause con 10,5 miliardi di dollari.

Diserbante Roundup della Monsanto, Bayer patteggia e chiude 95mila cause con 10,5 miliardi di dollari. Bayer ha raggiunto un patteggiamento da 10,5 miliardi di dollari per risolvere decine di migliaia di azioni legali negli Stati Uniti sul Roundup, il diserbante a base di glifosato di Monsanto accusato di causare il cancro. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti. Bayer ha "ereditato" il Roundup quando ha acquistato Monsanto nel 2018. Da anni il diserbante Roundup a base di glifosato è al centro di polemiche, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, poichè considerato sicuramente tossico da vari gruppi ambientalisti e probabilmente cancerogeno dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Pertanto il patteggiamento che riguarda circa 95.000 delle 120 mila azioni legali contro la Monsanto, "E' come estinguere solo parte dell'incendio di una casa", afferma Fletch Trammell, avvocato di uno studio legale che rappresenta 5.000 persone che non hanno aderito al patteggiamento.

Nuove truffe telematiche: falsi siti online dei marchi Diadora e Benetton.

Nuove truffe telematiche: falsi siti online dei marchi Diadora e Benetton. Le aziende hanno denunciato e la Polizia Postale invita all’attenzione. Lo “Sportello dei Diritti”: diffidate da siti che vendono prodotti a prezzi irrisori. Sono truffe Dopo i falsi siti civetta “Primigi”, “Geox”, “Salomon” e “Naturino” segnalati anche dallo “Sportello dei Diritti” nei giorni scorsi, anche i noti marchi “Diadora” e “Benetton”, finiscono incolpevolmente per diventare specchietti per le allodole. Due nuovi siti “truffa” sono stati segnalati dalla Polizia Postale come pubblicato sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” con due distinti post. Nel primo primo la Polizia Postale scrive: “Ennesimo tentativo di truffa sulla rete. La società DIADORA S.P.A. ha segnalato che attraverso un falso sito internet viene pubblicizzata la vendita, a prezzi irrisori, di articoli del noto marchio di scarpe. Il sito truffaldino “runningfun.ru” riporta logo e informazioni del tutto simili e sovrapponibili a quelli che compaiono sui canali ufficiali dell’azienda, inducendo l’ignaro utente finale a fare acquisti online nella convinzione di trovarsi sul sito ufficiale del marchio “DIADORA”. La società “DIADORA”, ha già provveduto a disconoscere il falso sito. La Polizia Postale coglie l’occasione per ricordare alcuni semplici accorgimenti da adottare quando si acquista online: Utilizzare software e browser completi ed aggiornati: Il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico. Non sempre il miglior prezzo è un buon affare: Diffida di un sito che mette in vendita articoli a prezzi irrisori. Accertati che non ci sia troppa differenza tra i prezzi proposti e quelli di mercato! Potrebbe essere un falso o rivelarsi una truffa. Dare la preferenza a siti certificati o ufficiali: Verificare sempre la presenza di certificati di sicurezza quali TRUST e VERIFIED / VeriSign Trusted che permettono di validare l’affidabilità del sito web. Un sito deve avere gli stessi riferimenti di un vero negozio: Prima di completare l’acquisto verificare che il sito sia fornito di riferimenti quali un numero di Partiva IVA, un numero di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda. Un sito privo di tali dati probabilmente non vuole essere rintracciabile e potrebbe avere qualcosa da nascondere. I dati fiscali sono facilmente verificabili sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate. Leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti: Prima di procedere all’acquisto del prodotto, è buona norma fare una ricerca di informazioni sull’attendibilità del sito attraverso i motori di ricerca, forum o sui social. Utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili: Per completare una transazione d’acquisto sono indispensabili pochi dati come numero di carta, data di scadenza della carta ed indirizzo per la spedizione della merce. Se un venditore chiede ulteriori dati probabilmente vuole assumere informazioni personali (numero del conto, PIN o password) che, in quanto tali, dovete custodire gelosamente e non divulgare. Al momento di concludere l’acquisto, la presenza del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o di “https” nella barra degli indirizzi sono ulteriori conferme sulla riservatezza dei dati inseriti nel sito e della presenza di un protocollo di tutela dell’utente, ovvero i dati sono criptati e non condivisi. Non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing: Ovvero nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola simile a quella originale.”. Nel secondo post, sempre la Polizia Postale evidenzia che: “Ancora un tentativo di truffa sulla rete. La società BENETTON GROUP S.r.l. ha segnalato che attraverso un falso sito internet viene pubblicizzata la vendita, a prezzi irrisori, di articoli del noto marchio di abbigliamento. Il sito truffaldino “benettonshop.online” riporta logo e informazioni del tutto simili e sovrapponibili a quelli che compaiono sui canali ufficiali dell’azienda, inducendo l’ignaro utente finale a fare acquisti online nella convinzione di trovarsi sul sito ufficiale del marchio “BENETTON”. La società “BENETTON GROUP S.r.l.”, ha già provveduto a disconoscere il falso sito. La Polizia Postale coglie l’occasione per ricordare alcuni semplici accorgimenti da adottare quando si acquista online: Utilizzare software e browser completi ed aggiornati: Il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico. Non sempre il miglior prezzo è un buon affare: Diffida di un sito che mette in vendita articoli a prezzi irrisori. Accertati che non ci sia troppa differenza tra i prezzi proposti e quelli di mercato! Potrebbe essere un falso o rivelarsi una truffa. Dare la preferenza a siti certificati o ufficiali: Verificare sempre la presenza di certificati di sicurezza quali TRUST e VERIFIED / VeriSign Trusted che permettono di validare l’affidabilità del sito web. Un sito deve avere gli stessi riferimenti di un vero negozio: Prima di completare l’acquisto verificare che il sito sia fornito di riferimenti quali un numero di Partiva IVA, un numero di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda. Un sito privo di tali dati probabilmente non vuole essere rintracciabile e potrebbe avere qualcosa da nascondere. I dati fiscali sono facilmente verificabili sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate. Leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti: Prima di procedere all’acquisto del prodotto, è buona norma fare una ricerca di informazioni sull’attendibilità del sito attraverso i motori di ricerca, forum o sui social. Utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili: Per completare una transazione d’acquisto sono indispensabili pochi dati come numero di carta, data di scadenza della carta ed indirizzo per la spedizione della merce. Se un venditore chiede ulteriori dati probabilmente vuole assumere informazioni personali (numero del conto, PIN o password) che, in quanto tali, dovete custodire gelosamente e non divulgare. Al momento di concludere l’acquisto, la presenza del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o di “https” nella barra degli indirizzi sono ulteriori conferme sulla riservatezza dei dati inseriti nel sito e della presenza di un protocollo di tutela dell’utente, ovvero i dati sono criptati e non condivisi. Non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing: Ovvero nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola simile a quella originale.”. Una serie di frodi che dimostrano come i siti civetta siano una delle modalità più utilizzate dai truffatori telematici per far cadere disattenti potenziali acquirenti nella loro rete, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Perché nonostante gli avvertimenti e gli inviti all’attenzione che continuamente rivolgiamo, sono ancora troppi i cittadini che attratti da offerte irrisorie reagiscono d’impulso e si fanno fregare facilmente. Il modo migliore per difendersi, è quello di seguire fedelmente le indicazioni della Polizia Postale. Nel caso siate comunque incappati in una di queste truffe potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

Taranto apre alle portacontainer della Cma Cgm: a luglio prima rotta per la Turchia

Taranto apre alle portacontainer della Cma Cgm: a luglio prima rotta per la Turchia Dal 10 luglio le navi portacontainer di Cma Cgm scaleranno il porto di Taranto con il servizio Turmed. La rotta garantirà collegamenti tra la Turchia, l’Italia e la Tunisia attraverso il porto di Malta gestito dal gruppo. Con la toccata di Taranto l’Italia e la Turchia saranno collegate in tre giorni. I treni quotidiani in partenza dallo scalo pugliese garantiranno i collegamenti via terra con l’Italia centrale e con quella del Nord: Milano, Piacenza, Bologna, Jesi e Marcianise. Cma Cgm schiererà portacontaner da 1.100 teu., l’unità di misura di volume nel trasporto di container. Nello specifico, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, inizierà ufficialmente la ‘nuova vita’ del Molo Polisettoriale del porto di Taranto, che l’AdSP del Mar Ionio ha dato in concessione per 49 anni alla San Cataldo Container Terminal (SCCT), società del gruppo Yilport. Lo ha annunciato CMA CGM, liner francese di cui il gruppo dell’imprenditore turco Robert Yildirim ha una partecipazione azionaria pari al 24% tramite la Yildirim Holding: a partire da quella data infatti prenderà il via la nuova connessione con la Turchia attraverso il servizio container TURMED, che metterà in relazione i due Paesi con un transit time di 3 giorni e scali previsti anche nei porti di Aliaga, Gemlik, Izmit, Istanbul (Ambarli), Malta, Bizerte, Algiers, Sfax e Malta con 4 navi da 1100 TEUs. “Partenze ferroviarie giornaliere dal porto di Taranto forniranno inoltre una rapida ed efficace connessione intermodale verso il Centro e Nord Italia, in particolare alle città di Milano, Piacenza, Bologna, Jesi e Marcianise” informa una nota della compagnia transalpina, che mette in evidenza l’importanza dello scalo a Malta, “hub marittimo del gruppo in grado di fornire accesso alla rete globale dei servizi offerti, raggiungendo oltre 420 porti in tutto il mondo”. Inizierà così l’operatività del San Cataldo Container Terminal, che nei piani di Yilport dovrà arrivare a movimentare 2 milioni di TEUs all’anno nel volgere di 10 anni.

ALDI richiama “Forbici a batteria per prati e siepi FERREX”

ALDI richiama “Forbici a batteria per prati e siepi FERREX” ALDI è stato costretto a rimuovere dagli scaffali dei supermercati un accessorio da giardinaggio. Nello specifico l’articolo “Forbici a batteria per prati e siepi FERREX” del fornitore MOGATEC GmbH viene richiamato a scopo precauzionale dal fornitore e da ALDI, poiché in alcuni casi il dispositivo si avvia automaticamente con l’inserimento della batteria. Per questo motivo il prodotto non deve essere utilizzato. Il prodotto è stato disponibile in tutti i punti vendita ALDI il 18 giugno 2020. La vendita del prodotto è stata tempestivamente bloccata. Il prodotto, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, può essere restituito in tutti i punti vendita ALDI e il prezzo di acquisto verrà interamente rimborsato anche senza esibizione dello scontrino. Per eventuali chiarimenti è possibile contattare il centro assistenza predisposto dal fornitore: Brumar Garden Products S.r.l.; Loc. Valgera 110/B - 14100 Asti (AT) Telefono: +39141477309 / +393296737942.

L’Adac, l’automobile club tedesca, lancia l’allarme sulla sicurezza dei tunnel italiani, sono pericolosi: “Sette su otto non sono sicuri”.

L’Adac, l’automobile club tedesca, lancia l’allarme sulla sicurezza dei tunnel italiani, sono pericolosi: “Sette su otto non sono sicuri”. Quelle più preoccupanti in Liguria e Valle D'Aosta. L’Adac ha ispezionato complessivamente 16 tunnel: in Italia, in Croazia e in Austria. Tutte le gallerie austriache hanno superato il test e anche quelle croate sono complessivamente “solide”, anche se una delle tre sottoposte al controllo non rispetta i criteri europei. Secondo l’associazione le gallerie italiane Giovi, Les Cretes e Castelletto presentano debolezze particolarmente gravi L’Adac, l’automobile club tedesca, lancia l’allarme sulla sicurezza dei tunnel italiani: nel corso di un’ispezione su otto gallerie, sette sono risultate “manchevoli” sul piano della sicurezza. Solo un tunnel, Allocco (Emilia Romagna), si legge nel comunicato dell’associazione, risponde “in parte” agli standard di sicurezza europei. L’Adac ha ispezionato complessivamente 16 tunnel: in Italia, in Croazia e in Austria. Tutte le gallerie austriache hanno superato il test e anche quelle croate sono complessivamente “solide”, anche se una delle tre sottoposte al controllo non rispetta i criteri europei. Secondo l’associazione le gallerie italiane Giovi, Les Cretes e Castelletto presentano debolezze particolarmente gravi: il tunnel del terzo valico dei Giovi, indicato nella mappa come il numero 5, manca di uscite di emergenza, piazzole per il soccorso, estintori, idranti o telefoni di emergenza. Le vie di fuga non sono segnalate e i tester hanno anche cercato invano altoparlanti, videosorveglianza o informazioni continue sul traffico. Il tunnel Les Cretes, indicato nella mappa con il numero 6 e che si trova in Val d’Aosta, manca anch’esso di piazzole per il soccorso e in caso di incendio le vie di fuga sono troppo distanti. Anche qui mancano altoparlanti e non ci sono apparecchi per la comunicazione in caso di emergenza. Mancano gli estintori anche nel tunnel del Castelletto che si trova in Liguria e anche lì chi l’ha testata non ha trovato telefoni per le emergenze, videosorveglianza o altoparlanti. Adac segnala anche che sei dei sette tunnel testati sono gestiti da Autostrade per l’Italia e dice che i noti problemi sulla concessione dopo la tragedia del Ponte Morandi non contribuiscono a rendere la manutenzione delle strade più efficiente. Gli altri tunnel segnalati come pericolosi in Italia sono il tunnel Allocco sulla Milano-Firenze, trovato carente nella videosorveglianza perché mancano altoparlanti e radio ma considerato nell’insieme in parte corrispondente agli standard europei, quello di Banzole, dove c’è una sola uscita di emergenza, mancano le piazzole per le avarie e gli idranti oltre all’assenza di videosorveglianza, il tunnel Fornaci tra Genova e Ventimiglia che ha uscite d’emergenza troppo lontane e manca di strisce laterali continue, e il tunnel Roccaccia tra Perugia e Cesena a cui mancano le piazzole per la sosta, le uscite d’emergenza sono troppo lontane e non hanno misure per liberarle dal fumo in caso d’incendio. Adac aggiunge tra quelli rischiosi anche la galleria Tarvisio con rilievi simili agli altri tunnel, anche se qui i telefoni d’emergenza sono presenti e mancano anche gli alloggiamenti in caso di guasto. La maggior parte delle gallerie italiane, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono di proprietà privata. Autostrade per l'Italia è uno dei maggiori operatori di strade, e gestisce sei dei tunnel testati. La società è inoltre ripetutamente vittima di critiche per le sue infrastrutture. La preoccupazione principale dell'associazione tedesca è che gli operatori privati non realizzino i necessari lavori di ristrutturazione in modo sufficiente, nel prossimo futuro. In particolare, i miglioramenti che potrebbero essere implementati rapidamente, dovrebbero essere affrontati immediatamente. «La sicurezza del traffico non deve essere rimandata» conclude l'Adac.

martedì 23 giugno 2020

La petroliera va dritta contro la diga del porto di Marsiglia. Scongiurato il disastro ambientale - Video

La petroliera va dritta contro la diga del porto di Marsiglia. Scongiurato il disastro ambientale - Video Sembra scongiurato il pericolo di un nuovo inquinamento marino del Mediterraneo dopo che la petroliera Cap Pinède, da 3.500 tonnellate di stazza lorda, della compagnia francese Maritima, ha colpito violentemente, durante il fine settimana, una delle dighe che proteggono il North Pass del Grand Seaport di Marsiglia. “Perchè non si ferma?”. “Non lo so, probabilmente non ci riesce!”. E’ il breve scambio di battute tra i due testimoni oculari dell’incidente che hanno postato il videodiventato virale. La nave stava cercando di entrare nel terminal del porto francese quando invece di compiere la manovra regolarmente, è finita a tutta velocità sulla diga. Le indagini sono ancora in corso per capire i motivi dello scontro con i massi frangiflutti. Secondo quanto dichiarato ieri pomeriggio dal centro operativo francese di soccorso di stanza a Marsiglia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non si segnalano feriti, né morti e non ci sono stati sversamenti in mare. La CAP PINEDE (IMO: 9539004) è una nave petroliera / chimica costruita nel 2009 ( 11 anni fa ) e naviga sotto la bandiera della Francia. La sua capacità di carico è di 3500 t DWT e il suo pescaggio attuale è di 3,3 metri. La sua lunghezza complessiva (LOA) è di 89,2 metri e la sua larghezza è di 13,8 metri. La nave è attualmente nel porto di MARSIGLIA, in Francia, dopo un viaggio di 1 ora e 43 minuti in partenza dal porto di FOS SUR MER, in Francia.Ecco il video: https://youtu.be/SQqUhlb1BRQ

Vince cifre a sei zeri per due volte al “gratta e vinci” in meno di tre anni, ora è un multimilionario

Vince cifre a sei zeri per due volte al “gratta e vinci” in meno di tre anni, ora è un multimilionario. Incredibile ma vero. Mark Clark, 50 anni, della contea di Monroe, Michigan, Stati Uniti, ha vinto il jackpot da 4 milioni di dollari per la seconda volta in tre anni lo scorso fine settimana (3,5 milioni di euro) con un biglietto gratta e vinci. Vincere alla lotteria è una fortuna che capita a poche persone nella vita. Vincere due volte nell'arco di tre anni è capitato però a 50enne americano che ha ottenuto quasi 4 milioni di dollari (pari a circa 3,5 milioni di euro). Evento che solitamente, anzi, raramente avviene massimo una volta nella vita. Il fortunato vincitore è Mark Clark, 50 anni, della contea di Monroe, Michigan, Stati Uniti. Il primo biglietto fortunato è stato giocato nel 2017. Grazie a quella vincita aveva già potuto stappare lo champagne, visto che aveva vinto ben 4 milioni di dollari che gli ha consentito di smettere di lavorare e permettergli di andare a pesca con suo padre. Lo scorso fine settimana, un'altra giocata, ancora da 4 milioni di dollari. "Sono veramente entusiasta. Due volte in tre anni. Ho pensato che fosse troppo bello per essere vero. Le possibilità di vincere due volte in così breve tempo sono praticante inesistenti", ha detto l'uomo ABC News, un'emittente televisiva statunitense. Mark Clark, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha spiegato che deve la sua eccezionale fortuna a un porta fortuna che ha ricevuto da suo padre circa dieci anni fa, con il quale gratta i suoi biglietti. "Mio padre, purtroppo è morto un anno fa per problemi di salute”.

Carrefour in Francia ritira dagli scaffali salumi italiani Fumagalli di Como per presenza di Listeria

Carrefour in Francia ritira dagli scaffali mortadella, prosciutto, salame, prosciutto, antipasto misto bio, bresaola, coppa e speck del Trentino del salumificio italiano Fumagalli di Como per presenza di Listeria E’ in corso in Francia il ritiro dagli scaffali di mortadella, prosciutto, salame, prosciutto, antipasto misto bio, bresaola, coppa e speck del Trentino, confezionati dal salumificio italiano Fumagalli di Como. Il prodotto ritirato faceva parte dell’assortimento Carrefour ed è stato ritirato per una contaminazione da Listeria monocytogenes. Trattandosi di un problema rilevante, la catena ha avviato anche una campagna di richiamo avvisando i clienti sia in rete che attraverso un comunicato stampa. Nel testo la catena invita gli acquirenti a non consumare il prosciutto e a riportarlo al punto vendita. Si tratta di salumi confezionati in busta con il marchio Carrefour bio e Carrefour Sélection. La notizia è stata anche ripresa dal Sistema di allerta rapido europeo (Rasff). Carrefour ha attivato un numero verde per i consumatori 08 05 900 024. L’azienda Fumagalli, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ancora non ha fatto sapere se il problema riguarda solo lotti venduti in Francia oppure se è interessata anche la nostra filiera alimentare.

lunedì 22 giugno 2020

Malta, due italiani gravemente feriti in un incidente stradale a St Julian’s.

Malta, due italiani gravemente feriti in un incidente stradale a St Julian’s. Un agente di polizia fuori servizio li ha trascinati fuori dall'auto in fiamme L'ennesimo incidente all'estero che coinvolge un'auto con feriti tra i turisti italiani. Secondo quanto comunicato dalla polizia maltese, due cittadini italiani sono rimasti gravemente feriti in un incidente stradale su St Andrew’s Road, St Julian, intorno alle 3 di questa mattina. La collisione ha coinvolto una una Toyota Auris, guidata da un italiano di 31 anni quando, per motivi ancora da accertare, l’automobile ha colpito delle barriere di protezione in cemento, finendo rovesciata e in fiamme. I due feriti sono stati trascinati fuori dall’auto in fiamme, prima dell’arrivo dei pompieri, da un agente di polizia fuori servizio, assieme ad altre persone accorse sul luogo dell’incidente. Secondo testimoni la zona è interessata da estesi lavori stradali ed è poco illuminata. I due uomini, sono stati trasportati al Mater Dei, dove le loro condizioni risultano molto gravi. Alla luce di questi gravi incidenti che vedono coinvolti i nostri connazionali all'estero, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, suggerisce caldamente a tutti coloro che sono in procinto di recarsi temporaneamente all’estero, nel loro stesso interesse, di munirsi della Tessera europea assicurazione malattia (TEAM), per viaggi in Paesi dell’UE, o, per viaggi extra UE, di un’assicurazione sanitaria con un adeguato massimale, tale da coprire non solo le spese di cure mediche e terapie effettuate presso strutture ospedaliere e sanitarie locali, ma anche l’eventuale trasferimento aereo in un altro Paese o il rimpatrio del malato, nei casi più gravi anche per mezzo di aero-ambulanza. E’ infatti noto che in numerosi Paesi gli standard medico-sanitari locali sono diversi da quelli europei, e che spesso le strutture private presentano costi molto elevati per ogni tipo di assistenza, cura o prestazione erogata. Occorre ricordare che le Rappresentanze diplomatico-consolari, pur fornendo l’assistenza necessaria, non possono sostenere nè garantire pagamenti diretti di carattere privato; soltanto nei casi più gravi ed urgenti, esse possono concedere ai connazionali non residenti nella circoscrizione consolare e che versino in situazione di indigenza dei prestiti con promessa di restituzione, che dovranno essere, comunque, rimborsati allo Stato dopo il rientro in Italia.

L’ENAC avvia sanzioni a compagnie per cancellazioni di voli per cause non riconducibili all’emergenza Covid offrendo in cambio solo un voucher

L’ENAC avvia sanzioni a compagnie per cancellazioni di voli per cause non riconducibili all’emergenza Covid offrendo in cambio solo un voucher. Lo Sportello dei Diritti: "E' previsto il rimborso del biglietto" Dopo che l’ENAC, lo scorso 18 giugno, aveva richiamato le compagnie dei vettori operanti in Italia al rispetto del Regolamento comunitario n. 261 del 2004 che tutela i passeggeri nei casi di ritardi, cancellazioni, overbooking e mancata informativa, oggi l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile sta avviando alcune istruttorie per l’erogazione di sanzioni nei confronti delle compagnie che non hanno applicato il citato Regolamento. Nonostante il richiamo, infatti, dai primi riscontri sembrerebbe che alcune compagnie aeree continuino a cancellare voli adducendo come causale l’emergenza Covid-19 (fattispecie previste nell’art. 88 bis della L. 24 aprile 2020, n. 27), e riconoscendo ai passeggeri solo un voucher. Dato che a partire dal 3 giugno u.s. sono state rimosse le restrizioni alla circolazione delle persone fisiche all’interno del territorio nazionale e nell’area europea Schengen, Regno Unito e Irlanda del Nord, le cancellazioni dopo tale data sembrerebbero operate da scelte commerciali e imprenditoriali dei vettori, non da motivi riconducibili all’emergenza. Il Regolamento Comunitario n. 261 del 2004, prevede, nei casi di cancellazione di voli per cause non collegate all’emergenza Covid-19, che le compagnie forniscano ai passeggeri: • l’informativa, • la riprotezione, • il rimborso del prezzo del biglietto (non la corresponsione di un voucher), • la compensazione, ove dovuta. L’ENAC, pertanto, sta avviando gli accertamenti che porteranno all’erogazione di sanzioni nei confronti dei vettori in caso di accertata violazione del Regolamento Comunitario di riferimento. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, oltre a chiedere a Enac di erogare il massimo edittale previsto dalla sanzione, sollecita l'intervento dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato a punire questa pratica commerciale scorretta a tutela dei consumatori e della concorrenza sui mercati economici.

Covid-19: secondo uno studio è un’influenza «stagionale» più rischiosa d’inverno.

Covid-19: secondo uno studio è un’influenza «stagionale» più rischiosa d’inverno. Un team di ricercatori australiani hanno scoperto un legame tra il clima umido e l’aumento del numero dei casi di coronavirus. Un team di ricercatori in Australia, mentre tutti gli scienziati del mondo sono impegnati in laboratorio per trovare un vaccino anti-Covid, hanno scoperto che il letale virus potrebbe essere un’influenza determinata dalle stagioni e dal loro clima. L’epidemiologo Michael Ward, della School of Veterinary Science presso l’Università di Sydney, in collaborazione con due ricercatori dell’istituto Fudan University School of Public Health di Shanghai, in Cina, hanno rilevato un’associazione tra una condizione climatica di bassa umidità e un incremento di casi positivi di coronavirus. La ricerca ha avuto luogo a Sydney durante le fasi iniziali della pandemia globale, quando gli scienziati hanno scoperto che una diminuzione dell’1% di umidità ha causato un aumento di casi del 6%.«Il Covid-19 è probabilmente una malattia stagionale che ritorna nei periodi di umidità più bassa», ha dichiarato professor Ward. «Dobbiamo pensare che la stagione invernale può significare un ritorno del virus. La pandemia in Cina, in Europa e nel Nord America è avvenuta d’inverno, dunque abbiamo osservato un'associazione tra i casi di Covid-19 e il clima, che in Australia è diverso alla fine dell’estate e all’inizio dell’autunno».L’esperto evidenzia il fatto che, non le temperature più fredde, bensì l’umidità, si è rivelata il fattore principale nel legame con i casi di coronavirus. In Australia sono stati finora confermati oltre 7.200 casi e 103 decessi. Il governo del Paese, che ora si prepara ad entrare nella stagione invernale, sta attualmente allentando le misure di sicurezza e il lockdown dei suoi cittadini.La ricerca, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata pubblicata nella rivista scientifica Transboundary and Emerging Diseases.

domenica 21 giugno 2020

Usa: GlaxoSmithKline richiama volontariamente farmaci antitosse.

Usa: GlaxoSmithKline richiama volontariamente farmaci antitosse. Potenziali rischi di overdose per i bambini Due popolari medicinali per la tosse dei bambini, Robitussin e Dimetapp, sono stati richiamati volontariamente. I prodotti specifici sono: Robitussin Honey Tosse per bambini e congestione del torace DM e Dimetapp per bambini Cold and Cough. La società GlaxoSmithKline Consumer Healthcare afferma che il richiamo è dovuto a potenziali rischi di overdose. Nelle confezioni sono stati messi i biccherini dosatori di dimensioni errate, il che potrebbe portare i genitori a mettere troppa medicina nel dosatore. Il richiamo include lotti venduti tra febbraio e l'inizio di giugno. Se hai acquistato il medicinale, puoi visitare FDA.gov per controllare il numero di lotto e vedere se è incluso nel richiamo di sicurezza. Nell'occasione del richiamo anche se a titolo volontario, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sottolinea che Robitussin è il nome di una linea di prodotti cosiddetti “da banco” in commercio negli USA, acquistabili nei supermercati e via Internet, dedicata a curare i sintomi respiratori. Contiene vari principi attivi, in particolare guaifenesina e destrometorfano. La guaifenesina rientra nella categoria dei balsamici ed espettoranti, è di uso popolare abbastanza antico e sostanzialmente innocuo, impiegata da sola o come ingrediente di molti preparati antitosse. Non rientra nella farmacopea “ufficiale” della FC, perchè in questa malattia l’unico farmaco di cui è stata scientificamente provata la capacità di fluidificare le secrezioni bronchiali è il DNAse (Pulmozyme). Il destrometorfano è un derivato della morfina e, come tale, in misura modesta conserva alcuni effetti a livello del sistema nervoso centrale e inoltre esercita un’azione di sedazione della tosse. In Italia è contenuto in alcuni prodotti popolari “antitosse” come “Bronchenolo” (sciroppo e compresse) , o “Honeytuss” (sciroppo antitosse), o “Lisomucil sedativo”. L’azione di sedazione della tosse non è un obiettivo della terapia FC, in cui anzi si vuole sfruttare la tosse per eliminare le secrezioni, perchè è solo se le vie bronchiali sono sgombre dal muco che la tosse può passare. Il Robitussin negli USA è commercializzato molto liberamente, forse senza un’adeguata informazione di ciò che contiene e dei possibili effetti collaterali. O forse gli effetti collaterali sono stati scoperti da una fetta particolare di mercato. Succede infatti i medicinali da banco contenenti destrometorfano sono correlati a un fenomeno noto in USA come “robo-tripping “, dal nome appunto del Robitussin. Gli sciroppi in questione vengono infatti utilizzati dai giovanissimi per lo sballo. E’ stato evidenziato che l’abuso di questi farmaci riguarda rispettivamente il 2.6% degli undicenni statunitensi, il 5% dei 15-16enni e il 6.3% dei 17-18enni. Sono registrate alcune morti.

sabato 20 giugno 2020

Incredibile esperienza nel mare del Salento. Santa Maria Di Leuca, faccia a faccia con la tartaruga gigante

Incredibile esperienza nel mare del Salento. Santa Maria Di Leuca, faccia a faccia con la tartaruga gigante: l'incontro del campione del mondo di apnea Michele Giurgola. VIDEO Più volte noi dello “Sportello dei Diritti” abbiamo segnalato particolari esperienze vissute nei Nostri Mari. Jonio e Adriatico che nonostante lo sfruttamento umano si dimostrano ancora generosi. Così come è generoso, l'incontro a sorpresa con una gigantesca tartaruga caretta caretta. Il pluricampione del mondo di apnea, Michele Giurgola che nuotava al largo delle coste di Santa Maria Di Leuca si è trovato faccia a faccia con un'enorme tartaruga marina. La testuggine che era posata sul fondale a 25 metri di profondità si è fatta accarezzare dolcemente la testa dall'apneista. Di gran lunga la tartaruga più grande che abbia mai visto. Credo sia più lunga di un metro e mezzo. "Decisamente più grande di me. Ricordo solo che la sua testa era più grande di un pallone da calcio. Era molto docile e la mia presenza l'ha lasciata impassibile." ha raccontato Michele Giurgola. Immagini quelle del video, se non inedite, quantomeno rare per i mari nostrani, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”che c’inducono a pensare che poco oltre le rive delle nostre coste nuotino ancora indisturbati animali da rispettare e preservare. Ecco il video: https://youtu.be/MtCxR_PomY0

giovedì 18 giugno 2020

Nuove truffe telematiche: truffa concorso online. L’allerta della Polizia Postale

Nuove truffe telematiche: truffa concorso online. L’allerta della Polizia Postale: falso sms vincita del concorso “Euronics”. Lo “Sportello dei Diritti”: non cliccate, nessuno regala niente per niente È una delle truffe telematiche più frequenti quella del falso sms che promette la vincita di un prodotto ed invita a cliccare un link che alla fine si rivela una trappola per sottrarre dati personali o per accedere abusivamente ai nostri dispositivi. E queste frodi ciclicamente si ripetono. Non è la prima volta che noi dello “Sportello dei Diritti” invitiamo i cittadini a prestare attenzione ad sms che appaiono di per sé strani, ma sono tanti coloro che ancora ci cascano. Così come quello del falso concorso “Euronics”. A segnalarlo anche la Polizia Postale con un post pubblicato nelle scorse ore sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia”: “Vi è mai capitato di vincere senza partecipare ai concorsi a premi?! Pensate che fortuna!! Però non mi chiamo Maria e a pensarci bene non sono neanche di Palermo...... Attenzione ai messaggi che annunciano la vincita di premi come il concorso #Euronics Nessuno regala niente. Questo sms è una truffa. Non cliccare mai sui link contenuti nei messaggi perché sono fatti apposta per sottrarre i dati personali degli utenti. Se hai bisogno di aiuto scrivici su commissariatodips.it ”. Appare ancora assurdo che ci siano migliaia di utenti che in buona fede e per disattenzione continuano a cadere nella rete di truffatori senza scrupoli, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Perché nonostante gli avvertimenti e gli inviti all’attenzione che continuamente rivolgiamo, sono ancora troppi i cittadini che arrivano a credere che possano piovere regali in questo modo. La soluzione migliore per difendersi, è quella di seguire fedelmente le indicazioni della Polizia Postale e di cancellare prontamente questo tipo di messaggi, evitando d’inoltrarli ad altri contatti. Nel caso siate comunque incappati in una di queste truffe potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

Multe autovelox nulle. Per la Cassazione il verbale non fa fede sulle indispensabili verifiche periodiche

Multe autovelox nulle. Per la Cassazione il verbale non fa fede sulle indispensabili verifiche periodiche: l’ente accertatore deve provare il corretto funzionamento dello strumento. Non è sufficiente l’attestazione che il velox sia stato «omologato e revisionato», ed in caso di contestazione l’amministrazione deve dimostrare i controlli periodici eseguiti Noi dello “Sportello dei Diritti” lo ripetiamo da anni e non ci stancheremo mai di ripeterlo: gli autovelox per dare certezza della correttezza delle rilevazioni delle infrazioni al codice della strada non solo devono essere omologati e revisionati, ma anche periodicamente revisionati. E nessun ente accertatore o Prefetto può porsi al di sopra di questi principi che sono stati ribaditi per l’ennesima volta dalla Corte di Cassazione che ha ribaltato i verdetti di merito che avevano visto soccombere due automobilisti in due distinte cause approdate, infine, innanzi alla Suprema Corte con le ordinanze 11776/20 e 11869/20, pubblicate il 18 giugno ha ricordato che, in materia di autovelox, non è sufficiente che il verbale attesti come lo strumento sia stato «debitamente omologato e revisionato»: l’annotazione degli agenti non è coperta da fede privilegiata. Ma di più: è l’ente che effettua la rilevazione a dover dimostrare il «perdurante funzionamento» dell’apparecchiatura nell’accertamento della violazione. Nei casi esaminati dalla sesta sezione civile della Cassazione, è stato accolto il ricorso proposto dagli utenti della strada sanzionati. Nel primo, il ricorrente ricorda che non solo le norme nazionali ma anche quelle internazionali Uni 30012 e Uni 10012 oltre che le raccomandazioni Omil D19 D20 sugli strumenti di rilevamento che prevedono non solo la taratura periodica ma anche l’indicazione della stessa nel verbale. Il punto è che l’attestazione di debita omologazione e revisione contenuta nel verbale non soddisfa le esigenze di affidabilità nella misurazione della velocità indicate dalla Corte costituzionale nella sentenza 113/15, che ha disposto controlli periodici sugli apparecchi per tutelare gli utenti della strada. In caso di contestazioni del trasgressore il giudice è tenuto ad accertare che le verifiche sui velox siano state effettivamente compiute. Peraltro, nel giudizio di opposizione alla sanzione, come sottolineato nell’ordinanza 11869/20, spetta all’amministrazione provare che lo strumento è stato omologato e sottoposto alla verifica periodica in quanto fatto costitutivo della sua pretesa. Non basta allora all’ente produrre in giudizio i soli documenti che attestano l'omologazione e la corretta installazione dell’apparecchio, con la conseguenza che, in caso, di mancata prova della verifica periodica, il verbale dovrà essere annullato. Si tratta, quindi, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. di due distinte decisioni di legittimità che s’inseriscono nel solco tracciato dalla Corte Costituzionale nella richiamata e fondamentale sentenza 113/15 che impone alle amministrazioni accertatrici la certezza delle rilevazioni, troppo spesso dimenticata a discapito dei cittadini e a favore esclusivo delle casse degli enti.

Richiamo cucchiaini da svezzamento in silicone per bambini per rischio tossicologico

Richiamo cucchiaini da svezzamento in silicone per bambini per rischio tossicologico. Anche piccole quantità possono contribuire a malattie gravi come diabete e disturbi dello sviluppo - ma non è tutto. Lo segnalano l'Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco e RASFF che raccomandano alla popolazione di non utilizzare il prodotto L'Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco e il sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF) nella settimana n°23 del 2020 hanno pubblicato, sui loro siti, un avviso relativo ad un prodotto che viene usato dai bambini che hanno più di sei mesi. Il richiamo è stato necessario per la presenza di sostanze tossiche che se ingerite vanno a nuocere alla salute del bambino. Apparentemente, una sostanza ormonalmente attiva è presente in una quantità che può avere conseguenze drammatiche. Il prodotto incriminato è il cucchiaino da svezzamento in silicone Nuby New Valmar BV. Il cucchiaio, è prodotto in Cina e distribuito dal Belgio. Si trova in commercio anche nel nostro Paese, è stato richiamato perché non è conforme alla normativa per migrazione del bisfenolo A da cucchiai sensibili al calore, per bambini. Nello specifico nel prodotto marca Nûby, con numero di lotto M2H28T, venduto nel periodo dal 07/01/2020 al 27/05/2020, peso: 51 grammi, è stato trovato un valore di migrazione BPA aumentato di 0,053 mg / kg. Il valore approvato è 0,050 mg / kg. Il BPA è un distruttore endocrino, una sostanza con un effetto simile agli ormoni e può contribuire a malattie come diabete mellito, obesità, disturbi della funzione tiroidea, disturbi dello sviluppo e infertilità anche in piccole quantità. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando l'allerta riportata dal portale del governo tedesco su lebensmittelwarnung.de, invita chi avesse acquistato il lotto del prodotto presso le farmacie e negozi on line di non utilizzarlo. Il marchio Nuby assicura: "Nessun altro prodotto e lotto sono interessati da questo richiamo ."

Passeggero sbarcato dall'aereo per essersi rifiutato di indossare una mascherina facciale

Passeggero sbarcato dall'aereo per essersi rifiutato di indossare una mascherina facciale. È il primo incidente noto di questo tipo In questa fase 3 la mascherina sta diventando un problema per chi non ha voglia di indossarla. Succede perciò che un passeggero dell'American Airlines è stato escluso da un volo dell'American Airlines da New York a Dallas perché si è rifiutato di indossare una mascherina. È il primo incidente noto di questo tipo da quando le compagnie aeree hanno annunciato l'intenzione di far indossare una maschera a tutti i passeggeri. Se indossare una maschera non è obbligatorio in aria per legge, i principali vettori, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, hanno stabilito i propri vademecum e sono fermi sulla questione. "Il passeggero ha rifiutato di rispettare le istruzioni fornite dall'equipaggio, i membri del nostro team gli hanno chiesto di sbarcare", ha notificato American Airlines. "Il volo è decollato con quattro minuti di ritardo." Il passeggero ha prenotato un altro volo poco dopo aver accettato di rispettare le politiche aziendali. L'uomo al centro dell'incidente si chiama Brandon Straka. È apparso più volte sul canale televisivo internazionale di news 24 ore su 24, Fox News. Ha detto che era contro l'udo delle maschere ... anche se le vende sul suo sito web personale.

Marina di Salve nel Salento, grande squalo verdesca abbocca all'amo dei pescatori. Il video della cattura e della liberazione

Marina di Salve nel Salento, grande squalo verdesca abbocca all'amo dei pescatori. Il video della cattura e della liberazione Non passa giorno che il Mare intorno alla penisola salentina, che sia Jonio o Adriatico non ci riveli sorprese. Come quella accaduta ad alcuni diportisti che oggi durante una battuta di pesca che difficilmente dimenticheranno in barca al largo di Torre Vado, marina di Salve nel Salento, si sono visti abboccare all’amo della canna da pesca un grande verdesca, di circa 3 metri, conosciuta anche come squalo azzurro, venuto in superficie ad una profondità di oltre 50 metri. Tra lo stupore degli occupanti a bordo del natante, lo squalo ha fatto qualche giro vicino all’imbarcazione indeciso sul da farsi, salvo poi dare un forte strattone alla lenza rompendola e riprendendo il largo facendo tirare un respiro di sollievo ai pescatori che hanno diffuso il video attraverso lo “Sportello dei Diritti". Le acque di Torre Vado non sono nuove ad avvistamenti di rilievo riferisce Gianfranco Coppola referente dello “Sportello dei Diritti" di Ugento, come i continui avvistamenti di delfini, mante e tartarughe che dimostrano la purezza dell’ambiente. Immagini quelle del video, se non inedite, quantomeno rare per i mari nostrani, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti" che c’inducono a pensare che poco oltre le rive delle nostre coste nuotino ancora indisturbati animali di notevoli dimensioni, come gli squali. Ecco il video: https://youtu.be/6b7a7SXi_Bk

mercoledì 17 giugno 2020

Due Airbus A320 si scontrano all'aeroporto di San Pietroburgo, paura tra i passeggeri

Due Airbus A320 si scontrano all'aeroporto di San Pietroburgo, paura tra i passeggeri Prima la paura, perché non è mai piacevole sentire l'urto fra l'ala dell'aereo in rullaggio su cui ti trovi e la coda di un altro velivolo, poi l'interminabile attesa di un nuovo volo per raggiungere finalmente la destinazione. L'incidente è avvenuto all'aeroporto di San Pietroburgo, in Russia il 14 giugno tra un S7bus Airbus A320neo (registrato VP-BWC) che stava rullando sulla pista 10R e un Ural Airlines Airbus A320 (registerd VP-BDL). L'urto è avvenuto fra l'ala sinistra e la coda poco sopra l'impennaggio orizzontale di destra (equilibratore). Il rumore sordo dell'impatto fra i metalli non verrà mai dimenticato dai passeggeri. L'Airbus S7 A320neo era in in rullaggio quando ha tagliato la coda dell'altro velivolo. Sono state subito attivate le procedure di sicurezza con entrambi i voli che sono stati cancellati. E' evidente, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che ci sono troppi incidenti.

Licenziamento è nullo perché ritorsivo quando non c’è la giusta causa.

Licenziamento è nullo perché ritorsivo quando non c’è la giusta causa. Significativa la controversia giudiziaria avviata dal lavoratore e la sua emarginazione. Interessante arresto giurisprudenziale della Suprema Corte in materia di nullità dei licenziamenti “ritorsivi” perché senza giusta causa. Per la Cassazione Civile, infatti, con la sentenza n. 11705 pubblicata il 17 giugno 2020, il recesso datoriale può essere dichiarato nullo perché ritorsivo quando non sussiste una giusta causa di licenziamento del lavoratore. Ciò a maggior ragione Tanto se era già pendente un giudizio fra azienda e dipendente e se questo era stato emarginato. Nel caso in esame, infatti, è stato rigettato il ricorso avverso la sentenza della Corte d’Appello di Napoli, di una Spa dello stesso capoluogo campano che aveva licenziato un dirigente senza una giusta causa. Nella fattispecie il dipendente, con testimonianze e documenti, era riuscito a dimostrare che l’addebito ricevuto dell’azienda era generico e pretestuoso e che quindi non vi fosse una giustificazione per il suo allontanamento. Per questo Tribunale e Corte d’Appello avevano annullato la sanzione e reintegrato il manager. Per i giudici di Piazza Cavour, infatti, "il licenziamento per ritorsione, diretta o indiretta - assimilabile a quello discriminatorio, vietato dagli artt. 4 della legge n. 604 del 1966, 15 della legge n. 300 del 1970 e 3 della legge n4 108 del 1990 - costituisce l'ingiusta e arbitraria reazione ad un comportamento legittimo del lavoratore colpito o di altra persona ad esso legata e pertanto accomunate nella reazione, con conseguente nullità del licenziamento, quando il motivo ritorsivo sia stato l'unico determinante e sempre che il lavoratore ne abbia fornito prova, anche con presunzioni". In definitiva, “l'onere della prova del carattere ritorsivo del licenziamento grava sul lavoratore, ben potendo, tuttavia, il giudice di merito valorizzare a tal fine tutto il complesso degli elementi acquisiti al giudizio, compresi quelli già considerati per escludere il giustificato motivo oggettivo, nel caso in cui questi elementi, da soli o nel concorso con altri, nella loro valutazione unitaria e globale consentano di ritenere raggiunta, anche in via presuntiva, la prova del carattere ritorsivo del recesso. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di un ulteriore precedente di legittimità che dà ragione a tutti quei lavoratori discriminati e licenziati dal posto di lavoro e che costituirà un ulteriore deterrente al potere datoriale di recedere indiscriminatamente dal rapporto con i propri dipendenti.

Nonnina di 92 anni spinta a terra da un recidivo. Video

Nonnina di 92 anni spinta a terra da un recidivo. Video Rashid Brimmage, 31 anni, è stato arrestato per aver spinto crudelmente una donna di 92 anni nelle strade di Manhattan, New York. Il giovane, che ha oltre 100 arresti al suo attivo, è stato arrestato martedì dalla polizia grazie alle immagini di sorveglianza. Accusato di aggressione, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”l'autore del reato ha ricevuto una citazione per comparire in tribunale alla fine di luglio. Ecco il video: https://youtu.be/bavGTBBIBlQ

Il petrolio sgorga dal pavimento del bancomat della Posta. Le curiosi immagini delle telecamere di videosorveglianza

Il petrolio sgorga dal pavimento del bancomat della Posta. Le curiosi immagini delle telecamere di videosorveglianza Quando ha sentito il sibilo e i miasmi provenienti dal pavimento, girando lo sguardo, un cliente di un ufficio postale che stava effettuando un'operazione al bancomat, ha scoperto che a fare rumore era un fiume di petrolio che sgorgava da sotto terra. Il fatto è accaduto a Masjed-e-Soleiman, il capoluogo dello shahrestān di Masjed Soleyman, circoscrizione Centrale, nella provincia del Khūzestān. Proprio in quest'area, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il 26 maggio 1908, fu scoperto il primo giacimento petrolifero del Medio Oriente. A registrare lo strano video, le telecamere di videosorveglianza dell'ufficio postale che riprendono chiaramente il petrolio che sgorga sul pavimento con l’intensità di un ruscello. Proprio sotto quell'area passano le tubature di una Società di sfruttamento di petrolio e gas che martedì mattina ha negato l’incidente. Ecco il video: https://youtu.be/Jc90se7zlT4

martedì 16 giugno 2020

Nuovi studi “contro” la sigaretta elettronica: "Aumenta significativamente il rischio di problemi orali."

Nuovi studi “contro” la sigaretta elettronica: "Aumenta significativamente il rischio di problemi orali." I ricercatori dell'Ohio State University hanno trovato sempre più dati sui loro effetti collaterali: "Il liquido di questi accessori contiene dei pericolosi microbi che possono danneggiare i denti e la bocca." Non si creda che l’alternativa fornita dalle sigarette elettroniche costituisca un “toccasana” per la salute dei fumatori. Sono numerosi gli studi che si stanno focalizzando sugli effetti dei vapori descritti dai produttori come assolutamente innocui e che purtroppo stanno rivelando numerose criticità anche di questi apparati. A dimostrarlo l’ennesima ricerca dell'Ohio State University, che ha analizzato il contenuto delle cartucce delle e-cigarette, che viene inalato dopo il processo di riscaldamento e pressurizzazione del liquido, scoprendo la presenza di pericolosi microbi che attaccano il cavo orale. Nelle persone che fumano questi accessori quotidianamente, i batteri possono combinarsi con i microbi presenti all’interno della bocca causando infezioni e malattie del cavo orale. Il team ha raccolto campioni di placca da sotto le gengive di oltre 100 persone, di cui 25 fumatori di tabacco, 25 non fumatori, 20 fumatori di sigaretta elettronica, 25 ex fumatori di tabacco attualmente fumatori di sigaretta elettronica, e 28 individui fumatori di entrambi. Nessuno dei partecipanti soffriva di una particolare condizione del cavo orale. Tuttavia, secondo i risultati, il microbiota all’interno della bocca dei non fumatori, di un'età compresa tra i 21 e i 35 anni e che fumavano la sigaretta elettronica da 12 mesi, costituivano i casi più preoccupanti. Questi individui, pur non soffrendo di una malattia del cavo orale, presentavano una situazione a livello batterico simile a quella delle persone colpite da un’infezione chiamata piorrea alveolare. Una «reazione infiammatoria distruttiva», come la descrivono i ricercatori. «Fumare le sigaretta elettronica è un grande assalto alla bocca», conferma Purnima Kumar, leader dello studio. «E i cambiamenti avvengono drasticamente e in pochissimo tempo. Se smettiamo di fumare sigarette normali ed iniziamo a fumare la sigaretta elettronica, non stiamo cambiando in meglio, a livello batterico. Semplicemente passiamo da una condizione batterica all’altra. Anche il vapore della sigaretta elettronica è carico di agenti patogeni, dunque non stiamo facendo un favore a noi stessi se smettiamo di fumare e passiamo alla sigaretta elettronica».Per coloro che continuano ad inalare il vapore per tanto tempo, la situazione si complica ulteriormente. Anche se la cartuccia è aromatizzata o non contiene nicotina. «Non sto dicendo che la nicotina fa bene, ma anche senza nicotina, fumare la sigaretta elettronica ha un impatto enorme sull’insieme di batteri nel nostro organismo», ha aggiunto Kumar. Non ne vale la pena. Le e-cig non sono un'alternativa innocua al fumo di tabacco»..Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, fumare le sigarette elettroniche non ne vale la pena. Troppo rischiose per la salute. La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Science Advances.

Enterobatteri negli alimenti a base di cereali Bimbosan

Enterobatteri negli alimenti a base di cereali Bimbosan. Il prodotto è venduto nelle farmacie, nelle drogherie, da Coop e online Negli alimenti a base di cereali «Bio-Hosana» e «Bio-2» Bimbosan in confezione ricarica è stata riscontrata una contaminazione microbiologica da Cronobacter sakazakii. Non si può escludere un pericolo per la salute. L'allerta arriva dallʼUfficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria svizzera (USAV) che raccomanda di non consumare i prodotti in questione. La scoperta è avvenuta nell’ambito di un controllo ufficiale basato sul rischio, da parte delle autorità cantonali di esecuzione in materia di derrate alimentari che hanno riscontrato la presenza di una contaminazione microbiologica da Cronobacter sakazakii negli alimenti a base di cereali «Bio-Hosana» e «Bio-2» Bimbosan. Nello specifico si tratta del lotto L19432S1 dell'Alimento a base di cerali «Bio-Hosana» ai 3 cereali in confezione di ricarica da 300 grammi con termine minimo di conservazione 19.07.2021 e del Lotto L27057200201 dell'Alimento a base di cerali «Bio-2» avena e spelta in confezione di ricarica da 300 grammi con termine minimo di conservazione del 13.10.2021. Il prodotto è venduto nelle farmacie, nelle drogherie, da Coop e online. I Cronobacter, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” possono causare nei neonati e nei lattanti fino a 12 mesi infezioni gravi come la meningite.

Giappone, nave da crociera in fiamme: le immagini dei soccorsi.

Giappone, nave da crociera in fiamme: le immagini dei soccorsi. Le autorità indagano sulla dinamica dell'incidente Un incendio è scoppiato martedì su una nave da crociera senza pilota ancorata nel porto della città giapponese di Yokohama. I pompieri hanno combattuto l'incendio mentre colonne di fumo grigio si sono alzate verso il cielo e la dinamica dell'incendio è sotto inchiesta. Secondo le autorità locali, a bordo non c'erano passeggeri: la nave, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” era in preparazione per riprendere le attività dopo il contenimento. Ecco il video: https://youtu.be/ptuUapG-oFY

lunedì 15 giugno 2020

Vietnam, aereo finisce fuori pista durante l’atterraggio: salvi i passeggeri. Ancora incerte le cause

Vietnam, aereo finisce fuori pista durante l’atterraggio: salvi i passeggeri. Ancora incerte le cause Paura all’aeroporto di internazionale Tan Son Nhat di Ho Chi Minh City, in Vietnam, dove un aereo in arrivo da Duong Dong, sull'isola di Phu Quoc al largo della costa sud-occidentale della Cambogia, quando è atterrato sulla pista 25L dell'ex Saigon sotto la pioggia alle 12:24, è uscito fuori pista, in un campo di erba dopo aver attraversato due piste di rullaggio: non ci sono state vittime. Tutti i salvi i passeggeri bordo del Vietjet Air Airbus A321 registrato VN-A657: sono stati fatti scendere in sicurezza e trasferiti all’interno dello scalo. Ancora incerte le cause. Il volo della Vietjet Air ha subito danneggiamenti alle ali. La tv di Stato vietnamita parla di un “atterraggio” difficile: l’aereo non ha provocato vittime per miracolo. L'incidente, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”ha interessato molti altri voli, che sono stati annullati, deviati o inviati in circolo nello spazio aereo per lunghi periodi. Tan Son Nhat ha due piste, ma una è stata chiusa per il ripristino della sicurezza.

Incrocio killer, subito la rotonda. Lo Sportello dei Diritti: il Comune si muova

Incrocio killer, subito la rotonda. Lo Sportello dei Diritti: il Comune si muova Ennesimo incidente con tragiche conseguenze al fatidico incrocio di via Rapolla con via Giovanni Paolo II a Lecce, dove ha perso la vita una giovane che viaggiava a bordo di uno scooter. Mentre è ancora in prognosi riservata il conducente 15enne, l'incidente avvenuto nella serata di domenica, conferma l’alta pericolosità del tratto di strada e ripropone l’urgenza della messa in sicurezza dell’incrocio. E Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” manifesta tutta la sua rabbia poichè da tempo è stato chiesto al Comune di progettare un rondò in questo pericoloso accesso: "Non possiamo tollerare una situazione di costante pericolo."

domenica 14 giugno 2020

La nuotata da incubo con lo squalo alle spalle che tallona la nuotatrice. Il video del drone

La nuotata da incubo con lo squalo alle spalle che tallona la nuotatrice. Il video del drone Le immagini sono da brivido. Mostrano l'incontro tra un grosso squalo nutrice e una nuotatrice solitaria nelle tiepide acque della Bondi Beach, una delle spiagge più famose di Sydney, in Australia. Non c'è molta gente, in acqua. Soltanto una donna, al largo, sembra aver approfittato dell'occasione per fare una nuotata senza accorgersi di una grossa sagoma scura che compare vicino alla donna. E' uno squalo. E grosso. Il predatore si avvicina mentre lei, ignara, continua a nuotare tranquilla. A questo punto, l'allarme cresce. Sì, perchè lo squalo, prima circospetto, si avvicina sempre di più. Il rischio di un incontro troppo ravvicinato, a questo punto, cresce. Nonostante le immagini risultino allarmanti, quello nel video è uno squalo nutrice, di cui non è mai stato segnalato nessun attacco nei confronti di bagnanti. L’episodio evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”è stato ripreso dal drone dell’app Drone Shark. Ecco il video: https://youtu.be/qOCObAoll6g

sabato 13 giugno 2020

Due mesi ricoverato per Covid negli Stati Uniti. Il conto: 1,2 milioni di dollari.

Due mesi ricoverato per Covid negli Stati Uniti. Il conto: 1,2 milioni di dollari. Fortunatamente uno dei primi pazienti degli Usa ha un'assicurazione e dovrà pagare solo una parte del salatissimo conto. Può accadere anche questo, nell'America delle contraddizioni: essere ricoverato in ospedale per Covid ed uscirne con un conto da quasi 1,2 milioni di dollari (sì, avete capito bene, circa 1.066.000 euro). È successo ad uno dei primi pazienti Covid degli Stati Uniti, quello ricoverato più a lungo a Seattle, 62 giorni nella clinica Swedish Issaquah, e si è avvicinato così tanto alla morte che un'infermiera gli ha tenuto un telefono all'orecchio mentre sua moglie e i suoi figli gli davano l'addio. Si chiama Michael Flor, ha 70 anni - racconta il Seattle Times - e dopo la dimissione il 2 maggio si sta riprendendo nella sua casa a West Seattle. Lo hanno soprannominato il "bambino miracolo" perché è come se fosse nato una seconda volta in quell'ospedale, lo stesso dove era venuto alla luce. Ma ora potrebbe essere definito il "bambino da un milione di dollari". Quando l'ospedale gli ha mandato il conto della sua odissea sanitaria, racconta, gli è quasi preso un infarto. Una dettagliata parcella di 181 pagine per un totale di 1.222.501 dollari. Flor ha un'assicurazione e dovrà pagare solo una parte del salatissimo conto o, più probabilmente, non dovrà pagare nulla grazie a una speciale normativa varata per i pazienti Covid. Il costo di ogni giornata in terapia intensiva in isolamento è di 9.736 dollari per un totale, considerati i 42 giorni di degenza in rianimazione, di 408.912 dollari. Il paziente 70enne è stato sottoposto a ventilazione meccanica per 29 giorni per un costo complessivo di 82.215 dollari, cioè 2.835 dollari al giorno. Per i due giorni in cui gli organi interni erano quasi collassati e i medici hanno fatto l'impossibile per salvarlo la parcella ammonta a 100.000 dollari. Più tutto il resto: farmaci, riabilitazione, terapie varie. «Mi sento colpevole di essere sopravvissuto», è stato il suo sconsolato commento. La morale evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”: per i nostri connazionali in vista di un lavoro all'estero, l'assicurazione sanitaria inclusa nel contratto come priorità. Pena non potersi permettere cure ospedaliere. È un aspetto sul quale noi italiani dovremmo riflettere, quando ci lamentiamo del sistema sanitario italiano.

Shock negli Stati Uniti: bimbo di sei anni muore di fame rinchiuso in un armadio.

Shock negli Stati Uniti: bimbo di sei anni muore di fame rinchiuso in un armadio. I genitori e la nonna accusati di omicidio colposo. Il piccolo pesava solo 8 chili, era malnutrito e disidratato e il corpicino, ridotto a pelle e ossa, era coperto di lividi e ferite. Un caso sordido e tragico di maltrattamenti. In Arizona, negli Stati Uniti, Deshaun Martinez, un bambino di sei anni è morto di fame, chiuso in un armadio dai suoi genitori. Il dramma si è svolto a Flagstaff, a circa 150 km da Phoenix, secondo i media dell'Arizona Central. È stata la nonna del ragazzo ad avvisare la polizia all'inizio di marzo, dopo aver trovato suo nipote privo di sensi. Avvertiti, i sanitari non sono riusciti a rianimarlo. Il rapporto sull'autopsia, reso pubblico nei giorni scorsi, è terrificante. Il povero ragazzo aveva solo la pelle delle ossa e pesava solo 8 kg al momento della sua morte. Un peso significativamente inferiore a quello di un ragazzo della sua età. Anche il suo corpo era coperto di lividi e ferite. I suoi genitori e la nonna sono stati arrestati e accusati di omicidio di primo grado, reclusione forzata e abusi su minori. Si dichiarano tutti non colpevoli. I genitori di Deshaun inizialmente attribuirono la sua grave malnutrizione a un problema di salute, così come l'ingestione di pillole dimagranti e caffeina. Sembra che il bambino abbia avuto difficoltà ad ingrassare durante i suoi primissimi anni di vita. Ma prima degli investigatori, i suoi genitori hanno finalmente riconosciuto l'inesprimibile: hanno rinchiuso Deshaun e suo fratello maggiore in un armadio, 16 ore al giorno per un mese prima della sua morte. Li hanno anche privati del cibo. Un atto indicibile che consideravano una "punizione". I pubblici ministeri dell'Arizona hanno tempo fino alla fine di luglio per decidere se applicare la pena di morte, ancora in vigore in quello stato degli Stati Uniti, per i tre sospetti. Il fratello e la sorella di Deshaun, di 2 e 4 anni, sono stati assegnati ai servizi sociali. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” troppo spesso ci troviamo a parlare di storie di bambini vittime di violenza fisica e dei loro diritti che vengono costantemente calpestati da adulti senza scrupoli: chiamare anche questa volta "tragedia" o "orrore" quest'ultima vicenda che arriva dalla cittadina di Flagstaff in Arizona negli Stati Uniti forse è limitativo.

Ford richiama 2,1 milioni auto

Ford richiama 2,1 milioni auto. La seconda casa automobilistica statunitense ha annunciato un maxi richiamo. I motivi? Le loro porte possono aprirsi mentre i veicoli sono in movimento. E' il terzo richiamo per lo stesso problema. Il richiamo riguarda la Ford Focus 2012-2015, la Ford Fusion 2013-2014, la Ford Fiesta 2011-2014 e la Ford Escape e C-Max 2013-2015. Sono inoltre iteressati i modelli Lincoln MKZ 2013 e 2014, Lincoln MKC 2015, Ford Mustang 2015 e Ford Transit Connect dal 2014 al 2016. Problema di chiusura della portiera e di una perdita di liquido dei freni. Questo è i difetti che ha spinto la seconda casa automobilistica statunitense a richiamare i 2,1 milioni di automobili, SUV e furgoni in un periodo temporale che va dal 2012 fino al 2016. In base alla spiegazione di FORD, le chiusure difettose delle serrature possono causare l'apertura delle porte mentre i veicoli si muovono. È il terzo richiamo per lo stesso problema. Ford sta anche richiamando quasi 344.000 pickup F-150 negli Stati Uniti e in Canada per riparare una perdita di fluido dal cilindro maestro del freno. La società afferma che il problema ha causato sette incidenti a bassa velocità con due feriti. La società ha detto mercoledì che i precedenti richiami di chiusura della porta sono stati fatti a causa di linguette a molla a nottolino difettose che potrebbero rompersi e guastarsi a temperature elevate. Di solito le porte non si chiudono in caso di guasto, ma se si chiudono potrebbero riaprirsi mentre i veicoli sono in movimento. I veicoli precedentemente richiamati potrebbero non aver ricevuto la sostituzione dei chiavistelli o le riparazioni potrebbero non essere state eseguite correttamente, ha dichiarato la società in una nota. I proprietari avranno la possibilità di ispezionare i codici della data di chiusura e controllare online per vedere se i due richiami precedenti sono stati eseguiti correttamente o se è necessario un ulteriore intervento. Coloro che non vogliono fare l'ispezione e quelli i cui dispositivi di chiusura devono essere sostituiti, dovranno recarsi dai rivenditori. Il richiamo riguarda i veicoli negli Stati Uniti e include la Ford Focus dal 2012 al 2015, la Ford Fusion dal 2013 al 2014, la Ford Fiesta dal 2011 al 2014 e la Ford Escape e C-Max dal 2013 al 2015. Sono inoltre interessati i modelli Lincoln MKZ 2013 e 2014, Lincoln MKC 2015, Ford Mustang 2015 e Ford Transit Connect dal 2014 al 2016. Non tutti i veicoli richiamati di quegli anni saranno inclusi. Il richiamo del liquido freni copre alcuni F-150 dal 2014 al 2017 negli Stati Uniti e in Canada. I pickup della serie F sono i veicoli più venduti negli Stati Uniti. Tutti i camion richiamati hanno motori turbo da 3,5 litri. Ford afferma che il fluido può fuoriuscire dal cilindro principale per il circuito della ruota anteriore. A seconda di quanto fluido si perde, i freni anteriori potrebbero perdere gran parte della loro capacità di arresto, ma i freni posteriori funzionerebbero. Ciò può allungare le distanze di arresto e causare un incidente. Ford afferma in una nota che il guidatore potrebbe sentire un suono o ottenere una spia sul cruscotto. Potrebbe anche essere necessaria una maggiore pressione sul pedale per arrestare i camion. I concessionari sostituiranno la pompa freno e il servofreno in caso di perdite.. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti”, ancora una volta, grazie al servizio che svolge monitorando tutti i richiami tecnici per l'eliminazione di difetti di produzione o di progettazione riguardanti la sicurezza che interessano i veicoli circolanti, anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate vengono tempestivamente informati. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai Concessionari Ford Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione.

venerdì 12 giugno 2020

Cartella non correttamente notificata: il fermo amministrativo va annullato

Cartella non correttamente notificata: il fermo amministrativo va annullato. La sentenza della commissione tributaria provinciale di Lecce Stop dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione al fermo amministrativo. Con l’interessante sentenza 837/2020 della CTP di Lecce – Sez. 2 -, comunicata il 12.06.2020, infatti, è stato annullato il preavviso di fermo amministrativo dell’Agenzia Riscossione di Lecce, con condanna alle spese di lite su ricorso dell’avvocato Maurizio Villani. In particolare, il messo notificatore non aveva correttamente notificato la cartella esattoriale perché non aveva assunto le necessarie informazioni in merito alla residenza della contribuente, senza peraltro inoltrare la successiva raccomandata informativa del deposito dell’atto presso la casa comunale, non essendo sufficiente la sola spedizione, come stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 9782/2018. Di conseguenza, venuta meno la notifica della cartella esattoriale, è stato annullato il preavviso di fermo dell’autovettura, con condanna alle spese dell’Agenzia Riscossione di Lecce a favore del difensore. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti", un precedente di merito molto significativo che potrà essere applicato a migliaia di casi analoghi nei quali il contribuente possa provare di non aver mai ricevuto preventivo e regolare avviso della cartella di pagamento.

giovedì 11 giugno 2020

Avvistamento eccezionale di una migrazione di oltre 64mila tartarughe.

Avvistamento eccezionale di una migrazione di oltre 64mila tartarughe. Il video è stato girato lungo la Grande Barriera corallina. Una enorme colonia di esemplari mai vista fino ad ora è stata ripresa da un drone vicino Raine Island in Australia. Le immagini catturate con un drone di una grande colonia di esemplari di tartarughe verdi in Australia, dal Dipartimento dell’Ambiente e della Scienza del governo del Queensland, hanno dell’eccezionale. Si tratta molto probabilmente di uno dei maggiori avvistamenti mai avvenuto, almeno per quanto riguarda le tartarughe marine, di almeno 64mila tartarughe verdi che si sono radunate ai margini della Grande barriera corallina durante la stagione di nidificazione. Il filmato è stato catturato dagli scienziati del Dipartimento dell’Ambiente e della Scienza del governo del Queensland a Raine Island, una baia di corallo a circa 620 chilometri a nord-ovest di Cairns. Le tartarughe verdi, che prendono il nome dal colore della loro cartilagine, si trovano principalmente nelle acque tropicali e subtropicali e migrano su lunghe distanze. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti", è sempre bello vedere tanti esemplari in natura che si muovono in gruppo, ma lo sguardo si incanta letteralmente quando l’avvistamento come in questa clip ha dell’eccezionale. Ecco il video: https://youtu.be/8jBB9BdAd9w

Yellowstone, orso insegue il bisonte. Ecco un video mozzafiato

Yellowstone, orso insegue il bisonte. Ecco un video mozzafiato Caccia al bisonte, ad inseguirlo è un orso grizzly. Sullo sfondo di un parco naturale di Yellowstone, Stati Uniti, un uomo alla guida della sua automobile riesce a riprendere queste incredibili immagini nelle quali un bisonte, cerca di scappare, senza successo, dall'attacco dell'orso. La clip, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti" ,è stata girata domenica 31 maggio 2020, alle 14:00, vicino all'area di parcheggio trailhead Grand Prismatic Overlook tra i bacini di Biscuit e Midway Geyser. Ecco il video di una singolare situazione: https://youtu.be/-qGehN_9Dww

mercoledì 10 giugno 2020

Nuove truffe telematiche: falsi siti online dei marchi Salomon e Naturino.

Nuove truffe telematiche: falsi siti online dei marchi Salomon e Naturino. Le aziende hanno denunciato e la Polizia Postale invita all’attenzione. Lo “Sportello dei Diritti”: diffidate da siti che vendono prodotti a prezzi irrisori. Sono truffe Dopo i falsi siti civetta “Primigi” e “Geox” segnalati anche dallo “Sportello dei Diritti” nei giorni scorsi, anche i noti marchi “Salomon” e “Naturino”, il primo di abbigliamento e calzature sportive, il secondo di calzature per bambini, finiscono incolpevolmente per diventare specchietti per le allodole. Due nuovi siti “truffa” sono stati segnalati dalla Polizia Postale come pubblicato sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” con due distinti post. Nel primo la Polizia Postale scrive: “Ennesimo tentativo di truffa sulla rete. Attraverso un falso sito internet viene pubblicizzata la vendita, a prezzi irrisori, di articoli del noto marchio di scarpe e abbigliamento sportivo “SALOMON”. Il sito truffaldino “salomonit.online” riporta logo e informazioni del tutto simili e sovrapponibili a quelli che compaiono sui canali ufficiali dell’azienda, inducendo l’ignaro utente finale a fare acquisti online nella convinzione di trovarsi sul sito ufficiale del marchio “SALOMON”. La società “SALOMON”, ha già provveduto a disconoscere il falso sito. La Polizia Postale coglie l’occasione per ricordare alcuni semplici accorgimenti da adottare quando si acquista online: Utilizzare software e browser completi ed aggiornati: Il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico. Non sempre il miglior prezzo è un buon affare: Diffida di un sito che mette in vendita articoli a prezzi irrisori. Accertati che non ci sia troppa differenza tra i prezzi proposti e quelli di mercato! Potrebbe essere un falso o rivelarsi una truffa. Dare la preferenza a siti certificati o ufficiali: Verificare sempre la presenza di certificati di sicurezza quali TRUST e VERIFIED / VeriSign Trusted che permettono di validare l’affidabilità del sito web. Un sito deve avere gli stessi riferimenti di un vero negozio: Prima di completare l’acquisto verificare che il sito sia fornito di riferimenti quali un numero di Partiva IVA, un numero di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda. Un sito privo di tali dati probabilmente non vuole essere rintracciabile e potrebbe avere qualcosa da nascondere. I dati fiscali sono facilmente verificabili sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate. Leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti: Prima di procedere all’acquisto del prodotto, è buona norma fare una ricerca di informazioni sull’attendibilità del sito attraverso i motori di ricerca, forum o sui social. Utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili: Per completare una transazione d’acquisto sono indispensabili pochi dati come numero di carta, data di scadenza della carta ed indirizzo per la spedizione della merce. Se un venditore chiede ulteriori dati probabilmente vuole assumere informazioni personali (numero del conto, PIN o password) che, in quanto tali, dovete custodire gelosamente e non divulgare. Al momento di concludere l’acquisto, la presenza del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o di “https” nella barra degli indirizzi sono ulteriori conferme sulla riservatezza dei dati inseriti nel sito e della presenza di un protocollo di tutela dell’utente, ovvero i dati sono criptati e non condivisi. Non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing: Ovvero nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola simile a quella originale.”. Nel secondo post, sempre la Polizia Postale evidenzia che: “Ancora un tentativo di truffa sulla rete. Attraverso un falso sito internet viene pubblicizzata la vendita, a prezzi irrisori, di articoli del noto marchio di scarpe per bambini "NATURINO". Il sito truffaldino “scarpebambini.ru” riporta logo e informazioni del tutto simili e sovrapponibili a quelli che compaiono sui canali ufficiali dell’azienda, inducendo l’ignaro utente finale a fare acquisti online nella convinzione di trovarsi sul sito ufficiale del marchio “NATURINO”. La società "Falc S.p.A.", titolare del marchio "NATURINO", ha già provveduto a disconoscere il falso sito. La Polizia Postale coglie l’occasione per ricordare alcuni semplici accorgimenti da adottare quando si acquista online. Leggi i consigli su www.commissariatodips.it ”. Una serie di frodi che dimostrano come i siti civetta siano una delle modalità più utilizzate dai truffatori telematici per far cadere disattenti potenziali acquirenti nella loro rete, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Perché nonostante gli avvertimenti e gli inviti all’attenzione che continuamente rivolgiamo, sono ancora troppi i cittadini che attratti da offerte irrisorie reagiscono d’impulso e si fanno fregare facilmente. Il modo migliore per difendersi, è quello di seguire fedelmente le indicazioni della Polizia Postale. Nel caso siate comunque incappati in una di queste truffe potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.