venerdì 31 luglio 2015

NVIDIA Shield richiama i tablet. Pericolo di incendio o di ustioni.

NVIDIA Shield richiama i tablet. Pericolo di incendio o di ustioni. NVIDIA sta provvedendo a richiamare NVIDIA Shield Inc., la console portatile, basata sul sistema operativo per dispositivi mobili Android, con schermo da 8 pollici venduta nel corso dell'ultimo anno. Potenzialmente la batteria crea dei problemi di surriscaldamento che potrebbero rivelarsi pericolosi: troppo perché i tablet videoludici rimangano in circolazione. la batteria, ha rilevato l'azienda, rischia di surriscaldarsi in maniera anomala e pericolosa. Per questo motivo NVIDIA invita tutti gli utenti a "interrompere l'uso del tablet, fatta eccezione per quanto necessario per partecipare alle operazioni di richiamo e per il backup dei dati". I dispositivi in oggetto sono quelli venduti tra il mese di luglio 2014 e il mese di luglio 2015 (in Italia il tablet è stato reso disponibile da agosto 2014), il cui numero di modello sia P1761, P1761W e P1761WX e il cui numero di serie sia compreso fra 0410215901781 e 0425214604018. Per verificare se il proprio dispositivo sia fra quelli afflitti dal problema è sufficiente controllare sulla confezione o sul lato sinistro della macchina. Per accertarsi che la batteria sia o meno fra quelle problematiche è possibile altresì verificare fra le impostazioni, una volta assicurati che il sistema sia stato aggiornato almeno alla release datata 1 luglio: se il tipo di batteria indicato è classificato come Y01 è necessario procedere alla richiesta di sostituzione. La procedura non comporta costi per l'utente, e NVIDIA assicura che verrà loro recapitato "un tablet identico, ma con una batteria differente". Il forum di supporto già si sta confrontando con le domande degli utenti, mentre il numero di riferimento per l'assistenza dall'Italia è 800-788-031.I clienti che hanno acquistato questo articolo, riferisce Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono pregati di non utilizzare il prodotto.

Scoperto un vaccino naturale usato dalle api per proteggere i propri piccoli dalle malattie

Scoperto un vaccino naturale usato dalle api per proteggere i propri piccoli dalle malattie. Lo fanno con una proteina chiamata vitellogenina. La scoperta fatta da ricercatori delle università di Helsinky e dell'Arizona potrebbe essere la chiave per proteggere questi insetti. Le api sono insetti meravigliosi, vivono in società obbedendo ad una logica, per gli uomini difficile da far prevalere, cioè quella della preservazione del bene di tutti, dello sciame. Ognuno nello sciame ha il suo ruolo e lo porta avanti, c’è chi ha la funzione di bottinare, cioè procurare da mangiare, chi deve accudire le future api, chi deve vigilare per evitare che arrivino nemici. Inoltre sono un fondamentale strumentò per l'esistenza della catena di produzione dell'agricoltura, sempre più minacciate dai cambiamenti ambientali. Tutte le piante da frutta e il 90% del grano prodotto al mondo non sarebbe prodotto senza l'invisibile lavorio di api e gli altri insetti impollinatori. Negli ultimi decenni la popolazione delle api è drasticamente calata praticamente in ogni area, si stima che negli Usa siano passate da 6 milioni a 2,5 in meno di 60 anni. Tutto questo è dovuto a una combinazione di fattori quali l'inquinamento dell'aria, l'uso dei pesticidi e parassiti ma i ricercatori non sono ancora riusciti ad avere una idea chiara sulle vere cause del fenomeno. Per questo la scoperta dei meccanismi usati dalle api per trasferire le difese immunitarie, una sorta di vaccino naturale, potrebbe avere una grande importanza non solo per la ricerca ma anche a livello di produzione agricola mondiale. Secondo lo studio la chiave del 'vaccinò delle api è la vitellogenina, una proteina del sangue già nota per la sua importanza nel mantenimento delle difese immunitarie ma la cui azione non era stata ancora ben compresa. Questa molecola sarebbe secondo i ricercatori una sorta di colla dove rimangono 'impastatì frammenti di batteri nocivi sconfitti dalle difese immunitarie delle api adulte. Attraverso la pappa reale questo materiale viene involontariamente trasmesso alla regina che a sua volta lo trasferisce alle uova deposte. Svelato questo meccanismo sarà ora forse possibile riuscire a creare farmaci capaci di 'infiltrarsì nella vitellogenina e fortificare le difese delle api. Per Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, le api sono patrimonio di tutti, agricoltori, consumatori e cittadini, e si sono trasformate in uno strumento per interpretare diversamente il mondo che ci circonda. E così, oltre a dare un apporto economico quali impollinatori, di produttori di alimenti e di agenti della conservazione ambientale, sono diventate un simbolo della cultura della non violenza. L’ape è diventata un soggetto politico, un simbolo di resistenza e di affrancamento dalle prevaricazioni. Rispettare le api vuol dunque dire rispettare l’ambiente, quindi tutti gli insetti e le altre forme di vita animali e vegetali.

Dopo Coop anche i supermercati Auchan e Simply ritirano "Cous Cous" con pollo Fileni per presenza microrganismi

Dopo Coop anche i supermercati Auchan e Simply ritirano "Cous Cous" con pollo Fileni per presenza microrganismi Dopo Coop anche i supermercati Auchan e Simply ritirano "Cous Cous" con pollo Fileni per presenza microrganismi. L’azienda Fileni ha diffuso un comunicato in cui annuncia il ritiro e il richiamo di un lotto di “Cous Cous" con pollo che durante il processo di lavorazione ha registrato un insufficiente trattamento di pastorizzazione. L’incidente ha impedito l’eliminazione di tutti i microrganismi patogeni e questo ha determinato l’immediato ritiro del lotto. Il Cous Cous di Pollo di Fileni e marchiato “Sempre domenica”, il lotto è il n° 42787 e lo stabilimento di produzione è Carnj Soc. Coop. Agr. Loc. Cerrete Collicelli 8, Cingoli-Jesi (AN) avente data di scadenza o termine minimo di conservazione del 16/08/2015 venduto in vaschetta monopozrzione da 280 gr . Il ritiro ha effetto immediato. Per maggiori informazioni contattare il n° verde 800-820920. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” invita i consumatori di astenersi dall’acquisto del lotto interessato ricordando inoltre per chi ha già effettuato la relativa spesa a non utilizzare il prodotto e a riconsegnare le confezioni al punto vendita, per il rimborso o la sostituzione.

Il vicino in aereo è obeso, fa causa alla compagnia aerea

Il vicino in aereo è obeso, fa causa alla compagnia aerea. Un passeggero ha denunciato la Etihad Airlines chiedendo un risarcimento di 227mila dollari australiani James Andres Bassos di 38 anni, originario di Brisbane, nel 2011 è su un aereo della compagnia Etihad sul volo Sydney-Dubai. Al suo fianco siede un altro uomo obeso, affetto da una brutta bronchite e da una ipersalivazione incontenibile. Il passeggero oggi chiede un risarcimento di 227 mila dollari australiani (170 mila franchi) affermando di essere stato costretto per 15 ore a contorcersi per lunghi periodi durante il volo sostenendo di aver riportato e aggravato lesioni alla schiena a causa dell'uomo obeso che tossiva molto. Nei documenti presentati in corte Bassos sostiene che il passeggero "enormemente in sovrappeso", tracimava nel suo posto, tossiva frequentemente e del fluido fuoriusciva dalla sua bocca. Dopo cinque ore aveva chiesto di essere spostato ma il personale di bordo ha rifiutato. Mezz'ora dopo si è lamentato di nuovo ed è stato trasferito a un sedile riservato all'equipaggio, ma "per ragioni di sicurezza" è dovuto tornare al posto originario un'altra ora, e di nuovo negli ultimi 90 minuti di volo. Bassos, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti”, chiede un risarcimento danni per lesioni personali, affermando di essere stato costretto a storcere a lungo il corpo per evitare il contatto con l'altro passeggero riportando una lesione alla schiena e aggravando una condizione precedente, sempre alla schiena.

Allarme all'aeroporto di Malpensa: un Airbus dell'Aeroflot non riesce a decollare per i pneumatici sgonfi

Allarme all'aeroporto di Malpensa: un Airbus dell'Aeroflot non riesce a decollare per i pneumatici sgonfi L'Airbus A321 della compagnia russa Aeroflot ieri sera, sulla pista 35L di Malpensa ha dovuto rinunciare al decollo perchè aveva 4 su 6 gomme sgonfie. L’aereo si era portato autonomamente in una via di rullaggio, ma è rimasto bloccato e accerchiato dai mezzi dei Vigili del Fuoco in servizio in aeroporto. La perdita di pressione dei pneumatici sarebbe stata determinata da una misura automatica causata dal surriscaldamento. I vigili del fuoco hanno confermato che la loro presenza era in via precauzionale, come previsto dai protocolli, ma che non c’è stato incendio né è stato comunque necessario altro intervento. Nonostante questo il velivolo, alle ore 18:20 di eri sera, era ancora fermo per verifiche. I disagi per gli occupanti dell’aereo sono stati evidenti, e i malcapitati che sono stati costretti a rimanere nello scalo milanese. Al di là dell’evento che ha costretto ad un forzato cambiamento di programma, per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti”, resta il fatto che i viaggiatori hanno subito le conseguenze di un’anomalia che si sarebbero potuto evitare con una miglior organizzazione, ma che meritano di essere risarcite.

Shock in Palestina: neonato palestinese arso vivo in casa da coloni ebrei.

Shock in Palestina: neonato palestinese arso vivo in casa da coloni ebrei. Assalto con molotov contro un'abitazione palestinese Un bebè palestinese di 18 mesi è morto nella notte tra giovedì e venerdì in un incendio doloso nel villaggio di Duma nei pressi di Nablus, in Cisgiordania. Rimasti gravemente feriti la madre e il fratello di 4 anni che sono stati ricoverati in rianimazione. Il padre ha ustioni sull'80% del corpo. Sulle pareti della casa è stato scritto in ebraico: "Vendetta" e "Viva il Messia". Secondo alcuni testimoni quattro individui, da loro ritenuti coloni ebrei, hanno lanciato bottiglie incendiarie. La situazione resta molto tesa e ora si teme un'escalation dalle conseguenze gravi. Quanto è accaduto, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” con l’assalto alla famiglia araba è un segnale preciso. Una caccia all’uomo alla quale bisogna replicare per dire «no alla violenza, no al razzismo e no alla vendetta.

giovedì 30 luglio 2015

Il caffè può essere dannoso per la salute dei bambini.

Il caffè può essere dannoso per la salute dei bambini. Questa bevanda contiene grandi quantità di caffeina, elemento con vari effetti nocivi per i bambini Secondo l' American Association of Pediatrics e l'American KidsHealth, i bambini consumano elevate quantità di caffeina, ancor più che il valore minimo consigliato, poiché lo fanno attraverso non solo il caffè, ma anche bibite e prodotti vari che contengono questa sostanza. Anche se l'ideale è che i bambini non ingeriscono caffeina poiché può avere effetti negativi sulla salute, secondo un rapporto dall'American Association of Pediatrics, i cui risultati, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” , sono allarmanti, i bambini dai due ai cinque anni consumano una media di 10 milligrammi di caffeina al giorno, quegli dai sei-undici anni circa 23 milligrammi e 12-16 più di 63 milligrammi. L'effetto della caffeina nel corpo impatta nello stesso modo nel corpo di bambini e adulti, con la differenza che i bambini sono più vulnerabili. I "Sintomi" di un consumo eccessivo di caffeina nei bambini sono: -Aumento della frequenza cardiaca -Iperattività -Attenzione problemi -Mal di testa -Disturbi -Aumento della pressione sanguigna -Difficoltà a dormire Inoltre, anche se non presentano sintomi, la caffeina in eccesso può esacerbare le malattie nervose o cardiache ereditate dai loro genitori, che inizieranno a essere rilevate anticipatamente. Il caffè ha calorie inutili, cioè senza i nutrienti che possono costituire un contributo per il corpo. Inoltre, la caffeina in eccesso conduce a disposizione eccessiva di liquidi che può portare ad un minore stato di disidratazione. Il Caffè è delizioso, ma bisogna fare attenzione perché l'eccessivo consumo, specialmente nei bambini, può essere altamente dannoso per la salute sotto molteplici aspetti, soprattutto tenendo conto che la caffeina entra nel nostro corpo, non solo attraverso una tazza di caffè, ma da tutte i tipi di bevande.

Coop ritira dal commercio "Cous Cous" Sempre Domenica della ditta Fileni

Coop ritira dal commercio "Cous Cous" Sempre Domenica della ditta Fileni Coop ritira dal commercio "Cous Cous" Sempre Domenica della ditta Fileni. I prodotti sono generalmente sottoposti a un rigido controllo a tutti i livelli della produzione, spiega il colosso della distribuzione. Durante un’analisi interna è emerso una problematica nel processo di pastorizzazione. I prodotti vengono controllati regolarmente dai fornitori Coop e dal Centro qualità Coop. Nel corso di un’analisi interna è stata constatata che il "Cous Cous" con pollo con marchio Sempre Domenica commercializzato dalla ditta Fileni Simar srl, lotto 42787 prodotto dallo stabilimento Carnj Soc. Coop. Agr. Loc. Cerrete Collicelli 8 Cingoli-Jesi (AN) avente data di scadenza o termine minimo di conservazione del 16/08/2015 venduto in vaschetta monopozrzione da 280 gr non soddisfa più le direttive e quindi neanche le esigenze qualitative di Coop". Il ritiro ha effetto immediato. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” invita i consumatori di astenersi dall’acquisto del lotto interessato ricordando inoltre per chi ha già effettuato la relativa spesa a non utilizzare il prodotto e a riconsegnare le confezioni al punto vendita, per il rimborso o la sostituzione.

Allerta alimentare. Salmonella nelle uova. Lo segnala oggi l'Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco

Allerta alimentare. Salmonella nelle uova. Lo segnala oggi l'Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco Le autorità tedesche sottolineano nientemeno un “rischio emergente per la salute pubblica” e ritirano in via preventiva dal mercato 300 milioni di uova contaminate da salmonella sul guscio. Il comunicato diffuso oggi dall'Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco è molto chiaro e non lascia spazio a dubbi. In questo prodotto prima del consumo, il 21.07.2015 sono state trovate tracce di Salmonella sul guscio. Tutti i lotti in commercio possono essere contaminati microbiologicamente e per questo motivo il produttore GmbH & Co KG, Baviera-EI, Germania 94330 ha ritirato dai tutti i punti vendita i prodotti interessati ancora esposti sugli scaffali. Questo prodotto era in vendita presso alcune filiali in Germania ed altre non note. Le uova sono confezionate in imballaggio avente n° DE 092134, mentre le uova sono contrassegnato con il n° 3-DE-0920431, con il termine minimo di conservazione del 18/08/23.08.2015. La presenza nei capannoni di roditori e uccelli, l’uso di acqua contaminata per lavare le uova e la scarsa igiene sono ritenute le principali cause dell’incidente. La società coinvolta nella vicenda (la GmbH & Co KG) si trova in Baviera e rappresenta realtà molto importanti, con milioni di galline in attività e una rete distributiva presente in Europa. Le autorità tedesche hanno comunicato di non conoscere il numero dei consumatori colpiti da disturbi gastrointestinali, in seguito all’ingestione delle uova. Per cercare di arginare il malcontento l'autorità tedesca, ha annunciato in questi giorni l’avvio di controlli a tappeto presso tutte gli allevamenti. La modalità più frequente di contaminazione delle uova si registra dopo la deposizione, ed è provocata da batteri che si insidiano tra i pori del guscio. L’altro sistema di contaminazione è meno frequente e si riscontra quando alcuni microrganismi patogeni, come le salmonelle, si localizzano nell’ovaio o nell’ovidutto delle galline e contaminano l’uovo in via di formazione. In questi casi l’animale non presenta sintomi di malattia, la produzione continua regolarmente e solo alcune uova risultano contaminate all’interno. Per limitare la crescita di patogeni come Salmonella typhimurium e Salmonella enteritidis le uova vengono tenute a temperature uguali o inferiori a +7 °C anche se questo accorgimento non riduce la contaminazione all’interno delle uova. Gli effetti positivi della refrigerazione sono considerati validi soprattutto quando l’uovo viene tenuto in celle frigorifero dopo la deposizione fino al momento del confezionamento. Le regole per il consumatore sono chiare, occorre acquistare uova pulite, conservarle in un luogo asciutto e tenerle ad una temperatura costante leggendo le indicazioni sull’etichetta. Il termine minimo di conservazione, previsto dal legislatore dopo 21 giorni dalla deposizione, non è stato stabilito in modo casuale. I ricercatori ritengono che se dopo l’acquisto le uova vengono tenute in frigorifero le eventuali salmonelle presenti sul guscio non possono moltiplicarsi fino a livelli tali da diventare pericolose. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando l'allerta riportata dal portale del governo tedesco su Lebensmittelwarnung.de, invita i consumatori a prestare la massima attenzione astenendosi dall’acquisto delle uova provenienti da il lotto interessato dalla contaminazione. L’altra cosa da ribadire è che le uova non coinvolte si possono mangiare con serenità.

Black out a Fiumicino: viaggiatori in attesa a causa interruzioni di corrente.

Black out a Fiumicino: viaggiatori in attesa a causa interruzioni di corrente. Disagi e caos allo scalo romano. Si al risarcimento tra EUR 250 e EUR 600 per i voli in ritardo tre ore o più dopo l’orario di arrivo Una serie di black out elettrici ha creato nuovi disagi all’aeroporto di Roma-Fiumicino. Secondo i primi accertamenti, la causa è da imputare al surriscaldamento di alcune centraline. Le interruzioni di corrente si aggiungono al caos che si è creato ieri dopo che un incendio, molto probabilmente di origine dolosa, alla pineta vicino allo scalo, ha bloccato i voli in partenza per più di un’ora. Centinaia di passeggeri attendono di partire per le loro destinazioni da ieri. Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, evidenzia con l’occasione che la situazione dei passeggeri di voli ritardati deve essere considerata paragonabile, per quanto riguarda l’applicazione del diritto ad una compensazione pecuniaria, a quella dei passeggeri di voli cancellati «all’ultimo momento», poiché tali passeggeri subiscono un disagio simile, vale a dire una perdita di tempo. Il risarcimento del "danno supplementare" dovrà essere richiesto con le giuste modalità e secondo i principi prescritti dalla norma e riconosciuti dalla giurisprudenza. Non bisogna infatti confondere la compensazione pecuniaria prevista nel Reg. (ce) 261/05 esclusivamente nei casi di negato imbarco e cancellazione del volo, con il risarcimento del danno previsto anche in caso di ritardo aereo, ma esclusivamente da parte della Convenzione di Montreal. Inoltre è importante rilevare che qualora il volo faccia parte di un pacchetto viaggio (contratto che comprende il viaggio, l´alloggio e altri servizi), seppur le disposizioni normative sul trasporto aereo (convenzione di Montreal – Reg.ce 261/05) sono pienamente valide, vi sono ulteriori norme, più´ specifiche, contenute nel Codice del Consumo. In questi casi e´ bene valutare, a seconda del problema riscontrato, la giusta controparte a cui rivolgersi (vettore aereo o tour operator) per le eventuali contestazioni.

Come una lattina di Coca Cola può influenzare il vostro corpo fino a un'ora dopo averla bevuta

Come una lattina di Coca Cola può influenzare il vostro corpo fino a un'ora dopo averla bevuta Molti di noi amano il gusto frizzante di una delle bibita in assoluto preferite, ma un farmacista sta prendendo di mira la Coca-Cola, raccontando cosa subisce il corpo fino a un'ora dopo che si è consumata. Il dottor Niraj Naik ha delineato alcuni problemi per la salute sul suo blog "Teoria della Verità" ed i risultati, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” , sono allarmanti. I primi 10 minuti: si consumano 10 cucchiaini di zucchero (100 per cento della razione giornaliera raccomandata). In realtà il dolce che è ingurgitato nel nostro corpo dovrebbe farci vomitare ma l'acido fosforico diminuisce il sapore permettendoti di mantenere il basso. 20 minuti: I picchi di zucchero nel sangue causano un massiccio rilascio di insulina. Il tuo fegato risponde trasformando lo zucchero in grasso. 40 minuti: l'assorbimento della caffeina è completo. Le pupille si dilatano, la pressione sanguigna aumenta, come risposta il tuo fegato rilascia altro zucchero nel sistema circolatorio. I recettori dell'adenosina nel cervello si bloccano per prevenire la sonnolenza. 45 minuti: il corpo aumenta la produzione di dopamina stimolando i centri del piacere del cervello. Questo è fisicamente lo stesso senso che agisce con l'eroina. 60 minuti: le proprietà diuretiche della caffeina entrano in gioco. Il brusio si placa e potrai iniziare ad avere un crollo della glicemia. Il dottor Naik ha detto che ha iniziato a investigare sulla Coca Cola Coke essere rimasto perplesso perché le persone che seguono una dieta rigorosa a basso contenuto di grassi hanno continuato a guadagnare peso. "Il fruttosio è la forma di sciroppo di fruttosio si trova in quasi tutti gli alimenti trasformati come piatti pronti, fast food, dolci e bevande gassate e la maggior parte delle persone sono totalmente inconsapevoli della sua pericolosità", ha scritto sul suo blog. "Molti frutti contengono anche fruttosio, ma la natura ha fornito l'antidoto, poiché questi frutti sono anche ricchi di fibra che impedisce al corpo di assorbire troppo di esso. "Ci sono 1,6 miliardi di porzioni di Coca Cola vendute ogni giorno in tutto il mondo !!", ha scritto. "Se avete a cuore il vostro cuore, la salute e la mente quindi ricordatevi questo articolo la prossima volta che si vuol comprare una bottiglia di Coca Cola!".

mercoledì 29 luglio 2015

Mediaworld. Tempo di finte promozioni?

Mediaworld. Tempo di finte promozioni? Il forno venduto il 26 giugno a 496,99 euro ed il 28 giugno a 699,00 meno 203 euro (totale sempre 496,99 euro) Un cittadino ci ha segnalato in data odierna quella che ormai starebbe diventando una prassi commerciale assai diffusa: le finte promozioni. Lasciamo il condizionale perchè stiamo effettuando le verifiche del caso per quella che sarebbe una procedura scorretta che rasenterebbe la truffa. E' accaduto, infatti, nei grandi magazzini dell'elettronica Mediaworld dove - come documenta chiaramente l'accostamento delle tue foto postate dal solerte consumatore - un forno sarebbe stato venduto il 26 giugno a 496,99 euro ed il 28 giugno a 699,00... meno 203 euro (totale sempre 496,99 euro) . Ed allora, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” sottolinea l'importanza della presenza di cittadini accorti come quello che ci ha segnalato l'anomalia, ed invita la società in questione a chiarire se si sia trattata di una semplice svista che non dev'essere mai più ripetuta perchè senz'altro ingannevole per la clientela.

Lana sintetica innovativa da scarti della macellazione. L'ha prodotta un dottorando del Politecnico federale di Zurigo

Lana sintetica innovativa da scarti della macellazione. L'ha prodotta un dottorando del Politecnico federale di Zurigo Potrebbero diventare presto realtà grazie a una ricerca realizzata al Politecnico federale di Zurigo (ETH), capi in lana prodotti dagli scarti di macellazione. Il nuovo materiale è composto di fibre ultrafini che il ricercatore di un dottorando è riuscito a filare e a lavorare a maglia. La fibra sintetica simile alla lana è stata ottenuta dalla gelatina ottenuta dal collagene. La superficie di queste fibre è brillante come la seta, inoltre un'altra loro caratteristica è l'alta capacità isolante, che le rende paragonabili alla lana delle pecore di razza merino. Dopo la fine della Seconda Guerra mondiale a prendere il sopravvento furono però le fibre sintetiche a base di petrolio: questi tessuti non sono biodegradabili. La gelatina viene prodotta a partire dal collagene, la componente principale della pelle, delle ossa e dei tendini che si ottengono in grandi quantità come materiale di scarto durante la macellazione. L'idea di ottenere fibre a partire dalla gelatina è vecchia di oltre 100 anni, ricorda l'ETH in una nota odierna. Durante i suoi esperimenti, il dottorando Philipp Stössel ha scoperto che questa gelatina, mischiata ad un solvente, forma una massa dalla quale possono venire facilmente estratte le fibre. In collaborazione con il Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (EMPA) di San Gallo, Stössel ha sviluppato un metodo che permette di ottenere filamenti di 25 micrometri di diametro: un decimo dello spessore di un capello umano.Il principale svantaggio della gelatina è che si scioglie a contatto con l'acqua. Attraverso diversi trattamenti chimici, Stössel è riuscito a ridurre la solubilità di questi filamenti. Le ricerche non sono ancora terminate e il dottorando si promette di migliorare ulteriormente la resistenza delle fibre. Il ricercatore, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” , ha già depositato due anni fa il brevetto per il nuovo procedimento e ora ha pubblicato i risultati dei suoi esperimenti sulla rivista "Biomacromolecules".

EuroDisney: tariffe gonfiate per gli stranieri. L'UE apre un'inchiesta

EuroDisney: tariffe gonfiate per gli stranieri. L'UE apre un'inchiesta sulle notevoli differenze di prezzo tra le varie offerte di questo mercato. Si va dai 500 Euro in più per la Gran Bretagna ai quasi 1000 per la Germania Dopo possibili manipolazioni di tariffe sulla rete di toilette pubbliche a Venezia, nel mirino di un nuovo scandalo potrebbe finire il parco di Euro Disney, accusato di vendere pacchetti a prezzo gonfiato ai visitatori non francesi. Secondo il Financial Times (Ft), il caso è ora sul tavolo della commissaria al mercato interno Elzbieta Bienkowska. e mentre la stampa britannica s'indigna, l'Unione europea apre un'inchiesta. Ai responsabili del parco della meta turistica popolarissima in Francia, viene imputato di aver fissato tariffe diverse per le stesse, identiche offerte: pacchetti che in Francia sono indicati nei listini a 1346 euro salgono a 1870 euro in Gran Bretagna e addirittura a 2447 euro in Germania, paese con il quale non si può invocare neppure la scusa del cambio di valuta. Il portavoce incaricato di EuroDisney ha subito respinto le accuse. I controlli dell'Ue su possibili manipolazioni di tariffe, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” , a seconda delle nazionalità, non si fermano del resto solo al caso clamoroso di EuroDisney. Dubbi, a quanto pare, sono stati sollevati su alcuni hotel in Spagna e su impianti sciistici in Austria. Ma anche sulla rete di toilette pubbliche a Venezia.

martedì 28 luglio 2015

Tribunale di Lecce. Nulla la cartella di pagamento priva della sottoscrizione del ruolo da parte del funzionario

Tribunale di Lecce. Nulla la cartella di pagamento priva della sottoscrizione del ruolo da parte del funzionario “E’ nulla la cartella esattoriale il cui ruolo prodromico alla emissione della stessa è privo di sottoscrizione da parte del funzionario”. Questo l’importante principio affermato dal g.o.t. del Tribunale di Lecce, con la sentenza n. 3917 del 17 luglio 2015, che in linea con quanto stabilito, da consolidato orientamento della Suprema Corte (ordinanza n. 2808 del 6.2.2013) secondo cui "non rientra nella categoria del fatto notorio la sottoscrizione degli atti impositivi qualora il contribuente eccepisca il difetto di rappresentanza sostanziale non essendo sufficiente, ai fini predetti, la verifica di tali requisiti degli atti, da parte del giudice decidente, in sede di esame di altro ricorso” ha ribadito che il ricorrente non è stato messo in condizione di verificare se il ruolo, dal quale scaturisce la cartella oggetto di impugnativa, sia stato sottoscritto dal titolare dell'ufficio o da un suo delegato, quindi da soggetto munito di rappresentanza sostanziale dell'ente impositore ed istituzionalmente preposto alla sottoscrizione dei ruoli. In particolare l'attore assistito e difeso dall'avvocato Francesco D'Agata, portavoce dello “Sportello dei Diritti”, ricorreva in giudizio avverso la cartella esattoriale a mezzo della quale il Concessionario della riscossione Equitalia Centro S.p.a., esigeva per conto del Comune di Lecce - Polizia Urbana, il pagamento di una sanzione amministrativa per violazione alle norme del Codice della Strada contestando, tra i vari motivi, l’omessa sottoscrizione del ruolo esattoriale prodromico alla emissione della stessa. Giova ricordare a tal proposito che il disposto del comma quarto dell'art. 12 del DPR 602/1973, come modificato dal D.L. 17.6.2005 n. 106, convertito con modificazioni dalla legge 31.7.2005, n. 156, stabilisce che: "Il ruolo è formato dall'ufficio delle imposte per ciascun comune del distretto e per ciascuna imposta ed è sottoscritto dal capo dell'ufficio medesimo o da chi lo sostituisce. Con decreto del Ministro per le finanze può essere autorizzata la formazione dei ruoli con sistemi meccanografici, adattando al mezzo meccanografico le prescrizioni contenute nei precedenti comma." Con la legge di conversione è stato precisato, con l'art 1, comma ter, lettera e), che "le disposizioni contenute nei commi 1 e 4 dell'articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, si interpretano nel senso che i ruoli, pur se non tributari, si intendono formati e resi esecutivi anche mediante la validazione dei dati in essi contenuti, eseguita, anche in via centralizzata, dal sistema informativo dell'amministrazione creditrice". Pertanto, il ruolo soltanto dopo la sottoscrizione o la validazione diventa esecutivo, formando il presupposto dell'emissione della cartella esattoriale. Va evidenziata, pertanto, che nel sistema attualmente vigente del nostro ordinamento tributario l'Amministrazione Finanziaria nell'accertamento ha l'onere di esternare il titolo e le ragioni giustificative della pretesa tributaria, al fine di consentire al contribuente di valutare l'opportunità di prestare acquiescenza alla stessa oppure di impugnarla; ma, a seguito dell'impugnativa proposta dal soggetto passivo dell'imposta, è però tenuta a provare il diritto vantato nei confronti del ricorrente, fornendo in giudizio la dimostrazione di idonei elementi costitutivi dello stesso. Sulla stessa linea interpretativa di tali principi, il tribunale leccese, con la sentenza in commento, stabilisce che non essendo stata fornita alcuna prova della legittimità del ruolo, con la conseguenza che, si deve ritenere il ruolo non esecutivo, la cartella impugnata, che su di esso trova fondamento, è inficiata da nullità.

Usa: "Wanted Waitress" (cercasi cameriera), ristorante italiano multato per discriminazione sessista sul lavoro contro gli uomini

Usa: "Wanted Waitress" (cercasi cameriera), ristorante italiano multato per discriminazione sessista sul lavoro contro gli uomini A New York un ristorante italiano si è visto infliggere una multa di 5.000 dollari per avere usato lo screenshot "Wanted Waitress" (cercasi cameriera) come annuncio di lavoro, ritenuto dalla commissione sui diritti umani della città, discriminatorio nei confronti dei maschi. Il proprietario del ristorante Sistina, Sebastiano Rozario, si è giustificato che con l'annuncio di lavoro cercava sia una cameriera che un barista e comunque si è trattato semplicemente di una svista. La Human Rights Commission della città, tuttavia, lo ha ritenuto sessista. In effetti, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, al contrario dell'Italia, uno degli Stati che, da tempo, è molto attento al tema delle discriminazioni, soprattutto sul posto di lavoro, sono gli Stati Uniti d’America. Spesso considerati l’emblema dei Paesi aperti e slanciati verso il futuro, in realtà basta leggere le cronache che giungono quotidianamente da oltreoceano per scoprire che la diversità, di qualsiasi tipo essa sia, legato alla sessualità dei soggetti o alla loro etnia o religione, è ancora percepita come un valore da tutelare. Forse per questo motivo, nei diversi Stati americani, ci sono normative che rendono anche i colloqui di lavoro dei veri e propri “campi minati” delle discriminazioni.

Alcuni vaccini sospettati di aggravare le malattie

Alcuni vaccini sospettati di aggravare le malattie Alcuni vaccini possono amplificare la virulenza dei patogeni, secondo una ricerca sul virus della malattia di Marek nel pollame. La notizia è stata pubblicata lunedì nell'US Journal PLOS Biology, e descrive lo studio di un fenomeno osservato per la prima volta sperimentalmente, che rafforza un'ipotesi discutibile circa il potenziale pericolo di alcuni vaccini. I vaccini hanno evidenziato i ricercato proteggerebbero in modo imperfetto gli individui vaccinati, il che permetterebbe al virus di sopravvivere e anche di evolversi in ceppi più virulenti che inizialmente. Ciò potrebbe infettare i pazienti che non hanno avuto il vaccino, rendendolo ancora più virulento. "Vi sono prove che il vaccino contro la malattia di Marek nei polli vaccinati, hanno rivelato che quest'ultimo avrebbe consentito il contagio e fatto morire in dieci giorni i polli non vaccinati, mentre quelli con il vaccino sono sopravvissuti, ma continuando a trasmettere un virus più pericolosi agli altri volatili con cui erano in contatto", spiega il Professor Venugopal Nair Direttore del programma di malattie virali aviaria presso l'Istituto di Pirbright nel Regno Unito, uno dei co-autori principali di questo lavoro. Questi scienziati sono stati in grado di dimostrare che il vaccino è stato direttamente responsabile dell'evoluzione di questi ceppi più virulenti. È anche chiaro che il fenomeno dell'evoluzione di microbi resistenti agli antibiotici sia un problema reale. Ma questa ricerca dimostra l'alta correlazione tra la vaccinazione e lo sviluppo di ceppi del virus del Marek che diventa molto più pericoloso per il pollame. Il fenomeno è stato osservato, finora, con vaccini contro gli agenti patogeni che colpiscono gli animali. I vaccini umani sarebbero "perfetti", ossia consentirebbero sia di proteggere le persone contro il virus che ne impedirebbero la trasmissione. Ma sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, c'è preoccupazione per lo sviluppo di futuri vaccini attualmente contro Ebola, malaria o anche contro l'HIV, il virus che causa l'AIDS, credono gli autori dello studio.

La Commissione europea sospende 700 farmaci testati da una società indiana che ha manipolato dei dati

La Commissione europea sospende 700 farmaci testati da una società indiana che ha manipolato dei dati Sospesa la commercializzazione di 700 medicamenti generici. Lo ha deciso la Commissione europea, seguendo la raccomandazione emessa in gennaio dalla competente agenzia comunitaria. I farmaci generici erano stati testati a Hyderabad da una società indiana, la GVK Bioscience che avrebbe manipolato i dati dell'elettrocardiogramma in alcuni studi volti a garantire che i farmaci hanno la medesima azione terapeutica dei preparati originali. Non si tratta di informazioni ritenute essenziali, ma è comunque una violazione dei protocolli che getta un'ombra sulla validità di tutti i risultati. Le irregolarità erano state constatate in un'ispezione francese lo scorso anno. Il bando, è stato deciso il 20 luglio e varrà dal 20 agosto in tutti gli Stati membri compresa l'Italia. Potrà però essere rinviato fino a due anni per quei medicamenti la cui scomparsa potrebbe rivelarsi "critica" in mancanza di alternative. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” esprime grande preoccupazione, evidenziando come tra i principi attivi contenuti nei farmaci sospesi spiccano sostanze che avrebbero potuto causare gravissime patologie fino a diventare letali, tanto che Francia e Germania, fra gli altri, avevano già provveduto a vietare la vendita di decine di prodotti negli scorsi mesi.

lunedì 27 luglio 2015

Due chili d'amore in più ai neopapà. Quando arriva un figlio, non è solo il girovita materno a crescere. Lo dice uno studio

Due chili d'amore in più ai neopapà. Quando arriva un figlio, non è solo il girovita materno a crescere. Lo dice uno studio Diventare papà fa anche ingrassare. Secondo i ricercatori della Northwestern University Feinberg School of Medicine in media un figlio "regala" al genitore 2 chili. Lo studio è stato pubblicato dall'American Journal of Men's Health. I ricercatori hanno utilizzato i dati di uno studio precedente che ha coinvolto oltre 10mila adolescenti, seguendoli fino a dopo i 30 anni. I soggetti sono stati divisi in tre gruppi, i padri 'residenti', che vivevano cioè con i figli, i padri non residenti e i 'non padri'. Nel primo gruppo l'aumento medio è stato appunto di circa 2 chili, mentre nel secondo è stato di 1,5. In chi non aveva avuto figli invece si è notata una riduzione del peso medio di circa 600 grammi. IGli studiosi hanno dichiarato: "L'effetto, è indipendente da altri fattori come lo status di marito o convivente, l'educazione o il tempo medio passato davanti alla tv". Gli interlocutori migliori potrebbero essere, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” proprio i pediatri, per i contatti frequenti che hanno con i genitori.

Aggressione al giovane commerciante immigrato a Torre Chianca

Aggressione al giovane commerciante immigrato a Torre Chianca. Lo Sportello dei diritti chiede la massima punizione possibile per questo episodio con l'aggravante razziale. Un fatto di una gravità eccezionale che merita la massima delle punizioni per i responsabili, l'episodio di violenza gratuita e pura follia nel Salento, conclusosi con l’arresto dei due aggressori ed il giovanissimo vucumprà, originario della Nuova Guinea, costretto a ricorrere alle cure in ospedale, dopo essere riuscito a sopravvivere a quella terribile esperienza, terminata con 10 giorni di prognosi a causa delle percosse ricevute. È stato afferrato per il collo, malmenato anche nelle parti intime, a tal punto che dopo ha manifestato difficoltà ad urinare. Tutto è accaduto nel primo pomeriggio, all’interno dello stabilimento balneare “La Cambusa” di Torre Chianca, una delle marine di Lecce, quando erano trascorsi 30 minuti dopo le 15. Quando, cioè, lo sfortunato ambulante ha incrociato sotto l’ombrellone i due salentini ed i loro amici, mostrando loro alcuni occhiali da sole che vendeva. La violenza si è scatenata nel momento in cui l’ambulante marocchino si è accorto del furto di un paio d’occhiali e lo ha preteso indietro (insieme a 40 euro guadagnati fino a quel momento), venendo aggredito selvaggiamente con calci e pugni dai due leccesi, che lo hanno poi trascinato in mare e tentato di affogare, forse a conclusione della “sonora lezione”. Tutto ciò davanti allo sguardo attonito delle decine e decine di bagnanti – tra cui anche famiglie con bambini – che affollavano la spiaggia del lido. E che, davanti a quell’improvvisa escalation di brutalità, sono quasi tutti rimasti pietrificati. Indifferenti. Soltanto quando la situazione sembrava assumere una piega drammatica, due bagnanti sono intervenuti per salvare il ragazzino, venendo a loro volta insultati dagli aggressori e dai loro compari. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” alla luce di quello che è stato riportato dalla stampa locale, rileva che è il frutto del clima di odio alimentato anche da una parte della politica che sta giocando con il fuoco alimentando una guerra tra poveri, mentre i veri problemi del nostro paese sono ben altri, ed è quindi come gettare fumo negli occhi per non parlare di ciò che ha bisogno questa Nazione. Proprio per questa ragione, invitiamo gli inquirenti, una volta accertate le responsabilità, a contestare il massimo delle sanzioni penali con l'indicazione dell'aggravante dei motivi razziali con tutte le conseguenze del caso, perchè una pena esemplare, possa essere da monito a coloro che pensano che la violenza e l'odio possano passare impuniti. In tale ottica lo “Sportello dei Diritti” e l'associazione "Teranga", che si occupa d'integrazione con particolare riferimento alla comunità senegalese composta dalla stragrande maggioranza di commercianti ambulanti che quotidianamente subiscono episodi d'intolleranza da parte di pochi sprovveduti in una terra accogliente come quella del Salento, fanno sapere l'intenzione di volersi costituire parte civile all'esito dell'indagini e dell'eventuale rinvio a giudizio dei responsabili.

"Pizzo di Stato" sui propri immigrati? I consolati eritrei accusati di estorsione ai danni dei numerosi immigrati

"Pizzo di Stato" sui propri immigrati? I consolati eritrei accusati di estorsione ai danni dei numerosi immigrati Il regime eritreo riscuoterebbe illegalmente una tassa che ogni cittadino del paese del corno d'Africa in Svizzera, dal libero professionista al richiedente l’asilo, sarebbe tenuto a pagare. L’importo, il 2% delle entrate annuali, sarebbe incassato dal consolato di Ginevra e il pagamento sarebbe obbligatorio, pena ritorsioni su familiari e beni in patria.Il sistema di controllo avverrebbe attraverso "persone fidate messe in punti chiave, spesso insospettabili traduttori che lavorano per le ignare autorità elvetiche". Se fosse una notizia vera per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” meriterebbe un approfondimento giudiziario immediato anche da parte delle nostre autorità per verificare se analoghe procedure siano applicate anche in Italia

domenica 26 luglio 2015

Italia più isolata. La Compagnia aerea tailandese "Thai Airways" sospende i voli per Roma

Italia più isolata. La Compagnia aerea tailandese "Thai Airways" sospende i voli per Roma. Allo stesso tempo la compagnia raddoppierà i voli su Londra e Francoforte La "Thai Airways" ha annunciato la sospensione dei voli per Roma per ridurre le perdite. Lo ha annunciato la compagnia aerea, spiegando che "le modifiche delle rotte sono temporanee e saranno riviste non appena i vettori avranno recuperato competitività". Allo stesso tempo,. la compagnia raddoppierà, invece, i voli su Londra e Francoforte, arrivando a 14 a settimana. Uno studio effettuato dal gruppo Clas, ha stimato che il valore economico generato da ogni passeggero si pone tra i 466 e i 590 euro. Cifra che rende l’idea, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”di cosa significa perdere tanti passeggeri in poco tempo.

Xylella: estate torrida ma piante meno malate.

Xylella: estate torrida ma piante meno malate. Temperature sopra i 34 gradi uccidono l'80% di larve della mosca olivaria e della cicalina Homalodisca vitripennis La calura di queste settimane ha impoverito il terreno ma in compenso ha scongiurato le malattie per le piante tra cui gli olivi. Infatti le temperature costantemente sopra i 30 gradi anche se non sono state certamente un toccasana per le coltivazioni, rallentando così la produzione di frutta e ortaggi, in compenso, però, i coltivatori riscontrano l'assenza di malattie particolari per le piante. La temperatura infatti ha un ruolo fondamentale su vitalità e ritmo di riproduzione, gli inverni sotto lo zero e le estati sopra i 34 gradi provocano una mortalità fino al’80% di uova e larve; il caldo di questi giorni è quindi molto utile. Per questo Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” la sofferenza di questi giorni sarà ben ripagata a tavola. Dopo l’annus horribilis 2014 per la produzione dell’olio, infatti, il clima di questa estate, secondo gli esperti, è un ottimo segnale per la prossima raccolta autunnale che dovrebbe calmierare i prezzi dell'olio.

Incidenti in spiaggia. Capriola in acqua e tuffi, attenti si rischia la paralisi!

Incidenti in spiaggia. Capriola in acqua e tuffi, attenti si rischia la paralisi! Sono fra le maggiori cause di traumi che portano alla tetraplegia e all'annegamento. Lo Sportello dei Diritti invita a prestare la massima attenzione ed ai genitori di impedirli ai figli. La moda del tuffo proibito imperversa questa estate. Si sale su un cavalcavia, su uno scoglio e ci si butta di sotto, oppure dalla riva qualcuno è tanto pazzo da tuffarsi in acqua con una capriola magari facendosi immortalare dal cellulare degli amici che lo assistono. D’estate quasi ogni giorno vedi qualche ragazzo che sfida la sorte buttandosi in acqua senza aver prima valutato il fondale e cercando di emulare i professionisti, senza esserlo. Tra gli impavidi c’è qualche ventenne, ma per la maggior parte si tratta di adolescenti, che per spavalderia e esibizionismo non temono di mettere in pericolo la loro vita. Da giovani ci si tuffa e basta, senza pensarci due volte senza valutare che il rischio è alto e latente. In Italia ogni anno circa 1.500 persone si fratturano la colonna vertebrale con conseguenza la paralisi, di cui sono 60 quelle che ogni estate rischiano di rimanere a vita su una sedia a rotelle per un tuffo. L'età media di chi subisce un grave trauma è tra i 10 e i 40 anni. Il danno al midollo spinale può essere improvviso, causato da incidenti che comprimono la spina dorsale e il midollo. Le cause più comuni sono incidenti stradali, sul lavoro, sportivi, ma soprattutto tuffi in fondali poco profondi. Gli incidenti da tuffo sono un fenomeno sconosciuto, eppure risultano essere la seconda causa di tetraplegia in Italia, dopo gli incidenti stradali. Spesso il trauma è grave, e il 69% dei ricoverati risulta in seguito essere tetraplegico. Lo ripeteremo sino alla noia,perché quando ci si introduce in acqua sia che si tratti di mare, lago, fiume o piscina è sempre bene fare molta attenzione altrimenti si rischia di passare conseguenze gravissime se non letali. A porre la questione sul "rischio tuffi" è Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti" che consiglia di non sottovalutare i rischi connessi, troppo spesso determinati da negligenze, imperizie, distrazioni, ma anche da un certo esibizionismo che ci fa trascurare le più elementari regole dell'approcciarsi ai liquidi. Il problema essenziale é quindi anche di natura culturale ed educativo, perché sono soprattutto i giovani ad essere predisposti e a gareggiare in abilità quasi sfidandosi a chi salta dal punto più in alto o a chi riesce a fare le acrobazie più ardite senza alcuna preparazione tecnica se non quella accumulata con tentativi precedenti andati fortunatamente bene. Bene, perché troppo spesso si sottovaluta una questione fisica inoppugnabile: il pelo dell'acqua se non infranto rompendone preventivamente la tensione molecolare superficiale é un vero e proprio muro su cui ci si va a sbattere con conseguenze mai prevedibili che, come ripetuto, possono diventare drammi e portare sino alla tetraplegia e all'annegamento se si perde i sensi e si sta troppi istanti nell'acqua senza riprender fiato.É bene, infatti, per innalzare l'attenzione di tutti, ed anche di quanto accade nelle piscine pubbliche e private durante la stagione invernale, ricordare che i tuffi risultano statisticamente essere tra le cause principali di tetraplegia e di danni alla colonna vertebrale e che la sottovalutazione delle conseguenze é tra le principali cause di queste gravi lesioni tra i principianti e tra chi si improvvisa tuffatore. In ultimo, facciamo presente che i proprietari e i gestori delle piscine possono essere responsabili dei danni subiti dai bagnanti quando non gli informano correttamente e adeguatamente circa i pericoli conseguenti alla balneazione e quindi ai tuffi. Ad ogni modo ricordiamo che le misure di prevenzione più efficaci le portiamo dentro di noi: sono il buon senso e la conoscenza dei propri limiti.

sabato 25 luglio 2015

Vacanze estive e trasporti. L'Italia divisa in due. Le mete turistiche come la Puglia e il Salento impossibili da raggiungere

Vacanze estive e trasporti. L'Italia divisa in due. Le mete turistiche come la Puglia e il Salento impossibili da raggiungere questo fine settimana con treni ed aerei se non per chi ha prenotato giorni prima. C'è chi si adatta con Blablacar e chi non riesce a raggiungere il luogo di villeggiatura o rientrare a casa Estate 2015, sembra quelle del dopoguerra - quando l'intera rete infrastrutturale nazionale era da ricostruire - per molti che hanno deciso di andare a trascorrere qualche giorno di vacanza al Sud, ed in particolare nelle mete più gettonate, tra queste quelle della Puglia e del Salento. Quanti, infatti, hanno dovuto scoprire la spiacevole sorpresa che l'Italia è ancora divisa in due almeno per ciò che riguarda la rete dei trasporti pubblici, in questo caldo fine settimana di luglio non si sa. Ma sono decine e decine le segnalazioni giunte allo “Sportello dei Diritti”, di turisti o trasfertisti che questo weekend si sono dovuti inventare un modo per poter partire o rientrare verso il Sud ed in particolare verso le più ambite mete turistiche, su tutte la Puglia ed il Salento. Non un posto in treno, non uno in aereo cui si è dovuto aggiungere lo sciopero dei piloti e assistenti di volo del Gruppo Alitalia che ha inciso però minimamente su quello che siamo certi sarà il leitmotiv dell'estate, ossia come raggiungere il Mezzogiorno e le località turistiche. I più fortunati, infatti, sono coloro che hanno prenotato almeno una settimana prima mentre per tutti quelli che per ragioni contingenti o solo per semplice ozio hanno deciso di mettersi in viaggio tra le giornate di venerdì e sabato è stata una vera e propria odissea - con le tratte dalle principali città del Nord verso il terminal di Lecce tutte sold out - che tanti ha costretto a rimanere a casa, all'afa ed all'umidità delle proprie città, senza potersi mettere un pò a mollo nelle acque dei mari del Sud. Ovviamente c'è chi ha provato ad assaltare le stazioni in cerca del miraggio di un posto in treno che non c'era, chi invece ha utilizzato la piattaforma online di Blablacar per condividere un passaggio in auto, fatto sta che il problema dei trasporti in questa delicata fase dell'anno è una questione di rilevanza nazionale che deve essere affrontata dal governo e dalle Ferrovie dello Stato immediatamente e senza possibilità di differimento mettendo a disposizione della cittadinanza il numero di convogli necessario alla domanda conseguente ai flussi da e verso il Meridione di questo periodo e del prossimo mese. In questo senso, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rivolgiamo un appello a partire dal neopresidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al fine di farsi portavoce presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e presso i vertici del Gruppo Ferrovie dello Stato e quindi a Trenitalia, affinché non si ripeta più quanto accaduto questo fine settimana, per i gravissimi disagi arrecati all'utenza e a quanti coloro si dovevano recare in Puglia e nel Salento.

Viaggiare sicuri. In Grecia ad agosto la dispensa sarà vuota? I banchi alimentari ellenici in esaurimento.

Viaggiare sicuri. In Grecia ad agosto la dispensa sarà vuota? I banchi alimentari ellenici in esaurimento. Hotel a rischio: l'Associazione delle imprese alimentari elleniche lancia l'allarme. Mancano le scorte per pranzi e cene. Le domande per le importazioni sono elaborate con troppa lentezza e la maggior parte delle strutture non può immagazzinare grandi quantità di cibi. A lanciare l'allarme, come riferisce l'edizione online del quotidiano Kathimerini, è l'Associazione delle imprese alimentari elleniche (Seet) secondo la quale le prime vittime di questa scarsità di cibi saranno gli hotel e il turismo in generale, in quanto la maggior parte delle unità alberghiere non dispone delle infrastrutture necessarie per immagazzinare grandi quantità di alimentari. Secondo quanto pubblicato infatti, ad agosto sul mercato greco potrebbero registrarsi penurie di generi alimentari se le domande per facilitare le importazioni continueranno ad essere elaborate con l'attuale lentezza. Secondo la Seet, sino a ieri è stato approvato soltanto il 7% delle richieste di accordi di pagamento per quanto riguarda le importazioni di alimenti. Tali richieste sono state presentate dagli importatori attraverso le loro banche a uno speciale comitato istituito presso il Ministero delle Finanze dopo che lo scorso 29 giugno il governo ha introdotto il controllo sui capitali negli istituti di credito ellenici limitando di fatto le transazioni bancarie con l'estero. La Seet sottolinea che il 7% delle richieste che sono state soddisfatte corrisponde ad appena il 10,5% del valore di tutte le domande presentate per le importazioni di generi alimentari e sostiene che il problema non è dovuto solo alle lente procedure burocratiche del comitato e delle banche, ma anche alla mancanza di flusso di cassa tra le imprese importatrici. A questo proposito Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, consiglia agli italiani che hanno scelto per agosto come meta turistica la Grecia, di fare un po 'di shopping alimentare per evitare il rischio di non trovare le scorte di cibi, in particolare acqua, anche perchè si prevede una impennata dei prezzi di cibo e bevande.

Viaggiare sicuri. Il parassita "Schistosoma haematobium" in Corsica: non fate il bagno nel fiume Cavu.

Viaggiare sicuri. Il parassita "Schistosoma haematobium" in Corsica: non fate il bagno nel fiume Cavu. Rischio limitato ai residenti e le persone che visitano l'area, infezione solo attraverso il contatto con acqua dolce Il 23 aprile 2014, l'unità di parassitologia dell'ospedale dell'Università di Tolosa ha segnalato all'Institut de Veille Sanitaire, Francia tre casi d'infezione di "Schistosoma haematobium" che aveva colpito due fratelli e il loro padre. La famiglia francese si era bagnata in acqua dolce del fiume Cavu vicino a Porto Vecchio, in Corsica nell'agosto 2013. Parecchi altri casi sono stati rilevati più tardi. A partire dal 25 marzo 2015, 110 individui hanno presentato almeno un test sierologico positivo, 26 dei quali sono stati confermati tramite l'identificazione delle uova nelle urine. Lo “Sportello dei Diritti” che si occupa anche di tutela della salute dei cittadini, porta all’attenzione del pubblico il consueto report dell’ECDC (“Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie”), utile anche per chi viaggia anche per evitare il contagio da malattie o virus trasmissibili. La malattia è nota per essere altamente endemica nella sua distribuzione geografica. Pertanto, il rischio di contrarre l'infezione esiste solo per i residenti e le persone che visitano l'area interessata e svolgono attività lavorative o ricreative nel fiume. Schistosoma (Weinland, 1858) è un genere di platelminti della classe dei trematodi. Include numerose specie di parassiti, responsabili di parassitosi umane e animali. Nell'uomo sono l'agente eziologico della schistosomiasi. L'adulto vive nei vasi sanguigni dei mammiferi, dove si riproduce sessualmente. Possono essere riconosciuti due sessi distinti che presentano dimorfismo sessuale, caso singolare tra i platelminti che sono di norma ermafroditi. Le uova fuoriescono dall'organismo ospite tramite l'urina. Allo stadio larvale detto miracidio il parassita infetta un ospite intermedio gasteropode acquatico. Al termine di una fase di riproduzione asessuata le larve effettuano la metamorfosi ad un secondo stadio larvale detto cercaria ed emergono dall'ospite uccidendolo. La cercaria vive allo stato libero nell'acqua ed è in grado di penetrare la cute sana dei mammiferi. Una volta trovato l'ospite definitivo il parassita passa alla forma adulta e ricomincia il ciclo. La schistosomiasi è una malattia parassitaria. Poiché i viaggi verso tale destinazione aumentano durante l'estate, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la vigilanza deve essere mantenuta per i casi importati di Schistosoma nell'UE, anche al fine di aumentare la consapevolezza tra i medici, gli operatori sanitari e le autorità di sicurezza del sangue. Una persona può essere infettata dal parassita dopo il contatto con l'acqua dolce contaminata. L'infezione può rimanere asintomatica per un lungo periodo, ma può causare danni progressivi al tratto uro-genitale. La malattia non è endemica nell'UE, la distribuzione geografica attuale copre l'Africa sub-sahariana, il Medio Oriente e la penisola araba. Tuttavia, casi importati nella UE sono individuati frequentemente tra migranti e viaggiatori di ritorno da zone endemiche.

venerdì 24 luglio 2015

I supermercati Eurospin ritirano in tutta Italia il "MIELE MILLEFIORI" per possibile inquinamento.

I supermercati Eurospin ritirano in tutta Italia il "MIELE MILLEFIORI" per possibile inquinamento. Allerta per contaminazione lanciata dalla catena di supermercati Eurospin riguardante il MIELE MILLEFIORI 500 g "FRUTTA&NATURA". Il lotto LCD453 è stato ritirato dalle vendite a scopo preventivo, per ragioni di possibile inquinamento. Il prodotto in questione è venduto in tutte le regioni d'Italia. Secondo le informazioni raccolte dallo"Sportello dei Diritti”, il ritiro è stato deciso volontariamente dalla società proprietaria del marchio, durante dei controlli interni. A seguito dell’allerta è stato disposto il ritiro dal mercato e il richiamo al consumatore di tutto il lotto. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” invita i chiunque lo avesse acquistato a riportare l'articolo, sotto indicato, presso il punto vendita in cui è stato eventualmente acquistato.

Cura "Di Bella". Altro ricorso d'urgenza accolto.

Cura "Di Bella". Altro ricorso d'urgenza accolto. Il Tribunale di Brindisi ordina alla ASL BR di somministrare gratuitamente in favore di un'ammalata i farmaci del multitrattamento Di Bella Un'altra importante decisione che segna un ulteriore punto a favore sulla validità terapeutica del MDB, meglio noto come "Cura Di Bella" che ormai da oltre due decenni divide comunità scientifica e giurisprudenza. Ancora una volta è il giudice del Lavoro del Tribunale di Brindisi che con un'ordinanza dello scorso 20 luglio, ha accolto il ricorso d'urgenza iscritto al ruolo generale n. 2765 - 1/2015 presentato da un'ammalata che ha ordinato all'ASL di Brindisi di somministrare gratuitamente i farmaci del multitrattamento Di Bella in virtù del principio costituzionale del "diritto alla salute" Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti",. Il magistrato - evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti" - con condivisibile motivazione ha ricordato, infatti, che v'è giurisprudenza che "ha adottato un orientamento estensivo secondo il quale, stante l’immediata efficacia precettiva dell’art. 32 della Costituzione, il Giudice può porre a carico del Servizio Sanitario Nazionale l’onere economico necessario a permettere la somministrazione di farmaci facenti parte del MDB se questi, nel concreto, risultino terapeuticamente efficaci e insostituibili stante l’inutilità del trattamento farmacologico autorizzato e garantito dal CUP. Orbene, aderendo a tale ultimo orientamento, il giudice ritiene che possa porsi a carico del Servizio Sanitario Nazionale l’onere economico necessario a permettere la somministrazione di farmaci destinati al trattamento delle situazioni patologiche di urgenza, delle malattie ad alto rischio, delle gravi condizioni o sindromi morbose che esigono terapie di lunga durata, nonché alle cure necessarie per assicurare la sopravvivenza nelle malattie croniche e che si dimostrino indispensabili ed insostituibili".

giovedì 23 luglio 2015

L’Europa si conferma il continente più pacifico del pianeta. Nella top ten ben 6 stati europei e l'Italia non c'è.

L’Europa si conferma il continente più pacifico del pianeta. Nella top ten ben 6 stati europei e l'Italia non c'è. La Svizzera è il paese più sicuro al mondo Se gli italiani pensano di vivere in un paese in pace si sbagliano. Il Global Peace Index 2015 ha classificato il livello di violenza di 162 Nazioni: prima l'Islanda e trentaseiesimo il nostro Paese. Al vertice dei più pericolosi la Siria, seguita dall' Afghanistan. Lo afferma lo studio pubblicato dal "Global Peace Index", frutto del lavoro dell’Institute for Economics and Peace (Iep) che ogni anno classifica il livello di violenza dei vari Paesi del mondo prendendo in considerazione 23 diversi valori: dal numero di omicidi all’attività terroristica, dall’instabilità politica alla spesa militare. Nella graduatoria dei più violenti c'è la Siria, precipitata ad un livello di pericolosità altissimo negli ultimi anni. Solo nel 2008 era considerato all’88esimo posto tra le nazioni più pacifiche, più o meno a metà della lista di 162 considerate. La guerra civile che sta dilaniando il Paese dal 2011 e l’avanzata dell’Isis lo hanno fatto scivolare al fondo. L’Europa si conferma il continente più pacifico del pianeta. Nella top ten ben 6 stati europei. Al primo posto figura l'Islanda, seguita da Danimarca e Austria. Al quinto posto figura la Svizzera. Per contro, nella classifica dei luoghi più violenti, dopo la Siria, ci sono Afghanistan e Iraq, seguono molti Paesi del Centro Africa sconvolti dall'instabilità politica. Negli ultimi sette anni, attesta la ricerca, il tasso globale di pace è calato in modo considerevole. Rispetto al 2014, ben 78 paesi hanno abbassato il ranking, diventando più pericolosi. La Libia è lo Stato più regredito, seguito dall’Ucraina che non viene classificata come Europa ma come Eurasia che soffre dello scontro con in separatisti russi. Solo 11 paesi al mondo possono davvero considerarsi "pacifici", e tra questi non c'è l'Italia. In Europa, solo la Svizzera è completamente estranea a qualunque coinvolgimento in conflitti di qualunque tipo. L'Italia si piazza al 36esimo posto su 162 nazioni,commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, a causa del proprio coinvolgimento in missioni estere ma anche all'alto tasso di criminalità percepita e bassa sicurezza sociale.

Una tragica fatalità che si ripete: bimba di due anni lasciata in auto muore per il caldo

Una tragica fatalità che si ripete: bimba di due anni lasciata in auto muore per il caldo Siamo qui purtroppo a raccontare una nuova tragedia. Nelle ultime ore si è registrato un altro terribile episodio simile, stavolta in Slovacchia: una bimba di due anni è stata trovata morta ieri nel primo pomeriggio in una Volkswagen nera parcheggiata a Nitra. Secondo i primi rilevamenti, la bimba, Kristina, sarebbe rimasta chiusa in auto per diverse ore, mentre in città ieri le temperature hanno raggiunto i 36°. Si può ipotizzare inoltre che l’aria dell’interno di un’automobile – chiusa e di colore nero – fosse più calda di diversi gradi rispetto all’esterno.Il soccorso medico non ha potuto fare nulla per rianimare il piccolo corpo della bimba, e sul posto è stato chiamato un medico legale per l’analisi della scena. Si attende ora l’autopsia per chiarire le cause della morte, sopravvenuta certamente per surriscaldamento e lunga esposizione alle alte temperature dell’organismo della piccola Kristina.Sarebbe stato il padre 57enne che secondo alcuni media avrebbe dovuto portare la figlia all’asilo nido, ma è sceso dal mezzo dimenticandosi di lei. A dare l’allarme sono stati due passanti, circa alle 14:30. La polizia ha aperto una indagine per il reato di abbandono di minore, che può comportare una pena dai 7 fino ai 12 anni di reclusione. Basta a queste tragedie, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che sono sicuramente evitabili con la semplice attenzione di prendersi cura dei propri figli.

Xylella: primo caso di Batterio killer dell'ulivo rilevati in Corsica

Xylella: primo caso di Batterio killer dell'ulivo rilevati in Corsica Un primo caso di oliva batterio killer 'Xylella fastidiosa', che interessa soprattutto l'Italia, è stato rilevato in Corsica (sud della Francia) in foglie di mirto, ha annunciato il ministero dell'Agricoltura.La presenza dei batteri è stato rilevato in un cespuglio ai margini di una zona artigianale della città di Propriano (sud della Corsica), il ministero ha detto, aggiungendo che le autorità sanitarie dell'isola hanno in programma di definire un piano di lotta nel corso della giornata. In un comunicato, la prefettura di Ajaccio (capitale della Corsica) ha spiegato che "Xylella fastidiosa '" è stato identificato oggi in Corsica del Sud nelle piante di mirto Poligala foglia (Polygala myrtifolia), in una zona commerciale della città di Propriano. " Il 'Nag' stato rilevato a metà aprile in Francia, Rungis mercato all'ingrosso nella regione di Parigi, in una pianta di caffè ornamentali dal Centro America, che è stato isolato immediatamente. Questa volta, è stato scoperto in natura. "L'impianto sospetto è stato rilevato per un rafforzamento delle misure attuate" da parte dello Stato a partire dalla metà del 2014 per impedire l'introduzione di tale organismo, migliaia già devastate di alberi di olivo in Puglia (Italia). In questo contesto, le estrazioni vengono effettuate di routine, che finora sono stati negativi, ma un ritiro fatto il 20 luglio "dato positivo", ha dichiarato la prefettura. Egli ha anche chiesto "che il primo piano di emergenza le misure da attuare" immediatamente, come l'inizio delle piante infette, l'insetto nella zona e di una indagine epidemiologica, ha aggiunto. Per questo Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” per contrastare un eventuale effetto domino da parte di altri Paesi, che potrebbe causare restrizioni al commercio, a tutto vantaggio, magari, dei nostri concorrenti diretti, è necessario adottare subito controlli fitosanitari sulle produzioni che arrivano in Italia e nel contempo che vengano attivati idonei, intensi e tempestivi controlli all'origine tesi a certificare che le piante prodotte dai nostri florovivaisti sono esenti da dal batterio della Xylella.

IKEA richiama 27 milioni di mobili tra casse e credenze dopo la morte di due bambini.

IKEA richiama 27 milioni di mobili tra casse e credenze dopo la morte di due bambini. La compagnia svedese Ikea ha avviato un programma di richiamo per 27 milioni di cassapanche e credenze perché possono rovesciarsi e schiacciare i bambini se non sono ancorati al muro. Lo rende noto Mercoledì il portavoce di IKEA e la Consumer Product Safety Commission, precisando che per la poca stabilità sono morti due bambini dopo che le casse Malm di Ikea sono cadute su di loro nel 2014. Inoltre il colosso svedese è a conoscenza di 14 incidenti che coinvolgono le casse Malm di cui quattro bambini hanno riportato ferite lievi. Ikea consiglia ai clienti di contattare l'azienda se hanno acquistato questo tipo di mobili anche se i consumatori non sono tenuti a restituire i mobili. Invece, essi dovrebbero ordinare o prendere un nuovo kit di ancoraggio per le cassapanche e credenze colpiti da applicare alla parete libera. A causa della poca stabilità, i mobili non essendo agganciati alle pareti, rappresentano un pericolo se utilizzati in cima ad una scala. Patty Lobell, US direttore commerciale di Ikea, ha dichiarato in un comunicato che la società è "profondamente addolorata" per la morte dei due bambini e promette interventi urgenti "per prevenire ulteriori tragedie." In un'intervista Mercoledì, CPSC Presidente della Consumer Product Safety Commission (CPSC), Elliot Kaye, ha dichiarato che per diversi anni i Mobili e le TV sono stati una delle principali preoccupazioni. Secondo i dati del CPSC un bambino muore ogni due settimane mentre uno resta ferito ogni 24 minuti negli Stati Uniti dal ribaltamento di mobili o televisori. Per questo ho invitato tutta l'industria per fare mobili più stabili e per Ikea ad aprire questa strada considerando la loro "quota di grande mercato." Le casse Malm sono state prodotte a partire dal 2002. L'azienda prega i suoi clienti, segnala Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” a consegnare i mobili , anche se i consumatori non sono tenuti a restituirli.

mercoledì 22 luglio 2015

L’Australia ucciderà due milioni di gatti: "È una vergogna"

L’Australia ucciderà due milioni di gatti: "È una vergogna" Da alcuni giorni si è sparsa la notizia della decisione del governo australiano di effettuare l’uccisione selettiva di due milioni di gatti selvatici entro il 2020. Secondo le cifre del governo australiano, i gatti selvaggi sono responsabili della sparizione del 10% delle specie endemiche fin dall'arrivo dei coloni europei due secoli fa. La notizia, ha causato non poca rabbia soprattutto tra gli animalisti e non solo, ed in particolare nell'attrice francese Brigitte Bardot che condannato il massacro di gatti grida allo "scandalo". La decisione, che è stata presa dal ministro dell’Ambiente australiano, è necessaria per preservare molte specie in via d’estinzione che molto spesso vengono predate dai gatti che rappresentano un vero tsunami della violenza e della morte per specie native dell'Australia. Secondo le stime al momento in Australia sarebbero presenti 20 milioni di gatti che, ogni giorno, uccidono circa 70 milioni di animali di specie originarie dell’Australia. I gatti verranno catturati e uccisi soffocati nel modo, spiega il governo, “più umano ed efficace possibile”. Diverse associazioni animaliste ed ambientaliste si sono espresse contro il governo ritenendo l'abbattimento inefficace. Da parte loro rilanciano la proposta di Brigitte Bardot, condivisa da Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” che è favorevole ad una campagna di sterilizzazione.

Coop ritira dal commercio Fiocchi d’avena bio Naturaplan.

Coop ritira dal commercio Fiocchi d’avena bio Naturaplan. Coop ritira dal commercio i fiocchi d’avena grossi bio Coop Naturaplan da 500 grammi e i fiocchetti d’avena integrale fini bio da 500 grammi. I prodotti bio sono generalmente sottoposti a un rigido controllo a tutti i livelli della produzione, spiega il colosso della distribuzione. Durante un’analisi interna è emerso che si è verificata una mescolanza con merce convenzionale. I prodotti bio Naturaplan vengono controllati regolarmente dai fornitori Coop e dal Centro qualità Coop. Nel corso di un’analisi interna è stata constatata una mescolanza di avena in qualità Gemma e di avena da produzione convenzionale. "Pertanto i prodotti in questione non soddisfano più le direttive Gemma di Bio Suisse e quindi neanche le esigenze qualitative di Coop". Il ritiro ha effetto immediato. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” invita i consumatori di astenersi dall’acquisto del lotto interessato ricordando. Inoltre per chi ha già effettuato la relativa spesa a non utilizzare il prodotto e a riconsegnare le confezioni al punto vendita, per il rimborso o la sostituzione.

Proprietari Jeep invitati ad aggiornare il software dopo che gli hacker mandano auto fuori strada

Proprietari Jeep invitati ad aggiornare il software dopo che gli hacker mandano auto fuori strada Gli esperti di sicurezza hanno da tempo avvertito che i sistemi elettronici delle vetture potrebbero essere vulnerabili ai cracker, ancor di più da quando le case automobilistiche hanno iniziato a scegliere connessioni wireless tra il veicolo e il mondo esterno. Quasi tutte le auto presenti sul mercato «sono dotate di tecnologie wireless che potrebbero costituire punti vulnerabili per intrusioni nella vita privata. Le misure di sicurezza per impedire l’accesso remoto ai sistemi elettronici di un’auto sono «inconsistenti e casuali in tutti i modelli» e molti produttori «non sembrano capire» l’importanza delle richieste portate avanti. Proprio in questi giorni, gli esperti di cyber-sicurezza hanno allertato i proprietari della Jeep Cherokee di installare un aggiornamento del software dopo che gli hacker hanno utilizzato una falla nel sistema di infotainment di una macchina per mandarla fuori strada. Wired, una rivista mensile statunitense che tratta tematiche di carattere tecnologico, ha pubblicato una storia raccontata da un giornalista,Andy Greenberg, che ha dimostrato nei dettagli come gli hacker white hat, chiamati anche hacker etici, esperti che si oppongono all'abuso dei sistemi informatici, sono riusciti a dimostrare e denunciare un difetto nel sistema di infotainment di un auto per prendere il controllo del veicolo mentre stava guidando in autostrada a 100 chilometri all'ora. Il giornalista di Wired ha lavorato con esperti della sicurezza come Charlie Miller e Chris Valášek che hanno installato il codice dannoso nel sistema informatico della vettura dopo aver trovato una backdoor nel sistema di infotainment Uconnect. In un primo momento gli hacker hanno subito alzato il volume dello stereo. Poi hanno aumentato l'aria fredda attraverso il condizionatore d'aria. Poi si sono impadroniti del controllo della trasmissione e dei freni della vettura. Miller e Valasek hanno immediatamente allertato Chrysler, i produttori di Jeep, per il difetto e un aggiornamento della sicurezza è stato lanciato in America la scorsa settimana, anche se il proprietario deve installare la patch con un drive USB. "FCA USA è venuta a conoscenza di un potenziale problema di connessione da un cellulare esterno UConnect. Il 16 luglio, i proprietari di veicoli con questa caratteristica UConnect sono stati avvisati di un aggiornamento che ha risolto questo problema di connessione wireless ", dice il Satement. "L'aggiornamento della protezione del software, è fornito senza alcun costo per i clienti ed include anche miglioramenti UConnect introdotti nel model year 2015 progettato per migliorare la comodità dei clienti e il livello di soddisfazione del loro veicolo. Con l'allerta di oggi, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti", chiede al nostro Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, prendendo spunto dall'input da parte della Federal Trade Commission, le norme dovrebbero assicurare funzioni wireless e di raccolta dei dati che proteggano contro hacker e violazioni della sicurezza, richiedendo alle Case automobilistiche di effettuare test specifici e di spiegare esplicitamente ai guidatori quali tipo di dati vengano raccolti e trattati, dandogli la possibilità di scelta sulla privacy.

martedì 21 luglio 2015

Dimenticata chiusa in auto bambina di 5 anni muore

Dimenticata chiusa in auto bambina di 5 anni muore. La tragedia in un campeggio di Muzzano, nel Canton Ticino, dove era in villeggiatura con la famiglia residente oltre San Gottardo. Una bambina svizzero-tedesca di 5 anni è deceduta poco prima delle 20.30 di martedì sera in un camping di Muzzano nel Canton Ticino. Stando ad una prima ricostruzione, la bimba è stata lasciata nell’auto della madre. Forse una terribile dimenticanza, ma il Ministero pubblico e la polizia, come di norma, precisano che «le cause sono al vaglio dell’indagine». Ieri, come in Italia, anche in Svizzera è stata una giornata molto afosa. Sul posto gli agenti della Polcom e i soccorritori della Croce Verde di Lugano. Nonostante i tentativi di rianimazione la piccola è morta sul posto. La Magistratura ha aperto un’inchiesta coordinata dalla Procuratrice capo Fiorenza Bergomi per chiarire la dinamica ed eventuali responsabilità di quanto avvenuto. È stata richiesta la presenza del Care Team Ticino per prestare assistenza psicologica alle persone coinvolte e agli ospiti della struttura. Ogni volta che la cronaca riporta questo tipo di tragedie, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sembra impossibile che possa succedere. Eppure i casi di bambini piccoli che muoiono dimenticati in auto sui sedili o legati al seggiolino non sono così rari e capitano in famiglie normalissime ed a genitori apparentemente impeccabili e incapaci di fare del male ai propri figli. Quest'ennesimo dramma però dev'essere da monito affinché non accada mai più.

HIV il virus regredisce, non era mai successo. Il caso di una ragazzina francese che aveva smesso di prendere i farmaci

HIV il virus regredisce, non era mai successo. Il caso di una ragazzina francese che aveva smesso di prendere i farmaci Una 18enne francese, nata sieropositiva, ha registrato un arretramento dell’HIV, nonostante abbia smesso di usare i farmaci antiretrovirali per ben 12 anni. Si tratta del primo caso di remissione così prolungata senza l’aiuto di medicinali. L'annuncio, è stato reso pubblico dai medici dell’Istituto Pasteur di Parigi, dove la giovane era stata curata da bambina. Nata nel 1996, infettata dalla madre, a sei anni aveva smesso i tradizionali trattamenti. Sembra un miracolo, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. La notizia è davvero importante se si pensa che questo potrebbe essere il primo caso efficace per uno studio in grado di inibire la diffusione dell’HIV anche se i dottori parlano di un caso unico, ma rimangono prudenti. Solo due anni fa, un caso analogo aveva alimentato false speranze negli Stati Uniti. Una bimba, ribattezzata “Mississippi baby”, era stata in remissione per due anni e mezzo. Poi il virus era ritornato.

Gay, ancora una condanna per l'Italia.

Gay, ancora una condanna per l'Italia. La Corte europea dei diritti umani sollecita il paese a riconoscere le unioni civili. È ora che l’Italia si adegui. Subito due leggi: contro l’omofobia e per la parità delle “unioni civili” Dopo che già tanti stati nel mondo hanno compiuto sforzi legislativi affinché anche la legge fosse adeguata alla società, perché troppo spesso, anche nei paesi cosiddetti sviluppati la legislazione arriva troppo tardi rispetto all’andamento ed ai comportamenti dei propri cittadini, anche la Corte europea dei diritti umani condannandola, ha chiesto all'Italia di riconoscere le unioni civili fra persone dello stesso sesso. I giudici di Strasburgo si sono pronunciati martedì, dopo aver preso in esame il caso di tre coppie omosessuali. La sentenza non è per ora definitiva, siccome entro tre mesi dal pronunciamento, la penisola può chiedere che la causa venga portata avanti davanti alla cosiddetta Grande Camera. "Queste coppie", ha scritto la corte, “hanno le stesse necessità di riconoscimento e di tutela della loro relazione al pari di quelle eterosessuali”. L’Italia, insieme alle Grecia, non riconosce le unioni di questo genere. Se la Giustizia europea fa un passo così avanti, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti", è ora che anche l’Italia si adegui ed il Parlamento approvi nell’immediato e contemporaneamente due leggi: una contro l’omofobia ed un’altra per la parità di tutte le “unioni civili”. È giunta l’ora, ribadisce D’Agata, che sia realizzato compiutamente nel Belpaese l’articolo 3 della Costituzione.

Cassazione: si al cambio di sesso all’anagrafe anche senza intervento

E’ stata deposita ieri la sentenza n° 15138/15 della prima sezione della Corte di Cassazione in cui si accoglie il ricorso dell’associazione Rete Lenford sul caso di un uomo che voleva diventare donna e aveva richiesto, in un primo momento, l’autorizzazione al trattamento medico chirurgico per la modifica dei caratteri sessuali, allo scopo di ottenere la rettifica dei dati anagrafici. La Cassazione ha deciso che per ottenere la rettificazione degli atti anagrafici non è obbligatorio l’intervento di adeguamento degli organi riproduttivi. Protagonista della vicenda è una persona trans di 45 anni che già nel 1999 aveva ottenuto l’autorizzazione all’intervento chirurgico a cui aveva però rinunciato, avendo raggiunto nel tempo un equilibrio psico-fisico e che da 25 anni vive ed è socialmente riconosciuta come donna. Sia il tribunale di Piacenza che la corte d’appello di Bologna avevano respinto la richiesta aderendo a quella giurisprudenza di merito, sino ad oggi prevalente, che subordinava la modificazione degli atti anagrafici all’effettiva e concreta esecuzione del trattamento chirurgico sugli organi genitali. Con l’interessante pronuncia, il collegio ha dichiarato che l’interpretazione del giudice di merito è «restrittiva» e non può essere condivisa, in primo luogo perché «restringe ingiustificatamente le ipotesi di godimento dei diritti fondamentali della persona, quali l’identità personale, l’autodeterminazione, l’integrità psicofisica e il benessere psicosociale; è smentita da quanto normalmente avviene per le persone che transitano dal sesso femminile a quello maschile o per le persone per le quali è impossibile per le più disparate ragione ricorrere all’intervento chirurgico». Ci possono essere casi - si legge nelle motivazioni della prima sezione civile - in cui il trattamento non è possibile per motivi di salute, trattandosi di interventi invasivi e «non ancora fondati su una tecnica chirurgica sicura». Quindi, è sempre necessario procedere a un «bilanciamento del diritto all’identità personale e del diritto alla salute». L’interpretazione della norma prevista dalla legge citata, se pur «coerente con la fase storica dell’entrata in vigore della norma, attualmente non può più essere condivisa, alla luce delle attuali conoscenze scientifiche». La Corte d’appello ha ritenuto che le conclusioni cui è giunta la Ctu endocrinologica di «quasi azzeramento delle funzioni sessuali maschili non siano rassicuranti in ordine al profilo della sterilità, e da ciò la necessità dell’intervento chirurgico». Ma l’interpretazione,secondo gli “Ermellini”, è «censurabile in quanto, da un lato, non giustificata dal testo della legge, dall’altro in contrasto con il pacifico principio costituzionale d’impossibilità d’imporre un qualsiasi trattamento sanitario che violi la dignità umana». Piazza Cavour, poi, delinea il cambiamento di scenario che si è registrato negli ultimi vent’anni: la scienza medica è progredita, così come la psicologia e la psichiatria. Il movimento ha influenzato «l’emersione e il riconoscimento dei diritti delle persone transessuali, alle quali è stata data la possibilità di scegliere il percorso medico-psicologico più coerente con il personale processo di mutamento dell’identità di genere». Concludendo, la Corte afferma che il giudice di merito ha sbagliato nel ritenere che la mancanza del trattamento chirurgico fosse di per sé ragione ostativa a ritenere irreversibile il cambiamento dei dati anagrafici. La Cassazione accoglie e cassa la sentenza impugnata. Ancora una volta, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti", l’Amministrazione della Giustizia interviene per colmare vuoto della nostra classe politica incapace a tenere il nostro Paese nel gruppo dei Paesi civili. Ci auguriamo che questa sentenza costituisca il primo passo per l’approvazione di una nuova legge che accolga in maniera ancora più chiara ed inequivocabile il principio del diritto all’autodeterminazione delle persone trans, attraverso una semplificazione delle procedure, come accade oramai nella legislazione dei paesi più avanzati.

Ugo Mennuni, per tetto una macchina infuocata dal caldo estivo e le istituzioni latitano. Il comune di Lecce intervenga

Ugo Mennuni, per tetto una macchina infuocata dal caldo estivo e le istituzioni latitano. Il comune di Lecce intervenga Non sono bastati gli appelli ed alcune apparizioni sulla stampa locale per dare un tetto a Ugo Mennuni, settantenne che dimora nel Comune di Lecce e che ancora oggi si trova costretto a vivere in un furgoncino in compagnia della sua cagnolina Neri con le lamiere che sono letteralmente infuocate dalla calura di questi giorni. Si tratta di una vera e propria questione umanitaria che per Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, merita un urgente intervento da parte delle istituzioni dopo che il signor Ugo ha accusato una serie di malori come documentano alcune fotografie effettuate nei giorni scorsi e prima che accada qualcosa di più drammatico del dramma che già vive quotidianamente il senza tetto. Ed allora, proprio per tali ragioni rivolgiamo l'ennesimo appello alle istituzioni competenti, in prima fila il comune di Lecce, in un momento d'emergenza "caldo" come quello che stiamo vivendo.

lunedì 20 luglio 2015

Fluoro può danneggiare il sistema nervoso

Fluoro può danneggiare il sistema nervoso. Il componente popolare di prodotti per l'igiene dentale può causare varie malattie. L'allarme dello Sportello dei diritti: "I bambini stanno assumendo troppo fluoro!" Uno dei maggiori rischi dell'accumulo di fluoro nel corpo è il danno al sistema nervoso, che causa la degenerazione della sintesi dei neurotrasmettitori e recettori nelle cellule cerebrali, allo stesso tempo comporterebbe difficoltà nell'assimilazione delle proteine del cervello portando a una lenta degenerazione dei neuroni. Un altro possibile effetto negativo può essere legato all'apparato digerente, a causa della ingestione accidentale del fluoro (composto di acido flurhidrico) irritante per lo stomaco che può produrre diarrea e vomito, questo si verifica soprattutto nei bambini o persone con uno stomaco debole. Infine, questo componente popolare può essere responsabile di una patologia dentale chiamata fluorosi dentale, cioè l'effetto dell'assunzione a lungo termine di quantitativo eccessivo di fluoro durante la fase di amelogenesi nei denti permanenti. È caratterizzata da una discromia intrinseca, primitiva, endogena, quindi non eliminabile con l'igiene professionale. La sua caratteristica principale è l'ipomineralizzazione dello smalto, di conseguenza la matrice interprismatica dello smalto risulta difettosa. Non esiste un dosaggio sicuro di fluoro. I danni da fluoro non si manifestano solo a livello dei denti, ma anche delle ossa e di altri tessuti umani. Il fluoro ha effetti negativi anche sul sistema nervoso centrale e determina alterazioni comportamentali e deficit cognitivi. Studi scientifici dimostrerebbero che il fluoro può essere neurotossico anche per il feto a dosaggio considerati sicuri per la madre. Dopo la nascita, il bambino può manifestare un ridotto quoziente intellettivo e alterazioni comportamentali. Esistono pochissimi studi scientifici correttamente condotti sugli integratori di fluoro, osserva Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, e tutti dimostrano che l’effetto di questi supplementi sulla prevenzione delle carie è molto blando se non nullo. Decisamente più numerosi sono invece gli studi sugli effetti negativi del fluoro sulla salute dell’uomo. Nonostante tutto, molti pediatri e dentisti consigliano ancora in modo automatico e sistematico la fluoroprofilassi (compressine o gocce) per i bambini di pochi mesi. L’integrazione di fluoro non è solo inutile, ma può essere addirittura dannosa. Le industrie del farmaco sono notoriamente molto abili nel manipolare, se non nell’influenzare, gli studi scientifici. Insieme a quelle produttrici di dentifrici hanno a lungo sottaciuto e sottovalutato gli effetti tossici dei prodotti a base di fluoro.

Attacco hacker a sito coniugi infedeli.

Attacco hacker a sito coniugi infedeli. Violato Ashley Madison il nome più famoso nel campo degli incontri extraconiugali. Un altro colpo alla privacy di milioni di cittadini? Anche Ashley Madison cade nella trappola degli hacker. Ora tremano i 37 milioni di iscritti al sito di incontri più famoso al mondo, per persone impegnate o sposate in cerca di avventure. Un gruppo di hacker ha rubato e fatto trapelare alcuni dati personali degli utenti: per ora sono solo 40 megabyte. Ma i pirati della rete sostengono di avere accesso all'intero database e minacciano di rendere pubbliche tutte le informazioni, comprese quelle relative ai numeri di carta di credito e preferenze sessuali. Gli hacker vogliono la chiusura del sito, il cui motto è "la vita è breve, trova una relazione", di proprietà di Avid Life Media, una società canadese che controlla anche Cougar Life ed Established Men. La violazione è stata confermata dalla società: "Ci scusiamo per l'intrusione criminale nelle informazioni dei nostri clienti", ha affermato Avid Life Media in un comunicato.Il gruppo di hacker avrebbe deciso di pubblicare i dati perché Ashley Madison, a loro parere, ricatta i clienti: il sito, spiegano, offre gratuitamente agli utenti i servizi-base, ma poi chiede 19 dollari per la cancellazione definitiva delle loro informazioni dai server, mentre gratuitamente si possono solo 'nascondere'. Se è probabile che il rischio che gli hacker potrebbero penetrare nei programmi utilizzati dai clienti Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” evidenzia come tale colpo, sia l’ennesimo che riguarda i dati di milioni di clienti di un sito, che offre un servizio d'appuntamenti unico nel suo genere, specifico per persone sposate in cerca di una relazione extra coniugale, con ciò manifestandosi l’evidenza che la privacy e i dati di milioni di cittadini siano costantemente esposti a questi attacchi nonostante le rassicurazioni di questi colossi commerciali. Ancora una volta ritorna, quindi, torna all’ordine del giorno la questione dei sistemi di sicurezza dei dati informatici ed ancora una volta lo “Sportello dei Diritti”, ribadisce ai consumatori di stare sempre attenti ai propri dati, e di adottare quelle semplici accortezze come quella di utilizzare password diverse per account diversi e di cambiarle regolarmente. Un altro consiglio è quello di tenere d’occhio sempre il proprio conto e di denunciare immediatamente all’autorità e alla propria banca ogni anomalia per ottenere la restituzione dell’eventuale maltolto.

Nozze gay trascritte in Italia. La Corte d'Appello di Napoli accoglie il ricorso di due donne

Nozze gay trascritte in Italia. La Corte d'Appello di Napoli accoglie il ricorso di due donne. Il pronunciamento va letto come un forte invito al legislatore a provvedere nella direzione delle unioni civili La Corte di appello di Napoli ha ordinato la trascrizione di un matrimonio contratto all’estero da due donne francesi di cui una di origini italiane, residenti in Italia. La sentenza si riferisce al caso di una coppia di donne che si sono sposate in Francia e si sono trasferite qui da noi: il divieto di discriminazione e il principio di libera circolazione nell’Europa unita escludono che sussistano motivi di ordine pubblico per i quali l’ufficiale di stato civile possa rifiutare l’incombente presso l’anagrafe del Comune. In sostanza - afferma la Corte d'Appello nella sentenza depositata - il ricorso depositato dalle due donne transalpine venute a vivere in Italia per motivi di lavoro, va accolto: trova ingresso l’opposizione ex articoli 95 e seguenti del Dpr 396/00. Mentre sbaglia il Tribunale a dichiarare illegittima la trascrizione citando la giurisprudenza di legittimità: la sentenza 4184/12, infatti, riguarda un caso diverso perché proibisce la trascrizione in Comune del matrimonio contratto all’estero da due cittadini italiani dello stesso sesso, motivando il divieto non con l’inesistenza o l’invalidità dell’atto, ma con l’inidoneità a produrre effetti nell’ordinamento. In Francia l’unione same sex è regolata e dunque non sorgono le questioni tutte interne alla legislazione italiana che manca di una normativa ad hoc. La legislazione in materia è riservata ai singoli Stati Ue: se nel Paese transalpino o in qualsiasi altro Stato Ue il vincolo risulta contratto regolarmente, l’Italia non può allora disconoscerlo. Diversamente risulterebbero violati l’articolo 12 della carta di Strasburgo che comprende il diritto al matrimonio di persone dello stesso sesso secondo la legislazione dello Stato di appartenenza e l’articolo 14 che prevede anche il diritto di una coppia omosessuale ad una «vita familiare». Insomma: il mancato riconoscimento di un matrimonio same sex pregiudicherebbe la libera circolazione delle persone e violerebbe il diritto di circolare e soggiornare nel territorio degli Stati membri e a non subire discriminazione in base alla nazionalità. Il giudice ordina al Comune di trascrivere le nozze. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” il pronunciamento, quindi, va letto come un forte invito al legislatore a provvedere nella direzione delle unioni civili (o simili).

Aviaria, alcuni paesi europei vietano da oggi l'importazione di pollame e uova dal Regno Unito

Aviaria, alcuni paesi europei vietano da oggi l'importazione di pollame e uova dal Regno Unito. Lo "Sportello dei Diritti": le autorità sanitarie monitorino la situazione Il pericoloso virus dell'influenza aviaria H5N8 è stato scoperto di nuovo in pollame, in una fattoria nel nord-ovest del Regno Unito. L'USAV, ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria svizzero, ha vietato da oggi fino a nuovo avviso l'importazione di pollame e uova da quel Paese. In concreto si tratta di carni di pollame e uova da tavola non trattati termicamente, pollame vivo, pollastre, pulcini di un giorno e uova da cova. Con questa misura l'USAV si prefigge di evitare l'introduzione dell'influenza aviaria in Svizzera. Finora, non è chiaro chiaro se il virus è arrivato in Europa attraverso uccelli selvatici, mangimi o commercio di pollame. La FLI aveva raccomandato oltre il divieto di trasporto, avevano deciso di imporre il confinamento del pollame. Ad oggi non si conoscono persone infettate dal sottotipo H5N8 mentre il rischio per la salute pubblica è "molto basso". In situazioni del genere, rileva Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” è comunque sempre utile che le autorità sanitarie a livello europeo e nazionale monitorino la situazione per evitare il diffondersi di contagi, che nel caso dell'influenza aviaria nel gran parte dei casi non riguardano l'uomo ma possono causare ingenti danni alla filiera alimentare.

domenica 19 luglio 2015

TARSU agli alberghi. Annullata dalla CTP di Lecce cartella esattoriale di quasi centomila euro del Comune di Gallipoli

TARSU agli alberghi. Annullata dalla CTP di Lecce cartella esattoriale di quasi centomila euro del Comune di Gallipoli Anche oggi segnaliamo la recentissima sentenza n. 2564/15, con la quale i giudici tributari di Lecce hanno totalmente annullato la cartella esattoriale TARSU anno 2011 di € 97.781,88 notificata alla Caroli Hotels S.r.l. di Gallipoli su ricorso predisposto dall'avvocato Maurizio Villani. L’annullamento della succitata cartella esattoriale è stato determinato dal fatto che il Comune di Gallipoli non aveva impugnato la sentenza per l’anno 2004, con la quale i giudici tributari avevano stabilito che gli alberghi ai fini TARSU devono essere parificati alle civili abitazioni e, quindi, la tassazione è sensibilmente inferiore. Non avendo impugnato la precedente sentenza, si è formato il cosiddetto giudicato esterno che, secondo la costante giurisprudenza della Corte di Cassazione, fa stato per tutti gli anni. Infine, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, il Comune di Gallipoli è stato condannato al pagamento delle spese di giudizio pari ad € 7.000,00 con distrazione all’Avv. Maurizio Villani.

Acqua a singhiozzo a Lecce. Rubinetti a secco in varie zone della città e siamo solo all'inizio della "calata" dei turisti

Acqua a singhiozzo a Lecce. Rubinetti a secco in varie zone della città e siamo solo all'inizio della "calata" dei turisti. Verifichi l'Aqp. Ridurre gli sprechi Numerosi cittadini residenti a Lecce nella giornata di ieri ci hanno segnalato che, in particolare, nel corso della serata dai rubinetti non usciva una goccia d'acqua. L'anomalia avrebbe riguardato numerosi quartieri, dai Salesiani al rione San Pio, intorno alle ore 19 e le 21, quando a partire da una riduzione progressiva della pressione si è arrivati a non potersi lavare ed effettuare le normali incombenze domestiche.Si tratta, quindi, per Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, di un primo campanello d'allarme da far tintinnare nelle orecchie dei responsabili dell'Acquedotto Pugliese e del Presidente della Regione, se si pensa che ancora non si é raggiunto il picco delle presenze turistiche ed é quindi semplice immaginare che la situazione potrebbe aggravarsi con l'arrivo dei primi esodi di agosto. Ciò tanto più se si pensa che l'inverno e la primavera scorse sono state particolarmente piovosi e con gli invasi pieni non ci si dovrebbe aspettare alcuna problematica per ciò che riguarda l'approvvigionamento. Ovviamente lo “Sportello dei Diritti” invita comunque la cittadinanza a rispettare alcune semplici regole di buon senso e di rispetto del bene più prezioso, come quella di ridurre gli sprechi e controllare l'eventuale presenza di perdite o sgocciolamenti.

Contratti preliminari e IVA. La Commissione Tributaria Provinciale di Lecce annulla un avviso di accertamento di oltre un milione di euro

Contratti preliminari e IVA. La Commissione Tributaria Provinciale di Lecce annulla un avviso di accertamento di oltre un milione di euro Per il Fisco una nuova batosta da parte della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce che rileva una serie d'importanti principi in materia di contratti preliminari ed importi assoggettati ad IVA. Con la sentenza n. 2565/15, infatti, i giudici tributari salentini hanno accolto un ricorso da parte della Costa del Salento di Ugento S.r.l. difesa dall'avvocato Maurizio Villani ed hanno annullato totalmente un avviso di accertamento di oltre un milione di euro per l’anno 2007. La società, in sede contenziosa, è riuscita a dimostrare di avere regolarmente dichiarato i ricavi in base alla registrazione dei vari contratti, contrariamente a quanto riteneva l’ufficio che faceva riferimento agli importi dei semplici contratti preliminari. In sostanza, l'azienda ha scrupolosamente rispettato la normativa fiscale, dimostrando la propria correttezza contabile anche con una perizia giurata mai contestata dall’Ufficio, anche perché come più volte chiarito dalla giurisprudenza e dalla stessa Amministrazione finanziaria, la caparra confirmatoria non può mai considerarsi pagamento anticipato del prezzo e le somme versate a tale titolo non possono mai essere assoggettate ad Iva, almeno fino a quando, all’atto della stipula del contratto definitivo, non siano eventualmente imputate al corrispettivo della cessione, come la società ricorrente ha dimostrato con i vari allegati da me depositati e mai contestati dall’ufficio. Oltretutto, la società ha eccepito che l’eventuale accoglimento delle tesi dell’Ufficio avrebbe determinato una illegittima duplicazione di imposta, vietata dall’art. 163 del Testo Unico Imposte sui Redditi (TUIR). Questa sentenza, sottolinea Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è importante perché fa da guida alle registrazioni contabili delle imprese e delle società nonché alle redazione delle relative dichiarazioni fiscali.

sabato 18 luglio 2015

Sbalzi di tensione, il consumatore puo’ essere risarcito in caso di danni.

Sbalzi di tensione, il consumatore puo’ essere risarcito in caso di danni. In questi giorni sono sempre più frequenti i black out derivanti da sbalzi ed interruzioni di energia elettrica. Diversi consumatori stanno segnalando alla Sportello dei Diritti disagi derivanti dalle interruzioni improvvise e prolungate. Quartieri interi della città di Bisceglie, e non solo, sono rimasti per molto tempo privi di energia elettrica. I guasti elettrici potrebbero danneggiare componenti di elettrodomestici e/o apparecchiature elettroniche, sottoposte ad innaturali sollecitazioni a causa delle interruzioni improvvise. Laddove si accerti che i danni siano riconducibili alle interruzioni o agli sbalzi di tensione improvvisi l’utente può attivarsi nei confronti del gestore/fornitore di energia elettica richiedendo, ove sussistano i presupposti, il risarcimento per gli eventuali danni subiti. Sul punto la Corte di Cassazione con la nota sentenza n° 11193 del 15.05.2007 ha confermato che la società erogatrice di energia elettrica è tenuta a risarcire i danni subiti dagli utenti a causa degli sbalzi e di interruzioni accidentali di corrente, secondo responsabilità per l’esercizio di attività pericolosa ai sensi dell’art. 2050 c.c. “La società erogatrice di energia elettrica risponde a titolo di responsabilità per attività pericolosa dei danni subiti dagli utenti a causa degli sbalzi di corrente” . Alla luce di tanto, il consumatore può senz’altro segnalare tali inconvenienti inviando tempestivamente una raccomandata e/o PEC al gestore affinché chiarisca la causa delle interruzioni elettriche ed accerti i danni lamentati dall’utente e, ove sussistano i presupposti, risarcisca i danni.

Via Settembrini a Lecce. I residenti esasperati per l'assenza del Comune

Via Settembrini a Lecce. I residenti esasperati per l'assenza del Comune A segnalarci ancora una volta i problemi della città un comitato di cittadini residenti in Via Settembrini a Lecce che nel rivolgersi allo “Sportello dei Diritti”, lamentano l'assenza delle istituzioni ed in particolare della propria amministrazione comunale. "Siamo residenti da oltre 5 anni alla via Settembrini, sul tratto che congiunge tale via con via Adriatica, e lamentiamo il grave dissesto di questa strada. Polvere, fango, pozzanghere profonde che spesso impediscono il passaggio delle auto e conseguentemente l'accesso alle nostre abitazioni, problemi di allergie alla polvere lamentate da alcuni bambini dei residenti, danneggiamenti alle auto, questi sono i danni provocati da tale dissesto. Siamo letteralmente delusi dal trattamento che il Comune di Lecce riserva a cittadini che pagano le tasse e non ottengono i servizi di cui hanno diritto, tale situazione è aggravata dal fatto che più volte abbiamo informato e richiesto formalmente la risoluzione di tale situazione non ottenendo alcuna risposta in merito. Se non bastano le parole abbiamo a disposizione del Comune foto e video e certificati medici attestanti i disagi". Ed allora, per Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, non resta che rivolgere un pubblico appello al Sindaco ed agli uffici competenti dell'ente che questi guida, affinché provveda a risolvere quest'annosa situazione che affligge cittadini che hanno pagato oneri di urbanizzazione, tasse e balzelli vari senza che l'amministrazione comunale abbia sinora mosso un dito. Se anche questa volta, però, gli amministratori non dovessero effettuare un qualsiasi gesto a favore di questi nostri concittadini siamo pronti ad un'azione in sede giudiziaria attraverso i nostri consulenti affinché si provveda anche coattivamente.

Ferrari richiama le auto per problemi dovuti agli airbag Takata.Richiamo in fabbrica per 800 esemplari in Nord America.

Ferrari richiama le auto per per problemi dovuti agli airbag Takata.Richiamo in fabbrica per 800 esemplari in Nord America. Ancora un richiamo in casa Ferrari. Dopo quello ultimo dell'esemplari della "458" e "La Ferrari", la prestigiosa casa automobilistica italiana, ha emesso un richiamo volontario in Nord America per 800 vetture per problemi connessi agli airbag difettosi prodotti da Takata, al centro di un richiamo a livello mondiale. Infatti decine di milioni di vetture dotate di airbag Takata sono state richiamate di recente dalle case automobilistiche nel timore che gli airbag possano esplodere e lanciare schegge contro i conducenti e i passeggeri. Non è la prima volta che la Ferrari si trova alla prese con un richiamo, ma per lo scandalo degli airbag che si sta consumando negli ultimi due anni, questo ultimo della casa automobilista italiana, appare di portata molto maggiore rispetto a quegli precedenti. Non sappiamo ancora se tali richiami siano stati “viziati” da segnalazioni o addirittura incidenti degli stessi proprietari. Secondo la US National Highway Traffic Safety Administration, la Ferrari North America sta richiamando 814 veicoli, alcuni prodotti nel 2015, tra cui 458 Italia, 458 Spider, 458 Speciale, 458 Speciale A, California T, FF, F12 Berlinetta, e le auto Ferrari "LaFerrari". La società ha fatto sapere che i veicoli possono essere dotati di un airbag lato guida "che è stato impropriamente assemblato". Come risultato, gli airbag potrebbero essere disabilitati o involontariamente innescati in singoli casi. La prestigiosa casa automobilistica italiana, produce circa 7.000 veicoli all'anno. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione, dove gli uomini della rinomata casa automobilistica italiana dovranno apportare i dovuti correttivi e risolvere un problema non certo grave, ma destinato comunque a suscitare non poca preoccupazione. Infatti le difettosità segnalate sono potenzialmente ancora più rischiose se si pensa che le Ferrari sono auto sportive con prestazioni da record e velocità di punta elevatissime.