giovedì 31 ottobre 2019

La fuga termica della batteria agli ioni di litio alloggiata su una sedia a rotelle costringe El Al a cancellare il volo

La fuga termica della batteria agli ioni di litio alloggiata su una sedia a rotelle costringe El Al a cancellare il volo Il 27 ottobre, la compagnia di bandiera di Israele El Al è stata costretta a cancellare il volo LY326 tra Parigi CDG, Francia e Tel Aviv, Israele. Il fumo è stato rilevato nel bagagliaio di un Boeing 737-900 (4X-EHE), causato da una batteria agli ioni di litio alloggiata su una sedia a rotelle, secondo il canale televisivo israeliano Channel 13. In una dichiarazione, la compagnia aerea ha dichiarato che l'aereo è stato messo a terra dopo che il fumo è stato rilevato nella stiva, probabilmente a causa di un incendio della batteria. El Al ha affermato che la batteria non è stata rimossa dalla sedia a rotelle come richiesto dalle regole dell'aviazione. Fortunatamente, l'incidente è avvenuto durante l'imbarco: “ I passeggeri che erano già saliti a bordo, sono dovuti sbarcare. A tutti i passeggeri sono state offerte camere d'albergo per la notte e una nuova partenza per Tel Aviv è stata programmata il giorno successivo (lunedì) ", ha aggiunto la compagnia aerea, sottolineando che" la sicurezza e la protezione dei passeggeri sono la nostra massima priorità ". La fuga termica è il problema scientifico chiave nella ricerca sulla sicurezza delle batterie e particolarmente sentito nelle batterie agli ioni di litio che oggi sono il cavallo di battaglia nello sviluppo dei veicoli elettrici e nella loro accettazione da parte del grande pubblico. Gli esperti, infatti, utilizzano l’espressione “instabilità termica” o “Thermal Runaway” per descrivere il fenomeno che potrebbe aver causato l’incendio nella stiva dell'aereo. In chimica e nell’ingegneria chimica, con il termine thermal runaway ci si riferisce ad una situazione in cui un incremento di temperatura del sistema crea delle condizioni che determinano un ulteriore aumento di temperatura. È un particolare caso di feedback positivo per cui si genera uno scostamento incontrollato dalle condizioni di equilibrio del sistema. Nei casi gravi una situazione di runaway, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, può determinare un’esplosione. Per prevenire l’avvio in una fuga termica e quindi incidenti come questo, diventa indispensabile smontare la batteria come richiesto dalle regole dell'aviazione.

Farmaco antivirale per la Cura dell'Herpes Simplex ritirato volontariamente dalle farmacie. Ecco i lotti e info

Farmaco antivirale per la Cura dell'Herpes Simplex ritirato volontariamente dalle farmacie. Ecco i lotti e info La Società Fidia Farmaceutici, informa di aver attivato un richiamo volontario, a scopo precauzionale, della specialità medicinale ACICLIN. Questo farmaco è indicato per il trattamento delle infezioni da Herpes Simplex della pelle e delle mucose, compreso l’Herpes Genitalis primario e recidivante. Nello specifico si tratta dei lotti n. C04540 con scadenza 23.01.2024, C04550 con scadenza 24.01.2024, C04530 con scadenza 22.01.2024 e C04000 con scadenza 21.01.2024 della specialità medicinale ACICLIN*25CPR 400MG – AIC028614055. Il provvedimento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, per problemi di frantumazione delle compresse in fase di estrusione dal blister. Per eventuali chiarimenti è possibile contattare il Customer Service Fidia Farmacia al numero verde 800605051. L'infezione da herpes simplex è frequente in associazione con stati febbrili e di abbassamento delle difese immunitarie. L'infezione erpetica è una patologia di frequente riscontro. Ha come sede tipica le labbra, ma notevole incremento sta assumendo oggi la forma genitale. È trasmessa da un virus a DNA appartenente alla famiglia degli herpesviridae. L'uomo ne è l'unico ospite e la trasmissione è interumana. Due sono gli agenti virali imputati di tale patologia: HSV (herpes Simplex Virus) 1 e 2. In passato si tendeva a ritenere l'HSV1 responsabile delle infezioni della parte superiore del corpo (bocca e viso in particolare) e l'HSV2 della parte inferiore del corpo (regione genitale soprattutto).

Allerta dell'Agenzia francese di sicurezza sanitaria: AIFA dispone ritiro dalle farmacie lotti specialità medicinale NUTRIPLUS OMEGA e NUTRISPECIAL OMEGA

Allerta dell'Agenzia francese di sicurezza sanitaria: AIFA dispone ritiro dalle farmacie lotti specialità medicinale NUTRIPLUS OMEGA e NUTRISPECIAL OMEGA L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha disposto il ritiro di lotti di una soluzione che viene somministrato quando un individuo non è in grado di mangiare normalmente del cibo. Ci sono molte situazioni che possono richiedere questo tipo di alimentazione, per esempio quando una persona si sta riprendendo dopo un intervento chirurgico, o a seguito di ferite o ustioni, o quando non si è in grado di assorbire il cibo dallo stomaco e dall’intestino. Nello specifico si tratta dei lotti della specialità medicinale NUTRIPLUS OMEGA e NUTRISPECIAL OMEGA, della ditta B Braun Milano Spa, nelle confezioni di seguito riportate: 174448051 40415022 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 1250ML IT T 31/10/2019,174638051 40415034 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 1875ML IT T 31/10/2019, 174648052 40416012 NUTRIPLUS OMEGA N3C 1250ML IT T 31/10/2019, 175158051 40416024 NUTRIPLUS OMEGA N3C 1875ML IT T 30/11/2019, 180638052 40415010 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 625ML IT T 31/01/2020, 180838051 40415022 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 1250ML IT T 31/01/2020, 180928051 40415022 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 1250ML IT T 31/01/2020, 181028051 40416024 NUTRIPLUS OMEGA N3C 1875ML IT T 29/02/2020, 181038051 40415010 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 625ML IT T 29/02/2020, 181338051 40415010 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 625ML IT T 29/02/2020, 181458051 40415010 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 625ML IT T 31/03/2020, 181528051 40415022 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 1250ML IT T 31/03/2020, 181628052 40415010 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 625ML IT T 31/03/2020, 182328051 40415022 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 1250ML IT T 31/05/2020, 182838051 40416012 NUTRIPLUS OMEGA N3C 1250ML IT T 30/06/2020, 183248051 40416012 NUTRIPLUS OMEGA N3C 1250ML IT T 31/07/2020, 183338051 40415010 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 625ML IT T 31/07/2020, 183548051 40415022 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 1250ML IT T 31/07/2020, 183628051 40415010 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 625ML IT T 31/08/2020, 183858051 40415034 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 1875ML IT T 31/08/2020, 183928051 40415022 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 1250ML IT T 31/08/2020, 184048051 40416012 NUTRIPLUS OMEGA N3C 1250ML IT T 30/09/2020, 184248051 40415010 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 625ML IT T 30/09/2020, 184328051 40415022 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 1250ML IT T 30/09/2020, 184358051 40416024 NUTRIPLUS OMEGA N3C 1875ML IT T 30/09/2020, 184648052 40416012 NUTRIPLUS OMEGA N3C 1250ML IT T 31/10/2020, 184748051 40415010 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 625ML IT T 31/10/2020, 185058052 40415022 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 1250ML IT T 30/11/2020, 190428052 40416012 NUTRIPLUS OMEGA N3C 1250ML IT T 31/12/2020, 190558051 40415022 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 1250ML IT T 31/12/2020, 190638052 40415034 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 1875ML IT T 31/01/2021, 190758051 40415010 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 625ML IT T 31/01/2021, 190948052 40415010 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 625ML IT T 31/01/2021, 191048051 40415022 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 1250ML IT T 28/02/2021, 191158051 40416024 NUTRIPLUS OMEGA N3C 1875ML IT T 28/02/2021, 191438051 40415010 NUTRISPECIAL OMEGA N3C 625ML IT T 31/03/2021. Il provvedimento si è reso necessario, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, a seguito della notifica di allerta pervenuta dall’agenzia francese e dalla comunicazione pervenuta dalla ditta concernente “rari casi di cambi di colorazione nei farmaci sopra indicati”. Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute è invitato a voler procedere con gli adempimenti necessari per la verifica del ritiro avviato dalla ditta.

Tasse, la classifica dei Paesi UE con la pressione fiscale più alta.

Tasse, la classifica dei Paesi UE con la pressione fiscale più alta. In Francia è la più alta dell'Unione europea con il 48,4% del reddito che va in tasse. Italia settima con il 42%, in leggero calo. I meno tassati? Gli irlandesi Passando a considerare la griglia completa dei Paesi, si scopre che a guidare la classifica di quelli più tassati dal fisco c'è la Francia che si conferma il paese dell'Unione europea dove la tassazione (tasse sul reddito e contribuzione sociale) è più elevata, in base ai dati Eurostat del 2018. Nel paese la pressione fiscale è al 48,4%, in aumento dall'anno precedente (48,3%), seguita da Belgio (47,2%, in aumento dal 47%), Danimarca (45,9%, in calo rispetto dal 46,8%), Svezia (44,4%, in calo dal 44,7%), Austria (42,8%, in aumento dal 42,4%), Finlandia (42,4%, in calo dal 43,1%) e Italia (42%, in lieve calo rispetto al precedente 42,1%). I paesi dove il fisco colpisce meno sono Irlanda (23%), Romania (27,1%), Bulgaria (29,9%), Lituania (30,5%) e Lettonia (31,4%). La media europea resta praticamente invariata al 40,3%.Rispetto al 2017 la pressione fiscale è salita nella maggior parte dei paesi (16), in particolare in Lussemburgo (da 39,1% nel 2017 al 40,7% nel 2018) e Romania (da 25,8% a 27,1%).Per quanto riguarda la sola imposta sul reddito, in testa resta la Danimarca (28,9%), seguita da Svezia (18,6%), Belgio (16,8%), Lussemburgo (16,4%), Finlandia (15,9%) e Italia (14,1%). Tuttavia l’ostilità e l’avversione che gli italiani manifestano per le tasse, non nascono solo dall’avvilente constatazione della sempre più marcata sproporzione tra quanto versato e la qualità dei servizi pubblici, sempre più scadenti, che a fronte di ciò viene offerta. A giocare un ruolo determinante sulla sempre più dilagante insofferenza verso il pagamento delle imposte c’è infatti anche la convinzione che la pressione fiscale esistente nel nostro Paese sia sempre più insopportabile. E a confermare questa sensazione, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, arrivano, anno dopo anno, numeri e statistiche, che non fanno altro che confermare quello che ormai è un incontrovertibile dato di fatto. I dati più aggiornati, ci dicono infatti che nonostante il peso del fisco in Italia sia calato di 0,1 punti, dal 42,1 % del 2017 al 42% del 2018, esso resta comunque il settimo più pesante dei grandi Paesi industrializzati.

mercoledì 30 ottobre 2019

Un caimano lungo un metro catturato in un fiume a nord di Tolosa in Francia: e non è una fake news. Il video della cattura

Un caimano lungo un metro catturato in un fiume a nord di Tolosa in Francia: e non è una fake news. Il video della cattura Sulle rive del fiume Hers, un ruscello a nord di Tolosa, una coppia a passeggio ha notato che un piccolo coccodrillo era nell'acqua. Era un caimano Schneider, una specie comunemente conosciuta in Sud America. La notizia arriva dai Vigili del Fuoco dell'Alta Garonna che lo hanno catturato e messo in sicurezza dopo la segnalazione martedì 29 ottobre. Si può presumere che il rettile originario del Sud America, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è sicuramente stato importato illegalmente in Francia, come spiegano i Vigili del Fuoco, e rientra tra le specie selvatiche che costituiscono pericolo per la salute e l'incolumità pubblica e di conseguenza la commercializzazione e la detenzione sono assolutamente proibite. La polizia ha avviato le indagini con il supporto del servizio veterinario procedendo contro ignoti per il reato di abbandono di animale e per violazione della normativa inerente la detenzione di animali pericolosi. Il comunicato dei Vigili asserisce che il rettile si trova in buone condizioni di salute ed adeguato stato di nutrizione, nonostante non sia stato nel suo ambiente naturale. Tali rettili, il cui modello di preda comprende principalmente pesci e piccoli animali, sono generalmente timidi e reagiscono in modo aggressivo solo quando si sentono minacciati. Il caimano, dell’ordine dei coccodrilli, comprende tre specie che abitano i fiumi dell’America latina: Caimano comune, yacaré e dal muso largo. Appartengono alla stessa famiglia degli alligatori ma si distinguono per la dentatura e il muso. La cattura ripresa in un video pubblicato su Twitter al link https://twitter.com/i/status/1189218701821841413, ha scatenato l'ironia social.

L'aereo fa un arresto di emergenza al decollo, grande paura per i passeggeri

L'aereo fa un arresto di emergenza al decollo, grande paura per i passeggeri. Al momento di guadagnare slancio prima di decollare, un Air France Airbus del volo AF7465 ha interrotto la sua corsa nel mezzo della pista dell'aeroporto di Perpignan in Francia La manovra di emergenza eseguita dal pilota ha scosso tutti i passeggeri a bordo del volo Air France martedì 29 ottobre, previsto alle 10:50 per Parigi. Mentre l'aereo, un Airbus A 318, stava accelerando a tutta velocità sulla pista per prendere il volo, un imprevisto cambio di vento costrinse il capitano a fermare il decollo e improvvisamente frenò per fermare l'aereo. Una frenata di emergenza, molto violenta, che ha spaventato i viaggiatori, non abituati a questo tipo di sosta al momento del decollo. "Una circostanza molto rara, non ci aspettavamo davvero e tutti erano scossi sul sedile perché la frenata era ultra violenta, siamo passati da quasi 300 km / h o più a 0, in pochi secondi ", ha raccontato uno dei passeggeri. La paura di una collisione è stata rapidamente dissipata dal pilota che ha avvertito i passeggeri della situazione. Martedì notte, Air France ha confermato "che l'equipaggio del volo AF7465 del 29 ottobre 2019 che collega Perpignan a Parigi Orly, ha interrotto il suo decollo a causa dell'attivazione di un allarme antivento. Questo allarme indica ai piloti la presenza di turbolenza "."Il decollo è stato interrotto da una procedura nota e controllata dagli equipaggi, che sono regolarmente addestrati per eseguire questa manovra pianificata dal produttore." E' stata la comparsa di un vento laterale che avrebbe fatto funzionare il sistema di allarme. Un sistema, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, altamente efficiente in termini di comfort e sicurezza per i passeggeri durante le fasi di decollo e atterraggio dell'aeromobile. Dopo alcuni minuti di parcheggio, qualche altro controllo tecnico e un nuovo giro, l'Airbus A 318 è finalmente decollato verso Parigi alla fine della mattinata.

martedì 29 ottobre 2019

USA: mele del Michigan richiamate in otto stati per possibile contaminazione da Listeria

USA: mele del Michigan richiamate in otto stati per possibile contaminazione da Listeria. Ad oggi non riguarda il mercato italiano, ma c’è sicuramente la possibilità che i turisti italiani siano interessati. North Bay Produce, con sede nel Michigan, richiama volontariamente diverse varietà di mele per la possibile contaminazione da Listeria. Le mele fresche del Michigan sono state distribuite in otto stati fanno parte del richiamo perché sono potenzialmente contaminate dai batteri della Listeria monocytogenes, ha dichiarato la società in un comunicato stampa. Le varietà ricordate includono le mele McIntosh, Honeycrisp, Jonathan, Fuji, Jonamac e Red Delicious. Le mele sono state vendute in sacchetti di plastica con questi marchi: Great Lakes, North Bay Producue Pure Michigan, nonché senza marchio in sacchetti di plastica trasparenti, sacchetti di carta bianca e singolarmente dai rivenditori. Le mele sono state spedite dal 16 al 21 ottobre a grossisti, rivenditori e broker in Florida, Illinois, Kentucky, Louisiana, Michigan, Carolina del Nord, Texas e Wisconsin. Il richiamo è stato avviato,evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, dopo che un test del prodotto ha rivelato che i prodotti finiti contenevano i batteri. Nessun altro prodotto della Baia del Nord è interessato dal richiamo e la società ha dichiarato di "non essere a conoscenza di alcuna malattia connessa da funzionari sanitari a tale richiamo". Un elenco completo delle mele interessate insieme a descrizioni e foto è stato pubblicato su www.northbayproduce.com/recall. Se si dispone dei prodotti richiamati, la società consiglia di non consumarli e di scartarli o restituirli al luogo di acquisto.Secondo i Centers for Disease Control and Prevention, l'esposizione ai batteri Listeria può causare infezioni gravi o fatali nei bambini, negli anziani e in quelli con sistema immunitario compromesso. Inoltre, può causare aborti spontanei e parti con esito fatale di donne in gravidanza. Le persone sane possono avvertire sintomi come febbre alta, forti mal di testa, nausea, dolore addominale e diarrea.

Australia, uno squalo attacca due britannici ferendoli gravemente.

Australia, uno squalo attacca due britannici ferendoli gravemente. Ha attaccato un gruppo di nuotatori a pochi metri dalla spiaggia nella regione delle Isole Whitsunday Uno squalo bianco di cinque metri ha attaccato due uomini britannici, ferendoli in modo grave. E' successo all'alba di oggi a pochi metri dalla spiaggia nella regione delle Isole Whitsunday, in Australia. Un gruppo di 20 amici decide di farsi una nuotata. Vanno alla spiaggia e si tuffano in mare. All'improvviso si materializza uno squalo bianco. L'enorme pesce vede i nuotatori e attacca. Si accanisce contro un uomo, lo azzanna alla gamba e lo trascina per decine di metri. Poi lo lascia e si avventa contro un altro. Entrambi,,evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” se la cavano con gravi ferite alle gambe. Dalla spiaggia danno l'allarme. La polizia fa evacuare la spiaggia e cominciano le ricerche: dall'alto con gli elicotteri, in mare con decine di imbarcazioni, ma dell'animale non c'è traccia. Scomparso. L'obiettivo è quello di far allontanare lo squalo dalla riva. Per ucciderlo infatti sarebbe necessario un permesso speciale: lo squalo Carcharodon carcharias noto anche come il grande squalo bianco o puntatore bianco "white pointer" è una specie protetta in Australia. È l'ultimo incidente di squali in Australia. Con la memoria si corre alla ricerca degli attacchi precedenti. Nel novembre dell'anno scorso, un uomo è stato ucciso. Il nuovo attacco è avvenuto vicino alla località costiera di Airlie Beach nella regione di Whitsunday nel Queensland, in Australia.

Ambulanza perde paziente per strada mentre corre in ospedale e la clip diventa virale.

Ambulanza perde paziente per strada mentre corre in ospedale e la clip diventa virale. Sul web è diventata virale una clip in cui un'ambulanza perde il paziente mentre corre verso l’ospedale. Il conducente dell’auto che viaggiava sulla stessa carreggiata si è fortunatamente accorto dell’uomo steso sull’asfalto tempestivamente, riuscendosi a fermare e ad avvertire subito gli infermieri. Solo al secondo tentativo, i sanitari ucraini sono riusciti a riportare un paziente in ospedale. La prima volta l’uomo è infatti caduto da un’ambulanza. E nessuno, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si sarebbe accorto di nulla se il conducente dell’auto che seguiva non avesse attirato la loro attenzione con segnali acustici. L’incidente è accaduto alle 11 del mattino il 26 ottobre a Novomoskovsk, nella regione di Dnipropetrovsk, in Ucraina. Secondo quanto si è appreso l’uomo era ubriaco e inizialmente ha rifiutato il ricovero in ospedale, e lungo il tragitto verso l’ospedale, ha aperto le porte saltando giù. Alla fine è stato comunque portato lo stesso in ospedale. La clip è visionabile su youtube copiando il link: https://youtu.be/RNKAYXPafhM

lunedì 28 ottobre 2019

Allerta UE per birra tedesca con detergenti. Scatta il ritiro di 17 birre della Franken Bräu

Allerta UE per birra tedesca con detergenti. Scatta il ritiro di 17 birre della Franken Bräu. Lo segnala l’Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco. “L’assunzione della nostra birra contaminata può causare lesioni” ha comunicato lo stesso produttore”. Possibile presenza di detergenti (lisciva).Questo il motivo che ha indotto il Ministero della sicurezza alimentare tedesco a diramare un’allerta alimentare per le birre Franken Bräu. Il produttore ha già ritirato da tutti i punti vendita le bevande interessate ancora esposte sugli scaffali e dallo shop online. I supermercati a loro volta nel frattempo dovrebbero comunicare l’allerta ai propri clienti. Nello specifico sono 17 le birre di seguito elencate: Franken Bräu Festbier, Franken Bräu Pils, Franken Bräu Naturradler, Franken Bräu Schwarzbier, ranken Bräu Urhell, Franken Bräu Pils, Franken Bräu LöwenMalz, Franken Bräu Apfelschorle (Frucade), Franken Bräu Cola (Frucade), Franken Bräu Cola Mix (Frucade), Franken Bräu Medium Tafelwasser (Frucade), Franken Bräu Classic Tafelwasser (Frucade), Franken Bräu Orange (Frucade), Franken Bräu Schwarze Johannisbeere (Frucade), Franken Bräu Sport Grapefruit-Zitrone (Frucade), Franken Bräu Zitrone (Frucade) e in ultimo Franken Bräu Zitrone Trüb (Frucade).Oltre all'Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco, la segnalazione è anche del sistema di allerta europeo: tutti Paesi del Vecchio Continente interessati hanno qui ricevuto la notizia e si sono attivarti immediatamente per verificare che il produttore abbia ritirato la birra dagli scaffali di tutti i punti vendita, informando i consumatori. L’allerta, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata lanciata dalla Germania attraverso il Sistema rapido di allerta europeo alimenti (RASFF) riportata dal portale del governo tedesco su Lebensmittelwarnung.de.Va precisato che il richiamo è volontario, cioè portato avanti dallo stesso produttore (Frankenbräu Lorenz Bauer GmbH & Co. KG con sede in Germania Neundorf 41, 96268 Mitwitz) in quanto, “La qualità della nostra birra è nostra priorità assoluta”. Nel comunicato il produttore precisa che la decisione del ritiro della bevanda è avvenuta “durante un controllo di routine, che ha permesso di identificare un difetto tecnico che ha permesso di non completamente escludere che nel prodotto venduto dalla nostra birreria possono essere incluse impurità di agenti detergenti. L’assunzione di tale birre contaminate può causare lesioni. Per questo motivo, vi invitiamo a riportare queste birre nella nostra fabbrica di birra o il negozio di liquori dove sono state acquistate. Naturalmente, i prodotti restituiti saranno sostituiti”.

Legge salva-suicidi e crisi da sovraindebitamento: importante decisione della Cassazione

Legge salva-suicidi e crisi da sovraindebitamento: importante decisione della Cassazione. Il piano del consumatore può durare più di cinque anni e la moratoria dei crediti privilegiati superare l’anno. Stoppati tribunali e corti di merito che ponevano ingiustificatamente limiti “giurisprudenziali”. Per la Suprema Corte le lunghe dilazioni sono preferibili alla vendita del patrimonio se il debitore ha solo la casa. Lo “Sportello dei Diritti”: si apre una nuova fase per la tutela dei debitori Ancor più chance di risollevarsi per i debitori. Anzi, per la Cassazione, al consumatore che chiede l’applicazione della cosiddetta legge “salva-suicidi”, la 3/2012, va data una “second chance” come vuole il regolamento Ue 848/2015 sull’insolvenza. E i giudici di merito non possono aprioristicamente negarla - così come noi dello “Sportello dei Diritti” andiamo ripetendo da tempo - sol perché può apparire eccessivamente lungo il cosiddetto “piano del consumatore”. La normativa in questione, infatti, non pone limiti di durata alle procedure di composizione delle crisi da sovraindebitamento: sono stati tribunali e corti di merito a porre paletti a tutela dei creditori, indicando il limite di cinque anni in base alla durata massima delle procedure concorsuali prevista dalla legge Pinto, che punisce l’irragionevole durata dei processi. Ma una lunga dilazione è preferibile se prevede il pagamento integrale del debito, mentre la vendita forzata dei beni non garantirebbe la soddisfazione integrale del creditore. A stabilire questi principi, che segnano un importante nuovo corso in materia, è l’ordinanza 27544/19, depositata il 28 ottobre dalla Cassazione. Nella fattispecie, i giudici della prima sezione civile hanno accolto il ricorso del debitore dopo il rigetto all’omologazione del piano di rientro che aveva previsto una durata di dodici anni. Il piano del consumatore determina un’imposizione giudiziale ai creditori che possono solo contestarne la convenienza, mentre il giudice può comunque omologarlo se lo ritiene più conveniente rispetto alla soluzione liquidatoria. Quindi, per evitare pregiudizi eccessivi ai creditori la pressoché totalitaria giurisprudenza di merito ha erroneamente individuato una durata massima alla procedura pari a cinque-sette anni, in analogia ai termini individuati per le procedure concorsuali. Nella materia, i giudici di merito hanno sostanzialmente sinora applicato le teorie aziendalistiche secondo cui è attendibile solo un piano con un orizzonte temporale di tre-cinque anni, mentre una durata superiore non risulta idonea a supportare la domanda di concordato preventivo. Per gli ermellini, al contrario, gli interessi del creditore possono essere tutelati anche da una dilazione più lunga. Ciò può accadere, per esempio, quando il debitore ha un solo bene di rilievo, la casa, che ha un valore pari o inferiore al complesso dei debiti. Dalla vendita all’asta, infatti, si ricava una somma spesso molto inferiore alle passività. Peraltro, sempre con l’ordinanza in commento, per i giudici di Piazza Cavour è possibile dilazionare il credito con prelazione anche oltre l’anno dall’omologazione a patto che il creditore si esprima sulla proposta del debitore. Una decisione che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, offre nuove possibilità a tutti i debitori che presentano i requisiti di legge per poter superare la propria crisi economico-finanziaria e poter riprendere a rifiatare. Una “second chance” che da anni, come associazione, cerchiamo di poter ottenere per tutti quei cittadini che si trovano in una situazione che può essere migliorata solo mediante la corretta applicazione della legge in questione così come ha precisato la Cassazione anche in antitesi a sciagurate decisioni dei tribunali che, sinora, avrebbero potuto salvare migliaia di cittadini dal “sovraindebitamento”.

Lotto Xanax richiamato negli USA a causa della "possibile presenza di sostanza estranea"

Lotto Xanax richiamato negli USA a causa della "possibile presenza di sostanza estranea" Mylan Pharmaceuticals, insieme alla Food and Drug Administration, ha annunciato il richiamo di un singolo lotto di compresse Alprazolam dell'azienda, comunemente noto come Xanax, a causa della presenza di una possibile sostanza estranea. Il richiamo riguarda solo un lotto delle compresse di Alprazolam, USP C-IV 0,5 mg. Il farmaco è confezionato in flaconi da 500 pillole e ha il numero di lotto 8082708 con scadenza settembre 2020, ha riferito la FDA. Secondo il richiamo pubblicato sul sito web della Food and Drug Administration statunitense, si prevede che l'impatto sia limitato, ma esiste un rischio remoto di infezione. Se i pazienti hanno avuto problemi con il farmaco, sono invitati a contattare i loro medici. Xanax, o Alprazolam, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è usato per il trattamento di vari livelli di ansia e per il trattamento del disturbo di panico con o senza agorafobia. Non è chiaro quale sia il materiale estraneo.

Aereo Silverstone Air perde ruota in fase di decollo: atterraggio d'emergenza.

Aereo Silverstone Air perde ruota in fase di decollo: atterraggio d'emergenza. Un aereo passeggeri ha perso una ruota durante il decollo lunedì mattina, costringendo ad un atterraggio di emergenza all'aeroporto internazionale Eldoret del Kenya. L'aereo, gestito dalla compagnia aerea nazionale Silverstone Air, è decollato dalla pista di atterraggio di Lodwar nel nord-ovest del Kenya e si stava dirigendo verso la capitale Nairobi quando l'incidente è avvenuto lunedì mattina. Il capitano ha fatto atterrare l'aereo in un aeroporto vicino, ha riferito la compagnia aerea. "Questa è stata un'azione precauzionale e l'aereo è atterrato in sicurezza", ha detto la compagnia aerea in una nota. I passeggeri sono stati trasferiti su un altro aereo e volati nella capitale.Un portavoce della compagnia aerea ha rifiutato di commentare il numero di passeggeri a bordo, affermando che la compagnia aerea stava ancora indagando sull'incidente. Un altro aereo Silverstone Air, un Fokker 50 che trasportava 55 persone, durante la fase di decollo dall'aeroporto Wilson a Nairobi, il velivolo, è finito fuori pista colpendo dapprima il recinto dello scalo per poi schiantarsi tra gli alberi presenti lungo le estremità. Spavento a parte, le 55 persone a bordo sono riuscite a scendere in sicurezza. Delle 55 persone a bordo, 50 passeggeri e 5 membri dell'equipaggio, due sono rimasti feriti. Nel frattempo è stata aperta un'indagine. A seguito dell'incidente di lunedì, molti kenioti hanno espresso preoccupazione per la sicurezza degli aeromobili della compagnia e hanno affermato che l'organismo di regolamentazione ha trascurato le sue funzioni di controllo. Gilbert Kibe, direttore generale dell'Autorità per l'aviazione civile del Kenya (KCAA), ha dichiarato che l'agenzia sta controllando la compagnia aerea e gli incidenti che coinvolgono i suoi aerei per verificare la conformità della compagnia alle sue normative. KCAA rassicura il pubblico sul fatto che la sicurezza e la protezione all'interno dello spazio aereo keniota rimane una priorità fondamentale, ha dichiarato Kibe in una nota. Il Kenya, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha un trend positivo della sicurezza aerea e ha ottenuto il punteggio EI (60% Effective Implementation) raccomandato per gli stati membri nel Global Aviation Safety Plan, secondo l'International Civil Aviation Organization nel 2018.

METRO richiama cannoli siciliani per Escherichia Coli fuori dai limiti.

METRO richiama cannoli siciliani per Escherichia Coli fuori dai limiti. Rischio microbiologico per contaminazione da E coli. Questo il motivo che ha spinto METRO, specialista leader a livello internazionale nel commercio all'ingrosso e nel settore food, a diffondere anche se con ritardo, il richiamo di un lotto di cannoli siciliani a marchio METRO CHEF, per conta batterica fuori dai limiti. Il lotto richiamato è il numero 45 di cannoli siciliani in confezione da 12 pezzi da 120 grammi prodotti dall'azienda Ma.Ri. srl nello stabilimento di San Cataldo in provincia di Caltanissetta, in in C.da Vassallaggi - Roccella e commercializzati da METRO ITALIA CASH AND CARRY SPA. A scopo precauzionale e al fine di garantire la sicurezza dei consumatori, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare l prodotto segnalato e restituirlo al punto vendita d’acquisto. Lo “Sportello dei Diritti” pubblica i richiami e gli avvertimenti al pubblico relativi ad alimenti che devono essere ritirati perché mettono in pericolo la salute. Le aziende alimentari sono obbligate a ritirare dal mercato o richiamare i prodotti se gli alimenti da loro importati, fabbricati o venduti non sono sicuri o mettono in pericolo la salute dei consumatori. Lo “Sportello dei Diritti” pubblica i richiami e gli avvertimenti al pubblico in collaborazione con le autorità competenti e le relative imprese.

Cadmio nelle seppie congelate.

Cadmio nelle seppie congelate. Il Ministero della Salute segnala il richiamo dalla vendita per rischio chimico L’azienda SEACON ha ritirato dal mercato la seppia surgelata perché le analisi hanno evidenziato la presenza di cadmio. Lo rende noto il ministero della Salute che ha pubblicato il richiamo sul suo portale. Nello specifico si tratta della seppia indopacifica surgelata in confezioni da 800 grammi con scadenza 19-03-2021, prodotta dall’azienda olandese SEAFOOD Connection con sede dello stabilimento in Olanda Het Spljk 12 a Wturk e commercializzata in Italia dall’azienda Djngfeng Import Export via Polveriera n 41 Novate Milanese. Mercurio, cadmio e piombo sono i metalli pesanti più comunemente rilevati nei pesci. Il pesce, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, costituisce una componente fondamentale dell’alimentazione degli italiani rappresentando una rilevante fonte di proteine, acidi grassi polinsaturi e micronutrienti; tuttavia l’uomo, attraverso il consumo di prodotti ittici, risulta esposto a diversi contaminanti in relazione alla qualità dell’ambiente da cui essi provengono. Per esempio il cadmio, è stato stimato che circa il 50% di tale metallo presente nel mare proviene da attività umane. Le principali fonti di contaminazione di origine antropica da cadmio, sono associate alle attività minerarie, alle industrie metallurgiche, all’uso di fertilizzanti prodotti con fosfati di origine minerale, alle industrie di vernici e smalti e alle industrie della galvanoplastica (Who, 1992). Nelle acque marine si riscontra abbondantemente la presenza di ioni cadmio che formano complessi piuttosto stabili con gli ioni cloro. I molluschi tendono ad accumulare il cadmio in quantità notevolmente superiori agli altri organismi; ciò nonostante la catena alimentare acquatica ha un impatto limitato per il consumatore, salvo casi particolari e abitudini alimentari speciali. Nell’ambiente acquatico il cadmio ivi presente viene trasferito dai sedimenti e si concentra specialmente nel fitoplancton, nelle macrofite e di conseguenza nei crostacei e nei molluschi. Nei pesci i fattori di accumulo sono più bassi e il metallo si concentra principalmente nel rene e in porzioni non edibili per il

Salmonella nelle mandorle macinate di Aldi.

Salmonella nelle mandorle macinate di Aldi. Sono quelle delle confezioni «Happy Harvest» da 200 grammi, avviata azione di richiamo. Allerta anche per i frontalieri italiani Nel prodotto «Mandorle macinate Happy Harvest» venduto da Aldi Suisse SA è stata riscontrata la presenza di salmonelle. Non possono essere esclusi rischi per la salute. Lo segnala l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria svizzero (USAV) che nel contempo raccomanda di non consumare il prodotto in questione. Aldi lo ha immediatamente ritirato dalla vendita e ha avviato un richiamo. Durante un controllo autonomo nelle «Mandorle macinate Happy Harvest» è stata rilevata la presenza di salmonelle. Il servizio di tutela dei consumatori e di veterinaria di San Gallo ha informato l’USAV in merito. Si tratta delle confezioni da 200 grammi con termine minimo di conservazione fissato al 14 aprile 2020. La salmonellosi, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è un’infezione che provoca diarrea ed è causata da batteri del genere Salmonella. L’intervallo di tempo che intercorre tra l’infezione e la comparsa dei sintomi quali diarrea improvvisa accompagnata da mal di pancia e talvolta vomito, nausea e febbre va da alcune ore a qualche giorno. Alle persone che hanno già consumato il prodotto si consiglia di consultare il medico di famiglia qualora si presentino i sintomi indicati sopra.

domenica 27 ottobre 2019

Ambasciate, consolati e rappresentanze diplomatiche italiane nel mondo in tilt

Ambasciate, consolati e rappresentanze diplomatiche italiane nel mondo in tilt. Lo "Sportello dei Diritti": intervenga la Farnesina. Diritti e interessi di concittadini e stranieri compressi dalla cronica carenza di personale Se già la burocrazia in Italia è uno dei mali riconosciuti e mai sconfitti di questo Paese e le trafile che ogni giorno possiamo attraversare per la richiesta di un qualsiasi documento sul territorio nazionale continuano a renderci la vita quotidianamente complicata, non parliamo di ciò che può accadere se un nostro connazionale o ancor peggio, un cittadino straniero, ha la sfortuna di doversi interfacciare con una delle tante nostre sedi diplomatiche sparse nel mondo. Se, infatti, è vero che l'Italia può vantare una delle reti diplomatico-consolari più estese al mondo con oltre 300 uffici tra ambasciate, consolati, rappresentanze multilaterali e istituti di cultura, continuano ad essere tante, le odissee segnalate allo “Sportello dei Diritti” da parte di una miriade di persone che si sono dovute confrontare con la burocrazia diplomatica e ad essere evidenziato è sempre il solito problema: carenza di personale con la conseguente ed inevitabile dilatazione dei tempi amministrativi. A conferma di quanto stiamo denunciando, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono anche recenti le comunicazioni pubblicate sul sito del Ministero degli Affari esteri, dove è la stesso dicastero ad ammettere «l'esiguità delle risorse umane e finanziarie anche rispetto ai nostri principali partner», Non vi è dubbio, infatti, che come accade anche nel Nostro Paese a fronte degli sforzi, a volte encomiabili, di gran parte del personale, a cominciare dai più alti rappresentanti delle sedi, diventa un'impresa titanica ottenere una qualsiasi risposta, anche solo via mail, pec o telefono, cosicchè diritti e interessi di concittadini e stranieri continuano ad essere oltremodo compressi. E se può apparire generico quanto stiamo affermando, vorremmo che un qualsiasi cittadino provasse a mettersi in contatto con una qualunque sede diplomatica per comprendere di ciò che stiamo parlando. Alla luce di quanto continua ad accadere, quindi, un Paese che guarda anche all'estero per la propria crescita e sviluppo e che ha milioni di propri concittadini residenti al di fuori dei confini nazionali che per nascita o origine sono italiani, non può più permettersi di farsi rallentare anche da questo problema, quale quello della «esiguità delle risorse umane» della propria rete diplomatica. E' giunta l'ora che il Ministero degli Esteri intervenga per poter completare le proprie piante organiche e renderle efficienti così come dovrebbero. Nel frattempo, noi dello “Sportello dei Diritti” continueremo a raccogliere le segnalazioni che ci giungono e che lamentano situazioni di nostrana malaburocrazia anche all'estero.

Rapporto 2019 Fondazione Migrantes: Italia un paese di emigranti e di immigranti, è emergenza giovani

Rapporto 2019 Fondazione Migrantes: Italia un paese di emigranti e di immigranti, è emergenza giovani. 2 milioni di italiani hanno lasciato l’Italia negli ultimi 13 anni. Si spopola l'Italia dei giovani italiani. In 13 anni persi 2 milioni di persone che risiedono all'estero per lavoro. Le maggiori partenze dal Meridione. La storia di una giovane dottoressa veterinaria che oggi guadagna oltre 40mila euro l’anno dopo aver operato la scelta di lasciare il Sud e l’Italia per l'Inghilterra Dal 2006 al 2019 due milioni di italiani hanno scelto di andare a vivere in un altro Paese, in 13 anni il numero degli iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire) è aumentato del 70,2%. Il numero degli iscritti al registro è passato da 3,1 milioni a 5,3 milioni. Lo spopolamento maggiore lo sta subendo il Sud dell’Italia, da dove è partito il 48,9% degli iscritti al registro anagrafico. Questi i dati forniti dalla Fondazione Migrantes che ha presentato a Roma la 14a edizione del rapporto ‘Italiani nel mondo’. Se da un lato le cronache ci raccontano dei continui sbarchi di immigrati provenienti dall’Africa o dalla rotta balcanica o dalla Turchia, dall’altra continua il lento spopolamento di italiani che vanno via spesso per non tornare più.Italia quindi terra di approdo, ma forse ancor più terra di partenza verso altri paesi. E a partire non sono principalmente i pensionati in cerca di Paesi economicamente più sostenibili dove godersi la vecchiaia, a partire sono le forze fresche.Partono i giovani e le giovani con una laurea in tasca, ben preparati ad affrontare il mercato del lavoro e a rispondere alle esigenze delle aziende, lì dove la domanda c’è. Una vera e propria emergenza di italiani altamente qualificati che vanno all’estero. Una conferma in somma, dopo il recente rapporto della fondazione Leone Moressa che metteva in evidenza come l’Italia ha perso 250mila giovani negli ultimi 10 anni. La loro perdita è stata calcolata anche in termini economici: -16 miliardi di euro di Pil. Solo nel 2019 si sono iscritte all’Aire 128mila persone, esse provengono da 107 province e risiedono in ben 195 destinazioni mondiali. Il 71,2% resta in Europa, un cospicuo 21,5% vola in America, di cui il 14,2% in America Latina.Il Regno Unito resta la meta preferita nonostante la Brexit, anzi, quest’anno è partito l’11,1% in più del totale rispetto al 2018. Segue la Germania e quindi la Francia, quarta meta il Brasile, quinta la Svizzera e sesta meta preferita dagli italiani che espatriano la Spagna. Emblematico è il racconto della giovane veterinaria salentina Diana D'Agata che oggi guadagna oltre 40mila euro l’anno dopo aver operato la scelta di lasciare il Sud e l’Italia. In Inghilterra, la UK Food Standards Agency, organismo che si occupa della sicurezza alimentare, le ha affidato l’incarico di veterinario ufficiale a 25 mila pound all’anno, quasi 32mila euro. Ma poi ha deciso di cambiare e oggi lavora in una delle più prestigiose cliniche inglesi, nella Myerscough Veterinary Group. La sua vita è cambiata quando ha deciso di prendere un aereo e volare in terra di Albione alla ricerca di un lavoro vero e di uno stipendio commisurato al suo grado di preparazione, che le permettesse di emanciparsi dall’umiliante stato di dipendenza economica verso i suoi genitori. Diana avrebbe voluto restare nella sua terra, ma si è arresa dopo avere lottato a lungo e inutilmente per un posto di lavoro. Alla fine ha dovuto emigrare, seguendo strade già tracciate da tanti altri ragazzi italiani che prima di lei avevano compreso quanto poco spendibile fosse una laurea in patria. «Lavorare per cinque euro al giorno con una laurea in Medicina veterinaria è stata un’esperienza che ha demolito la mia dignità – confessa Diana D’Agata – e perciò, anche se con la morte nel cuore, ho lasciato il Salento e la mia famiglia per trasferirmi in Inghilterra dove ho ritrovato sorriso e autostima».Il Regno Unito,evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, continua ad assorbire intelligenze che l’Italia forma a sue spese nelle proprie università. Non è un caso che la Gran Bretagna sia diventata la terra promessa degli italiani che decidono di lasciare il proprio Paese. Nel 2018 i nostri connazionali occupavano il secondo posto, alle spalle dei polacchi, tra gli stranieri giunti in Inghilterra. E il loro numero aveva subito un incremento del 37 per cento rispetto all’anno precedente. «La nostalgia di casa è tanta, ma il lavoro ti prende e non ci pensi. Qui c’è rispetto per le professionalità e lo Stato ti è sempre accanto – racconta ancora Diana D’Agata -. Mi hanno persino assegnato un tutor per la guida a sinistra. Lo voglio dire ad alta voce e spero che il mio messaggio possa servire ad altri ragazzi italiani delusi, come me, da un’Italia poco benevola con le nuove generazioni. Pur non lavorando, ho dovuto versare gli oneri dovuti da tutti coloro i quali sono iscritti al nostro ordine professionale. Credo che questa sia una grave forma di ingiustizia verso chi, malgrado la disoccupazione, è comunque costretto a sostenere i costi di un apparato che non ti dà nulla in cambio». Diana D’Agata ha dovuto prima imparare la lingua inglese attraverso corsi intensivi, per poi inserirsi nel mondo del lavoro: «Non è stato facile, ma ci sono riuscita con sacrificio e dedizione. Ora sono molto soddisfatta di me stessa e di quello che sto facendo. Dopo tutto un giovane laureato, come me, vuole solo iniziare a lavorare per potersi costruire un avvenire e magari una famiglia. Ma in Italia, tutto questo, è diventato un miraggio per tanti ragazzi». Burnley, nel Lancashire, è diventata la nuova casa di Diana che ora ha anche un marito inglese Karl Atkinson, e un bellissimo bambino, Matteo Francis. Il suo Salento è lontano, ma con tre ore d’aereo, di tanto in tanto, ci ritorna. Per una vacanza.

sabato 26 ottobre 2019

Madrid, fissa il cellulare e cade sui binari della metro con il treno in arrivo. Salva per un soffio

Madrid, fissa il cellulare e cade sui binari della metro con il treno in arrivo. Salva per un soffio. Le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza e caricate sui social. Lo Sportello dei Diritti: "I telefoni cellulari sono il più grande rischio di incidente." Giù dalla piattaforma della metro sui binari: un capitombolo che poteva costare caro a una donna come mostra un filmato ripreso dalle telecamere di sorveglianza e poi caricato sui social del servizio di mezzi pubblici della capitale spagnola. L'incidente è avvenuto nella stazione metro di Estrecho, nella metropolitana di Madrid. La donna, ha iniziato a camminare sulla piattaforma della stazione senza staccare lo sguardo dal suo smartphone, cadendo così sui binari. Un volo di almeno un metro e la sventurata si è ritrovata faccia a terra. La donna si è salvata grazie alla prontezza di riflessi del conducente del treno e sta bene. La polizia spagnola ne ha però approfittato per lanciare un appello agli utenti affinché evitino di usare lo smarpthone anche mentre camminano. Camminare fissando il cellulare, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, viene definita “smartphone walking”. “Smart”, infatti, è solo il telefono che si tiene in mano e si fissa con ossessione mentre si cammina, mettendo a rischio la propria incolumità e la pubblica sicurezza. Un vizio che non è di certo esclusiva madrilena: secondo un recente esperimento sociale condotto da "Found" il vizio dello "smarpthone walking" ha ormai contagiato un italiano su due e provoca sempre più incidenti. Lo "smartphone walking" viene praticato soprattutto nelle grandi metropoli: Milano (61%) e Roma (58%), principalmente da manager (65%) e imprenditori (62%) tra i 30 e i 45 anni e studenti (58%) tra i 16 e i 29. In Italia ancora non sono stati presi provvedimenti, ma nel mondo iniziano a essere imposti o proposti dei divieti.

I cambiamenti climatici potrebbero avere un impatto negativo sulla Torre pendente di Pisa.

I cambiamenti climatici potrebbero avere un impatto negativo sulla Torre pendente di Pisa. Forti piogge potrebbero mettere in pericolo la stabilità del monumento. I cambiamenti climatici potrebbero influire negativamente sulla stabilità della Torre pendente di Pisa. Ciò ha sottolineato Carlo Viggiani, esperto di geotecnica e membro della commissione, che è responsabile della supervisione del monumento. Il fenomeno delle forti precipitazioni in Italia potrebbe contribuire all'ammorbidimento del suolo e alla rosicchiatura della stabilità del monumento, secondo Viggiani. "La torre è comunque sana e crediamo che rimarrà lì per altri 300 a 400 anni", ha detto l'esperto. La struttura di 800 anni era stata "raddrizzata" tra il 1993 e il 2001 con pesi che pesavano diverse tonnellate sotto la fondazione di 44 centimetri. Durante l'azione è stato fissato da robusti cavi d'acciaio. La Torre Pendente di Pisa, patrimonio dell'umanità, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata riaperta nel dicembre 2001 dopo undici anni. L'edificio alto 58,5 metri aveva iniziato a inclinarsi poco dopo la sua costruzione nel 1173. Quando l'edificio ha minacciato di cadere a un'inclinazione di 4,5 metri dalla verticale, è stato chiuso nel 1990 per i visitatori. La costruzione è costata 28 milioni di euro.

venerdì 25 ottobre 2019

Turchia: l'allenatore motiva i suoi calciatori a schiaffi e la clip diventa virale. Ecco il video

Turchia: l'allenatore motiva i suoi calciatori a schiaffi e la clip diventa virale. Ecco il video L'allenatore di una squadra turca ha trovato un modo divertente per motivare i suoi giocatori. Sul web è diventata virale una clip in cui l'allenatore del Kayseri Meysuspor, squadra di calcio amatoriale turca, motiva i suoi giocatori nel corso dell'intervallo di una partita. Tuttavia le immagini di violenza negli spogliatoi sono apparse 3 anni dopo. Nel video diventato virale solo questo venerdì, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si vede il "tecnico" che "motiva" i suoi giocatori, uno per uno, con schiaffi e insulti nello spogliatoio. Sarà questo allenatore un motivatore, istrionico, naif anche se un po’ manesco ma ha funzionato: la partita è terminata con la vittoria per 5 a 3 della squadra del Kayseri. La clip è visionabile su youtube copiando il link https://www.youtube.com/watch?v=GQYyd9HDXeY.

Terremoto alle 6.31 in Calabria. Scosse di magnitudo 4.4, gente per strada

Terremoto alle 6.31 in Calabria. Scosse di magnitudo 4.4, gente per strada. L'epicentro in provincia di Cosenza. Non sono segnalati danni, ma molta paura Una forte scossa di terremoto è stata sentita questa mattina, alle 6.31, in Calabria. Secondo le stime dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia le scosse di magnitudo 4.4, Richter, circa il sesto-settimo della scala Mercalli, sono state avvertite nella città di Cosenza e nei centri della fascia costiera tirrenica, nonchè nel Catanzarese. Il sisma è stato avvertito a 11 chilometri di profondità. Molta gente , evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è precipitata in strada soprattutto a Cosenza e nella vicina Rende. Al momento, comunque, non sono segnalati danni.

"Difetto con il rilevatore del calore": il volo Swiss Ginevra - Palma di Maiorca costretto a tornare indietro

"Difetto con il rilevatore del calore": il volo Swiss Ginevra - Palma di Maiorca costretto a tornare indietro. È successo ieri sera. La compagnia Swiss: "Procedura standard” Volo travagliato ieri sera per una ventina di passeggeri della Swiss, partiti da Ginevra per arrivare a Palma di Maiorca a causa di un possibile problema con il rilevatore del calore. Secondo la portavoce di Swiss, Karin Müller, l’aeromobile del volo LX2160 partito giovedì sera, ha dovuto fare rientro all’aeroporto di Cointrin a causa di un problema tecnico, dopo avere messo in atto "una procedura standard”. La portavoce inoltre, ha spiegato ai media che il rientro dell’aereo all’aeroporto ginevrino non è avvenuto per problemi al motore. Si tratta di un Airbus A220, noto anche come serie C. Tuttavia, la scorsa settimana l’intera flotta di Airbus, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata sottoposta ad un’attenta revisione dovuta ad alcuni problemi che erano stati riscontrati al motore. Poichè Swiss non ha meccanici a Palma di Maiorca, si è ritenuto più utile far tornare l’aereo alla base di partenza.Altrimenti la compagnia avrebbe dovuto inviare i meccanici sull’isola spagnola. Stando a quanto ha fatto sapere Swiss sull’aereo c’erano solo una ventina di passeggeri, su 145 posti a disposizione.

giovedì 24 ottobre 2019

Panico sull'aereo: uno dei motori si guasta, i passeggeri pregano... meno due che si sbronzano

Panico sull'aereo: uno dei motori si guasta, i passeggeri pregano... meno due che si sbronzano L' aereo è il mezzo di trasporto più sicuro che esista. Le sue molteplici misure di sicurezza rendono quasi impossibile che un incidente o qualcosa vada storto. Tuttavia, è inevitabile che alcune persone provino paura quando si imbarcano su un volo. E' anche inevitabile che i viaggiatori pensino che moriranno quando un motore si guasta. Sono immagini decisamente suggestive, quelle che giungono dal volo da Caracas, Venezuela, a Miami, negli Stati Uniti di martedì. Come ha spiegato su un tweet il sig. Caalf condividendo un video, uno dei motori si è spento e una buona parte dei passeggeri, prevedendo il peggio, ha iniziato a pregare un padre nostro per la salvezza di tutti. Anche se non tutti lo hanno fatto ... Uno dei passeggeri che appare all'inizio del video ha deciso di non pregare, preferendo bere. Mentre tutti si tenevano per mano e pregavano, quest'uomo ha preferito bere una bottiglia di quello che sembra essere whisky probabilmente acquistato al duty free dallo scalo. Ma il viaggiatore non è stato egoista e ha deciso di condividere la sua bottiglia con un altro passeggero della sua fila che gli ha chiesto gentilmente con un sorriso un sorso. Questo gesto è stato registrato in un video che è diventato rapidamente virale e in cui diversi utenti hanno affermato che se si fossero trovati in quella situazione avrebbero probabilmente fatto la stessa cosa dei due uomini. Per fortuna l’aereo è atterrato senza problemi, senza alcun ferito a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana. Un rappresentante della compagnia aerea, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti", ha così parlato dell’accaduto: “Non ci sono stati feriti tra passeggeri ed equipaggio ma l’atterraggio dell’aereo è avvenuto tramite procedura d’emergenza come precauzione per assicurare l’incolumità dei passeggeri”.

Sostanze pericolose nel latte in polvere per neonati? Foodwatch contro “Nestlé e Danone”: tolgano il Moah

Sostanze pericolose nel latte in polvere per neonati? Foodwatch contro “Nestlé e Danone”: tolgano il Moah. L'ONG Foodwatch denuncia la presenza di sostanze cancerogene nel latte in polvere nella formula per neonati. Giovedì 24 ottobre 2019, l'ONG Foodwatch ha lanciato una petizione per denunciare la presenza di oli minerali tossici nel latte per neonati. venduto in Francia dai gruppi Nestlé e Danone. Foodwatch Germania, Ong che si batte per garantire la sicurezza alimentare al consumatore, ha denunciato la presenza di derivati di idrocarburi nella formula del latte per neonati commercializzato in Francia da Nestlé e Danone e chiede il loro richiamo."I test di laboratorio condotti per Foodwatch rivelano la presenza di oli minerali dannosi per la salute nei prodotti lattiero-caseari in polvere venduti in Francia da Nestlé e Danone ", ha affermato giovedì l'organizzazione di protezione dei consumatori. Da parte sua, Danone ha risposto in una dichiarazione che i "controlli effettuati non rivelano alcuna traccia rilevabile di oli minerali aromatici" riferendosi al latte materno citato da Foodwatch. "Nelle nostre formule non utilizziamo composti di olio minerale. Abbiamo regolarmente verificato la loro possibile presenza nei nostri prodotti come parte dei nostri piani di vigilanza per diversi anni", ha aggiunto il gruppo che assicura che i suoi" standard interni impongono controlli estremamente rigorosi che vanno oltre le normative applicabili. "Nestlé ha ha replicato giovedì pomeriggio dicendo di aver capito " che il rapporto Foodwatch può causare preoccupazione tra i genitori " e che il gruppo " lavorerà con Foodwatch per comprendere meglio le loro conclusioni ".Desideriamo rassicurare i genitori che Nidal Lotto 1 (lotto 90720346AC / marzo 2021) può essere consumato in sicurezza. Il nostro servizio clienti è a disposizione dei genitori per rispondere a qualsiasi domanda ", ha affermato Nestlé fornendo un numero verde (0800.112.131). Secondo Foodwatch," due confezioni di latte su otto acquistati in Francia mostrano una contaminazione inaccettabile di idrocarburi degli oli minerali MOAH (MOH, Mineral Oil Hydrocarbons) ", derivati di idrocarburi" potenzialmente cancerogeni, mutageni ed endocrini "presenti in molti imballaggi, inclusi inchiostri e adesivi. Inoltre, sono interessati anche i prodotti Neolac, Hero Baby e Nutrilon, commercializzati in Germania e nei Paesi Bassi. L'agenzia sanitaria Anses, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha raccomandato nel 2017 di " ridurre la contaminazione degli alimenti da oli minerali " e ha consigliato ai produttori di imballaggi di rivedere il loro "processo di fabbricazione" per utilizzare materie prime che non ne contengono. Nell'ottobre 2015 Foodwatch ha suscitato scalpore in Francia pubblicando i risultati di uno studio che mostra che il 60% degli alimenti di consumo testati (riso, cereali, lenticchie, couscous, pasta), molti dei quali erano etichette private, erano contaminato da questi derivati di idrocarburi. Da allora, sei rivenditori francesi, E. Leclerc, Carrefour, Lidl, Intermarché, System U e Casino, hanno preso impegni per ridurre la contaminazione MOAH. Lo “Sportello dei Diritti” pubblica i richiami e gli avvertimenti al pubblico relativi ad alimenti che devono essere ritirati perché mettono in pericolo la salute. Le aziende alimentari sono obbligate a ritirare dal mercato o richiamare i prodotti se gli alimenti da loro importati, fabbricati o venduti non sono sicuri o mettono in pericolo la salute dei consumatori. Lo “Sportello dei Diritti” pubblica i richiami e gli avvertimenti al pubblico in collaborazione con le autorità competenti e le relative imprese.

Record a Hong Kong: venduto un parcheggio per 1 milione di dollari.

Record a Hong Kong: venduto un parcheggio per 1 milione di dollari. È accaduto nel quartiere finanziario presso il quinto grattacielo più alto della città dove un residente su cinque vive al di sotto della soglia di povertà È stato venduto un posto auto all’incredibile cifra di di quasi 1 milione di dollari, circa 900.000 euro. È accaduto a Hong Kong, nel quartiere finanziario, presso il quinto grattacielo più alto della città. Stiamo parlando di uno spazio di più o meno 17 metri quadrati, che, fatti i debiti calcoli, è risultato costare una cosa come 53.000 euro a metro quadro. Si tratta del The Center, l’immobile per uffici più costoso al mondo, venduto due anni fa alla cifra record di circa 6 miliardi di euro. A sborsare l’incredibile cifra è stato l'uomo d'affari Johnny Cheung Shun-yee. Non sono strani prezzi del genere per acquistare spazio utile a Hong Kong. Ma fa strano notare il fatto che un parcheggio può addirittura costare più di un appartamento. Bloomberg, infatti, ha sottolineato che per lo stesso prezzo è possibile acquistare un appartamento con una camera da letto a Manhattan. È solo l’ennesimo dato che fa scalpore in questo periodo di proteste, scoppiate anche per il grande divario che esiste fra le diverse classi economiche nell’ex colonia britannica, dove un residente su cinque vive al di sotto della soglia di povertà. La cifra corrisponde a trenta volte il salario medio annuale a Hong Kong. Il problema del parcheggio nelle nostre città è nulla in confronto alla situazione di Hong Kong. L’isola-metropoli cinese, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è nota infatti per la penuria di spazio disponibile, sia per le abitazioni che per i veicoli. Non sorprende, dunque, il recente e curioso record stabilito proprio a Hong Kong.

mercoledì 23 ottobre 2019

Senape non dichiarata nella salsa barbecue della marca Stubb’s. Rischi per la salute per chi soffre di allergia alla senape.

Senape non dichiarata nella salsa barbecue della marca Stubb’s. Rischi per la salute per chi soffre di allergia alla senape. L’importatore svizzero Ethno & Company AG ha informato il laboratorio cantonale di Zurigo e l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) della presenza di senape non dichiarata nelle salse barbecue della marca Stubb’s Original BBQ Sauce e Hickory Bourbon BBQ Sauce. Non è possibile escludere rischi per la salute per chi soffre di allergia alla senape. Ethno & Company AG ha immediatamente ritirato i due prodotti dalla vendita e ha avviato un richiamo. Lo “Sportello dei Diritti” raccomanda alle persone allergiche alla senape di non consumare i seguenti prodotti: • Stubb’s Legendary Hickory Bourbon BBQ Sauce; bottiglietta da 18 Oz (510 g) o Numero dell’articolo: 26265 o Tutti i prodotti con termine minimo di conservazione fino al 04/09/2022 o prima • Stubb’s Legendary Original BBQ Sauce; bottiglietta da 18 Oz (510 g) o Numero dell’articolo: 26260 o Tutti i prodotti con termine minimo di conservazione fino al 20/05/2022 o prima Punti vendita: Coop, Coop Pronto; Denner AG, Manor AG. I clienti allergici a rischio, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. sono invitati a riportare i prodotti in questione presso il punto vendita più vicino, dove verranno interamente rimborsati. Il prodotto potrebbe infatti scatenare allergie nei consumatori per la presenza accidentale di tracce indesiderate di questo componenti nel mix messo in vendita. Mentre non ci sono problemi per tutte le altre persone che possono consumare senza problemi il prodotto. I prodotti non costituiscono invece alcun pericolo per le persone non allergiche alla senape. Lo “Sportello dei Diritti” pubblica i richiami e gli avvertimenti al pubblico relativi ad alimenti che devono essere ritirati perché mettono in pericolo la salute. Le aziende alimentari sono obbligate a ritirare dal mercato o richiamare i prodotti se gli alimenti da loro importati, fabbricati o venduti non sono sicuri o mettono in pericolo la salute dei consumatori. Lo “Sportello dei Diritti” pubblica i richiami e gli avvertimenti al pubblico in collaborazione con le autorità competenti e le relative imprese.

Polinesia, squalo strappa via il seno a una donna e entrambe le mani mentre nuota con i delfini.

Polinesia, squalo strappa via il seno a una donna e entrambe le mani mentre nuota con i delfini. Una turista che nuotava con i delfini ha perso entrambe le mani e il seno in un attacco di squalo ma si salva. La donna, 35 anni, si trovava in una laguna nella Polinesia francese con la sua famiglia, incluso il figlio di sei anni che ha assistito all'attacco. Erano lì per un tour di avvistamento delle balene e avevano lasciato la laguna per seguire i delfini in mare aperto quando lo squalo ha attaccato la donna il 21 ottobre. La stazione francese Radio 1 riferisce che quando è stata riportata a riva, era ancora cosciente e chiese: "Ma perché mi hai portato lì se non era sicuro?" Le fu dato il primo soccorso in un hotel vicino prima di essere portata all'ospedale Taaone, dove le sue condizioni sono ora stabili secondo i bollettini medici. Un testimone ha detto alla stazione radio: "Ho visto questa donna che non aveva le braccia, il braccio sul lato sinistro pendeva e la sua mano pendeva. Anche la sua costola sul lato destro era gonfia. È stato uno choc per tutti." È successo sull'isola di Moorea, nella Polinesia francese. France Info ha riferito che lo squalo responsabile era un whitetip o pinna bianca oceanico, noto localmente come parata. Lo squalo longimano, o pinna bianca oceanico, è un grande squalo pelagico dei mari tropicali e temperati caldi appartenente alla famiglia Carcharhinidae. È una specie robusta, caratterizzata da lunghe ed arrotondate pinne a punta bianca. Spesso viene confuso con lo squalo pinna bianca del reef. E' stata aperta un'indagine giudiziaria per cercare di determinare esattamente cosa è accaduto sull'isola di Moorea nel Pacifico meridionale. Secondo l'International Shark Attack File, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, gli attacchi di squalo nell'area sono rari con solo sei attacchi di squalo nella Polinesia francese dal 1580. In tutto il mondo, ci sono stati sei attacchi mortali di squalo e 84 incidenti all'anno in media tra il 2013 e il 2017. Al contrario, a livello mondiale, ogni anno vengono uccisi circa 100 milioni di squali, e alcune specie stanno scomparendo.la pesca uccide circa 100 milioni di squali e razze ogni anno.

Virus Zika, due casi indigeni nella Francia meridionale.

Virus Zika, due casi indigeni nella Francia meridionale. Nel dipartimento francese del Varo nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra sono stati riportati due casi indigeni di infezione da virus zika. Una sorpresa per gli esperti. L'Italia prepari piani contro zanzare. Per la prima volta, due casi indigeni di infezione da virus Zika sono stati segnalati nella Francia metropolitana, nel dipartimento del Varo, ai confini con l'Italia. Prima di tutto, cos'è un caso indigeno? "Queste sono persone infette dal virus, senza lasciare il territorio francese", afferma Anna-Bella Failloux, Unità di ricerca e competenza Arbovirus e Vettori di insetti dell'Istituto Pasteur. "Sono stati infettati da una zanzara tigre, a sua volta infettati prendendo sangue su qualcuno che stava tornando da una regione in cui circola zika." Cosa significa il verificarsi di questi casi? "Il fatto di osservare casi indigeni nella Francia metropolitana è un segno che la zanzara locale è in grado di trasmettere il virus", spiega. Che è "una sorpresa per me, non me l'aspettavo affatto".In effetti, non tutti i virus, così come tutte le zanzare, sono uguali. "Esistono due genotipi di zika, il virus di origine asiatica - che imperversò in America durante il ritorno dei vacanzieri dalle Indie occidentali - e" nessun caso è stato segnalato. Ciò significa che il virus asiatico non è facilmente trasmesso dalle nostre zanzare tigre francesi. "Pertanto, gli esperti ora sospettano che" i due casi indigeni osservati oggi siano causati dal virus africano. "Tuttavia," dovremo attendere la conferma di un'indagine epidemiologica e dell'identificazione molecolare del ceppo virale responsabile ".Lo sviluppo del commercio internazionale e la circolazione delle persone facilitano la migrazione di virus e zanzare. Il riscaldamento globale sta creando nuove aree per la proliferazione delle zanzare tigre e per lo sviluppo di casi indigeni. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sempre puntuale nell’avvisare i cittadini, ricorda che il virus Zika, si trasmette principalmente dalle punture della zanzara del genere Aedes aegypti e sta colpendo in modo massiccio soprattutto l’America del Sud. Attualmente non esite un vaccino contro Zika e la maggior parte delle persone colpite dal virus si trovano in Brasile e Colombia dove sono stati registrati casi di microcefalia, grave malformazione pre parto.

Piombo oltre i limiti, COOP richiama la farina di ceci "Valore al Territorio" Life.

Piombo oltre i limiti, COOP richiama la farina di ceci "Valore al Territorio" Life. Allarme metalli pericolosi per la salute. L’allerta arriva dalla Coop che ha pubblicato sul suo sito web l’avviso di richiamo di un lotto di farina di ceci ‘Valore al Territorio’ Life per la presenza di livelli di piombo superiori ai limiti di legge. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 350 grammi con il numero di lotto 116.19 e il termine minimo di conservazione 04/2020. La farina di ceci richiamata è stata prodotta da Life Srl nello stabilimento di via Case Molino di Pogliola, a Villanova Mondovì, in provincia di Cuneo. Si raccomanda di non consumare la farina di ceci con il numero di lotto segnalato e di restituirla al punto vendita d’acquisto. Per ulteriori informazioni è possibile contattare i numeri di telefono 0172 450001 e 0172 450006 oppure l’indirizzo e-mail life@lifeitalia.com. Non è la prima volta, ricorda Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che viene segnalata la presenza di questo pericoloso metallo in eccesso in prodotti che possono entrare a contatto con gli alimenti e quindi con il corpo umano. Ecco, perchè è necessario mantenere sempre alta l'attenzione ed il sistema di allerta dello “Sportello dei Diritti”, in questo senso, aiuta a segnalare tempestivamente i pericoli per i consumatori. Resta però alle autorità nazionali che, in questo caso non danno alcun cenno sulla vicenda, attivarsi immediatamente per prevenire e per bloccare sul mercato i prodotti a rischio come nel caso di specie.

Dr Reddy's Laboratories richiama tutti i suoi medicinali contenenti ranitidina negli Stati Uniti.

Dr Reddy's Laboratories richiama tutti i suoi medicinali contenenti ranitidina negli Stati Uniti. Confermata la contaminazione da NDMA al di sopra dei livelli stabiliti dalla USFDA. Dr. Reddy's Laboratories, la società farmaceutica multinazionale indiana con sede a Hyderabad, Telangana, in India, uno dei due clienti indiani insieme a GlaxoSmithKline della ditta indiana Saraca Laboratories produttrice della ranitidina, ha avviato il richiamo di tutti i suoi farmaci venduti negli Stati Uniti contenenti ranitidina, a causa della contaminazione confermata di un’impurezza denominata N-nitrosodimetilammina (NDMA) al di sopra dei livelli stabiliti dalla USFDA. Lo ha dichiarato la stessa società in una nota pubblica. Il richiamo include tutte le quantità di farmaci negli Stati Uniti che sono in scadenza. L'NDMA è classificata come probabile cancerogeno per l'uomo (una sostanza che potrebbe causare il cancro) sulla base dei risultati degli esami di laboratorio. La ranitidina (antagonista dei recettori H2 dell'istamina) è un inibitore della secrezione acida utilizzato nel trattamento dell'ulcera, del reflusso gastroesofageo, del bruciore di stomaco e di altre condizioni associate a persecrezione acida. È commercializzata in Italia sia come medicinale soggetto a prescrizione medica, sia come medicinale di automedicazione, in forma di compresse, sciroppi o soluzioni iniettabili per uso endovenoso. La NDMA, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è classificata come sostanza probabilmente cancerogena per l’uomo dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sulla base di studi condotti su animali. È presente in alcuni alimenti tra cui carni, prodotti lattiero-caseari e verdure e nelle forniture di acqua, ma non ci si attende che possa causare danni quando ingerita in quantità molto basse.

Domenica torna l'ora solare, si dorme un'ora in più. Le lancette dell'orologio verranno portate indietro di 60 minuti.

Domenica torna l'ora solare, si dorme un'ora in più. Le lancette dell'orologio verranno portate indietro di 60 minuti. Domenica prossima, 27 ottobre, finisce l’ora legale: alle ore 03:00 della notte gli orologi verranno spostati indietro di un’ora alle 02:00, per la gioia di chi vorrà dormire un'ora in più. Attualmente la possibile abolizione del cambio di orario stagionale è argomento di discussioni politiche, ma non sono ancora state prese decisioni definitive, né a livello dell'UE né in singoli Stati membri. Fino a nuovo avviso si applicherà quindi il vigente sistema orario e anche la prossima primavera, si può già dire, verrà reintrodotta l'ora legale la domenica 29 marzo 2020. I più critici attribuiscono addirittura a questa uso l’aumento del numero degli incidenti stradali. Infatti, non si tratta solo di un’ora di sonno in più e la necessità di risparmiare globalmente energia ma, com’è noto, il cambio d’orario provoca una serie di conseguenze sui normali bioritmi che sono stati anche di oggetto di studio per alcune conseguenze negative non difficilmente percepibili: tra tutte, un aumento del rischio d’incidenti stradali. L’alternanza tra ora legale e solare ha da sempre suscitato grandi polemiche, soprattutto per quanto riguarda i riscontri negativi sulla salute, in particolare sui bambini e sugli anziani. Alcune ricerche hanno stabilito che ad aumentare la frequenza dei sinistri sarebbero la maggiore possibilità di colpi di sonno cui sono soggette molte persone stressate o cronicamente stanche. Basti pensare che secondo l’Inselspital di Berna (l’Università ufficiale di medicina della capitale elevetica) che si rifà ad uno studio canadese, il giorno dopo il cambiamento di orario gli incidenti sulle strade aumentano di ben l'8%. A tali dati sono giunte anche analoghe statistiche americane ed un’indagine condotta dall'Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni (UPI), che ha analizzato tutti i sinistri stradali fra il 1981 e il 2005 avvenuti la settimana dopo il passaggio all'ora estiva o invernale, arrivando a concludere che aumentano del 7% sia i sinistri, sia il numero dei feriti.La ricerca più completa in relazione agli effetti dell’ora legale sulla frequenza dei sinistri è stata però pubblicata il maggio dello scorso anno in Gran Bretagna. Secondo lo studio britannico, nelle quattro settimane dopo il cambio dell’ora i feriti aumentano del 19% fra gli automobilisti e del 43% fra i motociclisti. Sulla scorta di quanto sostengono tali ricerche, le cause di queste preoccupanti statistiche, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, stanno nel fatto che nella nostra società si tende a dormire troppo poco rispetto al necessario ed in tal senso anche un’ora in meno può comportare effetti evidenti sui nostri comportamenti. Peraltro, v’è da sottolineare che il nostro organismo ha bisogno di almeno un giorno per regolare l'orologio interno biologico. In tal senso i medici che si sono occupati della questione consigliano di andare a dormire un'ora prima del solito il sabato o, ancora meglio, di cominciare ad anticipare i tempi già una settimana prima.

martedì 22 ottobre 2019

Venerdì Roma si ferma per lo sciopero generale: sindacati e consumatori insieme contro il degrado della città

Venerdì Roma si ferma per lo sciopero generale: sindacati e consumatori insieme contro il degrado della città. Previsto il blocco della città, si tratta del primo sciopero generale dell'Urbe. Venerdì Roma si ferma. Uno sciopero che i sindacati, tengono a precisare, non è fatto a cuor leggero: "E' il primo sciopero generale di Roma, non c'era mai stato perché quello che facemmo con Marino era uno sciopero dei dipendenti pubblici. E' uno sciopero politico da quando ci hanno mandato la polizia a forzare il cordone di lavoratori al presidio di Roma Metropolitane" e assicurano che "stanno arrivando tante adesioni da altre sigle sindacali e dalle associazioni dei consumatori''. "Ci scusiamo a nome di tutti i sindacati con i cittadini per i disagi che ci saranno il 25, non ci divertiamo a bloccare la città". Con queste parole i sindacati hanno presentato lo sciopero generale di venerdì 25 ottobre, in difesa delle partecipate. La ragione dello sciopero è la difesa del carattere pubblico delle municipalizzate e dei lavoratori dalla liquidazione delle aziende. Venerdì, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” ci sarà anche una manifestazione in Campidoglio senza corteo per non arrecare maggiori disturbi alla cittadinanza.

Allerta trippa precotta tagliata confezionata con scadenza errata. Prodotto richiamato dal Ministero

Allerta trippa precotta tagliata confezionata con scadenza errata. Prodotto richiamato dal Ministero. Il Ministero della Salute ha pubblicato l’avviso di richiamo di un lotto della “La Tripa 'd Muncale” a causa di rischio microbiologico. Presenza di data di scadenza errata 18/11/19. Questo il motivo che ha indotto il Ministero della Salute a pubblicare un avviso di richiamo di un lotto di trippa precotta tagliata “La Tripa 'd Muncale”. Il prodotto La Tripa ‘D Muncalè Srl, nome o ragione sociale dell’OSA, è commercializzato da La Tripa ‘D Muncalè Srl di Casto Paolo e Melodoro Fabio. Il nome del produttore è sempre La Tripa ‘D Muncalè Srl di Casto Paolo e Melodoro Fabio con sede dello stabilimento in via Alba 19/1 a Moncalieri, provincia di Torino, mentre il marchio di identificazione dello stabilimento/del produttore è IT 9-2245L CE. Il lotto di produzione interessato dal richiamo è il 276S con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 18 ottobre 2019. L’unità di vendita è quella delle confezioni in atmosfera protettiva da 0,500 grammi. Il motivo del richiamo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, va ricercato in un’errata etichettatura del prodotto. Le confezioni, infatti, presentano una data di produzione (03/11/2019) e di scadenza (18/11/2019) errate: il prodotto dovrebbe avere come data corretta di scadenza quella del 18 ottobre 2019. Per questo motivo i consumatori sono invitati a riportare queste confezioni nel punto vendita di acquisto. Per eventuali informazioni, potete contattare l’azienda al numero telefonico 011/6476574 o tramite email info@latrippa.com.

lunedì 21 ottobre 2019

Il volo American Airlines da Londra a Filadelfia devia a Dublino per la fuoriuscita di liquido detergente in cambusa

Il volo American Airlines da Londra a Filadelfia devia a Dublino per la fuoriuscita di liquido detergente in cambusa. Lunedì 21 ottobre 2019, il volo American Airlines AA729 da Londra Heathrow a Filadelfia è stato dirottato a Dublino a causa della fuoriuscita di liquido detergente. Il volo American Airlines AA729 LHR-PHL con 287 passeggeri e 12 membri dell'equipaggio a bordo è decollato dalla pista 09R di Londra Heathrow lunedì mattina. L'Airbus A330-323 è salito alla sua altitudine di crociera di FL370 e si è diretto verso l'Oceano Atlantico. A meno di un'ora dal volo, mentre si trovava nello spazio aereo a sud dell'Irlanda, il liquido per la pulizia è stato versato accidentalmente nella cambusa dell'aereo, creando un odore irritante. Due membri dell'equipaggio hanno perso conoscenza e alcuni passeggeri hanno subito irritazione agli occhi e alla pelle. L'equipaggio ha deciso di deviare verso Dublino dove l'aereo ha effettuato un atterraggio sicuro due ore dopo il decollo. Il medico ha visitato i membri dell'equipaggio e i passeggeri. Due membri dell'equipaggio e cinque passeggeri sono stati portati in un ospedale locale per cure mediche. Al di là dell’evento che ha costretto ad un forzato cambiamento di rotta, per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti”, resta il fatto che i viaggiatori hanno subito le conseguenze di un’anomalia che si sarebbero potuto evitare con una miglior organizzazione, ma che meritano di essere risarcite.

"Pura caffeina New Pharma Nutrition", prodotto altamente tossico commercializzato via internet come integratore.

"Pura caffeina New Pharma Nutrition", prodotto altamente tossico commercializzato via internet come integratore. L'allarme del Ministero della protezione dei consumatori tedesco: "Un cucchiaino può essere mortale." È scattata l’allarme europea per gli integratori alimentari contenenti caffeina purissima in polvere. Il NRW Centre for Health, LZG.NRW di Munster GERMANIA, ha segnalato attraverso il sistema HMA WGEO Rapid Alert e quindi anche all'Italia, la commercializzazione via internet di un prodotto classificabile anche come integratore alimentare, denominato "Caffeina 100% -HCL" Il prodotto del rivenditore di Colonia è a marchio "New Pharma Nutrition". Un solo cucchiaino di questa polvere può essere letale. Il rivenditore con sede a Colonia della "New Pharma Nutrition" ha già richiamato pubblicamente il prodotto. L'integratore, venduto in lattina da 150 grammi per 80 dosi, è stato analizzato in Germania e contiene una sostanza altamente tossica, utilizzata come “brucia-grassi”. La percentuale è composta da pura caffeina. Mancano le istruzioni per il dosaggio, Il problema più grande, secondo gli esperti tedeschi, è che è difficile trovare la dose giusta della polvere, quella che non metta a repentaglio la salute di chi l'assume. Usare strumenti tradizionali, come i cucchiaini, non è possibile per misurare l'esatto quantitativo della polvere. Quando i consumatori riempiono il misurino che si trova nella lattina, prendono poco meno di sei grammi di polvere, poco meno di cinque grammi di pura caffeina. La caffeina porta già con una quantità di un grammo a sintomi di intossicazione: i sintomi da overdose possono includere attacchi epilettici, tachicardia, vomito, diarrea, torpore, delirio, disturbi dell'udito, visione offuscata e disorientamento. Nulla di paragonabile ad un abuso di caffeina contenuta in un normale caffè. La sostanza inoltre da luogo ad accumulo nell’organismo. Nel 2008 sono stati riportati casi di morte dopo un consumo di 600 mg/giorno per 4 giorni. Non esistono antidoti ed è impossibile salvare la vita del paziente dopo intossicazione con una dose letale. Il ministero della protezione dei consumatori del Nord Reno-Westfalia mette urgentemente in guardia dal consumo di questo prodotto. Non sappiamo come reagirà il mercato a questo allarme, spiega Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non è certo che questi prodotti verranno necessariamente rimossi poichè sono venduti on line. In Italia non è ancora diffuso il consumo di questo tipo di polvere, anche se spesso gli sportivi ne fanno uso per aumentare i livelli di energia. Grazie agli effetti stimolanti e dimagranti, il concentrato di caffeina fa gola soprattutto ai più giovani. Per questo lo “Sportello dei Diritti” invita i genitori a stare attenti. Si invitano i consumatori ad astenersi dall’acquisto e dal consumo del suddetto prodotto, qualora dovessero reperirlo in internet o attraverso altri canali di acquisto. L’avviso di richiamo del prodotto è stato pubblicato sul portale dedicato allerte alimentari del Ministero della salute tedesco al link https://www.lebensmittelwarnung.de.

Ritirato farmaco con ranitidina, per impurità cancerogena. Usato per il reflusso gastroesofageo.

Ritirato farmaco con ranitidina, per impurità cancerogena. Usato per il reflusso gastroesofageo. A seguito di comunicazioni successive da parte della ditta BB FARMA S.r.l., relative alla presenza di un'impurezza denominata N-nitrosodimetilammina (NDMA), appartenente alla classe delle nitrosammine, riscontrata nel principio attivo ranitidina, l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha disposto il ritiro dalle farmacie e dalla catena distributiva di tutti i lotti di un farmaco. Nello specifico si tratta del medicinale ZANTAC 150 mg 20 compresse rivestite con film - codice AIC n. 038486027 (tutti i lotti presenti sul mercato, inclusi quelli sottoposti a precedente divieto di utilizzo (Prot. AlFA n. 105153 del 20.09.2019) della ditta BB FARMA S.r.l. sita in Samarate (VA), Viale Europa 160. L'Aifa ha invitato il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute AIFA a procedere con gli adempimenti necessari per la verifica del ritiro avviato dalla ditta.La ranitidina, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è un inibitore della secrezione acida utilizzato nel trattamento dell'ulcera, del reflusso gastroesofageo, del bruciore di stomaco e di altre condizioni associate a ipersecrezione acida. La NDMA è classificata come sostanza probabilmente cancerogena per l'uomo dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sulla base di studi condotti su animali. È presente in alcuni alimenti e nelle forniture di acqua, ma non ci si attende che possa causare danni quando ingerita in quantità molto basse.

Fumo in cabina durante il volo: aereo Swiss per Roma deve tornare a Zurigo

Fumo in cabina durante il volo: aereo Swiss per Roma deve tornare a Zurigo Momenti di panico questa mattina per i 92 passeggeri del volo Zurigo-Roma di Swiss. A causa del fumo in cabina, il velivolo è dovuto ritornare a Zurigo subito dopo la partenza. L'aereo è decollato alle 7:40 dall'aeroporto di Kloten (ZH) ed è atterrato alle 7:51, ha dichiarato una portavoce di Swiss. Per i passeggeri diretti a Roma è stato organizzato un volo sostitutivo che si è alzato in volo alle 9:40. Il velivolo è un Airbus A321, diverso dagli A220 rimasti a terra nei giorni scorsi per controlli ai motori, poi rivelatisi perfettamente in regola. Fuoco e fumo sono tra gli incidenti più pericolosi a bordo degli aerei, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,e sono quindi sempre trattati preventivamente dagli equipaggi come emergenza di alto livello, anche se successivamente si scopre che il problema è innocuo. Un atterraggio immediato è la procedura standard a meno che la fonte del fumo non possa essere localizzata e arrestata immediatamente.

domenica 20 ottobre 2019

Svizzera, una cabina della funivia si schianta al suolo

Svizzera, una cabina della funivia si schianta al suolo. Fortunatamente a bordo non c'era nessuno. L’incidente è avvenuto questa mattina alla periferia di Rickenbach nel canton Svitto Tragedia sfiorata questa mattina nel Canton Svitto. Una cabina dell'ovovia che da Rickenbach, alla periferia di Svitto, porta sulla Rotenflue, a quota 1571 m, si è schiantata al suolo stamane dopo un volo di 20 metri durante la discesa a valle. A bordo non c'era nessuno e non si registrano feriti. Al momento dell'incidente, verso le 11.10, soffiava un forte vento, ha riferito la polizia cantonale. Le circa cinquanta persone, tra cui alcuni turisti italiani, che si trovavano nelle altre cabine hanno potuto scendere illesi nelle stazioni più vicine. Il servizio dell'impianto, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è interrotto almeno fino a questa sera. Alle indagini collabora il Servizio d'inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI). Non è ancora chiaro se il forte vento sia stato all'origine dell'incidente, occorso all'altezza del villaggio di Gütsch. La funivia installata nel 2014 supera un dislivello di 958 metri e dispone di 20 cabine che possono ospitare fino a 8 persone ciascuna.

Volo da incubo Mosca - Phuket. Un uomo ubriaco tenta di aprire il portellone in alta quota: impacchettato dai passeggeri con il domopak

Volo da incubo Mosca - Phuket. Un uomo ubriaco tenta di aprire il portellone in alta quota: impacchettato dai passeggeri con il domopak. Il racconto di Elena Markovskaya, un funzionario del dipartimento investigativo sui trasporti multiregionali di Mosca che era a bordo: "Un passeggero si è accorto di quello che stava succedendo e ha iniziato a urlare richiamando l'attenzione di altre persone che si sono subito avventate sull'uomo immobilizzandolo con la pellicola trasparente" Paura sul volo Mosca - Phuket di un Boeing 777 Nordwind. Un uomo ha tentato di aprire il portellone anteriore dell'aereo su cui era a bordo, mentre il volo era già in alta quota a 10.000 metri. E' stato subito bloccato e immobilizzato da 7 passeggeri che lo hanno impacchettato con la pellicola trasparente e poi sorvegliato dal personale di bordo e da un medico, fino a quando l’aereo non è stato in grado di effettuare un atterraggio di emergenza in Uzbekistan. Una volta a terra l'uomo è stato consegnato agli agenti della Polizia che lo hanno arrestato. Ma una volta che l'aereo è ripartito, sorprendentemente, ci sono stati altri due incidenti sempre sullo stesso volo diretto a Phuket. Due passeggeri ubriachi anche loro hanno litigato e sono stati separati dagli assistenti di volo. Un altro uomo, invece, ha insistito talmente tanto, in modo anche aggressivo, per infrangere la legge e fumare nel bagno, alla fine è stato consegnato alla polizia thailandese quando l’aereo è arrivato sull’isola. I problemi sono iniziati dopo il decollo a Mosca, quando i passeggeri terrorizzati hanno visto un uomo barcollante tentare di aprire una porta di emergenza a 10.000 metri. Un funzionario del Dipartimento investigativo sui trasporti multiregionali di Mosca, Elena Demidova, ha rifrito in un video girato a bordo: «All’inizio era tutto normale, poi ho notato strane attività tra le hostess. Le persone nella cabina si stavano sussurrando l’un l’altro che un medico era stato chiamato per qualcuno. Poi al citofono hanno chiesto se qualcuno avesse un involucro di plastica per alimenti. Insomma tutte cose strane, troppo». Un dottore a bordo ha tentato di calmarlo in tutti i modi ma non ci è riuscito e così alla fine è stato avvolto nella pellicola. Ha aggiunto: «All’improvviso si è accesa la scritta “allacciare le cinture di sicurezza”. Poi l’atterraggio d’emergenza. Dopo un ritardo di quattro ore a Tashkent (Uzbekistan), evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il volo è continuato. Un video mostra parte del secondo incidente: due passeggeri seduti vicini e ubriachi che alla fine sono stati separati dall’equipaggio. Poi, in un altro filmato, la Demidova dice: «Quest’uomo stava fumando nel bagno dell’aereo. Le hostess stanno tentando di risolvere il problema proprio ora. È stato portato via dall’aereo dalla polizia tailandese».

sabato 19 ottobre 2019

Lotta all'evasione: in Slovacchia ritiro della patente a posto del carcere per chi non paga le tasse

Lotta all'evasione: in Slovacchia ritiro della patente a posto del carcere per chi non paga le tasse Un emendamento alla legislazione fiscale è stata approvata ieri dal Parlamento slovacco che prevede tagli alla burocrazia per imprese e cittadini, una riscossione più efficiente degli arretrati fiscali e nuove misure relative all’utilizzo dei registratori di cassa elettronici. Tuttavia la norma più curiosa è quella che prevede il ritiro della patente ai contribuenti che hanno arretrati fiscali non saldati. L’introduzione di questa misura, secondo il ministero delle Finanze, ha un carattere prevalentemente preventivo, ma dovrebbe consentire di incassare con efficacia i crediti verso contribuenti inadempienti. Una volta che i contribuenti adempiono ai loro obblighi fiscali, le patenti di guida verranno loro restituite. Questa sanzione non si applica ai debitori che sono conducenti professionisti, ad esempio gli autisti di autobus o camion che vivono del loro lavoro. In un momento in cui si discute d'inasprimento delle pene e del carcere per gli evasori, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la proposta in questione può costituire un efficace deterrente senza che si debba ritornare al medioevo dei diritti evitando così di riempire le patrie galere a causa della lotta giusta all'evasione fiscale.

In Europa è allerta per la pasta dall'Italia contaminata da insetti

In Europa è allerta per la pasta dall'Italia contaminata da insetti. La terribile scoperta in Danimarca e Islanda Il Sistema rapido di allerta comunitario (RASFF), in queste ore, sta lanciando l’allarme sulla presenza di insetti in alcuni lotti di pasta secca (dei quali non si conosce la marca). “C’è la possibilità concreta, avverte Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che diversi lotti di questo prodotto siano già nelle dispense di casa nostra e vengano consumati nei prossimi giorni, senza poter reagire. Insomma, oltre a temere il glifosato e le micotossine, adesso ci dobbiamo pure spaventare di altri contaminanti eventualmente presenti nella pasta come gli insetti. Ma come si fa a saperlo se il Ministero non ci informa? Nello specifico si tratta dell'avviso di sicurezza (2019.3622 del 17/10/2019) per pasta secca dall'Italia infestata da insetti di cui non si conoscono al momento il tipo e il nome del produttore, anche se già immesso sull'intero mercato nazionale e venduta anche nei supermercati della Danimarca, Islanda e altri paesi membri. Anche se si tratta di un problema non serio, come segnala il RASFF, il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare, questo caso riportato non vuole creare allarmismo o screditare il sistema alimentare italiano ed europeo, ma fare capire che ogni giorno la macchina dei controlli trova delle irregolarità. In Italia siamo bravi a puntare il dito contro i prodotti contaminati che provengono dall'estero ( mozzarella blu, uova alla diossina, …..) ma si tratta di un comportamento miope, perché gli incidenti coinvolgono tutti i Paesi. Certo trovare frammenti di insetti nel cibo confezionato non è gradevole, ma a volte si tratta di incidenti imprevedibili che possono capitare. Diverso è il caso dell'incidente prevedibile che invece deve essere eliminato. Tuttavia, la contaminazione potrebbe venire anche da stock di pasta tenuta in magazzini non idonei. Anche se non si hanno ancora dettagli possiamo immaginare che gli insetti possano aver contaminato gli stock di pasta nei magazzini di deposito che molte volte hanno una leggera attenzione agli agenti esterni di contaminazione, come topi e altri insetti che si annidano per via della presenza del cibo e del cartone che usano come riparo. In ogni caso la legge impone alle aziende un sistema di controlli della filiera produttiva (HACCP) per prevenire proprio le criticità del sistema produttivo, come ad esempio il controllo continuo delle temperature di conservazione, la pulizia degli impianti, l'igiene del personale. Quando le aziende alimentari non adottano questi criteri (come spesso capita) è giusto puntare il dito e accusare. Per quanto riguarda gli insetti bisogna, ad esempio, valutare caso per caso se si tratta di problemi risolvibili con una buona disinfestazione, oppure se si tratta di imprevedibile casualità. L'unica consolazione per il consumatore è che dopo la segnalazione i lotti sospetti vengono sempre ritirati dal mercato. Dunque, in attesa che il Ministero della salute comunichi sul suo sito web, nella sezione “Avvisi di sicurezza” i lotti, il produttore ed il marchio della pasta secca interessata dal richiamo dal mercato europeo e non solo, si raccomanda tutti a prestare la massima attenzione.

Johnson & Johnson richiama 33.000 confezioni di talco per neonati e bambini negli Stati Uniti.

Johnson & Johnson richiama 33.000 confezioni di talco per neonati e bambini negli Stati Uniti. Secondo i regolatori sanitari statunitensi contengono una sostanza killer La società farmaceutica multinazionale statunitense Johnson & Johnson venerdì ha comunicato di avere avviato il primo ritiro dal mercato di un lotto del suo talco per neonati e bambini per la presenza di tracce di amianto. La Food and Drug Administration negli Stati Uniti ha dichiarato che i suoi test hanno rilevato la sostanza cancerogena "asbesto crisotile" in campioni prelevati da una bottiglia acquistata online. Lo riferisce il quotidiano di tipo tabloid pubblicato nel Regno Unito "The Sun". La Johnson & Johnson ha fatto sapere di aver avviato una rigorosa indagine interna e di aver deciso il ritiro del lotto esclusivamente in via cautelare. L’azienda ha inoltre comunicato di collaborare con l’ Agenzia governativa per determinare l’integrità dei campioni esaminati e la validità dei risultati dei test. Nello specifico si tratta del lotto 22318RB che comprende 33.000 confezioni acquistate online da un rivenditore non identificato. Si tratta del primo ritiro di un talco della Johnson & Johnson, che ha sempre negato la contaminazione con impurità di sostanze tossiche dei propri prodotti. Dopo la notizia del ritiro del lotto contaminato, Johnson & Johnson, venerdì ha perso il 6% a Wall Street. L’azienda è al centro di 15.500 mila cause legali da parte di consumatori proprio a causa di tumori e altri danni alla salute attribuiti all’uso di prodotti al talco del suo marchio. Quest’anno, il gruppo ha ricevuto mandato di consegna dei documenti relativi ai suoi prodotti. Negli ultimi anni diverse sentenze hanno dato torto alla società: l’anno scorso Johnson & Johnson è stata condannata a risarcire 22 donne con 4,7 miliardi di dollari, perché il talco avrebbe causato loro un cancro alle ovaie. La società è stata anche condannata al pagamento di 11,8 miliardi di dollari assegnati a un uomo a cui è cresciuto il seno dopo aver assunto un farmaco per autismo. Secondo un’indagine del New York Times, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i vertici della Johnson & Johnson erano da decenni a conoscenza dei rischi di contaminazione da amianto, ma hanno sempre nascosto i rischi ai consumatori.

Alcoltest bocciato:l’ente accertatore deve provare che è stato sottoposto a verifica.

Alcoltest bocciato:l’ente accertatore deve provare che è stato sottoposto a verifica. Importante sentenza del Giudice di Pace di Lecce. Lo “Sportello dei Diritti”: a rischio nullità verbali e sanzioni elevate con l’etilometro, tra cui la sospensione della patente In caso di contestazione sulla validità dell’alcoltest e se questo sia stato sottoposto alla preventiva verifica del regolare funzionamento, spetta all’ente accertatore provare che l’apparecchio sia tarato mediante produzione di idonea attestazione in tal senso. A stabilire questi principi l’importante e recentissima sentenza del Giudice di Pace di Lecce depositata lo scorso 15 ottobre in un giudizio di opposizione a verbale al codice della strada con relativa sospensione della patente di guida per asserita violazione dell’articolo 186 del Codice della Strada a seguito di accertamento effettuato con etilometro Alcoltest 7110 MKIII, l’apparecchio più utilizzato dalle forze di polizia stradale per la verifica del tasso alcolemico per i conducenti di veicoli. Nella fattispecie, un automobilista leccese che si era rivolto allo “Sportello dei Diritti” dopo aversi visto ritirata la patente di guida a seguito di un verbale elevato con lo stesso etilometro, aveva proposto ricorso lamentando non solo il fatto di essere sobrio al momento dell’accertamento, ma anche che, dello strumento utilizzato dall’ente accertatore, non vi fosse alcuna prova della preventiva verifica del regolare funzionamento. Il Giudice di Pace di Lecce nella persona dell’avvocato Giuseppe Paparella, ha accolto le doglianze del ricorrente, rilevando che nella circostanza il Prefetto di Lecce non avesse depositato alcuna prova della taratura dell’apparecchio, limitandosi a depositare libretto di omologazione che, a ragione, «è cosa diversa dalla prova del regolare funzionamento dello strumento», come ha esplicitato lo stesso giudice. E così il magistrato onorario ha ritenuto fondato il ricorso per il fatto che «manca la prova di regolare funzionamento dell’apparecchio utilizzato per l’accertamento», con conseguente annullamento del verbale ed ha anche condannato la Prefettura al pagamento del contributo unificato già versato dal cittadino. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di una decisione di particolare importanza che riporta l’attenzione su una circostanza troppo spesso omessa da accertatori e prefetture: quella della certezza giuridica delle rilevazioni del tasso dell’alcol nell’organismo affidata quasi sempre esclusivamente all’asserita oggettiva validità degli apparecchi, sol perché omologati. Certezza che, al contrario e per quanto si sta affermando in giurisprudenza - ora anche di merito - può essere ritenuta conclamata solo in caso di effettiva prova della verifica periodica di questi strumenti. E, quindi, ove la taratura non sia acquisita, non è accertata la validità dell’accertamento, con la conseguente possibilità di annullamento del verbale elevato con tutte le conseguenze del caso tra cui la restituzione della patente di guida eventualmente ritirata o sospesa.

venerdì 18 ottobre 2019

Il motore di Asiana Airlines Airbus A380 prende fuoco all'aeroporto di Seoul, in Corea del Sud

Il motore di Asiana Airlines Airbus A380 prende fuoco all'aeroporto di Seoul, in Corea del Sud Un incendio si è sviluppato questa mattina, 18 ottobre, da un motore dell'Airbus A380 dell'Asiana Airlines (HL7635) mentre stava aspettando al gate dell'aeroporto di Seoul Incheon, in Corea del Sud. Le fiamme si sarebbero propagate improvvisamente dal motore numero uno durante il rifornimento di carburante dell'aereo. Mentre era in corso l'operazione all'improvviso una fiammata si è sviluppata avvolgendo il motore. L'aereo del volo OZ202 era diretto a Los Angeles negli Stati Uniti.Un video girato in diretta, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, mostra diversi soccorritori con mezzi antincendio che circondano il jet sull'asfalto.

Ritirati 4 lotti di latte in polvere per neonati NOVALAC 2

La Società A. Menarini ha comunicato che sta per procedere al ritiro precauzionale e volontario dal mercato di quattro lotti del latte in polvere per neonati NOVALAC 2. Nello specifico si tratta dei lotti 57916 con scadenza 05-2022, 57927 con scadenza 05-2022, 57933 con scadenza 05-2022 e 57996 con scadenza 06-2022 del latte in polvere NOVALAC 2 800G – cod. 931579888. Novalac 2 è un latte di proseguimento idoneo all’alimentazione dei lattanti di età 6-12 mesi. Al momento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non si conoscono i motivi del ritiro precauzionale e volontario dei lotti sopra indicati. Tuttavia la Società A. Menarini invita le farmacie a bloccare la vendita dei suddetti lotti e alla restituzione delle confezioni in loro possesso.

Tenta di aprire il portellone dellʼaereo durante un volo Transavia Parigi - Marrakech.

Tenta di aprire il portellone dellʼaereo durante un volo Transavia Parigi - Marrakech. Momenti di paura su un volo Transavia sulla rotta Parigi - Marrakech quando un uomo, ha tentato di aprire il portellone del Boeing 737 un quarto d'ora il decollo. L'aereo è decollato alle 6:45 di venerdì mattina. Immediata la reazione degli altri passeggeri e del personale che lo hanno immobilizzato. L'aereo tornato ad Orly, come richiesto dalla procedura, è atterrato senza problemi. Il comandante ha sporto querela. Ad accorgersi del gesto, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato un passeggero che si è messo subito a gridare richiamando l'attenzione anche degli altri che si sono scaraventati sull'uomo bloccandolo a terra. Successivamente l'uomo, è stato costantemente tenuto sotto controllo dal personale di bordo. Una volta che l'aereo è atterrato a Orly è stato preso in consegna dalla polizia. I passeggeri sono stati fatti sbarcare e trasferiti su un altro volo. Le ragioni del gesto del passeggero sono per il momento sconosciute.

Presenza di frammenti di vetro nei vasetti "Brodo vegetale in polvere - Rapunzel Klare Suppe".

Presenza di frammenti di vetro nei vasetti "Brodo vegetale in polvere - Rapunzel Klare Suppe". L'avviso del Ministero della Salute: richiamato prodotto alimentare dagli scaffali. Lo Sportello dei Diritti: «Rischioso per la salute». Allerta lanciata anche dal RASFF Frammenti di vetro: l’avviso è stato pubblicato oggi dal ministero della salute che è stato informato attraverso il sistema di allerta Rasff dalle Autorità della Germania. Nello specifico si tratta del “Brodo vegetale in polvere – Rapunzel Klare Suppe“, marchio “Rapunzel Naturkost GmbH“. Il motivo del richiamo è indicato in rischio fisico, a causa della possibile presenza di frammenti di vetro nei vasetti. Il lotto incriminato è il n° TMC 18-09-2020, venduto in vasetti di vetro da 250 gr. Il prodotto è sato commercializzato in alcuni opunti vendita in Provincia di Bolzano e venduto anche in alcuni punti vendita che online. A scopo precauzionale e al fine di garantire la sicurezza dei consumatori, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda ai consumatori che hanno comprato il prodotto con il numero di lotto segnalato di non consumarlo e restituirlo al punto vendita d’acquisto, dove sarà rimborsato.

giovedì 17 ottobre 2019

Corte europea dei diritti umani: si può istallare telecamere nascoste sul posto di lavoro.

Corte europea dei diritti umani: si può istallare telecamere nascoste sul posto di lavoro. Ma solo se vi sono forti sospetti che i dipendenti causino perdite ingenti o rubino. Un datore di lavoro può installare delle telecamere nascoste senza avvertire i lavoratori qualora abbia fondati sospetti che i dipendenti lo stiano derubando e che le perdite subite siano ingenti. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani nella sentenza definitiva emessa oggi in cui afferma che l'operazione di video sorveglianza condotta in un supermercato spagnolo non ha violato i diritti alla privacy dei lavoratori, licenziati dopo essere stati filmati mentre rubavano o aiutavano altri a farlo. La vicenda ebbe inizio nel 2009 quando un manager di un supermercato spagnolo situato nella regione di Barcellona si accorse che i livelli delle scorte in magazzino e quelli del venduto giornaliero non corrispondevano e che in pochi mesi aveva perso circa 82mila euro. Per scoprire i colpevoli fece allora installare delle telecamere visibili alle uscite del supermercato e alcune nascoste puntate sulle casse. I dipendenti filmati a rubare per loro stessi o per altri furono licenziati, ma fecero causa affermando che con le telecamere nascoste era stata violata la loro privacy. I tribunali spagnoli gli diedero torto, così come oggi la Grande Camera della Corte di Strasburgo che ha ribaltato il giudizio emesso in primo grado lo scorso anno. Nella sentenza odierna i giudici di Strasburgo affermano che, date tutte le circostanze del caso, non vi è stata alcuna violazione dei diritti dei lavoratori e che l'installazione di telecamere nascoste, senza previo avviso ai dipendenti, era giustificata dai sospetti ben fondati e dalle perdite subite. Inoltre, nella sentenza si evidenzia che la video sorveglianza è durata solo 10 giorni, che le telecamere erano puntate su un punto specifico nella zona aperta al pubblico e che i filmati sono stati visionati solo da un ristretto numero di persone e utilizzati per uno scopo ben determinato. Tuttavia in Italia, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, secondo la Corte di Cassazione commette reato il datore di lavoro che installa in azienda le telecamere nonostante il consenso scritto dei dipendenti. È infatti necessario il previo accordo con i sindacati. È quanto affermato nella sentenza n. 22148 dell’8 maggio 2017, che ha reso definitiva la condanna pronunciata in appello nei confronti della rappresentante legale di un calzaturificio che aveva fatto installare dei dispositivi video collegati a un wi-fi per controllare i dipendenti. La difesa aveva tentato di smontare l’impianto accusatorio sostenendo che la manager aveva incassato il si scritto di tutti i lavoratori. Ma, ha risposto Piazza Cavour, senza l’accordo con i sindacati il consenso dei lavoratori non scrimina il reato, peraltro rimasto invariato dopo l’approvazione delle nuove norme del 2015. Infatti, scrivono a chiare lettere gli Ermellini, anche la nuova disposizione (art. 23, D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 151) ribadisce la necessità che l'installazione di apparecchiature (da impiegare esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale ma dalle quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori) sia preceduta da una forma di codeterminazione (accordo) tra parte datoriale e rappresentanze sindacali dei lavoratori, con la conseguenza che se l’accordo (collettivo) non è raggiunto, il datore di lavoro deve far precedere l'installazione dalla richiesta di un provvedimento autorizzativo da parte dell'autorità amministrativa (Direzione territoriale del lavoro) che faccia luogo del mancato accordo con le rappresentanze sindacali dei lavoratori, cosicché, in mancanza di accordo o del provvedimento alternativo di autorizzazione, l'installazione dell'apparecchiatura è illegittima e penalmente sanzionata. In altri termini, per il Collegio di legittimità, il consenso in qualsiasi forma (scritta od orale) prestato dai lavoratori non vale a scriminare la condotta del datore di lavoro che abbia installato i predetti impianti in violazione delle prescrizioni dettate dalla fattispecie incriminatrice. Ciò anche perché l'assenso delle rappresentanze sindacali è previsto per legge come uno dei momenti essenziali della procedura sottesa all'installazione degli impianti, derivando da ciò l'inderogabilità e la tassatività sia dei soggetti legittimati e sia della procedura autorizzativa di cui all'art. 4 Statuto dei lavoratori.