venerdì 31 agosto 2018

Malta, incidente sul lavoro: italiano ferito in un cantiere di Gzira.

Malta, incidente sul lavoro: italiano ferito in un cantiere di Gzira. L'uomo stava lavorando con una fresa quando è successo l'incidente. Lo Sportello dei Diritti: "Capire la dinamica per intervenire" Incidente sul lavoro per un cittadino italiano, che è rimasto ferito questo pomeriggio (31 agosto) intorno alle 15 in un cantiere dove stava lavorando, a Sliema Road, Gzira. Secondo la polizia l’uomo è rimasto ferito dalla fresa che stava utilizzando in quel momento. L’uomo è stato ricoverato al Mater Dei per gravi lesioni. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i cantieri all'estero, dove operano anche altre ditte non italiane, sono sempre un nodo di grande criticità. Per esempio ci sono spesso gli esiti fatali di incomprensioni linguistiche tra persone che operano sugli stessi macchinari. Questo è un problema noto che non si verifica solo all'estero, ma anche in Italia, dal momento che c'è molta manodopera extracomunitaria anche qui, tanto che i corsi di sicurezza prevedono anche corsi di italiano per stranieri. E' quindi importante conoscere l'esatta dinamica di quanto accaduto per prevenire simili tragici episodi.

Legano la figlia al seggiolino in hotel per 15 ore, la ritrovano morta. La bimba aveva 10 settimane

Legano la figlia al seggiolino in hotel per 15 ore, la ritrovano morta. La bimba aveva 10 settimane Una storia raccapricciante arriva dalla città di Wigan, in Inghilterra che, purtroppo, è finita nel peggiore dei modi per una bambina di soli 10 settimane, abbandonata in una stanza d'hotel su un seggiolone per auto, legata, senza nessuno intorno che potesse ascoltare le sue lamentele. Secondo quanto riferito dalla Polizia, i genitori erano usciti a bere e si erano ubriacati, dimenticando la piccola all'interno della camera per ben 15 ore. Quando sono tornati nell'Hotel era già troppo tardi: davanti a loro, il corpo senza vita della bambina. Nel passato, i servizi sociali avevano già provato a intervenire sulla coppia, a causa dell'instabilità tanto della madre quanto del padre, alle prese con dei gravi problemi che non erano mai riusciti a lasciarsi alle spalle. Il padre del bambino aveva in precedenza scontato una pena detentiva di 30 mesi per rapina. Durante la gravidanza la donna era sembrata intraprendere un percorso per riuscire a risolvere i propri problemi ma aveva anche poi mostrato delle precoci ricadute, finendo di nuovo nel tunnel dell'alcolismo dopo i primi giorni di vita della piccola. Il rapporto del Wigan Safeguarding Children Board afferma che "Child M", il nome dato per la tragica occasione dalla Polizia, era nata prematuramente ed era quindi nella categoria ad alto rischio di "morte infantile improvvisa e inaspettata". Sebbene gli operatori dei servizi sociali avessero parlato con i genitori sullo stato di salute della piccola ed i rischi connessi, i due avevano portato la bambina per qualche giorno fuori con loro in vacanza e alloggiavano in una stanza di hotel. Inizialmente sembrava che tutto procedesse per il meglio ma una sera, verso le ore 19:00, i due sono usciti a bere lasciando la bambina legata a un seggiolone per evitare che si facesse male girando per la camera. Una volta in giro, hanno iniziato a ubriacarsi per i vari locali che si trovavano nella zona, passando da uno all'altro fino a fare l'alba. Quando verso le 10,20 del mattino, dopo 15 ore, sono rientrati, hanno scoperto il corpo della bambina, ancora seduta nel seggiolino, ormai senza vita. Presi dal panico, hanno chiamato i soccorsi senza rendersi però conto che per la figlia non c'era ormai niente da fare. Nonostante un successivo esame post mortem eseguito per disposizione dell'autorità giudiziaria, non è stato possibile accertare la causa della morte Per Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ancora una volta si assiste ad un episodio agghiacciante e doloroso che riguarda una bimba di poche settimane di vita che ha scatenato forti polemiche in merito a un mancato, più deciso intervento da parte delle autorità che avrebbe forse salvato la piccola.Qanto accaduto è stato terribile, un episodio che non può lasciare indifferenti.

Passeggero colto da malore, volo Ryanair torna all’aeroporto di Manchester subito dopo il decollo

Passeggero colto da malore, volo Ryanair torna all’aeroporto di Manchester subito dopo il decollo Decollo col brivido per un volo Ryanair partito dall’aeroporto umbro di Manchester alla volta di Lanzarote. Appena dopo le fasi di decollo alle 6.40 di oggi (31 agosto) con arrivo previsto a Lanzarote alle ore 13:00, uno dei passeggeri ha avvertito un malore. Data la mancanza a bordo di un medico, il pilota ha chiesto alla torre di controllo il permesso di far ritorno in aeroporto. L’operazione si è svolta senza nessun problema e con procedure ordinarie. L’uomo è stato scaricato a terra e l’aereo ha potuto immediatamente ridecollare alla volta delle Isole Canarie. Il volo FR 2131, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è rimasto sull'asfalto all'aeroporto di Manchester sino alle 11:00 con i passeggeri ancora a bordo, accumulando un ritardo di almeno circa quattro ore di tempo rispetto alla tabella di marcia. Al passeggero colto forse da infarto, è stata fornita adeguata assistenza dai paramedici e portato all'ospedale Wythenshawe.

giovedì 30 agosto 2018

«Postepay bloccata dalla Polizia Postale»: il messaggio ci mette in allarme ma è una truffa

«Postepay bloccata dalla Polizia Postale»: il messaggio ci mette in allarme ma è una truffa. L’allerta della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: non cliccate né rispondete a questi messaggi. Può costarvi caro Continua l’offensiva di mezz’estate di hacker e truffatori telematici sui nostri conti e carte prepagate o di credito. Come abbiamo già denunciato noi dello “Sportello dei Diritti” non si contano più le segnalazioni di tentativi di frode che vedono soprattutto i titolari di conti Bancoposta e Postepay di Poste Italiane nel mirino anche se non sono immuni pure coloro che sono utenti di altre banche. Basta cascare nelle indicazioni di un semplice messaggio, et voilà, il conto è prosciugato o ci si trova qualche addebito abusivo sulla Postepay. Molto arguto è il tentativo che è stato segnalato dalla Polizia Postale riportato sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” , in un post con tanto di screenshot che vede, suo malgrado coinvolta proprio la Polizia Postale: «La tua carta è stata BLOCCATA su richiesta della POLIZIA POSTALE». Nulla di più falso: come dice la forza di pubblica sicurezza: «Una nostra utente ci ha inviato questo screenshot in cui siamo menzionati. Si cerca di dare una parvenza istituzionale a quello che è soltanto un tentativo di truffa». Ancora una volta, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non ci resta che invitare tutti gli utenti a prestare attenzione perché l’insidia è dietro l’angolo e per evitare di vederci svuotati conti correnti o prosciugati i plafond delle nostre carte di credito vale la pena ricordare che gli istituti bancari o Poste Italiane non utilizzano mai questo tipo di messaggi, a maggior ragione via posta elettronica o sms, per comunicare il blocco del conto corrente o per chiedere i dati dell’utente. Nel caso siate comunque incappati in una frode di questo tipo potrete rivolgersi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

Mozzarella di bufala italiana ritirata per presenza di batterio Listeria. RASFF lancia l'allerta: rischio grave per la salute

Mozzarella di bufala italiana ritirata per presenza di batterio Listeria. RASFF lancia l'allerta: rischio grave per la salute Una mozzarella di bufala proveniente dal nostro paese e distribuita nei vari mercati alimentari europei è stata prontamente ritirata dal commercio dopo che è stata scoperta una contaminazione pericolosa. In particolare il latticino ritirato dai mercati francesi, ha provocato un’allerta sanitaria per la presenza del batterio Listeria monocytogenes, che può dare pericolosi disturbi gastrointestinali e può sfociare, per i soggetti a rischio, in malattie sistemiche ben più gravi come la meningite. La Francia ha prontamente attivato il RASFF, il Sistema rapido di allerta europeo, avvisando le autorità sanitarie italiane (Dettagli di notifica - 2018.2459 del 30.08.2018), circa la presenza di Listeria monocytogenes nella mozzarella di bufala prodotta in Italia e venduta solitamente anche all’estero. Attualmente le informazioni sulla distribuzione, cioè quantità interessate e destinazioni specifiche, sono ancora coperte dall’attività investigativa. Si sa però che il motivo del ritiro è una contaminazione da Listeria monocytogenes, responsabile della patologia detta listeriosi. Tale malattia è particolarmente pericolosa per le persone immunodepresse, malati di cancro, diabete, Aids, persone anziane, neonati e donne in gravidanza. La listeriosi può assumere sostanzialmente due forme: quella diarroica, più tipica delle intossicazioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione; quella invasiva o sistemica, che attraverso i tessuti intestinali e il flusso sanguigno si diffonde sviluppando forme più acute di sepsi, encefaliti e meningiti. Nel secondo caso, quello più grave, tra l’ingestione del cibo a rischio e la manifestazione dei sintomi possono passare anche periodi di tempo lunghi, talvolta fino a tre mesi. Ecco perché l’allarme è comparso immediatamente. Non si sa ancora se effettivamente il lotto sia stato venduto anche in Italia, questo il Ministero della Salute francese non lo riporta. Ma perché allora l’Italia, come tutti gli altri Paesi Europei, è stata comunque allertata? Lo prevedono le direttive europee. La vicenda si è svolta così: oggi 30 agosto il Ministero della Salute francese ha inviato una comunicazione al sistema di allerta rapido europeo (RASFF), segnalando il ritiro dal mercato francese di un marca di mozzarella di bufala proveniente dall’Italia per la presenza di Listeria monocytogenes che prontamente lo “Sportello dei Diritti” ha rilanciato nel nostro Paese. La segnalazione a tutti gli altri Paesi europei è dovuta perché il latticino è stato esportato da uno Stato all’altro (Italia-Francia) e in questi casi la norma europea prevede l’obbligo di informare il Rasff. Nelle prossime ore, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il Ministero della salute dovrebbe indicare sul suo sito web (il condizionale è d'obbligo), nella sezione “Avvisi di sicurezza”, i lotti, il produttore e il nome di vendita della mozzarella di bufala interessata da questo richiamo a livello europeo.

Esclusivo!!! Gli scienziati scoprono il potenziale trattamento per la malattia di Alzheimer.

Esclusivo!!! Gli scienziati scoprono il potenziale trattamento per la malattia di Alzheimer. Scienziati dell'Università della Florida hanno scoperto che una versione modificata di una proteina delle cellule immunitarie potrebbe essere utilizzata come trattamento per la malattia di Alzheimer. In un modello murino della malattia, i ricercatori hanno scoperto che una versione solubile del recettore toll-like 5 (TLR5) riduce l'accumulo del β-amiloide tossico che causa la degenerazione e la morte dei neuroni. Il sistema immunitario svolge un ruolo nella progressione della malattia di Alzheimer riducendo l'accumulo di aggregati β-amiloide o innescando un'infiammazione che provoca ulteriori danni neuronali. Una famiglia di proteine presenti sulla superficie delle cellule immunitarie - TLR - risponde al danno delle cellule nervose inducendo una risposta immunitaria. Paramita Chakrabarty e colleghi dell'Università della Florida hanno recentemente scoperto che il livello di questi TLR è più alto nel cervello delle persone con malattia di Alzheimer, in parte a causa di un aumento del livello delle cellule immunitarie del cervello chiamate microglia. Ciò li ha portati a chiedere se le versioni solubili dei TLR prelevati dalla microglia potessero ridurre la formazione della placca amiloide. Hanno ipotizzato che i TLR solubili potessero servire da "richiami" che si legano al β-amiloide e riducono il suo accumulo, senza innescare il sistema immunitario per indurre infiammazione. In un modello murino di Alzheimer in cui il β-amiloide umano è prodotto in grandi quantità, il team ha scoperto che un TLR solubile chiamato TLR5 preveniva e addirittura invertiva la formazione della placca amiloide. Come riportato nel Journal of Experimental Medicine, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il team ha scoperto che TLR5 solubile si lega effettivamente al β-amiloide e ne aumenta l'assorbimento da parte della microglia. TLR5 ha anche limitato la capacità del β-amiloide di danneggiare le cellule nervose. Interagendo direttamente con β-amiloide e attenuando i livelli di β-amiloide nei topi, il recettore di decoy TLR5 solubile rappresenta una nuova classe potenzialmente sicura di agenti immunomodulatori per la malattia di Alzheimer ". ha riferito il Dr. Todd Golde , co-autore dello studio. "Il potenziale del TLR5 solubile nell'attenuazione dell'attivazione immunitaria e nei relativi percorsi neurotossici deve essere ulteriormente esplorato in più modelli della malattia di Alzheimer", conclude Chakrabarty. Questo articolo è stato riscritto da un comunicato stampa originariamente pubblicato su EurekAlert.

Esclusivo!!! Gli scienziati scoprono il potenziale trattamento per la malattia di Alzheimer.

Esclusivo!!! Gli scienziati scoprono il potenziale trattamento per la malattia di Alzheimer. Scienziati dell'Università della Florida hanno scoperto che una versione modificata di una proteina delle cellule immunitarie potrebbe essere utilizzata come trattamento per la malattia di Alzheimer. In un modello murino della malattia, i ricercatori hanno scoperto che una versione solubile del recettore toll-like 5 (TLR5) riduce l'accumulo del β-amiloide tossico che causa la degenerazione e la morte dei neuroni. Il sistema immunitario svolge un ruolo nella progressione della malattia di Alzheimer riducendo l'accumulo di aggregati β-amiloide o innescando un'infiammazione che provoca ulteriori danni neuronali. Una famiglia di proteine presenti sulla superficie delle cellule immunitarie - TLR - risponde al danno delle cellule nervose inducendo una risposta immunitaria. Paramita Chakrabarty e colleghi dell'Università della Florida hanno recentemente scoperto che il livello di questi TLR è più alto nel cervello delle persone con malattia di Alzheimer, in parte a causa di un aumento del livello delle cellule immunitarie del cervello chiamate microglia. Ciò li ha portati a chiedere se le versioni solubili dei TLR prelevati dalla microglia potessero ridurre la formazione della placca amiloide. Hanno ipotizzato che i TLR solubili potessero servire da "richiami" che si legano al β-amiloide e riducono il suo accumulo, senza innescare il sistema immunitario per indurre infiammazione. In un modello murino di Alzheimer in cui il β-amiloide umano è prodotto in grandi quantità, il team ha scoperto che un TLR solubile chiamato TLR5 preveniva e addirittura invertiva la formazione della placca amiloide. Come riportato nel Journal of Experimental Medicine, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il team ha scoperto che TLR5 solubile si lega effettivamente al β-amiloide e ne aumenta l'assorbimento da parte della microglia. TLR5 ha anche limitato la capacità del β-amiloide di danneggiare le cellule nervose. Interagendo direttamente con β-amiloide e attenuando i livelli di β-amiloide nei topi, il recettore di decoy TLR5 solubile rappresenta una nuova classe potenzialmente sicura di agenti immunomodulatori per la malattia di Alzheimer ". ha riferito il Dr. Todd Golde , co-autore dello studio. "Il potenziale del TLR5 solubile nell'attenuazione dell'attivazione immunitaria e nei relativi percorsi neurotossici deve essere ulteriormente esplorato in più modelli della malattia di Alzheimer", conclude Chakrabarty. Questo articolo è stato riscritto da un comunicato stampa originariamente pubblicato su EurekAlert.

Fare colazione più tardi e cenare prima può aiutare a ridurre il grasso corporeo

Fare colazione più tardi e cenare prima può aiutare a ridurre il grasso corporeo. I ricercatori dell'Università del Surrey hanno dimostrato che la regolazione dei tempi di colazione e cena può ridurre il grasso corporeo. Molte persone seguono diete per migliorare il loro aspetto ma avere un eccesso di grasso corporeo è molto più grave di un semplice problema estetico. Avere troppo grasso corporeo può avere implicazioni a lungo termine per la salute, aumentando il rischio di diverse malattie croniche, come il diabete, i disturbi cardiovascolari e il cancro. Di conseguenza, ci sono state diverse campagne di salute pubblica per ridurre l'indice di massa corporea in coloro che sono in sovrappeso. Sembra, tuttavia, che le tentazioni culinarie che ci circondano restino troppo grandi e la prevalenza dell'obesità sia in costante aumento, nonostante le continue ricerche su diete efficaci e programmi di perdita di peso. Ora, i ricercatori hanno studiato l'impatto del cambiamento dei tempi dei pasti sull'assunzione alimentare, sulla composizione corporea e sui marcatori del rischio ematico per il diabete e le malattie cardiache. Lo studio di 10 settimane ha valutato una forma di digiuno intermittente noto come alimentazione a tempo limitato. Il gruppo di controllo ha mangiato i pasti normalmente, mentre il gruppo sperimentale ha mangiato la colazione 90 minuti dopo il solito e ha cenato 90 minuti prima del solito. Non c'erano restrizioni su ciò che i partecipanti in entrambi i gruppi potevano mangiare; è stato concordato solo il calendario dei pasti. Ad ogni partecipante è stato inoltre richiesto di completare un diario alimentare e di fornire campioni di sangue prima e durante il periodo di studio di 10 settimane. I risultati hanno mostrato che in media i partecipanti al gruppo sperimentale, hanno perso più del doppio di grasso corporeo rispetto a quelli del gruppo di controllo. Sebbene questo studio sia di breve durata, ci ha fornito preziose informazioni su come le leggere alterazioni dei nostri pasti possono avere benefici per i nostri corpi. La riduzione del grasso corporeo diminuisce le nostre possibilità di sviluppare obesità e malattie correlate, quindi è fondamentale per migliorare la nostra salute generale. Tuttavia, come abbiamo visto con questi partecipanti, le diete con il digiuno sono difficili da seguire e potrebbero non essere sempre compatibili con la vita familiare e sociale " ha riferito il Dott. Jonathan Johnston a capo del team di scienziati. Inoltre, anche se non c'erano restrizioni su ciò che i partecipanti potevano mangiare, quelli nel gruppo sperimentale mangiavano meno cibo di quelli nel gruppo di controllo. Questa constatazione si è riflessa nelle osservazioni dei partecipanti allo studio. Un totale del 57% dei partecipanti ha notato una riduzione dell'assunzione di cibo a causa della riduzione dell'appetito, della diminuzione delle opportunità di mangiare o di una riduzione degli spuntini. Si pensava che cambiare i tempi dei pasti sarebbe stato più facile per gli individui mantenere la conformità rispetto alle diete che limitano l'assunzione di cibo. Tuttavia, una proporzione simile di partecipanti ha riferito di non ritenere di poter mantenere i nuovi orari dei pasti per più di 10 settimane perché incompatibili con la vita familiare e sociale. Circa il 43% dei partecipanti ha dichiarato che avrebbe considerato di continuare con i tempi di pasto alterati se i tempi di consumo fossero più flessibili. Ora utilizzeremo questi risultati preliminari per progettare studi più ampi e completi sull'alimentazione a tempo limitato " ha inoltre aggiunto il Dott. Jonathan Johnston. Se i risultati di questo studio pilota possono essere riprodotti in studi più ampi, i programmi di alimentazione a tempo limitato possono potenzialmente fornire sostanziali benefici per la salute. I risultati dello studio, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono stati pubblicati ieri sul Journal of Nutritional Sciences .

Vongole veraci pericolose per la salute: divieto consumo area sud Ancona per contaminazione da Escherichia coli

Vongole veraci pericolose per la salute: divieto consumo area sud Ancona per contaminazione da Escherichia coli Per le vongole veraci è stata appena diramata in tutta Italia un'allerta massima perchè potrebbero contenere il pericoloso batterio Escherichia Coli "oltre i limiti di legge". "Vietata l'immissione al consumo delle vongole prelevate nel tratto di mare dall'estremità sud spiaggia della "Vedova" fino al ristorante spiaggia Mezzavalle". Questa allerta è stata lanciata dal Comune di Ancona dopo le analisi effettuate dal Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Asl locale, Asur Marche, area vasta 2. I risultati infatti superano il limite di Escherichia coli. Pertanto Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda i produttori ad attivare come misura a tutela della salute le procedure del ritiro del prodotto già commercializzato ed ai consumatori a prestare la massima attenzione a non consumare questo tipo di vongole provenienti da questa area marina di produzione di molluschi.

Centinaia di tartarughe trovate morte nel Pacifico.

Centinaia di tartarughe trovate morte nel Pacifico. Le autorità ambientali messicane hanno recuperato 300 tartarughe marine minacciate di estinzione che galleggiavano morte nelle acque del Pacifico messicano. Le carcasse "Erano in avanzato stato di decomposizione". Lo Sportello dei Diritti "Strage causata ancora una volta dall'uomo" Questa non è la prima volta che si verifica un incidente. Il 17 agosto, il governo messicano ha riferito che 122 tartarughe sono state trovate morte nelle spiagge dello stato del Chiapas. Circa il 10% dei cadaveri mostrava segni di colpi alla testa e al carapace. Dopo questo incidente una nuova strage è stata segnalata questa settimana: 300 tartarughe olive ridley sono rimaste intrappolate nelle reti da pesca. Nessuna si è salvata, è questa la triste fine al largo della costa meridionale del Messico. I pescatori dello stato meridionale di Oaxaca hanno scoperto le tartarughe nella comunità balneare di Barra de Colotepec. Ancora morte per colpa della pesca e dell'inquinamento. Le 300 tartarughe marine uccise appartenevano anche a una specie in via di estinzione. Le immagini che in queste ore stanno facendo il giro della rete, hanno mostrato decine di corpi martoriati, molti dei quali iniziavano a decomporsi. Questa specie protetta, la tartaruga bastarda olivacea che si trova anche nella Lista Rossa dell'Iucn, classificata come vulnerabile, misura circa 75 cm e pesa circa 45 kg. Vive soprattutto nelle zone tropicali, sia nell'Atlantico che negli oceani Indiano e Pacifico e preferisce le acque costiere. Da maggio a settembre, nel caso del Messico, si sposta lungo le coste dell'Oceano Pacifico per deporre le uova. Eppure, durante questo cammino, ha trovato la morte. Il procuratore federale per la protezione ambientale ha dichiarato alla stampa che la causa è ancora da accertare. Il Messico, che ospita 6 delle 7 specie di tartarughe marine del mondo, ha un programma permanente per proteggere queste creature, comprese sanzioni penali per coloro che le uccidono. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione che si batte anche per il trattamento etico degli animali, una strage gravissima, l'ennesima, causata ancora una volta dall'uomo.

mercoledì 29 agosto 2018

Acquedotto Pugliese: segnalazioni di disservizi nel Capo di Leuca. A Tricase da mesi riduzione della fornitura idrica nelle ore serali e notturne

Acquedotto Pugliese: segnalazioni di disservizi nel Capo di Leuca. A Tricase da mesi riduzione della fornitura idrica nelle ore serali e notturne. Lo “Sportello dei Diritti”: Situazione non più tollerabile. Intervengano i vertici AQP e la Regione Puglia per ripristinare la normale erogazione e nel frattempo si riducano le tariffe idriche per chi subisce il disservizio. Si valuta azione collettiva Si susseguono da tempo le segnalazioni allo “Sportello dei Diritti”di profondi disagi da parte dell’utenza del Capo di Leuca a causa di disservizi della fornitura idrica da parte di Acquedotto Pugliese. In alcune zone, in particolare in diverse aree del Comune di Tricase, da mesi, dalle ore serali e per tutta la notte, la società interamente partecipata dalla Regione Puglia continua a ridurre la pressione al minimo, tanto – come ci viene segnalato da uno dei cittadini che ci ha contattati - «da mandare in blocco la caldaia a metano costringendoci a fare la doccia fredda ed altri disagi, salvo acquistare e collegare una pompa autoclave, con consumo di energia elettrica ed aggravio delle spese». Il tutto mentre resta invariato il costo della fornitura idrica. In tal senso, se è pur vero che risulta che l'azienda stia realizzando opere d’intervento sulle condotte, tuttavia ciò non giustifica anche i lamentati pregiudizi economici in capo alle famiglie interessate che, oltreché subire la perdurante disfunzione, devono patire anche il pagamento degli stessi costi di coloro che usufruiscono di un servizio normale. Quindi, per Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di una situazione non più tollerabile che richiede un immediato intervento dei vertici dell’AQP e della Regione Puglia per accelerare le opere ai fini del ripristino della normale erogazione del flusso idrico, mentre nel frattempo si riducano sensibilmente le tariffe per tutti coloro che continuano a subire il disservizio. Se i due enti non dovessero prendere atto di queste richieste, stiamo valutando di avviare già a partire da settembre, un’azione collettiva in favore di tutta l’utenza interessata dal problema.

Salute. Apelina, l'ormone che potrebbe rigenerare i muscoli degli anziani

Salute. Apelina, l'ormone che potrebbe rigenerare i muscoli degli anziani Un team di ricercatori di Tolosa ha appena svolto un importante lavoro sull'apelina, un ormone naturale secreto durante l'esercizio. Le proprietà rigeneranti di questo ormone sui muscoli promettono nuovi progressi nella lotta contro la sarcopenia, un fenomeno di deperimento muscolare che colpisce gli anziani. L'apelina, un ormone in grado di ripristinare la costruzione del muscolo, oggetto di importanti ricerche da parte dei ricercatori Inserm dell'Università Paul Sabatier e Gerontopole l'Ospedale Universitario di Tolosa (Alta Garonna). Un ormone secreto durante un esercizio fisico. Ormone 100% naturale, l'apelina è secreta dalla contrazione dei muscoli durante l'esercizio. Gli scienziati hanno studiato le sue proprietà sui muscoli somministrando l'ormone ai topi anziani. I risultati di questa ricerca, recentemente pubblicati sulla rivista Nature Medicine, sono all'altezza delle loro aspettative. Nei topi che hanno ricevuto l'ormone, la capacità muscolare è migliorata significativamente. Allo stesso modo, le fibre dei muscoli si sono rigenerate. Per Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, una scoperta promettente per gli anziani. Questa scoperta, dunque, potrebbe far progredire la ricerca sulla sarcopenia, una sindrome che colpisce gli anziani e scioglie la massa muscolare. Che causa, infine, una situazione inevitabile di dipendenza . "Questo lavoro rende possibile considerare l'apelina sia come strumento per la diagnosi precoce della sarcopenia sia come trattamento promettente per la lotta contro la perdita di funzionalità legata all'età" , afferma Philippe Valet, co-direttore dello studio. e professore presso l'Università Paul Sabatier di Tolosa. Le prime prove cliniche sulla molecola saranno condotte da Gérontopôle de Toulouse dal 2019.

Cade con testa in secchio e con l'acqua e muore annegata

Cade con testa in secchio e con l'acqua e muore annegata. Una 86enne caduta a testa in giù, non è riuscita a ribaltarsi ed è deceduta dopo alcuni minuti. Quattro minuti fatali, e una donna di 86 anni è morta stamani a causa di un secchio per lavare i pavimenti. La tragedia si è consumata nella sua abitazione a Montecalvoli (Pisa) dopo avere accusato un malore che l'ha fatta cadere a terra priva di sensi, finendo di testa dentro un secchio pieno d'acqua che si trovava in bagno. Quando sono arrivati i soccorsi già non c'era più nulla da fare e il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso e catalogarlo come "accidentale" per annegamento. Secondo quanto si è appreso, la donna stava sbrigando alcune faccende domestiche con il secchio quando ha accusato un malore che l'ha fatta rovinare a terra priva di sensi ed è caduta con la testa dentro il secchio. La famiglia non riesce a capacitarsene ed è divorata dai sensi di colpa per quella manciata di minuti che sono risultati fatali per l'anziana donna. Per Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, questa tragedia dimostra la difficoltà per gli anziani a gestire l'alloggio e le attività ad esso connesse come lo svolgimento acquisti, pulizia della persona e dell'alloggio, preparazione pasti. Può infatti succedere che, anche in assenza di una conclamata patologia, i processi della senescenza quale il rallentamento e alterazione della funzionalità dei vari sistemi dell'organismo, alterazioni strutturali di cellule, tessuti e organi, diminuzione delle energie di riserva, comportino minor efficienza fisica, minor capacità a fronteggiare le situazioni di emergenza, maggiore vulnerabilità psichica e, di conseguenza, diventi « pesante » la vita dell'anziano nell'alloggio se non intervengono adeguati aiuti. Purtroppo, anche quattro minuti possono risultare decisivi per portarsi via una vita umana.

Avvelena l'acqua del collega mettendo l'acido nella bottiglietta: arrestata.

Avvelena l'acqua del collega mettendo l'acido nella bottiglietta: arrestata. In precedenza la 52enne aveva già molestato un'altra collega per telefono e le aveva imbrattato l'auto Sembra un film che guardi alla tv. Una dipendente dell'Eni di San Donato, nell'hinterland milanese, avrebbe cercato di avvelenare un collega mettendo dell'acido cloridrico nella bottiglietta che aveva sulla scrivania. I carabinieri hanno accertato che, in passato, la donna aveva già molestato una sua collega per telefono e le aveva imbrattato l'auto e la porta di casa. Per questo i militari hanno arrestato la 52enne per atti persecutori, ma le è stato contestato anche il tentato omicidio. Nella sua abitazionre, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, i militari di San Donato hanno trovato delle bombolette spray. Nella borsa una bottiglietta con la sostanza caustica e una siringa.

martedì 28 agosto 2018

Boom di frodi sulle carte e i conti online di Poste Italiane. Postepay e BancoPosta ancora nel mirino dei truffatori della rete

Boom di frodi sulle carte e i conti online di Poste Italiane. Postepay e BancoPosta ancora nel mirino dei truffatori della rete. L’allarme rilanciato dalla Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: occhio ai messaggi. Per evitare la truffa entrare solo dalle aree dedicate al servizio. Ma Poste Italiane adotti misure più efficaci per la protezione degli utenti Non passa giorno che allo “Sportello dei Diritti” non pervengano segnalazioni di truffe perpetrate a danno dei titolari di conti correnti BancoPosta o di Postepay. Tutto parte da messaggi sms o via email che ci fa credere che pervenga da Poste Italiane e che c’invita ad utilizzare le nostre credenziali: si clicca sul link indicato s’inseriscono codice utente e password ed il gioco è fatto. L’hacker di turno, in questo modo, ha già acquisito le credenziali ed accedere abusivamente ai nostri risparmi, per prosciugarli. A rilanciare per l’ennesima volta l’allerta è la Polizia Postale attraverso un post pubblicato sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia che con lo screenshot di uno dei tipici messaggini ricevuti sui telefonini dei clienti di Poste Italiane ed in particolare dei titolari di Postepay, porta all’attenzione un allarme che è diventato quasi sociale. «Non accettiamo di verificare i dati da qui. Se proprio vogliamo vederci chiaro digitiamo nella barra degli indirizzi del browser il sito del nostro istituto e accediamo all’area riservata attraverso le nostre credenziali», è questo il contenuto del commento al post formulato dalla Polizia Postale, perché sono migliaia le denunce di titolari di conti correnti e prodotti creditizi di Poste Italiane che segnalano di aver subito un’intrusione abusiva con conseguente prosciugamento del proprio saldo attivo. La ragione di tale esplosione del fenomeno, come andiamo ripetendo da mesi noi dello “Sportello dei Diritti”, sta nella diffusione di questi prodotti tra la platea dei residenti in Italia e per la circostanza che molti tra coloro che hanno un qualsiasi rapporto con Poste Italiane sono anziani, giovanissimi o stranieri e quindi più vulnerabili. Il modo migliore per difendersi - rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” - è quello di prestare sempre attenzione ad ogni messaggio che ci giunge, leggendolo attentamente e cestinarlo subito dopo, una volta verificato il contenuto truffaldino. Ed è sufficiente non cliccare sui link cui solitamente conducono, non rispondere alle richieste di dati personali o bancari o aprire gli allegati che spesso sono contenuti, per evitare qualsiasi tipo di conseguenza pregiudizievole. È bene ricordare, ancora una volta, che Poste Italiane non utilizza mai queste modalità per le proprie procedure o comunicazioni destinate alla clientela. Insomma, per evitare la truffa, l’unico modo per controllare la situazione della nostra Postepay o del conto BancoPosta è quello di entrare solo dalle aree dedicate al servizio. Ma l’aumento costante delle truffe di questo tipo, è così preoccupante che neanche le ripetute segnalazioni e gli inviti all’attenzione nei confronti dell’utenza pare stia portando un qualche risultato utile. A tal proposito, ribadiamo che riteniamo necessario che la società controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze intervenga con ulteriori misure per garantire ancor maggior sicurezza dei propri prodotti. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

Ascensore rotto all’IISS "E. FERMI di Lecce dal mese di maggio. La denuncia di una docente disabile sinora inascoltata.

Ascensore rotto all’IISS "E. FERMI di Lecce dal mese di maggio. La denuncia di una docente disabile sinora inascoltata. Lo “Sportello dei Diritti”: intervenga immediatamente la Provincia «Sono una disabile, polio ed ora post-polio. Insegno lì, amo la mia scuola che, nella sua intitolazione, ricorda il grande Fisico dovuto emigrare per la "questione razziale". Amo si la mia scuola, ma forse essa non ama me, opponendo delle barriere che percepisco quasi persecutorie. Non mi riferisco al personale scolastico, ma alla fantomatica PROVINCIA...». E’ questo l’appello-denuncia di una docente disabile che da maggio scorso reclama la riparazione dell’ascensore all’ Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "E. Fermi” di Lecce. Per Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” si tratta di una vicenda assurda. Non è possibile che siano passati tanti mesi senza che l’ente proprietario della struttura scolastica, la Provincia di Lecce, sia intervenuta a ripristinare un ausilio indispensabile per personale scolastico e studenti che non possono avere normale accesso alle attività ivi svolte. È imprescindibile, quindi, che gli organi dell’ente in questione agiscano immediatamente per evitare che tale situazione si perpetui anche con la ripresa delle lezioni.

Reato esporre le confezioni di acqua minerale al sole. Dura sentenza della Cassazione penale

Reato esporre le confezioni di acqua minerale al sole. Dura sentenza della Cassazione penale: va condannato il commerciante che tiene esposte nel piazzale alla luce del sole le casse d’acqua. Basta la sola detenzione per la vendita di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione: è un illecito di pericolo perché vi è il rischio di alterazione per i contenitori Pet Un’ottima notizia per i consumatori e una negativa per quegli esercenti che sono abituati a stoccare le casse di bottiglie d’acqua minerale alla luce del sole e senza alcuna protezione. Per la Cassazione penale, infatti, con la sentenza 39037/18, pubblicata il 28 agosto dev’essere condannato penalmente l’esercente che tiene le confezioni di acqua minerale esposte in questo modo: la contravvenzione di cui all’art. 5, lett. b) L. n. 283 del 1962 che riguarda la detenzione per la vendita di prodotti destinati all’alimentazione in cattivo stato di conservazione è un reato di pericolo presunto con anticipazione della soglia di punibilità per la rilevanza del bene protetto, la salute, sicché il reato sì concretizza anche senza effettivo accertamento del danno al bene protetto. A segnarlo, Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”che ribadisce come la decisione segni un punto in favore dei consumatori nella tutela della propria salute e un monito per tutti quei commercianti che continuano a perpetuare una prassi che non favorisce la conservazione corretta di un prodotto fondamentale per la vita come l’acqua. A tal proposito, rileva la Suprema Corte che per la configurazione del reato a carico del negoziante, è sufficiente che le confezioni d’acqua siano conservate esposte alla luce del sole: basta il solo rischio che i contenitori di Pet possano alterarsi per reazione chimica all’esposizione ai raggi solari. Nella fattispecie, la terza sezione penale ha confermato la condanna emessa dal Tribunale di Messina nei confronti di un commerciante reo del reato di cui all’articolo 5 della legge 283/82, perché era stato appurato che le confezioni di acqua minerale erano accatastate alla rinfusa all'esterno di un deposito ed esposte alla luce del sole, in periodo estivo in pieno giorno in una zona notoriamente calda come la Sicilia. Sulla scia di numerosi precedenti giurisprudenziali, con la decisione in commento, la Suprema Corte ha ricordato che «Il reato di detenzione per la vendita di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione è configurabile quando si accerti che le concrete modalità della condotta siano idonee a determinare il pericolo di un danno o deterioramento dell’alimento, senza che rilevi a tal fine la produzione e di un danno alla salute, attesa la sua natura di reato a tutela del c.d. ordine. alimentare, volto ad assicurare che il prodotto giunga al consumo con le garanzie igieniche imposte dalla sua natura (Cass. Sez. 3 n. 0772 del 5/ 5/2015, Torcetta, Rv. 269901)». E per accertare il cattivo stato di conservazione non servono specifiche analisi di laboratorio, ma sono sufficienti dati obiettivi, come il verbale ispettivo, documentazione fotografie o la prova testimoniale. L’acqua, peraltro, deve essere assimilata ad altri liquidi alimentari come l’olio o il vino: è un prodotto vivo e subisce alterazioni quando è stipato in contenitori stagni che impediscono i normali interscambi che avvengono con l’aria ed altre forme di energia. Il divieto di esporre le bottiglie d’acqua alla luce e al calore del sole, in tal senso, era già previsto addirittura dal decreto ministeriale del 20 gennaio 1927, quando i contenitori in commercio erano solo di vetro. Ciò vale tantopiù con le confezioni in Pet, «atteso che l'esposizione, anche parziale, di prodotti destinati al consumo umano alle condizioni atmosferiche esterne, tra cui l'impatto con i raggi solari può costituire potenziale pericolo per la salute dei consumatori, in quanto sono possibili fenomeni chimici di alterazione dei contenitori e di conseguenza del loro contenuto».

lunedì 27 agosto 2018

Diabete, a colazione il latte è meglio dei farmaci: abbassa il livello di glucosio nel sangue

Diabete, a colazione il latte è meglio dei farmaci: abbassa il livello di glucosio nel sangue. Secondo una nuova ricerca, una dose quotidiana di latte a colazione può contribuire a prevenire malattie come il diabete e l’obesità. Il latte è pieno di risorse. Oltre ad essere un alimento gustoso e è sempre stato un elemento fondamentale della nostra dieta per la ricchezza della sua composizione in nutrienti. Ora a quanto pare rappresenta un'arma naturale contro il diabete poiché riesce ad abbassare i livelli di glucosio nel sangue. Quando? Lo sappiamo tutti, con la prima colazione che è il pasto più importante della giornata. Per ottenere i migliori benefici sulla nostra salute, pare che non debba mancare una dose quotidiana di latte. A darci questa notizia sono i ricercatori del dipartimento Human Nutraceutical Research Unit, presso la University of Guelp, in Canada, che hanno analizzato gli effetti delle proteine del latte sul livello di glucosio nel sangue, in abbinamento con un’abbondante colazione a base di cereali, dall’alto apporto di carboidrati. In esame, oltre al glucosio, anche la sensazione di sazietà e gli effetti del latte a seguito del consumo di altri cibi durante la giornata. Nello specifico, gli scienziati hanno osservato che la concentrazione di glucosio nel sangue sarebbe inferiore dopo una colazione a base di cereali e latte, rispetto ad una con cereali ma a base d’acqua. Inoltre, abbassare il livello di glucosio è associato alla prevenzione di malattie gravi, come il diabete e l’obesità.«Le malattie del metabolismo sono in aumento in tutto il mondo», ha dichiarato dottor H. Douglas Goff. «Il diabete di tipo 2 e l’obesità sono fonte di enorme preoccupazione per la salute degli esseri umani. Per questo vogliamo agire per sviluppare strategie alimentari che inducano la riduzione del rischio e aiutino a gestire il diabete e l’obesità, dunque permettendo agli individui di godere di una salute migliore». Ma non è tutto. Il team ha rilevato anche che il consumo di latte con una colazione ad alto apporto di carboidrati può ridurre il glucosio anche dopo il pranzo. In più, le proteine del latte sarebbero in grado anche di ridurre l’appetito dopo il pasto, dato che la digestione delle proteine naturali contenute nel latte rilascia degli ormoni gastrici che agevolano la digestione ed enfatizzano la sensazione di sazietà. Il latte che cos'è? Questo alimento è importante anche soprattutto per il contenuto di minerali, in particolare calcio e fosforo, presenti in un rapporto ottimale, di magnesio, zinco, rame e selenio, e di vitamine come la A, D, E e K, la vitamina C, l’acido folico e la riboflavina. Inoltre, come dimostrato recentemente, il latte è ricco di “componenti minori”, molecole presenti in piccole quantità, come i peptidi ma in grado di svolgere azioni biologiche particolarmente importanti per il benessere della persona: antiossidanti, antipertensive, antinfiammatorie, immunomodulanti e altro. Poiché svolgono “funzioni” fisiologiche benefiche per l’uomo queste molecole sono chiamate “componenti funzionali” del latte. L’industria lattiero-casearia si è molto impegnata, soprattutto negli ultimi anni, per individuare tecnologie idonee a conservare nel tempo e nelle migliori condizioni i nutrienti e le molecole funzionali presenti nel latte. Inoltre ha studiato e prodotto i cosiddetti "latti speciali", ossia alimenti funzionali adatti a tutti i consumatori, anche a quelli che hanno particolari esigenze nutrizionali. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, questo studio conferma l’importanza di consumare il latte a colazione al fine di migliorare il processo di digestione dei carboidrati e aiutare a tenere in regola il livello di glucosio. I nutrizionisti hanno sempre enfatizzato l’importanza di consumare una sana colazione, e questo studio incoraggia gli individui ad integrare il latte nelle loro abitudini.

Truffe online. La frode dei finti messaggi per gli account email in scadenza rilanciata dalla Polizia Postale

Truffe online. La frode dei finti messaggi per gli account email in scadenza rilanciata dalla Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: gli account di posta elettronica non scadono. Non cliccate il link Far entrare nel panico gli utenti della rete per poter sottrarre dati personali o bancari, o introdursi abusivamente nei nostri dispositivi, è il modo più semplice per realizzare i propri intenti criminali da parte di hacker e truffatori telematici. E la perdita improvvisa ed irreversibile del proprio account di posta elettronica, crea senz’altro allarme e induce a scelte repentine e non sempre ponderate, come quella di cliccare su un link creato ad hoc che attraverso un messaggino c’invita a seguire delle istruzioni apparentemente banali dietro alle quali, invece, si nasconde sempre un criminale telematico. A segnalarci questo tipo di frode è ancora una volta la Polizia Postale con un post sulla propria pagina Facebook “Commissariato di PS Online - Italia” con tanto di screenshot con uno dei tipici messaggi che ci comunicano falsamente che il nostro account email è scaduto e richiede un nostro intervento attraverso un semplice click su un link. Nulla di più falso! Ribadisce Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”! I nostri account di posta elettronica, come ricorda la Polizia Postale, non scadono, almeno quelli relativi a caselle email gratuite. È, quindi, sufficiente ignorare questi messaggi e cancellarli dai nostri dispositivi per non cadere nella trappola. Nel caso siate comunque incappati in una frode di questo tipo potrete rivolgersi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

domenica 26 agosto 2018

Aereo Ryanair colpito da un fulmine, volo deviato a Londra Stansted poco dopo il decollo.Spavento per i passeggeri di un volo da Birmingham a Perpignan

Aereo Ryanair colpito da un fulmine, volo deviato a Londra Stansted poco dopo il decollo.Spavento per i passeggeri di un volo da Birmingham a Perpignan Spavento per i passeggeri di un volo Birmingham-Perpignan (Francia): l'aereo, colpito da un fulmine e a causa del maltempo che si è abbattuto ieri sulla città inglese, è stato costretto ad un atterraggio di emergenza a Londra Stansted. Ryanair ha affermato che non è stata dichiarata alcuna emergenza e ha dichiarato che l'aereo non ha effettuato un atterraggio di emergenza, ma ha dichiarato di essere stato deviato a titolo precauzionale dopo un "sospetto fulmine". Mentre FlightAlerts777 ha scritto: "# FR1998 Ryanair, Birmingham (BHX) -Perpignan (PGF) dirottato a Londra Stansted a causa di un fulmine. Un portavoce dell'aeroporto di Stansted ha riferito a The Sun che l'aereo è stato colpito da un fulmine poco dopo il decollo. Nessun problema per i passeggeri, che poco dopo, dopo un'ispezione tecnica, sono ripartiti per Perpignan (Francia). L'aereo che ieri 25 agosto è stato costretto ad un atterraggio di emergenza a Londra Stansted, un velivolo Ryanair decollato da Birmingham alle 15:00 e diretto a Perpignan, è stato colpito da un fulmine subito dopo il decollo, mentre saliva di quota. A quel punto, spiegano fonti dell'aeroporto londinese, i piloti, per precauzione, hanno deciso di deviare il volo FR1998 a Londra Stansted, chiedendo un atterraggio 'prioritario' nell'aeroporto di Londra Stansted dove le condizioni meteorologiche erano buone. L'aereo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, colpito dal fulmine nella parte anteriore, è stato ispezionato da tecnici della compagnia aerea, che hanno verificato che l'aeromobile non aveva subito danni. L'aeroporto di Londra Stansted è uno degli scali alternativi dove gli aerei possono atterrare quando a ci sono situazioni di maltempo eccezionali. I testimoni sottolineano come la professionalità dei piloti abbia gestito la situazione senza troppi disagi per i passeggeri.

Atterraggio a 300 all' ora per avaria ai flap.

Atterraggio a 300 all' ora per avaria ai flap. Atterraggio da brividi all'aeroporto di Manchester su un volo Jet2. Un passeggero a bordo di un volo proveniente da Creta ha descritto l'esperienza come "assolutamente pietrificante" Atterraggio sul filo dei 300 km/h, senza flap: il pilota è riuscito ad evitare il disastro affidandosi ai soli freni delle ruote e all' inversione di spinta dei motori. A bordo del LS444 c' erano 145 persone provenienti da Heraklion sull'isola greca di Creta, che hanno rischiato di ritrovarsi fuori pista, qualcuno si è solo lamentato per la brusca frenata. L'aereo passeggeri, pieno di famiglie di ritorno dalle vacanze estive, avrebbe dovuto atterrare all'aeroporto di Leeds / Bradford. L' allarme è scattato ieri,intorno alla mezzanotte di venerdì, quando il comandante del volo di Jet2, partito da Heraklion e in arrivo all'aeroporto di Leeds / Bradford, ha cercato di abbassare i flap per iniziare la manovra di atterraggio: ma ha ottenuto solo il lampeggiare minaccioso di una spia luminosa che segnalava un' avaria all' impianto idraulico dell'aereo. I flap (in termine tecnico "ipersostentatori dinamici"), pannelli mobili posti sulle ali, servono per sostenere l' aereo in planata ma vengono utilizzati dai piloti anche per rallentare il velivolo in discesa. Il pilota ha segnalato alla torre di controllo di Manchester, dove c'è una pista più lunga, che doveva effettuare un atterraggio di emergenza per un problema tecnico e ha continuato a provare: finché ha deciso che era inutile e ha chiamato la torre di controllo chiedendo un atterraggio d' emergenza. In pochi secondi i vigili del fuoco si sono dislocati lungo la pista, con i loro mezzi speciali. Sono stati allertati anche i sanitari, specificando il tipo di emergenza e il numero di persone a bordo, in modo che fossero pronti ad inviare all'aeroporto altre ambulanze. Il comandante ha ridotto la spinta fino a quanto gli concedeva la mancanza dei flap (rischiava di finire in stallo e precipitare), poi ha iniziato una planata lunga su Manchester. L' aereo ha toccato terra a circa 300 km/h: un centinaio in più rispetto alla normale velocità di atterraggio. Appena ha sentito le ruote sull' asfalto, il pilota ha invertito la spinta dei motori ed ha azionato i freni. Una manovra d' emergenza, ma perfetta: l' aereo, sotto gli occhi attenti dei pompieri, si è fermato qualche decina di metri prima della fine della pista, con i freni surriscaldati. Una mamma di tre anni, che era a bordo, intervistata da alcune televisioni locali ha dichiarato: "Il capitano ci ha riferito che avevamo bisogno di più spazio per fermarci perché saremmo entrati a tutta velocità e usando solo i freni."Tutti hanno cercato di rimanere veramente, veramente calmi."C'erano molti bambini a bordo, come puoi immaginare."Anche la voce del capitano tremava, sembrava spaventato, ma ha solo cercato di rassicurarci dicendo che sarebbe stato un atterraggio difficile, saremo accolti dai vigili del fuoco"."Quando siamo scesi dal velivolo eravamo piuttosto spaventosi, c'erano i pompieri."Si poteva vedere il fumo uscire dalle ruote e i freni stavano stridendo." Fortunatamente, il volo è atterrato senza riportare alcun danno.Il capitano ha ricevuto un grande applauso e dopo è uscito per salutare tutti."L'ha assolutamente inchiodato", ha riferito un passeggero."Il capitano lo ha gestito come un professionista. "È uscito ed è sembrato piuttosto scosso - è stata un'esperienza assolutamente pietrificante". Un altro passeggero ha detto che temeva che l'aereo sarebbe "andato in fiamme" quando è atterrato." Jet2 ha organizzato gli autobus per il trasferimento dei passeggeri a Leeds / Bradford. E' evidente, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che ci sono troppi incidenti sfiorati e troppi atterraggi d’emergenza.

sabato 25 agosto 2018

Volo Parigi-Monaco: tenta di entrare nella cabina di pilotaggio di un aereo, passeggero bloccato da un ex pugile francese

Volo Parigi-Monaco: tenta di entrare nella cabina di pilotaggio di un aereo, passeggero bloccato da un ex pugile francese Un passeggero a bordo di un aereo della Lufthansa in volo da Monaco a Parigi, è stato bloccato da un ex campione francese di boxe dopo aver tentato di entrare nella cabina di pilotaggio. Il pugile Tarik Sahibbedine, non ha esitato un secondo, ha affrontato l'uomo visibilmente ubriaco. L'imprevisto è' successo nella notte tra giovedì 23 agosto e venerdì 24 agosto. L'ex sportivo, era seduto con sua moglie quando un uomo, visibilmente ubriaco, ha iniziato a disturbare gli altri passeggeri e a creare scompiglio sul volo. A questo punto l'ex pugile ha deciso di intervenire riuscendo a bloccare l'uomo che nel frattempo aveva cercato di entrare nella cabina di pilotaggio. Il servizio informazioni della polizia nazionale (Sicop) ha confermato che l'individuo è stato arrestato all'aeroporto di Roissy-Charles-de-Gaulle, una volta atterrato l'aereo. La polizia ha escluso che si tratti di terrorismo. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta dell'ennesimo caso segnalato e rimbalzato sulle cronache di viaggiatori ubriachi su voli di linea che, quindi, evidenzia un problema di non poco conto che riguarda la sicurezza in volo che si è accresciuto negli ultimi tempi con l'aumento costante del numero globale di passeggeri. Appare, dunque, del tutto evidente che debba essere urgentemente ripensata la disciplina della vendita e dell'utilizzo di alcol a bordo, con misure più drastiche come quella del divieto assoluto, come è già stato fatto da tempo per il fumo.

Yemen. Strage nel parco dei bimbi. Centinaia di bambini sono morti in un attacco missilistico suicida. I testimoni: "Ci sono sangue e resti umani sparsi dovunque"

Yemen. Strage nel parco dei bimbi. Centinaia di bambini sono morti in un attacco missilistico suicida. I testimoni: "Ci sono sangue e resti umani sparsi dovunque" Fonti locali hanno riferito che un missile è stato sparato nella città costiera di Hadith-e-Dijrimi nell'area "Alghalizha" dello Yemen dove i bambini stavano giocando. Molti bambini sono stati uccisi e feriti a causa dell'esplosione del razzo. Il bilancio fornito dalle autorità locali è destinato ad aggravarsi perché molti dei feriti sono gravi. L'attacco è avvenuto oggi e ha preso di mira le centinaia di persone che stavano nell'area, un popolare ritrovo nei pressi di un quartiere residenziale Ne dà notizia Al Arabiya, un'emittente televisiva degli Emirati Arabi Uniti, con sede a Dubai, con una nota diffusa pochi minuti fa. “Un genocidio di bambini” tuona Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,bombardare i luoghi frequentati dai bambini nello Yemen è la norma. L’Unicef ci dice che tra il marzo 2015 e l’agosto 2016, in Yemen sono stati uccisi 1.121 bambini e altri 1.650 sono stati feriti. Noi cittadini, possiamo fare qualcosa in proposito. Disponiamo dei mezzi per premere sulla politica perché scelga la strada del buon senso e della pace.

Manor richiama i falafel, pericolo listeriosi

Manor richiama i falafel, pericolo listeriosi. La Manor ha richiamato il prodotto "8 falafels (pois chiches, carottes & coriandre)" di marca "l'atelier Blini", numero di lotto 182651. La Manor ha richiamato il prodotto "8 falafels (pois chiches, carottes & coriandre)" di marca "l'atelier Blini", numero di lotto 182651. Ha infatti constato un rischio di presenza del batterio Listeria monocytogenes. Chi lo avesse acquistato è invitato a non consumarlo e a riconsegnarlo al negozio, scrive l'impresa in una nota, pubblicata anche dall'Ufficio federale della sicurezza alimentare e veterinaria (USAV). Chi lo avesse consumato non cotto e fosse colto da febbre e mal di testa dovrebbe segnalarlo al proprio medico, aggiunge. Questi sintomi possono infatti indicare una listeriosi, «malattia che può essere grave e il cui tempo d'incubazione può andare fino a otto settimane». Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda anche ai numerosi frontalieri italiani, massima allerta.

venerdì 24 agosto 2018

Cassazione.Videoriprese dei dipendenti vietate anche se c’è il consenso dei dipendenti

Videoriprese dei dipendenti vietate anche se c’è il consenso dei dipendenti: per la Cassazione dev’essere condannato il datore che installa una telecamera che li riprende all’opera anche se vi è l’assenso scritto dei lavoratori. Anche dopo il Jobs Act resta reato il sistema di controllo a distanza se manca l’accordo coi sindacati o l’autorizzazione della Direzione Territoriale del Lavoro I datori di lavoro non possono riprendere arbitrariamente i dipendenti all’opera. Altrimenti rischiano una condanna penale. Ciò vale anche quando la realizzazione dei video è giustificata da esigenze di sicurezza e tutela del patrimonio aziendale e pure se i lavoratori sono d’accordo e hanno fornito il loro assenso scritto: gli apparecchi che potenzialmente possono controllare a distanza i dipendenti, in tal senso, possono essere autorizzati solo a seguito di accordo con le rappresentanze sindacali o in mancanza di questo, dalla Direzione Territoriale del Lavoro, mentre il consenso degli interessati non costituisce un’esimente per l’imprenditore perché i lavoratori sono «soggetti deboli» del rapporto subordinato ed in quanto tali influenzabili già in sede di assunzione. Tutto questo era già stato previsto dagli articoli 4 e 38 dello Statuto dei Lavoratori (L. n. 300 del 1970) in materia di tutela penale del divieto di operare controlli a distanza con impianti, strumenti e apparecchiature non preventivamente autorizzate, ma è stato confermato anche dall'art. 23, c 2 D. lgs n. 151 del 2015, che ha modificato l'art. 171 D. lgs n. 196 del 2003 e quindi vale anche dopo l’entrata in vigore del Jobs Act. A ribadire quelli che sono sacrosanti principi dei diritti dei lavoratori non scalfiti dalla recente riforma, è la sentenza della terza sezione penale della Cassazione 38882/18, pubblicata il 24 agosto, che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è un’importante decisione che fa il punto in materia e fornisce preziose indicazioni ai fini della tutela del rapporto datore/dipendenti in materia di videosorveglianza e riprese nei luoghi di lavoro. Nel provvedimento in commento è stata confermata l’ammenda emessa dal Tribunale di Chieti nei confronti del titolare di un bar per il reato di cui agli articoli 4 e 38 D. Lgs. 300 del 1970 perché quale esercente attività di bar-gelateria, installava quattro telecamere, disponendole in vari punti dello stabilimento, connesse ad uno schermo LCD e a un apparato informatico, in modo da avere il controllo visivo di tutti i luoghi di lavoro dove i dipendenti svolgevano le mansioni loro attribuite ed averne il controllo a distanza. A nulla è valso rilevare che il sistema di videocamere risultasse installato per l’incolumità delle persone e la tutela del patrimonio aziendale ed in particolare a seguito di due episodi uno consistente in un'aggressione ad una dipendente da parte di ragazzi ubriachi, e quindi l'istallazione risponderebbe ad esigenze di sicurezza sul lavoro, e l'altro riguardante furti subiti dal locale e dunque la videosorveglianza avrebbe la finalità di tutelare il patrimonio aziendale. Non vi è dubbio che l’impianto anche solo potenzialmente controlla a distanza i dipendenti: ed il reato è integrato anche quando le telecamere restano spente. Per autorizzarle la legge ha scelto una procedura codeterminativa, vale a dire l’accordo coi sindacati, che è collettivo, o l’autorizzazione dell’organo pubblico. Rileva, a tal proposito, il supremo collegio con condivisibile e significativa motivazione che: «Questa procedura, dettagliatamente prevista dal legislatore - frutto della scelta specifica di affidare l'assetto della regolamentazione di tali interessi alle rappresentanze sindacali o, in ultima analisi, ad un organo pubblico, con esclusione della possibilità che i lavoratori, uti singuli, possano autonomamente provvedere al riguardo - trova la sua ratio nella considerazione dei lavoratori come soggetti deboli del rapporto di lavoro subordinato. La diseguaglianza di fatto, e quindi l'indiscutibile e maggiore forza economico-sociale dell'imprenditore, rispetto a quella del lavoratore, rappresenta la ragione per la quale la procedura codeterminativa sia da ritenersi inderogabile (a differenza di quanto ritenuto invece dalla Sez. 3, n. 22611 del 17/04/2012, Banti, Rv. 253060, citata nel ricorso), potendo essere sostituita dall'autorizzazione della direzione territoriale del lavoro solo nel solo di mancato accordo tra datore di lavoro e rappresentanze sindacali, non già dal consenso dei singoli lavoratori, poiché, a conferma della sproporzione esistente tra le rispettive posizioni, basterebbe al datore di lavoro fare firmare a costoro, all'atto dell'assunzione, una dichiarazione con cui accettano l'introduzione di qualsiasi tecnologia di controllo per ottenere un consenso viziato, perché ritenuto dal lavoratore stesso, a torto o a ragione, in qualche modo condizionante l'assunzione».

Avaria al motore dell’aereo: questa sera atterraggio di emergenza di un volo Jet2 all'aeroporto di Manchester. I Vigili del Fuoco forniscono assistenza

Avaria al motore dell’aereo: questa sera atterraggio di emergenza di un volo Jet2 all'aeroporto di Manchester. I Vigili del Fuoco forniscono assistenza L'aereo era decollato da Newcastle in direzione di Dalaman quando il pilota ha segnalato un guasto al motore, effettuando questa sera verso le 17.50, un atterraggio di emergenza a Manchester. Un portavoce della compagnia aerea Jet2.com, ha affermato che l'aereo ha subito un "piccolo difetto tecnico". Ha aggiunto: "Il volo EXS561 da Newcastle a Dalaman è stato deviato all'aeroporto di Manchester questo pomeriggio a causa di una segnalazione di un guasto minore." Una portavoce della Greater Manchester Fire and Rescue ha dichiarato: "Siamo stati chiamati all'aeroporto intorno alle 17.50 e per precauzione sono intervenute tre autopompe dei pompieri, due da Wythenshawe e uno da Altrincham." Una fase documentata da alcuni passeggeri che hanno girato un video portato poi sui social. La discesa è stata effettuata senza intoppi e i 187 passeggeri del 737 hanno lasciato l'aereo senza avere riportato lesioni. Immediato anche l'intervento dei vigili del fuoco che hanno azionato gli idranti a schiuma per evitare tragiche conseguenze. E' evidente, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che ci sono troppi incidenti sfiorati e troppi atterraggi d’emergenza.

Malta, incidente stradale coinvolge motociclista italiano a St Paul’s Bay.

Malta, incidente stradale coinvolge motociclista italiano a St Paul’s Bay. L'uomo, un 58enne, è stato ricoverato al Mater Dei . Ancora un fine settimana con vittime e feriti tra i turisti italiani in moto all'estero L'ennesimo incidente all'estero che coinvolge una moto con feriti tra i turisti italiani. Secondo quanto comunicato dalla polizia maltese, un incidente ha avuto luogo oggi intorno alle 9 del mattino a Mosta Road, St Paul’s Bay. L'incidente stradale ha coinvolto una moto Kymco Agility guidata da un italiano di 58 anni e una Toyota Aygo guidata da una ragazza di 22 anni che risiede a San Gwann. Un’ambulanza è stata chiamata sul posto e ha portato il motociclista all’ospedale Mater Dei, dove è stato ricoverato. Alla luce di questi gravi incidenti che vedono coinvolti i nostri connazionali all'estero, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, suggerisce caldamente a tutti coloro che sono in procinto di recarsi temporaneamente all’estero, nel loro stesso interesse, di munirsi della Tessera europea assicurazione malattia (TEAM), per viaggi in Paesi dell’UE, o, per viaggi extra UE, di un’assicurazione sanitaria con un adeguato massimale, tale da coprire non solo le spese di cure mediche e terapie effettuate presso strutture ospedaliere e sanitarie locali, ma anche l’eventuale trasferimento aereo in un altro Paese o il rimpatrio del malato, nei casi più gravi anche per mezzo di aero-ambulanza. E’ infatti noto che in numerosi Paesi gli standard medico-sanitari locali sono diversi da quelli europei, e che spesso le strutture private presentano costi molto elevati per ogni tipo di assistenza, cura o prestazione erogata. Occorre ricordare che le Rappresentanze diplomatico-consolari, pur fornendo l’assistenza necessaria, non possono sostenere nè garantire pagamenti diretti di carattere privato; soltanto nei casi più gravi ed urgenti, esse possono concedere ai connazionali non residenti nella circoscrizione consolare e che versino in situazione di indigenza dei prestiti con promessa di restituzione, che dovranno essere, comunque, rimborsati allo Stato dopo il rientro in Italia.

Germania, caccia all'anaconda nel lago Latumer.

Germania, caccia all'anaconda nel lago Latumer. L'allarme lanciato da diversi testimoni. Il serpente lungo 2 metri mette a rischio la fauna. Anche i serpenti animali da “compagnia” sono abbandonati Sembra un remake di “Anaconda”, il film del 1997 con la splendida J. Lopez e invece questa volta è realtà. Le autorità tedesche della città di Meerbusch vicino a Dusseldorf, stanno cercando, da qualche giorno, disperatamente, una anaconda gialla nel famoso lago Latumer. La Polizia aveva preferito tenere segreta la cosa, ma la stagione balneare, come nei migliori film d’orrore, era in corso, e non si poteva offrire all’animale la possibilità di fare danni senza intervenire prima. Pertanto il famoso lago è stato temporaneamente chiuso. Sono state inoltre montate barriere di sicurezza. Il serpente lungo due metri non è pericoloso per l'uomo anche se attorno al collo può essere MOLTO pericoloso, ma potrebbe uccidere piccoli animali come gatti o conigli. Un rettile quale il serpente, con una natura predatoria, non ha un’indole “affettuosa”. Inoltre, sono all’apice della piramide alimentare, non ci sono altri predatori dopo di loro. Intanto gli esperti hanno iniziato le sue ricerche dal lago Latumer nello stato tedesco del Nord Reno-Westfalia, uno stagno in una cava nel sud-ovest del quartiere Meerbuscher Lank-Latum, costituito da un grande lago principale e un collegata ad uno piccolo, il Nebensee. Per il nuoto, il lago è piuttosto inadatto a causa delle coste ripide e in parte scivolose. È ancora più popolare tra escursionisti e atleti. Hanno aggiunto che pensa si tratti di una anaconda gialla, sempre secondo le descrizioni fatte e dalle foto acquisite da chi ha avvistato l’animale, e soprattutto dalle abitudini che è riuscito a ricostruire e le zone dove è stato individuato. Questa specie di serpente è l'esemplare più piccolo del genere Eunectes, visto che raggiunge "solo" le dimensioni di 2,5-3 metri con un peso a volte superiore ai 20 kg. Come tutti i grossi boidi anche questo ha uno sviluppo molto rapido, infatti i piccoli, che alla nascita misurano intorno ai 40-50 cm., crescono in media 20/30 cm all'anno. Per Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” una moda forse un tempo… oggi tanti serpenti vengono abbandonati dopo essere stati acquistati. Questa sorprendente notizia riporta l'attenzione, ancora una volta, sul tema importantissimo dell'abbandono estivo degli animali. Sappiamo più o meno le cifre che riguardano cani e gatti. E crediamo a volte che l’abbandono degli animali si fermi a loro. Purtroppo così non è, perché ad essere abbandonati, in Italia e in Europa, sono tanti altri animali, spesso sorprendenti come, in questo caso, tantissimi serpenti. Nelle case degli italiani vivono circa 20.000 serpenti esotici, soprattutto pitoni, boa, anaconde, falsi corallo. Le cifre precise sui serpenti abbandonati al momento non sono note, anche perché per la maggior parte dei casi un serpente tropicale abbandonato non sopravvive a lungo ai nostri climi, o spesso viene predato da cinghiali, cani, mustelidi, quindi non ne rimane traccia. In Italia chi abbandona un serpente rischia fino a un anno di arresto o sanzione penale pecuniaria da 1000 a 10.000 euro (si applica a tutti gli animali, non solo cani e gatti...).

Mutui e finanziamenti proposti sui social e sul web. Aumentano le truffe e la Polizia Postale rilancia l’allerta.

Mutui e finanziamenti proposti sui social e sul web. Aumentano le truffe e la Polizia Postale rilancia l’allerta. Lo “Sportello dei Diritti”: occhio a chi approfitta del bisogno di liquidità promettendo convenienti possibilità di accesso al credito. Verificare sempre se gli intermediari del credito e le banche sono inseriti negli elenchi della Banca d’Italia Approfittano del bisogno di denaro e di liquidità dei cittadini per sparire poi con un anticipo sull’attività d’intermediazione che in realtà non è svolta o semplicemente per sottrarre dati personali o bancari. Utilizzano i social per promuovere l’accesso al credito con mutui e finanziamenti a condizioni a dir poco vantaggiose che traggono in inganno una platea sempre più crescente di utenza. È questa una delle ultime frontiere delle truffe online adottate dai nuovi criminali del web che anche la Polizia Postale ha voluto segnalare con un post sulla propria pagina Facebook “Commissariato di PS Online - Italia” per rilanciare l’aumento costante delle denunce ricevute e per invitare la cittadinanza alla massima prudenza quando si vuol stipulare un mutuo o richiedere un finanziamento e si fanno ricerche in rete o si clicca sui banner pubblicitari di questo tipo che ormai ci bersagliano continuamente sui social. È questo il testo del messaggio lanciato dalla Polizia Postale: “Sono diverse le segnalazioni di truffe ai danni di utenti che attirati da banner, che compaiono sulle pagine web durante la comune navigazione, offrono mutui a condizioni vantaggiose. Dobbiamo prestare attenzione a questo tipo di offerte cercando di rivolgere le nostre istanze di mutuo a istituti di credito o finanziari autorizzati allo svolgimento di attività bancarie e finanziarie. Possiamo accertarci di questo accedendo ad una speciale sezione del sito ufficiale della Banca d’Italia raggiungibile a questo link https://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/albi-elenchi/”. Insomma, per Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è utile e imprescindibile verificare sempre se gli intermediari del credito, i promotori e le banche cui ci rivolgiamo risultano essere inseriti negli elenchi della Banca d’Italia. Nel caso siate comunque incappati in una frode di questo tipo potrete rivolgersi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

A settembre possibili rincari del costo del pane, pasta e dei prodotti da forno

A settembre possibili rincari del costo del pane, pasta e dei prodotti da forno come conseguenza dell’aumento del prezzo a livello globale del grano. Lo “Sportello dei Diritti” rilancia le preoccupazioni di fornai e panificatori Lo aveva già preannunciato ad inizio agosto il Wall Street Journal, uno dei più importanti quotidiani finanziari al mondo, il possibile e rapido aumento del prezzo del grano dovuto ad un mix di inverno molto freddo ed estate bollente. Ed aveva fatto presagire che si sarebbe potuti tornare ai picchi del 2012. Diversi analisti del settore, come riportato dall’autorevole giornale americano, hanno rilevato che “ogni ulteriore calo delle forniture potrebbe condurre il mercato in condizioni di grossa scarsità di offerta”, situazione nella quale il prezzo sale sempre per le leggi dell’economia. Circostanze che avrebbero avuto un conseguente effetto sui prodotti trasformati, in particolare pane e pasta. La produzione, in particolare, sarebbe calata in Unione Europea, Russia, Stati Uniti, Canada, Ucraina, Pakistan Australia e Turchia. Tutti i grandi produttori, in pratica e non solo. Secondo le stime USA, la produzione globale di grano calerà da 758 a 730 milioni di tonnellate anno su anno. Ed era stata la stessa Coldiretti ad allarmarci prima di metà agosto con un comunicato che non lascia spazio a fantasie: “La siccità e il caldo hanno “bruciato” questa estate la produzione di grano in Europa del 10% rispetto allo scorso anno per effetto soprattutto del calo dei raccolti in Nord Europa, in Germania e Francia. Le stime – secondo l’organizzazione – sono ridotte ad appena 127,7 milioni di tonnellate per il grano tenero destinato a pane e biscotti nell’Unione Europea, secondo Strategie Grains, mentre per il grano duro destinato alla pasta il calo è contenuto al 4% con un quantitativo di 9,2 milioni di tonnellate a livello europeo. La produzione di grano tenero della Francia stimata pari a 35,1 milioni di tonnellate, il 4% in meno rispetto allo scorso anno, mentre in Germania, che è il secondo produttore di grano dopo la Francia, la produzione di grano si è ridotta del 20% su valori per la prima volta insufficienti addirittura per coprire i fabbisogni interni ma una forte contrazione dei raccolti si registra anche in Scandinavia”. Le conseguenze, quindi, e con molto rammarico sono abbastanza chiare: aumenta il costo del grano, quello della farina e dunque anche quello del pane, della pasta e dei prodotti da forno. E sono proprio alcuni artigiani tra fornai e panettieri, ad esprimere nei giorni scorsi le loro preoccupazioni allo “Sportello dei Diritti” avendo appreso dai loro fornitori che da settembre le prossime forniture di farine subiranno un sostanzioso rincaro con la conseguenza, che quasi certamente, saranno costretti a ritoccare i prezzi dei loro prodotti che andranno ad incidere sulle tasche dei consumatori. È chiaro che non avendo ancora piena cognizione dell’aumento del costo del grano e delle farine all’ingrosso ci è difficile fare delle stime su quelli che potranno essere i rincari al dettaglio, rileva Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”. Tuttavia è bene raccogliere sin d’ora le preoccupazioni espresse da coloro che toccheranno per primi gli aumenti suindicati per richiedere tempestivamente gli adeguati interventi necessari perché tali costi aggiuntivi non vadano incidere su beni di prima necessità quale pane, pasta e prodotti da forno.

Albania: due italiani entrambi di Genova morti in incidente.

Albania: due italiani entrambi di Genova morti in incidente. Due turisti italiani, un uomo ed una donna, sono morti in un incidente stradale questa mattina verso le ore 11:00 in Albania. Le vittime italiane sono di Genova. Secondo la Polizia locale, un veicolo Ford targato AA609UD si è scontrato con una motocicletta tipo Piaggio con targa AL429, nella zona di Hidrovor vicino a Ksamil, località balneare una frazione del comune di Saranda. Alla luce di questi gravi incidenti che vedono coinvolti i nostri connazionali all'estero, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, suggerisce caldamente a tutti coloro che sono in procinto di recarsi temporaneamente all’estero, nel loro stesso interesse, di munirsi della Tessera europea assicurazione malattia (TEAM), per viaggi in Paesi dell’UE, o, per viaggi extra UE, di un’assicurazione sanitaria con un adeguato massimale, tale da coprire non solo le spese di cure mediche e terapie effettuate presso strutture ospedaliere e sanitarie locali, ma anche l’eventuale trasferimento aereo in un altro Paese o il rimpatrio del malato, nei casi più gravi anche per mezzo di aero-ambulanza. E’ infatti noto che in numerosi Paesi gli standard medico-sanitari locali sono diversi da quelli europei, e che spesso le strutture private presentano costi molto elevati per ogni tipo di assistenza, cura o prestazione erogata. Occorre ricordare che le Rappresentanze diplomatico-consolari, pur fornendo l’assistenza necessaria, non possono sostenere nè garantire pagamenti diretti di carattere privato; soltanto nei casi più gravi ed urgenti, esse possono concedere ai connazionali non residenti nella circoscrizione consolare e che versino in situazione di indigenza dei prestiti con promessa di restituzione, che dovranno essere, comunque, rimborsati allo Stato dopo il rientro in Italia.

Nuove regole sul bagaglio, Ryanair dice stop al trolley gratuito.

Nuove regole sul bagaglio, Ryanair dice stop al trolley gratuito. La compagnia aerea Ryanair sta introducendo una nuova politica sul bagaglio: dal primo novembre non sarà più possibile viaggiare con un trolley di dimensioni ridotte gratuitamente, neanche imbarcandolo in stiva come avviene invece oggi A partire da primo novembre non sarà più possibile viaggiare con un trolley di dimensioni ridotte gratuitamente, neanche imbarcandolo in stiva come avviene invece oggi, ma si dovrà comunque pagare. Le soluzioni saranno due: pagando il biglietto con il supplemento priority da 6 euro si potranno portare a bordo una borsa o uno zaino e il trolley, senza la priorità invece si potranno portare con sé solo borse e zaini e si dovrà comunque pagare l'imbarco della valigia per quanto di dimensioni e peso ridotti (massimo 10 chili). Se il trolley verrà registrato al momento dell'acquisto del biglietto il costo sarà di 8 euro, successivamente sarà di 10 euro. Oggi si pagano 25 euro per valigie di massimo 20 chili. L'obiettivo è quello di convincere i passeggeri a spedire il bagaglio per ridurre il più possibile i tempi di imbarco ed evitare ritardi nella partenza dei voli. Secondo quanto afferma la compagnia in una nota, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il 60% dei viaggiatori non sarà interessato dai cambiamenti.

giovedì 23 agosto 2018

"Aumenta il rischio di infarto", nuovi studi “contro” la sigaretta elettronica.

"Aumenta il rischio di infarto", nuovi studi “contro” la sigaretta elettronica. Uno studio statunitense mette il luce la poca differenza con le sigarette "classiche" Non si creda che l’alternativa fornita dalle sigarette elettroniche costituisca un “toccasana” per la salute dei fumatori. Sono numerosi gli studi che si stanno focalizzando sugli effetti dei vapori descritti dai produttori come assolutamente innocui e che purtroppo stanno rivelando numerose criticità anche di questi apparati. A dimostrarlo l’ennesima ricerca che è stata recentemente effettuata da ricercatori della Università della California a San Francisco, dove è stato monitorato l’effetto della «nicotina elettronica» esaminando i dati di 70'000 persone. È inoltre emerso che il contemporaneo uso di E-cig e sigarette convenzionali sembra essere più pericoloso rispetto all'utilizzo di entrambi i prodotti singolarmente e aumenta il rischio di infarto cinque volte rispetto alle persone che non usano nessuno dei due. A 69'452 persone è stato chiesto se avessero mai usato sigarette elettroniche o tradizionali e se avessero mai avuto un infarto. Tra i 35'352 consumatori ed ex consumatori di sigarette elettroniche, 333 (3,6%) ha avuto un attacco cardiaco, con la percentuale più alta (6%) tra coloro che utilizzavano e-cig o sigarette ogni giorno. Nell'analisi, circa il 66% di chi 'svapava' fumava anche tabacco. Per coloro che hanno usato entrambi i prodotti ogni giorno, le probabilità di avere avuto un attacco di cuore sono state 4,6 volte quelle di chi non aveva mai usato nessuno dei due. Ma non mancano buone notizie. "Il rischio di infarto inizia a diminuire immediatamente dopo aver smesso di fumare e i nostri risultati suggeriscono che lo stesso è vero quando smettono di usare le sigarette elettroniche", ha detto Stanton Glantz, direttore del Centro UCSF per la ricerca e l'educazione sul controllo del tabacco. Lo studio, pubblicato nell'American Journal of Preventive Medicine, è stato presentata alla conferenza sulla salute del cuore 2018 della Society for Research on Nicotine and Tobacco. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è sempre bene ricordare alcuni principi di salute che appaiono banali ma che aiutano senz’altro a vivere meglio: fumare, così come avere un’alimentazione insalubre e uno stile di vita sedentario può contribuire ad occludere ed indurire la parete arteriosa, causando la condizione nota come arteriosclerosi. Altri rischi legati a questo problema sono l’angina e le malattie coronariche.

Uomo infettato dal virus mortale MERS è stato ricoverato nell'ospedale di Leeds.

Uomo infettato dal virus mortale MERS è stato ricoverato nell'ospedale di Leeds. Il MERS per l’OMS è considerato "una minaccia urgente per l'umanità". Si ritiene che il paziente abbia contratto l'infezione in Medio Oriente, prima di recarsi nel Regno Unito Un uomo proveniente da una non meglio identificato paese del Medio Oriente è stato ricoverato nell’ospedale di Leeds, Inghilterra, con una diagnosi da infezione del virus killer MERS (dall'inglese Middle East Respiratory Syndrome) o sindrome respiratoria mediorientale da coronavirus. A confermarlo funzionari della sanità pubblica britannica. La Public Health England, l’agenzia governativa che si occupa della sanità in Inghilterra che costituisce l’omologo del nostro Istituto Superiore di Sanità, ha specificato che l'uomo è stato inizialmente ricoverato all'ospedale di Leeds e poi trasferito presso un centro specializzato in malattie infettive respiratorie al Royal Liverpool Hospital. Si ritiene che il paziente abbia contratto l'infezione in Medio Oriente, prima di volare nel Regno Unito. L’ente che fa capo all’esecutivo di Londra, sta ora cercando di contattare i passeggeri che si trovavano sullo stesso volo del paziente, per la possibilità di essere stati infettati. La Sindrome respiratoria del Medio Oriente, che uccide un terzo di coloro che colpisce, è indicata come una delle 10 minacce urgenti all'umanità da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Questo è il quinto caso di MERS diagnosticato in Inghilterra, con casi precedenti già acclarati nel 2012/2013. Agli operatori sanitari è stato consigliato di rimanere vigili nei confronti di tutti i pazienti che presentano gravi malattie respiratorie inspiegabili che si verificano in chiunque abbia viaggiato di recente nel Regno Unito dal Medio Oriente, in particolare alla luce dell'aumento dei viaggi associati all'Hajj il tradizionale pellegrinaggio al Masjid al-Ḥarām della Mecca e nelle sue prossimità che costituisce uno dei pilastri dell’Islam, un dovere religioso obbligatorio per i fedeli musulmani che deve essere svolto almeno una volta nella vita da tutti i musulmani adulti. Il dott. Jenny Harries, vice direttore sanitario della Public Health England, ha dichiarato: "Un paziente in ospedale a Liverpool è in cura per l'infezione da Sindrome respiratoria del Medio Oriente (Mers-CoV). "Si pensa che il paziente abbia contratto l'infezione mentre era in Medio Oriente, prima di recarsi nel Regno Unito." Public Health England sta seguendo coloro che hanno avuto contatti stretti e prolungati con il paziente per offrire consigli e monitorarli se necessario. "È importante sottolineare che sebbene sia stato identificato un caso, il rischio generale di trasmissione della malattia al pubblico è molto basso. "Come abbiamo visto in casi precedenti, abbiamo procedure di controllo delle infezioni ben consolidate e solide per trattare casi di malattie infettive importate e queste saranno seguite rigorosamente per minimizzare il rischio di trasmissione"."Se le persone mostrano sintomi di MERS dopo aver viaggiato in Medio Oriente, il nostro consiglio rimane invariato e dovrebbero contattare i servizi sanitari attraverso i soliti percorsi - chiamando il loro medico curante o il NHS (Servizio Sanitario Nazionale) al 111." Un portavoce della Royal Liverpool & Broadgreen University Hospitals Trust ha dichiarato: "Stiamo trattando un paziente con Sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS). "Il paziente viene curato dalla nostra unità specialista di malattie infettive e tropicali, da personale specializzato e altamente qualificato che ha esperienza nel trattamento di una varietà di malattie infettive." Non ci sono rischi per altri pazienti o visitatori. "Chiediamo che le persone continuino ad usare i nostri servizi normalmente e che le persone vengano solo al nostro pronto soccorso se le loro condizioni sono gravi e / o di emergenza”. È chiaro, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, che in assenza di informazioni più precise circa la zona di provenienza, se non un generico “Medio Oriente”, da parte delle autorità sanitarie britanniche, non ci dà alcuna certezza e induce a rilanciare analoga allerta anche in Italia proprio per le stesse motivazioni indicate dagli esperti del Regno Unito, senza creare alcun infondato allarme specialmente nel periodo clou del rientro dei fedeli musulmani dopo l’Hajj, il pellegrinaggio che ogni anno vede tra i due e quattro milioni di persone che si ritrovano alla Mecca e nelle zone limitrofe che rappresentano anche quelle di maggior rischio per il contagio del particolare tipo di virus. La prevenzione e l’attenzione alla sintomatologia per quanti viaggiano da e verso le zone potenzialmente colpite, quando si tratta di possibili focolai epidemici, sono le migliori attività che si possono rilanciare per evitare qualsiasi rischio per la popolazione. Ciò, in particolare, nel caso specifico del virus MERS che seppur poco diffuso è un coronavirus simile al virus causa della SARS, ma la malattia che provoca, pur simile alla SARS, sembra essere causa di una maggiore mortalità. Infatti, il suo tasso di decessi si aggira attorno al 30%, mentre per la SARS è del 10%.

Esplode caricabatterie: 26enne resta ucciso. Ad Amburgo, un ragazzo è morto nell'esplosione di un caricabatterie

Esplode caricabatterie: 26enne resta ucciso. Ad Amburgo, un ragazzo è morto nell'esplosione di un caricabatterie Un ragazzo tedesco di 26 anni, impiegato in una società che si occupa di energia rinnovabile, è rimasto ucciso nello scoppio del caricabatterie. Il dispositivo è esploso all’improvviso nel suo ufficio al terzo piano di un edificio nel distretto di St. Pauli ad Amburgo, mentre il ragazzo lo stava usando per ricaricare pile stilo di tipo AA, le cosiddette batterie Mignon per piccole sveglie, giocattoli e luci per biciclette. Di regola, tali dispositivi sono piuttosto piccoli e compatti. Perché lo strumento di ricarica è esploso con tale forza non era ancora chiaro. L'incidente è avvenuto mercoledì pomeriggio. Lo riferisce il giornale "Bild". Il 26enne ha riportato gravi lesioni alla parte superiore del corpo e quando i sanitari sono arrivati sul posto, aveva già perso conoscenza. Trasferito all'Ak St. George in codice rosso, è deceduto giovedì nel reparto di rianimazione senza essersi mai ripreso. Secondo i primi risultati, una batteria AA è stata scaraventata fuori dal caricabatterie nell'esplosione con una velocità ultraelevata e lo ha colpito direttamente nel cuore. I Vigili del Fuoco hanno riferito al giornale che è intervenuta anche una squadra di crisi della Croce Rossa tedesca che è stata invitata a fornire supporto psicologico a circa 25 testimoni del tragico evento. L’incidente anche se isolato, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è accaduto mentre la batteria era in carica, caratteristica che sembra accomunare altri incidenti del genere. Ora è stata aperta un'inchiesta per scoprire al più presto le cause di quanto successo.

Allergene non dichiarato, Auchan e Simply richiamano uvetta ricoperta di cioccolato fondente "PASSIONI"

Allergene non dichiarato, Auchan e Simply richiamano uvetta ricoperta di cioccolato fondente "PASSIONI" per la possibile presenza di anidride solforosa. Rischio per gli allergici La tutela de consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo i supermercati Auchan e Simply hanno diffuso il richiamo delle uvetta ricoperta di cioccolato fondente per la possibile presenza dell’allergene (anidride solforosa). Il prodotto interessato dal richiamo a marchio Corsino Corsini Spa comprende tutti i lotti ed è venduto in confezione da 140g. Mentre il nome del produttore è Dolceamaro srl con sede dello stabilimento a Monteroduni (IS) sulla S.S. 85 km 32.896. A scopo precauzionale, Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda ai consumatori allergici all'anidride solforosa di non consumare l'uvetta ricoperta di cioccolato fondente segnalata e di riportarla invece al punto vendita d’acquisto. Auchan fa sapere che il richiamo interessa tutta l'Italia. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il servizio clienti Auchan al numero verde 800 896996. I prodotti sono sicuri per le persone non allergiche.

mercoledì 22 agosto 2018

Odore anomalo (solforoso) dell'acqua minerale naturale proveniente dall'Italia, scatta il ritiro in Europa ma nel nostro Paese non si avvertono i consumatori

Odore anomalo (solforoso) dell'acqua minerale naturale proveniente dall'Italia, scatta il ritiro in Europa ma nel nostro Paese non si avvertono i consumatori. RASFF lancia l'allerta alimentare: l'acqua è distribuita in Italia ed in Svizzera Il 22 agosto 2018 il Ministero della Salute italiano ha inviato una comunicazione al sistema di allerta rapido europeo (Rasff) segnalando il ritiro dal mercato italiano di una marca di acqua minerale naturale proveniente dall'Italia contaminata che emana odore anomalo (solforoso). La segnalazione (Dettagli di notifica - 2018.2389) è pubblica solo perchè le bottiglie sono esportate in Svizzera e in questi casi la norma europea prevede l’obbligo di informare il Rasff. Nello specifico il Ministero italiano ha deciso di sospenderne la vendita avviando il 06/07/2018 il campionamento per una nuova serie di analisi. L’acqua, infatti, in base ai dettagli della notifica emana una puzza sulfurea di cui non si capisce l’origine. In Italia non c’è stata nessuna comunicazione, nulla è stato detto ai consumatori che non hanno alcun modo per scoprire quale sia il marchio e il lotto delle bottiglie sotto accusa. Certo tutto lascia supporre che il pericolo non sia grave (indeciso), ma diffondere la notizia è una questione di rispetto nei confronti dei cittadini. In altri Paesi europei le notizie delle allerta vengono divulgate in rete da parte delle stesse aziende o da parte delle autorità sanitarie che le raccolgono e le diffondono. In Italia solo la Valle d’Aosta fornisce le informazioni sui prodotti sottoposti ad allerta e al ritiro che transitano sul territorio regionale. Dato che ad oggi non si conosce la causa del cattivo odore e di un sapore altrettanto poco gradevole, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda massima allerta, in attesa che il Ministero della Salute comunichi sul suo sito web, nella sezione "Avvisi di sicurezza" i lotti, il produttore ed il nome dell'acqua minerale naturale interessata dal richiamo dal mercato europeo e non solo.

Listeria in pancetta bacon italiana ritirata dal mercato europeo. RASFF lancia l'allerta alimentare per rischio grave

Listeria in pancetta bacon italiana ritirata dal mercato europeo. RASFF lancia l'allerta alimentare per rischio grave Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, Francia e Italia hanno attivato il Sistema rapido di allerta europeo (Rasff n° 2018.2392 del 22.08.18) avvisando le autorità sanitarie dei diversi Paesi europei circa la presenza di Listeria monocytogenes in pancetta bacon prodotta in Italia e commercializzato anche all'estero. Attualmente le informazioni sulla distribuzione non sono ancora disponibili. Il motivo del ritiro è una contaminazione da Listeria monocytogenes, un batterio che può dare origine a disturbi gastrointestinali e in alcuni soggetti a rischio può sfociare in malattie sistemiche più gravi come la meningite. Si ricorda che la listeriosi fa parte del gruppo di malattie definibili come tossinfezioni alimentari e prende il nome dall’agente patogeno che la causa, il batterio Listeria monocytogenes. La listeriosi è particolarmente pericolosa per le persone immunodepresse, malati di cancro, diabete, Aids, persone anziane, neonati e donne in gravidanza. La listeriosi può assumere due forme: diarroica, più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione; invasiva o sistemica, che attraverso i tessuti intestinali e il flusso sanguigno si diffonde sviluppando forme più acute di sepsi, encefaliti e meningiti. In questo caso, tra l’ingestione del cibo a rischio e la manifestazione dei sintomi possono passare anche periodi di tempo piuttosto consistenti, talvolta fino a 90 giorni. Dato il rischio grave che si corre in seguito alla contaminazione del batterio particolarmente patogeno, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda massima allerta, in attesa che il Ministero della salute comunichi sul suo sito web, nella sezione "Avvisi di sicurezza" i lotti, il produttore ed il nome della pancetta bacon interessato dal richiamo dal mercato europeo e non solo.

"Evitate l'olio di cocco", l'allarme in un video di 50 minuti dell'Università di Harvard

"Evitate l'olio di cocco", l'allarme in un video di 50 minuti dell'Università di Harvard. Secondo Karin Michels, direttrice dell'Istituto per la prevenzione e l'epidemiologia dei tumori all'Università di Friburgo e professoressa alla Harvard TH Chan School of Public Health "E' veleno puro". Durante una lezione di 50 minuti in tedesco tenutasi all'Università di Friburgo intitolata "Olio di cocco e altri errori nutrizionali" e pubblicata su YouTube, la prof. Michels ha espresso molto chiaramente le proprie perplessità riguardo l'attuale tendenza nutrizionale di incorporare l'olio di cocco nella dieta che si presume contribuisca a ridurre il peso e sia a migliorare la funzione cerebrale. Ci sono molti che usano l'olio di cocco praticamente in tutti gli alimenti che consumano come olio da cucina sino come condimento per il tè. Alcuni fanno i gargarismi o sciacquano la bocca con l'olio di cocco chiamandolo "olio che tira". Mentre per la ricercatrice l'olio di cocco è uno dei "uno dei cibi peggiori che si possano mangiare", definendolo "veleno puro". Il suo status di superfood era già stato esaminato lo scorso anno, dopo che l'American Heart Association (AHA) aveva aggiornato le sue linee guida, che raccomandavano di evitare un consumo eccessivo in quanto dannoso per la salute a causa degli acidi grassi saturi presenti nell'olio di cocco. Secondo la prof. non vi sono studi in grado di mostrare i significativi benefici per la salute dati dal consumo di olio di cocco. Quest'ultimo sarebbe addirittura più pericoloso del lardo perché contiene quasi esclusivamente acidi grassi saturi, nemici delle coronarie. Gran parte delle linee guida dietetiche internazionali raccomandano di utilizzare i grassi saturi con moderazione. L'olio di cocco, aggiunto alla nostra dieta, non farebbe altro che aumentare l'assunzione di grassi poco salutari. Ma non tutti sono d'accordo su questo punto. C'è chi ritiene che sia addirittura in grado di tenere a bada il colesterolo. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta, dunque, di un ulteriore dato che conferma le incertezze circa i possibili rischi connessi all’utilizzo di questi prodotti. Pertanto sarebbe auspicabile che le autorità sanitarie europee e nazionali procedano con verifiche celeri circa l’insussistenza di pericoli per la salute dei consumatori. Come in ogni cosa, se proprio non se ne può fare a meno, la parola d'ordine rimane una: moderazione. Chiaramente, le indicazioni non riguardano l'uso per l'estetica ma quello alimentare.

lunedì 20 agosto 2018

Cronobacter sakazakii in campioni di latte in polvere Danone Dumex

Cronobacter sakazakii in campioni di latte in polvere Danone Dumex. La filiale cinese di Danone, richiama in via precauzione latte per bambini Dumex Mamil Gold venduto anche on-line. Rischio microbiologico. Altro scandalo del latte in polvere contaminato. L'Autorità alimentare e veterinaria di Singapore (AVA), oggi (20 agosto) ha ordinato il richiamo della formula del latte materno Dumex Mamil Gold - Fase 1 dopo aver rilevato i batteri Cronobacter sakazakii, in due barattoli campionati del lotto di latte in polvere. Il latte interessato è stato prodotto nello stabilimento malese e le confezioni in barattolo hanno il numero di lotto 09117R1 con data di scadenza 11 settembre 2019. Cronobacter sakazakii, precedentemente noto come Enterobacter sakazakii, è un batterio che, soprattutto in lattanti con meno di due mesi di vita o prematuri, può provocare infezioni invasive come salmonellosi, enterocolite necrotizzante, meningite e sepsi. Danone Dumex, ha avvisato le aziende che hanno acquistato i prodotti contaminati e lunedì mattina, ha annunciato pubblicamente l’esistenza del problema. La notizia ha provocato subito molte preoccupazioni in Asia. In Cina, infatti, il problema è particolarmente sentito dopo che nel 2008 sei bambini morirono intossicati e 300 mila si ammalarono per aver ingerito latte in polvere contaminato con melammina, un composto chimico che può essere usato per simulare la concentrazione di proteine. Nell’ottica d’informazione quotidiana ai consumatori in materia di allerte, lo “Sportello dei Diritti” nella persona del presidente Giovanni D'Agata, ricorda che la procedura di richiamo riguarda per ora solo l'Asia anche se Danone è un'industria alimentare francese presente in 120 paesi, uno dei maggiori esportatori di prodotti caseari nel mondo, presente a Singapore con la filiale cinese Dumex. Tuttavia tali prodotti sono stati venduti anche on-line (es. Amazon, Alibaba ecc...) e pertanto, si invitano i consumatori in caso li avessero acquistati di non consumarli.

Cassazione: l’assicurazione deve risarcire la vittima anche se il conducente l’ha investita di proposito

Cassazione: l’assicurazione deve risarcire la vittima anche se il conducente l’ha investita di proposito. Sussiste un vincolo di solidarietà verso il danneggiato perché il rapporto con la compagnia ha connotazioni pubblicistiche anche in ipotesi di guida “dolosa”. La normativa europea va interpretata nel senso che “rientra nella nozione di circolazione dei veicoli qualunque uso che sia conforme alla funzione abituale dello stesso” Le assicurazioni hanno spesso negato il risarcimento nei confronti delle vittime e dei loro eredi quando i veicoli da loro garantiti erano stati utilizzati come delle vere e proprie armi da parte dei conducenti e quindi in ipotesi di condotta dolosa di guida. Ma oggi Giustizia con la «G» maiuscola è fatta dalla Cassazione secondo la quale con la sentenza 20786/18, pubblicata il 20 agosto dalla terza sezione civile, l’assicurazione del proprietario dell’auto deve risarcire anche se il conducente ha investito di proposito il danneggiato. In tale ottica, non può essere applicata la norma generale di cui all’articolo 1917 del codice civile in tema di assicurazione che esclude dal risarcimento «i danni derivanti da fatti dolosi» perché la responsabilità civile da circolazione stradale è peculiare ed assume connotazioni di natura pubblicistica come affermato anche dalle direttive europee che hanno statuito il principio di solidarietà verso il danneggiato, salva la facoltà della compagnia di rivalersi nei confronti dell’assicurato. E nella nozione Ue di circolazione dei veicoli rientra qualunque uso che sia conforme alla funzione abituale del mezzo, compreso l’arresto della corsa. Sono questi gli importanti principi stabiliti oggi dalla Suprema Corte che risolve in favore delle vittime degli incidenti stradali o dei loro eredi il tentativo di sottrarsi a quanto dovuto da parte delle compagnie assicuratrici. Nella fattispecie, nell’accogliere il ricorso di un cittadino gravemente danneggiato a seguito di un sinistro stradale, è stata ribaltata la decisione della Corte d’appello di Caltanissetta che aveva a sua volta rovesciato il verdetto del giudice di prime cure del Tribunale di Enna, facendo prevalere l’uso improprio dell’autovettura, adoperata come un’arma vera e propria, sulla tutela dell’uomo che aveva riportato gravi lesioni. Per i giudici di legittimità, al contrario della corte territoriale, la copertura assicurativa persiste anche quando il sinistro configura una fattispecie rilevante sul piano penale perché si è verificato con dolo attraverso l’utilizzo dell’auto come strumento di offesa intenzionale. E ciò perché mentre il rapporto fra compagnia e assicurato è soggetto alla disciplina privatistica del contratto, quello fra assicuratore e danneggiato ha connotazioni pubblicistiche come ampiamente statuito nelle direttive UE e già applicato in molteplici decisioni giurisprudenziali Ue e in autorevoli precedenti nazionali richiamati nella decisione in questione. Non vi è dubbio, infatti, che gli incidenti stradali creino allarme sociale e la comunità abbia un particolare interesse alla tutela sociale dei danni derivati, tant’è che sussiste il diritto al risarcimento anche se manca il contratto di assicurazione in ragione del fondo di garanzia per le vittime della strada anche in ragione della richiamata tendenza del diritto europeo nel senso del riconoscimento del prevalente interesse del danneggiato ad essere ristorato del danno subito. Ecco perché la Corte di Merito chiamata ad una nuova pronuncia sullo stesso fatto dovrà applicare il principio secondo cui: «In tema di assicurazione obbligatoria dei veicoli a motore, la garanzia assicurativa copre anche il danno dolosamente provocato dal conducente nei confronti del terzo danneggiato, il quale, pertanto, ha diritto di ottenere dall’assicuratore del responsabile il risarcimento del danno, non trovando applicazione la norma di cui all’art. 1917 c.c. - che non costituisce il paradigma tipico della responsabilità civile da circolazione stradale, rinvenibile, invece, nelle leggi della RCA e nelle direttive europee che affermano il principio di solidarietà verso il danneggiato – salva la facoltà della compagnia assicuratrice di rivalersi nei confronti dell’assicurato - danneggiante, ove la copertura contrattuale non operi». Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, tali importanti principi saranno applicabili a livello nazionale in tanti casi che hanno colorato di nero le cronache locali e che riguardano vicende del tutto analoghe a quella decisa dalla Suprema Corte nelle quali i veicoli sono stati utilizzati come vere e proprie armi atte a colpire le controparti. Su tutte e fra le ultime si ricorda quella di Franco Amati, noto a Lecce come “Mesciu Francu”, che secondo quanto confermato anche da una recente sentenza della Corte d’Appello penale di Lecce fu intenzionalmente investito e morì per le lesioni provocate mentre si trovava sulla sua amata bicicletta.

Difetto nel confezionamento, antidolorifico ritirato a scopo precauzionale dalle farmacie. Ecco il lotto

Difetto nel confezionamento, antidolorifico ritirato a scopo precauzionale dalle farmacie. Ecco il lotto L’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ha comunicaro il ritiro, a scopo precauzionale, di un lotto di un forte antidolorifico della itta Grunenthal Italia Srl, sita a Milano, via Carlo Bo,11. Nello specifico si tratta delle confezioni del lotto n. 826101 scad. 30/09/2020, AIC n. 040422545/M della specialità medicinale "PALEXIA 100 mg 30 compresse a rilascio prolungato". Il provvedimento si è reso necessario, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, a seguito della di comunicazione pervenuta dalla ditta concernente difetto nel confezionamento primario. Il medicinale Palexia è un forte antidolorifico che deriva dalla classe degli oppioidi Palexia è usato per il trattamento del dolore acuto da moderato a grave in adulti che possono essere trattati adeguatamente solo con antidolorifici oppioidi. La ditta Grunenthal Italia Srl ha comunicato l'avvio della procedura di ritiro che il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute è invitato a verificare.