mercoledì 25 gennaio 2012

Capitali in nero attraversano il confine italiano ogni giorno


Il fenomeno si sta intensificando anche ai valichi di frontiera dove la Guardia di Finanza ha già sequestrato dall’inizio dell’anno più di 5 milioni di euro di valuta non dichiarata in entrata e uscita dall’Italia. Si tratta per lo più di contanti e di denaro sporco nelle mani più che altro di stranieri che non ha nulla a che vedere con il fenomeno della fuga di capitali verso l’estero tramite i normali canali bancari, giacché la legge non consente l’esportazione di valuta per più di 10 mila euro, cifra che dovrebbe comunque essere giustificata in dogana in rispetto delle leggi antiriciclaggio. Tuttavia queste cifre sono indicative di quanto l’esportazione di capitali abbia assunto ultimamente connotazioni preoccupanti, dato che solo l’anno scorso la cifra sequestrata ai valichi di frontiera non aveva superato i 2,5 milioni di euro. E’ proprio ieri i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Bari hanno scoperto in tre distinte operazioni, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza, valuta non dichiarata per un totale di 179.800 euro. Un cittadino albanese e uno kosovaro hanno tentato di imbarcarsi per l’Albania rispettivamente con 58.000 euro e con 16.000 euro. Un cittadino albanese, invece, sbarcato da una motonave proveniente dall’Albania, aveva con se 105.800 euro. In tutti e tre i casi, i trasgressori si sono avvalsi della facoltà di effettuare l’oblazione immediata, che consente di estinguere la violazione mediante il pagamento di una somma pari a 5% dell’importo eccedente il limite consentito di 10.000 euro.
Secondo Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, la stampa non ne parla e i media trascurano il fenomeno, ma dalle isolate ma quotidiane notizie che appaiono, specie sui media locali, un fiume di denaro in piena starebbe uscendo ed entrando dai confini italiani per finire chi sa dove sottraendosi alla giusta tassazione con ciò causando un danno all’erario e come al solito ai cittadini onesti.

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