sabato 14 febbraio 2015

Palo della luce collocato in mezzo al marciapiede d'intralcio a disabili e pedoni. A pochi metri lo scivolo per disabili

Palo della luce collocato in mezzo al marciapiede d'intralcio a disabili e pedoni. A pochi metri lo scivolo per disabili Un palo della luce installato in centro al marciapiede proprio non ci dovrebbe stare. Soprattutto per il fatto che le carrozzelle dei disabili non riescono a passare. E l'alternativa per loro sarebbe scendere in mezzo alla strada, che però è viale Della Libertà a Lecce, via centrale, che è anche una strada trafficatissima anche dagli autobus soprattutto negli orari di uscita degli studenti dai plessi scolastici. A notare la bizzarra installazione sono i cittadini che lo hanno segnalato allo “Sportello dei Diritti". La posizione è assurda dato che intralcia le persone in sedia a rotelle come è assurdo che sia stato impiantato in quel punto dove a pochi centimetri il marciapiede si allarga a dismisura. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti" in quel posto è solo d'intralcio e non solo impedisce il passaggio a carrozzine e pedoni, ma essendo il marciapiede già talmente stretto di per sè tanto che qualsiasi persona fa fatica a passare, nell'ora di ingresso e di uscita dalle scuole presenti nei paraggi, costringe i pedoni - studenti ad uscire dal proprio percorso protetto e a transitare per un attimo in mezzo alla carreggiata. Potenzialmente è un fattore che mette a repentaglio la sicurezza pedonale, e potrebbe costituire infatti la causa diretta di incidenti. Trovo assurdo, commenta Giovanni D'Agata, che il Comune abbia autorizzato una simile collocazione e che, anche fosse stata una svista della ditta che ha innalzato il palo, l'amministrazione e gli uffici preposti avrebbero dovuto controllare. E' necessario quindi tutelare gli utenti, in modo tale che la progettazione urbanistica non diventi un'insidia o un trabocchetto, ma si riveli un aiuto prezioso per loro sicurezza. Pertanto adesso l'augurio che lo spostino, ma non certo a spese dei cittadini, bensì di chi eventualmente ha sbagliato.

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