giovedì 4 maggio 2017

Pedofilia, pubblicato report Meter 2016 del web sommerso sia online che nella vita reale.

Pedofilia, pubblicato report Meter 2016 del web sommerso sia online che nella vita reale. Per il rapporto annuale dell'associazione di don Fortunato Di Noto, Tonga al primo posto delle segnalazioni, segue la Russia. Il mondo della pedofilia, nel 2016, ha continuato a prosperare. Le violenze sono diventate più raffinate ed i metodi di smercio del materiale, video e foto in cui sono ritratti bambini vittime di un abuso passato e di un abuso presente,- più difficilmente riscontrabili, a causa alle infinite possibilità del deep web. A dirlo il Report Meter 2016, pubblicato lo scorso mese di marzo. Il sistema prevalentemente usato nel deep web è The Onion Router (TOR), una rete di comunicazione basata sull’autonomia dei suoi membri, protetti dalla crittografia. È quindi difficile ottenere l’indirizzo IP che li identifica. Milioni di immagini (per la precisione 1'946'898, contro il milione e poco più del 2015) e tonnellate di gigabyte hanno continuato a rappresentare il dolore e le urla dei bambini, violentati e venduti da abusatori che si mostrano ormai anche a viso scoperto. Se si guarda ai dati, le nazioni prese in considerazione sono 42. In particolare si registra l’esplosione di Tonga, che raccoglie una popolazione di circa 100'000 persone e che è il paese che ha totalizzato la maggior parte delle segnalazioni: 4'156. Seguono la Russia (635) e la Nuova Zelanda (312). Questo report, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione da sempre impegnata anche nella tutela dei diritti dell'infanzia, deve spingere ad una maggiore attenzione dell’opinione pubblica e conseguente fare pressione sui governi perché si prendano serie misure per la caccia ai criminali della rete. Necessita pertanto di una collaborazione attiva ed immediata anche attraverso strumenti e reti messi a disposizione come per esempio da Europol per prevenire e contenere la pedofilia e la pedopornografia. Sono questi fenomeni sommersi ma diffusi piu' di quanto dicano i numeri ufficiali. Il vero allarme e' legato ai luoghi degli abusi, il 90% degli avvengono in famiglia, e a chi li compie, in gran parte sono commessi da padri e nonni. Il 68% di chi subisce abusi sono femmine. Oltre a questo c'e' il fenomeno del turismo sessuale nel quale l'Italia e' al primo posto con 80mila viaggi l'anno. In continuo aumento sono poi la pedopornografia e la pedofilia online.

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