mercoledì 29 giugno 2022

Slacklining la nuova frontiere dello sport nel Salento

Slacklining la nuova frontiere dello sport nel Salento. A spasso nel vuoto e sotto il mare equilibrio e concentrazione ne sono gli ingredienti principali. Si chiama “Slacklining” lo sport estremo nato negli Stati Uniti qualche anno or sono e ormai largamente diffuso nel nord Italia, che consiste nel camminare su una slackline, ossia una fettuccia di poliestere o nylon tesa tra due punti, nel tempo più rapido e nel modo più semplice possibile. Il problema che la larga diffusione sulla rete e la presenza di migliaia di filmati amatoriali su internet che mostrano le acrobazie di esperti ha fatto si che lo spirito emulativo prendesse piede soprattutto tra i giovani ed il fenomeno diventasse un vero e proprio cult per giovanissimi ed in particolare minori. Infatti, se passeggiare da una parte all’altra sospesi su una corda non un reato, è l’affrontare voli in caso di caduta di decine di metri che lo rende particolarmente rischioso per la salute ed uno sport al limite, ignorando la pericolosità del vuoto. Anche nel nostro territorio, ovviamente, non mancano gli interpreti di questa specialità adrenalinica, che nasce come una fettuccia tesa tra due alberi a poche decine di centimetri di altezza, ma tra le varie evoluzione vede la highline, probabilmente la più spettacolare e impressionante delle varianti dello slacklining, che consiste nel tendere la fettuccia ad un’altezza considerevole. Immaginatevi l’emozione che hanno potuto assistere alla performance inattesa di questo video diventato virale di una camminata sulla corda tesa tra due rocce e sotto il vuoto e poi il mare di Santa Caterina che fa da cornice a questa esiibizione: cuore in gola e pelle d’oca nel vedere questa persona, a metà tra sportivo e artista, camminare su un filo in un ambiente unico e maestoso cercando di percorrere la sottilissima linea che univa due picchi di scoglio. E’ bene sottolineare che non stiamo parlando di “pazzi”, ma lo slecklining è una pratica sportiva vera e propria che richiede tantissimo allenamento fisico e mentale. Tuttavia non sempre nell’arrampicata, gli atleti si muovono in totale sicurezza indossando un’imbragatura legata con una corda alla stessa fettuccia perché privi. Tale carenza di highline, e di spit, come quelli utilizzati nella chiodatura di vie di arrampicata sportiva, come il mancato uso di una corda di backup legata ad ancoraggi separati, che funge da assicurazione aggiuntiva nel caso di un cedimento del materiale che tiene tesa la fettuccia, rende questo sport pericoloso. Secondo Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, in assenzadovute regole e precauzioni del caso, non resta che fare un appello ai genitori o ai soggetti che esercitano la potestà, così come alle Forze di Polizia, ad esercitare un maggiore controllo tanto più che di recente si è parlato di veri e propri raduni di organizzati nel Nostro Paese e nel Salento.

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