domenica 4 ottobre 2015

Hacker islamici violano il sito dell'aeroporto di Perugia. Si tratta del portale del San Francesco d'Assisi

Hacker islamici violano il sito dell'aeroporto di Perugia. Si tratta del portale del San Francesco d'Assisi Allarme all'aeroporto di Perugia dopo che sedicenti hacker islamisti hanno bloccato oggi il sito informativo dello scalo aereo intitolato a San Francesco d'Assisi proprio nel giorno delle celebrazioni per il patrono d'Italia. Per circa un'ora sull'home page è rimasto un messaggio in inglese firmato dal Tunisian Fallaga team, che denunciava le "violenze" contro il mondo musulmano.Il messaggio è stato subito rimosso dalla polizia italiana fatta intervenire dalla questura di Perugia. Il sito informativo dell'aeroporto San Francesco è comunque ancora bloccato e su di esso compare la scritta "in manutenzione". La polizia postale sta ora cercando di risalire a chi abbia compiuto l'attacco. Indagini in corso anche da parte della Divisione investigazioni generali e operazioni speciali (Digos) sulla natura gruppo che ha firmato l'attacco.La questura ha comunque precauzionalmente rinforzato la vigilanza in aeroporto la cui operatività non è mai stata interessata.A dare l'allarme sono stati stamani due persone che stavano consultando gli orari dei collegamenti aerei.Nel messaggio venivano denunciati i "crimini sionisti" contro il mondo musulmano, le "violenze" delle forze Usa in Iraq e in Afghanistan. "Perché ci attaccano? - si leggeva ancora nel messaggio - Perché l'Islam è l'unica vera religione e le altre la vogliono distruggere". Quindi l'invito a unirsi e a "combattere tutte le altre".Gli investigatori hanno comunque accertato che nel messaggio non sono stati indicati obiettivi specifici ma si rivolgeva genericamente contro il mondo occidentale. Il Tunisian Fallaga team sarebbe stato protagonista di azioni analoghe in Francia. Per Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ancora una volta la nostra preoccupazione che non venga compromessa ulteriormente la privacy e la sicurezza dei cittadini che impone delle contro misure se si tiene contro il pericolo crescente delle nuove "armi di scompiglio di massa".

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